A
Re IELDS
GRICOLTURE
njoy
estoration
VIOLA LUCIONI 734486 VALERIA MERCOGLIANO 734949
TERRENI AGRICOLI DEL PARCO LAMBRO UTILIZZATI DALLA CASCINA S. GREGORIO VECCHIO PER DIVERSE COLTURE
PARCO LAMBRO
930.000 MQ Parco Lambro Terreni Agricoli Area di progetto 10,26 ha _ grano tenero .1 11,45 ha _ mais da granella .2 7,79 ha _ prato polifita .3 campi di marcita .4
1 2 3
2 4
4
CENNI STORICI LE CASCINE SIMBOLO ECONOMICO SOCIALE E TRADIZIONALE
Il territorio in cui esse si inseriscono ha subito negli ultimi cento anni profonde trasformazioni, che hanno generalmente fatto cadere la funzione portante delle cascine le quali, nei secoli scorsi, erano oggetto di importanti investimenti di lungo periodo e soggetto economico rilevante sui mercati internazionali. Le cascine oggi presenti nel territorio milanese sono state infatti nel passato degli importanti centri prima di tutto economici,oltre che abitativi e di servizi. Esse erano collocate, per quanto riguarda la bassa milanese, in maniera diffusa ed isolata nelle campagne, e ne costituivano il fulcro: erano artefici delle trasformazioni del territorio in cui si inserivano, e contemporaneamente erano anche espressione di tale territorio. Grazie alla immensa disponibilità di acque, l’agricoltura milanese si distingueva nel suo essere idraulica: in questo contesto, le cascine erano anche i luoghi di gestione delle acque e quindi di cura del territorio. La fig. 1 evidenzia come la cascina San Gregorio ed i terreni nel suo intorno, comprese le quattro marcite, fossero percepite nel Settecento come un tutt’uno. Allo stesso modo, appare un tutt’uno l’area di poco maggiore (fig. 2 realizzata nel 1844), costituita attualmente dal Parco Lambro, in cui le diverse cascine appaiono come un tassello importante di un sistemcomplesso costituito dal fiume, dai canali e dall’insieme di manufatti (elencati nel cartiglio), per la regolazione del’irrigazione (prese, chiuse, tombini…).
fig. 1
fig. 2
IL SISTEMA INSEDIATIVO
La tavola qui a lato riporta il sistema insediativo delle cascine all’interno del comune di Milano: in essa sono evidenziate le zone urbanizzate, suddivise tra residenziali/standard e insediamenti economici (industria, commercio, ecc.). In linea generale, si vede come una parte delle cascine sia oggi stata completamente inglobate dalla città. Un numero consistente è stato invece fortemente investito dall’urbanizzazione, ma rimane ai suoi margini, segnando in qualche modo il confine tra le aree verdi ed il costruito. Restano escluse dai fenomeni diretti di urbanizzazione solo alcune cascine: una parte di quelle presenti nel quadrante sud del Parco Agricolo e, in misura minore, quelle poste all’interno del parco Lambro.
IL SISTEMA DELLE CASCINE NEL PARCO LAMBRO
Per quanto riguarda il sistema delle infrastrutture, dell’accessibilità e della mobilità lenta (piste ciclabili esistenti e previste), si nota l’alto grado di accessibilità al sistema delle cascine nel Parco Lambro soprattutto se si pensa ad un sistema integrato metropolitana/bicicletta. Infatti le cascine sono servite da linee metropolitane esistenti, e sarà possibile fruirle attraverso la rete ciclabile in programma che permetterà di unirle a quelle di Parco Forlanini. In questo modo viene rafforzata la continuità ambientale costituita dal fiume Lambro che, purtroppo, è in qualche modo negata dalla forte presenza della Tangenziale Est: essa costituisce una vera e propria cesura che connota fortemente il territorio e rompe il sistema di cascine. Tuttavia, è possibile leggere le cascine del Parco Lambro come una parte di un paesaggio più ampio che continua più ad est con una serie di aree agricole, prevalentemente coltivate a seminativi. D’altra parte, tali cascine, si inseriscono in un ambito ricco di servizi (istruzione, sanità ed altri) e di impianti sportivi rilevanti. Il fiume Lambro, che attraversa a cielo aperto tutto il territorio comunale, si presenta come un elemento di grande potenzialità ancora da riqualificare: le sue acque sono attualmente inadatte all’utilizzo agricolo e la sua presenza viene spesso vissuta dagli utilizzatori dei parchi come pericolosa e degradata.
tempi di percorrenza Piazza Duomo _ Cascina s. Gregorio Vecchio
1h 26 ‘ CON TRASPORTI PUBBLICI 17 ‘ IN AUTO 1h 20 ‘ A PIEDI 45 ‘ IN BICI
M
M
M
LE CASCINE NEL PARCO LAMBRO 1. Cascina Molino Torrette 2. Cascinetta San Gregorio 3. Cascina Biblioteca 4. Cascina San Gregorio Vecchio 5. Molino San Gregorio
M
M M
1 2 3 4
5
PARCO FORLANINI
percorso ciclopedonale di progetto percorso ciclopedonale di esistente strade fiume Lambro
M
tangenziale est fermate della metropolitana
CASCINA S. GREGORIO VECCHIO V.le Turchia, 4 Zona 3 20134, Milano
Agricoltura _ Uso Prevalente Sig. Bossi _ Utenze Scadenza al 10.11.2012 (transazione nel 2008) _ Contratti 3189 mq _ Superficie coperta 4500 mq _ Superficie lorda di pavimento 345927 mq _ Superficie agricola di pertinenza B1 / SR / VC (Ca) _ Destinazioni previste da PRG DC Casa _ DC comune Tutelare e sostenere la produzione agricola, l’allevamento e la sostenibilità; promuovere l’apertura al pubblico, inserendo funzioni turistiche e didattiche legate al Parco Lambro _ Indicazioni dello studio di fattibilità
RILIEVO FOTOGRAFICO CASCINA S. GREGORIO VECCHIO ALA NORD ED ALA OVEST
Prospetto Esterno Nord _ 1 Prospetto Interno Nord _ 2 Prospetto Interno Ovest _ 3
1
2
3
RILIEVO FOTOGRAFICO CASCINA S. GREGORIO VECCHIO ALA ETS ED ALA SUD
Prospetto Esterno Est _ 4 Prospetto Interno Est _ 5 Prospetto Interno Sud _ 6
4
5
6
CASCINA S. GREGORIO VECCHIO STATO DI FATTO
67 % area utilizzata 3010 mq _ superficie totale 2040 mq _ superficie utilizzata ABITARE 365 mq _ famiglia Bossi 160 mq _ residenza famiglia ex dipendente AGRICOLTURA 790 mq _ stalle e fienili 80 mq _ rimessa trattori e attrezzature 395 mq _ depositi 85 mq _ aia centrale UTENZA 3 persone _ famiglia Bossi 2 persone _ Famiglia ex dipendente
CASCINA S. GREGORIO VECCHIO STATO DI FATTO DEGRADO 1400 mq _ edificio residenziale in buone condizioni 790 mq _ stalla in condizioni mediocri 390 mq _ rimessa attrezzature in condizioni mediocri 195 mq _ edificio in disuso in condizioni prossime al crollo Edificio in buone condizioni che potrebbe essere riutilizzato con pochi lavori preliminari Strutture orizzontali _ Sufficiente Strutture verticali _ Mediocre Coperture _ Mediocre Edificio in condizioni mediocri comunque adatto all’ attività di allevamento Strutture orizzontali _ Sufficiente Strutture verticali _ Sufficiente Coperture _ Da integrare Edificio parzialmente degradato che necessita di una manutenzione straordinaria per il suo utilizzo Strutture orizzontali _ Sufficiente Strutture verticali _ Sufficiente Coperture _ Da integrare Edificio in evidente stato di degradato completamente da ristrutturare in previsione di un suo riutilizzo
• | • • •• •• • •• • • • • • • • •• • • • • • ••
Stato di fatto 67%
area utilizzata
Degrado condizione mediocri comunque adatto alla attivitá di allevamento.
Edificio residenziale in buone condizioni • 1400 mq Stalla in condizioni mediocri
• 790 mq
Rimessa attrezzature in condizioni mediocri • 390 mq Edificio in disuso in condizioni prossime al crollo • 195 mq
Strutture Orizzontali Sufficiente Strutture Verticali Mediocre Coperture Mediocre
Strutture Orizzontali Sufficiente
buone condizioni
Strutture Verticali Sufficiente
che potrebbe essere riutilizzato con pochi lavori preliminari.
Coperture Da integrare
parzialmente degradato necessaria una manutenzione straordinaria per il suo riutilizzo.
evidente stato di degrado completamente da ristrutturare in previsione di un suo riutilizzo.
Strutture Orizzontali Sufficiente Strutture Verticali Sufficiente Coperture Da integrare
MAPPATURA DELLO STATO DI DEGRADO DEL CORPO EST PROSPETTO INTERNO LEGENDA MAPPATURA DELLO STATO DI DEGRADO
MAPPATURA DELLO STATO DI DEGRADO DEL CORPO EST PROSPETTO ESTERNO LEGENDA MAPPATURA DELLO STATO DI DEGRADO
LE CASCINE DEL COMUNE DI MILANO aziende agricole_coltivano in totale 100 ettari di territorio centri di accoglienza, cura ed aggregazione sociale attività didattiche o di intrattenimento gestite da istituzione private o da associazioni di cittadini ristoranti strutture abbandonate, in rovina o degradate
L’obiettivo di Cascine Expo 2015, realizzato in occasione dell’ Expo 2015 che si terrà a Milano, è quello di recuperare le cascine urbane di proprietà comunale, e creare un sistema di luoghi dedicati all’agricoltura, all’alimentazione, all’abitare e alla cura del territorio. A Milano ci sono 58 cascine di proprietà comunale molte delle quali abbandonate o sott’utilizzate. Disposte a raggiera all’interno dei confini del comune, rappresentano esempi di architettura agricola lombarda di grande valore storico, culturale e ambientale. Negli anni, alcune di queste cascine sono state inglobate nel tessuto urbano dallo sviluppo della città, altre si trovano invece ancora in aree agricole o all’interno di parchi; alcune sono tuttora parzialmente utilizzate per l’attività agricola o parzialmente abitate e altre ancora sono abbandonate e in rovina. Se, storicamente, l’identità delle cascine milanesi è legata all’abitare, all’agricoltura e all’alimentazione, recentemente a queste vocazione se ne é aggiunta un’altra che si è sviluppata - a volte anche in modo informale– intrecciandosi con quella originaria oppure sostituendola. Molte cascine milanesi sono state infatti recuperate e tenute in vita da soggetti del terzo settore e associazioni di cittadini che al loro interno hanno trovato spazi disponibili e flessibili per ospitare attività sociali e culturali di diverso tipo e servizi per i cittadini: centri di accoglienza, comunità di alloggio e cura, centri sociali, spazi per la cultura, l’arte, la didattica e il tempo libero.
Cascina S. Gregorio Vecchio
58 cascine del comune di Milano 13 _ aziende agricole 12 _sede di uffici pubblici e servizi pubblici comunali 10 _ sede di strutture di accoglienza 7 _ utilizzate per attivitĂ didattiche e culturali 2 _ ristoranti gestiti da privati 18 _ strutture in stato di abbandono, in rovina in notevole stato di degrado
ATTIVITA’ PRESENTI NEI DINTORNI DELLA CASCINA S. GREGORIO VECCHIO
Cascina S. GregorioVecchio
13
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7 12
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CASCINE CON FUNZIONI SIMILI A QUELLE DA INSEDIARE NELL’AREA PER L’ IPOTESI PROGETTO area di progetto _ Cascina S. Gregorio Vecchio cascine _ aziende agricole cascine _ ristorantI
18
10
Cascina S. Gregorio Vecchio
4 km
8 km
12 km
16 km
PLANIVOLUMETRICO IPOTESI DI PROGETTO
Per la riattivazione della cascina San Gregorio Vecchio si propone la realizzazione di un agriturismo: un’ ala della stessa viene adibita ad affitto di alcune camere e di cinque miniappartamenti per soggiorni di più lunga durata, o per alloggiarvi i lavoratori stagionali che desiderino collaborare alle attività della cascina. L’ala ovest diviene prettamente ad uso residenziale per il custode e per i dipendenti dell’azienda agricola, sistemata in prossimità dell’ala nord dove si trovano la stalla, il pollaio e le rimesse, propio per agevolare il loro lavoro. Un‘ala viene adibita a ristorante dove vengono serviti solo prodotti dell’agriturismo ( di cui solo una piccola parte, IL 30%, può essere acquistata altrove ). Le cascine milanesi inoltre promuovono l’agricoltura a “km 0” e diventano i “terminal” dell’economia rurale dell’area milanese. Ospitano spazi destinati al commercio dei prodotti agricoli della cascina stessa e di una rete di cascine ad essa gemellate del parco Lambro e del territorio intorno a Milano. I produttori gestiscono direttamente il mercato che si svolge una volta a settimana nell’aia della cascina San Gregorio Vecchio e forniscono al consumatore qualità e prezzi competitivi oltre che conoscenza e promozione del territorio. Nella cascina è presente comunque anche uno spaccio che segue gli orari giornalieri di un normale negozio di alimentari dove è possibile acquistare sempre i prodotti dell’ agriturismo e delle altre cascine.
CASCINA S. GREGORIO VECCHIO IPOTESI DI PROGETTO
100 % area utilizzata 2400 mq _ superficie totale edificata _ volume dell’ edificato 6650 mq _ superficie coltivata ABITARE 120 mq _ famiglia Bossi (o eventuali altri custodi) 230 mq _ residenze dipendenti AGRICOLTURA 1015 mq _ stalle e fienile e pollaio 145 mq _ rimessa trattori e attrezzature 1650 mq _ aia centrale AGRITURISMO 210 mq _ ristorante 95 mq _ spaccio prodotti locali 200 mq _ camere per il pernottamento 320 mq _ miniappartamenti 65 mq _ locali di comune utilizzo 170 mq _ bar UTENZA max 4 persone _ famiglia Bossi (o eventuali altri custodi) max 7 persone _ dipendenti 40 coperti _ capacità del ristorante 24 posti letto _ capacità dell’ agriturismo
residenza del custode della cascina
residenza del dipendenti
pollaio
stalla e fienile e depositi mangimi
rimessa trattori ed officina
agriturismo camere per il pernottamento ristorante
spaccio di prodotti locale e dell’ agriturismo
INTERVENTI DI DEMOLIZIONE RISTRUTTURAZIONE E COSTRUZIONE EX NOVO L’ obiettivo dell’ intervento ha come fondamento la volontà di recuperare la Cascina nel rispetto della tradizione sia architettonica sia funzionale di cui è stata portavoce per secoli e di farla rivivere nel contesto agricolo che si è conservato nei suoi dintorni. L’intervento progettuale vuole essere discreto e non invasivo, sia dal punto di vista delle nuove attività che si vanno ad insediare, le quali non devono essere contrastanti con le preesistenti ma collaborare e coesistere; sia dal punto di vista strutturale ed architettonico poichè si cerca di operare un restauro conservativo quando possibile, e si interviene con nuovi sistemi spaziali che reinterpretano le caratteristiche della tradizione in chiave moderna. I dati di seguito riportati rispecchiano gli obiettivi preposti infatti solo una piccola percentuale degli interventi sulla Cascina riguarda costruzioni ex novo e demolizioni, mentre la maggiorparte è volta al recupero dello stabile.
demolizione _
945 mq _ 30,48 %
costruzione ex novo _
ristrutturazione _
195 mq _ 6,3 %
2065 mq _ 63,2 %
EDIFICIO - CLIMA
L’edificio oggetto di recupero è ubicato nella città di Milano in zona periferica, dove il clima dominante è quello semi-continentale. La caratterizzazione di questo tipo di clima la possiamo già notare dal punto di vista macroclimatico e mesoclimatico. Milano ha un’altitudine di 123 m s.l.m., latitudine 45°28’38”28 N e longitudine 09°10’53”40 E; la temperatura media giornaliera delle aree più periferiche è più bassa rispetto all’area centrale e va da 3,1 °C del mese di gennaio a 24,6 °C del mese di luglio, mentre la temperatura massima estiva è di 30 °C. Milano appartiene alla zona climatica E con i relativi Gradi Giorno 2404, e alla zona vento A, dove la velocità del vento è circa di 2,4 m/s e la direzione prevalente è sud-est.
macroclima mesoclima
STUDIO DEL SOLEGGIAMENTO
Serie di visioni dal punto di vista solare lungo l’arco delle giornate dei solstizi, ovvero il 21 giugno e il 21 dicembre . L’orientamento delle vedute è volto a dar maggior visibilità al comportamento del soleggiamento sul fabbricato est della Cascina San Gregorio Vecchio poichè è stato oggetto di studio più approfondito in fase progettuale. L’ ipotesi di progetto infatti prevede che tale fabbricato venga adibito a locale per lo spaccio dei prodotti locali ottenuti dalle coltivazioni e dall’allevamento della cascina stessa e di quelle circostanti nel Parco Lambro e a ristorante : quest’ ultimo si affaccia verso l’aia interna della Cascina e per illuminare la sala ristorazione è stata prevista una grande superficie vetrata. Per questo motivo si vede necessario l’ attento studio del soleggiamento di questo corpo.
21 GIUGNO _ ORE 9.00
21 DICEMBRE _ ORE 9.00
21 GIUGNO _ ORE 12.00
21 DICEMBRE _ ORE 12.00
21 GIUGNO _ ORE 18.00
21 DICEMBRE _ ORE 18.00
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DELL’INVOLUCRO OPACO
I laterizi forati con una percentuale di foratura maggiore del 55%.Utilizzati sia nelle pareti di interne, che in quelle perimetrali come tamponamento. Possiedono stabilità e resistenza anche in presenza di sollecitazioni orizzontali, discreto isolamento acustico e termico tra locali di diversa temperatura.
.2
Lo scopo del freno vapore è quello di impedire che l’umidità proveniente dai locali interni penetri nell’isolamento termico causando la formazione di muffe e il disfacimento della struttura. Essa impedisce inoltre la dispersione di energia termica nella struttura. Esso trova impiego sia nel settore del nuovo che nel campo della ristrutturazione e del risanamento edilizio, con applicazione ai sottotetti come anche alle pareti interne ed esterne.
.3
Il sughero mantiene inalterate nel tempo tutte le sue eccezionali proprietà. E’ questa inalterabilità che dichiara questo materiale il migliore isolante disponibile tra le risorse naturali. Fra tutte le materie naturali è quella che presenta il maggiore potere isolante. Le sue straordinarie proprietà derivano dalla struttura e composizione chimica delle sue membrane cellulari. I pannelli di sughero espanso sono ottenuti dall’agglomerazione di granuli di sughero con la stessa resina naturale, senza additivi, e presentano caratteristiche di isolamento uniche, per i fattori termico, acustico e vibrante : sono un prodotto naturale, ecologico, di durata illimitata e addirittura riutilizzabile.
.4
Un intonaco di argilla, contribuendo a mantenere l’ umidità costante, aumenta notevolmente il livello di comfort rendendo il microclima abitativo più piacevole e sano. Ostacola inoltre la formazione della polvere e fornisce un validissimo contributo alla prevenzione di raffreddori e influenze, nonché di allergie ed asma. È dimostrato che i primi 15-20 mm di parete (ovvero lo strato di intonaco interno) sono fondamentali nella determinazione della qualità del microclima interno allo spazio abitato. L’argilla infatti, assorbendo o emanando velocemente l’umidità a seconda della necessità, mantiene l’umidità relativa dell’ambiente a valori ideali e costanti
.6
I mattoni sono legati con barbottina di argilla spessore 2/3 mm, posati con metodi tradizionali. La parete di argilla predispone l’ambiente interno ad un buon comfort estivo, dovuto alla peculiarità del materiale stesso: una buona massa, quindi un abbassamento della temperatura superficiale dell’intradosso; una buona possibilità di accumulo e di estrazione dell’umidità in eccesso presente nell’aria nella stagione estiva, per restituirla nelle giornate secche.
.7
La membrana è composta da milioni di microfibre legate insieme a formare una “trama labirintica” che risulta impermeabile all’acqua ma permette al .10 vapore acqueo di passare attraverso i suoi pori. Essa protegge dal vento e dall’acqua, permettendo al contempo la diffusione dell’umidità attraverso la sua superficie e contribuendo a scongiurare il potenziale logorio del legno. Le ottime qualità meccanico fisiche del legno portano questo materiale ad essere adatto come elemento costruttivo durevole, naturale, tradizionale .12 ed universale. La facciata in legno di larice ha caratteristiche e qualità di altissimo livello, pertanto non necessita di ulteriori protezioni aggiuntive. Sulla superficie esterna si forma uno strato ossidato che funge da barriera protettiva dagli agenti atmosferici. La facciata in legno viene montata con una intercapedine per permettere la ventilazione.
I
E
1 2 3 4
5
PARETE PERIMETRALE VERTICALE _ RISTORANTE 1. intonaco di calce e sabbia 2. muratura in laterizio pareti interne ( umidita’ o,5 % ) 3. multistrato polipropilene vapcontrol 4. pannelli di sughero espanso 5. mattone pieno
I
E
6 7
8
9
11 12 10
PARETE PERIMETRALE VERTICALE _ SPACCIO 6. intonaco di argilla 7. mattoni di argilla 8. muratura in laterizio pareti esterne 9. coibentazione in pannelli di sughero 10. membrana traspirante 11. listelli incrociati per camera di ventilazione 12. tavole in legno
CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI DELL’INVOLUCRO EDILIZIO secondo UNI EN 832 - UNI 6946 - UNI EN ISO 13788 - UNI 10351 - UNI 10355
DATI TERMOIGROMETRICI secondo UNI EN ISO 13788:
RISULTATI DELLA VERIFICA TERMOIGROMETRICA secondo UNI EN ISO 13788:
VERIFICA TERMOIGROMETRICA _ Condizioni al contorno
TRASMITTANZA TOTALE 0,366 W/m K 2
grafico delle pressioni nel mese di Gennaio
CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI DELL’INVOLUCRO EDILIZIO secondo UNI EN 832 - UNI 6946 - UNI EN ISO 13788 - UNI 10351 - UNI 10355
DATI TERMOIGROMETRICI secondo UNI EN ISO 13788:
RISULTATI DELLA VERIFICA TERMOIGROMETRICA secondo UNI EN ISO 13788:
VERIFICA TERMOIGROMETRICA _ Condizioni al contorno
TRASMITTANZA TOTALE 0,353 W/m K 2
grafico delle pressioni nel mese di Gennaio
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DELL’INVOLUCRO OPACO
I pavimenti si montano nella fase di finitura interna dell’edificio, il fissaggio di questi avviene sulla caldana di finitura che annega tutta la parte impiantistica e porta a livello i piani di calpestio.
.1
Lo spessore del sottofondeo e dei materiali con cui esso è realizzato dipendono dal tipo di impiantistica ( tradizionale e riscaldamenti radianti ) e dallo spessore dei pavimenti.
.2
Il foglio di alluminio ha la funzione di proteggere l’ambiente interno dagli agenti atmosferici, dalle escursioni termiche e dai rumori esterni. Le sua qualità sono di avere un eccellente valore di isolamento termico con un ridotto spessore, un grande risparmio energetico riflettendo il calore all’interno dell’ambiente ne permette una rapida messa in temperatura in inverno e in estate (se l’ambiente è climatizzato), la funzione di barriera al vapore e all’aria al 100% che permette di ottenere un ottimo valore di trasmittanza termica K della parete/copertura.
.3
Sono un ottimo coibente contro il caldo estivo e il freddo invernale, sono aperti alla diffusione del vapore e sono un eccellente insonorizzante contro il rumore aereo e di calpestio. Sono biocompatibili, poichè inodori e naturali, completamente biodegradabili e riciclabili. Il legno di conifera viene tagliato a scaglie e poi macinato con l’aggiunta di vapore. Questo materiale, essendo aperto alla diffusione del vapore, mantiene il suo potere isolante nel tempo. Il suo potere traspirante ha anche la capacità di regolare (compensare) l’umidità degli ambienti, garantendo il massimo comfort abitativo. Grazie alla sua capacità termica specifica ed elevata densità, il pannello in fibra di legno raggiunge valori di protezione contro il caldo (o sfasamento– o ritardo dell’entrata del caldo estivo) superiori a qualunque altro coibente sintetico di pari spessore.
.4
L’utilizzo dei moduli di tipo “igloo” è funzionale alla realizzazione di un vuoto sanitario ( vespaio ventilato ) . Il piano di calpestio interno della pavimentazione si trova leggermente rialzato rispetto alla quota del terreno. La tipologia adottata consente una continuità del volume senza compartimentazioni e una discreta circolazione d’aria naturale, grazie all’inserimento di canalizzazioni periimetrali di ventilazione.
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1 2 4 3
1 2 9 10 3
5
5
6
6
7
7
8
8
CHIUSURA ORIZZONTALE SOLAIO CONTROTERRA _ RISTORANTE 1. pavimento in legno e colla 2. sottofondo in cemento magro 3. freno al vapore 4. pannelli in fibra di legno ad alta densità 5. sottofondo in sabbia secca (umidità < 1 %) 6. massetto ripartitore in calcestruzzo con rete 7. casseri a perdere in plastica riciclata “igloo” 8. magrone in calcestruzzo
CHIUSURA ORIZZONTALE SOLAIO CONTROTERRA _ SPACCIO 1. pavimento in legno 2. sottofondo in cemento magro 9. caldana additivata per impianto riscaldamento e raffreddamento a pavimento 3. freno al vapore 10. pannelli in sughero 5. sottofondo in sabbia secca (umidità < 1 %) 6. massetto ripartitore in calcestruzzo con rete 7. casseri a perdere in plastica riciclata “igloo” 8. magrone in calcestruzzo
CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI DELL’INVOLUCRO EDILIZIO secondo UNI EN 832 - UNI 6946 - UNI EN ISO 13788 - UNI 10351 - UNI 10355
DATI TERMOIGROMETRICI secondo UNI EN ISO 13788:
RISULTATI DELLA VERIFICA TERMOIGROMETRICA secondo UNI EN ISO 13788:
VERIFICA TERMOIGROMETRICA _ Condizioni al contorno
TRASMITTANZA TOTALE 0,655 W/m K 2
grafico delle pressioni nel mese di Gennaio
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DELL’INVOLUCRO OPACO
La membrana impermeabile e traspirante garantisce l’allontanamento del vapore prodotto all’interno degli ambienti. Questo particolare tipo di membrane imprmeabili traspiranti sintetiche consente il passaggio del vapore, ma blocca l’ infiltrazione dell’acqua meteorica.
.2
Gli elementi di supporto del manto devono garantire la micro-ventilazione sottomanto e la stabilità degli elementi. Il passo degli elementi di supporto deve tenere conto della sovrapposizione degli elementi di manto che per i coppi è di 9 cm.
.3
La micro-ventilazione del sottomanto è essenziale per l’efficienza e l’affidabilità del tetto e consente di tenere asciutto l’intradosso del manto impedendo l’imputridimento e il degrado degli elementi di supporto.
.4
Il sughero mantiene inalterate nel tempo tutte le sue eccezionali proprietà. E’ questa inalterabilità che dichiara questo materiale il migliore isolante disponibile tra le risorse naturali. Fra tutte le materie naturali è quella che presenta il maggiore potere isolante. Le sue straordinarie proprietà derivano dalla struttura e composizione chimica delle sue membrane cellulari. I pannelli di sughero espanso sono ottenuti dall’agglomerazione di granuli di sughero con la stessa resina naturale, senza additivi, e presentano caratteristiche di isolamento uniche, per i fattori termico, acustico e vibrante : sono un prodotto naturale, ecologico, di durata illimitata e addirittura riutilizzabile.
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Lo scopo del freno vapore è quello di impedire che l’umidità proveniente dai locali interni penetri nell’isolamento termico causando la formazione di muffe e il disfacimento della struttura. Essa impedisce inoltre la dispersione di energia termica nella struttura. Esso trova impiego sia nel settore del nuovo che nel campo della ristrutturazione e del risanamento edilizio, con applicazione ai sottotetti come anche alle pareti interne ed esterne.
.6
1 2 3 4 5 6 7
SOLAIO DI COPERTURA _ DETTAGLIO DEL RISTORANTE 1. coppi in laterizio 2. impermeabilizzazione 3. tavolato in legno grezzo 4. aria debolmente ventilata 5. doppio strato di pannelli di sughero espanso con leganti 6. barriera al vapore 7. doppio tavolato in legno
CARATTERISTICHE TERMICHE E IGROMETRICHE DEI COMPONENTI OPACHI DELL’INVOLUCRO EDILIZIO secondo UNI EN 832 - UNI 6946 - UNI EN ISO 13788 - UNI 10351 - UNI 10355
DATI TERMOIGROMETRICI secondo UNI EN ISO 13788:
RISULTATI DELLA VERIFICA TERMOIGROMETRICA secondo UNI EN ISO 13788:
VERIFICA TERMOIGROMETRICA _ Condizioni al contorno
TRASMITTANZA TOTALE 0,324 W/m K 2
grafico delle pressioni nel mese di Gennaio
CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE DELL’INVOLUCRO TRASPARENTE
Il vetro utilizzato è un “pacchetto” della Saint-Gobain costituito da un vetro esterno sggPLANILUX, un’intercapedine di argon, e un vetro interno sggSTADIP PLANITHERM FUTUR. Sgg PLANILUX è un vetro chiaro trasparente e soddisfa diverse esigenze: vetrate interne ed esterne di edifici, arredamento e vetrature per qualunque utilizzo ed applicazione. Le sue applicazioni sono indicate per vetri semplici per tutti gli spessori, per vetrate isolanti con isolamento termico rinforzato sggCLIMAPLUS,associato al vetro basso emissivo sggPLANITHER FUTUR N per le composizioni più comuni. Il vetro chiaro è conforme alle norme EN 572-1. Sgg STADIP SILENCE PLANITHERM FUTUR è un vetro stratificato acustico di sicurezza composto da due o più lastre unite fra loro da pellicole polivinilbutirrale,il PVB(A). Integrato con vetrate isolanti consente di attenuare notevolmente i rumori esterni negli edifici ubicati in zone rumorose. Il nome deriva dal fatto che il vetro di tipo sggSTADIP sia assemblato in vetrata isolante sggCLIMAPLUS SILENCE e dotato di deposito basso-emissivo sggPLANITHERM FUTUR. Questo tipo di vetro è conforme alla norma EN 1279. Serramento in PVC costituito dal sistema multicamera REHAU-Thermo-Design che offre una soluzione economica, ma intrinsecamente dotata di grande flessibilità .Il sistema è adatto ad ogni impiego, dalla casa unifamiliare alle grandi costruzioni. Utilizzando i rinforzi standard, viene messo in primo piano l’isolamento termico. Si crea così una camera isolante supplementare, studiata per minimizzare la trasmissione di calore. Grazie all’impiego di rinforzi opzionali di dimensioni maggiorate nelle ante è invece possibile un miglioramento delle caratteristiche statiche. In tal modo si possono realizzare tranquillamente moderni elementi architettonici, alti un intero piano. Possiede un’ottima tenuta agli spifferi ed ermeticità alla pioggia battente grazie alla sovrapposizione di 8 mm della doppia guarnizione di battuta; ha caratteristiche di isolamento acustico fino alla classe SSK4, ed è caratterizzato da un piano inclinato della cava di vetratura nel telaio e nell’anta, per migliorare il drenaggio e l’aerazione.