EARTH4FUTURE EARTH4FUTURE
DICEMBRE 2022
CONOSCI L'AGENDA 2030
VERSO LA SAVALGUARDIA DEL PIANETA
EDIZIONE NR. 1
CLASSI 2B, 2G, 3I
ISTITUTO COMPRENSIVO E. DE AMICIS
TREMESTIERI ETNEO (CT)
Non Non Non iinquinare. inquinare. nquinare. Sii Sii Sii originale. originale. originale.
Wellbeing
0 8 Easing back pain
1 1 Easy stretches for beginners
1 7 Quick everyday meditation tips
2 2 Destress and unwind
2 5 Best supermarket herbal teas
2 8 Our pick of the best online yoga courses
3 1 Yoga and Pilates social media groups to join
3 9 Yoga events for Fall 2021
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Sommario
May 2021 | Issue 12
EDITORIALE
Benvenuti lettori e lettrici nella nostra rivista "Earth4future". In queste pagine vi racconteremo degli obiettivi dell' agenda 2030, in particolare gli obbiettivi:
- 11 Città e comunità sostenibili
-12 Consumo e produzione responsabili
-13 Agire per il clima
-15 La vita sulla terra
L'Agenda 2030 cerca di risolvere tanti problemi della nostra comunità. E' un insieme di linee guida fondato nel 2015 da tutti i paesi membri dell' Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), e orienta le persone verso uno sviluppo sostenibile attraverso 17 Obiettivi .
BUONA LETTURA!!!
LA FORZA DELLA NARRAZIONE LA FORZA DELLA NARRAZIONE E DELLE STORIE SUL CLIMA E DELLE STORIE SUL CLIMA
Di Tiziana Palmieri
Preside dell'I.C. "E. De Amicis"
Recenti studi hanno messo in evidenza la diffusione della cosiddetta eco-ansia (o ansia climatica) tra i più giovani, “perché gli scenari climatici futuri li riguardano più direttamente, perché sono i soggetti con minore potere decisionale sulla questione, perché affrontano per la prima volta sfide così grandi”, come scrive il giornalista Nicolas Lo Zito.
L’attivista Solomon Goldstein-Rose nota infatti che si tratta di una questione così vasta da superare spesso le nostre capacità di comprensione: gli effetti sono su larga scala, il problema è definibile usando “numeri tanto grandi quanto astratti,
calcoli probabilistici enormi e stime altrettanto inafferrabili”
Come evitare quest’ansia?
Occorre proporre alle scuole progetti come “Scuola di cittadinanza attiva per una transizione ecologica”, cofinanziato dal Ministero dell'Istruzione e Merito e realizzato dal Polo Catanese di Educazione Interculturale di cui fa parte il nostro Istituto Comprensivo E. De Amicis. Solo così daremo ragione di speranza e riusciamo a mostrare buoni esempi di pratiche quotidiane e scelte politiche per raggiungere gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile e affrontare l'emergenza climatica
Il futuro lo scriviamo noi, adesso. Il futuro lo scriviamo insieme ai ragazzi attraverso progetti che prevedono anche la narrazione, il raccontare le loro esperienze, le loro ansie e il nostro territorio. Ecco, “The Future in our hands” sottolinea che è insieme che possiamo influenzare il cambiamento.
Come afferma la scrittrice
Rebecca Solnit: “Meno leader, guru e influencer, più gruppi, associazioni, movimenti: è così che le persone ordinarie diventano forti e possono influenzare governi e aziende.”
Usiamo dunque la forza delle nostre storie.
Come evitare ansia climatica?
Occorre proporre alle scuole progetti come “Scuola di cittadinanza attiva per una transizione ecologica”
Obiettivo n. 11
Le città sono centri per il commercio, cultura e produttività. Inoltre hanno permesso di migliorare le condizioni di vita delle persone.
Le sfide poste dall’ambiente urbano includono il traffico, la mancanza di fondi per fornire i servizi di base, la scarsità di alloggi adeguati, il degrado delle infrastrutture
Rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili.
Le sfide che le città affrontano possono essere vinte in modo da permettere loro di continuare a prosperare e crescere, migliorando l’utilizzo delle risorse e riducendo l’inquinamento e la povertà. Il futuro che vogliamo include città che offrano opportunità per tutti, con accesso ai servizi di base, all’energia, all’alloggio, ai trasporti e molto altro.
Per raggiungere l’Obiettivo 11, gli Stati hanno stabilito entro il 2030:
Garantire a tutti l’accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti e ai servizi di base e riqualificare i quartieri poveri.
Garantire a tutti l’accesso a un sistema di trasporti sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile, migliorando la sicurezza delle strade, in particolar modo potenziando i trasporti pubblici, con particolare attenzione ai bisogni di coloro che sono più vulnerabili, donne, bambini, persone con invalidità e anziani
Potenziare un’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile.
Potenziare gli sforzi per proteggere e salvaguardare il patrimonio culturale e naturale del mondo
Ridurre in modo significativo il numero di decessi e diminuire in modo sostanziale le perdite economiche causate da calamità, comprese quelle legate all’acqua.
Ridurre l’impatto ambientale negativo pro-capite delle città, prestando particolare attenzione alla qualità dell’aria e alla gestione dei rifiuti urbani e di altri rifiuti
Fornire accesso universale a spazi verdi e pubblici sicuri, inclusivi e accessibili
Le città occupano solo il 3% della superficie terrestre ma sono responsabili del 60-80% del consumo energetico e del 75% delle emissioni di carbonio.
FOTORACCONTO
Dove sono le piste ciclabili?
andaredalla presidechene dite?
Chebellagiornata, hovogliadiuscire conlabicicletta
Cosastai facendo? senoncisonole pisteciclabili
ummmmmmm
Potremmo
SE MI LASCI NON NON VALE!
VALE!
Obiettivo n. 12
L’Obiettivo 12 parla del consumo e di produzioni responsabili. Lo scopo di questo Obiettivo è di “fare di più e meglio con meno”, aumentando così il benessere tratto dalle attività economiche.
A sua volta questo obiettivo si pone dei traguardi, come ad esempio, entro il 2030 ridurre la produzione di rifiuti,.
Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
Oppure di accettarsi che tutte le persone abbiano le giuste informazioni sullo sviluppo sostenibile. Inoltre sono previsti anche obiettivi che riguardano paesi in via di sviluppo dove si parla del potenziamento delle loro capacità, si cerca inoltre di sviluppare gli impatti dello sviluppo sostenibile per un turismo sostenibile che crea posti di lavoro
Ci sono diversi traguardi da raggiungere, ma i più importanti sono:
Entro il 2030 cercare di ridurre la produzione dei rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione il riciclo e il riutilizzo
Entro il 2030 bisogna accettarsi che tutte le persone del mondo abbiano la giusta consapevolezza dello sviluppo sostenibile e di uno stile di vita in armonia con la natura
Supportare i Paesi in via di sviluppo nel potenziamento delle loro capacità scientifiche e tecnologiche per raggiungere modelli di consumo e produzione più sostenibile.
Sviluppare strumenti per monitorare gli impatti dello sviluppo sostenibile per il turismo sostenibile che ci dà posti di lavoro e promuove la cultura e i prodotti locali.
Intervista: "Le risorse naturali non sono infinite"
Noi della rivista Green Guys o Earth4Future abbiamo intervistato la profssa Angela Potenza, docente di lettere presso l'istituto comprensivo
“E De Amicis” di Tremestieri Etneo (CT). Lei ci racconta delle sue esperienze e riflessioni sullo spreco alimentare, uno dei temi che tratta
l'Obiettivo 12 per lo Sviluppo
Sostenibile dell'Agenda 2030
Cosa pensa dell'organizzazione alimentare al giorno d'oggi?
Ritengo che non si possa più prescindere dal considerare necessario e urgente un radicale cambiamento di prospettiva Continuare a sprecare le risorse naturali del nostro pianeta non è più possibile
Dobbiamo modificare gli attuali sistemi di produzione e consumo per riuscire a fornire le risorse a tutti, in modo equo, ed assicurarle alle generazioni future. È necessario muoversi, insomma, nell'ottica della “sostenibilità”, di un nuovo modo di produrre, di consumare e di vivere che riduca al minimo gli sprechi e non abbia un impatto catastrofico sul pianeta.
Si tratta di responsabilità, perché le risorse naturali non sono infinite, ma neppure esigue se ci s'impegna attivamente affinché si consenta loro di rigenerarsi. Bisogna puntare su un'economia circolare, da cui consegue una società circolare che limiti al minimo l'apporto di materie prime e di energie che controlli le perdite, ricicli gli scarti e presti maggiore attenzione agli effetti della produzione sull'ambiente.
In che modo lei ha contribuito, nella sua quotidianità, a evitare lo spreco?
Cerco di fare il possibile per evitare gli sprechi, infatti ho abolito l'utilizzo della plastica monouso. Cerco di acquistare prodotti ortofrutticoli a Km 0. Mangio
pochissima carne Scelgo capi di abbigliamento realizzati con materiali sostenibili. Porto sempre con me una borsa di tela per introdurre i prodotti acquistati (evitando i vari sacchetti di carta o plastica proposti dai negozianti).
Faccio la doccia e non il bagno; attivo la lavatrice a carico pieno e a temperature basse, lo stesso vale per la lavastoviglie;
Ho sostituito tutte le lampadine con quelle a led e risparmio energia spegnendo le prese quando non le utilizzo Faccio lo stesso con i rubinetti: apro e chiudo secondo la necessità o meno di disporre dell'acqua.
Preferisce acquistare prodotti biologici e più costosi, oppure si accontenta di acquistare prodotti più economici, ma possibilmente meno pregiati?
Acquisto i prodotti biologici non in modo esclusivo, in quanto nel mio carrello della spesa si trovano anche prodotti di qualità non bio, tuttavia per alcune categorie, come frutta, verdura e uova mi affido senz'altro al mercato biologico
"Si tratta di responsabilità, perché le risorse naturali non sono infinite, ma neppure esigue. Bisogna impegnarsi attivamente per consentire loro di rigenerarsi."
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A L I M E N T R E ile
A suppo ti il Pian ta
Non sprecare per risparmiare!
La scuola ci dà dei libri in prestito, e noi alla fine dell'anno li restituiamo in biblioteca. Naturalmente, dobbiamo stare attenti a non scrivere sulle pagine o a non strapparle.
Lo facciamo per evitare di sprecare carta, dato che la produzione di carta causa l'abbattimento di troppi alberi.
E' un piccolo modo attraverso il quale contribuiamo a vivere in armonia con la natura, salvando le forete e lasciando un mondo migliore per le persone che nasceranno in futuro.
FOTORACCONTO
E'vero!Equesto aiutaanchetutti noiarespirare.
Obiettivo n. 13
Il cambiamento climatico fa parte dell’obiettivo numero 13 dell’Agenda
2030: Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico Il fenomeno riguarda tutti i continenti e sconvolge le economie nazionali
Le persone stanno subendo gli impatti significativi del cambiamento climatico, come il mutamento delle condizioni metereologiche
Promuovere azioni, a tutti i livelli, per combattere il cambiamento climatico
Però ci sono soluzioni per permettere ai paesi di avere economie più pulite e resistenti; ma è una questione che richiede soluzioni coordinate a livello internazionale e cooperazione, al fine di aiutare i Paesi in via di sviluppo a muoversi verso un’economia a bassa emissione di carbonio
A causa del cambiamento climatico, per ogni grado di aumento, il raccolto del grano cala del 5%
Tra il 1981 e il 2000, a causa del cambiamento climatico, la coltivazione dei cereali è diminuita in modo significativo (40 milioni di tonnellate all’anno)
Inoltre, è probabile che entro la fine del secolo la temperatura media della superficie terrestre supererà 1.5°C rispetto al periodo dal 1850 al 1990, i ghiacciai si scioglieranno e il livello del mare si alzerà di 40-60 cm entro il 2100
Gli oceani si riscalderanno e i ghiacci continueranno a sciogliersi. Si prevede che l’aumento medio del livello del mare raggiunga i 24-30 cm entro il 2065 e i 40-63 cm entro il 2100. Molti aspetti del cambiamento climatico persisteranno per molti secoli anche se non vi saranno emissioni di CO2
È ancora possibile limitare l’aumento della temperatura media a 2°C rispetto ai livelli pre-industriali utilizzando una vasta gamma di misure tecnologiche e modificando il nostro comportamento.
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Rafforzare in tutti i paesi la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi legati alclimaeaidisastrinaturali.
Integrare le misure di cambiamento climatico nelle politiche, strategie e pianificazionenazionali.
Migliorare l’istruzione, la sensibilizzazione e la capacità umana e istituzionale per quanto riguarda la mitigazione del cambiamento climatico, l’adattamento,lariduzionedell’impattoel’allertatempestiva.
Rendere effettivo l’impegno assunto dai partiti dei paesi sviluppati verso la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sul Cambiamento Climatico, che prevede la mobilizzazione – entro il 2020 – di 100 miliardi di dollari all’anno, provenientidatuttiipaesiaderentiall’impegnopreso,daindirizzareaibisogni dei paesi in via di sviluppo, in un contesto di azioni di mitigazione significative e di trasparenza nell’implementazione, e rendere pienamente operativo il primapossibileilFondoVerdeperilClimaattraversolasuacapitalizzazione.
Promuoveremeccanismiperaumentarelacapacitàeffettivadipianificazione e gestione di interventi inerenti al cambiamento climatico nei paesi meno sviluppati, nei piccoli stati insulari in via di sviluppo, con particolare attenzione adonneegiovanieallecomunitàlocaliemarginali.
Perraggiungerel’Obiettivo13,gliStatihannostabilito di:
C L I M
il ambiamento c imatico è n ano nostr
A
Dal 1880 al 2012 la temperatura media globale è aumentata di circa 1 grado e probabilmente entro la fine di questo secolo l’aumento della temperatura di 1,5 gradi.
Gli oceani si sono riscaldati, la neve inizia a sciogliersi e il livello del mare aumenta.
Siamo tutti sulla stessa barca
MOTIVI PER NON INQUINARE
Non si buttano le cose per terra, se inquini è logico che ci sia più caldo
E va bene! allora vuol dire che andrò a buttarla nel cestino
Non concluderemo niente con il lamentarsi se continuiamo a inquinare!!!
C'è troppo caldo qui!
va molto meglio!
Ecco qui! Adesso
Obiettivo n. 15
Le città sono centri per il commercio, cultura e produttività Inoltre hanno permesso di migliorare le condizioni di vita delle persone Le sfide che le città ci affrontano e permettere loro di continuare a crescere migliorare l’utilizzo delle risorse che la terra ci offre.
Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosiste ma terrestre
1,6 miliardi di persone dipendono dalle foreste per il loro sostentamento Questo numero include le popolazioni indigene. Le foreste costituiscono l'habitat di oltre l'80 per cento di tutte le specie terrestri di animali piante ed insetti Il 52% del terreno è moderatamente o gravemente affetto da deterioramento del suolo.
Per raggiungere l'obiettivo 15, gli stati hanno stabilito di:
Entro il 2030, combattere la desertificazione, ripristinare le terre degradate, comprese quelle colpite da desertificazione, siccità e inondazioni, e battersi per ottenere un mondo privo di degrado del suolo.
Entro il 2030, garantire la conservazione degli ecosistemi montuosi, incluse le loro biodiversità, al fine di migliorarne la capacità di produrre benefici essenziali per uno sviluppo sostenibile
Promuovere una distribuzione equa e giusta dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche e promuovere un equo accesso a tali risorse, come concordato a livello internazionale
Agire per porre fine al bracconaggio e al traffico delle specie protette di flora e fauna e combattere il commercio illegale di specie selvatiche
Mobilitare e incrementare in maniera significativa le risorse economiche da ogni fonte per preservare e usare in maniera sostenibile la biodiversità e gli ecosistemi
Leforesteoccupanoil30%dellasuperficieterrestre.La deforestazioneeladesertificazione,pongonosfide considerevoliintemidisvilupposostenibile,ehanno condizionatolevitedimilionidipersonechelottanocontrola povertà.
POESIA
Si sente dire che a causa dell'inquinamento il clima sta cambiando I politici e gli scienziati a fermare questo mutamento stanno pensando Ma davvero l'uomo ha questo potere di cambiare la Terra a suo favore?
Da sempre si sente dire che non ci sono più mezze stagioni, di certo nelle ere il clima cambia; ci furono tante glaciazioni. Ma allora questa volta, siamo noi che causiamo l'effetto serra?
Poesia ispirata da "Cambiamenti climatici" di Stefano Toschi
CHI SIAMO
EHI LETTORE!
Ci sono un bel po' di persone dell' Istituto
Comprensivo E. De amicis a Tremestieri Etneo, che devono ringraziarti per aver speso una parte del tuo tempo a leggere la nostra opera d'arte:
classe 2B
Elisea Roggio
Mattia Arena
Emanuele Grillo
Alessandro Zappalà
classe 2G
Giordana Capizzi
Federica Leone
Giuseppe
Giacalone
Andrea Trovato
Tumminia
classe 3I
Ventimiglia
Giorgia
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