L'Alta Valle Camonica su Mototurismo

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T R E PA S S I IN DUE GIORNI P LOMBARDIA Vivere (o rivivere) tre classici, senza fretta, godendoseli al massimo.



A cura di MATTEO CANTATORE, ANGELO ACOSTA e MICHELE BINI

A

mmettiamolo… oltre a vivere in un Paese ricco di meraviglie da scoprire, possiamo vantare alcune tra le migliori strade al mondo da percorrere in moto. Focalizzandoci sull’arco alpino, da ovest a est, è un susseguirsi di vertiginosi percorsi e passi entrati

nell’immaginario collettivo. Difficile farne una classifica perché ovunque ci porterà la moto, troveremo sempre qualcosa di meravigliosamente unico. Non importa essere dei veterani o dei neofiti: vivere (o rivivere) certi “grandi classici” offre sempre un’esperienza diversa da quella precedente e ugualmente appagante. In questa particolare estate tutta italiana abbiamo sentito forte il desiderio di riempirci occhi e cuore di panorami a perdita d’occhio, relax, aria fresca e curve a non finire. Pochi però i giorni a disposizione, fattore che ci ha portato a ricercare un “campo base” perfettamente collocato, che ci permettesse di raggiungere diversi passi senza percorrere troppi chilometri, lasciandoci il giusto tempo per poterli vivere al meglio. Tante le scelte disponibili ma alla fine abbiamo puntato le nostre ruote verso l’alta Valle Camonica, più precisamente nel Comune di

Temù.

Siamo in quel lembo settentrionale della provincia di Brescia che si insinua tra le province di Bergamo, Sondrio e l’adiacente confine con il Trentino. Sovrastata a sud dal maestoso Adamello, Temù è un piccolo abitato situato a pochi chilometri da Ponte di Legno, con il quale condivide la vocazione turistica. Molto attivo nella stagione invernale, grazie alla vicinanza con il Comprensorio Ponte di Legno-Tonale (conosciuto anche come Adamello Ski), in estate è meta di turisti alla ricerca di appaganti attività all’aria aperta, trekking in quota, ma anche ferrate, traversate di più giorni, arrampicata e percorsi per tutti i tipi di bike. Non solo sport e divertimento all’aria aperta ma anche cultura. Temù ospita infatti il Museo della Guerra Bianca in Adamello, un’esposizione davvero curata, frutto del lavoro dell’omonima associazione la quale ha raccolto testimonianze, oggetti e un ampio archivio fotografico che racconta uno dei primi, sanguinosi fronti interessati dalla Grande Guerra. Il piccolo Comune risponde perfettamente alle nostre esigenze perché consente un accesso facilitato a ben tre passi! Luoghi straordinari che illuminano gli occhi di qualunque motociclista (e perché no, anche ciclista). Parliamo del Gavia, del Mortirolo e ovviamente dello Stelvio. Tre punte di diamante dell’immaginario motociclistico, integrabili in due itinerari da massimo duecento chilometri. Un modo per viverli con calma, riscoprirli, concedersi qualche sosta in più e magari anche ripercorrerli a ritroso. Potete

seguire

fedelmente

l’itinerario

che

proponiamo

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oppure

Chiesa parrocchiale a Solda. 3




Il “mitico” passo dello Stelvio. 3


personalizzarlo ed estenderlo. L’unica banale ma sempre importante indicazione, è quella di verificare costantemente il meteo in quota, per evitare di rimanere sorpresi da improvvisi (e a volte sgradevoli) mutamenti climatici. Partiamo lungo la SS42, superiamo

Ponte di Legno e seguiamo

le indicazioni per il Gavia lungo la SP29. Il passo dista poco più di venti chilometri e nella prima parte della salita la strada si inerpica attraverso una fitta vegetazione. Poco dopo l’abitato di Pezzo, il panorama inizia ad aprirsi lasciando spazio a vertiginose ed emozionati viste sulla sottostante Valle delle Messi e sulle vette circostanti. Tornante dopo tornante, la natura diventa via via sempre più spoglia e selvaggia. Ci fermiamo in un ampio spazio sterrato a lato della strada. Non possiamo non scattare qualche foto in questo ambiente magico. Superiamo la galleria e percorriamo gli ultimi tornanti prima di intravedere il lago Nero. Ormai ci siamo! Raggiunto il passo (2.621 metri) ci ricompensiamo con una bella sosta al Rifugio Bonetta, sgranchendoci poi le gambe nei dintorni della Madonna delle Vette, da cui si gode un panorama eccezionale. Siamo partiti dalla nostra “base” un’oretta fa e abbiamo già fatto il pieno di emozioni… e siamo solo all’inizio. Risaliamo in moto, ci lasciamo alle spalle

Gli ultimi tornanti del versante bresciano del passo del Mortirolo. il lago Bianco e puntiamo diretti verso

3

Santa Caterina Valfurva.

Abbandoniamo momentaneamente la provincia di Brescia ed entriamo in quella di Sondrio. Poco più di dieci chilometri ed eccoci a

Bormio,

principale località turistica dell’Alta Valtellina. Qui potete concedervi due passi nel centro storico, un gioiellino dove resti medievali si mischiano a quelli del XIV-XVI secolo, passando per piazza Cavour, conosciuta anche come piazza del Kuerc, dove si può ammirare la solida Torre delle Ore. Oppure potete visitare il Museo Civico, interessante percorso espositivo attraverso l’arte, il folklore e la storia del paese. Molto noti e frequentati sono anche i complessi termali. La SS38 però ci aspetta. Uno dei passi più famosi al mondo è proprio qui dietro l’angolo. Venti chilometri di gioia pura attraverso scenari grandiosi, prima dell’arrivo sulla cima, accolti come sempre da un tripudio di bikers di ogni nazionalità, quasi fosse sempre in corso un motoraduno. Lo Stelvio (2.758 metri) è una vera e propria istituzione: l’immancabile fotografia della serpentina di tornanti e l’adesivo celebrativo del passo da tatuare sulle valigie laterali, costituiscono un bottino che nessuno, motociclista o meno, si può far scappare. Data la relativa vicinanza del nostro campo base, possiamo proseguire l’itinerario in diversi modi. Si può scendere parzialmente sull’altro versante

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3 Il lago Bianco, situato subito dopo il passo del Gavia.



arrivando fino a

Trafoi oppure provare a spingersi fino a Solda,

importante meta turistica avvolta da un ambiente montano incontaminato: qui Reinhold Messner ha aperto il Messner Mountain Museum Ortles, una ricca esposizione a trecentosessanta gradi dedicata al mondo della montagna. In alternativa è possibile rientrare a Bormio e ripercorrere il Gavia a ritroso, rivivendolo da un altro punto di vista, apprezzando ancora di più i vertiginosi panorami che si aprono tutt’intorno. Dopo una giornata così intensa, non c’è niente di meglio che sgranchirsi le gambe con una passeggiata nel centro di Ponte di Legno, ammirando la barocca chiesa della Santissima Trinità o sostando in uno dei graziosi locali che ospita. Il giorno seguente siamo di nuovo pronti per una sana dose di curve ed emozioni. Imbocchiamo sempre la SS42 questa volta in direzione di Edolo. Arrivati a

Monno seguiamo la SP81 che porta al passo del Mortirolo

(1.852 metri), una delizia resa famosa da intramontabili imprese ciclistiche. La salita scorre lungo strade spesso immerse nella vegetazione, aprendosi soprattutto nei tornanti finali che conducono al passo e all’omonimo laghetto. Anche qui non mancano le possibili alternative: all’altezza del passo è possibile prendere la deviazione che ridiscende verso

Corteno,

da dove si rientra facilmente verso Edolo e Temù. Oppure (come abbiamo fatto noi), ridiscendere dal passo in Valtellina, a

Grosio. L’impatto con il

versante valtellinese è piuttosto impressionante. Una trentina di tornanti strettissimi che non danno tregua caratterizzano una discesa a picco

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3 Al passo del Gavia, l’installazione artistica della Madonna delle Vette, affiancata dai busti di Fausto Coppi e Vincenzo Torriani, storico patron del Giro d’Italia.


Meravigliose vette e 3 drammatici giochi di luce sullo sfondo del lago Nero, poco prima di arrivare al Gavia.

da capogiro. Incrociare i ciclisti che lo stanno affrontando in salita fa letteralmente sudare freddo. La strada è spesso avvolta dalla vegetazione ma nelle poche aperture si può ammirare una vista davvero mozzafiato. Scesi a Grosio si apre una nuova opportunità di scelta: la prima è la più scontata ovvero ripercorrere il passo a ritroso; la seconda invece prevede di tornare a Bormio e magari spingerci sino ai laghi di Cancano oppure a Livigno, distante da qui circa un’oretta e mezza. Noi vogliamo prendercela comoda e scegliamo invece di puntare le ruote verso

Teglio per una

sosta rigenerante a base di pizzoccheri. Da qui poi è un attimo recuperare la SS39 e dirigerci verso

Aprica, altra nota cittadina turistica e ultimo

borgo della provincia di Sondrio, prima di rientrare in territorio bresciano. La già citata Corteno è poco più avanti e il rientro verso Temù è poco più di una passeggiata di trenta chilometri. L’alta provincia di Brescia si è rivelata estremamente ricca oltre che strategicamente perfetta per un bel weekend di curve e panorami. Tante le opportunità per deviare o arricchire l’itinerario, capaci di renderlo più o meno inteso in base alle preferenze personali. Abbiamo vissuto tre dei più importanti passi alpini collocati vicino a Temù, lasciando volutamente da parte quello che in realtà è il meno distante: stiamo parlando del passo del Tonale, a circa quindici chilometri. Da qui si spalancano infatti le porte del Trentino che permettono di allargare ulteriormente l’itinerario, andando ad abbracciare altri entusiasmanti percorsi.

Mototurismo | Tre passi in due giorni


3 Il grazioso centro di Ponte di Legno.

3 Il gigantesco murales realizzato nel paese di Monno, dedicato ai migranti di ogni tempo.

3 In compagnia di Graziano, proprietario dell’Hotel Sciatori a TemÚ.

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© Consorzio Pontedilegno-Tonale

ITINERARIO PARCO DELLE INCISIONI RUPESTRI DI GROSIO Indirizzo | Via S. Faustino, 23033 Grosio (SO) Contatti | www.parcoincisionigrosio.it

DOVE DORMIRE E MANGIARE HOTEL SCIATORI Indirizzo | Via Roma 77, 25050 Temù (BS) Contatti | www.hotelsciatori.eu

INDIRIZZI UTILI

Situato nel centro di Temù, l’hotel è caratterizzato da camere confortevoli, centro benessere, un ottimo servizio ristorante e parcheggio coperto per le moto. Graziano,

MUSEO DELLA GUERRA BIANCA IN ADAMELLO Indirizzo | Via Roma 40, 25050 Temù (BS) Contatti | www.museoguerrabianca.it

proprietario dell’hotel, è grande appassionato di moto e

CONSORZIO ADAMELLO SKI Indirizzo | Via F.lli Calvi 53, 25056 Ponte Di Legno (BS) Contatti | www.pontedilegnotonale.com

RIFUGIO BONETTA Indirizzo | Passo del Gavia, SP29, 23030 Valfurva (SO) Contatti | www.passogavia.it

MUSEO CIVICO BORMIO Indirizzo | Via Buon Consiglio 25, 23032 Bormio (SO) Contatti | www.sistemamusealevaltellina.it

RISTORANTE AL FILÒ Indirizzo | Via Dante 6, 23032 Bormio (SO) Contatti | www.ristorantealfilo.it

MESSNER MOUNTAIN MUSEUM ORTLES Indirizzi | SS622, 156/A, 39029 Solda (BZ) Contatti | www.messner-mountain-museum.it

CA’ DEL RE Indirizzo | Via S. Giovanni 79, 25056 Ponte di Legno (BS) Contatti | www.facebook.com/ristorantecadelre

motori in generale. Se siete in cerca di ulteriori consigli per scoprire itinerari in zona, fate affidamento su di lui.

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