Ventiquattresimo Anno/Vingt Quatrième Année
Gennaio 2017/Janvier 2017
Cagliari Je t’aime Commento sull’esposizione di
Camille Revel
QUARTA EDIZIONE ICHNUSA SAILING KERMESSE
CAGLIARI, 18-22 MAGGIO 2017
SOPHIE SAINRAPT
Photo Vitttorio E. Pisu
presenta Ode a Hieronymus Bosch Traces de Femmes dal 19 al 26 Maggio 2017 al Lazzaretto Abbazia Reale del Moncel Arte contemporanea Sarda in Francia
Da Parigi a Cagliari
Programma di creazione di un Ciclo di Esposizioni di Artisti Francesi nella città di Cagliari a cura di
La prima esposizione del ciclo “Cagliari je t’aime” si é svolta dal 14 al 23 Ottobre del 2016, sia al Lazzaretto che alla Mediateca del Mediterraneo. La nostra prima artista invitata, Camille Revel ci ha regalato un vero festival di colori e di forme ed i suoi legni e le sue sculture hanno incontrato un vero meritato successo. L’Artista é stata molto contenta di questo suo confronto con il publico della città di Cagliari ed anche d’altrove perché numerosi turisti, italiani e non, hanno visitato la mostra e discusso a lungo con lei. Amante dell’Italia e della pittura classica italiana che non si stanca di ammirare in loco quasi ogni anno, poter réalizzare una prima mostra in Italia é stato per Camille Revel un vero traguardo raggiunto. Dei contatti presi durante il periodo dell’esposizione e delle proposte emananti da gallerie continentali dovrebbero fare in modo che questa mostra non sarà l’ultima in terra italiana. Anche i numerosi amici dell’artista, provenienti dalla Francia e finanche dall’Isola della Réunion, sono stati conquistati da Cagliari e dalla provincia che hanno visitato con piacere, promettendoci di ritornare spesso, conquistati dall’arte, dalla gastronomia e dal clima sardi. Fino a proporci un gemellaggio. Cosi possiamo constatare di aver raggiunto il nostro scopo che é quello di continuare a invitare degli artisti francesi a Cagliari e di proporre a degli artisti sardi od anche residenti in Sardegna di venire ad esporre le loro opere in Francia. Per questo nuovo anno abbiamo già incominciato a preparare la venuta di Sophie Sainrapt, artista affermata, appena rientrata dalla Cina, dove era stata invitata ad esporre numerose sue opere tra le quali una serie inspirata al lavoro di Hieronymus Bosch, ed una piccola serie di nudi femminili. Le sue opere sono presenti in numerose collezioni private e pubbliche ed al momento le sue esposizioni sono in corso a Parigi, nel sud della Francia ed in Cina. Per l’esposizione prevista nel mese di ottobre prossimo non abbiamo ancora concluso le trattative con l’artista che vorremmo invitare, perché il trasporto delle sue sculture sia in terra cotta che in bronzo, necessita una organizzazione particolare sia per il peso che per la fragilità delle opere, ma non disperiamo di risolvere al più presto questi problemi. In Francia abbiamo esteso il nostro campo d’azione, oltre il Centre d’Art sito a Aubervilliers (al Nord di Parigi) stiamo curando il programma per i prossimi tre anni dell’Abbaye Royale du Moncel situata a Pontpoint ( Oise) di cui vi daremo qui di seguito una piccola descrizione ma che potrete naturalmente approfondire attraverso il sito del Club du Vieux Manoir http://www.abbayedumoncel.fr/. Sperando di rivedervi numerosi ed entusiasti anche questa primavera vi auguriamo un bel 2017!
Marie-Amélie Anquetil Conservateur du Musée du Prieuré Directrice de la revue “Ici, Là bas et Ailleurs” Espace d’exposition Centre d’Art Ici, là bas et ailleurs 98 avenue de la République 93300 Aubervilliers ma.anquetil@yahoo.fr https://vimeo.com/channels/ maanquetilpresente Giulio Barrocu Presidente dell’associazione SARDONIA Italia creata nel 1993 domiciliata c/o Giulio Barrocu Via Forlanini, 2 09100 CAGLIARI giuliobarrocu@gmail.com Vittorio E. Pisu Président de l’association SARDONIA France créée en 1993 domiciliée c/o UNISVERS 38, rue des Petits Champs 75002 Paris vittorio.e.pisu@free.fr http://www.facebook.com/ assosardonia https://vimeo.com/channels/ cagliarijetaime SARDONIA Pubblicazione irregolare dell’associazione omonima Direttore della Pubblicazione Vittorio E. Pisu Maquette, Conception Graphique et Mise en Page L’Expérience du Futur une production UNISVERS ISSN en cours Distribuzione in abbonamento
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Le opere di Camille Revel
Photo Gianfranco Pettinau
Cagliari Je T’aime
I CASOTTI NELLA PITTURA DI CAMILLE REVEL
C
apita a volte di avere sotto gli occhi un’immagine e di non riconoscerla subito per quello che rappresenta. Cosi per le opere di Camille Revel, nonostante il fatto che insieme a Marie-Amélie Anquetil avevamo organizzato ben tre esposizioni delle sue pitture e delle sue sculture, sono dovuto andare a parlare a Radio X (ringrazio qui Sergio Benoni per averci invitato, insieme a Giulio Barrocu e Camille Revel, per parlare delle esposizioni al Lazzaretto ed alla Mediateca del Mediterraneo) per improvvisamente rendermi conto che questi legni dipinti ad olio e cera, erano delle immagini metaforiche dei casotti del Poetto. Casotti che ho ben conosciuto perché per una decina d’anni da giugno a settembre, insieme alle mie sorelle, mio fratello e mia madre, abitavamo in un casotto, dipinto di bianco e di verde, in prima linea ed alla quinta fermata. Ci svegliavamo verso le sette del mattino, quando arrivava la distribuzione delle bottiglie di latte, ed andavamo subito in riva al mare, dove numerosi pesci grandi e piccoli si spingevano fino al bagnasciuga. A quell’ora la spiaggia era deserta o quasi.
Altre famiglie abitavano nei casotti limitrofi ma non poi cosi tante. Più tardi la spiaggia si riempiva di ombrelloni e di bagnanti. Dopo pranzo, mentre gli adulti facevano la siesta nel casotto, eravamo pregati di non fare troppo rumore. Noi bambini, con le brocche andavamo a cercare l’acqua ai rubinetti che erano dispacciati lungo le rotaie del tram, ed immancabilmente assistevamo a delle risse verbali per delle contestazioni di precedenza, imparando di straforo tantissime espressioni cagliaritane assai salaci. Il quindici agosto mi ricordo c’era sempre un concorso di acquiloni e tra i casotti si stendevano dei fili con delle bandierine ricavate nella stessa carta crepon colorata. E naturalmente si gomberava la sabbia per creare una pista di danza più solida sulla quale si esibivano i giovani addetti alle nuove danze in voga. Certo le opere di Camille Revel parlano di tante altre cose, ma questa identificazione con l’immagine dei casotti mi é apparsa cosi fortemente da emozionarmi e farmi venire in mente tanti episodi della nostra vita estiva durante le lunghe estati al Poetto. Chi ha conosciuto questo Poetto, capirà.
Tra i personaggi che hanno più influenzato il mio modo di affrontare l’arte c’é sicuramente Jean Marie Drot, direttore della Villa Medicis a Roma durante più di dieci anni, ma sopratutto creatore di una serie di trasmissioni televisive quali “Les riches heures de Montparnasse” e la serie realizzata con l’allora Ministro della Cultura, André Malraux con il titolo “Journal de voyage”. Ho avuto il piacere di incontrarlo personalmente e poter discutere con lui di che cosa puo’ oppure deve essere un’ opera d’arte. Mi rispose che per lui l’opera d’arte é un talismano, che serve a proteggerci da tutto quello che é malvagio e cerca di insidiare la nostra vita ed é per questo che circondarsi di opere d’arte non solo é benefico per lo spirito ma anche protettore. Invece io penso, anche se non é contradittorio con la sua visione, che un’opera d’arte parla di me, della mia vita, delle mie impressioni, sensibilità, vicende, gioe e dolori. Se non parla neanche ad una piccola parte di me stesso, e naturalmente di chiunque contempli l’opera, non é un’opera d’arte, ma al massimo una tecnica ben controllata, una maestria ed una abilità a sfruttare gli elementi della pittura, della scultura o della fotografia che ci possono forse impressionare e indurre in errore Al mio primo incontro ho subito vibrato davanti alla produzione di Camille Revel, anche se mi ci é voluto del tempo per rendermi conto che questi suoi legni dipinti ad olio e cera mi riportavano indietro, ad una stagione della mia vita, all’epoca della mia adolescenza, quando passavamo le estati al Poetto, nel casotto. Queste tinte vivaci ed allo stesso tempo slavate non potevano che ricordarmi incosciamente tutti quei casotti che occupavano l’arenile cagliaritano, tutti più o meno dipinti con dei colori vivaci che poi l’aria marina e la salsedine slavavano per renderli più vicini al pastello, Cosi la mia volontà di incominciare la serie di “Cagliari je t’aime” con le opere di quest’artista che ha saputo rendere cosi perfettamente il ricordo dell’estati ormai passate, o forse non ancora V.E.P.
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Questo programma che si propone di organizzare almeno due volte all’anno una mostra monografica di artisti francesi, ha vinto la sua scommessa con la prima esposizione realizzata sia al Lazzaretto che alla Mediateca del Mediterraneo di Cagliari. Come promesso é stata pubblicata e distribuita gratuitamente una locandina che riportava tutti gli estremi per poter conoscere ed apprezzare il lavoro dell’artista présentata, in questo caso Camille Revel che ha veramente apprezzatto l’esperienza. Un catalogo in italiano ed in francese é stato inoltre pubblicato grazie anche alla collaborazione delle Xedizioni , e più specialmente con l’intervento di Enrica Massidda e di Leonardo Mureddu che ringraziamo qui particolarmente. Vorremmo inoltre ringraziare per la loro presenza ai vernissage, sia l’Assessora all’Urbanistica Francesca Ghirra che l’Assessora alle Attività Produttive Marzia Cilloccu, che hanno dimostrato un vero entusiasmo per la nostra iniziativa. Potete inoltre consultare i films réalizzati all’occasione sia a questo link https://vimeo.com/189311725 che al seguente https://vimeo.com/188921044. Un ultimo filmato riporta qualche immagine delle manifestazioni contemporanee e/o concomitanti alla mostra vedi https://vimeo.com/189406707.
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Sophie Sainrapt Eros, la Femmina, la Voluttà
Cio’ che interpella quando penetriamo nell’atelier di Sophie Sainrapt, non é tanto l’esposizione dei numerosi nudi femminili, quanto il rispetto dovuto all’amore del corpo. Questo corpo giubilatorio che esprime tutta la riconoscenza di questa grande libertà che gli accorda l’artista. Il Corpo offerto, come spoglio di qualsiasi ornamento, con questa cruda verità che non ci disturba. Il talento e la personalità senza compromessi di Sophie Sainrapt suscitano l’emozione. Il suo metodo si estende fino alla ricerca dei supporti e dei media utilizzati. Comprendiamo subito che questo partito preso non ha niente di propagandistico. Sophie esprime il piacere di bagnare la carta, utilizzando la sua trama come una pelle reattiva alla sostanza liquida, fino a sfiorare l’intoccabile per meglio assaporare l’amore ed accarezzare la vita. Nelle posizioni scandalosamente normali che impone alle sue modelle, i colori scorrono e si divertono, i rossi, i bistri, i blu oltremare, i bianchi e neri mediterranei, l’oro opaco giapponese, tutto é sensualità, bellezza, piacere “interlope”, giacimento cromatico, prisma dell’emozione, erotismo dell’occhio. Sophie potrebbe essere una contrazione tra un Gustav Klimt ed un Egon Schiele decomplessati. Dopo degli studi di giurisprudenza portati a termine con successo, Sophie Sainrapt entra al Senato della Repubblica Francese a Parigi (Palais du Luxembourg). Una carriera molto seria si offre allora alla giovane donna, che parallelamente si interessa al disegno. Seguirà dei corsi privati sotto la direzione di Hashpa. Nel 1995 crea il suo atelier personale a Parigi ed é l’inizio di un periodo fecondo che svelera tutte le sfacettature artistiche di questa giovane pittrice. Dal disegno marouflé alla ceramica, passando alla linografia, Sophie Sainrapt diventa naturalmente l’illustratrice di numerose opere della bibliofilia consacrata ad Eros ed ai suoi giardini di delizie. Le edizioni Pasnic, Renard Pâle ed Area gli consacrano un posto particolare nel loro florileggio editoriale. Con il suo talento sbrigliato illustrerà gli autori : Paul Verlaine, Jean de la Fontaine, George Bataille, Pierre Louÿs, Christian Noorbergen, Fernando Arrabal, René Vivien ed anche l’opera realizzata in tandem da Françoise Monnin e Pascal Aubier “Lettres à l’être et Secrets d’atelier”. Questa ferita, cantata da Leo Ferré mi viene in mente e mi ricordo delle parole che Sophie, inconsciamente, illustra quotidianamente : « Cette blessure, comme un parfum qui traîne à la marée, qui se referme au marbre du couteau, drapée de soie sous son triangle noir…cette blessure dont je viens…comme une couture sur le plaisir, comme une cicatrice de la nuit… » Insieme a Sophie Sainrapt strappando uno ad uno i petali della margherita si finira sicuramente ed inesorabilmente su “appassionatamente” Mylène Vignon in “Saison de Culture” 2013
Esposizioni e Mostre
Photo L’oeil de la Femme à Barbe
Cagliari Je t’aime
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SOPHIE SAINRAPT
er aver incontrato Sophie Sainrapt numerose volte devo confessare che non si puo rimanere indifferenti alla sua persona ed alla sua arte. Questa bella bionda molto espressiva ed elegante vi conquista subito con il suo sorriso ma più ancora con l’incredibile multiplicità delle sue opere, che si tratti delle variazioni su Hieronymus Bosch che ha declinato sia attraverso delle tempere, che delle stampe o delle ceramiche, sottolineando le folgoranti anticipazioni o allucinazioni dei suoi dipinti più famosi, come “Il Giardino delle Delizie”. Questo tema l’ha inspirata da tempo e già nel 2000 una mostra collettiva all’Orangerie du Palais du Luxembourg, a Parigi, l’aveva vista partecipare con delle tecniche diverse, che già contenevano tutta la forza che esprimerà in seguito partecipando a delle numerose esposizioni fino a spingersi a Bar le Duc (Hollande) città natale del pittore medioevale, all’occasione della celebrazione del cinquecentesimo anniversario della sua morte. Un altro aspetto del lavoro di Sophie Sainrapt sono naturalmente i numerosi nudi femminili con i quali si é confrontata scegliendo delle
modelle di tutti i paesi e di tutti i continenti. Questi disegni, realizzati secondo la tecnica del marouflage, ci danno da vedere tutta la bellezza e la misteriosità del corpo femminile ed il successo che hanno avuto tutte le sue esposizioni, non ultima quella realizzata recentemente in Cina, Centro d’Arte Internazionale di Pekino con la mostra“L’est éveillé , l’ Ouest émerveillé” ma anche a Jing de Zhen, dove si é confrontata alla ceramica cinese, nell’atelier del grande professore Signor Liu, non fanno che confermare. Questa cruda nudità del corpo femminile, sublimata nei suoi disegni, sembra rendercelo ancora più misterioso ed attraente e la sua declinazione attraverso varie tecniche grafiche lo svela in un modo che ci interroga ed interpella sulle nostre certezze. Da più di vent’anni le opere grafiche, sculturali, pittoriche di Sophie ci questionano e ci fanno intravvedere un mondo che forse non avevamo neppure immaginato. Non ultime le sue ceramiche che illustrano diversi autori, aggiungono e completano lo charme che sprigiona dal lavoro di questa artista. V.E.P.
2016- Traces de Femmes La Maison sur la Sorgue L’Isle-sur-la-Sorgue 20 livres et autres choses... Area Paris 3e 2015- Les Anges S. une Galerie, Le Select Paris 6e Traces de femmes, paradis perdus Galerie Peep Art Bruxelles Sainrapt/Brevière Galerie du Jansanet Troyes Variations sur Hieronymus Bosch L’oeil de la femme à barbe Galerie Herzog Paris Chais Elles Espace atelier Paris 2014- Sophia Erotica L’oeil de la femme à barbe Galerie Herzog Paris 2013- Le Printemps des Femmes Galerie Insula Paris 2012- Effeuiller Galerie Area Paris Salon de la bibliophilie Paris 2010- Salon MAC Paris Les Animaux Mythos Les 4 éléments Paris Le Corps singulier pluriel Galerie Insula Paris 2009- Salon MAC Paris Les Rires d’Eros Galerie Area Paris 2008- Solo et Duo Galerie Anne Lettrée Paris 2007- Des peluches de Charlotte aux fables de la Fontaine Espace atelier Paris 2006- Chrysalide Espace atelier Paris 2004 Les Anges Eglise St Etienne Beaugency Femmes de papier Espace «7 parnassiens» Paris 2003- Femme-enfant Cité de l’Or Saint Amand, Cher 2002- Androgyne Hôtel des Chartreux Paris Autre Moi Espace Beaurepaire Paris 1999 Les voix chères qui se sont tues Orangerie du Sénat Paris 1997- Mes amours décomposées Galerie Bréda pour «Art en Seine»Paris segue pagina 6
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segue dalla pagina 5 1996- Figures Galerie de l’Arbre vert pour «Art en Seine» Paris 1995-Nus féminins Galerie de l’Arbre vert pour «Art en Seine» Paris 5e Expositions collectives 2016 Artis Sensualitas Peep ArtBruxelles Minimenta Atelier Gustave Paris 14e Jounée de l’estampe contemporaine Place Saint Sulpice Paris 6e Comme Un Area Paris 3e Des artistes en leur monde Drouot Paris 9e Toujours des nanas L’oeil de la femme à barbe (Espace Beaurepaire) Paris 10e Hors-la-Loi JMM avocats Paris 17e Liberté d’expression Le Renard Pâle / Sotheby’s Paris 8e Histoire d’empreintes Galerie Insula Paris 6e Vente aux enchères caritative Galerie Catherine Houard Paris 6e Chantier Rimbaud Galerie Point Rouge Paris 11e 2015 KIAF 2015 - Galerie Bruno Massa Seoul, Corée du Sud Céramiques de peintres L’oeil de la femme à barbe (Untitled Factory) Paris 18e Baisers - Galerie Nunc Grenoble Salon de la bibliophilie Atelier Pasnic Place Saint Sulpice Paris 6e Foxantik Hôtel Dagar Cavaillon Foxlink Experience La Maison sur la Sorgue L’Isle-sur-la-Sorgue Les dessous du Renard Pâle Impr. Rimbaud Cavaillon segue pagina 7
SOPHIE SAINRAPT A
rte, Senato, Due parole, due universi per définire une donna d’eccezione, volta a volta giurista ed artista. Ecco una « belle personne » doppia ed unica nel suo genere, tutto alla volta donna di lettere e donna dell’essere... come vi voglio spiegare. Per affrontare la carriera di quella che, nata nel 1960 a Neuilly sur Seine, in una famiglia di impiegati dirigenti dell’assicurazione, realizzo’ molto rapidamente un buon cursus di studii (Maturità in Litteratura Classica, Maitrîse di diritto privato), niente di meglio che riprendere il proposito di Michel Charasse, membro onorario del Parlamento e del Consiglio Costituzionale. Nel suo discorso all’occasione della cerimonia di consegna delle insegne dell’Ordine degli « Chevaliers des Arts et des Lettres, a Sophie Sainrapt, il 13 giugno 2012, sottolinea questo doppio carattere : « Ma già la difficoltà di scegliere, Essa comincia un DEA di diritto publico in Scienze Politiche e simultaneamente é accettata al concorso di Amministratore aggiunto al Senato dove entrerà il 1 giugno 1983... ». Un anno più tardi arriva la titolarisazione. Un ‘altra data importante : 1992, anno della sua prima esposizione, à Paris, Galerie Artefice, anno del suo matrimonio con Henri de maistre, giovane e brillante scrittore e poeta. Dalla loro unione nascera due anni più tardi, una piccola Charlotte. Ma la tragedia la colpisce nuovamente, nel 1996 muore brutalmente il marito. Il cuore straziato dal dolore, Sophie, questa « petite bonne femme » ha una forza straordinaria. Coraggiosamente affrontera questa prova. Innalzandosi grado dopo grado al Senato, il signor Charasse ricorda la sua carriera : « in carica alla Centrale des Commissions durante 9 anni, dove si occupa tra l’altro del Bollettino delle Commissioni, é trasferita in seguito alla Commission des Finances...in carico del calendario del budget...del calendario dei Senatori e Ministri, gestisce gli umori degli uni e degli altri ed evita i conflitti...Fuori dalla commissione ci sono anche le missioni temporanee che sono assegnate ai funzionari. Per Sophie sarà il gruppo di lavoro sull’immigrazione enl 1989, la televisione educativa nel 1993, le donne nella vita pubblica enl 1996, la commissione speciale sulla Corsica nel 2001, il gruppo sull’attrattività dei territori nel 2006... Solamente nel 2007 passera alle relazioni Internazionali dove segue la presenza francese nel mondo, poi raggiunge la Direzione della Communicazione...dove é in carico delle relazioni con i media. Sophie de Maistre, funzionario di Stato, da diversi decenni « parlamenta » con Sophie Sainrapt, artista dai multipli aspetti. Già dall’età di 14 anni, segue dei corsi di disegno, Sophie apprende in seguito la pittura e la scultura presso l’artista cecoslovacco Hspha et presso Alain Marie, non dimenticando l’incisione. Sophie affronta il vero mestiere nello scopo di aquisire il « tour de main » : Sophie scopre la tempera, la preparazione della pittura all’uovo, poi proverà l’acrilico.
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a sua arte é caratterizzata da una rapidità di esecuzione, lavorando sul motivo...l’unico essendo la libertà...di espressione, dell’emozione. Ecco quindi una donna che assume tre mestieri insieme : artista, funzionario e madre. Seguendo i traslochi di ateliers e le esposizioni personali e collettive che si succedono durante gli anni 90, Sophie sainrapt sviluppa un’energia rara. Una rabbia di vivere, di creare, che ha scelto di sviluppare atraverso una visione sempre nuova del corpo, come paesaggio, territorio dell’umano et dell’umanità. Corpo rivelato plus que esposto : visi suggeriti, organi dominati, seni, sessi femminili e maschili, in una certa assenza di peso. L’opera interpella, questiona la sessualità, l’erotismo. La voglia, la vita, l’amore, la morte che sia « petite » e fugace oppure temibile e temuta, implacabile : l’eterna coppia Eros e Thanatos. Tematica inconturnabile affrontata durante una conversazione con il critico d’arte Christian Noorbergen (pubblicato nel numero 19/20 della rivista Aréa, intitolata « Feminin/Pluriel », autunno/inverno 2009) : « L’érotismo é la più forte resistenza alla morte » constata l’artista. « Anche se, mi trovavo in altri tempi in una vena espressionista dura e piuttosto mortifera. Facendo delle ricerche sul corpo che consco meglio, queklo della donna, perché é il moi, ho avuto voglia di rappresentarlo in uno stato giubilatorio, quasi rabelesiano. Anche se so che la lotta é vana...ed é per la vita che si puo conoscere. La vita dell’essere...per questa donna passa quindi, sicuramente attraverso l’altro ». I suoi modelli, che spesso sono le sue amiche, degli artisti dalle affinità elettive di sensibilità e complicità artistica,che posano per lei. Il suo mestiere di funzionario al Senato gli darà l’opportunità di creare un’alchimia tra arte ed arte di vivere insieme agli altri. Dopo aver onorato i suoi cari attraverso une esposizioni di monotypi dolorosi sulla violenza, l’assenza, all’Orangerie du Luxembourg, giardino pubblico del Senato della Repubblica Francese, creato da Caterina de Medici, Sophie Sainrapt é « La femme qui pleure » madre e marito ; moltiplicando le opere e le tecniche (acrilico, carbone, matita al piombo, materiali liqui come l’acqua e l’olio) ma anche gli incontri. Il signor Charasse chiaramente al corrente della
sua carriera dichiarerà : « ...con Ileana Cornea e Françoise Monnin (critici d’arte et giornaliste particolarmente nella rivista Artension), si applica alla ceramica ed esce piano piano dal periodo triste delle tragedie familiari come à l’Orangerie del Senato nel 1999, all’Hotel des Chartreux, ed al « Art Center » di Seoul (Corea) ». Un modo di riallacciare con le tradizioni perché queste « Maisons » erano « dei luohi di predilezione dell’art vivant » comme lo sottolineava Christian de Poncelet nella prefazione del catalogo della prima esposizione nell’anno 2000. Cosi fino al 2008, Sophie de Maistre é Sophie Sainrapt, il funzionario artista diventato commissario di esposizioni. Questo lavoro, di cui ogni tematica é rivelatrice : « Le Jardin des Délices*», « L’enfant et les sortilèges** », « Art ou Nature », « Animal et Territoire », « Invitation au voyage », « L’art et la ville », « Taille Humaine », « Femme, y estu ? » ed infine « Du vent dans les branches ». Una foresta di artisti diversi, di sensibilità multiple che le due Sophie hanno saputo organizzare. E per tutte queste opere, artistiche, giuridiche, federatrici che Sophie de Maistre et Sainrapt sono state nominate « Chevalière des Arts et des Lettres ». Chévalière l’artista che mette a giorno le pulsioni, i desideri, il corpo in tutti i suoi aspetti di grazia e di amore, attraverso i suoi disegni, pitture, incisioni, immaginari degli animali che qualifichera di « Mythos » nel 2010. Senza contare un’opera conseguente di ceramista : piatti grandi e piccoli, vasi, etc.. Sensualità per tutti i sensi ! Tutto nell’opera é nella dinamica, il gesto : linnee aplats, macchie ed impronte, colature e zebrature, estompages o essuyages.. Chévalière colei che, lungi dall’impudenza et dall’impudore, cavalca la poesia salata et piccante di Paul Verlaine e Pierre Louÿs ; l’opera sulfurea di George Bataille, Fernando Arrabal oppure Renée Vivien : galoppa al ritmo dei suoi colori di carne e di linfa, nel maneggio e l’impertinenza delle favole del La Fontaine. Sophie Sainrapt ferraglia con eleganza contro le convenienze e l’hipocrisia, contro la culpevolezza giudeo christiana...e Dio sa se cosi tocca al piu vivo : la fatalità e la morte. P.Le Fur Critique d’art- Journaliste *(in riferimento a Jérôme Bosch) **(Opéra de Colette et Maurice Ravel) Più informazioni a www.sophiesainrapt.com
segue dalla pagina 6 Ouvertures Galerie Insula Paris 6e 2014 Encore des Nanas Espace Beaurepaire Paris 10e 17e BIAF de Pékin Pékin Chine Art Osaka Japon Salon de la bibliophilie Place Saint Sulpice Paris 6e Suivez mon regard L’oeil de la femme à barbe (galerie Frangulyan) Paris Estampes Sculptures Galerie Herzog Paris 3e 2013 Rivières Centre culturel des finances de Bercy Paris 12e Estampes Scultures Galerie Herzog Paris 3e 1, 2, 3 Enfance UNICEF Espace Pierre Cardin Paris 8e 10 ans - 40 artistes Galerie Violette & Co Paris 11e Aqua Art Miami Miami, Floride Le corps parlé des femmes Mairie du XIV Paris 14e Les Hivernales Palais des Congrès Montreuil Cutlog Atelier Richelieu Paris 2e Biennale d’Issy Musée de la carte à jouer Issy-les-Moulineaux Art In Translation Soho Art Gallery Osaka, Japon Salon de la bibliophilie Place Saint-Sulpice Paris 6e Eros Art TodayConcorde Art Gallery Paris 15e 2012 Etre Ainsi Le Manoir de Martigny Suisse 2011 Histoire d’empreintes Galerie Insula Paris 6e Qu’est ce que la nature Galerie 89 Paris segue pagina 8
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CAGLIARI, 18-22 MAGGIO 2017
Venerdì 19 : 9:00 - 20:00 Apertura Info point - Ichnusa Sailing Kermesse – Promozione - Iscrizioni (gazebo nel piazzale esterno) 10:00 - 20:00 Ingresso libero al villaggio - Escursioni al fortino di Sant’Ignazio, Sella del Diavolo, Torre del Prezzemolo. 10:00 – 18:00 Le scuole di vela saranno a disposizione delle scuole pubbliche della città, dei turisti e curiosi per far provare l’emozione della barca (su prenotazione presso info point). 11.30 – conferenza stampa – presentazione della manifestazione “Ichnusa Sailing Kermesse 2017”. (sala conferenze 1° piano e terrazza) 10:00 - 13:00 Gara di aquiloni - Dimostrazioni apnea - Attività culturali per bambini (giocare con la storia della città). 10.00 Presentazione ospiti: siti archeologici, musei, centri d’arte e cultura della Sardegna nella corte interna 10.30 Raduno bici nel piazzale esterno e partenza per il Parco di Molentargius (fronte info point) 16:00 Presentazione mostra “C’era una volta...” Abiti, personaggi e ambienti d’epoca in miniatura. (sala interna, teche in vetro) 16:00 Apertura mostra di pittura (sala degli archi) 16:00 - 18:00 Attività didattiche per i bambini delle scuole: archeologia virtuale, ceramiche, riciclo 18:00 - 20:00 Inaugurazione della Mostra Internazionale di artisti francesi, esposizione monografica di Sophie Sainrapt dal titolo “ Ode a Hieronymus Bosch e Traces de Femmes” a cura di Giulio Barrocu, Vittorio E. Pisu e Marie Amelie Anquetil, nell’ambito del progetto Cagliari Je t’aime organizzato da Sardonia Associazione Culturale. La mostra sarà in esposizione sino al 26 maggio 2017 con ingresso gratuito. 20:00 - 22:00 Apericena con Dj-set - Scuola di ballo (corte, sala interna, terrazza) Sabato 20 9:00 - 20:00 Apertura Info point - Ichnusa Sailing Kermesse – Promozione - Iscrizioni (gazebo nel piazzale esterno) 10:00 - 20:00 Ingresso libero al villaggio - Escursioni al fortino di Sant’Ignazio, Sella del Diavolo, Torre del Prezzemolo 10:00 promozione attività sportive: apnea, vela, trekking, bici, kayak (piazzale e tratto di mare antistante) 10:00 - 16:00 Le scuole di vela saranno a disposizione delle scuole pubbliche della città, dei turisti e curiosi per far provare l’emozione della barca (su prenotazione presso info point) - Match Race: sfida tra operatori economici, quartieri e circoli per far vincere la città. 11:30 - 13:30 Presentazioni siti archeologici (sala conferenze e terrazza, prenotazioni presso info point) 15:00 - 20:00 Esibizione atleti nelle varie discipline Dj-set e gruppi musicali (corte interna e piazzale) 15.30 - 17:30 Promozione artigianato artistico: parlano i protagonisti - Conferenza sulla navigazione costiera in Sardegna 19:00 - 22:00 Briefing armatori - Apericena accompagnato da concerto live e scuole di ballo (corte interna, sala interna e terrazza) Domenica 21 9:00 - 20:00 Apertura Info point - Ichnusa Sailing Kermesse – Promozione - Iscrizioni (gazebo nel piazzale esterno) 10:00 - 20:00 Ingresso libero al villaggio - Escursioni al fortino di Sant’Ignazio, Sella del Diavolo, Torre del Prezzemolo 10:00 Quarta edizione Ichnusa Sailing Kermesse 2017 - Regata aperta a tutti “Spirit of Barcolana”
Photo Ichnusa Sailing Kermesse
segue dalla pagina 7 Qu’est ce que la nature Galerie 89 Paris Entrée en matière Galerie Insula Paris 6e 2010 Yeosu International Art Festival Yeosu, Corée Les roses de Saint Germain Galerie de l’Europe Paris 6e A.Kubin et le dessin contemporain - Abbaye d’Auberive Haute Marne 2009 Trente et quelques Atelier PASNIC 2008 A venir le monde sage Espace d’art contemporain Eugène Beaudoin Antony La Nuit de Walesgal Espace atelier Paris 11e 2007 Une beauté violente à en perdre la raison Biennale d’Issy-les-Moulineaux 2006 Taille humaine Art Sénat Orangerie du Sénat Paris 6e Libertins,Libertines La Réserve Paris 10e 2005 Sens de l’indécence Open door-Open eyes Bordeaux Labyrinthe Galerie de l’Entrepôt Paris 2004 Plis, pliages, mirages Open door-Open eyes Bordeaux Hommage à Georges Sand Couvent des Cordeliers Chateauroux Labyrinthe Eglise St Etienne Beaugency Animal et territoire Ferme Château Tardais-Senonches Et la femme créa l’homme Espace Belleville Paris 20e 2002 Tête (Face à l’art) Espace Beaurepaire Paris 10e 2001 Face, identité,profil Galerie Art Témoin Paris 6e 2000 Jardins des délices Art Sénat Orangerie du Sént Paris 6e 1999 Manif Séoul 99 Séoul Art Center Corée 1998 39ème exposition d’art (Prix de la ville d’Ernée) Ernée, Mayenne
QUARTA EDIZIONE ICHNUSA SAILING KERMESSE
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’associazione ASD Janasenjoy organizza una manifestazione nell’area “LAZZARETTO” nei giorni 18, 19, 20, 21 e 22 MAGGIO 2017 secondo le seguenti modalità: Area 1 - Corte interna In tale area verranno ubicati 11 gazebo di 3 x 3 mt, a formare un villaggio a tema suddiviso in tre sezioni. La sezione promozione del territorio delle aree di pregio turistico culturale della Sardegna (n° 5 gazebo lato nord); la sezione food (n° 3 lato sud) e per ultimo la sezione prodotti artistici dell’artigianato sardo (n° 3 gazebo posizionati a lato est). Nel lato sud verrà ubicato un palco di altezza di circa 60 cm. da terra ad occupare in pianta una superficie di 4 x 6,30 mt. per un totale di 24 mq.; la struttura avrà le protezioni laterali e gli scalini di accesso. Il palco verrà utilizzato per gli incontri con la stampa, presentazioni di attività sportive, culturali e turistiche, per le fasi delle premiazioni delle gare svolte in mare. Le fasi di montaggio inizieranno alle ore 10.00 del 18 maggio e termineranno entro le ore 18.00 dello stesso
giorno; le fasi di smontaggio inizieranno alle ore 8.00 del 22 maggio e si concluderanno alle ore 15.000 dello stesso giorno. L’area è servita di E.E, servizi igienici e bar. Area 2 - Esterno struttura, piazzale ingresso In quest’area in planimetria sono state indicate in scala 1:500 n° 4 aree così organizzate: A1: area food di dimensione 1 x 3 mt. per un totale di 54,00 mq. in cui verranno posizionati n° 6 gazebo aperti da 3 x 3 mt. A2: area artigianato ed hobby di dimensione 1 x 3 mt. per un totale di 54,00 mq. in cui verranno posizionati n° 6 gazebo aperti da 3 x 3 mt. NB: il primo gazebo lato nord, in prossimità dell’ingresso alla struttura del Lazzaretto, sarà dedicato all’info point per l’accoglienza dei partecipanti alla manifestazione. A3: area mobilità & green per una superficie complessiva di 276 mq. in cui verrano esposte auto e bici. A4: area Museo intinerante – “Aim Amsicora Ichnusa Museum”; costituito da un autobus di 13,5 x 2,55 mt. per una superficie complessiva di circa 35 mq.
10:00 - 18:00 Promozione attività sportive: 17:30 - 19:00 Proiezione cortometraggio Alba delle Janas e dibattito sulle nuove tecnologie per i beni culturali: studiare giocando con l’archologia virtuale, cinema d’animazione, videogame. (sala conferenze 1° piano e terrazza) apnea, vela, trekking, bici, kayak (piazzale e tratto di mare antistante) 10:00 - 13:00 Le scuole di vela saranno a disposizione delle scuole pubbliche della città, dei turisti e curiosi per far provare l’emozione della barca (su prenotazione presso info point). 10:00 - 13:00 Attività didattiche per i bambini delle scuole: archeologia virtuale, ceramiche, riciclo 15.00 - 18:30 Esibizione atleti nelle varie discipline Dj-set e gruppi musicali (corte interna e piazzale) 16.00 Esibizione aquiloni e grande passeggiata per tutti nel lungomare per ammirare il rientro dei regatanti. 17:30 Presentazione seconda edizione Ichnusa Sailing Kermesse ad Alghero nel mese di giugno 18:30 Premiazione regata.
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Nel 1997 é stata nominata Conservateur del Musée Départemental du Prieuré (Yvelines) Marie Amélie Anquetil ha creato il museo, sotto l’egida del Conseil Général des Yvelines, e ha organizzato le esposizioni sull’arte del periodo compreso tra la fine del XIXsimo secolo e l’inizio del XXsimo. Tra le sue numerose pubblicazioni ricordiamo «Le chemin de Gauguin», «Aquarelles Orientales de E. Bernard», «Le sentiment religieux et l’art chez trois peintres du groupe de Pont Aven: C. Filliger, J.Verkade M. Ballin» e «Musée du Prieuré, Cinq ans d’acquisition».
Vittorio E. Pisu
Nato a Cagliari vive a Parigi dal 1969 Architetto attivo dal 1970. Cofondatore d’una rivista di poesia nel 1973, continua un’attività di creazione ed edizione di riviste e magazine. Dal 1983 sviluppa l’organizzazione di esposizioni d’arte contemporanea prima a New York poi a Parigi.. Ha creato SARDONIA nel 1993. Nel 1999 inizia la produzione di più di 500 trasmissioni televisive diffuse su Internet (www.vimeo.com/unisvers)
Giulio Barrocu
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Nato a Torino vive a Cagliari dal 2005 Fotografo e Curatore di esposizioni ha partecipato a 2016- Our Genocides Lazzaretto Cagliari 2015- Our Genocides Mediateca del Mediterraneao Cagliari 2014 FermoImmagine Le Futur antérieur de Instagram Atelier Henry Pinta, Paris 2014 FermoImmagine Il futuro Anteriore di Instagram Alig’art 2014, Lazzaretto di Cagliari 2014 Direzione Colle San Michele Documentario. Progetto Eureca Arte partecipata nei quartieri di Is Mirrionis e San Michele 2013 INNER WAR - Mostra collettiva “Guerra, pace, libera” a cura di Wake Art, Cittadella dei Musei, Cagliari 2013 ALONE - Personale a cura della Fondazione per l’arte Bartoli-Felter Espace SUONI E PAUSE di Cagliari. 2012 Time in Jazz - Berchidda, ritratti degli artisti Bill Frisell e Anja Lechner 2012 “ Jenny è pazza” - Laboratorio XVIII - MAN RAY PHOTO SCHOOL 2011 TWINS ][ MIRROR - Mostra collettiva MAN RAY PHOTO SCHOOL 2010/2011 - Cagliari
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Cagliari Je t’aime é una manifestazione che organizza due esposizioni ogni anno a Cagliari, in primavera ed in autunno, invitando ogni volta un’artista francese a mostrare le sue opere e nello stesso tempo a scoprire una città che non conosce ancora perché diventi in seguito il soggetto delle sue produzioni. Nel nostro progetto abbiamo immaginato di poter investire dei luoghi come l’EXMA, il Lazzaretto, oppure l’ex Ghetto degli Ebrei, tutti luoghi che a Cagliari sono deputati alle manifestazioni artistiche, ma non siamo opposti a qualsiasi proposta ci venga fatta. Siamo lieti di poter collaborare con le istanze, pubbliche o private, che ci hanno già dimostrato il loro interesse ed il loro entusiasmo. La rivista «Ici, la bas et ailleurs» diretta da Marie-Amélie Anquetil, é già stata distribuita durante le manifestazioni naturalmente nelle due versioni (italiano e francese) in modo da pubblicizzare l’iniziativa sia a Cagliari che a Parigi, ed i nostri numerosi seguaci nei diversi «social network» possono visionare numerosi video realizzati per l’occasione delle manifestazioni. Noi siamo già soddisfatti del fatto che questa iniziativa ha incominciato a creare uno scambio continuo tra Cagliari e Parigi, e non solo perché numerosi amici e appassionati delle opere degli artisti che presentiamo vengono da altri paesi, anche lontani come per esempio l’Isola della Réunion e che vorrebbero oggi creare un gemellaggio con Cagliari. Ultimamente il nostro campo d’azione si é arricchito della fruizione dei locali estremamente importanti spazialmente ed architettonicamente dell’Abbazia Reale del Moncel. saremo quindi più che lieti di poter ospitare in un luogo cosi prestigioso le opere degli artisti sardi e/o residenti in Sardegna che avranno la curiosità di venirsi a confrontare con il pubblico francese. Ci auguriamo che questa manifestazione diventi sempre più importante includendo già quest’anno le manifestazioni liriche, attirando sempre più numerosi, gli artisti francesi a venire a confrontarsi con il pubblico sardo e nello stesso tempo vedere gli artisti sardi venire ad esporre, le loro opere a Parigi ed in Francia. Come potete vedere nelle numerose sequenze messe in linea sia da SARDONIA, che dalla rivista «Ici, la bas et ailleurs» la nostra contribuzione alla diffusione dell’opera dei numerosi artisti, sia sardi che non, si sviluppa nel tempo e continua tranquillamente ma fermamente a trattare quei temi che i mass-media spesso e volentieri trascurano, ma lasciandoci la cura di rivelarli al pubblico. Marie Amélie Anquetil, Giulio Barrocu & Vittorio E. Pisu
PhotoClub du Vieux Manoir
Marie-Amélie ANQUETIL
ABBAYE ROYALE DU MONCEL
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‘Associazione «Club du Vieux Manoir» che gestisce e reabilita l’Abbazia Reale del Moncel ha proposto alla cooperativa di associazioni costituita dagli «Libres Ateliers Picards», al «6b», spazio espositivo e di residenza artistica a Saint Denis, ed al «Centre d’Art Ici, là bas et ailleurs» insieme alle associazioni SARDONIA France e SARDONIA Itlia, di creare un’organizzazione sotto il nome di «Picardie Arts et Culture» al fine di organizzare le manifestazioni artistiche in questo complesso costituito dall’Abbazia e dal suo Parco sul bordo del fiume Oise. Questo invito, che é stato accolto con entusiasmo dal nostro comitato, composto da Marie-Amelie Anquetil, Bernard Chatain, Attila Cheyssial e Vittorio E. Pisu, ha già preparato un programma ambizioso per quest’anno ed i prossimi due seguenti, in modo da coordinare une serie di esposizioni, sia in sala che all’aperto, di numerosi artisti, pittori, scultori e fotografi che hanno già dato il loro consenso per la partecipazione a queste manifestazioni. Per completare il programma già abbastanza nutrito é stato anche deciso di invitare sei o sette compagnie liriche che presenteranno tra la fine di luglio e la prima settimana di agosto, numerosi spettacoli lirici costituiti da opere del loro repertorio che saranno presentate sia all’aperto che nella Sala delle Capriate. Questo comitato ha subito espresso il desiderio di creare uno scambio culturale con la Sardegna, attraverso le associazioni Sardonia, con lo scopo preciso di ospitare degli artisti sardi o residenti in Sardegna, in modo che possano creare delle opere ambientate in loco, ed invitare anche alcune istituzioni sia a proporre delle esposizioni che ad ospitare in Sardegna quelle che il comitato proporrà. Un primo contatto proficuo é stato realizzato con il parroco della Basilica di Bonaria, di cui ricorre quest’anno il centenario della creazione della parrocchia omonima, con l’obiettivo di realizzare a brevi scadenze uno scambio artistico e culturale includendo i numerosi ex voto di cui dispone attualmente il convento. Un altro contatto é stato réalizzato con la Fondazione Colors che ha acquisito il Chiostro di San Francesco a Cagliari, sito in Via Mameli, e che lo sta riabilitando con l’intenzione di creare un centro d’arte. La Fondazione dispone già di almeno trecento opere d’arte contemporanea sia sarda che italiana, e stiamo studiando la possibilità di ospitarne una scelta conseguente nei locali dell’Abbazia Reale. Da seguire. V.E.P.
ondata da Filippo IV il Bello nel 1309, l’Abbazia é situata nella provincia dell’Oise, alle porte di Pontpoint e di Pont-Sainte-Maxence, il sito dell’abbazia reale del Moncel si estende su 6 ettari di terreno, chiuso da un muro di cinta in pietra apparente, con un contraforte sulla sezione che costeggia il fiume Oise. Il muro di cinta, inquadrato al Nord dall’Oise ed a Sud dalla strada nazionale che conduce da Pont-Sainte-Maxence à Verbiere, chiude un parco piantato da tigli, salici, platani e querce, innaffiato da sette sorgenti sparse, e imbellito da un laghetto, nuovamente creato, da un vivaio e da una reserva d’acqua potabile creata nel XIV secolo. Questo parco conserva le testimonianze, evidenti o ancora segrete, della lontana e continua occupazione del sito. Secondo i testi, la zona Est conserva per esempio, le vestigia di un habitat Carolingio. Una fortificazione medievale, certificata risalente al XI secolo, é situata nella parte SudEst del parco. La, due torri, dite «Torri di Fecamp» perfettamente conservate, testimoniano dell’esistenza del Castello fortificato dei Capetiani (residenza di Filippo Quarto il Bello) che aveva stabilito qui un castello reale nel cuore della foresta di Halatte. Gli edifici abbaziali del XIV secolo, formano una U nella parte Nord Ovest del parco. Furono un tempo chiusi nella parte sud dalla chiesa abbazziale, distrutta alla Rivoluzione francese, oggi sostituita da un edificio chiamato «maison des Pères», dall’antica infermeria e dalla Casa degli ospiti dell’Abbazia. Club du Vieux Manoir Tradotto dal francese da V.E.P
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