SARDONIA Ventiseiesimo Anno / Vingt Sixième Annèe
Giugno 2019 /Juin 2019
Cagliari Je t’aime Francesca Ghirra DMO Destinazione Cagliari Bosa Wine Festival Pinacoteca Antonio Atza Melchiorre Melis Studiare la Storia Sarda The Photo Solstice #2 MaMuMask Mamoiada Festa del Gusto Olbia Viva Italia a Poprad Sulle spalle dei giganti Sonia Flauto Mariano Chelo
Programma di creazione di Esposizioni e Manifestazioni Artistiche nella città di Cagliari a cura di Marie-Amélie Anquetil Conservateur du Musée du Prieuré Directrice de la revue “Ici, Là bas et Ailleurs” Espace d’exposition Centre d’Art Ici, là bas et ailleurs 98 avenue de la République 93300 Aubervilliers marieamelieanquetil@ gmail.com https://vimeo.com/channels/icilabasetailleurs Vittorio E. Pisu Fondateur et Président des associations SARDONIA France SARDONIA Italia créée en 1993 domiciliée c/o UNISVERS Elena Cillocu via Ozieri 55 09127 Cagliari vittorio.e.pisu@email.it http://www.facebook.com/ sardonia italia https://vimeo.com/groups/ sardonia https://vimeo.com/channels/cagliarijetaime
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SARDONIA Pubblicazione dell’associazione omonima Direttore della Pubblicazione Vittorio E. Pisu Maquette, Conception Graphique et Mise en Page L’Expérience du Futur une production UNISVERS Commission Paritaire ISSN en cours Diffusion digitale
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nche quest’anno «Sant Efis est passau» con una novità supplementare, un «Alter Nos» interpretato da Raffaella Lostia, funzionario municipale e cavallerizza emerita. Ci auguriamo fortemente che le prossime elezioni municipali ci portino un’altra novità (per Cagliari) con l’elezione alla poltrona di Sindaco della città, di Francesca Ghirra che avevamo già sostenuto nel nostro numero di Aprile. Le azioni condotte dal sindaco uscente, Massimo Zedda e da tutta la sua giunta comunale, tra cui la stessa Francesca Ghirra all’Urbanistica, hanno considerabilmente trasformato questa città che noi tutti amiamo incondizionatamente e che vorremmo ogni giorno più bella, più moderna, più facile da vivere, più turistica, più divertente, più artistica e più cinematografica. Mi sono spesso chiesto come mai, a differenza di altre città per le quali esistono delle canzoni che ne celebrano le bellezze, sottolineando l’amore che i suoi abitanti le portano, non esista una canzone sulla città di Cagliari. Ma forse pecco per ignoranza perché non l’ho mai sentita cantare da nessuna parte, neanche da quei cagliaritani che ne sono lontani e che dovrebbero rimpiangerla di più. Sarebbe una bella coincidenza che, mentre viene eletta Francesca Ghirtra alla più alta carica civile della città, qualche cantautore ed interprete componesse una bella canzone alfine di celebrare tutto l’amore che noi tutti portiamo a questa meravigliosa città. In questo numero di Sardonia, non ci siamo comunque limitati alla sola Cagliari, ed attraverso le diverse manifestazioni sia artistiche che culturali e gastronomiche che si svolgono in diversi luoghi suggestivi della Sardegna vi invitiamo a ritrovare o a scoprire alcune delle località, quali Bosa, Mamoiada, Olbia ed anche l’Isola dell’Asinara, ma anche ad invitarvi a partecipare ad una manifestazione che si svolge in Slovenia, nella città di Poprad, sotto il titolo di Viva Italia e che quest’anno onora particolarmente la Sardegna. Per quello che riguarda il turismo isolano rivolto all’esterno, riportiamo qui alcune delle conclusioni della riunione che Destinazione Sardegna, ha organizzato l’otto maggio scorso alla Vetreria a Cagliari-Pirri, presentando il suo progetto di Destination Management Organization che si vuole lo strumento di coordinazione di tutte le iniziative, azioni e manifestazioni rivolte ad incentivare il turismo nell’Isola permettendo ai turisti italiani e stranieri di trovare tra tutte le proposte sarde quelle che satisferanno tutti i loro desideri di esperienze personali. Naturalmente vi invitiamo anche a consultare il nostro sito televisivo, nel quale troverete diversi filmati realizzati all’occasione di alcune manifestazioni artistiche cagliaritane e non, che ci é sembrato doveroso registrare e proporre alla vostra curiosità sia perché avete partecipato di persona a queste manifestazioni, sia perché appunto, impediti di essere presenti, siete impazienti di averne una documentazione filmata. (https://vimeo.com/groups/sardonia) Vittorio E. Pisu
L Photo Dietrich Steinmetz
Cagliari JeT’aime
FRANCESCA GHIRRA L
e primarie l’hanno incoronata e, dopo aver travolto Marzia Cilloccu e Matteo Lecis Cocco Ortu, Francesca Ghirra è già al lavoro per formare la coalizione con la quale spera di vincere le elezioni comunali il prossimo sedici giugno. Ex assessora all’Urbanistica, potrebbe essere il primo sindaco donna di Cagliari: “Ho dimostrato di avere capacità di fare squadra, oltre all’essere donna sono stata scelta per le competenze maturate in questi anni e per il nuovo sguardo che ho nei confronti dello sviluppo della città. Sant’Elia, Is Mirrionis, Sant’Avendrace, Pirri: voglio continuare a riqualificare il territorio, dando nuove possibilità di lavoro ai cittadini e valorizzando alcuni nostri fiori all’occhiello come le zone umide quali Molentargius e Santa Gilla, dove si può fare non solo pesca ma anche, per esempio, riattivare le saline”. La Ghirra nota che Cagliari è circondata dall’acqua, quella degli stagni da una parte e quella del mare dall’altra: La presenza di Luna Rossa, nonostante il sogno olimpico sfumato, ha fatto capire a tutti che si può investire di più sugli sport nautici. Per la Fiera penso a un futuro da polo convegnistico, dove attrarre figure professionali legate a vari settori dello sviluppo”. L’eredità politica è quella di Massimo Zedda, suo compagno di partito:
“Voglio portare avanti quanto di buono è stato fatto e apportare correttivi su temi critici, come quello dell’attenzione ai cittadini e agli investimenti nelle zone periferiche”. Un passato politico in Sel e un presente in Campo Progressista, questi i due partiti nei quali ha militato e milita la Ghirra. Il suo attuale unico sfidante, Paolo Truzzu (FdI) arriva dalla destra storica. Insomma, due “estremi” in battaglia? “No, le differenze ci sono, io appartengo a una sinistra moderata, e siamo diversi anche per i temi trattati. Io sono per ampliare i diritti di cittadinanza a tutte le persone di ogni colore, razza, sesso e religione, e voglio una Cagliari moderna e contemporanea e non che guardi come modello di sviluppo agli anni Novanta”. Da settimane lo slogan della Ghirra è “L’accento su Cagliari”, quattro parole che incuriosiscono: “Le abbiamo scelte giocando sulla mia cadenza ‘cagliaritana’ e per rimarcare un’altra grande differenza con Truzzu: lui è consigliere regionale ed è stato nominato presidente della commissione Bilancio, io ho sempre lavorato con passione per la mia città. Ecco”, sottolinea la candidata a sindaca del centrosinistra, “io metto l’accento su Cagliari, altri non so su cosa si concentreranno”. Paolo Rapeanu https://www.castedduonline.it/
e urne delle Comunali si aprono il 16 giugno. In vista di quella data, l’assessora uscente ha un compito su tutti: provare a ricompattare il centrosinistra che si è profondamente frammentato con le Primarie di oggi. I democratici si sono mossi in ordine sparso, con uno schema dal sapore post ideologico. Proprio sul versante Pd, le Primarie di oggi restituiscono un quadro preciso: da segnalare, su tutto, la sconfitta che incassano la componente di Paolo Fadda e l’area di Marco Espa, schierate con la Cilloccu. Idem il gruppo dei renziani che fa capo a Chicco Porcu. A prendere una batosta è stato pure Claudio Cugusi, il ‘padrino’ politico della Cilloccu, lo stratega delle alleanze in queste primarie di inizio maggio. Insieme alla Ghirra, vince intanto il suo partito, il Campo Progressista. Con in testa il consigliere regionale Francesco Agus più gli uscenti gruppo in Municipio, cioè Matteo Massa, Alessio Alìas e Anna Puddu. Per la Ghirra hanno sottoscritto un documento anche diciassette amministratori uscenti. Tra loro, in quota dem, il presidente della commissione Bilancio, Davide Carta, ex lettiano di area Soru, uno dei primissimi a scoprire le carte sulle alleanze, non appena si è capito che il centrosinistra stava andando alla guerra sulla scelta del candidato sindaco. Al. Car. https://www.sardiniapost.it/
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a Pinacoteca Atza si trova nel corso Vittorio Emanuele di fronte alla Casa Deriu, e occupa i locali della ex Biblioteca comunale. Al suo interno si trova una ricca esposizione permanente che permette di conoscere le tele del pittore Antonio Atza, bosano d’adozione, e scoprire le varie fasi del suo percorso artistico. L’esposizione, suddivisa in varie sale, è composta da opere donate dallo stesso autore al Comune di Bosa e comprende sia alcune delle primissime esecuzioni realistiche, sia alcuni di quei dipinti “surrealisti”, che lo inseriscono fra i protagonisti dell’arte sarda del dopoguerra. Pezzi importanti del suo percorso pittorico sono le famose “Sabbie”, dipinte alla fine degli anni cinquanta, i “Blues” dei primi anni sessanta e le opere di chiara ispirazione futurista, come l’”Autoritratto” e i “Venditori di brocche”. Uno spazio è dedicato alle opere dei vari artisti con i quali Antonio Atza aveva stretto rapporti di amicizia: Stanis Dessy, Giovanni Thermes e Giovanni Pisano. Il museo permette la conoscenza di un artista annoverato tra i maestri dell’arte sarda del secondo Novecento. I suoi dipinti sono infatti presenti nei principali musei dell’isola e sono ricercati e ambiti dai collezionisti. Tra gli altri artisti bosani ricordiamo anche Melkiorre Melis che ha saputo rendere il giusto onore alla sua città, trasformando Bosa in un binomio perfetto con la grande produzione artistica di inizio Novecento. Nato a Bosa nel 1889, a vent’anni Melis si trasferisce a Roma per frequentare la Scuola Libera del Nudo della Regia Accademia, assieme ad un corso di ceramiche diretto da Duilio Cambellotti, del quale diverrà un grande amico nel corso degli anni. Sin da ragazzo, infatti, Melkiorre Melis dimostra subito di avere voglia di sperimentare l’arte a 360 gradi, arrivando a realizzare produzioni artistiche diverse, capaci di surclassare i colleghi sardi lui contemporanei per competenza stilistica segnata da una fattiva commistione di arti diverse. Seppur lontano l’artista sardo non si scorderà mai della sua terra: nel 1920, non a caso, diventa direttore artistico della “Rivista Sarda”, ponendosi come obiettivo quello di valorizzare la regione e la sua città natale dandole lustro con il suo operato. Nel 1929, inoltre, fonda una società dedicata alla creazione di mobili e oggetti d’arredo oltreché ceramiche d’artista (MIAR). Un passo importante per un salto di qualità: nel 1934, infatti, sarà chiamato a dirigere la Scuola Musulmana di Mestieri e Arti Indigene a Tripoli. Rientrato in patria nel 1941, inizierà a realizzare opere d’arte sempre più innovative, fortemente segnate da quelle che sono state le influenze libiche sulla sua persona e la sua produzione: una produzione che continuerà incessantemente, divenendo sempre più in bilico tra realtà e fantasia, fino a spegnersi a Roma nel 1982. Infine potete ancora incontrare Mariano Chelo, altro importante artista bosano che dopo le sue mostre a New York e Paris sarà presente nella città di Poprad in Slovacchia per il festival Viva Italia dedicato alla Sardegna e che potrete ritrovare in seguito nel suo atelier galleria a Bosa nel Corso Vittorio Emanuele 62 . www.marianochelo.it
Photo Bosa wine Festival
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dagiata nella valle del fiume Temo, Bosa è una città ricca di storia e di cultura. L’area è molto nota per la qualità della sua enogastronomia, dell’olio e dei vini. Tra quest’ultimi ricordiamo la Malvasia, un vino DOC a cui è stato dedicato un itinerario che da Bosa arriva a Flussio passando per Modolo, Magomadas e Suni. Per chi ama le attività all’area aperta, il trekking e il bird watching si segnala la Riserva naturale di Badde Aggiosu, Marrargiu e Monte Mannu. Per chi ama il mare e lo snorkeling congliamo un tuffo nel Parco biomarino di Capo Marrargiu. Bosa Marina è il luogo giusto per chi vuole trascorrere del tempo in spiaggia. Lì si può ammirare la Torre del Porto dell’Isola Rossa. Tra i monumenti segnaliamo il Castello dei Malaspina e la chiesa di Nostra Signora di Regnos Altos sul colle di Serravalle. La chiesa custodisce affreschi della scuola catalana. La città è famosa anche per la lavorazione del corallo, dei tessuti, per i ricami di filet e per i cesti intrecciati in asfodelo.
BOSA WINE FEST D
opo i crescenti successi delle passate edizioni, che hanno attirato nel borgo migliaia di persone, Bosa Wine Festival si ripeterà nella splendida cornice del suo centro storico e si svolgerà il 7 – 8 giugno 2019. L’associazione ideatrice Centro Storico “Sa Costa” mette a disposizione dei richiedenti, un’area del suolo pubblico nel centro storico di Bosa, per far conoscere, degustare e vendere i propri prodotti. BosaWineFestival è una manifestazione enogastronomica dedicata al vino italiano con spazzi riservati anche ai vini d’oltralpe, alla tradizione gastronomica sarda e italiana, ai prodotti caseari, dolciari, all’arte contemporanea, all’artigianato e al folklore. L’evento avrà come cornice il bellissimo borgo medievale di Bosa cui, attraverso un suggestivo itinerario, si potranno degustare vini di eccelsa qualità e le prelibatezze della tradizione gastronomica bosana, sarda e italiana. Vi aspettiamo a Bosa (OR) il 7 e 8 giugno 2019, dalle ore 20,00 alle ore 03,00 del mattino, dove oltre trenta cantine tra le più blasonate d’Italia e dell’isola, vi aspettano per farvi degustare i più prestigiosi vini, selezionati per l’occasione. Inoltre saranno presenti i migliori Chef della cucina bosana e sarda con i loro succulenti piatti preparati per l’evento. Da non dimenticare i nume-
rosi espositori di varie tipologie di merci, provenienti da tutta la Sardegna, il tutto allietato da tanta buona musica per tutti i gusti, per i più piccoli, giocolieri da piazza e clown improvviseranno piccoli spettacoli itineranti per il loro divertimento... Allora tutti a Bosa il 7 e 8 giugno 2019...... Le aziende vinicole e gli espositori, possono già prenotarsi, ai numeri telefonici e alle email sotto riportate, comunichiamo che i posti sono esclusivi e limitati. L’accesso è completamente gratuito e non vi sono requisiti di età minima, per le degustazioni invece bisogna munirsi del kit degustativo, in vendita nei centri accoglienza a inizio e fine percorso, inoltre le degustazioni di prodotti alcolici sono severamente vietate ai minori di anni 18, anche se accompagnati da adulti. Per il trasporto delle persone dal parcheggio Bus, (P.zza Nassiria) e dal centro di Bosa all’evento e viceversa, è previsto un servizio navetta gratuito. I biglietti acquistati online, sono rimborsabili sino a 7 giorni prima dell’evento. Per qualsiasi domanda, scrivere una mail a: info@centrostoricosacosta.com oppure
tel. Mario +39 348 5160 092 Giuseppe +39 333 8147 870 e-mail: bosawinefestival@gmail.com segreteria@centrostoricosacosta.com
PROGRAMMA NON DEFINITIVO VENERDI 7 GIUGNO ore 10:15 - Inaugurazione del Bosa Wine Festival 2019 e taglio del nastro, alla presenza di Autorità e giornalisti; ore 10:30 - Via alle degustazioni; ore 12:30 – Pranzo con menù a prezzi speciali presso ristoranti e aziende gastronomiche situate lungo il percorso degustativo e in quelli aderenti all’evento Durante la giornata - Balli e canti tradizionali animeranno il percorso degustativo, con cori polifonici della Sardegna ed il gruppo degli Spunciaporchi, che, per la prima volta in Sardegna, si esibirà con le loro canzoni coinvolgendo tutto il pubblico. Durante l’evento, una giuria di Sommelier valuterà i migliori tre vini in esposizione. SABATO 8 GIUGNO ore 10:30 - Apertura delle degustazioni; ore 12:30 – Pranzo con menù a prezzi speciali presso ristoranti e aziende gastronomiche situate lungo il percorso degustativo e in quelli aderenti all’evento Durante la giornata - Canti e balli sardi, vari cori della Sardegna e l’allegria degli Spunciaporchi, con le loro bellissime canzoni. DOVE DORMIRE A BOSA Il territorio di Bosa è ricco di bellezze naturali e storiche. Se arrivate da lontano o volete spendere qualche giorno per visitare la città di Bosa ed il suo territorio, vi consigliamo di consultare una delle offerte delle strutture presenti nel paese o nelle immediate vicinanze, semplicemente prenotando online la vostra sistemazione. info@traccedisardegna.it !
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THE PHOTO SOLSTICE #2 Le Giornate della Fotografia all’Asinara seconda edizione
20-22 giugno 2019
opencall@thephotosolstice.com
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a regione Emilia Romagna, citata come esempio organizzativo dal signor Josep Ejarque mi ha riportato alla memoria la politica urbana della città di Bologna. A partire dall’inizio degli anni sessanta la municipalità bolognese (diretta da una coalizione comunista) scelse una crescita zero per la sua popolazione e promosse un progetto di riqualificazione dell’intero impianto urbano. Il rilievo totale di tutti gli immobili pubblici e privati destinati all’abitazione, all’artigianato ed al commercio fu realizzato dall’Ufficio Tecnico del Comune ed una progettazione architectonica disegnò la messa a norma dell’insieme, creando inoltre una garanzia bancaria che permise ai piccoli proprietari di ottenere dei mutui a tasso agevolato in modo da realizzare i lavori di ristrutturazione. In cambio di queste facilità gli occupanti storici furono mantenuti in loco e rialloggiati con degli affitti calmierati. Da notare che questo rilievo urbano completo é ancora oggi unico nel suo genere, non esiste per esempio per la città di Venezia, per la quale sono stati spesi miliardi per risanare entità urbane fattiscienti o in degrado. Conosco bene questa situazione per aver cercato nel 1974, di portare a Parigi l’esposizione di questa realizzazione urbana, che circolava in Europa e che il comune di Bologna aveva creato, ma le autorità parigine non avevano voglia di fare la pubblicità ad una politica urbana promossa da una municipalità comunista e che aveva avuto inoltre un vero successo. Ricordo anche un’altra iniziativa bolognese. il trattamento del commercio all’ingrosso del prét-à-porter e dell’abbigliamento. Il centro di Bologna, che ospitava tradizionalmente i negozi all’ingrosso, non poteva più estendersi, cosi la Camera di Commercio e le federazioni dei commercianti all’ingrosso realizzarono nella periferia bolognese, accessibile direttamente dall’autostrada, il CenterGross, più grande centro di vendita dell’abbigliamento all’ingrosso europeo, nel quale, in una struttura architettonicamente ingrata ma estremamnente funzionale, il contatto ed il commercio tra rivenditori e fornitori all’ingrosso era reso particolarmente fluido. Non mi stupisce quindi che oggi Bologna sia diventata una destinazione turistica et che, nonostante un mare che potrebbe certamente invidiare quello della Sardegna, le spiaggie del littorale emiliano romagnolo godano di un successo di destinazione che vorremmo uguagliare. V. E. Pisu
Photo Vittorio E. Pisu
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n Sardegna, al solstizio d’estate, nella suggestiva cornice del Parco Nazionale dell’Asinara nel corso di tre giornate, 20 partecipanti selezionati attraverso open call, si insedieranno in alloggi e spazi di studio diffusi all’interno della riserva naturale pressoché incontaminata per dialogare a ampio spettro sui temi portanti della fotografia e dintorni, in un’edizione quest’anno dedicata alla contaminazione tra le arti. Durante le giornate dell’evento, ospiti di eccezione (tra cui il filosofo Giorgio Agamben, lo scrittore Edoardo Albinati, Simon Baker, curatore di fotografia alla Tate e direttore della Maison Européenne de la Photographie, Maurizio Caprara, giornalista, Marco Delogu, fotografo, curatore e direttore artistico della manifestazione, Bartolomeo Pietromarchi, direttore al MAXXI Arte, il fotografo Paolo Ventura) interagiranno con i partecipanti in un fitto programma di lectures, talk, proiezioni e laboratori. Il programma e la lista completa degli ospiti saranno pubblicati nei prossimi giorni. La selezione dei partecipanti avverrà attraverso la valutazione di: Modalità di partecipazione curriculum vitae, portfolio, lettera motivazionale Il materiale richiesto andrà inviato entro e non oltre il 20 maggio a: opencall@thephotosolstice.com La quota di partecipazione sarà interamente sostenuta dalla Fondazione di Sardegna grazie anche al sostegno dell’Assessorato al Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna e include ospitalità e vitto sull’isola durante il corso della manifestazione e la partecipazione alle attività previste.
DESTINAZIONE CAGLIARI Destinazione Cagliari
Presentazione del Progetto
Organisé par Destinazione Cagliari Sintour Sinergie Turistiche
Mercredi 8 mai 2019 de 10:00 à 13:00
La Vetreria
Via Italia 63, 09134 Cagliari https://www.destinazionecagliari.com/ segreteria@destinazionecagliari.com
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l Comune di Cagliari promuove la costituzione della Destination Management Organization (DMO) per affrontare il prossimo futuro nel turismo. Un progetto elaborato da Sintour, con partner di livello internazionale, supporterà l’amministrazione comunale per identificare le strategie più adeguate per proiettare la Citta di Cagliari nei mercati di riferimento. L’otto maggio scorso Claudia Mameli, Gianbattista Marotto e Martino de Martino hanno presentato il progetto Destination Management Organization alla Vetreria a Cagliari Pirri davanti ad un folto pubblico. La società Sintour, diretta da Martino di Martino ha vinto il bando del concorso lanciato dal Comune di Cagliari, facendo anche riferimento alla legge regionale sul turismo approvata nel luglio del 2017 riguardo alla creazione di organizzazioni che gesticono aggregazioni tra pubblico e privato. Il professore universitario Giuseppe Melis ha parlato della sfida che consiste la collaborazione qui delineata ed ha spiegato le differenze esistenti tra un metodo Corporate ed un metodo Community, che sarebbe quello preconizzato dal DMO. Quindi Cagliari comme destinazione
community ed una configurazione network come sistema. La collaborazione e l’apprendimento sono alla base della capacità di creare valore e quindi collaborare significa capacità di dialogo ma ciò non basta perché le dinamiche interattive non dovrebbero essere tarate da fenomeni gerarchici, ma la reprocità e la trasparenza, insieme all’acquisizione di conoscenze e le capacità di trasformare nuove idee con l’accesso alle risorse informative devono animare l’azione del governo territoriale in modo da dare l’esempio. In seguito Josep Ejarque, amministratore di Four Tourism, ha posto alcune domande su che cosa chiede il mercato e che cosa offre Cagliario in modo da poter disegnare un modello. Ha inoltre citato la DMO di Emilia Romagna a partire dalla quale e con le dovute differenze, costruire una visione strategica, un prodotto destinazione, attraverso la promozione e communicazione delle proposte turistiche attraverso un reale supporto operativo e cioè dalle attrative creare il prodotto, curando e raccontando le destinazioni che sono la logica del brand, cioè la sua identità digitale communicando non il territorio ma le esperienze che si possono avere in esso. Eugenio Angelino ha impostato il suo intervento sulla domanda “Quale DNA per la città di Cagliari” premettendo che per ogni azione bisogna aver chiaro il perché, mentre Francesco Traverso per Hospitality Data Intelligence ha evidenziato la trasformazione dei dati in informazioni, le informazioni in consapevolezza e la consapevolezza in valore. Analizzare, pianificare, monitorare la stagione di una destinazione e come u n evento permetta di aumentarne la frequentazione ed i prezzi. Ha inoltre proposto l’utilizzo gratuito, durante i due prossimi anni, del bench mark per gli hotel di Cagliari sul sito sardegna.hbenchmark.it La giornata si è conclusa con l’invito a partecipare ai prossimi Destination Lab, inscrivendosi sul sito di Destinazione Cagliari. VEP
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a Biblioteca del Quotidiano Repubblica, nel 2005 ha pubblicato e diffuso a migliaia di copie un volume di 800 pagine sulla preistoria nel quale nuraghi e Sardegna non vengono citati, neppure per errore. Un’occasione mancata per la cultura italiana che pur pretende, – e con quale spocchia e albagia – di dominare sull’Isola. Per contro, uno dei redattori più influenti del quotidiano romano, Sergio Frau, da tempo sostiene, producendo una grande messe di indizi e di prove, che al tempo dei nuraghi la Sardegna altro non era se non l’Atlantide. La tesi, se verificata fino in fondo, sconvolgerebbe la storia del Mediterraneo così come la conosciamo; anche per questo è avversata con veemenza da accademici, sovrintendenti, geologi e antropologi poco disposti a mettere in discussione se stessi e le certezze su cui hanno fondato carriere e fortune. E’ la stessa veemenza usata nel passato contro il dilettante scopritore di Troia, anch’essa come Atlantide considerata un semplice “mito”. Se il Quotidiano “La Repubblica” ha compiuto un semplice peccato di omissione, qualcuno ha fatto di peggio: certo Gustavo Jourdan, uomo d‘affari francese, deluso per non essere riuscito dopo un anno di soggiorno in Sardegna, a coltivare gli asfodeli per ottenerne alcool, in “l’Ile de Sardaigne” (1861) parla della Sardegna rimasta ribelle alla legge del progresso, terra di barbarie in seno alla civiltà che non ha assimilato dai suoi dominatori altro che i loro vizi. Mentre l’inglese Donald Harden, archeologo, filologo e storiografo di fama, dopo aver visitato molte contrade della Sardegna, agli inizi del No-
vecento, tra gli anni ’20 e ‘30, espresse giudizi poco lusinghieri sulla tradizionale cultura del popolo sardo che lo aveva ospitato e in una sua opera “The Fhoenician” parlerà della Sardegna come regione sempre retrograda. Ma tant’è: accecati dall’eurocentrismo, evidentemente costoro dimenticano che quella nuragica è stata la più grande civiltà della storia di tutto il mediterraneo centro-occidentale del secondo millennio avanti Cristo. Con migliaia di nuraghi (8.000 secondo le fonti ufficiali: l’Istituto geografico militare, che però li censisce secondo modalità militari e non archeologiche; 20.000 secondo Sergio Salvi e 25--30.000 secondo altre fonti non ufficiali) costruzioni megalitiche tronco-coniche dalle volte ogivali con scale elicoidali; pozzi sacri, betili mammellari, terrazze pensili, androni ad arco acuto, innumerevoli dolmens e menhir, migliaia di statuette e di navicelle di bronzo. Con un’economia dell’abbondanza: di carne, pesce, frutti naturali. Che produce oro, argento, rame, stagno, ambra, ossidiana, formaggi, sale, stoffe, vini. Ma anche la musica delle launeddas. Con una forma di sviluppo autonomo e un notevole livello culturale: di qui l’abilità di applicare tipologie architettoniche superiori a quelle di altre civiltà contemporanee o tecnologie sull’estrazione, la lavorazione e la fusione dei metalli. Quella Sardegna, (per Omero la Scherìa, la terra dei Feaci, abitanti di un’Isola su tutte felice), posta a Occidente nel mezzo del Mediterraneo, aperta al mondo, che combatte, alleata con i Popoli del mare contro i potenti eserciti dei Faraoni e dei re di
Atti che tiranneggiano e opprimono i popoli. La Sardegna, l’Isola sacra in fondo al mare di Esiodo, l’Isola dalle vene d’argento (Argyròflebs) di Platone poi Ichnusa Sandalia ecc. oltre che Isola “felice” è infatti Isola libera, indipendente e senza stato. Organizzata in una confederazione di comunità nuragiche mentre altrove dominano monarchi e faraoni, tiranni e oligarchi. E dunque schiavitù. Non a caso le comunità nuragiche costruiscono nuraghi, monumenti alla libertà, all’egualitarismo e all’autonomia; mentre centinaia di migliaia di schiavi, sotto il controllo e la frusta delle guardie, sono costretti a erigere decine di piramidi, vere e proprie tombe di cadaveri di faraoni divinizzati. Per sfuggire alle carestie, alla fame e alla miseria ma anche alle tirannidi e alla schiavitù molti si rifugeranno nell’Isola, che accoglierà esuli e fuggitivi. Venti mila – secondo il linguista sardo Massimo Pittau – scampati alla distruzione della città-stato di Sardeis in Anatolia, da parte degli invasori Hittiti. Altri arriveranno dalla stessa Troia. Finché i Cartaginesi non invasero la Sardegna, per fare bardana, depredare e dominare l’Isola. Ma con il dominio romano fu ancora peggio. Fu un etnocidio spaventoso. La nostra comunità etnica fu inghiottita dal baratro. Almeno metà della popolazione fu annientata, ammazzata e ridotta in schiavitù. Chi scampò al massacro fuggì e si rinchiuse nelle montagne, diventando dunque “barbara” e barbaricina, perché rifiutava la civiltà romana: ovvero di arrendersi e sottomettersi. Quattro-cinque mila nuraghi furono distrutti, le loro pietre disperse o usate per fortilizi, strade cloache o teatri; pare persino che abbiano fuso i bronzetti, le preziose statuine, per modellare pugnali e corazze, per chiodare giunti metallici nelle volte dei templi, per corazzare i rostri delle navi da guerra. La lingua nuragica, la primigenia lingua sarda del ceppo basco-caucasico, fu sostanzialmente cancellata: di essa a noi oggi sono pervenuti qualche migliaio di toponimi: nomi di fiumi e di monti, di paesi, di
Photo Carlo Pelagalli
STUDIARE LA STORIA SARDA
animali e di piante. Le esuberanti creatività e ingegnosità popolari furono represse e strangolate. La gestione comunitaria delle risorse, terre foreste e acque, fu disfatta e sostituita dal latifondo, dalle piantagioni di grano lavorate da schiere di schiavi incatenati, dalle acque privatizzate, dai boschi inceneriti. La Sardegna fu divisa in Romanìa e in Barbarìa. Reclusa entro la cinta confinaria dell’impero romano e isolata dal mondo. E’ da qui che nascono l’isolamento e la divisione dei sardi, non dall’insularità o da una presunta asocialità. A questo flagello i Sardi opposero seicento anni di guerriglie e insurrezioni, rivolte e bardane. La lotta fu epica, anche perché l’intento del nuovo dominatore era quello di operare una trasformazione radicale di struttura “civile e morale”, cosa che non avevano fatto i Cartaginesi. La reazione degli indigeni fu fatta di
battaglie aperte e di insidie nascoste, con mezzi chiari e nella clandestinità. “La lunga guerra di libertà dei Sardi – è Lilliu a scriverlo – ebbe fasi di intensa drammaticità ed episodi di grande valore, sebbene sfortunata: le campagne in Gallura e nella Barbagia nel 231, la grande insurrezione nel 215, guidata da Amsicora, la strage di 12.000 iliensi e balari nel 177 e di altri 15.000 nel 176, le ultime resistenze organizzate nel 111 a.c., sono testimonianza di un eroismo sardo senza retorica (sottolineato al contrario dalla retorica dei roghi votivi, delle tabulae pictae, dei trionfi dei vincitori)”. La Sardegna, a dispetto degli otto trionfi celebrati dai consoli romani, fu una delle ultime aree mediterranee a subire la pax romana, afferma lo storico Meloni. Ma non fu annientata. La resistenza continuò. I sardi riuscirono a rigenerarsi, oltrepassando le sconfitte e ridiventando indipendenti con i quattro Giudicati: sos rennos sardos (i regni sardi). Francesco Casula (da Storia Nuragica)
urante il tempo che trascorsi negli Stati Uniti d’America, mi capitò di incontrare un cagliaritano che non conoscevo, il quale benchè avesse dei parenti non sardi erano forse più sardo di me. Mi trasmise diversi documenti sulla Sardegna, tra i quali un testo che metteva in parallelo la posizione dei nuraghi e le costellazioni dell’emisfero Nord ed asseriva che ognuno di questi nuraghi serviva all’osservazione ed allo studio di una costellazione e di un gruppo di stelle in parrticolare. I sardi furono chiamati nei tempi antichi “coloro che parlano con le stelle”. Non ho poi approfondito la questione ma la storia mi piace comunque e mi sembra plausibile che dal fondo di un nuraghe senza tetto si possano inquadrare una o più stelle. Più tardi, nel 1996, approffitai di un bando lanciato dal programma MEDIA dell’Unione Europea, per presentare un progetto di ricerca, creando un gruppo di lavoro composto da una delle mie associazioni (L’Expérience du Futur) e la società sarda di Massimo Dessì (che purtroppo ci ha lasciati tempo fà). Questo progetto era quello di recensire tutti i nuraghi attraverso i disegni delle loro piante, elevazioni, sezioni e prospettive, le indicazioni e le mappe delle loro localizzazioni e le fotografie ed i video realizzati in loco sistematicamente, dando a questa raccolta la forma di un DVD. Il progetto fu rifiutato, considerato ininteressante, ma mi rendo conto che a tutt’oggi non esiste un data base che raccolga tutte le informazioni disponibili sui nuraghi sardi, allora a chi l’onore ? V.E. Pisu
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28 - 30 Giugno 2019 Mamoiada (NU) Il festival MaMuMask nasce da un’idea della Soc. coop. Viseras, della Pro Loco e dell’Associazione Culturale Atzeni di Mamoiada, accomunati dal desiderio di proiettare le Maschere oltre l’Isola, creando un evento che unisca le energie e le passioni di molti. Il festival si svolgerà a Mamoiada, in Sardegna, nei giorni dal 28 al 30 giugno 2019 e comprenderà un convegno scientifico, laboratori per bambini, musica, teatro, danza, enogastronomia e sfilata di maschere. La Soc. coop. Viseras si occupa della gestione del Museo delle Maschere Mediterranee di Mamoiada, un museo dedicato alle maschere dei Mamuthones e Issohadores e ad altre maschere dell’area del Mediterraneo. Il festival è finanziato in buona parte da fondi privati, per cui attraverso questa raccolta fondi vogliamo riuscire a coprire la parte di spese relative a MaMuMask Off, gli eventi e le mostre collaterali al festival (spettacoli teatrali, laboratori per bambini, Tablao Flamenco itineranti, concerti).
https://buonacausa.org/ user/soc-coop-viseras
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Photo Sarda Turismo
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a tradizione sarda incontra la cucina internazionale, ed è subito festa! La ricetta perfetta? Piatti da tutto il mondo, l’atmosfera magica del folklore sardo, tanta musica e la voglia di celebrare l’incontro speciale di culture tanto diverse. Ad accomunarle, una passione: il buon cibo. Già presentato dal comune gallurese lo scorso anno, l’evento viene riproposto quest’anno dal 20 al 23 giugno, dopo uno strepitoso successo che ha richiamato turisti da ogni parte del mondo. Un avvenimento all’insegna della tradizione che saprà soddisfare qualsiasi palato e i curiosi che vorranno approcciarsi a una cultura ricca, antica e bellissima come quella sarda, godendo allo stesso tempo di scorci di vita e tradizione da tutta Italia e dall’estero. Il mondo che, in questa meravigliosa occasione, si fa letteralmente paese… Ospiti dell’evento saranno i food trucks e gli espositori in arrivo da ogni dove, con cucina a vista, vini e birre artigianali, autentiche finestre sulla tradizione enogastronomica nazionale e internazionale, accompagnate da musica, intrattenimento e balli tipici. Ad impreziosire l’atmosfera, gli stand d’artigianato offriranno un ulteriore spaccato di arte e cultura, che saprà incantare il suo pubblico raccontando la storia di un’isola e di un popolo, come solo l’arte sa fare. Aperte a chiunque, le giornate si svolgeranno sul fronte mare della città per regalare ai propri avventori una location tipica e suggestiva, immersa in un’atmosfera magica e accogliente. Conservo ricordi meravigliosi di tante fiere e feste di paese, avendovi partecipato da bambina così come negli ultimi anni: i profumi del pesce, della carne, dei dolci, misti a quello del mare, confusi nell’aria piena di voci, canti e risate; i sorrisi dei venditori, la passione dei musicisti, i visi divertiti dei ballerini improvvisati tra il pubblico, trascinati nei balli tipici dalla musica incalzante e dall’entusiasmo dei ballerini più esperti. Ma questa volta, smaniosi di aggiungersi a tutte quelle voci e a tutti quei profumi, nuove voci e nuovi profumi, giunti da paesi lontani, faranno il loro ingresso sulla scena, pronti a dare il loro contributo all’aria gioiosa e allegra della festa. Che siate in compagnia di bambini, di un gruppo di amici, o viaggiate in solitaria, l’atmosfera, l’intrattenimento e lo scenario balneare sapranno appagare ogni aspettativa: un’occasione straordinaria per provare qualcosa di nuovo, conoscere nuove persone con cui condividere esperienze e storie di vita, o anche solo per passare una giornata piacevole e tranquilla in compagnia di ottima musica e piatti golosi. Olbia vi attende con la sua Festa del Gusto e, per chiunque fosse interessato, la città quest’anno apre le sue porte all’avvenimento, lo ricordo, il quarto weekend del mese di giugno. A pochi chilometri dal centro dell’evento, inoltre, per chi volesse trattenersi sulla meravigliosa costa gallurese qualche giorno di più, segnalo le incredibili spiagge di Pittulongu e Porto Istana e diversi centri di interesse storico e archeologico distribuiti tra il centro cittadino e il territorio dell’entroterra, come la Tomba dei Giganti di Su Monte’e s’Abe e il Pozzo sacro di Sa Testa. Vi aspettiamo numerosi! Festa del Gusto Olbia
FESTA DEL GUSTO OLBIA
OT, SARDEGNA Da giovedì 20 giugno 2019 A domenica 23 giugno 2019
FESTA DEL GUSTO
I SAPORI DEL MONDO INCONTRANO LA SARDEGNA
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hiamata Olbìa “felice” dai greci, costituisce il polo di accesso all’isola e motore economico della Gallura. I resti del passato sono visibili in molte parti della città. Molti oggetti trovati durante gli scavi, tra cui un tesoro di quasi 900 monete d’oro, sono conservati nel Museo Archeologico sull’isola di Peddone. La necropoli punico-romana (poi cristiana), tra cui 450 tombe si raccorda con il Museo della necropoli, si trova ai piedi dell’altare della pittoresca Basilica di San Simplicio. Costruita tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo, è il più importante edificio religioso nel Nord-Est, così come la più antica testimonianza cristiana dell’isola. Il santo patrono si celebra a metà maggio con la suggestiva Festa di San Simplicio: processione in costume che accompagnano la processione. Il Palio della Stella fa parte delle celebrazioni. Apprezzerete anche la chiesa barocca di San Paolo con la sua cupola in maiolica. Le prime testimonianze dell’uomo risalgono al 4.000 - 3.500 aC: dolmen, menhir e circoli megalitici. Circa 50 degli insediamenti nuragici
risalgono all’età del bronzo, tra cui la Tomba dei Giganti a Monte Aba, il nuraghe Riu Mulinu, villaggio Belveghile e il pozzo sacro del suo Testa. Dal VII secolo aC, il territorio fu inizialmente abitato dai Fenici, poi dai Greci. La prima colonia permanente fu punica (V-IV secolo aC). I Cartaginesi circondarono la città con torri e mura: alcune sono ancora visibili in Via Torino. Sotto il dominio romano, la città divenne il principale centro della costa orientale. L’Olbi romano aveva strade lastricate, i bagni, forum, le cui tracce rimangono vicino al municipio, il Palazzo comunale e acquedotto, in località Tilibbas (I-II secolo dC). Poi ci sono le rovine della villa s’Imbalconadu (I secolo aC). Nel 1999, 24 relitti riapparvero nel vecchio porto, in parte affondati all’assedio dei vandali. La città si affaccia su una baia spettacolare, che protegge l’area marina di Tavolara e fornisce l’accesso alla prestigiosa Costa Smeralda. Sul vasto litorale di Olbia, la miriade di calette turchesi vi lascerà l’imbarazzo della scelta: è lì che sono le quattro belle baie di Porto Istana, appartenenti alla zona protetta ed il Lido Pittulongu, con in particolare La Playa, spiaggia preferita degli abitanti della città. Successivamente si trova la spiaggia di Squalo, il Pellicano, e più a nord, mare e rocce con Bados (al confine con il Golfo Aranci). Nel Nord, in un altro lungo tratto di costa: scopri una spiaggia di sabbia bianca (o ciottoli) e il mare cristallino di Porto Rotondo, Marina di Cugnana e Portisco, in particolare con il suo Rena Bianca. Nel sud, in direzione di San Teodoro, si può andare sulle spiagge di colore giallo-ocra di Lido del Sole, Le Saline, Bunthe, Li Cuncheddi e Punta Corallina. Al mare e all’archeologia, puoi aggiungere i piaceri del palato. Da non perdere l’ assaggio delle cozze di Olbia, con un buon bicchiere di Vermentino. www.sardegnaturismo.it
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MERCOLEDI 12 giugno 2019 12.00 – 22.00: Piazza di S. Egidio: Stand gastronomici Mercato Italiano Cittadella regione Sardegna Slow Food Laboratorio di cucina salentina con Alessandra Ferramosca dell’ Accademia dei Volenterosi di Maglie 17.00 : Cinema Tatra: Cine-festival italiano: Artisti sullo schermo Michelangelo - Love and Death 18.00: Piazza di S. Egidio– Apertura Ufficiale del Festival con esibizione del Gruppo Folk S.Paolo di Monti e della Scuola di Organetto SOS MISURERIS 19.00: Piazza di S. Egidio Chiesa Evangelica Concerto Ufficiale di Apertura Coro di Canto a Tenore POPULU SARDU di Oliena ( Unesco) 20.30 – 23.00 Street Bands bands in piazza GIOVEDI 13 giugno 2019 12.00 – 22.00: Piazza di S. Egidio: Stand gastronomici Mercato Italiano Cittadella regione Sardegna 16.30: Tatranska Galeria Vernissage d’ apertura della mostra di pittura “ Linea di mare”
di Mariano Chelo
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La mostra rimarra’ aperta fino al 12.07.2019 17.00: Cinema Tatra: Cine-festival italiano: Habemus Papam – regia: Nanni Moretti 18.00: Piazza di S. Egidio
19.45: Boutique Hotel Hviezdoslav****: Cena istituzionale dedicata alla regione Sardegna con la partecipazione di William Dasso, Giusy Armas ed IIS “Don Deodato Meloni “ di Nuraxinieddu e l’Accademia Alberghiera “Otto Bruckner “ di Kezmarok. 21.45: Mariano Chelo presenta: “ Castelli per aria“ Action Painting al Castello di Kezmarokcon la partecipazione straordinaria del Quartetto d’ Archi – Kombozet SABATO 15 giugno 2019 10 .00 : Piazza di S. Egidio – palco principale : Teatro per bambini: “ PINOCCHIO” 12.00 – 22.00: Piazza di S. Egidio: Stand gastronomici - Mercato Italiano Cittadella regione Sardegna 17.00: Cinema Tatra: Cine-festival italiano: “Lazzaro felice” regia di Alice Rohrwacher 18.00: Piazza di S. egidio: SFILATA DEI COSTUMI E DEGLI ARTISTI SARDI in piazza ( Gruppo FolkS.Paolo di Monti, Gruppo Folk di Sedilo, Launeddas di Neoneli, Costumi di Sonia Flauto Atelier le Duchesse,Tenores di Oliena, “Populu Sardu“, Scuola di Organetto SOS MISURERIS, 19.45: Sala dei Congressi di Aquacity- Poprad Cena Istituzionale di Gala del Festival VIVA ITALIA “Gastronomia della Sardegna” con la partecipazione di William Dasso, Sig. Domenico Pes , IIS “Don Deodato Meloni “ di Nuraxinieddu e l’ Accademia Alberghiera “Otto Bruckner “ di Kezmarok. 20.30 – 23.00: Street Bands in piazza 24.00 CHIUSURA DELLA 7. EDIZIONE DEL FESTIVAL VIVA ITALIA https://www.visitpoprad.sk/udalost/ viva-italia-2019/
FESTIVAL VIVA ITALIA FESTIVAL VIVA ITALIA dal 12 al 15 giugno 2019 CON LA REGIONE SARDEGNA IIS “Don Deodato Meloni “ di Nuraxinieddu Gruppo Folk S.Paolo di Monti Gruppo Folk di Sedilo, Launeddas di Neoneli Costumi di Sonia Flauto Atelier le Duchesse Tenores di Oliena “Populu Sardu“, Scuola di Organetto SOS MISURERIS GASTRONOMIA SARDA CITTADELLA SARDEGNA SFILATA DI COSTUMI SARDI
MARIANO CHELO pittore bosano FINO AL 12 LUGLIO 2019
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Photo Visit Poprad
PROGRAMMA 12 / 15 GIUGNO
SFILATA DEI COSTUMI E DEGLI ARTISTI SARDI in piazza ( Gruppo Folk S.Paolo di Monti, Gruppo Folk di Sedilo, Launeddas di Neoneli, Costumi di Sonia Flauto Atelier le Duchesse, Tenores di Oliena „ Populu Sardu“, Scuola di Organetto SOS MISURERIS, 19.00 – 20.30 Piazza di S. Egidio “SERATA DI FOLKLORE SARDO “ 20.30 – 23.00: Street Bands bands in piazza Citta’ partner di LEVOCA “ Il festival VIVA ITALIA unisce l’ UNESCO slovacco e sardo” 20.15: Cattedrale di San Giacomo: Concerto di Raoul Moretti (Elettroarpa ) e Tenores di Oliena ( patrimonio UNESCO ) - Ingresso gratuito 21.45: Mariano Chelo presenta: “Altari di Luce” Action Painting nella piazza di Levoca con la partecipazione straordinaria del Quartetto d’ archi – Kombozet VENERDI 14 giugno 2019 12.00 – 22.00: Piazza di S. Egidio: Stand gastronomici - Mercato Italiano - Cittadella regione Sardegna – 17.00: Cinema Tatra: Cine-festival italiano; Artisti sullo schermo “Leonardo da Vinci” the genius in Milan 19.00: Piazza di S. Egidio - Chiesa Evangelica Concerto dell’ Orchestra d’ Archi giovanile “Teresa e i suoi ragazzi “ musiche di A. Vivaldi 20.30 – 23.00: Street Bands bands in piazza Citta’ partner di K EZMAROK : “ Il festival VIVA ITALA unisce l’ UNESCO slovacco e sardo ” 18.00: Chiesa Evangelica Articolare in legno: Concerto di Raoul Moretti (Elettroarpa ) e Tenores di Oliena Ingresso gratuito
le Duchesse, i Tenores di Oliena “Populu Sardu“ et la scuola di Organetto SOS MISURERIS. L’organizzatore principale del festival, Fabio Bortolini, ha espresso la sua soddisfazione per essere riuscito a assicurarsi la partecipazione della Regione Sardegna attraverso i suoi gruppi folkloristici e musicali, i suoi suggestivi costumi e la mostra delle opere di uno dei pittori sardi più in auge, reduce da due importanti esposizioni a New York City (U.S.A.) et a Paris (France). Mariano Chelo con la sua mostra “Linea del mare”, che sarà inaugurata il giovedi 13 giugno e che resterà aperta fino al 12 luglio di quest’anno, proposerà inoltre delle Actions Painting sia lo stesso giovedi alle 21 e 45 sulla piazza di Levoca con la partecipazione del Quartetto d’archi Kombozet, sotto il titolo di “Altari della Luce”, che il venerdi 14 alla stessa ora ma al castello di Kezmanrokcon, sotto il titolo “Castelli in aria” ed accompagnato ancora una volta dal Quartetto d’archi Kombozet. Il festival si apre ufficialmente con l’esibizione del Gruppo Folk San Paolo di Monti (Sardegna) e della Scuola di organetto SOS MISURERIS. Da sottolineare l’importante partecipazione gastronomica sarda insieme a quella del Laboratorio di cucina salentina di Alessandra Ferramosca dell’Accademia dei Volenterosi di Maglie. Il festival vuole così soddisfare tutti i sensi con le sue proposte, culinarie, folkloristiche, musicali e artistiche. V.E.Pisu Il programma completo è disponibile sul sito dell’organizzazione:
opo la pausa nel 2017 e l’edizione del 2018, il Festival Viva Italia ritorna di nuovo a Poprad, sotto le vette dei Tatra, per la sua settima edizione dal 12 al 15 giugno 2019. Il festival, organizzato dall’associazione civica Pre Mesto in collaborazione con il Comune di Poprad, ha il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia in Slovacchia, della Camera di Commercio Italo-slovacca e di altre istituzioni come l’Ambasciata Slovacca a Roma, il Consolato Onorario a Milano, la Regione di Prešov e in particolare la Regione Sardegna. Cuore del programma del Viva Italia saranno ancora una volta il Mercato italiano con le bancarelle di gastronomia sarda e salentina, una piccola rassegna cinematografica italiana, spettacoli musicali, conferenze, una mostra di pittura e delle actions painting e la festa finale in piazza. Quest’anno si aggiunge la partecipazione della Regione Sardegna con il Gruppo Folk S.Paolo di Monti, Grup- https://www.visitpoprad.sk/udalost/ po Folk di Sedilo, Launeddas di Neoviva-italia-2019/ neli, Costumi di Sonia Flauto Atelier
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maggio a Cagliari. Viste le recenti elezioni regionali, ci si può fare un’idea guardando quelli che sono stati i risultati fatti registrare in città lo scorso 24 febbraio. Nonostante la sconfitta, a Cagliari il centrosinistra è finito davanti a tutti con il 44,38%. A seguire il centrodestra con il 40,90% e il Movimento 5 Stelle con il 9,39%. Alle politiche del 2018 invece furono i pentastellati a finire davanti a tutti con il 33,62%, superando il centrodestra fermo al 31,94% e il centrosinistra che non è andato oltre il 23,22%. Dopo l’esclusione della sua lista (Verdes), da parte della commissione elettorale, e la prospettiva di due soli candidati alla poltrona di primo cittadino (Truzzu e Ghirra), Angelo Cremone ritorna in sella, portando nuovamente a tre il numero di contendenti per la carica di sindaco. Tutto questo grazie ad una sentenza del Tar. Alla base del provvedimento adottato dai giudici amministrativi, una decisione dell’assemblea plenaria del Consiglio di Stato, emessa in precedenza. Nello specifico - si legge nella sentenza - “il mancato deposito insieme con la lista dei candidati dei certificati elettorali dei sottoscrittori non comporta ex se l’esclusione dalla lista, potendo tali certificati essere acquisiti dalla Commissione elettorale o essere consegnati alla stessa in un momento successivo, nel rispetto dei requisiti di certificazione e originalità degli stessi e nei ristretti termini per non intralciare il procedimento”. Pertanto, con il ritorno di Cremone e la competizione a tre, si riapre lo scenario del potenziale ballottaggio. https://www.money.it/elezioni-amministrative-Cagliari-2019-risultati-data-candidati-sondaggi http://ilpuntosociale.it/index.php/attualita/ item/5380-cagliari-elezioni-comunali-2019-riammesso-angelo-cremone-e-lista-verdes
PhotoCarolina Ranch Escursioni Tour
Chiusi i termini per la presentazione delle liste, sono due i candidati ufficiali in queste elezioni amministrative di Cagliari. Ecco chi sono e da quali partiti o liste civiche saranno sostenuti nel voto del 16 giugno. Francesca Ghirra - Partito Democratico, Campo Progressita, Donne con Francesca Ghirra, Siamo Cagliari, Marzia Cilloccu per Cagliari, Cagliari Città d’Europa, Sinistra per Cagliari Paolo Truzzu - Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, UdC, Partito Sardo d’Azione, Fortza Paris, Popolari per Cagliari, Riformatori Sardi, Sardegna20Venti, Cagliari Civica, Sardegna Forte Il centrosinistra per scegliere il proprio candidato si è affidato al meccanismo delle primarie, dove in corsa c’erano Francesca Ghirra, Matteo Lecis Cocco Ortu e Marzia Cillocu. Ad avere la meglio alla fine è stata nettamente l’ex assessore all’Urbanistica Francesca Ghirra, con una percentuale quasi del 60%, che così sarà la candidata del centrosinistra con sette liste a sostegno. L’ultimo vertice di Arcore alla presenza dei tre leader della coalizione ha sbloccato la situazione nel centrodestra: niente primarie, con Paolo Truzzu di Fratelli d’Italia che sarà il candidato di una coalizione formata da undici liste. In extremis anche Angelo Cremone si era presentato con la lista Verdes per Cagliari Pulita, che però alla fine è stata esclusa dalla commissione elettorale ma il TAR ha deciso diversamente e quindi parteciperà. Infine c’è il caso del Movimento 5 Stelle che non prenderà parte al voto. Dopo che era stato scelto il cardiochirurgo Alessandro Murenu, i pentastellati hanno decidere di negare l’uso del simbolo dopo alcuni post del candidato contro l’aborto e le unioni civili. I sondaggi Con l’addio di Zedda arrivato solo l’11 marzo, al momento non sono stati ancora effettuati dei sondaggi ufficiali in merito a queste elezioni amministrative che si terranno a fine
Photo Dietrich Steinmetz
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agliari si prepara in questo giugno 2019 a tornare al voto anche per le elezioni amministrative. Dopo le recenti regionali le dimissioni dell’ex sindaco Massimo Zedda, che è stato il candidato governatore per il centrosinistra, hanno decretato un ritorno alle urne anticipato. La data per queste amministrative sarà quella del 16 giugno, dopo che è sfumato infatti l’accorpamento con le elezioni europee. Nel frattempo a Cagliari saranno soltanto due i candidati, dopo il caso del candidato del Movimneto 5 Stelle al quale i pentastellati hanno tolto la concessione del simbolo e l’esclusione della lista Verdes per Cagliari Pulita. Alla fine la decisione presa è che a Cagliari, così come nel resto della Sardegna, per le comunali si voterà domenica 16 giugno, con l’eventuale ballottaggio che si terrà il 30 giugno. Insieme alle elezioni che si terranno a Cagliari, in Sardegna si apriranno le urne per le amministrative anche in altri 28 comuni: oltre a Sassari, gli altri maggiori centri sono Alghero, Monserrato e Sinnai. Fatta eccezione per le regioni a statuto speciale dove possono esserci dei cambiamenti, la legge elettorale delle elezioni amministrative in Italia è di tipo stampo maggioritario per quanto riguarda l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale. Per garantire la formazione di una maggioranza solida e una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”. Alla divisione dei seggi, si andranno a eleggere nel totale 32 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.
SULLE SPALLE DEI GIGANTI CAROLINA RANCH ESCURSIONI TOUR Tariffe e riduzioni stagione 2019: Bambini sotto 6anni : GRATUITO Ragazzi sotto i 14anni : Euro 10 Adulti sotto i 70anni : Euro 20 Adulti sopra i 70anni : Euro 10 È incluso un piccolo Apericena a base di Pizza al taglio e bibite varie.(disponibile la pizza senza glutine su richiesta)
22 Giugno 2019 19:30 Località Cala Sapone Is Piraneddas (Piscina Naturale) 09017 Sant’Antioco
Carolina Ranch 348 655 3944 347 298 1655 https://www.carolinaranch.it/ news-ed-eventi Planetario de l’Unione Sarda 070 601 3552
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e ho visto più lontano, é perché stavo sulle spalle di giganti.” Isaac Newton
Un appuntamento per conoscere il rapporto fra gli antichi Sardi e il cielo stellato. Il 22 giugno 2019 a partire dalle 19:30, il Carolina Ranch Escursioni Tour in collaborazione con il Planetario de l’Unione Sarda organizza un appuntamento speciale per il Solstizio d’estate : da una tomba dei giganti la storia incontra il cielo. Guidati dall’Archeologa Simona Ledda, assisteremo al tramonto del Sole nel complesso Archeologico di Grutti Acqua, presso la tomba dei Giganti di “ Su Niu de su Crobu”, dove percorreremo un viaggio indietro nel tempo, scoprendo l’audacia dei sardi, dominatori delle rocce e creatori di torri dalle caratteristiche irripetibili, cauti osservatori del cielo, della natura rigogliosa che li circondava e attenti conservatori di esperienze e segreti tramandati nel tempo.
“Tutto questo davanti allo spettacolo del Sole che tramonta all’ingresso della Tomba dei Giganti!” “Subito dopo rientreremo al Ranch, dove accompagntati dall’Astrofisico Manuel Floris, Direttore Scientifico de Il Planetario de L’Unione Sarda, osserveremo le costellazioni e la via lattea ad occhio nudo e Giove e Saturno con un potente telescopio. Vale la pena armarsi di macchina fotografica e tentare una foto unica ed emozionante.....quindi non mancate!” *L’evento è a numero chiuso ed è richiesta la prenotazione obbligatoria. Il Carolina Ranch è una struttura turistica situata in uno dei luoghi più suggestivi dell’isola di Sant’Antioco. Troverete relax e divertimento per tutta la famiglia, gruppi di amici, gruppi scolastici, coppie e single. Escursioni a cavallo, Escursioni in quad, sono tra le attività principali che il Ranch mette a disposizione dei propri ospiti, offrendo così la possibilità di scoprire e conoscere meglio il territorio, la sue coste e le falesie, isole minori e gli angoli più nascosti e inaccessibili. Scuola di equitazione, scuola pony per bambini, serate a tema, feste private, spettacoli vari, serate di osservazione astronomica con telescopi, escursioni archeologiche nei siti più interessanti. Questo e tanti altri servizi con l’intento di rendere più piacevole e indimenticabile il vostro soggiorno nell’Isola.
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