Intelligent School Design Group
VoD system thinking decoupling
indice di felicità
inclusione accountability
s.m.a.r.t. network
creatività sostenibilità visione
identità
#Intelligent School Design 2014
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http://www.vodblogsite.org/
In questo rapporto abbiamo raccolte le mappe mentali prodotte nella prima fase del master “Intelligent School Design”, tenutosi presso l’Urban Center di Bassano del Grappa (VI) nel periodo aprile-giugno 2014, relative ai principi generali di progettazione sostenibile e specifici per la progettazione sostenibile e creativa delle scuole. Queste mappe vanno a formare la “big picture” che permette il salto da un tradizionale metodo di progettazione individuale e lineare verso una piattaforma condivisa in grado di dare trasparenza alla complessità del progetto sostenibile. Testi: Giuseppe Longhi Editing: Linda Comerlati Mappe: Anna Ave Diletta Bellina Sara Carciotti Matteo Coletto Laura De Rocco Maria De Rossi
Giulia Longhi Andrea Pennisi Nicola Preti Beatrice Rizzo Nicola Sartori Francesco Zanon Chiara Zoppi
Quest’opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Italy. È stato fatto ogni sforzo per rintracciare la fonte originale di materiale protetto da copyright contenuto in questa pubblicazione. Saremo lieti di ricevere suggerimenti per la correzione di eventuali errori o omissioni. Venezia, maggio 2014
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Indice
About system thinking La danza Mappe mentali: caratteristiche La progettazione come “learning organization” Le componenti della “learning organization” Sustainable design system thinking Sustainable school design system thinking References
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About system thinking
Jay Forrester La progettazione contemporanea ha uno dei suoi fondamenti in system thinking, evoluzione dei principi di system dynamics proposti da Jay Forrester, il quale, all’inizio degli anni ’70, intuisce che grazie ai computer la progettazione alle diverse scale è in grado di esprimersi grazie a modelli complessi ed interattivi. - il progetto è inteso come sistema complesso, dominato dal feedback fra diversi agenti e rappresentato attraverso mappe mentali; - i modelli dinamici sono applicati a diverse scale spaziali: Urban Dynamics (Boston 1970), World Dynamics (I limiti dello sviluppo, 1972) “Urban Dynamics ci mostra la follia del tradizionale modo di pensare sia la città che il mondo. I sistemi umani sono troppo complicati per essere gestiti in modo intuitivo. Il tradizionale pensiero causa-effetto non serve. Feedback e scarti temporali sconfiggono le politiche più convenzionali basate sulla linearità”. Donella Meadows Una delle principali studiose dei sistemi dinamici è Donella Meadows, la quale paragona la loro elaborazione a una danza. Anch’essa sostiene che i sistemi non sono lineari, agiscono per feedback e si auto-organizzano, sono quindi per loro natura non prevedibili, non controllabili e devono essere compresi innanzitutto nelle loro linee generali. “Il futuro non può essere previsto, ma può essere immaginato e prefigurato, progettato e riprogettato. Non possiamo anticipare con certezza il mondo, ma dobbiamo aspettarci sorprese e da queste imparare e trarre profitto. Non possiamo imporre la nostra volontà a un sistema: dobbiamo ascoltare cosa ci dice e scoprire come le sue caratteristiche e i nostri valori possono lavorare insieme, per produrre qualcosa di meglio rispetto a quello che potremmo fare con la sola nostra volontà” “Non possiamo controllare i sistemi, ma possiamo ‘danzare’ con loro! Le stesse capacità della danza possono essere applicate al lavoro intellettuale, al management, alla gestione, allo stare assieme alla gente...”
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La danza
“Farò una sintesi delle principali parole chiave che ho imparato lavorando e discutendo con studiosi sulla modellizzazione di sistemi complessi. L’elenco è probabilmente incompleto, perché stò ancora imparando, perché il mio non è il solo modo sistemico di pensare; ci sono molti modi per imparare a ‘ballare’, ma, all’inizio della lezione di danza, porto le pratiche che ho imparato, consapevolmente o inconsapevolmente, dalle mie esperienze.” D. Meadows
1. Tieni il tempo 2. Ascolta la cultura del sistema 3. Esprimi informalmente i tuoi modelli mentali 4. Sii umile, impara ad ascoltare 5. Rispetta e proteggi le informazioni 6. Sii responsabile verso il sistema 7. Agisci per feedback, perché sistema opera attraverso feedback 8. Fai attenzione a quello che è importante, non solo al quantificabile 9. Agisci per il bene della totalità 10. Espandi gli orizzonti temporali 11. Espandi gli orizzonti del pensiero 12. Espandi i confini dei tuoi interessi 13. Esalta la complessità 14. Persegui con fermezza obiettivi virtuosi
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Mappe mentali: caratteristiche
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Questioni da considerare
Qual è il beneficio che pensi di realizzare con tuo progetto? Chi dovrebbe prendere parte alle decisioni per la realizzazione del progetto? Cosaè utile sapere? Quali sono i dubbi, le incertezze o le ipotesi da verificare?
Ruolo nel progetto
Imparare in gruppo Sviluppare le strategie Comprensione delle distorsioni del sistema Aiutare i gruppi a comunicare Facilitare il coinvolgimento degli stakeholders Gestione degli obiettivi multipli impliciti nella sostenibilità
Forme
Modelli dinamici creati per la gestione di processi interattivi con gli stakeholders Modelli concettuali espressi attraverso documenti di strategia “Learning Lab” per gruppi interattivi supportati da modelli dinamici Modelli basati sulla simulazione via web Giochi supportati da simulazioni modellizate
Cosa spiegano
Gli effetti di azioni, interventi e politiche nel breve e lungo termine Quali azioni o strategie si devono adottare e come se ne deve trattare i sintomi Gli effetti imprevisti o negativi delle azioni Quali nuove scelte sono possibili I reali obiettivi e gli effetti della loro scelta I presupposti alla base delle azioni nel sistema Come il sistema opera
Benefici
Obbligano gli attori coinvolti nel progetto a condividere la “big picture”, superando la frammentazione del loro particolare interesse o sapere Supporto per strategie efficaci Comprensione più realistica di dinamiche e trend Confronto fra diverse aree Motivazione per agire Facilitazione nel trovare una soluzione Aumento dei gruppi di lavoro trasversali fra stakeholder - focus sul sistema, non sugli individui
La progettazione come “learning organization”
Il metodo del system thinking dagli anni ‘70 ad oggi è andato continuamente ad evolversi fino a diventare la base delle filosofie di gestione manageriale d’impresa più moderne, che definiscono l’impresa come “learning community”. Possiamo a questo punto fare un parallelismo tra l’organizzazione della scuola, dell’impresa e del progetto, in quanto tutti queste unità sono “learning communities”. Secono la definizione di Peter Senge, autore di “The Fifth Discipline: The Art and Practice of the Learning Organization” i mondi che consideriamo (sapere, economico, sociale, progettuale) si possono definire “growing institution” il cui scopo è continuamente espandere le loro capacità per creare il loro futuro. Per raggiungere questo obiettivo egli identifica cinque componenti o discipline: Systems Thinking Mental Models Shared Vision Personal Mastery Team Learning se tutte queste non sono seguite la qualità dell’apprendemento (come quella del progetto) sono compromesse.
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Le componenti della “learning organization”
Systems Thinking:
Systems thinking è l’infrastruttura concettuale di ogni organizzazione. E’ la disciplina che si occupa delle interrelazioni fra le varie parti di un’organizzazione, Il progetto come sviluppo in quanto esse devono avere lo stesso livello di coinvolgimento. creativo e armonico di un In una organizzazione tutti imparano, ma l’apprendimento individuale non sistema di interrelazioni produce necessariamente una learning organization, per cui la progettazione è la sintesi creativa di attività di studio e di sperimentazione sviluppate a livello individuale e di gruppo.
Personal Mastery: Sviluppa le tue capacità
Mental Models: Interpreta la realtà in modo pervasivo e collaborativo
Shared Vision: Condividi le tue idee
Team Learning: Sviluppa in modo collaborativo il sistema
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Le organizzazioni apprendono solo attraverso gli individui che imparano. L’apprendimento individuale non garantisce l’apprendimento organizzativo, ma senza di esso non si verifica nessun apprendimento organizzativo” ( Senge 1990). La capacità personale è la disciplina del continuo approfondire per mettere a fuoco una nostra visione. Essa è il risultato dell’apprendimento continuo, di un processo di crescita delle conoscenze per sviluppare una visione personale e di tensione creativa. Le idee o le immagini che si formano nella nostra mente sono i nostri modelli mentali. I modelli mentali aumentano la nostra consapevolezza, influenzano quello che vediamo e come agiamo. Questa disciplina si basa sulla condivisione del nostro pensiero e sulla disponibilità ad accettare l’influenza di altri. Lavorare con mappe mentali sviluppa la capacità di riflessione e critica. Il risultato finale delle mappe mentali è la messa in discussione del pensiero consolidato, che apre la strada a nuovi assunti, nuovi modelli organizzativi e nuovi modelli di leadership. La competenza personale e la condivisione dei modelli mentali sono gli elementi per creare una visione condivisa, che è la base del futuro che cerchiamo di immaginare e di creare atraverso il progetto. Tale visione ha il potere di essere costruttiva e di incoraggiare la sperimentazione e l’innovazione. Essa si basa sulla capacità di sviluppare relazioni, dialoghi, discussioni; in questo processo occorre tener conto che dialogo e discussioni richiedono tempo, a causa delle iterazioni fra i soggetti coinvolti. Quindi la visione condivisa apre la mente alla cultura del lungo termine. In ogni organizzazione, riguardi essa lo sport, gli affari o la scuola l’intelligenza del gruppo supera la somma delle singole intelligenze che lo compongono. Questo risultato si ottiene attraverso il dialogo, la proposta di ipotesi, la discussione di intuizioni, la libera circolazione delle idee. I membri di un learning team devono avere una visione condivisa, finalità comparabili, e complementarietà. I risultati del learning team sono frutto di un processo di omogeneizzazione, dello sviluppo delle capacità e visioni personali e dell’abilità di ragionare insieme per raggiungere i risultati che i suoi membri desiderano veramente.
Sustainable design system thinking
Abaco di Progetto
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principali forze di cambiamento 9
BIOdiversità
relativo
Democrazia
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Database
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DECOUPLING
Edifici Produttivi
delle risorse e dell'impatto
P.A. Governo
Feedback
doppio decolupling
BIOdiversità Piattaforma
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Democrazia
Ondate di Innov
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FONDAMENTI DEL PROGETTO SOSTENIBILE
CONTESTO STORICO
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Elettricità, Chimica Petrolchimica, Elettronica
Network digitali, biotecnologie, software Sostenibilità, Radicale produttività, nano tecnologie…
Database
sfide
DISCONTINUITA' DIVISIBILITA'
Arte ricombinatoria, rivincita della Calvino, 1967
VS. PERCORSO CONTINUO
COMBINATORIETA' realtà scomposta
CAUSA - EFFETTO
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Christofer Alexander, 1970
Nicholas Negroponte
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"SIAMO TUTTI ARCHITETTI"
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Toyo Ito 2005, Tarzan in the media forest
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AUFRAGARE IN UN NUOVO MONDO 13
STRUMENTI PER ACCRESCERE L’INTELLIGENZA DELL’UOMO architettura cibernetica “siamo tutti architetti” Alexander, Negroponte, Kay
pensiero cibernetico da processo lineare a processo “discreto” Italo Calvino, 1967
F
CIB
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decodifica linguaggio architettura architecture machines processo di apprendimento con computer - scuola basata sull’imparare ad imparare - insegnante come guida, stimolo per lo studente
ERNETICA
accelerazione dell - stimolare CREA - attrarre talenti
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uso parsimonioso delle risorse come l’austronauta nella sua navicella Boulding, 1962
piani per la RESILIENZA
VI S
CA TI
VETTORI DI CAMBIAMENTO DEL PROGETTO
SCOPI
uso responsabile delle risorse regolate dalla leggi della termodinamica Roegen, 1976
HORIZON 20 LAVORARE P PIATTAFORM “APERTE”
ADERIRE ALLE CONVENZIONI
lavorare con gli atomi attraverso la loro ricombinazione Feynman, 1959
- piattaforme econom - ambiente di lavoro - erogano servizi ad - fisiche e virtuali - operano in cloud
iper-miniaturizzazione attraverso le nanotecnologie
processi di produzione da meccanici a biologici
STRUMENTI PER SOPPORTARE INCREMENTO DEMOGRAFICO CON VITA DIGNITOSA E RISORSE COSTANTI
aumenta base creativa del progetto
prende consapevolezza che materia del progetto sono atomi e bit
usa memoria accresciuta
nuovo progettista
sviluppa processi generativi
crea sistemI continui di opportunità
NUOVO ALFABETO DELLA PROGETTAZIONE SOSTENIBILE 14
riduzione CO2 per unità di energia
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ODU PR
riduzione energia per unità Prodotto Lordo
TTIVITA ’
FONDAMENTO DECOUPLING fattore x
INNOVAZIONE TECNOLOGICA BIOCOMPATIBILE
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ridurre impronta ecologica aumentare la biocapacità
UMO DI RISO NS R CO
ridurre prelievo di materia
la rigenerazione urbana ATIVITA’
sviluppo delle risorse umane - attrarre talenti - sistema scolastico basato sull’industriosità - offerta universitaria per unità di scopo
carbon zero
CAMBIAMENTO acqua sicura CLIMATICO zero rifiuti
020 PER ME ”
miche e sociali U.E. multidiscipline alto lavore aggiunto
RISORSE NATURALI
RISORSE FISICHE
cibo locale
AUTOSUFFICIENZA
energia da fonti rinnovabili
BIODIVERSITA’
nuovi materiali
animale vegetale
ANTROPOCENETIC PLANNIG
DEMATERIALIZZAZIONE BIO-NANOTECNOLOGIE CREATIVE CITY PENSARE AL FUTURO
RIGENERAZIONE URBANA SOSTENIBILE
RAFFORZARE GLI ECOSISTEMI
METODO METABOLICO CONTENERE LA PRESSIONE: IMPRONTA ECOLOGICA
LIMITARE IL PRELIEVO DI MATERIA
scuola sapere
INNOVAZIONE opportunità diversificate SOCIAL ACCOUNTABILITY
RISORSE UMANE
governance attiva
COESIONE
equità
INCLUSIONE HAPPINESS INDEX RESILIENZA
salute for all
nuove forme del lavoro
15
targets fixed by international conventions
operating methods
looking at...
working per...
feedback backcasting accountability
in urban
strategical themes
development
physical infrastructure + connections virtual infrastructure + connections water cycle energy cycle
open
food cycle
organization form: platform + digital agenda
waste + pollution education
inclusive
Lifelong Learning
me
collaborative new role of the architect: coordinator
education + production: the fab lab model
How to ap in Bassa biodiversity loss
climate change
population growth
growth in resources need
waste
urban population growth
great consumption
great impact on natural resources air, water, earth pollution
macrotrends
high efficiency technologies low cost technologies
technology development basic role of networks
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great concentration of po
great ex
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big metr
miniaturization
resilience
dematerialization
self-reproduction
biological processes the operating principle:
decoupling
etabolic functioning
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cybernetics networks + hubs
education
creative processes collaboration
sharing
inclusion Source: UNEP
opulation
xtension
urban morphologies
ocial exclusion nequality overty
ropolis as creativity hubs
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Pratiche di decoupling, calcolo dell’impronta ecologica, principio del fattore X, accountability - gestione responsabile delle risorse, modello progettuale metabolico, monitoraggio continuo, nuove metriche: densità di persone, idee, energia, materia
pressione supera capacità di carico, impoverimento delle risorse sviluppo sostenibile :approccio olistico, equo e lungimirante per il processo decisionale a tutti i livelli.i buoni risultati economici, equità intra e inter-generazionale, basata sull'integrazione e su una considerazione equilibrata degli obiettivi sociali, economici e ambientali e gli obiettivi pubblici e privati
LAVORO
DICHIARAZIONE STOCCOLMA 1972
ZE REN E F CON
CO
GREEN ECONOMY: POLITICHE PRATICHE
dichiarazione d’intenti_ no implicazioni sancibili
strumenti
IONI ENZ V N
codici di progettazione
RIO + 20
ENERGIA
7 PROBLEMI CRITICI: “THE FUTURE WE WANT”
DISASTRI
PROTOCOLLO DI KYOTO
D
CITTA’
G PLIN U O EC
contratto concordato tra le parti_ obbligazioni_sancibile
OCEANI
PROGET SOSTEN RESPON
riduzione delle emissioni di elementi di inquinamento (CO2 ed altri cinque gas serra) sistema di crediti di emissioni 174 paesi firmatari
ACQUA CIBO
RIGENERAZIONE URBANA SOSTENIBILE
prodotti ecosistema pesca suolo fertile acqua potabile ossigeno
evoluzione specie minimo prelievo one living planet flusso di materia, ciclo di vita
foot print
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pro ge op pro
bellezza naturale territorio parchi monumenti animali vegetali
capitale naturale prodotti naturali cibo acqua alberi energia
prodotti dell’uomo: edifici attrezzature informazioni infrastrutture
VALUTAZIONE DELLE RISORSE
o
p
NATURAL RESOURCES
RISOR IMMA
RISORSE FISICHE
HUM RES
Orizzontale, integrato, esteso, personalizzato, inclusivo Sottrazione: risparmiare materiali ed energia Transizione: da un settore ad un altro, creando nuove fusioni Estremismo creativo: spingere idee e metodi ai loro limiti estremi idee istituzioni popolazione capitale umano
3+6 pillars matrice di sistema 5 valori (Capacità e risorse / Equità intergenerazionale /Equità infra-generazionale / Natura /Benessere / scopi Volontà e Capacità di relazione
forze guida
TTAZIONE NIBILE E NSABILE
Risorse umane: long life learning aumentare opportunità, capacità, coesione Risorse fisiche: da consumo a produzione di risorse (energia da fonti rinnovabili, agricoltura urbana, ecc)
feed-back
Jay Forrester
I
DE
LL
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2.capacità progettuale accresciuta con lo sviluppo della cibernetica rendendo più orizzontali i rapporti sociali, era dei bit 3.organizzazione progettuale articolata con piattaforme e database e matrici 4.supremazia del pensiero orientale con priorità al metabolismo delle risorse e relazioni circolari
paradigmi organizzativi olistici
5.orientamento verso il futuro, procedere per scenari, backcasting
abbandono progettazione lineare
dematerializzazione incorporazione connessioni
famiglia vicinato comunità governo
progetto come sistema dinamico
Nicolas Negroponte
1.cambia ruolo sociale dell’architetto
ogetto enerativo parametrico= ocesso
MAN SOURCES
Toyo Ito
modelli dinamici applicati a scale spaziali diverse
VISIONE CIBERNETICA E ANTROPOCENETICA
DO METO
RSE ATERIALI
Risorse naturali: biotecnologie e dematerializzazione per: .ridurre impronta ecologica, -arrestare camb. climatico, -aumentare la biocapacità
interazione costante di dati attraverso l’uso del computer
Alexander Christopher elaborazione alfebeto progettuale ‘pattern language’
ARCMAC esomacchina/ endomacchina
accesso a banche date creatività processi valutativi
usato da qualsiasi cittadino per un sistema infinito di opzioni progettuali linguaggio computerizzato che procede per fasi processo dicotomico, olistico e generativo
capacità salute abilità educazione
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iNTELLIGENT SCHOOL DESIGN_feedback 01_Beatrice Rizzo
sharing
participation
CITY
consciousness
zero waste
collective gardens
green energy
ECT J O PR
decupling
mobility
synergies
first people
planning
creativity
innovation
NOW
UILD A B D N INE A G A IM
PEOPLE
EU HORIZ
BUIL DIN G
produce energy
GOAL
maintenence
produce food
ENVIRONM ENT
building life cycle
natural materials
renuable sources
ecological footprint
resilience
biodiversity
E
tecnology
cloud
long life learning
SUSTAINABLE FUTU RE
2050
ZON 2020
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SUSTAINABLE DESIGN KEYWORDS MAPPA MENTALE
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NICOLA PRETI
Sustainable school design system thinking
Scuola Sostenibile / Interattiva
Pervasiva
Openspace
d.m. 11/04/2013
cibo
produce
energia
Saperi
lavoro
Risorse
Reperisce soldi
connect collaborate learn share
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NO BUBORDINAZION SPAZI INTERNI
MATRICE: INTERAZION TESSUTI AM
PROGRAMMA INVALSI progettare, comunicare, risolvere problemi, imparare ad imparare, collaborare e partecipare, individuare collegamenti e relazioni, acquisire e interpretare le informazioni, agire in modo autonomo e responsabile
POLI URBANI: -ricreativi: -attività fisiche -attività ludiche -civici: -civic center -centri orientamento -centri per famiglie -creativi: -atelier di quartiere per arti -atelier di sostenibilità -strutture per lifelong learning
STAKEHOLDERS: -pubblica amministrazione -comunità -insegnanti -studenti -famiglie -associazioni locali
AGENDA
SVILUPPARE COMPETENZE: -attività ludiche e culturali -supporto ai giovani -biblioteche 24h/24 -conferenze aperrte -corsi ed iniziative per tutti -attività aperte -attività sportive
INTEGRAZIONE COMPLEMENTARIETA’ INTEROPERABILITA’
PROG INT N ORGAN SP
CONTESTO E IL -localizzazione -accessibilità -parcheggi e do
GLI SPAZI DI APPRENDIMEN -aula -sp. gruppo -sp. individuali -sp. informali -sp. connettivo -magazzini e archivi
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NE
NE dei diversi MBIENTALI
Cibernetica e didattica modelli cognitivi , organizzazione e regole di spazio
tra modelli cognitivi e didattici
strumenti di base
scuola smart scuola sostenibile
PRINCIPI
SINERGIA
ciclo di vita del progetto feedback
DATABASE organizzativi
ELEMENTI ISTITUZIONI E NORMATIVA
GETTAZIONE TEGRATA: NUOVA NIZZAZIONE PAZIALE
operativi gestionali e valutativi
internazionali nazionali
DM 11/04/13 life circle project and materials SITO: e qualità ambientale
PROGETTO METABOLICO
opositi
RISORSE NATURALI E FISICHE
impronta ecologica
NTO:
PROGETTO INTEGRATO EDIFICIO
GLI SPAZI TECNICI: -segreteria -ambienti insegnanti - ambienti personale -impianti e servizi -cucina e mensa
GLI SPAZI DI SPERIMENTAZIONE: -atelier -laboratori
progetto sostenibile ed ecoefficienza
GLI SPAZI DI COESIONE: -agorà -atrio -aula magna -sala musica / teatro -civic center
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References: - Jay Forrester, Urban Dynaics, the MIT Press, Cambridge (MA), 1969 - Donella Meadows, The system thinkers, in: Whole Earth, n. 2/2002, 2002 - Peter Senge, Creating the schools of the future: Education for a sustainable society, Leader to Leader, 2012, 65, 44-49. - Peter Senge, The fifth discipline: The art and practice of the learning organization, New York, NY: Currency Doubleday, 2006
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Promotori
Patrocini
Partner
Supporter
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