Giuseppe Longhi Linda Comerlati
Dal banco alla nuvola Materiali per la progettazione di qualitĂ della scuola
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Questa ricerca, organizzata da VoD Think Tank, è diretta dal Prof. Giuseppe Longhi e sviluppata dall’arch. Linda Comerlati. Essa è il risultato di un lavoro di ricerca triennale iniziato nel 2013 grazie alla collaborazione con: - Sensi Contemporanei, DPS, PaBAAC e Regione Calabria, con lo scopo di dare risposta operativa al D.M. 11/04/2013 sull’edilizia scolastica, anche alla luce dell’esperienza del programma “Sensi Contemporanei_ Qualità Italia”; - Università IUAV di Venezia, Urban Center di Bassano del Grappa, Ordini degli architetti di Vicenza, Treviso, Venezia, Trento, per il Corso di perfezionamento “La progettazione del sapere”; - Provincia di Trento e Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Trento, organizzatori del corso di perfezionamento “Progettare la scuola nell’era digitale”. 2
Giuseppe Longhi Linda Comerlati
Dal banco alla nuvola Materiali per la progettazione di qualitĂ della scuola
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Crediti Questo lavoro è il risultato di un processo collaborativo cui hanno contribuito: Programma Sensi Contemporanei arti visive, architettura, urbanistica, design, cinema, turismo e edilizia scolastica III Atto Integrativo APQ Regione Calabria: Azione di Sistema per il miglioramento della qualità progettuale dell’edilizia scolastica calabrese Azione promossa da: Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica (DPS)1 Alberto Versace, Presidente del Comitato di Coordinamento dell’APQ Sensi Contemporanei, Direttore Area Progetti e Strumenti - Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT) D.G. per il Paesaggio, le Belle arti, l’Architettura e l’Arte contemporanee (PaBAAC)2 Maddalena Ragni*, Direttore Generale PaBAAC Regione Calabria Massimiliano Ferrara*, D.G. della Regione Calabria Armando Pagliaro, Dirigente della Regione Calabria Strutture operative: Segreteria Tecnica Lorenzo Canova (coordinatore), Maria Grazia Bellisario (PaBAAC), Carla Di Munno Malavasi (esperto), Margherita Guccione (esperto), Tiziana La Pila (DPS), Elisabetta Patrizi (DPS) Segreteria di Presidenza (DPS) Alessandra Pieri, Massimo Melfa Gruppo di lavoro (DPS) 4
Martina Flaborea, Annita Vitale Unità di ricerca Dal Banco alla Nuvola Gruppo di ricerca – DPS Lorenzo Canova (ideazione, coordinamento e gestione) Giuseppe Longhi (responsabile scientifico) Alberto Alessi, Roberta Bianchi (consulenti scientifici) Linda Comerlati, Lucia Miotti (sviluppo operativo) Martina Flaborea, Elisabetta Patrizi (supporti tecnici) Gruppo di ricerca – PaBAAC Maria Grazia Bellisario (coordinamento unità scientifica) Ester Annunziata, Angela Cherubini, Carla di Munno Malavasi, Elena Pelosi (contributi redazionali) La ricerca Dal Banco alla Nuvola e il rapporto elaborato hanno dato vita a iniziative progettuali e formative nella provincia di Trento e a Bassano del Grappa: Workshop: Progettare la scuola nell’era digitale Ordine Architetti P.P.C. della Provincia di Trento Alberto Winterle* (Presidente dell’Ordine) e Roberto Sandri (Provincia di Trento) Alessia Tomasi (coordinamento) Giuseppe Longhi (responsabile scientifico) Linda Comerlati (supporto e sviluppo) Alessio Barollo (supporto multimediale) Roberta Di Filippo e Micol Fronza (editing) Corso di perfezionamento: Intelligent School Design IUAV-Urban Center Bassano del Grappa Fabio Peron (responsabile scientifico) Giuseppe Longhi (responsabile organizzativo) Massimo Vallotto (coordinamento stakeholder) Linda Comerlati (coordinamento editoriale) 1 DPS ora Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT). 2 PaBAAC ora Direzione Generale Arte e architettura contemporanee e periferie urbane (AAP) del MiBACT. * Cariche istituzionali riferite alla data di elaborazione della ricerca.
Indice Rigenerare il sapere per promuovere lo sviluppo, Alberto Versace Un modello ‘aperto’ di innovazione, Giuseppe Longhi 1. L’ecosistema del sapere -- Il ciclo di vita del sapere -- Le otto competenze chiave per l’UE -- Accordo di partenariato Italia-UE 2020 -- Il processo europeo di istruzione e formazione -- Unione europea: principi di organizzazione dell’educazione e regole di spazio -- Horizon 2020: forze guida del programma -- Dal D.M. 11.04.2013 alla Legge “La buona scuola” 13.07.2015 n. 107 2. Lo spazio della mente -- Dal sapere analogico al sapere digitale -- Maria Montessori: centralità del bambino -- Jean Piaget: gli stadi cognitivi -- Loris Malaguzzi: i cento linguaggi dei bambini -- Università UCLA: manifesto del sapere digitale -- Institute for the Future: sistema educativo e nuove capacità -- Seymour Papert: l’informazione cognitiva -- Bruce Mau, OWP/P, VS Furniture: il terzo maestro -- Howard Gardner: le intelligenze multiple -- Design School - Stanford Edu: le fasi del system thinking design -- Peter Senge: le componenti delle learning organization
3. Dal banco alla nuvola -- Gli alfabeti di progettazione della scuola -- L’open space: flessibilità e adattabilità -- La cibernetica e il progetto generativo -- La scuola globale: aperta, ecocompatibile e iperconnessa 4. Dall’aula all’agorà -- L’ecosistema scuola: principi di progetto -- L’organizzazione “open” dei progetti -- La scuola: una piattaforma sostenibile -- Le norme nazionali -- Il monitoraggio della qualità dell’edificio -- La certificazione di qualità 5. Dalla scuola alla comunità -- L’ecosistema scuola: ideazione -- Piattaforma dati: rilievo e monitoraggio -- Piattaforma generativa -- Piattaforma integrata -- Piattaforma per imparare -- Piattaforma per interagire -- Piattaforma per produrre -- Piattaforma smart -- L’integrazione di tre aree progettuali: edificio, -- arredi, spazi smart -- Piattaforma resiliente -- La nuova scuola: un generatore di sviluppo 6. Database -- Un’infrastruttura abilitante per la progettazione responsabile delle scuole 5
Rigenerare il sapere per promuovere lo sviluppo Alberto Versace
La riflessione sulla relazione tra sapere e sviluppo è tema caro al Programma Sensi Contemporanei e ai suoi attori. La forza che guida i sistemi economici e sociali è la risorsa illimitata del sapere, ed è compito di ogni politica sostenibile implementarne la crescita e incrementare la capacità dei cittadini e le loro opportunità sia economiche, sia socioculturali. Sensi Contemporanei è un ampio Programma di azioni innovative, spesso sperimentali, di carattere pubblico che ha scelto di investire nei settori della cultura, attraverso progetti di arte contemporanea, design, architettura, urbanistica e industria audiovisiva, per promuovere lo sviluppo locale, lavorando sulla cooperazione e sull’innovazione istituzionale. Il Programma nato nel 2003 e viene attuato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale (ACT) ed è stato avviato con sette regioni del Sud Italia1. L’azione che, a partire dal 2007, si occupa, a livello multiregionale, di architettura è il progetto Sensi Contemporanei_Qualità Italia. Progetti per la qualità dell’architettura.
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L’intervento avviene direttamente nei contesti locali, l’obiettivo è indurre cambiamenti nelle modalità con cui vengono prese le decisioni degli amministratori pubblici nella produzione e valorizzazione di edifici e spazi pubblici e di beni architettonici. L’Azione di sistema per il miglioramento della qualità progettuale dell’edilizia scolastica calabrese, che viene presentata nel volume prossimo alla pubblicazione di cui questa brochure rappresenta un estratto, è una evoluzione di Sensi Contemporanei_Qualità Italia, la cooperazione interistituzionale con il Programma Sensi Contemporanei, ha consentito, infatti, di superare il concetto di qualità esclusivamente architettonica e di “entrare” nelle strutture, nel merito delle funzioni affrontando il concetto di qualità dei manufatti edilizi in relazione alla loro destinazione d’uso. L’azione è finalizzata a promuovere strumenti e metodologie per attuare una progettazione per la riqualificazione di un sistema di scuole, con l’obiettivo di costruire un reticolo di relazioni e iniziative in grado
di generare nuovo sviluppo, coerente, con le agende internazionali e le politiche comunitarie e nazionali in corso. Una prima riflessione sul tema risale al 2008– resa operativa attraverso un Accordo di Programma Quadro sottoscritto con la Regione Calabria – ed ha portato a ripensare il senso e il ruolo della scuola nel contesto regionale e l’evoluzione dei sistemi cognitivi che prevedono nuove modalità di apprendimento del sapere da parte degli studenti. Di qui la necessità di definire modelli nuovi, non soltanto sotto il profilo strutturale ed estetico, ma soprattutto rispetto all’insieme delle funzioni che l’istituzione scolastica e la sua organizzazione possono esercitare in ambito sociale, urbano, educativo. Questi elementi intrecciano un produttivo dialogo con due fattori esogeni, i processi di dematerializzazione, legati ai progressi nelle TLC, ed i nuovi criteri di lettura di risorse e materiali fisici che impongono nuovi livelli di eco-efficienza. L’approfondimento degli studi sulla natura dell’architettura scolastica e l’efficienza dell’intervento architettonico hanno orientato e guidato la ricerca e la pubblicazione
precorrendo i contenuti sviluppati in seguito dalla legge L.107/2015 “buona scuola” e in piena coerenza anche rispetto al successivo Piano Nazionale Scuola Digitale. La pubblicazione, che è parte di un progetto più complesso finalizzato a comprendere come intervenire concretamente su alcuni siti scolastici, si articola in una fase di ricognizione, di ricerca, di indagini di approfondimento di nove realtà scolastiche, di indicazioni metodologiche e operative i cui risultati sono riportati sinteticamente nella presente brochure. I risultati del processo diventeranno oggetto di una possibile azione di divulgazione capillare rivolta ai soggetti locali, associazioni e organizzazioni, tecnici coinvolti a vario titolo nelle diverse attività di progettazione e di programmazione didattica. 1 Sensi Contemporanei nasce nell’ambito delle attività del Ministero dell’Economia e delle Finanze - all’interno del Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica del Ministero dello Sviluppo Economico- e della Direzione per il Paesaggio, le Belle Arti, l’Architettura e l’Arte Contemporanee del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Con l’istituzione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale passa sotto le sue competenze ed opererà all’interno dell’area Progetti e Strumenti.
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Un modello aperto di innovazione Giuseppe Longhi
Questo volume invita alla riflessione sulle opportunità di innovazione offerta dalla rigenerazione del sistema scolastico, un problema di cui si fa attivamente carico la legge del 13.7.2015, detta della “buona scuola”, la quale propone un sistema olistico di potenziali innovazioni, che se adeguatamente recepite e gestite, possono virtuosamente contribuire a un nuovo processo di sviluppo. Ci troviamo di fronte a processi dirompenti di innovazione che riguardano la trasformazione dell’offerta didattica da puntuale e gerarchica (nell’aula con un docente ex cathedra) in continua e ubiqua (raggiungibile in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo), non più alimentata dal solo sapere del docente ma da una “nuvola” d’informazioni, per cui il maestro o il professore insegnerà a imparare. Anche la struttura fisica della scuola è destinata a trasformarsi perché alcuni suoi elementi stanno per essere sostituiti a causa della dematerializzazione e perché, grazie alla connettività, essa è collegabile in modo interattivo sia alle principali funzioni urbane (la casa, i posti di lavoro, i centri di socialità, ecc...),
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sia ad una rete più ampia di scuole e di luoghi. È iniziata così l’evoluzione della scuola da luogo complesso in cui si erogano i saperi a nodo infrastrutturale per lo stoccaggio, l’erogazione e la diffusione in rete dei saperi. Infine, la rigenerazione della scuola deve essere in sintonia con la rigenerazione delle infrastrutture urbane, poiché le nuove strutture informatiche per funzionare necessitano di centri di stoccaggio, di ‘lavorazione’ e di distribuzione delle informazioni. Da questo punto di vista la nuova scuola è da leggere come una moltiplicatrice di opportunità e, quindi, generatrice di nuova occupazione. Con la rigenerazione del sistema scolastico sono necessari nuovi strumenti operativi per: - aumentare l’offerta di sapere critico ed adattativo, per rispondere in tempo reale a quesiti non routinari, in quanto il sapere standardizzato sarà offerto dalla rete; - sviluppare competenze interculturali, per imparare a comunicare in modo collaborativo condividendo valori, obiettivi, priorità, valorizzando le differenze; - sfruttare le potenzialità dei grandi database.
Se in passato la modernità nell’istruzione poteva essere identificata con l’abilità di usare software integrati, oggi è richiesto “computational thinking”, ossia evolute capacità di manipolazione e gestione di masse interdisciplinari di informazioni, essenziali per: - accelerare l’organizzazione del longlife learning, per affrontare gli indispensabili aggiornamenti richiesti dal mondo del lavoro; - integrare le potenzialità dei grandi database con la dimensione sociale dell’intelligenza, grazie alla possibilità di connessione offerta dai nuovi media. La legge per la “buona scuola”, nella parte che riguarda l’edilizia scolastica, si inserisce in questo scenario proponendo interventi che coprono buona parte del ciclo di vita dell’edificio, con lo scopo di abbassare il costo di realizzazione e gestione degli interventi ed aumentarne la qualità. In sostanza la legge segna la fine della realizzazione (o adeguamento) dell’edificio scolastico intesa come ‘singolo oggetto fisico’ a favore di un processo integrato che
coinvolge l’organizzazione didattica (la didattica ‘tradizionale’ è affiancata a quella interattiva, ‘longlife’,....), la tecnologia (il materiale si coniuga all’immateriale), i soggetti preposti alla promozione, la realizzazione e gestione degli interventi (grazie al rapporto cooperativo di pubblica amministrazione, imprese, operatori della cultura,.....). In questo modello l’organizzazione e la realizzazione dei progetti assume la forma della piattaforma collaborativa, che operano secondo la logica della quadrupla elica, grazie alla sinergia fra Pubblica amministrazione (gli enti pubblici coinvolti nella filiera della didattica e della creatività, oltre che in quella della realizzazione e gestione dei manufatti), imprese (industriali e dei servizi, dove centrali sono quelli finanziari), ordini professionali (chiamati a divulgare le potenzialità del nuovo modello), portatori d’interesse (tutte le parti sociali coinvolte attivamente nel processo). La legge, vista alla luce di questo modello organizzativo, si può intendere come uno “stimolo generativo”, l’occasione per l’avvio di una cascata creativa di iniziative.
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1. L’ecosistema del sapere Il processo inaugurato con il Trattato di Maastricht (1992) e la Conferenza di Bologna (1999), sfociato nella Conferenza di Lisbona (2000) e ad oggi nella strategia European Teaching 2020 (2009), vede affermarsi a livello europeo un’idea di sviluppo fondato sulla crescita del capitale umano, cioè del patrimonio di conoscenze e competenze dei cittadini e del livello di coesione sociale delle comunità. In sinergia con gli atti comunitari l’obiettivo di sviluppare una dinamica società della conoscenza è perseguito a ritmo accelerato dai governi italiani in un processo che va dal D.M 11.4.2013, attento all’aggiornamento tecnologico della scuola, alla legge “La buona scuola” (Legge 13 luglio 2015, n.107), che riforma l’intero ciclo di istruzione, dagli aspetti organizzativi fino al rinnovo degli impianti fisici. La riforma prende atto che, in un sistema sempre più caratterizzato da rapide innovazioni, lo sviluppo qualitativo e quantitativo dell’istruzione è indispensabile per realizzare nuovi servizi e avviare nuovi processi produttivi. Per soddisfare questi obiettivi occorre ripensare la scuola come sistema complesso fondato su apprendimento continuo e smart e sulla mobilità transnazionale, agendo in tre direzioni: -- sviluppo di idee creative per sfruttare le opportunità date dalle nuove tecnologie; -- crescita delle capacità del capitale umano; -- rigenerazione del capitale fisico: le scuole. 10
Il ciclo di vita del sapere
Fase 1
Creazione di valore immediato
Grazie ad attività ed interazioni si produce valore, stimolano la riflessione collettiva, pensieri “out of the box” e si aprono nuove prospettive di sviluppo futuro.
Fase 2
Creazione di valore potenziale
Attività ed interazioni producono “knowledge capital”, la cui caratteristica è generare valore nel lungo periodo. Il knowledge capital può assumere diverse forme: capitale umano, sociale, tangibile, reputazionale e learning capital.
Fase 3
Creazione di valore applicato
Il “knowledge capital” è un valore potenziale, il suo sfruttamento richiede capacità di adattamento alla realtà dei contesti, in termini di azioni, pratiche, strumenti, approcci ed organizzazioni.
Fase 4
Monitoraggio e aggiornamento
Il miglioramento delle prestazioni non è conseguenza diretta dei cambiamenti, occorre avviare una pratica di monitoraggio per riflettere sui loro effetti e aggiornare i modelli in tempo reale.
Fase 5
Riformulazione del valore e degli obiettivi
L’ultimo ciclo di creazione di valore si realizza quando e degli obiettivi l’apprendimento sociale impone una riconsiderazione dei principi di apprendimento e dei criteri con cui si definisce il successo. Questo significa trasformare o lasciarsi alle spalle le strutture esistenti.
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Le otto competenze chiave per l’UE
1. Comunicazione in madre lingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri, sentimenti e fatti in forma orale e scritta, e di interagire in modo creativo sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali.
5. Imparare a imparare è l’abilità di organizzare e di perseverare nel proprio apprendimento mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, a livello individuale e di gruppo.
2. Comunicazione in lingua straniera Oltre alle abilità richieste per la comunicazione nella madrelingua e richiede abilità di mediazione e comprensione interculturale. Il livello di padronanza varia tra comprensione ed espressione orale e comprensione ed espressione scritta, e in base al background sociale e culturale dello studente.
6. Competenze sociali e civiche Riguardano tutti i comportamenti inter/personali, e interculturali che consentono di partecipare in modo costruttivo, attivo e democratico alla vita sociale e lavorativa, in società sempre più diversificate.
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia è l’abilità di sviluppare il pensiero matematico per risolvere problemi attraverso modelli di pensiero logico e spaziale, di spiegare il mondo identificando i problemi e traendo conclusioni basate su fatti comprovati, di applicare tale conoscenza e metodologia per rispondere ai bisogni degli esseri umani, nella consapevolezza della responsabilità rispetto ai cambiamenti climatici e ambientali.
7. Senso d’iniziativa e imprenditorialità è la capacità di tradurre le idee in azione, attraverso la creatività, l’innovazione e l’assunzione di rischi, la capacità di pianificare e gestire progetti per raggiungere obiettivi. Dovrebbe includere la consapevolezza dei valori etici e di buon governo.
4. Competenza digitale Consiste nell’utilizzare con spirito critico le tecnologie dell’informazione, supportati da abilità di base nell’uso del computer: reperire, valutare, produrre e scambiare info e partecipare a reti collaborative su Internet.
8. Consapevolezza ed espressione culturale Consapevolezza dell’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni attraverso la musica, le arti visive e dello spettacolo, la letteratura.
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Accordo di partenariato Italia-UE 2020 Obiettivo tematico: investire nell’istruzione, nella formazione e nella formazione professionale per le competenze e l’apprendimento permanente Priorità di investimento FSE
Risultati attesi
Riduzione e prevenzione dell’abbandono scolastico precoce e promozione dell’uguaglianza di accesso a una istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di apprendimento formale, non formale e informale che consentano di riprendere l’istruzione e la formazione
- Riduzione del fallimento formativo precoce e della dispersione scolastica e formativa - Miglioramento delle competenze chiave degli allievi - Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e adozione di approcci didattici innovativi - Miglioramento delle capacità di auto-diagnosi e valutazione delle scuole e di innovazione della didattica
Miglioramento della qualità e dell’efficacia dell’istruzione superiore e di livello equivalente e l’accesso alla stessa, al fine di aumentare la partecipazione e i tassi di riuscita, specie per i gruppi svantaggiati
Innalzamento dei livelli di competenze, di partecipazione e di successo formativo nell’istruzione universitaria e/o equivalente
Rafforzare la parità di accesso alla formazione permanente per tutte le fasce di età nei contesti formali, non formali e informali, aggiornare le conoscenze, le abilità e le competenze della manodopera e promuovere percorsi di apprendimento flessibili anche tramite l’orientamento del percorso professionale e il riconoscimento delle competenze acquisite
- Innalzamento del livello di istruzione degli adulti - Accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolazione della mobilità, del re/inserimento lavorativo
Migliorare l’aderenza al mercato del lavoro dei sistemi d’insegnamento e di formazione, favorire il passaggio dall’istruzione al mondo del lavoro, e rafforzare e i sistemi di istruzione e formazione professionale e migliorandone la loro qualità, anche mediante meccanismi di anticipazione delle competenze, l’adeguamento dei curricula e l’introduzione e lo sviluppo di programmi di apprendimento basati sul lavoro, inclusi i sistemi di apprendimento duale e di apprendistato
- Accrescimento delle competenze della forza lavoro e agevolazione della mobilità, del re/inserimento lavorativo - Innalzamento dei livelli di competenze, partecipazione e successo formativo nell’istruzione terziaria - Qualificazione dell’offerta di istruzione e formazione tecnica e professionale - Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e formazione e di approcci didattici innovativi
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Il processo europeo di istruzione e formazione Il processo di Copenaghen sull’istruzione e formazione professionale Lifelong learning e mobilità
1987 1995 Programma Programmi Erasmus Socrates e Leonardo
Il processo di Bologna sull’istruzione superiore
2000 Conferenza di Lisbona
1999 Conferenza di Bologna
2002 Conferenza di Copenaghen
2004 Conferenza di Maastricht
2006 Programma Lifelong Learning Conferenza di Helsinky
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Agenda digitale
Unione dell’innovazione
Europa 2020
Giovani in movimento Agenda per nuove competenze e per l’occupazione
2009 2008 Conferenza di Bordeaux
Horizon ET 2020 2020 Education and training
1. Apprendimento permanente e mobilità
2010 Conferenza di Bruges
2. Qualità dell’istruzione e della formazione 3. Equità, coesione sociale e cittadinanza attiva 4. Creatività, innovazione e imprenditorialità
2012 Documento “Ripensare ‘istruzione
2015 Documento strategico per l’implementazione di ET 2020 e nuove priorità
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Unione europea: principi dell’educazione e regole di spazio UE: ORGANIZZAZIONE DELL’EDUCAZIONE INDUSTRIOSITA’ LONGLIFE LEARNING
REGOLE DI SPAZIO spazi ad-hocratici, riconfigurabili, fisici e virtuali spazi d’incontro ad alto valore aggiunto per piccoli gruppi (workshop, incontri mirati, ...) spazi aperti alla comunità
SCAMBI INTERNAZIONALI STUDENTI
spazi di mediazione e strutture di accoglienza (vitto e alloggio)
FORMAZIONE INTERNAZIONALE DOCENTI
disponibilità di reti TLC e data base, adesione alle piattaforme internazionali
INTERDISCIPLINARIETA’
spazi multipli di connessioni in rete
DIFFUSIONE NUOVE TECNOLOGIE
spazi di produzione e ideazione sul modello FabLab
SOCIALIZZAZIONE DELLA CONOSCENZA
spazi di lavoro per l’elaborazione di data base
AUTODIAGNOSI, AUTOVALUTAZIONE, VALUTAZIONE
collegamenti in rete con altri istituti e spazi dedicati
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STRUTTURA DEGLI SPAZI spazio fisico infrastrutture virtuali
data base
Horizon 2020: forze guida del programma Lavoro - occupazione
Educazione e apprendimento 2
Innovazione sostenibile
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piano d’azione “Opening up education”
1 opportunità per i giovani
Longlife learning apprendimento continuo Erasmus
riduzione impronta
ripresa oggetti interattivi
nuove competenze per nuovi lavori
nuove opportunità di apprendimento
aumento biodiversità
Quadro europeo delle qualificazioni EQF
sensibilizzazione
formazione nel settore TLC
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Competenze digitali
valutazioni 2
cloud mobilità tecnologie chiave
smart grid
EURES
esKill week - campagna per incentivare le competenze digitali
e-gov
Get online week - campagna per incentivare l’uso di internet
agenda digitale 1 3
fondo sociale europeo “Youth on the move” iniziativa per la 4 crescita intelligente, sostenibile e solidale
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Dal D.M. 11.04.2013 alla Legge “La buona scuola” 13.07.2015 n. 107 La legge “La buona scuola” (13.07.2015 n. 107) è un avanzamento significativo rispetto al D.M. 11.04.2013, perché coniuga il programma di rigenerazione dell’edificio scolastico con l’organizzazione della rete di portatori di interesse coinvolti, secondo il principio dell’industriosità. Occorre ribadire che il punto di forza della legge “La buona scuola” è la fine dell’intervento sull’edificio scolastico inteso come ‘singolo oggetto fisico’, a favore di un processo integrato che coinvolge l’organizzazione didattica (la didattica ‘tradizionale’ è affiancata a quella interattiva, ‘longlife’,....), la tecnologia (il materiale si coniuga all’immateriale), i soggetti preposti alla promozione, realizzazione e gestione degli interventi. In questo modello l’organizzazione e la realizzazione dei progetti assume la forma della piattaforma collaborativa, che prevede la sinergia fra Pubblica Amministrazione (gli enti pubblici coinvolti nella filiera della didattica e della creatività, oltre che in quella della realizzazione e gestione dei manufatti), imprese (industriali e dei servizi, soprattutto finanziari), ordini professionali (per supportare l’organizzazione di cicli di servizi e divulgare la qualità dei prodotti) e portatori d’interesse (le parti sociali attive nel processo). La legge offre un sistema organico di servizi con l’obiettivo di abbassare il costo di realizzazione e gestione degli interventi ed aumentarne la qualità, attraverso: -- opportunità 1: costruzione dell’anagrafe dell’edilizia scolastica, un database che permette di avviare il monitoraggio della qualità delgli edifici scolastici italiani, abbassando drasticamente i costi di manutenzione; -- opportunità 2: interventi di manutenzione, ampliamento e nuove realizzazioni di scuole, finanziabili nel periodo 2015-2016-2017 -- opportunità 3: realizzazione di scuole scuole sperimentali (fino a 5 per le maggiori regioni) e servizi innovativi (wi-fi open, riutilizzo spazi comuni).
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Aumento Autonomia del comfort Gestione responsabile Rinnovo del ciclo occupazionale
Innalzamento del livello di istruzione Coinvolgimento dei portatori di interesse
Ciclo di formazione continua dei docenti Alternanza scuola-lavoro
IL CICLO DI RINNOVO DELLA SCUOLA
Curriculum digitale Rinnovo dell’organizzazione didattica Interventi sull’edificio Anagrafe delle scuole
Nuove tecnologie
Agevolazione degli investimenti Sviluppo green
Sviluppo della digitalizzazione
Messa in sicurezza Risorse per la gestione ordinaria
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2. Lo spazio della mente La produttività di un edificio o di un sistema scolastico si può misurare in numero di idee prodotte al m2. Il valore di questo rapporto è dato dalla capacità del modello didattico di generare la crescita delle risorse umane. I ‘materiali’ a disposizione degli educatori sono: le menti umane, ossia i sistemi cognitivi, le capacità accresciute di docenti e studenti, grazie ai sistemi cibernetici, la connettività, che permette al sistema educativo di dialogare a livello globale. Dovendo definire obiettivi ed organizzazione di un sistema educativo ci troviamo di fronte ad un ecosistema complesso, in fase di cambiamento accelerato. Questo fa si che la progettazione sia del modello organizzativo, che delle sue componenti tecnologiche e fisiche, avvenga in condizioni di incertezza a causa degli imprevedibili effetti dirompenti dei processi sociali e tecnologici in atto. Gli elementi innovativi che compongono questo ecosistema sono: -- il rapido progresso dello studio dei sistemi cognitivi e comportamentali; -- la dilatazione artificiale della memoria e degli strumenti cibernetici, in un percorso che va dallo stoccaggio passivo di massa delle informazioni fino ai computer neuronali; -- la dilatazione dell’ambiente relazionale, con il passaggio dal luogo dell’istruzione all’ambiente relazionale complesso. Di seguito si ricordano le tappe fondamentali di questi processi, per un approccio progettuale che ne comprenda gli effetti e l’imprevedibilità. 20
Dal sapere analogico al sapere digitale
Sapere analogico
Sapere digitale 1o step
Sapere digitale 2o step
Rete internet
Sapere digitale 3o step
Computer neuronale
Biblioteca
Memoria artificiale (bit)
strumenti --foglio: 1 Kb per pagina --libro: 1 Mb per 200 pag
--memoria del computer: 1 Tera = 4,5 mln. libri
--memoria in rete: quasi infinita
--memoria in cloud infinita --riproduzione dei 5 sensi
UTENTE --capacità di memorizzare e capacità critica
--capacità di memorizzare ed elaborare assistito da computer
--capacità di gestire info assistito da reti e piattaforme interattive
--capacità di gestire criticamente informazioni con modelli ‘biologici’
rapporto utente/ informazioni --1 a 1 passivo --fonti disponibili limitate --strumenti: fogli, libri --supporto: bibliografia
--1 a 1 passivo --fonti disponibili ampie --strumenti: software + hardware + multimedia --supporto: database
--1 a ∞ interattivo --fonti quasi ∞ interattive --strumenti: computer connessi alla rete --supporto: cloud + database, social net, ...
--1 a ∞ interattivo/emotivo --fonti ∞, internet of things --strumenti: sensori neuronali connessi --supporto: cloud + database, social net, ...
spazio del sapere --biblioteca
--biblioteca + multimedia + internet 1.0
--smart city + cloud + tool digitali
--smart city + cervello umano
L’evoluzione dei criteri progettuali è da correlarsi con l’evoluzione delle tecnologie per il ricovero del sapere, con l’epocale passaggio dalla biblioteca alla “nuvola”. 21
Maria Montessori (1870 - 1952) centralità del bambino Il bambino e il processo di apprendimento Guardando un bambino ti risulta ovvio che lo sviluppo della sua mente passa attraverso i suoi movimenti. La cultura si deve apprendere attraverso l’attività, con l’aiuto di materiali che permettano al bambino di acquisirla da solo, spinto dalla natura della sua mente che cerca, e diretto dalle leggi del suo sviluppo. Insegnare dettagli significa portare confusione. Stabilire relazioni tra le cose, significa portare la conoscenza. Il movimento non è soltanto espressione dell’io, ma fattore indispensabile per la costruzione della coscienza, essendo l’unico mezzo tangibile che pone l’io in relazioni ben determinate con la realtà esterna. Perciò il movimento è un fattore essenziale per la costruzione dell’intelligenza, che si alimenta e vive di acquisizioni dall’ambiente esteriore.
È necessario che l’insegnante guidi il bambino, senza lasciargli sentire troppo la sua presenza, così che possa sempre essere pronto a fornire l’aiuto desiderato, ma senza mai essere l’ostacolo tra il bambino e la sua esperienza. L’ambiente dell’apprendimento L’ambiente deve essere ricco di motivi d’interesse che si prestano ad attività e invitano il bambino a condurre le proprie esperienze.
Non possiamo creare capacità di osservazione dicendo ai bambini: “Osservate!”, ma dando loro il potere e i mezzi per tale osservazione, e questi mezzi vengono acquisiti attraverso l’educazione dei sensi.
Per aiutare un bambino, dobbiamo fornirgli un ambiente che gli consenta di svilupparsi liberamente.
Il ruolo dell’educatore Il ruolo dell’educatore consiste nel fare in modo che il bambino non confonda il bene con l’immobilità e il diavolo con l’attività.
La cultura è assorbita dal bambino attraverso esperienze individuali in un ambiente ricco di occasioni di scoperta e di lavoro.
La cultura è assorbita dal bambino attraverso esperienze individuali in un ambiente ricco di occasioni di scoperta e di lavoro.
Il più grande successo per un insegnante è poter dire: “I bambini stanno lavorando come se io non esistessi”.
L’educazione è un processo naturale effettuato dal bambino, acquisita non attraverso l’ascolto di parole, ma attraverso le sue esperienze nell’ambiente.
L’abilità del maestro di non interferire, come tutto il resto, arriva con la pratica, ma mai facilmente.
La Terra è dove sono le nostre radici. I bambini devono imparare a sentire e vivere in armonia con la Terra.
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Jean Piaget (1896 - 1980) gli stadi cognitivi La conoscenza umana La conoscenza umana è essenzialmente attiva. Il pensiero scientifico, quindi, non è momentaneo; non è un’istanza statica; è un processo in perpetua evoluzione Lo stato attuale delle conoscenze è in un momento storico di evoluzione quanto mai rapida rispetto al passato. La logica e la matematica non sono altro che strutture linguistiche specializzate. Nessuna logica da sola è abbastanza forte per supportare la costruzione complessiva della conoscenza umana. Conoscenza ed educazione è con i bambini che abbiamo le migliori possibilità di studiare lo sviluppo della conoscenza logica, la conoscenza matematica, conoscenza fisica, e così via.
Il processo di apprendimento nei bambini Vi sono azioni individuali, come lanciare, spingere, toccare, sfregare, che provocano nella maggior parte dei casi l’astrazione dagli oggetti. Nelle prime fasi il bambino percepisce le cose come un solipsista che è inconsapevole di sé stesso come soggetto e ha familiarità solo con le proprie azioni. Al momento dell’apparizione del linguaggio, il bambino si trova alle prese non più soltanto con l’universo fisico, come gli accadeva prima, ma con due nuovi mondi, d’altronde strettamente collegati tra loro: il mondo sociale e quello delle rappresentazioni interiori. Lo sviluppo mentale è una costruzione continua, paragonabile a quella di un vasto edificio che ad ogni aggiunta divenga più solido, o piuttosto alla messa a punto di un delicato meccanismo.
Il principale obiettivo dell’educatore è creare uomini capaci di fare cose nuove, non semplicemente ripetere quello che hanno fatto le altre generazioni, uomini che sono creativi, inventivi e scopritori. Ogni volta che si insegna prematuramente ad un bambino un concetto che avrebbe potuto scoprire da solo, gli si impedisce di comprenderlo a fondo
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Loris Malaguzzi (1920 - 1994) i cento linguaggi dei bambini Introduzione Il pensiero di Loris Malaguzzi è espresso in un manifesto di diciassette parole-chiave che strutturano la mostra itinerante “I cento linguaggi dei bambini”, organizzata dalla Fondazione Reggio Children dal 1981 al 2011.
L’importanza dell’autonomia nelle scelte I bambini hanno bisogno della libertà di indagare, provare, sbagliare, correggere. Di scegliere dove e con chi investire in curiosità, intelligenza, emozione; di rendersi conto come il pensiero e l’immaginazione sommuovano il mondo.
Il piacere di apprendere Il piacere dell’apprendere, del conoscere e del capire è una delle prime fondamentali sensazioni che ogni bambino si aspetta dall’esperienza che affronta da solo con gli altri bambini e con gli adulti nella comprensione del mondo esterno.
L’importanza del rispetto I tempi dei bambini hanno bisogno di un grande rispetto. Contro le pressioni acceleranti e contro la fretta di fare uscire presto i bambini dall’infanzia occorre la solidarietà degli adulti.
Il piacere di giocare Qui ci sono bambini ed adulti che cercano il piacere di giocare, lavorare, parlare, pensare, inventare insieme in amicizia. La cultura delle relazioni La cultura, anziché separare, raccorda, relaziona, connette i modi, le qualità e gli spazi degli incontri e dell’esperienza dei bambini con la multiforme natura della realtà fisica e sociale. L’importanza della comunicazione Ciò che a noi compete è aiutare i bambini a comunicare col mondo con tutte le potenzialità, le forze, i linguaggi di cui sono dotati e nel contempo aiutarli a battere ogni impedimento derivante da una cultura che li depaupera.
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L’arte del sogno L’utopia, il sogno, il desiderio debbono fare parte delle esperienze del quotidiano, consentendo così di realizzare quella normalità ricca che supera l’idea dell’eccezionalità per rifondare un valore nuovo e positivo di normalità. Lo stato del benessere Occorre sottolineare con forza la necessità ed il diritto del bambino (e così per l’uomo) di sentirsi integro. È una necessità biologica e culturale, uno stato vitale di benessere. L’importanza dei linguaggi Tutti i linguaggi che già convivono nella mente e nelle attività del bambino hanno il potere di divenire forza generatrice di altri linguaggi, altre azioni, altre logiche ed altre potenzialità creative.
La creatività delle risorse umane Il pensiero, la ragione, la parola, ma anche il sentimento, la creatività, l’estetica vivono di azioni e di confronti. C’è una forza che spinge i bambini, ma la forza si moltiplica se si convincono che le idee e le persone sono una risorsa. L’arte della ricerca L’arte della ricerca è già nella mente dei bambini, sensibili al godimento e allo stupore. E’ in questa arte che possono ritrovare la gioia di vivere e la liberazione dalla noia dell’esistenza in un mondo inesplorato. L’esplorazione di nuovi mondi La metodologia di ricerca è la strategia che caratterizza il procedere della conoscenza di bambini ed adulti ma più complessivamente del farsi e dell’essere scuola.
Il bambino al centro La scuola del bambino si costruisce assumendo la centralità dei bambini, degli insegnanti delle famiglie e dell’ambiente. Il progetto allora si fa sistemico e la sua organizzazione concreta è già una scelta di contenuto. Lo spazio inclusivo L’ambiente è predisposto e studiato dal punto di vista architettonico e funzionale per sostenere questo sistema di interconnessioni e interazioni. L’importanza della partecipazione La vecchia teoria della separazione tra scuola e famiglia lascia il posto alla teoria educativa della partecipazione. I rapporti tra i bambini, gli adulti della scuola e quelli della famiglia si consolidano attraverso il dialogo e lo scambio.
L’arte del racconto Per il bambino capire significa essere in grado di elaborare una teoria interpretativa che dia senso agli eventi e alle cose del mondo. E tutte le teorie, per poter esistere, hanno bisogno di essere narrate ed ascoltate. L’arte del rappresentazione I bambini rappresentano le loro teorie utilizzando cento, mille linguaggi attraverso i quali narrano e spiegano a sé stessi il loro mondo. Grazie a ciò, queste teorie possono essere meglio conosciute e comprese.
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Università UCLA (2009) manifesto del sapere digitale Il sapere è organizzato in database Il sapere digitale è una serie di pratiche convergenti, che esplorano un universo in cui la stampa non è più il medium esclusivo di produzione e diffusione della conoscenza. Il digitale è il regno dell’open: open source, risorse open, open door. Ogni tentativo di chiudere questo spazio è nemico del sapere. Una nuova organizzazione del lavoro è in atto la ridefinizione dei confini della comunità di ricerca, un tempo racchiusa tra le mura universitarie e oggi ‘aperta’. La sfida è costruire modelli di creazione e condivisione della conoscenza sempre più distribuita. I social media sono le nuove strutture di produzione di cultura, Wikinomics la nuova realtà economica e sociale, tecnologie e contenuti i nuovi prodotti di massa. Le nuove infrastrutture Interdisciplinarietà/transdisciplinarietà/ pluridisciplinarietà implicano cambiamenti nel linguaggio, nelle pratiche, nel metodo e nei risultati. Gli strumenti del digitale sono a servizio dell’essenza delle scienze umane: la complessità. La prossima ondata della rivoluzione digitale sarà qualitativa, interpretativa, esperienziale, emozionale.
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Una nuova idea di valore L’economia del sapere si basa sull’abbondanza, non sulla scarsità: la copia vale più dell’originale, riprendendo il suo significato originario di abbondanza. Il rischio, la collaborazione e la sperimentazione sono il cuore del sapere digitale. L’obiettivo è lo sviluppo di processi, e non solo la realizzazione di prodotti, che generino ricchezza dal rimescolamento continuo dei dati. L’influsso sulle strutture sociali La rivoluzione digitale promuove l’integrazione, la costruzione di scenari vasti rispetto alle isole di conoscenza degli esperti. La co-creazione è una delle caratteristiche principali del sapere digitale, così come l’orizzontalizzazione della relazione tra maestri e discepoli, la de-definizione dei ruoli di docenti, studenti ed esperti. Il sapere è un insieme di pratica e ricerca,la fusione di indagine scientifica, pedagogia, pubblicistica e pratica.
Institute for the Future (2011) sistema educativo e nuove capacità Pensiero critico Capacità fondamentale che deve essere coltivata dal sistema educativo, perché é una qualità che appartiene all’intelligenza umana e che le macchine non possono avere.
Alfabetizzazione ai nuovi media Nei prossimi dieci anni molti media quali micro-blog, video e podcast saranno completamente integrati sia nei luoghi del sapere che nei posti di lavoro.
Pensiero originale e adattativo Capacità di rispondere in tempo reale a situazioni inattese, non programmate. Lo sviluppo di questa capacità è fondamentale per contrastare la “routine iperefficiente” dei moderni macchinari e software.
Mentalità progettuale Capacità di rappresentare e sviluppare processi complessi per raggiungere gli obiettivi. E’ necessario un ripensamento del tradizionale ambiente di lavoro.
Competenze interculturali Abilità di operare in ambienti culturali diversi. Occorre insegnare a comunicare condividendo valori, obiettivi e priorità trascendendo le differenze e rafforzando lo spirito di collaborazione.
Gestione del carico cognitivo Capacità di discriminare e filtrare le informazioni per importanza e capire come sfruttare al massimo le funzioni cognitive utilizzando una varietà di strumenti e tecniche. E’ il pensiero strategico.
Pensiero computazionale Abilità di tradurre grandi database in concetti astratti per spiegarne la logica. Le capacità di analisi statistica e quantitativa soppianteranno le tradizionali capacità di uso dei software.
Collaborazione virtuale Capacità di lavorare in modo proattivo, gestire il coinvolgimento, motivare, guidare e fornire feedback ai membri del team, a prescindere dalla presenza fisica.
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Seymour Papert (1928- ...) l’informazione cognitiva Scuola e videogiochi Ogni creatore di videogiochi sa qualcosa che i creatori di curriculum non sembrano capire. Non vedrete mai un videogioco pubblicizzato come facile. I bambini che non amano la scuola vi diranno che non è perché è troppo difficile: è perché è noiosa. I videogiochi insegnano ai bambini ciò che i computer stanno cominciando a insegnare agli adulti - che alcune forme di apprendimento sono veloci, immensamente avvincenti e gratificanti. Non sorprende che coi metodi di oggi molti studenti considerino la scuola noiosa, lenta e francamente fuori dal mondo. Ciò richiede il ripensamento dei metodi educativi per il futuro. La conoscenza nell’era digitale Il punto principale della rivoluzione digitale è che i computer funzionano meglio se tutto il sistema cambia. Generalmente la conoscenza è acquisita per essere utilizzata. Ma l’apprendimento scolastico più spesso si adatta alla metafora di Freire: la conoscenza è trattata come il denaro, per essere riposto in una banca e conservato per il futuro.
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L’apprendimento nell’era digitale I bambini diventano produttori invece di consumatori di software educativo. La fluidità è una abilità non sufficientemente riconosciuta fra le competenze di base. Gli insegnanti che danno molta autonomia ai loro studenti stanno dichiarando la loro fede in una teoria radicalmente nuova della conoscenza, che comporta molto più lavoro per loro, così come per i loro studenti. Studiare il processo di apprendimento di qualcuno può essere un potente metodo per migliorare l’apprendimento. Invece di spingere i bambini a pensare come gli adulti, faremmo meglio a ricordare che loro sono grandi discenti e cercare di assomigliare di più a loro.
Bruce Mau, OWP/P, VS Furniture (2011) il terzo maestro I bisogni primari -- Ognuno è progettista -- L’ambiente salubre -- Progettare con gli occhi dei bambini -- Il benessere prima delle attività didattiche Il ruolo della mente -- Sfruttare reti neuronali -- Valorizzare la diversità -- Integrare i saperi -- Il paesaggio nell’aula Il ruolo del corpo -- Valorizzare la vivacità -- Spazi per il movimento -- Gli spazi e le superfici sono biotici e attivi -- Libertà di scelta e movimento
Il collegamento con la comunità -- Un tragitto casa-scuola stimolante e sicuro -- Connessione con la collettività -- Scuole per il cambiamento sociale -- Coinvolgimento degli stakeholder -- Una scuola di cui essere fieri -- Scuola come valore del quartiere
La sostenibilità dell’edificio -- Target oltre il LEED -- Educazione ecologica per scuole “green” -- L’edificio trasmette i valori educativi -- Gli studenti collaborano al progetto -- Scuola come area verde in città -- Viabilità lenta -- Monitoraggio risultati
Sempre connessi -- Capire i desideri dei bambini -- Espandersi sul web -- Nuove tech, simulazioni virtuali -- Apprendimento esploso -- Progettare per l’incertezza -- Oltre il digital divide -- Pensare in grande! -- Continuare questo elenco ...
Imparare con i sensi -- Alimentazione salutare -- Valorizzazione della cucina locale -- Orti per autoproduzione -- Attività che stimolano la manualità ed i sensi -- Variazioni di percezione -- Colori e funzioni -- Sinergia tra pedagogia e spazio
Apprendimento per tutti -- Progettare con le parole chiave -- Prodotto Intellettuale Lordo -- Accessibilità inclusione -- Oltre le barriere sociali -- Esaltare differenze -- Creare senso di appartenenza -- Aule con aria ‘familiare’ -- Gioco e ironia -- Stimolare stakehoder -- Giovani mentori
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Howard Gardner (1943 - …....) le intelligenze multiple Gardner mette in discussione i tradizionali strumenti di misurazione dell’intelligenza attraverso test, in quanto privilegiano le sole abilità linguistiche e logico-matematiche. Egli delinea la presenza in tutti gli individui di “intelligenze multiple”, ossia di una molteplicità di potenziali intellettivi, autonomi e verificabili attraverso l’osservazione delle prestazioni all’interno di un contesto culturalmente definito. Le “intelligenze multiple” contribuiscono a definire un modello di insegnamento olistico destinato ad esaltare un’organizzazione della didattica basata sulla differenziazione, la quale crea valore attraverso lo sviluppo di interdipendenza e responsabilità negli alunni, che, a loro volta, formano una comunità basata sulla cooperazione e la condivisione. Questi principi logici saranno alla base della formulazione di nuovi modelli spaziali/fisici per la realizzazione di nuove scuole, come si evince chiaramente anche dal D.M. 11.4.2013.
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Le otto “intelligenze multiple”: Le intelligenze che Gardner descrive non sono stili cognitivi o abilità, sono piuttosto specifiche modalità di utilizzo della mente che ciascun individuo sviluppa e mette in atto secondo un proprio profilo attraverso l’interazione tra le aree e le abilità che determinano l’intelligenza, ossia tra le dotazioni genetiche, il temperamento e le esperienze. Le otto “intelligenze” sono: 1- linguistico verbale (pensare con le parole e riflettere su di loro); 2- logico-matematica (pensare con i numeri e riflettere sulle loro relazioni); 3- visivo-spaziale (pensare con immagini visive e fare elaborazioni su di loro); 4- ritmico-musicale (pensare con e sulla musica); 5- corporeo-cinestetica (pensare con e sui movimenti e i gesti); 6- naturalistica (pensare alle piante, agli animali, alla terra e a tutti i fenomeni naturali); 7- interpersonale (essere una persona di successo nelle relazioni con gli altri); 8- intrapersonale (riflettere sui propri sentimenti, umori e stati mentali).
I tre principi di organizzazione dell’educazione: L’identificazione di otto intelligenze più che una rigida classificazione si può intendere come una “teoria della molteplicità delle espressioni intellettive”da cui discendono tre principi di organizzazione dell’educazione:
dall’organizzazione della distribuzione dei compiti nell’attività didattica, dai ruoli, dalle risorse, dai compiti che implicano il contributo di più soggetti. Si creano così le condizioni utili a favorire nei singoli alunni la disponibilità a portare a termine il loro lavoro contribuendo direttamente ad un risultato condiviso.
1- Differenziazione didattica Per rispondere alla diversità intellettiva, motivazionale e culturale degli alunni, e alla molteplicità delle interazioni tra queste aree e abilità, l’organizzazione dell’insegnamento deve essere multidimensionale e personalizzato.
3- Apprendimento attraverso la cooperazione L’operare insieme per apprendere contribuisce a creare un contesto di classe collaborativo nel quale gli alunni scambiano risorse e sviluppano relazioni orientate al sostegno reciproco. La presenza di stimoli differenziati e l’intensità di contatti reciproci facilita lo sviluppo di relazioni inclusive con effetti positivi sulla capacità di accettazione della diversità.
2- Interdipendenza e responsabilità L’organizzazione della didattica è l’organizzazione delle diversità in base al principio dell’interdipendenza; questo significa mettere al centro del processo di istruzione le risorse degli allievi, i quali operano in base a un impegno individuale responsabile. L’obiettivo è preparare gli studenti a vivere in un mondo complesso e interdipendente che richiede una maggiore capacità di elaborazione e rappresentazione, con modi e tempi che permettono un adattamento continuo ai cambiamenti e alle incertezze che caratterizzano l’attuale momento. Un “impegno individuale responsabile” dipende dalla struttura dell’interdipendenza; vale a dire,
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Design School - Stanford Edu le fasi del system thinking design DA ...
A ...
Gli studenti sono educati frontalmente, per fasi prestabilite, fino all’età adulta: -- apprendimento formale erogato solo in classe; -- accesso limitato e selettivo agli step superiori; -- ritorno a scuola eccezionale per eventi occasionali.
Gli studenti ricevono opportunità di apprendimento per tutta la vita: -- conoscenza erogata in classe e attività pratiche; -- periodicamente gli adulti ritornano per aggiornarsi; -- ugualmente gli adulti illustrano le loro esperienze e arricchiscono la comunità.
I corsi strutturati portano ad un avanzamento degli studenti in base alle ore e ai semestri di frequenza: -- le lezioni sono erogate prevalentemente in aula; -- la durata e l’organizzazione dei corsi è standard.
Tre fasi di durata variabile forniscono un apprendimento personalizzato, adattativo e calibrato: -- il periodo di studi è articolato in: attività rapide (per verificare le potenzialità), attività approfondite (concentrate su un focus), applicazioni (per tradurre le conoscenze in capacità pratiche); -- sono creati nuovi spazi per la riflessione e le attività congiunte docente-alunno.
La conoscenza di una certa disciplina domina rispetto allo sviluppo delle capacità: -- la disciplina ordina gli studi; -- la base è l’unità dipartimento campo disciplinare; il curriculum per comunicare le proprie capacità.
Occorre invertire l’ordine perché lo sviluppo delle capacità diventi la priorità: -- il modello di riferimento è l’acquisizione di capacità; -- l’unità di lavoro è lo hub delle competenze; -- lo storytelling sostituisce il curriculum.
Gli studenti scelgono il corso di studi e si concentrano su un gruppo limitato di requisiti: -- gli studenti spesso scelgono i corsi senza motivo; -- molti alunni lavorano in campi scollegati dai temi del loro corso di studio; -- gli studenti tendono ad affrontare tardi gli aspetti sociali del loro lavoro.
Gli studenti dichiarano i loro obiettivi e li coniugano con l’avanzamento disciplinare e delle capacità: -- gli studenti studiano significati e impatti attraverso studi e progetti; -- gli studenti sono assistiti da piattaforme di ricerca; -- gli obiettivi degli studenti sono la bussola che guida la loro carriera.
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Peter Senge (1947- ...) le componenti delle learning organization Systems Thinking: il progetto come sviluppo creativo e armonico di un sistema di interrelazioni Systems thinking è l’infrastruttura concettuale di ogni organizzazione: si occupa delle interrelazioni fra le varie parti dell’organizzazione, che devono avere lo stesso livello di coinvolgimento. In una organizzazione tutti imparano, ma l’apprendimento individuale non produce necessariamente una learning organization, per cui la progettazione è la sintesi creativa di attività di studio e di sperimentazione sviluppate a livello individuale e di gruppo. Sviluppo delle capacità personali Le organizzazioni apprendono solo attraverso gli individui che imparano. L’apprendimento individuale non garantisce l’apprendimento organizzativo, ma senza di esso non si verifica nessun apprendimento organizzativo. La capacità personale è la disciplina del continuo approfondire per mettere a fuoco una nostra visione. Essa è il risultato di un processo continuo di crescita delle conoscenze per sviluppare una visione personale e di tensione creativa.
Modelli mentali: interpretazione pervasiva della realtà Le idee o le immagini che si formano nella nostra mente sono i nostri modelli mentali, i quali aumentano la nostra consapevolezza, influenzano quello che vediamo e come agiamo. Lavorare con mappe mentali sviluppa la capacità di riflessione e critica e porta alla messa in discussione del pensiero consolidato, che apre la strada a nuovi assunti, nuovi modelli organizzativi e nuovi modelli di leadership. Apprendimento di squadra In ogni organizzazione, riguardi essa lo sport, gli affari o la scuola, l’intelligenza del gruppo supera la somma delle singole intelligenze che lo compongono. Questo si ottiene attraverso la proposta di ipotesi, la discussione di intuizioni, la libera circolazione delle idee. I membri di un learning team devono avere una visione condivisa, finalità comparabili, e complementarietà.
Condivisione delle idee La competenza personale e la condivisione dei modelli mentali sono gli elementi per creare una visione condivisa, che ha il potere di essere costruttiva e di incoraggiare la sperimentazione e l’innovazione. Essa si basa sulla capacità di sviluppare relazioni, dialoghi, discussioni, attività che richiedono tempo, a causa delle iterazioni fra i soggetti coinvolti. Quindi la visione condivisa apre la mente alla cultura del lungo termine. 33
3. Dal banco alla nuvola All’evoluzione delle teorie cognitive si affianca il racconto della molteplicità di alfabeti progettuali generati, a partire dagli anni ‘70, dagli attuali rapidi cambiamenti: -- scuola open space, nella declinazione italiana porta l’idea di polo scolastico multifunzionale come centro di coinvolgimento sociale della città; -- scuola generativa, attivata dalla comparsa di computer e memoria artificiale, vede l’edificio scuola come un sistema programmabile secondo pattern prestabiliti in base alla dinamica volontà degli utenti; -- scuola sostenibile, nata dalla presa di coscienza della responsabilità dell’uomo nei confronti della scarsità di risorse naturali, è il risultato di tre elementi: risparmio di materia, eliminazione delle emissioni, aumento della coesione sociale; -- scuola globale, connessa, smart: inserisce la comunità scolastica nella comunità globale attraverso le moderne TLC e l’apertura a tutta la cittadinanza, proponendo un tipo di formazione lifelong. Questo porta alla crescita delle idee perché il sapere è condiviso in rete e si arricchisce di ora in ora dei contributi di tutta la comunità; -- scuola fab-lab, ricongiunge il sapere teorico al sapere pratico attraverso la possibilità di produrre in real time gli oggetti ideati dalla comunità scolastica secondo modalità open. L’apprendimento è un processo continuo che richiede spazi connessi 24/24. 34
Gli alfabeti di progettazione della scuola Principio dell’imparare facendo
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Nuove infrastrutture: database e cloud Smart Tech: internet per tutti, sempre, ovunque
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Ecosistema scuola in sinergia con il metabolismo urbano
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Edificio produttore di energia, di cibo, ecc.
Con la cibernetica il sapere diventa generativo
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Sinergia tra spazi scolastici e di lavoro
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Lifelong Learning
Apprendimento creativo e liberante
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Partecipazione interattiva e lavori di gruppo
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Spazi flessibili e riconfigurabili
Apprendimento personalizzato
CapacitĂ critica e imprenditorialitĂ
Insegnante guida nel processo educativo
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L’open space: flessibilità e adattabilità
Il programma delinea l’organizzazione
Lo spazio é openspace
Le partizioni sono mobili
Gli edifici sono riconfigurabili
Spazio di coesione
La configurazione può essere con nucleo centrale ...
... oppure openspace al centro con nuclei all’esterno ... oppure a nuclei sparsi
L’adeguamento del sistema educativo italiano alle regole della secondo rivoluzione industriale ha una tappa importante nella Legge n°412 del 5 agosto 1975, che si basa sull’applicazione del modello dell’open space. 36
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La cibernetica e il progetto generativo La scheda perforata registra i desideri di ogni uomo
Spazio di interazione L’edificio riconfigurabile genera spazi diversi in relazione ai programmi
Il computer a basso costo raggruppa i desideri delle persone in programmi
Con le macchine cibernetiche si generano nuovi alfabeti progettuali: proattivi e generativi. Il modello è il progetto del Fun Palace di Cedric Price del 1960. 38
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La scuola globale: aperta, ecocompatibile e iperconnessa Le infrastrutture
La rete: spazio di connessione
File
Dati
I tool
La manifattura
La cloud
Datacenter
Libri
Dispositivi
App e software
Con l’evoluzione della cibernetica e delle biotecnologie la scuola diventa un sistema neuronale, in grado di connettere gli ambienti piÚ diversi e di produrre: sapere, energia e biodiversità . 40
La scuola interattiva e bio
La scuola è una macchina per ... Imparare
electronic learning record (elr) The ELR is the toolkit that helps each kid create a portfolio of his experiences, goals, aspirations and results. It will work for whatever interests a kid has, ranging from visiting a museum, to studying history or preparing for the SATs. It is integrated with the large displays at school and lets the information be shared with parents, teachers, or friends if the owner desires.
Webinar
Big data
teacher studio node The changing role of the teacher and the changing nature of authority in the educational system require a new kind of space for teachers. A studio space would allow teachers to orchestrate and manage kids’ activities and act as a collaborative workspace where teachers can inspire and direct kids in their more personalized learning spaces. The teacher studio would enable interaction between teachers and kids using displays that facilitate transparency of data at all levels.
from
+
Tetto verde
Impronta ecologica
Produrre idee
Teacher in front of classroom t to
Collaborative teacher studio
Produrre oggetti
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© iit/institute of design
t Creating Concepts cont’d
collaborative space Screens on teacher’s desk show data tailored for each teacher.
The classroom of the future should enable kids to collaborate and co-create in an environment that facilitates creativity and engenders inspiration. We envision a collaborative space where kids work on projects with real-world relevance, with the teacher acting as inspirer and orchestrator, and where kids “can connect” to outside people, places and institutions that are “nodes on the network.” We envision teacher studio space, individual reflection space, virtual desks, global connections, project-based learning, and real-world projects to inspire and connect to the outside world.
e-whiteboard
from
Single-subject classroom t to
Facciata bio
Collaborative project-based studios
Produrre cibo
Videoconference Large external displays show the day’s agenda, curriculum, and project resources tailored for student audience.
Virtual desk for collaboration links physical and virtual environments .
Video conferencing to other schools.
Reflective space for individual work and reflection.
Parete intelligente © iit/institute of design
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Impianti incorporati
Produrre energia Stare connessi
Facciata interattiva Teacher studio for student project orchestration and collaboration.
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© iit/institute of design
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La scuola globale: elementi
Produrre idee
Produrre oggetti
Produrre cibo ed energia
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Tablet
Reperire risorse finanziarie
Internet
Stampante 3d
Minirobot
Colture in sito
Piattaforme di crowdfunding
Con la terza rivoluzione industriale si impongono macchine che, a basso costo, traducono le idee in oggetti. La scuola diventa un fablab nel quale la conoscenza si coniuga con la produzione. 42
La scuola globale: funzioni
Magazzino
Galleria Presentazione
Taglio laser Stampa 3d
Esposizione Pittura e verniciatura
Produrre idee Workshop
Produrre oggetti
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Falegnameria
Hardware individuale
Metalli Produrre cibo Meccatronica
Tavole rotonde
Elettronica Software
Biologia Editoria
Biotecnologia
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4. Dall’aula all’agorà La progettazione è un processo che funziona per feedback, sia con i portatori d’interesse locali, sia con le istituzioni locali, nazionali e internazionali, che con la loro attività creativa e normativa ne determinano le caratteristiche di base. Inoltre essa richiede la disponibilità di un database pubblico di progettazione interattivo, in grado di seguire l’intero ciclo di vita della scuola, dalla sua ideazione, fino alla demolizione, per un monitoraggio continuo delle prestazioni, secondo i principi della sostenibilità. Per quanto riguarda la normativa la storica Legge 5 agosto 1975, n.412 è stata abrogata a favore di due provvedimenti: -- il D.M. 11/04/2013, che aggiorna le regole costruttive; -- la Legge “La buona scuola” (Legge 13 luglio 2015, n.107), che provvede a un riassetto dell’intero ciclo di attività legate all’istruzione e finanzia manutenzione ed esperienze innovative degli edifici. I due provvedimenti favoriscono la realizzazione di un nuovo modello di spazio scolastico, basato sulla morfologia dell’agorà, cioè uno spazio aperto 24/24 alla comunità urbana. Ne risulta uno spazio multifunzione, flessibile, adattabile, attrattivo, che, grazie alla sinergia tra spazi fisici, e spazi virtuali (connessione alla nuvola e disponibilità di strumenti ‘smart’) rendono ubiqua nel territorio la presenza della scuola, trasformando la progettazione dell’edificio nell’occasione di realizzare uno strumento generativo di sviluppo. 44
L’ecosistema scuola: principi di progetto 1. L’organizzazione open dei progetti 2. La scuola: una piattaforma sostenibile
5. La certificazione di qualità 3. Le norme nazionali
NORME TECNICHE QUADRO PER L’EDILIZIA SCOLASTICA
4. Il monitoraggio della qualità dell’edificio L’applicazione delle Linee guida del D.M. 11/04/2013
NORTEC 10-09-2015 (3) SaveDate10/09/2015 – Autore Di Nuzzo Rosa
La buona scuola (Legge 13/07/2015, n.107)
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L’organizzazione “open” dei progetti
La progettazione contemporanea è sempre meno un atto creativo individuale, teso al ‘copyright’, e sempre più una scrittura collaborativa, che, secondo i principi dell’open innovation, coinvolge il progettista ed i soggetti della quadrupla elica (Pubblica amministrazione, imprese, ricerca, cittadini).Per questo, la produzione di progetti per le nuove scuole o per la riqualificazione delle esistenti può essere l’occasione di sperimentare nuove sinergie fra i soggetti coinvolti nella progettazione, che possano essere di modello a scala nazionale ed internazionale. Esse sono sintetizzate nell’immagine che segue (modello dell’open innovation per rigenerare la scuola) dove al livello inferiore sono i progetti delle scuole, prodotti in feedback con i soggetti della quadrupla elica, e in grado di sfruttare le nuove infrastrutture (cloud, datacenter, reti), ottenendo economie di tempo, di denaro e un’alta connettività, indispensabile per una progettazione collaborativa. Occorre sottolineare il salto di qualità per la progettazione grazie alle nuove infrastrutture. Esse infatti permettono: -- di aumentare esponenzialmente il volume delle informazioni accessibili e la loro velocità di trasmissione; -- di aumentare la qualità del lavoro, grazie alla varietà delle informazioni disponibili; -- una grande economicità del processo, grazie alla disponibilità di informazioni ad alto valore aggiunto a basso costo.
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Scopi del progetto Organizzazione per piattaforme Coinvolgere molteplici organizzazioni in modo olistico, per creare sinergie ed effetti cumulativi.
Visione a lungo termine Progettare per backcasting incorporando nei progetti gli effetti imprevisti dei cambiamenti futuri.
Approccio olistico Partecipazione aperta a tutti i soggetti, non solo a quelli con specifici interessi, per realizzare vantaggi multipli.
Approccio collaborativo L’apprendimento continuo e peer-to-peer è più efficace di un manuale o dell’apprendimento in aula.
Sinergia fra aspetti diversi Per realizzare progetti coerenti con il principio dell’accountability e compatibili le risorse.
Rivalutazione dei servizi La logica antropocenetica genera una visione del progetto come sistema di servizi, legati alla natura.
Monitoraggio continuo Il monitoraggio e la valutazione periodica e indipendente, migliorano la qualità dei progetti.
Molteplicità di finanziamenti Diminuisce la dipendenza da un’unica fonte per aumentare la probabilità che il programma rimanga attivo.
Organizzazione delle risorse Accesso libero al database L’accesso gratuito o a tariffe preferenziali alle informazioni è un fattore chiave per lo sviluppo economico-sociale.
Progettazione per l’intero ciclo di vita Moltiplica le sinergie positive per tutti i portatori d’interesse coinvolti nel progetto.
Strumenti operativi Esportazione dei progetti I progetti diventano modelli replicabili in altri contesti per aumentarne il valore aggiunto.
Big data divulgativi Le nuove tecnologie di raccolta e diffusione delle esperienze aumentano la pervasività dei progetti.
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Modello dell’open innovation per rigenerare la scuola Il caso del Trentino
Data Center: database progetti, materiali e software operativi
le nuove infrastrutture
Camera di commercio e ass. di categoria (Confindustria, Confartigianato, ecc) Formazione continua imprese e operatori Promozione culturale territorio
la piattaforma generativa
sapere e nuovi servizi
Comuni trentini Erogazione innovativa dei servizi Norme e regolamenti
Ordini professionali Aggiornamento professionale continuo
il rinnovo dell’ecosistema scuola: Nuove costruzioni Ampliamenti Adeguamenti antisismico/antincendio/ statico/funzionale Ristrutturazioni
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6 nidi d’infanzia: l’attualizzazione della scuola di Reggio Emilia
Rete Wifi hotspot
Connessione in fibra ottica delle aree industriali trentine Connessione in fibra ottica in banda ultra larga degli enti pubblici
Copertura ADSL 2+ (fino a 20 Mbps)
Università di Trento Apprendimento e ricerca istituzionale Fondazione Bruno Kessler Servizio di didattica a distanza Humanities hub + Schientific hub IPRASE Trentino Centri di ricerca locali (ICT, CMM, ...) sapere istituzionale: Longlife learning docenti Rete centri ricerca internazionali primo, secondo e Ricerca e sviluppo sulla didattica Rete spin-off terzo livello Rete imprese RICERCA E INNOVAZIONE
Trento Rise Smart campus Big Data Trento e Open data Trentino Smart Crowds Territorial Lab
VIVOscuola - il portale della scuola in Trentino Gestione della comunità scolastica Database e tool per la didattica free Servizio di monitoraggio delle scuole
EIT ICT Labs Nodo dell’Istituto europeo di tecnologia
TIS innovation park Incubatore di talenti
5 scuole d’infanzia: spazi come toolkit rimodulabili e interattivi
FABBRICHE DELL’INNOVAZIONE
MUSE FabLab Macchine, materiali e fornitori per la fabbricazione digitale Spazio di coworking/riunioni Organizzazione longlife learning
24 scuole del primo ciclo di istruzione: verso il campus e il fablab
49
La scuola: una piattaforma sostenibile
La progettazione delle scuole sperimentali prevista dalla legge “La buona scuola” (Legge 13 luglio 2015, n.107) deve essere di guida a livello nazionale per la coerenza con cui perseguire gli obiettivi qualitativi sottoscritti con le Convenzioni internazionali sull’ambiente. Dalla filiere logica che emerge dalle convenzioni nasce un metodo progettuale coerente con le principali metodiche internazionali, da ‘One planet’ al metodo metabolico olandese. Le Convenzioni internazionali definiscono infatti un quadro di standard obiettivo che guidano il percorso verso il progetto sostenibile, ma, implicitamente, anche il percorso di innovazione delle imprese che contribuiscono alla sua realizzazione. La tavola riassuntiva delle prestazioni essenziali per la qualifica di sostenibilità dei progetti innovativi si apre con il calcolo dell’impronta ecologica ed è imperniata sugli obiettivi fondamentali fissati dall’UE in tema di costruzioni: riduzione dell’impiego di materia, azzeramento del consumo di energia, contenimento delle emissioni, aumento della biodiversità. Questi obiettivi saranno raggiunti attraverso un metodo articolato nelle fasi progettuali del RIBA, adattate al contesto italiano, in modo da agevolare l’applicazione della metodologia BIM, la quale sarà alimentata da Big Data e si concluderà con il monitoraggio e valutazione del livello di qualità.
50
Il ciclo di vita dell’edificio e del progetto
Ideazione
Materia
Progettazione Progettazione Progettazione Costruzione preliminare definitiva esecutiva
Uso
Manutenzione Demolizione ordinaria: gestione e piccoli ripristini
Valutazione dei bisogni dei portatori d’interesse
Valutazione dell’energia incorporata nei materiali
Progetto architettonico
Strategie di Progetto sostenibilità e e calcolo manutenzione strutturale
Elaborazione di opzioni progettuali e studi di fattibilità
Selezione dei componenti
Proposta strutturale di progetto
Strategie costruttive e misure per la sicurezza
Valutazione dei risultati
Produzione dei componenti
Valutazione dei costi
Aggiornamento dei costi
Progetto preliminare
Progetto definitivo
Brainstorming Valutazione dei prodotti edilizi
Assegnazione dei contratti e delle responsabilità
Attrezzaggio del cantiere
Trasporto dei componenti
Programmaz. Costruzione e assemblaggio delle fasi di cantiere
Progetto esecutivo
Piano di cantiere
Manutenzione straordinaria: sostituzione o rimozione di parti
Dismissione e recupero
Riciclo o riuso
Trasporto in discarica
Libro d’uso e Programma di programma di demolizione e manutenzione recupero
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Gli standard internazionali di progettazione sostenibile
Obiettivi Footprint (ha/ab.)
Crescita biodiversità
Aumento aree protette Aumento dei servizi Aumento dei prodotti
Uso sostenibile dell’acqua
Contenimento dell’uso di materia
Materie prime non rinnovabili: Cemento Ghisa Alluminio Cloro Materie prime rinnovabili: Legno Dematerializzazione: TLC: Capacità di rete
52
2015
2030
2050
METODO DI PROGETTO
4,5
2,1
1,0
Footprint: calcolo dell’impronta ecologica dell’area e dell’edificio
-
40% 20% 60%
200% -
Crescita della biodiversità: valutazione della biodiversità dell’intervento e tecniche di recupero, quantità di cibo producibile
-
-
- 50%
Uso sostenibile dell’acqua: tecniche di recupero dell’acqua piovana e delle acque grigie, tecniche di risparmio dei consumi
-
- 20% - 20% - 20% - 25%
- 85% - 85% - 90% - 100%
-
- 15%
- 15%
-
100Mb
200Mb
Contenimento dell’uso di materia: selezionare dalla banca dati materiali quelli con minor energia incorporata e minor exergia
Dematerializzazione: definizione capacità di rete
Obiettivi Resilienza urbana
Green energia: Efficienza Rinnovabili Cogenerazione Rinnovo rete Consumo procapite elettricità Consumo procapite domestico Edifici: Consumo di energia (nearly zero energy) Emissioni RRR** Connettività Emissioni totali* Autonomia alimentare di quartiere Traffico: Consumo carburante* Consumo elettrico Emissioni
Zero rifiuti
RRR** materiali RRR** materiali edili Emissioni totali***
Cultura sapere innovazione
Scolarizzazione 1°livello Istruzione 3°livello Aumento della capacity building
* l/pers/anno
** riciclo, recupero, riuso
2015
2030
2050
METODO DI PROGETTO
-
27% 27% 20% -
40% 20%
-
- 75%
-
-
- 80%
-
-
0 0 50% 100Mb
200Mb
-
-
- 95%
20%
40%
40%
-
20% -
0 100% 0
Emissioni dirette dell’intervento: emissioni dell’intorno per funzione
-
50%*** 70%*** - 40%
- 80%
Rifiuti: tecniche di raccolta differenziata e in fase di progetto di recupero e riuso
Energia prodotta dall’intervento, bilancio energetico, relazione con le smart grid
Bilancio energetico dell’edificio
100% 40%
*** t/pers (residenza, lavoro, mobilità e cibo)
53
Le norme nazionali
L. 5 agosto 1975, n.412
Nasce il sistema scolastico integrato a scala locale
D.M. 29 settembre 1998, n.382
Miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori
L. 29 ottobre 1988, n. 464
Sicurezza, igiene ed agibilità dei locali
L. 10 febbraio 2000, n.30
Riordino dei cicli dell’istruzione
L. 1 marzo 2005, n. 26
Per l’adeguamento tecnologico degli edifici Messa in sicurezza degli edifici scolastici
L. 5 marzo 1990, n.46 Sulla sicurezza degli impianti L. 9 gennaio 1991, n.10
Per l’attuazione del piano energetico nazionale
Delibera 3 agosto 2011, n.76
L. 5 febbraio 1992, n.104
Legge-quadro per i diritti delle persone handicappate
D.L. 9 febbraio 2012, Disposizioni in materia di semplificazione e sviluppo n.5
D.M. 26 agosto 1992
Prevenzione incendi per l’edilizia scolastica
D.M. 11 aprile 2013
Nasce il sistema scolastico integrato, fisico e virtuale
L. 11 gennaio 1996, n.23
Indici di funzionalità edilizia, didattica e urbanistica
D.L. 4 giugno 2013, n.63
Per la realizzazione di edifici a 0 consumo energetico
L. 2 ottobre 1997, n.340
Sulla sicurezza a tutela delle persone
D.M. 14 aprile 2015
Per l’efficientamento energetico delle scuole
L. 16 giugno 1998, n.191
Certificazioni, formazione e lavoro a distanza
Riforma del sistema nazionale L. 13 luglio 2015 n. 107 “Buona scuola” di istruzione e formazione
Il progetto è prodotto dall’integrazione fra le norme nazionali e le direttive europee, ratificate dal nostro Parlamento, le quali costituiscono la base della normativa operativa elaborata dalle Regioni. 54
NORME TECNICHE QUADRO PER L’EDILIZIA SCOLASTICA
La legge “La buona scuola” (Legge 13 luglio 2015, n.107) è accompagnata dal manuale operativo elaborato per il MIUR da R. Di Nuzzo “Norme tecniche quadro per l’edilizia scolastica”, 2015 NORTEC 10-09-2015 (3) SaveDate10/09/2015 – Autore Di Nuzzo Rosa
55
Il monitoraggio della qualità dell’edificio
La qualità del progetto dipende dalla capacità di risparmiare risorse e di sviluppare processi di coesione. Questi principi danno luogo al progetto sostenibile e a metodi di tipo metabolico. 56
La certificazione di qualità
Impatto Consumo Consumo Materiali ambientale idrico energetico e risorse
Comfort interno
EcoCosti di Qualità Punteggio Punteggio gestione esercizio progettuale di qualità di quantità spazi
Leed
Hqe
Bream
Protocollo Itaca Casaclima
I risultati del progetto contemporaneo vanno certificati per dare trasparenza al raggiungimento degli obiettivi: risparmio di risorse ed energia, crescita dei livelli di benessere sociale. 57
5. Dalla scuola alla comunità Il progetto della scuola, come definito dal DM 11.4.2013 è un progetto sistemico, di conseguenza operare su un edificio significa cogliere le opportunità di dilatare lo spettro progettuale all’intero sistema urbano. La scuola diventa così una piattaforma: -- generativa, di iterazioni finalizzate alla crescita delle risorse umane; -- integrata e interconnessa con le infrastrutture telematiche previste dall’agenda digitale; -- per imparare e produrre grazie ai nuovi supporti tecnologici come la 3D Printer o Arduino. Lo spazio della scuola supera l’”imparare ad imparare”, grazie ad un processo accelerato che rompe ogni divisione spaziale fra l’apprendere ed il produrre; -- a scala urbana, in quanto la sua funzionalità esplode per la frammentazione prodotta dalla connettività, in uno ‘sprawl’ creativo destinato ad alimentare una molteplicità di funzioni urbane, per generare la città creativa; -- dicotomica, in quanto è: a) aggregante, in quanto crea nuove agorà urbane, centri di coesione, b) di scomposizione, per supportare la crescita di nodi creativi nella città; -- resiliente, e si esprime attraverso un sistema di toolkit, capace di adattarsi in tempo reale alle espressioni creative della gente. -- sostenibile, perché attenta a non incidere negativamente sulla bioproduttività del territorio. 58
L’ecosistema scuola: ideazione LE INFRASTRUTTURE:
L’EDIFICIO:
GLI ELEMENTI:
Data Center Unico del Trentino
Spazi di coesione
per erogare servizi ICT a basso consumo energetico (“green ICT”) e in ottica cloud computing
Agorà Aula magna Sala musica Civic center
Dorsale in fibra ottica per la connessione in banda ultra larga della quasi totalità degli enti pubblici
Spazi di apprendimento Aula home-base Spazio di gruppo Spazio individuale Spazio informale Spazio connettivo
Connessione in fibra ottica delle 5 aree industriali del Trentino
Spazi di sperimentazione
Rete Wifi di oltre 900 punti (hot-spot)
Atélier Laboratori
a supporto alla mobilità (in particolare di tipo turistico)
Spazi tecnici Servizi al personale Magazzini e archivi Smart grid e produzione di energia Altri impianti tecnologici
Copertura ADSL 2+ (fino a 20 Mbps) della quasi totalità delle utenze residenziali
@
Integrazione con contesto e sito
Fabbriche dell’innovazione (trattamento dati, editoria multimediali, industrie tecnologicamente avanzate.....)
Tablet
la RICEZIONE DEL SAPERE è diventato un processo INDIVIDUALE
Internet
MOOC PC
Piattaforma dati di rilievo e monitoraggio
spazio individuale spazio d’incontro
Piattaforma integrata
ampliamento crescita
ampliamento/crescita
ampliamento crescita spazio informale spazio di relazione
relax
Piattaforma per imparare
PiattaformaPIATTAFORMA resiliente
ENTRATA
portico
ntro
ll’inco
MICA de DINA luogo
ATIVA BOR sso OLLArconne
Piattaforma per interagire
C inte io
spaz
VA uzione ERATI prod GENogo della lu CA NETI MAG rte lla fo trattiva o da at luog carica
OLKIT
I toolkit sono strumenti a disposizione dei portatori di interesse impegnati nella gestione della piattaforma open del sapere urbano per lo sviluppo dei saperi dinamici, collaborativi, generativi e attrattori
Piattaforma smart
Piattaforma per produrre Four plug power outlet
stool A-frame for large material storage on wheels 2 meters X 1 meter footprint
Internet drop
keyboard monitor
ShopBot Room: 6 X 4.5 meters Contains: ●ShopBot ●Dust Collector ●Storage for large materials ●Storage for hand and electric tools ●Large Door for bringing in large materials ●High talel for computer and drawings ●High stool ●Large rolling table for workspace
1.2 meters X 1.2 meters rolling work table
Large door for material loading
Integrazione di edificio, arredi, smart
Requires: one special dedicated circuit/outlet earth-ground for the ShopBot spindle + dust collector (single phase, 220-240V)
Dust collector 220V
Open shelving for tools
Four plug power outlet
Four plug power outlet
ma di TOOLKIT: E DI EDIFICIO nti di INTERATTIVITÁ, REATIVITÀ e AGGREGAZIONE
Piattaforma generativa
ShopBot-- 200-240V Working bed is 1.2 meters X 2.4 meters (requires special electrical connection)
Podcast
Online Learning
Four plug power outlet
@
Special outlet, single phase 220V, Dedicated circuit with earth-ground
CLOUD Smartphone
ICT
Spazi biologici Impianti sportivi Spazi per produrre cibo Accessibilità, parcheggi
59
60
le persone l’offerta formativa
La progettazione delle nuove scuole apre l’opportunità di pensare l’intero ciclo del progetto, integrando la progettazione dell’edificio e la programmazione delle fasi d’uso, attraverso il monitoraggio continuo. Oggi la tendenza è quella di spostare sempre più l’attenzione sulla fase d’uso delle scuole, come testimonia l’evoluzione della normativa nazionale sull’edificazione (durabilità dei materiali, prestazioni energetiche, consumo di risorse primarie, ...). Ad oggi abbiamo un’ampia disponibilità di modelli di monitoraggio, sia nelle fasi di ideazione, sia nelle fasi d’uso dell’edificio, provenienti principalmente dal mondo anglosassone. Questi strumenti hanno principalmente lo scopo di coordinare la progettazione di tutte le fasi in modo da ottimizzare la performance energetica e funzionale e massimizzare la convenienza economica dell’intervento. I parametri di valutazione proposti nelle pagine a seguire sono stati individuati in relazione all’attuale Legge “La buona scuola (Legge 13 luglio 2015, n.107), e riguardano: - il posizionamento, rispetto agli standard comunitari in materia di sviluppo delle risorse umane (studenti e cittadini coinvolti nei processi di crescita del sapere); - il livello diagnostico delle condizioni delle scuole, per quanto riguarda lo stato di conservazione e manutenzione delle singole componenti ed il loro livello di sostenibilità: - il contenimento di consumo di materia, energia, acqua, e il livello di connettività; - la qualità del contesto: misura la capacità della scuola di generare relazioni attive con il contesto.
competenze insufficienti
le scuole
Piattaforma dati: rilievo e monitoraggio
abbandono scolastico disoccupazione
buoni servizi di apprendimento e sperimentazione scarsità di strutture ad uso collettivo buona articolazione dei POF alta dotazione tecnologica
distribuzione territoriale omogenea
scuole secondarie 2o
scuole secondarie 1o
scuole primarie
scuole dell’infanzia
riduzione scolarità
forte calo demografico
tasso natalità
bambini 3-5 anni
bambini 6-10 anni
ragazzi 11-13 anni
ragazzi 14-18 anni
calo iscritti
(Istat 2002- 2011)
(Istat 2009-2015)
(Istat 2009-2015)
(Istat 2009-2015)
(Istat 2009-2015)
(MIUR 1999-2009)
- 0,4%
- 3,4%
- 4,3%
- 15,1%
- 7,2%
- 17%
20,1
studenti per classe
16,8
2,47
studenti per classe
docenti per classe
0,20
1,66
0,28
docenti di sostegno per classe
docenti per classe
docenti di sostegno per classe
classi nella scuola primaria
classi nella scuola secondaria 1o basso affollamento classi
20
studenti per classe
alta intensità di docenti
classi nella scuola secondaria 2o grado
- 40
circoli didattici
- 46
0,20
docenti di sostegno per classe
istituti comprensivi MIUR, variazione 2008-2010
2,49
docenti per classe
istituti secondari di primo grado
- 65
MIUR, variazione 2008-2010
accorpamento istituti
MIUR, variazione 2008-2010
istituzioni scolastiche
istituti secondari di secondo grado
MIUR, variazione 2008-2010
MIUR, variazione 2008-2010
- 10
- 23
scuola primaria
scuola sec. I grado
scuola sec. II grado
num. medio classi per scuola 2010
num. medio classi per scuola 2010
num. medio classi per scuola 2010
5,8
6,8
16,4
61
Il metodo per il rilievo delle scuole qualità del servizio
Qualità deL contestO
QUALITà DELL’EDIFICIO
Livelli INVALSI OCSE-PISA
Connettività e livello di sapere
Livello di servizio Caratteristiche del plesso, numero docenti e personale ATA, numero studenti (di cui % stranieri)
Livelli apprendimento in italiano e matematica Competenze digitali Uso critico delle TLC, conoscenza dei software, navigazione internet Livelli di abbandono Posizione rispetto all’obiettivo europeo di abbandono max 10% Programmi LLL Tasso partecipazione a corsi MOOC a tutti i livelli di istruzione Programmi di studio all’estero Tasso partecipazione a Erasmus Plus, Leonardo, ... Scambio dei docenti Tasso partecipaz. a Grundtvig, ... Formazione dei docenti
62
Ampiezza di banda Offerta scolastica e popolazione Numero istituti e sedi, numero studenti e docenti, densità studenti Numero abitanti, età media, connettività, livello di sapere Strutture sociali Numero associazioni attive, densità sulla popolazione, giudizio sul livello associativo Accessibilità stradale, ferrov., aeroportuale, mezzi pubblici Distanza dalle città e dai maggiori centri universitari Luoghi di coesione Presenza di: teatri, cinema, musei, parchi, ...
Inserimento nel tessuto urbano Orario di apertura della scuola, presenza di spazi e organizzazione di attività per uso extracurriculare, opportunità di partecipazione a eventi culturali Luoghi di coesione Agorà, auditorium, biblioteca, bar, mensa, giardini, strutture sportive Nodi e spazi di apprendimento Laboratori, aule, spazi connettivi Accessibilità Trasporto pubblico, piste ciclabili, parcheggi Digitalizzazione e connettività
Numero pubblicazioni, livello di valutazione studenti, partecipazione a LLL
Ampiezza di banda, attrezzatura dispositivi digitali
Numero di attività gestite da genitori, associazioni esterne alla scuola, comunità locale, ...
Qualità edilizia Tipologia edilizia, qualità ambientale, spazi esterni e indoor
Il metodo per il monitoraggio delle scuole Livelli Invalsi OCSE-PISA
Qualità edilizia Digitalizzazione e connettività
Competenze digitali Livelli di abbandono
Nodi e spazi di apprendimento
io
Qualità del servi zio
dific
Programmi di studio all’estero
ll’e de tà ali
Programmi LLL
Accessibilità
Qu
Luoghi di coesione Inserimento nel tessuto urbano Livello di servizio
Scambio dei docenti Qu al
o test con Connettività e livello di sapere
el
Gestione aperta delle attività collettive
d ità
Formazione dei docenti
Luoghi di coesione Accessibilità
Strutture sociali
Offerta scolastica e popolazione
Il modello di monitoraggio è articolato in tre fasi: qualità e gestione degli edifici scolastici, qualità del contesto urbano, e qualità del servizio. Il livello di qualità è determinato dal posizionamento di ogni unità scolastica rispetto agli standard UE. 63
Il rilievo delle scuole AgorĂ Istituto Comprensivo di Mormanno Mormanno (CS)
Liceo Classico Statale G. Garibaldi Castrovillari (CS)
Istituto d’Istruzione Superiore E. Maiorana e S. Valentini Castrolibero (CS)
Scuola primaria Fratelli Bandiera S.Giovanni In Fiore (CS)
64
Aule
Laboratori
Dotazione tecnologica
Strutture attrezzate
Qualità spazi interni
Contesto urbano
Qualità spazi esterni
Qualità edilizia
65
Il rilievo dei contesti
Mormanno
Castrovillari
Castrolibero
66
Dati demografici
Offerta scolastica e popolazione
Associazioni attive
Luoghi di coesione
3.186 abitanti etĂ media 47 16% disoccupati % disocc. giovanile
1 istituto 5 sedi n.d. studenti n.d. docenti n.d. stud./ab.
3 associazioni attive, 1 ogni 1.062 abitanti: medio livello associativo
teatri e cinema X musei parchi chiese X
22.458 abitanti etĂ media 42,9 23% disoccupati % disocc. giovanile
9 istituti 27 sedi 4.669 studenti 653 docenti 1 stud./4,8 ab.
22 associazioni attive, 1 ogni 1.020 abitanti: medio livello associativo
teatri e cinema X musei X parchi chiese X
9.945 abitanti etĂ media 41,9 18% disoccupati % disocc. giovanile
2 istituti 23 sedi 3.037 studenti 409 docenti 1 stud./3,3 ab.
34 associazioni attive, 1 ogni 292,5 abitanti: alto livello associativo
teatri e cinema X musei X parchi X chiese X
Accessibilità stradale
Accessibilità ferroviaria
Accessibilità aeroportuale
Accessibilità portuale
Disponibilità di banda larga
Distanza da Cosenza: Non servito da 96 km, 1 h ferrovia
Aeroporto più vicino: Lamezia Terme 160 km - 1 h 30’
Porto più vicino: Crotone 180 km - 2 h 20’
ADSL fino a 20 Mbps
Distanza da Cosenza: 75 km, 50’
Non servito da ferrovia
Aeroporto più vicino: Lamezia Terme 135 km - 1 h 20’
Porto più vicino: Crotone 145 km - 2 h 05’
ADSL fino a 20 Mbps
Distanza da Cosenza: 4 km, 10’ Distanza da Reggio Calabria: 190 km, 2h
Cosenza - Gioia Tauro: 2h 30’ Cosenza - Reggio Calabria: 3 h
Aeroporto più vicino: Crotone 67 km - 51’
Porto più vicino: Crotone 58 km - 49’
ADSL fino a 20 Mbps
67
Piattaforma generativa forze guida L’ecosistema scuola è una macchina generativa, per la crescita delle risorse umane di un territorio e principale fattore di sviluppo della ricchezza dello stesso. Il ruolo del progettista è dilatare la sua capacità di ideare un manufatto fisico per integrarlo in un sistema di relazioni, di oggetti materiali ed immateriali; in sostanza, di ideare una piattaforma che segna il passaggio dalla “machine à habiter” di Le Corbusier alla ‘machine’ multifunzionale e multiscopo del 21° secolo. La progettazione dei nuovi interventi scolastici deve essere supportata da una piattaforma interdisciplinare capace di avvalersi dei contributi di esperti appartenenti ai diversi mondi scientifici fin qui citati: della pedagogia, dell’innovazione, del rinnovo urbano. Prenderebbe così forma la struttura della “quadrupla elica” che è elemento qualificante di una progettazione ispirata ai principi dell’open innovation.
Rinnovo dei modelli pedagogici
rigenerazione dei manufatti
Rinnovo del sapere urbano
68
INNOVAZIONE
RICERCA E SVILUPPO
CREATIVITÁ E RELAZIONI
MUSICA
La scuola stimola la capacità di innovazione
PRODUZIONE
RICERCA
ARTE
WORKSHOP STUDIO
ELETTRONICA
DIGITALE
La scuola aumenta le capacità individuali.
La scuola sviluppa l’imprenditorialità
BIOLOGIA SPORT
L’edificio permette di sperimentare nuovi materiali e oggetti (IOT)
risparmio energetico
%
cibernetica
nuovi materiali auto-rigeneranti
ricerca
L’edificio è un organismo ad alte prestazioni, connettività e capacità
tecnologie green
L’edificio è aperto a saperi diversi e a molteplici portatori d’interesse aziende P.A.
industrie bio
Le scuole sono il motore della rete urbana
sviluppo del sapere
industrie dati
industrie abilitanti
sviluppo economico
Le scuole forza guida del rinnovo produttivo
Il sapere forza guida dei nuovi servizi abilitanti
sviluppo della coesione sociale 69
Piattaforma integrata L’applicazione dei principi dell’open innovation alla progettazione delle nuove scuole dilata il campo operativo dell’architetto, inserendolo in un modello interdisciplinare molto evoluto, a condizione di rinnovare radicalmente le infrastrutture ‘abilitanti’ per progettare. Si creerebbe così una sinergia fra la realizzazione di nuove infrastrutture ‘abilitanti’ e la riqualificazione del mestiere di architetto. E’ chiaro che “La buona scuola” deve essere coniugata con “La città nuova”, dove la pubblica amministrazione crea nuove infrastrutture per i data base e i rappresentanti degli architetti nuovi servizi in rete. La progettazione sarebbe così supportata da: -- data base dei progetti, che sono contemporaneamente strumento di conoscenza della qualità di progettazione e strumento utile per il monitoraggio e l’aggiornamento dello stato di fatto delle scuole; -- data base dei materiali: a servizio sia della progettazione, sia delle imprese per allargare il loro mercato a scala internazionale; -- data base dei software: per poter disporre in modo collaborativo degli strumenti di progetto; -- certificazione on-line, per disporre a basso costo di un importante fattore di qualità.
LE INFRASTRUTTURE: Data Center per erogare servizi ICT a basso consumo energetico e in ottica cloud computing Dorsale in fibra ottica per la connessione in banda ultra larga delle utenze pubbliche e affari
Connessione in fibra ottica delle utenze affari
Rete Wifi hot-spot a supporto della mobilità (ad es. turismo)
Copertura ADSL 2+ (fino a 20 Mbps) delle utenze residenziali Imprese innovative (trattamento dati, editoria multimedia, industrie avanzate tecnologicamente, ...)
70
@
L’EDIFICIO:
GLI ELEMENTI: Spazi di coesione Agorà al chiuso/aperto Aula magna Civic center Spazi di apprendimento Aula home-base Spazio di gruppo Spazio individuale Spazio informale Spazio connettivo Spazi di sperimentazione Atélier Laboratori Sala musica Spazi tecnici Servizi al personale Magazzini e archivi Smart grid e produzione di energia Altri impianti tecnologici Integrazione con contesto e sito Spazi biologici Impianti sportivi Spazi per produrre cibo Accessibilità, parcheggi
71
Piattaforma per imparare
Tramontato fin dagli anni ‘70 il modello dell’insegnamento top down con articolazione lineare sia nella disposizione delle aule, sia della loro organizzazione interna, a favore di un modello dinamico, proposto da Sharoun fin dagli anni ‘50, e recepito dal nostro ordinamento legislativo alla metà degli anni ‘70, oggi, con il D.M. 11.04.2013 e le opportunità della Legge “La buona scuola” 13.07.2015, siamo chiamati a gestire il passaggio verso un’organizzazione creativa dello spazio didattico. La matrice di tale organizzazione è piuttosto complessa, essa è il mix di una serie di apporti scientifici: del pensiero cognitivo, del system thinking, del pensiero tecnocratico. Il pensiero dei cognitivisti presuppone un rapporto attivo fra docente e studenti, il ruolo del docente è quello di fornire attiva leadership e svolgere attività continua di coordinamento. Di conseguenza l’idea di spazio è basata sul concetto di improvvisazione, e, quindi la sua organizzazione è simile a quella della “commedia dell’arte”, dove il docente dà il via all’apprendimento creativo, e gli studenti utilizzano una vasta gamma di strumenti per ascoltare, riflettere, visualizzare e sviluppare le loro intuizioni. Il system thinking si inserisce in questo filone: l’aula diventa un sistema neuronale, sempre modificabile, con una morfologia simile a quella di una mappa mentale. Ugualmente il pensiero tecnocratico assume come riferimento il comportamento dei campi elettromagnetici, per sviluppare uno spazio collaborativo sempre cangiante, alimentato da ogni tipo di media.
72
spazio individuale
spazio d’incontro
spazio informale
spazio di relazione
relax
73
Piattaforma per interagire Attitudini/CapacitĂ Collaborazione multidisciplinare
Mostrare, non raccontare
Propensione all’azione
Concentrarsi sui valori umani
Consapevolezza del processo
Prototipare
Saturare
Sintetizzare
Concentrarsi
Scatenarsi
Realizzare
Riflettere
Azioni
74
Proprietà Postura
Riflessiva
Orientamento
Attiva
Atmosfera
Rilassata
Individuale
Superfici
Collaborativo
Densità
Vivace
Rada
Per creare
Per mostrare
Magazzini
Concentrata
Protetti
Disponibili
Luoghi Luoghi home-base
Spazi di incontro
Spazi di transito
Strutture di supporto
La complessità di progettazione dell’edificio si riflette anche nel disegno degli spazi interni, o più in generale dei microspazi, a causa dei feedback tra corpo umano e spazio fisico e virtuale. 75
Piattaforma per produrre
Str
R WA RD E
NE
Four plug power outlet
Four plug power outlet
stool A-frame for large material storage on wheels 2 meters X 1 meter footprint
Internet drop
1.2 meters X 1.2 meters rolling work table
Open shelving for tools
Four plug power outlet
Power outlet for 4 inputs Separate circuit
SIO Power outlet for 4 inputs Separate circuit
speaker
Screen for projection
speaker
CO
Four plug power outlet
Dust collector 220V
Microphone
conferenze e brainstorming
Design, learning and conference space 6 meters X 6 meters Note: Computers should be on moveable Tables so that space can be reconfigured.
Rolling chair
Rolling chair Laptop with webcam
itor
Power outlet for 4 inputs Separate circuit
Power outlet for 4 inputs Separate circuit
mo nit or
ke
or nit mo
yb
Power outlet for 4 inputs Power outlet for 4 inputs Separate circuit Separate circuit Internet Internet drop drop Internet drop
rd
oa
m on ito r yb
oa
rd
Rolling chair
Internet drop
Internet drop
ke
monitor
Internet drop
Rolling chair
or nit mo
monitor
ke
yb
oa
rd
keyboard Rolling chair
Rolling chair
ke yb oa rd
keyboard
monitor
Digital projector Hangs from ceiling Need two audio.video Digittal cables
Rolling chair
Rolling chair
Power outlet for 4 inputs Separate circuit
Power outlet for 4 inputs Separate circuit
Internet drop
oard keyb
Internet drop
mon
itor
oard
mon
C
Rolling chair
Power outlet for 4 inputs Separate circuit
Internet drop
keyboar d
C
Rolling chair
e on izi os e sp ion i e vis i d di az on Sp e c
Requires: one special dedicated circuit/outlet earth-ground for the ShopBot spindle + dust collector (single phase, 220-240V)
ND IVI
ShopBot Room: 6 X 4.5 meters Contains: ●ShopBot ●Dust Collector ●Storage for large materials ●Storage for hand and electric tools ●Large Door for bringing in large materials ●High talel for computer and drawings ●High stool ●Large rolling table for workspace
Large door for material loading
monitor
ShopBot-- 200-240V Working bed is 1.2 meters X 2.4 meters (requires special electrical connection)
Special outlet, single phase 220V, Dedicated circuit with earth-ground
keyboard
Rolling chair
76
HA
esposizione e shopping
keyb
L’idea dell’imparare è oggi affiancata da quella del produrre, quello del FabLab è il nuovo paradigma con cui deve confrontarsi la progettazione della scuola. Con questo la scuola entra nella terza rivoluzione industriale, grazie alla disponibilità di attrezzi come la 3D printer o il robot Arduino caratterizzati dal basso costo e dalle infinite applicazioni. Gli studenti vengono immediatamente in contatto con la nuova realtà che permette loro oltre che di imparare di sperimentare ed anche commercializzare il risultato del loro lavoro. E’ questo un cambiamento rilevante, che aumenta le capacità di chi frequenta le scuole di confrontarsi con nuove concezioni del produrre, ne affina lo spirito imprenditoriale e ne accorcia in modo rilevante i tempi di apprendimento. Con il FabLab il paradigma della tripla elica giunge a completezza e la scuola si dimostra di esserne il motore.
utt ura
spazio modulare e ricombinabile, prodotto con la fabbricazione digitale attraverso lasercutting (modello Wikihouse)
spazio per 3D printing
Power outlet for 4 inputs
monitor 3D Scanner .6 X .6 meters
3D Printer .6 X .6 meters
keyboard
Cubicles for user project storage .35 wide X 3 long X 2 meters high
← 3.5 meters →
Stool
Shelving .5 deep X 1 wide X 2 tall meters (storage for materials)
3D printing space 3.5 meters X 5 meters
Internet drop Power outlet for 4 inputs Air ventilation to outside Dedicated earth-grounded circuit 400-800cfm
Internet drop Power outlet for 4 inputs Dedicated earth-grounded circuit
Air ventilation to outside 400-800cfm
← 1 X 1.35 meters -->
monitor
Shelving for stock ½ depth X 1 wide X 2 tall meters
Laser 1 1 X 1 meter
Laser 2 1 X 1 meter
keyboard
← 1 meter →
ti ica ed re i d ur az od Sp er pr p
← 1 meter →
← 1 X 1.35 meters -->
monitor
keyboard
← 5 meters → Laser Area and Work space 6 meters X 5 meters
Stool
High Stool
Stool
High Stool
High Stool
Rolling work table 2.5 X 1.5 meters Higher than desk height/more like counter height
High Stool
Rolling work table 2.5 X 1.5 meters Higher than desk height/more like counter height
High Stool
Power outlet for 4 inputs hole
High Stool
High Stool
spazio per i componenti elettronici
Ceiling drop For power (4 outlets) & Internet
Ceiling drop For power (4 outlets) & Internet High Stool
spazio per lasercutter, signcutter, fresatrice
High Stool
← 1 meter →
← 1 meter →
Internet drop
High Stool
monitor
Internet drop
Power outlet for 4 inputs
Power outlet for 4 inputs
Shelves for tool storage, leave space on desktop underneath for modela and computers (.38 X 3 meters) Internet monitor drop Modela .6X.6 meters
hole
Vinyl cutter .6X1 meter
keyboard
keyboard
← 5 meters → Electronics Workbenches Each bench space is 5.2 meters X 2 meters Whole space: 5.2 meters X 4.3 meters
Rolling chair
Rolling chair
Basic counter space is 1 meter X 5 meters, desktop height, need shelving above both bench sections to handle storage of tools and bench-top test equipment. Includes: 7 power taps (4 outlets ea) with 110V if US loation, 220V power if outsdie of US 4 Internet drops, one per computer. Broadband please-- 1mbps minimum.
● ●
Air ventilation to outside
Power outlet for 4 inputs
Large Sink
← 5 meters →
Stool
PROGETTAZIONE E FABBRICAZIONE
Stool
Molding and Casting, Silk Screen Printing Area 5.2 meters X 2.5 meters
spazio per stampaggio, serigrafia, fusione
Rolling chair
Rolling chair
Rolling chair
← 5 meters →
keyboard Soldering iron Internet drop
monitor
Power outlet for 4 inputs
Soldering iron
Soldering iron
Shelves for test equipment and storage, leave space on desktop underneath for electronics component bins (.38 X 3 meters) hole
hole Power outlet for 4 inputs
Internet drop
monitor
hole Power outlet for 4 inputs
Power outlet for 4 inputs
Basic counter space is 1 meter X 5 meters, metal surface for easy clean-up and includes: ●One large sink with hot and cold 110V if US, 220V if outside of US ●Air ventilation to outside for fumes Under Counter is open shelving for storage of heavy transformers, heavy molding & casting materials, paints, cups, stirrers, silk screens, etc. Maybe put a few high stools here as well for sitting while working.
Molding and Casting/Silkscreen Space 5 x 2,50 metri
Laser Area 6 X 8 metri
Sp to azi ta o le
Rolling chair
keyboard
← 1 meter →
← 1 meter →
Hot & Cold Water Convection Oven
Fume Hood 300-400 cfm
Conference/Learning Space 3D Printing Space 6 X 6 metri
Central Work Space Storage for Projects 5 X 6 metri
Electronics area 5.2 X 4.3 metri
ricomposizione del Fablab Shopbot Space 6 X 4,5 metri
3D Printing Space 3, 5 X 5 metri
Office, Materials Storage and Exhibition Space l= 18 metri h= 4 metri
77
Piattaforma smart Ubiqua
Il significato di scuola smart si è rapidamente evoluto negli ultimi dieci anni, per cui oggi possiamo parlare di tre generazioni smart che convivono nel progetto: -- scuola smart 1.0, in cui il concetto è dominato dai fornitori di tecnologia, che viene applicata sia dell’edificio, sia ai dispositivi usati dalla docenza e dagli studenti. E’ l’epoca caratterizzata dallo smart building e dal tablet; -- scuola smart 2.0, dominata dalla sperimentazione di nuovi modelli organizzativi ‘intelligenti’, guidati dall’avanzamento nello studio dei sistemi cognitivi e dal system thinking. L’idea di smart è dominata dal dilatarsi dell’accessibilità ai corsi grazie alla didattica on line, ai webinar. Il progetto della scuola smart diventa così un progetto a scala urbana; -- scuola smart 3.0, dominata dalla creatività e dalla co-creazione civica. Le opportunità tecnologiche sono strumenti della crescita della coesione e dell’integrazione della diversità. La scuola smart 3.0 dilata le sue potenzialità per inserirsi armonicamente nel campo delle nuove infrastrutture urbane abilitanti. 78
Ad alta complessità tecnologica
Aperta e longlife
Con strumenti miniaturizzati eQUALE a basso costoHA PIÙ BENEFICI PER I DIVERSI LIVELLI DI ISTRUZIONE? STRUMENTO 0-2 ANNI
100
3-5 ANNI
6-8 ANNI
9-12 ANNI
90 80 71%
69%
70 61%
60
55% 50%
50
42%
42% 29%
11%
Lap top
Nes pre suno d ced e enti i
3%
Tab let
Lap top Nes pre suno d ced e enti i
Tab let
Netb ook
5%
Sm artp hon e
Lap top Nes pre suno d ced e enti i
Tab let
Netb ook
Tab let
Netb ook
Sm artp hon e
0
7%
6%
Sm artp hon e
9%
8%
20%
18%
Lap top Nes pre suno d ced e enti i
10
25%
24% 18%
20
Netb ook
30
Sm artp hon e
40
79
L’integrazione di tre aree progettuali: edificio, arredi, spazi smart Integrazione con contesto e sito
Spazi di coesione
80
Spazi di apprendimento
Spazi di sperimentazione
81
Spazi tecnici
Spazi smart
82
Arredi
83
Piattaforma resiliente Dalla parcellizzazione ...
Se le nuove tecnologie permettono di aumentare le capacità cognitive e le possibilità di scelta, e di avviare nuovi paradigmi come quello del produrre che affianca quello storico dell’imparare, ugualmente sono disgreganti, perché ubique: infatti permettono di erogare una parte non indifferente dei servizi scolastici 24/24 in qualsiasi luogo. Questo può essere positivo a livello individuale (possibilità di imparare ovunque), economico (basso costo del servizio), ed anche urbano (possibilità di inserti ‘creativi ed educativi in qualsiasi parte della città), ma distrugge il senso di identità, di coesione e di comunità che solo un tradizionale impianto scolastico può dare. Il progetto della scuola diventa così dicotomico, in quanto: -- ha il difficile compito di contrastare la polverizzazione degli spazi fisici e sociali causata dall’iperconnettività individuale; -- deve essere in grado di sfruttare la connettività per collegare la scuola alle principali funzioni urbane, specie per il long life learning. Da questo punto di vista è da considerare attentamente la rivalutazione che il DM 11.4.2013 fa dello spazio collettivo, spinto dall’importanza che assume il long life learning e, di conseguenza, le attività didattiche e di incontro informali. Il decreto spinge ad immaginare la scuola come Agorà urbana, centro della coesione urbana e della resilienza sociale.
84
L’edificio scolastico esplode per la frammentazione generata dai nuovi strumenti e dalla connettività. La ricezione del sapere diventa un processo individuale
... alla ricomposizione La scuola interagisce con la molteplicità delle funzioni urbane, generando la città creativa: - aggrega attorno a sè una nuova agorà urbana, - alimenta lo sviluppo di creatività .
... alla resilienza Il progetto della scuola è resiliente: si configura come un sistema di toolkit, capace di gestire in tempo reale ai cambiamenti. La scuola diventa così un agente attivo della rsilienza urbana. I toolkit sono dispositivi urbani dalla forte interattivitá, a disposizione dei portatori di interesse della piattaforma open del sapere urbano.
cloud
Tablet
CLOUD Smartphone
ICT
@
Podcast
sapere tradizionale
Online Learning Internet
MOOC PC
esplosione del sapere
sapere personalizzato
cloud
scuola “open”
TOOLKIT
citta’ creativa
scuola + città resiliente 85
La nuova scuola: un generatore di sviluppo Con le opportunità delle nuove leggi sulla scuola ed il metodo fin qui illustrato l’occasione della realizzazione delle nuove scuole o della riqualificazione delle esistenti è l’occasione per realizzare un sistema scolastico organico in sinergia con i progetti di innovazione che devono caratterizzare i nostri territori: della connettività, grazie alle moderne reti telematiche, della sostenibilità, grazie all’impegno nel rispettare i parametri delle Convenzioni internazionali sull’ambiente. Le forze guida del rinnovato sistema delle scuole sono : Le nuove fabbriche Data Center, questa struttura sarà la nuova industria di base urbana ed avrà la duplice valenza di promuovere l’erogazione di servizi ICT a basso consumo energetico (“green ICT”), di consentire l’erogazione dei servizi in ottica cloud computing, di abbassare il costo di erogazione degli stessi; Le fabbriche dell’innovazione, o gigafactories, esito della strategia di specializzazione intelligente che sarà promossa da ogni territorio e dell’impostazione creativa del sistema scolastico. Le nuove infrastrutture di TLC La macro infrastruttura delle TLC permette di inserire le scuole nella strategia della quadrupla elica. Infatti grazie ad una dorsale in fibra ottica la scuola è connessa con gli enti pubblici ed i relativi servizi, e con le imprese. Si realizza continuità fra il momento dell’apprendere e quello del lavoro, rendendo operativa la filosofia del FabLab;
Cavareno Denno
CLES
Vermiglio
MEZZOLOMBARDO S. Michele all’Adige
Predazzo
Malè
Canazei
TRENTO
TIONE
Fornace
Storo Calavino
BORGO VALSUGANA
Dro
Condino
GRIGNO
Levico Lavarone
ARCO
Riva del Garda
Mori
ROVERETO Avio
86
BELLAMONTE
CAVALESE
SCUOLA SOSTENIBILE
M. di Campiglio
Strigno
L’ombrello delle TLC, sono le infrastrutture diffuse che connettono 24h/24 la scuola alle case, alle piazze, ai luoghi di lavoro e svago, grazie alla rete Wifi di supporto alla mobilità e la rete ADSL o Fibra a servizio delle residenze. Queste infrastrutture permettono di sperimentare forme di educazione continua, per l’aggiornamento dei lavoratori e di sperimentare nuove forme didattiche.
@
Le nuove scuole I nuovi luoghi di apprendimento avranno qualità ispirate a: -- scuola per l’infanzia: è sempre attuale l’insegnamento della scuola di Reggio Emilia, con l’ambiente come terzo maestro; -- scuola primaria: esasperazione della multifunzionalità e della flessibilità. Il progetto tende a divenire un sistema di toolkit per riadattare di volta in volta lo spazio secondo varie esigenze; -- scuola secondaria di primo e secondo grado: il campus e la simbiosi con la produzione saranno i due caratteri dominanti; -- scuola terziaria: avrà un legame sempre più stretto con le imprese e quindi spazi altamente specializzati (laboratori) accessibili non solo dagli studenti, e spazi per incontri mirati (meeting, conferenze). I nuovi oggetti Essi sono la vera novità, infatti con lnternet of things siamo chiamati a riprogettare radicalmente gli oggetti che compongono la scuola e le sue attrezzature: dovremo ripensare strumenti da sempre passivi come attivi (in grado di ascoltare, memorizzare, programmare, connettere). È questa, assieme ai FabLab, la vera rivoluzione.
87
Data center Trentino
Fabbriche innovative
Cavareno Vermiglio
Scuola connessa con le nuove infrastrutture
Scuola connessa con i centri del sapere internazionali Didattica a distanza
CLES
Malè
scuola: connessa
Madonna di Campiglio
@
Denno
Aule connesse
EFFICIENTE
Fablab
TIONE Condino
Sistema scuole
Scuola connessa con la Pubblica Amministrazione
Sistema biblioteche SanitĂ
88
Dro
Storo
ARCO Comuni Forestale
Riva del Garda
WiFi spazi pubblici WiFi residenze
Le infrastrutture di connessione in Dorsale
WiFi luoghi di aggregazione
@Scuola connessa
ndaria ica seco fibra ott Dorsale in fibra ottica principale
con il quotidiano
MEZZOLOMBARDO
S. Michele all’Adige
BELLAMONTE
SOSTENIBILE Fonte: Neil Michels, A Civic School, 2011
CAVALESE
Predazzo Canazei
TRENTO Fornace Strigno Calavino
Levico
GRIGNO
BORGO VALSUGANA
Scuola connessa con la produzione ROVERETO
Spini di Gardolo Le Albere Lavarone
Mori
Mori
Volano
Avio
Rovereto
89
6. Database L’attuale sistema di progettazione funziona per feedback ed è articolato in precisi momenti codificati a livello nazionale ed internazionale (standard delle convenzioni internazionali sull’ambiente, standard dell’UE, procedure BIM di progettazione, metodo LEED’s di certificazione, ecc...). Questo implica per il progettista elevati costi per la disponibilità, l’aggiornamento e la gestione di strumenti complessi. Perciò la progettazione della scuola deve essere supportata da data base aperti, che permettano ai professionisti di allargare il proprio vocabolario progettuale, di abbassare il costo di produzione grazie alla disponibilità di supporti tecnici, di adeguare il progetto ai migliori standard internazionali. Inoltre i data base aperti permettono alle amministrazioni pubbliche di ottenere più elevati livelli di efficienza e trasparenza e di relazionarsi con una maggiore dinamicità con le piattaforme internazionali. Questo significa che la legge “La buona scuola” (Legge 13 luglio 2015, n.107) deve essere l’occasione di sviluppo di pratiche collaborative fra professionisti, fra le loro rappresentanze e gli enti pubblici, contribuendo così all’ammodernamento del sistema dei servizi, indispensabile per l’adeguamento tecnologico del nostro Paese.
90
I molteplici impianti del progetto Cibernetica e didattica
Sinergia fra modelli cognitivi e didattica
Sinergia fra modelli cognitivi e regole di spazio
Pensare al futuro: gli scenari
Principi del progetto di qualitĂ
Modelli cognitivi e regole di spazio
La dimensione sostenibile
Database Strategia e norme nazionali
Progettare in modo non lineare
Assetto istituzionale e normativo
Organizzazioni e politiche internazionali
Sviluppo operativo del progetto
La dimensione smart
Coinvolgimento e organizzazione della comunitĂ
Strumenti Elementi gestionali e valutativi
Fasi operative del progetto
91
Assetto istituzionale e normativo
ONU End Poverty 2015 UE FP 8 First People
UE Lifelong Learning Programme
UE Ripensare l’istruzione
OECD Education Programme
MIUR, Scuola digitale MIUR, Ambienti per l’apprendimento
MIUR, Quaderno bianco sulla scuola
UNESCO Education Programme UE Horizon 2020
92
BANCA MONDIALE Learning for all
UE Creative Europe
Organizzazioni e politiche internazionali Strategie globali UNESCO - Education First Initiative, in: http:// www.unesco.org/new/en/gefi/home/ International Bureau of Education, in http:// www.ibe.unesco.org/en.html International Institute for Educational Planning, in http://www.iiep.unesco.org/ OECD Education, in http://www.oecd.org/ education/ UNDP- Agenda 2030 for sustainable development, in: https:// sustainabledevelopment.un.org/post2015/ transformingourworld World Bank Education Open Learning Campus, in https://olc.worldbank.org World Bank Education Data, in: http://data. worldbank.org/topic/education Strategie dell’Unione Europea EEuropean Commission, Culture, education and training, in: http://ec.europa.eu/policies/ culture_education_youth_en.htm European Commission, Culture, education and training, Monitor 2015, in: http://ec.europa.eu/ education/tools/et-monitor_en.htm Commissione europea. Ripensare l’istruzione, investire nelle abilità in vista di migliori risultati socioeconomici, in: http://ec.europa.eu/ education/news/rethinking/com669_it.pdf Allulli G., Dalla strategia di Lisbona a Europa 2020, in: http://www.cnos-fap.it/sites/default/ files/pubblicazioni/Dalla%20Strategia%20
di%20Lisbona%20a%20Europa%202020.pdf Council of the European Union, Conclusions on the priorities for enhanced European cooperation in vocational education and training for the period 2011-2020, in: http:// www.consilium.europa.eu/uedocs/cms_data/ docs/pressdata/en/educ/117849.pdf Horizon 2020: Framework programme for research and innovation, in: http://ec.europa.eu/programmes/ horizon2020/en Creative Europe, in:https://ec.europa.eu/ programmes/creative-europe/ Piattaforme tecnologiche europee per l’innovazione: http://www.apre.it/ricerca-europea/viiprogramma-quadro/guida-al-vii-programmaquadro/strumenti-di-finanziamento/lepiattaforme-tecnologiche-europee-(etps)/ Commissione europea: Life Long Program, in: http://ec.europa.eu/education/tools/ llp_en.htm Strategia e norme nazionali Le strategie e norme nazionali sono scaricabili da: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/ ministero/home Le azioni relative al Piano nazionale scuola digitale sono in: http://www.istruzione.it/ scuola_digitale/index.shtml Le azioni relative al programma “Le scuole innovative” sono in: http://www. scuoleinnovative.it/bando/ 93
Modelli cognitivi e regole di spazio
Modelli cognitivi e didattica Modelli cognitivi e spazio
Ripensare la scuola nell’era dei modelli cognitivi Cibernetica e didattica
94
Sinergia fra modelli cognitivi e didattici Fondamenti Montessori M., La mente del bambino. Mente assorbente, Garzanti, Milano, 1952 Montessori M., Come educare il potenziale umano, Milano, Garzanti, 1970 Malaguzzi L., Esperienze per una nuova scuola per l’infanzia, Editori Riuniti, Roma, 1971 Malaguzzi L., Zerosei (poi mensile “Bambini”), Gruppo Editoriale Fabbri, Milano, 1976 Malaguzzi L., I cento linguaggi dei bambini. L’approccio di Reggio Emilia all’educazione dell’infanzia, Bergamo, Edizioni Junior, 1995 Rogers C. R., Freedom to Learn, Merrill Publishing Company, Ohio, U.S., 1969 Piaget J. (con Inhelder B.), La genesi delle strutture logiche elementari: classificazione e sensazione, La Nuova Italia, Firenze, 1979 Piaget J., L’epistemologia genetica, Laterza, Bari, 2000 Papert S., Learn Think to Children, UCLA, L.A., 1972 Papert S., The Children Machine: Rethink School in the Age of the Computer, Basic Books, New York, 1993 Papert S. , I bambini e il computer, Rizzoli, Milano, 1994 Bandura A., Social Foundation of Thought and Action: A Social Cognitive Theory, Prentice Hall, Englewood Cliffs, N.J., 1986 Bandura A., Autoefficacia: teoria e applicazioni, Erikson, Trento, 2000
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Mattews S., The Fun Palace as Virtual Architecture: Cedric Price and the practices of Indeterminacy, Journal of Architectural Education, Volume 59, Issue 3, pages 39–48, February 2006 Hardingham S., Rattenbuty K., Cedric Price: Potteries Think Belt, Routlege, Londra, 2007 Minsky M., Emotions and the Society of Mind, in Clynes M., Panksepp J., Emotions and Psychopathology, Plenum Press, New York, 1988 Virilio P., Lo spazio critico, Dedalo, Bari, 1988 Tschumi B., Questions of Space, Architectural Association Publications, London, 1990; Marcianò F., Hans Sharoun 1893-1972, Officina Edizioni, Roma, 1992 Mitchell J. W., Città dei bit: spazi, luoghi ed autostrade informatiche, Electa, Milano, 1997 Hertzberger H., Space and Learning, Lessons in Architecture, 010 Publishers, Rotterdam, 2008 Negroponte N., MIT Media Lab is vital to the digital revolution, in Wired UK, 2012 Bruce Mau Design, OWP/P Cannon Design, VS Furniture, The Third Teacher, Abrams, New York, 2011 Toyo Ito, Tarzan in the media forest, AAArchitecture Words 8, London, 2011 97
Principi del progetto di qualità
La scuola sostenibile La scuola smart
Principi del progetto di qualità dell’ecosistema scuola
L’impianto olistico
Il system thinking
98
Gli scenari
Aggiornare l’impianto del progetto Impianto olistico One Planet, in: http://www.bioregional.com/ oneplanetliving/ Giuseppe Longhi, Linda Comerlati, Dal banco alla nuvola, VoD, di prossima pubblicazione Impianto metabolico Charles J. Kibert, Jan Sendzimir, Brad Guy, Construction Ecology and Metabolism: Natural Systems as Analogues for a Sustainable Built Environment, in: http://www.homepages.ucl. ac.uk/~ucessjb/S3%20Reading/kibert%20 et%20al%2002.pdf Impianto resiliente e adattabile In: lifeobject.net in: http://www.adaptablefutures.com Progettare in modo non lineare Design thinking System Dynamics, in http://www. systemdynamics.org/DL-IntroSysDyn/origin.htm Leadbeater C., We-think: what’s it about?, in http://www.charlesleadbeater.- net/orangebuttons/ we-think.aspx Gann D. M., Salter A. J. eWhyte J. K., Design Quality Indicator as a tool for thinking, Spon Press, 2003 Sema Space, in http://residence.aec.at/didi/ FLweb/ Insitute of design Stanford, D-School, in http:// dschool.stanford.edu/use-our-methods/ Better place, in http://www.betterplace.com/ Our-Story - Ideo, in http://www.ideo.com/
Organizzare il ciclo di vita del progetto RIBA, Riba Plan of Work, 2013, in http://www. architecture.com/Home.aspx WBDG, Building Matrix, in http://www.wbdg. org/images/measperfsustbldgs_2.gif Building Information Modelling (BIM), in: http:// www.designingbuildings.co.uk/wiki/Standard_ method_and_procedure_SMP_for_BIM Stanford, Guidelines for life cycle cost analysis, in: https://lbre.stanford.edu/sites/all/lbreshared/files/docs_public/LCCA121405.pdf Building life cycle cost program , in: https:// www.wbdg.org/resources/lcca.php Accountability ARUP, Measuring sustainability tool , in: http:// www.arup.com/projects/spear California schools integrated accountability system, in: http://www.cde.ca.gov/ta/ac/ar/ Pensare al futuro: gli scenari Knowledgeworks Future of Learning, in: http:// www.knowledgeworks.org MIT-Future of the Learning Institutions in a Digital Age, in: https://mitpress.mit.edu MIT-Future of the Learning Space, in: http:// er.educause.edu/~/media/files/articledownloads/erm0542.pdf Institute of the Future, The future of work, in: http://www.iftf.org Institute of the Future, The future of learning, in: http://www.iftf.org Futurelab, in: http://www.nfer.ac.uk Future classroom lab, in: http://fcl.eun.org 99
La dimensione sostenibile Valutare l’impronta del progetto Ecological Footprint calculator schools checklist, in: http://www.epa.vic.gov.au/~/ media/Publications/1216.pdf Impronta dell’edificio, in: http:// buildcarbonneutral.org
Valutare una mobilità sostenibile per la scuola in: http://www.sustrans.org.uk/what-we-do/ links-to-schools
Valutare soluzioni per il risparmio d’acqua in: http://www.waterinschools.org/
La dimensione smart La scuola nella nuvola Cisco, in: https://www.cisco.com/web/learning/ le21/le34/downloads/689/educause/ whitepaper.pdf IBM, in: http://www-03.ibm.com/systems/z/ education/#training Microsoft, in: https://www.microsoft.com/ en-us/education/school-leaders/default. aspx?Search=true Google, in: https://sites.google.com/site/ classroominthecloud/home Eileen McArthur Foundation, in: https://www. ellenmacarthurfoundation.org/programmes/ education/schools-colleges Khan Academy, in: https://www.khanacademy. org Zeri learning initiative, in: http://www. zerilearning.org BrainPOP, in: https://www.brainpop.com
Valutare l’efficacia di smart grid in: https://microgridknowledge.com/category/ microgrids/community/
E-school, open courses American Academy, in http://www. theamericanacademy.com/
Valutare la resilienza in: http://www.resilientdesign.org Organizzare il data base delle risorse naturali In: http://2030palette.org/about Organizzare il database dell’edificio Digital Katapult-Building data Exchange, in: https://buildingdataexchange.org.uk/reports/ Valutare il ciclo dei materiali in: http://figbc.fi/en/building-performanceindicators/
100
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Sviluppo operativo del progetto
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Fasi operative per la realizzazione del progetto Valutazione dei fattori climatici UCLA Energy tools, in : http://www.energydesign-tools.aud.ucla.edu
Eliminazione rifiuti Recycling guide for schools, in http://recyclingguide.org.uk/schools.html EPA- Indoor air quality, in http://www.epa.gov/ iaq/schools/
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Modello di organizzazione del progetto ATLAS School Toolkit, in: http://www.cisl.cam. ac.uk/publications/publication-pdfs/using-theatlas-schools-toolkit-a-guide 103
Elementi gestionali e valutativi Programmazione delle attivitĂ Max Fordham, Schools sustainability matrix, in: http://www.maxfordham.com/news/ publications/schools-sustainability-matrix Piano di cantiere DEFRA-Sustainable Use of Soils and Construction Sites, in: https://www.gov.uk/government/uploads/ system/uploads/attachment_data/file/69308/ pb13298-code-of-practice-090910.pdf Piano di manutenzione e riuso A Guide to School Building Maintenance and repair, in: http://www.oas.org/cdmp/ document/schools/maintman.htm http://dnr.wi.gov/files/pdf/pubs/wa/wa651.pdf Certificazione di qualitĂ GBC Italia-Scuole, in: www.gbcitalia.org/ uploads/5907_Green_Schools_2_per_pagina. pdf LEED-Center for Green Schools, in: http://www. centerforgreenschools.org/sites/default/files/ resource-files/RoadmaptoaGreenCampus_ online_121611.pdf Strumenti I manuali American Association of School Administrators, Open Space Schools, Washington D.C., 1971 104
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Appunti
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Progettare la scuola oggi è un processo complesso che coinvolge tutti i portatori di interesse compresi nei programmi di sviluppo del sapere, e si allarga a tutta la comunità urbana. Per questo richiede alte capacità di organizzazione responsabile delle risorse coinvolte e delle fasi di sviluppo dei progetti. Le regole di progettazione fanno capo alla normativa nazionale sull’edilizia scolastica e agli accordi internazionale sullo sviluppo sostenibile. Questa pubblicazione propone un indice ragionato di linee guida che orientano il lavoro del progettista in questo ambito di lavoro, evidenziando i nuovi obiettivi, i nuovi strumenti, le nuove regole progettuali.
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