Bassano Urban Design

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Giuseppe Longhi

Bassano Urban Design Una progettazione locale sincrona con il modello di sviluppo dell’Unione europea

decoupling

indice di felicità

inclusione accountability

s.m.a.r.t. network

creatività sostenibilità visione

identità

#Intelligent School Design 2014

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http://www.vodblogsite.org/

Questo contributo è stato ideato dal prof. Giuseppe Longhi e sviluppato con l’arch. Linda Comerlati, in occasione del corso di perfezionamento “Intelligent School Design”, promosso dall’Università IUAV di Venezia e dall’Ordine degli Architetti P.P.C. di Vicenza, tenutosi presso l’Urban Center di Bassano del Grappa da aprile a giugno 2014. Esso nasce dalla rielaborazione, secondo i principi progettuali di VoD, del materiale presentato in occasione della Conferenza “Illuminiamo il futuro”, tenutasi a Bassano del Grappa il 29 aprile 2014.

Quest’opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 3.0 Italy. È stato fatto ogni sforzo per rintracciare la fonte originale di materiale protetto da copyright contenuto in questa pubblicazione. Saremo lieti di ricevere suggerimenti per la correzione di eventuali errori o omissioni. Venezia, maggio 2014

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Indice

Un progetto locale coerente con il modello concettuale della progettazione dell’UE Illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane Rilevazione delle risorse umane Città come learning system creativo e industrioso

Programmi di finanziamento UE

Agenda di rigenerazione delle risorse umane Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche L’articolazione del progetto sostenibile Calcolo dell’impronta ecologica Ottimizzazione del metabolismo Infrastrutture green: rilievo degli ecosistemi

Programmi di finanziamento UE

Infrastrutture per l’autonomia energetica

Programmi di finanziamento UE

Ottimizzazione della connettività

Programmi di finanziamento UE

La città come sistema di sistemi e i programmi di finanziamento dell’FP8 Agenda dei fattori di sostenibilità dei progetti Resilienza e inclusione: una governance resiliente Agenda di sviluppo dei singoli gruppi di progetti

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Un progetto locale coerente con il modello concettuale di progettazione dell’UE Lo sviluppo locale, in sintonia con gli obiettivi comunitari, si basa sulla gestione di due forze guida dicotomiche: --l’illimitatezza della creatività, che porta ad assumere l’abbondanza di relazioni e di saperi come fattore trainante dello sviluppo; --la limitatezza delle risorse, e quindi la scarsità come forza guida del progetto. Di conseguenza, la progettazione proposta dall’UE (ma comune a tutti i paesi ad economia avanzata) si basa sui seguenti principi fondamentali: --Illimitatezza: data dall’incremento della creatività umana – un bene illimitatamente disponibile – grazie allo sviluppo delle risorse umane; --Intangibilità: data dalla gestione delle risorse naturali nel processo progettuale, per cui, nel lungo momento, devono sempre essere ricostituite. Quindi, il processo progettuale deve mantenere almeno costante lo stock di risorse disponibili. Da questo principio discende il decoupling, che viene trattato in “Sustainable Design Keywords” e operativamente si basa sull’ottimizzazione del metabolismo e sullo sviluppo della connettività; --Resilienza e inclusività: dati da un modello di governance ‘aperto’. Questi principi portano a ripensare i ‘materiali’ di progetto come un sistema olistico composto da: --Infrastrutture Grey: sono i manufatti realizzati con tecnologie tradizionali, basate sul prelievo di materia e sul consumo di energia e che oggi devono essere riconsiderati alla luce delle potenzialità delle Infrastrutture Green e delle nuove tecnologie biologiche; --Infrastrutture Green: sono quei contributi alla progettazione destinati ad aumentare la resilienza degli ecosistemi, a contrastare il loro degrado e la perdita di biodiversità, a rivalutare il ciclo dell’acqua. La consapevolezza dell’utilità e del valore anche economico delle infrastrutture ‘green’ è il vero input di una progettazione ‘antropocenetica’, destinata ad aumentare il valore delle risorse naturali; --Infrastrutture Soft: rientrano tutti quei progetti destinati ad aumentare le capacità delle risorse umane, ad aumentate la capacità di leadership della pubblica amministrazione, specie nella programmazione della transizione verso la smart city, ad aumentare il livello di connettività del contesto, ad accrescere i processi di dematerializzazione e di miniaturizzazione degli apparati. L’adeguamento delle infrastrutture ‘soft’ è il fattore più significativo nel processo di rigenerazione dei nostri contesti urbani.

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Un progetto locale coerente con il modello concettuale della progettazione dell’UE

Organizzativamente i principi e gli elementi fin qui trattati confluiscono in un modello organizzativo del progetto articolato in:

Approccio olistico

Porta a risparmi multipli che generano impatti nel complesso significativi. Questo approccio significa anche che partecipa ogni portatore d’interesse, e non solo quelli che hanno uno specifico interesse.

Organizzazione del processo per piattaforme, che coinvolgono una molteplicità di agenzie e organizzazioni

Da prospettiva all’organizzazione olistica, crea sinergie e consente un conseguimento degli effetti cumulativi ad ampio raggio.

Visione a lungo termine, progettualità per backcasting

Permette di incorporare nei progetti gli effetti imprevisti dei cambiamenti.

Approccio collaborativo, che comprende l’apprendimento continuo o il coinvolgimento di reti peer-to-peer

Approcci collaborativi e di apprendimento peer-to -peer possono essere più efficaci di un manuale o dell’apprendimento in aula e possono favorire una maggiore diffusione delle misure di efficienza delle risorse. Il coinvolgimento delle reti peer-to -peer aumenta la credibilità.

L’accesso ai data base è gratuito o a tariffe preferenziali

L’accessibilità alle informazioni è un fattore chiave per lo sviluppo.

Articolazione dei progetti per l’intero ciclo di vita

Moltiplica gli aspetti positivi per i soggetti coinvolti.

Sinergia fra aspetti ambientali, sociali ed economici

Permette di realizzazre progetti coerenti con il principio dell’accountability e del reddito compatibile con i vincoli delle risorse.

Superare la visione del progetto come prodotto, aumentando l’attenzione verso le componenti di servizio

Una visione antropocenetica del progetto deve rivalutare i servizi delle risorse naturali, ed il progetto deve mirare ad aumentarne la produttività.

Monitoraggio e valutazione del programma

Il monitoraggio e la valutazione periodica, indipendente e imparziale, migliora la qualità del progetto e delle realizzazioni.

Molteplicità delle fonti di finanziamento

Diminuisce la dipendenza da un’unica fonte e aumenta la probabilità che il programma rimanga attivo anche se una delle fonti di finanziamento viene interrotta.

Divulgare i risultati attraverso big data

Le nuove tecnologie di raccolta e diffusione delle esperienze permettono un’aumento della pervasività degli effetti virtuosi dei progetti.

Fonte: Rielaborazione da DG Environment, Study on economic and social benefits of environmental protection and resources efficiency related to the European Semester, Bruxelles 2013

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Un progetto locale coerente con il modello concettuale della progettazione dell’UE

Il modello operativo di progettazione che ne consegue si articola nelle seguenti componenti: --Illimitatezza: riguarda lo studio delle risorse umane come fattore motore della coesione e dell’innovazione; --Intangibilità: riguarda la salvaguardia delle risorse ed è affidata a due momenti: l’ottimizzazione del metabolismo e della connettività. In tal modo i materiali di progetto divengono, in accordo con la definizione comunitaria, green, grey e soft, o, se si preferisce la definizione di Nicolas Negroponte “Atomi e bit”; --Resilienza e inclusività: riguarda il rinnovo del modello di governance a scala comprensoriale/metropolitana, per renderlo capace di accogliere i nuovi flussi culturali e di saperi e di adattarsi ai fattori imprevedibili di natura sociale ed ambientale. Lo studio delle risorse umane implica l’adozione di un modello di system thinking, il quale apre alla lettura della città come “learning system”, la cui morfologia fisica è data dall’articolazione delle strutture creative. Questo percorso permette di fondere i principi di innovazione didattica promossi dall’UE (industriosità, apertura alla diversità, continuo aggiornamento dei saperi) con quello della progettazione della città creativa, dando quindi dimostrazione all’assunto base della nostra tesi progettuale del sapere come motore dello sviluppo (anche fisico) della città. L’adozione del modello metabolico implica una visione del progetto come sistema ‘chiuso’, guidato dalla supremazia delle risorse naturali, quindi atropocenetico. L’integrazione del modello metabolico con l’alta connettività, ossia della possibilità di interconnettere via internet oltre che le persone (people to people) anche le macchine e gli oggetti (machine to machine) e infine persone e macchine (people to machine), apre il progetto a nuovi scenari innovativi dominati dalla dematerializzazione, l’interattività, la collaborazione. Le nuove opportunità ed i nuovi problemi necessitano di governance resilienti in quanto il confine non è più dato da quello amministrativo, ma dall’intensità delle relazioni che si creano, la rappresentanza non è più solo quella passiva degli eletti, ma è data dalla geografia cangiante dei social forum, le opportunità sono illimitate a causa della velocità e l’intensità del cambiamento. Per questo la governance è data dalla capacità di accogliere la diversità, trasformarla in coesione e di essere resilienti, ossia saper interagire in tempi rapidi a scenari non previsti e non prevedibili. Lo sviluppo operativo della progettazione segue il principio dell’accountability ossia della rilevazione degli aspetti economici sociali ambientali nella loro dimensione quantitativa e qualitativa.

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Un progetto locale coerente con il modello concettuale della progettazione dell’UE

Illimitatezza: è data dalle potenzialità delle risorse umane aumentate dalle tecnologie cibernetiche

Intangibilità 1: è data dalla salvaguardia delle risorse naturali grazie all’ottimizzazione del metabolismo delle risorse

BIG DATA

INFRASTRUTTURE PER L’ENERGIA

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REGOLAZIONE E PURIFICAZIONE DELL’ACQUA

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IMPOLLINAZIONE

RISORSE NATURALI: PRODUZIONE E SERVIZI

PRODUZIONE PRIMARIA: AGRICOLTURA, PESCA, ALLEVAMENTO

FORMAZIONE DEI SUOLI REGOLAZIONE CLIMATICA

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Intangibilità 2: è data dalla salvaguardia delle risorse e dal potenziamento delle relazioni umane grazie a dematerializzazione e connettività. In tal modo i materiali di progetto divengono, in accordo con la definizione comunitaria, grey, green, e soft, o, se si preferisce la definizione di Nicolas Negroponte “Atomi e bit”;

EDUCAZIONE

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SALUTE

Politiche

Agenda di progettazione

Connettività

Resilienza e inclusività: riguarda il modello di governance, che deve essere a scala comprensoriale/ metropolitana, per accogliere i nuovi flussi (culturali e di saperi) e per sapersi adattare ai fattori imprevedibili di natura sociale ed ambientale.

Progetto Grande Bassano

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Un progetto locale coerente con il modello concettuale della progettazione dell’UE

Il percorso metodologico fin qui delineato è il risultato di un ‘bricolage’ fra i più citati protocolli di progettazione urbana internazionali, fra cui: --“One Planet”, promosso dal WWF. Esso è ispirato all’obiettivo dell’abbassamento dell’impronta ecologica, ai principi dell’economia ‘verde’ e a un modello di sviluppo territoriale antropocenetico. è promosso dal mondo anglosassone; --il “City Protocol” di origine californiana e adottato dalla città di Barcellona, che mira a essere il punto di riferimento per il mondo mediterraneo nel campo della progettazione metropolitana guidata dal rinnovo tecnologico; --“C40”, la rete di metropoli promossa da Bill Clinton, con lo scopo di creare un mercato ampio alle imprese cibernetiche statunitensi. Ha come promoter scientifico il gruppo ARUP; --l’azione complessa del governo britannico, che, attraverso un percorso articolato nei programmi Future City Demonstrator Programme, Catapult, la rete Smart City Council, arriva a proporre un UK Smart City Standard, proponendo come modello di eccellenza gli standard sperimentati nelle città britanniche. Simili azioni sono proposte a favore delle loro città e territori dai governi di Olanda e Australia. Alle piattaforme pubbliche si aggiungono quelle delle imprese, specie di telecomunicazione, fra cui primeggia la rete Smarter City promossa dall’IBM e la M2M (Machine to Machine) promossa dalla General Electric. VoD si inserisce in questo dialogo, auspicando che vi possa aderire il più ampio spettro di stakeholder, rivalutando il ruolo delle risorse umane e del sapere come drivers dello sviluppo.

Fonte: Struttura di City Protocol Society, in http://www.cityprotocol.org/society.html

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Illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane Lo sviluppo delle risorse umane è l’obiettivo primario di ogni progetto, anche fisico, secondo le teorie elaborate alla fine degli anni ’60 da Jane Jacobs e da Robert Solow, secondo i quali lo sviluppo è determinato dalle forze esogene legate all’innovazione, per cui il problema è internalizzare nella città tali forze, al fine di produrre un movimento rigenerativo la cui forza dipenderà dal bene illimitato costituito dall’intelligenza delle risorse umane. Questo approccio permette di progettare uno sviluppo non necessariamente legato allo sfruttamento delle limitate risorse fisiche disponibili, in via di esaurimento. Finisce con quest’idea la grossolana teoria che il progetto è un’aggressione al territorio che si compie grazie a massicci prelievi di materia, a favore dell’idea che il progetto è un atto di intelligenza collettiva atto a salvaguardare i beni comuni ed i beni scarsi costituiti dalle risorse naturali. Nel nostro lavoro l’input delle risorse umane sarà declinato in due modi: 1) rilevazione delle risorse umane; 2) spiegazione della città come learning system.

Il vero motore dello sviluppo urbano sono le idee, per questo ogni progetto deve stimolare coesione, rivalutare la diversità, favorire la crescita delle conoscenze.

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

Rilevazione delle risorse umane

In questa fase spiegherete i caratteri fondamentali delle risorse umane attraverso il rilievo dei seguenti elementi: Tab 1 rilevazione delle caratteristiche fondamentali della comunità

Scuole locali Associazioni locali Famiglie Comunità globale Pubblica amministrazione

Comunità Studenti Personale amministrativo

Insegnanti

Tab 2 (facoltativa) rilevazione delle nuove classi sociali, così come descritte nell’indagine di The Guardian, alla pagina http://www.theguardian.com/society/2013/apr/03/great-britishclass-survey-seven − Elite − Established middle class − Technical middle class − New affluent workers − Traditional working class − Emergent service workers − Precariat

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

Tab 4 Bassano, valutazione dell’ambiente produttivo, compilare e commentare (fonte: CAMBRIDGE ECONOMETRICS, A Study on the Factors of Regional Competitiveness)

poi compilate questa facendo dei semplici semantici (fonte: CAMBRIDGE ECONOMETRICS, A Study on the Factors of Regional Competitiveness)

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane Classificazione delle attività economiche Ateco 2007

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AGRIC OLTURA, SILVIC OLTURA E PESC A ESTRAZIONE DI MINERALI DA C AVE E MINIERE ATTIVITÀ MANIFATTURIERE FORNITURA DI ENERGIA ELETTRIC A, GAS, VAPORE E ARIA C ONDIZIONATA FORNITURA DI AC QUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO C OSTRUZIONI C OMMERC IO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEIC OLI E MOTOC IC LI TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE SERVIZI DI INFORMAZIONE E C OMUNIC AZIONE ATTIVITÀ FINANZIARIE E ASSIC URATIVE ATTIVITA' IMMOBILIARI ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SC IENTIFIC HE E TEC NIC HE NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE AMMINISTRAZIONE PUBBLIC A E DIFESA; ASSIC URAZIONE SOC IALE OBBLIGATORIA ISTRUZIONE SANITA' E ASSISTENZA SOC IALE ATTIVITÀ ARTISTIC HE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI ATTIVITÀ DI FAMIGLIE E C ONVIVENZE C OME DATORI DI LAVORO PER PERSONALE DOMESTIC O; PRODUZIONE DI BENI E SERVIZI INDIFFERENZIATI PER USO PROPRIO DA PARTE DI FAMIGLIE E C ONVIVENZE ORGANIZZAZIONI ED ORGANISMI EXTRATERRITORIALI

* La ricerca per parola chiave individua le corrispondenze tra ciascuna delle parole così come viene digitata e il contenuto dell'Ateco; vengono escluse solo alcune parole triviali attività economiche legate al sapere: come le preposizioni o le congiunzioni. Non vengono effettuate invece trasformazioni da singolari a plurali e viceversa, né vengono manipolati i caratteri speciali.

P opolazione - Famiglia e s oc ietà - I s truzione e lavoro - Salute e welfare - G ius tizia e s ic urezza - P rezzi I ndus tria e s ervizi - C ommerc io es tero - C onti ec onomic i - P A e is tituzioni private - A gric oltura e zootec nia A mbiente e territorio

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Tab 6 Bassano, valutazione del livello di integrazione fra produzione, educazione, cultura

Prendete la pag di Knowledge Melbourne, fate una mappa mentale del livello di integrazione dei diversi fattori e date un giudizio per ciascuno t/strumenti/definizioni/ateco/ateco.html?versione=2007.3 rispetto alla situazione di Bassano.

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

Città come learning system creativo e industrioso

Il rapporto tra morfologia della città e struttura del sapere viene spiegato adottando il metodo del system thinking. Systems thinking è l’infrastruttura concettuale di ogni organizzazione; è la disciplina che si occupa delle interrelazioni tra le varie parti di un’organizzazione, in quanto esse devono avere lo stesso livello di coinvolgimento. In un’organizzazione tutti imparano, ma l’apprendimento individuale non produce necessariamente una learning organization, per cui la progettazione è la sintesi creativa di attività di studio e di sperimentazione sviluppate a livello individuale e di gruppo (vedi il rapporto “VoD System Thinking”). Da questo principio discende una lettura della città come learning organization, ovvero una struttura collaborativa le cui parti fisiche sono finalizzate ad aumentare il livello di conoscenza dei cittadini. Un assunto che porta ad arricchire la rilevazione della morfologia della città secondo i cinque punti proposti da Charles Landry in “The creative city”. Questa realtà viene riletta considerando gli scopi e le priorità dell’Unione europea in termini di educazione, che hanno un’influenza sulla forma della città: --sviluppo dell’industriosità; --sviluppo delle relazioni con sistemi esogeni, quindi il problema dei programmi e delle strutture per importare conoscenza.

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

Le componenti della “learning organization”

team learning

personal mastery “Le organizzazioni apprendono grazie agli individui. L’apprendimento individuale non garantisce l’apprendimento organizzativo, ma senza di esso non si verifica nessun apprendimento organizzativo”(Senge 1990). La capacità personale è la disciplina del continuo approfondire per mettere a fuoco una nostra visione personale. E’ un processo che richiede un apprendimento continuo, consapevolezza dei propri limiti e delle proprie incompetenze, al fine di sviluppare una visione personale e di tensione creativa.

system thinking

personal mastery

team learning learning organization

Le persone hanno bisogno di agire insieme. Quando i gruppi imparano insieme, non solo posso esserci dei buoni risultati per l’organizzazione, ma i singoli componenti del gruppo accresceranno più rapidamente le proprie conoscenze. In ogni organizzazione riguardi essa lo sport, gli affari o la scuola, l’intelligenza del gruppo supera la somma delle singole intelligenze che lo compongono. La disciplina del “team learning” parte con il dialogo, la capacità dei componenti del gruppo di sospendere i propri assunti e di entrare in un sincero“thinking together”. I membri di un team learning devono avere una visione condivisa, finalità comparabili e complementarietà. Si tratta di un processo di omogeneizzazione dello sviluppo delle capacità, delle visioni personali e dell’abilità di ragionare insieme per raggiungere i risultati desiderati dai suoi membri.

gruppo di persone che cerca continuamente di espandere le proprie capacità di creare ciò che desidera grazie a una visione d’insieme della complessità.

mental models Sono degli assunti, profondamente radicati, delle generalizzazioni, o delle raffigurazioni e immagini che influenzano il modo in cui comprendiamo il mondo e in cui agiamo. Questa disciplina parte dall’imparare come portare alla luce le nostre immagini più profonde del mondo, come portarle in superficie e rappresentarle in modo rigoroso. La capacità di lavorare con mappe mentali aumenta le capacità di riflessione e di critica. Il risultato finale delle mappe mentali è la messa in discussione del pensiero consolidato, che apre la strada a nuovi assunti, a nuovi modelli organizzativi e a nuovi modelli di leadership.

mental models

shared vision

shared vision La competenza personale e la condivisione dei modelli mentali sono gli elementi per creare una visione condivisa, che è la base del futuro che cerchiamo di immaginare e di creare attraverso il progetto. Tale visione ha il potere di essere costruttiva e di incoraggiare la sperimentazione e l’innovazione. Essa si basa sulla capacità di sviluppare relazioni, dialoghi, discussioni; in questo processo occorre tener conto che dialogo e discussioni richiedono tempo, a causa delle iterazioni fra i soggetti coinvolti. Quindi la visione condivisa apre la mente alla cultura del lungo termine.

Fonte: Rielaborazione da P. Senge, The Fifth Discipline: The Art & Practice of the Learning Organization, Doubleday/Currency, 1990

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

Partendo dai principi generali della learning organization (vedi pagina precedente) elaborerete una serie di mappe e tavole destinate a spiegare la struttura delle risorse umane della città di Bassano ed il suo livello di dotazione infrastrutturale: Tab 1 La città come learning system Rilievo della città come learning system: mappatura e agenda La morfologia: La città sarà spiegata attraverso il metodo delle mappe mentali, le quali evidenzieranno le interdipendenze fra i luoghi dell’apprendere: individuali, di connessione, di gruppo, di condivisione Fase1: Individua i luoghi urbani dove l’individuo apprende Fase 2: Aggiungi alla mappa mentale i luoghi e le strutture urbane di connessione e collaborazione, individua le principali connessioni al mondo esterno Fase 3: Fai una mappa mentale per connetterli Fase 4: Fai una semplice agenda in cui illustri i principali punti di evoluzione di quanto hai illustrato nelle fasi precedenti

Sulla base di questa rilevazione possiamo inserire un’ulteriore lettura, quella della città creativa. Adottando i punti di analisi proposti da Charles Landry possiamo arricchire la tabella precedente con i seguenti elementi: Tab 2 La città creativa Rilievo della città creativa 1. Luoghi dove si sviluppano nuove idee: aggiungere alle scuole, i lab, i centri culturali, ecc. 2. Luoghi dove si trasformano le idee in merci e servizi coinvolgendo persone a livello locale e internazionale: Lab, hightech, marketing, servizi culturali e finanziari 3. Luoghi destinati a coinvolgere la gente in processi creativi: Forum, musei, civic center, fondazioni 4. Luoghi destinati ad organizzare piattaforme di lavoro: imprese di servizi, uffici legali, ecc. 5. luoghi per esporre e commerciare idee e merci: fiere,soc. di marketing, uffici della P.A.

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

Dopo aver rappresentato la comunità di Bassano come un sistema thinkinglearning e creativo riflettiamo sulla capacità di tale sistema di interagire con i principi educativi dell’UE. La prima tavola illustra il livello di integrazione del sistema di apprendimento di Bassano, la seconda le sinergie tra tale sistema e il sistema creativo, ossia l’insieme di attività capaci di rinnovare l’offerta di beni e servizi offerti da tale comunità e la sua capacità di connettersi con l’esterno. I principi dell’UE invitano la comunità ad essere industriosa, avvieremo di conseguenza l’elaborazione dalla Tab 3:

Tab 3 La città learning e creativa coerente con i principi ue Principio UE

Implicazioni spaziali

Integrazione dell’offerta del sapere lungo tutto il ciclo di vita dei cittadini

Rilevazione della disponibilità di spazi e di servizi atti ad esercitare il long life learning.

Ospitare nuove forme di conoscenza

a) Determinazione della quantità di ricercatori, studiosi, ecc.. che dovrebbero gravitare su Bassano; b) Rilevazione della disponibilità di strutture di ospitalità a basso prezzo, di strutture ove sviluppare ricerca, comunicarla, ecc.. (questo in sinergia con quanto già rilevato nella città creativa);

Sperimentazione di nuove forme di produzione in sinergia con l’attività didattica e di ricerca, coerenti con l’obiettivo del decoupling

Rilevazione delle attività innovative

Organizzazione di una piattaforma integrata, composta da amministratori, imprenditori, elementi della didattica e della ricerca, per avviare un organico processo di ammodernamento del sapere e per connettere la realtà locale con quella internazionale. Questo requisito è indispensabile per partecipare alle gare europee, e quindi essenziale per fare uscire il contesto dal suo stato di isolamento.

Verifica delle potenzialità di sviluppo della piattaforma generata dall’organizzazione di questo corso

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

mappatura del sapere e della creatività di bassano Sulla base degli elementi fin qui definiti siete in grado di mappare i luoghi del sapere e della creatività di Bassano. La mappa può essere concettuale o cartografica. Quest’ultima può essere elementare (su una base si segnano i luoghi), oppure interattiva-multimediale...

Modelli concettuali

La governance e la connettività attivano diversi livelli di interazione con le infrastrutture urbane

La matrice della città learning ha in ascissa gli spazi da rigenerare e in ordinata la classe creativa

Fonte: C. Selada, I. Vilhena da Cunha, E. Tomás, Creative Clusters in Low Density Urban Areas: A Case Study Approach, INTELI Creative cities, Potentials of creative urban regeneration, IPoP Inštitut za politike prostora, Ljubljana, November 2011

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

Modelli cartografici

La cittĂ creativa come una carta meteorologica individua zone di alta e bassa pressione creativa e la direzione dei flussi

La mappa delle aree urbane in base ai livelli di istruzione, digitalizzazione e concentrazione di attivitĂ creative

La mappa dei nodi della creativitĂ e la loro relazione con il tessuto urbano

Fonte: http://www.urbancatalyst-studio.de/en/news.html

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

Città learning come mappa delle esperienze di apprendimento degli utenti all’interno della città . Questa mappa da forma alla rete urbana del sapere.

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

Programmi di finanziamento UE: La strategia europea per le risorse umane è impostata operativamente a partire dalla Strategia di Lisbona del 2000 con lo scopo di produrre un’economia fondata sul sapere e altamente competitiva a livello globale attraverso l’aumento delle competenze individuali. Il programma operativo più significativo di questa fase è l’Erasmus per la mobilità universitaria. La strategia di Libona si evolve nel 2011 nella strategia Europa 2020 in cui entra la componente della responsabilità quale fattore per la realizzazione di una economia veramente sostenibile. La strategia ha come priorità la crescita intelligente, per lo sviluppo di scolarizzazione, innovazione e connessione, e la crescita inclusiva, per lo sviluppo delle abilità e delle competenze. La strategia Europa 2020 è resa operativa dalle azioni bandiera specifiche per i principali aspetti di sviluppo delle risorse umane: --Agenda digitale europea --Unione dell’innovazione --Youth on the move --Una politica industriale per l’era della globalizzazione --Crescita solidale --Agenda per nuove competenze e nuovi lavori --Piattaforma europea contro la povertà Queste azioni bandiera diventano operative con i programmi di finanziamento. Il finanziamento delle azioni per l’apprendimento continuo e la mobilità dei singoli sono finanziate dal recente programma Erasmus +, mentre per l’innovazione e la ricerca nei settori scientifico, industriale e sociale l’Europa ha attivato nel 2013 il Programma operativo Horizon 2020 http://ec.europa.eu/programmes/horizon2020/ en rivolto a partnership/consorzi di ricercatori e imprese.

Aspetti chiave

Obiettivi

Azioni prioritarie e programmi di finanziamento

Sapere Istruzione

Aumentare il livello di istruzione terziaria, diminuire l’abbandono scolastico

--Eu 2020 flagship initiative - Youth on the move Erasmus + --Horizon 2020 - Europe in a changing world

Connessione

Banda larga a tutte le famiglie e banda super veloce estesa

--Eu 2020 flagship initiative - Digital Agenda (grants and tenders)

Innovazione

--Eu 2020 flagship initiative - Innovation Union (grants and Aumentare l’innovazione di alto livello tenders) per creare la classe produttiva europea competitiva sul mercato internazionale --Horizon 2020 Program

Occupazione

--Eu 2020 flagship initiative - Agenda for new skills and Aumentare l’occupazione, in jobs (grants and tenders) particolare per giovani, donne e anziani --Horizon 2020 - Innovation in SMEs

Coesione sociale

Ridurre la povertà

--EU platform against poverty and social exclusion (grants and tenders) --Horizon 2020 - Science with and for Society, Secure societies

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

Agenda di rigenerazione delle risorse umane Sulla base delle analisi fin qui svolte riguardo alle risorse umane siete in grado di elaborare una strategia per Bassano basata sullo sviluppo del sapere, sviluppando operativamente le ascisse della matrice delle Knowledge infrastructures.

attrattori città creativa

matrice delle knowledge infrastructures

teatro

esperienze conoscenza: che grande scoperta! sperimentazione: non l’avevo mai visto prima.

studio: questo sarebbe così utile..

gioco: wow, è così divertente! esibizione: cosa? sono una star?

coesione

che bello stare assieme!

resilienza

attrezzi per affrontare il cambiamento...

adhocaraticità

esibizioni private simposi seminari workshops

improvvisazione

eventi vari

mostre fiere conferenze internazionali, meeting accademici, lezioni

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centro civico

museo

stazione ...


illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

opportunitĂ rigen. 1: aree dismesse

ex ospedale

ex macello

fabbriche dismesse

opportunitĂ rigen. 2: scuole esistenti

ex caserme

scuola 1

scuola 2

scuola 3 ...

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

Fate delle schede per ogni tipo di intervento previsto nelle ascisse.

scheda 1 attrattore per la città creativa: individuare il luogo atto a realizzare le nuove strutture di ospitalità attraverso l’Illustrazione dei/del luogo(luoghi, funzioni, integrazione tra funzioni, planivolumetrico, ...).

SCHEDA 2 SVILUPPARE LE OPPORTUNITà DI RIGENERAzIONE DELLE AREE DISMESSE IDENTIFICANDONE I NUOVI RUOLI (STOCCAGGIO DELLE INFORMAzIONI, ATTIVAzIONE DI SISTEMI DI PRODUzIONE E MANIPOLAzIONE DELLE INFORMAzIONI, ECC.) attraverso l’Illustrazione dei/del luogo(luoghi, funzioni, integrazione tra funzioni, planivolumetrico, ...). POTETE PARTIRE DALLE PRIME SCHEDE ELABORATE (VEDI PAGINE SEGUENTI).

scheda 3 sviluppare le opportunità di rigenerazione delle scuole esistenti, i modelli si trovano nel libro “dal banco alla nuvola” e nella sintesi del booklet.

Scheda 4 operare il rilievo/attualizzazione del lavoro della Gran Bretagna.

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

opportunitĂ di rigenerazione 1: le aree dismesse

Luoghi in cui gli scopi che è impossibile raggiungere singolarmente possono essere realizzati attraverso la collaborazione intellettuale

ex conceria finco via IV Novembre

caserma fincato via Cunizza da Romano

ex ospedale via Ospedale

ex elba viale Vicenza

caserma montegrappa ex macello

viale Venezia

via Macello

mercato ortofrutticolo via del Mercato

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illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

Ex conceria Finco, via IV Novembre 2.700 mq

Caserma Fincato, via Cunizza da Romano 10.600 mq S tat

ale

centro abitato Campese

c rovin da p

terreni agricoli

ros

tic

iale

CĂ Cornaro

bosco

zona industriale

Bassano nord

Caserma Montegrappa, viale Venezia 24.000 mq

zona residenziale

ferrovia

viale dlele Fosse

Ex Ospedale, via Ospedale 17.600 mq

centro storico Bassano

zona residenziale

stadio

nezia

viale Ve stazione

zona residenziale

Ex Elba, viale Vicenza 17.600 mq

Ex Macello, via Macello 600 mq

ponte degli Alpini

terreni agricoli

za

en

ic eV

zona industriale

zona residenziale

Brenta

l

via

zona residenziale

centro storico Bassano Urban Center

ponte Diaz

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a-

Mo

nte Gra pp zona a industriale

terreni agricoli

Brenta

stra

zona industriale

Ma


illimitatezza: lo sviluppo delle risorse umane

opportunitĂ di rigenerazione 2 : le scuole esistenti

scuole materne

scuole elementari

scuole medie

scuole superiori

Il MIUR da le forze guida della rigenerazione della scuola con i tre slogan: - dalla scuola al civic center - una scuola senza carta - senza pareti e senza classi

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche Nel capitolo precedente si sono identificati gli interventi legati al sapere destinati a sviluppare le capacità delle risorse umane; si definiscono ora le regole per la loro realizzazione, che devono essere coerenti con i principi della sostenibilità. Di conseguenza le realizzazioni saranno guidate dal principio dell’intangibilità, ossia nel lungo momento gli interventi non devono compromettere la bioproduttività delle risorse naturali. Il problema dunque è quello di realizzare beni e infrastrutture senza aumentare il carico sul territorio (in presenza di una domanda crescente di infrastrutture a causa della crescita di popolazione e reddito), un quesito cui si risponde applicando la regola del decoupling, la quale implica un radicale ripensamento sia del sistema urbano, sia di quello produttivo, che devono essere pensati come un sistema metabolico chiuso, in cui gli input ricavati da prelievo di materia sono prima ridotti drasticamente e, successivamente, sostituiti da input biologici. Ugualmente devono essere eliminati gli output. Un processo che a scala europea si caratterizza per le seguenti tappe, definite da Wuppertal Institut. Modello di produzione 1800 - 1960, Ciclo aperto

Non si considera il costo delle emissioni

Anni ‘70, Selezione delle emissioni

Selezione delle emissioni (rifiuti, acqua, gas)

Anni ‘80, Riciclo

Il progetto incorpora il riciclo (acqua, materiali, calore)

Anni ‘90, Dematerializzazione

Riduzione input (materia, acqua, energia) e sperimentazione di nuove tecnologie

2000, Modello bio-intelligente

Regole biologiche di progetto, a bilancio ambientale positivo Fonte: Adattamento da Wuppertal Institut, nuovi paradigmi di produzione

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Input

Intensità di sapere

Output


Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

L’evoluzione sostenibile del progetto, oltre che le tappe logiche ricordate dal Wuppertal Institut, ha una metrica precisa, data dal rispetto degli standard imposti dalle Convenzioni internazionali e dalle Direttive europee, ratificati nella legislazione italiana. Tale metrica, illustrata nella tabella che segue è uno strumento fondamentale di progetto che deve essere responsabilmente adottata dai politici nella loro presa di decisioni, dalle imprese, per avere una padronanza operativa dell’intensità e della settorialità dei processi di rinnovo dei prodotti e dei servizi, dalle pubbliche amministrazioni per impostare progetti coerenti con gli obiettivi di una gestione realmente responsabile verso le future generazioni. La tabella che segue si può definire un “regolo della progettazione”, essa illustra dettagliatamente la metrica del progresso del progetto verso la sostenibilità e i grandi cambiamenti che sono attesi rispetto all’intensità e modalità d’uso delle risorse naturali, la concezione innovativa del capitale fisico che deve tendere all’autosufficienza, i cambiamenti negli approvigionamenti energetici, l’eliminazione dei rifiuti e l’imporsi del concetto di resilienza.

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Target concordati a scala internazionale Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Obiettivi

Scadenza

2011

2030

2050

Fonte

2,1

1,0

2004, WWF, Impronta ecologica regioni Obiettivo 1

-

40% 20% 60%

200% -

1992, Conferenza di Rio, Direttiva Habitat 1995, Friends of the Earth, Spazio ambientale UE 2000, Protocollo Cartagena + Natura 2000 2010, Protocollo di Nagoya 2011, TEEB, Ecosystem Services in Urban Mng 2011, Comm. UE, Strategia biodiversità al 2020

-

-

-50%

2000, Millennium Goal 2000, Direttiva UE 60/2000 2012: Strategia UE per la salvaguardia dell’acqua

-20% -20% -20% -25%

-85% -85% -90% -100%

-15%

-15%

4,3

Footprint (ha/people) Crescita biodiversità

Aumento aree protette Aumento dei servizi Aumento dei prodotti

Uso sostenibile dell’acqua

Contenimento dell’uso di materia

Materie prime non rinnovabili: Cemento Ghisa Alluminio Cloro Materie prime rinnovabili: Legno Dematerializzazione: TLC: Capacità di rete

Resilienza urbana

Green energia: Efficienza Rinnovabili Cogenerazione Rinnovo rete Consumo procapite elettricità: Consumo procapite domestico: Edifici: Consumo di energia (0 net energy building) Emissioni RRR** Connettività Emissioni totali* Autonomia alimentare di quartiere

1995, Friends of the Earth, Spazio ambientale UE

-

100 Mb 200 Mb

2010, COM 245 Agenda digitale

-

40% 30% 20% -

40% 20%

1997, Protocollo di Kyoto/ IPCC 2014, EU Commission 2030 policy framework 2004, Dir. 2004/8/CE, cogenerazione ad alto rendimento 2008, Dir. 2008/50/CE, qualità dell’aria ambiente

-

-75%

-

2009, Dir. 2009/28/CE, sviluppo fonti rinnovabili

-

-80%

-

2012, Dir. 2012/27/UE, efficienza energetica 2010, Dir. 2010/31/CE, prestazione energet. edifici

-

0 0 60% 100 Mb - 40%

20%

40%

Traffico: Consumo Carburante*** Consumo Elettrico Emissioni

-

20% -

Zero Rifiuti

RRR** materiali RRR** materiali edili Emissioni totali*

-

Cultura sapere innovazione

Scolarizzazione 1* livello (2020) Istruzione 3* livello (2020)

200 Mb - 80%

2010, COM 245 Agenda digitale 2010, Dir. 2010/75/UE, emissioni Industriali 2012, Com 586 final- EU approach to resilience: learning from food security crysis 2011, Dir. 2011/76/UE, trasporti sostenibili

0 100% 0

50% (2020) 70% (2020) - 40% - 80% 100% 30%

* compresi residenze, lavoro, mobilità e cibo in t/pers ** riciclo, recupero, riuso *** l/pers/anno

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2011, UE – Construction Products Regulation Directive

2008, Dir. 2008/98/CE, rifiuti 1997, Protocollo di Kyoto/ IPCC 2014, EU Commission 2030 policy framework 2011, Strategia Europa 2020 2013, Horizon 2020 - Ottavo Programma Quadro


Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Per soddisfare i nuovi requisiti della progettazione e dei prodotti sostenibili, come si è più volte ricordato, occorre innovare a tappe forzate, e questo richiede investimenti in ricerca. è dunque fondamentale correlare il timing dell’evoluzione degli standard con gli investimenti necessari per innovare. Il timing è abitualmente articolato in tre fasi: la prima fase riguarda la razionalizzazione dei processi ed ha costi decrescenti per le imprese, la seconda fase riguarda l’ottimizzazione dei processi ed ha costi relativamente costanti, affrontabili con le risorse d’impresa, la terza fase riguarda l’innovazione radicale (sostanzialmente il passaggio da processi meccanici a processi biologici) e non è affrontabile con risorse locali, siano essi d’impresa o di una regione, a volte anche di un solo Stato.

Relazione tra le misure di riduzione delle emissioni, gli strumenti politici e i target

Costi

Target

Fasi del processo innovativo

Fasi del processo organizzativo

Aumentare l’ecoefficienza dei processi esistenti

Internalizzare le innovazioni e migliorare radicalmente i processi

Nuovi prodotti o servizi grazie a nuove tecnologie

Conoscersi

Costruire piattaforme intersettoriali e internazionali

Le piattaforme sfruttano le risorse dei programmi UE e nazionali

Fonte: Rielaborazione da PBL Netherlands Environmental Assessment Agency, EU policy options for climate and energy beyond 2020, The Hague, 2013

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

L’articolazione del progetto sostenibile

Dalla relazione fra standard e investimenti per raggiungerli discende una radicale innovazione nell’organizzazione del progetto: in quanto la sua implementazione non è possibile con le sole risorse locali la sua organizzazione sarà di tipo collaborativo, aperta e prenderà la forma della piattaforma. Abbiamo così compreso il perchè dell’imprescindibilità dell’organizzazione del progetto secondo la morfologia della piattaforma, indispensabile per la partecipazione ai programmi europei, ed ugualmente l’importanza dell’esportabilità del progetto, fondamentale per recuperare i costi di soluzioni veramente innovative.

INDICE PER REALIZZArE UN PROGETTO SOSTENIBILE Scopo

Strumento

Valutare la pressione sulla biocapacità dell’esistente e Calcolo dell’impronta ecologica delle future realizzazioni Ottimizzare ed aumentare la biocapacità

Valutazione del metabolismo delle risorse: - le infrastrutture green: ecosistemi, acqua, cibo - l’energia - le infrastrutture grey: edifici e mobilità - le infrastrutture soft (vedi punto successivo)

Ottimizzare la dematerializzazione e la connettività

Valutazione delle infrastrutture soft e livello di connettività fra persone e merci

Alla fine di questo percorso siete in grado di riprendere l’agenda che avete iniziato alla fine del capitolo ‘Illimitatezza’ e redigere la parte verticale della matrice degli interventi. Il progetto arriva così a compiutezza: in orizzontale avete definito gli interventi, in verticale le loro caratteristiche tecniche.

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Calcolo dell’impronta ecologica

Il progetto sostenibile punta a ridurre l’impatto sulle risorse del pianeta e ad aumentare la loro capacità di autorigenerarsi. Si propone quindi di misurare l’impronta ecologica di Bassano del Grappa e di individuare i fattori che maggiormente influiscono. Un riferimento metodologico completo è disponibile nel progetto “Elementi 2 Rilievoperdell'impronta ecologica metodologici una progettazione sostenibile: il caso di Eraclea”, nella cartella “bassano knowledge city materiali”. Definizione: l’impronta ecologica è un indicatore sintetico di sostenibilità ambientale proposto Per si consiglia di consultare progetto “Beddington da l’impronta W. Rees edell’edificio M. Wackernagel dell’Università dellail British Columbia (Canada) agli inizi degli Zero Development (BedZED)”, nella cartella. anniEnergy Novanta, che stima l’impatto che unastessa data popolazione, attraverso i propri consumi, esercita su un certo territorio.

calcolate l’impronta ecologica di bassano 2.1 Calcolo dell'impronta ecologica Il valore è dato dal rapporto fra: energia consumata da: capitale fisico (edifici e infrastrutture) consumi indotti dalle risorse umane rifiuti

Il metodo di rilevazione dipende dalla scala territoriale, per cui: - a scala nazionale assume come fonte la matrice input-output ecologica delle interdipendenze settoriali elaborata dall’UNU (United Nations University), su base ISTAT - a scala regionale e provinciale si basa su ricalibrature della matrice nazionale (fonti:WWF e Regione Toscana) - a scala locale si basa su indagini campionarie dirette fra gli abitanti e ricalibrature dei parametri medi regionali o provinciali

energia prodotta dalle risorse naturali: terreno agricolo, pascoli, foresta, parchi urbani, mari, fiumi Il metodo di rilevazione si basa sulla dimensione della superficie biotica disponibile corretta in base ai fattori di produttività delle singole categorie di superfici presenti sul territorio. Assumendo come fonte M. Wakernagel, 2004 Footprintnetwork, si hanno i seguenti valori: Area bioproduttiva Agricola 2,1 ha globali/ha primaria 2,2 marginale 1,8 Pascolo 0,5 Foresta 1,4 Pesca 0,4 Costruito 2,2* Acqua 1,0

Progetti di riferimento a livello urbano e territoriale: * per il principio  Elementi metodologici per una progettazione sostenibile: il caso di Eraclea dell’intangibilità le aree  Piano strategico per le Isole Pelagie pag. 55-63, scaricabile alla pagina edificate nel lungo periodo http://www.isole-pelagie.it/index.php/it/progetti/47-progetti/60-piano-strategico-persono considerate aree lo-sviluppo-sostenibile-delle-isole-pelagie.html agricole Progetti di riferimento a livello urbano e territoriale:  Beddington Zero Energy Development (BedZED) 2.2 Impronta ecologica a scala - impronta ecologica globale - impronta ecologica Europa - impronta ecologica Italia

globale e nazionale 2,70 ha/persona (fonte Global Footprint Network 2007) 4,75 ha/persona (fonte EU Environment Agency 2007) 4,52 ha/persona (fonte WWF 2012) 5,00 ha/persona (fonte Gobal Footprint Network 2007) 272.440.315,00 ha totali (fonte EUREAPA 2004)

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Ottimizzazione del metabolismo

Come detto il modello di progettazione proposto dall’UE è metabolico, esso si articola in: --studio degli ecosistemi di cui si valuta: il clima, la morfologia, la qualità del suolo, la biodiversità (flora, fauna, paesaggio), l’acqua (diverse qualità). Di tutti questi fattori si valuta la produzione di beni e di servizi; --studio del capitale fisico (edifici, infrastrutture, risorse finanziarie,....) esso si compone di: Infrastrutture Grey: interventi fisici o misure costruttive che utilizzano i servizi di ingegneria per rendere gli edifici e le infrastrutture essenziali per il benessere sociale ed economico della società più in grado di sopportare eventi estremi; Infrastrutture Green: contribuiscono alla crescita della resilienza degli ecosistemi e sono in grado di arrestare la perdita di biodiversità, il degrado degli ecosistemi e il ripristino dei cicli dell’acqua. Allo stesso tempo, le infrastrutture verdi utilizzano le funzioni e i servizi offerti dagli ecosistemi per ottenere una soluzione di adattamento più conveniente e talvolta più fattibile delle infrastrutture grey; Approcci Soft: progettazione e applicazione di politiche e procedure, assunzione di controlli di uso del territorio, diffusione delle informazioni e incentivi economici per ridurre la vulnerabilità, incoraggiando il comportamento adattivo o evitando conflitti. Essi richiedono un’attenta gestione dei sistemi umani di base; --studio della produzione di rifiuti ed emissioni, e del loro abbattimento. Il progetto metabolico deve dimostrare di abbassare l’impronta di ogni elemento che si propone di realizzare attraverso la riduzione del consumo di: materia, energia, acqua, rifiuti, CO2 . UE - scopi del progetto sostenibile: --Aumentare le capacità delle risorse umane --Impronta ecologica tendente a 1 --Decoupling: ridurre il consumo di materia, acqua, suolo, ---Aumentare la biodiversità --Autosufficienza energetica e alimentare --Contrastare il cambiamento climatico --Gestire in modo resiliente --Contabilità integrata

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

BIG DATA

INFRASTRUTTURE PER L’ENERGIA

RIFIUTI SERVIZI CULTURALI

VI

VI

REGOLAZIONE E PURIFICAZIONE DELL’ACQUA

LI

BI

IMPOLLINAZIONE

PRODUZIONE PRIMARIA: AGRICOLTURA, PESCA, ALLEVAMENTO

RISORSE NATURALI: PRODUZIONE E SERVIZI

FORMAZIONE DEI SUOLI REGOLAZIONE CLIMATICA

CITTÀ RESILIENTE SMART E SOSTENIBILE

ACQUA

MOBILITÀ

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Infrastrutture green: rilievo degli ecosistemi

regolazione e purificazione del l ’acqua

se r vizi cu l turali

impollinazione

produzione primaria: agrico l tura, pesca, alle vamento

risorse n aturali: produzione e se r vizi

formazione dei suoli regolazione clim atica

La parte fisica del progetto inizia con il rilievo della struttura e delle potenzialità degli ecosistemi che saranno manipolati in relazione alla loro morfologia, minimizzandone il prelievo e non compromettendo la biodiversità. La rivalutazione degli ecosistemi è sostenuta dalla Convenzione sulla Biodiversità http://www.cbd. int, dalla Convenzione Millennium, che propone lo strumento Milliennium ecosystem assessment http://www.unep.org/maweb/en/About.aspx# e a livello europeo dalla rete Natura 2000 con le relative direttive http://ec.europa.eu/environment/nature/natura2000/index_en.htm. La classificazione degli ecosistemi si deve a De Groot: R. DE GROOT e altri, “A typology for the classification, description and valuation of ecosystem functions, goods and services”, Ecological economics vol. 41/2002, scaricabile in http://portal.nceas. ucsb.edu/working_group/ebm-matrix/pdf-reprints/de%20Groot_2002.pdf Il programma operativo principale per la rivalutazione degli ecosistemi è il TEEB (The Economics of Ecosystems and Biodiversity http://www.teebweb.org/), nato all’interno di IUCN, una iniziativa globale focalizzata sullo studio dei benefici economici della biodiversità, tra cui il crescente costo della perdita di biodiversità e del degrado degli ecosistemi. Opera fornendo strumenti operativi per progettisti e decisori pubblici per quantificare il valore economico dei servizi ecosistemici e della biodiversità. Potete consultare TEEB Manual for Cities: Ecosystem services in urban management https://adapt. nd.edu/resources/174 ; A Quick Guide to TEEB for Local and Regional Policy Makers http://www. teebweb.org/publication/teeb-for-local-and-regional-policy-makers-2/ ; IUCN conservation tools http://www.iucn.org/knowledge/tools/ . Nella fase di rilievo degli ecosistemi cercate di sottolineare il ruolo dell’acqua.

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Mappatura elementare della biodiversità a Bassano In questa fase del lavoro si evidenzia la produzione di servizi e di beni degli ecosistemi, assumendo come modello quanto fatto a Casier. Prendete come base di partenza la tavola delle invarianti del PAT e il documento di sintesi della VAS (li potete scaricare dal web del Comune di Bassno alla voce Urbanistica, il materiale non è di qualità ma come partenza può essere utile). A seguire gli strumenti per il mappaggio. Per il rilievo del valore della bioproduttività a scala comunale è utile conoscereil metodo TEEB: http:// www.teebweb.org/resources/guidance-manual-for-teeb-country-studies/ Quindi, partendo dalla tavola delle invarianti, seguendo le indicazioni fin qui date siete in grado di elaborare una macro mappa che illustra i punti fondamentali della morfologia biotica, articolata in nodi e corridoi, in tal modo abbiamo una tavola sincrona con l’impostazione di Natura 2000. Per le voci di rilevazione fare riferimento alla cartografia Corine dell’UE scaricabile in http://www.eea. europa.eu/data-and-maps/data/corine-land-cover-3/corine-land-cover-classes-and/clc_legend.csv

Il piano strategico per Casier fa un mappaggio dei beni degli ecosistemi secondo la morfologia di nodi e corridoi

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Questa mappa da una valutazione della produzione di servizi assegnando un valore alle diverse aree di produzione biotica e mettendole in relazione con le aree di sviluppo urbano.

Consultate la valutazione degli ecosistemi del progetto “Food city” nella cartella “Progetti sapere”

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Programmi di finanziamento UE:

La strategia europea per l’ambiente è organizzata su tre pilastri che discendono dalla Conferenza delle Nazioni Unite di Rio del 1992 (poi evoluta in Rio +20) e integrate dal Protocollo di Kyoto e dalla Convenzione sulla biodiversità: - arrestare il cambiamento climatico - uso sostenibile delle risorse - arrestare la perdita di biodiversità La strategia di sviluppo europeo per l’ambiente è articolata in programmi con scadenza al 2020 e in visioni a lungo termine con scadenza al 2030 e 2050. Al 2020 il processo è guidato da Europa 2020 con l’obiettivo della crescita sostenibile, con il quale si intende avviare una produzione a basse emissioni, per arrestare il cambiamento climatico in corso, e per tutelare le risorse naturali. L’obiettivo è la riduzione delle emissioni di gas serra del 20% (o persino del 30%, se le condizioni lo permettono) rispetto al 1990. - Europa 2020, Obiettivo crescita sostenibile, in http://ec.europa.eu/europe2020/europe-2020-in-anutshell/priorities/sustainable-growth/index_it.htm L’obiettivo al 2050 è gestito dall’iniziativa bandiera di Europa 2020 “A resource-efficient Europe” e ha lo scopo di ridurre le emissioni di gas serra dall’80 al 95% entro il 2050 su base 1990. --Roadmap for a resource efficient Europe, in http://ec.europa.eu/environment/resource_efficiency/ index_en.htm Questi obiettivi strategici sono articolati dal Direttorato Ambiente in agende di lavoro specifiche: Clima: --The EU Strategy on adaptation to climate change Risorse: --Aria: 2005 Thematic Strategy on Air Pollution --Acqua: Blueprint to Safeguard Europe’s Water http://ec.europa.eu/environment/water/blueprint/ index_en.htm (deriva da Water framework Directive) --Suolo: Soil Thematic Strategy --Rifiuti: Thematic Strategy on the prevention and recycling of waste --Economia: Action Plan towards a sustainable bio-based economy by 2020 Biodiversità: --2020 EU biodiversity policy and strategy Questi programmi sono resi operativi dal Settimo Programma di Azione per l’Ambiente LIFE http:// ec.europa.eu/environment/life/funding/life2014/index.htm e dal programma per l’eco-innovazione e l’impresa (CIP-EIP) http://ec.europa.eu/environment/eco-innovation/index_en.htm Inoltre il recente programma europeo per l’innovazione Horizon 2020 ha dei settori specifici per lo sviluppo di progetti per la protezione dell’ambiente: --Sezione Societale Challenges - Food security, sustainable agriculture and forestry, marine/maritime/ inland water research and the bioeconomy --Sezione Societale Challenges - Secure, clean & efficient energy --Sezione Societale Challenges - Smart, green & integrated transport --Sezione Societale Challenges - Climate action, environment, resource efficiency & raw materials

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Infrastrutture per l’autonomia energetica

Obiettivo primario del progetto sostenibile nell’Unione europea è l’autonomia energetica a livello locale, questo risultato implica l’accelerazione degli standard concordati: --ridurre le emissioni del 40% su base 1990 entro il 2030 --aumentare la quota di energia rinnovabile al 27% rispetto al 1990 entro il 2030 --aumentare del 20% l’efficienza energetica rispetto al 1990 entro il 2020 (in fase di aggiornamento i target per il 2030) A questo fine lo strumento guida è il PAES (Piano d’azione per l’energia sostenibile), il quale permette di inquadrare organicamente tutti gli elementi che contribuiscono all’autonomia energetica locale. Sostanzialmente la qualità del PAES dipende dalla capacità di: - definire scenari urbani innovativi in termini di produzione energetica da fonti rinnovabili, capacità di contrastare il cambiamento climatico, capacità di innovare l’impianto urbano e le sue componenti (edifici e trasporti); - informare gli stakeholder e condividere con loro il piano; - tradurre la visione in provvedimenti, stabilendo scadenze e un budget per ciascuno di essi; - avviare un processo di attuazione sincrono con le scadenze e gli standard delle Convenzioni internazionali e sottoporlo a monitoraggio, con il fine di migliorarlo.

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

rilevate l’infrastruttura di autosufficienza energetica di bassano Per le informazioni di base prendete il PAES di Bassano, contiene il rilievo dei consumi attuali. 1. Mappare le unità di autosufficienza energetica di Bassano. Facendo riferimento all’immagine delle smart grid qui sotto, dividete il territorio di Bassano in unità energeticamente autonome e individuate le principali entità di produzione energetica. 2. Identificate le principali isole di calore 3. Identificate i principali interventi nel settore della mobilità

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Intangibilità : rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

4. Valutare i principali interventi per contenere il consumo energetico degli edifici o per renderli energeticamente a bilancio positivo.

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Programmi di finanziamento UE:

L’energia è il tema che guida la programmazione strategica europea e che permette di organizzare tutti i ivelli della progettazione urbana. La strategia europea per l’energia è guidata dallo scopo di ridurre le emissioni di gas serra dall’80 al 95% entro il 2050 su base 1990 “Roadmap for a resource-efficient Europe by 2050” http://ec.europa. eu/energy/index_en.htm Per il periodo 2014-2020 le priorità di finanziamento sull’energia saranno: --infrastrutture --tecnologia --efficienza energetica --rinnovabili Le strategie sono molto articolate per i diversi livelli di progettazione, dalle macroinfrastrutture sovranazionali, alle infrastrutture urbane, per finire alla scala dell’edificio. Per le macroinfrastrutture il programma operativo di base è Connecting http://ec.europa.eu/energy/ mff/facility/connecting_europe_en.htm Per lo sviluppo delle tecnologie per l’energia il programma operativo di base è SET (Strategic Energy Technology)http://ec.europa.eu/energy/technology/set_plan/set_plan_en.htm di cui fanno parte tutte le piattaforme per i vari settori dell’energia: piattaforma per l’energia eolica, fotovoltaica, biocarburanti, energy grid, riscaldamento e raffrescamento rinnovabile, energia fossile a zero emissioni, energia nucleare, idrogeno. Da questi programmi di base si sviluppano gli strumenti specifici. Per la città lo strumento è il Patto dei sindaci che opera con i Piani d’azione per l’energia sostenibile http://www.pattodeisindaci.eu/ index_it.html, nato nel 2008 a seguito dell’adozione del Pacchetto europeo su clima ed energia, L’energia è poi sviluppata da una nuvola di piattaforme settoriali il cui strumento operativo è Horizon 2020. A seguire le principali piattaforme: Smart city: --Smart cities ad communities http://ec.europa.eu/eip/smartcities/index_en.htm Smart grid: --Smart grids http://www.smartgrids.eu/ Edifici: --Build up Platform http://www.buildup.eu/ --ECTP European construction Technology Platform http://www.ectp.org/default.asp FP8 - Horizon 2020 Programmi dedicati all’innovazione in campo di energia: --Sezione Excellent Sciences - Future & emerging technologies Collaborative research to open new fields of innovation --Sezione Industrial Leadership - Leadership in enabling & industrial technologies (LEITs) (ICT, nanotechnologies, materials, biotechnology, manufacturing, space) - Sezione Industrial Leadership - Innovation in SMEs Fostering all forms of innovation in all types of SMEs

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Ottimizzazione della connettività

Indubbiamente la connettività è la variabile di progettazione che più si è evoluta negli ultimi anni grazie alla: --capacità di trasmissione compresa fra 20 e 100 Mega in Italia, ma compresa fra 100 e 200 Mega ad esempio a Singapore; --capacità di stoccaggio illimitato grazie alla cloud; --capacità di connettibilità illimitata riguardo a persone ed oggetti. Infatti oltre alla connessione people to people (P2P) parliamo della connessione machine to machine fra macchine ed oggetti (M2M) e infine people to machine fra persone e macchine (P2M). Questo scenario dilata il sistema relazionale della città, apre la via a nuove prospettive progettuali con il M2M, avvia un processo di sostituzione dei tradizionali servizi, pubblici e privati, con procedure immateriali (prevalentemente via app), genera una nuova infrastruttura ‘soft’ destinata a produrre data base, sopratutto grazie all’iniziativa pubblica. è questa la nuova industria di base che è destinata ad avere lo stesso ruolo che ha avuto ad esempio la siderurgia nell’epoca industriale. Non si può ignorare che la connettività apre problemi di governance nuovi, legati sopratutto all’accettazione della diversità e sopratutto agli alti livelli di disoccupazione che si prevedono a causa della sostituzione di lavoro umano con sistemi robottizzati.

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PERSONE

P2

Entro il 2020 37 miliardi di oggetti intelligenti saranno connessi a Internet

Internet of everything connette il mondo fisico alla rete

P

P

CLOUD OGGETTI M2 MM

SICUREZZA

GEOGRAFIA

le eop

Attraverso i microsensori nella rete gli oggetti ogni giorno diventano connessi e intelligenti

P2M Peo ple

to

e hin ac

op et pl eo

m

Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

AMBIENTE

TURISMO

BIG DATA

BENESSERE

SOCIETÀ

ECONOMIA

TRASPORTO

i ne achine to mach

ENERGIA

VIAGGI EDUCAZIONE SALUTE

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Trasformare il sistema frammentato degli assessorati in un sistema olistico capace di gestire big data Energia Acqua Rifiuti Infrastrutture Sicurezza pubblica Educazione Salute INFRASTRUTTURE Edifici green PER L’ENERGIA Trasporti Servizi ai cittadini SERVIZI CULTURALI

RIFIUTI

VI

REGOLAZIONE E PURIFICAZIONE DELL’ACQUA

BIG DATA

VI BI

IMPOLLINAZIONE

LI TÀ

PRODUZIONE PRIMARIA: AGRICOLTURA, PESCA, ALLEVAMENTO

RISORSE NATURALI: PRODUZIONE E SERVIZI

Intelligenza della comunità

FORMAZIONE DEI SUOLI REGOLAZIONE CLIMATICA

Governo CITTÀ RESILIENTE SMART E SOSTENIBILE

Intelligenza della comunità

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MOBILITÀ

rno ve ri go pato ri a p ilu iet i sv pr bil pro mmo one i sti tà ge prie ty i pro facil nt me i ge tor na ca tti ma nifi ite i pia arch gner e rs ing acto ini ntr ad co citt

En Ac ergia Rifi qua Inf uti Sic rastr Ed urez uttu Sa ucaz za p re Ed lute ione ubb lic ras iici g a Se port reen rvi i zi ai cit tad ini

Sviluppatori Proprietari Immobili Gestione proprietà ACQUA Facility management Pianificatori Architetti Ingegneri Contractors Cittadini


Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

La municipalità promuove l’adesione a piattaforme integrate con imprenditori, ricerca, rappresentanze dei cittadini

Piattaforma UE Digital social Smart specialization platform

Code of Europe

BIG DATA

INFRASTRUTTURE PER L’ENERGIA

RIFIUTI

LI

BI

IMPOLLINAZIONE

Collective awareness UE platform Platform against poverty and social esclusion VI

SERVIZI CULTURALI

VI

REGOLAZIONE E PURIFICAZIONE DELL’ACQUA

PRODUZIONE PRIMARIA: AGRICOLTURA, PESCA, ALLEVAMENTO

RISORSE NATURALI: PRODUZIONE E SERVIZI

Piattaforma UE per l’efficienza delle risorse ambientali FORMAZIONE DEI SUOLI

REGOLAZIONE CLIMATICA

CITTÀ RESILIENTE SMART E SOSTENIBILE

ACQUA

MOBILITÀ

30 piattaforme relative ai settori economici

Comunicazione con i cittadini

Local autority app

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

rilevate l’infrastruttura della connettività di bassano L’infrastruttura della connettività urbana è costituita dalle strutture di emissione, di distribuzione (la rete), di ricezione (dispositivi) e di stoccaggio (edifici per memoria). Per il rilievo di Bassano avete a disposizione la mappa degli hotspost gratuiti sul sito del Comune di Bassano.

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Programmi di finanziamento UE:

Lo sviluppo della connettività europea è legato al macroprogetto infrastrutturale a livello sovranazionale delle reti TEN, in cui la connettività è il mezzo di supporto al sapere e all’innovazione. Per lo sviluppo delle reti il pogramma di base per i finanziamenti è Connecting Europe http://ec.europa. eu/digital-agenda/en/news/connecting-europe-facility-programme-brochure A livello locale la connettività è gestita dall’Agenda Digitale http://ec.europa.eu/digital-agenda/ che offre strumenti operativi sia per le imprese sia per i singoli. Attualmente lo strumento opeativo dell’Agenda digitale è stato trasferito in Horizon 2020, in particolare nella sezione Leadership In Enabling Industrial Tech.

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

La città come sistema di sistemi...

Pubblica amministrazione Risorse umane Società

Persone Organizzazioni Imprese

Informazioni: Cloud + produzione e connettività + interattività = gestione piattaforme

Piattaforma/M2M

Ambiente

Infrastrutture

Strutture

Ecosistemi

Acqua

Produzione urbana di cibo

Energia rinnovabile

Knowledge infrastructure

Mobilità fisica

Mobilità informazioni, big data, M2M

Risorse fisiche

esperienze

Attrattori della città creativa

Nodi coesione

resilienza

Funzioni adhocaraticità

improvvisazione

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teatro

centro civico

Opportunità di rigenerazione 1: aree dismesse museo

stazione ...

ex ospedale

ex macello

ex fabbriche

Opportunità di rigenerazione 2: scuole esistenti ex caserme...

scuola 1

scuola 2

scuola 3 ...


Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

... e i programmi di finanziamento dell’FP8

Erasmus + http://www.programmallp.it/box_contenuto.php?id_cnt=3173&id_from=1 Horizon 2020: -- Europe in a changing world -- Innovation in SMEs -- Science with and for Society, Secure societies

Connecting Europe http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/news/connecting-europe-facility-programme-brochure Horizon 2020, Leadership In Enabling Industrial Tech.

LIFE http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life2014/index.htm Programma per l’eco-innovazione e l’impresa (CIP-EIP) http://ec.europa.eu/environment/eco-innovation/index_en.htm Horizon 2020 - Sezione Societale Challenges: -- Food security, sustainable agriculture and forestry, marine/maritime/inland water research and the bioeconomy -- Secure, clean & efficient energy -- Smart, green & integrated transport -- Climate action, environment, resource efficiency & raw materials

SET (Strategic Energy Technology)http://ec.europa.eu/energy/ technology/set_plan/set_plan_en.htm Patto dei sindaci http://www.pattodeisindaci.eu/index_it.html FP8 - Horizon 2020 -- Programmi dedicati all’innovazione in campo di energia: -- Sezione Excellent Sciences - Future & emerging technologies Collaborative research to open new fields of innovation -- Sezione Industrial Leadership - Leadership in enabling & industrial technologies (LEITs) (ICT, nanotechnologies, materials, biotechnology, manufacturing, space) -- Sezione Industrial Leadership - Innovation in SMEs Fostering all forms of innovation in all types of SMEs

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Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

Agenda dei fattori di sostenibilità dei progetti

matrice dell’intangibilità delle risorse

attrattori città creativa

clima

teatro

Adattabilità ai cambiamenti climatici

ecosistemi -Impatti e politiche sulla bio produttività: -- bosco -- terreno agricolo -- terreno urbano -- corridoi verdi

acqua Impatti e interventi su: -- acqua piovana -- acqua di falda -- corsi d’acqua

energia (con priorità alle fonti rinnovabili) Valutazione del livello di autonomia di produzione, di risparmio, di connettività Valutazione dell’autonomia energetica di quartiere Valutazione dell’autonomia di edificio e del risparmio in fase di realizzazione e gestione: -- energia incorporata (selezione e valutazione dei materiali) -- energia consumata (tecniche di manutenzione) -- bilancio energetico

Valutazione delle tecniche di risparmio energetiche della funzione di mobilità: -- interventi sulle infrastrutture (strade, parcheggi,....) -- modifica dei comportamenti (da auto a mezzi pubblici, bici, piedi,...)

Valutazione livello di connettività: -- smart grid a scala di quartiere -- intelligent building

connettività Valutazione della capacità di banda Disponibilità di infrastrutture per il ricovero e gestione mirata della memoria Strutture mirate per la produzione di big data -- istruzione -- sanità -- servizi ai cittadini -- settoriali per le imprese

rifiuti Valutazione dei provvedimenti per l’eliminazione Recupero e riuso

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centro civico

museo

stazione ...


Intangibilità: rigenerare l’ecosistema delle risorse naturali e fisiche

opportunità rigen. 1: aree dismesse

ex ospedale

ex macello

fabbriche dismesse

opportunità rigen. 2: scuole esistenti

ex caserme

scuola 1

scuola 2

scuola 3 ...

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Resilienza e inclusione: una governance resiliente Il modello di governance dell’UE è dominato dal modello dell’Agenda 21, è quindi un modello aperto a tutti i portatori di interesse che vengono coinvolti per raggiungere in modo condiviso gli obiettivi concordati in occasione delle Convenzioni Internazionali, e nelle Conferenze, specie quelle a scadenza decennale organizzate dall’UNEP, che hanno come scopo lo sviluppo sostenibile. Quindi in questo momento gli elementi guida della governance sono gli obiettivi concordati nella Conferenza Rio+10. Questo modello ha avuto un’evoluzione importante con la crescita della connettività, perché, come abbiamo visto, aumenta le sinergie fra cittadini, pubblica amministrazione e mondo economico, realizzando un sistema di gestione interattivo in grado di scambiare in tempo reale ogni tipo di informazione e di servizio. Si vede in questo modello l’opportunità per Bassano, come per ogni centro medio ad alta qualificazione, di intensificare le relazioni con l’esterno, aumentare il valore aggiunto delle proprie attività economiche, aumentare il livello di coesione fra i cittadini, sperimentare politiche in cui sia alto il livello di resilienza, risultato possibile sola a condizione di aumentare le interrelazioni con ogni portatore di interesse, all’interno e all’esterno della città. In sintesi si vede l’occasione per il mondo amministrativo, economico, sociale, di sperimentare l’avventura di una città di medie dimensione che si propone di essere centro attivo di relazioni metropolitane e globali.

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e B de ass l G an ra o pp De a Co le nfi ga du zio s ni Ca tria Co m m ere m d e i As rcio re se gi ss on or al ati i Or No ga n niz Pr za ofi z As t ion i Ar so tig cia ia zio ni n i

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Resilienza e inclusione: una governance resiliente

Politiche

Agenda di progettazione

ConnettivitĂ

Progetto Grande Bassano

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Agenda di sviluppo dei singoli gruppi di progetti Montate ora l’agenda che avete elaborato alla fine dei capitoli ‘illimitatezza’ e ‘intangibilità’ e sviluppate i singoli gruppi di progetti. A seguire un accenno dei progetti di cui abbiamo discusso.

il progetto della grande ospitalità In linea con il principio dell’ilimitatezza delle risorse umano Bassano diventa importatore di conoscenza da tutto il mondo. Sono richieste infrastrutture di accoglienza per aprire la città ai flussi di creatività. Modelli: Osaka knowledge Capital, Sino Singapore Guangzhou knowledge city

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Agenda di sviluppo dei singoli gruppi di progetti

razionalizzazione delle scuole esistenti Bassano diviene modello per il ripensamento delle scuole in base al principio della connettività. Gli edifici sono progettati rispettando il ciclo di vita metabolico delle risorse naturali, compatibilmente con le indicazioni delle convenzioni internazionali e le direttive europee. Modelli: manuale “Dal banco alla nuvola”, D.M. 11/04/2013

le nuove fabbriche del sapere L’opportunità di rigenerazione urbana di Bassano è data dall’economia del sapere: le nuove fabbriche sono quelle della produzione intellettuale - e non più manuale: le fabbriche per il continuous learning, le fabbriche per lo stoccaggio della memoria, le fabbriche per l’editoria, le fabbriche per la costruzione di database, le fabbriche per la sperimentazione delle disrupting innovations, le fabbriche per la digital fabrication, le fabbriche per la partecipazione della comunità, ecc. Modelli: Ecophilia Lab

una traccia per il rilievo sistemico dei contesti L’aumento della competitività presuppone la conoscenza delle potenzialità dei contesti, strutturate in capitale umano, capitale infrastrutturale/naturale, capitale del sapere e dell’innovazione. Lo strumento è il database. Modelli: Cambridge Econometrics, A Study on the Factors of Regional Competitiveness

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Promotori

Patrocini

Partner

Supporter

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