Intelligent school design: innovazione e resilienza

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Immagine rielaborata da www.atkinsglobal.com www.futureproofingcities.com


Intelligent school design: innovazione e resilienza Sabato 12 aprile, presso l'Urban Center di Bassano del Grappa (il cui ruolo è stato ricordato da Denis Bordignon), ha preso il via il corso di perfezionamento “Intelligent School Design”, dedicato alla progettazione degli spazi del sapere secondo i principi dell’UE e del D.M. 11/04/2013, e organizzato dallo IUAV in collaborazione con l'Ordine degli Architetti di Vicenza,. Lo scopo del corso è creare un sistema di professionisti capaci di produrre ad alto valore aggiunto in un mercato caratterizzato da continui "tsunami" (Giuseppe Longhi). Infatti oggi il progettista vive in un mondo caratterizzato da innovazioni veloci e impreviste. Il mondo della pubblica amministrazione, delle imprese, delle comunità deve essere capace di cogliere questi cambiamenti e trasformarli in energia innovatrice, grazie ad un’alta capacità di resilienza. Questo porta al principio guida di una "scuola intesa come un organismo vivente" (Sergio Los), dove la maggiore abilità sarà trasformare il chiacchericcio delle tante culture della globalizzazione in nuovi linguaggi capaci di produrre sviluppo veramente sostenibile. Il ruolo della scuola è supportare il progettista per renderlo sempre più capace di cogliere e interpretare gli tsunami economici, sociali, ambientali, grazie alla costruzione di un processo di aggiornamento continuo che gli pewrmetterà di promuovere e di cogliere nuove occasioni di lavoro. In questo scenario è importante che la pubblica amministrazione rimuova le "barriere passive della burocrazia" (Stefano Cimatti) che impediscono o rallentano l'innovazione, o le barriere della progettazione ignorante che non conosce i reali bisogni delle persone - "good design enables, bad design disables" (Pete Kercher); dall'altro occorre esaltare gli strumenti utili della comunicazione, cioè le regole del linguaggio, le"scatole dei contenuti" (Sergio Los) che ci permettono di mantenere il senso di appartenenza ad una cultura. Da questi presupposti nasce l'idea delle strutture del sapere come un'”arca di Noè" (Giuseppe Longhi) che sa muoversi all'interno della burrasca e creare un nuovi saperi e nuovo sviluppo grazie a una struttura autosufficiente, capace di ottimizzare l’uso di risorse scarse e di veicolare nuova cultura. L’arca è affollata con le migliaia di architetti rappresentati dagli Ordini che aderiscono al progetto, un meccanismo generativo come quello che si propone è quindi indispensabile (Marisa Fantin). La sua struttura sarà tanto più efficace quanto il concetto di innovazione riuscirà ad avere il sopravvento sull’esigenza di manutenzione (Alberto Versace) e la sua realizzazione affidata a una progettazione resiliente e integrata, sia rispetto alle risorse limitate a disposizione (Piercarlo Romagnoni), sia rispetto ai portatori di interesse che si devono consolidare in una piattaforma rappresentativa di tutti i portatori di interesse (Massimo Vallotto). L'idea di scuola che emerge è quella di un microcosmo capace di produrre cibo, energia, risorse, reinterpretando i valori della nostra cultura mediterranea, che amplifichi le opportunità di sapere e di socialità dei cittadini anche grazie l’utilizzo di strumenti cibernetici. La scuola di Bassano-Arca di Noè è pronta per partire. Ringraziando tutti per i contributi della giornata, ecco una sintesi degli interventi:

Dott. Stefano Cimatti, Sindaco del Comune di Bassano del Grappa Il Sindaco ha ricordato il ruolo del Comune nel ripensamento del sapere nella città attraverso il coinvolgimento della comunità ed il suo ruolo per il rafforzamento della sostenibilità. Le esperienze in questo senso sono molte ma forse una delle più significative è l'apertura dell'Urban Center, la sede stessa in cui si tiene il corso, spazio pubblico a disposizione dell'intraprendenza della cittadinanza.

Arch. Denis Bordignon, Presidente Urban Center Bassano del Grappa L'esperienza dell'Urban Center avviata nel 2009 è un caso di successo di coinvolgimento degli stakeholder. L'esperienza ha dato vita a molte azioni locali utilizzando strumenti di lavoro e comunicazione a vari livelli di interazione: dall'esposizione, all'assemblea, al sondaggio diretto, al laboratorio di progettazione.


Prof. Giuseppe Longhi, VoD Think Tank, responsabile scientifico e organizzatore del corso Il punto di partenza del progetto del sapere sono i temi proposti da Calvino, De Carlo, Los: coniugare cibernetica e progettualità mediterranea. Questo patrimonio storico è la base dell’Arca che ci permette di navigare nella burrasca degli tsounami economici, sociali ed ambientali che quotidianamente dobbiamo affrontare. Gli tsunami sono: 1- centralità del sapere e nuovi modi di produzione e di erogazione; 2- longlife learning e didattica nella formazione professionale e le nuove opportunità per gli ordini professionali; 3- organizzazione fisica della didattica dalla grande fabbrica di massa al modello delle piccole unità, con maestri di eccellenza, che danno servizio a tutte le fasce di età; 4- riorganizzazione dell'economia in base ai tre vortici di cambiamento e conseguenti opportunità per le imprese: 1- adeguamento tecnologico delle infrastrutture e dei prodotti, secondo gli obiettivi delle Conferenze Internazionali e dalle direttive europee; 2- capacità di affrontare i cambiamenti repentini del mercato generati dai continui processi innovativi; 3- sfruttare i vantaggi della connettività sia tra persone che tra macchine od oggetti.

Dott. Alberto Versace, Presidente Comitato di Coordinamento dell’APQ Sensi Contemporanei Dipartimento per lo Sviluppo e la Coesione Economica Nel processo di rinnovo del sapere serve una forte innovazione strategica che guidi le azioni "disordinate" di manutenzione edilizia. L'urgenza è elevata all'interno del programma di rinnovo edilizio che il governo sta avviando in Italia, al fine di amplificare nel tempo e nello spazio gli effetti di singole azioni puntuali.

Prof. Piercarlo Romagnoni, Dip. Architettura Innovazione IUAV La presentazione completa alla pagina www. Il termine innovazione spesso porta con sè il termine creatività. Come è indicato nel programma europeo Horizon 2020, per innovare è necessario rimuovere le barriere all'innovazione nella progettazione. E’ importante elevare il livello di integrazione nella progettazione, che si realizza attraverso la collaborazione sempre più intensa tra saperi diversificati.

Arch. Marisa Fantin, Presidente Ordine Architetti Vicenza Volontà dell'Ordine degli Architetti è cercare di costruire la domanda di formazione continua dei professionisti, alla luce di: 1- necessità di ritrovare il dialogo con gli iscritti per supportarli in modo attivo nell'aggiornamento professionale longlife; 2- una nuova dimensione dell'architettura rispetto alla città e alle istituzioni: l'ordine deve uscire dalle proprie sedi istituzionali ed entrare a contatto con le attività urbane 3-nuovo ruolo dell'architetto e ripensamento del proprio lavoro alla luce delle nuove opportunità

Prof. Pete Kercher, Design for All Si deve spendere per lo sviluppo della materia grigia! È inutile lo sviluppo urbano se non risponde a un bisogno reale delle persone: "Good design enables, bad design disables".


Il concetto di smart city per il cittadino è fare azioni coordinate tra di loro, programmare gli interventi urbani, in modo che abbiano un senso. Le strategie urbane devono elogiare la diversità umana sotto tutti gli aspetti: culturali, religiosi, fisici, ecc. questa è la vera ricchezza di un territorio. Inoltre la progettazione strategica deve avere uno sguardo teso al futuro e considerare i trend di sviluppo della popolazione nei prossimi decenni. Progettare una strategia ha le stesse regole del progetto di design: 1- analisi 2- scopo 3- brief (alimentato da tutto il sapere accumulato) 4- milestone tattiche 5- generare il prodotto La strategia progettuale per la scuola del futuro è la coesione: la scuola deve rendere accessibili a tutti i contenuti. Per il progettista non esistono problemi, solo sfide. Invece di concentrarsi sul singolo albero occorre guadare la foresta.

Prof. Sergio Los,

Synergia Progetti La scuola è come organismo che si riproduce, apprende e cambia continuamente e quindi la progettazione va di pari passo con il programma della manutenzione. Per un progetto di qualità serve una creatività pertinente alle caratteristiche locali perché la scuola e la città, come l'Arca di Noè, devono essere autosufficienti dal punto di vista alimentare ed energetico, ed avere quindi un'elevata conoscenza delle capacità produttive locali. È necessario riprendere la cultura mediterranea, molto differente da quella nordica, che si è diffusa con il cosiddetto International Style. Oggi si parla di conoscenza situata cioè legata al luogo, è un errore delocalizzare il sapere (vedi l’esempio dei grattacieli nelle nostre città mediterranee) Ripensare lo spazio: il modello di internet globale propone uno spazio istantaneo tipico di culture nomadi, ma forse è il caso di ripensare anche lo spazio secondo il modello mediterraneo. L'arca di Noè è abitata da Tridone, il compagno di Eupalino, che ha un'intelligenza capace di rispondere ad un ambiente mutevole, capace di vivere nello tsunami in corso. Come i templi giapponesi e come gli organismi la scuola-arca è guidata da principi biologici, quindi è capace di clonarsi e modificarsi in un processo continuo. È necessario rivalutare l'importanza della comunicazione che funziona con reti e nodi. La comunicazione infatti ha bisogno anche dei nodi, regole fisse di linguaggio, poiché senza il codice non si capisce il messaggio e si perde il senso di appartenenza.

Arch. Massimo Vallotto, Studio Vallotto, responsabile stakeholders del corso di perfezionamento. I termini che guidano la costruzione della piattaforma bassanese sono sostenibilità e partecipazione. Il sapere è intellettivo, produttivo, amministrativo, rappresentativo, se li unisco ottengo il progetto di piattaforma per Bassano. È importante quindi delocalizzare i master e metterli a contatto diretto con gli stakeholder. In questo senso l'Urban Center acquista un grande valore. Abbiamo a disposizione l'occasione di connetterci alle azioni promosse dall'assessore alla sostenibilità di Bassano del Grappa e di rilancirle grazie alla costruzione di una piattaforma capace di dialogare sia con il mondo regionale, sia con quello globale. Sintesi a cura dell’arch. Linda Comerlati


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