DECOUPLING E CITTÀ DECOUPLING & CITIES
Un’economia dell’innovazione per svilupparsi entro i limiti del pianeta An innovation economy to grow within the limits of our planet
Linda Comerlati
Metabolic rate and income evolution, Krausmann et al., 2009 A partire dagli anni ‘70 si è verificata una sorta di decoupling spontaneo. Starting from the ‘80s a sort of spontaneos decoupling has occurred.
ABSTRACT
Il termine “decoupling” significa letteralmente disaccoppiamento e da una decina d’anni a questa parte viene utilizzato per indicare un modello di sviluppo umano sostenibile, in particolare delle città: disaccoppiare il benessere umano dalla produttività, la produttività dal consumo di risorse, il consumo di risorse dagli impatti ambientali. Il ‘900 è stato caratterizzato da una crescita economica basata sullo sfruttamento illimitato delle risorse, con conseguenti impatti ambientali pesanti e con una grande produzione di ricchezza, almeno per alcune nazioni, che spesso è stata direttamente associata ad un grande livello di benessere umano. Ma, alle condizioni attuali, questo modello non è più sostenibile. The word ‘decoupling’ is being used to describe a sustainable human growth model, much concerning with cities development. In stands for decoupling human weelbeing from economic growth, economic growth from resource use, resource use from environmental impacts. The 20th century has seen an economic growth based on endless resource exploitation, with great environmental impacts and a considerable wealth production. Very often this economic abundance has been associated to a high level of human wellbeing, but nowadys this model is no more sustainable.
Verona, marzo 2013
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Decoupling e città
DECOUPLING E CITTÀ Un’economia dell’innovazione per svilupparsi entro i limiti del pianeta Il termine “decoupling” significa letteralmente disaccoppiamento e da una decina d’anni a questa parte viene utilizzato per indicare un modello di sviluppo umano sostenibile, in particolare delle città: disaccoppiare il benessere umano dalla produttività, la produttività dal consumo di risorse, il consumo di risorse dagli impatti ambientali. Il ‘900 è stato caratterizzato da una crescita economica basata sullo sfruttamento illimitato delle risorse, con conseguenti impatti ambientali pesanti e con una grande produzione di ricchezza, almeno per alcune nazioni, che spesso è stata direttamente associata ad un grande livello di benessere umano. Ma, alle condizioni attuali, questo modello non è più sostenibile. Per iniziare il benessere è dato da un grande insieme di fattori oltre alla ricchezza: “Reddito e ricchezza non sono indicatori adeguati della capacità di funzionare in molti ambiti. Sono particolarmente inefficaci nella valutazione del rispetto sociale, dell’inclusione e della non umiliazione.” (Martha Nussbaum) Progettare una città inizia dal progetto delle risorse umane, cioè delle condizioni che permettano alle persone di condurre una vita di qualità. Un bell’esempio di discussione su questi temi si trova in Global City Indicators. Il punto più innovativo del decoupling è scollegare la produttività dal consumo di risorse, cioè aumentare l’efficienza della produzione: fare di più con meno. L’utilizzo di minerali per l’edilizia è cresciuto di 34 volte durante il ‘900 e naturalmente mantenere un simile ritmo nel futuro è impensabile, come si legge nel Report dell’UNEP. Le città saranno sempre più consumatrici di risorse, poiché già ad oggi più della metà delle persone sul pianeta si è urbanizzata.
The word ‘decoupling’ is being used to describe a sustainable human growth model, much concerning with cities development. In stands for decoupling human weelbeing from economic growth, economic growth from resource use, resource use from environmental impacts. The 20th century has seen an economic growth based on endless resource exploitation, with great environmental impacts and a considerable wealth production. Very often this economic abundance has been associated to a high level of human wellbeing, but nowadys this model is no more sustainable. The first thing to consider is that wellbeing is the sum of multiple factors: “Very often income and wealth are not relevant indicators of the functioning capacity of a person. They re particularly ineffective to assess social respect, inclusion and non humiliation.” (Martha Nussbaum) City design process starts from human resources, that is creating the conditions that anble people to live a quality life. A good platform ti discuss these themes is Global City Indicators. But the main feature of decoupling is the need to disconnect economic growth from resource use, namely to increase production efficiency: doing more with less. Ores exploitation for buildings has iscreased 34 times during 20 th century, nd of course it is unlikely to think that the same pace can be supported in the future (see the UNEP Report as a reference). Cities will probably be more and more resource consumer, considered that now half of the planet population is already urbanised. Various scenarios of future resource management has been proposed, but alla of them say that if cities decide to actively contribute to resource decoupling from economic growth they will have to shift to new development models based on innovation and creativity. The formerly cited UNEP Report states: “modern economy is a learning economy, not a knowledge economy”. Innovation is not the invention of a new product, but the arrangement of existing ones to make them work more efficiently, to use less resources and to produce
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Decoupling e città
DECOUPLING E CITTÀ Un’economia dell’innovazione per svilupparsi entro i limiti del pianeta Sono stati costruiti vari scenari di come le nazioni e le persone potrebbero gestire le risorse nel futuro, ma il punto che li accomuna, è che, nel caso in cui sceglieremo di contribuire attivamente al decoupling delle risorse dalla produttività sarà richiesta una grande innovazione dei modelli produttivi attuali. Come si legge nel Report dell’UNEP: “l’economia moderna è una learning economy, non una knowledge economy”. Innovare non significa inventare nuovi prodotti, ma modificare quelli esistenti per farli funzionare meglio, nel nostro caso, per consumare meno risorse e produrre meno rifiuti. Con questo arriviamo all’ultimo punto del decoupling, e cioè scollegare il consumo di risorse dalla produzione di rifiuti e di impatti ambientali negativi. Come? Applicando la teoria del metabolismo, cioè far funzionare le nostre città come dei sistemi biologici, che non prevedono la concezione del rifiuto poiché gli output di un sistema corrispondono sempre agli input di un altro sistema. Molte istituzioni hanno già adottato questo metodo, ad esempio la Circular Economy cinese, e anche a livello di progettazione urbana gli esempi non mancano; uno dei primi fu sicuramente il quartiere sostenibile di Malmo BO01 e BO02. Per chiudere riporto le parole di Ulrich von Weizsäcker, un naturologo tedesco, sui motivi per cui è opportuno attuare il decoupling: “Perché il decoupling? - le persone vogliono uno stile di vita decente; - gli stili di vita decenti di oggi richiedono un consumo di risorse troppo intenso: avremmo bisogno di 3/5 pianeti per soddisfare i bisogni di sette miliardi di persone; - il decoupling è tecnicamente fattibile; - il decoupling può essere attraente dal punto di vista delle strategie politiche.
no waste. The last concern of decoupling is then to decouple resource use from waste production and negative environmental impact. How can we achieve this? Through the theory of urban metabolism, that is thinking of our cities as biological systems, that don’t include the concept of waste because the outputs of a system are always the inputs of another one. MAny institutions have already adopted this method, for example the chinese Circular Economy s, and also at the urban design level the examples are abundant; one of the firt was the sustainable neoghborhood B01 and B02 in Malmo. Ulrich von Weizsäcker, a German scientist, explains why decopling is feasible: “Why decoupling? - 7billion people want decent life styles; - Today‘s ‚decent lifestyles‘ are far too resource intensive; we would need 3 – 5 planets Earth to accommodate 7 billion of them; - Decoupling is technically feasible; - Decoupling can be made politically attractive. BOX: DEFINITIONS OF ‘DECOUPLING’ Source: Resource Efficiency Indicators, In-depth report, EU Commission 2013 RELATIVE DECOUPLING: Both economic performance and resource use grow, but the resource use is growing at a lower rate than the economy. Resource productivity increases. ABSOLUTE DECOUPLING: Economic growth is achieved, while resource use is falling in absolute terms. DOUBLE DECOUPLING: Double decoupling is a concept that has entered the policy debate in recent years. It makes a distinction between decoupling resource use from economic growth, i.e. fewer resources used per unit of GDP, as well as decoupling resource use from the environmental impacts it causes, i.e. lower impacts per unit of quantity. RESOURCE AND IMPACT DECOUPLING: Resource decoupling means reducing the rate of resource use per unit of economic activity, leading to ‘dematerialisation’. Greater resource decoupling is indicated by increased economic output relative to resource input – also known as resource productivity (GDP/DMC). Impact decoupling refers to increasing economic output while reducing negative environmental impacts, for example, from over-extraction or pollution. These types of impacts can be measured using life cycle analysis (LCA).
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Decoupling e città
Box: Definizioni del decoupling Fonte: Resource Efficiency Indicators, In-depth report, EU Commission 2013 - Decoupling relativo
Aumentano sia la produttività sia il consumo di risorse, ma il consumo di risorse aumenta a un saggio inferiore rispetto alla produttività. Così la produttività è crescente. - Decoupling assoluto
La produttività cresce, mentre l’uso di risorse cala in termini assoluti. - Doppio decoupling
Il doppio decoupling è un concetto entrato nel dibattito politico in tempi recenti. Esso opera una distinzione tra il decoupling nell’uso delle risorse rispetto alla produttività, ossia un minore uso di risorse per unità di PIL, e il decoupling nell’uso delle risorse rispetto agli impatti ambientali, ossia minori impatti per unità di risorsa utilizzata. Alcuni esperti sostengono che l’aumento quantitativo nell’uso di risorse non è il problema più significativo poiché gli impatti possono essere ridotti chiudendo il ciclo dei materiali, oppure con il riciclo e il riuso, o ancora con l’adozione di ampie misure di trattamenti a valle dei processi produttivi (end-of-pipe). Altri credono che la crescita quantitativa sia un problema in sè, in quanto le risorse non rinnovabili sono limitate e gli impatti potenziali sugli ecosistemi irreversibili. Esistono difficoltà metodologiche nella misurazione degli impatti ambientali sulla base quantitativa dell’uso di risorse (European Environment Agency, 2010). - Decoupling delle risorse e dell’impatto Il decoupling delle risorse consiste nella riduzione dell’uso di risorse per unità di produttività, nella direzione della “dematerializzazione”. Un maggiore decoupling delle risorse è indicato dall’aumentare degli output economici relativo agli input di risorse - conosciuto come produttività delle risorse (GDP/DMC). Il decoupling dell’impatto si riferisce all’aumento degli ouput economici con una riduzione degli impatti ambientali negativi, derivanti, ad esempio, da estrazione eccessiva o da inquinamento. Questo tipo di impatti può essere misurato con il metodo dell’ananlisi del ciclo di vita (LCA) (Fischer-Kowalski, 2011) (Bolla, Lock, Popova, 2011).
Biblio/Sitografia: - E.U. von Weizsäcker, Decoupling wealth from resource consumption, UE-Green Week, 2011 http://ec.europa.eu/environment/archives/ greenweek2011/content/speeches-and-presentations. html introduzione al tema - UNEP International Resource Panel on decoupling, 2011 http://www.unep.org/resourcepanel/Publications/ Decoupling/tabid/56048/Default.aspx definizione del decoupling e metodo scientifico, trend globali, innovazione e system thinking con focus sulle città, il decoupling negli scambi globali - Resource policies in the context of sustainable development: Current trends and challenges ahead, ESDN http://www.sd-network.eu/?k=quarterly%20 reports&report_id=20 il paradigma scientifico del decoupling e panoramica sulle politiche di decoupling: ONU, Europa, nazioni, 2011 - Resource Efficiency Indicators, In-depth report, EU
Commission 2013, http://ec.europa.eu/environment/ integration/research/newsalert/pdf/IR4.pdf sviluppo degli indicatori di sostenibilità a livello europeo e internazionale: efficienza nell’uso di risorse + benessere economico, umano e sociale - Towards the Circular Economy Vol.2: opportunities for the consumer goods sector, a new report, featuring analysis from McKinsey http://www.ellenmacarthurfoundation. org/business/reports/ce2013 - IPCC: 3 Scenari climatici http://www.ipcc.ch/ publications_and_data/ar4/syr/en/contents.html - GEO: 4 Scenari di sviluppo: Markets First, Policy First, Security First Sustainability First. http://www.unep.org/ geo/geo4.asp - UNEP INTERNATIONAL RESOURCE PANEL: 3 Scenari decoupling (metabolic rate + GDP) http:// www.unep.org/resourcepanel/Publications/Decoupling/ tabid/56048/Default.aspx