OPERAZIONE ARCEVIA 2.0

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OPERAZIONE ARCEVIA 2.0 OPERATION ARCEVIA 2.0

Rinasce la comunità esistenziale

Rebirth of the existential community

Elisabetta Sforza

ABSTRACT

Nel 1972, Italo Bartoletti avviò Operazione Arcevia, una visione di una comunità esistenziale, che allo stesso tempo arricchisse la comunità locale di Palazzo d’Arcevia (Ancona), fornendo inoltre un sito che permettesse ai creativi di incontrarsi e collaborare. Per problemi di mancanza di fondi, l’iniziativa fu costretta a subire una battuta d’arresto. Nel 2012 un gruppo di ragazzi, provenienti da varie parti d’Europa e con sede a Londra, decidono di riabbracciare il progetto della Comunità Esistenziale. Sfruttando le diverse competenze e un bagaglio di idee riescono a dare vita ad Operazione Arcevia 2.0. Ad aprile 2013 questa idea prende forma in un workshop in cui i progetti vengono messi in opera e realizzati dagli stessi team. In 1972, Italo Bartoletti initiated Operazione Arcevia, a vision of an existential community which simultaneously enriched the local community of Palazzo d’Arcevia in Italy, whilst also providing a site for creatives to meet together and collaborate. Due to lack of funds, the initiative was forced to suffer a setback. In 2012, a group of young people coming from various parts of Europe and based in London, decided to embrace the project of Comunità Esistenziale. Taking advantage of the different skills and wealth of ideas, they gave rise to Operation Arcevia 2.0. In April 2013 this idea takes shape in a workshop in which the projects are put in place and implemented by the teams themselves.

Venezia, aprile 2013


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Operazione Arcevia 2.0

TRA PASSATO E PRESENTE

BETWEEN PAST AND PRESENT

Quarant’anni fa Italo Bartoletti, insieme a Enrico Crispolti, Antonio Miotto, Ico Parisi e Pierre Restany, diedero il via ad Operazione Arcevia Comunità Esistenziale. Introducendo l’idea di una comunità esistenziale, hanno voluto riunire nuovi creatori della bellezza, come scultori, pittori, musicisti e altri artisti contemporanei del tempo, per lo sviluppo di una visione di un nuovo paesaggio architettonico. Operazione Arcevia è stata celebrata in molte pubblicazioni, ha partecipato alla Biennale di Venezia del 1976 ed espose alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma. La famiglia Bartoletti ha pubblicato una raccolta di opere - disegni, foto, sondaggi e scritti - per esplorare diversi modi di espressione creativa e per immaginare un nuovo paesaggio architettonico ad Arcevia, Ancona, dove il progetto è iniziato.

Fourty years ago Italo Bartoletti, together with Enrico Crispolti, Antonio Miotto, Ico Parisi and Pierre Restany, initiated Operazione Arcevia Comunità Esistenziale. Introducing the idea of an existential community, they wished to bring together new creators of beauty, such as sculptors, painters, musicians and other contemporary artists of the time, for the development of this vision of a new architectural landscape. Operazione Arcevia was celebrated in many publications, participated in the 1976 Venice Biennale and exhibited at the The National Gallery of Modern Art in Rome. The Bartoletti family published a collection of works – drawings, photos, surveys and writings – to explore different modes of creative expression and to imagine a new architectural landscape in Arcevia (Ancona, Italy), where the project began.

Archivio privato famiglia Bartoletti

Oggi, un gruppo multidisciplinare di collaboratori creativi con base a Londra chiamato UNIT+, hanno riunito le proprie competenze per formare un team pronto ad impostare e creare idee progettuali originali. Insieme sviluppano il progetto Operazione Arcevia 2.0, assicurando che gli ideali fondamentali dell’iniziativa rimangano gli stessi. Il loro lavoro presso la Riserva nel 2013 rappresenta non solo la continuazione della visione di un uomo, ma anche il rilancio di concetti che sono intrinsechi alla progettazione collaborativa.

Today, a multi-disciplinary group of creative collaborators based in London called UNIT+, have embraced their unique range of skills to form a team dedicated to initiating and creating original design ideas. Together they’ll be developing Operazione Arcevia 2.0, ensuring that the fundamental ideals of the initiative remain the same. Their work at the Riserva in 2013 represents not only a continuation of one man’s vision, but the revitalisation of concepts that are intrinsic to collaborative design.


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Operazione Arcevia 2.0

IL WORKSHOP

THE WORKSHOP

Lo studio Unit+ fece un sopralluogo alla Riserva Privata San Settimio lo scorso settembre documentando le proprie impressioni, e facendo delle considerazioni iniziali, ottenute vivendo per alcuni giorni all’interno della riserva. Attraverso questo impegno dinamico, e utilizzando tecniche di mappatura empiriche e in tempo reale attraverso una serie di diversi media, Unit+ propose delle idee per dei futuri interventi. Nell’aprile del 2013 queste idee diventano realtà: grazie alla stretta collaborazione tra Unit+ e Carolina Bernasconi (proprietaria della riserva) e le autorità locali e comunali, si è potuto organizzare un Workshop intensivo di sei giorni in cui le proposte dovevano essere realizzate dal team.

Unit+, a London based design practice, visted Riserva Privata San Settimio last September to survey the site and document their findings as well as present initial ideas gained from the experience of living on site. Through this dynamic engagement, and using experiential and live mapping techniques across a range of different media, Unit+ proposed ideas for future interventions. In April 2013, these ideas become reality: thanks to the close collaboration between Unit + and Carolina Bernasconi (owner of the reserve) and local and municipal authorities, it was possible to organize a 6-day intensive workshop in which the proposal had to be made by the team.

I “10” di Operazione Arcevia2.0, da sinistra: Massimo Dorigo, Florian Siegel, Nicolò Spina, Jordana Lyden Swift, Luke Miles, Laura-Sophie Bøhrenson, Matteo Blandford, Annabel Bann, Elisabetta Sforza, Hara Anastasiou


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Operazione Arcevia 2.0

IL TREE MAPPING

TREE MAPPING

E’ frequente per i clienti perdersi nella vastità della riserva. Se questo dovesse accadere, i visitatori devono chiamare il custode del parco e aspettare di essere trovati. Il sistema di navigazione proposto utilizza fasce colorate in blu di diverse gradazioni legate agli alberi per identificare particolari “zone” del paesaggio che le persone possono seguire per poter orientarsi e tornare al centro della riserva.

It is common for visitors to get lost in the vastness of the reserve. Should this happen, they have to call the park keeper and wait to be found. This proposed navigation system uses coloured blue ribbons tied to trees to identify particular ‘zones’ of the landscape which people can follow to navigate themselves back to the centre of the reserve.

IL PADIGLIONE

THE PAVILLON

Il padiglione vuole essere una sorta di “finestra sul paesaggio”, una struttura che sappia incorniciare le bellezze del territorio della riserva. Il padiglione è stato realizzato con assi recuperate dallo smantellamento di bancali, offerti dalle fabbriche del comune limitrofo e donati dal consiglio locale e AR[t]CEVIA Festival Internazionale di Arte. Dai bancali, di varie consistenze e misure, sono state quindi ricavate oltre novecento assi che, assemblate fra loro, sono andate a creare i vari frames della struttura. L’idea è quella di creare un punto di vista verso il lago e la valle attraverso una prospettiva a tunnel.

The pavilion is a sort of “window on the landscape,” a structure that frames the beauty of the area of the reserve. The pavilion was built with axes retrieved from the dismantling of pallets, offered by the factories in the nearby municipality and donated by the local council and AR [t] CEVIA International Arts Festival. Starting from pallets of various textures and sizes, more than nine hundred axes were then obtained, that, assembled together, are going to create the frames of the structure. The idea is to create a point of view to the lake and the valley through a tunnel perspective.


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Operazione Arcevia 2.0

LIVE PALAZZO

LIVE PALAZZO

‘Live Palazzo’ è un’estensione di Operazione Arcevia. Il fine è quello di incentivare il turismo nella zona, promuovendo l’identità locale. Una successione di pannelli posizionati in tutti gli angoli del piccolo borgo di Palazzo, recano inscritti i frammenti di una poesia scritta da un letterato del luogo, in cui vengono raccontate le bellezze del posto. Si riscopre così un territorio ormai dimenticato. A ricordo che una volta questi borghi erano vivi, sono state disegnate sul suolo lastricato le ombre di persone che passeggiano per le vie.

‘Live Palazzo’ is an extension of Operazione Arcevia. The aim is to boost tourism in the area by promoting local identity. A succession of panels positioned in all corners of the small village of Palazzo bear inscribed fragments of a poem written by a local poet, that tell about the beauties of the place. A forgotten territory is then rediscovered. To remember the life that once characterized these villages, the shadows of people walking in the streets were drawn on the paved ground.


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Operazione Arcevia 2.0

LA COMUNITÀ SI ALLARGA

THE COMMUNITY GROWS

Operazione Arcevia 2.0 è stata un’iniziativa vincente poiché è riuscita a coinvolgere attivamente le comunità locali, le quali hanno espresso sinceramente il proprio apprezzamento per un progetto che tenta di valorizzare e ridare voce a paesaggi ormai dimenticati. Il sindaco, i paesani, le scolaresche hanno partecipato alla presentazione finale del lavoro, toccando con mano e ammirando il lavoro che questi dieci ragazzi sono riusciti a compiere in soli cinque giorni. Riuscire a trovare un riscontro con i cittadini e le autorità è il primo passo perché questa nuova comunità esistenziale riesca ad avere un seguito.

Operation Arcevia 2.0 was a winning initiative because it was able to actively involve local communities: they sincerely expressed their appreciation for a project that enhances and gives voice to landscapes that have been forgotten. The mayor, the villagers, school children took part in the final presentation of the work, seeing and appreciating the work that these ten guys were able to accomplish in just five days. Being able to find a match with the citizens and authorities is the first step towards a continuation of this new existential community.

Operazione Arcevia 2.0 ritornerà alla riserva San Settimio il prossimo settembre 2013, con nuove idee da realizzare. Il desiderio è quello di coinvolgere sempre più ragazzi, promuovendo questo progetto nelle università e cercando di organizzare almeno un workshop all’anno. Dopo aver ottenuto il consenso da parte della comunità, sarà ora importante riuscire a trovare i fondi necessari perché questa realtà possa continuare ad esistere.

Operation Arcevia 2.0 will return to San Settimio reserve in September 2013 with new ideas to be implemented. The desire is to involve more young people, promoting this project in universities and trying to organize at least one workshop per year. After the agreeement with the local community, the next step is to find the necessary funds so that this reality can continue to exist.

CONTATTI/ CONTACTS http://operazionearcevia.org/ https://www.facebook.com/OperazioneArcevia @ItaloBartoletti


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