DA FABBRICA DISMESSA A FAB LAB (BIO)GENERATIVO La rigenerazione delle aree dismesse per creare occupazione in Umbria Giuseppe Longhi, Linda Comerlati
Urban regeneration alphabet Nature
S u s t a i n a b l e Liv i ng
Cu ltu re & Societ y
GRE E N ECON OMY
LA N D & WAT E R
Farmers/Local Market
Healthy Dining
Eco-Agriculture /Permaculture
Organic/Local Food
Eco-Products
Green Enterprise
Waterfront/ Riverside Park
Water Feature
Wetlands
Drinking Water Source
Natural Corridor /Greenway
Green Store
Local Business
Reuse Shop/ Market
Fair Trade
Responsible Company
Social Enterprise
Eco-Design/ Planning Feature
Cleaned-up /Rebuilt Site
Future Redevelopment
Eco Landscaping
Shaded Boulevard
Ecotourism Resource
Reuse
Recycling
Rental/ Share
Repair Shop
Bicycle Path
Bicycle Path
Bicycle Parking
Water Transport
Alternative Fuel/Vehicles
Pedestrian Friendly
Wheelchair Accessible
Cultural Site
Museum
Art Spot
Cultural Performance
Local Music
Lively Spot
Artisan /Art Studio
Traditional Way of Life
Historical Feature
Archaeological Site
Traditional Neighborhood
Diverse Neighborhood
Community Center
Child Friendly Site
Senior Friendly Site
Eco-spiritual Site
Alternative Health Resource
Memorial/Site of Conscience
FAUNA
MOB ILI TY
Bicycle Site
Geological Feature
CULT UR A L CH A R ACT ER
J UST I CE & ACT I V ISM
Significant Habitat
Wildlife Habitat
Amphibian Habitat
Coastal Habitat
Aquatic Habitat
Wildlife Center/Zoo
Eco-Justice Organization
Eco Club/ Organization
Significant Org/Agency
Volunteer Site
Eco Expert
Social Service
Protected/ Cultivated Habitat
Insect Watching Site
Bird & Wildlife Watching
Duck Pond
Farm Animals
Migration Zone
Food Bank
Vote Here
Free Speech Zone
Poor Labor Practice
Unsustainable Land Use
Gentrification
… Public/Mass Transportation
Bus Rapid Transit Light Rail/
Park 'N Ride Facility
Traffic Hazard
Shanty Town
Caution Zone
Refugee Area
FLOR A
T ECH N OLOGY & D ESI GN Solar Energy Site
Wind Energy Site
Water Energy Site
Water Recycling
Geothermal/ Ground Heat Site
Green Building
Public Forest/ Natural Area
Special Tree
Native Forest /Plants
Green Roof
Self-Built House
Composting Site
Scientific Research Site
Green Technology
Greenhouse Gas Reduction
Autumn Leaves
Rapidly Renewable Plants
Food Gathering Site
Energy Conservation
Paper Reduction Site
Green Cleaning
H A Z A RDS & CH A LLE NGES
Garden
Community Garden
Spring Blossoms
E CO - INFOR M ATI ON
Eco Information
Environmental Education
Green School
Public Library
Green Maps Available
Independent /Eco-Media
Online Resource
WiFi Spot
Pollution Monitor
Eco Certification
Special Site
Appointment Needed
P UB LIC WOR K S & LA N D M A R K S
OUTD OOR ACT I V I T I ES Site
Blight Site
Air Pollution
Water Pollution Source
Vulnerable Site
Habitat at Risk
Deforestation
Noise Pollution
Airport
Unhealthy Spot
Waste Dump
Climate Changed Area
Oil /Gas Facility
Brownfield Site
Park/ Recreation Area
Public Space/ Square
Sport Site/ Play with Nature
Eco-tour/ Nature Walk
Swimming
Canoe/ Kayak Site
Waste Water Treatment Plant
Energy Infrastructure
Solid Waste Transfer Station
Landfill
Incinerator
Governmental Office
Disaster Area
Abandoned Site
Sailing/Row Boat Launch
Skateboard Site
Dog Run
Snow Activity Site
Camping
Scenic Vista
Hospital
School
Place of Worship
Cemetery
Information Kiosk
Landmark Dining /Pub
Nuclear Facilities & Waste Site
Mining Site
Sunrise/ Sunset Site
Star Gazing
Contaminated Site
http://www.greenmap.org/ Alfabeto di rigenerazione urbana WC/Public Restroom
Prison/Detention Center
Military Site
Landmark
Materiale elaborato in occasione del Corso FSE “Esperto nella sostenibilità energetica ed ambientale nelle operazioni di rigenerazione urbana” Cod. UM. 12.02.2E.048 Cod. UM. 12.02.2E.049 Umbria Training Center e Ordine degli Architetti e Pianificatori della Provincia di Perugia
Perugia, marzo 2013
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Da fabbrica dismessa a Fab Lab (bio)generativo
DA FABBRICA DISMESSA A FAB LAB (BIO)GENERATIVO Progetti di rigenerazione di aree dismesse per creare occupazione in Umbria Abstract La questione delle aree industriali dismesse nella regione Umbra è aperta da anni, in attesa di un ripensamento sociale, funzionale e morfologico coerente con i cambiamenti in corso. Di questo problema si è fatto carico il VoD Think Tank , guidato dal prof. Giuseppe Longhi con la collaborazione dell’ arch. Linda Comerlati, all’interno del corso FSE organizzato dall’Umbria Training Center in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Perugia, proponendo un modello di rigenerazione urbana e delle aree dismesse che si basa sul principio del decoupling. Questo principio, regola fondamentale dello sviluppo comunitario, promuove processi innovativi che coniugano miglioramenti nella produttività con il risparmio delle risorse naturali. Lo scopo dei progetti elaborati nel corso è il superamento della crisi, grazie a idee di rigenerazione delle aree dismesse che creano nuova occupazione: i neolaureati partecipanti al workshop progettano così il proprio futuro e il futuro della Regione proponendo scenari di sviluppo equi, creativi e rispettosi dei limiti delle risorse naturali.
laboratorio ambiente parco ecologico portale turismo sostenibile smart grid laboratorio ambiente parco ecologico portale turismo sostenibile smart grid piattaforme di condivisione
Valentina Adornato, Martina Busti, Lucia Del Sero, Fabio Mancini, Visioni urbane per uno sviluppo sostenibile in Umbria
piattaforme di condivisione
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Da fabbrica dismessa a Fab Lab (bio)generativo
produrre energia e cibo, eliminare i rifiuti. L’Europa e l’ONU introducono nel lessico progettuale il principio del decoupling, cioè il disaccoppiamento della crescita economica dal consumo di risorse naturali e dalla produzione di rifiuti, non ignorando la difficoltà di coniugare la crescita economica con la creazione diretta di posti di lavoro. Per trovare una risposta efficace a tante problematiche occorre avviare radicali processi di innovazione, economici, sociali, ambientali, partendo dalla comprensione delle nuove necessità dell’uomo contemporaneo: - imparare per tutto l’arco della vita (long life learning); - lavorare in rete; - autoprodurre cibo ed energia;
1_Questioni di progetto 2013 Al progettista del 2013 si presenta uno scenario urbano carico di opportunità ma allo stesso tempo molto complesso da decodificare. La città, infatti è lo spazio per la vita di un uomo “dalla pelle rivestita di bit” (Toyo Ito, “Tarzan in the media forest”), capace di condividere con altri 7 miliardi di persone le risorse (limitate) che il pianeta Terra gli offre. Per disegnare tale città è necessario conoscere nuovi alfabeti di progettazione caratterizzati: - dall’avvento della smart city, cioè di infrastrutture dotate di intelligenza accresciuta grazie alla cibernetica; - dall’attenzione al metabolismo urbano, cioè ad una città autosufficiente capace di risparmiare materia,
ricerca
relazioni globali
inclusione coesione
connessione crescita graduale e abbandono del concetto di masterplan
approccio antropocenetico
biotech
inn. tecnologica
Modello di Rigenerazione Urbana
long life learning
RISORSE UMANE METABOLISMO URBANO
alfabetizzazione digitale creative fab fab lab
accountability resilienza
SISTEMI OLISTICI GENERATIVI SISTEMA APERTO
SMART CITY
creatività
sviluppo per feedback
inn. tecnologica impronta ecologica
ricerca PIANIFICAZIONE PARTECIPATA CONDIVISA
istruzione
dematerializzazione
biodiversità cloud governance
RISORSE UMANE
RISORSE NATURALI E FISICHE
lavoro stakeholders
sostenibilità
SCENARI
cibo
H2O
RISORSE NATURALI E FISICHE
energia
approccio per masterplan PIANIFICAZIONE
impoverimento risorse
0 waste 0 carbon green economy
atomi e bit mobilità (Negroponte) pubblica European awarness scenario Workshop EASW
trasporti CITY
green new deal
zooning sistemi gerarchici
Francesco Lucaccioni, Barbara Massoli, Bianca Maria Rulli, Francesco Paparoni, Michele Chieli, Modello di rigenerazione umbra
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Da fabbrica dismessa a Fab Lab (bio)generativo
- condurre una vita sana in una società equa. Per affrontare tale mondo complesso il progettista del 2013 deve avere le seguenti caratteristiche di base: - è un coordinatore di scelte e non un impositore: a lui spetta il lavoro di gestione del processo progettuale, che inizia con il coinvolgimento di tutti gli stakeholder per indirizzarli verso una manipolazione ‘metabolica’ delle risorse: meno materia e rifiuti zero. È indispensabile che il progettista individui gli interlocutori del progetto per proporre visioni di trasformazione e avviare processi di feedback; - ha una memoria e capacità accresciute dalla cibernetica, per questo opera attraverso data base disponibili grazie al supporto della pubblica
amministrazione; - dispone di nuove infrastrutture: cloud, piattaforme condivise, internet di nuova generazione, ..., - dispone di nuove metriche di valutazione dell’efficacia dei progetti, per misurare il livello di dematerializzazione, di coesione, resilienza, benessere e ricchezza. 2_Modello e alfabeto per la rigenerazione della dismissione in Umbria Il corso propone un modello di rigenerazione delle aree dismesse in Umbria coerente con la struttura olistica di progettazione ideata da: - Tobin, Sen, Stiglitz, Fitoussi per quanto riguarda la gestione delle risorse economiche nella direzione
Giuseppe Longhi, Linda Comerlati, Da Firminy alla data cloud: modello di rigenerazione delle aree dismesse umbre
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Da fabbrica dismessa a Fab Lab (bio)generativo
della green economy; - il piano spaziale europeo Espon per quanto riguarda la gestione del territorio. Il modello ha come motore le risorse umane, quindi la costruzione di una governance attiva in grado di guidare lo sviluppo futuro delle aree in modo condiviso e resiliente; fa riferimento ai siti specifici umbri ma propone visioni attrattive, da gestire in rete, in grado di suscitare l’interesse di possibili promotori al di fuori dell’ Umbria; offre visioni basate: - sulla manipolazione metabolica del territorio, quindi sull’incremento della biodiversità, sull’ottimizzazione del mineral flux, su zero rifiuti; - sull’interconnessione fra le attività umane: il luogo
del lavoro, il sapere l’abitare, la mobilità. L’operatività del modello è accompagnata dall’esplicitazione delle parole guida del nuovo alfabeto progettuale, organizzate in due database relativi a decoupling e rigenerazione urbana sostenibile. Il database è il ‘ponte’ fra progettista e portatori di interesse, lo strumento che permette una forma di progettazione aperta, creativa, collaborativa e resiliente. 3_Visioni umbre al 2050 L’output del corso è la costruzione di un manifesto della progettazione sostenibile che esplode nelle visioni progettuali dei tre gruppi di lavoro:
Flavia Campodifiori, Matteo Chiariotti, Stefania Frezzini, Fabrizio Moretti, Serena Morosi, Giacomo Orbi, Visioni urbane per uno sviluppo sostenibile
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Da fabbrica dismessa a Fab Lab (bio)generativo
- Flavia Campodifiori, Matteo Chiariotti, Stefania Frezzini, Fabrizio Moretti, Serena Morosi e Giacomo Orbi vedono nel modello di incubatore d’impresa “Fab Lab” il veicolo di diffusione del nuovo alfabeto progettuale; - Francesco Lucaccioni, Barbara Massoli, Bianca Maria Rulli, Francesco Paparoni e Michele Chieli vedono la città umbra futura caratterizzata dall’autosufficienza alimentare, e quindi attrezzata con parchi agricoli urbani integrati alle attività d’impresa attraverso una mobilità sostenibile; - Valentina Adornato, Martina Busti, Lucia Del Sero
Il manifesto con le parole guida della rigenerazione umbra
e Fabio Mancini progettano un “Fab Lab” per la manipolazione intelligente dei rifiuti, simbolo di una nuova “bio-uguaglianza”, che si colleghi in rete ai principali nodi del sapere locali ed internazionali. I lavori prodotti sono pronti per essere comunicati ai cittadini umbri ed esportati alla comunità nazionale ed internazionale. Il processo di export iniziato a Perugia con una Conferenza tenutasi all’Ordine Provinciale degli Architetti alla presenza dei rappresentanti degli ordini professionali di Architetti, Ingegneri e Geometri e della Pubblica Amministrazione inizia ora il suo viaggio sulla rete.