Emanuela Arlotta
Volodeisensi Magazine
12 December 2012
N.47 Ottobre 2016 COPIA GRATUITA-www.volodeisensi.it
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Cervelli che non fuggono.... Germana Sorrentino PARTECIPA ANCHE TU! SCOPRI COME, LEGGI ALLINTERNO 1
INTERVISTA A
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GERMANA SORRENTINO
INTERVISTA A ROBERTO RICCI
INTERVISTA A LAURA MERCURI
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LO SAPEVI CHE...E SI CONTINUA A PARLARE DI ANGELI
22 Director: Emanuela Arlotta Art director & designer Emanuela Arlotta
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04 INTERVISTA A GERMANA SORRENTINO "Lo studio è importante, ma bisogna “sentirlo” di voler essere un ingegnere!”.
12 INTERVISTA A ROBERTO RICCI “Io ho sempre amato scrivere storie di paura, sin da quando ero ragazzino.”
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AUTORI YOUCANIANI ALL’EXPO DI PADOVA AUTORI YOUCANIANI ALL’EXPO DI PADOVA
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INTERVISTA A LAURA MERCURI “Ogni tuo silenzio” è, per me, molto fiabesco. Di solito scrivo romanzi piuttosto legati alla realtà, anche con qualche risvolto cinico, per così dire, dal momento che la realtà non è poi molto tenera ...“
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22 RECENSIONE VITA E MONUMENTI.IL PANTHEON DI PATRIZIA PALESE RECENSIONE ‘VITA E MONUMENTI . IL PANTHEON’ DI PATRIZIA PALESE
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Rubrica :
Cervelli che non fuggono “Lo studio è importante, ma bisogna “sentirlo” di voler essere un ingegnere! ”
Intervista a Germana Sorrentino ........................................a cura di Patrizia Palese
che il vecchio detto <Bella e scema> è ora più che mai una fesseria. È voluta venire a casa mia, anche se le avevo offerto di vederci in un bar, ma secondo lei le cose migliori sono quelle semplici, per cui si è fatto come ha detto lei. Inizio subito con le domande, e chissà perché mi aspetto che lei continui a giocare, ad essere sopra le righe, e invece risponde secca, con chiarezza e senza fare battute. Hai mai partecipato a concorsi?
Vi siete mai chiesti perché una donna oggi scelga di fare un mestiere che solo pochi decenni fa era specificatamente maschile? Non si tratta solo di un’affermazione di parità oltre che di sesso, ma anche di lavoro; inspiegabilmente non so perché, questa specie di rivalsa e di visioni di donne in divisa, alla guida di un Tir o di un autobus o meglio ancora di un taxi magari in turno di notte, non poteva semplificarsi solo in un superficiale “LO FANNO GLI UOMINI QUINDI LO FACCIO ANCH’IO”. Poi ho conosciuto Germana…l’ho conosciuta come si conoscono le persone quando meno te lo aspetti, e non vai in difensiva. Perché c’è un bel parlare di SORELLANZA, ma quando davanti a te si delinea una biondina giovane, con gli occhi chiari, con un sorriso che sembra dire “Mi hanno disegnata così, ma a me piace tanto far ridere”, allora ti ricordi che potrebbe essere tua figlia e che la tua giovinezza
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è rimasta molto dietro di te…e nasce un piccolissimo desiderio di essere di nuovo come lei, magari solo per un mese, ma no, basterebbe anche una settimana…e la sorellanza se ne va a farsi benedire. Poi, quando scopri che della sua innegabile bellezza (qualcuno direbbe con una puntina di acido “Siamo state tutte belle a quell’età”) lei non sa cosa farsene, perché è ironica, racconta barzellette ( e le racconta anche bene), perché ogni tanto se ne esce con una frase in ciociaro, allora cade la difensiva di chi, come me, davanti a lei si vede non più giovane. E parla del suo lavoro, della sua scelta universitaria, e lo fa con semplicità, anche quando dice “Ho scelto Ingegneria perché volevo arrivare in alto, ma lo volevo fare in modo eccellente, quindi non per una via già battuta, per una professione più femminile” e pensi a lei matricola, quando doveva dare i suoi esami, pensi
Sì, solo due volte. Aspetto, sperando che lei voglia aggiungere qualcosa, ma mi guarda pronta per l’altra domanda. Allora insisto sull’argomento Pensi che possano essere utili per trovare impiego? Non è stato il mio caso, ma ho fiducia nella pubblica gestione delle occupazioni. Vorrei chiederle dove basi questa sua fiducia, ma il discorso diverrebbe troppo lungo. E poi quel <non è stato il mio caso> la dice lunga. Sei un ingegnere. Quali sono i consigli che daresti a chi volesse iscriversi alla facoltà di Ingegneria? Molta passione e volontà. Lo studio è importante, ma bisogna “sentirlo” di voler essere un ingegnere! Ecco, adesso sorride, finalmente. E secondo te quale branca dell’ingeg-
Nel tuo tempo libero che cosa preferisci fare? Dopo quello che mi ha detto mi sembra una domanda inutile, ma ormai l’ho fatta Dedicarmi alle persone che amo, camminare all’aria aperta, cucinare. Wow! Credi che sia giusto investire il denaro pubblico in Cultura? Sì, assolutamente! Come disse Socrate, “ C’è solo un bene: il sapere. E solo un male: l’ignoranza”. Forse sarebbe meglio garantire per tutti lavoro, assistenza pubblica, casa?
Colleferro, Febbraio 2012 - Volo di qualifica del lanciatore VEGA dove ha lavorato per 4 anni sul progetto. Su Google si possono trovare notizie più dettagliate sul lanciatore VEGA neria dovrebbe essere più considerata? Ad oggi, ingegneria aerospaziale, ingegneria biomedica e ingegneria gestionale. Più precisa di così si muore! Sebbene il corso di laurea in ingegneria meccanica resta, secondo me, quello la cui offerta didattica forma un ingegnere nel senso più classico della professione intesa. Idee più che chiare, non c’è che dire. Ma come nasce e come vive una donna giovane e una donna che è anche un giovane ingegnere? Come ho già detto, l’ingegnere nasce da dentro. Bisogna sentirlo. Poi studio e impegno facilitano la realizzazione della figura professionale. La donna ingegnere, o ingegnera (!!!) le viene da ridere nel dirlo, nasce e vive al pari dell’ingegnere uomo. Negli ambienti di lavoro, non ho mai incontrato alcuna discriminazione. Se non ti fossi laureata in Ingegneria, quale facoltà avrebbe avuto le tue preferenze? Avrei frequentato il corso di laurea in Economia e Commercio, per dare continuità allo studio di consulenza del lavoro, che era gestito da mio padre…ma invece ho scelto Ingegneria e mi fa una linguaccia Hai avuto delle discriminazioni per il fatto che sei una donna nel tuo lavoro? No, mai. So che esistono ambienti di
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lavoro dove ti fanno pesare il fatto che sei una donna, ma a me non è successo. Forse sono stata solo fortunata. Hai ancora dei sogni da realizzare? Sì, alcuni! Ma sono sogni e quindi non si dicono e assume un atteggiamento dispettoso Ti piace leggere? Sì, ma il tempo è poco. Leggo quando posso. Questo mi dà un po’ di tristezza… ma magari le cose cambieranno, vorrei dirle, ma sto zitta Se sì, quale è il tuo autore preferito. Paulo Coelho, ho tutti i suoi libri! In aggiunta, adoro la Divina Commedia… ne conosco alcuni passi a memoria! Evviva! E di questo sarò sempre grata alla mia insegnante di italiano che, ai tempi, ci spiegava con grande passione e dedizione, i versi delle cantiche. Se dovessi quantificare in tempo il tuo lavoro, potresti dire dal progetto alla realizzazione quanto tempo passa? Vuoi dire come si svolge la mia giornata tipo? Il mio lavoro mi prende molto, e sono fuori casa mediamente 11 ore al giorno anche a causa delle distanze… Roma non facilita gli spostamenti e a volte devo andare anche fuori sede. Diciamo però il lavoro sul concreto lo svolgo in circa 8 ore al giorno.
Non sono in grado di stabilire, rispetto alla domanda precedente, quali possano essere le priorità per il popolo italiano. Ma credo sia buona cosa ripartire il denaro pubblico in modo tale che anche la Cultura possa essere “ aiutata”. C’è un pensiero, un aforisma, un detto popolare che hai fatto diventare una tua legge di vita? Quando il perché è forte, il come si trova sempre. Non lo conoscevo, ma accipicchia se è vero! Dal mio sguardo compiaciuto credo che sia soddisfatta d’avermi sorpresa…sì è stata una bella sorpresa… mi saluta dalla strada e la vedo raggiungere la sua automobile parcheggiata poco più avanti; mentalmente le faccio un applauso, mentre rimango a guardare che va via dal mio balcone. Viva le donne in gamba come lei.
Youcaniani e aspiranti autori di youcanprint!!! Intervista a Roberto Ricci a cura di Emanuela Arlotta Il tuo racconto ‘Il cappotto’ è diventato un cortometraggio così come altri tuoi racconti in seguito. Quanto il video riesce a trasmettere di ciò che nasce come scritto? E quanto, invece, non riesce a comunicare? Il video rappresenta l’esatta metà i miei scritti. Questo, soprattutto nei lavori tratti dai racconti pubblicati. Lo ha notato anche chi ha letto i racconti e poi visto i filmati. Però è anche giusto. Il regista deve mettere la sua personalità nella storia. Il film è il suo. Infatti, dopo i primi due, ho scritto esclusivamente soggetti inediti per lo schermo, in modo da non dover poi fare fastidiosi paragoni con il racconto originale. Roberto Ricci, parrucchiere di professione. Cosa ti ha spinto verso la scrittura? Io ho sempre amato scrivere storie di paura, sin da quando ero ragazzino. Appassionato di film horror, mettevo su carta tutte le mie fantasie nere. Soltanto che non ho mai fatto leggere a nessuno i miei scritti, fino a pochi anni fa. Sei stato soprannominato ‘parrucchiere da brivido’ in virtù della tipologia di racconti che scrivi. Vuoi spiegarci perché? Il soprannome mi è stato dato da alcuni giornalisti, dopo la vittoria nel 2012 del “Premio Racconti Nella Rete”. Hanno associato la mia reale professione alla passione per la scrittura thriller. A me ha divertito e l’ho fatto mio. Come definiresti il tuo genere di scrittura? Uno stile “cinematografico”. Chi legge le mie storie, soprattutto le “vede”. Questa
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cosa, mi è stata confermata da parecchie persone e mi ha fatto molto piacere. Io infatti più che uno scrittore, termine al quale mi accosto in punta di piedi e con molto rispetto, mi sento molto di più un raccontastorie. Nel 2012 vinci la sezione corti del premio “Racconti nella rete” (un concorso legato al Festival letterario LuccAutori) con il racconto thriller “Il Cappotto”. Quanta notorietà ti ha portato questa vittoria e quali emozioni ricordi ancora adesso? Una grandissima notorietà a livello mediatico. Articoli e interviste un pò ovunque. Inoltre, il fatto di essere stato realizzato il cortometraggio dal racconto vincitore, che avuto un grande successo di visualizzazioni su youtube, ha stimolato la curiosità di vari registi che mi hanno poi contattato e con alcuni sono andati in porto altri lavori. Al momento ho tre cortometraggi alle spalle, un mediometraggio in uscita e un lungometraggio in lavorazione.
Quest’anno hai pubblicato il tuo primo romanzo “L’acconciatura Sbagliata” edito da “Youcanprint”. Vuoi presentarlo ai lettori? L’acconciatura Sbagliata è un giallo ambientato nel mondo dei parrucchieri. Un omaggio che ho voluto fare alla mia professione e ai miei colleghi. Un omaggio
forse abbastanza cattivello, visto che ne faccio morire parecchi, ammazzati in maniera violenta. Chi ama il giallo alla Dario Argento, con l’assassino nero vestito, i guanti neri e il rasoio o coltello pronto a colpire, non resterà certo deluso. Anzi, si divertirà parecchio, fino alla rivelazione del colpevole che avviene soltanto nelle ultime pagine. Tanti progetti in ballo, dalla realizzazione prossima di un mediometraggio alla stesura di un testo teatrale in scena nel 2017. Raccontaci meglio cosa c’è nel tuo futuro e come fai a conciliare tutto con la tua professione di parrucchiere. Nel mio futuro c’è molta carne al fuoco e altra già cotta. A giorni, uscirà Il Segreto Di Caino, un mediometraggio tratto da una mia storia inedita e diretto da Luca Guerini, un regista già affermato a livello teatrale. Ha molti lavori alle spalle con la sua compagnia Skenexodia. Si tratta di un thriller psicologico dai risvolti horror, che in qualcosa potrà ricordare Psyco. Lo presenteremo in anteprima alla prima edizione dell’Underground Film Fest, che si svolgerà a Ottobre a Ancona. Poi, seguirà una presentazione a Pesaro e altre in vari eventi già stabiliti. Poi, sarà visibile online per tutti. Sempre con Guerini, stiamo lavorando al giallo teatrale Mala Tempora, che metteremo in scena a fine anno o inizio 2017. Poi, il lungometraggio TangOscuro attualmente in lavorazione e previsto sempre per il prossimo anno. La regia è di Massimiliano Belvederesi. Nel frattempo, sto prendendo appunti per una nuova sceneggiatura e il prossimo romanzo Concilio bene il mio lavoro con questa attività. Scrivo prevalentemente di sera o nei giorni di festa. Quando gli altri vanno al mare, io resto in casa a scrivere e non mi pesa assolutamente. Anzi. Qual è il tuo sogno nel cassetto? Scrivere un soggetto cinematografico per Dario Argento, il mio mito assoluto. Ti ringrazio per essere stato con noi! Vuoi regalare ai lettori di Volodeisensi un assaggio del tuo ultimo romanzo? Grazie e a presto! Certamente. Vi ringrazio per questa in-
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tervista e saluto tutti i lettori e vi lascio con un passo ad alta tensione tratto dal romanzo. “Asia, non fece neppure in tempo a rimettersi sotto le coperte. La piccola Ginevra ricominciò a piangere. “Adesso basta”. Entrò decisa nella stanza della bambina, pronta a dirgliene quattro. La trovò tremante, seduta sul letto con il cuscino stretto al petto. Una voce alle sue spalle: “bisogna sempre dare retta ai bambini”. Asia si voltò e vide una figura vestita di nero, con un passamontagna che gli copriva il viso. Nella mano destra, stringeva minacciosamente un paio di forbici che riconobbe. Erano le stesse, con le quali aveva tagliato poche ore prima i capelli della signora Gina.
Non fece in tempo a dire o fare nulla. Il misterioso visitatore l’afferrò a un braccio. Asia, gridò a sua figlia di scappare. Il suo unico pensiero era per lei. La piccola, con un balzo scese dal letto, corse fuori dalla stanza e si rannichiò dietro un mobile del soggiorno. Non riusciva a smettere di tremare e singhiozzare. Era terrorizzata. L’uomo nero dei suoi incubi, si era materializzato davanti ai suoi occhi. Sua madre intanto, lottava disperatamente, cercando di sottrarsi alla furia del suo aggressore. Il primo colpo di forbici, giunse doloroso e inaspettato. A cadere in terra, non fu una ciocca di capelli”.
Autori Youcaniani all’Expo Libri di Padova: una sinergia...emergente!
Dall’11 al 14 novembre alcuni autori youcaniani saranno presenti a un evento letterario cui si è aderito come il titolo di un film di Peter Jackson: Un viaggio inaspettato. Per chi non lo sapesse, gli Autori youcaniani sono degli scrittori di tutta Italia che hanno scelto una recente modalità di pubblicazione delle proprie opere: il self-publishing. L’auto pubblicazione costituisce una via alternativa a quella canonica: si possono scegliere la quantità, il formato, la copertina, la rilegatura, il tipo di carta e altri elementi, il tutto a prezzi notevolmente ridotti e stabilendo già da subito un contatto diretto con lo staff della piattaforma cui ci si rivolge! Youcanprint è la piattaforma online che permette tutto ciò, col supporto (anche morale) di uno staff pronto a rispondere nell’immediato alle esigenze, ai dubbi, all’amarezza e all’entusiasmo di chi si affida a esso. Eppure self non vuol dire solo risparmio, ma anche autonomia (nella gestione del tempo per farsi pubblicità e per creare pagine, gruppi, blog appositi, etc.), spirito d’iniziativa, intraprendenza, coraggio, testardaggine, così come timore, come quello di contrapporsi alle case editrici famose, di non riuscire a farsi pubblicità in mezzo a tanti gruppi social, di non essere in grado di far emergere la propria
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opera, ecc..
sul collo di Ned Stark:
Gli Autori youcaniani si rispecchiano in pieno in questa descrizione e hanno scelto Youcanprint non come ripiego, bensì in maniera del tutto consapevole. Desiderano dare il proprio contributo al mondo dell’editoria e il sapore delle soddisfazioni nel pubblicare in autonomia è più dolce di un bignè. Sanno di potercela fare e di superare le difficoltà lavorando soprattutto in squadra: non a caso si sono battezzati come youcaniani!
“Youcanprint per ora non partecipa a fiere. Ci organizzeremo per Torino 2017.”
Alcuni di questi autori saranno fisicamente presenti all’Expo Libri Padova 2016 per farvi toccare con mano questa realtà; siete già curiosi di sapere i nomi, vero? Prima di ciò, voglio mostrarvi il dietro le quinte, così vi farete un’idea su come la piattaforma online Youcanprint sia riuscita a occupare lo spazio che merita all’Expo Libri Padova 2016 e su come un lavoro di squadra possa essere benefico per il singolo scrittore quanto per tutti! Uno dei primi messaggi pubblicati sul gruppo FB Youcaniani e aspiranti autori di Youcanprint risale al 6 settembre: “Buongiorno a tutti. Per caso Youcanprint sarà presente all’Expo Libri di Padova? C’è qualche autore che ci va?” Una prima risposta arriva come la spada
Eppure, dopo aver ricordato il desiderio espresso da molti autori di voler partecipare a un evento dal vivo, quel “per ora” suona alle mie orecchie come la Umbridge quando continua la sua scalata verso la carica di Preside della Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts: manco a farlo apposta, iniziano le varie domande sulla prassi da seguire e sulle misure e sui costi degli stand. Viene quindi creato un gruppo FB a parte per non intasare il gruppo “generico”, Youcaniani Expo Libri Padova 2016, e gli autori youcaniani favorevoli all’evento pensano a chi inviare cosa, in quale modo e a quale prezzo e quantità. Roberto Serafini compila allora il file Excel “Dati fiera” in tutte le versioni+1, per venir incontro alle esigenze e ai ripensamenti di tutti. Inoltre parte un brainstorming su brochure, biglietti da visita, cataloghi, roll-up; dopo nemmeno 7 giorni viene postato un video degli espositori dell’expo, accompagnato dal commento “I primi espositori già sono stati inseriti. Presto ci saremo anche noi. “ In un clima di hype sempre più crescente, gli autori fanno i conti anche con
le proprie tasche per far fronte comune alle spese da affrontare, e proprio mentre personalmente invio un messaggio vocale Whatsapp a due mie amiche riguardo all’Expo Libri Padova 2016, arriva una doppia bella notizia dall’eccellente organizzatore Serafini: Alessandro De Giorgi (CEO di Youcanprint) propone di regalarci la stampa delle brochure, il roll-up da mettere nello stand e un codice sconto in caso di ristampa per i libri da portare o inviare.
Youcanprint, riporto l’elenco degli autori youcaniani partecipanti:
Quale modo migliore per venire incontro alle esigenze dei propri autori, che da ogni parte d’Italia si sono uniti in questo progetto di collaborazione? E non è finita qui: l’onda di entusiasmo verso questo evento si è espanso, tanto da coinvolgere altri 5 autori youcaniani.
Carloni Stefano
Dall’11 al 14 novembre potrete vedere i booktrailer di tutti i libri auto pubblicati proposti che verranno sicuramente incontro ai vostri gusti: dal romance alla narrativa, dall’erotico al(l’auto)biografico, dalla poesia al fantasy, con un tocco di giallo, antologia, sci-fi, fiabe per bambini, storico, saggistica e salute e benessere. Ringraziando Olga De Blasio per aver innescato la miccia, Roberto Serafini per averla dapprima spenta per poi farci arrivare sulla soglia di un evento molto emozionante, e con sincera gratitudine verso Alessandro De Giorgi e lo staff di
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Arlotta Emanuela Avignoni Giovanna Bianchessi Roberta Bolle Claudio Caltagirone Aldo Capodimonti Eleonora
Chammas Annie Chirivì Alessio Cibecchini Marco Colesanti Cristina P. Corradini Fabrizio De Blasio Olga De Tata Mario Di Gaetano Teresa Didio Piero Gioviale Concesion Guiducci Emiliano Jones Nina Liddell Elèonore
Masini Luca Meola Anna Mezzatesta Maria Montis Silvia Moschini Francesca Nihil Anna Orlandi Valentina Julie Ricciarelli Susanna Ronchiano Romolo Saccavini Chiara Serafini Roberto Tessaro Franco Turco Franca Venturi Immacolata Villano Gianluca Villaschi Raffaella Visone Roberta Fausta Ilaria Dall’11 al 14 novembre cercateci all’Expo Libri Padova alla prima lettera dell’alfabeto, AUTORI YOUCANIANI! Toccate con mano la sinergia emergente degli Autori youcaniani!
Andiamo a teatro a cura di Patrizia Palese Tel: 06 704 93 826 Email: info@teatrogolden.it Sito Web: www.teatrogolden.it In scena dal: 27/09/2016 al: 23/10/2016 La versatilità della De Laurentis è quasi una garanzia che accompagnata da quell’animale di Ugo Dighero, non possono che dare la certezza di uno spettacolo valido. Da vedere
parallelo viene narrata la storia di quattro amici che nonostante problemi e diversità non si separano mai. Separati non vuole essere solo uno sguardo sulla condizione dei padri separati sempre più in difficoltà, ma anche su un disagio umano: uomini e donne sono ormai impregnati di una strana “incapacità” di amare, di comunicare e di andare fino in fondo. Una commedia divertente e amara, con la sua capacità di far ridere, ma anche di fotografare il Paese attraverso i difetti degli italiani… DE SERVI Via del Mortaro 22 - Roma (RM) Tel: 06 6795130 In scena dal: 27/09/2016 al: 16/10/2016 Temi attuali oggi più che mai, ma al Teatro de Servi si pensa senza trascurare la risata.
L’inquilina del piano di sopra
Per chi vuole trascorrere una bella serata
Autore: Pierre Chesnot Regia: Stefano Artissunch Genere: commedia Cast: Gaia De Laurentiis, Ugo Dighero, Laura Graziosi
Separati
Descrizione
Autore: Alessandro Capone
Dopo un tragicomico tentativo di suicidio, Sophie accetta la sfida dell’amica Suzanne: rendere felice un uomo, il primo che le capiti a tiro... un ultimo tentativo per sconfiggere la solitudine.
Regia: Alessandro Capone
Bertrand, unico scapolo del palazzo, scontroso professore universitario dal
Cast: con Francesco Bauco, Emy Bergamo, Roberto D’Alessandro, Giampiero Mancini, Massimiliano Vado
la personalità eccentrica, diventa il protagonista involontario della vicenda. Inizia così il gioco dell’innamoramento, in un alternarsi di stati d’animo che trascina i due dal pianto al riso, mentre si scoprono più simili di quanto possa sembrare. GOLDEN via Taranto 36 - Roma (RM)
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Americani. Glen Ross Autore: David Mamet
Regia: Luca Barbareschi
Genere: commedia Compagnia/Produzione: Produzioni
Glengarry,
La
Bilancia
Descrizione In un’atmosfera da “sepolti in casa” si evolve una storia d’amore: lui, neo-separato rimasto senza un soldo, affittuario di uno scantinato buio e polveroso, lei, inquilina del piano di sopra, separata e davvero troppo nevrotica... una relazione adolescenziale in piena regola. In
Genere: drammatico Compagnia/Produzione: Casanova Teatro Cast: Sergio Rubini, Gianmarco Tognazzi, Francesco Montanari e con Roberto Ciufoli, Gianluca Gobbi, Giuseppe Manfridi, Federico Perrotta Descrizione Una feroce rappresentazione del mondo degli affari e dell’avida e competitiva società americana per la quale David Mamet, nel 1984, ha ricevuto il Premio Pulitzer, e dalla quale nel 1992
Appunti di viaggio Genere: poesie e versi Cast: Lina Sastri Descrizione
ha tratto la sceneggiatura per il film “Americani”, diretto da James Foley con Al Pacino, Jack Lemmon, Alec Baldwin e Kevin Spacey. Per risollevare l’agenzia immobiliare da una difficile situazione economica, Blake lancia una sfida a tutti i dipendenti: chi riuscirà a vendere di più avrà in premio una Cadillac, il secondo vincerà un servizio di coltelli da bistecca, per tutti gli altri licenziamento imminente. Tra i dipendenti si scatena subito l’ira e il panico. ELISEO via della Consulta, 1/B (sede provvisoria) - Roma (RM) Tel: 06-83510216 Email: biglietteria@teatroeliseo.com Sito Web: www.teatroeliseo.com In scena dal: 30/10/2016
27/09/2016
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Quando un film diventa spettacolo teatrale in genere io sono diffidente, ma in questo caso con nomi di quel calibro, forse il film potrebbe essere appannato dallo spettacolo…per saperlo si deve vedere assolutamente.
Un racconto libero della vita artistica di Lina Sastri. Dal debutto in Masaniello, alle prime esperienze teatrali, con Eduardo, Patroni Griffi, al cinema , alla musica, all’invenzione del suo teatro musicale. E così, di volta in volta, il racconto si anima di citazioni, da Filumena di Eduardo a Pirandello… a la casa di Ninetta, della stessa attrice autrice, ma soprattutto di musica, da assaie scritta da Pino Daniele per il film Mi manda Picone, alla Madonna de lu Carmine di Roberto De Simone dello spettacolo Masaniello che l’ha vista debuttare, da Reginella cantata per la prima volta a Cinecittà in una serata evento dedicata alla commemorazione di Anna Magnani, a Maruzzella, nel primo CD di classici napoletani, da Gracias a la vida di Violeta Parra, del primo spettacolo scritto e diretto in musica dal titolo “Cuore mio”, al tango al bolero, alle tammurriate popolari, dai classici napoletani dell’ultimo spettacolo “Linapolina”. QUIRINO VITTORIO GASSMAN via delle Vergini 7 - Roma (RM) Tel: 06 6794585 In scena dal: 09/10/2016
04/10/2016
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E’ difficile aggiungere qualcosa in più; quando si parla di lei, normalmente si è felici che esista: cantante, attrice, e in questo spettacolo sicuramente ci sarà anche altro. Lina non delude mai. Da vedere assolutamente
La notte della tosca Autore: Roberta Skerl Regia: Silvio Giordani Genere: commedia Cast: Pietro Longhi, Gabriella Silvestri Descrizione Tre infermiere ausiliarie di una casa di cura per lungodegenti sono licenziate da un giorno all’altro. Precipitano prima nella disperazione e poi decidono di inscenare una protesta. Ma la crisi economica ha riempito il mondo di disperati come loro e nessuno presterà attenzione a tre semplici infermiere. A suggerirgli come emergere nel mare di disgraziati è Oscar, un paziente della casa di cura ed ex- sindacalista che spiega alle tre che devono compiere un gesto eclatante, qualcosa di talmente grande che le porti in televisione e faccia conoscere a tutti la loro storia. E le tre infermiere lo fanno. Una commedia sulla crisi, per provare a riderne ma anche a riflettere su una situazione che coinvolge sempre più persone, e che però non deve mai far smettere di sperare in futuro migliore DE SERVI Via del Mortaro 22 - Roma (RM) Tel: 06 6795130 In scena dal: 06/11/2016
18/10/2016
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Ancora il Teatro de Servi e ancora si ride, si pensa e sicuramente si applaudirà
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“Ogni tuo silenzio” è, per me, molto fiabesco. Di solito scrivo romanzi piuttosto legati alla realtà, anche con qualche risvolto cinico, per così dire, dal momento che la realtà non è poi molto
Intervista a Laura Mercuri
...............................................................a cura di Cristina Rotoloni
tenera ...” diario. Poi, con mio figlio piccolissimo, ho ricominciato. Ora lui ha diciassette anni, e io ho finalmente cominciato a credere davvero che scrivere sia il mio futuro, oltre a essere il mio presente. Quali sono le tue pubblicazioni e di cosa narrano? Io scrivo romanzi. Ad ora, anche se ne sono stati pubblicati solo due, ne ho scritti sei. Uno era un giallo, non un giallo classico alla Agatha Christie, ma la trama aveva parecchia suspense. Per lo più, però, scrivo storie in cui le relazioni sono al centro della scena, relazioni d’amore ma anche d’amicizia, o tra genitori e figli, e credo che sia inevitabile, per me, data la mia formazione professionale e l’attività che continuo a condurre da anni di terapeuta familiare e di coppia. Nel 2006 ho pubblicato il romanzo “La vita di carta”, per una casa editrice minore che purtroppo ora non esiste più, e l’anno scorso “Ogni tuo silenzio”, per BookMe di De Agostini. Storie d’amore intorno alle quali girano altre storie, che si intrecciano con questa e tra loro. Che poi è la vita, no?
Laura Mercuri sei stata per me una vera rivelazione. Quando hai capito che scrivere ti rendeva felice e sarebbe potuto diventare il tuo futuro? Accipicchia, Cristina, sei davvero gentile… Grazie! Dunque, per rispondere alla tua domanda, ho capito che scriv-
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ere mi rendeva felice già da ragazzina, scrivere e leggere, ovviamente, e per questo mi sono iscritta al liceo classico, ma poi all’Università ho studiato psicologia, e dopo la laurea ho preso una specializzazione in terapia familiare, iniziando presto a lavorare, così per anni quasi non ho scritto, se non un
“Ogni tuo silenzio” è il libro che mi ha permesso di conoscere il tuo talento. Sono rimasta sensibilmente colpita dalla capacità di parlare senza parlare dei due protagonisti. Raccontaci di questo romanzo. “Ogni tuo silenzio” è, per me, molto fiabesco. Di solito scrivo romanzi piuttosto legati alla realtà, anche con qualche risvolto cinico, per così dire, dal momento che la realtà non è poi molto
tenera, ma avevo bisogno, per ragioni del tutto personali in quel periodo della mia vita, di immergermi in una storia in cui ci fosse un amore assoluto, puro, e dal momento che la prima persona per cui scrivo sono io stessa, ho pensato a due ragazzi feriti dal loro passato che, grazie alla giovinezza e al coraggio, trovano l’uno nell’altra la loro isola felice. Un amore del genere, secondo me, ha bisogno di pochissime parole, e così ho creato Aris, silenzioso, dolce, uno a cui non devi sempre stare a dare spiegazioni, e che non pretende di dartene, fiducioso che tu lo capirai lo stesso. Chi di noi non coltiva o ha coltivato il sogno di vivere un amore così? Ho passato con Aris ed Emilia un periodo bellissimo, che mi ha molto aiutato nella mia vita reale, e per questo sarò loro sempre grata. Mi piacerebbe condividere con i nostri lettori una frase di questo libro che secondo te lascia di più il segno. “Ogni tuo silenzio” è, soprattutto, un racconto, e bada, appunto, a raccontare. Devo ammettere che non credo ci siano frasi particolarmente significative, sai di quelle che non puoi fare a meno di segnarti o evidenziare? Ce n’è una che però rappresenta molto il mio pensiero: “È incredibile quante cose si imparino di se stessi, quando ci si innamora”. Penso davvero che sia questa la ragione per cui, nonostante l’amore sia spesso
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fonte di sofferenza, oltre che di gioia, noi esseri umani continuiamo ad innamorarci: l’altro che amiamo in qualche modo ci fa da specchio, e quel che lui ama di noi impariamo ad apprezzarlo anche noi, e soprattutto spesso scopriamo, attraverso gli occhi innamorati dell’altro, aspetti di noi stessi che non conoscevamo, e che ci arricchiscono. Così è per Aris, che grazie all’amore di Emilia, in un certo modo, “sboccia”, viene fuori dal suo silenzio, dal bozzolo di disegni, legno e bosco in cui si è sempre rifugiato, e comincia a vivere davvero. Qual è stata e qual è la tua esperienza con il mondo editoriale e con le case editrici? La mia esperienza con il mondo editoriale, prima di “Ogni tuo silenzio” è stata piuttosto limitata. Scrivo racconti per una rivista da più di quindici anni, ma il rapporto con l’editore della rivista, milanese, per quanto correttissimo e davvero soddisfacente, per me, è sempre stato a distanza. Pensa che non ho mai conosciuto di persona neppure la mia “tutor”, quella che dall’inizio accoglie i miei racconti e li passa al caporedattore… Ho pubblicato il romanzo “La vita di carta” con la casa editrice, allora appena nata, di un’amica e collega della rivista, con un breve ma importante, per me, passaggio di editing, ma è stato
con “Ogni tuo silenzio” che ho davvero iniziato a conoscere un po’ le logiche editoriali, grazie alla fantastica squadra della De Agostini, nella persona deliziosa di Francesca Cristoffanini, e soprattutto di quella che per prima ha letto e segnalato il libro alla casa editrice, quando era ancora self, e ne ha poi fatto l’editing insieme a me, Marina Migliavacca. Siamo amiche, ora, lei è venuta anche a trovarmi, e stiamo lavorando proprio in questi giorni all’editing del secondo libro che mi pubblicherà a breve, ancora una volta, BookMe di De Agostini. Anche il rapporto con la mia agente, Laura Ceccacci, mi ha insegnato molto a proposito del mondo editoriale, con le sue Fiere estere dove si vendono i diritti dei libri alle case editrici straniere, i criteri di scelta delle cover e le strategie di marketing, e un’altra esperienza davvero bella e importante per me è stata l’acquisizione del libro da parte di AmazonCrossing, che lo ha tradotto in inglese e tedesco. La versione tedesca, in particolar modo, è andata davvero bene, e ho scoperto la bellezza dell’avere un rapporto con chi traduce in un’altra lingua la tua storia, la familiarità che si crea con chi, traducendo, cerca di far rivivere anche le tue atmosfere, gli aspetti del tuo libro che hai amato di più. Sono certa che stai scrivendo un altro libro. Puoi anticiparci qualcosa sulla trama e quando i nostri lettori potranno leggerlo? Il mio prossimo romanzo uscirà con tutta probabilità all’inizio di ottobre, quindi tra poco… e se ci penso mi viene un po’ d’ansia, a dirtela tutta! Non posso rivelare quasi niente, purtroppo, fino a quando non avrò il permesso della casa editrice, ma posso dire che è una storia di oggi, formata da due diverse storie, intrecciate tra loro. Due relazioni d’amore vissute a età diverse, con un certo realismo, devo aggiungere. Credo sia piuttosto diverso dall’altro libro, e spero che chi, come te, ha amato “Ogni tuo silenzio” non si senta orfano, leggendolo, di quel “quid” di fiabesco che aveva la storia tra Aris ed Emilia, e amerà anche i miei prossimi protagonisti proprio come li ho amati io, scrivendo la loro storia.
E N I L N O CHEF alese
atrizia P P i d a r u c a
CROCCHETTE DI PATATE E PROSCIUTTO FILANTI INGREDIENTI PER 4 PERSONE: gr 600 di patate gr 80 di parmigiano grattato 4 uova gr 100 di pangrattato sale q.b.
gr 200 di prosciutto cotto gr 80 di mozzarella gr 100 di farina olio di semi q. b.
Lavare le patate e cuocerle in acqua salata. Sgocciolarle e pelarle, passandole calde nello schiacciapatate; unire il prosciutto cotto e la mozzarella tritati grossolanamente, il parmigiano, due uova e il sale, mescolando in modo da unire tuttigli ingredienti, formando alla fine le crocchette. Sgusciare le uova rimaste in una ciotola con un pizzico di sale e sbatterle con una forchetta. Passare le crocchette nella farina, nelle uova e nel pangrattato; friggerle in olio bollente che le ricopra interamente, sgocciolarle solo quando avrannoun colore dorato uniforme; passarle sulla carta assorbente e servirle tiepide.
POLPETTE DI POLLO E SCAROLA INGREDIENTI PER 4 PERSONE: -Petti di pollo macinati gr 350 -Una cipolla -Timo q.b. -Sale q.b.
-Scarola gr 400 -Olive verdi gr 100 -Olio extravergine di oliva q.b. -Pepe q. b.
Unire al macinato di pollo mezza cipolla tritata finissima, sale, pepe. Lavare e pulire la scarola, disponendola in una casseruola con la restante parte della cipolla, sempre tritata finemente, le olive verdi, il timo e un filo dâ&#x20AC;&#x2122;olio, aggiungendo ancora sale; coprire e cuocere finoa quando il tutto risulti abbastanza asciutto. Togliere la scarola e, una volta raffreddata, tritarla grossolanamente, rimenttendola nella casseruola una volta fatto. Aggiungere i petti di pollo tritati e cuocere il tutto a fuoco moderatoper circa 10 minuti, unendo gli ingredienti fra di loro durante la cottura. Una volta pronto, salare e pepare e con le mani oliate, confezionare delle polpette, che termineranno di cuocere in una casseruola con un filo di olio caldo. Servire in piatti precedentemente riscaldati, guarnendo con le olive rimaste.
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SPIEDINI DI CARNE PICCANTE INGREDIENTI: gr.600 fra carne di maiale, vitellone, pollo un mazzetto di prezzemolo timo peperoncini paprika olio extravergine di oliva sale pepe Lavare il prezzemolo e il timo, sgocciolarli e asciugarli, tritarli e disporli in una ciotola unendo i peperoncini, la paprika, l’olio, il sale e il pepe e mescolare. Tagliare la carne a dadi e disporli in una terrina, cospargerla con il condimento preparato, coprire e lasciare marinato per 24 ore in frigorifero. Togliere la carne dalla marinata, sgocciolarla e infiletterla negli spiedini, cuocerla su una griglia calda, girandoli spesso e servirli nel piatto di portata accompagnati con la salsa piccante.
TORTA ALLA CREMA D’ARANCIA INGREDIENTI: -gr 500 di pasta frolla (la si trova già confezionata in qualsiasi supermercato, se non si è capaci di farla) -gr 300 di succo d’arancia ( in genere la si ottiene con 6/7 arance spremute) -un’arancia -4 uova -gr 200 di burro -gr 200 di zucchero -farina q.b.
Con un mattarello stendere la pasta frolla e farne due dischi. Imburrare e infarinare due tortiere e adagiarvi in ognuna un disco di pasta frolla stesa bucherellandole con una forchetta; cuocere in forno a 180 gradi per mezz’ora ed estrarle dal forno lasciandole intiepidire. Nel frattempo amalgamare in una pentola il succo d’arancia e le uova intere il burro ammorbidito e lo zucchero, cuocendo il tutto a bagnomaria fino a quando la crema inizia ad addensarsi, lasciandola poi intiepidire. Versarla sul primo disco di pasta frolla, adagiarvi sopra il secondo disco e versare la crema rimasta; dopo conservarla in frigorifero per mezz’ora. Prima di servirla decorare la torta con fette di arancia disponendole a proprio gusto.
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Leggendo... libri
Cristina Rotoloni
Credevo bastasse amare-Alessio Masciulli edito da Falco Romanzo Il libro è un diario che narra il dolore, realmente vissuto dall’autore, per la morte prematura di Silvia. Ammiro il coraggio di raccontarsi e di citare ogni persona che ha vissuto con lui questa perdita. Lo considero un libro atto alla metabolizzazione del dolore, probabilmente funzionale per chi lo ha scritto, ma poco coinvolgente per chi lo legge.
Tutti i doni del buio - Erika Corvo edito con BookSprint Fantasy In un mondo nuovo, distrutto dai bombardamenti nucleari, si narra dei mostruosi Shakars e di una famiglia che vive con loro. E’ una storia che può risultare interessante per una tranquilla lettura non troppo impegnativa. Il testo dovrebbe essere rivisto. Non mi è piaciuto l’inserimento del racconto finale perché distante dalla trama del libro.
Il sigillo del drago infinito - M.S. Bruno edito da Amazon.it Fantasy Safav tornando a casa trova il suo villaggio raso al suo da un oscuro nemico senza vessilli. Nel tentativo di fermare il nero esercito partirà per recuperare e comporre la chiave che apre il libro delle profezie. Coinvolgente, mai noioso o scontato, è un fantasy che ha la bellezza di essere narrato così bene da sembrare reale.
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Piccole fiabe per grandi sognatori è la somma di sei brevi fiabe, raccolte in un unico, imperdibile, volume. L’autrice, Emanuela Arlotta, con il suo stile dalla tenera limpidezza è in grado di catturare il cuore di grandi e piccini sin dalla prima pagina. Regala ai suoi lettori più grandi l’emozione di sentirsi ancora una volta bambini e ai più piccoli, avventure, magia, emozioni, sogni ma, soprattutto, importanti insegnamenti di vita. LINK PER L'ACQUISTO 17
‘’IN AIUTO’’ Di Vincenzo Cinanni ‘’ Scricchiolii d’esistenza, che preludono a conclusioni repentine. Volti sopraffatti dai destini. Quelli che stanno per essere travolti, provano a non arrendersi. Ci sono accadimenti che frantumano, come rocce in erosione. Chi ne resta coinvolto, deve ingoiare le schegge della resa. Ad un tratto, spicca il suo volo come spiraglio di sole, la catena umana, giunta a soccorrerli. Gli alleati del bene spenderanno parole di conforto. Proveranno a sanare ferite profonde, aperte come voragini, sul tempo inclemente. Doneranno gesti prammatici. ‘’ Afferra la mia stretta, per trarti in salvo!’’. ‘’’ poesia di Vincenzo Cinanni,
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ASSOCIAZIONI OSCURE Di Vincenzo Cinanni Molto spesso può capitare che persone volenterose, operative, incappino nelle trappole di società umane, non riconosciute. Allora, la metodica è sempre la stessa. Prima, si isola la figura, in questione. In seguito, si fanno pressioni sui migliori amici, sui coniugi, o le relative passioni. Alla fine, accade che la persona, in primis, si senta sola. Ma chi ha buon carattere, ne esce. Deve armarsi di pazienza, dovrà seguire la sua linea retta. Ed i risultati non mancheranno. Una sorta di ‘’recupero crediti’’, etico e personale. Vincenzo Cinanni, 9 Settembre 2016.
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“Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti” La verità ha un prezzo, conosce strade inimmaginabili, talvolta sterrate e tortuose che si intersecano con paesaggi sconosciuti. Sophie si troverà a percorrere una di queste strade senza volerlo. Si troverà di fronte alla scelta, alla perdita, di fronte ad una rottura intima e profonda che potrà condurla verso una nuova consapevolezza o verso la discesa. Divisa tra due uomini molto diversi, tra i tanti dubbi e tra il difficile rapporto con la proprietaria del negozio in cui lavora si troverà inesorabilmente sommersa nel buio. Ma il destino sarà già in agguato, pronto a ridisegnare i contorni della sua vita e a condurla necessariamente verso il cambiamento. “ Sophie non riusciva a non pensarci, e prendeva quegli abiti che le sembravano ora inutili evasioni per donne senza peso, e li appendeva con forza nei guardaroba. Li guardava, poi, appesi a quelle stampelle come fantasmi senz’anima, come cornici macabre di un dolore senza fine, esteso fino all’orizzonte più lontano. Quei colori erano stonati, come i sottili raggi di luce riflessi negli specchi, che sembrava che quel giorno, invece di entrare a testa alta in quel negozio, ripiegassero verso il basso quasi spinti da una forza incontrollabile che si frapponeva tra il buio e la luce “NEI MIGLIORI STORE ONLINE
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Leggiti tra le righe
Mi siedo e aspetto
“Ci sono momenti nella vita in cui è la vita
che la tua anima implume
stessa che ci conduce verso il nostro destino.
attraversi il ponte tra il sembrare e l’essere.
In questi momenti bisogna tendere la mano e
Mi siedo e aspetto
lasciarsi trasportare dallo scorrere del fiume,
con la calma delle donne
senza opporre resistenza. Bisogna abbando-
che l’infiorescenza sbocci
narsi per potersi un giorno ritrovare …. “
e trabocchi di colori. E nell’attesa vivo, nel desiderio di riaverti senza abiti o coperte con cui velarti i desideri. Emanuela Arlotta
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Lo sapevi che.... ... e si torna a parlare
di Angeli
A volte ci capita di pensare che sarebbe molto bello sapere in anticipo come andrà a finire una storia, cosa succederà il mese seguente e, sentendoci soli, aver voglia di un appoggio, di una forza nuova per prepararci a un nuovo ciclo di vita, ma non sappiamo a chi rivolgerci. Sia per chi ci crede, ma anche per chi è scettico, perché non provare a rivolgerci ai Grandi Angeli? Loro non danno molta importanza e per loro non fa differenza fra chi crede e chi no e, comunque, aiutano sempre tutti…provare non costa nulla e forse ci si guadagna qualcosa. Diciamo subito che gli angeli e gli arcangeli non possono restare sordi se qualcuno chiede loro aiuto. E su cosa potremmo chiedere aiuto? Per qualsiasi problema tipo amore, salute, lavoro; sarà la loro voce a guidarci per avere
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A cura di Patrizia Palese
un sollievo e/o una soluzione e questo perché gli angeli non possono esimersi dal soccorrere un’anima che ha dei problemi e il loro compito è fare in modo di creare benessere e serenità. Secondo la studiosa tedesca Waltrud Maria Hulke, gli spiriti più adatti a soddisfare le nostre richieste sono gli Arcangeli maggiori, in quanto sono loro che devono diffondere la luce divina sulla Terra. Sempre secondo la studiosa, a ognuno di loro corrisponderebbe uno dei raggi colorati della luce universale e loro stessi opererebbero in base alla frequenza di ciascun colore. E adesso passiamo a dire chi sono e quanti sono. Secondo un’antica tradizione giudaica e secondo la Chiesa Romana, essi sono sette. MICHELE, RAFFAELE, GABRIELE, che sono i più noti. Essi sono a capo delle gerarchie creative e intimamente legati con la Mente Divina. Vengono definiti LA VOLONTA’ IN AZIONE e agiscono facendo sentire LA VOCE DI DIO, che si manifesta attraverso intelligenze minori. Poi ci sono gli altri quattro: URIEL, ZADKIEL, JEUDIEL, SEALTIEL, ma questi nomi variano molto a secondo della tradizione a cui si riferiscono. Essi vengono chiamati I REGGENTI DELLA TERRA. Il profeta Ezechiele li definisce I GLOBI ALATI E RUOTE ARDENTI. Essendoci una forte similitudine di questi arcangeli con le stelle del cielo, ven-
gono associati con i sette astri mobili maggiori. Questa è la descrizione con le caratteristiche e con ciò che possono farci ottenere, secondo i parametri di studio esoterico. Quando si vuole parlare con loro è necessario possedere delle candele, un luogo tranquillo che permetterà di entrare in contatto con la nostra parte più intuitiva. Anche bruciare degli incensi sarebbe utile e in mancanza di essi olio essenziale; bastano poche gocce e i profumi e l’atmosfera ci avvicinerà a loro. Non è un caso che in tutti i luoghi sacri di qualsiasi religione si usino questi elementi che favoriscono l’introspezione. Alcuni esoterici affermano anche che praticare questa attività all’interno di un triangolo, non importa se solo disegnato o delimitato da candele o legni profumati, aiuti ancor di più il contatto con il mondo delle intelligenze superiori…infatti le piramidi sia egiziane che del sud America sono a forma triangolare e non certo per capriccio degli architetti di allora. Chiudendo gli occhi si dovrà formulare il quesito e se avrete concretizzato le risposte con delle carte, o con degli oggetti riferiti agli arcangeli, sceglietene uno. Ovviamente gli oggetti dovranno essere identici (legni, pietre, fogli di carta dove avrete scritto delle brevi sentenze). In base al principio di sincronicità se ci si sarà veramente estraniati dalla realtà circostante, la risposta sarà quella che noi cerchiamo, perché sarà la nostra mano sinistra ad averla scelta, ma sarà l’arcangelo ad averci guidato a sceglierla.
Andiamo però in ordine. L’arcangelo Michele ha come missione quella di essere pronto a difendere la vita e a farla rispettare e questo perché
anche chi lotta per il bene e per la giustizia deve affrontare ostacoli superiori alle proprie forze. Se la scelta cadrà sull’oggetto con il nome di Michele, si sappia che, qualunque sia la domanda pensata, si dovranno affrontare presto situazioni difficili che però sono necessarie per la propria crescita. Ci potrebbero essere chiarimenti con il partner o con datori e collaboratori di lavoro. Si dovranno prendere decisioni importanti e coraggiose ma non si dovrà mai aver paura la lasciare la vecchia strada. Michele ha una luce azzurra e sarà utile in qualche modo o visualizzarla o ricrearla; sarà lui a ridare la speranza, la calma e al fiducia che faranno risolvere ogni problema. Inoltre l’azzurro è il colore della guarigione e della purificazione e quando saremo o ci sentiremo privi di forze, è necessario avere questo colore addosso o in casa. L’energia dell’azzurro lenisce le ferite del cuore e ristabilisce la fiducia in se stessi. L’arcangelo Gabriele ha come missione quella di portare lo Spirito Santo nelle persone (lo Spirito Santo scenderà su di te). Scegliere il suo nome indica che si dovrà fare chiarezza nella propria vita. La sua luce è bianca e rappresenta l’onestà, la limpidezza; egli vi aprirà gli occhi per scoprire cosa si vuole veramente dalla vita liberandoci dai condizionamenti. Aiuta a mettere ordine nei propri pensieri capire quello che veramente vogliamo nelle scelte importanti, affettive, lavorative, finanziarie, abbandonando però situazioni che bloccano la crescita. La scelta che lui spingerà a fare toglierà la paura di deludere qualcuno, perché egli aiuta a essere onesti con se stessi e con gli altri e a fidarsi del proprio intuito senza temere i giudizi altrui. L’arcangelo Raffaele ha come missione
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quella di curare, come farebbe un medico, i viaggiatori malati. La sua luce è verde e il suo raggio dà salute, pace ed equilibrio sia per la mente che per il cuore. Egli dice che si riuscirà a risolvere un disturbo cronico e a contare su di lui per uscire da una malattia. Per malattie si intendono anche pensieri negativi che, appunto, saranno eliminati e allontanati. In questo modo la vita potrà avere una svolta e si rifiorirà. Egli inoltre favorisce le nuove amicizie e i nuovi rapporti basati sull’affetto e sulla sincerità e, nello stesso tempo, quelli insoddisfacenti e falsi, saranno trasformati o allontanati definitivamente. L’arcangelo Uriel ha come missione quella di infiammare con il fuoco della carità chiunque. Quando si sceglie questo arcangelo generalmente ci si
trova in una situazione pesante, si è sotto pressione e si conclude di essere incapaci di cambiare la situazione che ci blocca. Il desiderio di cambiare vita c’è, magari si pensa anche di andare in un’altra città, ma non si trova il coraggio di fare il cambiamento, oppure ci si aspetta un avanzamento per il proprio lavoro che però non arriva mai. Attraverso di lui la Grazia e la Pienezza dell’Amore Divino arriva e dà la forza di superare blocchi e difficoltà. Uriel è rivoluzionario e impone di smettere di lamentarsi, tormentarsi, e accettare sacrifici inutili. Si deve credere in lui e nel suo aiuto e assorbire quanto più possibile la sua energia che ha il colore rosso in quanto egli dona gioia e gratitudine e saranno questi doni che risolveranno i problemi. L’arcangelo Zadkiel ha come missione quella di aiutare chi si sente abbandonato. La sua luce è viola e porta a chi lo prega una forza purificatrice e di trasformazione, come la luce di colore viola che lo indica. La forza che si riceve invocandolo fa sì che si trovi la forza di liberarsi da un impedimento che fino a quel momento bloccava la vita di chi prega questo arcangelo. Potrebbe
essere il luogo dove si vive che non piace, potrebbe essere un amico o un partner che non sono più in sintonia con noi, un lavoro che ci prende troppo impegno e che non ci dà risultati. Tutti questi ostacoli e altri necessitano di trasformazione o di eliminazione. Questo può voler dire lo scoprire un altro aspetto nel partner, avere una buona possibilità per trasferirsi, riceve un lavoro più gratificante. Questo spirito richiede una fede incondizionata in lui che darà in cambio leggerezza e libertà. L’arcangelo Jeudiel ha come missione quella di dare ricompensa a chi loda Dio. La sua luce è giallo-oro ed è simbolo di abbondanza, di ricchezza materiale e spirituale; invocandolo si affretta il momento in cui arriverà la fortuna nel lavoro che porterà successo e denaro. Inoltre l’arcangelo rafforzerà ogni progetto fortemente voluto soprattutto se esso rappresenta una scelta coraggiosa, come mettersi in proprio nella professione per esempio, ma egli richiede
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che prima di credere in lui si debba credere veramente in se stessi. Egli invita a essere generosi con se stessi e con il prossimo, perché nell’equilibrio del dare e ricevere si produce la vera ricchezza e abbondanza. L’arcangelo Sealtiel ha come missione quella di pregarlo con devozione e onorare Dio, Sommo Amore. La sua luce è rosa ed esprime la forza dell’amore che è inarrestabile e in grado di vincere qualsiasi battaglia. In questo concetto di amore vi è anche la ricerca di un partner che sia innamorato di noi e che ci sia sempre accanto. Lo si invoca quando si desidera avere la sicurezza sentimentale, quando si vuole incontrare la persona giusta o quando si vuole rafforzare un rapporto già esistente. Egli farà in modo che la comprensione della persona dalla quale si vuole ricevere amore aiuterà a risolvere i nostri problemi e ci sorreggerà nell’esprimere la nostra creatività in ogni campo e questo perché l’Amore è la forza creativa
per eccellenza. Nella Bibbia si nominano solo Michele, Raffaele e Gabriele, ma con il passare dei secoli il culto degli angeli si diffonde sempre di più. Nel IV e nel V secolo d.C., sia nella tradizione giudaica e cristiana appaiono i nomi di migliaia di angeli; quando poi sopravviene il cattolicesimo, il numero degli Arcangeli oscillava da quattro a sei fino a quando la Chiesa prese una posizione rendendone noti sette. Tutti i nomi degli arcangeli in ebraico, terminano con la parola EL, che appunto vuol dire Dio. A questo punto credo che sarebbe carino adottare un Arcangelo e fidarsi ciecamente di lui…io ho già scelto: Sealtiel è mio!
Recensione “Vita e monumenti. Il Pantheon” di Patrizia Palese A cura di Emanuela Arlotta
on che in partenza rappresenta solo un elemento storico interessante e finisce per diventare quasi un compagno di avventura capace di stupirla ogni giorno. Vittoria, con la sua semplicità e il suo entusiasmo riesce a coinvolgere fin da subito attraverso le lettere che spedirà per tutto il mese del suo soggiorno alla sua migliore amica che non ha potuto partecipare al viaggio con lei lasciandola sola.
C’è molto di Patrizia Palese in questa nuova opera con la quale riesce magistralmente a coniugare la storia dell’arte, materia peraltro molto amata dalla scrittrice stessa, con il romanzo vero e proprio. La forma epistolare scelta dall’autrice riesce ad infondere un senso di intimità con il personaggio principale, Vittoria, generando nel lettore una sensazione di calore e partecipazione e rendendolo ricettivo anche nei passaggi nei quali si trovano descrizioni dettagliate delle vicende legate al monumento attorno a cui si svolge la storia: il Pantheon. Vittoria è una ragazza calabrese che nel 1959 si trova a fare un viaggio a Roma proprio alla scoperta del Panthe-
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Questo romanzo ci pone di fronte a diversi piani di lettura. C’è quello prettamente nozionistico che ci permette di conoscere la storia del Pantheon e tutte le sue vicende vere o presunte, c’è quello più leggero legato alla quotidianità della protagonista e agli incontri importanti che farà durante la permanenza a Roma, e, per finire, c’è quello intimista che ci racconta la crescente evoluzione che subirà Vittoria la quale si troverà a guardarsi a fine viaggio non più come una ragazza ma come una donna che sarà in grado di prendere decisioni cruciali riguardo al suo futuro. Questa ragazza che si spinge dal suo paese fino alla Città Eterna riporta il lettore verso il ricordo della sua adolescenza fatta di scelte, di turbamenti, alla ricerca di un domani incerto e sconosciuto tutto da costruire e scoprire con la curiosità e la gioia che è tipica di quell’età. Anche per questo durante la lettura si crea un filo trasparente con la protagonista che ci spinge a gi-
rare una pagina dopo l’altra per sapere cosa succede. Lo stile è molto semplice e accattivante, in linea con la storia raccontata. Patrizia ha un modo di scrivere molto confidenziale che cattura immediatamente l’attenzione anche nei punti più tecnici e per molti ostici nei quali la storia dell’arte è in primo piano rispetto al romanzo. Una grande dote dei romanzieri, a parere mio, deve essere quella di evitare il più possibile di creare dei momenti morti che facciano dimenticare o allontanare troppo dal filo del discorso con digressioni che finiscono per far scemare la curiosità di chi legge. Ed in questo romanzo trovo molto equilibrato il rapporto tra la storia vera e propria e le nozioni relative al Pantheon. Alla fine del libro questo monumento assume delle sembianze quasi umane, diventa vivo nonostante tutti i soprusi subiti da coloro che non hanno saputo preservarne il valore, nonostante i suoi continui mutamenti che lo hanno portato oggi a noi con tutta la sua imponenza e unicità. Trovo l’idea molto originale e stimolante, un modo diverso per insegnare ad amare ciò che l’Italia può offrire in fatto di Arte. Restiamo, quindi, in fremente attesa che l’autrice ci presenti il prossimo monumento da scoprire e la nuova storia che ci girerà intorno!
LA REDAZIONE
Laura Capone
La Laura Capone Editore è una casa editrice che opera online, produce, distribuisce e promuove libri nei vari formati (cartaceo, e-book, audiolibro, ecc.). Nasce nel novembre 2010 e si afferma velocemente per la correttezza e la trasparenza operativa. La LCE si pregia di avere in redazione professionisti di settore per ogni competenza che, in una stretta rete di collaborazioni online, si prefiggono la rivalutazione del talento letterario ed artistico italiano contemporaneo, anche attraverso la promozione e distribuzione elettronica delle nostre opere tradotte. Per citare solo alcuni collaboratori: la dott.ssa Luigia Torrusio appassionata di lettere antiche, traduttrici quali Chiara Rolandelli e Alessandra Baroni, artisti quali Lisa Fusco, Moreno Chiacchiera (attualmente l’illustratore più quotato sia in Italia che all’estero), il Maestro Marco Serpe, il Regista Sebastiano Giuffrida, in un crescendo di professionisti più o meno noti che partecipano con grande competenza, professionalità e soprattutto passione.
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Cristina Rotoloni nasce a Roma il 20 luglio 1977. Vive parte della sua vita tra L’Aquila, Ville di Fano e Capitignano. Si diploma come Maestro D’Arte e consegue la Maturità Artistica all’Istituto Statale d’Arte. Si laurea con il massimo dei voti in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. Ha esposto due mostre pittoriche: una a Ville di Fano e l’altra a Montereale (AQ). Ha collaborato per l’organizzazione e la scenografia di alcuni spettacoli teatrali con l’Accademia di Belle Arti e l’Istituto Gramma di L’Aquila. Ha progettato e realizzato, in collaborazione con Annalisa di Filippo, dei cappelli per la “Perdonanza Celestiniana”. Ha collabora con l’associazione onlus “Il Camaleonte” per dei corsi di “Arte, immagine e modellismo”. Dipinge quadri ad olio e pittura su vari materiali. Dopo il terremoto di L’Aquila 2009 si trasferisce in provincia di Chieti dove scrive e illustra le sue favole dal titolo “Stellino” e “Tom”. Si dedica anche alle illustrazioni delle favole di altri autori come “Matilde” di Antonio Sparatore. Scrive articoli per il Magazine online “Volodeisensi°” di Emanuela Arlotta. Idea e cura la pagina su facebook “Un Racconto a più Mani”. Intervista, recensisce e presenta i libri degli autori emergenti per i quali ha ideato e realizzato la Video Rubrica “Oggi parliamo di…” E’ nel 2013 tra i finalisti del concorso “Montesilvano Scrive - Una storia di Natale”. Pubblica, come libro d’esordio, la raccolta di racconti “Frammenti di Vita” nel 2012. Nel 2014 pubblica il suo primo romanzo dal titolo: “Tatuaggio”.
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Emanuela Arlotta
Leonzio Nocente
Nata a Roma il 20 Settembre 1975. Ho sempre avuto una forte propensione all’introspezione e alla conseguente scrittura di poesie e racconti che indagano in maniera approfondita l’animo umano, quello legato all’Io più profondo. Questa mia voglia di comunicare ha superato i limiti della carta e della distanza con la creazione di questa community letteraria (Volodeisensi.it) che gestisco con passione e amore tutti i giorni e di cui sono felice facciano parte tante persone che credono ancora nei sogni. Anche il Magazine online è una mia idea, realizzata grazie al supporto informatico di alto livello di mio marito Leonzio Nocente, il quale è anche il creatore materiale di Volodeisensi.it e di altri siti molto conosciuti. Lavoro nell’informatica da anni e scrivo da quando sono nata. Ho auto-pubblicato due libri nella collana ‘ilmiolibro’, uno di poesie ‘Volodeisensi’ e uno di racconti ‘La Sfera’, che stanno riscuotendo molto successo e che presto saranno disponibili anche in formato ebook nello store Apple. Ho pubblicato la silloge poetica ‘Dalla parte dell’Anima’ edita da Galassia Arte Editore.
Nato a Francavilla Fontana il 23 Maggio 1979, Architetto informatico che lavora da 14 anni nel settore IT. Le sue conoscenze vanno dallo sviluppo di portali alle applicazioni in tutti i campi compreso quello mobile. Nella sua carriera ha partecipato alla nascita di grandi portali Nazionali del settore comunicativo e collaborato con grandi multinazionali Italiane e Americane. “Questa mia opera epica che ha visto ben due anni di progettazione e sviluppo è stata la mia più grande soddisfazione, realizzare il sogno sempre vivo di una bambina, mia moglie Emanuela. Volodeisensi.it non è una semplice community ma un vero e proprio portale Letterario dove i sogni diventano realtà. Sono solo l’autore materiale, un penna su un foglio vuoto che viene guidato dalle emozioni di mia moglie che ogni giorno dà la possibilità a tanta gente di esprimersi e soprattutto di essere ascoltata.Con tanta commozione dedico questo nostro lavoro ai nostri figli e a tutta la gente che crede e crederà in Volodeisensi.it”
Patrizia Palese Nata il 28 maggio 1954 a Roma, ricercatrice storica. Presidente dell’Associazione Culturale OMNIAPOLIS dal 2006. Poetessa, romanziera, drammaturga, sceneggiatrice, regista. Libri editi: ‘Come Orfeo’ - Gruppo Edicom, ‘Gli infiniti volti dell’amore’ – Linee Infinite, ‘La trama e l’ordito’ - Liberodiscrivere-Studio64, ‘Vita e Monumenti’ auto-pubblicato. Le opere teatrali rappresentate: -Diritto di Recesso, a Milano nel gennaio del 2008, Roma, Crotone, Bologna nel 2013-2014. –‘Caterina, donna d’amore’, Roma 2012 - Roma 2015. Racconti in Antologie: - “Mondo a rovescio”, “Cattighiusa”, “Pensieri Letali”, vincitore del (III posto) nel concorso nazionale “GOCCE DI SANGUE” (marzo 2014) -Il racconto C’ERA UNA VOLTA vincitore della Seconda Edizione Nazionale Concorso Racconti Inediti “LAURACAPONEEDITORE” – Monologhi e corti teatrali : “…e così sia!” Verona 2012; “Un giorno come un altro” Roma 2014. Membro del Direttivo dell’Associazione Culturale Tertulia’s con il ruolo di Responsabile Amministrativo. Attualmente si occupa di recensioni teatrali, cinematografiche, libri editi oltre a condurre la gestione di rubriche presso il giornale Volodeisensi Magazine e Art Litteram.
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Mariagrazia Talarico Talarico Mariagrazia nata il 14-09-80 a Bellano Lecco, Residente in provincia di Lecco, studi magistrale Bertacchi Lecco. Una silloge edita “Delicata com’ali di farfalla” ed Il Filo classificata terza del concorso internazionale insieme nel mondo 2.
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