La maneira de andar di Sandra Alexis │Estetica, teoria dell’andatura e Stimmung con W.G.Sebald

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Il passo a quinconce di Sandra Alexis Baldanders

La

maneira de andar di Sandra Alexis │Estetica, teoria dell’andatura e Stimmung con W.G. Sebald sul passo a quinconce v.s.gaudio  Oggetto d’amore, immediatezza individuale, corpo, pura percezione sensitiva alla Hume, le leggi di Delsarte, teoria dello spazio di Laban, accento spaziale dell’allure, i regolatori di intensità dell’andatura, aura di Sandra Alexis, l’andatura leggera-laterale di bolina stretta, omologie temporali di portamento, l’enigma del circo, la concretezza plastica, l’assolutezza della maneira de andar organica e accentata, il tableau vivant nel codice erotico di Sade, l’ilinx orizzontale e l’esecuzione sadiana di Denise con l’hula-hop al Festival del Circo di Montecarlo, il test del Circo per un periodico della Lancio, Elvas, Roland Barthes, Lebenswelt, la figura e il personaggio, l’atleta del cuore di Ruffini, contorsionismo, coreografia, “lunarionuovo”, Ilona Staller, Sharon Stone, Claudia Schiffer, Sonia Braga, Fanny Ardant, Roger Caillois, “Penthouse”, Isabella Rossellini, Grace Kelly, Renée Russo, Carol Alt, Rossella Falk, le gemelle Kessler, Naomi Campbell, Kim Basinger, la culeide di Rossetti, Alessandra Ferri, Melba Ruffo, “Astra”, Alida Valli, circo Orfei, Julie di Balzac, Marilyn Monroe , il passo a quinconce, stimmung, Baldanders, W.G. Sebald, Thomas Browne, la scrofa di Sibari, losanga di Lacan, Deborah Kara Unger, Torino, via Micca, piazza Solferino, piazza Castello, via Roma, falciatura della liquirizia, gli anelli di Saturno▐ l’estetica fenomenologica di V.S.Gaudio

□ La maneira de andar di Sandra Alexis │ 3 □ Il passo a quinconce di Sandra Alexis Baldanders │ 24


La maneira de andar di Sandra Alexis 2 Estetica e teoria dell’andatura

“ I. L’andatura è la fisionomia del corpo; […] IX. Quando camminano, le donne possono mostrare tutto, ma non lasciar vedere nulla; […] XII. Ogni movimento eccessivo è una sublime prodigalità” Honoré de Balzac, Théorie de la démarche[1833]

La maneira de andar di Sandra Alexis è stato pubblicato in “lunarionuovo”, nuova serie n.15, anno XXVII, casa editrice Prova d’Autore, Catania aprile 2006│

© v.s.gaudio 2003

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Issuu 2014


La maneira de andar di Sandra Alexis 3 Estetica e teoria dell’andatura

V.S. Gaudio

Dietro la misteriosa apparizione dell’ectomorfa Sandra Alexis, a costituirne l’ombra dell’andatura allettante, c’è anche Ilona Staller, la longilinea mesomorfa dall’allure slack sailing close (allascata veleggiando chiusa)?

LA MANEIRA DE ANDAR DI SANDRA ALEXIS │Estetica e teoria dell’andatura


La maneira de andar di Sandra Alexis 4 Estetica e teoria dell’andatura

1. Il corpo e l’immediatezza individuale rilevante di un oggetto

d’amore divenuto fantasma

Un oggetto d’amore divenuto fantasma ha le potenzialità attrattive di un personaggio che continuamente ostende il paradigma della figura che (essendo uscito dalla storia, dalla trama o dall’esserci della sua apparizione) gli compete. Così Rossetti può fare dell’apparizione o dell’ostensione momentanea del corpo di Carolina1 un canto-elogio del culo che ha la potenza, l’espansione, la larghezza del tempo perduto, in cui il fantasma del poeta sta cercando di non sprofondare. Un oggetto d’amore apparso, e poi fattosi fantasma, «annuncia di fronte al riso il sostituto del riso agente allucinatorio, che monta atto carnale da cui cancella la dualità del rovescio»2? Oppure, come cade la barra del paradigma, «egli dall’aspetto la immagina come cancellando davanti tutta armata ne elabora un modello con un effetto che precisa una esattezza, rende rigorosa la presenza la grazia squisita dei contorni,la posa la pienezza insomma accordo di una gratificazione che solidale confonde, supplemento si fa di un predicato che risponde dall’innocenza della sua grazia sollecitudine che cammina lentamente, e per la fresca toeletta, brillante enigma che associa l’inquietudine ai piedi»3? L’oggetto d’amore che qui ci interessa, e che poi si è fatto fantasma, è quel corpo longilineo ectomorfo apparso al poeta in un giorno di fine novembre del 1980 a Torino tra via Micca e piazza Solferino.

1

Gabriele Rossetti, La culeide, in: Piero Lorenzoni, Erotismo e pornografia nella letteratura italiana, Edizioni Il Formichiere, Milano 1976. Cfr. anche V.S. Gaudio, Il culo di Gnesa e il cul di Carolina, in: V.S. Gaudio, Druuna e il culo di Gnesa, © 1996. 2 Cfr. V.S. Gaudio, La figura e il personaggio […], Lebenswelt da inviare a Edoardo Sanguineti, in “Fermenti” n. 196, Roma 1988: la redazione di questa Lebenswelt è datata: Pantano di Villapiana 8-10 settembre 1976. 3 Ibidem.


La maneira de andar di Sandra Alexis 5 Estetica e teoria dell’andatura Un oggetto la cui identità, una volta che l’oggetto fu rapito dal fascino plutonico4 del poeta che l’indusse ad abbordarlo, ebbe la definizione,l’esattezza, di un corpo di una contorsionista del Circo Orfei, di stanza in quei giorni a Torino: Sandra Alexis, nata ad Elvas5, in Portogallo, il 12 maggio 1963. L’oggetto d’amore, nell’innocenza della sua grazia, ma non sollecitudine che cammina lentamente, fors’anche brillante enigma che associa l’inquietudine ai piedi, cammina per via Micca nell’orizzonte del poeta: ha una “maneira de andar” che è come se fosse dotata di un senso supplementare della figura, una camminata, un passaggio che sospende la risposta «e domanda dall’attesa che l’azione si immerga nella contemplazione»6 : «cionondimeno la contemplazione itinerante non risolve il dualismo della carne e dello spirito»7: Sandra Alexis non è «Jacqueline, in controluce, le spalle nude, la testa delicata, […] fanciulla beatamente annegata, pallida, così pallida, […] i capelli corti, fitti e biondi, solo leggermente ondulati, con un index ponderale di Livi magro e un capo a predominanza antero-superiore»8, ma è anch’ella una ortoblastica con forti accenti mesoblastici, i cui jeans aderenti «plasmano le lunghe gambe 4

Il fascino plutonico, se lo spiegassimo con le Lezioni di Astrologia di Lisa Morpurgo, ha il paradigma dei testicoli: difatti, posto Mercurio in quanto percezione intellettuale e quindi come poeta in campo, la relazione con Plutone come testicoli indica un soggetto che ha i coglioni, o un modus operandi sessualizzato: cfr. il paragrafo Mercurio-Plutone pagg. 147-154, in: Lisa Morpurgo, Lezioni di Astrologia, vol. II, Longanesi, Milano 1986. Anche il paragrafo Marte-Urano, essendo Marte l’altro elemento fallico, fa presupporre una potente strategia fallica del poeta. In più, non si dimentichi che «L’effetto-Plutone è profondo, particolare, misterioso, compete più che altro alla seduzione e allo charme; dona un look sensualmente eccezionale, sublime»: V.S. Gaudio, Hit Parade dello Zodiaco, Gremese, Roma 1991: pag. 9. 5 ELVAS, città di frontiera (oltre 14 mila abitanti) del distretto di Portalegre, nella provincia dell’Alto Alentejo. Di origine romana. Fortezza araba. Cattedrale del XVI secolo. Posto di dogana sul confine spagnolo di Badajoz: ci si arriva con la E90 che porta a Lisboa. Particolare curioso: vi passa vicino il fiume Guadiana, che sembra l’aggettivo del cognome di chi scrive, dopo che è stata fatta l’abituale inversione delle prime due vocali(cfr. la metatesi – due elementi che si scambiano posto – in: Louis Hjelmslev, Il linguaggio, trad. it. Einaudi, Torino 1970: pagg. 57-58): quante volte l’autore si è trovato firmato, o scritto, come Guadio! Il Guadiana nasce nell’altipiano della Mancha, scorre verso ovest sino al confine portoghese, poi verso sud per gettarsi, dopo 810 chilometri, nel Golfo di Cadice. Altro particolare curioso è che questo fiume Guadiana anticamente era chiamato Anas: è strano parlare della camminata di una contorsionista per le strade di Torino, la città non solo famosa per l’ordine geometrico delle sue strade con 13 chilometri di portici e la simmetria delle sue 115 piazze, la città famosa per la Fiat, cioè l’industria automobilistica nazionale che, appunto, è correlabile all’Anas, in quanto azienda delle strade… Inutile, fuorviante, o illuminante, “guadare” la voce come se fosse di origine longobarda: rifacendoci a Migliorini (Storia della Lingua Italiana, Tascabili Bompiani, IX edizione, Milano 2001: pag. 79): da una parte, l’erba guada, che, se così fosse, sarebbe tutta concentrata attorno agli argini del Guadiana? Dall’altra, il guado, come materiale colorante, è color turchino, e se fosse questo all’origine del nome del fiume, l’Anas di prima sarebbe diventato Guadiana dopo, per essere fiume dalle acque azzurre cupe? Una massa d’acqua azzurra scura, una guadiana? Oltretutto, il fiume è iberico. Se va per boschi, un fiume, il francesismo Gaud (=bosco) in estensione fluviale sarebbe una “Gaudiana”, distesa d’acque turchine tra i boschi? 6 Cfr. V.S. Gaudio, La figura e il personaggio […], Lebenswelt da inviare a Edoardo Sanguineti, loc. cit. 7 Cfr. V.S. Gaudio, La figura e il personaggio […], Lebenswelt da inviare a Lamberto Pignotti, in: V.S. Gaudio, Lebenswelt, L’Arzanà, Torino 1981: pag. 24. La redazione di questa Lebenswelt è datata: Torino, 2326 gennaio 1978. 8 Ibidem: pagg. 23-24.


La maneira de andar di Sandra Alexis 6 Estetica e teoria dell’andatura leptosomica [come] Jacqueline con una vita vegetativa ridotta dall’eccedenza della vita di relazione, dolicotipo sensuale, la cui verità esiste in qualche punto all’interno della sua pelle dorata»9; Sandra Alexis, che è il nome di scena del nostro oggetto d’amore, quando cammina per via Micca, è “la figura [che] non ha sentimento perché agita tutto il settore della codifica centrale di Arbib»10, “ha l’unità finale di un’occasione, cinge una rilevante immediatezza individuale»11. Vedete bene, dunque, come l’immediatezza individuale che Sandra Alexis cinge, in quanto unità finale di un’occasione, abbia, ha, un che di rilevante, e il personaggio,che, in questo caso, è il poeta, con l’ipotiposi della sua arbitrarietà ne dilata il corpus, «lo carica della funzione del fallo anche perché la causa del desiderio si fonda dalla mancanza in cui l’oggetto inscrive la rimozione del predicato»12. 2. La pura percezione sensitiva alla Hume della maneira de andar: le leggi di Delsarte e la teoria dello spazio di Laban Diciamo, per allure o andatura, a maneira de andar perché, pur essendo una longilinea ectomorfa, un dolicotipo, e, perciò, poco portoghese, dando a una artista circense una Herkunft, una provenienza, geografica ancorché casuale, il predicato, che già in ogni figura è epistemologicamente rimosso, può essere sempre attualizzato perché quell’Herkunft dà all’oggetto dinnanzi a me, nel campo di Kurt Lewin, un paradigma da cui il particolare e il momentaneo dell’evento può fornire al poeta segni, simboli, immanenze di possibilità. Nella maneira de andar di Sandra Alexis c’è l’interpretazione dei jeans che indossa «come pura percezione sensitiva alla Hume»13, che vedremo cosa può significare nella teoria spaziale del coreografo Laban. 9

Ibidem: pag. 26. Cfr. V.S. Gaudio, La figura e il personaggio […], Lebenswelt da inviare a Giorgio Manganelli, in: V.S.Gaudio, Lebenswelt, ed. cit.: pag. 19. La redazione di questa Lebenswelt è datata: Torino, 22-28 aprile 1977. 11 Ibidem. 12 Ibidem: pag. 21. 13 Ibidem: pag. 18. Il passo intero, nella Lebenswelt da inviare a Manganelli: «ed egli s’avventura/dice che si piega all’unità che lo sdoppia/nell’accavallarsi delle circostanze/risponde dal rinencefalo e dalle strutture corticali / al Gilet di pelle di “Camomilla” e agli short-jeans / di “Vadim” che lei interpreta come pura percezione/sensitiva alla Hume». Il filosofo scozzese David Hume (1711-1776), nel Trattato sulla natura umana (1739-1740) dice che la natura umana è indagata a partire dall’universo mentale, caratterizzato dalla “percezione”, che designa ogni contenuto psichico. Hume distingue le percezioni in impressioni (passioni e immagini immediatamente presenti alla mente) e idee, che sono copie illanguidite delle impressioni. Pone così tra passioni e idee una esclusiva differenza di forza e vivacità. Le analisi degli empiristi, in particolare di Hume, secondo Giulio Preti «erano, e in parte restano valide sul (…) terreno fenomenologico, che non riguarda tanto i processi reali di formazione delle idee, quanto i loro nessi e rapporti alla luce di una analisi astraente. Fu appunto Husserl a chiamare fenomenologia un tale tipo di analisi, e a fissarne i caratteri e le tecniche fondamentali. Essa sorge sulla base di un triplice atto di astrazione o “riduzione”: la riduzione fenomenologia, volta ad eliminare dal fenomeno 10


La maneira de andar di Sandra Alexis 7 Estetica e teoria dell’andatura Intanto, vedete bene come nella maneira de andar, il portamento che va è sempre visto da dietro, che, finché non mostra il volto o quantomeno il profilo fronto-nasale o uno scorcio di mandibola o la linea che contorna la faccia, pur dando l’impressione di permanenza, ha ancora la spontaneità del dubbio: l’impressione di permanenza, e questo lo scrivevo nel 1978, è collegata al nome proprio14, e quando il poeta osserva la maneira de andar di chi, poi, avrà il nome proprio di Sandra Alexis, non può ancora “chiamarla”, né potrebbe costruire un paradigma fantasmatico, non sapendo che quella figura, che è l’unità finale di un’occasione, è, in realtà, una contorsionista15. Allora, dobbiamo cercare di qualificare l’allure di questo oggetto d’amore che sta “andando”, senza che nessun segno dell’identità, successivamente appurata, possa interferire nello schema. L’immediatezza individuale è rilevante, l’abbiamo detto: l’oggetto, longilineo ectomorfo, ha un’estensione del movimento altissima e verticale. L’orientamento direzionale, come lo intende Laban16, è Diagonale, per cui la scala di inclinazione è Ripida. Recentemente abbiamo, ma senza aver ancora pubblicato i risultati, correlato l’estensione del movimento, che è la Legge dell’Estensione di Delsarte, con la costituzione morfologica. La Legge dell’Estensione (Law of Extension) di Delsarte: «un’estensione nello spazio oltre la sfera del corpo può essere ottenuta arrestando il corpo nel movimento culminante del gesto, come con il fiato sospeso»17, che corrisponde, più o meno, a quanto dice Laban: «chi si muove ALTO esibisce più tensione per reagire alla gravità e presenta un portamento eretto e gesti leggeri»18. mentale che si analizza ogni riferimento esistenziale “esterno” (esclusione delle dimensioni spaziali e temporali); la riduzione eidetica, volta a ridurre il fenomeno all’essenza, cioè al nocciolo della sua datità immediata e costante; e la riduzione trascendentale, avente per scopo di riferire le nozioni analizzate a puri atti dell’ego» (lemma Filosofia analitica, in: Filosofia, a cura di Giulio Preti, Enciclopedia Feltrinelli Fischer, trad. it. 1970: pag. 108). Sandra Alexis, interpretando i jeans come pura percezione sensitiva alla Hume, li porta come le impressioni, con più forza e vivacità, ma interpretandoli in quanto idee; e le idee, per Hume, sono come le impressioni ma più deboli. La pura percezione sensitiva alla Hume è questo portare i jeans con la forza e la violenza (o la vivacità) di un’impressione che corrisponde all’idea (che è correlata dall’impressione). Sostanzialmente, l’interpretazione e il portamento di Sandra Alexis ha la riduzione trascendentale , operata dal personaggio, l’ego del poeta. La pura percezione sensitiva alla Hume può essere quindi il contenuto psichico del poeta, cioè, per Hume, la percezione che è distinta in impressione (passioni e immagini immediatamente presenti alla mente) e idea (copia flebile dell’impressione): la vivacità sensoriale del muoversi di Sandra Alexis è talmente pura che la passione si fa idea? 14 Cfr. la Lebenswelt da inviare a Pignotti, ed. cit.: pag. 25: il passo intero è: «Jacqueline non è una femme universelle, invero ha una stabilità non del /tutto sicura,/ dà l’impressione di permanenza perché se ne usa il nome proprio (…)». 15 Una contorsionista, ovvero: «Artista di circo specializzato in contorsionismo» →contorsionismo: «Esercizio di circo consistente nel fare movimenti o nell’assumere atteggiamenti forzati e innaturali del busto e degli arti»: Il Nuovo Zingarelli, XI edizione, Zanichelli, Bologna 1992: pag. 444. Nella tabella dei codici fiscali di attività, sarebbe da comprendere nel 6600 in quanto “servizi creativi, culturali e dello spettacolo” o sarebbe autonomamente (può esserlo un artista del Circo?) un 8100, ovvero “Artisti (registi, attori, musicisti, pittori, scultori e assimilati)”? 16 Cfr. Rudolf Laban, Choreutics, Macdonald & Evans, London 1966. Cfr. anche: Vera Maletic, La teoria dello spazio di Rudolf Laban, in: Alle origini della danza moderna, a cura di Eugenia Casini Ropa, Il Mulino, Bologna 1990. 17 Cfr. Werner J. Stüber, Ted Shawn e la teoria espressiva di François Delsarte, in: Alle origini della danza moderna, ed.cit. 18 Cfr. Rudolf Laban, op, cit. e loc. cit.


La maneira de andar di Sandra Alexis 8 Estetica e teoria dell’andatura Questa leggerezza nella direzione alta dell’andatura è tipica di chi è longilinea ectomorfa. Alla leggerezza alta del movimento va aggiunta la Legge della Velocità (Law of Velocity): «il ritmo e il tempo del gesto sono proporzionati alla massa da muovere»19, per cui il movimento della longilinea ectomorfa sarà tendenzialmente e normalmente più lento, senza dimenticare che l’orientamento diagonale di una longilinea ectomorfa è per sua natura meno veloce dello stesso orientamento diagonale della brevilinea ectomorfa. Ma vedete bene che ancora non abbiamo visto cosa potrebbe fare innalzare il grado di attrazione dell’allure. La Legge dell’Altezza del movimento (Law of Altitude): «un’asserzione positiva ha andamento ascendente; una negativa discendente; che significa in generale ciò che è costruttivo, positivo, buono, vero, bello, si muove verso l’alto, in avanti e verso l’esterno; al contrario ciò che è distruttivo, negativo, brutto, falso si muove verso il basso, all’indietro e verso l’interno»20 . Aggiungete a questa maneira de andar la legge dell’altezza del movimento e abbiamo, nel guardare il nostro oggetto che sta andando, questa striscia: Longilinea Altissima Diagonale Ripida Lenta elevato☻ ectomorfa in jeans stretti e stivali Leggi di Delsarte e Laban

in avantiesterno

Estensione del Movimento e Law of Altitude

Orientamento direzionale

Asse Inclinazione

Velocità

Grado di attrazione del tipo costituzionale

* Scala che va da: ♠ SCARSO a ☻ ELEVATO

passando per : ♣ SUFFICIENTE ☼VISIBILE

3. L’accento spaziale della maneira de andar di Sandra Alexis e i Regolatori di Intensità dell’andatura Le scale spaziali di Laban, in cui le direzioni sono collegate in tre modi possibili [I. centralmente; II. perifericamente; III. trasversalmente], dando un ordine particolare di tensioni di bilanciamento, servono, in relazione ai Regolatori di Intensità, a specificare, nell’andatura, il grado o la proporzione di attrazione: anche le direzioni centrali possono avere un alto grado attrattivo se connesse con definite polarità dei Regolatori, che sono la Forza [: debole/forte], il Tempo [: veloce/lento], lo Spazio [: largo/stretto], il Flusso o Instabilità [: mobile/fisso]; le direzioni dimensionali favoriscono la stabilità e tendono all’immobilità, le direzioni oblique, diagonali, favoriscono l’instabilità e il movimento.

19 20

Cfr. Werner J.Stüber. loc. cit. Ibidem.


La maneira de andar di Sandra Alexis 9 Estetica e teoria dell’andatura Nelle prime, il bilanciamento della massa del corpo è intorno al centro di gravità e al suo essere perpendicolare rispetto all’appoggio; nelle seconde, il centro del corpo è spostato fuori dalla verticale sulla base di appoggio. Vedete bene come l’orientamento Diagonale e l’estensione del movimento Altissima e Verticale siano alla base del potenziale grado di attrazione dell’andatura del tipo longilineo ectomorfo. Ma cosa congiunge il centro erettore, o l’attenzione dell’attesa, con la discontinuità che costituisce la frequenza del personaggio? Cosa ci vuole, in un corpo che sta andando, che serva a diminuire la distanza del possibile, cosa può annullare, nel poeta osservatore, quella solitudine dell’individuo e il vuoto temporale che lo fissa al silenzio? Come può la figura, che cammina, entrare nella forma soggettiva di prensione del personaggio? L’amabile appeal è gonfio di suzione? Anima il convesso e il tondo21? Lo status d’apparenza che coordina occasioni nella semplicità del reale che ha, se non ha il didietro fastoso di Carolina o di una normolinea mesoendomorfa? Come fa la figura in jeans a mandare in estasi le nostre anime e a far cadere i nostri cuori ai suoi piedi22? Con l’efficacia del modulo motorio, dirà chi conosce la Lebenswelt citata in nota. Certo, gli risponderemmo: «perché le grazie del corpo permettono di stimare e conoscere maggiormente le virtù dell’anima»23… Ma nella teoria dello spazio e tra le leggi coreutiche come si configura? Le 12 direzioni di movimento, dice Laban, si specificano tramite la diversa collocazione dell’accento spaziale: «la prima delle tre indicazioni direzionali è la dominante, la seconda ha un accento minore, la terza è la minima»24. Nello slancio in alto, l’accento spaziale più forte è quello laterale, il secondo è verso l’alto e il terzo è in avanti. Chi si muove con lo slancio verso l’alto ha, dunque, un accento spaziale dominante LATERALE e l’accento minimo IN AVANTI. Non dimentichiamo che la direzione alta è associata da Laban alla Leggerezza e la direzione in avanti alla Lentezza. Abbiamo, perciò, per l’accento spaziale nella maneira de andar del nostro oggetto d’amore, la Leggerezza Laterale e la Lentezza dell’Avanti: guardatela, la figura longilinea in jeans in via Micca, sta andando con la Leggerezza laterale e la Lentezza dell’avanti.

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Cfr. V.S. Gaudio, La figura e il personaggio […], Lebenswelt da inviare a Giorgio Manganelli,ed. cit.: pag. 18: «ha un’amabile appeal, gonfio di suzione/anima il convesso e il tondo, status d’apparenza che coordina/occasioni nella semplicità del reale». 22 Ibidem: «e il vento contro la rotondità incolla la sua veste leggera, / o è una tuta da footing in plastica argento / con jeans a tubo che manda in estasi le nostre anime e fa / cadere i nostri cuori ai suoi piedi?»: all’inizio di pagina 19. E alla fine della pagina, la risposta del lettore sapiente: «ella sviluppa l’efficacia del modulo motorio / muovendo dai due lati due otri armoniosi sotto i jeans a tubo di / Fiorucci / perché le grazie del corpo permettono di stimare e considerare/maggiormente le virtù dell’anima, opinione reduce di Tommaso Moro», che anticipa l’esplicazione della nota successiva. 23 Ibidem. 24 Cfr. Rudolf Laban, Choreographie, E.Diederichs, Jena 1926. Cfr. anche: Vera Maletic, loc. cit.


La maneira de andar di Sandra Alexis 10 Estetica e teoria dell’andatura Già voi capite, o potreste almeno sforzarvi di presupporre, che la figura, che è nell’orizzonte del poeta, non sta andando col vento in poppa o di bolina, perché, se andasse col vento in poppa, i 4 Regolatori di Intensità dell’andatura sarebbero graduati così: Forza elevata x, Tempo veloce x, Spazio largo x, Flusso mobile x e perciò la longilinea ectomorfa dovrebbe essere Naomi Campbell o, se mesomorfa, la Loren degli anni sessanta o tutt’al più Kim Basinger25;

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Difatti la Loren ha un’andatura col “vento al Giardinetto”: essendo il giardinetto ciascuno dei fianchi dell’estremità poppiera dello scafo, chi cammina così muove con grande evidenza le due chiappe. Anche la Basinger, essendo una E.A.P./E.nA.P., è caratterizzata dall’andatura col “vento al Giardinetto”. Naomi Campbell, invece, ha un’andatura col “vento in poppa” con un innesco artificiale di maneggio. Questo innesco di Naomi Campbell si differenzia da quello

│L’amorfo-sanguigna (nE.nA.P/nE.A.P) Carol Alt ha un’andatura spettacolare di bolina.│

assunto da Eva Henger, Carol Alt, le Kessler e Rossella Falk perché l’andatura di base di queste è piuttosto di Bolina (30-120° l’angolo della poppa per ricevere il vento) che di vento in poppa (180° l’angolo della poppa al vento).


La maneira de andar di Sandra Alexis 11 Estetica e teoria dell’andatura

Kim Basinger, essendo una EAP/EnAP, ha un’andatura col vento al giardinetto: muove con evidenza le chiappe. L’allure è inquieta e penetrante.

se andasse di bolina, i 4 Regolatori di Intensità sarebbero: Forza elevata x, Tempo medio =, Spazio largo x, Flusso mobile x e perciò, se la bolina è larga e al galoppo, la figura è un tipo Collerico, cioè Emotivo-Attivo-Primario, alla Sharon Stone

Sharon Stone, a base caratterologica collerica, ha un’allure di bolina larga al galoppo: 3 regolatori di intensità sono alti (Forza, Spazio e Flusso) e il Tempo è medio, in estensione larga, orizzontale. Come Renée Russo, l’innesco è in fil di ruota: il flusso mobile nello spazio largo evidenzia la forte pregnanza delle natiche.

o alla Tina Turner26;

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Come diciamo nella nota precedente, l’andatura di base delle colleriche-sanguigne è di Bolina al Trotto e al Galoppo.


La maneira de andar di Sandra Alexis 12 Estetica e teoria dell’andatura se la bolina è al passo, il tempo è lento e di solito a farla è una normolinea mesomorfa alla Sonia Braga in “Dona Flor e seus dos maridos”27. La figura dolicotipo e longilinea ectomorfa ha il ritmo di bolina stretta al trotto, come lo fanno le longilinee Sanguigne (=nonemotive-attive-primarie) tipo Melba Ruffo, ed è un esempio che vedrete, poi, come è oltremodo correlabile, ma ha anche un qualcosa che allude all’andatura allascata che, tra le longilinee ectomorfe, è modalità tipo delle sentimentali-amorfe alla Grace Kelly o alla Alida Valli di stampo cinematografico. I 4 Regolatori di Intensità funzionerebbero più o meno così: Forza medio-alta =+, Tempo veloce x, Spazio stretto -, Flusso mobile x. Il tempo veloce potrebbe dare una camminata di Traverso alla Schiffer 28, ma, nel caso del nostro oggetto, le caratteristiche dell’accento spaziale – la

La Stone, la Turner e Renée Russo sembra che, per la massima resa del fascino in movimento, inneschino la Bolina al Galoppo “in fil di ruota”: il canale delle chiappe gioca un ruolo evidente ed eccitante nel movimento. 27 La Bolina al Passo, se stretta: l’angolo del vento è di 30°, è tipica dell’andatura di Isabella Rossellini. Se larga, con l’angolo di 120°, è di Fanny Ardant, Stefania Sandrelli e Jennifer Lopez. Il massimale espressivo dell’allure di Sonia Braga, in effetti, non è nella Bolina al Passo ma nel Grande Lasco al Passo, come appare nella scena finale del film citato. Un personaggio da allure al Grande Lasco è la Julie de La Femme de trente ans di Balzac.

Ma lo è anche Ilona Staller, la pornodiva deputata al Parlamento italiano negli anni ’80, che, con il movimento accentato, aveva un’andatura di base di Bolina Larga che, per l’opposizione caratterologica amorfonervoso-sentimentale (nEnAP + EnAP / EnAS), ha innesti espressivi da Grande Lasco al Passo. I 4 Regolatori di intensità sono: Forza bassa - , Tempo medio =, Spazio largo +, Flusso più o meno mobile =+. Essendo una longilinea mesomorfa, l’estensione del movimento è alta e bilaterale con l’orientamento direzionale diagonale/dimensionale (avanti≈indietro / sinistra≈destra). In effetti, un po’ come Fanny Ardant, Jennifer Lopez, da un lato, e come, forse, Dorina Vaccaroni e la Nikita dello sceneggiato televisivo o Sonia Braga, dall’altro, Ilona Staller accentava nell’andatura tutta la sua opposizione caratterologica: da un fattore primario di Bolina (amorfo-nervoso) al fattore secondario del Passo o del Grande Lasco (sentimentale-flemmatico). Loosely (largamente, dissolutamente) ma close-hauling, tirando serrato, o close the wind, stringere il vento: un’andatura slack (allascata) sailing close (veleggiando chiusa). Ma cosa c’è di evidente nel fatto che Ilona Staller venga a costituirsi, lei così longilinea mesomorfa, come ombra di Sandra Alexis, tanto ectomorfa? Come è possibile che ad illuminare questa “relazione occulta” ci siano foto della Cicciolina trentasettenne (sono del 1988 per “Penthouse”)?


La maneira de andar di Sandra Alexis 13 Estetica e teoria dell’andatura Leggerezza Laterale e la Lentezza dell’Avanti – costituite dal suo movimento ALTO – che ha più tensione per reagire alla gravità – fanno sì che questa allure di Bolina Stretta abbia, nel suo programma o nelle sue varianti attrattive e di passo, una condizione allascata, quel portamento sentimentale-amorfo che ha quel senso di “gravità leggera” così visibile in Alida Valli e Grace Kelly:

C’è un particolare senso ottuso in questa donna ungherese, così oscenamente e pubblicamente adoperata, che è, al contrario, tanto dotata di un qualcosa di inesplicabile, forse quella virtù sentimentale di cui parliamo in Body Page (inedito 2003),che può essere solo rinvenuta dal visionatore di cui parla Edgar Morin e a cui allude,in Il terzo senso (in L’ovvio e l’ottuso, trad. it. citata in Bibliografia), Roland Barthes. Non è il caso di cercare di rinvenirne il paradigma in questa sede, anche se, intanto, qualcosa in merito lo abbiamo appena scritto. La relazione con Sandra Alexis sta, innanzitutto, in un “sintagma ciclico”, chiamiamolo in questo modo:Ilona è del 1951, come il poeta dell’incontro, e, perciò, il suo Giove, nel cosmogramma di nascita, è quasi nella stessa posizione di quello di Sandra Alexis; Marte di Sandra Alexis è sul Plutone della Staller, ed è anche in opposizione con Saturno: la Staller ha Marte e Saturno quasi in congiunzione. Il senso del rapporto sta proprio in questo Marte di Sandra Alexis che è in Leone (in trigono con Venere in Ariete e in opposizione con Saturno) e nel Plutone di Ilona Staller, che si trova quasi sullo stesso grado in Leone e che, essendo in trigono con Mercurio, segna la sua allure con lo stesso fascino che aveva l’allure di Sandra Alexis. Ma la circolarità, che coinvolge il poeta, è nel fatto che, all’epoca in cui lei era deputata al Parlamento, teneva una rubrica di corrispondenza con i lettori di “Penthouse”, per il quale il poeta curava una rubrica di costume dell’eros: il Mercurio / Plutone (Sagittario-Leone) di Ilona Staller coinvolge così il Mercurio / Plutone (in Leone) di Vuesse Gaudio che fu allettato dal Marte (in Leone) di Sandra Alexis: il movimento accentato di una contorsionista, da una parte, il senso ottuso (di cui nessuno ha mai rilevato granché) di una pornodiva,dall’altra: in mezzo, il visionatore, questo poeta la cui libido si ottunde all’infinito per un’allure di cui non ha segni e che sono rinvenibili ciclicamente in altri oggetti d’amore. Quando l’oggetto d’amore si fantasmatizza, i suoi segni sono, prima, cercati nell’ombra fatta da un altro oggetto e, poi,quando sono stati rinvenuti, costituiti o interpretati in questo nuovo oggetto, possono essere definitivamente abbandonati o ciclicamente di nuovo cercati in un altro oggetto d’amore. 28 La Schiffer, essendo una longilinea ectomorfa con carattere sanguigno-amorfo, dà il meglio della sua andatura nel movimento di Traverso al Galoppo: nell’andatura di Traverso, il vento sferza il podice con un angolo di 90°. Naturalmente, anche in questo caso, l’innesco è artificiale di maneggio. Nell’andatura allascata, tipica della Valli, della Kelly, della Monroe, l’additivo artefatto da maneggio è artificio della pigrizia e del rallentamento. Nel Grande Lasco, come abbiamo visto nella nota precedente, un gran culo di una sentimentale-flemmatica alla Julie di Balzac, con questo artificio, esalterebbe l’iconicità grandiosa e potente, la jouissance sentimentale del podice normomesomorfo.


La maneira de andar di Sandra Alexis 14 Estetica e teoria dell’andatura

Grace Kelly, qui in “La finestra sul cortile”(1954), è una longilinea ectomorfa dall’andatura allascata con Forza debole -, Tempo lento -, Spazio stretto≈largo, Flusso fisso -=. La direzione trasversale e la base caratterologica sentimentale-amorfa danno alla sua andatura quel tocco di gravità leggera o di sentimento de-emotivato così visibile.

l’andatura allascata della Kelly, regolata su basi artificiali di maneggio, ha sempre direzioni trasversali; se fosse stata impostata con direzioni centrali non avrebbe avuto nessun grado di attrazione. Così pure la camminata di Alida Valli, che, con direzioni diagonali, spostava il centro del corpo fuori dalla verticale sulla base di appoggio, altrimenti con direzione dimensionale l’habitus longilineo dell’attrice avrebbe prodotto una piattezza attrattiva assoluta. 4. L’aura di Sandra Alexis nell’andatura leggera-laterale che sta andando di bolina stretta Sandra Alexis ha dunque la Leggerezza Laterale e la Lentezza dell’Avanti dell’Andatura Allascata ma sta andando di bolina stretta, che, invece, si ha quando la poppa riceve il vento con un angolo di circa 30°: stringe al massimo il vento, navigando e va al trotto, cavalcando: quel passo che, lo avremmo visto nelle nostre analisi, è modalità fascinosa della camminata di Anna Maria Rizzoli, Raquel Welch e Melba Ruffo. Sandra Alexis, infine, ha la Leggerezza Laterale, la Lentezza dell’Avanti nel passo veloce e sostenuto. Basta per farne la figura che interpreti i jeans come pura percezione sensitiva alla Hume? Questa immanenza di possibilità, che manda in estasi le nostre anime, ha in più quello che Bode chiamò Movimento organico accentato, che, teso tra principio di totalità e principio del centro di gravità, è «quel movimento in cui la base riflessa è integrata da una componente volitiva correttamente orientata verso il baricentro, in modo tale che non risulti eluso il principio di totalità, cioè in modo tale che sia il corpo nella sua interezza, e non le singole


La maneira de andar di Sandra Alexis 15 Estetica e teoria dell’andatura parti, ad agire»29. Non dimenticando che «l’accento – che evidenzia l’organicità - è il contrario dell’affettazione. E’ l’aura, si vorrebbe dire, che illumina l’organicità»30 e che la qualità d’attrazione «è determinata dall’accento, cioè da un comportamento che,senza contraddire la base di organicità, la sottolinea, la amplifica. L’accento non è qualcosa che si assomma all’organicità come un additivo estraneo e casuale; è qualcosa che vi si integra omogeneamente, rendendola più evidente»31. Questo secondo schema qualifica la maneira de andar di Sandra Alexis: Longilineo Ectomorfo

Andatura Allascata Leggerezza Laterale Movimento accentato E.nA.S/nE.nA.P es.: Valli, Kelly │►

Andatura di Bolina Passo Veloce e Sostenuto Movimento accentato nE.A.P es.: Welch, Ruffo, Rizzoli ◄│

▼ Aura della maneira de andar di SANDRA ALEXIS

5. Omologie temporali e di portamento La maneira de andar di un oggetto d’amore, divenuto fantasma per il paradigma della figura, ha reso possibile una correlazione costituzionale con una soubrette televisiva, la Melba Ruffo, di Calabria, come il suo conduttore televisivo ma con connessioni portoghesi come la nostra eroina: dalla longilinea ectomorfa non ancora maggiorenne, dotata di un accento organico naturale, che passa, un giorno di fine novembre dell’80, dinanzi al poeta per il centro di Torino, alla longilinea ectomorfa trentenne soubrette televisiva degli anni novanta.

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Cfr. Franco Ruffini, Teatro e Boxe, L’“atleta del cuore” nella scena del novecento, Il Mulino, Bologna 1994: pag. 101. 30 Ibidem: pag. 107. 31 Ibidem: pag. 106.


La maneira de andar di Sandra Alexis 16 Estetica e teoria dell’andatura

Melba Vicens Bello, che è nata a Santo Domingo, col movimento accentato ha un’andatura di bolina stretta al trotto; essendo una sanguigna (=nE.A.P), l’estensione del movimento è altissima e verticale.

O porte de bolina estreita ao trote32 di Melba Ruffo, rapida non-emotiva-attiva-primaria, e O porte leve-lateral e lento para a frente33 di Sandra Alexis,adagia non-emotiva-non attiva-primaria con la diagonalità e l’inclinazione ripida che le dà un’estensione alta del movimento. Identificato l’oggetto, «vivido già con una brusca sottrazione trasla e scrive l’origine organica tutta trascritta […] si offre allo sguardo ed egli dall’aspetto la immagina come cancellando davanti tutta armata ne elabora un modello con un effetto che precisa una esattezza»34, la figura stessa scrive la sua data di nascita sulla 4a di copertina di Astra del dicembre 1980: 12 – 5 – 196335.

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“Il portamento di bolina stretta al trotto”. “Il portamento leggero-laterale e lento in avanti”. 34 Cfr. V.S. Gaudio, La figura e il personaggio, Lebenswelt da inviare a Edoardo Sanguineti, loc. cit. 33


La maneira de andar di Sandra Alexis 17 Estetica e teoria dell’andatura La maneira de andar leve-laterala36 ha un volto e una data probabile momento che necessita di pluralità: manco a dirlo, anche la soubrette televisiva è nata nel 1963, ed è nata a maggio, solo due giorni prima! La differenza, nei vettori astrologici, sta nella Luna che la contorsionista ha all’inizio del Capricorno e la Ruffo in Sagittario. La verticalità dell’andatura delle due è data dall’aspetto Mercurio/Urano, all’inizio dei segni del movimento, Gemelli e Vergine, e da Marte in Leone, in quadratura con il Sole e in trigono con Venere e in opposizione a Saturno. La Luna all’inizio del Capricorno nell’artista circense specializza la sua femminilità somatica nella codificazione degli esercizi ostensivi della scena del circo per il trigono con Urano, che, a sua volta, include Mercurio: il gesto, il movimento, la contorsione, la meccanica del corpo. Lo spettacolo è reso visibile e plateale da Marte in Leone: altro elemento dell’organicità; in trigono con Venere questo Marte in Leone fa pervenire all’organicità anonima dell’evidenza, priva di ogni residuo di soggettività e, perciò, movimento organico accentato che è attrazione. Altra omologia, nell’ambito dell’organicità anonima che si fa spettacolo o attrazione, è quella con la ballerina classica Alessandra Ferri, che è nata il 6 maggio 1963: anche la nuova Carla Fracci ha l’aspetto Mercurio/Urano all’inizio dei segni dei Gemelli e della Vergine, esattezza simbolica della misura del movimento e del suo spettacolo. Permane il trigono Marte/Venere: la Luna della Ferri è in Bilancia, femminilità tesa dalla fisicità territoriale (scenica) e sensoriale di Marte in Leone. L’andatura di questa ballerina, nel quotidiano anonimo di una via di una città qualsiasi, può sollecitare la contemplazione itinerante del poeta: potrà darsi, 35

Ma col suo nome di scena, da lei stessa vergato, non

esiste alcuna referenza nei registri, dal 1961 al 1965, della Conservatoria do Registo Civil di Elvas: «non fu trovata la registrazione di nascita riferibile a ALEXIS SANDRA», dichiara o Conservador il 19.12.80. Ma se fosse stata registrata, il 12.5.63, anche con un altro nome, una nascita al Registo Civil, il Conservador de Elvas ce ne avrebbe dato referenzia? 36 “L’andatura leggera-laterale”.


La maneira de andar di Sandra Alexis 18 Estetica e teoria dell’andatura nel movimento accentato, nell’andatura allascata, di bolina o di traverso al galoppo, tipica quest’ultima di longilinee ecto-sanguigne-paramorfe: avrebbe, se così fosse, la direzione incrociata laterale, che Laban associa alla Celerità: il tempo, tra i regolatori di intensità, è veloce e il flusso è mobile, un po’ come nelle passerelle della Schiffer, che, se non dotato dell’aura organica di Sandra Alexis, vi sembrerà che dia l’impressione di permanenza perché se ne usa il nome proprio o se ne ipostatizzano certi tratti morfologici (foto, giornali, ecc.) e avrebbe una stabilità non del tutto sicura, che, poi, è connotazione implicita di ogni esercizio in movimento. 6. L’enigma del circo e la concretezza plastica, l’assolutezza, della maneira de andar organica e accentata Avete visto bene come il brillante enigma, che associa l’inquietudine ai piedi, nell’innocenza della sua grazia longilineo-ectomorfa senza alcun canone portoghese, camminando nell’immaginario del poeta, che di quel passaggio beò il Lust-Ich senza menarne gaudio alla maniera degli allegri lionesi, borgognoni e provenzali frequentatori di bordelli37, arrivi a svelarsi con la teoria dello spazio di Rudolf Laban, le leggi di Delsarte e la nostra isotopia dell’andatura tra vela, equitazione, caratterologia francese e morfologia di Sheldon. Avete anche visto come un contatto accidentale divenga un privilegio di propagazione in cui la solitudine del personaggio annulla la distanza col vuoto temporale della figura, e come dal di fuori, non è solo «il capezzolo [che] gli aggredisce la durata e con delicata tenerezza conduce l’amore più puro all’avvicinamento fisico»38 e perciò non necessariamente «egli dunque arriva velocemente […] e subito dopo averla montata se ne vola immediatamente via per tornare […] dal suo amico col quale poi eseguire il postludio»39. Ma quel che non avete visto è come la direzione alta do porte de Sandra Alexis, artista do Circo Orfei nella città sabauda, possa alludere a una storia ammašcậta in cui le figure che si incontrano per segni, simboli e tempi mostrano come il poeta sia l’emozione vivente che è il personaggio e che, dall’efficacia del modulo motorio, data come unità finale di un’occasione, scopra nel triangolo delle figure un incrocio simbolico del suo esserci: dai piedi e dagli stivali, un po’ scalcagnati, di Sandra Alexis, nata in Portogallo a est di Lisboa, alla Ruffo di Calabria, che è la punta dello stivale d’Italia dove

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«Ascoltiamo ancora una volta le voci degli allegri compagni lionesi,borgognoni e provenzali: vanno al bordello per “spassarsela”, “menar gaudio”, “prendere il loro piacere”, poiché “natura li muove”, “natura li spinge”…Queste frasi sorte spontaneamente non sono soltanto l’eco lontana di opere colte, frammenti della morale naturale diffusi da giovani chierici di diritto, conoscitori dei loro autori come delle tradizioni goliardiche. Esse anzi illustrano e riflettono uno dei valori centrali della cultura urbana dopo gli anni 1400, e sono il frutto della propaganda civica condotta dai notabili e dai capi di famiglia»: Jacques Rossiaud, La prostituzione nel Medio Evo, trad. it. Laterza, Bari 1984. 38 Cfr. V.S. Gaudio, La figura e il personaggio […], Lebenswelt da inviare a Giuliano Gramigna, in: V.S. Gaudio, Lebenswelt, ed. cit.: pag. 11: “dal di fuori, / il capezzolo gli aggredisce la durata e con delicata tenerezza conduce / l’amore più puro all’avvicinamento fisico». 39 Ibidem: pag. 12: «egli dunque arriva velocemente a nuoto e subito dopo averla montata / se ne vola immediatamente via per tornare, attraverso lo stagno, dal suo / amico col quale poi esegue il postludio, cosa che sembra particolarmente / scortese nei riguardi della signora».


La maneira de andar di Sandra Alexis 19 Estetica e teoria dell’andatura va il piede calzato, ai piedi della Ferri, nome che, nel gergo malavitoso, sono le scarpe. Senza dimenticare che “Ruffu”, nel “quadararo” dell’ammašcậtura che è il gergo che correla un po’ tutto il popolo girovago, è l’elemento simbolo del pellegrino e del nomadismo stanziale: il fuoco. In Portogallo c’era in esilio il sabaudo Umberto II, quando vi nacque Sandra Alexis; Umberto I, il nonno, fu ucciso a Monza, dove è nata Alessandra Ferri; la Ruffo rinvia a Paola Ruffo di Calabria che diventa regina del Belgio, dove, a Ostenda, nacque la moglie di Umberto I: il circo40, il fuoco e le scarpe. Un incontro casuale dettato dal movimento organico accentato di una giovane donna o l’unità finale di un’occasione che ha, in ogni suo segno, la possibilità di farsi eco di un altro segno? Il segno-scarpa che cammina e accende il fuoco del circo ? Quel dolicotipo sensuale che il poeta conobbe a fine novembre 1980 (la cui verità esiste in qualche punto all’interno della sua pelle dorata), dopo averne operato la contemplazione itinerante dei volumi e dei segni è la terra incognita della figura, e non spalanca gli orizzonti dell’empirismo e la valorizzazione dei “mirabilia” e “meraviglia”, e perciò non manda in estasi le nostre anime e non fa cadere i nostri cuori ai suoi piedi? Il poeta non stette lì a misurare il particolare dell’evento, né a seminare congruenza nella contiguità di due fatti, non vide in scena la contorsionista né allora né mai, non seppe se quella fenomenale interprete dei jeans come pura percezione sensitiva alla Hume era capace anche nella messa in scena del suo numero circense di accentare l’organicità, o di costruire quella che è la “linea intera ininterrotta” al punto da raggiungere la plasticità.

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Il circo, voi lo sapete bene, è «questo mondo chiuso e rigoroso [che] costituisce il lato austero della fiera (…). Quella del circo è una società a parte che ha le proprie usanze, il proprio orgoglio, le proprie leggi. Che riunisce un gruppo geloso della propria singolarità e orgoglioso del proprio isolamento. La gente del circo si sposa all’interno del gruppo. I segreti di ogni professione vengono trasmessi di padre in figlio. Le controversie vengono regolate, per quanto è possibile, senza fare appello alla giustizia “ufficiale”. Domatori, giocolieri,cavallerizze, clown e acrobati sono sottoposti sin dall’infanzia a una disciplina rigorosa. Ciascuno bada a perfezionare i propri numeri la cui estrema,meticolosa precisione deve assicurare il successo e, all’occorrenza, garantire l’incolumità»: Roger Caillois, I giochi e gli uomini, La maschera e la vertigine, trad. it., Bompiani, Milano 1981: pag. 159. L’ammašcâtura è come il circo, una società a parte che ha le proprie usanze, le proprie leggi. Nell’ammašcâtura, ci si sposa, ci si coniuga come nel circo, all’interno del gruppo, per determinazioni simboliche arguibili. Questa chiusura semantica del circo e dell’ammašcâtura, questa segretizzazione genetico-culturale spiega anche l’ aura di una giovinetta in “musarderie” per una strada sabauda:ha il movimento organico accentato per tentare, tanto nessuno spettatore potrà averla. Da qui all’hula-hop di Denise, passano tutti i fantasmi dell’approccio tattile:la stessa giovane acrobata avrà senz’altro realizzato anch’ella un tableau vivant ad alto potenziale erotico.


La maneira de andar di Sandra Alexis 20 Estetica e teoria dell’andatura

Stasera al Circo! Un test per un periodico della Lancio (“Lucky”n. 235, 15 dicembre 1987) di Ludovico Gluck, eteronimo di V.S. Gaudio.

Attratto dal circo ma anche angosciato: da un lato, quell’espressività teatrale che è attrazione; dall’altro, la ripetizione della stessa azione come se le occasioni fossero sempre le stesse e tutte le riprese fossero sempre sincrone, un po’ come l’amore che, da un lato, si fa ardimento estremo e dall’altro deve prospettare l’eterna ripresa dell’inturgidirsi dei testicoli, delle vescicole seminali, della prostata, dei canali deferenti, dell’uretra, del pene… Tra oggetto d’amore e oggetto d’aggressione, il poeta non fa l’acrobata, anche perché, pur essendo d’accordo con Ejzenštejn che l’acrobazia sia l’espressione naturale della passione, non crede che l’astrazione del movimento raggiunga sempre la plasticità espressiva41. Nell’“azione inutile” non c’è né la plasticità dei gesti né la plasticità delle azioni reali: la concretezza plastica della maneira de andar lenta para a frente e laterala per una via sabauda avrebbe perduto, nel numero circense, la sua assolutezza, la sua organicità anonima.

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Cfr. Franco Ruffini, op. cit., in particolare il capitolo VIII. Sulla corda di Golutvin: «Seguendo in parallelo le teorie fisiologiche di Rudolf Bode e le azioni pugilistiche di Felipe Rivera e Danny Ward, abbiamo acquisito che l’acrobazia è essenzialmente organicità accentata. La conclusione alla quale ci hanno condotto le argomentazioni di Ejzenštejn è che, nella sua confezione esteriore, l’acrobazia si colloca in un genere della spettacolarità;nella sua natura intrinseca, però,è prima di qualsiasi genere dello spettacolo, in quanto ne costituisce l’imprenscindibile fondamento di organicità e di attrattività»: pag. 119. «[…] Lo Stanislavskij che insegna ai suoi allievi i principi dell’acrobatica sa che l’ostacolo drammatico e l’ostacolo fisico richiedono la stessa decisione, all’attore e all’acrobata rispettivamente. Ma, al di là dell’attitudine fisica e mentale, nel momento in cui una tale attitudine si applica – nella scena e per la scena – allora l’attore e l’acrobata tornano a dividersi. Ejzenštejn tentò di andare oltre. Il suo attore è addirittura condannato ad un “informe naturalismo”, se non incarna la situazione drammatica acrobaticamente. L’acrobazia, per lui, è l’espressione naturale della passione, mentre l’espressione naturalistica è informe. Ed è “indecisa”, visto che la relativa passione non è un culmine. Prima che “astrazioni” da comprendere, davvero, per Eizenštejn come per Artaud le passioni sono “forze” con cui confrontarsi. Ma l’atleta di Ejzenštejn non riuscì a liberare l’acrobazia dalla parvenza di numero da circo. A sboccare nel corpo non fu l’anima, come per Artaud»: pagg. 125-126.


La maneira de andar di Sandra Alexis 21 Estetica e teoria dell’andatura L’attrazione è questa: è teatralmente espressiva, ma non si identifica mai con l’eccentricità di una capriola o con il salto difficile da ripetere drammaticamente una sera dopo l’altra. 7. Nel tableau, Denise è la figura che viene; nella strada del reale, Sandra è la figura che va

Denise Randol: qui al KRONE, the circus known in the whole world, in un’immagine del 1997 che non rende, non dico,appieno ma, per niente la perturbante performance dell’acrobata e ballerina vista in video alcuni anni fa.

Di contro, il poeta si beò alcuni anni fa della performance di Denise, che, con l’hula-hop, a un Festival del Circo di Montecarlo42, raggiunse la bellezza plastica per come si fece tanto atleta del cuore da dare il ritmo del suo corpo alla passione dello spettatore, che lo pretendeva così con quella stessa immediatezza. Ma sia ben chiaro che, come nel codice erotico di Sade, l’unità minimale è la posa e che in combinazione con altre pose dà l’unità dell’ operazione, le pose in movimento di Denise con l’hula-hop divengono quell’insieme simultaneo di pose che viene chiamato Figura: il personaggio, che è il poeta in contemplazione fissa, non più itinerante, davanti a questo tableau vivant, può menar gaudio.

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Il Festival del Circo di Montecarlo si tiene in gennaio: assegnazione di “Clown d’oro” e “Clown d’argento”. Nello stesso mese, c’è anche il Festival Mondial du Cirque de Demain, che si svolge a Paris: è una vetrina importante in cui vengono presentati artisti giovani e tendenze per il futuro. C’è anche il Festival International du Cinque de Massy dedicato in modo particolare all’ammaestramento di animali, con l’assegnazione di “Chapiteau di cristallo” ai vincitori. In febbraio-marzo, c’è l’ATA di Vienne: “Artisten Tiere Attraktionen”: manifestazione di gran rilievo internazionale. In marzo, la selezione giovanile in Belgio al Festival “Pista delle Speranze” di Turnai. In giugno, il saggio finale degli allievi dell’Accademia del Circo di Cesenatico, diretta da Egidio Palmiri. In novembre, all’Eurofestival di Wiesbaden appuntamento annuale per novità e prospettive future. Nel periodo natalizio, i vari circhi Orfei, Medrano, Americano, Lidia Togni, Darix Togni nelle maggiori città italiane.


La maneira de andar di Sandra Alexis 22 Estetica e teoria dell’andatura A patto che il tableau vivant che «è appunto qualcosa davanti a cui mi colloco»43, sia trasmesso in tv. Il tableau vivant con la Figura o le Pose dell’Operazione è davanti, di fronte, al personaggio (o al poeta); la maneira de andar sta di spalle al personaggio: nel tableau, Denise in quanto figura che viene è inquadrata dal personaggio che le sta davanti; nella strada del reale, Sandra Alexis in quanto figura che va muove l’attenzione del personaggio che le sta dietro. Potrebbe darsi che da un altro Festival del Circo un dì venga trasmesso un tableau vivant con più pose di Sandra Alexis, che, in quanto figura, viene inquadrata per animare il fantasma di un oggetto d’amore che, in quanto tale, se n’è andato, alla sua maniera, à sua maneira, con quel modo organico accentato di camminare, com aquela maneira organica acentada de andar. 8. L’ilinx orizzontale nell’esecuzione sadiana di Denise Nell’esercizio con l’hula-hop, l’ilinx orizzontale44 di Denise fa sì che la vertigine sia di ordine tattile, inscena una operazione di pose che ha come base il “roteare infantile”, sia cioè vicina alla Paidìa della giostra piuttosto che al Ludus dell’acrobazia o del volador:dal lato della Paidìa c’è la turbolenza e il sovrappiù di energia, il tumulto e l’esuberanza: ciò non vuol dire che nell’esercizio di Denise non ci sia Ludus, che è combinazione e calcolo, dominio di sé, equilibrio. Il Ludus, anzi, è questa maestrìa fatale nel coordinare con il corpo il movimento dell’hula-hop: un Ludus dell’ilinx che fa del corpo inguainato in latex nero il destinatario di un desiderio tattile di sfioramenti e tocchi come se ogni occhio fosse la mano dell’hula-hop. La vertigine, che provoca il turbamento con gli esercizi dell’alta acrobazia, qui è stata resa orizzontale: senza rotazione, cadute, lanci, accelerazioni di movimenti, è una ilinx erotica, il turbinare o la frenesia, le vibrazioni, le rotazioni dello strumento intensificano la sensazione tattile dello spettatore, a cui non gli si mozza il fiato, né caccia urla di terrore, né è attanagliato dalla paura, a cui non si dà il supplizio per godersela, ma, convertiti i semi del parossismo e del rischio in tentazione e brivido della sensazione erotica in pubblico, gli si offre la possibilità di prendersi il godimento (pre) pagato e (pre) atteso al botteghino. La società dello spettacolo è all’origine di questa conversione e di questi tentativi di modernizzazione degli esercizi circensi. L’operazione di Denise con l’hula-hop è una esecuzione sadiana, come è magistralmente intesa da Roland Barthes: «Esiste in Sade un genere misto, tableau vivant per il lettore, scena per i partner»45 […] «Davanti al tableau 43

Cfr. il paragrafo Scena, macchina, scrittura. di Sade II in: Roland Barthes, Sade, Fourier, Loyola, trad. it. Einaudi, Torino 1977. 44 Cfr. Roger Caillois, op. cit., in particolare il paragrafo L’acrobazia: «Quanto all’acrobazia, essa rappresenta il mestiere che corrisponde all’ilinx. La vertigine, infatti, non vi appare solo come un ostacolo, una difficoltà o un rischio; qualcosa per cui il gioco dei trapezisti si differenzia dall’alpinismo, dal ricorso obbligato al paracadute o da quelle professioni che costringono l’operaio a lavorare a strapiombo. La vertigine vi costituisce la molla stessa di virtuosismi che non hanno altro scopo che quello di dominarla. Un gioco, a esempio, consiste espressamente nel muoversi nello spazio come se il vuoto non paralizzasse e come se non costituisse alcun pericolo»: pag. 160. 45 Roland Barthes, op. cit: ibidem.


La maneira de andar di Sandra Alexis 23 Estetica e teoria dell’andatura vivant […] c’è per definizione, per finalità stessa del genere, uno spettatore, un feticista, un perverso (Sade, il narratore, un personaggio, il lettore, non ha importanza). Per converso, nella scena in movimento, questo soggetto, abbandonando la sua poltrona, la sua galleria, la sua platea, varca la ribalta, entra nello schermo, s’incorpora al tempo, alle variazioni e alle rotture dell’atto lubrico, in una parola alla sua esecuzione»46 insomma, lo spettatore entra nel tableau vivant di Denise, passa sulla scena aggiungendosi alla posa, tocca Denise con l’hula-hop: ”Che gruppo delizioso!”, potrebbe esclamare Carolina di Monaco47, e trasformando il quadro in produzione, come la Durand in Juliette e gli scassinatori: “Su, amica mia… aggiungiamoci al quadro, formiamone un episodio”.

Odette Togni, acrobata, cavallerizza e ballerina, qui in una performance con l’hula-hop nell’ambito dello spettacolo “Florilegio”, Circo Livio Togni, Roma dicembre 2001-febbraio 2002.

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Ibidem.Cfr. anche a pag. 143: «(…) è un tableau vivant in cui qualcosa si mette ad andare; il movimento vi si aggiunge sporadicamente, lo spettatore vi si associa, non per proiezione ma per intrusione; e questo misto di figura e di lavoro diventa allora molto moderno: il teatro ha ben tentato di far scendere gli attori nella sala, ma questo procedimento è risibile; s’immagini piuttosto il movimento inverso: qualche grande quadro erotico, pensato, composto, inquadrato, illuminato, dove le figure più libidinose siano rappresentate attraverso la materialità stessa dei corpi, e invece di essere uno degli attori a saltare nella sala per provocare volgarmente lo spettatore sia questo spettatore a passare sulla scena aggiungendosi alla posa (…)». 47 Non ci crederete ma la circolarità femminile di questo testo ha un nesso intrinseco – che scopro solo ora, a chiusura del testo il 28 agosto 2001 – con la “cuspide temporale” dell’episodio avvenuto alla fine del novembre del 1980. Dal corpo della Carolina di Napoli, che attiene alla Culeide di Gabriele Rossetti, alla Carolina di Monaco, l’assottigliamento somatico è speculare alla connessione circense tra la contorsionista, l’incontro e la figura simbolica del Festival del Circo di Montecarlo. Il poeta, quando incontra la contorsionista, ha in mano il numero di Astra, per il quale curava una rubrica, in cui c’è un’analisi del cosmogramma di Carolina di Monaco: insomma, la cuspide temporale dell’episodio connette, per il poeta: 1) la circense; 2) la rivista in cui c’è l’analisi del cosmogramma di chi sponsorizza un Festival circense; 3) all’origine della dinastia Orfei c’è un frate o un prete; 4) all’origine della dinastia Ranieri c’è un frate. Cosa può voler dire? Che l’incontro, con tutta questa occorrenza di significanti, non è casuale? Che all’origine del nome Gaudio c’è un frate? O un circo? Il Portogallo? E quindi l’ammašcâtura del circo cammina parallela con l’ammašcâtura del pellegrino o del monaco?


Il passo a quinconce di Sandra Alexis Baldanders

V.S.GAUDIO

IL PASSO A QUINCONCE DI SANDRA ALEXIS BALDANDERS E LA FALCIATURA DELLA LIQUIRIZIA

La Stimmung con W.G. Sebald sull’anello di Saturno di Thomas Browne

Il passo a quinconce di Deborah Kara Unger

1. Forse è la linea isomorfa dello schema a quinconce che c’è nell’andatura di Sandra Alexis48 che non è certo una formazione cristallina, forse una stella l’ammasso stellare delle Iadi, che c’è nel suo passo quando viene costruito utilizzando i vertici di un quadrilatero regolare e il punto in cui si intersecano le sue diagonali come la spina dorsale degli uccelli e dei pesci o che è nelle tracce dei quadrupedi che si muovono incrociando i passi nella configurazione assunta dai corpi delle farfalle, dei bachi da seta e delle falene, nella radice della felce acquatica nel disco del girasole nella pigna dei pini a ombrello il passo a quinconce di Sandra Alexis è nelle piramidi egizie o nella spaziatura degli alberi di melograno e dei gigli nel giardino di Re Salomone quando ho letto tutto questo di Thomas Browne49 48

Cfr. V.S.GAUDIO, La Maneira de Andar di Sandra Alexis. Estetica e teoria dell’andatura, “Lunarionuovo”, nuova serie n.15, aprile 2006.


Il passo a quinconce di Sandra Alexis Baldanders 25 La Stimmung con W.G.Sebald e ho visto l’invisibilità e l’inafferrabilità di ciò che ci fa muovere, ed è rimasto lo stesso un enigma allora Sandra Alexis da dove è venuta in mongolfiera fluttuante senza gravità in mezzo alle montagne di nuvole o i teli ondeggianti che si aprivano e io guardavo fuori oltre piazza Castello incontro alle remote lontananze color indaco e verso il basso dove, lungo via Roma, o dall’altro lato da piazza Solferino, verso Sud, inestricabile e nera, intuivo la presenza della Terra e in alto incollato sulla volta celeste quel quinconce cosa c’è nel passo delle Iadi di Sandra Alexis minuscoli punti d’oro, stelle in via Micca erano disseminate in un deserto di solitudine e io che poeta ero se nel mio studio non ho mai tenuto un tarabuso per scoprire com’è che nasce il richiamo, unico in tutta la natura e simile ai toni più bassi del fagotto, che deve essere questo che c’era nel passo di Sandra Alexis, il richiamo del tarabuso unico in tutta la natura e simile ai toni più bassi del fagotto, che ho udito in quel mezzogiorno di fine novembre in via Micca dentro il quinconce che si costruisce nella Cittadella di Torino, dove nulla è destinato a durare la storia di quella traiettoria della contorsionista che dopo aver toccato lo zenit volse alle tenebre come disse Thomas Browne nella sua scienza che prevede la scomparsa nell’oscurità e che non è un arco la storia di un individuo o di una collettività o del mondo intero e disse che Baldanders si presenta come una statua di pietra distesa in mezzo al bosco o che cammina in via Micca a Torino dinanzi al poeta e non ha l’aspetto di un antico eroe teutonico e non indossa un’uniforme da soldato romano Baldanders che era una grande quercia, una scrofa, un mucchio di letame in un prato di trifoglio, in via Micca e giù lungo piazza Solferino, un fiore bianco o un albero di gelso, un tappeto di seta tanto che accadde quello che disse Thomas Browne nulla è destinato a durare e Sandra Alexis Baldanders sparì nell’oppio del tempo dentro un sole autunnale che annunciava già come la luce sarebbe svanita nella cenere, che presto quell’immagine di ora in ora per come il tempo invecchia, ci fosse stato almeno un obelisco o un arco trionfale, una piramide lungo i vertici di quel quadrilatero o nel punto in cui si intersecano le sue diagonali, lei si è persa nell’ammasso stellare delle Iadi che era nel suo cosmogramma il punto in cui Mercurio le garantiva il diritto alla memoria del poeta e forse a sparire senza lasciare traccia come il seme del papavero che germoglia ovunque ed è come quell’arco temporale di maggio in cui 49

Cfr. W.G. SEBALD, Gli anelli di Saturno[© 1995], trad. it. Adelphi, Milano 2010: ci si riferisce alla Parte Prima, dalle peripezie del teschio di Thomas Browne al Quinconce agli Esseri leggendari.


Il passo a quinconce di Sandra Alexis Baldanders 26 La Stimmung con W.G.Sebald la distesa dei papaveri sul dorso del ballast ferroviario scende inaspettatamente su di noi come se fosse il passo di Sandra Alexis, e allora non desideriamo altro ormai che essere dimenticati tanto che quell’assolutezza anonima della sua andatura a bolina stretta così ripida50 non è più come il bicchiere integro e dal vetro così limpido, come appena soffiato, del cardinale Farnese, che sta nel “Musaeum Clausum” di Thomas Browne, diagonalità del passo dentro la pietra di Saturno pesante quadratura quant’altra mai e perciò indistruttibile fantasma segreto e dubbio che risparmiati dallo scorrere del tempo saranno sempre la pietra levigata della melanconia lungo il passo a quinconce in via Micca fino a che trasmigri nell’albero di gelso che ho smesso di potare e attorno al quale nella luna calante di agosto ho evitato accuratamente di falciare la liquirizia51 2. Sandra Alexis , come la falena del baco da seta, è come una farfalla notturna, la falena dell’ermellino, Harpya vinula la farfalla cobra, o Bombyx atlas, la monaca, Liparis monacha, la farfalla di Elvas , Saturnia Elvas o Saturnia do Forte de Santa Luzia, che vive sugli alberi di gelso bianco e attorno c’è liquirizia che, quando venne in tournée in Italia Joan as Police Woman, decantò una nota marca di caramelle tanto che il poeta le additò quella pastigliata da Amarelli52 in Calabria e lei quando cantò Forever and a year mi fece pensare che nel corso della sua breve vita che dura dalle sei alle sette settimane va quattro volte in letargo e a ogni fase, lasciato il vecchio involucro, 50

“Sandra Alexis ha dunque la Leggerezza Laterale e la Lentezza dell’Avanti dell’Andatura Allascata ma sta andando di bolina stretta, che, invece, si ha quando la poppa riceve il vento con un angolo di circa 30°: stringe al massimo il vento, navigando e va al trotto, cavalcando(…).Basta per farne la figura che interpreti i jeans come pura percezione sensitiva alla Hume?”: V.S.GAUDIO, loc.cit., pag.10:4.L’aura di Sandra Alexis nell’andatura leggera-laterale che sta andando di bolina stretta. 51 Come a preservarne l’uso per i catarri di petto e le infiammazioni della mucosa faringea, cosicché il richiamo di Tarabuso-Baldanders non abbia incrinature nei toni più bassi e più maceranti. 52 http://www.ilpost.it/joanaspolicewoman/2011/07/21/torino/comment-page-1/#comment-57 6 Cfr. W.G. SEBALD, op. cit.: Parte Decima. 7 Tra l’immagine, il desiderio, la traccia e l’Altro con il punto dell’intreccio delle diagonali che è l’angoscia(-φ). 8 L’orientamento Diagonale e l’estensione del movimento Altissima e Verticale sono alla base del potenziale grado di attrazione dell’andatura del tipo longilineo ectomorfo[cfr. 3.L’accento spaziale della maneira de andar di Sandra Alexis e i Regolatori di Intensità dell’andatura, in: V.S.GAUDIO, loc.cit.:pag. 9]; fosse stata Sandra Alexis una normolinea mesomorfa, l’estensione del movimento avrebbe dovuto essere Bilaterale, ma per avere, la stessa, una direzione Diagonale , dei 4 Regolatori di Intensità, sarebbero quelli della Forza(debole/forte) e dello Spazio(Largo/Stretto) a dover essere regolati verso il + per poter dare un punctum attrattivo a questo soggetto morfologico. Nel testo pubblicato in “Lunarionuovo”,non abbiamo considerato i 4 tipi di Forma dell’andatura: Sandra Alexis con il passo a quinconce ne attuava due. Quello a forma “aperta”, il 4, e quello a forma “diritta”, l’1. Le altre due Forme di Feuillet sono: 3, “rotonda”(o “circolare”), e 2, “ondulata”(o “serpentina”).


Il passo a quinconce di Sandra Alexis Baldanders 27 La Stimmung con W.G.Sebald si risveglia in uno nuovo e diventa il baco da seta sempre più bianco, più liscio, più grande e dunque più bello, così disse W.G. Sebald53 e raggiunge quindi la trasparenza del fantasma, e allora smette di mangiare, gira attorno senza posa come l’oggetto a al meridiano del poeta cerca di arrampicarsi in alto e punta al cielo finché non ha trovato il posto giusto per poter filare il bozzolo dell’analemma esponenziale che ricava dai succhi resinosi secreti al suo interno, immagine speculare al girare senza posa dell’oggetto a del poeta attorno al meridiano di Sandra Alexis che tra i vertici della losanga di Lacan54 e le sue diagonali passa dall’albero di melograno all’albero di gelso, dall’albero di fico all’albero di pruno abbattuto lungo uno schema a quinconce come se da lì nascesse il richiamo del tarabuso unico in tutta la natura e simile ai toni più bassi del fagotto e non da via Micca a Torino a fine novembre dell’80 che è il tarabuso Baldanders, la grande quercia che c’è qui nel bosco racchiuso in un reticolato a quinconce in cui tengono la scrofa

 La foto di DEBORAH KARA UNGER nel Musaeum Clausum del poeta: nata lo stesso giorno della contorsionista del “Circo Orfei”, è in lei che è trasmigrato il BALDANDERS e ha dunque anche lei il PASSO A QUINCONCE, adagio non-emotivo, non-attivo, primario con la diagonalità e l’inclinazione ripida che le darebbe un’ estensione alta del movimento? 


Il passo a quinconce di Sandra Alexis Baldanders 28 La Stimmung con W.G.Sebald di Sibari allevata a salsiccia arrostita e non ha l’aspetto di un antico eroe teutonico, Baldanders è Sandra Alexis ectomorfa longilinea55 che non è passata sotto gli archi trionfali, le piramidi e gli obelischi ma come un baco da seta è riuscita a farsi seta, oggetto a del poeta fino a che il seme del papavero che germoglia ovunque nella terza decade di maggio scendesse così rosso su di noi a porre il desiderio ulteriore di essere finalmente dimenticati 3. ed è sorprendente che si sia conservata così a lungo senza subire alcun danno al meridiano del poeta a 106° dal punto che ascende ad est dove sono passati gli aratri e le guerre, mentre crollavano e si sbriciolavano dimore, storie e palazzi imponenti, e torri che un tempo avevano lambito le nuvole, dentro il “Musaeum Clausum” del poeta i jeans di Sandra Alexis; gli stivali scalcagnati di Baldanders; “Astra” n.12 del 1980; il reperto calligrafico di Baldanders sulla quarta di copertina della rivista del “Corriere della Sera” che contiene l’indicazione del luogo di nascita a Elvas in Portogallo; il biglietto del tram da piazza Solferino al Parco in cui sostava in quel novembre 1980 il Circo Orfei a Torino; uno stolone di liquirizia ; la lettera del Conservador do Registo Civil de Elvas in cui è dichiarato che Baldanders non è nata né nell’anno indicato né prima e né dopo in quella città di frontiera (di origine romana e che fu fortezza araba) del distretto di Portalegre nella provincia del Norte Alentejano; un disegno a matita del percorso fatto da Sandra Alexis da via Micca a piazza Solferino in cui va col passo a quinconce di bolina stretta a 30° tanto che per i 180° dell’angolo piatto dell’orizzonte c’è la differenza dei 150° dell’aspetto del quinconce; una foto-dipinto di Jan Saudek che raffigura il podice nudo, che va dinanzi al poeta, di una modella che ha la morfologia specchio dell’immagine ferma dell’allure di Sandra Alexis fattasi oggetto a ; gli appunti sulla correlazione tra i tipi morfologici, le leggi di Delsarte e la teoria dello spazio di Laban; i Regolatori di intensità e le Forme di Feuillet connessi con i tipi psicologici composti secondo la caratterologia francese; un grafico con l’isotopia dell’ andatura tra vela, equitazione e morfologia di Sheldon; il cosmogramma di Sandra Alexis; la losanga di Lacan proiettata sulla foto di Saudek e disposta sul reticolato Aquino, consigliato per la navigazione astronomica anche dal “Manuale dell’Ufficiale di rotta” dell’Istituto Idrografico,


Il passo a quinconce di Sandra Alexis Baldanders 29 La Stimmung con W.G.Sebald che ha nei punti base del quinconce i connettori sintematici del suo passo; un “roteiro” del centro histórico a quinconce di Elvas; una guida in tre percorsi attorno ad Elvas, dalle imponenti fortezze di Santa Luzia e della Graça, lungo il rio Guadiana, che gli arabi chiamavano “Uádia Ana”, e di villaggio in villaggio dal Barragem do Caia all’Aqueduto da Amoreira; una piantina del Museo Militare al Forte di Santa Luzia che ricorda la losanga di Lacan con lati di 150 metri, tanti quanti sono i gradi dell’aspetto di quinconce; una foto di Deborah Kara Unger, l’attrice di “The Hurricane” e “Crash”, nata lo stesso giorno della contorsionista; una foto di Natasha Richardson, l’attrice di “Nell” e “Asylum” figlia di Vanessa Redgrave, nata un giorno prima e colpita dalla pietra di Saturno il 18 marzo 2009: tutti oggetti contenuti, ogni qual volta quell’”Astra” salta fuori, nel quinconce della sua maneira de andar che, adesso lo sappiamo, è la vera pietra di Saturno, la paura che il nostro essere vada incontro a una fine senza speranza alcuna e che con Browne abbiamo conservato le tracce di quella misteriosa attitudine alla trasmigrazione che ha un oggetto qualsiasi quando passa con l’oggetto a del poeta al suo meridiano, e fugge all’annichilimento facendosi analemma esponenziale di quel passaggio fino a che all’improvviso diventa cenere senza che si abbia il tempo di capire se la pira funebre fosse davvero composta di alberi sempreverdi e quel pezzo di tacco degli stivali di Baldanders cosa starà dunque a significare?

Il passo a quinconce di Sandra Alexis Baldanders è stato il primo post in gaudia 2.0 ; è apparso online, sempre nel novembre 2011, anche in “lunarionuovo” n.45 nella rubrica, a cura di Alessandro & V.S.Gaudio, “Il limite di Schönberg”; e, in misura ridotta, ne “gli anelli di Saturno” 19 di Alessandro Gaudio▐


Il passo a quinconce di Sandra Alexis Baldanders 30 La Stimmung con W.G.Sebald

La maneira de andar di Sandra Alexis │Estetica, teoria dell’andatura e Stimmung con W.G.Sebald sul passo a quinconce v.s.gaudio  Oggetto d’amore, immediatezza individuale, corpo, pura percezione sensitiva alla Hume, le leggi di Delsarte, teoria dello spazio di Laban, accento spaziale dell’allure, i regolatori di intensità dell’andatura, aura di Sandra Alexis, l’andatura leggera-laterale di bolina stretta, omologie temporali di portamento, l’enigma del circo, la concretezza plastica, l’assolutezza della maneira de andar organica e accentata, il tableau vivant nel codice erotico di Sade, l’ilinx orizzontale e l’esecuzione sadiana di Denise con l’hula-hop al Festival del Circo di Montecarlo, il test del Circo per un periodico della Lancio, Elvas, Roland Barthes, Lebenswelt, la figura e il personaggio, l’atleta del cuore di Ruffini, contorsionismo, coreografia, “lunarionuovo”, Ilona Staller, Sharon Stone, Claudia Schiffer, Sonia Braga, Fanny Ardant, Roger Caillois, “Penthouse”, Isabella Rossellini, Grace Kelly, Renée Russo, Carol Alt, Rossella Falk, le gemelle Kessler, Naomi Campbell, Kim Basinger, la culeide di Rossetti, Alessandra Ferri, Melba Ruffo, “Astra”, Alida Valli, circo Orfei, Julie di Balzac, Marilyn Monroe , il passo a quinconce, stimmung, Baldanders, W.G. Sebald, Thomas Browne, la scrofa di Sibari, losanga di Lacan, Deborah Kara Unger, Torino, via Micca, piazza Solferino, piazza Castello, via Roma, falciatura della liquirizia, gli anelli di Saturno▐ l’estetica fenomenologica di V.S.Gaudio

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