Wait n°45

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L’EDITORIALE di Marco Bianchi

E’ UN MOMENTO DI INCREDIBILI CAMBIAMENTI NEL MERCATO DEL FASHION. ANCHE MOLTO DOLOROSI. A TRATTI SEMBRA ARRIVARE UNA RIPRESA, POI ARRIVA UNA STAGIONE DIFFICILISSIMA COME QUELLA DA CUI STIAMO USCENDO. CHE MIETE TANTE VITTIME: CHIUDONO BRAND, NEGOZI E SHOWROOM, MA NE APRONO ALTRETTANTI DI NUOVI. SI PROVA A RIPARTIRE. A LOTTARE. A RINASCERE. ANCHE IN WAIT È ARRIVATO UN MOMENTO IMPORTANTISSIMO. PUMA È DA SEMPRE HANNO CONTAMINATO NATI COME CARTACEO, ABBIAMO ABBRACCIATO SUBITO VICINASIAMO AL MONDO DELLAUN MAGAZINE LA DINAMICA SELEZIONE IL WEB, CON I NOSTRI MUSICALE BLOG CHEABBATTENDO SONO DIVENTATI COLONNE PORTANTI DEL MUSICA E PARTNER DEI PROGETTO. SUOI PRINCIPALI I CONFINI DEL OGGI PERO’ ANDIAMO VERAMENTE OLTRE E ANNUNCIAMO UFFICIALMENTE INTERPRETI. SABATO 4 GENERE, DALLA TRAP OTTOBRE, AL LANIFICIO ALL’ELECTRO PASSANDO LA NASCITA DEL NOSTRO SHOWROOM ONLINE. 25 A NAPOLI, HA PORTATO PER LA MOOMBAHTON. NON SIAMO PIÙ UN MAGAZINE E NEANCHE UN WEB MAGAZINE, SIAMO UNA IN SCENA LA TERZA IL WARM È STATO PIATTAFORMA INTEGRATA, A 360 UP GRADI, DI COMUNICAZIONE. PER LANCIARE ED ULTIMA TAPPA AFFIDATO A DJ MAD BRAND E PRODOTTI SUL MERCATO, PER LANCIARE NOTIZIE, PER METTERE DELL’EVENTO ISPIRATO KID AKA “THE JUGGLING IN CONTATTO BRAND, BUYER E CLIENTI FINALI. AL CLASSICO BLOCK MAESTRO” STORICO DJ SEMPRE CON IL CUORE E LA SINTONIZZATI NUOVI TALENTI E LE AVANGUARDIE CREATIVE. PARTYMENTE (UNA TIPICA FESTA SUI RICONOSCIUTO COME OGGI WAITORDER, A UNO POCHE SETTIMANA DAL LANCIO HA AVUTO UN DI STRADA NATA NEI DEI PERSONAGGI ACCOGLIENZA INCREDIBILE: CENTINAIA DI NEGOZI REGISTRATI SULLA QUARTIERI NEWYORKESI) PIÙ ATTIVI E PRODUTTIVI IN COLLABORAZIONE DEL PANORAMA PIATTAFORMA, MIGLIAIA NELLA NEWSLETTER E DECINE DI BRAND CHE CI CONHANNO URBANCONTATTATO JUNGLE, REGGAE/DANCEHALL IN PER ENTRARE SUL PORTALE. MOLTI DI QUESTI SONO FRANCHISING PROJECT FAMOSI GIÀ OPERATIVI ONLINEQUESTO CON LE PAESE. LORO COLLEZIONI. UN SEGNO CHIARO, CHE INTERNAZIONALE DI I SUOI MIXTAPE, VERI E C’È VOGLIA DI PROVARE E SPERIMENTARE NUOVE VIE MA C’È ANCHE IL RIFERIMENTO PER LA PROPRI “CLASSICI” PER CORAGGIO DI FARLO. I CULTORI DEL GENERE, CULTURA STREETWEAR SE SOLO 10 ANNI FA IN ITALIA IL ICOMMERCIO NAPOLETANA E NON INCREDIBILI SUOI DJ SET ONLINE PRATICAMENTE NON ESISTEVA E OGGI INVECE È UNA PARTE IMPRESCINDIBILE DEL MERCATO, SOLO. LA CILIEGINA CHE ACCONTENTANO NOI SCOMMETTIAMO CHE QUESTO MECCANISMO SI REPLICHERÀ ANCHE PER SULLA TORTA CHE TUTTO IL DANCEFLOOR HA IL RESO DAVVERO SENZA MAI RISULTARE BUSINESS TO BUSINESS., IL COSIDDETTO B2B. IMPERDIBILE LA SCONTATO. ED È PER QUESTO CHE SULLA NOSTRA PIATTAFORMA I BUYER DI TUTTO IL SERATA È STATO IL SABATO SCORSO IL MONDO GIÀ POSSONO VISIONARE I MIGLIORI BRAND, SCOPRIRE IN ANTEPRIMA COINVOLGIMENTO LANIFICIO 25 IN PIAZZA LE LORO COLLEZIONI E VOLENDO POSSONO EFFETTUARE DIRETTAMENTE ARTISTICO DI ENSI, ENRICO DE NICOLA I PROPRI ORDINI ONLINE.46,OUNO IN ALTERNATIVA CHIEDERE, ATTRAVERSO IL RAPPER E MIGLIOR SPAZIO DI PORTALE,ITALIANO UN APPUNTAMENTO FISICO IN SHOWROOM. DAL VIRTUALE AL FREESTYLER STRAORDINARIA REALE. COMUNQUE VADA SI PASSA SITUATO DALLA RETE. DA ANNI TESTIMONIAL BELLEZZA NONDEIVEDIAMO L’ORA CHE VEDIATE QUANTO PUMA,SCOPRITE CON CUI IL WAIT BRANDORDER. IN UNO QUARTIERI HA CREATO IL PROGETTO POPOLARI RICCHI DI ABBIAMO FATTO. WWW.WAITORDER.COM NUMERO UNO BATTERY. STORIA E TRADIZIONE, L’OBIETTIVO SI È TRASFORMATO DELL’EVENTO È STATO COSÌ IN UNA VERA QUELLO DI PORTARE IN LOCATION URBANA,* * * Nessuna parte di questo periodico può essere riprodotta senza SCENA UN DJ SET DAL PERSONALIZZATA l’autorizzazione scritta dei DAGLI proprietari. La direzione non si assume responsabilità per marchi, foto e slogan usati dagli VIVO, UNICO IN ITALIA, alcunaESAGONI, SIMBOLO inserzionisti, né perTECNOLOGIA cambiamenti di date, luoghi e orari degli eventi CHE UNISSE LA MUSICA DELLA segnalati. CLUB CONTEMPORANEA TRINOMIC, CHE HA VISTO WAIT! È UN MARCHIO REGISTRATO CON L’INTRATTENIMENTO GLI OLTRE TRECENTO WWW.WAITMAG.COM - WWW.WAITFASHION.COM AL MICROFONO DI RAP OSPITI SCATENARSI FINO E FREESTYLE, IL TUTTO AL MATTINO AL RITMO DI INFO@WAITMAG.COM CONDITO DA REMIX E OTTIMA MUSICA. MASH UP ESCLUSIVI. ECCO QUALCHE HIP–HOP, DANCEHALL IMMAGINE DELLA SERATA. E RITMI TROPICALI

Wait! TALENTI E AVANGUARDIE CREATIVE

Quadrimestrale illustrato di Arte, Moda, Musica e Tendenze a distribuzione gratuita 7-8/ 2015 Anno X - Numero 45 Direttore Responsabile Maurizio Scorbati Direttore Editoriale Marco Bianchi marco@waitmag.com Caporedattore e consulente grafico Annalisa K. Varesi annalisa@waitmag.com Redazione Pierpaolo Bironi, Iucu, Marco Goi, Luca Ceccarelli Hanno collaborato Riccardo Fano, Marta Guarnori Pubblicità Wait Media srl info@waitmag.com

LA COPERTINA E’ REALIZZATA DA MARCO LODOLA Editore Wait Media srl, Via Capsoni 21, Pavia Stampa Nexive spa Aut. del Tribunale di Pavia n. 3/2012 registro stampe cartaceo del 26/1/2012



DI PIERPAOLO BIRONI

TECH_Tech&Design

Asus sta cercando di sfondare nel mondo Smartphone. Dopo il buon successo dello ZenFone 1 ecco che ha messo sul mercato lo ZenFone 2. Wait ha provato la versione da 16 GB con processore Atom Quad Core Z3560 da 1.8 GHz e 2 GB di Ram. Nella confezione abbiamo trovato oltre al telefono una dotazione standard con alimentatore, cavo USB e auricolari. Lo ZenFone 2 è uno smartphone da 5 pollici molto curato in ogni dettaglio. Il design è sottile e molto minimale. Lo schermo è nitido e con una risoluzione pazzesca dei colori e delle immagini. Il retro del telefono riporta la scritta ASUS e il logo Intel, la superficie è di plastica

1. ASUS ZEN FONE 2

opaca. Sotto la fotocamera ed il flash trovate i tasti volume, molto

telefono siamo riusciti a resistere una giornata senza doverlo ricaricare.

comodi anche come tasti di scatto in modalità foto. Lo ZenFone 2 è un telefono dual sim, ma solo una delle due schede inserite funziona fino a 4G, per l’altra vi dovrete accontentare solo del 2G. Se volete più spazio per immagazzinare i dati potrete inserire una micro SD fino a 64 GB. La fotocamera posteriore è da 13 megapixel ed ha una risoluzione eccellente. Dalle prove fatte le foto risultano nitide e brillantissime. Secondo noi è una delle migliori fotocamere in circolazione. La fotocamera frontale ha una risoluzione di 5 Megapixel ed è altrettanto buona soprattutto in caso di scarsa luminosità. La batteria, non removibile, ha una buona durata. La perfetta ottimizzazione software fatta da ASUS permette di gestire la durata della carica in modo ottimale. Con un uso veramente intensivo del

Con un uso invece normale potrete stare quasi due giorni senza aver bisogno di vedere una presa di corrente. Tutto il pacchetto software messo a disposizione da ASUS e la qualità dell’audio sono un po’ la ciliegina sulla torta di questo smartphone che ci ha davvero stupito. Se usate il telefono per giocare vi troverete in mano una Ferrari. Se consideriamo il prezzo contenuto che parte dalle 179 euro del modello base a 8 GB, 249 euro per il modello provato da noi fino ad arrivare alle 359 euro del modello a 32 GB con 4 GB di ram possiamo dire che questo è uno dei migliori telefoni in circolazione in rapporto qualità prezzo. Adesso è disponibile anche una versione a 64 GB con 4 GB di Ram al prezzo di 399 euro. Il voto che diamo allo ZenFone 2 è un 9 pieno. La perfezione non esiste, ma ASUS ci va molto vicino.

WAIT VS. ASUS ABBIAMO PROVATO IN ESCLUSIVA GLI ULTIMI GIOIELLINI ASUS. ECCO IL NOSTRO TEST IN QUESTO NUMERO DI WAIT VI SVELIAMO DUE PRODOTTI ASUS MOLTO CHIACCHIERATI IN RETE CHE ABBIAMO AVUTO L’OPPORTUNITÀ DI PROVARE. SONO L’ASUS ZENFONE 2 E IL FONEPAD 8. SONO DUE STRUMENTI MOLTO SIMILI, MA ALLO STESSO TEMPO MOLTO DIVERSI ED ADATTI A DIVERSE TIPOLOGIE DI UTILIZZO. QUESTI PRODOTTI SONO L’ENNESIMA PROVA DEL BUON LAVORO CHE LA CASA TAIWANESE STA FACENDO SUI DISPOSITIVI MOBILE. ECCO COME LI ABBIAMO

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VALUTATI.


TECH_Tech&Design

Design accattivante e qualità dei particolari balzano da subito all’occhio per questo dispositivo molto particolare. Molti di voi penseranno che questo Fonepad 8 non è adatto per fare il telefono viste le dimensioni, oppure che si addice di più a un pubblico femminile vista la possibilità di essere trasportato nelle borsette. Secondo me invece è uno strumento molto utile per chi lavora. Con un unico device si ha a disposizione un telefono 3G dual sim e un tablet adatto a mostrare presentazioni, ricercare dati e altro. Chi lo acquista con lo scopo lavorativo può anche pensare di non portarsi dietro il cellulare ma di utilizzare tranquillamente il Fonepad. L’Asus Fonepad 8 è un dispositivo potente, è mosso da un processore Intel Atom Dual Core da 64 bit ha fino a 2 Gb di ram e uno storage di 16 Gb. Può essere connesso sia in WiFi che in Bluetooth. Nei 20 giorni di prova il dispositivo ha sempre risposto bene alle sollecitazioni software dimostrandosi molto affidabile. Lo schermo da 8 pollici si adatta bene alla luminosità e permette una visione dei colori nitida e pulita. Lo scorrimento del Touch Screen è perfetto e non si verificano mai rallentamenti. Il Fonepad 8 funziona benissimo in tutte le condizioni. La batteria ha una durata ottima sia in condizioni di utilizzo massiccio che tenendolo a risposo ed usandolo occasionalmente. Durante i primi giorni di test la durata della carica arrivava anche a 7 ore. Mantenendo al minimo le impostazioni, quindi senza Wlan attiva e con luminosità a “0” siamo arrivati anche a 20 di ore di durata. Il test più probante è stata quello di lasciarlo acceso in zone dove il campo della rete telefonica non era eccezionale e continuava ad effettuare ricerche di rete. In quel caso il tempo di utilizzo dell’apparecchio si è ridotto ma nemmeno di molto arrivando ad una durata di batteria di 13 ore comode. Gli applicativi Asus installati tengono sotto controllo

tutte le impostazioni e le funzioni del telefono migliorandone di molto le performance e la facilità d’utilizzo. Fino a questo punto il giudizio su Asus Fonepad 8 è davvero ottimo. La qualità costruttiva della scocca ci ha davvero esaltato. Il tablet è molto sottile e robusto e, nonostante le dimensioni, nemmeno troppo pesante. La scocca in materiale plastico gli dona un certo fascino ed è molto gradevole al tatto. I pulsanti accensione e volume sono facilmente raggiungibili e il microfono riproduce i suoni modo molto pulito e chiaro. Appoggiarlo al viso per telefonare potrebbe apparire un po’ strano, ma Asus nella confezione ha inserito un paio di auricolari che vi permetteranno di gestire meglio il tablet. Secondo noi la nota dolente è la fotocamera. Pur ottenendo delle ottime immagini i 2 MP della camera posteriore non

garantiscono la stessa resa di alcuni smartphone. La mancanza del flash non vi permette di catturare immagini ottimali in luoghi chiusi. Tutto sommato il risultato è sufficiente, ma potrebbe essere migliorato di molto. Per concludere, visto il prezzo di 199 euro, è un prodotto ottimo se siete businessman in cerca di uno strumento che limiti i device che ogni giorno dovete portare con voi. La qualità e le caratteristiche dell’Asus Fonepad 8 per noi valgono un voto pari a 8,5. Consigliato.

2. ASUS FONE PAD 8

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lifestyle_Food&Wine

“WINEZON DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE.” ECCO QUESTO PROGETTO SPIEGATO DA UNO DEI SUOI CREATORI, GABRIELE STRINGA

ANNALISA VARESI

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lifestyle_Food&Wine

COME NASCE WINEZON.IT? Winezon nasce nel settembre 2014 da un’idea di Alberto Zampini, Gabriele Stringa e Federico Migliorini per rispondere ad un’esigenza fin qui spesso trascurata, aiutare le cantine a vendere online direttamente ai loro clienti.

SPIEGACI, BREVEMENTE, COME FUNZIONA. Te la riassumo in quattro parole: dal produttore al consumatore. Winezon è il luogo per comprare direttamente il vino da chi lo produce, non siamo la solita enoteca online e neppure un sito di flash sale; il cliente acquista direttamente il vino dalla cantina, con vantaggio di prezzo e di qualità. Portiamo nelle vostre tavole il valore che ogni cantina mette nel realizzare il proprio vino.

QUANTE CANTINE FANNO PARTE DEL VOSTRO MARKETPLACE IN QUESTO MOMENTO?

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lifestyle_Food&Wine

Attualmente su Winezon sono iscritte circa 400 cantine senza distinzione territoriale.

breve divarcare i confini nazionali.

COPRITE TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE?

Ci fa piacere ospitare tutte le cantine che fanno della qualità il proprio vanto.

Siamo prossimi a farlo, logisticamente alcune regioni non sono state ancora coinvolte ma puntiamo ad arrivare entro fine anno a 1000 cantine.

COME È STATO ACCOLTO, ALL’INIZIO, IL PROGETTO DAI VITICOLTORI? Come qualsiasi attività legata ad internet, con diffidenza; purtroppo molte cantine sono rimaste scottate da chi proponeva siti internet performanti e super indicizzati quando invece gli veniva creato un sito obsoleto in flash. Stessa cosa per chi creava un e-commerce per il proprio sito ma si ritrovava ad avere degli strumenti non sufficienti e molto spesso inadeguati per quanto necessario.

VI RIVOLGETE SOLO AL MERCATO NAZIONALE O ANCHE INTERNAZIONALE? Al momento stiamo consolidando il mercato nazionale ma contiamo a

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C’È UNA CANTINA CHE VI PIACEREBBE FACESSE PARTE DEL PROGETTO?

VENDETE SOLO ETICHETTE ITALIANE? Al momento sì anche se abbiamo ricevuto richieste da cantine estere per essere presenti sulla nostra piattaforma.

C’È SPAZIO ANCHE PER LE BOLLICINE? Assolutamente sì e sono già presenti nella loro categoria

DOVE VEDETE WINEZON DA QUI A DICIAMO 5 ANNI? Il nostro obiettivo è di consolidarci e di diventare il punto di riferimento per il vino online Italiano ed estero.

WWW.WINEZON.IT



LIfestyle_Blog & Co. ESCE IN QUESTI GIORNI NELLE LIBRERIE IL PRIMO ROMANZO DI LUCIA DEL PASQUA INTITOLATO “QUELLA CERTA DIPENDENZA DAL TASTO INVIO“. LUCIA E’ UNA RAGAZZA SIMPATICA, SCHIETTA, A VOLTE PUÒ RISULTARE ANTIPATICA, MA SE LA CONOSCI CAPISCI CHE È SEMPLICEMENTE VERA, QUINDI LA ADORI. MI PIACE LEGGERE QUELLO SCRIVE E MI DIVERTO UN SACCO NELL’OSSERVARE QUELLA SUA CINICA VERITÀ CHE SI NASCONDE DIETRO OGNI PAROLA. OGGI SCRIVO QUESTO POST CON GRANDE PIACERE. “QUELLA CERTA DIPENDENZA DAL TASTO INVIO” È UN ROMANZO IN PARTE AUTOBIOGRAFICO ED IN PARTE DI FANTASIA CHE RACCOGLIE LA VITA E LE ESPERIENZA DI LUCIA FACENDOCELA CONOSCERE IN UNA VESTE CHE LE CALZA A PENNELLO: LA SCRITTRICE. IL LIBRO PARLA DI PENELOPE UNA RAGAZZA CHE LAVORA NEL MONDO DELLA MODA, DELLA COMUNICAZIONE E DEI SOCIAL MEDIA, MA CHE NON AMA PER NIENTE L’AMBIENTE IN CUI SI TROVA. SI ADATTA, PERCHÈ CI CAMPA. NON HA AVUTO MAI STORIE, MA AVVENTURE, PERCHÈ PENSA, COME DICE NEL LIBRO, CHE L’ILLUMINISMO SIA PIÙ CONVENIENTE DEL ROMANTICISMO. IL LIBRO SCRITTO CON IL LINGUAGGIO SPIRITOSO E GRAFFIANTE DI LUCIA HA TUTTE LE PREMESSE PER PIACERE AD UN AMPIO PUBBLICO. NOI NON CI SIAMO FATTI SFUGGIRE L’OCCASIONE E ABBIAMO CHIAMATO LUCIA PER FARLE QUALCHE DOMANDA.

LUCIA DEL PASQUA

“QUELLA CERTA DIPENDENZA DAL TASTO INVIO” DI PIERPAOLO BIRONI

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“La protagonista del romanzo mi assomiglia molto, anche se è più estrema, più incosciente e molto sincera”

COME È NATA L’IDEA DI QUESTO LIBRO? Scrivo da quando sono piccola. Pagine su pagine. Poi butto tutto e ricomincio, questo perchè penso sempre che non freghi nulla a nessuno di ciò che ho da dire. Poi ho partecipato ad un concorso dove ho scritto un racconto davvero assurdo, una di quelle storie estreme alle quali non sai dare spiegazione. In quell’occasione ho conosciuto l’editore del mio attuale romanzo Baldini & Castoldi. Mi ha fatto capire che quello che volevo scrivere non andava bene per l’editoria attuale. Così gli ho proposto qualcosa di diverso dal mio solito. Gli è piaciuto ed eccomi qui con un libro in uscita.

COSA TI ASPETTI DA QUESTA AVVENTURA?

Scrivere un romanzo è sempre stato il mio sogno. Sono una persona assolutamente tranquilla, ma ti giuro che questa uscita mi agita a livelli allucinanti, sono tesa come una corda di violino. Sono curiosa di capire cosa diranno di me, di sentire i commenti, soprattutto quelli negativi, perchè so che ci saranno. Le persone che non mi amano di solito dicono che scrivo male, quelle che mi amano il contrario, quindi vediamo che succederà. Da parte mia c’è davvero tanta curiosità.

CHE TIPO DI ROMANZO HAI SCRITTO? E’ una storia di critica nei confronti dell’ambiente che frequento. Metto in luce cosa vuol dire essere una fashion blogger, una

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LIfestyle_Blog & Co.

influencer, cosa significa farlo nel settore della moda. A me, come a Penelope, la protagonista, piacciono le cose semplici, vecchie, ma siamo costrette a sfruttare le nuove tecnologie per sopravvivere. Quindi ci troviamo a cavallo tra due mentalità. Parla dell’evoluzione e del cambiamento che può avere una donna quando si trova davanti a certe situazioni, come vivere un rapporto.

pelle!

CHI È LUCIA DEL PASQUA?

QUALI SONO I TUOI PROGETTI PER IL FUTURO?

Sono una creativa, sportiva, vulcanica che una ne pensa e cento ne fa. Sono una ragazza bipolare che vive tra Milano ed un’isoletta solitaria. Quando stavo con il mio fidanzato greco vivevo tra due mondi e stavo molto bene. Sono difficile da decifrare, mi piace fare tutto ciò che vedo e che mi interessa. La protagonista del romanzo mi assomiglia molto, anche se è molto più estrema, più incosciente e molto sincera.

Ho già iniziato a scrivere il secondo libro. Mi piace fare la blogger, vorrei evolvermi e cominciare a fare anche qualcosa con i video, per i quali ho davvero una grande passione e vorrei diventare una motociclista con la giacca di

Trovate il libro di Lucia Del Pasqua in tutte le librerie al costo di 16 euro. Se volete potete anche scaricare la versione Ebook. Potete invece seguire Lucia sul suo blog

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THEFASHIONPOLITAN.COM



INTERVIEW_The Artist

MARCO LODOLA

A 10 ANNI DI DISTANZA WAIT REINCONTRA IL MAESTRO DELLA LUCE DI MARCO BIANCHI

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INTERVIEW_The Artist

A DISTANZA DI 10 ANNI, RITORNIAMO DA MARCO LODOLA, IL GRANDE ARTISTA PAVESE, QUELLO CHE PER PRIMO DIEDE CREDITO A WAIT E ACCETTÒ DI DISEGNARE LA NOSTRA COPERTINA. DA LI SIAMO USCITI CON OLTRE 40 NUMERI, CON TANTISSIMI ARTISTI, TRA CUI MOLTI EMERGENTI (E NEL FRATTEMPO EMERSI) CHE HANNO DISEGNATO LA NOSTRA COVER. OGGI ABBIAMO AVUTO LA VOGLIA, IL PIACERE E L’ONORE DI TORNARE NELLA ‘TANA’ DEL NOSTRO CONCITTADINO. QUELLO STUDIO DOVE IL MAESTRO NON MANCA QUASI MAI. PERCHÈ È SEMPRE LI, INCESSANTEMENTE A LAVORARE. MI ACCOGLIE CON UN GRANDE FRATERNO ABBRACCIO. SIAMO TUTTE E DUE UN PO’ PIÙ VECCHI, QUALCHE CAPELLO BIANCO IN PIÙ ANCHE LODOLA, MA ALLA FINE DECISAMENTE IN FORMA. FORSE 10 ANNI FA NON CI AVREMMO SCOMMESSO. ALLORA MARCO, COME VA? SEI SEMPRE QUI AL LAVORO. MA NON SMETTI MAI?

(PARTIAMO COL BOTTO N.D.R.). No. Il mio psicologo mi ha confermato questo: ho una depressione attiva. Ci sono 2 tipi di depressione. Una è la depressione passiva. In pratica ti dici: devo morire, cosa cazzo vuoi che faccia. E non fai niente, perchè niente ha senso. Poi c’è quella attiva, la mia, quella che sei sempre triste e angosciato, e allora hai quella frenesia per riempire il vuoto, In pratica non puoi smettere di darti da fare, di riempire il nulla. In fondo lo fai per scacciare il pensiero della morte. In questa maniera mi riconosco, ho un ruolo. Altrimenti se non lavorassi non saprei davvero chi sono.

DEVO DIRE CHE MI RITROVO MOLTO IN QUESTO TUO SECONDO PROFILO. INSOMMA DEVO DIRE CHE OGNI VOLTA CHE SONO PASSATO A TROVARTI, TU C’ERI. E’ vero. Qualche tempo fa ho fatto un’ osservazione. Esco solo per motivi che iniziano con la lettera S…

QUALCHE COSA POTREI INDOVINARLA... Salute. Se sto male, sono costretto a uscire. Soldi: se devo pigliare dei soldi ho un motivo validissimo per uscire. E non disdegno affatto di dire che faccio l’artista per i soldi. Di tutto il resto non me ne frega un cazzo. La poesia è nel mio cuore. Nel momento in cui diventa un’ opera prende forma e si stacca da me andando sul mercato diventa lavoro, business. E non mi interessano i soldi per andare alle vacanze alle Bahamas a fare la bella vita. Come sai non la faccio. Si tratta della mia libertà. S come Sentimenti. Ho una nipote, un amico. Se mi invita fuori, è un buon motivo per uscire, per incontrarlo. Sesso. Se una mi telefona e mi dice: vieni qui, ti aspetto. Forse esco.

MA POSSO SCRIVERLA QUESTA???? Scrivi quello che vuoi! Sport. Se c’è una partita della Juve. Beh allora mi

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INTERVIEW_The Artist

muovo volentieri.

con le sculture luminose invado gli spazi che mi piacciono di più, spazi all’aperto, gli spazi dei concerti. In fondo l’egO di un artista è smisurato. E tende ad allargarsi al massimo 16

QUINDI NON SPORT NEL SENSO DI QUELLO PRATICATO? Praticato? No! sei matto. Mai.

INSOMMA AD INAUGURAZIONI E VERNISSAGE TI HO VISTO DIVERSE VOLTE. PER QUELLI OGNI TANTO ESCI. Li mettiamo nella categoria soldi.

IN EFFETTI SO CHE NON AMI LA MONDANITÀ… Se devo andare vado, ma se posso evitare preferisco. D’altra parte l’avvento dei social ha cambiato tutto. Non mi piace il mondo, la gente mi fa schifo e paura. Se posso sto a casa.

COME LAVORI CON I SOCIAL A PROPOSITO ? Mi aiutano a gestirli le mie figlie, e un po’ ci metto mano io.

E PERISCOPE? L’ULTIMA NOVITÀ, SO CHE IL TUO AMICO RED RONNIE È

SEMPRE CONNESSO A QUALSIASI ORA DEL GIORNO E DELLA NOTTE. TU LO USI? Certo.

MA ANCHE A FINI PRIVATI? No, solo per cose pubbliche, inaugurazioni. Ma adesso l’ho disinstallato perchè mi suonava un avviso ogni 5 minuti. Ma mi hanno detto che si puo’ togliere la notifica. E allora lo installero’ nuovamente. In fondo è una cosa pazzesca. Ti permette di vedere in diretta dietro le quinte. Pensiamo a Jovanotti, la cui moglie ha fatto riprese dei camerini durante i concerti. Fa sembrare la tv qualcosa di preistorico. Ti fa vedere anche quello che non potresti normalmente vedere, ti fa accedere a luoghi inaccessibili. Questi social ti tengono nella notizia, in presa diretta. Pensiamo anche ai giornali quotidiani. Io non leggo più un quotidiano ormai da 5 anni. Ormai su Twitter, se c’è un terremoto, c’è qualcuno che ti



INTERVIEW_The Artist racconta in diretta che gli trema la casa. Te lo dice in tempo reale. Immagino la gente che ci lavora nei quotidiani, sicuramente un dramma, ma non ne capisco più l’utilità.

SEI STATO SUL PRIMO NUMERO DEL NOSTRO MAGAZINE, SPERIAMO CHE QUESTO NON SIA L’ULTIMO A CHIUDERE IL CERCHIO. COSA È CAMBIATO IN QUESTI 10 ANNI NELLA TUA ARTE? C’è stata un’ evoluzione tecnica. Grazie anche all’uso dei led. Ma fondamentalmente è avvenuta un’ invasione diversa degli ambienti, delle location. Sempre più forte. Anni fa tutto era relegato alla galleria e al museo. Ora con le sculture luminose, invado gli spazi che mi piacciono di più, spazi all’aperto, gli spazi dei concerti. In fondo l’ego di un artista è smisurato. E tende ad allargarsi al massimo.

NON DA ULTIMO A PAVIA LA NOSTRA CITTÀ. RICORDO CHE 10 ANNI FA PARLAVAMO DELL’ASSENZA DI TUE OPERE PUBBLICHE NELLA TUA CITTA’ NATALE, TU CHE ERI DAPPERTUTTO, ED ESPONEVI IN GIRO PER IL MONDO. VEDO CHE E COSE SONO CAMBIATE. ABBIAMO INZIATO A VEDERTI DAVANTI ALLA STAZIONE PRESSO L’HOTEL MODERNO, POI NELLA STATUA NELLA ROTONDA DI PORTA GARIBALDI REALIZZATA PER LA GUARDIA DI FINANZA E NON DA ULTIMO CON PONTICINO. ECCO, RACCONTATI DELLA NASCITA DI QUESTO PROGETTO. Il Ponticino ha avuto un lunga gestazione passata per tre amministrazioni: Capitelli, Cattaneo e oggi De Paoli. Cattaneo è quello che ha fisicamente realizzato l’opera, ma è sotto De Paoli che c’è stata l’inaugurazione. E devo dire che nonostante avessi temuto che durante il cambio di amministrazione qualcosa potesse bloccare la cose, è stato molto bello vedere due sindaci di opposte fazioni, inaugurare assieme un’ opera per la città.

DOPO ANNI DI BUROCRAZIA COME SI È SBLOCCATO? Iniziamo con il dire che la sovrintendenza delle belle arti di Milano, decide tutto quanto succede anche a Pavia, in provincia di Pavia. Una cosa che trovo abbastanza assurda. Io sono per una sorta di federalismo estetico. Cosa vuoi che ne sappiano a Milano di ciò che sta a Pavia? Alle Belle Arti all’inizio non avevano capito nulla del mio progetto: pensavano che fosse il Ponte Vecchio, non avevano neanche capito se lo volessi pitturare. E invece io volevo installare questa speciale illuminazione. Sono molto amico di Enzo Jacchetti e con lui vado spesso a mangiare all’Osteria Della Malora. Così una

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sera, passando sul Ponte Vecchio gli mostrai il grigio Ponte dell’Impero e gli dissi che volevo illuminarlo con una mia opera, che c’era un progetto ma tutto era arenato. E Jacchetti mi chiese: “E che cosa te lo impedisce?” E così gli raccontai tutta la storia. Questo accadeva di giovedi. Dopo 3 anni di trafile, Jacchetti disse: mandiamogli il Gabibbo. E così il Gabibbo ha telefonato a Palazzo Marino venerdi mattina per chiedere un appuntamento. Il venerdi pomeriggio stesso mi telefonano urgentemente dalle Belle Arti per avere un appuntamento il lunedi successivo in studio da me. Vengono direttamente qui in studio. E dopo mezz’ora firmano l’autorizzazione.

UN’ IDEA GENIALE. UN MODO PER COLORARE E ACCENDERE LA CITTÀ. SENZA INTERVENTI EFFETTIVI SU UN MONUMENTO. Esatto. Di fronte all’illuminazione di un ponte non si puo’ dire nulla, perchè non si modifica nei fatti un monumento. Io non ho inventato nulla di nuovo. Ho solo reinterpretato quello che già avviene in giro per il mondo, dove le skyline sono tutte modificate, grazie alle luci.

DEVO DIRE CHE IO LA SERA SPESSO VADO A CORRERE, È BELLO NEL WEEK-END VEDERE IL PONTE ACCESO. TI CONFORTA, TI ACCOMPAGNA, TI SCALDA IL CUORE. Non entro nell’inutile polemica, per cui è stato deciso di tenerlo acceso solo nel week-end. Abbiamo fatto le verifiche con l’Enel e abbiamo scoperto che il costo dell’illuminazione è solo di 2 euro a sera. In un anno sarebbero 600-700 euro in più, per tenerlo acceso tutte le sere. Mi dicono che in questa maniera sottolineeranno l’arrivo del weekend. Ma io che sono depresso dico: è proprio il lunedi che lo vorrei vedere acceso. Nel weekend ho già dei buoni motivi per stare allegro. Ma il lunedi proprio no. Peccato infine per le cose bruttissime che sono venute fuori: gente che ha speculato e ha cercato di recuperare delle mazzette per assegnare i lavori di illuminazione. La cosa mi ha dato molto fastidio perchè ha sporcato la cosa. Un lavoro che ho progettato per la mia città, senza chiedere un euro in cambio. Non mi stupisco, perchè sappiamo come va il mondo, ma tutto questo è davvero di uno squallore assurdo.

PERIODO DI CRISI DEL PAESE, CRISI ANCHE DELL’ARTE. EPPURE IO DI LODOLA HO SENTITO SEMPRE PARLARE ANCHE IN QUESTI ANNI.



INTERVIEW_The Artist

QUALCHE NOVITÀ PARTICOLARE? Sì. Sto lavorando con la Mondadori a Milano: un corner luminoso vicino a Piazza Duomo. Il tipo di opera che piace a me. A contatto con la gente, con il grande pubblico.

LA FORTUNA È CHE ANCHE LA TUA ARTE SI PRESTA PERFETTAMENTE A QUESTO TIPO DI OPERAZIONI. La mia opera sembra già un’insegna di per se’.

E ALTRE NOVITÀ CHE RIGUARDANO LA NOSTRA CITTÀ? La prossima operazione sarà quella di un salto di qualità dell’Autunno Pavese. (ndr la manifestazione dedicato al vino e ai prodotti tipici della provincia pavese). Il vecchio e fatiscente Palazzo delle Esposizioni non era più il contesto adeguato per ospitare una manifestazione di un certo livello. Così la Camera di Commercio ha chiesto la possibilità di ospitarla all’interno del Castello Visconteo.

OH, FINALMENTE! C’è stata una scrematura. Molti artisti che avevano raggiunto cifre sproporzionate sono stati ridimensionati dal mercato. Io non ho mai toccato queste iper-valutazioni e questo mi ha salvato. Mi ha salvato anche un’ altra cosa. Non mi sono mai dedicato al settore arte inteso come il solito circuito di mostra, galleria e pubblicazione. Io ho diversificato, mi sono contaminato e sono entrato in altri ambienti: nella televisione, nella musica e sui palchi dei concerti. Sono entrato nella cultura reale, la cultura pop del paese. Per mio puro divertimento preferisco essere sulla copertina di un disco, piuttosto che su quella di un catalogo. In fondo dimmi: tu quante mostre vai a vedere? Io credo che sia un meccanismo morto. Vedo un’opera in rete, la clicco, la ingrandisco e l’ammiro, oppure la vivo negli ambienti. Per esempio vado all’Expo e in quell’occasione ho modo di vedere delle opere. Immaginiamo l’opera di Cattelan davanti alla Borsa. Senz’altro ha ben più visibilità in un luogo pubblico come questo che nascosta in una galleria, dove pochi appassionati sarebbero costretti ad andare a cercarlo. Immagina il pubblico che va nelle gallerie, magari col terrore di chiedere quanto costa un’opera. Un meccanismo che sta morendo. Un’ arte intesa così non funziona più. E i galleristi che vanno avanti in questa maniera sono degli eroi.

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Io lo riempirò di luci e colori. Faro’ una serata spettacolare; ‘la notte rossa’ del 26 settembre dove illuminerò tutto il castello di rosso. Senza implicazioni politiche, ma pensando al vino. E le altre serate avranno altri colori. E per questa nuova manifestazione ho disegnato il nuovo logo che troveremo sulla locandina. Ho citato l’Arcimboldo interpretandolo alla mia maniera e aggiungendo alcuni elementi che non c’erano come il vino.

BEH DEVO DIRE CHE ANCHE GRAZIE A TE PAVIA SI STA ARRICCHENDO DI OPERE, VESTENDO DI COLORI E SI STA RIANIMANDO. Sì! Pensa a che paradosso! Doveva arrivare un depresso per smuovere Pavia! WWW.LODOLAND.COM



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L’OLIO SU CARTA DI

LUCA BRAY DI PIERPAOLO BIRONI

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INTERVIEW_The Artist

LUCA BRAY È UN ARTISTA CLASSE 1971 NATO A BRESCIA, MA CHE AL MOMENTO POSSIAMO DEFINIRE CITTADINO DEL MONDO. PER VIVERE DELLA SUA ARTE E PERFEZIONARSI LUCA HA COMINCIATO A VIAGGIARE TRASFERENDOSI DI CITTÀ IN CITTÀ. IN MESSICO HA COMINCIATO A DEFINIRSI, POI È PASSATO A TOKIO ED È ARRIVATO A SHANGHAI DOVE HA INCONTRATO SWATCH ED È STATO MEMBRO DELL’ART PIECE HOTEL DOVE HA REALIZZATO LE SUE ULIME OPERE. LUCA BRAY CON SWATCH È STATO PRESENTE A LA BIENNALE 2015. ABBIAMO APPREZZATO I SUOI DIPINTI, DOVE AD OCCHIO MENO ESPERTO SEMBRA CHE REGNI IL CAOS, INVECE SONO TUTTI PERFETTAMENTE ORDINATI E INCASTRATI IN OGNI LORO ELEMENTO. LUCA GOVERNA I COLORI COME UN GIOCOLIERE, NON SI AFFIDA MAI AL CASO, MA FA FARE AI SUOI COLORI CIÒ CHE VUOLE. NON ABBIAMO RESISTITO ED ABBIAMO FATTO QUALCHE DOMANDA A LUCA. PARLACI DEL TUO PERCORSO

ARTISTICO. Appena mi sono laureato a Brera mi sono trasferito in Messico. Lì è cominciata la mia storia. Ho fatto diversi concorsi, alcuni li ho vinti. Mi sono trasferito a Tokio dove ho vissuto un anno e poi sono andato allo Swatch Art Piece Hotel per 6 mesi. Il fatto che mi abbiano invitato qua a La Biennale è un grande privilegio e mi riempie di orgoglio. Sono contento di essere uscito con questo piccolo percorso che ho fatto. Ho cercato di inserire nel mio lavoro qualcosa dell’Asia, in questo caso la parola. Premetto che non parlo ne’ cinese ne’ giapponese, ma ho una grande ammirazione per la loro scrittura. Il loro modo di scrivere è entrato così forte nel mio lavoro che a volte penso di essere asiatico anche io. Quando sono entrato nell’Art Piece Hotel ho cercato di capire la differenza tra Giappone e Cina.

PARLAMI DELLA TUA OPERA “IL MIO TOKIO” QUI A LA BIENNALE C’è il “Mio Tokio”, ma c’è anche una “Mia Cina”. Metterli tutti e due sarebbe stato impossibile, non avrei avuto abbastanza spazio (ride ndr). Il Mio Tokio è un caos ordinato, la mia Cina invece è un caos non molto ordinato. Quest’anno è stato l’anno della carta, ho fatto tutti lavori su carta. Ho cercato una connessione con Fabriano, che è venuto alla mia mostra. Adesso sto cercando di utilizzare carta coreana. Non c’è molta differenza tra un lavoro su carta e su tela. Non so dirti nemmeno cosa preferisco delle due. In questo caso stiamo parlando di olio su carta. Per me è una questione di come reagisce il colore.

COME REALIZZI I TUOI QUADRI? Dipingo per terra, non uso pennelli, ma solo le mani. Le immagini che

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Quello che riesce a darti l’olio non te lo da l’acquarello e viceversa

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poi produco potrebbero sembrare casuali, ma non è così. Spesso la gente lo pensa e mi dispiace molto. Non mi piace il caso. Mi piace prenderlo e gestirlo. Voglio dare un equilibrio al caos, lo voglio guidare. Questi fiumi di colore che vedi nei miei quadri vanno dove dico io e come voglio io. Questo è il mio segreto.

IN MOLTE OPERE NOTO CHE INSERISCI ELEMENTI NON SOLO DI PITTURA, SPIEGACELO. Sono collage di giornali, perchè come ti dicevo amo le lettere. Uso giornali che ho raccolto girando un po’ in tutta l’Asia e li utilizzo in molti miei lavori. Dopo due anni di passione per la scrittura orientale, anche se non la capisco, riesco a riconoscerne la provenienza. Questa differenza la vedo anche nel colore delle lettere. Tokio è molto colorata, così come Shanghai, ma non allo stesso modo. La stessa cosa la noti

anche nei giornali.

COME OPERI LA SCELTA DEL COLORE PER UN TUO DIPINTO? Il colore che scelgo in ogni opera non è ciò che io vedo, ma solamente ciò che io sento. La cosa secondo me molto interessante è che sembrano tutti acquarelli, ma non lo sono. Tutto è dipino ad olio. L’olio fa molto paura per essere così pesante. Io l’ho aperto, l’ho distrutto e lho fatto diventare come acqua. Quello che riesce a darti l’olio non te lo dà l’acquarello e viceversa. Io voglio sentirmi fresco. Non voglio essere oppresso. I miei lavori rispecchiano l’amore che ho per la mia vita. Sono riuscito a realizzare il mio sogno. Vivo facendo l’artista e viaggio molto. Credo di essere sempre arrivato nel posto giusto al momento giusto. Sono molto felice. WWW.LUCABRAY.COM


INTERVIEW_L’Artista

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Books & Magazine_Da non perdere

“CEREAL” TRAVEL & LIFESTYLE

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Cereal Magazine è una pubblicazione inglese dedicata a due macro argomenti classici e che non passano mai di moda: il cibo e i viaggi. E’ un quadrimestrale, ed è arrivato al nono numero imponendosi come un assoluto cult per tutti gli amanti del genere. Come un altro magazine di culto (e diciamolo pure, di moda) negli ultimi mesi, Kinfolk, Cereal Magazine non ha pubblicità e punta tutto sull’estrema cura e selezione di argomenti e immagini. Ogni volume è poi finemente stampato e rilegato a mano. Ci credereste? Potete sfogliare gli arretrati (introvabili) online su readcereal.com e comprare gli ultimi numeri. WWW.READCEREAL.COM

ANNALISA VARESI


Games_Novità

FALLOUT 4 PC, PS4, XboxOne

Questa è la serie che più amo in assoluto. Siamo al quarto capitolo e Bethesda Softworks ha lavorato maniacalmente per presentare un prodotto all’altezza del suo nome. Questa volta vedremo un mondo completamente nuovo, che nei precedenti Fallout avevamo solo potuto immaginare, ma mai visitare. Il prologo è ambientato su un pianeta terra degli anni ’50 nel mondo alternativo di Fallout. Vedremo il mondo prima di essere sconvolto dallle esplosioni atomiche, quando tutto era ancora bello e normale e le radiazioni erano una parola quasi sconosciuta. Dopo aver completato questa fase di gioco saremo sopraffatti dalle immagini delle esplosioni atomiche che cambieranno per sempre la nostra vita. A questo punto ci sveglieremo nel nostro Vault scoprendo di essere gli ultimi sopravvissuti. Dovremo equipaggiarci ed uscire allo scoperto per capire cosa è accaduto. L’ambientazione è la più grande mai realizzata da Bethesda. Ci troviamo a Boston e ragazzi non crederete mai ai vostri occhi. Una meraviglia grafica, il livello di dettaglio e di ricostruzione delle zone e dei palazzi della città è impressionante. Fallout 4 sarà probabilmente il gioco dell’anno , un nuovo capolavoro per questa software house che non smette di stupirci.

I Cavalieri dello Zodiaco io li adoro. Mi ricordano la mia infanzia. A settembre uscirà per PC e PS4 un nuovo capitolo di questa Saga. Siete pronti ad indossare i panni di Pegasus, Cristal, Andromeda e tutti gli altri? Non si sa ancora molto su questo gioco attesissimo dai fan della serie. Tutto è mantenuto sotto il massimo riserbo. Vi possiamo dire che è un picchiaduro classico con diverse modalità di gioco. Il multiplayer sarà sia online che offline e permetterà di personalizzare i vostri personaggi con alcune caratteristiche. La storia prevede anche diversi video e scene di intermezzo. Il gameplay dovrebbe essere simile a quello dello sfortunato predecessore, Brave Soldiers, ma molto migliorato. Per quanto mi riguarda la sola idea di sentire e poter gridare “Fulmine di Pegasus”, o di poter espendere il mio cosmo fino ai limiti estremi della galassia, non mi fa stare più nella pelle dalla voglia di vederlo. Potrete impersonare tutti i personaggi della serie vecchia, comprese le nuovissime armature Souls of Gold della serie che sta spopolando ora in Giappone. L’autunno non è così lontano, controllate le date di uscita, perchè sarà un titolo da posizionare in bella vista sul proprio scaffale.

SAINT SEYA: SOLDIERS’ SOUL PC, PS4

GAMES NUOVE USCITE, DA NON PERDERE PIERPAOLO BIRONI

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cinema_Recensioni

EX MACHINA

DI: Alex Garland CAST: Domhnall Gleeson, Oscar Isaac, Alicia Vikander

Un altro film su un’intelligenza artificiale? Su un robot che vorrebbe essere umano? Ma non ne sono già stati fatti a decine, ma che dico? A migliaia. Ancor prima di sognare di creare un’intelligenza artificiale, credo che l’uomo abbia creato i film su questo tema. Da Blade Runner a Io, Robot, da 2001: Odissea nello Spazio a A.I. Intelligenza artificiale, l’argomento è stato raccontato in tutti i modi e sviscerato in tutte le sue declinazioni possibili. Oppure no? Se vogliamo limitarci sul piano dell’originalità, Ex Machina non dice niente di sostanzialmente nuovo. In

SALVA SERATA NUOVE USCITE FILM IMPERDIBILI E... DA EVITARE DI CANNIBAL KID

questo caso però la cosa importante non è tanto cosa dice, ma come lo dice. La pellicola firmata da Alex Garland, esordiente dietro la macchina da presa ma con un curriculum da sceneggiatore notevole che va da 28 giorni dopo a Non lasciarmi, è così piena di bellezza e di raffinatezza, sia estetica che a livello di contenuti, da rimanere folgorati. Questa è fantascienza che non punta quasi niente sugli effetti speciali e gioca tutto sui dialoghi, sui rapporti che si creano tra i tre protagonisti: il nerd Domhnall Gleeson che vince una settimana in compagnia del geniale imprenditore Oscar Isaac che a sua volta gli farà conoscere il suo ultimo progetto, un’intelligenza artificiale con le magnifiche sembianze dell’attrice svedese Alicia Vikander. Tutto qua? Tutto qua. Non aspettatevi inseguimenti, esplosioni, fini del mondo che devono essere evitate o altre “michaelbayate”. Ex Machina è un tipo di sci-fi intimista e detto così mi rendo conto che possa sembrare una cosa da palle mosce. Invece no. È un film ricco di tensione, un thriller capace di tenere incollati allo schermo dall’inizio alla fine. E sì, magari non avrà niente di radicalmente nuovo da raccontare, ma il modo in cui lo racconta è proprio splendido.

DA VEDERE 30

Un altro film tratto da una fiaba? Nel 2015 le fiabe vanno ancora forte? Davvero? Ebbene sì. Se c’è un periodo in cui stanno andando alla grande è proprio questo. Tra il successo tv di Once Upon a Time e i milioni di dollari incassati da Maleficent, sembra che non ci sia niente che possa fermare la trasposizione di storie già note e stranote in nuove versioni cinematografiche. Nuove? La Cenerentola in versione Kenneth Branagh si limita a ricalcare la pellicola d’animazione del 1950 con uno stile in tutto e per tutto retrò. Ci troviamo di fronte a una disneyata d’altri tempi che non riesce ad aggiornare la storia ai nostri tempi. Nonostante Branagh nelle conferenze stampa di presentazione della pellicola abbia tanto cercato di vendere la sua Cenerentola come una moderna eroina femminista, le cose nel suo film non vanno proprio così. Cenerentola per essere salvata deve sempre aspettare il suo Principe Azzurro. Scusate per lo spoiler, ma d’altra parte vi aspettavate un finale differente? Davvero? La mancanza di originalità non viene però sostituita da una confezione particolarmente intrigante, come nel caso dell’Ex Machina qui a lato. I costumi e le ambientazioni della pellicola saranno anche curatissimi, però la già ampiamente conosciuta vicenda non riesce mai a trascinare, complice una protagonista come Lily James parecchio anonima. Persino Cate Blanchett nei panni della perfida matrigna non riesce a risollevare più di tanto le sorti di questa nuova, ma più che nuova inutile versione. C’era bisogno di un’altra Cenerentola? Sì, se solo fosse stata davvero la moderna eroina femminista che Kenneth Branagh voleva farci credere di aver raccontato. A questa ennesima Cenerentola in balia degli eventi e del destino possiamo invece augurare tutto, fuorché un happy ending.

DA EVITARE

CENERENTOLA DI: Kenneth Branagh CAST: Lily James, Cate Blanchett, Richard Madden, Holliday Grainger, Helena Bonham Carter


ARt_ Illustration Time

ILLUSTRATION TIME RICCARDO FANO WWW.RICCARDOFANO.IT


music_Novità

FLORENCE + THE MACHINE

“How Big, How Blue, How Beautiful”

La roscia Florence Welch dopo i primi due maestosi album “Lungs” e “Ceremonials” realizzati con i suoi The Machine si trovava davanti a un bivio. La venerazione nei suoi confronti e l’epicità della sua musica potevano essere esasperati all’estremo e portare a un album misticheggiante che rischiava di sconfinare nel culto religioso. Così, per fortuna, non è. Il terzo album di Florence va sì venerato, ma in una maniera molto laica. Florence ha i piedi ben piantati per terra e ha tirato fuori un lavoro prodotto con una cura maniacale, con ogni singola nota che appare al posto giusto, eppure dotato anche di una fisicità viscerale. Come preannuncia il titolo, si tratta di un disco grande, triste e bello, anzi bellissimo. La tristezza a dirla tutta non è nemmeno eccessiva ed è più che altro a livello di testi, visto che questo è principalmente un “album di rottura”, che affronta la fine della storia d’amore tra Florence e il suo ormai ex boyfriend. A livello di musica, più che da intristirsi

WHAT’S NEW NUOVE USCITE, EMERGENTI E BIG DI MARCO GOI

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c’è di che esaltarsi, come con il giro di chitarra della potente “What Kind of Man”, che ai concerti farà faville, di che farsi trascinare con le trascinanti “Ship to Wreck”, “Queen of Peace” e “Make Up Your Mind”, e a questo giro c’è persino di che ballare grazie al ritmo sculettante e molto northern soul anni 60 di “Delilah”. Anche quando i ritmi rallentano, Florence convince in pieno e sa ancora una volta come incantare, con una titletrack a cui inchinarsi, con i fantastici coretti 60s “uo uo uo” di “Third Eye” e con la sognante “St. Jude”. Oh, che meraviglia “St. Jude”! Il titolo però non inganni. Florence è da venerare come una santa per la sua musica, ma mai come in questo disco si svela in tutta la sua fragilità e in tutta la sua terrena umanità. Se fino ad ora appariva come una figura quasi religiosa, Florence ora ci ricorda che è come noi, con tutte le sue insicurezze. O almeno quasi come noi, soltanto dotata di tonnellate in più di talento compositivo, vocale e musicale. (Voto 8)


MUSE “drones”

Non so più perché lo faccio, ma ogni volta ci casco di nuovo. I Muse sono uno dei gruppi che più hanno segnato la mia adolescenza. Sono stati il primo concerto importante della mia vita. Hanno fatto tre primi album assolutamente degni di nota: il folgorante esordio “Showbiz”, capace di mischiare le chitarre dei Nirvana con il lirismo dei Radiohead, la bomba “Origin of Symmetry” con cui creavano un sound tutto loro e il disco della maturità definitiva “Absolution” che poi, visto o meglio ascoltato a posteriori, può essere considerato il loro ultimo lavoro davvero degno di nota. Da lì in poi i Muse hanno tirato fuori album uno più pretenzioso dell’altro, appesantiti da un’epicità eccessiva, da arrangiamenti pomposi e da un’attitudine generale che ti faceva pensare: “Sì, bravi, anzi tecnicamente mostruosi, però che due palle!”. I Muse sono come quella ragazza che al liceo ti faceva andare fuori di testa, ma che con gli anni si è inchiattita e adesso ti chiedi perché ci morissi tanto dietro. Certo, ogni volta che pensi a lei il tuo cuoricino ha ancora un sobbalzo, però poi ti rendi

conto che non è così speciale. Con i Muse è la stessa cosa. Ascoltando la prima anticipazione dell’album, “Psycho”, il pezzo più esaltante e pazzesco tirato fuori da Matthew Bellamy e compagni da parecchio tempo a questa parte, mi ero illuso che i tre questa volta sarebbero tornati a farmi sognare, a farmi avere un teenager dream dal sapore antico. Invece nel resto del programma i Muse giocano a rifare se stessi in maniera piuttosto trita e, per quanto il disco mostri qualche segnale di ripresa rispetto ai precedenti come nella fiammeggiante “Reapers”, ben presto stufano. “Dead Inside” è la nuova “Madness”, “Mercy” riecheggia “Bliss” e “Starlight”, mentre i 10 infiniti minuti di “The Globalist” con il loro citare le colonne sonore di Ennio Morricone sarebbero anche originali. Non fosse che questa cosa l’avevano già fatta con “Knights of Cydonia” e quindi, come direbbe Maccio Capatonda: “Mobbasta!”. Per non parlare dei cori da Chiesa della conclusiva “Drones”. Io i Muse li amavo, li amavo davvero, ma adesso non so proprio più il perché. (Voto 5,5)

BLUR

“The Magic Whip” Per un gruppo che non riesce più a farmi emozionare come una volta come i Muse, eccone un altro per cui invece si può parlare di vero e proprio ritorno di fiamma. Non che avessi mai smesso di voler loro bene, però sono passati 12 anni dal loro ultimo “Think Tank” e ben 16 da quando i Blur non erano tutti quanti riuniti, ribelle chitarrista Graham Coxon compreso. Eppure ancora oggi, quando i miei Fab Four preferiti (sorry, Beatles) si mettono a suonare, scatta la magia di un tempo. Bastano le note iniziali di “Lonesome Street” per capire che sono sempre loro, i ragazzi di inizio anni 90 di “Modern Life Is Rubbish” e “Parklife”. Senza limitarsi a scimmiottare il loro glorioso passato, ma proponendo il loro sound in una versione nuova, freschissima, che fa tesoro delle loro esperienze separate, in particolare quelle di Damon Albarn con i Gorillaz e da solista, e allo stesso è ancora una volta tutto così tipicamente “blurriano”. Mi rendo conto di non essere obiettivo mentre parlo dei Blur però, al contrario di altre band che ho adorato da teenager e che poi non sono più

riuscite a ritornare agli antichi splendori come gli Smashing Pumpkins o i sopra menzionati Muse, Damon e soci hanno fatto uscire un album davvero ispirato, dalla prima all’ultima nota. Un disco revival che riflette sul passato, è profondamente ancorato al presente e lascia immaginare un futuro radioso. Se e quando i Blur decideranno di deliziarci con un altro lavoro. Adesso però godiamoci questo “The Magic Whip”, che di roba magica al suo interno ne contiene parecchia, dall’ipnotica “Ice Cream Man” alla contagiosissima “Ong Ong”, tre minuti di perfezione pop per quello che dovrebbe essere il vero grande tormentone dell’estate 2015, almeno in un mondo ideale. Anche se forse, a ben pensarci, quello in cui i Blur non solo ritornano, ma lo fanno con un disco tanto spettacolare, è già un mondo ideale. (Voto 9)

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music_Cult

I Rolling Stones non invecchiano mai. È vero che le rughe sul loro volto si vedono, eccome. Però quelle a ben guardare ce le hanno sempre avute, anche da giovinetti. O almeno, il chitarrista Keith Richards io non lo ricordo senza rughe. Una cosa che di certo non invecchia mai comunque è la loro musica. Il tempo è passato, le cose sono molto cambiate dal loro periodo più splendente a livello compositivo, quello tra fine anni 60 e primi anni 70, eppure le loro canzoni suonano ancora dannatamente attuali. Sarà che la musica rock’n’roll negli ultimi tempi di soddisfazioni ne ha fornite ben poche, ma certi loro brani restano insuperati. Prendiamo “(I Can’t Get No) Satisfaction”. Si tratta di un pezzo che lo scorso 6 giugno 2015 ha appena compiuto 50 anni. 50! Eppure è difficile trovare qualcosa che esalti di più di quell’incredibile riff di chitarra iniziale, o quel ritornello da cantare a squarciagola. Un inno alla perenne insoddisfazione esistenziale in cui è facile ritrovarsi. Se la provavano Keith Richards e Mick Jagger che l’hanno scritta, d’altra parte, non possiamo provarla anche noi comuni mortali? Oltre a celebrare gli incredibili ma veri 50 anni di una delle loro canzoni più celebri, i Rolling Stones di recente hanno avuto

THE CULT GLI IMPERDIBILI DI IERI E DI OGGI DA RISCOPRIRE DI MARCO GOI

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ROLLING STONES “Sticky Fingers”

altro di che festeggiare. Hanno infatti ripubblicato in versione deluxe uno dei loro album più belli e memorabili, “Sticky Fingers”. Quello con in copertina i jeans iconici e super sexy (sia detto con un tono eterosessuale ma non troppo) indossati da Mick Jagger. Quello con al suo interno una delle ballate più intense ed emozionanti mai scritte, la splendida “Wild Horses”, che io avrei poi scoperto grazie alla cover realizzata dai The Sundays suonata all’interno di Buffy l’ammazzavampiri. Oh, ma che volete? Sono cresciuto a cavallo (con “Wild Horses” è proprio il caso di dirlo) tra anni 90 e anni zero, mica tra 60s e 70s. A me poi le prime note di “Black Sugar” ricordano “Bohemian Like You” dei Dandy Warhols, ma che ci volete fare un’altra volta se sono (più o meno) giovane? Quello che anche un figlio non

dei fiori ma degli anni bui del post grunge e del post Britpop come me è costretto ad ammettere è che di dischi come quello “Sticky Fingers” del 1971 nei decenni successivi non ne sono mica stati fatti tanti. Né negli a loro modo mitici anni 90, né tanto meno di recente. Dal 2000 in poi, in particolare, quanti dischi di musica rock’n’roll davvero degni di nota sono usciti? Mi vengono in mente gli esordi di Strokes e Arctic Monkeys e il devastante “Songs for the Deaf” dei Queens of the Stone Age, e poi? Poi per gustarsi un po’ di vero rock come si deve bisogna tornare indietro. A “Sticky Fingers”, agli accendini accesi per “Wild Horses”, al ritmo incalzante di “Bitch” e scusate se ho detto bitch ma è così che si chiama la canzone, e ai jeans di Mick Jagger. Quello era solo rock’n’roll, ma ci piaceva. Diavolo, se ci piaceva. E ci piace ancora.



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STORIE ITALIANE

LAB84 E CATFISH DALL’EMILIA ROMAGNA VERSO UN SUCCESSO ITALIANO E INTERNAZIONALE. 36

DI MARCO BIANCHI


INTERVIEW_Brand & Designer

DI QUESTI TEMPI RACCONTARE STORIE TUTTE ITALIANE DI GRANDE SUCCESSO NELL’ URBANWEAR È SEMPRE PIÙ RARO. IN QUESTO CASO CI TROVIAMO DI FRONTE A UN ALTRO FENOMENO ‘MADE IN EMILIA ROMAGNA’ CAPACE DI CONTAMINARE IL MERCATO CON CREATIVITÀ E COLORE E, NEL GIRO DI UN ANNO E MEZZO, RAGGIUNGERE QUASI 200 NEGOZI. IL ‘DEUS EX MACHINA’ SI CHIAMA NICOLA MASINO, FONDATORE DEL BRAND LAB84, ESPLOSO NELL’ESTATE 2014 CON UNA LINEA DI COSTUMI DA BAGNO, VERO BEST-SELLER, SEGUITO A POCHI MESI DI DISTANZA DA CATFISH, UN BRAND DI CALZE STAMPATE CHE È DIVENTATO ANCH’ESSO UN SUCCESSO FULMINANTE. ABBIAMO INCONTRATO NICOLA PER FARCI RACCONTARE LA SUA STORIA E GLI SVILUPPI DI QUESTI GIOVANI MA FORTISSIMI BRAND. CIAO NICOLA, RACCONTAMI LA NASCITA DI LAB84. COME È NATA L’IDEA DI DAR VITA A QUESTA LINEA? Ciao Marco. Lab84 è uscito sul mercato nel 2013. E’ una linea fresca, giovane e soprattutto molto economica se pensiamo che è tutto Made in Italy. Abbiamo pensato di partire con il pantaloncino, nostro primo articolo, nel momento in cui ci siamo resi conto che tutto il beachwear mondiale ruotava

attorno a marchi dai prezzi altissimi e prodotti ormai troppo omogenei. Inoltre a livello nazionale la strada era più semplice in quanto in Italia non esistono veri e propri marchi di beachwear. La nostra scelta è stata quella di mettere sul mercato un prodotto economico ma allo stesso tempo con una qualità molto alta. Da qui è nato il primo pacchetto, un solo modello in otto varianti colore.

I COSTUMI DA BAGNO DI LAB84, DI CUI ABBIAMO GIÀ PARLATO SU WAITFASHION, SONO STATI UN GRANDE SUCCESSO DELLA SCORSA STAGIONE. DA LI IL PUNTO DI PARTENZA PER COSTRUIRE UNA LINEA SEMPRE PIÙ AMPIA E COMPLETA. RACCONTACI IL SEGRETO DEL SUCCESSO DI QUESTI COSTUMI. Per quanto riguarda il nostro costume, un vero e proprio segreto non c’è. Diciamo che il tessuto è un polycotton siliconato che dà modo alla pelle di respirare, di non sudare e soprattutto è pratico per chi frequenta spesso il mare grazie al fatto che la sabbia non rimane incastrata tra le fibre del pantaloncino.

COME SI SVILUPPERÀ IL PROGETTO LAB84? SO CHE NON SI TRATTA PIÙ SOLO DI COSTUMI DA BAGNO MA DI UNA VERA LINEA STREETWEAR. Lab84 come già detto è nata coi

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pantaloncini. La consacrazione è avvenuta con l’estate del 2014. Non vorremmo che il consumatore finale o gli shop nostri clienti intendano LAB84 come marchio puramente beachwear. Abbiamo ampliato la collezione costruendo un vero e proprio total-look per fare in modo di essere competitivi e appetibili anche nella stagione invernale, riuscendo a vestire completamente il nostro cliente tipo,dalla testa ai piedi.

COME NASCE L’ISPIRAZIONE PER CREARE I PRODOTTI? OSSERVATE LA STRADA? FATE RICERCA ALL’ESTERO? UTILIZZARE INTERNET COME FONTE?

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L’ispirazione segue un filone hawaiiano, sudamericano. I nostri competitors sono marchi storici dell’abbigliamento nel mondo

del surf e del beachwear. Inoltre seguiamo con molto interesse anche alcune aziende nordeuropee che negli ultimi anni hanno fatto dei buonissimi prodotti con tendenze sempre più all’avanguardia. Osserviamo molto i nostri consumatori finali e cerchiamo di creare un prodotto “popolare”. Facciamo molta ricerca all’estero, soprattutto in nord Europa (Inghilterra e Olanda) e in Spagna. Per il momento non ci siamo ancora spostati fisicamente verso l’America ma tra i nostri punti di riferimento ci sono diverse aziende statunitensi; in questo caso sfruttiamo tutti i canali a nostra disposizione sul web per tenerci aggiornati.

QUALE PENSI SIA IL VERO PUNTO DI FORZA DELLA LINEA? SE FOSSI UN COMMERCIANTE,


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INTERVIEW_Brand & Designer PERCHÈ PUNTERESTI SU LAB84? Il punto di forza nonché core business della nostra azienda è indiscutibilmente il pantaloncino. Inizialmente lo trovavo un limite, ma poi ci siamo resi conto che grazie allo short e a tutti i suoi sviluppi (nel 2015 vantavamo 180 varianti modello/colore) abbiamo ora la potenzialità economica di poter sviluppare la nostra linea. Se fossi un commerciante sceglierei LAB84 perchè è un brand giovane e fresco, sempre al passo con le tendenze del momento, con prezzi molto vantaggiosi considerato che è un made in Italy...altro buon motivo per sceglierlo!

COME SARÀ LA PROSSIMA COLLEZIONE? CE LA DESCRIVI? La prossima collezione di LAB84 posso solo dire che sarà vivace, molto carica di colori, una collezione che segue sempre di più quello che sta diventando il nostro mood, ovvero il filone hawaii, fiori e fantasie tropicali. Per il momento non vorrei accennare di più. A breve sarà visibile in tutti i nostri showroom a disposizione di tutti i nostri clienti attuali, continuativi e spero tanti futuri.

IN QUESTI ANNI ABBIAMO VISTO L’EMILIA ROMAGNA COME LA CULLA CHE HA DATO VITA AD ALCUNE DELLE LINEE DI MAGGIOR SUCCESSO DEGLI ULTIMI ANNI. QUAL’È IL SEGRETO DI QUESTA TERRA? SONO ANCORA LE DISCOTECHE E IL MONDO DELLA NOTTE A DETTARE LE TENDENZE? Non saprei dirti qual è il segreto di questa terra. Possono essere le discoteche, le nostre spiagge che pur non avendo un mare bellissimo fanno

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sì che i romagnoli si aggrappino a tutte le risorse che hanno a disposizione per dare il meglio. Siamo un popolo molto positivo, cerchiamo di trasmettere il sole e l’energia che abbiamo dentro. Personalmente non prendo ispirazione dal mondo della notte ma al contrario mi piace vivere la giornata. Infatti abbiamo creato un prodotto che si può indossare dalla mattina alla sera, spiaggia compresa.

ORA PARLACI DI CATFISH. NEGLI ULTIMI ANNI QUELLA DEI CALZINI STAMPATI CON LE FANTASIE PIÙ ORIGINALI È DIVENTATA UNA VERA E PROPRIA MODA DILAGANTE E CATFISH DEVO DIRE CHE, QUESTA STAGIONE, HA PROPOSTO ALCUNE STAMPE VERAMENTE PAZZESCHE. Catfish nasce come una piccola ”costola” di LAB84. All’interno della collezione di LAB84 erano e sono tuttora presenti come articolo i calzini, ma mentre i calzini LAB84 seguono come fantasie il mood della collezione del marchio stesso, Catfish è nato nel momento in cui ci siamo resi conto che poteva esserci un mondo vastissimo per andare ad esprimere il concetto di calza. Abbiamo pensato quindi di creare un vero e proprio marchio. L’ispirazione mi è venuta guardando il programma su MTV Catfish: false identità, seguitissimo dai giovani. Andando a vedere se il marchio era registrato in camera di commercio, abbiamo trovato il marchio libero e con un’operazione di marketing abbiamo pensato bene di sfruttare questo brand che a livello mondiale è conosciutissimo. Il programma infatti è in tv da circa 4 anni ed è quindi molto indicizzato su Facebook e internet in generale. Questo ha reso molto più facile per noi veicolarlo


in rete.

“cerchiamo di notare la gente in strada, cosa chiede, cosa indossa ”

COSA PENSI CHE LA TUA LINEA ABBIA IN PIU’ O DI DIVERSO RISPETTO ALLE ALTRE? Sul mercato ci sono tante aziende che stanno producendo calze, ma abbiamo notato che tutte queste erano un “copia e incolla” l’una dell’altra. Hanno un prodotto troppo omogeneo tra loro, poco colorato, poco fantasioso. Noi abbiamo pensato di mettere tanto colore, tanta simpatia con un pizzico di esagerazione controllata producendo grafiche spiritose, partendo dal mondo cartoon che funziona sempre tanto, passando per la pop art, la natura con fiori e piante fino ad arrivare alla grafica che ha dato

i migliori risultati: i preservativi! Non ci siamo lasciati sfuggire la foglia di marija, l’immagine più commerciale di tutti i tempi della quale abbiamo sviluppato vari pattern a colori e b&w. L’ispirazione per i calzini arriva da tutto quello che ci sta intorno: cerchiamo di notare la gente in strada, cosa chiede, cosa indossa e avendo la fortuna di essere anche proprietari di tre concept store, in base ai prodotti richiesti e che attirano maggiormente l’attenzione, andiamo a sviluppare le nuove collezioni e le nuove grafiche.

AVETE IN PROGRAMMA DI PARTECIPARE A QUALCHE FIERA IN ITALIA O ALL’ESTERO? Per il momento la nostra

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ambizione è quella di riuscire ad entrare al Pitti, nel padiglione MyFactory adibito ai brand emergenti. Purtroppo per questa edizione estiva non ci siamo riusciti a causa delle numerose richieste che la fiera riceve. Speriamo di riuscire a presentare la collezione AI 15-16 e la PE 2016 come pronto/ programmato nell’edizione di gennaio anche perchè siamo un’azienda di programmato ma cerchiamo di assecondare i nostri clienti con dei “flash” al pronto per introdurre costantemente quelle che sono le tendenze last minute. Vogliamo procedere a piccoli passi, cercando di coprire il mercato italiano in maniera uniforme. Ad oggi forniamo circa 180 clienti: circa un terzo sono Emilia-Romagna e dintorni. Per questo c’è ancora

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tanto sviluppo da fare per il discorso nazionale. Stiamo già lavorando all’estero: abbiamo cominciato a distribuire in Sud America, precisamente ad Aruba, Panama e Venezuela grazie al mondo del beachtennis e l’ultima novità è il Giappone con due nuovi clienti ma puntiamo con la prossima stagione estiva di arrivare almeno a una trentina di clienti per il Sud America e una quindicina per il Giappone. Nel futuro prevediamo un’apertura europea, per questo contiamo molto sul Pitti oltre che sul Bread & Butter, dove speriamo di riuscire a presentare la nostra collezione nelle prossime stagioni. Si parla molto di questa fiera che offre un panorama mondiale delle tendenze. Per il momento è solo a Berlino ma si vocifera che torni a Barcellona e ci auguriamo per quel momento di essere pronti anche per una fiera

all’estero.

QUALI ALTRE SORPRESE DOBBIAMO ASPETTARCI DALLA VOSTRA AZIENDA? In cantiere ci sono tanti progetti e tante idee che vogliamo sviluppare con cautela e precisione. Per il momento vorremmo riuscire a stupire i nostri consumatori finali con la collezione PE 2016 e con l’ AI 16/17 che stiamo già cominciando a studiare e disegnare. WWW.LAB84.IT WWW.CATFISHCLOTHING.IT



FASHION_Shooting

SUPERFLY DELUXE PROJECT i brand che hanno fatto la storia dello streetwear e quelli che la faranno Photo Massimiliano Cozzi 44


Da sinistra: CAP: OBEY SUNGLASSES: Vintage Frames Company t-shirt: Minimarket shorts: Nais sneakers: Filling Pieces

T-shirt - Eleven Paris Pantaloni - Fabuolous Scarpe - Jeffrey Campbell Zaino - Eastpak x Uniwax (limited edition)


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Da sinistra: Cappello: Obey T-shrit - Satamorte Shorts - Numero 00 Calze - Huf Sneakers - Filling Pieces Occhiali - Super Top - Numph Shorts - Minimum Scarpe - Jeffrey Campbells Occhiali - Super Vestito - Sparkz Scarpe - Jeffrey Campbell Occhiali - Vintage Frames Company T-shirt - Numero 00 Shorts - Minimarket Sneakers - Nike Zaino -Jean Paul Gautier by Eastpak (limited edition) Jewels - Pietro Ferrante Occhiali - VIntage Frames Company 47


Da sinistra: sunglasses: Super t-shirt: Eleven Paris felpa: Vans jeans: Cheap Monday sneakers: Vans 48

sunglasses: Vans jacket: VV by Kidz chinos: Pedestrian shoes: Moma



Da sinistra: sunglasses Vans canotta: Vans chino: Basicon cap: Obey sunglasses: Vintaga Frames Sunglasses canotta: Obey jeans: Cheap Monday sneakers: Vans

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Da sinistra: T-shirt - Eleven Paris Pantaloni - Fabuolous Scarpe - Jeffrey Campbell Zaino - Eastpak x Uniwax (limited edition) Top - Sparkz Pantalone - Numph Scarpe - Jeffrey Campbell T-shirt - Numero 00 Shorts - Minimarket Sneakers - Nike Zaino -Jean Paul Gautier by Eastpak (limited edition) Jewels - Pietro Ferrante Occhiali - VIntage Frames Company

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sunglasses: Super t-shirt: Eleven Paris felpa: Vans jeans: Cheap Monday

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FOTOGRAFO: Massimiliano Cozzi Stylist: Ileana Inveardi Redazione e Direzione di Marco Bianchi Modelle: Lilly Nunez Lopez & Roseline Fataki from Teen Glam Modello: Francesco Durantini from Teen Glam Hair & Make Up: Andrea Verban Assistente alla Fotografia: Luca Schiavone Luci: Cristian Crivellari



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DANIEL WELLINGTON VS. LARSSON & JENNINGS IL NUOVO TREND DELL’OROLOGIO A CAVALLO FRA CHEAP & LUXURY DI MARCO BIANCHI

Sottili, eleganti con un sapore classico e un tocco di modernità. Spesso scivolano direttamente nel gusto dandy, in particolare quando sfoggiano il cinturino in nylon ‘nato’ in cordura rigata. I due brand che si contendono questa nuova tendenza e stanno vivendo un grande successo sono 2: Daniel Wellington e Larsson & Jennings. In particolare il primo sta vivendo in Italia e in Europa un successo clamoroso, mentre il secondo, al momento, è senz’altro più di nicchia anche se inizia a farsi strada. Ora che con l’arrivo della bella stagione le nostre braccia sono libere da giacche, maglioni e le camicie sono arrotolate per lasciare liberi i polsi, anche gli orologi hanno modo di mostrare tutta la loro bellezza. Questi due brand stanno segnando una vera e propria

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fascia di mercato: tra i 150 e i 350 euro. Non uno Swatch (che, detto tra le righe noi non abbiamo mai smesso di amare), ma neanche un IWC da 3000 euro. Sono orologi per un uomo elegante e smart, che ha il piacere di sfoggiare un orologio ben fatto e con un design e una qualità di costruzione (e meccanica) non certo di seconda fascia, senza l’impegno di fare un investimento in un modello luxury o, al contrario, che trova in questi l’alternativa elegante quando decide di lasciare a casa la propria ‘Ferrari’. Narra la leggenda che Filip Tysander fondatore del brand DW incontrò durante un suo viaggio Daniel Wellington, un personaggio proveniente dalle isole britanniche, con l’innata capacità di essere distinto e allo stesso tempo capace di esprimere grande rilassatezza. E’ qui che nasce l’idea di creare un brand che mancava all’interno del mondo degli orologi. E si

inserisse nella fascia di mercato tra cheap e lusso. L’orologio nasce per l’uomo, ma oggi è decinato anche in una serie di versioni tutte femminili. Larsson & Jennings, invece, come è facilmente intuibile dal nome, è un brand di origini svedesi, che però nel suo gusto è profondamente affascinato dallo stile british. Il risultato è un connubio di minimalismo e di eleganza ‘timeless.’ Il minimalismo di Larsson si nota, in particolare, nei modelli monocromatici con il cinturino fatto di sottili maglie d’acciaio, ed è in questi modelli che il brand presenta un taglio più modernista rispetto a Daniel Wellington. Il meccanismo è al quarzo svizzero e rispetto a DW la fascia prezzo risulta più alta e con un posizionamento di mercato leggermente più luxury. WWW.DANIELWELLINGTON.COM WWW.LARSSONANDJENNINGS.COM

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HERO’S HEROINE

Il nuovo brand cult pronto a fare il ‘crack’ DI MARCO BIANCHI

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Se parlassimo di calcio qui si potremmo dire di trovarci di fronte ad un ‘crack’. Quel giocatore che fa la differenza assoluta, che spacca la partita, che cambia il risultato in corsa con un colpo da campione, che sposta il peso della bilancia con il suo ingresso in campo. Fashion No Victim, da sempre una delle realtà capaci di cogliere al volo i migliori brand internazionali e di portarli in distribuzione in Italia, ha fatto il colpaccio assicurandosi il nuovo fenomeno. Si tratta del brand inglese Hero’s Heroine, con sede a Londra. Un nome di per se, che profuma già di leggenda. Un logo che colpisce come un pugno nello stomaco. Che si stampa bene all’interno del tuo cervelletto e non vuole uscire più. E poi il team di Hero’s Heroine, dimostra di puntare molto sul

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nostro paese. Molti di voi avranno visto Fabri Fibra, il rapper nostrano più alternativo, geniale e pungente, anche sulle pagine di Rolling Stone, con addosso alcune maglie, sia con il logo Hero, sia con la sua faccia in dimensioni cubitali ed effetto pixellato. Uno dei marchi di fabbrica del brand. Ebbene, se vi siete chiesti quale brand fosse, ora ve lo sveliamo. Si tratta proprio di Hero’s Heroine. Da oggi un nuovo cult, distribuito per l’Italia da Fashion No Victim. Presto nuova mania collettiva italiana ma non solo. Info italia: www.fnvitaly.com Sito ufficiale: WWW.HEROSHEROINE.COM

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GOING UP HANDMADE

La bellezza delle fantasie dei tessuti è uno dei marchi di fabbrica di Going Up Handmade un giovane brand che arriva dalla Puglia e che si sta facendo conoscere velocemente per la grande qualità dei suoi prodotti. T-shirt semplici ma con un taglio ‘giustissimo’ e la particolarità di essere reversibili. Felpe con stampe effetto jaquard e joggers in equilibrio tra un gusto sportivo ed elegante allo stesso tempo. Non mancano gli accessori: le pochette e le cover porta iPad con una pioggia di allegre e meravilgiose fantasie. Instagram: @GOING_UPHANDMADE

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SHOE SHINE ANTEPRIMA AW15

Ecco alcuni scatti in anteprima della collezione AI 2015-16. Tanti i pezzi cult. Per lei felpa con firme in stile graffiti, il parka un capo davvero intramontabile, e in pantaloni in felpa con maxiscritta Bonjour. Per lui il bomber rivisitato con toppe applicate, pantaloni in felpa con micro-righe e soprattutto lil maglione da sci in stile anni 60, il nostro pezzo preferito in assoluto. La collezione è in arrivo da fine agosto-inizio settembre nei migliori street-store italiani. WWW.SHOESHINE.IT

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PIETRO FERRANTE SS15 COLLECTION

Tre pezzi gioielli top per l’estate scelti dalla collezione del maestro Pietro Ferrante

1) BRACCIALI CON ANCORA E CORDA NAUTICA COLORATA 2) ANELLI CON MARINAI, FARO, ANCORA E TESCHIO. 3) COLLANA CON BUSSOLA Disponibili sullo shop online ufficiale WWW.FERRANTEGIOIELLIERE.IT e nei migliori store.

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FASHION_Interview DI MARCO BIANCHI

MAFE’ GALLERY IL PRIMO VERO CONCEPT STORE URBANWEAR DELLA PUGLIA

E’ UN MOMENTO DI FERMENTO STRAORDINARIO PER LA PUGLIA, ANCHE PER QUANTO RIGUARDA LA MODA. SI MOLTIPLICANO BRAND E NEGOZI, MA C’E’ UNO STORE CHE NEL CAMPO DELL’URBANWEAR E’ STATO TRA I PRIMI, SE NON IL PRIMO, A REALIZZARE UN VERO CONCEPT STORE IN QUESTA REGIONE. SI CHIAMA MAFE’ GALLERY. E NOI SIAMO ANDATI A INTERVISTARE I DUE FONDATORI, MARCO E ANNALISA. COMPAGNI NEGLI AFFARI E NELLA VITA. Ciao Marco, ciao Annalisa. Raccontatemi come nasce la vostra storia Nella moda. A: Parto dal presupposto che il settore di cui stiamo parlando, credo rappresenti uno degli ambiti più seducenti ed entusiasmanti nel panorama lavorativo di tutti i tempi. Sia a me che Marco, ha sempre entusiasmato il mondo della moda, ma soprattutto la ricerca di capi che si distinguessero dalla massa, quelli che ti fanno sentire diverso.. e non “come gli altri”. Crediamo molto nello stile e soprattutto nell’affermare una personalità propria e non quella che dettano gli altri.

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E’ vero he tu giocavi a Basket? Come ti è


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“Crediamo molto nello stile e soprattutto nell’affermare una personalità propria e non quella che dettano gli altri”

venuto in mente di aprire uno store di abbigliamento? E sulla base di quale esperienza? M: Ebbene si. Ho dedicato molti anni della mia vita al basket. Pochi credo abbiano avuto la fortuna che ho avuto io, ovvero quella di lavorare e divertirsi allo stesso tempo. E’ stata una carriera densa di sacrifici e soddisfazioni, spesso offuscata dallo stare lontano da casa e dalla famiglia . Ma credo che il sacrificio ripaghi sempre. Grazie ad esso ho realizzato molti sogni, tra cui, il più importante, quello di giocare in serie A. L’idea di aprire un negozio ed in particolare di abbigliamento, nasceva dal desiderio comune di entrambi, di lavorare per qualcosa in grado di emozionare .. qualcosa che ci facesse svegliare contenti la mattina.E così è stato. Non avevamo nessun tipo di esperienza. Credo sia stata proprio l’incoscienza a darci il coraggio di tentare e credere nel nostro progetto.

Come nasce l’incontro nella vita e poi professionale tra Marco e Annalisa? A: Io e Marco, ci siamo conosciuti nel 2006. Se ci penso faccio fatica a pensare quanto tempo effettivamente sia passato. Mi sembra ieri. Lui giocava a Corato, la mia città

natale, ed io era una sfegatata tifosa di basket. Da quel momento in poi, non ci siamo più separati, nonostante il nostro lavoro ci impegnasse reciprocamente in maniera diversa. Spesso siamo stati lontani per periodi anche piuttosto lunghetti fino a quando, abbiamo poi deciso di aprire Mafè Gallery, esperienza che sicuramente ci avrebbe avvicinato.

Il primo store di Trani. Una specie di grotta. Veramente scenografico. Come avete trovato questo spazio unico? Era già in buone condizioni o ci sono stati tanti lavori da fare? A: La ricerca di un locale che rispondesse alle nostre esigenze, è stata lunga e tediosa. Spesso ci siamo fatti prendere dallo sconforto rispetto alle richieste assurde di fitto, in assoluto contrasto alle condizioni delle strutture.Un bel giorno pero’, mi e’ capitato di notare un cartello in cui si faceva riferimento al fitto di un locale. Ho chiamato e una volta fissato l’appuntamento mi sono innamorata. Anche Marco era d’accordo e nonostante ci fossero dei lavori di ristrutturazione in preventivo, avevamo scelto. Mafè Gallery sarebbe stato lì. E finalmente la nostra

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avventura poteva cominciare.

Come nasce questo nome: Mafè ? M: Mafè è un acronimo. Ogni singola lettera fa riferimento alle persone più importanti della mia vita. Io, Marco appunto. A, come Annalisa, ovvero mia moglie. F, come Federico, mio fratello e la E di Elena, mia mamma, alla quale devo gran parte della realizzazione dei miei progetti. L’accento sulla e, invece richiama la forma del primo arco, visibile subito all’ingresso della nostra galleria.

E’ vero che questo genere di negozio in Puglia, almeno nella tua zona, ha rappresentato qualcosa di nuovo?

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M: Spero di non risultare presuntuoso, ma si!!!! Ne sono assolutamente convinto. Nel bene e nel male. La nostra è una vera e propria esperienza di esplorazione. Chi accetta questa premessa, probabilmente ha la giusta sensibilità per avvicinarsi alle “cose” cercando di capire cosa ci sia dietro ad ogni singolo prodotto esposto. Storia, evoluzione e crescita. Sicuramente

il nostro non è un concetto di massa. Ma preferisco scegliere io come arrivare e soprattutto a chi.

Vi siete mai sentiti copiati nel concept e nella scelta delle linee? A: Decine di volte. E non esagero. Ci sono periodi in cui questa situazione mi gratifica emotivamente ed altri in cui provo un enorme fastidio nel pensare che tutto ciò’ per cui ci battiamo con dedizione, debba essere copiato (il più delle volte anche male) da persone che di ricerca ne sanno ben poco. Quando si parla di Concept Store, la gente crede che basti mettere una poltrona, adagiarci una t-shirt ed un libro... ed il gioco è fatto. C’è molto di più. Tanto di più. Mi piace pensare che ogni cosa nasconda un’anima.. e che tutto quello che ci spinge a far bene il nostro lavoro, provenga dalla passione e dalla dedizione che mettiamo nelle cose.

Quali sono i primi brand che avete inserito? M/A: Quando abbiamo aperto Mafe’


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Gallery, nel 2010, eravamo consapevoli del fatto di avere a disposizione quasi 280 mq di superficie... e pochissimo prodotto da esporre. Abbiamo dovuto pensare ad un esposizione che non mettesse il cliente nella condizione di sentirsi insoddisfatto. Purtroppo i ritardi nelle consegne, hanno rischiato di rovinare l’evento d’apertura. Abbiamo iniziato (e poi continuato) con SUIT, REVOLUTION (il mio preferito Marco), ELEVEN PARIS (il mi preferito Annalisa), MINIMUM, WESC e ora abbiamo una selezione di oltre 50 marchi...

Quali di questi vi hanno date le maggiori soddisfazioni? M: Se dovessi fare un bilancio, anche in questo caso mi risulterebbe difficile pensare ad un’azienda in particolare. Stiamo facendo un ottimo lavoro su tutti fronti. Abbiamo avuto un’impennata nel giro di due anni su KOMONO, la vendita dell’accessorio, occhiali, orologi e molto altro ancora ci rende completi e non focalizzati solo sull’abbigliamento. Per quanto riguarda quest’ultimo, potrei citare sicuramente REVOLUTION, SUIT, MINIMUM che non arrivano mai ai saldi.

Come e quando nasce la decisione di aprire il secondo store? A: La decisione di aprire un secondo store è arrivata poco meno di due anni dopo. Su una piazza alla quale personalmente sono molto affezionata e che so ci avrebbe regalato tante soddisfazioni. Corato appunto. Temevo solo che uno store come quello di Trani, potesse cogliere impreparati i nostri potenziali clienti...invece Bottega numero 4 , si è rivelata una bomba ad orologeria. Fondamentale è stata la scelta del personale, doveva rispecchiare in pieno le nostre caratteristiche facendo sentire a casa chiunque, anche solo per curiosità decidesse di entrarci. Così è stato. E Pierantonio si è rivelato un bottegaio perfetto.

Ma è vero che oggi è nato un terzo negozio? M: Si, è verissimo. Siamo degli incoscienti, lo so. Ma crediamo fermamente nel nostro progetto e Barletta per noi è stata una grande conquista. Il cliente è molto ricettivo, al passo con le tendenze e con la voglia di distinguersi dalla massa. Abbiamo adesioni continue sia da parte dei ragazzi che da un pubblico più adulto e questo ci mette nella condizione di pensare che probabilmente, seppur commettendo tanti errori, come è giusto che sia, in realtà ci

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stiamo muovendo più che bene, nonostante il mercato detti regole molto rigide, specie di questi tempi.

parlare.

Quali sono i vostri brand principali?

A: Viaggiando, sicuramente. E in questo includo anche le fiere, che diventano l’occasione ideale per staccare e respirare una boccata d’aria. Chiaramente prediligo le fiere all’estero.Quelle in Italia, le ritengo fiere della vanità..ed in certi contesti, un vero e proprio circo. Io odio il circo..quindi mi tengo alla larga.

M: REVOLUTION, SUIT, MININUM, OBEY, WESC, ANERKJENDT sono i marchi a cui sono più legato mentre per gli accessori, sono in assoluto i migliori, KOMONO, CAYLER & SONS, HERSCHEL, imbattibili per qualità e prezzo. A: ELEVEN PARIS, JUST FEMALE, KLING, NUMPH, MINIMUM, SELECTED FEMME ci danno sempre tante tante soddisfazioni. Da quest’anno siamo anche primo Flagship store in Italia di NO PERFECT un’azienda a cui teniamo particolarmente e che da un paio d’anni si sta rivelando fenomenale per qualità, idee e concetti e con Matteo e Nicolo’ c’è un rapporto che và oltre il lavoro, come piace a noi!

C’è un marchio che in qualche maniera sentite particolarmente ‘vostro’? A: Sì, Obey. Ho desiderato fortemente averlo in store. E ci tengo particolarmente considerando la grande storia artistica che caratterizza questo brand. Nel nostro piccolo anche io faccio propaganda di un concetto, di un’idea ... che si spieghi per strada e porti la gente a parlare .

Quali sono i marchi che pensate di inserire per il futuro nei vostri store?

M: Non ne ho idea. Per il momento non c’è nulla che mi abbia colpito in particolare modo . Questo è un po’ il bello di noi, l’effetto sorpresa è quello che ci contraddistingue. Vedremo. La ricerca continua ogni giorno e ogni notte...

Un marchio emergente su cui puntare gli occhi e da consigliare agli amici? M: NUMB. preferisco non dilungarmi troppo su questa azienda. Per scaramanzia. Ho un grosso progetto in ballo e quando avrò tutte le certezze ne sentirete

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In che modo fate ricerca? Sul web? Nelle fiere? Viaggiando?

Come potreste definire il vostro stile? M/A:Crediamo che lo stile sia una dote. Il più delle volte, innata. O sei o non sei. Non serve vestirsi con capi firmati e costosi. Si può essere di spicco, anche vestendosi con budget ridotti. E’ per questo che sono un’attenta osservatrice. Mi piace guardare le persone, capire in che modo curino i particolari.. scarpe, accessori, mi piace mixare generi e fantasie diverse e anche una shirt bianca, se abbinata con gusto e un pizzico di estrosità , può trasformare un outfit basic, in uno un po’ più divertente.

Che cosa deve avere un MARCHIO per poter entrare nella vostra brand list? M: Una storia. Un’idea e tanti ingranaggi perfetti che esigo funzionino perfettamente. Deve saper raccontare , emozionare e convincere.Prima noi, ovviamente e noi faremo in modo di convincere il cliente a guardare le cose, provarle ed apprezzarle, secondo il nostro punto di vista.

Parliamo della Puglia. Nonostante gli anni di crisi che stiamo vivendo questa terra ci sembra più viva e vitale che mai. A: Vediamo nuove aperture, la nascita di nuovi brand, vediamo un fermento che non notiamo neanche in città come Milano.

Sapete speigarci il motivo, o il segreto di tutto questo? M/A: Non è un segreto che la Puglia, in questi ultimi anni si sia

rivelata un palcoscenico ideale in quanto a moda e tendenze. Gli influssi, si ramificano nelle maniere più disparate e la gente pare abbia un sesto senso nel portare , con un certo anticipo, tutto quello che magari in altri luoghi, anche urbanisticamente più avanzati, si immagina solo di poter raggiungere. Se da un lato, la Puglia fa ancora pensare alla terra , al sole e agli ulivi , dall’altro è davvero il luogo ideale per coltivare moda e tendenze, a volte addirittura anticipandole, nonostante la crisi purtroppo scoraggi molti giovani costringendoli a spostarsi al nord, oppure all’estero. E’ sicuramente una piazza tra le più esigenti d’Italia e questo ci classifica ai primi posti senza ombra di dubbio.

Se decideste di aprire uno store all’estero, quale paese e città scegliereste? M/A: Siamo andati molto vicino un mese fa ad aprirlo a Praga, ma se ci chiedete un posto nel mondo, è facile. New York. Questo per noi sarebbe il top, la realizzazione di un sogno, l’ultima estate nell’ennesima esperienza nella big apple, abbiamo iniziato a informarci... New York, per stile di vita e apertura mentale è il luogo perfetto per un concetto che non è classificabile sicuramente tra i più comuni. Sognare non costa niente.

MAFE’ GALLERY TRANI concept store Est.2010 via M.Pagano, 176/178 TRANI MAFE’ GALLERY BARLETTA concept store Est.2013 via Nazareth, 22/24 BARLETTA BOTTEGA #4 CORATO Est.2012 via di Monte di Pietà, 4 CORATO



FASHION_Speciale Pitti 88

SPECIALE PITTI ‘88 NUOVI TREND E PRODOTTI DELLA P/E 2015 DI MARCO BIANCHI E LUCA CECCARELLI

OVERHEAD (OH) L’Italia, lo sappiamo, ha una grandissima tradizione artigianale in fatto di cappelli. Vogliamo parlare solo di Borsalino, icona storica in tutto il mondo? Bene, il brand Overhead (abbreviazione OH) ha avuto un’intuizione per un certo verso geniale. Quello di andare a trovare le migliori mani artigiane nel distretto marchigiano di Fermo, che ha una storia unica in fatto di cappelleria e creare una linea con forti radici affondate nello streetwear, ma con una qualità e marteriali assolutamente classici e una produzione di tipo tradizionale. Il risultato è originale e per certi versi spiazzante, perchè su snapback o sui 5 panel cap ritroviamo materiali intrecciati dal tocco grezzo che donano alle creazioni un sapore unico. I ragazzi di Overhead pero’ non si sono limitati a utilizzare forme classiche in materiali tradizionali, ma anche a ridisegnare l’aspetto degli stessi caps, che assumono anche forme che si discostano dalle tradizionaliì, come quelle a ‘scodella’ . Un esperimento analogo lo ritroviamo dopo alcuni esperienza realizzate dal marchio svizzero Le Tom e Super D, ma dobbiamo dire che Overhead ha presentato una collezione così ampia e convincente che crediamo abbia le potenzialità di affermarsi sul mercato e diventare un nome riconosciuto nel settore. WWW.OVERHEADCOMPANY.IT

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FASHION_Speciale Pitti 88 MOSES Partiamo fissando un concetto importante: l’idea che sta dietro a Moses è semplice ma tutt’altro che scontata. Questo giovanissimo brand nasce da Sarah, una ragazza israeliana che ha pensato di reinventare la ciabatta estiva, dando vita ad un progetto che potrebbe sfondare molto presto. Le ciabatte Moses sono comode, pratiche, sostenibili e parecchio cool. Addirittura profumano. Sono realizzate mediante un unico stampo di gomma parzialmente riciclata (e di nuovo riciclabile), sono waterproof e facilmente lavabili, flessibili ma resistenti e soprattutto coloratissime, belle da vedere e perfette per essere sfruttate in ogni occasione. Diventeranno un nuovo must estivo, dopo i successi di Havaianas, Melissa e compagnia? E’ probabile, nel frattempo speriamo di vederle presto anche in Italia. WWW.WALKMOSES.COM

SMILE SOLAR E’ il momento degli accessori, è il momento del colore: Smile Solar unisce tutto questo in un orologio di plastica con uno suo spiccato senso del design e del gioco e una caratteristica che lo rende unico: all’interno del quadrante è presente un piccolo pannello solare a forma di sorriso da cui deriva il nome. La luce del giorno ricaricherà l’orologio la cui pila pertanto non avrà bisogno

di essere sostituita. Non solo: l’orologio ha un’anima ecologica, infatti parte dei materiali con cui è costruito sono riciclati. E se la plastica colorata ci riporta ci riporta ai giocattoli per bambini, questo non significa che questi orologi siano un giocattolino Gioco, colore e ironia un concetto sottolineato perfettamente da una collaborazione con un brand italiano importante di cui abbiamo

spesso parlato: Leitmotiv. Un brand decisamente ‘alto’ che tuttavia ha sempre fatto della fantasia, dell’ironia e delle stampe giocose un suo marchio di fabbrica. Il connubio con Smile Solar è perfetto e ne nasce una capsule collection azzeccatissima, che potremmo ritrovare anche all’interno di boutique dal posizionamento molto alto. WWW.SMILESOLAR.IT

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FASHION_Speciale Pitti 88 SATORISAN Satorisan è un brand che seguiamo da parecchio tempo ed è riuscito in un’impresa unica: portare un sapore artigianale (racchiuso anche nel nome), in un segmento di mercato non sempre abituato a saper apprezzare l’imperfezione di un pellame conciato in maniera artigianale, i cotoni grezzi, gli effetti degradè di colore. Satorisan è un marchio che ha saputo cullarsi a cavallo tra sneaker e scarpa artigianale, entrando in questa maniera in sneaker-store evoluti e in negozi di gamma più alta che vogliono offrire ai loro clienti un prodotto dal prezzo più accessibile rispetto a quello cui sono abituati, senza rinunciare a un tocco di ricercatezza. Al Pitti abbiamo apprezzato l’interessante nuova collezione di Satorisan. Tra i modelli più riusciti ecco una specie di sandalo basso in pelle con concia vegetale, e una fibbia frontale e cuciture a vista. Si chiama Benirras ed è in effetti una scarpa diversa, in equilibrio tra 2 mondi. E poi da segnalare una sneaker femminile in pelle perforata con un laccio tirante attorno alla caviglia. Un marchio sofisticato ma accessibile. Da tenere in stretta osservazione. WWW.SATORISAN.COM

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FASHION_Speciale Pitti 88 REINHARD PLANK Le linee sinuose dei cappelli firmati da Reinhard Plank non potevano certo passare inosservate al Pitti, dove il loro stile inconfondibile spiccava nella sezione “Unconventional”. I morbidi cappelli del designer italiano vengono realizzati ai piedi di Firenze, in una terra che vanta una lunga tradizione in questo campo e ha una vera e propria specializzazione nella produzione di copricapi in paglia. Diversi i modelli presentati, da quelli più classici ai più particolari, disponibili sia da uomo che da donna, con colori che spaziano dal nero fino al rosa, passando per diverse tonalità di grigio. WWW.REINHARDPLANK.IT

KJORE PROJECT Kjore Project si conferma un brand in grande crescita, che si evolve senza fare rivoluzioni, un passo alla volta. Il pezzo forte, gli zaini da viaggio con cinghia porta giornali che si riconferma un must ed è presentata in nuovi colori, compresa la fantasia pied-depoule. Anche il range di calzature si amplia e diventa ancora più interessante con un nuovo modello stringato dove un inserto in denim è inserito sul lato creando un effetto molto interessante. Tantissimi poi gli accessori: da quelli per la bici, a i porta ipad e iphone, dove la tecnologia e la tradizione troveranno un connubio perfetto. WWW.KJOREPROJECT.COM

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MOA (MASTER OF ART) MOA (ossia Master Of Arts) è un brand che si è fatto un certo nome nel mondo delle sneaker ed ormai ritroviamo in contenitori importanti. Una scarpa che ha puntato tutto non sulle forme, ma su una estrema forza dei disegni e delle fantasie che rivestono le tomaie. Questa stagione ha presentato a Pitti una collaborazione ufficiale con Disney, che ha dato vita a una capsule collection dove Mickey Mouse è l’assoluto protagonista. Topolino, lo ritroviamo disegnato a grandi dimensione sulle slip on, che unite, diventano una tela unica, allover stampato o ricamato su patch, su scarpe che strizzano l’occhio alle forme più classiche: punta tonda in stile Stan Smith, slip-on in stile Vans, running in stile Nike. Eppure MOA riesce a ritagliarsi una propria identità, grazie alla forza dell’impatto grafico che è capace di imprimere a ogni collezione. Siamo sicuri che anche queste avranno un ottimo impatto commerciale. WWW.MOACONCEPT.COM

SPRINGA Springa, si è ritagliata da alcuni anni un proprio mercato, fatto per chi sa apprezzare un prodotto di qualità completamente made in Italy, anzi made in Tuscany, con pellami di prima qualità e dove si effettua un riciclo di vestiti e materiali (vedi i sacchi di iuta) dando vita a scarpe che di fatto sono pezzi unici. I modelli fondamentalmente sono 3: la slip-on, la stringata bassa, e la sneaker hi top. Guardate la bellezza di alcuni modelli, dove gli artigiani sono stati sapienti nella ricerca dei materiali ma anche di giusti abbinamenti. WWW.SPRINGA.IT

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BRAND WHO Prima di visitare il Pitti facciamo una veloce analisi dei brand presenti al padiglione Lyceum dedicato ai giovani talenti. Tra questi scopriamo un brand turco che si chiama Brand Who. Il sito è molto ben fatto, gli scatti dei prodotti son curati e mettono in mostra una collezione black and white dal gusto decisamente avanguardistico. Sembra molto interessante ed è per questo che ci rechiamo a visitarle lo stand. Brand Who ci appare nella nuova collezione totalmente trasformato. Il gusto un po’ dark lascia spazio a una collezione totalmente anni 90, fatta di colori e stampe in stile Versace, un po’ Kate Haring che fanno subito ‘Willy Il Principe di Bel

Air. Notevole la felpa con mega ananas ricamato posteriore. Mustafa, il sale manager ci spiega come ogni stagione il brand ripensi completamente il suo mondo in una collezione ‘concept’ nuova e totalmente unica. Il prodotto è fatto di cotoni pregiati e microricami. La qualità è alta come ci si aspetta da un prodotto ‘il cotone’ dove la qualità turca è sinonimo di garanzia. Istanbul è in fermento: una città viva e cosmopolita, dove tanti brand emergenti stanno dicendo la loro, unendo qualità ad idee. Brand Who merita senz’altro molta attenzione. WWW.BRANDWHO.COM

STUDSWAR Studswar nasce a Bergamo, all’interno di un’azienda a conduzione familiare specializzata nella fabbricazione di borchie e bottoni in metallo. A capo c’è Giovanni Nembrini, un uomo che è riuscito in poche parole a farci capire quanto siano stati importanti lavoro, entusiasmo e creatività nella sua storia imprenditoriale. “Tenevo in mano queste borchie, sentivo che potevano dare di più, potevano essere più di un semplice accessorio” – ci spiega con tono raggiante – “Così ho iniziato a cercare una via alternativa, qualcosa che mi permettesse di andare oltre ai soliti canoni. Ho visto che ad un certo punto le personalizzazioni con le borchie tornavano di moda dopo il boom degli anni ’70, quindi ho deciso di non limitarmi a fornire le borchie ai creativi, ma di realizzare in autonomia ciò che volevo personalizzare”. Intuizione vincente, che ha permesso a Studswar di vedere la luce. WWW.STUDSWAR.COM

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KEPT Abbiamo già parlato di Kept. Una scarpa a suo modo unica: un ibrido tra una sneaker e una espadrillas. Forse l’espadrilla del futuro, realizzata mediante una grande banda elastica stampata, che si adatta perfettamente e comodamente al piede, ancorata a una morbida suola in gomma vulcanizzata. Il brand al Pitti 88 ha presentato la nuova collezione che si candida in effetti a diventare un best-seller. Un’esplosione di fantasia all’over, allegre e colorate, ma anche un range di tinte unita e le preziose varianti in tessuto di canvas con un effetto ‘vintage’. Alcune boutique che segnano la moda, come Gerard Loft a Firenze hanno già sposato il progetto, presentato sul mercato italiano solo 3 mesi fa. Oggi, con la presentazione in grande stile al Pitti, il prodotto si candida per farsi trovare in tutte le migliori boutique.

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E’ il genere di brand che cercano i negozi ora: un mono-prodotto, dal prezzo accessibile, dall’alto contenuto di originalità, difficile (se non impossibile da copiare, infatti il metodo con cui sono realizzate è brevettato e molto difficile se non impossibile da replicare); un prodotto che puo’ fare tendenza. Il brand al Pitti ha presentato anche il suo nuovo modello: una sneaker alla caviglia in tela stampata, con suola vulcanizzata, che presenta le stesse fantasie allegre e accese della sua ‘sorellina’. Una scarpa comoda e leggera per l’estate, con un prezzo concorrenziale che soddisferà la voglia di colore che c’è nell’aria dopo queste stagioni dove il black and white l’hanno fatta da padrone. La distribuzione per l’Italia è curata da Spider Fashion. WWW.SPIDERFASHION.EU


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TEMPORARY K Tra tanti tanti progetti di calzature, accessori, t-shirt arriva un brand focalizzato su una collezione di camicie. Non si tratta della solita collezione classica: qui la camiceria assume un carattere di grande innovazione, nei tagli, nei materiali, nei particolari. L’azienda Temporary K, che in passato ha già stupito con le sue collezioni mono-prodotto di giubbini stampati in tessuto effetto tyvec, simile alla carta, oggi stupisce tutti con una collezione innovativa di camiceria. Il principi base è che Temporay K, sia un factory creativa, in grado di sfornare idee nuovi e oggetti innovativi ,senza sentirsi in qualche

modo legata ad una specifica categoria di prodotto. E in effetti qui, le idee non mancano affatto: a partire da un packaging in cartone totalmente riconoscibile e da un prodotto che non assomiglia a nulla esistente sul mercato: e questo è un merito e sicuramente motivo di coraggio. Da una parte una serie di camicie in denim, lavorate con cuciture a vista e costruzioni in stile patchwork, colli alla coreana e materiali di prim’ordine e fit curatissimo. Poi tutta una serie di modelli dove i dettagli rendono la camicia un capo diverso, originale, con contenuti artistici di un certo livello. WWW.TEMPORARYK.IT

TEVA Fino ad oggi vari brand hanno presentato sandali maschili, soprattutto in pelle, senza troppa convinzione, sicuri di rivolgersi ad un pubblico piuttosto ridotto. Invece questa potrebbe essere l’estate giusta, soprattutto per i sandali tecnici, quelli con la suola in EVA e la chiusura in velcro. Come ad esempio quelli proposti da Teva, brand canadese con una lunga esperienza che realizza calzature da più di 30 anni e promette di mettere ai piedi di uomini, donne e bambini i suoi sandali disponibili in diversi modelli. La loro storia inizia ai bordi del Grand Canyon in Arizona, quando Mark Thatcher, giovane guida di rafting, stanco di dover cambiare scarpe ogni volta che passava dall’acqua alla terra ferma, applicò uno strap in nylon a un robusto infradito per avere una maggiore aderenza sul terreno, rivoluzionando l’industria della calzatura dando vita al primo saldalo sportivo del mondo. Il nostro preferito tra quelli visti al Pitti è sicuramente il più classico, Original Universal, proposto in versione monocromo, con diverse fantasie e addirittura in una versione in pelle. WWW.TEVAITALIA.IT

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SPERRY TOP SIDER Sperry Top Sider non è solo boat shoes, l’abbiamo appurato all’ultimo Pitti. Due modelli di sneakers con fantasie da far girare la testa, una slip-on e una simil plimsolls decorate da pattern geometrici e floreali. Chiaramente non potevano mancare i mocassini da barca, fiore all’occhiello del brand statunitense, ma queste sneakers non potevano di certo passare inosservate. WWW.SPERRY.COM

ROCK SPRING L’idea di Rock Spring è semplice: prendere una tendenza, lo stile woven (intrecciato) fatto di elastici intrecciati stile che abbiamo anche visto in Nike, si pensi alle Inneva - e farne un marchio di fabbrica per dare vita a un’intera collezione. Il brand con questa tecnica innovativa ha creato una scarpa leggera e allo stesso tempo traspirante declinata in una serie di modelli: si va dalle slip-on, alle sneakers in stile running, fino alle platform che giocando con colori e materiali creando effetti cromatici unici. Il prezzo di uscita delle scarpe (si parte dai 49 euro al pubblico per le slipon) fino a 69 euro per le running ha trasformato questo brand in un vero e proprio instant-classic che nel giro di pochi mesi ha venduto qualche decina di migliaia di paia solo in Italia e promette per la prossima primavera estate di trasformarsi in best-seller assoluto. Distribuzione: WWW.BLACKBOARD.IT

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FASHION_Speciale Pitti 88

BRUNO BORDESE Se gli “emergenti” sfruttano il Pitti come trampolino di lancio proponendo idee nuove e spesso lungimiranti, capita al contrario che i brand più affermati si rilassino per troppo tempo, sfruttando soltanto il proprio nome, questo o quel modello più collaudato, senza rischiare troppo e senza sforzarsi per portare qualcosa di innovativo agli occhi dei propri clienti. Passando davanti alle scarpe di un nome importante come quello di Bruno Bordese è stato invece quasi obbligatorio fermarsi, guardare attentamente ogni proposta e cercare di saperne di più sulla concept collection SS16. Quello portato a Firenze è un progetto molto contemporaneo che potremmo definire sperimentale, ispirato alle scene del film “Mad Max: Fury Road“, alle ambientazioni nel deserto e al mondo militare: quest’ultimo è molto presente, basti pensare che alcune tomaie sono realizzate tramite il riutilizzo di tende militari originali e la bellissima rivisitazione artistica di un pattern camouflage sui toni del verde/khaki “invade” praticamente tutti i modelli presenti. Una produzione eterogenea, tra stupendi stivaletti che trasudano artigianalità e cura del dettaglio, loafers, desert boots e stringate adatte a qualsiasi look. Non possono mancare le sneakers, fiore all’occhiello che ha regalato un certo successo nel panorama urban-street al designer torinese. Presentate sia hi-top che low-top, con doppia zip e versione senza lacci, rendono completa una collezione nata da una bella idea, con un grande lavoro e un ottimo risultato. WWW.BRUNOBORDESE.COM

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FASHION_Speciale Pitti 88 WIZE AND OPE Qualche anno fa entrò sul mercato un brand di orologi, si chiamavano Wize and Ope e suscitarono un certo interesse grazie a un design accattivante e alla possibilità di cambiare il cinturino. Sono passati alcuni anni è il marchio francese ricompare in maniera prepotente sulla scena con un cambio di marcia impressionante. Innanzitutto all’interno del brand è entrato, come socio e sponsor, non uno qualsiasi ma un signore del calibro di Lil Wayne. E poi il brand ha tirato fuori dal cilindro una perla. Come si vede dalle immagini il marchio ha presentato sul mercato delle sneakers con delle luci al led integrate nella suola semi trasparente. I led si ricaricano tramite una prese USB, e cliccando sul lato della scarpa si può accenderle, spegnerle e anche cambiare i colori che sono addirittura 6, fino a selezionare luci a intermittenza o fisse. Il confine tra cinesata o scarpa da bambini tipo Bull Boys e figata totale è sottile. Wize and Ope è riuscita a mettersi sul lato giusto di questo confine, grazie a un posizionamento in boutique di lusso, testimonial eccellenti e una fascia alta anche in termini di prezzo (dai 160 ai 200 euro). A chi scuote la testa di fronte al prodotto diciamo che Wize and Ope lo ha messo là dove Jeremy Scott per Adidas ha messo le sneakers con le fiamme: ai piedi di dj, personaggi eclettici della notte, trend setter. Sicuramente gente eccentrica, che ama giocare e sorprendere col proprio stile. Sul traino di questo prodotto, ne arrivano anche altri come occhiali da sole, cuffie con auricolari bluetooth integrati e una nuova serie di orologi con cassa in gomma dal design accattivante. Gli ingredienti per sfondare ci sono tutti. Per l’Italia la distribuzione è curata da Corona Distribution che sta facendo un ottimo lavoro. WWW.WIZEANDOPE.COM

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ALLA RICERCA DELLE EREDI DELLE NIKE ROSHE DI MARCO BIANCHI

Con le Roshe Run, negli ultimi 3 anni Nike ha letteralmente tirato fuori dal cilindro un cosiddetto instant classic. Una scarpa che ha veramente fatto il sold-out ovunque. Una sneaker che ha un’aria retro-vintage: di fatto sembra

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un modello tirato fuori dagli archivi storici di Nike e invece se indaghi… scopri che è una scarpa disegnata completamente ex-novo. La suola in un pezzo unico, decisamente più alta sul tallone le

dona un’ impostazione in stile running, fornendo la classica un’inclinazione proiettata in avanti, come se si fosse pronti a scattare. Ma non si tratta di sneaker da running in senso tecnico. Queste sono scarpe

FOTO: WWW.DEADSTOCK.IT


FASHION_Sneakers & Shoes che per la loro leggerezza, traspirazione, e comodità sono diventate la perfetta scarpa casual per la vita di tutti i giorni Tantissime versioni uscite in differenti colori e materiali hanno assicurato un risultato commerciale eccezionale, sicuramente accompagnato da un prezzo di ingresso al mercato, 99 euro nei modelli base, che le ha rese accessibili a molti. I trend setter che le hanno scoperte ormai oltre 3 anni fa, stanno tuttavia già guardando avanti. E chi pensa che il successo sia eterno ripensi solo a 6 anni fa quando ai piedi di chiunque c’erano solo le Nike Blazer, oggi quasi sparite dagli scaffali italiani. Se vogliamo giocre alla ricerca di un’ erede della Rosherun oggi ci sono 4 nomi interessanti.

1. NIKE HUARACE Le eredi delle Roshe Run potrebbero essere proprio loro: le Huarache. Sono un modello che disegntato da Tinker Hatfield dopo il grande successo degli anni 90, e ritornato questa stagione prepotentemente in voga. E sono già partite le varianti più originali. Si pensi solo alle Huarache NM: uscite questa stagione: il design è assolutamente originale, con quella corda dal gusto nautico che percorre la tomaia, e la suola NM (Natural Motion) dal design più spezzato rispetto alla classica suola in un pezzo unico del modello base.

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NIKE SOCK DART Il secondo modello che vi presentiamo sono le Sock Dart e rappresentano una di quelle scarpe di cui Nike è maestra. Quelle scarpe che calzano come un guanto, estremamente tecniche ma in fondo realizzate per la vita di tutti giorni. La scarpa è costruita su una suola in stile running su cui si erge la tomaia realizzata praticamente con un’intera ‘calza’ di mesh tecnico su cui un laccio in gomma perforata trasparente che mantiene bloccato il piede. In occasione dell’Independence Day sono in uscita tre colori…per ora svelato il rosso e il blu e bianco.

2.

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NIKE JUVENATE Il terzo modello da tenere in considerazione sono le Juvenate. Le più simili alle Rosherun nella forma sono tuttavia dotate di una propria personalità. I dettagli che le contraddistinguono sono la struttura con for esagonali sulla tomaia rivestita che appaiono da sotto il tessuto in mesh semitrasparente che le riveste. Inoltre la caviglia e circondata da un profilo elasticizzato che permette di fare aderire in maniera perfetta, la suola infine ha un’aspetto più mosso e aerodinamico di quella delle Roshe.

3.

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NIKE SOCFLY L’ultimo modello di cui vi parliamo, novità di questa stagione, si chiama Socfly. Estremizzando il concetto di comodità e leggerezza delle Rosherun queste potrebbero essere la giusta alternativa. Si tratta di una sneaker a metà strada fra slip-on e running-style che riassume le silhouette proposte finora dal brand statunitense. La Socfly è composta da una tomaia che richiama quella delle Lunar Fly 306, ripulita e proposta in versione monocromo, con un grande strap sul collo del piede

che ospita lo swoosh e garantisce una chiusura solida. A contatto col terreno la famosa suola Free 3.0, ormai diffusissima e molto apprezzata per la sua leggerezza e comodità. La Socfly è proposta in 3 colori: grigio chiaro e scuro con suola bianca e una esclusiva versione total black. Se il modello avrà un buon successo, possiamo pensare che Nike decida di ampliare la gamma, colori e varianti di questo modello trasformandolo in un altro successo commerciale.

4.

Quale sarà allora l’erede delle Rosherun? Probabilmente nessuna di queste. Forse un modello completamente nuovo il cui disegno al momento giace nei laboratori di design Nike. E’ difficile pensare però che il pubblico, ormai abituato così bene in fatto di comodità e leggerezza sia pronto a tornare su modelli più pesanti e meno tecnici. Probabilmente l’erede delle Roshe non potrà prescindere da queste caratteristiche.

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Chi vivrà vedrà e come sempre noi di Wait saremo pronti a raccontarvi questa nuova storia.



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SNEAKERS & SHOES DI MARCO BIANCHI

ADIDAS ULTRABOOST J&D LIMITED EDITION Le Ultra Boost sono oggi la punta di diamante della collezione da running di Adidas. La tecnologia Boost, già lanciata sul mercato nel 2013 rappresenta una suola costituita da micro sfere assemblate (come se fosse una sorta di polistirolo gommoso) che permette di assorbire l’urto del piede e di rilanciare verso l’alto la forza cinetica con una spinta superiore. La nuova versione include quindi la tecnologia

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Boost, che diventa Ultra grazie a un 20% in più di particelle Boost. La tomaia è realizzata nel tessuto Primeknit: letteralmente ‘tessuto’ per la massima leggerezza e traspirazione. Nella suola è incorporata la leggendaria tecnologia Torsion di Adidas. Il brand con le tre strisce tuttavia, deve aver capito che una scarpa pensata per grandi performance sportive merita e puo’ dire la sua anche dal punto di vista estetico, trasformandosi in un oggetto totalmente fashion.

E così sono partite le collaborazioni speciali e le limited edition. La prima il modello disegnato da Stella Mc Cartney. Ora è il turno di questa serie firmata J&D, acronimo che riprende i nomi di Dirk Schönberger & James Carnes, direttori creativi di Adidas. I modelli sono 2: la versione total white e quella tutta nera con suola bianca. Spiccano i materiali pregiati, come il tessuto primeknit mixato a dettagli in pelle con una sottile stampa ‘snake’. Prezzo al pubblico: 220 euro WWW.ADIDAS.COM


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ARIEL ARIGATO Axel Arigato è un giovane brand di calzature che definiremmo ‘cutting hedge’. L’azienda ha sede in Svezia, mentre il design è pariginio. Il risultato è una collezione sofisticata che spazia da eccentrici mocassini da uomo con nappine, a tutta una serie di scarpe e sneakers con suola in gomma. Le nostre preferite sono proprio le sneakers chukka con suola in gomma e tomaia in pelle con effetto ‘squame di pesce’, disponibili in rosso, nero o azzurro, con il sottile dettaglio del logo inciso in oro. Sul sito ufficiale costano 160 euro al pubblico. AXELARIGATO.COM

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ALL STAR CHUCK TAYLOR 70S X PLAY CDG Ecco la quarta collaborazione tra Converse e il brand fondato dal leggendario designer giapponese Rei Kawakubo. Esattamente come successo in passato, i cuori

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di Comme des Garçons vengono stampati sui modelli Converse anche in questa primavera/ estate 2015, più precisamente su All Star Chuck Taylor 70s (sia hi-top che low-top), modello che si distingue dagli altri per la suola leggermente più alta e per la punta in gomma più piccola.

Tomaia in tela rigorosamente bianca o nera, con il cuore rosso fuoco dell’artista newyorkese Filip Pagowski sul fianco per un classico intramontabile con una marcia in più.



AGNETTI, VIA PERANZONI 17/A, 62010 MACERATA, MARCHE AMR, VIA MARTIRI DELLA LIBERAZIONE 153 – 155, 16043 CHIAVARI, LIGURIA

BONVICINI, C.SO MATTEOTTI 21, 51016 MONTECATINI TERME, TOSCANA BOUTIQUE FRANCA LEONI, VIA CERCHIA 3, 47121 FORLI’ (FC)

ANTONIA, VIA CECCARINI 61/D, 47838 RICCIONE, EMILIA ROMAGNA ANTONIOLI, VIA PAOLI 1, 20143 MILANO, LOMBARDIA

BRUNA ROSSO, C.SO NIZZA 36, 12100 CUNEO, PIEMONTE CARAVAN, VIA V. EMANUELE 25/A, 12051 ALBA, PIEMONTE CARON, C.SO CAVOUR 96, 28041 ARONA (NO)

BANNER, VIA SANT’ANDREA 8/A, 20121 MILANO, LOMBARDIA BASE BLU, PIAZZA PODESTA’ 1, 21100 VARESE, LOMBARDIA BERNARDELLI, C.SO UMBERTO I 27, 46100 MANTOVA, LOMBARDIA

CASTANGIA 1850, VIA MANNO 61, 09124 CAGLIARI, SARDEGNA CENERE G.B., VIA JACOPO DA PONTE 18/20, 36061 BASSANO DEL GRAPPA, VENETO

BIFFI, C.SO GENOVA 6, 20123 MILANO, LOMBARDIA

COLLI, VIA RAFFAELLO SANZIO 10, 63039 SAN BENEDETTO DEL TRONTO, MARCHE

BIG BOSS, VIALE CARDUCCI 74, 44029 LIDO DEGLI ESTENSI (FE)

COLOGNESE 1882, C.SO MAZZINI 75, 31044 MONTEBELLUNA, VENETO

BINI SILVIA PASSEGGIATA,V.LE MARCONI 74, 55049 VIAREGGIO, TOSCANA

CORTECCI, BANCHI DI SOPRA 27, 53100 SIENA, TOSCANA COSE, C.SO CAMPI 53, 26100 CREMONA, LOMBARDIA

BIRBA’S, C.SO GARIBALDI 3, 33170 PODERNONE, FRIULI VENEZIA GIULIA

CUCCUINI, VIA RICASOLI 35, 57125 LIVORNO, TOSCANA

WAIT!

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Da oggi Wait! è distribuito in tutti i negozi del circuito “THE BEST SHOPS - CAMERA ITALIANA BUYER MODA”

CUMINI MODA, VIA S. DANIELE 3, 33013 GEMONA DEL FRIULI, FRIULI VENEZIA GIULIA D’ANIELLO, VIA ANIELLO PALIMBO 50/55, 81031 NAPOLI, CAMPANIA D’ANNA, C.SO VITTORIO EMANUELE 232/236, 84122 SALERNO, CAMPANIA

FELLA, PIAZZA DIAZ 12, 03043 CASSINO, LAZIO FIACCHINI, VIA IV NOVEMBRE, 55042 FORTE DEI MARMI (LU), TOSCANA FOLLI FOLLIE, C.SO PORTA BORSARI 42, 37121 VERONA, VENETO

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FRANZ KRALER, VIA DOLOMITI 46, 39034 DOBBIACO (BZ), TRANTINO ALTO ADIGE

DAVINCI, VIA F. DEL CAIRO 7/9, 21100 VARESE, LOMBARDIA

G&B NEGOZIO, VIA MAZZINI 18/A, 25025 FLERO, LOMBARDIA

DEGLI EFFETTI, PIAZZA CAPRANICA 75, 00186 ROMA, LAZIO DELLA MARTIRA, VIA ARIOSTO 4/B, 41012 CARPI, CAMPANIA

GALLERY, VIA IV NOVEMBRE 15/D, 55042 FORTE DEI MARMI, TOSCANA

DELL’OGLIO, VIA RUGGERO SETTIMO 26/B, 90141 PALERMO, SICILIA

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DOLCI TRAME, VIA DEL MORO 4, 53100 SIENA, TOSCANA

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ERALDO, VIA ROMA 92, 30022 CEGGIA, VENETO FAGNI, VIA CURTATONE E MONTANARA, 51100 PISTOIA, TOSCANA

IL CORTILE, C.SO CAVOUR 9, 28100 NOVARA, PIEMONTE IL DUOMO, P.ZZA DELLA REPUBBLICA 8, 28100 NOVARA, PIEMONTE


IL SELLAIO, SAN GIACOMO 1, 23880 CASATENOVO, LOMBARDIA

POMPOSI, VIA EMILIA 51, 27058 VOGHERA, LOMBARDIA

ITALIANI, C.SO UMBERTO 29, 65122 PESCARA, ABRUZZO

POZZILEI, VIA CARLO ALBERTO 20/23/25-C, 20052 MONZA, LOMBARDIA

JULIAN FASHION, VIALE MATTEOTTI 31, 48015 MILANO MARITTIMA, EMILIA ROMAGNA

RAIL, VIA S. MARTINO DELLA BATT. 5, 25121 BRESCIA,LOMBARDIA

L’INCONTRO, VIA CASTELMARALDO 1, 41100 MODENA, EMILIA ROMAGNA

RAIMONDI, VIA A. DIAZ 54, 48100 RAVENNA, EMILIA ROMAGNA

LA BOUTIQUE DI ADANI, P.ZZA GIUSEPPE MAZZINI 3, 41100 MODENA, ELIMIA ROMAGNA

RATTI, VIA ROSSINI 71, 61100 PESARO, MARCHE

LA CAPRESE PIU’, C.SO VITTORIO COLONNA 134, 80077 ISCHIA PORTO, CAMPANIA LA COUPOLE, SAN MARCO CALLE XXII MARZO 2366, 30124 VENEZIA, VENETO LE NOIR, VIA INDIPENDENZA 1, 41100 TREVISO, VENETO

RE ARTU’, VIA SAN SPIRIDIONE 3, 34121 TRIESTE, FRIULI VENEZIA GIULIA RUSSO CAPRI, VIA CAMERELLE 33, 80073 CAPRI, CAMPANIA SATU’, C.SO GARIBALDI 57, 29100 PIACENZA, EMILIA ROMAGNA

LEAM, VIA APPIA NUOVA 26, 00183 ROMA, LAZIO

SPINNAKER, C.SO GIACOMO MATTEOTTI 141, 18038 SANREMO (IM), LIGURIA

LINO RICCI, C.SO VANNUCCI 9/11, 06123 PERUGIA, UMBRIA

STEFANIA MODE, VIA TORREARSA 23/29, 91100 TRAPANI, SICILIA

LORD, VIA DI PALMA 25A, 74123 TARANTO, PUGLIA LORI, VIA MESTRINA 12, 30170 MESTRE, VENETO

STILMODA, VIA UDINE 4, 33054 LIGNANO SABBIADORO (UD), FRIULI VENEZIA GIULIA

LUCIANA BARI, VIA DANTE ALIGHIERI 27, 70121 BARI, PUGLIA

SUGAR, CORSO ITALIA 43/45, 52100 AREZZO, TOSCANA

LUISA, VIA GAMBALUNGA 28, 47921 RIMINI, EMILIA ROMAGNA LUISA VIA ROMA, VIA ROMA 19/21, 50123 FIRENZE, TOSCANA LUNGOLIVIGNO FASHION, VIA DA LA GESA 711, 23030 LIVIGNO, LOMBARDIA MANTOVANI, C.SO ITALIA 53, 52027 SAN GIOVANNI VALDARNO, TOSCANA MANTOVANI, C.SO LIBERTA’ 15, 20048 CARATE BRIANZA, LOMBARDIA MARIO D’ANNA, VIA GIUSEPPE MAZZINI 61, 81100 CASERTA, CAMPANIA MARIO FORNI, VIA ROMA 29/R, 16121 GENOVA, LIGURIA

SUIT, VIA 140° REGGIMENTO FANTERIA 24, 73100 LECCE, PUGLIA SUSI STORE, VIA UMBERTO I 104, 04100 LATINA, LAZIO TESSABIT, VIA MILANO 107, 22100 COMO, LOMBARDIA TIZIANA FAUSTI, P.ZZA DANTE 1/A, 24100 BERGAMO, LOMBARDIA TONY BOUTIQUE, VIA ROMA 24, 20013 MAGENTA, LOMBARDIA TORREGROSSA, VIA DELLA LIBERTA’ 5, 90139 PALERMO, SICILIA TRICOT, VIALE ROMA 77, 53042 CHIANCIANO TERME, TOSCANA

MAZZONI, VIA PIOL 52, 10098 RIVOLI, PIEMONTE

TUFANO, VIA CARLO ALBERTO 51, 80045 POMPEI, CAMPANIA

MINETTI, VIA ROMA 158, 13033 CASALE MONFERRATO, PIEMONTE

VALENTI, BORGO STRETTO 28, 56127 PISA,TOSCANA

MODE MIGNON, P.ZZA BERNARDINI 2, 55100 LUCCA, TOSCANA

VELA SHOP, VIA DEL MOLO, 07026 PORTO ROTONDO, SARDEGNA

MONTI, VIA FANTAGUZZI 13/14, 47521 CESENA, EMILIA ROMAGNA

VINICIO, P.ZZA MONUMENTO 3, 20025 LEGNANO, LOMBARDIA

NICK & SONS, VIA CAVOUR 119, 48100 RAVENNA, EMILIA ROMAGNA

VITALE, VIA FIRENZE 68, 88900 CROTONE, CALABRIA

NIDA, VIA MAZZINI 65, 81100 CASERTA, CAMPANIA

VIVA, VIA A. SAFFI 44, 15033 CASALE MONFERRATO, PIEMONTE

NUGNES 1920, C.SO VITTORIO EMANUELE 195, 76125 TRANI, PUGLIA O’, B.GO GIACOMO TOMMASINI 8/A, 43100 PARMA, EMILIA ROMAGNA OLEGGINI, VIA R CHIESA 23/25, 54100MASSA, TOSCANA PAPINI, C.SO ITALIA 48/50, 95129 CATANIA, SICILIA PARISI, C.SO UMBERTO 1, 98039 TAORMINA, SICILIA PAVIN ELEMENTS, CORSO PALLADIO 106, 36100 VICENZA, VENETO PELLIZZARI 1830, VIA VERDI 22, 29100 PIACENZA, EMILIA ROMAGNA PENELOPE, VIA A. GRAMSCI 16, 25122 BRESCIA, LOMBARDIA PERNIGOTTI, PIAZZA PITTALUGA 4R, 16167 GENOVA NERVI, LIGURIA

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Emilia Romagna

BOLOGNA BACK DOOR P.zza Galileo 3/a, 40123 Bologna ONO ARTE CONTEMPORANEA Via Santa Margherita 10, 40123 Bologna MINIMARKET BOLOGNA Strada Maggiore 21, 40123 Bologna SETTEMETRIQUADRATI Via Malcontenti 9/a, 40126 Bologna ELZAPOPPIN Via San Felice 36/A, 40122 Bologna LA FERRAMENTA Via Delle Moline 16/a, 40126 Bologna PROTEC Via Portanova 2, 40123 Bologna SCOUT Via Righi 10, 40126 Bologna ROBERTO CANEDA Via Lambertini 1/M, 40026 Imola (BO) DANGER SAS Via Viviani 17, 40062 Molinella (BO) JADER JEANS Via G. Vittorio 2/a int 1, 40056 Crespellano (BO) FERRARA MINIMARKET FERRARA Via Contrari 20, 44100 Ferrara ABB.AVORIO ANSALONI Via Bersaglieri del Po’ 37, 44100 Ferrara UFFA SNC Via Puccini 8/a, 44021 Codigoro (FE) CALIFORNIA Via Provenzali 3, 44042 Cento (FE) VANGUARD Via Bersaglieri del Po, 31/c, 44100 Ferrara MARCO MOREO INDUSTRIE Via Giordano Bruno 109, 63017 Porto san Giorgio (FE) CESENA MINIMARKET CESENA C.so Sozzi 78, 47023 Cesena GLITTER Via Biondini 19, 47121 Forlì BLACK SHEEP C.so Mazzini 10, 47023 Cesena (FC) PIPPO OLIMPICO Viale Roma 28, 47016 Predappio (FC)

SCOUT Via Battisti 22, 47023 Cesena (FC) MINIMARKET DEL RICICLO Via Roverella 9, 47521 Cesena CORNER22 Via Carbonari 20, 47521 Cesena (FC) PUNTO SPORT, Viale Carducci 171, 47042 Cesenatico (FC) MODENA MINIMARKET MODENA Via Cesare Battisti 33, 41100 ETTORE TARONI SHOWROOM Via Enrico Fermi 1/C, 41057 San Vito, Modena AMARANTO C.so Adriano 13 A, 41100 Modena EXTREME Via Sassi 1, 41100 Modena TRAPPER DI FLORI Via Libertà 34, 41029 Sestola (MO) BLOND SRL Via Alcide Garagnani 3, 41012 Carpi (MO) YANKEE DI CATTANI Corso A.Pio 36, 41012 Carpi (MO) ALESSANDRO G Via N.sauro 34 41013 Manzolino (MO) OFICINA P.zza G.Garibaldi 84, 41049 Sassuolo (MO) PARMA WOODEN STORE Borgo Giacomo Tommasini 12 43121 Parma BRANDO Strada della Repubblica 19, 43100 Parma CENTRO MODA Strada Farini 3, 43121 Parma SURFIN IN PARADISE Via Emilio Lepido 31/A, 3100 Parma VERDI PROMESSE Viale Pertini 5, 43044 Collecchio (PR) GALLERIA 70 SNC Piazza Ghiaia 25, 43100 Parma GIAMMARIA MONTACCHINI Via Cavour 10/b, 43100 Parma MINIMARKET PARMA, Strada Luigi Carlo Farini 52, 43121 Parma PIACENZA BACICCIA Via Dionigi Carli 7, 29100 Piacenza MAX FASHION P.zza Duomo 12-13, 29100 Piacenza SPEED SNC Corso Matteotti 46/c, 29015 Castel S.Giovanni (PC) TAMY E CO. Viale 20 settembre 136, 29100 Piacenza GOLDEN SPORT C.so Vittorio Emanuele 120, 29100 Piacenza L’ALTRO SPORT Via Felice Frasi 25/c, 29100 Piacenza WHITE Via Mazzini 5, Castel San Giovanni (PC) RAVENNA MINIMARKET RAVENNA Via Corrado Ricci 6, 48121 Ravenna SQUASH Via Maggiore 1, 48121 Ravenna SQUASH V.le della Lirica 57, 48121 Ravenna SQUASH V.le delle Nazioni 129, 48023 Marina di Ravenna (RA) GLUE CLOTHINGS Via Paolo Costa 16, 48121 Ravenna SPACE BOUTIQUE Viale Matteotti G. 26/A, 48015 Milano Marittima (RA) MADE & USED Viale Gramsci 43, 48015 Milano Marittima (RA) RESINA Via Roma 19, 48015 Milano Marittina (RA) CALZOLERIA DEL CORSO C.so Saffi 28/C, 48018 Faenza (RA) CODICE 7D Via Pistocchi 7/d, 48018 Faenza (RA) LIMBOAZUL Via della Lirica 33, 48124 Ravenna GRIFFI, Viale Matteotti 20, 48015 Milano Marittima (RA) REGGIO EMILIA MINIMARKET REGGIO EMILIA Via Migliorati 1/A, 42100 Reggio Emilia FUTURO Via Emilia S.Pietro 42100 Reggio Emilia MANHATTAN SNC Via Guido da Castello 8/e, 42100 Reggio Emilia MANIA Via Calderini 4, 42100 Reggio Emilia PIANETA UOMO Via Radici Sud 15, 42014 Castellara SPORT SERVICE SRL Viale dei Mille 24/a, 42100 Reggio Emilia T.LOOK Via val D’enza 176/a, 42026 Ciano d’Enza (RE) TABACCHI Via guido da castello 7/i, 42100 Reggio Emilia SCOUT Via Crispi 3, 42100 Reggio Emilia WEST L.T.D. via Toschi 13/D, 42100 Reggio Emilia ESPACE Via Gonzaga 4/I, 46016 Guastalla (RE) BARRIO BODEGA, Stradone Del Vescovado 1/C, 42121 Reggio Emilia RIMINI/RICCIONE BLOCK 60 Viale Milano 60, Riccione BOP STORE P.zzale Ceccarini, 47838 Riccione MINIMARKET RIMINI Via Sigismondo 17, 47900 Rimini CONVENIENCE MARKET Via Sigismondo 12, 47900 Rimini BAKAMAK Via Sigismondo 27, 47900 Rimini BACK STYLE Via Fratelli Cairoli 25, 47900 Rimini CALIFORNIA Via Roma 93, 47833 Morciano di Romagna (RN) KING SPORT Viale Bovio 56, 47841 Cattolica (RN) SKYWALKER Via P.Guidi 72, 47114 Bellaria (RN) MINIMARKET DEL RICICLO Via Sigismondo 12, 47923 Rimini SPACE Via Cairoli 43, 47900 Rimini CITY TANK Via Mentana 19/A, 47921Rimini AB RAPPRESENTANZE Via Salara 6/e, 48015 Cervia

Lazio

LATINA FRANKIE QUAKE Centro Comerciale Morbella, 04100 Latina FLORENZANI GIORGIO Via Friuli Venezia Giulia, 04019 Terracina (LT) RIETI FREESTYLE SPORT P.zza Oberdan 16, 02100 Rieti ROMA ALEXANDER Piazza di Spagna 51, 00187 Roma LEAM Via Appia Nuova 26, 00183 Roma PARIS Via di Priscilla 97/99, 00199 Roma


40 GRADI Via Virgilio 1/0, 00100 Roma CIRCOLO DEGLI ARTISTI Via Casilina Vecchia 42, 00100 Roma MONDOPOP Via dei Greci 30, 00187 Roma NIKI NIKA Via Del Leoncino 15, 00186 Roma SOUL FOOD Via S. Giovanni in Laterano 192/194 00187 Roma SUPER Via Leonina 42, 00184 Roma SUPERSTYLING Via Santa Maria Ausiliatrice 28, 00181 Roma EMPTY CONCEPT SHOP Viale Regina Margherita 14/a, 00198 Roma PENNY LANE C.so del Popolo 126, 00046 Grottaferrata (Roma) PEOPLE Via Romana 31, 00048 Nettuno (RM) DARWIN V.le G. Di Vittorio 14, 00030 Genazzano (RM) LA VECCHIA MINIERA P.zza Galileo Galilei 19, 00031 Artena (Roma) MINIMARKET ROMA, Via tuscolana 887, 00198 Roma VITERBO BRUMA SNC Via Cesare Dobici 37, 01100 Viterbo

Liguria

GENOVA BOX 86 Piazza Della Vittoria, 86/R. 16100 Genova KISS POLLY Strad.ne S. Agostino 26R 16123 Genova LA SPEZIA GALAX SARZANA Via Mazzini 20, 19038 Sarzana (SP) IMPERIA VICTORY MORGANA BAY C.so Trento e Trieste 16, 18038 San Remo (IM) NOMURI Via Cavour 14, 18010 San Remo (IM) PANIC SURF SHOP, Via Canepa 5, 18013 Diano Marina (IM) SAVONA HILABELA Via Milano 21, 17021 Alassio (SV)

Lombardia

BERGAMO BAZAAR WEAR Via S. Alessandro 23/b, 24122 Bergamo CLUB 88 Via Papa Giovanni XXIII 88, 24122 Bergamo SPIN-OFF Via S. Alessandro 52, 24122 Bergamo PLANET Piazzetta Santagiuliana, 24047 Treviglio (BG) BRESCIA WOODEN STORE Via L. Einaudi 21 25121 Brescia MINIMARKET BRESCIA Via Trieste 43/E, 25122 Brescia BAZAAR WEAR C.so Martiri della Libertà N.21/a, 25122 Brescia BELOTTI CALZATURE Via Tien An Men 15, Roncadelle (BS) FORBICE P.zza Vittorio Emanuele 48 25034 Orzinuovi (BS) GUALTIERO JEANS Via Francesca Nord 1, 25030 Roccafranca (BS) HANGARD Via XXVI Aprile n. 55, 25032 Chiari (BS) MAYBE Via Roma 23, 25039 Travagliato (BS) CA.ST. Distribution srl Via Palestro, 46 25034 Orzinuovi (BS) BAGLIONI JEANS Via Roma 78, 25040 Cortefranca (BS) TABO Via Nazario Sauro 5, 25015 Desenzano del Garda (BS) PUNTO ZERO Via Lungolago Marconi 18/A, 25049 Iseo (BS) COMO FRATELLI BUTTI Via Luini 1, 22100 Como POPCORKN SHOP & STYLING Via XX Settembre 8, 22100 Como CREMONA CLEOFE Via Trento e Trieste, 69, 26100 Cremona CHECK POINT Via Petofi 4, 26041 Casalmaggiore (CR) LECCO MARTINA STEFANO RAPRESENTANZE C/o Duplex - Contrada Improvvisata, 73046 Matino (LE) THREESIXTY Via del Pozzo 6, 23900 Lecco SCOUT Piazza Mario Cermenati 23900 Lecco MANTOVA CHECK POINT Via Virgiliana 16, 46100 Mantova CHECK POINT Via Mantova 48, 46041 Asola (MN) SPORTIME Via Orefici 29/31, 46100 Mantova SPORTIME Via Bracci 53, 46100 Mantova BIG ONE SHOP Via Grossi 11, Viadana (MN) MILANO ANTONIA BOUTIQUE Via Ponte Vetero 1 ang. Via Cusani, 20121 Milano ANTONIA MAN Via Ponte Vetero 9 ang. Via Sacchi, 20121 Milano 247 SHOWROOM Via Pestalozzi 4, Area San Cristoforo, 20143 Milano ADVANCED STUDIO SRL Corso Plebisciti 17, 20129 Milano (MI) BLUE DISTRIBUTION Via Dionigi Bussola 9, 20143 Milano CIRCOLO MAGNOLIA Via Circonvallazione Idroscalo, 41 20090 Segrate (MI) DICTIONARY C.so di Porta Ticinese 46, 20122 Milano DOT Via Pietro Giannone 4, 20154 Milano FALCONIERI Via Uberti 6, 20134 Milano FRAV Corso di Porta Ticinese, 83 ang. Via Vetere, 20123 Milano GIORGIO CRIPPA Via Comelico 3, 20135 Milano GLAMOUR IN ROSE Via Solferino 12, 20121 Milano GOA CORPORATION Via A.Sciesa 22,20135 Milano HOOP SHOP Via Dante 18, 20017 Rho (MI) IEFFE RAPPRESENTANZE Via Morimondo 16 (Ex Richard Ginori) 20143 Milano J.A.T. Via Morimondo 21, 20143 Milano JUMP Via Sciesa 2/a 20100 Milano JUMP Via Pacini 13, 20100 Milano

LUCA ROMA Via Suzzani 295, 20162 Milano MASCHERONI Via Prealpi 28, 20034 Giussano (MI) MINIMARKET MILANO Corso di Porta Ticinese 12, 20139 Milano MELODY MAKER Via Tortona 5, 20144 Milano MULINO DOKS DORA Toffetti 9 20139 Milano OLIMPIA D. via Carlo D’Adda, Milano PINK Via Friuli 19, 20135 Milano SAPI C.so Plebisciti 12, 20129 Milano SIZE MILANO Via Cascina Venina 7, 20090 Assago Milanofiori (MI) SKIPINTRO Via Donatello 2/m 20100, Milano SOTAVENTO V.le Lecchi 7/9, 20135 Milano SPECIAL C.so di Porta Ticinese 80, 20123 Milano STUDIO MILANO Via G. Bugatti 12, Milano OFFICINE TESSILI Showroom, Centro Le Pagode s.s. 11 padana superiore n° 30, 20063 Cernusco Sul Naviglio (MI) VINICIO DONNA Piazza Monumento 3, 20025 Legnano (MI) VINICIO UOMO Corso Italia 22, 20025 Legnano (MI) VF ITALIA, Via Varesina 158, 20156 Milano PURE C.so del Popolo 50/56 20038 Seregno (MI) MONZA E BRIANZA NORRGATAN Vicolo Lambro 1, 20900 Monza PESSINA ACTIVE Via Italia 3 Monza CARNELLI Via Italia 36, Monza SHAPE SRL Via degli Scotti 4, 20040 Busnago (MB) BALTIMORA STUDIO Via Aliprandi 19, 20900 Monza (MB) LOLLY C.so Libertà 37, 20031 Cesano Maderno (MB) AUGUSTO VERGANI P.zza Nazionale 15, 20056 Trezzo Sull’Adda (MI) PAVIA GLAMOUR CAFE’ C.so Cavour 20 (presso Centro Poli), 27100 Pavia MINERVA BAR & LOUNGE P.zza Mierva, 27100 Pavia SAFARA’ Via Strada Nuova, 27100 Pavia SUPER*FLY DELUXE Via Parodi 3, 27100 Pavia HOSTARIA DEL MERCATO VECCHIO Via C. Battisti 9, 27029 Vigevano (PV) GLAMOURCENTER Via Mondetti, 11/A 27029 Vigevano CENTRO POLISPORTIVO SANTA MARIA Via S. Maria 80, 27029 Vigevano (PV) SONDRIO BUNKER SHOP Via Bottarola 11, 23100 Sondrio THE PRESIDENT Via Trieste 58, 23100 Sondrio CONTATTO Via Vanoni 18, 23017 Morbegno (SO) VARESE RANE URBANE Via Del Cairo 1, 21100 Varese REFRESH SHOP V.le Garibaldi 27/A, 21026 Gavirate (VA) PACIFIC SHOP Largo San Giuseppe 3, 21052 Busto Arsizio (VA) PACIFIC SHOP Via Daniele Crespi 1, 21052 Busto Arsizio (VA) MARCO MOREO INDUSTRIE Via Damiano Chiesa 1, 21013 Gallarate (VA)LIMITED Viale Europa 4/c, 21010 Golasecca (VA)

Marche

ANCONA MINIMARKET ANCONA Corso Stamira 47, 60131 Ancona MBC Via Commercianti 7, 60019 Senigallia (AN) PHOENIX Via Albertini 36, Gross pad.12, 60131 Ancona UNDERGROUND LEGEND SRL Piazza Giuseppe Garibaldi 6, 60044 Fabriano (AN) MINIMARKET SENIGALLIA Corso 2 Giugno 50, 60019 Senigallia (AN) MINIMARKET FABRIANO, Via Beniamio Gigli 15, 60044 Fabriano SOLAZZI UOMO, C.so II Giugno 51, 60019 Senigallia (AN) ASCOLI PICENO EPTA Via Del Trivio 28, 63040 Ascoli Piceno URBAN STREET Viale Cavallotti 129, 63822 Porto San Giorgio (AP) BLAB Via Ugo Bassi 91, 63074 San Benedetto del Tronto (AP) FERMO SIX FEET UNDER, Via Mazzini 105, 63822 Porto San Giorgio (FM) MACERATA MARCO MOREO INDUSTRIE Via Ascoli 10/12, 62010 Montecosaro (MC) SNOWY SUMMIT Via C. Vanni 141, 62014 Corridonia (MC) MINIMARKET CIVITANOVA MARCHE, C.so Dalmazia 105, 62012 Civitanova Marche (MC) PESARO URBINO MINIMARKET FANO Corso Matteotti 88, 61032 Fano (PU) PESCARA T.U.B. THE URBAN BOX Via Gobetti 184/186, 65121 Pescara

Molise

CAMPOBASSO A.D. 59 Fashion Shop Via Ferrari 59, 86100 Campobasso COCOLOCO Piazza G.Pepe 56, 86100 Campobasso

Piemonte

ALESSANDRIA MINIMARKET ALESSANDRIA Via dei Martiri 31, 15100 Alessandria ASTI EHY! SHOP Interno Corso Alfieri 241, 14100 Asti BIELLA SUPERSTAR Via Italia 82, 13886 Biella (BI) TORINO


PINK NOISE Via Somalia 6, 10127 Torino FLOWER DISTRIBUTION Via Bologna 220, 10154 Torino SPAZIO 211 Via Cigna 211, 10154 Torino SERAFINO FERRUCCIO Via Val Prato 68, 10155 Torino STICKY FINGERS Via delle Orfane 24 D, 10100 FRAV via Po 3, 10100 Torino FRAV Via Bonelli 11, 10100 Torino FULL 80 Via Bologna 220, Int. 17/20, 10152 Torino YOU YOU SHOP P.zza Vittorio Veneto 12/F, 10123 Torino FRAV P.zza S. Marta 4, 10015 Ivrea (To) VERBANO-CUSIO-OSSOLA MINIMARKET DOMODOSSOLA, V. G. Marconi 17, 28845 Domobossola (VB) VERCELLI NOVE Piazza Palazzo Vecchio 9, 13100 Vercelli VALENTINO TOP Via Fratelli Laviny 15-19, 13100 Vercell

Puglia

BARLETTA-ANDRIA-TRANI MAFE’ GALLERY Via Mario Pagano 176, 70059 Trani (BAT) ROOMS 18:20 Via Firenze 28, 76123 Andria (BT) BARI BANANA MOON C.so Cavour 45, 70122 Bari CULP DENIM Via Sparano 101, 70121 Bari CULPADO Via Sparano 85, 70121 Bari I FANIZZI Via Sparano 48, 70121 Bari I FANIZZI Via Melo 9/11, 70121 Bari I FANIZZI C.so Benedetto Croce 195 70121 Bari OLIVER STONE Corso Cavour 103, 70121 Bari UNKNOWN Via Principe Amedeo 98, 70123 Bari MAISON STUDIO Via isonzo 2 76011 Bisceglie (BA) VINCENZO ZAGARIA Via S. Giuseppe 5, 70014 Conversano (BA) BRINDISI SUITE P.zza G.Matteotti 9, 72100 Brindisi G.M. Via Gorizia 65, 72021 Francavilla Fontana (BR) FOGGIA MANHATTAN FASHION STORE C.so Garibaldi 23, 71100 Foggia LECCE MAKING SHOWROOM, Strada Statale Arnesano-Novoli, Uscita Tangenziale 11, Novoli Salice S. 73010 MINIMARKET GALLIPOLI, C.so Roma 51, 73014 Gallpoli (LE) TARANTO SHOPPING VOGUE Via Campania 137, 74121 Taranto L’UOMO Via Acclavio 56, 74123 Taranto SANGIORGIO VITO C/O SNEAKERS FOR LIFE Via della pace 43, 74013 Ginosa (TA)

Sardegna

CAGLIARI MONOMUSICSHOP, Via Eleonora d’Arborea, 09125 Cagliari NEW YORK P.zza Martiri, 09100 Cagliari EMANUELE VASSENA Via Bulgaria 1/a, 90045 Quartu Sant’Elena (CA)

Sicilia

CATANIA IBRIDI, Corso Italia 23, 95125 Catania MATAS C.so Umberto 239/241, 95024 Acireale (CT) DOMENICO LEOTTA Via G. Verdi 37, 95030 Nicolosi (CT) MESSINA CHIRICO BOUTIQUE SRL Via Dei Mille 68-70, 98122 Messina PALERMO MINIMARKET PALERMO Via Principe di Belmonte 61, 90123 Palermo ERDAGOSTUDIOS Via F.Ferrari Orsi 78 Piano Semi interrato-1, 90123 Palermo (PA) TRAPANI LOOK BOOK Via G. Amendola 10-12, 91011 Alcamo (TP)

Toscana

AREZZO MINIMARKET AREZZO Via Tolletta 3, 52100 Arezzo VOGA SHOP Via De Redi 3, 52100 Arezzo MANTOVANI C.so Italia 49, 25027 San Giovanni Val d’Arno (AR) BAZAAR ABBIGLIAMENTO Via Roma 83/85, 52014 Ponte a Poppi (AR) FIRENZE GERARD LOFT Via dei Pecori 36/R, 50100 Firenze FLOW STORE Via Vecchietti 20/26, 50100 Firenze GLUE FIRENZE ALTERNATIVE CONCEPT SPACE c/o U.S. Affrico Viale Manfredo Fanti 20, 50100 Firenze GOLD Via Verdi 19/R 50100 Firenze GOLD Via Gioberti 54/R 50100 Firenze GRIFFE Via G. Ambrosoli 52-6, 50136 Firenze SOCIETÈ ANONYME Via G.B. Niccolini 3/F 50121 Firenze VERDE GIOIA Via Santo Stefano 102, 50013 Campi Bisenzio (FI) NAIVE Via Giuseppe del Papa 57, 50053 Empoli (FI) EMIVLAB Via F.Meucci 17/19, 50012 Bagno a Ripoli (FI) PITT UNITED Via Di Porto 99, 50018 Scandicci (FI) MAZZANTI & BANDINELLI Via Massimo D’Antona 17, 50019 Sesto Fiorentino (FI)

112 114

GROSSETO MILK Via Cavour 1, 58100 Grosseto LIMI TED Via Amorotti 21, 58022 Follonica (GR) LIVORNO CUCCUINI Via Ricasoli 35, 57125 Livorno LUCCA GIGOLO’ Via Calderia 10, 55100 Lucca LENCI Via Santa Croce 36, 55100 Lucca PIETRASANTA MINIMARKET PIETRASANTA Via Giuseppe Mazzini 50, 55045 Pietrasanta (LU) FIACCHINI Via Carducci 8/A, 55042 Forte dei Marmi (LU) PISA GIGOLÒ C.so Italia 51, 56125 Pisa ROYALE STORE P.zza San Paolo all’Orto 2, 56125 Pisa DIVO Via Di Bientina 64, 56020 Santa Maria Monte (PI) DIVO C.so Matteotti 24, 56025 Pontedera (PI) BEAT Corso Matteotti n. 139 – Pontedera (PI) MAZZEI Via I Maggio 18, 56025 Pontedera (PI) PISTOIA BONVICINI C.so Matteotti 21, 51016 Montecatini Terme (PT) SIMONE MIGLIORINI ABBIGLIAMENTO Via Del Can Bianco 8, 51100 Pistoia PRATO POP P.zza Sant’Antonino 15, 59100 Prato LION SHOP Via Pasubio 12/30, 59100 Prato SIENA OZ SHOP Via XX Settembre 31, 53036 Poggibonsi (SI)

Trentino Alto Adige

BOLZANO A STORE Via Bottai 4, 39100 Bolzano TRENTO KOSMOS GALLERY Via Manci 75, 38122 Trento SEVEN BEST Galleria Partigiani 7, 38122 Trento KOSMOS Borgo S. Caterina 25, 38068 Rovereto (TN) SURF PLANET, Via Sarca Vecchio 1, 38069, Nago-Torbole(TN)

Umbria

PERUGIA 323 BEST, Via Anfiteatro 18/20, 06049 Spoleto (PG) SMOOTH Via Settevalli 298, 06129 Perugia COOLCHA SRL Via A. da Sangallo 17/F, 06034 Foligno (PG) CAVALLO PAZZO (FRIENDS) C.so Cavour 15, 06034 Foligno (PG) DODI SPORT V.le Umbria 50, 06063 Magione (PG) LO STRACCIAIO Via XXIV Maggio 35/b, 06055 Marsciano (PG) BEST, Via Firenze 36, 06083 Bastia Umbra (PG) TERNI SARTORIALIST (HOTEL) Via Del Leone 2/4, 05100 Terni

Valle d’Aosta

AOSTA MORAMARCO 33 Via S. Anselmo 33, 11100 Aosta OFFICINETESSILI - BARRADUE S.N.C. Via Hotel des Etats, 9/11, 11100 Aosta

Veneto

PADOVA MINIMARKET PADOVA Corso Umberto I 6, 35127 Padova MAGLIFICIO CIEFFE SRL Pass. Del Bottesin 15, 35028 Piove di Sacco (PD) SACO SAS Via Corsica 17, 35127 Padova ROVIGO EDWARD Via Trento 9, 45100 Rovigo TREVISO PROSPECTING by Slash, Piazza della Dogana 10, 31100 Treviso (TV) VENEZIA BRICK LANE man street style, Via Cairoli 106, 30031 Dolo (VE) DAVIDE SPORT di Davide Liva, P.zza Marconi 27, 30038 Spinea (VE) HOTSTUFF Via Bafile, 30016 Lido di Jesolo (VE) SPINAZZE’ Via Como 1, 30027 San Donà di Piave (VE) CENTRO TOM, Via Caltana 169, 30036 S. Maria di Sala (VE) VICENZA WOODEN STORE Piazzotto Montevecchio 30 36061 Bassano Del Grappa (VI) ATOM PLASTIC Via Schiavonetti 16, 36061 Bassano Del Grappa (VI) CLACSON Via Jacopo da Ponte 10/12, 36061 Bassano del Grappa (VI) EIGHTBALL Via Schiavonetti 22, 36061 Bassano del Grappa (VI) FREE STYLE Via B. Bizzio 4, 36050 Bolzano Vicentino (VI) VERONA HI-TEC, VIA FAPANNI 38, 30171 MESTRE (VE) WOODEN STORE Via Fama 15 37121 Verona MINIMARKET VERONA Via Stella 10, 37121 Verona FOLKS Via Sole 7, 37121 Verona DOUBLE FIVE SRL Via Adua 16, 37121 Verona MR GULLIVER Via San Vitale 37/E, 37129 Verona FASHION NO VICTIM Via Morgagni 4/a, 37135 Verona BLUE DISTRIBUTION SRL Via Pietro Vassanelli 52, Bussolengo (VR) L’AQUILONE, Corso Garibaldi 11, 37069 Villafranca di Verona (VR)




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