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Gesundheit durch eigene Aktivitäten fördern 34 Promozione della salute attraverso l'attività

Gesundheitsförderung durch Aktivität Promozione della salute attraverso l'attività

Gianpaolo Pellegrini, Lugano Gianpaolo Pellegrini, Lugano

«Genau in diesem Augenblick steht dort, wo du bist, ein Haus, mit deinem Namen. Du bist der einzige Eigentümer, aber die Hausschlüssel hast du vor langer Zeit verloren. So stehst du vor verschlossener Tür und erkennst nur die Fassade. Du wohnst nicht darin. Dieses Haus, Rückzugsort deiner verborgensten, fernsten Erinnerungen, ist dein Körper.» Thérèse Bertherat, «Guarire con l'antiginnastica», Verlag Mondadori, Mailand 1978

Der Beruf der Rettungssanitäterin und des Rettungssanitäters weist Besonderheiten auf, unregelmässige Bewegung etwa mit schnellen übergangslosen Wechseln von besonders ruhigen Momenten zu Situationen, in denen der Einbezug der Physis äusserst intensiv sein kann. Der Rettungssanitäter übt seine Tätigkeit mit grossem Körpereinsatz aus, sowohl in physischer Hinsicht als auch im nonverbalen kommunikativen Ausdruck, in den Gesten und Handlungen und im Gesichtsausdruck, der oft auf andere Art schwer zu unterdrückende Gemütszustände verbirgt. Rettung vor Spitaleinweisung ist ebenfalls durch eine starke emotionale Belastung gekennzeichnet, aufgrund des Zusammentreffens mit Personen, die einen besonders leid- und schmerzvollen Moment in ihrem Leben durchmachen. Stressvermeidung ist dabei besonders relevant. Entscheidungen werden schnellst möglich zielbewusst gefällt und bisweilen wirkt sich die übernommene Verantwortung dann als persönlicher Stress auf den Rettungssanitäter aus.

Wunsch nach geeigneten Übungen

Im Oktober 2017 habe ich einer Gruppe von Fachpersonen, die die Rettungssanitäter-Ausbildung an der höheren Krankenpflegefachschule in Lugano (SSSCI) absolvierten, einen kurzen Erhebungsbogen unterbreitet mit Fragen zur physischen Kondition, Körperhaltung und Ernährung in den beiden wesentlichen Lebensbereichen, im Berufs- und im Privatleben. Die Fragen zur körperlichen Bewegung sind vollkommen gegenteilig beantwortet worden. Knapp die Hälfte der Rettungssanitäter hat bestätigt, in der Freizeit mehr als zweimal pro Woche einer körperlichen Aktivität nachzugehen. Nimmt man diejenigen hinzu, die wenigstens einmal pro Woche körperlich aktiv sind, werden fast 82 Prozent erreicht, eine sicherlich beruhigende Anzahl.

Genau umgekehrte Prozentzahlen werden bei den Antworten über die Bewegungsmöglichkeiten am Arbeitsplatz erreicht. In den abschliessenden Betrachtungen dieser Untersuchung wurde der Schwerpunkt auf «In questo preciso istante, nel punto stesso in cui ti trovi, c'è una casa con il tuo nome. Ne sei l'unico proprietario ma, molto tempo fa, ne hai perduto le chiavi. Così rimani chiuso fuori, e ne conosci soltanto la facciata. Non ci abiti. Questa casa, rifugio dei tuoi ricordi più nascosti, più lontani, è il tuo corpo.» Thérèse Bertherat, «Guarire con l'antiginnastica», ed. Mondadori, Milano 1978

La professione di soccorritore include caratteristiche specifiche quali per esempio un'attività fisica irregolare in cui si passa rapidamente, senza soluzione di continuità, da momenti particolarmente tranquilli ad altri dove il coinvolgimento fisico può essere molto intenso. Il soccorritore svolge la sua attività facendo largo uso del proprio corpo inteso sia in senso fisico sia nell'es pressione comunicativa non verbale, nei gesti, nelle azioni, nelle espressioni che spesso possono mascherare stati d'animo altrimenti difficilmente reprimibili. Il soccorso in ambito preospedaliero si caratterizza anche per l'alto impatto emotivo, dovuto all'incontro con persone che stanno vivendo un momento della loro vita di particolare disagio e dolore. La gestione dello stress assume un'importanza rilevante, le decisioni vanno prese rapidamente, con determinazione e talvolta l'assunzione della responsabilità incide sullo stress personale del soccorritore.

Bisogno di competenze adeguate

Nel mese di ottobre del 2017 ho sottoposto a un gruppo di professionisti che hanno seguito la formazione per soccorritori diplomati della Scuola specializzata superiore in cure infermieristiche di Lugano (SSSCI) un breve questionario con domande inerenti la condizione fisica, la postura e l'alimentazione, nei due domini principali della vita, quello professionale e quello privato. Le domande sull'attività fisica hanno generato due risposte completamente diverse. Nel tempo libero dal lavoro quasi la metà dei soccorritori ha confermato che riesce a svolgere attività fisica più di due volte durante la settimana. Se si aggiungono coloro che svolgono attività fisica almeno una volta la settimana, si arriva a quasi l'82%, un dato certamente confortante.

Le percentuali si rovesciano specularmente nelle risposte alla domanda inerente la possibilità di svolgere attività fisica sul posto di lavoro. Nelle riflessioni conclusive di questa inchiesta l'attenzione è stata posta sulla difficoltà nel prendersi cura di sé attraverso l'attività fisica o la frequenza a corsi in palestra, e sull'importanza del rinforzo muscolare. È stato esplicitato chiaramente da più parti il bisogno di

die Schwierigkeit gelegt, durch Bewegung oder die Teilnahme an Kursen in Sporthallen für sich selbst zu sorgen, und auf die Bedeutung der Stärkung der Muskulatur. Von mehreren Seiten wurde klar das Bedürfnis geäussert, die eigenen Kenntnisse von Übungen für den Erhalt der physischen Kondition zu erweitern. Gewünscht wurde eine stärkere Einbeziehung der Arbeitgeber, um sie besser auf Fragen der Gesundheit und des Wohlbefindens des eigenen Personals sensibilisieren zu können. Die eigentlichen Protagonisten dieser Sensibilisierung bleiben aber die Rettungssanitäter selbst, die in einen offenen und fachlich kompetenten Dialog mit ihren Arbeitgebern treten müssen.

Delegierte Verantwortung

Wenn wir über Gesundheit und Wohlbefinden sprechen, denken wir oft an Spezialisten, denen wir unsere Probleme schildern und denen wir uns anvertrauen, weil sie uns helfen, die Probleme zu lösen. Bei physischen Gesundheitsproblemen wenden wir uns an den Allgemein- oder Facharzt. Mit psychischen Problemen gehen wir zum Psychologen und Psychotherapeuten oder aber direkt zum Psychiater. Umgebungsbedingte Einschränkungen des Wohlbefindens löst der Ingenieur oder Architekt. Manche wenden sich an Freunde, die wahren Freunde, um sich Hilfe zu suchen.

Die Verantwortung für das eigene Leben legen wir jedenfalls in fremde Hände. Und wir merken gar nicht, dass wir nicht mehr, wie es Thérèse Bertherat in ihrem Buch «Heilen durch Antigymnastik» genannt hat, «Herren in unserem eigenen Haus sind, also unseres Körpers».

Mir gefällt die Vorstellung vom Individuum Mensch, und also vom Rettungssanitäter, als Bewohner des eigenen Körpers. Oft ist uns nicht einmal bewusst, wie wichtig und bisweilen notwendig der Einsatz des Körpers oder von Körperteilen für die Ausstrahlung und Kommunikation mit anderen Personen ist bzw. sind. Um dieses Bewusstsein zu erlangen, müssen wir in der Lage sein, die Mitteilungen und Signale unseres Körpers an uns wahrnehmen zu können.

Gesundheit als Empowerment

Empowerment ist ein englischer Begriff, der ins Deutsche übersetzt werden kann mit «Handlungsfähigkeit verleihen, in die Lage versetzen». Es stammt vom Verb empower mit einer doppelten Bedeutungsnuance, verstanden sowohl als die Art, ein bestimmtes Resultat zu erzielen, als auch als Resultat selbst, also als Subjekt im empowerten Zustand. Empowerment ist sowohl ein Prozess als auch sein Ergebnis, als Resultat einer Abfolge von Lernerfahrungen, die ein Subjekt in die Lage versetzen, Hilflosigkeit zu überwinden. Ein Wissen, wie man es macht, ein Sein-Können, gekennzeichnet durch ein Vertrauen auf sich selbst und die Fähigkeit, sich mit der umgebenden Realität zu konfrontieren und Erfahrungen zu sammeln. Auf Empowerment ausgerichtete Handlungen und Eingriffe zielen aumentare le proprie conoscenze su esercizi e programmi per il mantenimento della condizione fisica. Si è auspicato un maggior coinvolgimento dei datori di lavoro in modo da poterli sensibilizzare maggiormente sulle problematiche della salute e del benessere del proprio personale. I veri protagonisti di questa sensibilizzazione rimangono comunque i soccorritori stessi che devono instaurare un dialogo aperto e professionalmente competente con i loro datori di lavoro.

Responsabilità delegata

Quando si parla di salute e di benessere si fa spesso riferimento e ci si affida a degli specialisti cui sottoponiamo i nostri problemi e questi ci aiutano a risolverli. Per problemi di salute di tipo fisico facciamo capo al medico, generico o specialista a dipendenza del problema. Per problemi di tipo psicologico ci si rivolge allo psicologo o allo psicoterapeuta quando non ci si rivolge direttamente allo psichiatra. I problemi del benessere legato all'ambiente ecco che ce li risolve l'ingegnere o l'architetto. Qualcuno si rivolge agli amici, quelli veri, per farsi aiutare.

Si lascia la responsabilità della propria vita in mano ad altri. Non ci si rende conto che non si è più padroni di quella che Thérèse Bertherat nel suo libro «Guarire con l'antiginnastica» definisce «la nostra prima casa, ossia il nostro corpo».

Mi piace pensare all'individuo uomo, e quindi anche soccorritore, come a un abitatore del proprio corpo. Spesso non ci si rende nemmeno conto di quanto sia importante, a volte necessario, utilizzare il corpo o parti di esso per trasmettere e comunicare con altre persone. Ma per poterlo fare dobbiamo sapere come ascoltare i messaggi e i segnali che il corpo stesso ci trasmette.

La salute come strumento di empowerment

Empowerment è una parola inglese che può essere tradotta in italiano con conferire poteri, mettere in grado di. Deriva dal verbo to empower che include una duplice sfumatura di significato intendendo sia il processo per raggiungere un certo risultato, sia il risultato stesso, cioè lo stato empowered del soggetto. Empowerment si connota come processo e prodotto, risultato cioè di un'evoluzione di esperienze di apprendimento che portano un soggetto a superare una condizione di impotenza. Un saper fare e un saper essere caratterizzati da una condizione di fiducia in sé stessi e dalla capacità di sperimentare e di confrontarsi con la realtà circostante. Le azioni e gli interventi centrati sull'empowerment mirano a rafforzare il potere di scelta degli individui, migliorandone le competenze e le conoscenze in un'ottica di emancipazione politica oltre che terapeutica. Per me Empowerment significa soprattutto coinvolgimento e partecipazione consapevole e attiva di tutti gli attori interessati a un progetto specifico, qualunque esso sia, personale, professionale o sociale.

Un poster con 6 esercizi

Cosa proporre di concreto e realizzabile per contribuire in qualche modo al miglio-

auf eine Stärkung der individuellen Entscheidungsfähigkeit durch Verbesserung der Kompetenzen und Kenntnisse auch im Hinblick auf politische und nicht nur therapeutische Emanzipation. Für mich bedeutet Empowerment vor allem Teilnahme und aktives und bewusstes Mitwirken aller handelnden Personen, die in einem spezifischen, egal welchen persönlichen, professionellen oder sozialen Projekt, arbeiten.

Ein Poster mit 6 Übungen

Was kann konkret und realistisch vorgeschlagen werden, um einen Beitrag zur Verbesserung der physischen Kondition oder zumindest für eine grössere Sensibilisierung für dieses Problem zu leisten? Ich kam eher zufällig auf die Idee des Posters, als ich irgendwo las, dass in einem grossen Hotel in den Gängen zu den Umkleidekabinen für das Personal an den Wänden einige Poster mit Entspannungs- und Entkrampfungsübungen aufgehängt waren. Da den Angestellten des Hotels diese Übungen jeden Tag unter die Augen kamen, konnten sie sie nutzen.

Warum also nicht am Sitz der Rettungssanitäter an einem Ort, an dem sie in jedem Fall vorbeikommen, nachdem sie von ihren Einsätzen zurückgekehrt sind und die Regenerationsverfahren durchlaufen haben, ein Poster aufhängen mit derselben Art von Übungen? Die Hoffnung besteht, dass sie früher oder später genau wie die Hotelangestellten einen Nutzen daraus ziehen können. Mit diesem Poster sind die Erwartungen verbunden, die Betreffenden für eine Art von Empowerment zu gewinnen, das ihnen ein Bewusstsein vermittelt von ihrem Potenzial und ihren Ressourcen. Individuelle Ziel-Kompetenzen werden erweitert und vervollständigt. Stimuliert wird dadurch ein interdisziplinärer Parcours, der einen kontinuierlichen Austausch und Vergleich mit den Kollegen ramento della condizione fisica o almeno a un aumento della sensibilizzazione nei confronti di questa problematica. L'idea del poster nasce quasi per caso leggendo da qualche parte che in un grande albergo erano stati posizionati, nel corridoio che conduce agli spogliatoi del personale, alcuni poster che mostravano esercizi di rilassamento e decontrazione. Il fatto di trovarsi quotidianamente sotto gli occhi questi esercizi avrebbe consentito ai dipendenti dell'albergo di approfittarne.

Allora perché non appendere un poster, con lo stesso tipo di esercizi in un luogo della sede dove i soccorritori passano di sicuro quando rientrano dai loro interventi e hanno espletato le procedure di ristabilimento. La speranza è quella che presto o tardi anche loro, come i dipendenti del grande albergo, ne possano approfittare. Le aspettative di questo poster sono quelle di riuscire a coinvolgere gli attori interessati in una forma di empowerment che li renda consapevoli delle loro potenzialità e delle loro risorse. Le competenze personali da raggiungere vanno ampliate e completate. Uno stimolo questo per intraprendere un percorso interdisciplinare che favorisca lo scambio e il confronto continuo con colleghi e specialisti in una crescita professionale determinata e coerente, con un programma moderno, dinamico e rispettoso dei bisogni di tutti gli attori coinvolti.

Esercizi fattibili in qualsiasi momento

Il poster propone sei esercizi che sono stati pensati e realizzati in collaborazione con la classe del terzo anno della formazione per Operatori per la Promozione dell'Attività Fisica e della Salute (OPAFS) del Centro Professionale Sociosanitario di Lugano (CPS), durante l'anno scolastico 2017–2018.

Gli esercizi sono stati studiati in modo da permetterne

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und Fachkräften für ein zielbewusstes und kohärentes berufliches Wachstum fördert, mittels eines zeitgemässen und dynamischen Programms, das die Bedürfnisse aller Beteiligten berücksichtigt.

Übungen jederzeit machbar

Mit dem Poster werden sechs Übungen vorgeschlagen, die in Zusammenarbeit mit der Klasse des dritten Berufsschuljahres für Fachfrauen/ Fachmänner Bewegungs- und Gesundheitsförderung (OPAFS) des Centro Professionale Sociosanitario di Lugano (CPS) im Schuljahr 2017–2018 erdacht und entwickelt wurden. Die Übungen wurden so gestaltet, dass sie praktiziert werden können, ohne Uniformen und Arbeitsschuhe auszuziehen und ohne sich setzen oder auf den Boden legen zu müssen. Der Rettungssanitäter bleibt in jedem Moment einsatzbereit. Sie sind leicht durchzuführen und konzentrieren sich auf diejenigen Körperteile (Hals, Schultern, Arme, Rumpf und Beine), die Rettungssanitäter vornehmlich bei Rettungseinsätzen beanspruchen. Sie werden langsam durchgeführt, in einem möglichst ruhigen vom Einsatzkontext entfernten Ambiente.

Für alle Übungen wird ein mindestens zweimaliges Wiederholen für jede Körperseite empfohlen. Aus der aufrechten Körperhaltung im perfekten Gleichgewicht auf beiden Beinen langsam die angezeigte Position einnehmen, fünf tiefe Atemzüge lang halten und langsam in die Ruhestellung zurückkehren. Das Poster.

Il Poster.

la realizzazione senza dover togliere l'uniforme o gli scarponi e senza doversi sedere o sdraiare a terra. Il soccorri-

Der Autor

Gianpaolo Pellegrini ist Rettungssanitäter IVR/SRK. Der ehemalige Dozent an der Höheren Krankenpflegefachschule in Lugano (SSSCI) und am Centro professionale Sociosanitario Lugano (CPS) ist heute Mitarbeiter am Centro Simulazione CPS Lugano (Cesi). Das Quellenverzeichnis, eine Liste mit empfohlener Literatur und Infos zum Poster können beim Autor (gianpaolo. pellegrini@bluewin.ch) angefordert werden. Poster: Luca Pellegrini, Master of Arts HES-SO in Design, major in Type.

L’autore

Gianpaolo Pellegrini è soccorritore professionale IAS/CRS. Gia docente presso la Scuola specializzata superiore in cure infermieristiche di Lugano (SSSCI) e il Centro professionale Sociosanitario Lugano (CPS) è oggi collaboratore del Centro Simulazione CPS Lugano (CeSi). L'elenco delle fonti, un elenco con la letteratura consigliata e informazioni sul poster possono essere richiesti all'autore (gianpaolo.pellegrini@bluewin.ch). Poster: Luca Pellegrini, Master of Arts HES-SO in Design, major in Type. tore rimane operativo e pronto a partire in ogni momento. Sono semplici nella loro esecuzione e vanno a interessare quelle parti del corpo (collo, spalle, braccia, tronco e gambe) che il soccorritore utilizza maggiormente durante gli interventi di soccorso. Vanno eseguiti lentamente, senza fretta, in un ambiente il più possibile tranquillo e lontano dal contesto operativo. Per ogni esercizio si consigliano almeno due ripetizioni per ogni lato del corpo. Dalla postura eretta, in perfetto equilibrio sulle gambe, raggiungere lentamente la posizione illustrata, mantenerla durante cinque respirazioni profonde quindi tornare lentamente alla posizione di riposo.

RS-Studierende organisieren sich Création de l’Association des Étudiants Ambulanciers (A.E.A)

Bei einem Praktikum im Spital wurde Loïc Schrag, ehemaliger Student der ES ASUR in Mont-sur-Lausanne, mit der Problematik der Vertretung der studierenden Rettungssanitäter in der Branche konfrontiert. Was wissen die direkten Gegenüber (Spitäler, Ärzte usw.) über die RSGrundausbildung? Haben wir da nicht einen Mangel an Informationen oder Kenntnissen? Sind die Sudierenden gute Botschafterinnen und Botschafter ihrer Ausbildung?

Diese Fragen wurden dann als Kern seiner Diplomarbeit übernommen und es hat sich herausgestellt, dass diese Problematik für die befragten Studierenden tatsächlich sehr aktuell ist. Eine der in Betracht gezogenen Massnahmen war die Gründung eines Verbands mit dem Ziel, die Vertretung der studierenden Rettungssanitäter sicherzustellen. Seitdem hat sich ein Team gebildet, das sich von nun an um den Aufbau des Projektes kümmert, das auch von der Leitung der ES ASUR unterstützt wird.

Nun wird am 8. November 2021 die erste Generalversammlung zur Gründung des Verbands namens Association des Étudiants Ambulanciers (A.E.A) stattfinden. Auch wenn die richtigen Ziele und Statuten erst dann diskutiert werden, die Hauptlinien zeichnen sich schon ab. Die Studierenden der ES ASUR werden als Aktivmitglieder aufgenommen, aber die Frage der MitgliedDer QR-Code für die Anmeldung zur ersten Generalversammlung im November.

Le QR-Code pour l’inscription pour l'assemblée générale en novembre.

schaft der aus anderen Schulen (Genf, Bern usw.) stammenden Studierenden bleibt offen. Tatsächlich betrifft das Ausgangsproblem alle Studierenden, egal wo sie studieren. Überdies ist bereits vorgesehen, dass die Transportsanitäter und die Rettungssanitäter HF auch beitreten können, damit auch sie ihre Erfahrung beitragen können. Um die laufenden Geschäfte zu erledigen, hat der Verband drei Ressortleitungen vorgesehen: 1. Kommunikation und Partner, 2. Veranstaltungen, 3. Klinikum. Das Ziel ist, dass jedes Mitglied die Möglichkeit haben soll, sich nach seinen persönlichen Interessen und Erfahrungen dem einen oder anderen anzuschliessen.

Das Vorbereitungsteam freut sich darauf, zukünftige Mitglieder bei der ersten Generalversammlung zu begrüssen. Mehr Informationen werden bald zur Verfügung stehen, aber interessierte Personen können heute schon der Entwicklung des Projektes auf Facebook und Instagram folgen. Für weitere Informationen: contact@etudiants-ambulanciers.ch. ls. Lors d’un stage en service intra-hospitalier, Loïc Schrag, ancien étudiant de 3ème année à l’ES ASUR au Mont-sur-Lausanne, a été confronté à la problématique de la représentativité de l’étudiant ambulancier. Que savent nos partenaires directs (services hospitaliers, SMUR, médecins, etc.) sur la formation initiale? Y’aurait-il un manque d’informations ou un manque de connaissances? Les étudiants sont-ils de bons ambassadeurs de la formation?

Ces questionnements ont donc été le centre d’un travail de diplôme qui a notamment démontré que cette problématique est réellement ressentie auprès des étudiants ambulanciers interrogés. L’une des pistes d’actions retenue a été la création d’une association, avec pour but d’assurer la représentation de l’étudiant Ambulancier. Une équipe s’est depuis constituée et assure désormais diverses tâches nécessaires à la construction du projet, qui est notamment soutenu par la direction de l’ES ASUR. le 8 novembre 2021 aura lieu l’assemblée générale constitutive. Même si le fil conducteur des buts et statuts sera débattu à cette date, plusieurs contours se dessines peu à peu. En effet, les étudiants de l’ES ASUR pourront y adhérer comme membres actifs. Cependant, l’adhésion d’autres étudiants en provenance de diverses écoles (Genève, Berne, etc.) reste une question ouverte. En effet, la problématique initiale concerne chaque étudiant, quelques soit leur lieu de formation. De surcroît, il est d’ores et déjà prévu que les Techniciens/nnes Ambulanciers/ ières et Ambulancier/ières ES puissent adhérer afin d’y apporter leurs expertises professionnelles. Afin d’assurer les affaires courantes, l’association prévoit la création de trois dicastères: 1. Communication et partenaires, 2. Événementiel, 3. Clinique. L’objectif étant que chaque adhérent puisse s’affilier à l’un ou l’autre, selon ses préférences et expériences. Une seule date à retenir: 8 novembre 2021. Toute l’équipe se réjouit d’accueillir ses futurs membres lors de l’assemblée générale constitutive. Des informations seront bientôt disponibles mais il est déjà possible de suivre l’évolution sur les réseaux sociaux Facebook et Instagram. Pour tout autre renseignements: contact@etudiants-ambulanciers.ch. ls.

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Erscheinungsweise Viermal pro Jahr

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