Messina 1: Il Faro luglio-agosto 2019

Page 1

ANNO VI – n. 52 – Luglio-Agosto 2019

CAMPO ESTIVO 2018 Base scout “Montargano” Mascali (CT) Photo by Adolfo Settembre

Pubblicazione online non periodica Riservata esclusivamente ai soci e-mail: messina_il_faro@masci.it - https://mascimessina.wixsite.com/website

Il Faro – Luglio-Agosto 2019

Pagina 1


La Vara dell’Assunta - Una devozione lunga quasi 500 anni L’utilizzo del carro trionfale risale infatti al 21 ottobre del 1535 quando l’imperatore Carlo V transitò in Sicilia dopo la conquista di Tunisi. La macchina, opportunamente modificata in cima, al posto della figura del Padre Eterno che sorregge la Vergine Maria, presentava la statua raffigurante l'imperatore con le insegne della vittoria in mano. Il 2 novembre 1571 con Giovanni d'Austria vittorioso nella Battaglia di Lepanto, lo spettacolo del carro trionfale con le medesime strutture fu ripetuto apportando le dovute modifiche al personaggio posto in cima al pinnacolo principale. La vara odierna è alta circa 14 metri, è pesante intorno alle 8 tonnellate e poggia su grandi scivoli metallici; il basamento sul quale gravitano i grossi manufatti plasmati a mo' di tronchi (allegorie di sovrapposizione e stratificazione di nuvole), è denominato cippu 'a Vara. Tutt'intorno una struttura a telaio permette la dislocazione di decine di timonieri che hanno il compito di mantenere in asse o direzionare il mezzo in movimento. Daniela Carnazza

Hanno collaborato a questo numero: Nino Bongiovanni, Lillo Brigandì, Nino Camuto, Daniela Carnazza, Carmelo Casano, Patrizia Ciappina e Irene Manganaro.

IN QUESTO NUMERO La Vara dell’Assunta. Una devozione lunga quasi 500 anni di Daniela Carnazza pag. 2 Ora et labora di Carmelo Casano

pag. 3

La lunga notte di Francesco Maurolico di Patrizia Ciappina

pag. 4

Il Cammino della Porziuncola di Nino Bongiovanni

pag. 5

Il borgo dei pescatori “Vaccarelle” di Lillo Brigandì

pag. 6

Chiese aperte sul mare. Omaggio a Maria Costa di Patrizia Ciappina

pag. 7

Appello al Parlamento europeo

pag. 8

La Legge Scout – Art. 2 di Nino Camuto

pag. 9

Notizie brevi di Irene Manganaro

pag. 10

L’angolo del filatelico

pag. 11

Edizioni scout

pag. 11

Date da ricordare

pag. 12

Il Faro – Luglio-Agosto 2019

Pagina 2


“Ora et labora” di Carmelo Casano

11-14/07/2019 Il Masci ha organizzato, presso la Base Scout di Sala (Rieti) dedicata a Riccardo Della Rocca, un interessante Campo “Ora et labora” sulla preghiera ed il lavoro dei cristiani nella città degli uomini.

Il Campo ha cercato di scoprire insieme cosa significa essere adulto scout e laico nella società e nella chiesa, con l’aiuto del lavoro e della preghiera e con la guida di alcune riflessioni. Durante il Campo è intervenuto il Vescovo di Rieti, Monsignor Domenico Pompili. Dopo una doverosa introduzione sul periodo storico di San Benedetto (480-547), di San Francesco (1181-1226), di San Domenico (1170-1207) e dei rispettivi ordini religiosi e sul contesto geografico (la Valle Santa di Rieti) entra nel merito del tema dell’incontro.

«La celebre espressione attribuita a San Benedetto “Ora et labora”è presente nella regola con il testo originario“Ora, lege et labora”. La cosa più consistente tra “Ora et labora”è la particella “et”. Non si tratta di due attività giustapposte: prima si prega poi si lavora ma si tratta di questa straordinaria invenzione cristiana. Non l'hanno inventata né San Benedetto né San Francesco ma in qualche modo, come profeti sono stati chiamati a far riemergere, a tenere in connessione, la preghiera e il lavoro. La preghiera è il nostro modo di lavorare e lavorare è la nostra forma di pregare. “et”è dunque l’elemento cardine che sta dentro una grande proposta che, mai come in questi ultimi decenni, è stata significativamente oggetto di attenzione anche da parte del mondo imprenditoriale e del mondo del lavoro.

Potrà sembrare strano ma San Benedetto sta facendo scuola anche all'interno del mondo del business perché si ravvisa in questa regula sancti benedicti un modello che, traslato ai nostri giorni, può offrire elementi di innovazione nella stessa metodica del lavoro.» Il campo è stato animato da Luigi Cioffi, Segretario Nazionale.

Il Faro – Luglio-Agosto 2019

Pagina 3


La lunga notte di Francesco Maurolico di Patrizia Ciappina

22/07/2019 Invariabilmente, quando sento parlare di Maurolico, la mente mi rimanda all'adolescenza, trascorsa tra impegno e spensieratezza e tra i corridoi e le aule del "mio" liceo.

E se, da ragazzina, il suo nome era come "cristallizzato" tra le sue mura oggi, da adulta, mi sono spesso chiesta come fosse veramente Francesco. L'uomo e lo studioso...

Il Faro – Luglio-Agosto 2019

L'Associazione AURA con la manifestazione "La lunga notte di Francesco Maurolico", presso la Chiesa San Giovanni di Malta, mi ha permesso di esplorare il suo vissuto attraverso un variegato excursus; ho potuto apprezzare il geografo e cartografo, l'artista, l'osservatore, il vir doctissimus litterarum, il traduttore e cosĂŹ via ... spaziando tra cultura e scienza allietata dalla Corale polifonica "Luca Marenzio".

Pagina 4


Il Cammino della Porziuncola di Nino Bongiovanni

01/08/2019 Santuario Gesù Ecce Homo, Calvaruso (ME) 1_ ESPRIMERE RAMMARICO: dico: Mi dispiace; 2_ ASSUMERSI LE PROPRIE RESPONSABILITA': dico: Ho sbagliato; 3_ CERCARE DI RIMEDIARE: dico: Voglio ricostruire; 4_ IMPEGNARSI SINCERAMENTE: dico. Cambio oggi; 5_ CHIEDERE PERDONO: dico: Perdonami.

Ore 21.00 incontro in piazzetta. Appena arrivati 1a sorpresa: sperimentiamo un "nuovo" senso di comunità, sorrisi gentili e saluti amichevoli di persone a noi sconosciute!

Lungo la salita, dietro a quella Croce ... Stasera "Francesco" ci viene incontro: "Vieni, voglio portarti in Paradiso".

E poi intraprendiamo il "cammino del Perdono", unica luce quella delle candele, sperimentando insieme e meditando ciascuno nel proprio cuore, i 5 Passi del Perdono: Il Faro – Luglio-Agosto 2019

Pagina 5


Il borgo dei pescatori “Vaccarelle” di Lillo Brigandì

04/08/2019 Sì è svolta in località Pace la cerimonia di scopertura della nuova Targa toponomastica “Borgo Dei Pescatori Vaccarelle”. L’evento svoltosi alla presenza di Autorità religiose, civili e militari è stato ideato e voluto dal circolo socio culturale “Borgo Vaccarelle” presieduto dal rag. Nicola Donato. A coordinare l’iniziativa volta a promuovere i valori e le tradizioni marinare, l'”avv. Silvana Paratore che ha sottolineato l’importanza di valorizzare il legame con le radici del territorio e di salvaguardare l’ambiente individuando nel Borgo Marinaro il punto di riferimento delle attività di pesca e di recupero delle tradizioni marinare.

Volontaria, l’associazione Nazionale Marinai d’Italia, il Presidente della VI Circoscrizione

Maurizio Mangraviti accompagnato dal consigliere Giovanni Donato, la Comunità M.A.S.C.I. Messina 1 “Il Faro”, il dott. Pippo Previti in rappresentanza della Direzione “Cultura” della Città Metropolitana di Messina, l’UNUCI e il Cav. Mimmo Gerbasi Direttore Del Museo Etnoantropologico di Castanea “I ferri du misteri”. A concludere l’evento l’attore Nico Zancle ha interpretato delle poesie dedicate al mare.

Dopo i saluti del Presidente Donato, ha preso la parola l’assessore Dafne Musolino, la quale ha illustrato l’impegno profuso dall’amministrazione comunale per la tutela dei litorali e delle spiagge e ha quindi proceduto alla scopertura della targa benedetta dal diacono Saverio Falcone e realizzata dall’artista prof. Francesco Arena. Presenti alla manifestazione il Ten. Alessandro Chierighini del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza di Messina, la Guardia Costiera

Il Faro – Luglio-Agosto 2019

Pagina 6


Chiese Aperte sul mare Omaggio a Maria Costa di Patrizia Ciappina

05/08/2019 Una voce del mare, una voce in cui vibra l'essenza di una poetessa, Maria Costa, già dichiarata patrimonio Unesco.

Lei dipinge, canta, suona, danza in siciliano e le basta un guizzo per rendere poesia quel suo sentire ..." "Artigiana della parola" così la definisce monsignor Letterio Gulletta presentandola nel suo sequel di parole, suoni e rime culminanti nello "Sfrattu" in cui Maria è la voce del mare, voce di madre di quei pesci incappati nella rete.

Una "voce del mare", e lei ci teneva a sottolinearlo. E di quel mare ne ha la possenza evocativa e la tragicità nonché talune, rare dolcezze. "... Lei pensava in dialetto, si confrontava in dialetto, creava in dialetto con quell'immediatezza e vivezza di immagini che, a noi, non abituati al dialetto, sfuggono, non sono più nella nostra sintassi logica. Artigiana delle parole, provocatrice delle emozioni!

Il Faro – Luglio-Agosto 2019

Pagina 7


La Legge Scout di Nino Camuto

Art. 2 - Lo Scout è leale (verso il suo paese, i suoi genitori, i suoi capi e i suoi subordinati) Formulazione originale di Baden-Powell: A Scout is loyal to the King, his country, his officers, his parents, his employers, and those under him.

nella formulazione originale definitiva (sì, perché B. P. lo corresse più volte negli anni) recita: “A Scout is loyal (to the King, his Country, his officers, his parents, his employers, and those under him)”, e che noi abbiamo tradotto con “lo Scout è leale”. Però loyal in inglese non significa leale, bensì fedele. Perciò la traduzione corretta sarebbe: “Lo scout è fedele”. Pertanto utilizzando, nel secondo articolo della Legge scout, sempre il concetto di lealtà ci ha allontanato dal vero significato che voleva dare il Fondatore, non a caso posto per secondo subito dopo il primo che riguarda l’onore e la fiducia.

Capita ogni tanto - traducendo un testo dall’inglese - di lasciarci fuorviare dalla somiglianza di due parole nelle due lingue e di procedere a una traduzione sbagliata; come sicuramente sapete se ad esempio traducessi factory con fattoria, avrei sbagliato, perché fattoria in inglese si dice farm e factory invece significa fabbrica. Lo stesso errore sicuramente è stato fatto fin dall’inizio nella traduzione italiana del secondo articolo della Legge scout scritto da B.-P., che Il Faro – Luglio-Agosto 2019

Mario Sica scriveva: “Mentre non si può essere fedeli senza essere leali, non è vero il contrario: la lealtà non Pagina 8


include necessariamente la fedeltà. Pensiamo a due coniugi che non si amino più e che anzi provino un sentimento per altre persone. Possono comportarsi con lealtà reciproca - e cioè con franchezza, sincerità, onestà - dicendosi tutto: ma la loro fedeltà sarà probabilmente venuta meno.” Ecco il punto: la lealtà a cui facciamo riferimento deve essere più di quanto comunemente si intenda con questo termine: siamo chiamati come Scout ad essere fedeli ai nostri ideali, e a portarli avanti con lealtà, convinzione e determinazione. Non siamo chiamati ad essere fedeli come lo sanno essere i cani, ma come lo può essere un individuo che rimane saldamente legato ai suoi valori. Il termine lealtà invece deriva dal latino legalitas: facile collegare questa parola al concetto di legalità, che si riferisce normalmente ad un’azione o un comportamento aderente alle leggi in vigore.

Perciò, anche la lealtà si esprime attraverso l’adesione ad uno schema di regole, condivise nella comunità in cui si vive, e sulle quali siamo Il Faro – Luglio-Agosto 2019

giudicati dagli altri. Lo insegniamo dall’inizio ai Lupetti ed alle Coccinelle: la lealtà è uno dei principi educativi cui verte buona parte della metodologia delle prime Branche, incentrata appunto sul gioco, e sul gioco leale. Se mi comporto correttamente a quelle regole sono leale, se mi comporto in m o d o s c o r r e t t o sono sleale. Quindi il secondo articolo della Legge scout ci propone un modo con cui intendere la nostra vita e i nostri rapporti con gli altri, ed anche una modalità precisa con cui rapportarci con tutti gli altri articoli della stessa Legge: e allora saremo lealmente fraterni, lealmente ubbidienti, lealmente servizievoli, lealmente laboriosi, ecc. ecc. E il concetto di fedeltà caro a B.-P. ci chiede uno sforzo in più: ci chiede di aderire fino in fondo a questo schema di valori, di farli nostri spontaneamente … in una parola di essere fedeli. Questa riflessione sulla lealtà non è differenziabile: gli Scout sono chiamati ad essere leali allo stesso modo, senza distinzione. Ma c’è di più. Sono chiamati ad essere leali – come recita l’articolo completo nella versione di B.-P. – nei confronti del nostro Paese, dei nostri superiori o subordinati. Ma dobbiamo anche riconoscere la lealtà di chi ci amministra, di chi ci governa, di chi dirige il nostro lavoro o di chi lavora alle nostre dipendenze è un nostro diritto non essere fedeli (ma leali sì, sempre!) a chi non è leale con noi, a chi tradisce la nostra fiducia, a chi non opera in quella lealtà-legalità i cui principi sono condivisi e accettati. Sì, perché la nostra fedeltà, quella a cui puntava B.-P., non riguarda le persone ma le idee, non gli individui ma ciò che essi testimoniano (io sono fedele a mia moglie perché sono fedele all’idea di matrimonio, al Sacramento che mi vuole unito ad una sola donna per la vita), altrimenti si tratterebbe della fedeltà del cane, che rimane fedele al padrone anche se maltrattato. Questo il senso da dare al concetto di lealtà/ fedeltà espresso nella nostra Legge.

Pagina 9


N NO OT TIIZZIIEE B BR REEV VII Chiese aperte sul mare

Palio di Erimata

Chiesa Cuore Immacolato di Maria

04/08/2019 – Rometta Si sono sfidati a singolar partita Saraceni e Bizantini sulla scacchiera di Piazza Margherita ma non prima di aver sfilato per le vie del centro in un vorticare di costumi, sventolar e rotear di bandiere e rulli di tamburi.

15/07/2019 A Paradiso un'oasi di spiritualità, delicata e intensa, pulsante come il mare che "vive" ai piedi della scalinata. Le corde dei nostri cuori hanno vibrato all'unisono per le sensazioni scaturite da una adorazione eucaristica sapientemente guidata da don Fosco Nicoletti e mirabilmente animata dal Gruppo "Padre nostro Padre di tutti".

La peonia. Il fiore che guarisce

Dai Cortili all’Agorà 26/07/2019 – Roccavaldina Nell'edizione di quest'anno una duplice e piacevole sorpresa: la riapertura al pubblico, per oggi, della bella chiesetta all'interno della Villa e il concerto, al suo interno, del nostro amico Giovanni Renzo con le sue personalissime "creature". All'esterno, negli ampi giardini, intrattenimento enogastronomico tra saporiti sughi al suino nero, piadine ripiene, assaggini vari, ottimi vini e delicate marmellate con accostamenti stravaganti ma d'effetto! Grazie alla pro loco locale per la splendida serata e l'ottima compagnia.

Il Faro – Luglio-Agosto 2019

23/08/2019 Castello aragonese di Montalbano. Io ed Eugenia alias Maria Eugenia Mobilia e il suo nuovo libro "La peonia". Come descrivere Eugenia? Uno spirito libero ingabbiato nella ferrea corazza delle convenzioni. Partorita dal ventre dell'Elicona, cullata dai venti profumati dell'Argimusco, baloccata dalle muse e custodita dall'Orante che benevola l'osserva dall'alto della sua granitica immobilità. In lei alcuni vedono una "Pasionaria", io riconosco una donna poliedrica, originale, colta, sensibile, stravagante, il cui spirito libero si è finalmente liberato e trasfuso nei suoi libri!

Pagina 10


Busta postale “Fondazione Banco Alimentare” Emissione di una busta postale ordinaria appartenente alla serie tematica “Il senso civico”. Tiratura: 50.000 esemplari. Il recto della busta reca in alto a destra, entro un riquadro fluorescente, l’impronta di affrancatura, con simulazione di dentellatura, che interpreta il generoso atto di donazione di una parte della propria “spesa” per rispondere al bisogno di quanti vivono nella povertà. In basso è riprodotto il logo del 30° anniversario dell’istituzione della Fondazione Banco Alimentare. Completano l’emissione le date “1989-2019”, la scritta “Italia” e l’indicazione tariffaria “B”. Sotto l’impronta di affrancatura, quattro righe continue destinate all’indirizzo del destinatario. L’interno della busta riproduce, su un fondo di colore blu, l’emblema della Repubblica Italiana e la scritta “Ministero dello sviluppo economico” ripetuti a tappeto per l’intera superficie.

Clan “Zenit” Busto Arsizio 3 Agesci a cura di Federica Frattini “La Freccia Rossa. 1949: diario di un’impresa scout attraverso l’Europa” TIPI Edizioni Il volume, in collaborazione con la Pattuglia del Kraal, con il patrocinio dell’Organizzazione Mondiale del Movimento Scout e il contributo della Fondazione Don Gnocchi, si apre con la presentazione di Federica Mogherini, Alto Commissario UE per gli Affari Esteri. Il raid motociclistico Milano-Oslo fu organizzato da don Carlo Gnocchi in collaborazione con gli scouts milanesi guidati da don Andrea Ghetti. L’impresa ebbe un’eco grandissima e passò alla storia con l’appellativo di “Freccia Rossa”, per via del colore dei venticinque “Guzzini” da 65 cc di cilindrata che il 17 luglio 1949 partirono dal capoluogo lombardo verso la Scandinavia per tracciare una via d’amore lunga 1.800 chilometri in riscatto del dolore delle innocenti vittime della guerra appena finita. Un messaggio che ha dato vita a una grande avventura di pace per ricostruire le città, ma soprattutto gli uomini: «Sulle ali della Freccia Rossa - ebbe a scrivere don Gnocchi - la voce dei piccoli mutilati di guerra invita l’Europa all’amore e alla pace». La colonna dei guzzini (uno dei quali è oggi esposto come cimelio al museo milanese del beato don Carlo Gnocchi) attraversò la Svizzera, la Germania Occidentale, la Francia, il Belgio, l’Olanda, il Lussemburgo, la Danimarca, la Svezia per poi giungere in Norvegia. Ovunque l’accoglienza per il raid fu entusiastica e i partecipanti poterono diffondere durante le varie tappe il messaggio loro affidato da don Gnocchi e diretto a tutti gli uomini di buona volontà. A Parigi “La Freccia Rossa” fu ricevuta dal sindaco e sfilò agli Champs Eliseè scortata dalla polizia fra gli applausi della folla. A Bruxelles ci fu l’ospitalità delle organizzazioni belghe per la protezione e l’assistenza all’infanzia mutilata, mentre a Brema, città devastata dalla guerra, i protagonisti del raid trovarono da parte dei ragazzi tedeschi un’accoglienza fraterna, indimenticabile. Giunti in Norvegia, vennero accolti con ricevimenti, a cui si aggiunsero tra l’altro gli elogi del principe ereditario della Corona norvegese, del sindaco di Oslo e del governo per l’opera umanitaria di don Gnocchi e per l’impresa. Quei ragazzi non furono protagonisti di uno sforzo vano. Anzi. Essi portarono in giro per l’Europa la nobile esortazione dei mutilatini («Noi ci vogliamo bene: anche se i nostri padri si sono odiati. Vogliamo che tutti si amino e in nome del nostro dolore chiediamo pace fra gli uomini. Aiutateci, poiché soltanto nella serenità troveremo la forza per affrontare la vita»). Gli anni successivi dimostrarono - a proposito di Europa e di solidarietà ai mutilatini - che quel sogno era l’anticamera della realtà.

Il Faro – Luglio-Agosto 2019

Pagina 11


DATE DA RICORDARE

Tutte le domeniche ore 9 attività in sede- Ore 11,00 S. Messa a Montalto 25 Agosto 2019: Giornata del Creato nel parco di Montalto 5 Settembre 2019: Cena a casa accoglienza “Aurelio”

Dalla Zona: 7 Settembre 2019 ore 18,00: Consiglio di Zona nuova sede Messina 3 Dal Regionale: 29 Settembre 2019: Consiglio Regionale a Messina 4-6 Ottobre 2019: Campo di Formazione “Nuovi stili di vita” in Sicilia

Dal Nazionale: 20-22 Settembre 2019: Consiglio Nazionale a Roma 21-22 Settembre 2019: Festa della Transumanza ad Amatrice 18-20 Ottobre 2019: Assemblea Nazionale elettiva a Sacrofano (Roma) 16-17 Novembre 2019: Consiglio Nazionale MASCI Straordinario a Roma 22-24 Novembre 2019: Campo Laudato si’ e Agenda 2030 a Genova

Dall’Internazionale: 8-10 Ottobre 2019: Consegna appello a Bruxelles 2020: XXIX World Conference I.S.G.F. in Spagna

Il Faro – Luglio-Agosto 2019

Pagina 12


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.