Il Faro n.57 Gennaio 2020

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ANNO VIII – n. 57 – Gennaio 2020

CAMPO ESTIVO 2018 Base scout “Montargano” Mascali (CT) Photo by Adolfo Settembre Pubblicazione online non periodica Riservata esclusivamente ai soci e-mail: messina_il_faro@masci.it - https://mascimessina.wixsite.com/website

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L’Agenda 2030 dell’O.N.U. L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 target o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. Iniziamo da questo numero un’analisi dell’Agenda e dei singoli Obiettivi. Carmelo Casano Hanno collaborato a questo numero: Nino Bongiovanni, Lillo Brigandì, Nino Camuto, Daniela Carnazza, Carmelo Casano, Patrizia Ciappina, Davide Comunale.

IN QUESTO NUMERO L’agenda 2030 dell’O.N.U. di Carmelo Casano La Pace: cammino di speranza di Carmelo Casano Giornata Nazionale del Tricolore di Lillo Brigandì Il battesimo di Cristo di Daniela Carnazza Concerto alla Chiesa Gesù e Maria delle Trombe di Patrizia Ciappina Giubileo scout a Ganzirri di Nino Bongiovanni Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile di Carmelo Casano La Legge Scout – Art. 7 di Nino Camuto Un cammino lungo 10 anni di Davide Comunale Notizie brevi Montalto com’era Date da ricordare

Eventi nazionali 2020 - Formazione - Educazione Permanente

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La pace: cammino di speranza di Carmelo Casano

01/01/2020 Si è svolta a Messina la tradizionale marcia contro le guerre proposta dalla Comunità di Sant’Egidio.

Gli interventi dei presenti, riprendendo il tema scelto dal pontefice “La Pace come cammino di speranza: dialogo, riconciliazione e conversione ecologica”, hanno affermato fortemente che la pace si può raggiunge attraverso un dialogo tra tutti e facendo un cammino comunitario. Il corteo, partito da piazza Cairoli, con le fiaccole accese dalla lanterna della "Luce della Pace di Betlemme", si è snodato lungo il Viale San Martino e si è poi concluso nella chiesa di San Nicolò con un momento di preghiera ecumenica e universale.

Presenti alla marcia il vescovo ausiliare monsignor. Cesare Di Pietro, il presidente della comunità islamica, Mohamed Refaat, l’imam del Marocco, rappresentanti di altre confessioni religiose, membri di associazioni e movimenti e semplici cittadini. Come ormai consuetudine, le comunità Masci di Messina hanno raccolto l’invito e, insieme alle altre associazioni, hanno iniziato l’anno marciando con un passo di pace.

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Giornata Nazionale del Tricolore di Lillo Brigandì

07/01/2020 Gremito il Salone delle Bandiere per l’incontro promosso in occasione della Giornata Nazionale del Tricolore dal titolo: Simboli, valori e prospettive del processo di unificazione nazionale dal 1861 ad oggi: evento promosso dall'ANIOMRID Associazione nazionale insigniti dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Decorati - coordinato e moderato dal Cavaliere della Repubblica avv. Silvana Paratore delegato territoriale per Messina e Provincia.

Dopo i saluti dell'Assessore comunale Dafne Musolino che ha ribadito l’importanza di celebrare la Giornata Nazionale del Tricolore istituita con legge 31.12.1996 n. 671, è intervenuto il Presidente Nazionale ANIOMRID Cav. Ufficiale della Repubblica Francesco Frazzetta che ha presentato l’associazione che si ispira agli ideali della Costituzione Italiana, ai principi della Dichiarazione Universale dei diritti dell’Uomo ed ai principi del libero associazionismo ed il cui scopo è riunire le persone insignite delle Onorificenze della Repubblica Italiana ed i decorati. Hanno suscitato interesse le relazioni del prof. Luigi D'Andrea che ha ricostruito in chiave storico giuridica il potere simbolico cromatico del Tricolore nazionale ricollegandolo ai valori sanciti dalla Costituzione; del Commendatore della Repubblica Prof. Corrado Savasta dell’Università Dante Alighieri di Reggio Calabria che ha chiarito il tema della differente valenza e finalità degli strumenti grafici dello stemma soffermandosi in particolare sulla simbologia laica non priva di complesse e delicate implicazioni dell’emblema della Repubblica italiana. Seguito il contributo del prof. Stefano Salvatore Scoca ordinario di Diritto Amministrativo all’Università internazionale Dante Alighieri di Reggio Calabria (nipote del membro dell'assemblea costituente che ha scritto l'art. 53 Cost) che ha affrontato, con i peculiari strumenti di analisi propri del diritto amministrativo, la delicata e complessa tematica della continuità istituzionale tra il Regno d'Italia e la Repubblica italiana.

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A concludere la tavola rotonda l'ing. Mario Paolo Mega che ha relazionato sull'unita nazionale nel sistema infrastrutture. Lo Stretto di Messina e la continuità territoriale analizzando le criticità e cogliendo le prospettive della conurbazione logicovettoriale nello Stretto di Messina. Numerosi gli studenti del Liceo La Farina e dell’istituto Basile diretti dalla prof.ssa Pucci Prestipino. A porgere i saluti per le scuole, il prof. Nino Carabellò che ha sottolineato la speranza che celebrazioni come quella della giornata nazionale del tricolore facendo riscoprire la storia, possano consentire di vivere in modo più critico e consapevole il presente. Presenti il Viceprefetto di Messina dott.ssa Natalia Ruggeri, il Capitano di Fregata Felice Miraglia, Vicecomandante del Nucleo di Supporto logistico Marina Militare di Messina; il Ten. Col. Lorenzo Italiano comandante del Reparto Comando e supporti tattici Aosta; il Lgt Gaetano Ilacqua comandante della stazione dei carabinieri di Messina Arcivescovado; il 1° maresciallo Nicola Branca del Reparto comando e supporti tattici Aosta; il Direttore dell’Agenzia delle Dogane di Messina dott. Ivan Spina; il Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Messina dott. Giovanni Cavallaro; la dott.ssa Maurizia Longo Dirigente emerito dell’Autorità di sistema portuale dello Stretto; il Tenente dei Carabinieri Marco Dolci coordinatore regionale dei volontari di guerra e commissario provinciale combattenti e reduci; l’associazione nazionale del Fante rappresentata dal consigliere nazionale Commendatore della Repubblica prof. Domenico Venuti; la Guardia Costiera Volontaria; la Comunità MASCI Messina 1 Il Faro. A fine evento lo scambio di gagliardetti dell’ANIOMRID alle autorità presenti ed ai relatori.

Fare memoria delle vicende legate al Tricolore, ha concluso la Paratore, può significare “non perdere le radici” di chi ci ha preceduto nella costruzione dell’Unità d’Italia e soprattutto mantenere vivi i sentimenti e gli ideali che sono presenti nella nostra Costituzione.

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Il battesimo di Cristo di El Greco di Daniela Carnazza

09/01/2020 Nella Chiesa S. Maria di Porto Salvo si è tenuta la catechesi degli adulti con la lettura iconologica del dipinto "Battesimo di Cristo" di El Greco in preparazione del tema di domenica prossima. Hanno accompagnato con i loro flauti quattro allievi del Conservatorio Corelli in collaborazione con l'Associazione orchestra da camera di Messina con apprezzati interventi musicali, spaziando dalla musica da camera a quella moderna.

In questo autoritratto El Greco, aveva circa 60 anni e viveva a Toledo. È stato un pittore, scultore e architetto greco, vissuto in Italia ed in Spagna. È tra le figure più importanti del tardo Rinascimento spagnolo. Nato nel 1541 nell’isola di Creta, allora parte della Repubblica di Venezia e centro, all'epoca, di un importante movimento pittorico postbizantino chiamato Scuola cretese, dopo l'apprendistato come pittore di icone, diventò maestro d'arte seguendo il corso di quella tradizione artistica, prima di intraprendere, all'età di 26 anni, il viaggio verso Venezia, usuale meta dei pittori greci dell'epoca. Nel 1567 si trasferì nella Serenissima, lasciando Creta e la propria moglie, probabilmente per trovare nuovi sbocchi di mercato e per confrontarsi direttamente con le famose botteghe di Tiziano, Bassano, Tintoretto e Il Faro – Gennaio 2020

Veronese. Nel 1570 si recò anche a Roma, dove aprì una bottega e dipinse una serie di opere. In realtà El Greco si chiamava Domenicos Theotokopoulos. E questo è il cartiglio con il quale si è firmato nel dipinto. Durante il soggiorno in Italia modificò il suo stile in modo sostanziale, arricchendolo con elementi tratti dal manierismo e dal Rinascimento veneziano, ispirati soprattutto al Tintoretto nelle linee sinuose e allungate, nel senso del movimento e nella drammaticità dell'illuminazione, e al tardo Tiziano nell'uso del colore. Nel 1577 si trasferì a Toledo, in Spagna, dove visse e lavorò fino al giorno della morte. Proprio a Toledo ricevette numerose importanti commissioni e realizzò alcune delle sue opere più importanti e conosciute. Il “Battesimo di Cristo” è un dipinto realizzato intorno al 1597 e conservato nel Museo del Prado a Madrid. Originalmente fu composto per la pala d'altare del Collegio di Agustinas di Doña María de Aragón, a Madrid, che poi divenne la sede del senato spagnolo. La composizione è divisa in due piani. Uno inferiore, terreno, in cui Giovanni Battista sta battezzando Gesù Cristo e un altro superiore, celeste, in cui appare Dio Padre. Entrambi sono separati dalla figura dello Spirito Santo nella forma di una colomba. Nella zona terrena si vedono degli angeli che tengono un mantello rosso sopra la figura di Cristo e San Giovanni Battista che sta versando acqua con una conchiglia sulla testa di Gesù. Nella zona celeste ci sono altri piccoli angeli che ascendono in un movimento centrifugo; si contorcono in posizioni diverse con cui riescono a dare dinamismo alla composizione. Il centro del dipinto è dominato dal corpo monumentale di Cristo, rappresentato secondo le proporzioni tradizionali e lontano dalla stilizzazione delle figure che dominano nelle ultime opere di El Greco.

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Concerto alla Chiesa Gesù e Maria delle trombe di Patrizia Ciappina

11/01/2020 Il Tempo di Natale si è aperto con zampogna e percussioni ai piedi del Gesù Bambino delle Lacrime e si è concluso oggi con un partecipato e apprezzato concerto della Corale "Gaudemus in Domino" diretta dal Maestro Aldo Beninati.

In questo piccolo scrigno, qual è la chiesetta di Gesù e S. Maria delle Trombe, è custodito il prezioso Bambinello la cui storia è stata ripercorsa dal prof. Giacomo Sorrenti.

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L'architetto Principato ha incentrato il suo intervento sulle storiche chiese distrutte dal terremoto del 1908 e sulla tradizione delle "Cone"; l'assessore Enzo Caruso ha ribadito l'importanza che queste tradizioni non vengano perse ma riprese e riproposte a tutta la cittadinanza in quanto parte del nostro vissuto.

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Giubileo scout a Ganzirri di Nino Bongiovanni

12/01/2020 In occasione del Bicentenario dell'istituzione della Parrocchia S. Nicolò di Bari il Gruppo scout Ganzirri 1 ci ha invitato a partecipare all'apertura dell'Anno Giubilare scout.

Spronati, sempre da P. Antonello, a porre tre incipit al nostro cammino di fede: IDENTITA', STRADA e DOVERE. Solo lasciando che confluiscano gli uni negli altri riusciremo ad essere buoni cristiani scout. E allora, coraggio, accogliamo questo appello come una sfida e mettiamoci in cammino ...

Una bella giornata di sole ha salutato noi tutti qui confluiti per l'occasione: lupetti, coccinelle, capi, squadriglie e noi "diversamente giovani" del MASCI. Invitati da P. Antonello a metterci in cammino, per il nostro personale pellegrinaggio, abbiamo oltrepassato la soglia della "nostra" Porta Santa, ossia il portale della Chiesa di S. Nicolò di Bari e presenziato alla S. Messa.

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Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile di Carmelo Casano

L’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU. Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 target o traguardi. L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile ha coinciso con l’inizio del 2016, guidando il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei prossimi 15 anni: i Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030. Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e rappresentano obiettivi comuni su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, l’eliminazione della fame e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni. ‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità. È stato espresso un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale.

In questo modo, ed è questo il carattere fortemente innovativo dell’Agenda, viene definitivamente superata l’idea che la sostenibilità sia unicamente una questione ambientale e si afferma una visione integrata delle diverse dimensioni dello sviluppo. Tutti i Paesi sono chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero sostenibile, senza più distinzione tra Paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo, anche se evidentemente le problematiche possono essere diverse a seconda del livello di sviluppo conseguito. Ciò vuol dire che ogni Paese deve impegnarsi a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile che consenta di raggiungere gli SDGs, rendicontando sui risultati conseguiti all’interno di un processo coordinato dall’Onu. L’attuazione dell’Agenda richiede un forte coinvolgimento di tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico, dalla società civile alle istituzioni filantropiche, dalle università e centri di ricerca agli operatori dell’informazione e della cultura. Il processo di cambiamento del modello di sviluppo viene monitorato attraverso un sistema basato su 17 Obiettivi, 169 Target e oltre 240 indicatori. Rispetto a tali parametri, ciascun Paese viene valutato periodicamente in sede Onu e dalle opinioni pubbliche nazionali e internazionali. Gli Obiettivi e i traguardi stimoleranno nei prossimi 15 anni interventi in aree di importanza cruciale per l’umanità e il pianeta. Persone Siamo determinati a porre fine alla povertà e alla fame, in tutte le loro forme e dimensioni, e ad assicurare che tutti gli esseri umani possano realizzare il proprio potenziale con dignità ed uguaglianza in un ambiente sano. Pianeta Siamo determinati a proteggere il pianeta dal degradazione, attraverso un consumo ed una

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produzione consapevoli, gestendo le sue risorse naturali in maniera sostenibile e adottando misure urgenti riguardo il cambiamento climatico, in modo che esso possa soddisfare i bisogni delle generazioni presenti e di quelle future. Prosperità Siamo determinati ad assicurare che tutti gli esseri umani possano godere di vite prosperose e soddisfacenti e che il progresso economico, sociale e tecnologico avvenga in armonia con la natura. Pace Siamo determinati a promuovere società pacifiche, giuste ed inclusive che siano libere dalla paura e dalla violenza. Non ci può essere sviluppo sostenibile senza pace, né la pace senza sviluppo sostenibile. Collaborazione Siamo determinati a mobilitare i mezzi necessari per implementare questa Agenda attraverso una Collaborazione Globale per lo sviluppo Sostenibile, basata su uno spirito di rafforzata solidarietà globale, concentrato in particolare sui bisogni dei più poveri e dei più vulnerabili e con la partecipazione di tutti i paesi, di tutte le parti in causa e di tutte le persone.

realizzeremo le nostre ambizioni abbracciando l’intera Agenda, le vite di tutti verranno profondamente migliorate e il nostro mondo sarà trasformato al meglio.

L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) è nata il 3 febbraio del 2016, su iniziativa della Fondazione Unipolis e dell’Università di Roma “Tor Vergata”, per far crescere nella società italiana, nei soggetti economici e nelle istituzioni la consapevolezza dell’importanza dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e per mobilitarli allo scopo di realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile. L’Alleanza riunisce attualmente oltre 220 tra le più importanti istituzioni e reti della società civile, quali:  associazioni

Le interconnessioni degli Obiettivi dello Sviluppo Sostenibile sono di importanza cruciale nell’assicurare che lo scopo della nuova Agenda venga realizzato. Se noi Il Faro – Gennaio 2020

rappresentative delle parti sociali (associazioni imprenditoriali, sindacali e del Terzo Settore);  reti di associazioni della società civile che riguardano specifici Obiettivi (salute, benessere economico, educazione, lavoro, qualità dell’ambiente, uguaglianza di genere, ecc.);  associazioni di enti territoriali;  università e centri di ricerca pubblici e privati, e le relative reti;  associazioni di soggetti attivi nei mondi della cultura e dell’informazione;  fondazioni e reti di fondazioni;  soggetti italiani appartenenti ad associazioni e reti internazionali attive sui temi dello sviluppo sostenibile.

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La Legge Scout di Nino Camuto

Art. 7

- La Guida e lo Scout sanno obbedire

Formulazione originale di Baden-Powell: A Scout obeys orders of his parents, patrol leader or Scoutmaster without question. (Lo Scout ubbidisce agli ordini dei suoi genitori, del Capo Pattuglia o del suo Capo senza replicare.) Formulazione Asci: Lo Scout ubbidisce prontamente. Formulazione Agi: La Guida obbedisce prontamente e non fa mai le cose a metà. Formulazione Agesci: La Guida e lo Scout sanno obbedire. Scritto così, quest’articolo della Legge scout si presta a inesorabili critiche sulla possibile critica cui una cieca obbedienza potrebbe portare se non ragionata a fondo. In effetti l’articolo originale, nella formulazione di B.-P., diceva: “A Scout obeys orders of his parents, patrol leader or Scoutmaster without question”, cioè, letteralmente: “Lo Scout ubbidisce agli ordini dei suoi genitori, del Capo Pattuglia o del suo Capo senza replicare”.

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La specificazione dei destinatari dell’obbedienza, ben precisi e circoscritti, serviva in un certo senso a definire il “raggio d’azione” dell’articolo, che comprendeva naturalmente i genitori, i Capi Squadriglia e i Capi Riparto, ma che lasciava fuori ogni altra possibile persona. In questo modo l’obbedienza proposta dalla Legge – unita alla fedeltà, alla Patria (paese) e a Dio espressa nella Promessa – assomigliava fortemente ad un altro articolo, questa volta della Legge del Lupetto, che recita(va): “Il Lupetto ascolta il Vecchio Lupo”, riconoscendo a quest’ultimo (così come a genitori, Capo Squadriglia e Capo Unità) autorevolezza, maturità e responsabilità che meritino di essere ascoltate. L’aver eliminato la seconda parte dell’articolo, e con essa i destinatari specifici a cui esso si riferisce, rende più delicata l’interpretazione di cosa si possa intendere con quel secco “ubbidire prontamente”. La formulazione dell’ASCI, mentre nell’AGI l’articolo recitava “La Guida obbedisce prontamente e non fa mai le cose a metà”. Lo stesso articolo, riformulato dall’Agesci negli anni settanta, recita: “La Guida e lo Scout sanno obbedire”, Tra “l’ubbidire prontamente” ed il “saper obbedire” sembra di rifarsi alla riflessione fatta da Don Lorenzo Milani con il suo celebre “L’obbedienza non è più una virtù”; ma la differenza è solo apparente, perché se intendiamo il significato delle parole, “ubbidire prontamente” non è affatto un “ubbidire ciecamente” e non è certo “essere sottomessi”. La cieca obbedienza ci rimanda a episodi terribili della storia umana, agli esperimenti di Mengele nei campi di concentramento, a l’assurda campagna di Russia, e di tutte le guerre. Lo Scout e la Guida non ubbidiscono ciecamente, ma prontamente. Cioè rispondono con prontezza, solerzia e tempismo a Pagina 10


ciò che viene chiesto loro. Ma al tempo stesso, non smettono di pensare, non smettono di operare alla luce della Legge e della Promessa, ed ancor più dei Comandamenti, e quindi non sono “costretti” ad un’ubbidienza che non condividano, che contrasti con la loro coerenza. Non si sottomettono: la loro è una libera accettazione di ciò che viene loro chiesto. L’ubbidienza, come atto volontario di conformare le proprie azioni al volere di qualcun altro, essa è un atto di servizio, se vista non dall’ottica di chi l’ordine lo impartisce ma dal punto di vista di chi sceglie autonomamente e volontariamente di osservarlo. Ubbidire significa riconoscere – in quel preciso istante – che qualcun altro abbia la vista più lunga della nostra, significa fidarci e pensare che ciò che ci viene chiesto da questa persona ha un senso, anche se non lo comprendiamo nell’immediato. Ubbidire significa fidarsi e affidarsi. Così facendo, riconosciamo l’autorevolezza dell’altro. Nel momento in cui ciò non avvenisse, la nostra diventerebbe sottomissione, e avremmo tutto il diritto di ritirarci, di non accettare l’imposizione, di sancire la nostra libertà di non lasciarci soverchiare. Va notato a questo punto che il termine obbedire viene dal latino “ob audire”, cioè “disporsi a sentire”, mettersi nella condizione di ascoltare qualcuno. Ecco allora che il termine in sé non è necessariamente legato all’imposizione di un ordine, ma anzi è più immediatamente riconducibile alla disposizione all’ascolto. Obbedire allora significa proprio tutto il contrario di sottomettersi: significa ascoltare, cioè significa disporsi ad accettare i consigli di chi sappiamo poterci guidare; per B.-P. queste persone erano innanzitutto i genitori, il Capo Squadriglia ed il Capo Riparto. Noi potremmo estendere questo tipo di obbedienza ad altre categorie di persone, alla Parola di Dio, al dettato costituzionale, alle Leggi. Ma facendo questo, non dimentichiamo di usare la testa, di non diventare “ciechi” nella nostra obbedienza ma piuttosto sempre più responsabili. Non obbedire, per contro, significherebbe non essere

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disposti a mettersi in relazione con l’altro, con il prossimo, non accettare di modificare il proprio comportamento per adeguarlo ad una vita sociale.

La famosa frase trita e ritrita: “libertà significa non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te” significa proprio questo; significa saper obbedire alle regole della convivenza, che dettano i confini entro i quali la nostra libertà può spaziare ed esprimersi. Essere sottomessi, del resto, potrebbe leggersi proprio come l’estrema conseguenza del non essere disposti ad obbedire: vengo sottomesso, cioè costretto, ma non condivido ciò che vengo obbligato a fare. Aggiungo una sottigliezza, fondamentale. Credo sia necessario nella vita decidere “a priori” a chi obbedire, per non correre il rischio di prendere qua e là solo ciò che ci è più comodo o più conveniente nell’immediato. Ecco perché una riflessione sull’obbedienza rimane sempre attuale, ed è utile nel cammino personale di ciascuno. Ad esempio: Se Dio è autorevole e va “ubbidito” quando ci invita a non uccidere, perché non lo è più quando ci invita ad altri comportamenti che riteniamo scomodi o fastidiosi, o peggio ancora “antiquati”, legati magari alla morale?

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Un cammino lungo 10 anni di Davide Comunale

Ci credereste? Che un’avventura possa essere iniziata ben dieci anni fa tra lupetti scout che corrono festosi e ragazzi di un Noviziato che progettano le loro avventure? Beh sì, è andata proprio così e tracciando un personale punto della strada, ne sono proprio fiero. Da capo scout e da studioso del mondo antico ho sempre guardato quella luce che si accende negli occhi dei ragazzi con ammirazione e con speranza, quando proponi un’idea e loro cominciano, se coinvolti a dovere, a sognar, a progettare, a incamminarsi lungo sentieri fumosi e incomprensibili che forse diventeranno qualcosa, un’impresa, un’avventura e forse no. Dieci anni fa, di ritorno dall’aver percorso il Camino francés verso Santiago de Compostela, come tutti i Pellegrini alle prime esperienze, mi feci prendere dalla voglia di cammino, di scoperta, di amicizia e fratellanza che avevo visto in Spagna e, iniziando a studiare la situazione della viabilità medievale siciliana, ritrovai alcuni testi che ne parlavano senza aver mai provato a verificarne la fattibilità. Ecco pronta una nuova impresa da giocare.

risvegliato una voglia ed un interesse negli abitanti dei piccoli borghi che per la prima volta vedevano arrivare “dei matti con gli zaini addosso” pronti a mettere a soqquadro la calma dei loro centri e arricchirli di bellezza.In questi dieci anni, passati tra studio e cammini, la costante è sempre stata la narrazione, il potere forte del racconto che si apprende sotto la Rupe e che puoi continuare lungo la strada, lungo le Trazzere di Sicilia che si inerpicano verso sentieri che non avremmo mai immaginato. Da Messina a Palermo, da Catania ad Agrigento, da Siracusa a Marsala, passando per ogni borgo dell’interno siculo o sicano della nostra regione. Terra di sole e di sudore, di fatica e “zaini in spalla”, di speranze e di progetti che oggi, dieci anni dopo, sono diventati una realtà. Se oggi più di 3500 persone hanno percorso questi sentieri raccontando poi una Sicilia diversa dai cliché, dal rumore mediatico della cronaca nera e dal malaffare che avvolge tutto, se si è passati dal “Levici manu” come life motiv e si è giunti al “mettici manu” come stile di vita, lo si deve al sogno di quei ragazzi e di pochi matti che camminano ancora oggi sui loro sogni. Buona Strada a tutti.

Consegna delle credenziali 26/01/2020 – È stata consegnata da p. Lorenzo la credenziale delle Vie Francigene di Sicilia al pellegrino Ramiro, genovese e scout, che percorrerà la Via per le montagne fino a Palermo in accantonamento e in tenda. Buona Strada!

Le tappe di quel che sarebbe stato il nostro viaggio erano ormai chiare. Aver coinvolto gli Scout in questo viaggio; aver trovato un prezioso appoggio nella voglia delle comunità MASCI siciliane di mettersi in gioco sul tema del pellegrinaggio, dell’accoglienza e della scoperta; aver Il Faro – Gennaio 2020

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N NO OT TIIZZIIEE B BR REEV VII E Natale ci annunciò

Sentinelle nella notte 11/01/2020 – 2a Tappa dell'Adorazione Eucaristica e Missione Territoriale presso la Chiesa dei Catalani.

05/01/2020 - Al Monte di Pietà una voce narrante, quella di Francesco Lipari, un Ensamble, la Fracargio e una Corale, Palestrina, hanno evocato insieme una Natività insolita, in lingua dialettale siciliana. Voci cristalline e suoni hanno prodotto un racconto avvincente e una melodia mistica sgorgata da strumenti antichi e moderni.

I Cavalieri della Stella

06/01/2020 - Impavidi in questa gelida mattinata prestiamo il nostro servizio all'ormai tradizionale corteo dei Cavalieri della Stella che dalla Dogana (ex Palazzo Reale) percorre le vie cittadine, sostando al Duomo e giungendo infine al Monte di Pietà. Dame, cavalieri, tamburini ecc. colorano e attirano l'attenzione nonostante la giornata inclemente.

III Anniversario Arcivescovo

Lavori al giardino di Montalto 24/01/2020 – Continuano i lavori nel giardino di Montalto. Gli adulti scout-giardinieri non si sono risparmiati e hanno ridato vita al verde del colle della Caperrina.

Servizio a Casa accoglienza 24/01/2020 - Un'altra serata trascorsa insieme agli ospiti di Casa “Aurelio”.

07/01/2020 - Nella Chiesa di S. Caterina stasera c'era aria di festa! Al nostro carissimo arcivescovo giungano gli auguri più sinceri di buona strada!

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DATE DA RICORDARE Tutte le domeniche ore 9 attività in sede- Ore 11,00 S. Messa a Montalto; 1-2 Febbraio 2020: Giornata delle Zone Umide a Capo Peloro; 8 Febbraio 2020: Giornata Nazionale di raccolta del farmaco; 15 Febbraio 2020: Food for change al Centro Camelot; 22 Febbraio 2020: Giornata del Pensiero; 28 Febbraio 2020: Cena a casa accoglienza “Aurelio”; 7 Marzo2020: Sentinelle nella notte. Missione territoriale; 19 Aprile 2020: Servizio con la Misericordia a Montalto.

Dal Regionale: 02 Febbraio 2020: 46° Consiglio Regionale e Incontro sulla Comunicazione a Favara (AG); 24 Maggio 2020: Assemblea Regionale elettiva ad Enna;

Dal Nazionale: 15-16 Febbraio 2020: Bottega della Formazione a Roma; 18-19 Aprile 2020: Bottega sulla Mondialità a Milano; 15-17 Maggio 2020: Consiglio Nazionale ad Assisi; 31 Mag-2 Giu 2020: Bicampo Sviluppo Sostenibile/Animazione in Calabria; 11-13 Settembre 2020: Campo “I care” Educazione alla relazione in Sicilia; 2-4 Ottobre 2020: Consiglio Nazionale in Sicilia; 11 Ottobre 2020: Marcia della pace Perugia-Assisi.

Dall’Internazionale: 17-22 Agosto 2020: XXIX World Conference I.S.G.F. in Spagna, Madrid.

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