Coordinatore della Commissione Mira
«L’uomo, creatura privilegiata in quanto cosciente e responsabile, oggi più che mai influisce con le sue scelte sul Creato intero. La consapevolezza della capacità di incidere positivamente o negativamente sull’ambiente e sul territorio richiede all’AS di qualificare la propria formazione e di verificare il proprio stile di vita per valutare e sperimentare il possibile cambiamento. La dimensione locale e globale delle problematiche naturali e territoriali richiede che gli A.S. e le Comunità riconoscano nel proprio territorio le opportunità di conoscenza e impegno, di tradizione e di innovazione, di emozione e di cultura. Gli adulti scout sono consapevoli che sostenibilità ambientale, legalità, equità e solidarietà sono componenti inscindibili per una migliore qualità della vita individuale e collettiva. Ne consegue l’impegno per: • promuovere conoscenze e competenze sulle tematiche della tutela della natura e del territorio nell’ottica della legalità e della sostenibilità fornendo alle Comunità idonei strumenti; • proporre iniziative per testimoniare presso la società e le istituzioni le scelte di sobrietà ed essenzialità, ad iniziare dalle attività nazionali». (dalle linee programmatiche del MASCI 20072010, approvate dall’Assemblea di Montesilvano 18-21 ottobre 2007)
Strade Aperte n. 6/2008
Sonia Mondin
Con queste righe tra le mani e con le coordinate del nostro Patto Comunitario sul Fare strada nel Creato, la commissione Mira del Consiglio Nazionale ha iniziato il proprio lavoro su questo tema, per essere di aiuto e di supporto alle Comunità nel comprendere appieno l’urgenza e la drammaticità del problema ambientale. Dobbiamo prendere atto che si rende necessaria una corresponsabilità della famiglia umana per questa nostra casa che è il pianeta Terra, l’unica che abbiamo! Nasce anche da questo uno stile di vita cristiano, che si esprime in atteggiamenti e comportamenti personalizzati e comunitari, stili che devono incidere non solo sulle nostre tasche o sui nostri consumi, ma anche trasformare in profondità le nostre relazioni e la cultura del territorio. La Centesimus Annus (36) insegna che «È necessario … adoperarsi per costruire stili di vita, nei quali la ricerca del vero, del bello e del buono e la comunione con gli altri uomini per una crescita comune siano gli elementi che determinano le scelte dei consumi, dei risparmi, degli investimenti». Ecco che la questione ambientale ci apre ad interrogativi personali e collettivi non indifferenti; ad esempio: 1) armonia interiore dell’uomo e armonia del mondo sono un binomio inscindibile per il futuro del mondo? 2) le politiche per salvaguardare i beni della terra fanno parte delle politiche sociali? 3) qual’è l’uomo nuovo meno aggressivo verso il pianeta? Ma soprattutto come scout: 4) cosa può fare lo scautismo adulto in Italia in favore delle politiche ambientali? 5) cosa può significare promuovere conoscenze e competenze sulle tematiche dello sviluppo sostenibile? La proposta educativa scout si caratterizza anche per il contatto con la natura, ed è proprio questo amore per il Creato consegnatoci ad esso dal Creatore che ha reso gli scout degli ambientalisti ante litteram. L’amore per il Creato, che si esprime anche tramite attività di servizio volte a mantenere
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Presentazione
Aver cura della nostra casa: «L’uomo e il creato»