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Cavallino-Treporti Atlante delle trasformazioni Giuseppe Bozzato | Michele Busarello | Piero Santostefano
1552 – 2010
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Giuseppe Bozzato | Michele Busarello | Piero Santostefano
Cavallino-Treporti
Atlante delle trasformazioni di un territorio tra mare Adriatico e laguna di Venezia 1552 – 2010
Associazione culturale Tra mar e laguna | Comune di Cavallino-Treporti Cavallino-Treporti (VE) 2014
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Questa pubblicazione realizza uno degli obiettivi principali dell’associazione TRA
MAR E LAGUNA,
ovvero la progettazione e l’elaborazione di prodotti culturali qualificati su temi di ambito locale. Un ringraziamento particolare va a chi ha creduto nel progetto e lo ha sostenuto.
Si ringrazia l’Amministrazione comunale di Cavallino-Treporti per aver condiviso e accolto il progetto fin dalla sua genesi. Per alcuni materiali: - l’Union Lido Park & Resort di Cavallino-Treporti e La Bottega delle Arti s.n.c. di Claudio Ceccato & C., selciato San Nicolò 1, Padova (scheda 2.13); - il primo maresciallo Giovanni Pio Santoro del Museo Storico della Terza Armata (scheda 2.16); - Giacomo Rigutto (schede 3.2 e 3.3); - il DiAP Laboratorio RAPu – Rete Archivi Urbanistici - del Politecnico di Milano (scheda 3.8). Non possiamo trascurare la disponibilità di Furio Lazzarini per la stesura della scheda 2.16, di Camillo Nesto per il taglio metodologico delle schede 3.10 – 3.11, e di Ariane Hammerle per aver tenuto i contatti con l’Oesterreichisches Staatsarchiv e l’Oesterreichische Nationalbibliothek di Vienna. Il respiro internazionale della pubblicazione si deve alla traduzione in lingua inglese eseguita da Easylanguage per il tramite di Assocamping. La qualità del prodotto finale sarebbe stata sicuramente meno accattivante senza il contributo di Marco Santin per l’impaginazione grafica, di Andrea Salvi per l’assistenza nelle varie fasi di acquisizione ed elaborazione delle immagini, e di Daniela Puppulin per l’editing.
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Indice
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Presentazione CLAUDIO ORAZIO Sindaco del Comune di Cavallino-Treporti GIOVANNI CANIATO
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Introduzione
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Indice delle schede
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19 55 93
Atlante delle trasformazioni PIERO SANTOSTEFANO 1552-1790 GIUSEPPE BOZZATO 1798-1918 MICHELE BUSARELLO 1931-2010
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Un documento prezioso per mostrare come il nostro territorio si è trasformato ed è cambiato nel corso dei secoli: questo è l’Atlante delle trasformazioni (1552-2010) che l’Associazione TRA
MAR E LAGUNA
ha dato alle stampe dopo un lungo e certosino
lavoro di ricerca presso gli archivi storici e presso alcune collezioni private. Una pubblicazione che, come hanno scritto anche gli autori nella presentazione, dà una risposta esaustiva a un’esigenza che si era già manifestata più di vent’anni fa, attraverso un’iniziativa promossa dalla biblioteca dell’allora Quartiere di Cavallino-Treporti nel Comune di Venezia. È sorprendente vedere come, messe in sequenza temporale le mappe e le planimetrie, si sono modificati nel corso dei secoli i profili della laguna (che è la vera culla da cui originano tutte le successive trasformazioni), dei corsi d’acqua, delle terre emerse, dei campi, del cordone litoraneo, della spiaggia e come, da poche case sparse, si sono formati i primi agglomerati urbani per giungere poi ai tempi nostri, in un processo dovuto a fenomeni naturali, all’evoluzione delle condizioni sociali ed economiche e ovviamente all’opera dell’uomo. L’Atlante curato da Giuseppe Bozzato, Michele Busarello e Piero Santostefano è sicuramente una pubblicazione importante per tutti coloro che vogliono approfondire la storia e la conoscenza di Cavallino-Treporti.
CLAUDIO ORAZIO Sindaco di Cavallino-Treporti
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Scorrendo questo così ben confezionato cata-
che suggella il percorso diacronico di questo ca-
Se progetti di vasto respiro, in via di elabora-
logo cartografico, volutamente strutturato in se-
talogo: una ripresa aerea zenitale in altissima
zione da decenni (quali ad esempio la restitu-
quenza cronologica a fare inizio dalla metà del
definizione, perfettamente sovrapponibile alla
zione cartografica del territorio lagunare – o di
Cinquecento e fino ad anni recentissimi, è pos-
più aggiornata cartografia catastale; le possibi-
porzioni di esso – sulla scorta dei documenti
sibile cogliere la graduale evoluzione – in ben
lità comparative e i livelli di lettura del territorio
tardo-medievali disponibili), sono ancora di là
precisi momenti storici rapidissima, come sarà
che queste e altre restituzioni visuali consen-
da venire, preziosi risultano prodotti di sintesi,
nel primo Novecento – della ‘penisola’ di Caval-
tono – oggi resi possibili grazie alle straordinarie
specifici e settoriali, come quello che ci viene
lino-Treporti: una successione di arenili, dune,
opportunità offerte dalla tecnologia digitale –
offerto per Cavallino-Treporti: un’opera che si
paludi e ‘valli da pesca’, solcata da un fitto re-
erano impensabili fino a pochi lustri or sono.
aggiunge – con taglio rigoroso e offrendo spunti
ticolo di corsi d’acqua e punteggiata da limitati
Opportunità queste – integrate dalle informa-
di riflessione inediti – all’oramai sterminata (e
insediamenti antropici.
zioni offerte dall’archeologia, ma anche dalla
in molti casi acriticamente ripetitiva) produ-
La comparazione critica fra testimonianze car-
paleobotanica, dalla geomorfologia e dall’at-
zione editoriale dedicata ad un soggetto – la la-
tografiche di epoche diverse può offrire al ricer-
tenta interpretazione delle fonti documentarie –
guna di Venezia – fra i più studiati in assoluto
catore opportunità inaspettate, cui ora si
che erano state fin dagli anni Ottanta esplicita-
al mondo. Affrontare – quale possibile spunto
aggiungono anche per questo territorio – nel
mente teorizzate da Wladimiro Dorigo, ribadite
per auspicabili nuove indagini su questo così
suo versante interno che si apre verso le lagune
nell’ultima sua opera dedicata alla Venezia ro-
peculiare territorio ‘anfibio’ – un’analisi critica
– le evidenze archeologiche condensate nella
manica; e – ancor prima – da Luigi Lanfranchi,
fra le informazioni desumibili da questa così
recentissima e invero monumentale opera di Er-
il quale dedicò la sua vita, con esiti straordinari,
suggestiva carrellata cartografica, quelle desu-
nesto ‘Tito’ Canal (Archeologia della laguna di
alla sistematica trascrizione ed edizione delle
mibili dal loro contesto documentario tecnico-
Venezia 1960-2010, Verona 2013, passim),
fonti documentarie più antiche relative a Ve-
giuridico e quelle offerte dalle citate restituzioni
in qualche caso databili all’epoca preromana,
nezia e al suo più ampio contesto lagunare,
archeologiche sarebbe intrapresa quanto mai
moltissime all’epoca imperiale. Ritrovamenti
dalle origini fino al 1299. Un’intrapresa, que-
affascinante. Pensando in quest’ottica – per
che testimoniano una laguna ben diversa e meno
st’ultima, meglio nota sotto il nome di ‘Codice
fare un solo esempio – all’antichissima pode-
estesa, almeno fino all’alto-medioevo, rispetto
diplomatico Lanfranchi’, che fornì a Dorigo le
steria di Lio Mazor, le cui residue carte (inglo-
all’oggi e un andamento dei cordoni litoranei
più solide fondazioni ai suoi lavori volutamente
bate fin dal Quattrocento in quelle della vicina
più arretrato rispetto a quello documentato
impostati in un’ottica pluridisciplinare: un’al-
podesteria di Torcello e contrade) conservano
nella cartografia moderna; contribuendo, fra
lora inedita metodologia d’indagine comparata
alcune fra le più antiche testimonianze del
l’altro, a fare finalmente giustizia di quelle plu-
peraltro anticipata, va ricordato, in quella forse
volgare in area veneta e attendono ancora di
risecolari e ancor oggi riproposte leggende rela-
irripetibile “Mostra storica della Laguna” vo-
essere indagate a fondo sotto il profilo com-
tive al mito e alle origini di Venezia.
luta e coordinata nel 1970 a Palazzo Grassi
parativo qui accennato.
Ed è proprio al 2010 che si riferisce l’immagine
proprio da Lanfranchi.
Emerge altresì, nelle schede che descrivono la
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cinquantina di mappe presentate in questo ca-
stanzialmente integri fino alla esplosione livel-
berazione del Consiglio di quaranta nel 1430.
centesca del sistema Sile-Piave rappresenta –
talogo, il ruolo decisivo dell’antico Magistrato
latrice del turismo balneare nel secondo dopo-
Sulla destra idrografica della Piave Vecchia, che
per concludere – l’esito ultimo delle teorie po-
alle acque, fin dal primissimo ‘500 uno dei car-
guerra. Possiamo altresì ipotizzare che, nelle
dal 1683 accoglie le acque del Sile, i resti del-
stulate da Cristoforo Sabbadino, il più noto fra
dini della struttura statuale veneziana, cui era
valutazioni dei savii e dei proti d’epoca veneta,
l’altomedievale torre di Caligo si affacciano
i tecnici della Repubblica, oltre un secolo
affidato in toto il controllo del ‘bacino scolante’
le vaste aree paludose e vallive retrostanti la pe-
sull’omonimo canale ormai ridotto a un fosso
prima, favorito dalla rotta incontrollabile del
che poteva influire sull’integrità della laguna ve-
nisola del Cavallino (a differenza dei citati lito-
da lungo tempo impraticabile ma che, fino
fiume rapacissimo nei pressi di Cortellazzo
neta propriamente detta, intesa quale antemu-
rali di Malamocco e Pellestrina, che ne erano
al primo Seicento, era l'unica via d'acqua che
dove sfocia a mare ancor oggi. E si deve proprio
rale invalicabile per la Capitale e nella quale
prive), fossero ritenute ‘cuscinetto’ adeguato per
consentiva il collegamento del citato bacino
a Sabbadino, che a metà Cinquecento tali de-
andavano garantiti tassi di salinità e profondità
assorbire le eventuali escrescenze invernali del
idrografico plavense – e del più vasto sistema
viazioni per primo aveva sostenuto, la proposta
adeguati, consentendo alle acque del mare di
mare. È anche questa un’ipotesi di lavoro che
navigabile veneto-friulano che vi confluiva, tra-
di «far delle palade sopravento del porto di San
penetrare fin nei suoi più remoti recessi. Mare
meriterebbe ulteriori approfondimenti e che una
mite la Cava Zuccarina – con la laguna. Una di-
Rasmo, delli 3 porti et del porto de Lio Mazor,
che peraltro la Repubblica mai aveva conside-
sistematica revisione delle migliaia di relazioni
rettrice che tuttavia, già nel XVI secolo, era
che stringessero l’acqua a lontano tanto che la
rato un pericolo; eppure – come emerge evi-
prodotte in tre secoli dai proti e inzegneri del
entrata in crisi a causa dei continui interra-
scampasse la fusa, il che sarìa ancor utilissimo
dente nello scorrere le mappe qui presentate –
Magistrato alle acque potrebbe meglio precisare.
menti dell’alveo e che porterà la Repubblica a
al corso che fanno li sabbioni in tempo di gre-
la cura continua e indefessa nell’allestire, man-
L’attenzione e la cura dei tecnici della Serenis-
valutare un più adeguato percorso alternativo,
gali»: un’anticipazione degli interventi a mare
tenere e rinforzare le difese litoranee di Mala-
sima – per questo territorio di transizione fra la
individuato qualche chilometro più a valle, nei
realizzati, dopo oltre tre secoli, con la costru-
mocco (l’attuale Lido di Venezia) e di Pellestrina
laguna di Venezia propriamente detta e quelle
pressi del borgo di Cavallino e non lontano
zione delle lunghe dighe foranee che delimitano
(cura suggellata da quella straordinaria intra-
all’epoca sviluppate in sinistra Piave, e quasi
dalla foce marittima del fiume. La nuova via
i porti di San Nicolò-Treporti e che generarono
presa portata a compimento nel Settecento ma-
senza soluzione di continuità, verso Oriente –
navigabile, aperta nel 1632, s’innestava nel
rapidamente effetti analoghi a quelli da lui po-
turo dei murazzi), lungo il nostro Litorale del
sembrerebbe piuttosto rivolgersi a garantire la
canale di Treporti sfociando in laguna non lon-
stulati: l’aumento di pescaggio delle foci portuali
Cavallino non ebbe mai luogo.
funzionalità del percorso endolitoraneo che con-
tano da Burano. Era fornita di una nuova e più
e la creazione della vasta penisola di Punta Sab-
Fatta eccezione, forse, per il porto-canale di Tre-
sentiva in ogni stagione e in ogni condizione di
capiente conca di navigazione nei cui pressi è
bioni, che la cartografia novecentesca raccolta
porti, preso in considerazione soprattutto ai fini
tempo – fin dall’epoca romana, e ancor oggi! –
ancora visibile una lastra di marmo con incisa
in questo catalogo così efficacemente evidenzia.
della funzionalità della navigazione e nell’àm-
la navigazione protetta fra la Capitale, i bacini
la “tariffa del magistrato eccellentissimo del-
bito del più vasto sistema portuale di San Ni-
idrografici di Piave, Livenza e Tagliamento e le
l’acque” che descrive le diverse tipologie di na-
colò di Lido. Il fronte a mare del nostro Litorale
terre del Friuli che vi si affacciavano. Un collega-
tanti e i dazi di transito che zatte, gondole,
orientale era evidentemente ritenuto sufficien-
mento strategico «sì per beneficio di marcadanti
peotte, barcke grosse da mercanti o burchi
temente tutelato dalla profondità della battigia
et altre persone che per quelo va e vien a Venie-
dovevano pagare, sulla quale campeggia un al-
e dagli imponenti allineamenti dunosi retro-
xia, chomo etiamdio azoché per el dito chanal se
torilievo con il “San Marco in figura de leon” e
stanti, che alcune delle mappe qui riprodotte
podesse condur a Veniexia de le legne per bene-
le arme dei savii ed esecutori.
ben evidenziano e che erano sopravvissuti so-
ficio de la Terra nostra», come ricorda una deli-
La compiuta ‘regimazione idraulica’ tardo se-
GIOVANNI CANIATO
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Introduzione Descrivere le trasformazioni di un Comune, dal
al reale non siano sempre attendibili, soprat-
sua riconoscibilità in una delle tappe di modifica
bientali o culturali;
punto di vista morfologico e, in parte, sotto
tutto negli elaborati più antichi, tuttavia, anche
dell’assetto territoriale del comune di Cavallino-
- descrivere in modo innovativo il paesaggio per
l’aspetto demografico e antropologico, sociale
grazie a questi, è possibile reperire notizie non
Treporti, ne ricostruisce il contesto storico.
favorirne la conoscenza, inducendone il rispetto
ed economico, è di per sé un’opera complessa.
rintracciabili in altre fonti archivistiche, da uti-
In questi testi, per i toponimi e gli idronimi tra-
e la valorizzazione;
Nel caso di Cavallino-Treporti, il lavoro ha ri-
lizzare a corredo delle pubblicazioni di storia lo-
scritti nell’esatta forma in cui compaiono nel
- accrescere nelle giovani generazioni la consa-
chiesto un ulteriore innalzamento della soglia
cale, come un’indispensabile integrazione al
documento, è stato scelto il carattere corsivo.
pevolezza del grande valore del territorio in cui
di attenzione, considerandone le macroscopi-
materiale scritto pervenutoci in maniera carente
A completare le schede, una descrizione sinte-
ora vivono e che, nell’immediato futuro, si tro-
che peculiarità, dovute soprattutto alle modifi-
se non, in molti casi, assente.
tica indica l’autore, la data di esecuzione, la
veranno ad amministrare;
cazioni continue subite dal suo territorio, snodo
L’esigenza di vedere raccolti in un unico volume
sede di conservazione, la scala di riduzione, le
- risvegliare i ricordi di quanti degli avvenimenti
cruciale tra mare e laguna, tra Dominante e ter-
i documenti più significativi che testimoniassero
dimensioni di ciascun elaborato.
più recenti sono stati parte attiva, affinché ne
raferma orientale.
le trasformazioni del nostro Comune era pre-
Avvertiamo infine che le immagini sono state
trasmettano la memoria e l’aneddotica;
Se, infatti, le variabili che hanno influito sulle
sente da molto tempo. Nel 1989, in occasione
riprodotte cercando di rimanere il più fedeli pos-
- contribuire a divulgare un patrimonio carto-
vicende delle generazioni vissute entro i confini
della mostra Il territorio di Cavallino-Treporti
sibile alla scala cromatica originale, ad ecce-
grafico di elevato valore storico e poco cono-
comunali durante l’ultimo millennio sono ricon-
nella cartografia1, preparata dal gruppo di ri-
zione della 3.12, che nasce come file DXF.
sciuto dal grande pubblico;
ducibili, pur tenendo conto delle diverse voca-
cerca composto da Giuseppe Bozzato, Adelfio
zioni produttive, ai percorsi di borghi e cittadine
Bozzato, Luca Dorizza, Stefano Toffolo, e dal
Gli obiettivi del libro, che non vuole affatto porsi
poste all’interno del Dogado, prima, e della pro-
compianto Emanuele Bozzato, i numerosi visi-
come il catalogo di una raccolta cartografica,
vincia di Venezia poi, le rapide trasformazioni del
tatori invariabilmente sollecitavano la pubblica-
sono dunque molteplici:
Le schede che formano la prima parte del-
territorio sono una caratteristica con ben poche
zione di un catalogo. L’esposizione di un centinaio
- mostrare le trasformazioni ambientali del no-
l’Atlante documentano un arco temporale di
similitudini nel Nord-Est della penisola italiana.
di mappe e carte di varie dimensioni ebbe allora
stro territorio per indurre a raffronti con la si-
circa due secoli e mezzo, che va dal 1552 al
Una unicità, questa, che non poteva essere evi-
un impatto notevole tra gli storici e gli appassio-
tuazione attuale, riscontrare somiglianze e
1790, quindi a ridosso della caduta della Re-
denziata se non con il ricorso allo strumento
nati, essendo la prima del genere a livello locale
differenze, mutamenti e continuità;
pubblica di Venezia (1797).
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- offrire al mondo della scuola uno strumento di ricerca e di riflessione.
privilegiato per descrivere aree molto piccole
e una delle prime a livello regionale .
- far conoscere alcuni aspetti della storia locale
Nelle carte qui presentate, il paziente lavoro
della superficie della Terra, cioè le mappe e le
L’interesse per la cartografia da parte dell’asso-
anche per destare in chi legge l’esigenza di un
dei disegnatori ci restituisce toponimi e idro-
carte topografiche e poi le riprese aerofotogra-
ciazione culturale TRA
approfondimento della propria identità;
nimi che nascono, si consolidano oppure
fiche e satellitari.
anche dalla raccolta, ora custodita nell’Archivio
- evidenziare come il rapporto tra uomo e am-
scompaiono. Con sicuri tratti a china e atten-
L’Atlante ne presenta una cinquantina, ordinate
storico della Biblioteca di Cavallino, formata da
biente contribuisca alla definizione del pae-
zione ai dettagli, sono rappresentati i limiti
secondo un criterio prevalentemente cronolo-
circa quattrocento riproduzioni di carte storiche.
saggio e allo sviluppo sociale ed economico di
poderali sopravvissuti immutati per secoli,
gico, a coprire un arco temporale che va dal
Tornando al presente volume, come si vedrà, per
una comunità;
spesso i manufatti, talora anche modesti, e gli
1552 al 2010.
ogni unità cartografica è stata predisposta una
- condurre alla graduale scoperta delle dinami-
interventi antropici, tutti accomunati dalla ne-
Benché la precisione nei rapporti e l’aderenza
scheda esplicativa che, oltre a dar ragione della
che sottese alle trasformazioni, siano esse am-
cessità di difendere i suoli emersi naturalmente
1
MAR E LAGUNA
emerge
La mostra, organizzata nel 1989 dal Comitato di gestione della Biblioteca di Ca’ Savio, allora presieduto da Claudio Orazio, rimase aperta dal 25 febbraio al 5 marzo e poi fu prorogata fino alla fine del mese. 2
Come testimonia la presenza all’inaugurazione del responsabile della Biblioteca dell’Istituto Geografico Militare, maggiore Valerio Toccafondi.
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dalla superficie del mare e che il mare tenta
sezione, i territori a nord del canale Pordelio
prospera con le secolari imprese di mercatura
della Terra. La restituzione grafica della superfi-
poi di riguadagnare.
hanno raggiunto quella fase avanzata di conso-
e poi con gli investimenti fondiari nella terra-
cie terrestre si fa, così, sempre più precisa; la
La mancanza di testimonianze grafiche relative
lidamento morfologico che, a parte qualche pic-
ferma, essi offrivano il mercato ideale, Rialto,
razionalità sostituisce la suggestione, gli elabo-
al periodo storico precedente, comune del resto
colo cambiamento, possiamo tuttora costatare.
dove far confluire e smerciare i prodotti che gli
rati diventano attendibili e non vi compaiono più
a tutti i centri del Dogado, fa sì che la narra-
A sud del medesimo canale, quello che storica-
ortolani ricavavano dai poderi.
le raffigurazioni allegoriche o semplicemente de-
zione svolta in questa parte inizi in media res.
mente è stato chiamato Litorale del Cavallino,
Senza la Dominante, appare indubbio, difficil-
corative presenti a volte nei disegni antichi.
Coincide, infatti, con la fase avanzata di un fe-
si presenta come un lido in gran parte ancora
mente il territorio di Cavallino–Treporti si sa-
Nel corso del XIX secolo tutta la produzione car-
nomeno che, a partire dalla fine del X secolo,
incolto con una testata di maggior ampiezza ad
rebbe consolidato in modo rapido e produttivo
tografica viene commissionata e controllata da
aveva favorito la formazione di una serie di lidi
interporsi tra il borgo omonimo e il mare.
fino a diventare una delle più importanti zone
organi governativi e, almeno inizialmente, ha
davanti al cordone litoraneo che in epoca ro-
L’omogeneità di questa parte del volume è data
ortofrutticole del Dogado che contribuivano ad
soprattutto scopi bellici. Per questo sono mobi-
mana e altomedievale costituiva il baluardo a
proprio dalla condizione degli autori dei disegni,
alimentare le viscere della città.
litati ingegneri e geografi, i quali nel loro lavoro
nord della laguna di Venezia, cioè il Litus
in genere pubblici periti che, con i mezzi tecnici
spesso vanno oltre le consuete rilevazioni topo-
Album ovvero Lio Piccolo. Dalle acque erano
e scientifici disponibili ai loro tempi, affronta-
grafiche per compiere vere e proprie operazioni
via via affiorate le isole di Saccagnana, Mesole,
vano il problema della restituzione cartografica
Nella seconda parte del volume, sedici schede
di intelligence e realizzare mappe militari di
Cavallino, della Chiesa, così come appaiono mi-
delle diverse superfici lagunari per conto degli
documentano le trasformazioni del territorio di
estrema accuratezza.
rabilmente tratteggiate nel documento che apre
organi centrali della Repubblica, o su incarico
Cavallino-Treporti avvenute negli anni che
Parallelamente, come si diceva, cresce l’inte-
il volume, la carta topografica della Laguna di
dei singoli proprietari terrieri.
vanno dalla caduta della Serenissima alla con-
resse dei governi per il censimento di suoli e
Venezia di Cristoforo Sabbadino.
Quanto a quest’ultimi, scorrendo l’elenco di chi
clusione della Grande Guerra.
proprietà, nell’ambito di un complessivo rior-
Le sedici schede successive altro non sono
deteneva la proprietà di vigne e prati, di valli da
In questo periodo la cartografia subisce una sorta
dino burocratico.
che altrettanti atti notarili i quali attestano
pesca e barene, risalta innegabile il loro legame
di rivoluzione - pari a quella che avverrà nel ‘900
Nella nostra regione la realizzazione di un
l’inarrestabile ripetersi di questo schema di ac-
strettissimo con l’oligarchia veneziana, che
con l’aerofotogrammetria e poi con il rilevamento
nuovo catasto generale, basato su criteri mo-
crescimento del territorio comunale. Il formarsi
esercitava il suo controllo sulla zona sia diret-
satellitare - in seguito all’impiego di nuovi stru-
derni, avviata dal governo francese, sarà poi
di un lido, la sua antropizzazione, il formarsi
tamente, attraverso gli esponenti di alcune delle
menti scientifici e tecnici, e anche per l’atten-
proseguita dalla successiva amministrazione
di un altro lido che sposta la linea di costa se-
più importanti famiglie, sia indirettamente, tra-
zione che i governi prestano alle operazioni di
austriaca e quindi dall’unitaria italiana.
condo un orientamento invariato est-ovest, e
mite gli istituti religiosi, da sempre longa manus
misurazione e descrizione dei territori, effettuate
È proprio grazie ai catasti napoleonico e au-
sottopone a torsione il corso del canale Porde-
dell’aristocrazia cittadina.
principalmente per scopi militari e fiscali.
striaco che le rappresentazioni della laguna di
lio (già di Lio Maggiore) il quale, da assiale,
D’altra parte, se i Contarini, i Dolfin, i Barbo, i
A partire dalla fine del secolo XVIII, nella rea-
Venezia, e del comune di Cavallino-Treporti, ri-
diventa parallelo alla battigia e trova una col-
Garzoni, i Correr, i Querini, i Pisani, i Sagredo,
lizzazione di mappe e carte topografiche viene
corrono frequenti e dettagliate nella cartografia
locazione finale sfociando in laguna di fronte
i Tron, i Grimani, i Civran, i Boldù riscuotevano
infatti introdotto il sistema innovativo della
dell’800. Scorrendole, assistiamo all’evoluzione
all’isola di Sant’Erasmo.
canoni d’affitto e regalie dai propri locatari,
triangolazione su base geodetica, fondata sul-
morfologica avvenuta in questo secolo nel no-
Al termine del periodo considerato nella prima
nella città che avevano contribuito a rendere
l’ipotesi newtoniana della forma elissoidale
stro territorio, alla lotta perenne dell’uomo con
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le acque del mare, all’espandersi continuo dei
alla distanza dalla linea di costa.
1:25.000 di tutto il territorio italiano. Paralle-
tivo di paese agricolo a quello provocatorio di
suoli antropizzati a scapito di quelli paludosi e
Al termine della Grande Guerra, infatti, gli are-
lamente, però, grazie al riordino della normativa
città balneare.
sabbiosi. Acquistano evidenza fenomeni quali
nili incolti, cresciuti sia per apporti naturali che
catastale degli anni ‘30, sono a disposizione
Per questo auspichiamo che, relativamente al
l’allungamento progressivo e costante del Lito-
artificiali, sono guadagnati all’agricoltura per
mappe censuarie estremamente utili alle esi-
periodo più vicino a noi, una delle sollecitazioni
rale del Cavallino verso l’isola del Lido, e il suo
contrastare la recrudescenza della malaria e au-
genze della neonata legislazione urbanistica. Se
importanti di questo Atlante consista proprio
allargamento vistoso dopo la costruzione della
mentare la disponibilità di aree coltivabili. Ac-
con le prime è più agevole valutare le macrotra-
nell’innescare il passaggio che, dall’informa-
diga a Punta Sabbioni.
canto all’orticoltura tradizionale a dimensione
sformazioni, con il catasto si colgono nel detta-
zione e dalla conoscenza percettiva della nostra
Le carte documentano inoltre il nascere e
familiare, si diffonde sempre più quella organiz-
glio gli usi dei suoli e i tipi di insediamento,
realtà territoriale, conduce alla sua rielabora-
l’evolversi dei centri abitati, il sorgere di edifici
zata e a carattere intensivo, capace anche di
diretto riflesso delle dinamiche socio-economi-
zione, all’individuazione di un nuovo significato
di interesse sociale e collettivo, lo sviluppo con-
ideare e imporre le grandi opere infrastrutturali
che dei diversi periodi e delle loro tendenze. In-
semantico, da aggiungere a quelli già acquisiti
tinuo di attività umane importanti, quali l’agri-
e di bonifica. Intanto, la costruzione della via
fine, può forse essere utile sottolinearlo, con gli
per i decenni precedenti.
coltura e la pesca in laguna, infine l’apparire –
Fausta (1929) e la possibilità di un collega-
elaborati grafici dei piani regolatori si inizia a
La scheda finale, relativa al fotopiano del
appena percettibile - della prima fortificazione
mento viario stabile, sposta in modo irreversi-
utilizzare la cartografia non più come mera de-
2010, è probabilmente l’ultima immagine, sta-
di quel sistema difensivo che diventerà una
bile il baricentro delle convenienze dall’ambito
scrizione dei territori esistenti, bensì come pre-
tica e bidimensionale, pubblicabile prima che,
presenza massiccia e ingombrate durante la
lagunare, o meglio vallivo, a quello litoraneo.
visione e programmazione di quelli che saranno.
per l’intrinseca fissità, tali strumenti diventino
Grande Guerra.
Questo modello economico resiste fino alla
La scoperta, nella seconda metà degli anni
limitanti. Infatti è in atto un cambiamento epo-
fine degli anni ‘40, quando l’intero Paese,
‘50, della vocazione turistica della zona e la
cale nella rappresentazione dei territori, poiché,
sotto la spinta del Piano Marshall, inizia quel
prospettiva di farne un unicum nella fruizione
a fianco dei redattori canonici di prodotti carto-
La terza parte del volume, attraverso tredici
tumultuoso periodo di sviluppo e crescita noto
ludico-ambientale genera un progressivo con-
grafici, anche in questo secolo prevalentemente
schede che datano dal 1931 al 2010, presenta
come “miracolo italiano”. Anche nel Litorale
solidamento socio-economico, oltreché la sua
istituzionali, vi è la disponibilità delle riprese
l’evoluzione morfologica e i cambiamenti più re-
compaiono nuovi soggetti imprenditoriali at-
diversificazione e stratificazione. Questa cre-
tridimensionali sulle piattaforme on line, aggior-
centi del nostro Comune.
tratti dalle prospettive di sviluppo dei settori
scente complessità, ben riprodotta nella suc-
nate in tempo reale e liberamente implemen-
Dal primo decennio del XX secolo gli interessi
turistico e immobiliare.
cessione delle varie edizioni della Carta
tate di contenuti digitali, che attengono a livelli
economici, legati al settore primario, e quelli
Si colloca all’incirca in questa soglia temporale
Tecnica Regionale e delle riprese aerofotogram-
di realtà aumentata.
militari, per la difesa della piazzaforte marittima
la transizione dalla costruzione del paesaggio
metriche, si esprime nella moltitudine di tra-
di Venezia, si indirizzano prioritariamente nella
vallivo e agrario (in senso geografico) alla sua
sformazioni puntuali (a scala di pixel) che,
zona che si estende a sud del canale Pordelio.
idealizzazione estetica, che tanta parte ha an-
singolarmente, possono apparire insignificanti,
È qui che si registreranno negli anni successivi
cora oggi nell’immaginario collettivo.
ma nel loro insieme documentano un impatto,
le trasformazioni maggiormente rilevanti, men-
La fonte cartografica principale è ancora l’Isti-
non ancora del tutto compreso, in grado di por-
tre l’area più interna perderà via via la sua cen-
tuto Geografico Militare, e lo sarà fino al 1968,
tare alla ridefinizione del concetto geografico,
tralità, in misura direttamente proporzionale
ovvero al compimento del rilievo alla scala
sotteso all’identità del Litorale, da quello ridut-
15
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Autorizzazioni ARCHIVIO
DI
STATO
DI
VENEZIA
Schede 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.6, 1.7, 1.8, 1.9, 1.10, 1.11, 1.12, 1.13, 1.14, 1.15a, 1.15b, 1.16, 1.17, 2.3, 2.5, 2.7, 2.8, 2.9 Le fotoriproduzioni dei disegni conservati presso l’Archivio di Stato di Venezia sono state eseguite dalla Sezione di fotoriproduzione di tale Archivio su Concessione 7/2014 del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
BIBLIOTECA UNIVERSITARIA
DI
PADOVA
Autorizzazione del 20/09/2013
FONDAZIONE MUSEI CIVICI VENEZIANI Autorizzazione dell'8/11/2013 rif. 2013/0333
ISTITUTO GEOGRAFICO MILITARE, FIRENZE I materiali cartografici delle schede 2.14, 2.15, 3.1, 3.4 e 3.7 sono tratti dai tipi dell’Istituto Geografico Militare (Autorizzazione n. 6758 del 12/11/2013)
OESTERREICHISCHE NATIONALBIBLIOTHEK, VIENNA BA 13-2377 del 2/10/2013
OESTERREICHISCHES STAATSARCHIV, VIENNA OESTA-2042750/002-KA/2013 del 7/10/2013
REGIONE
DEL
VENETO
I materiali cartografici delle schede 3.9, 3.10, 3.11, 3.12 e 3.13 sono di libera pubblicazione grazie alla Regione del Veneto - LR n. 28/76 Formazione della Carta Tecnica Regionale
Abbreviazioni
16
b.
busta
BUPd
Biblioteca Universitaria di Padova
IGM
Istituto Geografico Militare
dis.
disegno
CAD
Computer-Aided Drafting
LLPP
Lavori Pubblici
img.
immagine
CTR
Carta Tecnica Regionale
LR
Legge Regionale
Misc.
Miscellanea
DCC
Delibera del Consiglio Comunale
PRG
Piano Regolatore Generale
ms.
manoscritto
DGR
Delibera della Giunta Regionale
SIT
Sistema Informativo Territoriale
neg.
negativo
DM
Decreto Ministeriale
VPRG
Variante al Piano Regolatore Generale
Scaff.
Scaffale
DPR
Decreto del Presidente della Repubblica
Tav. / Tavv.
Tavola, Tavoletta / Tavole
DXF
Drawing eXchange Format
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Indice delle schede Parte terza | 1931-2010
Parte seconda | 1798-1918
Parte prima | 1552-1790
1798-1805
3.1
Venezia e Cavallino-Treporti
Laguna di Venezia
1801
3.2
Opere di bonifica del Litorale del Cavallino
prima metà anni ‘30
2.3
Cavallino
1804
3.3
Ca’ Savio e Ca’ Ballarin. Mappa catastale
1935
sec. XVI
2.4
Isola di Portosecco
1806
3.4
Venezia e Cavallino-Treporti
sec. XVII
2.5
Treporti con Cavallino. Catasto napoleonico
1809-1813
3.5
Litorale del Cavallino. Piano Regolatore Generale
Isola di Saccagnana
1656
2.6
Litorale del Cavallino
1833
3.6
Ca’ Savio, Ca’ Ballarin e Ca’ di Valle. Mappa catastale
1963
1.7
Laguna di Venezia
1684
2.7
Lio Piccolo, Treporti e Cavallino. Catasto austriaco
1841
3.7
Venezia e Cavallino-Treporti
1966
1.8
Isole di Saccagnana, della Chiesa e di Portosecco
1688
2.8
Lido di Venezia
1841-1843
3.8
Penisola del Cavallino. Variante al PRG
1.9
Lio Piccolo
1693
2.9
Le Mesole e Settecasoni. Catasto austro-italiano
1846-1868
3.9
Cavallino-Treporti. Fotopiano
1.10
Isola di Falconera
1699
2.10
Treporti e Cavallino
1866
3.10
Treporti e Ca’ Savio. Fotopiano
1987 e 1999
1.11
Isola del Cavallino
1714
2.11
Porti di Lido, Sant'Erasmo e Treporti
1871
3.11
Cavallino e Ca’ di Valle. Fotopiano
1987 e 1999
1.12
Lio Piccolo
1721
2.12
Porti di Lido, Sant'Erasmo e Treporti
1872
3.12
Cavallino-Treporti. Carta Tecnica Regionale
2005
1.13
Lido del Cavallino
1734
2.13
Litorale del Cavallino e laguna retrostante
1876
3.13
Punta Sabbioni e Ca’ Savio. Fotopiano
2010
1.14
Punta Sabbioni
1773
2.14
Venezia e Cavallino-Treporti
1887 e 1892
1.15
Isola di Portosecco, canale Pordelio e Punta Sabbioni
1736
2.15
Venezia e Cavallino-Treporti
1910
1.16
Laguna di Venezia
1762
2.16
Basso Piave. Dislocazione delle truppe
1918
1.17
Conche idrauliche di Cavallino
1790
1.1
Laguna di Venezia
1556
2.1
Litorale da Cavallino a Cortellazzo
1.2
Isola di Sant’Erasmo
1552
2.2
1.3
Isola di Sant’Erasmo e isola della Chiesa
sec. XVI
1.4
Piave. Settore del fiume da Nervesa al mare
1.5
Isola del Cavallino
1.6
1931
1940 e 1938 1959-1962
1973-1977 1978
17
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Piero Santostefano
parte prima
1552-1790
19
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1.1
Laguna di Venezia 1556 In questa copia della carta topografica eseguita
Lio Maggiore, a metà strada tra le attuali fra-
nel 1556 dal proto inzegner Cristoforo Sabba-
zioni di Ca’ Ballarin e di Ca’ Pasquali. Nel corso
dino con le precise finalità di mostrare il regime
dei secoli successivi, a causa delle imponenti
idraulico in cui si aggrovigliava la laguna di
modifiche subite dal Litorale del Cavallino, il ca-
Venezia, sono evidenziate, nella netta contrap-
nale avrebbe traslato la foce verso occidente,
posizione tra specchi d’acqua e zone emerse,
defluendo, infine, all’interno della laguna e mo-
anche i lidi e le valli da pesca dell’attuale co-
dificando il proprio nome in Pordelio, forma ab-
mune di Cavallino-Treporti.
breviata di “Porto di Lio Maggiore”.
Muovendosi dall’interno verso il mare, si incontra la valle Palassa, attraversata dal canale
In this copy of the topographic map created by
Buratello, che permetteva un collegamento di-
proto inzegner Cristoforo Sabbadino with the
retto tra Cavallino e l’isola di Falconera con
precise objective of illustrating the tangled up
Burano, e da lì con la laguna centrale. A nord
hydraulic system of which the lagoon of Venice
della Paleazza, Lio Piccolo, seppur contrasse-
is a part, even the lidos and fishing grounds of
gnato da qualche edificio rurale, non appare
the current town of Cavallino-Treporti are high-
come toponimo.
lighted in clear contrast amidst bodies of water
Continuando a spostarsi verso sud, si susse-
and dry land. Around the Mid-sixteenth century
guono le isole, già lidi affacciati sul mare, di Le
the municipal territory was till under sea level
Mesole, Saccagnana, Lido di Saccagniana,
and a progressive accumulation of sand even-
dove si riconoscono alcune abitazioni e una pic-
tually formed it in front of the foreshore.
cola chiesa (l’oratorio della Santissima Trinità, eretto con molta probabilità nel 1518). Il Lido di Saccagniana è l’attuale isola della Chiesa, denominata anche, tra Cinque e Seicento, Lido di Treporti. Il toponimo deriva dal medesimo idronimo con cui si indicava la bocca di
(copia imitativa del 1695 da originale di Cristoforo Sabbadino)
porto che serrava il territorio comunale a occidente, mentre a oriente il confine era dato
Angelo Minorelli
dal corso del fiume Piave, il quale sfociava in
disegno su carta incollata su tela, a penna e inchiostro seppia con
mare nel porto di Iesulo.
20
colorazioni ad acquerello mm 2415x1520, passi veneziani 1000 = mm 83
Tra queste due bocche si incuneava il Porto de
Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque,
Lio Mazor, cioè lo sbocco in mare del canale di
Disegni, Laguna, dis. 13
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21
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1.2
Isola di Sant’Erasmo 1552
Come si può vedere nella scheda precedente
As can be seen in the previous map (1.1), the
(1.1), l’isola di Sant’Erasmo era la naturale con-
island of Sant’Erasmo was the natural west-
tinuazione verso ovest del cordone dei lidi che,
ward continuation of the string of lidos that,
chiudendo la laguna a est, difendevano Vene-
by closing the lagoon to the east, protected
zia. In questo disegno, il pubblico perito Dome-
Venice. In this drawing the seaward aspect is
nico Gallo delinea gli elementi naturali e
located above, on the contrary therefore, to the
antropici della “mezzaluna” ponendo l’affaccio
traditional orientation of the maps that posi-
sul mare verso l’alto, al contrario, quindi, del-
tions north on top.
l’orientamento tradizionale delle mappe che nella parte superiore collocano il nord. A sinistra (in questo caso ad est), è indicato l'idronimo Li Tre Porti e, all’interno della laguna, l’isola di San Francesco del deserto appare ancora raggiungibile a piedi, attraverso un argine e un ponte di legno. Il livello del medio mare era, infatti, inferiore a quello attuale e il rapporto tra superfici emerse e specchi acquei sbilanciato a favore dei primi. Si notino, inoltre, nella parte destra del foglio, due fabbricati particolari, una torre vecchia e una torre nova (1.2b). Esclusa una poco probabile funzione difensiva, la loro costruzione si può ipotizzare allo scopo di sistemarvi anche segnali luminosi per indicare
1.2b
una rotta di ingresso in laguna. E l’allineamento della torre nuova, marcatamente più vicina al mare rispetto alla vecchia, ci indica una sopravvenuta modifica nella linea di costa del lido di Sant’Erasmo.
22
Domenico Gallo disegno su carta incollata su tela, a penna e inchiostro seppia con colorazioni ad acquerello mm 1665x638, passi veneziani 100 = mm 69 Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque, Disegni, Lidi, dis. 3
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1.2a
23
Trm Cartografia 2013 Libro 21/03/2014 11:14 Pagina 24
1.3
Isola di Sant’Erasmo e isola della Chiesa sec. XVI
Questa rappresentazione di Sant’Erasmo, pro-
Observe, to the right of the island of San-
babilmente databile alla seconda metà del Cin-
t’Erasmo, the Porto di Tre Porti and the tip of
quecento, rispetta l’orientamento canonico
the current Isola della Chiesa, which was then
delle mappe e così, sulla destra dell’isola, si
called Lido di Tre Porti. The strategic position
susseguono il Porto di Tre Porti e la punta
of this site justifies the presence of a tore
dell’attuale isola della Chiesa, denominata al-
(tower) (1.3b), to carry out the same function
lora Lido di Tre Porti, secondo la consuetudine
as the one located on the island opposite,
per cui il lembo di terra che fronteggiava il
Sant’Erasmo (1.2b), in other words, to signal
mare assumeva il nome della bocca di porto
the courses of entry into the lagoon.
sulla quale si affacciava. La posizione strategica del luogo motiva la presenza di una tore (1.3b), che aveva lo stesso compito di quella posta sull’isola di fronte, Sant’Erasmo (1.2b), cioè di segnavia per le rotte di ingresso in laguna. La sua costruzione, funzionale anche alla conduzione delle “vigne”, cioè dei poderi in cui si suddividevano le grandi proprietà terriere, è assegnabile, a partire dal 1541, al nobile veneziano Antonio di Girolamo Garzoni. L’appezzamento dove si innalzava, chiamato
1.3b
vigna della torre, mantenne tale denominazione fino alla prima metà del Settecento, benché l’edificio non esistesse più da tempo, a dimostrare l’invasività di un simile tipo di struttura in un contesto eminentemente rurale.
24
disegno su carta incollata su tela, a penna e inchiostro con colorazioni ad acquerello mm 2340x1031 Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque, Disegni, Lidi, dis. 53
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1.3a
25
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1.4
Piave. Settore del fiume da Nervesa al mare sec. XVI La rappresentazione cartografica del settore in-
nel 1563 un collegamento provvisorio tra la
feriore della Piave permette di valutare a colpo
laguna e la Piave, a beneficio delle imbarca-
d’occhio l’inserimento di parte del territorio co-
zioni di piccolo cabotaggio.
munale tra il corso di questo fiume, la laguna e
Degli altri idronimi collegati alla porzione finale
il mare, e conferma come in quel periodo le su-
del canal de Lio Mazor, si segnalano la Rota e
perfici emerse fossero notevolmente più vaste di
la Spaurosa (che per il canal de Iustina condu-
quelle attuali. Si veda, un esempio per tutti, la
ceva in laguna): trarrebbero origine dagli effetti
valle de Trago Iesulo, cioè la valle Dragojesolo.
del battente marino sui lidi, prima che l’espan-
La zona denominata Chavalin, chiusa tra Piave
sione verso ovest della penisola del Cavallino si
e canal de Lio Mazor, si allarga verso l’interno,
interponesse a loro protezione. El zalo (ora valle
fino a entrare nel territorio jesolano, attraverso
del Giallo), o valle Mesola, potrebbe derivare il
una serie di dune sabbiose, chiamate comune-
proprio nome dal colore del fondo sabbioso, in
mente montoni. Il disegno ne rappresenta una
analogia con una vicino specchio d’acqua co-
triplice sequenza, corrispondendo in modo pre-
nosciuto come Lago fango bianco.
ciso con quanto scriveva nel 1566 Cristoforo Sabbadino: «Il fiume, anzi torrente, della Piave
The cartographic representation of the lower
certamente al loco di sopra Torcello ha fatto
sectors of the Piave river (la Piave) enables
uno grandissimo danno [...] quando crescea da
the immediate visualization of the insertion of
lochi altissimi [...], e dove che apresso la Piave
the municipal territory between the courses of
l’ultimo loco verso il mare hera la valle di Trago
this river and the Sile, between the lagoon
Giesulo è cresciuto il loco dito il Cavalino, con
and the sea, and confirms how the areas of
1
1.4a
tre mani di monti di sabbia fino al mare ».
dry land were vaster than they are today. The
L’abitato di Cavallino è contraddistinto, proprio
zone denominated Chavalin, enclosed be-
dove il canale di Lio Maggiore (ora dell’Arco)
tween the Piave and the Lio Mazor Canal,
compie una svolta di novanta gradi verso
widens inland until it enters the territory of
mm 2945x1010, passi trevisani 1000 = mm 110
ovest, da uno sparuto insediamento da cui si
Jesolo, crossing a series of sandy dunes com-
Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque,
diparte un canale verso oriente. Lungo questo,
monly called montoni.
disegno su carta incollata su tela, a penna e inchiostro seppia con colorazioni ad acquerello
Disegni, Piave, dis. 110
attraverso il lago confinante e uno scavo di poche decine di metri nella barena, il nobile veneziano Marin di Nadalin Contarini realizzò
26
1
Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque, b. 65, c. 58r.
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1.4b
27
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1.5
Isola del Cavallino sec. XVII
La mappa rappresenta il territorio di Cavallino
The map represents the territory of Cavallino
nel primo quarto del Seicento, quando ne dete-
during the early Seventeenth century, when
neva i diritti Andrea Alberti, residente al Lido di
Andrea Alberti, resident at the Venice Lido,
Venezia. L’ante quem per la datazione è stabi-
was the rightful owner. Worthy of note are the
lito dal 1626, quando venne apposta una nota
details with which the scagni (sandbars or
manoscritta che costatava la necessità di rico-
lines of dry land), parallel to the sea and per-
struire l’argine destro della Piave per 900 per-
pendicular to the river bed, are depicted. With
tiche padovane (circa 1930 metri).
the passing of time, the narrow lidos grew no-
È notevole il dettaglio con cui sono rappresen-
ticeably due to the continuous depositing of
tati gli scagni paralleli al mare e perpendicolari
river debris and were gradually colonized by
al corso del fiume. Col trascorrere del tempo, i
pioneer vegetation. This brush eventually
sottili lidi si sono notevolmente irrobustiti per il
made way for high trees to grow, as the draw-
continuo apporto di detriti fluviali, e sono stati
ing clearly indicates.
colonizzati dalla vegetazione pioniera che ha poi lasciato il posto, come ben si rileva nel disegno, ad alberi d’alto fusto.
28
disegno su carta a matita con scritte in inchiostro di china e colorazione a pastello e acquerello mm 740x490, pertiche padovane 300 = mm 71 Venezia, Biblioteca del Museo Correr, P.D. c 844/14
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1.6
Isola di Saccagnana 1656
All’inizio del Seicento, le proprietà site nell’isola
from Venice (the Salvina local fishing grounds
di Saccagnana, appartenute nel secolo prece-
and farm owes its name to a distortion of their
dente ai nobili Garzoni, furono ereditate dai Sa-
surname). This noble family is also to be credited
vina (la valle da pesca Salvina deve l’idronimo a
with the adjustment and enlargement of the
una distorsione del loro cognome). Alla famiglia
Saccagnana Canal that connected the Lio Mazor
Garzoni si deve la rettifica e l’ampliamento del
to the inner lagoon positioned here to the right.
canal de Sacagnana che collegava il Lio Mazor con la laguna interna, qui collocata a destra. Come si osserva, la linea retta del canale si innesta sui corsi sinuosi del S. Felise e del Roncolo e la saldatura tra l’alveo antropizzato e quelli dall’andamento naturale, chiaramente distinguibile, conferma come fosse costante l’azione dell’uomo volta a controllare e a sfruttare i canali interni. Spostandoci sul disegno dal basso verso l’alto (e dunque nella realtà da nord verso sud), troviamo indicati nella parte più interna dell’isola alcuni dossi alti, corrispondenti alla prima linea di dune formatasi nel corso del XII secolo.
1.6b
L'avvocato veneziano Alessandro Zarotti, il cui nome si legge nella parte superiore del documento, era stato uno degli eredi del suocero Cesare Quadri che aveva acquistato i terreni nel 1586. At the beginning of the Seventeenth century, the estates located on the island of Saccagnana,
30
Sebastiano Bonotti disegno su carta incollata su tela, a penna e inchiostro seppia con colorazioni ad acquerello, mm 2490x660
which belonged to the Garzoni during the previ-
Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque,
ous century, were inherited by the Savina family
Disegni, Laguna, dis. 46
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1.6a
31
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1.7
Laguna di Venezia 1684
La carta topografica dell’intera laguna mette
The topographic map of the entire lagoon effec-
bene in evidenza la profondità e la lunghezza
tively highlights the depth and the length of the
del lido del Cavalin che, con l’ampia superficie
Lido del Cavalin that, with its ample uniform
uniforme, si propone come una sorta di ba-
surface, functions as a sort of bulwark to pro-
luardo a protezione della laguna nord, aiutato
tect the northern lagoon, seconded in this by
in questo dal formarsi dell’isola di Portosecco,
the formation of the island of Portosecco, which
consolidatasi nella seconda metà del Cinque-
was consolidated during the second half of the
cento tra il mare e l’isola della Chiesa.
Sixteenth century between the sea and the is-
È possibile notare come negli ultimi decenni del
land of the Church.
Seicento la foce del canal di Lio Mazor si fosse ulteriormente protesa verso Sant’Erasmo, concludendo quel tratto che, da collegamento diretto tra l’Adriatico e Lio Maggiore, era diventato un tortuoso percorso per imbarcazioni di limitato cabotaggio. Segnaliamo, tra i toponimi, la valle Sacheta, a ridosso delle Mesole e, a nord del canal del Cavalin, che collega laguna e alveo vecchio della Piave, rappresentati come rettangoli colorati di rosso, i montoni, cioè le antiche dune di prima formazione che sopravviveranno fino alla prima metà del XX secolo. Il toponimo alveo vecchio della Piave rinvia ai lavori di diversione della foce del fiume dal porto di Jesolo (1664) al Porto Santa Margherita di Caorle. Com’è noto, quest’opera di ingegneria idraulica non ebbe successo; nel 1683 la Piave si aprirà un proprio sbocco in mare a Cortellazzo. Nel suo vecchio alveo venne immesso il corso del Sile, portato così a versare le proprie acque fuori dalla laguna.
32
disegno su carta, a penna e inchiostro seppia con colorazioni ad acquerello mm 1410x737, passi veneziani 2000 = mm 83 Venezia, Archivio di Stato, Raccolta Terkuz, dis. 1
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33
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1.8
Isole di Saccagnana, della Chiesa e di Portosecco 1688
34
Il disegno raffigura l’isola della Chiesa (vigne di
di quel secolo, proprio all’incontro dei canali di
The drawing depicts the island of the Church
3 Porti) per intero e, parzialmente, quelle di Sa-
Por di Lio e di Sachagnana, veniva costruita
(3 Porti vineyard) in its entirety and, partially,
chagnana e di Portosecco, allora conosciuta
una palada per il controllo del traffico e la ri-
those of Saccagnana and Portosecco, then
come Secho Grosso. I due periti hanno delimi-
scossione dei diritti di passaggio.
known as Secho Grosso. The two surveyors
tato le terre emerse, segnando con decisione il
Altro segno forte dell’intervento antropico nel
delimited the dry land, decidedly marking the
tracciato dei canali di Por dilio (grafia che sta
territorio sono i due rami rettilinei che si stac-
course of the canals of Por dilio (a misspelling
via via avvicinandosi all’attuale Pordelio) e di
cano a metà, circa, del canale di Saccagnana
that gradually evolved into today’s Pordelio)
Tre Porti, il quale, per la precisione, a partire
per raggiungere il cosiddetto Prà, quello a nord,
and of Tre Porti, which, for the sake of accu-
dallo sbocco del canale di Saccagnana in la-
e le vigne di 3 Porti, quello verso sud.
racy,
guna, assume il nome di San Felice.
Il corso d’acqua che divide l’isola della Chiesa
Saccagnana Canal in the lagoon, takes on the
Della rettifica parziale del canale di Saccagnana
dal Secho Grosso non è navigabile, trattandosi
name of San Felice.
si è già scritto nella scheda 1.6. Si può qui os-
di un ghebo superato nel suo punto più stretto
servare che il termine navigatione è da mettersi
da un ponte di legno. Le vigne erano di pro-
in relazione con una serie di scavi, realizzati
prietà di Cornelia Grimani Calergi, nobildonna
negli anni ‘40 del Seicento, per evitare alle im-
veneziana, e per successioni familiari sarebbero
barcazioni di transitare in mare aperto nel per-
passate nel Settecento alle sorelle Cecilia Gri-
corso da Cavallino alla laguna centrale. Alla fine
mani Sagredo e Chiara Grimani Tron.
starting
from
the
mouth
of
the
Domenico Margutti e Giuseppe Benoni disegno su carta, a penna e inchiostro di china con colorazioni ad acquerello mm 401x285 Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque, b. 140, dis. 1
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35
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1.9
Lio Piccolo 1693
La mappa rappresenta la porzione più orientale
The map represents the eastern part of Lio Pic-
di Lio Piccolo, allora nella disponibilità del no-
colo, at the time the property of the Venetian
bile veneziano Nicolò Contarini, governatore
nobleman Nicolò Contarini, governor of the
dell’Ospedale di San Giovanni Battista di Mu-
Hospital of San Giovanni Battista on Murano,
rano, che ne deteneva la proprietà a partire
who owned the property from the end of the XV
dalla fine del XV secolo.
century. The long strip of arable land ends in a
La lunga striscia di beni arativi si conclude in una
triangular head. The house illustrated (1.9b) is
testa triangolare, ancor oggi facilmente individua-
the one commonly known as “dei Rabbiati”, a
bile in qualsiasi veduta zenitale di Lio Piccolo.
nickname of a branch of the Ballarin family
La casa illustrata (1.9b) è quella comunemente
from San Pietro in Volta.
conosciuta come “dei Rabiati”, il soprannome di un ramo della famiglia Ballarin che si sarebbe trasferita lì da San Pietro in Volta. La valle del n.h.s. Corer è la Paleazza, qui individuata con un riferimento al proprietario, Angelo di Girolamo Correr, la cui famiglia la aveva acquisita nel 1581 dai Querini. Il canale Protolo, in altri documenti indicato con maggior frequenza come Perotolo o Buratello, staccandosi da Cavallino, metteva in comunicazione questo borgo con la laguna interna, evitando la lunga risalita del Lio Maggiore o l’attraversamento della palada posta sul canale
1.9b
di Saccagnana. Tuttavia durante la seconda metà del Settecento il corso d’acqua venne abusivamente imbonito e quello di Mattani trasformato in un ghebo senza comunicazione con le valli situate a sud delle proprietà dei Contarini.
36
Paolo Rossi disegno su carta, a penna e inchiostro seppia con colorazioni ad acquerello. Foglio formato dall’unione di due pezzi mm 998x470, pertiche 100 = mm 73 Venezia, Archivio di Stato, Miscellanea mappe, dis. 133
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1.9a
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1.10
Isola di Falconera 1699
L’isola di Falconera, nota nel basso Medioevo per la caccia al falcone pellegrino, è separata da Cavallino solo dal canale di Lio Mazor, oggi Pordelio. Questa rappresentazione dell'isola venne eseguita su incarico di Giacomo Fancelli, frutariol a Murano. L'estensione dei terreni da cui ricavava i prodotti da immettere sul mercato era modesta rispetto alla superficie complessiva, circa 40 campi alla misura padovana, approssimativamente 15 ettari.
1.10b
Nel dettaglio (1.10b) si può osservare un solido esempio di edilizia rurale, rappresentato da un fabbricato di tre piani cui sono addossati un annesso rustico e, sulla sinistra, una teza, una tettoia. Per l’approvvigionamento idrico ci si affidava al vicino pozzo con braccio basculante e contrappeso. Falconera, known from the Late Middle Ages for hunting of the peregrine falcon, is separated from Cavallino only by the Lio Mazor
(copia imitativa del 1704 da originale di Angelo Minorelli)
Canal, today known as Pordelio. The detail (1.10b) illustrates a solid example of rural construction, represented by a three-storey building with an adjacent farm building and, on the left, a teza, or shed.
38
Angelo Gornizai disegno su carta, a penna e inchiostro seppia con colorazioni ad acquerello e a pastello mm 1404x495, pertiche padovane 100 = mm 167 Venezia, Archivio di Stato, Ospedali e luoghi pii diversi, b. 444, dis. 1
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1.10a
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1.11
Isola del Cavallino 1714
40
La carta raffigura il territorio del Cavallino,
Altri rilievi costeggiano la porzione occidentale
The map depicts the territory of Cavallino,
quando la zona tra la Piave vecchia (ora
del canal di Lio Mazor, a indicare un passato
when the zone between the Piave Vecchia
Sile), il mare e il canal di Lio Mazor (ora Por-
accumulo di materiali di provenienza fluviale.
(now the Sile), the sea and the Lio Mazor
delio) veniva comunemente assimilata ad
Vigne e pradi, cioè poderi lavorati e incolto
Canal (now the Pordelio) were commonly
un’isola. I rapporti spaziali sono però distorti
prativo, si alternano a specchi d’acqua parzial-
likened to an island. The drawing of the Palace
e la profondità dell’area di molto accentuata
mente collegati al Lio Maggiore. Si riscontra
(1.11b) seems to allude to a three-storey struc-
rispetto alla sua effettiva lunghezza, come si
anche un intervento antropico sia nella siste-
ture with what could be an octagonal floor
nota osservando la collocazione del punto di
mazione idraulica, con un’embrionale rete di
plan. Regardless of the accuracy of the survey,
diramazione del canal dj Saccagnana da
scoline a forma di T, sia nell’apertura di uno
this is the palace created by Daniel Nijs in the
quello di Lio Mazor.
stradon che dal centro di Cavallino puntava
1630s and then remodelled during the early
1
L’orientamento, rilevabile dalla rosa dei venti
verso il mare attraversando i terreni più fertili .
(che indica Levante-Ponente, Tramontana-Ostro),
Il disegno del Palazzo (1.11b) sembra alludere
è capovolto rispetto alle tradizionali rappresen-
a una struttura a tre piani con pianta forse ot-
1.11b
Eighteenth century. Domenico Margutti e Angelo Minorelli disegno su carta, a penna e inchiostro di china
tazioni dell’isola che collocano in basso il mare.
tagonale, ma nessun documento d’archivio ha
Procedendo da quest’ultimo verso l’interno della
comprovato l’esistenza di un edificio di tale im-
mm 736x480
laguna, si susseguono i montoni, naturale ap-
pianto. Indipendentemente dall’accuratezza del
Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque, b. 34, dis. 15
parato difensivo dall’ingresso delle acque ma-
rilievo, si tratta del palazzo realizzato da Daniel
rine nei terreni retrostanti. Le dune sono
Nijs negli anni ‘30 del Seicento e poi rimaneg-
maggiormente accentuate nei pressi della
giato, all’inizio del Settecento, dagli allora pro-
Piave, mentre appaiono in via di formazione
prietari, la famiglia dei mercanti olandesi
verso ponente.
Druyvesteyn, attivi sulla piazza di Venezia.
concolorazioni ad acquerello
1
La relazione dei periti D. Margutti e A. Minorelli che accompagnava il disegno è pubblicata in G.M. Alberti, Storia dell’Isola del Cavallino e sue coltivazioni, a cura di A. Padovan, Verona 2013, pp. 223-225.
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1.11a
41
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1.12
Lio Piccolo 1721
Il territorio di Lio Piccolo qui rappresentato è la
palazzetto che conserva tuttora, nei suoi tratti
In the centre of the page, the outstanding ele-
parte che si estende verso nord e verso est,
essenziali, l’aspetto originario.
ment (1.12b) is the Casa Dominical, con-
mentre per il settore orientale si può ricorrere
Nel 1721, oltre ai Cottini, i proprietari presenti
structed in 1698, with the enlargement of an
al disegno 1.9a, anteriore di circa venti anni.
a Lio Piccolo erano esclusivamente istituzioni
existing construction purchased a short time
Al centro del foglio, l’elemento rilevante
religiose, quali il monastero femminile di Santa
before by the Venetian merchant [Giovanni]
(1.12b) è costituito dalla Casa Dominical
Maria degli angeli di Murano, i canonici della
Domenico di Pietro Cottini.
fatta del 1698, con l’ampliamento di una co-
basilica di Santa Maria Assunta di Torcello, il
struzione preesistente acquistata poco prima,
monastero femminile di Sant’Antonio di Tor-
dal commerciante veneziano [Giovanni] Dome-
cello. Relativamente alla qualità e all’utilizzo dei
nico di Pietro Cottini. A sinistra dell’edificio ru-
suoli, oltre alle vigne nei dossi centrali di Lio
rale, sono indicati un punaro e un forno e,
Piccolo, i terreni sono indicati come: pascolivo,
sulla destra, una chiesola. Si tratta dell’orato-
prativo, barena inutile, palude con acqua e ba-
rio, allora intitolato alla Beata Vergine del Ro-
rena. I consistenti interventi sostenuti dai Boldù
sario e ai santi Domenico e Francesco d’Assisi,
tra fine Settecento e inizio Ottocento, modifica-
restaurato e ingrandito alla fine del Settecento
rono radicalmente l’assetto morfologico del-
dalla famiglia veneziana Boldù. Alla stessa fa-
l’isola. Barene e paludi furono sostituiti da fertili
miglia, che acquistò Lio Piccolo nel 1777, si
poderi e da una valle da pesca, la Olivara, si-
devono ulteriori lavori di ristrutturazione della
tuata a nord della casa dominicale.
casa dominicale, trasformata in un armonioso
42
1.12b
Lorenzo Boschetti disegno su carta, a penna e inchiostro seppia con colorazioni ad acquerello mm 763x516 Venezia, Archivio di Stato, Provveditori e aggiunto sopra monasteri, dis. 59
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1.12a
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1.13
Lido del Cavallino 1.13b
1734
La mappa, tracciata con estrema cura, rivela le
il nome di valle Dolce. Un altro asse, che attra-
finalità per cui fu eseguita: riepilogare e aggior-
versava da nord a sud la penisola all’altezza
nare le operazioni di vendita dei terreni che via
dell’attuale frazione di Ca’ Ballarin, era indicato
via si formavano tra la foce della Piave e il canal
come Strada che deve descorer dal Canalazzo
di Lio Mazor, fino a raggiungere all’incirca,
a Marina, cioè dal Pordelio al mare.
verso ovest, l’attuale Ca’ Savio. Dalla carta ri-
Pochissimi gli edifici sparsi in quest’ampia su-
mane escluso il tratto occidentale dell’isola, che
perficie ancora praticamente tutta incolta, se si
è invece compreso nel disegno 1.14.
escludono alcune vigne attorno al nucleo di
Le tre fasce colorate, e il riquadro nella porzione
Cavallino, allora costituito dal palazzo, dalla
orientale, corrispondono agli arenili messi al-
chiesa e da un fabbricato rurale.
l’asta dai Savi ed esecutori alle acque in quattro
Sul confine orientale si vedono le conche vin-
date successive. Da nord verso sud delimitano
ciane (Porte), mentre un paio di casoni sono
i confini dei terreni misurati a campo trevisano.
delineati lungo il canal di Lio Maggior. Di quello
Si apprende così che vengono aggiudicati:
situato all'altezza dell’attuale Ca’ Pasquali pro-
- nel 1538, ad Antonio Pesaro, 1151 campi
poniamo il dettaglio (1.13b).
(circa 600 ettari); - nel 1628, a Daniel Nijs, 612 campi (circa
The map, drafted with extreme care, reveals the
320 ettari);
purpose for which it was produced: to sum-
- nel 1715, ad Annibale Fonte, 515 campi
marise and update the sales of lands that were
(circa 268 ettari);
gradually forming between the mouth of the
- nel 1732, allo stesso Annibale Fonte e al socio
Piave and the Lio Mazor Canal, approximately
Antonio Pirona, altri 340 campi (circa 177 ettari).
as far as the current Ca’ Savio towards the
Elementi significativi della mappa sono anche
west. A pair of casoni (fishermen’s houses) are
le stradelle lasciate per delimitare i terreni
outlined along the Lio Maggior Canal. For the
andati all’asta in tempi più recenti, rispetto a
one situated near the current Ca’ Pasquali,
quelli immessi sul mercato fondiario tra Cin-
please see the detail (1.13b).
que e Seicento. È inoltre confermata la presenza di un asse stradale (1.11a) che dal centro di Cavallino puntava al mare, raggiungendo uno scheletro
44
Lorenzo Boschetti e Giovanni Filippini disegno su carta, a penna e inchiostro seppia con colorazioni ad acquerello. Foglio formato da più pezzi uniti insieme
di canalizzazione collegata ad uno specchio
mm 1565x752, pertiche trevisane 500 = mm 182
d’acqua retrodunale, in seguito conosciuto con
Venezia, Archivio di Stato, Miscellanea mappe, dis. 743
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1.13a
45
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1.14
Punta Sabbioni 1773
Il colore rossetto carico, come recita il cartiglio, contraddistingue gli accrescimenti di sabbia successivi al rilievo eseguito nel 1734 dai periti Piccoli e Filippini (1.13). Si tratta di circa 177 campi alla misura trevisana che equivalgono a 92 ettari. Come si può notare, la foce del canal de Lio Mazor ha concluso la sua traslazione verso occidente, raggiungendo, all’incontro con il canale di Treporti, la sua collocazione definitiva. La Casa dei Zaffi, una casermetta di sbirri per il contrasto del contrabbando, che si ritroverà in altri disegni di questa porzione di territorio, può essere paragonata ad una sentinella che dal Litorale scruta verso Venezia. The colour bright red, as the cartouche indicates, marks the successive accumulation of sand following the survey conducted in 1734 by surveyors Piccoli and Filippini (1.13). This amounts to about 177 fields according to Treviso unit of measure, equal to about 92 hectares.
46
Stefano Foin disegno su carta, a penna e inchiostro seppia con colorazioni ad acquerello mm 1140x520 Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque, Disegni, Laguna, dis. 107
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47
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1.15a
Isola di Portosecco, canale Pordelio e Punta Sabbioni 1736
Pur nella sua essenzialità, il disegno ci conferma come la porzione occidentale del Litorale del Cavallino fosse allora nella disponibilità di Antonio Pirona. Questo commerciante forse aveva premuto sulle pubbliche autorità perché si intervenisse con qualche lavoro di difesa a mare per consolidare le sue proprietà e non subire la medesima sorte della valesella distrutta dall’Acque nell’isola di Portosecco, appartenente alla famiglia Grimani. La Palada n° 1 e la Palada n° 2 avevano fino a quel momento svolto la loro funzione, contenendo la sabbia disposta secondo le tipiche lunate che diverranno comuni lungo tutto il litorale dopo i lavori di difesa realizzati a seguito della mareggiata del 1966. Although somewhat terse, the drawing confirms how the western part of the coast of Cavallino was owned by Antonio Pirona at that time. The Palada n° 1 and the Palada n° 2 had functioned effectively up to that time, containing the sand deposited according to the typical lunate- that were to become more common along the coast after defence works carried out following the 1966 sea storm.
48
disegno su carta, a penna e inchiostro seppia mm 285x200 Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque, b. 3, dis. 4
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1.15b
Canale Pordelio e Punta Sabbioni 1736
Il piccolo schizzo non tradisce alcun riferimento preciso al luogo rappresentato, se non quello di essere situato lungo il canal di Lio Maggior. Fu eseguito nel corso di un sopralluogo effettuato nel 1736 dalla magistratura dei Savi ed esecutori alle acque, i quali rilevarono alcuni abusi di natura idraulica realizzati da Antonio Pirona. Il proprietario, per rendere più agevoli le operazioni di attracco delle imbarcazioni a servizio dei poderi, aveva realizzato una specie di molo in terra battuta, completandolo in testa con alcuni gradini di pietra. Una specie di padiglione precede un gruppo di fabbricati addossati l’un l’altro, mentre sulla sinistra si scorge una chiesetta, che si può localizzare approssimativamente all’altezza di Ca’ Savio, lungo il Pordelio. Il piccolo oratorio era dedicato alla Vergine Maria. Al centro di una serie di contenziosi tra i parroci di Torcello, Treporti e Cavallino in merito a chi ne detenesse la giurisdizione, la cappella risultava già inofficiata attorno al 1760. The cartographic relieve indicates no precise reference to the site represented, if not that of being situated along the Lio Maggior Canal. A sort of pavilion or gazebo precedes a group of closely-constructed buildings, while on the left we can get a glimpse of a small church, which can be located approximately at the level of Ca’ Savio, along the Pordelio.
49
disegno su carta, a penna e inchiostro seppia mm 200x280 Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque, b. 3, dis. 3
49
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1.16
Laguna di Venezia 1762
La carta topografica della laguna, eseguita per
Portosecco, isola della Chiesa e Saccagnana
ordine dei Savi ed esecutori alle acque con la
(nel disegno mancano i toponimi), si può
precisa funzione di restituire lo stato di fatto al-
dedurre come il transito delle imbarcazioni attra-
l’interno della cosiddetta conterminazione lagu-
verso i corsi d’acqua secondari che le delimita-
nare, riporta un unico toponimo riferibile ai
vano si fosse fatto complicato per la mancanza
piccoli borghi abitati del nostro comune: Fia-
di manutenzione, resasi necessaria nel secolo
menghi. Si tratta della denominazione di Caval-
successivo.
lino, così individuato nel corso del Settecento e dell’Ottocento, in riferimento alle varie famiglie
The topographic map of the lagoon made in
di mercanti olandesi che ne detennero la pro-
fulfilment of an order of the Savi ed esecutori
prietà tra il 1626 e il 1775.
alle acque who were waters executors for the
Il disegno ci permette di osservare in continuità
precise purpose of restoring the actual state
le rappresentazioni parziali della fascia litora-
within the so-called lagoon delimitation, indi-
nea (1.13a – 1.14) che, in costante espan-
cates a single place name to refer to the small
sione, si protende verso occidente fino ad
hamlets in our municipality: Fiamenghi. This
affacciarsi di fronte a Sant’Erasmo. Il canale,
is the denomination of Cavallino, known as
per secoli denominato de Lio Mazor, assesta-
such during the Eighteenth and Nineteenth
tosi nel proprio percorso sinuoso, è ora suddi-
centuries in reference to the various families of
viso in due tratti, il canal di Pordelio e il
Dutch merchants who owned this property be-
C[anal] de Arco. Quest’ultimo prosegue a set-
tween 1626 and 1775.
tentrione nel Rigao che si immette nel C[anal] S. Felice, a sua volta concorrente nel Porto delli 3 P.ti, chiudendo, così, un’ideale circumnavigazione del territorio comunale. Rimane da sottolineare l’addensarsi della colorazione grigio-verde alle spalle della linea di battigia, ad indicare un sistema consolidato di dune che svolgevano la loro funzione di difesa dalle intromissioni delle acque marine.
50
disegno su carta incollata su tela, a penna e inchiostro seppia con colorazioni ad acquerello mm 1170 x 610, passi veneti 3.000 = mm 120
Quanto alle isole che si affacciavano sul porto
Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque,
di Treporti e sul canale di San Felice, e cioè
Disegni, Laguna, dis. 167
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51
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1.17
Conche idrauliche di Cavallino 1790
Il cartiglio inserito nella pianta spiega il motivo
The cartouche inserted on the map explains
della sua redazione, dettata dall’urgenza di in-
why it was drafted, dictated by the urgent need
tervenire per porre rimedio alla rotta di un pic-
to intervene near the hydraulic basin of Cav-
colo tratto di argine, rotta che permetteva alle
allino to resolve a break in a small stretch of
acque dolci del Sile (Piave Vecchia) di immet-
embankment, although a break that allowed
tersi in laguna. La necessità di evidenziare l’ar-
the fresh water of the Sile (the old Piave) to
gine demolito (in basso a sinistra) può forse
enter the lagoon. The little church, erected
spiegare il motivo per cui è stato capovolto
around 1655 and then demolished during the
l’orientamento tradizionale dei disegni, por-
early Nineteenth century, was dedicated to the
tando il nord in basso.
Vergine del Rosario (Our Lady of the Rosary).
Lungo le conche idrauliche secentesche (le nuove verranno realizzate nel 1912 proprio in sovrapposizione alla rotta) sono rappresentati i sedimi del Casello del Mag.to Ecc.mo de’ RR.i: RR:i de’ Dazj, una magistratura della Serenissima preposta alla revisione e regolazione dei dazi, e dell’edificio che ospitava un’osteria e altri uffici per gli addetti al controllo del transito delle imbarcazioni attraverso le porte. La chiesetta, costruita attorno al 1655 e poi demolita all’inizio dell’Ottocento, era dedicata alla Vergine del Rosario.
52
Pietro Battaglioli disegno su carta, a penna e inchiostro di china con colorazioni ad acquerello mm 530x288 Venezia, Archivio di Stato, Savi ed esecutori alle acque, b. 48, dis. 5
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Giuseppe Bozzato
parte seconda
1798-1918
55
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2.1
Litorale da Cavallino a Cortellazzo Kriegskarte 1798-1805
2.1a
56
Per incarico dello Stato maggiore austriaco, tra
via carrozzabile. Lio Piccolo e Falconera hanno
lude Maggiore; l’altro ramo procede fino a Lio
il 1798 e il 1805, un gruppo di topografi coor-
solo sentieri pedonali, che stanno perlopiù
Piccolo e si chiama Canale di Colpo, che poi
dinati dall’ufficiale Anton von Zach, eseguirono
sugli argini che le comprendono. Il Canale San
modifica il suo nome e viene chiamato Canal
questa carta militare topografico-geometrica del
Felice è uno dei più grandi e più profondi; si
Sugno e in seguito si getta nel Canal San Felice.
Ducato di Venezia. Attualmente conservato nel
estende in più rami ma riunitosi con il Porto
Entrambi i canali sono sempre navigabili e
Kriegsarchiv di Vienna, il documento, indispen-
Lio si getta nel mare presso Tre Porte (sic!).
portano grandi barche. Davanti a Lio Maggior
sabile per la conoscenza cartografica e storica
Scorre fino a Santa Cristina e fino a Ca’ Zane,
scorre il Canal Caligo che si getta nel Canal
del Veneto e del Friuli, è formato da centoventi
dove modifica il suo nome e viene chiamato
Arco. Questo Canal Caligo, che proviene dalla
topografie alla scala 1:28.800 circa, e dalla
Canale Cenesa. È piuttosto ampio e con vento
Piave presso Torre di Caligo è ora in gran parte
trascrizione di 922 fogli manoscritti di descri-
forte non può essere percorso con piccole im-
asciutto e un tempo si dice sia stato percorso
zioni militari (Militärische Beschreibungen).
barcazioni. Il Canale Porte Lio, il quale an-
dalle imbarcazioni dalla Piave verso Venezia».
Il territorio di Cavallino-Treporti, riprodotto solo
ch’esso si getta in mare presso Tre Porte (sic!)
parzialmente, si presenta ricchissimo di det-
mantiene il suo corso fino a Cavallino, dove in-
The General Staff of Austria designated a group
tagli (sono indicate le zone coltivate e quelle
vece il Canale Cavallino è condotto in esso dalla
of topographers, coordinated by the officer
paludose, gli argini, le strade, i ponti, le abita-
Piave. Questo canale è navigabile in ogni mo-
Anton von Zach, to draft the Military topo-
zioni...) e compare per la prima volta il topo-
mento e presso Cavallino si trovano da circa
graphic-geometric Map of the Duchy of Venice
nimo Sette Casoni. Interessanti sono inoltre le
10-12 barche a quattro remi. Sopra Cavallino
kept in the Kriegsarchiv of Vienna. This docu-
annotazioni dello stato dei luoghi che ripor-
questo canale modifica il suo nome e viene
ment, indispensable for the cartographic knowl-
tiamo qui di seguito integralmente: «Le vie sulla
chiamato Canal Arco, il quale però nel periodo
edge of the Veneto region, consists of
Penisola Cavallino sono tutte ben transitabili e
di basse maree non può essere percorso. In
one-hundred twenty topographies. The territory
sono provviste di fossati pieni d’acqua; hanno
questo si getta un altro canale, Canale Pesse-
of Cavallino-Treporti is full of details on the cul-
buoni ponti di pietra e chiuse. Il suolo è inin-
glia, che proviene dalla Valle Dragojesolo, sul
tivated areas as well as marshes, embank-
terrottamente sabbioso e solcato da numerosi
quale comunque si può navigare solo nel pe-
ments, roads, bridges, houses, etc.
Anton von Zach Il Ducato di Venezia (Das Herzogtum Venedig
fossati. Da Lio Maggiore sul canale Caligo fino
riodo dell’alta marea. Presso Lio Maggiore, il
alla Piave, corre una via carrozzabile lungo un
Canal Arco si divide in due rami: il primo si di-
argine, da percorrere in caso di necessità. Da
rige verso Grassabò e viene chiamato Canale
scala 1:28.000
Mesole fino alla Massaia Palassa procede una
Aolo, che successivamente si perde nella pa-
Vienna, Oesterreichisches Staatsarchiv
Topographisch-geometrische Kriegskarte) fogli XIII 16 – XIV 15
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2.1b
57
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2.2
Laguna di Venezia 1801
Questa carta, redatta dal capitano di artiglieria Raviquoiz a scopi militari, per localizzare cioè tutte le opere di difesa allora esistenti nella laguna di Venezia, è completata dalle planimetrie dettagliate delle cinque principali fortezze portuali (Chioggia, San Pietro, Alberoni, San Nicolò, Sant’Andrea). Riguardo al nostro territorio, si può osservare che i canali San Lorenzo, San Felice e Pordelio sono contrassegnati, rispettivamente, dai numeri XX, XXI, XXII, mentre un errore di trascrizione indica il Porto di Tre Porti alla foce della Piave Vecchia. Il lungo Littorale del Cavallino, che si restringe nella parte occidentale, come si vede, è interamente percorso da un cordone di dune sabbiose. Map drafted by the captain of the artillery Raviquoz, for the military purposes of identifying existing defence works in the Venice lagoon. The Litorale del Cavallino seems to end in a narrow and elongated form and is entirely lined by a string of coastal dunes.
capitano Raviquoiz Plans des Lagunes de Venise et de ses Fortifications mm 704x620, scala miglia italiane Vienna, Osterreichische Nationalbibliothek, Alb. 157/26
58
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2.3
Cavallino Dall’isola di Falconera alla foce della Piave Vecchia 1804
La mappa rappresenta la parte orientale del
Piave Vecchia. Pertanto si prospettava la co-
Litorale, dall’isola di Falconera alla foce della
struzione di un argine traversale (DE) e poi
Piave Vecchia. Cavallino non vi appare come
della sua continuazione (EHG) fino all’alveo,
toponimo, sono solo indicati Palazzo Pomè e
per «chiudere quel lato alle inondazioni» del
la Parrocchia del Fiammengo, a quel tempo
fiume. Inoltre venivano proposti il prolunga-
così denominata in riferimento alla famiglia di
mento della palizzata già esistente (I) verso il
mercanti olandesi che ne deteneva la proprietà.
tratto della riva (L) fortemente eroso e la co-
In basso a destra, sono evidenziate le zone col-
struzione di due scogliere, gli spironi (MN),
tivate, quelle paludose e barenose, l'arenile e
oblique rispetto al corso del fiume.
le dune, i montoni. Secondo la descrizione riportata nel cartiglio,
The eastern coast with the Palazzo Pomè and
anche allora la spiaggia, in quel tratto, subiva
the Parrocchia del Fiammengo, (so called by
il fenomeno dell’erosione.
the Dutch owner) now belonging to Cavallino.
Il disegno, derivato da una carta del 1763, il-
Bottom right, the cultivated, swampy and sand
lustra un progetto proposto dalla Regia Com-
bank zones, the beach and the dunes are high-
missione alle acque, riportando i tracciati dei
lighted. According to the description on the left
nuovi argini che dovevano difendere questa
of the map, even the beach in that stretch at
porzione di territorio. Il vecchio terrapieno
that time was eroding. This is a project pro-
(contrassegnato dalle lettere ABC) parallelo
posed by the Regia Commissione alle Acque
alla spiaggia, non era infatti più sufficiente a
with the plan for the new embankments for the
riparare la zona dai continui allagamenti do-
defence of this portion of territory.
vuti soprattutto alle maree e al livello della
60
(copia imitativa da originale del 1763) Pietro Battaglioli disegno su carta, a penna e inchiostro seppia con colorazioni ad acquerello mm 680x483 Venezia, Archivio di Stato, Magistrato alle acque, dis. 13.
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2.4
Isola di Portosecco Beni Tron 1806
La parte occidentale dell’isola di Portosecco
The western side of the island of Portosecco,
era, agli inizi dell’800, per larga parte nella di-
owned by sisters Chiara and Loredana Tron.
sponibilità delle sorelle Chiara e Loredana di
The map was drafted for the occasion of the di-
Francesco Tron. La mappa, redatta dal perito
vision of the inheritance between the Tron sis-
ingegner Giovanni Casoni, fu eseguita con lo
ters and the nobleman Marcantonio Michieli.
scopo di apportare migliorie sia alle abitazioni
The cultivated fields are surrounded by ample
sia ai campi. In una nota si sottolinea che que-
sand banks. The flow of water is regulated by
sta carta è una riproduzione fedele, ma in
seven drains, almost all of them in wood.
scala ridotta, di una precedente eseguita nel 1799 dal perito Antonio Businari per la divisione delle proprietà tra le sorelle Tron (le aree con colorazione rosa contrassegnate dalle lettere C e D) e il nobiluomo Marcantonio Michieli
(copia in scala ridotta di originale di Antonio Businari del 1799)
(i riquadri lasciati in bianco A e B). Come si vede, i campi coltivati erano circondati da ampie zone barenose (colorate in giallo) e il flusso dell’acqua veniva regolamentato da ben sette chiaviche, quasi tutte in legno.
62
Giovanni Casoni disegno su carta, a penna e inchiostro seppia con colorazioni ad acquerello mm 520x755, pertiche padovane 350=mm 110 Venezia, Biblioteca del Museo Correr, Beni Tron, AVII/5
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2.5
Treporti con Cavallino Catasto napoleonico 1809-1813
Il catasto del Regno d'Italia (1806-1814) è
d’uso del terreno o del fabbricato e la superficie.
The Catasto napoleonico (Napoleonic Land
detto anche comunemente Catasto napoleonico
La mappa del comune censuario di Cavallino,
Registry), compiled for taxation purposes to de-
perché fu l’amministrazione francese ad av-
istituito nel 1806 dall’amministrazione napo-
termine the individual properties and relative
viarne la realizzazione per scopi fiscali, al fine
leonica, a seguito del riordino amministrativo
revenue to be paid to the State, was established
di determinare i singoli possedimenti e le rela-
a
del nuovo Regno d’Italia, come “Comune di III
in April 1807 and did not end until 1817.
tive rendite imponibili. La vasta e precisa ope-
classe Treporti con Cavallino”, è composta da
Maps on a scale of 1:2.000 were produced
razione di rilevamento, simile a quella condotta
due quadri generali (2.5c e 2.5d). La loro re-
with «sommarioni», or big summaries. These
in molti altri stati europei, si proponeva, inoltre,
dazione, iniziata nel 1809, secondo le annota-
were essentially attachments that contained
di distinguere le varie forme di proprietà: pri-
zioni, ha subito successive rettifiche e variazioni
parcel number, the owner’s name, the place
vata, ecclesiastica, militare, statale.
negli anni 1830, 1831 e 1834. Vi si indivi-
name, the suitable use of the land or buildings,
A distanza di tempo, il documento riveste an-
duano in modo netto le singole unità, gli edifici,
and the surface area.
cora una fondamentale importanza per il
i fossi e i canali, gli argini e le stradine (che cor-
Map with two views on a scale of 1:2.000 of
grande valore statistico e storico e si segnala al-
rono perlopiù sui terrapieni). I numeri riportati
the Comune Censuario of III class Treporti with
tresì per l’equità impositiva, in quanto elimina
si riferiscono ai proprietari elencati nei “som-
Cavallino instituted in 1806 following the ad-
le forme di privilegio che, fino ad allora, ave-
marioni”. Nel primo particolare (2.5a) si rico-
ministrative reorganisation of the new Kingdom
vano esentato da oneri fiscali le classi elitarie
nosce il Ridotto di Treporti costruito dai
of Italy (under French domination).
dei nobili e del clero. Questa prima fase del
Francesi agli inizi dell’800, e nel cartiglio de-
censimento catastale prese avvio nell’aprile del
nominato «Forte demaniale per uso del Mini-
1807 e si concluse nel 1813 con la produ-
stero della Guerra». Il secondo (2.5b) inquadra
zione di quasi duemila mappe in scala
la zona vicina alle porte di Cavallino, con le pe-
1:2.000 e degli allegati “sommarioni” che
schiere realizzate da Giovanni Matteo Alberti
elencano il numero di particella (mappale), il
alla fine del ‘600 e le abitazioni limitrofe.
nome del possessore, il toponimo, la destinazione
64
mm 6000x4500; scala 1:2.000 Venezia, Archivio di Stato, Comune censuario di Treporti con Cavallino, Censo stabile, Mappe napoleoniche, mappa n. 9 (due immagini)
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2.6
Litorale del Cavallino 1833
La carta topografica della laguna, realizzata
Detailed map of the Litorale del Cavallino in
con ricchezza di dettagli ad opera dell’Imperial
black and white, clearly indicating the fishing
Regio Stato Maggiore austriaco, permette di di-
grounds of the north lagoon, the cultivated
stinguere molti particolari geografici e antropici
areas of the Treporti islands and along the
del Litorale del Cavallino: le valli della laguna
Pordelio canal, that vast marshy zones sepa-
nord attraversate dal Canale dell’Arco o Fiu-
rated from the sea by a long string of sand
mazzo, le aree coltivate nelle isole treportine
dunes. In the western part we find the Ri-
e, lungo il Pordelio, le vaste zone paludose se-
dotto Tre Porti constructed by the French dur-
parate dal mare dai cordoni di dune sabbiose.
ing the early 1800s; east of the Litorale, at
All’estremità occidentale compare il Ridotto Tre
the Harbour of Piave Vecchia, the signs of a
Porti, mentre sulla punta orientale, al Porto di
fortification can be noted (see map of 1866)
Piave Vecchia, si notano i segni della fortifica-
where the Cavallino lighthouse was to be
zione (2.10) su cui quindici anni più tardi verrà
erected 15 years later.
costruito il faro di Cavallino.
68
Istituto topografico militare di Milano Carta topografica del Regno Lombardo-Veneto mm 210x430, scala 1:86.000 Padova, Biblioteca Universitaria, Scaff. IV a 16
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2.7
Lio Piccolo, Treporti e Cavallino Catasto austriaco 1841
I disegni di Lio Piccolo, Tre Porti e Cavallino
Treporti con l’isola della Chiesa e di Portosecco.
The Censo Stabile, also known as the Catasto
fanno parte del cosiddetto Catasto austriaco.
Attorno alla vecchia piazza (E) si individua la
austriaco (Austrian Land Registry), became ef-
L’operazione avviata dal governo francese
chiesa (A+), affiancata dal cimitero (B), dalla
fective in 1845 and was similar to the
venne, infatti, ripresa durante la dominazione
canonica (199) e dagli edifici di proprietà della
Napoleonic registry.
austriaca (a partire dal 1841) e la documen-
Comunità (196). Altre due case (195 e 198),
Map 2.7a - The hamlet of Lio Piccolo.
tazione prodotta costituisce con la precedente
poste di fronte alla chiesa, appartenenti alle so-
Map 2.7b- The settlement of Treporti with the
il fondo archivistico conosciuto come Censo
relle Maria e Margherita Aipocher Comacchio,
island of the Church and Portosecco. The old
stabile. I nuovi rilievi furono dapprima realiz-
chiudono la piazza, verso cui convergono varie
square of Treporti with the first church (A+),
zati soprattutto per la revisione delle mappe
stradine arginali.
the cemetery (B), and the parsonage (199).
dei territori rurali e dei relativi “sommarioni”,
Dell’abitato di Cavallino, nell’ultimo disegno
Secondary roads with embankments connect
in seguito per i complicati calcoli delle stime
(2.7c), si riconoscono la piazzetta con la chiesa
homes, both near and far, to the square.
e infine per un riordino generale. Il materiale
(C), la canonica e la sacrestia (621 e 687). A
Map 2.7c- The square of Cavallino with the
prodotto divenne consultabile negli anni che
chiudere lo spazio, sorge la casa padronale
church, the parsonage and the sacristy with
vanno dal 1846 al 1852, secondo le province.
(690) che, come tutti gli edifici, era di proprietà
the manor closing the square off. All the sur-
Quanto al nostro territorio, è possibile osservare
di Angelo di Bartolomeo Pomè. Il lungo fabbri-
rounding area is riddled with trenches and
come le Mesole e Lio Piccolo dal punto di vista
cato sul canale Pordelio (638) costruito cento
canals that would not be closed and reclaimed
amministrativo facessero allora parte del co-
anni prima da Giovanni Matteo Alberti denomi-
until after 1950.
mune censuario di Burano. E questo perché il
nato la “nuova vaccheria”, e quelli situati verso
confine di Treporti con Cavallino correva lungo
sud con i terreni circostanti appartenevano in-
i canali San Felice e delle Mesole, compren-
vece a Filippo Van Sand.
dendo la valle Paleazza. Uno sparuto gruppo di
La zona attorno alla piazza è qui ancora per-
Venezia, Archivio di Stato, Comune Censuario di Burano,
case indica nella mappa 2.7a il borgo di Lio
corsa dai numerosi fossati e canali che
Censo Stabile, Mappe austriache,
Piccolo, a quel tempo di proprietà del commer-
saranno chiusi e bonificati solo dopo il 1950.
ciante veneziano Candido Fassetta. Il secondo foglio (2.7b) rappresenta l’abitato di
70
mm 680x540, scala 1:2.000
mappa n. 8, foglio 106; Comune Censuario di Treporti con Cavallino, Censo stabile, Mappe austriache, mappa n. 9, foglio 8 e foglio 21
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2.8
Lido di Venezia 1841-1843
Dall’iscrizione si deduce che questa carta topo-
The central part of the Lagoon with the Litorale
grafico-batimetrica venne realizzata per facili-
del Cavallino on the bottom right. The dimen-
tare la navigazione interna, sulla base degli
sions of the Litorale del Cavallino are even more
«scandagli» effettuati «in bassa marea nel
unstable and changeable: it is getting longer
1841 e controllati nel 1843, in piedi parigini».
and stretching towards S. Erasmo, but the
Alcuni canali e ghebi erano allora praticabili
width is very small, just a few hundred metres.
solo con l’alta marea, quelli esterni risultavano
On the other hand, the depth of the sea along
invece accessibili anche con la bassa marea,
the coast is minimal: 1 or 2 metres at the most,
ma sempre con barche a pescaggio ridotto.
given that the sand is accumulating. In the de-
Il Litorale di Cavallino si sta allungando e pro-
tail we can note the reduced dimensions of the
iettando verso l’isola di Sant’Erasmo, ma ha an-
Fortino, the Sanità, a small two-storey wood
cora una larghezza di poche centinaia di metri.
building; the Ricettoria, a tower that houses ten
Di contro, la profondità del mare lungo la costa
Guardia di Finanza (Italian military corps) and
è minima: uno o due metri al massimo, per il
their commanding officer.
2.8b
continuo accumulo di detriti fluviali. Da notare nel dettaglio (2.8b) il Fortino, ancora
F. Gualdella
di dimensioni ridotte (sarà ingrandito nel
Piano della Laguna
1845), il piccolo fabbricato della Sanità (il
mm 775x572, scala tese di Parigi 3.000= mm 325
quale era in legno e a due piani), e la Ricetto-
Venezia, Archivio di Stato, Miscellanea mappe, dis. 128
ria. Il casello, che ospitava allora dieci guardie di finanza e il loro comandante, venne in seguito demolito e sostituito, nel 1852-54, dalla nuova Ricevitoria di Saccagnana1.
74
1
P. Santostefano, L’isola della Chiesa e Treporti, Cavallino-Treporti (Ve) 2002, p.57.
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2.8a
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2.9
Le Mesole e Settecasoni Catasto austro-italiano 1846/1868
Le mappe relative alle località delle Mesole e
Censo Stabile called Catasto austro-italiano
di Settecasoni sono conservate nel fondo ar-
(Austro-Italian Land Registry) activated, where
chivistico del Censo stabile attivato. Chiamato
the maps were updated regularly until1929.
Catasto austro-italiano, esso riunisce la docu-
Locality Le Mesole, where the buildings in the
mentazione prodotta a partire dal 1846 dal-
centre of town have remained more or less the
l’amministrazione austriaca, e quindi da
same until today.
quella unitaria italiana, e si riferisce alla sola
Locality Settecasoni with the Vallone Canal, the
provincia di Venezia. Le mappe, costante-
surrounding area which is mostly marshy, and
mente rivedute e aggiornate, produssero il Ca-
the three dwellings, in convergence with the
tasto terreni del 1929, mentre per i fabbricati
drainage canal and the Pordelio canal marked
1
si fermano al 1868 .
by a sewer for the regulation of the waters.
Nel disegno (2.9b), relativo all’abitato delle Me-
2.9a
sole, si può osservare come gli edifici del centro, allora di proprietà (compresa la chiesetta) della famiglia di Giacomo Tagliapietra detto Tacchella e di Dionisio Strussa, siano rimasti pressoché immutati fino ai giorni nostri.
mm 680x540, scala 1:2.000 Venezia, Archivio di Stato, Comune censuario di Burano, Censo stabile
Il foglio riferibile a Settecasoni (2.9c) evidenzia il
attivato (c.d. Catasto austro-italiano), mappa n. 116, foglio 10;
canale Vallone con la zona limitrofa in gran parte
Comune censuario di Tre Porti, Censo stabile attivato (c.d. Catasto
paludosa. Le uniche tre abitazioni, di proprietà di
austro-italiano), mappa 120, foglio d’unione e foglio 15
Giuseppe Cornet, sorgono alla confluenza di un canale di scolo con il Pordelio, segnata da una chiavica per la regolazione delle acque.
76
1
Guida Generale degli Archivi di Stato, vol. IV, Roma 1994, pag. 1075.
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2.9b
2.9c
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2.10
Treporti e Cavallino 1866
Ricca di toponimi, idronimi e rilievi batime-
The Litorale di Cavallino was formed thanks to
trici, questa carta topografica del Litorale di
the deposit of sandy sediments from the Piave
Cavallino permette chiaramente di capire
and Sile - or Piave Vecchia - rivers. To the east
come il territorio si sia formato grazie all’ap-
the Litorale is wider because sand deposits are
porto dei sedimenti sabbiosi trasportati dai
more substantial. Along the coast we find a par-
fiumi Piave e Sile. Ad oriente, infatti, il lido è
allel line of dunes that close the inland, consist-
più largo perché maggiore è l’accumulo dei
ing of a stretch of marshes. Only upstream can
materiali. Lungo la costa una fila parallela di
we notice the human settlements with homes
dune chiude la fascia interna coperta da una
and cultivated areas. Westward, instead, the
distesa di paludi; soltanto a monte costruzioni
Litorale is narrower and only the dunes divide
e aree coltivate segnalano la presenza umana.
the sea from the settled areas.
La parte occidentale del Litorale ha una larghezza inferiore, e solo i cordoni dunosi dividono il mare dalle zone abitate. Sul margine estremo ritroviamo il Ridotto di Tre Porti, anche se non orientato correttamente.
Ufficio tecnico di Stato Maggiore
Dalla parte opposta, alla foce del Sile, si rico-
Carta topografica della laguna di Venezia
noscono il Ridotto abbandonato, nel luogo in cui ora sorge il faro, e, più all’interno, in territorio iesolano, le tracce della Batteria del Cavallino (che la carta precisa abbandonata).
78
litografia a colori montata su tela mm 710x510 (18 fogli ripiegati in scatola cm 10x18 + quadro d’unione cm 24x27) Venezia, Biblioteca del Museo Correr, Archivio Risbek, 777 C g 547 m, tavv. 10 e 11
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79
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2.11
Porti di Lido, Sant’Erasmo e Treporti 1871
Appena le province venete entrarono a far
The Lido port, the main access to Venice, was
parte del Regno d’Italia, venne istituita una
becoming obstructed due to the presence of
1
Commissione , presieduta dall’ingegner Pietro
dangerous sandy beds formed by sea currents
Paleocapa, con l’incarico di proporre migliora-
transporting the murky discharge of the Piave
menti alle bocche di porto, in particolare a
and Sile rivers. The arrows indicate the wind-
quella del Lido, che si stava ostruendo per la
ing route that ships must take to enter the
presenza dei pericolosi scanni sabbiosi i quali
port. The map illustrates the first project, later
inevitabilmente tendevano a formarsi a causa
discarded, that called for the construction of
delle correnti marine che trasportavano le «tor-
some parallel dykes.
bide scariche dei fiumi2» Piave e Sile. La carta, derivata da una mappa eseguita dall’ingegner Giuseppe Miller, illustra il primo progetto, presentato nel 1871 dagli ingegneri Tommaso Mati e Antonio Contin. L’intervento prevedeva la costruzione di quattro dighe tra di loro parallele: la prima dallo scanno del Lido, la seconda di contenimento e deviazione delle acque dei porti di Sant’Erasmo e Lido, una
Giuseppe Miller Idrografia dei porti di Lido, S. Erasmo e Treporti
di fronte al forte di Sant’Erasmo e l’ultima di
mm 1150x860, scala 1: 43.200
contenimento delle correnti parallele al Litorale
Padova, Biblioteca Universitaria, Minich 1184, img. 1.
dei Treporti. Il progetto, però, non passò alla fase esecutiva. Da notare il dettaglio delle frecce indicanti il percorso contorto che le navi erano costrette a compiere per entrare nel porto.
80
1
E. Angelelli, Brevi notizie sulla bocca di Lido in Laguna di Venezia, Venezia 1930. 2
Ibidem.
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81
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2.12
Porti di Lido, Sant’Erasmo e Treporti 1872
Nella carta disegnata dall’ingegner Giuseppe
Project highlighting the proposal for an artificial
Miller, oltre alle dighe (con le relative misure)
canal that would have divided our coastline in
già illustrate nella scheda precedente, si pro-
two at the level of Ca’ Vio. This project was
pone lo scavo (e il successivo allargamento) di
also discarded. The pencil marks made to try
un canale artificiale che, all’altezza di Ca’ Vio,
out new solutions for the serious problem of
avrebbe diviso in due il Litorale.
the sand filling in the port are interesting.
Di estremo interesse in questa mappa sono gli schizzi e i segni a matita, evidentemente tracciati nel tentativo di cercare nuove soluzioni al grosso problema dell’insabbiamento del porto. Tra gli altri interventi, si prospetta l’abbattimento del faro della Pissotta, al centro del porto, la costruzione di una nuova torre più al largo, la realizzazione di palafitte di prolungamento di fronte a Sant’Erasmo e di due scogliere principali le quali, da Punta Sabbioni e dal Lido, dovevano protendersi verso l’imboccatura del porto. Anche se fu scartato, il progetto costituisce la premessa di quella che sarà la soluzione definitiva (2.15).
82
Giuseppe Miller Idrografia dei porti di Lido, S. Erasmo e Treporti mm 1150x860, scala 1: 43.200 Padova, Biblioteca Universitaria, Minich 1184, img. 2
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2.13
Litorale del Cavallino e laguna retrostante 1876
Il foglio, pubblicato dalla Deputazione Provin-
Detail of the Venice lagoon and, in particular,
ciale sotto la direzione dell’Ufficio Tecnico, rap-
the Litorale del Cavallino with the surrounding
presenta il Litorale del Cavallino con la laguna
lagoon where both physical and anthropic
retrostante, dove sono evidenziati sia gli aspetti
elements are indicated: The Saltworks of S. Fe-
fisici sia quelli antropici del territorio.
lice, (Lio Piccolo with the Sparzera); in Cav-
In alto a sinistra, è delineata l’isola di San Felice
allino the Casa di Finanza and the Piave
(la Motta di San Felice) con le sue saline. L’area
lighthouse, constructed in 1846.
venne scelta per la realizzazione dell’importante impianto nel 1844 e i lavori furono conclusi nel 1857; le saline rimasero poi in funzione fino al 1913. Successivamente nella zona andarono ad abitare alcune famiglie che si dedicarono all’orticoltura e alla pesca in laguna. Sotto si osservino Lio Piccolo con la Sparzera, casa Buratello (ora Ballarin Rabiati) e, a Cavallino, la Casa di Finanza e il Faro di Piave (costruito nel 1846).
84
Claudio Aseo (disegnatore) e Francesco Kirhmair (incisore) Carta corografica della provincia di Venezia incisione su carta con colorazione ad acquerello mm 600 x 400 (riquadri di forma rettangolare), scala 1:43.200 Cavallino-Treporti (Ve), Union Lido Park & Resort
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85
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2.14
Venezia e Cavallino-Treporti 1887 e 1892 Nel 1872 il Governo italiano affida all´Istituto
Map of the general survey of national territory
Topografico Militare (dal 1882 Istituto Geo-
by the Military Topographic Institute. With the
grafico Militare) l’incarico di effettuare il rile-
construction of the dyke ending in 1888, the
vamento generale del territorio dello Stato
Punta dei Sabbioni was formed due to the
e la realizzazione della nuova Cartografia
blockage of the sand conveyed westward by
topografica d´Italia alla scala 1:100.000,
the currents and the consequential phenome-
1:50.000 e 1:25.000.
non of the coastline growing in that zone. At 1
La carta del nostro Litorale riporta in ma-
the same time, the eastern zone of the coast-
niera dettagliata i vari insediamenti umani e
line was eroding. More specifically the Piroga
le zone coltivate, soprattutto nelle isole tre-
of Ca’ Crepaldo, a ferry-boat for the transport
portine e lungo il canale Pordelio. Compare
of passengers, animals, and goods from one
per la prima volta la diga di Punta Sabbioni,
bank to the other of the Pordelio canal, elim-
che era stata iniziata nel 1882 e terminata
inated in 1948 with the construction of the
2
nel 1888 . Rispetto ai progetti precedenti
new Pordelio bridge at Ca’ Savio.
(2.11 e 2.12), gli ingegneri decisero di inglobare nel porto-canale, oltre alle due bocche del Lido e di Sant’Erasmo, anche quella di Treporti. Con la costruzione della diga si formerà, nel corso del tempo, la Punta dei Sabbioni, per effetto dell’accumulo della sabbia trascinata dalle correnti verso ovest, con il conseguente fenomeno dell’accrescimento del litorale in quella zona e la contemporanea erosione del litorale orientale.
Carta topografica d’Italia serie 25/V, Tav. 51-II-NE Venezia edizione 1887, Tav. 52-III-NO Treporti edizione 1892 Stampa tipografica. L’immagine pubblicata è ottenuta
Nel particolare si riconosce la Piroga di Pordelio
unendo le parti strettamente cartografiche e
a Ca’ Crepaldo, la zattera che serviva per traspor-
stralciando, in parte, gli apparati oltre la cornice delle stesse
tare persone, animali e merci da una sponda al-
mm 545x497 (Venezia) e mm 540x496 (Treporti), 1:25.000
l’altra del Pordelio, da Ca’ Crepaldo all’isola di
Firenze, Istituto Geografico Militare
Saccagnana. Lungo il canale, qualche anno più tardi, funzionavano altri traghetti, chiamati “passi”, eliminati solo dopo il 1948 con la costruzione del nuovo ponte di Pordelio a Ca’ Savio.
86
1 2
Tecnicamente definita tavoletta.
E. Angelelli, Brevi notizie sulla bocca portuale di Lido, cit.
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87
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2.15
Venezia e Cavallino-Treporti 1910
Per i criteri di indagine e la fedeltà dei risultati,
In this map, as in the previous one, the names
con le mappe IGM si entra nella cartografia mo-
of the owners can be seen near their homes,
derna. In questa carta, come nella precedente e
but above all, there are the names of the family
anche nelle successive dello stesso Istituto, ac-
that inhabit them. No military fortifications ex-
canto alle abitazioni sono indicati i nomi dei pro-
isting at that time are indicated for obvious rea-
prietari ma soprattutto dei residenti. Mancano
sons of military secrecy. Instead, the Lido dyke
invece le fortificazioni militari (il forte Treporti e
is indicated, construction of which ended in
gli altri della laguna) per evidenti motivi di se-
1897. In the detail, the zone of Ca’ di Valle, a
gretezza. Rispetto alla precedente, compare la
depression and marshy zone that communi-
diga del Lido, costruita tra il 1891 e il 18971.
cates with the sea through the La Rotta water-
Il documento evidenzia che a nord del Pordelio
way. At that point the dunes are smaller and
il territorio ha già una fisonomia ben articolata
more fragile, hence the sea often floods the
con le valli da pesca più a settentrione e i ter-
area during sea storms. Next to it are the Ca-
reni appoderati nelle isole treportine. A sud del
panne, typical fishermen’s homes of Veneto
Pordelio l’area dei terreni coltivati è ampia a
with the cane roofs.
Cavallino e minima a Ca’ Savio. Tra questi e il mare si è formato un vasto retroduna paludoso inadatto a qualsiasi utilizzo produttivo duraturo.
Carta topografica d’Italia serie 25/V, Tav. 51-II-NE
Il dettaglio inquadra la zona di La Valle (Ca’ di
Venezia edizione 1910, Tav. 52-III-NO Treporti edizione 1910
Valle), una vasta area valliva e di paludi formate
Stampa tipografica. L’immagine pubblicata è ottenuta unendo le parti strettamente cartografiche e
da acqua piovana che comunicava con il mare
stralciando gli apparati oltre la cornice delle stesse
attraverso un passaggio chiamato la Rotta. Era
mm 545x497 (Venezia) e mm 540x496 (Treporti), 1:25.000
un punto dove le dune, come si vede, erano
Firenze, Istituto Geografico Militare
poco consistenti e più fragili, per questo durante le mareggiate si verificavano frequenti allagamenti. A sinistra si legge il toponimo Ca1
panne, a indicare i tipici casoni veneti con il tetto in canna, documentati anche dalle foto del medico condotto dottor Almiro Dinelli.2.
88
Erino Angelelli, Brevi notizie sulla bocca portuale di Lido cit. 2
G. Bozzato (a cura di), Treporti Cavallino: 1911-1915.
Dall’album fotografico del medico condotto Almiro Dinelli, Cavallino-Treporti (VE) 2011, p. 137.
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2.16
Basso Piave Dislocazione delle truppe 2 giugno 1918
La carta IGM in scala 1.100.000, contrasse-
postazioni costiere affidate al Reggimento Ma-
ing the enemy from taking over the Veneto plain
gnata da scritte in inchiostro di china, disegni
rina e Raggruppamento di Artiglieria Marina
and Venice itself... This map is missing the myr-
a matita e pastelli colorati, fa parte della rac-
(R.M.). Nelle immediate retrovie, in riserva o
iad artillery posts that existed in the eastern la-
colta di mappe della Terza Armata italiana che
come pronto impiego, si osservano il 79° e il
goon, set up on small islands and “velme” -
indicano, giorno dopo giorno dal primo di giu-
39° Milizia Territoriale (M.T.), rispettivamente a
areas of the lagoon that would emerge during
gno e fino al 31 agosto 1918, i movimenti dei
Cavallino e a Jesolo, mentre a Portegrandi sono
low tides - or installed on boats; the four coastal
reparti. Si tratta dei giorni più delicati e della
acquartierati il XXIII Battaglione d’Assalto “Ar-
batteries of Cavallino-Treporti and the numer-
massima penetrazione austroungarica nel no-
diti Fiamme Cremisi” e ad Altino il 145° Reggi-
ous telemetric towers, the Genio division (Army
stro territorio, quando tutti gli sforzi sono con-
mento di fanteria “Brigata Catania”.
Engineers), pontoneers and lagunari (Italian
centrati a impedire lo sfondamento nemico
In questa carta mancano le numerosissime po-
army amphibious assault soldiers), photoelec-
verso la pianura veneta e Venezia stessa.
stazioni d’artiglieria che costellavano gran parte
tricians, Medical units, and other specialisations
Ormai nell’imminenza della Battaglia del Sol-
della laguna orientale, realizzate su isolotti e
of the Army and Navy who were called upon to
stizio (15-24 giugno), questa tavola del 2 giu-
velme emerse, oppure installate su natanti. Pa-
make an enormous logistic effort.
gno illustra lo schieramento difensivo dei
rimenti non compaiono le quattro batterie co-
principali reparti italiani nella zona più meridio-
stiere di Cavallino-Treporti e i reparti di Genio,
nale del fronte, quella compresa tra il Basso
pontieri e lagunari, foto-elettricisti, unità di Sa-
Piave fino alla costa adriatica, settore di perti-
nità e altre specialità di Esercito e Marina cui
a
nenza della 3 Armata, soprannominata “In-
era anche demandato l’enorme sforzo logistico,
vitta”, cui era contrapposta la 5a Armata
per gran parte basato sui porticcioli militari
austroungarica, “Isonzo Armee”. Tra gli eteroge-
posti sul Litorale del Cavallino da cui dipendeva
nei reparti italiani, inquadrati nella 4a Divisione,
la navigazione interna lagunare1. Comando della 3a Armata – Stato Maggiore
oltre a battaglioni del 225° Reggimento fanteria
90
Dislocazione delle truppe al mattino del 2 giugno 1918
“Brigata Arezzo” e all’81° Reggimento fanteria
Drawing in coloured pencils by the Terza Ar-
“Brigata Torino”, si individuano il VII e il XX Bat-
mata Italiana (Third Italian Army) to track the
taglione della Regia Guardia di Finanza (R.G.F.)
position of the two armies lined up along the
mm 100x80, scala 1:100.000
e i 17° e 18° Reggimento Bersaglieri, con il IV
Piave and the Sile and the movements of the
Padova, Museo Storico della Terza Armata
Gruppo Bersaglieri ciclisti.
divisions during the most decisive days of the
Verso la foce del Piave, a Cortellazzo e nella
Austro-Hungarian invasion on our territory,
zona di Ca’ Gamba, sono indicate le principali
when all forces were concentrated on prevent-
stampa tipografica con scritte a inchiostro di china, disegni a matita e pastelli colorati
1
Scheda redatta in collaborazione con Furio Lazzarini.
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Michele Busarello
parte terza
1931-2010
93
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3.1
Venezia e Cavallino-Treporti 1931
In queste carte topografiche dell’Istituto Geo-
The two evident facts in the evolution of the
grafico Militare i due elementi che balzano su-
morphology are the reclamation of the basin of
bito all’occhio nell’evoluzione morfologica del
Punta Sabbioni and the construction of Via
Litorale di Cavallino sono l’imbonimento della
Fausta, inaugurated in 1929, which has been
sacca di Punta Sabbioni e il tracciato della via
the main traffic artery on the territory ever
Fausta che, inaugurata nel 1929, è da allora il
since. These transformations were the first con-
principale asse stradale del territorio. Tali tra-
crete results of countless attempts made from
sformazioni sono il primo concreto risultato
the early years of the century, to fight the
degli innumerevoli tentativi, succedutisi fin dai
spread of malaria and recover cultivable lands.
primi anni del secolo e promossi da soggetti diversi1, ognuno limitatamente alle proprie finalità e possibilità operative, di combattere l’infestazione malarica e di recuperare terreno coltivabile. Interventi che, va sottolineato, furono agevolati dall’azione di ritenzione degli apporti
Carta topografica d’Italia serie 25/V, Tav. 51-II-NE Venezia edizione
solidi effettuata dalla diga foranea nord del
1931, Tav. 52-III-NO Treporti edizione 1931
Porto di Lido.
Stampa tipografica. L’immagine pubblicata è ottenuta
Più in generale è poi possibile osservare il no-
unendo le parti strettamente cartografiche e
tevole aumento delle dimensioni della penisola,
stralciando gli apparati oltre la cornice delle stesse mm 486x472 (Venezia) e mm 485x480 (Treporti), 1:25.000
lo smantellamento definitivo dei cordoni dunosi
Firenze, Istituto Geografico Militare
naturali e l’impostazione di un nuovo assetto agrario, che porterà ad un paesaggio ben diverso da quello i cui tratti sono ancora riconoscibili a 1
nord del Pordelio e intorno all’abitato di Cavallino, legati a pratiche agricole tradizionali quali
agricola militare, il Genio Civile, il Consorzio di Bonifica del
la “mazzuolatura”2. Tra gli elementi minori, si rileva la presenza dell’Asilo infantile di Cavallino, di una prima serie di case coloniche fatte costruire dalla Società Agricola del Cavallino e la comparsa del toponimo i pini vicino a Ca’ di Valle.
94
Tra cui i grandi proprietari terrieri, l’associazione Pro Montibus
et Silvis, il Comando della Piazza marittima di Venezia e l’Azienda Litorale di Cavallino, la Provincia di Venezia. 2
In agraria, operazione che si compie per innalzare il livello dei suoli
acquitrinosi e renderli coltivabili, consistente nello scavare tanti fossi paralleli, gettando la terra scavata nello spazio interposto tra uno e l’altro, in modo che si formino delle strisce di terreno, dette mazzuoli. All’ordinaria pratica agricola svolta su di essi, è spesso affiancata l’ittiocoltura nelle vasche.
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3.2
Opere di bonifica del Litorale del Cavallino Prima metà degli anni ‘30
Nel 1921, su impulso della Società Agricola
In 1921, spurred by the Società Agricola
Bolognese1, si decreta la nascita del Consorzio
Bolognese (Bologna Agricultural Society), the
di Bonifica Litorale di Cavallino, che rimane
birth of the Consorzio di Bonifica Litorale di
però inattivo, per mancanza di finanziamenti,
Cavallino (Consortium for the Reclamation of
fino al 1927. Allo stato delle conoscenze, la do-
the Cavallino Coastline) was decreed, but the
cumentazione relativa ai piani di bonifica, che
actual reclamation would not take place until
era conservata presso il Consorzio di Bonifica
1927, due to a lack of funding. This map il-
Veneto Orientale, pare sia andata distrutta a se-
lustrates the first body of works undertaken
guito dell’alluvione del 1966.
between the years 1930 and 1934 on an area
La mappa che pubblichiamo, elaborata sulla
of about one-thousand hectares, with the aim
carta topografica IGM, riporta il primo stralcio
to carry out an intervention on the western
di lavori, realizzato tra gli anni 1930 e 1934
portion of the coastline.
su un’area di circa mille ettari situata nella parte occidentale della penisola. Come si legge in un dattiloscritto che descrive l’intervento: «Venne dapprima costruito l’argine-strada lungo
Xerocopia di eliocopia. Stralcio: è stata omessa la porzione dalla
il canale lagunare Pordelio dal ponte di Treporti
località Radaelli al corso del Sile mm 2988x673, 1:5.000
all’abitato di Cavallino, quindi si provvide alla
Collezione privata Giacomo Rigutto
formazione della rete scolante mediante escavazione dei collettori Zambon, Amalfi, Forte Vecchio, Pisani, Simulata, e del canale naviga1
bile Crepaldo2.»
La Società Agricola Bolognese, costituita a Bologna il primo febbraio 1919, assunse la denominazione Società Agricola del Cavallino a
L’indicazione sommaria, scritta a mano sulla
seguito del cambio di ragione sociale in data 15 gennaio 1927.
carta, di quattro sotto-bacini di bonifica3 induce
2
a pensare ad una scansione precisa nell’esecu-
al 1975, intitolato Consorzio di bonifica Litorale del
zione per stralci delle opere pianificate: tale ipo-
Cavallino-Treporti-Venezia, cfr. P. Santostefano, Da ortolani a imprenditori. Trasformazioni del mondo agricolo di Cavallino-Treporti
tesi è avvalorata dal fatto che la zona di Valle Dolce, più piccola e marginale, ma gravosa, sia lasciata per ultima nella sequenza ordinale.
96
Si tratta di un documento anonimo, steso probabilmente intorno
(secc. XVI-XX), Cavallino-Treporti (VE) 2011, p. 244 nota 87. 3
Sono indicati i seguenti: I Bacino Punta Sabbioni, II Bacino Vallone, III Bacino Piave e IV Bacino Valle Dolce, con i relativi areali.
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3.3
Ca’ Savio e Ca’ Ballarin Mappa catastale del Litorale di Cavallino 1935 La mappa in scala 1:5.000, di cui proponiamo
The first detail (3.3a) illustrates the intersection
due stralci, permette di ricavare un grande nu-
between the two main roadways, embryo of the
mero di informazioni, in particolar modo sulla
characteristic urban layout of today’s Ca’ Savio.
parcellizzazione fondiaria, sul numero e la di-
The second (3.3b) is significant because it rep-
stribuzione degli edifici e sui toponimi.
resents most of the components of the Litorale
Il primo (3.3a) inquadra quello che è oggi il
di Cavallino, or, from the top down, the fishing
centro urbano di Ca’ Savio, del quale si indivi-
ground, the small vegetable gardens, the fresh
duano solamente i due principali assi viari. L’at-
water fish farms, the marshes yet to be re-
traversamento del canale Pordelio è ancora
claimed, the large manors with their rural build-
affidato al “passo” di Ca’ Nardin che, proprio
ings, the sandy shore - as well as the
nel 1935, sarà sostituito dal primo ponte di
state-owned divide – where the “front line” for-
barche. Una curiosità riguarda il più stretto dei
tifications are located.
due poderi visibili nel quadrante sud orientale: qui era stato ipotizzato il “Parco Littorio”1, su terreno della Provincia di Venezia, in ricordo dei caduti della Prima guerra mondiale. Il secondo stralcio (3.3b) è significativo perché presenta la gran parte degli ambiti caratteristici del Litorale di Cavallino. Dall’alto verso il basso, si succedono, infatti, la valle da pesca con il
Eliocopia. La mappa nella sua interezza raffigura il litorale da Punta
cason, i piccoli lotti agricoli e le peschiere di terra
Sabbioni all’alveo del Sile, a sud del Canale Pordelio, e una minima
in stretta relazione con il canale principale, le
porzione delle isole treportine mm 3155x1000, 1:5.000
bassure acquitrinose e le paludi ancora da irreg-
Collezione privata Giacomo Rigutto
2
gimentare . Seguono la grande estensione di prima bonifica con le case a segnare l’appoderamento e l’arenile sabbioso (oltre la dividente demaniale) in cui sono riconoscibili le fortificazioni
1
Su parte dell’area sorgono oggi il Palazzetto dello Sport “Atleti Azzurri
2
Dove non sono ancora stati avviati i lavori di colmata e l’apertura dei
d’Italia”, il Bocciodromo comunale e il Campo sportivo di Ca’ Savio.
militari di prima linea. A margine, si segnala che in località Sette Casoni, l’odierna Ca’ Ballarin,
98
canali navigabili Ramo la Fonte e San Giusto e dei collettori Pini e
compare il toponimo La Fonte, dovuto alla tere-
Vallone previsti dal Consorzio di Bonifica per risanare
brazione di un pozzo d’acqua potabile nel 1931.
la parte orientale del litorale.
3.3a
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3.3b
99
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3.4
Venezia e Cavallino-Treporti 1940 e 1938
Osservando la sacca di Punta Sabbioni, imma-
The western portion of the Litorale di Cavallino
gine tratta dalla tavoletta Venezia, di alcuni
illustrates the estates of the first public conces-
anni posteriore a quella della scheda 3.1, si
sions for agricultural uses of Punta Sabbioni. It
vede come sia ormai iniziata la divisione in po-
is curious to note how the new streets planned
deri: le prime concessioni demaniali ad uso
were aligned with the lighthouse of the Bocca
agricolo vengono rilasciate proprio a partire dal
di Porto di Lido and with the bell towers of S.
1938. Vi si distingue inoltre chiaramente
Maria Formosa in Venice and in Torcello.
l’estensione della rete stradale con le attuali vie
In the eastern part, the entire system of military
Carso, Hermada, Podgora e Monte Grappa, i
installations with specific uses are indicated
cui tracciati sono allineati rispettivamente con
with extreme accuracy, including the roadways
il faro sud della bocca di Porto di Lido, con la
- streets and light railways - and even the dunes
“Pagoda” sulla diga nord, con il campanile di
that masked and protected.
Santa Maria Formosa a Venezia e con il campanile di Torcello. Nella rimanente parte del Litorale, relativa alla tavoletta Treporti, è invece rappresentato con
Carta topografica d’Italia serie 25/V, Tav. 51-II-NE Venezia edizione
estrema accuratezza il sistema delle installa-
1940, Tav. 52-III-NO Treporti edizione 1938
zioni militari con le specifiche destinazioni
Stampa tipografica. L’immagine pubblicata è ottenuta unendo le parti strettamente cartografiche e
d’uso, incluse le vie di comunicazione (strade e
stralciando gli apparati oltre la cornice delle stesse
1
decauville ) e, addirittura, le dune di masche-
mm 545x497 (Venezia) e mm 540x496 (Treporti), 1:25.000
ramento e protezione.
Firenze, Istituto Geografico Militare
Tra gli elementi più di dettaglio, si fanno notare la definizione di alcuni importanti assi viari, tra cui la strada tra Ca’ Savio e Treporti 1
completa di ponti, le attuali vie di Ca’ Vio e della Fonte, nonché gli edifici scolastici di Sette Casoni2 e di Cavallino3.
100
Sistema ferroviario a scartamento ridotto su binari di rapido montaggio e smontaggio. 2
Oggi sede dell’Ufficio Tecnico comunale a Ca’ Ballarin. 3
Oggi Centro culturale “G. Pascoli” a Cavallino.
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3.5
Litorale del Cavallino Piano Regolatore Generale Rete di viabilità principale 1959-1962 Il Piano Regolatore Generale1 è stato il primo stru-
The cartography of the first General Zoning
mento urbanistico attraverso il quale il Comune di
Plan documents a territory that was still
Venezia ha inteso pianificare lo sviluppo turistico
whole, where the three main centres are Tre-
del litorale, in maniera più controllata rispetto a
porti, Cavallino, and the new Ca’ Savio - and
quello tumultuoso dei centri balneari vicini.
two smaller towns, Lio Piccolo and Sette Ca-
La cartografia proposta, elaborata nella se-
soni. Via Fausta is the main governing element
conda metà degli anni ‘50, riporta un territorio
from where all the new elements begin only
ancora integro in cui si distinguono solo tre cen-
and exclusively toward the pine forest and the
tri principali, Treporti, Cavallino e la nuova Ca’
beach, a zone where notable economic inter-
Savio, e due minori, Lio Piccolo e Sette Casoni.
ests concerning the development of tourism
La viabilità rimane l’elemento ordinatore prin-
were being concentrated.
cipale: via Fausta viene confermata quasi per intero nel suo tracciato e da essa si dipartono le nuove traverse solo ed esclusivamente verso la pineta e la spiaggia, zona in cui si stavano concentrando notevoli interessi economici. Era stata avanzata anche l’ipotesi (stralciata in
Comune di Venezia, Direzione Urbanistica
fase di approvazione) di un collegamento con
Eliocopia
Venezia, tramite un ponte sul canale San Felice
mm 3567x1035 (Tav. 1-39) e mm 3552x1035 (Tav. 2-40), 1:10.000 Scaricabile in pdf dalla pagina web
verso Sant’Erasmo che, passando per Le Vignole, giungesse a La Certosa, la porta di ac-
http://www.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/50614 La cartografia originaria è molto ampia poiché copre tutto il
cesso alla città storica dei flussi provenienti
territorio dell’allora Comune di Venezia. L’immagine pubblicata è
dalla parte nord orientale della regione. Questa
ottenuta unendo due stralci delle rispettive tavole
prospettiva non deve stupire: è dalla seconda metà degli anni ‘20 che si discute sull’opportunità, o meno, di replicare quanto attuato con la costruzione del tratto veicolare del Ponte della Libertà da San Giuliano a Piazzale Roma.
102
1
Il Piano Regolatore Generale del Comune di Venezia è stato adottato
con delibera Commissariale n. 15429 del 20/03/1959 e approvato con DPR del 17/12/1962.
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3.6
Ca’ Savio, Ca’ Ballarin e Ca’ di Valle Mappa catastale da Punta Sabbioni al Comune di Jesolo 1963 Uno strumento indispensabile alla pianifica-
Venezia, di cui diverse già approvate e in fase
zione urbanistica è una cartografia di base del
di urbanizzazione4.
territorio come questa, il più dettagliata e aggiornata possibile. La stessa analisi della situa-
By analysing the funding situation of the three
zione fondiaria consente di avere informazioni
lots, the main economic dynamics concerning
sulle dinamiche in atto e i tre stralci che qui si
agricultural, tourism, and real estate interests
propongono sono esemplificativi dei principali in-
can be deduced. In the first (3.6a) the small,
teressi economici in gioco (agricolo, turistico, im-
family-run farms can be seen, in the second the
mobiliare), spesso antagonisti tra loro.
Camping facility is clearly indicated; in the third
Nel primo (3.6a), il quale rappresenta il tratto
(3.6c) the “Borghesi” parcels have already been
iniziale dell’attuale via Adige, si notano i pic-
defined, establishing the urban planning of
coli poderi1 a conduzione familiare derivanti
Ca’ di Valle.
dal frazionamento dell’area demaniale concessa alla Società Cooperativa “Agricola fra Coltivatori Diretti Treporti” che li ha, a sua
Comune di Venezia, Ufficio Tecnico – Divisione Urbanistica Eliocopia
volta, assegnati ai propri soci.
mm 7320x1200, 1:2.000
Nel secondo (3.6b), si delinea già chiaramente
Archivio Storico Associazione culturale TRA MAR E LAGUNA,
l’impianto del camping NSU, il nucleo originario
scheda n. 267 (rotolo)
dell’odierno Union Lido. Da più di un lustro
La mappa nella sua interezza raffigura il litorale da
ormai il sistema del turismo all’aria aperta2 si sta
Punta Sabbioni all’alveo del Sile, a sud del Canale Pordelio, una
strutturando, in alcuni casi, come questo, su
minima porzione delle isole treportine e del canale Saccagnana 3.6a
suoli di proprietà, in altri su aree ottenute in concessione dal Ministero della Marina mercantile. Nel terzo (3.6c), si vede già impostata la lottizzazione “Borghesi”, che ha delineato l’impronta
1 2
3
urbana di Ca’ di Valle. Il crescente interesse turistico per le spiagge del litorale ha attirato la speculazione edilizia3 e sono una decina le lottizzazioni poste all’attenzione del Comune di
104
La dimensione media è di circa due ettari.
Nei primissimi anni ‘60 si registrano già oltre un milione di presenze. Al 1961 oltre 500 ettari di terreni risultavano acquistati da grandi
gruppi finanziari nella speranza che il Litorale di Cavallino diventasse una nuova Jesolo. 4
Si tratta delle lottizzazioni “Farina” a Ca’ di Valle e “Macola” in Zona Faro Piave Vecchia.
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3.6b
3.6c
105
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3.7
Venezia e Cavallino-Treporti 1966
La carta qui riprodotta è l’ultima pubblicata
In this copy of the map it is easy to observe how
dall’Istituto Geografico Militare ma, benché sia
the active fishing grounds are entirely enclosed
sempre più dettagliata, risulta ormai inadeguata
by permanent embankments, while some, like
rispetto ad altri strumenti informativi sui territori.
the Valle Musestre, are totally deteriorated. Only
Grazie all’uso del colore, è più facile osservare
seven of the 18 camp grounds in existence in
come le valli da pesca attive siano interamente
1966, the entire course of via Baracca, the new
chiuse da argini fissi, mentre altre, come la valle
church of S. Maria Elisabetta in Cavallino, and
Musestre1, completamente degradate.
the tourism facility “Piccola Venezia”, west of
Lungo la fascia litoranea sono rappresentati
the Forte Vecchio with its row houses overlook-
sette dei diciotto camping esistenti al 1966,
ing the San Felice Canal and the marina are rep-
realizzati nonostante il tentativo di rallentarne
resented. In conclusion, the presence of the first
l’insediamento con la “Dichiarazione di note-
defence works, consisting of the cement dyke
vole interesse pubblico della pineta del Caval-
stretching from Piave Vecchia to Ca’ di Valle and
lino in Venezia”2.
the breakwaters, can be observed.
Nella carta compaiono anche l’intero tracciato di via Baracca, la nuova chiesa di Santa Maria Carta topografica d’Italia serie 25/V, Tav. 51-II-NE Venezia edizione
Elisabetta di Cavallino, la cui costruzione è ini-
1966, Tav. 52-III-NO Treporti edizione 1966
ziata in quest’anno, e, a ovest del Forte Vec-
Stampa tipografica. L’immagine pubblicata è ottenuta unendo
chio, l’insediamento turistico “Piccola Venezia”3
le parti strettamente cartografiche e stralciando gli
con le villette a schiera affacciate sul canale
apparati oltre la cornice delle stesse mm 657x583 (Venezia) e mm 615x578 (Treporti), 1:25.000
San Felice e il porticciolo.
Firenze, Istituto Geografico Militare
Si nota infine la presenza delle prime opere di difesa a mare, come la diga in cemento da Piave Vecchia a Ca’ di Valle (i punti di maggiore erosione) e i pennelli frangiflutti poco oltre. Due settimane dopo l’alluvione del novembre 1966, si assegnerà l’appalto per il prolungamento del muraglione di altri tre chilometri fino a Radaelli4.
106
3
1
Vincolo paesaggistico DM 8 giugno 1973.
2
Vincolo paesaggistico DM 13 luglio 1964.
Più conosciuta come “Lottizzazione Alga Veneta”, approvata sebbene in contrasto con le previsioni del PRG. 4
Proprio in questo tratto si sono verificati alcuni degli effetti più gravi di quell'inondazione dal mare.
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Nella pagina precedente | On the previous page
3.8
Penisola del Cavallino Variante al PRG 1973-1977
Le previsioni del Piano Regolatore si sono rive-
The Municipality of Venice, in their efforts to
late inadeguate, rispetto al mix economico che
govern the territory and orient its development,
si andava consolidando, e l’intraprendenza lo-
approved of this urban planning tool that con-
cale ha fornito una personale risposta alle ri-
firmed the four main permanent housing cen-
spettive esigenze con il diffuso ricorso all’abuso
tres - Treporti, Ca’ Savio, Ca’ Ballarin and
edilizio. Il Comune di Venezia, nel tentativo di
Cavallino - north of the course of via Fausta and
governare il territorio e di indirizzarne lo svi-
the large parcels in Zona Faro, Valle Dolce. Fur-
luppo, approva allora una variante urbanistica1
thermore, it concentrates all the tourism-beach
che conferma i quattro nuclei di residenza sta-
resort construction into six units, immersed in
bile (Treporti, Ca’ Savio, Ca’ Ballarin e Caval-
the current forested zone, with the declared in-
lino) a nord del tracciato della via Fausta, e le
tention of freeing up the beach and pine forest
grandi lottizzazioni in Zona Faro Valle Dolce2.
to make them available for public use. Paradox-
Concentra inoltre tutta l’edilizia turistico-bal-
ically, it recognises only two of the 24 existing
neare in sei nuclei, immersi nell’attuale zona fo-
campsites; this is a sign that they did not know,
restale, con l’intenzione dichiarata di liberare la
or better still, did not officially recognise this out-
spiaggia e la pineta per metterle a disposizione
door recreational use of the Litorale.
Comune di Venezia, Direzione LLPP – Divisione Urbanistica Eliocopia, con colorazioni a pastello mm 1710x950, scala 1:10.000
di un utilizzo pubblico.
Politecnico di Milano, DiAP Laboratorio RAPu - Rete Archivi Piani
Paradossalmente, a fronte di una prospettiva di
urbanistici, scaricabile in jpg a bassa risoluzione dalla pagina web
quasi tre milioni e mezzo di metri cubi concedi-
http://www.rapu.it/ricerca/scheda_piano.php?id_piano=777
bili all’edilizia turistica, dei ventiquattro esistenti3, vennero riconosciuti solo due campeggi, l’Union Lido e il Marina di Venezia, segno che
1
non si seppe, o meglio, non si volle cogliere la
Penisola del Cavallino è stata adottata con DCC n. 906 del 01/10/1973
specifica vocazione all’open air che il Litorale manifestava. Così lo strumento urbanistico ha scontato la sua scarsa lungimiranza rimanendo in larga parte inattuato.
110
La Variante al Piano Regolatore Generale del Comune di Venezia per la e approvata con DGR n. 1221 del 23/03/1977. 2
Per questi cinque ambiti e per il terminal di Punta Sabbioni,
contestualmente alla VPRG vengono adottati i relativi Piani Particolareggiati. 3
Conseguenti ad altrettante concessioni demaniali rilasciate dalla Capitaneria di Porto.
Trm Cartografia 2013 Libro 21/03/2014 11:16 Pagina 111
Nella pagina successiva | On the next page
3.9
Cavallino-Treporti Fotopiano 1978
La Regione Veneto nella seconda metà degli
menti, la valutazione dei fenomeni insediativi
The 1978 photoplane is the first of a long series
anni ‘70 ha avviato il programma cartografico
ed evolutivi, l’indagine su specifiche tematiche
that has continued until the present. From the
per la redazione della Carta Tecnica Regionale ,
come la consistenza del patrimonio agro-fore-
images we can see the breakwater structures
strumento indispensabile per dare impulso alla
stale, la presenza di siti archeologici o l’evolu-
built as far as the ex-military facility Poligono
fotogramma), 1:20.000 (scala media dei fotogrammi) Infrastruttura dei Dati Territoriali del Veneto all’indirizzo web
1
CGR S.p.A., per conto della Regione Veneto, Fotopiano 1978 reven Ripresa analogica, quota media di volo m 6000, mm 230x230 (singolo
pianificazione urbanistica. Al fine di migliorare
zione delle linee di costa.
di Tiro (Shooting Range) at Ca’ Vio, the two
la qualità della rappresentazione e di garantirne
Nelle immagini si vedono i moli frangiflutti rea-
marinas at the mouth of the Sile and how, in
l’aggiornamento temporale, sono state neces-
lizzati fino all’ex Poligono di tiro militare all’al-
the adjacent large parcel of Zona Faro, Valle
http://mapserver.iuav.it/website/foto_aeree/
sariamente utilizzate le riprese aerofotogram-
tezza di Ca’ Vio, i due porti turistici alla foce del
Dolce, in spite of the potential construction of
selezionare da Comuni: Cavallino-Treporti
metriche e la loro restituzione grafica.
Sile e come, nella adiacente grande lottizza-
nearly one million cubic metres, there are only
selezionare da Voli: 1978 reven
Il fotopiano del 1978 copre l’intera provincia
zione della Zona Faro Valle Dolce, nonostante
outdoor reception facilities.
di Venezia ed è il primo di una lunga serie,
la possibilità di edificare quasi un milione di
susseguitasi fino ad oggi, che consente il con-
metricubi, siano presenti unicamente le attività
fronto di uno specifico territorio in vari mo-
ricettive all’aria aperta.
2
http://idt.regione.veneto.it/app/metacatalog/, il quale a sua volta rimanda alla pagina
1
LR 16 luglio 1976, n. 28 “Formazione della Carta Tecnica Regionale”. 2
Fino ad allora utilizzate esclusivamente a scopi militari e di difesa.
111
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112
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113
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3.10
Treporti e Ca’ Savio Confronto tra i fotopiani dei centri urbani principali 1987 e 1999
114
A proposito dell’utilità dei fotopiani nel monito-
Regarding the usefulness of photomaps in
raggio e nella comparazione dei luoghi in epo-
monitoring and comparing places in different
che diverse, va detto che in essi sono ben più
eras, it should be said that (precise) micro-
rilevabili le microtrasformazioni (puntuali) di
transformations of a construction and town
tipo edilizio e urbanistico. Nei centri urbani, ad
planning nature are much more easily recog-
esempio, si nota una progressiva saturazione,
nised in these. In town centres, for instance, a
caratterizzata però da una bassa densità.
progressive saturation is noticed, yet it is dis-
CGR S.p.A., per conto della Regione Veneto Fotopiano 1978 reven: ripresa analogica, quota media di volo m 3000 mm 230x230 (singolo fotogramma), 1:20.000 (scala media dei fotogrammi)
In questa pagina si propongono due riprese re-
tinguished by low density.
lative agli abitati di Ca’ Savio e Treporti, rispet-
This page features footage of the inhabited
tivamente effettuate nel 1987 e nel 1999. Da
areas of Ca’ Savio and Treporti, taken in 1987
fotogramma), 1:16.000 (scala media dei fotogrammi)
questo confronto si coglie in particolare l’am-
and 1999 respectively. From this comparison,
Infrastruttura dei Dati Territoriali del Veneto all’indirizzo web
pliamento del cimitero, il rifacimento del ponte
one can notice in particular the expansion of
http://idt.regione.veneto.it/app/metacatalog/,
sul canale Saccagnana, il grande insediamento
the cemetery, the refurbishment of the bridge
Fotopiano 1999 reven Veneto centrale e Provincia di Rovigo: ripresa analogica, quota media di volo m 2500, mm 230x230 (singolo
il quale a sua volta rimanda alla pagina http://mapserver.iuav.it/website/foto_aeree/
edilizio a sud del Pordelio, la nuova zona arti-
over canal Saccagnana, the large construction
gianale e gli impianti sportivi in via Pisani.
settlement south of the Pordelio, the new arti-
selezionare da Voli rispettivamente: 1987 reven e 1999 reven Veneto
sanal area and the sports facilities in Via Pisani.
centrale e Provincia di Rovigo
selezionare da Comuni: Cavallino-Treporti
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115
Trm Cartografia 2013 Libro 21/03/2014 11:17 Pagina 116
3.11
Cavallino e Ca’ di Valle Confronto tra i fotopiani dei centri urbani principali 1987 e 1999
116
Nell’arco temporale che divide le riprese a con-
In the time lapse between the two footages
fronto, non si verificano grandi modificazioni
being compared, no major modifications to the
nella morfologia del territorio, se si eccettuano
morphology of the land can be notice, if one
i lavori di rinforzo del litorale a protezione dalle
does not consider the coast reinforcement works
mareggiate e dall’azione del vento. Tra questi,
to protect against the tides and the wind. These
c’è anche la parziale ricostruzione dei sistemi
include the partial reconstruction of the dune
dunosi, un intervento che purtroppo non ha ot-
systems, a project which unfortunately failed to
tenuto gli effetti migliorativi ipotizzati, dal punto
achieve the improvements expected, from a
di vista paesaggistico e di rinaturalizzazione.
landscape and renaturalisation perspective.
Questo secondo parallelo evidenzia le costru-
This second parallel emphasises the construc-
mm 230x230 (singolo fotogramma),
zioni in atto nella zona est di Cavallino, imme-
tions in progress in the area to the East of Cav-
1:20.000 (scala media dei fotogrammi)
diatamente a ridosso del centro storico, i tre
allino, immediately behind the historic town
blocchi di edilizia convenzionata di via Alberti
centre, the three blocks of public-private part-
fotogramma), 1:16.000 (scala media dei fotogrammi)
e il centro direzionale City 3. Anche a Ca’ di
nership construction in Via Alberti and the City
Infrastruttura dei Dati Territoriali del Veneto all’indirizzo web
Valle, in prossimità della curva di via Fausta,
3 executive centre. In Ca’ di Valle also, near the
http://idt.regione.veneto.it/app/metacatalog/,
sono sorti diversi complessi immobiliari e un
bend in Via Fausta, various property complexes
CGR S.p.A., per conto della Regione Veneto Fotopiano 1978 reven: ripresa analogica, quota media di volo m 3000
Fotopiano 1999 reven Veneto centrale e Provincia di Rovigo: ripresa analogica, quota media di volo m 2500, mm 230x230 (singolo
il quale a sua volta rimanda alla pagina http://mapserver.iuav.it/website/foto_aeree/
nuovo hotel. Con facilità si distinguono inoltre
and a new hotel have been built. It is also easy
le ulteriori espansioni dei due campeggi nel
to distinguish the new expansions of the two
selezionare da Voli rispettivamente: 1987 reven e 1999 reven Veneto
tratto iniziale di via Baracca.
camp sites in the initial section of Via Baracca.
centrale e Provincia di Rovigo
selezionare da Comuni: Cavallino-Treporti
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117
Trm Cartografia 2013 Libro 24/03/2014 08:44 Pagina 118
3.12
Cavallino-Treporti Carta Tecnica Regionale 2005
La Carta Tecnica Regionale, frutto della restitu-
landscape, implies high land exploitation, pro-
zione grafica delle riprese aeree, è la base sulla
duces a continuous increase in private traffic,
quale si redigono gli strumenti urbanistici e, più
exasperates phenomena of spatial specialisation
in generale, i sistemi informativi territoriali delle
and segregation that weakens social cohesion
pubbliche amministrazioni. I dati, aggiornati
and the sense of belonging to a community.
frequentemente, sono resi disponibili in vari formati e si prestano a molteplici elaborazioni. L’immagine di questa pagina, nella quale sono stati evidenziati in rosso gli edifici1, è ottenuta dall’unione di tutti gli elementi2 che coprono il
Regione Veneto, Segreteria Regionale all’Ambiente e Territorio, Unità di
comune di Cavallino-Treporti. Ne risalta un tes-
Progetto per il SIT e la Cartografia
suto insediativo disperso e a bassa densità, tec-
1:5.000, mm 840x594 (singolo Elemento) Infrastruttura dei Dati Territoriali del Veneto all’indirizzo web
nicamente definito “urbanizzazione diffusa”,
http://idt.regione.veneto.it/app/metacatalog/,
che compromette la bellezza del paesaggio, an-
selezionare da Organizzazione dei dati: Prodotti Cartografici
nullandone le caratteristiche identitarie. Un
selezionare da Carta Tecnica Regionale: CTR Numerica 5.000
urban sprawl3, non soltanto portatore di danni
selezionare da Comuni: Cavallino-Treporti
estetici, ma per sua natura insostenibile perché
selezionare da Elementi: 128062 Canale San Felice, 128072 Cason
implica elevatissimi consumi di suolo, produce
Dragojesolo, 128073 Lio Maggiore, 128101 Lio Piccolo, 128102 Ca’ Vio, 128103 Treporti, 128111 Cavallino, 128112 Ca’ di Valle, 128113 Ca’
una crescita continua della mobilità privata su
Ballarin, 128114 Casa Musestre, 128124 Lido dei Lombardi, 128141
gomma, esaspera i fenomeni di specializza-
Ca’ Savio, 128143 Porto di Lido, 128144 Punta Sabbioni
zione e di segregazione spaziale, indebolendo
File DXF, elaborazione con software CAD
la coesione sociale e il senso di appartenenza delle comunità. 1
minori come magazzini e serre.
In this map, which covers the entire Municipality of Cavallino-Treporti, the buildings are high-
2
La Carta Tecnica Regionale, per praticità di consultazione, è suddivisa in unità di restituzione cartografica, detti elementi,
lighted in red. A dispersive and low-density settlement can be seen, defined as urban sprawl, which compromises the beauty of the
118
Solo quelli principali, non le superfetazioni o i manufatti
con il relativo quadro d’unione. 3
Sinonimo anglofono di urbanizzazione diffusa, utilizzato in ambito internazionale.
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119
Trm Cartografia 2013 Libro 21/03/2014 11:17 Pagina 120
3.13
Punta Sabbioni e Ca’ Savio Fotopiano 2010
Le riprese fotografiche aeree digitali hanno rag1
giunto una definizione altissima e le informa-
120
nare e degli effetti che questa manomissione
The images illustrate the Bocca di Porto di Lido
genererà nel lungo periodo.
with the impressive works for the MOSE system
Blom CGR S.p.A., per conto della Regione Veneto, Fotopiano 2010 reven area Venezia volo alto Ripresa digitale, quota media di volo m 3030, pixel 12983x8483
zioni da esse desumibili sono al limite della
Le immagini mostrano la bocca di Porto di Lido
now in place. The structural parts (the tops of
violazione della privacy. Non occorre, però,
con l’avanzamento delle opere relative alle parti
the mobile barriers), connected works (reefs,
scendere molto nel dettaglio per cogliere in que-
strutturali (fondazioni, spalle delle barriere
harbours, locks) and the parts for activating the
il quale a sua volta rimanda alla pagina http://mapserver.iuav.it/website/foto_aeree/
sto fotopiano il progredire degli imponenti lavori
mobili, cassoni di alloggiamento), di quelle con-
system (technical buildings) can be distin-
in corso per la realizzazione del MOSE2, in di-
nesse (scogliere, porti-rifugio, conche di navi-
guished. This is one of the largest man-made
fesa di Venezia e della laguna dalle acque alte.
gazione) e per il funzionamento del sistema
works to intervene on the natural morphological
Da oltre un secolo a questa parte, la più grande
(edifici tecnici, impianti). Dal lato del mare, in
evolution of the lagoon and the coastlines over
opera di interferenza nella naturale evoluzione
particolare, si nota il bacino del porto-rifugio,
the last century.
morfologica della laguna e dei litorali. La fine
temporaneamente messo all’asciutto e usato
dei lavori e la messa in esercizio è prevista per
come area di cantiere per la costruzione dei
il 2016, ma allo stato attuale è difficile dare
cassoni di alloggiamento delle paratoie mobili.
Infrastruttura dei Dati Territoriali del Veneto all’indirizzo web http://idt.regione.veneto.it/app/metacatalog/,
selezionare da Comuni: Cavallino-Treporti selezionare da Voli: 2010 reven area Venezia volo alto
1
Un pixel dell’immagine corrisponde ad un quadrato al suolo di cm 18 per lato.
2
Acronimo di Modulo Sperimentale Elettromeccanico, la cui
progettazione ed esecuzione è affidata al Consorzio Venezia Nuova che
una valutazione dell’impatto che il sistema di
opera per conto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti -
dighe mobili avrà sul delicato equilibrio lagu-
Magistrato alle Acque di Venezia.
Trm Cartografia 2013 Libro 21/03/2014 11:17 Pagina 121
121
Trm Cartografia 2013 Libro 21/03/2014 11:17 Pagina 122
MARCO SANTIN | ART DIRECTION, CONCEPT WHITE PLEASE | GRAPHIC DESIGN | www.whiteplease.com GRAFICHE NARDIN | PRINT | www.grafichenardin.it
PRINTED IN ITALY | March 2014
Trm Cartografia 2013 Libro 21/03/2014 11:17 Pagina 123
cop 09/12/2014 18:25 Pagina 2