La poesia è il momento cruciale in cui si manifesta una radicale innovazione
nella struttura del discorso e la parola da essa veicolata accompagna in modo enigmatico
i mutamenti. Tale operazione di ri-costruzione incessante del mondo non è condotta
delimitando quasi militarmente una “zona rossa” di inaccessibilità alla comunità, ma ricercando
piuttosto una “zona franca”, un’oasi di pace avulsa dal tramestio fine a sé stesso, nella quale decontaminarsi dalla sovrapposizione caotica di suoni, immagini, colori, ritornando
nell’agone quotidiano con un nuovo dizionario in grado di connettere in maniera
inaudita il pensato e il vissuto.