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La certificazione di legalitĂ come opportunitĂ di sviluppo e valorizzazione per la filiera del legno Chiara Murano, Business Development Officer | SAI Global Italia venerdĂŹ 29 marzo 2013


venerdĂŹ 29 marzo 2013


L’illegalità nel settore forestale e le ricadute sulla filiera L’illegalità in 3 categorie

Storica Fa riferimento a tutte le forme di illegalità che da tempo si manifestano nel nostro Paese: tra queste, soprattutto gli incendi boschivi, nell’ultimo decennio in Italia se ne sono osservati, in media, più di 7.200 all’anno, su una superficie di oltre 80.000 ha con un aumento dell’incidenza di quelli dolosi: dal 49% del totale registrato nel 1999 al 60% evidenziato dagli ultimi dati rilevati.

Amministrativa Rispetto ai tagli boschivi, non mancano fenomeni illegali nei prelievi di legna da ardere, attività quest’ultima caratterizzata da scarsa trasparenza e da una incongruenza dei dati tra cifre ufficiali e stime avanzate da altri studi.

Dimenticata A completare il quadro, anche l’abusivismo edilizio, la presenza di discariche illegali di rifiuti, il pascolo illecito, lavoro irregolare ma soprattutto l’importazione/ commercializzazione di legname di provenienza illegale.

venerdì 29 marzo 2013


L’illegalità nel settore forestale e le ricadute sulla filiera Nuove forma di illegalità emergenti

• il riciclaggio di denaro “sporco”, ad esempio tramite la vendita di lotti boschivi • commercio “in nero” degli imballaggi in legno (pallet) • rischi di frodi commerciali nella vendita di investimenti forestali per la compensazione dei crediti di Carbonio nel cosiddetto mercato volontario

venerdì 29 marzo 2013


L’illegalità nel settore forestale e le ricadute sulla filiera Quanto ci costa l’illegalità?

Possiamo stimare un valore complessivo delle attività illegali nel settore forestale italiano che sfiorano i 3.500 Milioni di euro. Pari a circa il 10% del fatturato totale nel 2010

venerdì 29 marzo 2013


L’illegalità nel settore forestale e le ricadute sulla filiera Da cosa deriva questa perdita economica?

•al primo posto l’importazione illegale di legno, che rappresenta circa il 70% del valore del fenomeno illegale nel suo complesso; •al secondo posto gli incendi, che incidono mediamente del 6%; •al terzo posto, l’evasione fiscale collegata al commercio irregolare di pallet (fino al 11,5% del valore totale).

venerdì 29 marzo 2013


Il taglio e il commercio di legno illegale Dove e perchè? Il taglio illegale di legname è diffuso soprattutto nei Paesi in cui: •la Governance è debole e la corruzione prevale, •dove gli interessi individuali non riescono ad essere frenati dagli interessi dell’intera collettività Si stima che almeno la metà delle attività legate alla produzione e lavorazione del legname in regioni quali l’Amazzonia, il bacino del Congo, il Sudest Asiatico e la Russia, sia promossa con metodi o in maniera totalmente illegale, sfuggendo al controllo sia delle Autorità nazionali sia internazionali.

venerdì 29 marzo 2013


Il taglio e il commercio di legno illegale Con quali impatti? • Gli effetti negativi dell’illegalità presente nel settore forestale si ripercuotono direttamente sul settore industriale che si stima perda circa 10 miliardi di dollari l’anno, senza tener conto delle ingenti perdite per gli stessi Paesi produttori che, secondo la World Bank, presentano ammanchi di almeno 5 miliardi di dollari l’anno, considerando solo l’evasione fiscale. • Risorse economiche che potrebbero invece essere utilizzate per lo sviluppo di programmi di gestione, conservazione e certificazione delle stesse aree forestali minacciate. • La percentuale di legno illegale presente sul mercato globale è stimata essere tra il 20% e il 40%, e la perdita economica annuale per lo stato, l’industria e i proprietari delle foreste ammonta a 9,5 miliardi di euro. • In generale, il legname illegale determina un abbassamento dei prezzi che può oscillare dal 7% al 16%.

venerdì 29 marzo 2013


Il taglio e il commercio di legno illegale Con quali impatti? A livello nazionale, l’analisi delle importazioni dei singoli Stati Membri ha fatto emergere la posizione dell’Italia: il quarto tra i principali paesi europei che importano prodotti legnosi di provenienza illegale o sospetta. La posizione dell’Italia è legata alle quantità di legname o derivati che vengono importate da Paesi che risultano avere un alto tasso di illegalità nel settore del legname, ovvero l’Indonesia, dalla quale l’Italia importa il 40% della polpa di legno, la Bosnia Herzegovina dalla quale arriva il 42% della legna da ardere, e il Brasile da cui l’Italia importa il 20% del compensato di origine tropicale.

venerdì 29 marzo 2013


Il taglio e il commercio di legno illegale Con quali impatti? • L’Italia, nonostante le differenti tipologie di prodotto importato e delle aree geografiche interessate, ha quindi un ruolo importante nel controllo e nelle attività di contrasto al fenomeno dell’illegalità del mercato del legname. • Rappresenta uno dei principali importatori di legname in Europa e nel mondo e uno dei mercati sui quali sono immessi prodotti in legno originati in Paesi dove la proporzione illegale di materiale prodotto è molto rilevante. • Importanza di definire e promuovere iniziative atte a contrastare il taglio illegale e il relativo commercio del legname.

venerdì 29 marzo 2013


Il taglio e il commercio di legno illegale L’esposizione dell’Italia alla verifica di legalità

European Timber Trade Federation, 2011 Statistics – Italy Timber trade monitoring in support of effective, efficient and equitable operation of the EU Timber Regulation (EUTR)

venerdì 29 marzo 2013


Il taglio e il commercio di legno illegale La percezione della corruzione tra i consumatori

European Timber Trade Federation, 2011 Statistics – Italy Timber trade monitoring in support of effective, efficient and equitable operation of the EU Timber Regulation (EUTR)

venerdĂŹ 29 marzo 2013


Il taglio e il commercio di legno illegale Come contrastare questi fenomeni? La EU Timber Regulation (EUTR), disciplinata dal Regolamento 995/2010, proibisce la commercializzazione sul mercato europeo di legno di provenienza illegale. Più in dettaglio, gli operatori sono tenuti all’esercizio della “Dovuta Diligenza” (Due Diligence), che prevede la raccolta d’informazioni adeguate circa l’origine del legno, l’attuazione di procedure di verifica del rischio e, se del caso, l’implementazione di procedure di mitigazione del rischio stesso, con l’eventuale supporto di Organismi di controllo riconosciuti dalla CE e sotto la sorveglianza delle Autorità Competenti (responsabili in ogni Paese membro del controllo periodico sia degli operatori/commercianti che degli Organismi di controllo).

venerdì 29 marzo 2013


Il taglio e il commercio di legno illegale Il regolamento EUTR e la certificazione di legalitĂ

venerdĂŹ 29 marzo 2013


Il taglio e il commercio di legno illegale Il regolamento EUTR e la certificazione di legalità

Gli Organismi di Certificazione svolgono, per conto di Conlegno, le verifiche presso gli “Operatori LegnOK” e/o “Commercianti LegnOK”, dandone garanzia di indipendenza.

Il “Comitato Tecnico Legno Legale” riconosce a tal proposito le garanzie di indipendenza che derivano dal sistema di accreditamento e, in particolare, reputa che detti Organismi accreditati siano adeguatamente strutturati e in grado di operare, per conto del Consorzio, in conformità ai principi di indipendenza.

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Il taglio e il commercio di legno illegale Il Profilo di SAI Global

 Fondato in Australia nel 1922 come Ente di Normazione Australiano, SAI GLOBAL (SAI - acronimo di Standards Association of Australia) è oggi un Gruppo di caratura internazionale operante negli ambiti della Normazione, della Certificazione e Ispezione, della Compliance e della formazione  Leader sul mercato, fra i top 5 a livello mondiale, SAI GLOBAL è tra le prime 300 società quotate nell’Australian Stock Market (ASX) e conta più di 30.000 certificati emessi in 80 paesi nel mondo  SAI GLOBAL vanta una crescita negli ultimi 7 anni del 500% - grazie ad una combinazione di crescita organica ed acquisizioni - continuando a registrare risultati record nonostante la crisi finanziaria internazionale

venerdì 29 marzo 2013


Il taglio e il commercio di legno illegale SAI Global nel mondo

AU STRA LIA BANGLAD ES H CANADA

CHILE CHINA

C ZE CH E G Y P T F R A N C E G E O R G I A G E R M A N Y I N D I A I N D O NE S I A I R E L A N D I TA LY J A PA N K O R E A

LEBA NON MEXICO N EW ZEALAND POLAND RUSS I A SO U T H A F R I C A S PA I N S W E D E N TA I WA N T H A I L A N D T UN I S I E T U R K E Y U N I T E D S TAT E S

venerdì 29 marzo 2013

UNITED KINGDOM


Il taglio e il commercio di legno illegale SAI Global Italia e il sistema Due Diligence

venerdĂŹ 29 marzo 2013


SAI Global Assurance Services

Chiara Murano Business Development Officer SAI Global Italia S.r.l. C.so Montevecchio, 38 10129 Torino | Italy Direct: (+39) 011 516 5735 Mobile: (+39) 342 69 63 727 Fax: (+39) 011 516 5777 E-mail: chiara.murano@saiglobal.com www.saiglobal.it www.saiglobal.com/assurance

venerdĂŹ 29 marzo 2013


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