MonaLisa Wood digital design workshop__
Mona Lisa Wood Pavillion
I fase _ 8 maggio-12 giugno 2012 Presentazione delle sette proposte progettuali
Docenti supervisori
Prof. Guido Callegari, Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e Design (DAD) Prof. Mario Sassone, Politecnico di Torino – Dipartimento di Architettura e Design (DAD) Prof. Roberto Zanuttini, Università degli Studi di Torino – Dipartimento di Agronomia, Selvicoltura e Gestione del Territorio
Tutors
Guido Callegari, Mario Sassone, Antonio Spinelli, Andrea Rosada, Tomas Mendez, Shaghayegh Rajabzadeh, Iasef Md Rian
Con il contributo di:
Alberto Alessi, architetto Zurigo, direttore rivista “materialegno” Stefano Trucco, architetto Torino Enrico Bassi, FabLab Torino Alberto Pugnale, architetto Lecturer, The university of Melbourne Caterina Tiazzoldi, architetto, Director Non Linear Solutions Unit GSAPP Columbia University Aitor Iturralde Martí e Francisco Pérez Molina ETSAV di Barcellona_ Team Solar Decathlon Francesco Cingolani, architetto, Hugh Dutton Associès Paris Andrea Graziano architetto Torino, studio Co.de.It Francesco Zannier, architetto , studioAPE
“Woodlab project” team leader
Arch. Antonio Spinelli – project coordinator, wood technologies Arch. Andrea Rosada – website coordinator, open-source technologies Arch. Tomas Mendez – Computational design Arch. Iasef Md Rian – Fractal architecture Arch. Shaghayegh Rajabzadeh – Sustainable design
Students participant at “Workshop Monalisa”:
team1: Earle Matthew, Borghi Chiara, Marco Mucedola, Bonilla Luis Augusto, Dalpian Kern Julia, Squeff Rodrigues Helena, Lefa Sotiria, team2: Mazza Giulia, Ferrarotti Gloria, Manitta Riccardo, Amodeo Gianluca, Alliata Andrea, Borgia Tiziana, Groppo Giuseppe, Olvera Madrid Naielly Alejandra , team 3: Nigido Elisa, Esposito Simone, Stefano Paradiso, Pieck Garcia Vania, Bergmayer Fabrizio, Fernardi Lorenzo, Santos Victoria, Garcia Martinez Zurita Esteban, team 4: Bergamo Valeria, Blandino Alessia, Repellino Maria Paola, Pugnale Sabrina, Grazziotin Dexheimer Luisa, Wender Schenini Paula, Dehghan Pour Ava, Jimenez Ortega Anali, team 5: Manno Mattia, Careglio Simona, Gianetto Loris, Palma Marco, Cristiana Marreta Cavalcanti Ayres, Mu Meksraitis Andrea, Borgogno Edward, Lantieri Marco, team 6: Bottazzi Francesca, De Cicco Chiara, Grignani Marta, Nieto Costa Nuria, Rapetti Nicolo’, Fiandanese Filippo, Ghezzi Fabio, Ughetto Alex, team 7: Viviani Daniela, Vento Irene, Pera Alberto, Scarlino Nelson, Gomez Flores Carlos Israel, Gonzalez Arturo, Guzman Medina David.
MonaLisa Wood digital design workshop_ Il Mona_Lisa workshop è una iniziativa promossa dagli studenti delle facoltà di architettura del Politecnico di Torino nell’ambito del progetto studentesco WoodLab in collaborazione con i corsi “Costruire in legno fra tradizione e innovazione” (Prof. Guido Callegari) e “Morfogenesi computazionale” (Prof. Mario Sassone). L’obiettivo del workshop è la sperimentazione di un percorso di ricerca progettuale finalizzato alla realizzazione di un’architettura-manifesto in compensato di pioppo – il Mona_Lisa Pavillion – che verrà presentata presso il MADE Expo 2012 in collaborazione con Assopannelli–Federlegno, l’associazione Pro-populus, l’Istituto C.R.A.-PLF di Casale Monferrato e il dipartimento Agroselviter dell’Università di Torino. L’attività del workshop che si sviluppa nel segno e nella memoria dell’omonimo dipinto di Leonardo da Vinci, realizzato su una tavola di pioppo fra il 1503-1514, si rifà ad alcune esperienze didattiche internazionali – AA School di Londra, University of Stuttgart, Aalto University School of Arts, Columbia University – che hanno condotto alla realizzazione di padiglioni tridimensionali in legno strutturale con elementi piani di compensato progettati dagli studenti di architettura.
Le sette proposte progettuali
Team 1_ Pioppo can do it
pioppo can do it dalla Monalisa all’Architettura Pochi sanno che la Monalisa di Leonardo è dipinta su una tavola di pioppo: un’illustre antenata che la dice lunga sulla qualità, la resistenza e la durabilità di questo legno. Il Monalisa Wood Pavillion dimostra come le caratteristiche eccellenti del materiale, unite all’avanguardia tecnologica della produzione industriale, rendano il compensato di pioppo un elemento competitivo nel mondo dell’architettura.
Monalisa Wood Pavillon: il PADIGLIONE
1_INFO
duro fuori, pioppo dentro. Il visitatore del Monalisa Wood Pavillion si confronta con il duplice aspetto di questa architettura: l’involucro esterno in pannelli di compensato dà la percezione di massività e resistenza, sovvertendo i classici clichè delle costruzioni in legno. La forza del volume è altresì evidenziata dai tagli verticali, che attraggono il visitatore e lasciano intravedere la leggerezza dell’aspetto interno. Forza e leggerezza in un’unica architettura:
yes, pioppo can.
2_EXPO + LAB
3_ZOOM
3,45 m
sezioni
area per l’esposizione delle applicazioni del pioppo in architettura
5,80 m
cosa c’è:
· sedute su cui sfogliare riviste specifiche · due espositori su cui installare monitor touch screen per visionare progetti nel dettaglio
WOOD PAVILLION
3_sezione INFO
2_EXPO + LAB
* SEPARARE & RIUNIRE
area dedicata all’approfondimento delle informazioni
cosa c’è:
* * * * * 7
* * * * * * *
3
5
viste
sezione longitudinale
3_ZOOM
MONALISA
USCITA al Monalisa Wood Pavillon - MADE expo 2012
INGRESSO al Monalisa Wood Pavillon - MADE expo 2012
2
1 Bonilla_Luis_Augusto 2 Borghi_Chiara 3 Dalpian_Kern_Julia 4 Earle_Matthew 5 Lefa_Sotiria
6
*
1
*
4
· da un lato comode sedute per fermarsi a guardare video sulla produzione del pioppo, · dall’altro un tavolone da lavoro per toccare con mano i prodotti e sperimentare le peculiarità del materiale (manufatti con esempi) di elasticità, leggerezza, resistenza..)
6 Mucedola_Marco
1_INFO
7 Squeff_Rodrigues_Helena
cosa c’è:
14 m
i due tagli verticali nell’involucro hanno il duplice intento di separare visivamente le aree interne con una fascia di luce a terra e di far comunicare l’interno del padiglione con l’esterno in modo delicato: avendo una larghezza di 15 cm non permettono la comunicazione totale tra i due ambienti, ma incuriosiscono il visitatore
vista sulla zona 2_EXPO + LAB
2_sezione EXPO + LAB
area dedicata alle informazioni · un bancone per l’accoglienza · monitor e tavole con informazioni generali sulla filiera
vista sulla zona 1_INFO planimetria schema distributivo, scala 1:100
1_sezione INFO
pioppo can do it dalla Monalisa all’Architettura
1_ INFO cosa serve:
-pareti leggermente inclinate per la lettura agevolata dei pannelli informativi
La scelta di sviluppare il concept a partire dal prototipo simbolico della casa, due pareti e una copertura, nasce dalla volontà di sfatare i luoghi comuni che legano tradizionalmente il pioppo alla cultura del mobile e ne limitano la diffusione nell’ambito dell’architettura.
2_EXPO + LAB
3_ZOOM
cosa serve:
cosa serve:
-pareti inclinate con orientamento “chaise longue” -schermo per la proiezione su soffitto inclinato (al di fuori di punti di passaggio) -tavolo per il laboratorio
-pareti leggermente inclinate per la seduta comoda -espositori
L’affinamento delle tecniche di produzione del compensato di pioppo lo ha reso un materiale ideale per l’edificazione: la versatilità, la semplicità e la velocità di costruzione sono solo alcuni dei vantaggi del costruire in compensato che il padiglione incarna. La versatilità è il cardine su cui muove l’intero progetto. Dallo studio delle esigenze legate alle funzioni che possono aver luogo in un contesto fieristico, si sono delineate delle forme architettoniche che rispondessero alle diverse necessità. Ogni funzione ha dato luogo a delle sezioni tipo, in base alle esigenze. La morfogenetica computazionale ha facilitato la traduzione delle sezioni individuate in una sequenza di sezioni e la definizione della copertura in pannelli piani ad angoli retti,per garantire facilità di montaggio e smontaggio e trasporto.
MONALISA
WOOD PAVILLION
* * * 7
* * * * * * *
3
5
* * 2
1 Bonilla_Luis_Augusto 2 Borghi_Chiara 3 Dalpian_Kern_Julia 4 Earle_Matthew 5 Lefa_Sotiria 6 Mucedola_Marco 7 Squeff_Rodrigues_Helena
6
*
1
*
4
sezione 1:50
sezione 1:50
sezione 1:50
schemi di taglio e assemblaggio
sistema costruttivo
scala 1:100
sezione esemplificativa, scala 1:50 dettagli, scala 1:20
1
pioppo can do it dalla Monalisa all’Architettura Il sistema costruttivo del Monalisa Wood Pavillon vuole rispecchiare e arricchire l’idea alla base del progetto; la grande versatilità della sua struttura in pioppo permette infatti alle diverse sezioni di accogliere funzioni differenti con principi costruttivi comuni che si adattano alle loro variazioni morfologiche.
1
2 3
Ogni sezione è definita da una coppia di “costole” collegate e rinforzate da controventature perpendicolari, sulle quali si installa poi il sistema di pannelli interno ed esterno. Gli incastri sono stati studiati per ottenere oltre ad un’elevata versatilità anche la massima facilità di montaggio: i pannelli interni ed esterni si adattano facilmente allo scheletro portante; l’incastro ad S delle costole permette inoltre di raggiungere luci maggiori con minor spreco di materiale
3
2
Grande attenzione è stata data alla riduzione degli sprechi nel taglio del materiale e alla gestione dello stoccaggio e trasporto del materiale; tutto il padiglione può essere infatti trasportato in un unico TIR.
MONALISA
WOOD PAVILLION schema di montaggio
* * * 7
5
* * 2
6
*
1
*
4 597 cm
1 Bonilla_Luis_Augusto 2 Borghi_Chiara
180 cm
* * * * * * *
3
trasporto
22
0c
3 Dalpian_Kern_Julia 4 Earle_Matthew 5 Lefa_Sotiria 6 Mucedola_Marco 7 Squeff_Rodrigues_Helena
1_SCHELETRO PORTANTE
Assemblaggio degli elementi che compongono le “costole” dello scheletro portante e degli elementi di controventatura
2_PAVIMENTAZIONE
Costruzione ad incastro del piano di calpestio
3_PANNELLI INTERNI
Tamponatura dello scheletro portante attraverso l’incastro dei pannelli interni
4_PANNELLI ESTERNI
Istallazione dei pannelli esterni e completamento rifiniture
UN PADIGLIONE TRASPORT-ABILE
Gli elementi di cui si compone il padiglione sono stati progettati in modo da non superare i 220
m
centimetri di lunghezza per per poter essere inseriti facilmente all’interno della cabina dei più comuni mezzi di trasporto merci.
il modello architettonico in costruzione
pioppo can do it dalla Monalisa all’Architettura Il modello architettonico rappresenta la graduale variazione delle sezioni che compongono il Monalisa Wood Pavillion. Le “costole” costituiscono lo scheletro strutturale dell’architettura e quello concettuale del manifesto: sostengono l’involucro e determinano la forma che varia in funzione delle esigenze a cui deve rispondere; sono l’elemento che rappresenta la versatilità della costruzione in compensato e ne mette in evidenza la variabilità delle forme architettoniche rispetto a quelle tradizionali. Un’architettura in compensato di pioppo si costruisce intorno a l’uomo che la abita, viene definita dalle sue necessità e si modifica in base al suo gusto.
MONALISA
WOOD PAVILLION
* * * 7
* * * * * * *
3
5
* * 2
1 Bonilla_Luis_Augusto 2 Borghi_Chiara 3 Dalpian_Kern_Julia 4 Earle_Matthew 5 Lefa_Sotiria 6 Mucedola_Marco 7 Squeff_Rodrigues_Helena
6
*
1
*
4
il modello architettonico: la graduale variazione delle costole in funzione delle esigenze dà forma all’architettura
accede alla
2째 fase
Team 2_ Pop for Pav
Team 3_ Only plywood
Team 4_ Percevoir
monalisa wood pavillion Studenti: Bergamo Valeria, Blandino Alessia, Pugnale Sabrina, Repellino Maria Paola, Dehghan Pour Ava, Grazziotin Dexheimer Luisa, Jimenez Ortega Anali, Wender Schenini Paula
1. forare
v. tr.
voir
3
v. tr. 1. vedere 2. consultare esaminare
16
3
Il progetto pone al centro il pannello in compensato di pioppo e intende, attraverso la ripetizione di un unico elemento, esaltarne la modularità e comunicarne le inaspettate e molteplici possibilità di variazione. Il concetto di modularità si esprime nella scelta di organizzare la pianta del padiglione secondo una matrice composta da una griglia di quadrati di 1 mq, che richiama, inoltre, la scansione regolare del vivaio di pioppi, e nell’utilizzo versatile di un unico formato di pannelli. Parallelamente le numerose lavorazioni, finiture, texture rendono differente ogni elemento e generano situazioni insolite e mutevoli in base alle modalità con cui vengono percepite. Il padiglione si trasforma in uno spazio, dove si succedono esperienze conoscitive che stimolano la curiosità dei visitatori e che tendono a rimanere impresse. La suggestione di addentrarsi tra le fronde di un pioppeto viene evocata dalle mutevoli interazioni tra le declinazioni del materiale, il movimento degli utenti, la luce e le ombre che filtrano dall’involucro traforato. Il volume dalla forma essenziale contiene un programma funzionale suddiviso in due settori: un percorso espositivo sensoriale e uno spazio di relazione tra utenti e professionisti del settore. Nel primo spazio i visitatori possono approcciarsi al materiale attraverso molteplici situazioni: apprendere il processo di produzione, riconoscere i prodotti in pioppo, interagire con le componenti del padiglione che offrono inattese esperienze visive e tattili. Uno spazio ampio e flessibile accoglie, invece, la zona d’incontro e di relax che, modificando facilmente la diposizione degli arredi, può essere convertita in una galleria o in uno spazio per piccole riunioni.
9
3
Modulari differenze
voir
v.tr. 1. (con i sensi e con l’intuito) avvertire comprendere apprendere riconoscere rilevare afferrare osservare sentire udire vedere
16
fotoinserimento
sezioni
3
VOIR
9
processo produttivo
pannelli illustrativi
esposizione texture
esposizione finiture
proiezione video
galleria di prodotti
percorso conoscitivo
materioteca
spazio di relazione
distribuzione del programma
diagramma dei flussi
1
2
5
Funzionamento distributivo in planimetria
VOIR
Processo generativo del progetto
Morfogenesi
Il progetto dell’involucro del padiglione intende trasformare la pelle dell’oggetto architettonico in un dispositivo in grado di interagire con gli utenti e con la luce attraverso differenti gradazioni di percezione. L’effetto di variazione della percezione in base alla distanza di osservazione (come nella tecnica del pointillisme) e alla posizione delle sorgenti luminose è ottenuto attraverso la riproduzione della scomposizione di un’immagine in elementi puntiformi forati sulla superficie esterna del padiglione. Per creare un involucro facilmente modificabile tramite parametri numerici e in grado di rappresentare la texture astratta ispirata ad una suggestione visiva è stato elaborato un VB script mediante Rhinoscript. Questa operazione ha restituito una soluzione personalizzabile al problema e difficilmente riproducibile con una modellazione standard. Lo script elaborato associa al valore di luminanza dei pixel dell’immagine desiderata un elemento tridimensionale modellato su Rhinoceros, con cui si può interagire modificandone le caratteristiche. In particolare, l’immagine di partenza, raffigurante un vivaio di pioppi, è stata opportunamente manipolata mediante un programma di grafica prima di essere utilizzata all’interno dello script per la generazione degli elementi di parete e di copertura del padiglione. Il principio della modularità si esprime nella scelta di attribuire a ogni elemento una conformazione a parallelepipedo di lunghezza e larghezza identiche e nella creazione di una maglia di elementi bianchi e neri, in cui gli elementi di colore bianco rappresentano i fori da praticare nel solido mentre quelli neri la parte piena. Inoltre, l’astrazione dell’immagine iniziale del pioppeto nella texture parametrica dell’involucro intende comunicare il binomio naturalità-artificialità specifico dei prodotti in pioppo. La fase di programmazione è fondamentale all’interno del processo progettuale perché permette di personalizzare il programma di modellazione secondo le proprie esigenze di ricerca formale e di correggere l’intero modello tridimensionale in qualsiasi momento semplicemente mediante valori numerici.
percezione dell’involucro da lontano
percezione dell’involucro da vicino
immagine iniziale
immagine elaborata
interazione osservatore - involucro - sorgente di luce esterna
applicazione della texture allo sviluppo del volume
interazione osservatore - involucro - sorgente di luce interna
traduzione tridimensionale della texture
monalisa wood pavillion Studenti: Bergamo Valeria, Blandino Alessia, Pugnale Sabrina, Repellino Maria Paola, Dehghan Pour Ava, Grazziotin Dexheimer Luisa, Jimenez Ortega Anali, Wender Schenini Paula percezione dell’involucro dall’esterno e dall’interno
VOIR
Scomposizione del progetto in componenti
Pannello-architettura
L’obiettivo del progetto consiste nel comporre gli spazi interni e l’aspetto esterno in modo articolato attraverso l’utilizzo di pannelli di unico formato (1x3m): un modulo capace di generare ogni altro elemento del padiglione. A tal fine è stato studiato un sistema che permette di assemblare con relativa facilità ogni componente e che impiega multipli e sottomultipli del modulo per la creazione di diversi spazi e percorsi. La struttura portante del padiglione è composta da elementi a C formati da tre pannelli assemblati ad incastro. Essi non assolvono solo funzione strutturale, ma sono anche utilizzabili per collocarvi all’interno l’illuminazione puntuale del padiglione o come blocchi-armadio per riporre oggetti e arredi. La disposizione degli elementi strutturali varia al passaggio dall’area espositiva all’area relax: nel primo spazio cinque elementi su ogni lato segnano il perimetro in direzione longitudinale, mentre il secondo spazio è delimitato da elementi strutturali di dimensioni più contenute in direzione trasversale. Per coprire la luce di questo spazio si è ipotizzata una sequenza di travi accoppiate a sostegno della copertura traforata. La funzione portante è svolta anche dai pannelli espositivi, che sono di fondamentale importanza anche per il sostegno dei pannelli di copertura. Le pareti che costituiscono l’involucro del padiglione sono anch’esse composte da pannelli modulari e sostenute dagli elementi a C strutturali disposti lungo il perimetro. Sia gli elementi strutturali che quelli portati concorrono alla definizione dell’aspetto e degli spazi del padiglione per cui è possibile che un’alternativa riconfigurazione del padiglione possa proporre un diverso assetto distributivo semplicemente attraverso la composizione differente dei vari elementi.
monalisa wood pavillion Studenti:
modulo unitario pannello di dimensione 1000 x 3000 mm
copertura: 48 pannelli (s. 10 mm)
involucro: 45 pannelli (s. 10 mm)
percorso espositivo: 22 pannelli (s. 50 mm)
pannelli processo illustrativi produttivo
esposizione proiezione galleria di video finiture e prodotti texture
materioteca spazio di relazione
struttura-armadio: 44 pannelli (s. 50 mm)
pavimento: 48 pannelli (s. 50 mm)
Bergamo Valeria, Blandino Alessia, Pugnale Sabrina, Repellino Maria Paola, Dehghan Pour Ava, Grazziotin Dexheimer Luisa, Jimenez Ortega Anali, Wender Schenini Paula totale: 207 pannelli, 621 mq
percezione dell’involucro con illuminazione interna
accede alla
2째 fase
Team 5_ PiopStar
Il progetto del padiglione si è evoluto da un concept-immagine raffigurante i nodi e gli anelli delle bre di cellulosa del legno. Ogni tipo di fusto d’albero se sezionato restituisce un imma immagine della sua struttura interna, e proprio dal tema della circolarità e delle curve in stratiicazione, che è stata sviluppata l’idea di unire tre di questi nodi per deenire l’impianto planimetrico, intersecanplanimet doli e sviluppandoli tridimensionalmente, unendoli sotto di un’unica copertura. La tecnica costruttiva utilizzata, ovvero la sovrapposizione elementi piani, (pannelli di compensato di pioppo), consente lo sviluppo tridimensionale del padiglione.
150 AX
M
1_
montaggio a terra del primo anello
2_ incastro degli elementi verticali
3_
sovrapposizione del secondo anello ...ripetizione
cm
Team 6_ Wanna be Pop(u)lar
Team 7_ Ci avevi mai compensato?
More info @ www.woodlab.polito.it