World Family of Radio Maria News - 12 ITA

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Periodico dell’Associazione World Family of Radio Maria

Il riposo in Dio

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ari amici, i mesi estivi sono un periodo di solitudine e sofferenza, per molte persone malate e anziane, specialmente per quelle che si trovano nella grandi città. Come ogni anno Radio Maria assicura le dirette, in particolare quelle dei collegamenti di preghiera, perché siano una compagnia e in conforto quotidiani. Per molti invece i mesi estivi sono un momento lungamente desiderato, per poter godere qualche settimana liberi dal lavoro e dedicarsi alla famiglia e al riposo. In questo senso possiamo

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Anno III - Numero 12 - Giugno-Luglio 2015

affermare che il tempo delle vacanze è un dono di Dio, che dobbiamo utilizzare a beneficio non solo del corpo ma anche dell’anima. Al riguardo la Regina della pace ci ha dato i suoi consigli materni, perché le vacanze siano un momento di pace e di gioia,

che ritempra di energie per un nuovo inizio: “Cari figli, in questo tempo di grazia vi invito ad avvicinarvi ancora di più a Dio attraverso la vostra preghiera personale. Utilizzate bene il tempo di riposo e donate alla vostra anima e ai vostri occhi il riposo in Dio. Trovate la pace nella natura e scoprirete Dio, il Creatore, al quale potrete rendere grazie per tutte le creature; allora troverete la gioia nel vostro cuore.”

Papa Francesco: “No ad una società che esclude”

na visita pastorale densa di significati, quella che il Papa Francesco a svolto nella città di Torino alla fine del mese di giugno. Un viaggio che passerà alla storia per l’importanza degli avvenimenti.

Dal momento di raccoglimento davanti al Sacro Lino della Sindone, sino alla visita nella Chiesa Valdese della “città della Mole”. Papa Francesco non ha tralasciato nulla al caso: ha fatto visita anche i malati del C o tto l e n go e puntato il dito contro l’emergenza immigrati, ribadendo l’appello a non chiu-

dersi in una “società che esclude”, anzi di non lasciarsi dominare dalla paura. Sembra di risentire ancora una volta quello che è diventato da subito la sua frase simbolo: “Non lasciatevi rubare la speranza”. Un appello ripreso quotidianamente da Radio Maria, che compie un servizio importante per tutte quelle persone sole, ammalate ed in difficoltà per dar loro conforto in una società a volte troppo distratta. Daniele Trenca

“Cari figli, in questo tempo non pensate solo al riposo del vostro corpo ma, figlioli, cercate tempo anche per l’anima. Che nel silenzio lo Spirito Santo vi parli e permettetegli di convertirvi e cambiarvi.” “Cari figli, in questo tempo in cui pensate al riposo del corpo, io vi invito alla conversione. Pregate e lavorate in modo che il vostro cuore aneli al Dio creatore, che è il vero riposo della vostra anima e del vostro corpo. Che Egli vi riveli il suo volto e vi doni la sua pace.” Vostro Padre Livio

RADIO MARIA Radio Maria Russia visita l’Iraq

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RADIO MARIA Gli anniversari delle Radio nel mondo

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SANTA SEDE La visita del Papa Francesco a Sarajevo a pag. 4


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GIUGNO-LUGLIO 2015

Radio Maria Russia visita l’Iraq

a tanto tempo volevo visitare la terra antica della Mesopotamia e di Babele dove abitavano Abraam ed i veggenti dell’Antico Testamento e dove era nata la civilizzazione umana. Facendo le preghiere della pace in Iraq nell’intenzione del Papa Francesco, non potevo immaginavo di ritrovarmi un giorno in quel paese. Ma è accaduto proprio questo, all’improvviso, e mi sono trovato in Iraq in mezzo alla guerra. In Russia abitano tanti musulmani, c’è anche un pericolo di radicalismo. Però Radio Maria è ascoltata da tanti musulmani tradizionali che rispettano tutte le religioni e vogliono vivere in pace con tutti. Durante la Mariatona 2015 abbiamo invitato gli ascoltatori a visitare lo studio ed alcuni ascoltatori sono venuti nello studio di Radio Maria. Abbiamo organizzato una trasmissione sulla Vergine Maria e del suo ruolo comunitario e conciliatorio per tutti cristiani e musulmani. In quella trasmissione dedicata alla Madonna hanno partecipato anche i musulmani. Abbiamo parlato di quello che riunisce i cristiani ed i musulmani: dei valori tradizionali e della Sacra Famiglia. I musulmani amano

di tutto cuore la Vergine Maria, La chiamano “la Vergine Meriam” e La considerano una Madre vera. Loro parlano volentieri della Vergine Maria perché il Corano racconta molto di Lei. Durante quel discorso, uno degli ospiti nello studio mi ha invitato in Iraq a visitare il Festival internazionale della cultura sciita, che si svolge ogni primavera in due città sacre per tutti i musulmani che si chiamano Najaf e Karbela e si trovano nel sud dell’Iraq. Siccome per i cittadini russi è abbastanza facile ricevere il visto per l’Iraq, mi sono ritrovato, nella vigilia della Pasqua Rossa, nel sud dell’Iraq dove ho visitato tanti posti storici. Proprio adesso in Iraq c’è la guerra contro l’ISIS. Perciò agli stranieri è sconsigliato visitare la parte nord del paese proprio perché, in quella zona, l’armata regolare insieme alla milizia territoriale composta degli sciiti e curdi combattono contro gli estremisti. Nella parte sud dell’Iraq non c’è ancora la guerra, ma c’è sempre il pericolo di un attacco terroristico. Ho visitato le città sacre per gli sciiti : Najaf e Karbela dove ogni anno vengono 40 milioni di pellegrini. Ma non ci sono turisti europei. Quel

territorio è il regno della legge sharia. Nonostante il pericolo gli sciiti sono molto amichevoli e ospitali. Loro mi hanno accompagnato durante il mio viaggio, mi hanno fatto vedere il loro paese. Sapevano della mia fede cattolica ma rispettavano la mia religione. Durante il Festival ho incontrato qualche sacerdote cattolico ed un vescovo. Adesso nessuno sa quanti cristiani sono rimasti in Iraq. Secondo alcune stime, i parrocchiani della Chiesa cattolica, armena, caldea, siriana contano non più di 300 mila persone. Prima della guerra i cristiani abitavano soprattutto al nord e nel centro del paese. A Baghdad c’era una chiesa cattolica. Però adesso i cristiani sono costretti a lasciare il paese o trasferirsi a sud salvandosi dall’ISIS. Tante famiglie cristiane preferiscono non parlare della loro religione. Preghiamo con tutti gli ascoltatori di Radio Maria per la pace in Iraq! I nostri ascoltatori non possono essere indifferenti ma devono aiutare i rifugiati cristiani dell’Iraq ad adattarsi ad una nuova vita in vari paesi. In Iraq ci sono pochi radioricevitori ma la gente può

ricevere il radiosegnale con i cellulari. Secondo me, Radio Maria potrebbe sopportare i cristiani dell’Iraq facendo le trasmissioni dal territorio di uno dei paesi vicini, dove potrebbe anche organizzare un campo temporaneo per i cristiani rifugiati del Iraq. Per questo lavoro si può richiamare i volontari di Radio Maria dalla Russia, dal Libano e dall’Armenia. Per quanto mi riguarda, vorrei partecipare in questo gruppo internazionale per aiutare i cristiani del Iraq. Per finire vorrei aggiungere che ai musulmani piace moltissimo il logo della Radio Maria: La Vergine. Piaccionoloro anche le nostre radioline. Quando i musulmani leggono la scritta in arabo sono felici perché loro conoscono bene e amano la Vergine Maria. Per loro la Sua immagine con il velo assomiglia al khigiab che portano le madri musulmane. Il radioricevitore con l’immagine di Maria con il Figlio in braccio rammenta a tutti la famiglia cosi importante per tutto il mondo. Aleksej Pirogov


GIUGNO-LUGLIO 2015

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Gli anniversari delle radio per i mesi di giugno-luglio

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ome di consueto ripercorriamo gli anniversari di questi due mesi per fare memoria delle “grandi cose” che la Provvidenza continua a compiere attraverso tante persone che in ogni parte del mondo contribuiscono con i loro sacrifici a questa grande opera di evangelizzazione. Papa Francesco ci invita a “richiamare la memoria per non perdere quella esperienza tanto bella del primo amore, che alimenta la speranza” (Omelia del 30 gennaio 2015). Il 2 giugno 1995 nasceva Radio Maria Mozambico, parlando così agli africani anche in lingua portoghese; il 16 luglio 1997 a Bressanone iniziava l’avventura di Radio Maria Sud Tirolo, sotto la protezione della Madonna del Carmelo. Tempo di anniversari anche nei Balcani: Radio Maria giungeva in Albania il 19 luglio 2003 e in Serbia, dove già esisteva la

redazione serbo-croata, il 31 luglio 2006 Radio Maria raggiungeva anche la minoranza di lingua ungherese. In Gabon, Radio Maria parla alle ben 40 etnie locali dal 4 luglio 2009. Torniamo infine in Europa, con Radio Maria Ucraina, nata il 1° giugno 2010. Sempre il 1° giugno ricorre infine l’anniversario di Radio “Voice of Charity”, che trasmette in Libano dal 1984, per poi gemellarsi con la nostra Famiglia Mondiale. Questa volta concludiamo con un anniversario che riguarda tutti: il 3 giugno 1998 si costituiva l’associazione World Family of Radio Maria, per coordinare e aiutare il numero crescente di paesi che chiedevano e continuano a chiedere partecipare a questa grande avventura missionaria! Stefano Chiappalone

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Radio Maria Irlanda

l 13 maggio 2015, memoria liturgica di Nostra Signora di Fatima, è stato il giorno scelto per l’inizio delle trasmissioni di Radio Maria Irlanda. L’apertura di questa radio in lingua inglese nel vecchio continente, che trasmette da Dublino, rappresenta un importante traguardo per l’emittente cattolica diffusa in tutto il mondo. Il progetto di aprire Radio Maria in Irlanda ha origini molto lontane, ed affonda le sue radici all’Anno Santo del 2000. La storia di Radio Maria Irlanda è stata segnata da una profonda dedizione al compimento di un sogno. I tecnici sono riusciti ad assicurare che il tutto fosse pronto per questa data, concludendo i lavori di ristrutturazione il giorno del Giovedì Santo. «Niente di tutto questo sarebbe stato possibile senza il grande supporto della World Family of Radio Maria in Italia, Germania, Austria, Romania e negli Stati Uniti, che ricordiamo ogni giorno nella Santa Messa e nelle nostre preghiere». hanno detto in una nota stampa i responsabili dell’emittente cattolica irlandese.

«Radio Maria aiuterà gli irlandesi a trovare la loro vocazione originale – ha detto il direttore P. Michael Ross - che permetterà di fornire missionari all’Europa e al mondo». Lo stesso P. Michael ha evidenziato l’importante opera di evangelizzazione che spetta a questa emittente cattolica, ricollegandosi alle parole pronunciate spesso dal Santo Padre. «C’è bisogno di rievangelizzare l’Europa, e dunque di rievangelizzare il mondo», ha concluso P. Michael. Con l’apertura in Irlanda salgono così a quota 22 le stazioni di Radio Maria in Europa per un totale di 74 radio, di cui 65 nazionali, 8 per le minoranze linguistiche ed una gemellata. Una presenza capillare, quella di Radio Maria nei cinque continenti, resa possibile grazie al costante impegno dell’associazione World Family of Radio Maria e soprattutto agli ascoltatori di tutto il mondo, che grazie alla raccolta fondi Mariathon hanno dato il loro contributo. Daniele Trenca


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GIUGNO-LUGLIO 2015

La visita del Papa in Bosnia Erzegovina

a Bosnia ed Erzegovina ha avuto la grazia di essere stata visitata dal Papa per tre volte negli ultimi 18 anni. E in queste occasioni la popolazione ha scritto, ha raccontato, si è preparata a lungo. In occasione della terza visita da parte di Papa Francesco, anche RM Bosnia Erzegovina ha condiviso con gli ascoltatori il momento del

suo arrivo e del suo soggiorno a Sarajevo. Da un anno a questa parte prevediamo regolarmente un programma dedicato al Pontefice, “Papa Francesco racconta”. Il programma riporta le sue giornate in pubblico, i

suoi discorsi e le sue visite. Dopo l’annuncio della visita del Santo Padre nel Paese, abbiamo iniziato a prepararci all’incontro con lui incontrarlo. Abbiamo ricordato i momenti della visita del Papa che lo ha preceduto, ascoltato parti della vita di Papa Francesco, promosso e letto i suoi libri in croato. Abbiamo ricevuto ospiti con i qua-

li abbiamo potuto raccontare della sua persona e dei suoi discorsi. Una settimana prima del suo arrivo in Bosnia ed Erzegovina, quasi tutte le trasmissioni erano dedicate al Santo Padre e

alla sua visita a Sarajevo. Nei nostri studi a Sarajevo e a Banja Luka abbiamo ospitato e ascoltato le testimonianze di personaggi di spicco della Chiesa e laici provenienti da tutto il Paese e in particolare da Sarajevo e dalla sua arcidiocesi (il Cardinale di Sarajevo in qualità di Presidente della Conferenza Episcopale Consiglio Ecclesiastico e un membro della Presidenza del Consiglio del Paese, anche presidente del Consiglio di Stato). L’evento ha catturato l’attenzione della maggior parte dei nostri programmi, di quelli di altri media, di Internet e dei social network. E indubbiamente ha rappresentato un’ottima occasione per la nostra promozione. Il giorno della visita del Papa, siamo rimasti con lui e con i nostri ascoltatori dalle 7.00 fino alle 21.00.

La visita del Pontefice a Sarajevo prevedeva cinque grandi momenti. Per motivi tecnici non ci è stato possibile trasmetterli tutti, pertanto ci siamo connessi con la Radio Cattolica Croata di Zagabria, da cui abbiamo ascoltato anche i discorsi di Papa Francesco e dei suoi interlocutori. Siamo riusciti a coprire il resto dell’evento grazie al lavoro del nostro staff e dei volontari, presenti in ogni luogo in cui si è fermato il Papa e sempre pronti a supportarci con interviste, contributi, commenti e dichiarazioni dei partecipanti. Dallo studio abbiamo commentato ogni passaggio. Anche dopo la partenza del Pontefice abbiamo dedicato diversi programmi all’evento e ai messaggi lasciati da Papa Francesco alla popolazione di Sarajevo. p. Mato Anić


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GIUGNO-LUGLIO 2015-

Famiglia di Radio Maria nel Mondo - Mariathon

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WORLD FAMILY OF RADIO MARIA news periodico dell’Associazione World Family of Radio Maria

Redazione: P. Francisco Palacios; Stefano Chiappalone; Raffaele Galati; Daniele Trenca

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