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Il Festival del buon giornalismo di Trieste — The Trieste Festival
from number 1
Of Good Journalism
Trieste, città di frontiera, con un sofferto e a volte sanguinoso passato alle spalle e un futuro ancora tutto da disegnare, resta luogo vocato alla lettura, al racconto, alla letteratura e al giornalismo. Poeti saggisti e scrittori, ma anche autorevoli firme del giornalismo si sono qui formate e cresciute per poi spiccare il volo verso prestigiosi traguardi, tagliati con pieno merito, in giro per il mondo. Claudio Magris, Mario Luzzato Fegiz, Fulvio Molinari, Demetrio Volcic, Enzo Bettiza, Sergio Canciani, Giovanna Botteri, Paolo Condò solo per citarne alcuni. Molti di loro abbiamo ancora la fortuna e il piacere di leggerli o ascoltarli mentre di altri conserviamo solo il ricordo e il grande, prezioso lavoro che ci hanno tramandato.
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Trieste non vuole dimenticare, anzi vuol proprio continuare a ricordare chi a questa professione ha pagato il tributo più grande. E così, da quindici anni ormai, nel ricordo di quattro operatori dell’informazione triestini uccisi in missione di lavoro nel 1994 a Mostar Est e Mogadiscio, la Fondazione intitolata a Luchetta, Ota, D’Angelo e Hrovatin, regala alla città un Premio Giornalistico Internazionale e quello che è diventato il suo principale spin-off, vale a dire Link, il Festival del buon giornalismo del Premio Luchetta che approfondisce i temi legati alla più stretta attualità con i protagonisti dell’informazione e della cultura che hanno anche l’occasione di presentare i propri libri nell’ambito di un dibattito sui temi del nostro tempo.
Da venerdì 20 a domenica 22 aprile ritorna quindi ‘Link – Premio Luchetta incontra’: tre giorni di appuntamenti, incontri, press lab, rassegne stampa, per incontrare dal vivo i protagonisti che abitualmente vediamo in Tv, ascoltiamo in radio o seguiamo attraverso i quotidiani, periodici o siti web. I grandi temi della quotidiana attualità riletti e commentati dai testimoni del nostro tempo: dalle crisi internazionali, ai nuovi leader del pianeta, ai focolai di guerra, alle tematiche ambientali, alla nostra salute, alla nostra economia, con uno spazio riservato anche alla cultura e allo sport. Quasi un grande giornale da leggere e sfogliare assieme o se preferite un ricco talk show pieno di ospiti che si alterneranno ogni ora “live” sul palco della Fincantieri