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Tutto il blu di Trieste

All the blue of Trieste

Trieste non ha solo una “scontrosa grazia”, ma anche un modo tutto suo di vivere il mare.

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Per la maggior parte delle persone che arrivano a Trieste il primo impatto non è con la città, con la sua architettura neoclassica o le sue piazze ariose, bensì con il suo mare. C’è chi raggiunge Trieste dalla Costiera, chi la coglie alle spalle dal Carso, chi la approccia faccia a faccia con una nave da crociera. Trieste è una città di mare o con il mare?

Difficile dare una risposta, se non che il mare sta veramente sia dentro Trieste, sia dentro i triestini, nella sua storia più nobile e nella loro quotidianità più spicciola.

Difficile trovare un’altra città di simili dimensioni che conceda una fruizione così completa del mare dal suo centro. Piazza Unità e il Molo Audace infondo sono un tutt’uno, legati intimamente dai passi di chi vuole passare dal caldo abbraccio della piazza monumentale alla promenade protesa verso gli spazi aperti del golfo, dove i pensieri si distendono e polmoni e cuore si riempiono del salmastro dell’ultimo lembo del Mediterraneo.

Questo è il primo modo per godersi il mare nel capoluogo giuliano: percorrere a piedi Rive e moli, osservarli nelle diverse ore del giorno e nelle attività che ancora possono offrire. Per un concerto o una sessione di yoga all’alba o al tramonto bisogna controllare il programma di Triestestate (www. triestestate.it) o fare un salto all’infopoint di Via dell’Orologio; ancora più semplice veder manovrare una nave da crociera, visto il flusso sempre più cospicuo di questi giganti del mare nell’alto Adriatico. È tuttavia la Sacchetta –la parte finale delle Rive– il luogo dove si comprende il rapporto intimo e verace dei locali con il mare: canoa, canottaggio, vela non sono sport, sono discipline di vita. Impossibile infatti dimenticare che Trieste diventa la seconda domenica di ottobre la capitale mondiale della vela grazie alla Barcolana, la regata più affollata al mondo con almeno 1.500 barche

Trieste has her unique “surly grace”, but also her own unique way of living the sea.

Triestina della Vela

La Triestina della Vela, storico club velico cittadino che ha sede nella Sacchetta, celebra quest'anno il suo centenario con un ricco programma di eventi sportivi e culturali. Fra tutti segnaliamo la mostra La collezione Carlo Sciarrelli che si terrà nella sala Leonor Fini del Magazzino 26 dall'8 novembre all'11 dicembre 2023.

Per la prima volta sarà esposta al pubblico la collezione privata di Carlo Sciarrelli, ora custodita nel Fondo dell’Archivio Storico della Modiano. Si potranno ammirare oltre ai mezzi modelli, e alcuni modellini delle sue barche, la collezione di ship portreits raccolta in più di 40 anni, che rappresenta un unicum, per la qualità degli autori, la varietà dei soggetti.

The Triestina della Vela, the historic city sailing club based in the Sacchetta harbour area, celebrates its centenary this year with a rich programme of sporting and cultural events. Among them, we would like to point out the exhibition ‘The Carlo Sciarrelli Collection’, which will be held in the Leonor Fini room of Magazzino 26 from 8 November to 11 December 2023. For the first time, Carlo Sciarrelli’s private collection, now kept in the Modiano Historical Archive Fund, will be on public display. In addition to the half-models, and some models of his boats, you will be able to admire the collection of ship portraits collected over more than 40 years, a unique exhibition in terms of the quality of the authors and the variety of subjects.

a vela tutte assiepate sulla medesima linea di partenza posizionata idealmente tra il Faro della Vittoria e il Castello di Miramare. Una gara agonistica per pochi. Una festa del mare per tutti.

Per chi non vuole solo stare a guardare, il mare a Trieste si può vivere in molti modi. Sebbene la costa non offra spiagge di sabbia piccoli stabilimenti e aree libere punteggiano il litorale che va da Muggia a Sistiana. Il più celebre dei “bagni” storici è senza ombra di dubbio Alla Lanterna, meglio noto come Pedocin [1], posizionato all’ombra dell’antico faro della città e noto per dividere con un muro gli uomini (a destra) e le donne (a sinistra). Poco distante l’Ausonia [2], nato in epoca fascista, è consigliato a chi ama prendere il sole sulle terrazze e tuffarsi dalle piattaforme nella piscina di acqua salata. Qui si svolge annualmente una goliardica gara di “clanfe”, il tipico tuffo dei muli –i ragazzi– di Trieste, che comincia come un tuffo a testa per poi portare il corpo in una posizione raccolta a ferro di cavallo (la clanfa, appunto) per produrre il massimo degli schizzi e degli spruzzi.

Uscendo dal centro verso Barcola [3], ossia il cuore della balneazione locale, non si potrà trattenere lo stupore davanti alla fruizione del lungomare da parte di residenti e turisti tutti assiepati a contendersi un lembo di strada per distendere il proprio telo o aprire la sdraio. Che sia per un’ora o per tutto il giorno qui si passerà senza soluzione di continuità dal crogiolarsi al sole, al tuffo, alla nuotata, approfittando magari del noleggio di pattini e barche a vela di piccolissime dimensioni ubicato alla fine della pineta. Maggior comfort si potrà trovare ai lati del promontorio di Grignano, dominato dal Castello di Miramare, dove Sticco [4] e gli stabilimenti di Grignano [5] ,offrono spogliatoi, capanni, lettini e docce. L’Area Marina Protetta di Miramare, che dagli anni Ottanta tutela in maniera integrale lo spazio acqueo antistante il Castello, propone attività di sea watching, immersioni subacquee e campi estivi per ragazzi per chi ama coniugare il turismo attivo alla conoscenza e alla salvaguardia del pianeta blu (tutte le informazioni su www.ampmiramare.it).

Per scoprire la Costiera è bello avventurarsi lungo i sentieri che scendono a picco verso il mare, dove si trovano piccole spiagge di sassi, microscopici approdi, qualche raro ristorantino. Se la discesa –ma soprattutto la salita per recuperare l’auto o raggiungere la fermata del bus– mettono un po’ d’ansia, meglio optare per la baia di Sistiana [8] che propone soluzioni per tutti i gusti e tutte le tasche, dalla spiaggia libera al beach club del modaiolo Portopiccolo [9]. Siete senza auto? Niente paura! Le linee marittime del Delfino Verde collegano il centro città a Muggia, Barcola, Grignano e Sistiana (gli orari sono consultabili su www.delfinoverde.it). Perché anche se non si desidera raggiungere la spiaggia la vista di Trieste dal mare vale il viaggio.

Most visitors are welcomed to Trieste not by the city herself, her neoclassical architecture, or her vast squares: they are welcomed by the sea. Some reach the city following the coastline on the Costiera road; some approach her from above, moving downhill from the Karst; and some others meet her face to face, on deck of a cruise ship making landfall in the Gulf. Trieste: a seaside city or a city with a seaside? There is no easy answer, but one thing is certain: the sea lies within Trieste and her citizens, ever present in her most glorious past and the most inconsequential aspects of their daily routine.

There are not many cities the size of Trieste offering such complete access to the sea from their centre. Piazza Unità and Molo Audace are almost one single space, connected as they are by the steps of those who move from the warm embrace of this monumental square to the promenade that reaches into the Gulf and the open sea, where the mind stretches, while heart and lungs breathe in the salty air of this northernmost corner of the Mediterranean.

This is the most immediate way of experiencing the sea of Trieste: taking a stroll along the Rive and its piers, observing them at different times of day, or enjoying the numerous activities they offer. You may wish to take a look at the programme of Triestestate (www.triestestate.it) or visit the Infopoint in Via dell’Orologio to find out about concerts and yoga lessons at sunrise or sunset; or you may simply stop and take in the sight of a huge cruise ship during her steering operations – they are increasingly easier to spot, now that more and more of them sail on the northern Adriatic routes. However, the Sacchetta (lit. little pouch), namely the final portion of the Rive, remains the best spot to learn about the deep connection between the sea and the Triestini: rowing, kayaking, sailing – more than sports, they are life disciplines. It is not surprising, therefore, that every year, on the second Sunday of October, Trieste becomes the world’s capital of sailing thanks to Barcolana, the world’s greatest regatta in terms of participation: more than 1,500 vessels crowding the starting line – an imaginary thread hanging between the lighthouse Faro della Vittoria and Castello di Miramare. A competitive race for a select few. A sea celebration for all.

Experiencing the sea of Trieste is not just about sitting and watching. True, you will not find sandy beaches around here, but the whole seaboard from Muggia to Sistiana is dotted with countless small bathing establishments and free-access areas. The most famous “bagno” (local vernacular for bathing establishment N/T) is the legendary “Alla Lanterna”, better known as “Pedocin” [1]: this narrow inlet of pebbled shore at the foot of the old lighthouse is divided by a wall separating the men’s side (right) from the women’s side (left). The nearby “Ausonia” [2] bathing establishment dates back to Italy’s fascist period; it is the perfect spot to sunbathe on one of its terraces or to dive from the platforms hanging over the pool of saltwater. Every year Ausonia hosts a mock diving match called Clanfe Olympics, owing their name to an unofficial diving technique invented by the muli (i.e., youth) of Trieste: it starts as a regular head-first dive with a short run up, until the diver rolls into position mid-air, and eventually hits the water almost resembling a horseshoe (the Triestine dialect term “clanfa” comes from the non-standard German word “Klampfe”, sometimes used to indicate “horseshoe”, N/T). The greater the splash, the higher the score.

Immediately outside the city centre, heading towards Barcola [3] (the real heart of the city’s seaside life), an unusual sight unfolds: locals and tourists setting up their sunbeds and stretching their towels to cover every inch of the narrow stretch of concrete separating the road from the sea. Here you can spend one hour or an entire day sunbathing, diving, and swimming. Paddle boats and tiny sail boats are available for rental at the far end of the pine grove.

Bathers looking for a more comfortable arrangement may want to drive on, to the foot of the cape of Grignano [5], under Castello di Miramare, where Sticco [4] and other bathing establishments offer changing rooms, beach cabins, sunbeds, and showers. Miramare’s Marine Protected Area has been in charge of safeguarding the inshore waters in front of the castle since the 1980s. The Area offers numerous guided activities, such as sea watching, scuba diving, and summer camps for young guests, who value active tourism just as much as environmental protection (more at www.ampmiramare.it).

The seaboard is a whole universe that visitors can explore by following the trails that plunge downhill from the Plateau, revealing otherwise invisible pebbled shores, tiny inlets, and the odd greasy spoon. If the descent – or the way back uphill to reach your car or the bus stop – seems too intimidating, the bay of Sistiana [8] may be a better choice: here there is a wide range of options to suit every taste and pocket, from free-access shores to trendy beach clubs, like the one in Portopiccolo [9]

No car? No problem! Delfino Verde motorboats connect the city centre to Muggia, Barcola, Grignano, and Sistiana (routes and timetables available at www. delfinoverde.it). Even if the beach is not your destination, the view of Trieste from the sea is worth the trip.

Raggiungere Muggia, Barcola, Grignano e Sistiana via mare è un’alternativa fresca ed ecologica all’uso della macchina.

Sea connections to Muggia, Barcola, Grignano, and Sistiana are a refreshing and eco-friendly alternative to cars.

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