IJGD Felixsee estate 2015 Seduta sulla sedia di plastica stringendo l'asciugamano che mi copriva le spalle, mentre Marc spalmava la tinta rossa sui miei capelli, ripensavo ai motivi per cui avevo accettato di farlo. Mancavano ormai solo due giorni alla fine del work camp. Avrei potuto semplicemente rimanere bionda come ero sempre stata e come credevo sarei rimasta fino alla vecchiaia. Invece quel pomeriggio avevo deciso di seguire il motto che ci aveva accompagnati in quei giorni: “Just do it!”. Da un video divertente di youtube che avevamo guardato in un pomeriggio di tempo libero, avevamo fatto di quella frase il nostro mantra preferito. Lo ripetevamo per farci coraggio, per obbligarci a lavorare meglio e per vivere le esperienze più indimenticabili della nostra vita. Così facevo quella pazzia ed aspettavo mentre i miei capelli diventavano dello stesso colore del fuoco. Adesso, seduta sulla sedia di legno a scuola, mentre la professoressa inizia il ripasso degli argomenti dell'anno scorso, mentre le mie dita attorcigliano una ciocca di capelli rossi, la mia mente torna subito al campo di volontariato in Germania. Mi rivedo insieme ai miei nuovi amici mentre dipingevo di diversi colori i paesi sulla mappa del mondo che avevamo disegnato per il nostro puzzle gigante. Stendevo il colore sulle montagne, sui fiumi, sulle città. Coprivo di verde il bosco dove ci trovavamo in quel momento, dove avevamo cercato di creare un luogo più accogliente di quello che avevamo trovato. Pennellavo sopra le città che avevamo visitato, sui piatti tradizionali che ognuno di noi aveva cucinato e sui sorrisi dei bambini con cui avevamo giocato al community centre. Riempivo di verde le nostre canzoni e il fiume dove avevamo remato, seduti nelle canoe. Alla fine, in quel piccolissimo punto del puzzle, avevamo racchiuso tutte le nostre emozioni ed avventure. Le nostre gioie, fatiche e soddisfazioni. Quella macchia verde, così ricca di significato, non era altro che una tra le tante che, insieme, formavano il mondo. Un mondo di cui noi, ragazzi dalle mille storie e provenienti da paesi diversi, abbiamo sentito di far parte. Anna Piccolo