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TATTICA www.youcoach.it JUAN SOLIVELLAS VIDAL FIJAR IL SEGRETO SPAGNOLO PER OTTENERE VANTAGGI NEL GIOCO

YOUCOACH.IT

Mettere la tecnologia al servizio della metodologia. Questa è la mission di YouCoach, un servizio pensato dagli allenatori per gli allenatori. Crediamo nella ricerca, nello studio e nel confronto e lavoriamo per accrescere la cultura calcistica di chi si ap proccia al mestiere di allenatore. Grazie al nostro team di esperti rendiamo fruibili e condividiamo esercizi e contenuti di qualità per tutte le categorie. Dal 2013 abbiamo deciso di affrontare l’affascinante sfida di portare sul web tutto ciò che fino ad allora era presente solo su supporti cartacei: i contenuti e gli strumenti di cui gli allenatori di calcio hanno bisogno per svolgere il proprio lavoro quotidiano. La nostra ampia offerta di prodotti digitali, che comprende e-Book, e-Video e Webi nar e le collaborazioni con diverse società professionistiche di rilievo nel panorama nazionale, ha reso YouCoach.it un punto di riferimento per tutti gli appassionati che sono alla costante ricerca di nuove idee e che vogliono tenersi aggiornati sulle nuove metodologie di allenamento. Abbiamo inoltre sviluppato YouCoachApp, un’applicazione accessibile via web da ogni dispositivo che permette di semplificare il lavoro di allenatori e società di calcio dentro e fuori dal campo, supportandoli nelle più comuni attività: raccolta di eser citazioni, programmazione e condivisione delle sessioni di allenamento, analisi di statistiche dettagliate su partite e giocatori. YouCoachApp è l’assistente digitale che aiuta l’allenatore a risparmiare tempo prezioso consentendogli di monitorare in ogni istante il proprio lavoro. Grazie per aver scelto uno dei nostri prodotti, buona lettura!

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L’AUTORE

Juan Solivellas Vidal

Allenatore Uefa B

Juan Solivellas Vidal, allenatore Uefa B (classe 1983) originario di Palma di Maiorca, è attualmente allenatore della squadra Under 16 del FC Internazionale Milano. Deve la sua passione calcistica al padre, allenatore di serie C, dal quale ha imparato le basi di questo sport. Ha iniziato la carriera come allenatore nel settore giovanile della società spagnola di C2 Ferriolense Calcio. Dopo il trasferimento in Italia nel 2011 ha continuato ad allenare lavorando in diverse società come Bassanello Guizza, Albi gnasego e Cittadella, Calcio Padova e Vigontina San Paolo e Bologna FC, con il quale si laurea campione d’Italia Under 13 nella sua prima stagione. Dopo quattro stagioni nel club felsineo approda nel FC Internazionale Milano. Con YouCoach ha pubblicato una serie di libri dedicati alla scuola calcistica spagnola.

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PREFAZIONE

Praticare sport prepara alla vita. Da sempre i valori, i sacrifici, le cadute e le rivalse che danno forma al quotidiano sono sovrapponibili, intercambiabili, a volte indistin guibili da quelli della pratica sportiva. Per questo motivo esistono infiniti parallelismi e similitudini tra vita e sport. Quella che però a me è sempre risultata più cara è questa: nella vita come nel calcio, puoi semplicemente sperare che le cose accadano oppure puoi fare di tutto per farle accadere. Ho sempre ritenuto che sperare fosse un verbo pericoloso che non dovrebbe appartenere a chi vuole recitare un ruolo da protagonista, a chi non delega il raggiungimento di un obiettivo o di una prestazione alla sorte bensì a ciò che siamo disposti a fare per raggiungerli. Questo testo è rivolto proprio a chi non aspetta in modo passivo che si compia il proprio destino sportivo ma vuole invece esserne padrone, a chi non attende l’errore altrui per ottenere un vantaggio ma lo provoca. Racconta nello specifico come non ci si debba accontentare di quello che l’avversario ci concede se ciò non ci basta, di come un giocatore o un collettivo, catturandone l’attenzione, abbiano la capacità di condizionare un singolo o l’intera struttura avversaria manipolandoli, facendo credere che la giocata principale si svolga dove c’è il pallone, quando in realtà stiamo preparando uno spazio che ancora non è loro visibile, come se si trattasse di un trucco, di una magia. Alla fine, infatti, il calcio è il gioco d’inganno per eccellenza, la cui massima espressione è il talento che durante il dribbling fa credere all’avversario che si andrà da una parte per poi procedere nella direzione opposta. Ecco quindi che considero questo testo del “Mister” (come semplicemente chiamo Juan da sempre, nonostante abbia ormai la fortuna di poterlo definire un amico) come una sorta di cura, uno scrigno di soluzioni per chi deve affrontare avversari che non fanno regali, per chi non si affida solo al talento innato del singolo che risolve le partite. Il calcio è e sarà sempre dei calciatori, certo, ma noi allenatori abbiamo il dovere di semplificare il compito del collettivo e, allo stesso tempo, di moltiplicare

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le abilità del singolo: solo così potremo essere comprimari meritevoli nel percorso di crescita dei nostri giocatori.

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INTRODUZIONE

L’italiano e lo spagnolo sono due lingue che si somigliano molto, derivanti da una radice comune che fa sì che alcune parole o espressioni siano molto simili in entram bi gli idiomi. Purtroppo però non sempre i termini spagnoli hanno un corrispettivo “gemello” nella lingua italiana, se così fosse sarebbe troppo facile, per noi spagnoli, imparare l’idioma di quelli che consideriamo i nostri “vicini preferiti” in Europa. La grammatica ci mostra come esistano molte parole che, se tradotte in modo lettera le, assumono una connotazione completamente diversa dall’originale, a seconda del contesto in cui vengono usate. L’argomento di questo testo costituisce proprio un esempio perfetto di questo fe nomeno: se vogliamo tradurre in italiano la parola fijar (letteralmente “fissare”, “fer mare”) mantenendone lo specifico significato “calcistico” non possiamo farlo alla lettera. Non esiste, in realtà, nessun termine italiano che possa rendere appieno il significato che fijar ha nell’ambito di questo sport.

Il significato che noi spagnoli attribuiamo al verbo fijar relativamente al calcio ha a che vedere con l’adottare una strategia finalizzata a provocare in un avversario un determinato comportamento. Nello specifico, significa cercare di attirare l’attenzione di uno o più avversari, in modo da costringerli ad adottare comportamenti che pos sano finire per indebolire la loro struttura difensiva, aumentando quindi le possibilità di successo della nostra azione: in questo modo, oltre ad avere il controllo dei movi menti della nostra squadra, si possono controllare e provocare certi movimenti anche negli avversari.

Fijar è l’operazione che consente a un giocatore di procurare a sé stesso o ai suoi compagni i tanto preziosi tempo e spazio, favorendo in questo modo l’evoluzione della giocata. Si tratta di un gesto che ha come obiettivo quello di semplificare lo sviluppo dell’azione successiva, liberando (almeno temporaneamente) un compa gno dalla marcatura avversaria e quindi agevolandolo nel dare continuità al gioco. In sintesi, l’azione del fijar è un facilitatore del gioco.

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THE BALL IS THE MAGNET

Per scoprire il fattore chiave che permette ai giocatori di eseguire l’azione di fijar dobbiamo momentaneamente abbandonare il mondo del calcio per spostarci in quello della fisica e osservare l’effetto delle calamite. La caratteristica della calamita che ci interessa, in questo caso, è la capacità di attrarre verso di sé oggetti tramite un campo magnetico: si tratta un corpo in grado di avvicinare a sé gli oggetti senza toccarli, una sorta di “magia” spiegata dalla scienza. Questa caratteristica af fascinante delle calamite è stata ritratta in un personaggio di fantascienza, ovvero Magneto degli X-men, il quale ha il potere di spostare a suo piacimento gli oggetti attorno a lui (capacità che senz’altro gli porta numerosi vantaggi). Se vi dicessi che si può conferire questo potere anche a tutti i nostri giocatori? L’og getto in grado di dotarli di questa abilità straordinaria è il pallone: la sfera ha infatti la capacità di attirare l’attenzione di tutti i giocatori presenti in campo e quindi anche di farli dirigere verso di essa. Ecco quindi svelato quale sia il fattore chiave del fijar : il tema di questo e-Book sono proprio i vari modi di insegnare ai gioca tori a dominare l’elemento palla perché possano condizionare a loro piacimento i movimenti e le posizioni degli avversari tra mite la forza “magnetica” esercitata dal pallone stesso.

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ADATTARE IL FIJAR AL COMPORTAMENTO DEGLI AVVERSARI

In un gioco che diventa ogni giorno più tattico è fondamentale dotare i propri gioca tori di una cultura calcistica e di una conoscenza del gioco che li rendano capaci di riconoscere sempre le situazioni che stanno affrontando e quindi di adattare i propri comportamenti di conseguenza, sfruttando tutte le possibilità di volgere la situazio ne a loro favore. Conoscere le varie modalità di difesa che l’avversario può mettere in atto è fonda mentale per capire come adattare i nostri comportamenti in modo da creare una situazione a noi favorevole per un gioco che sia il più efficace possibile.

6.1 CONOSCERE LE SERRATURE PER UTILIZZARE LA CHIAVE CORRETTA

Nel calcio contemporaneo, curare la fase difensiva è diventato di fondamentale im portanza. Oggi le squadre si preparano in maniera quasi maniacale per essere in grado di mettere in atto una fase difensiva efficace. Ovviamente ogni allenatore adatta la propria strategia difensiva alle caratteristiche della propria rosa e alle sue preferenze riguardo allo stile di gioco. Ogni squadra propone perciò un gioco difen sivo “personalizzato” che valorizzi e sfrutti le qualità dei propri giocatori in fase di non possesso palla. Pur tenendo conto di queste differenze fra squadra e squadra, è

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CAPITOLO 6
64 / Juan Solivellas Vidal OBIETTIVI DURATA MEZZO OPERATIVO PREPARAZIONEMATERIALE ORGANIZZAZIONE Creare uno spazio di gioco di 30×30 metri. A metà di un lato del quadrato collocare una porta. All’interno del quadrato si posizionano tre attaccanti e due difendenti. Consegnare un pallone a un attaccante. Un portiere si sistema a difesa della porta. • Cinesini • 2 casacche • 1 porta • Palloni Area di gioco: 30×30 metri Giocatori: 5 + 1 portiere Numero di serie: 3 da 2 minuti con 2 minuti di recupero tra le serie 10 minuti Situazione semplificata 06 • Attirare • Trasmissione • Ricezione • Guida della palla • Smarcamento • Conclusione • Presa di posizione • Intercetto • Contrasto 3 CONTRO 2: FIJAR PER FINALIZZARE

DESCRIZIONE

• La terna di attaccanti ha l’obiettivo di superare la coppia di difendenti e fina lizzare nella porta difesa dal portiere

• Al termine di ogni serie cambiare la coppia di difendenti con altri due gio catori

REGOLE

• Si gioca a tocchi liberi

VARIANTI

1. Se un difendente recupera palla, prende il posto dell’attaccante nell’azione suc cessiva

2. Con i giocatori a disposizione formare due file di difendenti e tre di attaccanti per cambiare i cinque giocatori a ogni azione (dopo ogni azione i cinque giocatori che hanno lavorato ruotano le posizioni in senso orario e recuperano mentre atten dono il prossimo turno)

TEMI PER L’ALLENATORE

• Consigli per affrontare la superiorità numerica:

• Fare in modo che il pallone sia sempre in possesso del giocatore centrale, il quale può puntare uno dei difendenti creando una situazione di 2 contro 1 per finire l’azione in 1 contro 0

• Se il pallone si trova sui piedi di uno dei giocatori esterni, il compagno interno può collaborare realizzando una sovrapposizione

• Per il portatore:

• Cercare di attirare il difendente attraverso una guida della palla

• Cercare di attirare entrambi i difendenti attaccando lo spazio tra loro

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• Il passaggio che supera l’avversario dev’essere un assist che mette il compa gno in condizione di finalizzare immediatamente

• Trasmettere palla quando il difendente è vicino al pallone e non al compagno

• Per i compagni del portatore:

• Aggiustare continuamente la propria posizione, in modo da creare sempre una linea di passaggio libera

• Cercare di smarcarsi lontano dal difendente, in modo da evitare un’immedia ta pressione avversaria una volta ricevuta palla

• Cercare di collocarsi all’altezza della linea del fuorigioco dettata dalla posizione del difendente, in modo da poter guadagnare lo spazio alle spalle del difendente per finalizzare

• Per i difendenti:

• Cercare di aggiustare la posizione continuamente, in modo da chiudere la linea di passaggio da portatore a ricevente

• Evitare di essere attirati continuamente dal pallone

• Effettuare una copertura se il compagno viene superato

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ORGANIZZAZIONE

dalla linea di fondo creare uno spazio di gioco di 30×50 metri. Dividere il campo in tre zone: la zona di finalizzazione (area di rigore regolamentare) e altre due di ugual misura (come in figura). Formare due squadre, una da cinque attaccanti (squadra bianca) e una da quattro difendenti (squadra rossa). Nella zona più lontana dalla porta si collocano tre attaccanti bianchi contro due difendenti rossi, mentre nella zona centrale si posizionano due attaccanti bianchi contro due difendenti rossi. Un portiere si posiziona a difesa della porta. Consegnare

giocatore della squadra bianca

nella prima zona.

120 / Juan Solivellas Vidal OBIETTIVI DURATA MEZZO OPERATIVO PREPARAZIONEMATERIALE
Partendo
un pallone a un
presente
• Cinesini • 4 casacche • 1 porta • Palloni Area di gioco: 30×50 metri Giocatori: 9 + 1 portiere Numero di serie: 4 da 4 minuti con 1 minuto di recupero tra le serie 20 minuti Situazione semplificata 23 • Attirare • Trasmissione • Ricezione • Guida della palla in velocità • Smarcamento • Conclusione • Presa di posizione • Superiorità numerica (attacco) ATTACCO CONTRO DIFESA SU TRE ZONE: FINALIZZARE IN SUPERIORITÀ

DESCRIZIONE

• Si giocano situazioni sem plificate nelle quali la squa dra in superiorità numerica ha l’obiettivo di fare gol nella porta, arrivando all’interno della zona di finalizzazione attraverso una conduzione o un assist

• Gli attaccanti bianchi devo no inizialmente superare la situazione di 3 contro 2, in modo da portare un gio catore in guida della palla all’interno della zona centrale

• Quando l’attaccante bianco riesce a portare la palla in zona centrale crea un’altra situazione di 3 contro 2

• In base alla scelta dei difendenti rossi (se rimanere in marcatura o andare in re cupero del pallone) il portatore sceglie la giocata da realizzare (se entrare in area di rigore in guida e finalizzare oppure servire un compagno libero dopo aver atti rato il suo diretto marcatore)

REGOLE

• I giocatori hanno tocchi liberi ma è consigliato fare solo i tocchi necessari

• I giocatori in possesso del pallone possono cambiare zona in conduzione o realiz zando un passaggio e, successivamente, seguendo l’azione avanzando la posizione

• I due difendenti in zona di partenza non possono tornare nella zona centrale per aiutare i compagni

VARIANTI

1. I difendenti e gli attaccanti possono cambiare liberamente zona

TEMI PER L’ALLENATORE

• Una volta eliminato un avversario dalla zona di partenza, un giocatore deve avanzare entrando in guida o realizzando un passaggio per poi seguire l’azione in zona centrale, in modo da creare una situazione di 3 contro 2

• Una volta all’interno della zona centrale, il giocatore in possesso del pallone deve osservare i difendenti e decidere cosa fare in base al loro comportamento: se lasciano la marcatura per andare in pressione della palla il portatore gioca con il compagno libero che finalizza in porta, se invece rimangono in marcatura il por tatore cerca di guidare all’interno dell’area di rigore per finalizzare l’azione

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• Per i giocatori senza palla in fase di possesso della propria squadra:

• Cercare di creare una linea di passaggio libera nel momento in cui il diretto avversario esce a pressare il compagno

• Cercare di aumentare la distanza dall’avversario che va in pressione verso il compagno in possesso palla

• Una volta ricevuto il pallone, liberi da marcatura, accelerare la conduzione in modo da evitare il contrasto dell’avversario

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