La programmazione annuale con la metodologia spagnola per l'attività di base

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LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE CON LA METODOLOGIA SPAGNOLA PER L’ATTIVITÀ DI BASE PARTE 1

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LA PROGRAMMAZIONE ANNUALE CON LA METODOLOGIA SPAGNOLA PER L’ATTIVITÀ DI BASE PARTE 1



INTRODUZIONE La specie umana manifesta la propria superiorità nel regno animale grazie alla propria razionalità. Abbiamo la capacità di gestire e assimilare l’informazione che proviene dall’esterno e, di solito, siamo in grado di comprendere e gestire in modo coerente tutti gli stimoli attorno a noi. I processi di apprendimento e adattamento che attraversiamo durante l’età formativa sono fondamentali per acquisire la capacità d’interpretazione che ci permette di adottare comportamenti consoni di fronte alle richieste esterne. Siamo in una continua fase di formazione e apprendimento e non smettiamo mai di acquisire o perfezionare le nostre abilità; tuttavia tale apprendimento è accentuato durante le fasi sensibili della nostra vita, dalla tenera età alla fine dell’adolescenza. In questo periodo di tempo è molto importante che la persona venga esposta ad una quantità elevata di esperienze motorie e cognitive, che le permetteranno di creare una solida base gestuale su cui costruire tutto il bagaglio motorio complesso. Gli insegnanti devono approfittare di questo periodo d’oro per trasmettere il maggior numero di concetti utili a far sì che il ragazzo possa trasformarsi in un adulto dotato dei presupposti necessari ad affrontare qualsiasi tipo di attività. Lo sport, nel nostro caso il calcio, è il mezzo con cui attueremo il progetto di formazione dei ragazzi che lo praticheranno con noi. Come per qualsiasi progetto, la programmazione rappresenta una parte fondamentale del successo dello stesso. L’obiettivo è quello di preparare gli allievi a livello motorio, cognitivo e tecnico per una lunga vita calcistica. L’attività di base rappresenta sicuramente il periodo più importante per un giocatore in formazione. Durante quell’arco di tempo il giocatore ottiene le basi su cui costruirà poi il giocatore che sarà in futuro. Come allenatori dovremmo garantire una formazione equilibrata, che permetta all’allievo di conoscere e muovere il proprio corpo in modo coordinato, che lo renda capace di rapportarsi correttamente con il pallone, che gli indichi come e quando superare un avversario in un duello 1 contro 1 e lo renda consapevole delle ragioni e delle modalità con cui collaborare con i compagni. La programmazione annuale per l’attività di base - 1 / 11


La reazione a errori e sconfitte è un indicatore affidabile del livello di formazione a cui si trova il giocatore, da usare per creare e non per distruggere. Sviluppo della competitività La competitività è presente nelle nostre vite sin da piccoli. Vogliamo essere i migliori a scuola, i più intelligenti, i più veloci nelle gare con gli amici, fare meglio degli altri sempre e comunque. Se non si trasforma in un’ossessione, questo atteggiamento può aiutare l’individuo a migliorarsi e a moltiplicare gli sforzi con l’obiettivo di perfezionarsi. Il calcio è un’ottima palestra per sviluppare una competitività sana ed equilibrata. Il compito dell’allenatore è fare in modo che questa non superi certi limiti a causa di pretese irreali del bambino o talvolta dei genitori. Bisogna guidare i ragazzi a trovare un equilibrio nella propria competitività, un livello che possa far esprimere e potenziare al massimo le loro capacità senza che ciò diventi un peso. Rispetto di regole e persone L’attività di base, soprattutto nei primi anni dello sviluppo, è un periodo nel quale va dedicato del tempo all’insegnamento di quali sono le regole di questo sport. I piccoli spesso arrivano alle Scuole calcio con tanta voglia di calciare un pallone ma senza nessuna conoscenza dei limiti imposti da un regolamento arbitrale. Bisogna insegnare in modo approfondito l’insieme delle regole del calcio, ma soprattutto va trasmessa l’importanza di rispettare tali regole e chi le applica. Ricordiamo sempre che, prima che calciatori, gli allenatori formano persone e il rispetto per gli altri è uno dei fondamentali della vita in gruppo. Si rivelerà molto più formativo correggere un atteggiamento irrispettoso che un gesto tecnico sbagliato. Capacità di espressione La comunicazione è lo strumento con il quale le persone trasmettono agli altri quello che pensano e sentono. Una comunicazione scadente non permette di esteriorizzare correttamente ciò che si vuole dire e può portare a conseguenze molto negative, soprattutto quando si parla di bambini. Un bimbo che non riesce ad esprimersi come vorrebbe o dovrebbe rischia di dover affrontare episodi di inadeguatezza, bassa autostima o di non sentirsi capito da chi lo circonda. Nei paesi anglosassoni i ragazzi vengono abituati sin dalla tenera età ad esporre (ed esporsi) in pubblico; da noi questo aspetto educativo non viene particolarmente coltivato. Per questo è bene educare i giocatori ad essere al centro dell’attenzione durante i loro interventi, rinforzando il loro messaggio e supportando il discorso in modo da creare in loro sicurezza e autostima. La ripetizione di queste situazioni e l’esposizione continua aiuteranno i ragazzi a capire qual è il modo migliore per comunicare con gli altri con serenità ed efficacia. 30 / La programmazione annuale per l’attività di base - 1


CAPITOLO 5

ISTRUZIONI D’USO L’idea alla base di questo testo è quella di aiutare gli allenatori nell’allenamento e nella formazione dei giovani giocatori. Il manuale è pensato per l’attività di base, per le categorie comprese fra Piccoli amici e l’ultimo anno di Esordienti. La decisione finale su quale sia la proposta migliore per ogni squadra spetta sempre all’allenatore; nessuno conosce (o arriverà a conoscere con il trascorrere della stagione) meglio di voi quali siano le caratteristiche della vostra squadra e dei giocatori che la compongono. Il consiglio è quello di adattare ogni esercitazione al vostro gruppo in modo da facilitarne lo svolgimento. Vanno adattati anche dimensioni dei campi, numero di giocatori, numero di palloni presenti durante l’esercitazione, presenza di un numero elevato o ridotto di jolly, dimensioni della porta, dimensioni dei palloni usati e così via. Adattare è il modo migliore per ottimizzare i tempi e raggiungere gli obiettivi d’apprendimento prefissati. Cercate di proporre un numero elevato di concetti diversi attraverso i quali i ragazzi impareranno sperimentando, facilitando all’inizio la realizzazione degli esercizi per poi aumentarne la complessità.

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Macrociclo 1 / Microciclo 1 - Allenamento 1: Martedì

SITUAZIONI DIREZIONATE

PARTITA FINALE PER L’ATTIVITÀ DI BASE

MEZZO OPERATIVO

Partita libera

DURATA 25 minuti

OBIETTIVI • Principi di tattica collettiva offensivi e difensivi • Sviluppi offensivi e difensivi

MATERIALE • • • •

Cinesini Casacche 2 porte Palloni

ORGANIZZAZIONE

PREPARAZIONE Area di gioco: campo regolamentare Giocatori: tutta la squadra Numero di serie: 2 tempi da 12 minuti

Creare un campo di dimensioni regolamentari in base alla categoria allenata. A metà di entrambi i lati corti collocare una porta di grandezza regolamentare adatta alla categoria. Schierare due squadre di ugual numero con il modulo prescelto. I portieri si posizionano a difesa delle porte.

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DESCRIZIONE

Si gioca una partita libera con le regole della categoria allenata.

TEMI PER L’ALLENATORE

• La partita finale è molto importante per applicare i concetti studiati durante l’allenamento • La partita finale è utile per far comprendere al giocatore la propria posizione e il rispetto degli spazi da occupare

La programmazione annuale per l’attività di base - 1 / 45


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ATTIVAZIONE

Macrociclo 1 / Microciclo 1 - Allenamento 2: Giovedì

CIRCUIT TRAINING COORDINATIVO CON QUATTRO STAZIONI

MEZZO OPERATIVO

Circuito coordinativo

DURATA 20 minuti

OBIETTIVI • Capacità coordinative • Saltare • Correre • Adattamento • Fantasia motoria • Combinazione • Differenziazione dinamica • Equilibrio • Velocità • Agility

MATERIALE • • • • •

10 cerchi Cinesini di 2 colori diversi 1 speed ladder 7 ostacoli bassi (over) 4 coni forati con 2 paletti incastrabili per ogni cono • 3 paletti senza punta

ORGANIZZAZIONE

PREPARAZIONE Area di gioco: 25×25 metri Giocatori: tutta la squadra Numero di serie: 4 da 4 stazioni

Con il materiale a disposizione creare quattro circuiti, in figura indicati come A, B, C e D. I giocatori inizieranno dalla posizione di partenza nel circuito A e, dopo averlo completato, si porteranno in corsetta leggera alla partenza del circuito B. Terminato anche questo circuito, si posizioneranno alla posizione di partenza del C, completando anche questo per poi portarsi al circuito finale D ed eseguirlo, il tutto in maniera continuata. Lo spostamento da un circuito all’altro va fatto in corsetta lenta di recupero attivo. Al termine del percorso dei quattro circuiti, i giocatori ritornano al punto di partenza (A in figura) e attendono il segnale del mister per ripartire. 46 / La programmazione annuale per l’attività di base - 1


DESCRIZIONE

• Circuito A: i giocatori dovranno affrontare i cerchi posizionati a terra nella sequenza 1, 2, 3, appoggiando il piede sinistro nel cerchio 1, il destro nel 2 e ancora il sinistro nel 3 e uscire col piede destro, scavalcando i tre cerchi. Si troveranno di fronte a un altro cerchio che dovranno superare inserendovi solo un piede a scelta. Superato il cerchio, affrontano quattro ostacoli bassi (quattro over) alla massima velocità, tre posizionati più vicini tra loro alla stessa distanza e il quarto un po più distante, per costringere il giocatore che lo affronta a variare la falcata di corsa e la distanza tra i piedi negli appoggi a terra • Circuito B: i giocatori dovranno affrontare la speed ladder nelle modalità scelte dall’allenatore, in base alla conoscenza dell’attrezzo (ad esempio, tocco singolo in ogni spazio, tocco doppio in ogni spazio ecc.) e poi superare gli ostacoli bassi (tre over) alla massima velocità (anche questi posizionati a distanze diverse) • Circuito C: i giocatori dovranno affrontare i paletti appoggiati a terra disposti a U, saltandoli, seguendo uno schema deciso dall’allenatore. I giocatori saltano oltre il paletto davanti (1), poi lo riscavalcano con un salto all’indietro, portandosi in (2); successivamente, con un salto laterale, si portano alla destra (3), per finire con un doppio salto successivo portandosi nello spazio laterale sinistro (4). Terminata la sequenza di salti, devono correre alla massima velocità tra i cerchi, posizionando un piede in ogni cerchio (con appoggio alternato monopodalico), scavalcando con un jump più lungo quelli in cui è presente un cinesino • Circuito D: i giocatori dovranno superare gli ostacoli posti ad altezze diverse seguendo il circuito formato dai paletti infilati nei coni, affrontandoli in quest’ordine: in prossimità di ogni cono dovranno eseguire prima un salto frontale, di seguito un salto laterale o alla loro destra o sinistra. I salti verranno eseguiti con due piedi contemporaneamente. Tra un cono e l’altro si sposteranno in corsetta. Ad ogni serie completata modificare distanze fra gli ostacoli bassi, le altezze dei paletti nel circuito D e il posizionamento dei cinesini rossi nei cerchi nel circuito C.

VARIANTI

1. Ogni variazione delle distanze e del posizionamento dei materiali può considerarsi una variante

TEMI PER L’ALLENATORE

• Nei calciatori più giovani gli errori saranno maggiori, cercare di incitarli e non abbatterli • Cercare di correggere la tecnica di corsa, degli appoggi a terra, la postura del corpo e l’uso delle braccia • Monitorare il tempo di esecuzione della serie e offrire un adeguato tempo di recupero • Questo esercizio può costituire un ottimo riscaldamento per tutta la squadra La programmazione annuale per l’attività di base - 1 / 47


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