TATTICA INDIVIDUALE
JUAN SOLIVELLAS VIDAL
I RONDOS SPAGNOLI
LA CHIAVE DELLA METODOLOGIA SPAGNOLA PER LO SVILUPPO DEL POSSESSO PALLA
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Articoli senza limiti
PREFAZIONE Ci sono molti modi di ”fare” calcio, ma chi per farlo si pone come obiettivo il sorriso di un bambino ha vinto in partenza. Se aggiungiamo, oltre al sorriso (e non è cosa scontata), la trasmissione di conoscenze e competenze di qualità, sicuramente siamo di fronte a un ottimo educatore. Per una volta non vesto i panni dell’addetto ai lavori, bensì quelli del genitore che vede dei ragazzini approcciarsi a uno sport meraviglioso pieni di entusiasmo e con tanti sogni. È proprio questo punto di vista che mi spinge, attraverso questa prefazione, a dare il mio piccolo contributo a un lavoro che parla di calcio di qualità e che vuole essere positivo, propositivo ma soprattutto gioioso. Il progetto è ambizioso e in questo scritto in particolare l’autore presenta 39 torelli diversi che hanno come finalità la creazione del ”giocatore pensante”. Sono esercitazioni che lavorano la tecnica individuale, la tattica individuale e la tattica collettiva cercando di trasmettere la capacità di pensare e agire ad alta intensità, che nel calcio moderno e nella crescita dei ragazzi risulterà fondamentale come bagaglio personale. Ho sempre pensato che i giovani atleti che praticano il gioco del calcio debbano essere in grado di leggere e rispondere agli stimoli in modo rapido, con consapevolezza e prontezza, attitudine che allenata nel tempo può aiutarli non solo nel percorso sportivo. Possa essere questo l’inizio di un viaggio che magari non li farà diventare campioni, ma sicuramente li aiuterà a diventare uomini. Ivone De Franceschi Ex giocatore di serie A
I rondos spagnoli / 15
CAPITOLO 1
PENSO, DECIDO, ESEGUO Nel calcio, qualsiasi sia lo stile di gioco che vogliamo proporre, sarà necessario stimolare i nostri giocatori ad eseguire questa semplice sequenza: penso, decido, eseguo. Il presupposto dell’allenatore deve essere quello di aiutare i ragazzi a svolgere questa semplice sequenza nel più breve tempo possibile trasformandoli da semplici esecutori a giocatori pensanti. Penso: tanti giocatori pensano di far parte di un’azione solo quando hanno il pallone, di conseguenza si attivano soltanto nel momento in cui ne hanno il possesso: si tratta di un grande errore. I giocatori devono sempre sentirsi all’interno dell’azione, sia in fase offensiva che in fase difensiva, con o senza il pallone. Per questo motivo il giocatore deve leggere ed elaborare continuamente la situazione in cui si trova, per capire le opzioni di gioco potenziali ed essere pronto nel momento in cui riceverà la palla. In una partita di 90 minuti, considerando un totale di 60 minuti di gioco effettivo, ogni singolo giocatore si trova con il pallone ai piedi solo per 3 minuti; da questo si deduce facilmente l’importanza di sfruttare al meglio quel poco tempo a disposizione. Per fare ciò, il nostro giocatore dovrà costantemente elaborare le informazioni pensando sempre a una possibile evoluzione del gioco e creandosi diverse opzioni per essere pronto quando riceve palla. Decido: dopo aver letto la situazione, il giocatore si trova a decidere fra diverse possibilità di gioco, scelte che potrebbero rivelarsi positive per la squadra e scelte che potrebbero avere ripercussioni negative; è importante che il nostro giocatore sappia decidere quale fra tutte queste possibilità è positiva per la squadra; non solo, deve anche farlo il più velocemente possibile. Mica facile... Questo aspetto può rappresentare un punto critico per il ragazzo, generando ansia nelle scelte o paura di essere criticato; l’allenatore dovrà essere sensibile a questi I rondos spagnoli / 19
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4 CONTRO 2 IN UN TRIANGOLO
MEZZO OPERATIVO
Situazione semplificata
DURATA 18 minuti
OBIETTIVI • • • • • • • • •
MATERIALE • 4 cinesini • 2 casacche • Alcuni palloni
ORGANIZZAZIONE
Visione periferica Smarcamento Mobilità Gioco su chi vedo Triangoli di possesso Possesso palla Passaggio utile Presa di posizione Equilibrio difensivo
PREPARAZIONE Area di gioco: 7×7 metri Giocatori: 6 Numero di serie: 3 da 5 minuti con 1 minuto di recupero passivo tra le serie
Creare un triangolo equilatero con lato di 7 metri e dividerne a metà la base. All’esterno di ogni lato si sistema un giocatore, mentre un compagno si colloca lungo la linea che divide a metà il triangolo. I due difensori si posizionano all’interno del triangolo, come in figura.
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DESCRIZIONE
• Quattro giocatori cercano di mantenere il possesso del pallone: tre giocano all’esterno del triangolo e un compagno gioca all’interno lungo la linea mediana • I due difensori interni cercano di intercettare il pallone • Quando un difensore recupera palla prende il posto del giocatore a cui ha intercettato il passaggio
REGOLE
• Il difensore può giocare solo all’interno della propria zona • Giocare a due tocchi • Il giocatore interno si può muovere solo lungo la linea che divide il triangolo
VARIANTI
1. Modificare il numero di tocchi 2. I difensori possono muoversi liberamente all’interno del triangolo 3. Quando uno dei giocatori interni recupera la palla deve riuscire a portarla all’esterno del triangolo; in questo modo stimoliamo la reazione sia alla transizione positiva del difensore, sia a quella negativa dei giocatori esterni
TEMI PER L’ALLENATORE
• Per i giocatori in possesso palla: • È molto importante che il rondo venga svolto alla massima intensità • Curare l’orientamento del corpo del giocatore verificando che sia “aperto” in direzione del gioco e dei compagni • Il passaggio deve essere effettuato con la giusta intensità • Curare il tempo che intercorre tra controllo e passaggio cercando di ridurlo al minimo • La caviglia deve rimanere rigida al momento del tocco sulla palla, curando il punto d’impatto del piede sul pallone • L’esecuzione del gesto tecnico deve avvenire a testa alta: portare i giocatori a focalizzare l’attenzione sul gioco rendendo automatica la gestione della palla • Stimolare i giocatori esterni a creare linee di passaggio diverse rispetto ai giocatori interni • Il giocatore interno deve muoversi avendo cura di creare “triangoli di possesso” con i giocatori esterni • Per i giocatori non in possesso palla: • Stimolare l’intensità della pressione: la palla deve sempre essere attaccata • Curare gli appoggi verificando che il contatto con il terreno avvenga prevalentemente con l’avampiede • Collaborare con il compagno alternando la pressione sulla palla alla copertura degli spazi
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