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YouTrade Index Frenata in vista? Ma il mercato va
Le imprese mostrano maggiore prudenza anche a causa delle modifiche al regime degli incentivi fiscali. L’edilizia però non si è ancora fermata
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Il servizio informativo per aggiornare i lettori, mese per mese, sugli andamenti mensili del mercato delle costruzioni, sui trend in atto e su quelli attesi nei prossimi mesi
FRENATA IN VISTA? MA IL MERCATO VA
Igrafici dell’economic sentiment di novembre, relativi alle costruzioni e agli altri settori, oltre al grafico dell’andamento dell’inflazione che comprende la stima provvisoria relativa all’ultimo mese, evidenziano un sentiment per il mercato italiano delle costruzioni che inizia ad allinearsi a quello europeo, sia rispetto a quello riferito Europa a 27 Paesi, sia a quello relativo alla sola Area Euro (19 Paesi). Analizzando il livello di confidence, ovvero di fiducia delle imprese nel mercato, si può notare come l’andamento nazionale continui a rispecchiare quella situazione da montagne russe già vista nei mesi precedenti, evidenziando dunque una notevole variabilità, con un dato più positivo fino al mese di luglio di quest’anno, rispetto alle medie europee, ma con una tendenza negli ultimi mesi leggermente al ribasso, dovuta con tutta probabilità allo scenario incerto su molti fronti, dalle prospettive legate alle decisioni del nuovo Governo alle limitate potenzialità di utilizzo degli strumenti fiscali per le ristrutturazioni, in particolare L’effettivo sblocco delle cessioni dei crediti che non è ancora avvenuto. L’indice di fiducia è dunque in rallentamento e tende ad avvicinarsi ai valori europei, i quali mostrano una positiva fine della discesa negli ultimi 12 mesi, un segnale positivo di stabilità a livello internazionale.
Economic sentiment nelle costruzioni
Dati destagionalizzati non corretti per gli effetti di calendario
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)
Il commercio rallenta
A livello nazionale, il confronto tra il sentiment delle costruzioni con gli altri settori evidenzia come l’industria prosegua nel suo costante decremento, particolarmente evidente dalla primavera di quest’anno in poi, dipendente dal perdurare della situazione economica internazionale incerta e dall’aumento rilevante dei costi energetici, una negatività che diventa evidente anche nel settore dei servizi. E il sentiment del settore del commercio dopo una crescita nei mesi precedenti, riduce il suo trend. Rispetto a queste dinamiche sembra più stabile l’indicatore delle costruzioni nel lungo periodo, mentre rimane molto negativo, anche se ormai stabilizzato ai minimi da alcuni mesi, l’indicatore di fiducia dei consumatori, un fattore che influisce in modo determinante sull’indice generale dei consumi. Il segnale generale, che si può cogliere da questi indicatori, è di una situazione non particolarmente negativa, ma ci sono segnali di rallentamento, soprattutto se associato alle previsioni delle imprese per i prossimi tre mesi sia sul lato ordini e piani di costruzione, sia su quello dell’occupazione. Da questo punto di vista il trend occupazionale rallenta, mentre negli ultimi due mesi l’indicatori degli ordini e dei piani di costruzione a breve delle imprese appare in leggera controtendenza, un segnale positivo, ma che va interpretato prudenzialmente anche alla luce della dinamica annuale che vede questo indicatore comunque in flessione.
Pesano i prezzi
L’inflazione accelera in modo molto consistente raggiungendo un nuovo picco a ottobre, segno del perdurare di condizioni di instabilità dei prezzi, in aumento soprattutto per i beni energetici e per molti altri prodotti che assorbono gli incrementi dei costi delle materie prime, dei trasporti e dell’energia stessa per produrli. Crescono i prezzi per i beni energetici, dal +44,7% a settembre al +51,5% dei beni regolamentati, sia dal +41,2% al +79,4% di quelli non regolamentati. Su base annua accelerano i prezzi dei beni (da +12,5% a +17,6%), mentre rallentano di poco quelli dei servizi (da +3,9% a +3,8%). L’inflazione acquisita per il 2022 è pari a +8,0% per l’indice generale e a +3,7% per la componente di fondo, mentre l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta del 3,8% su base mensile e del 12,6% su base annua (da +9,4% nel mese precedente).
A cura del Centro Studi YouTrade
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Eurostat (DG ECFIN, European Commission)
Economic sentiment nelle costruzioni per i prossimi tre mesi
Dati destagionalizzati
Fonte: elaborazione Centro Studi YouTrade su dati Istat
Andamento del tasso di inflazione in Italia
Variazione % sullo stesso mese dell'anno precedente