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CURRICULUM VITAE Marco Zanini

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Italia > Magnago (MI) Data di nascita: 25.03.1987 e-mail: mrczanini[at]gmail[dot]com cel: +39 3407035695 skype: mrc.zanini website: mrczanini.wix.com/portfolio

EDUCAZIONE

PREMI E RICONOSCIMENTI

International Workshop Natural/Urbanity Taipei, ago 2012, Domus Academy [IT]+i2a [CH]

Menzione speciale “Premio Internazionale Architettura Sostenibile Fassa Bortolo” 2010 con la tesi “Quartiere residenziale ipogeo” 2° premio “Open air theatre in Kopfing” [AT], 2012 2° premio ”Musikhaus in Zillingdorf “ [AT], 2012

International Workshop MIAW2/forests Milano, set 2011, Politecnico di Milano [IT] Technische Universität Wien Specialistica, Architettura, set 2010 - lug 2011 [Erasmus] Politecnico di Milano Specialistica, Architettura [in inglese], 2009 - 2012, voto 110/110 Politecnico di Milano Triennale, Architettura ambientale 2006 - 2009

PUBBLICAZIONI La tesi “Quartiere residenziale ipogeo” è pubblicata in: Balzani M. & Marzot N., 2010, “Architetture per un territorio sostenibile”, Skira, Milano Casa Naturale 56, 2011


CURRICULUM VITAE Marco Zanini

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Italia > Magnago (MI) Data di nascita: 25.03.1987 e-mail: mrczanini[at]gmail[dot]com cel: +39 3407035695 skype: mrc.zanini website: mrczanini.wix.com/portfolio

ESPERIENZE LAVORATIVE

CAPACITA’

Architetto presso Studio LCA, apr - present

Software Ottima capacità Pc, Archicad [6aa], Photoshop [6aa], Illustrator [6aa], InDesign [6aa], Autocad [9aa], 3ds Max [5aa], Maxwell Render [5aa], Suite Office [11aa], Lightroom [6aa] Buona capacità Mac, Premiere, Cinema4d, Sketchup, Rhino, VectorWorks, Vray

Architetto presso AlphaTeam, feb - mar 2013 Architetto feelance per Studio Roberto Mascazzini, gen - present Grafico freelance per Federico Zanfi e Chiara Merlini, gen - feb 2013 Collaboratore presso Studio Roberto Mascazzini, nov 2011 - mag 2012 Ampliamento del cimitero di Cesate [preliminare, definitivo, esecutivo: responsabilità dalla prima fase di concezione del progetto fino alla definizione finale di dettagli costruttivi, scelta dei materiali e rapporti con le aziende, passando per la comprensione della normativa ed incontri con amministrazione] Stato: consegnato, costruzione prevista 2013 Riqualificazione del centro storico di Borgosesia [esecutivo]; Stato: consegnato, lavori iniziati Concorso nuovo mercato coperto in Forte dei Marmi [partecipazione al concorso]; Concorso Biblioteca San Paolo in Monza, con Emilio Caravatti [2° posto] Stagista presso Studio Roberto Mascazzini, ott 2011 Cimitero in Cesate [proposta vincitrice concorso] Stagista presso Metrogramma, gen - feb 2009 Stagista presso Arch. E.Molla, giu - lug 2006 Assistente occasionale presso l’impresa edile di famiglia, 2001 - 2008

Lingue Italiano (madrelingua) Inglese (avanzato C1) Tedesco (elementare) Francese (elementare)


PORTFOLIO Marco Zanini Italia > Magnago (MI) Data di nascita: 25.03.1987 e-mail: mrczanini[at]gmail[dot]com cel: +39 3407035695 skype: mrc.zanini website: mrczanini.wix.com/portfolio


Triennale > 2009 > Tesi > Prof. Arch. D.Pandakovic Quartiere residenziale come alternativa allo sprawl > CastanoPrimo [IT] Menzione speciale Premio Architettura Sostenibile Fassa Bortolo Publicata in M.Balzani, N.Marzot “Architetture per un territorio sostenibile” Castano Primo è situato tra la provincia di Milano e Varese, dista pochi chilometri dall’aeroporto Malpensa e fa parte del parco Ticino. Castano, non finisce dolcemente nella campagna, ma bruscamente con una linea ben definita che cerca di porre un limite alla città. Un limite privato, costituito dalle recinzioni di quelle ultime case che non riescono ad avere la forza per incontrare il paesaggio che vienesubito oltre. Il progetto cerca di risolvere questa separazione tra città e campagna proponendo, al posto di un confine netto, un gradiente. Gli edifici sono ipogei per preservare l’orizzonte e consentire alle case di far parte del paesaggio, o meglio, di essere paesaggio. Il progetto ambisce all’ibridazione con la campagna in opposizione alla città diffusa, che continua incurante a erodere territorio. La proposta cerca di dissolvere i limiti tra figura/sfondo, esterno/interno, campagna/città, privato/pubblico. Vivere sottoterra significa abitare in contatto con ciò che ci circonda invece che dividerci. La casa è sottoterra, mentre i luoghi di incontro sopra: nello stesso luogo ci si isola e ci si incontra senza bisogno di recinti. Il progetto scaturisce da considerazioni tecnico\spaziali più che formali. La volontà di proteggere in estate dall’accumulo termico ha permesso grazie allo sbalzo del solaio\suolo di formare uno spazio filtro nè dentro nè fuori, che aumenta la sensazione di continuità col paesaggio.





Specialistica

> 2010 > Architectural design studio 1 > Prof. Arch. C.Zucchi

Città come mosaico di culture > Milano La richiesta era di costruire un auditorium e una serie di padiglioni nazionali come evento culturale parallelo all’EXPO 2015. L’obiettivo del progetto è quello di creare un punto di incontro multiculturale nella città di Milano. Il masterplan consiste in un parco per la città, un auditorium, servizi, ristorante e una serie di padiglioni nazionali e internazionali.L’auditorium cerca di formare una relazione tra il “Casello” preesistente e il volume dei padiglioni. Consente di accogliere differenti funzioni relazionandole tra di loro. L’edificio ha molteplici modi d’uso in base alle necessità. Al centro si sviluppa una piazza coperta che collega in uno spazio aperto ma protetto tutte le funzioni del progetto. il parco è sotto al livello stradale in modo da costituire uno spazio rilassante al di fuori delle dinamiche cittadine. E’ composto da una via centrale che viene interrotta da via laterali andando a formare degli spazi intimi dove i bambini possono giocare e le persone incontrarsi. Come conclusione del parco vicino all’auditorium si forma una collina/gradonata.




Triennale > 2008 > Laboratorio di costruzioni > Prof. Arch. A.Campioli Progetto residenziale > Monza [IT] Ci si è resi subito conto che l’edificio avrebbe dovuto segnare, formare un confine permeabile tra strada e interno del sito. La zona a livello cittadino avrà la funzione di luogo di attraversamento e di sosta. Analizzando la disposizione di un alloggio tipo, si nota subito una forte divisione in fasce costituenti: la zona giorno, molto ampia, a sud, il connettivo e la zona notte,a nord dimensionata sui minimi standard e da considerarsi come semplice area dove poter dormire e non trascorrere il tempo. La parete nord-ovest rivestita in lastre di eternit costituisce la barriera protettiva nei confronti delle dispersioni termiche è caratterizzata dalla presenza di cavedi per l’inserimento degli elementi di impiantistica. la parete sud-est completamente vetrata per poter avere il massimo guadagno termico invernale, avrà la particolarità di essere costituita da due vetri: uno a filo esterno ad alta resistenza termica, mentre quello interno avrà la funzione di parete leggera, con una resistenza termica minore. In inverno quando non occorre avere un balcone esterno, la parete interna viene “impacchettata” e scorre su di un binario riposta agli angoli delle pareti, aumentando così la volumetria dei locali. D’estate invece si “spacchetta” il vetro leggero e si abbassano i grandi vetri ad alta resistenza, che costituiscono il parapetto del balcone.



Specialistica

> 2011 > Architectural design studio 2 > Prof. Arch. H.F.Jourda

Theatre in a quarry > Kopfing [AT] 2° premio concorso Il sito di progetto è caratterizzato dalla presenza di una cava, le cui dimensioni provocano una sensazione di insignificanza. La necessità subito riscontrata al sopralluogo è stata quella di impedire che l’edificio diventasse più importante della cava e del suo lago. L’intenzione è quella di costruire una semplice piattaforma dalla quale sia possibile la visione del paesaggio. L’edificio forma una zona interna dove si sviluppano tutte le funzioni. Questo processo consente di creare intimità: uno spazio di tranquillità, “umano” e controllato nel mezzo della foresta. Si viene a sviluppare un concetto di architettura come promenade verso il lago. Luci e ombre conducono l’utente all’obiettivo del progetto: la cava e il suo lago artificiale. La sostenibilità dell’edificio è raggiunta non solo attraverso un uso attento di risorse locali o riciclabili, ma dalla volontà di usare il più possibile l’edificio nelle varie stagioni dell’anno. L’edificio si basa sulla dicotomia del pavimento continuo bianco e l’involucro che lo protegge leggere e nero. t


THEATRE/PERFORMANCE

LEARNING

SUMMER

WINTER

Multifunctional space Stalls

Break

Sunbathing

Sunbathing

Cafe

Cafe

Cafe

Cafe

Restaurant

Workshop rooms

Restaurant

Restaurant

Ticket

Multifunctional space

Exteriour restaurant

Ice game terraces

Little stage_kiss space

Food shop Regional Info point

Platform_pic nic spring board

Sky slope

PERFORMANCE Restaurant is separated. It can work during performances. Black seats contrast with paths and adress your eyes to the stage

BREAK During breaks people may go to the toilet, have a cafe in the bar, admire the landscape from above or below



Specialistica > 2011 > Architectural Preservation studio > Prof. Arch. Jäger-Klein Building in/with the existing > Zillingdorf (AT) 2° premio concorso L’idea iniziale su cui si basa il progetto è la città, gli spazi vuoti che rendono un progetto pubblico veramente fruibile anche da chi non è interessato alle funzioni che vengono fornite. La proposta consiste in un parco e una corte. 2 spazi differenti per 2 funzioni differenti. Si riqualifica la parte esistente e si costruisce ciò che non è possibile inserire all’interno dall’edificio esistente. Considerazioni economiche mi hanno portato alla scelta di un volume semplice e di legno. Si cerca il dialogo con la preesistenza. Mentre l’edificio esistente è pesante e con poche finestre il nuovo sarà senza finestre, leggero e con luce diffusa senza la possibilità di guardare fuori. Al piano terra si sviluppa un ristorante e un palco, al piano superiore la scuola di musica.Il piano superiore è caratterizzato dal vetro strutturale che consente una buona illuminazione senza però poter “guardare fuori”. Gli studenti di musica hanno la possibilità di entrare in un altra realtà, pensando ai loro sogni e aspirazioni nel mondo della musica.

Eingangszone/Aufenthaltsraum Büro/Arkiv Professor raum Garderobe Proberaum Gastraum Weinkeller Bühne Tribüne WC Kiosk

Erdgeschoß

1 stock



Specialistica > 2011 > Architectural design studio 4 > Prof. Arch. A.Palffy Spa and Hotel > Altenburg [AT] Il punto di partenza è stato il contesto: l’ambizione era la continuità con il monastero e il recupero delle mura esistenti. La prima decisione è stata di demolire un edificio che chiudeva la corte esistente e riportare il tutto al progetto originale del 1700, riaprendo così il sito alla popolazione. Oggi i monasteri non hanno più bisogno di proteggersi dall’attacco di nemici quindi non necessitano più di recinti ma di “inviti”. L’uomo innalza recinti quando ha paura di ciò che gli sta attorno. La natura vista come nemica e qualcosa da mandare via o da sfruttare. Il muro esistente diventa il basamento dall’edificio il quale si sviluppa al di sopra con stanze. Il ristorante da la possibilità di scoprire il muro e apprezzare la sua textura e riconoscerne il valore storico. Il progetto di sviluppa su due idee principali: -Continuare la facciata est del “Kaisertrakt” continuando la monumentalità e massività della facciata e quindi la sua percezione da lontano, siccome è la facciata più visibile -Mantenere e convogliare lo slancio del progetto barocco

existing wall Boom!

historical building




@ Studio Roberto Mascazzini > 2012 > Concorso Mercato coperto > Forte dei Marmi [IT] L’area oggetto di intervento per collocazione e dimensione, per destino e vocazione appare luogo ideale in cui immaginare una nuova centralità alternativa a quelle consolidate, più prossime al litorale e al centro storico. Un nucleo di attrazione della comunità, attraverso il potenziamento di funzioni economiche significative già presenti e la collocazione di altre, rilevanti socialmente e ed istituzionalmente. L’idea di progetto parte da questo assunto: conformare lo spazio pubblico attraverso la creazione di adeguate quinte architettoniche. Rendere permeabile il rapporto tra edificio e spazi pubblici che lo circondano e lo compenetrano, riguadagnare la qualità degli spazi aperti e verdi è riappropriarsi di una identità che può nascere solo da una razionale lettura e considerazione del contesto in cui l’area è inserita. Un unico edificio a blocco contiene tutte le funzioni previste dal bando, occupando buona parte della superficie disponibile, adeguando il perimetro a quello dell’edificato al contorno.





Specialistica > Tesi > 2012 > F. Zanfi e C. Merlini C.a.s.a.U.n.i.f.a.m.i.l.i.a.r.e. : istruzioni per il riuso in tempo di crisi > Lombardia [IT] E’ possibile immaginare uno sviluppo della città diffusa che non sia basato sul consumo di suolo? È possibile “promuovere dal basso” un diverso modo di “fare città” ripensando la casa unifamiliare, questo materiale così abbondante e stereotipato, al cui interno la famiglia italiana si sta modificando? La tesi tenta una rilettura della casa unifamiliare attraverso l’investigazione sul campo di alcune storie di case. Queste fanno emergere una visione della casa unifamiliare plurale e complessa da cui la tesi tenta di riscriverne le modalità di uso o di riuso, pensando in un diverso modo di fare città. In tempo di crisi alcuni meccanismi di modificazione della casa avvengono in maniera meno sporadica e particolare a causa di uno sfruttamento maggiore del bene principale che le famiglie italiane hanno a disposizione, appunto, la casa. Queste confermano un cambiamento in atto nella società e mettono a fuoco dei problemi a cui non si è saputo ancora rispondere. La casa deve essere incentivata a mutare, come stanno mutando le famiglie al suo interno per rispondere a quella pluralità di istanze che vengono sollevate. Queste storie di famiglie portano alla definizione di due principi progettuali, la riarticolazione funzionale e la frammentazione, che rimettono in circolo alcune energie latenti all’interno della società, che attraverso dei temi ridefiniscono il rapporto casa/città, aiutando a riconoscere alcune figure, seppur deboli, all’interno della moltitudine di edifici abitativi. La riarticolazione funzionale, in cui funzioni esterne a quella residenziale prendono spazio all’interno della casa sfruttando spazi inutilizzati o ampliandone altri. La frammentazione, in cui la proprietà viene divisa, in più porzioni che accolgono anche persone esterne al nucleo familiare.


La casa viene divisa per ospitare diversi nuclei famigliari, anche al di fuori della famiglia

funzioni diverse da quella residenziale

Principio I Riarticolazione funzionale

Principio II Frazionamento / suddivisione Casa / spazio ceduto

una parte del lotto troppo grande per esigenze della famiglia viene ceduta

Ditta / casa

riciclo spazi inutilizzati

La casa cede o aggiunge spazio per ospitare funzioni diverse da quella residenziale

Casa / negozio 2

La casa viene demolita

aggiunta volume collegato alla strada

La casa viene divisa per ospitare diversi nuclei famigliari, anche al di fuori della famiglia

per fare spazio ad altre case

Casa /

sfruttamento spazi i

BAM!!

BAM!!

Spazio inutilizzato / spazio lavoro

Casa / negozio 3

riutilizzo spazi inutilizzati a disposizione all’interno del lotto

sfruttamento totale di case abbandonate

La1casa si separa in 2 Casa / negozio

cambiamento destinazione2efamiglie cessioneabitano terreno in 2 lotti separati

La casa si sfrutta al massimo Casa / spazio lavoro 1

per massimizzare lo spazio a disposizione sfruttamento spazi inutilizzati della/e famiglia/e

L

per ospitare un

Principio II : Frazionamento / Suddivisione La casa viene divisa per ospitare diversi nuclei famigliari, anche al di fuori della famiglia

Casa / spazio ceduto

una parte del lotto troppo grande per esigenze della famiglia viene ceduta

Ditta / casa

Casa / negozio La2casa viene demolita

riciclo spazi inutilizzati

aggiunta volume collegato alla per strada fare spazio ad altre case

CasaLa/ spazio lavoro 3 casa cresce sopra

sfruttamento spazi inutilizzati dalla strada per ospitare più accessibili nuclei familiari

L

i

BAM!!

BAM!!

ro / spazio lavoro

oosizione del lottoall’interno del lotto

Casa / negozio Casa 1 / negozio 1

cambiamento destinazione cambiamento e cessione destinazione terreno e cessione terreno

La casa La/ casa Casa / spazioCasa lavoro spazio 1 si separa lavoro 1in 2si separa in 2

2 famiglie abitano in 2 lotti separati 2 famiglie abitano in 2 lotti separati sfruttamento spazisfruttamento inutilizzati spazi inutilizzati

La casa si sfrutta al massimo La casa si sfrutta al massimo

casa cresce dietro La casa cresceLa dietro

massimizzare lo spazio a disposizione per massimizzare loper spazio a disposizione della/e famiglia/e della/e famiglia/e

pernucleo ospitare un altro/ nucleo per ospitare un altro famigliare nuova famigliare mobilità / nuova mobilità

casa cresce sopra La casa cresceLa sopra

La casa si moltiplica La casa si moltiplica

L

per ospitare un a

II : Frazionamento / Suddivisione Principio IIPrincipio : Frazionamento / Suddivisione

casa

utilizzati

casaper viene divisadiversi per ospitare La casa viene La divisa ospitare nuclei diversi nuclei famigliari, anche alfamiglia di fuori della famiglia famigliari, anche al di fuori della

Casa / negozio Casa 2 / negozio 2

aggiunta volume collegato aggiuntaalla volume strada collegato alla strada

Casa / spazioCasa lavoro spazio 3 viene lavoro 3 viene demolita La casa La /casa demolita

sfruttamento spazisfruttamento inutilizzati accessibili spazi inutilizzati dalla strada accessibili dalla strada per fare spazio ad altre case per fare spazio ad altre case

BAM!!

BAM!!

BAM!!

BAM!!

per ospitare per ospitare più nuclei familiaripiù nuclei familiari

il suolo ospita piu famiglie il suolo ospita piu famiglie

La

2 fam


Esempio di scenario: Spazi interclusi

aggiunta 50 mq

Condizione attuale Alcuni lotti incolti interclusi vengono definiti dal Pgt come di completamento. Molti di questi hanno un accesso alla strada svataggiato e sono di notevole dimensione. Intervento La municipalitĂ acquisisce la proprietĂ degli spazi interclusi che ora il Pgt definisce come di completamento permettendo di acquistare la volumetria e trasferirla nei lotti limitrofi che hanno cosĂŹ un occasione per riqualificare gli spazi pertinenziali della casa, costituiti da ex pollai, ex spazi lavoro ecc... Si prevede la costruzione di una strada e di un prato o un piccolo spazio pubblico che potrebbe essere gestito dai nuovi abitanti. L'occasione della frammentazione consente al proprietario del lotto di ricavare una somma di denaro utile per attivare alcune necessarie opere di riqualificazione e retroffiting dell'edificio.

lotto frazionato 550 mq

vendita 300 mq


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