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Saluto del Vicario generale

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Papa Francesco:

Papa Francesco:

Delegato episcopale per le missioni

Pfr. Luis Varandas

Cari fedeli di lingua italiana, è per me un grande piacere salutarvi tutti come nuovo Vicario generale per i Cantoni di Zurigo e Glarona.

Conosco il vostro prezioso contributo alla vitalità della Chiesa cattolica nel Cantone di Zurigo dal mio lavoro di Synodalrat come responsabile per la amministrazione della pastorale dei migranti.

Questa edizione delle «Tracce Pastorali» compare a Pentecoste, nel libro degli Atti degli Apostoli è riportato come gli apostoli vengono compresi da tutti dopo l’evento di Pentecoste:

Mentre stava compiendosi il giorno della Pentecoste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi.

Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservanti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumore, la folla si radunò e rimase turbata, perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei?

Nel dare il benvenuto al caro don Carlo De Stasio nel nuovo incarico come Delegato episcopale per la cura pastorale dei migranti nel Vicariato generale regionale di Zurigo/ Glarona, riportiamo una sua breve biografia.

Dalla sua esperienza come coordinatore nazionale delle missioni cattoliche di lingua italiana e parroco della parrocchia personale di San E come mai ciascuno di noi sente parlare nella propria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lingue delle grandi opere di Dio.» Tutti erano stupefatti e perplessi, e si chiedevano l’un l’altro: «Che cosa significa questo?»

Questo è il grande dono della fede che ci unisce tutti in Gesù Cristo. Anche se abbiamo origini e culture diverse, formiamo l’unica Chiesa cattolica nella sua grande diversità. Ho potuto sperimentarlo io stesso da giovane, quando sono arrivato in Svizzera con la mia famiglia. La missione di lingua portoghese è diventata per me come una casa nella mia fede ed è stata di grande aiuto per la mia integrazione. Durante questo periodo ho potuto conoscere le strutture della chiesa locale e parteciparvi più intensivamente. Le nostre missioni nel Cantone di Zurigo danno un importante contributo all’integrazione e ad una fraternità nella fede. Non dimentichiamo mai che, indipendentemente dalla lingua che parliamo, siamo tutti uniti nella stessa fede in Gesù Cristo nostro Salvatore e possiamo e possiamo assieme seguirlo.

La Chiesa cattolica è riccamente dotata di molte lingue e culture; una diversità come all’evento di Pentecoste. Siamo lì l’uno per l’altro e andiamo insieme per la nostra strada, sotto la guida dello Spirito Santo.

Vicario generale per i Cantoni di Zurigo e Glarona Pfr. Luis Varandas

Francesco Winterthur, Carlo De Stasio conosce molto bene la situazione nel Cantone di Zurigo.

Dopo aver studiato psicologia all’Università «La Sapienza» di Roma, Carlo De Stasio ha studiato anche teologia alla Pontificia Università Lateranense. Dopo aver lavorato per diversi anni come cappellano e parroco nella diocesi di Tivoli, ha lavorato come cappellano per l’equipaggio e i turisti sulle navi da crociera. Nel 2004 è venuto in Svizzera e per dieci anni è stato responsabile della pastorale di lingua italiana a BadenWettingen. Dal 2015 è stato parroco della parrocchia di lingua italiana di San Francesco a Winterthur.

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