6 | Approfondimento
Tracce Pastorali maggio 2021
Saluto del Vicario generale Pfr. Luis Varandas
Cari fedeli di lingua ita liana, è per me un grande piacere salutarvi tutti come nuovo Vicario ge nerale per i Cantoni di Zurigo e Glarona. Conosco il vostro prezio so contributo alla vitalità della Chiesa cattolica nel Cantone di Zurigo dal mio lavoro di Synodalrat come responsabile per la amministrazione della pastorale dei migranti. Questa edizione delle «Tracce Pastorali» compare a Pentecoste, nel libro degli Atti degli Apostoli è ri portato come gli apostoli vengono compresi da tutti dopo l’evento di Pentecoste: Mentre stava compiendosi il giorno della Penteco ste, si trovavano tutti insieme nello stesso luogo. Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso, e riempì tutta la casa dove stavano. Apparvero loro lingue come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro, e tutti furono colmati di Spirito Santo e co minciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi. Abitavano allora a Gerusalemme Giudei osservan ti, di ogni nazione che è sotto il cielo. A quel rumo re, la folla si radunò e rimase turbata, perché cia scuno li udiva parlare nella propria lingua. Erano stupiti e, fuori di sé per la meraviglia, dicevano: «Tutti costoro che parlano non sono forse Galilei?
E come mai ciascuno di noi sente parlare nella pro pria lingua nativa? Siamo Parti, Medi, Elamiti, abi tanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cap padòcia, del Ponto e dell’Asia, della Frìgia e della Panfìlia, dell’Egitto e delle parti della Libia vicino a Cirene, Romani qui residenti, Giudei e prosèliti, Cretesi e Arabi, e li udiamo parlare nelle nostre lin gue delle grandi opere di Dio.» Tutti erano stupefat ti e perplessi, e si chiedevano l’un l’altro: «Che cosa significa questo?» Questo è il grande dono della fede che ci unisce tut ti in Gesù Cristo. Anche se abbiamo origini e cultu re diverse, formiamo l’unica Chiesa cattolica nella sua grande diversità. Ho potuto sperimentarlo io stesso da giovane, quando sono arrivato in Svizzera con la mia famiglia. La missione di lingua porto ghese è diventata per me come una casa nella mia fede ed è stata di grande aiuto per la mia integra zione. Durante questo periodo ho potuto conoscere le strutture della chiesa locale e parteciparvi più intensivamente. Le nostre missioni nel Cantone di Zurigo danno un importante contributo all’integra zione e ad una fraternità nella fede. Non dimenti chiamo mai che, indipendentemente dalla lingua che parliamo, siamo tutti uniti nella stessa fede in Gesù Cristo nostro Salvatore e possiamo e possia mo assieme seguirlo. La Chiesa cattolica è riccamente dotata di molte lingue e culture; una diversità come all’evento di Pentecoste. Siamo lì l’uno per l’altro e andiamo in sieme per la nostra strada, sotto la guida dello Spi rito Santo. Vicario generale per i Cantoni di Zurigo e Glarona Pfr. Luis Varandas
Delegato episcopale per le missioni Nel dare il benvenuto al caro don Carlo De Stasio nel nuovo incarico come Delegato episcopale per la cura pastorale dei mi granti nel Vicariato gene rale regionale di Zurigo/ Glarona, riportiamo una sua breve biografia. Dalla sua esperienza come coordinatore na zionale delle missioni cattoliche di lingua ita liana e parroco della par rocchia personale di San
Francesco Winterthur, Carlo De Stasio conosce molto bene la situazione nel Cantone di Zurigo. Dopo aver studiato psicologia all’Università «La Sapienza» di Roma, Carlo De Stasio ha studiato anche teologia alla Pontificia Università Latera nense. Dopo aver lavorato per diversi anni come cappellano e parroco nella diocesi di Tivoli, ha la vorato come cappellano per l’equipaggio e i turisti sulle navi da crociera. Nel 2004 è venuto in Sviz zera e per dieci anni è stato responsabile della pa storale di lingua italiana a Baden-Wettingen. Dal 2015 è stato parroco della parrocchia di lingua ita liana di San Francesco a Winterthur.