JazzArt Magazine 2016

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PIAZZA DUOMO // CREMARENA ISTITUTO MUSICALE L. FOLCIONI CENTRO CULTURALE SANT’AGOSTINO

Foto: Paolo Galletta · Progetto grafico: Blue Cuckoo Studio

JazzArtMagazine

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SPECIAL THANKS Un ringraziamento particolare a Blue Cuckoo Studio per aver progettato e realizzato l’immagine e i materiali di comunicazione del Festival e a Gramazio Adv - Atelier della comunicazione per la realizzazione del website e per il coordinamento delle attività di ufficio stampa e pubblicitarie.

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STEFANIA BONALDI Sindaco di Crema

Crema è lieta di ospitare la seconda edizione del Crema Jazz Art Festival che si terrà da sabato 9 fino a domenica 17 luglio 2016, in diversi punti della città, ma avrà il proprio centro pulsante nella piazza Duomo. È tutto pronto, infatti, per questa nuova edizione della rassegna di musica, che ha riscosso al suo lancio lo scorso anno enorme successo di pubblico, raccogliendo una positiva attenzione della stampa. La manifestazione è ideata da Jazzy Records e dall’Associazione Musicale Non Solo Jazz con la stretta collaborazione del Comune di Crema, di Reindustria con il supporto logistico dell’Istituto Musicale L. Folcioni e della Fondazione Teatro San Domenico. Un contenitore culturale multidisciplinare che, siamo certi, caratterizzerà anche quest’anno l’estate cremasca, offrendo non solo ottima musica ma anche contaminazioni e opportunità. Il pubblico incontrerà gli artisti in occasioni di quotidiane jam session in alcuni locali, durante i jazz lunch o all’ora dell’aperitivo. La nostra città si trasformerà in un salotto musicale a cielo aperto, dove gli estri armonici saranno la colonna sonora di una stagione tutta da vivere e gustare. La musica jazz, come molte musiche moderne, è cugina del blues, della musica classica, figlia dei ritmi africani sincopati oggi chiamati swing e sorella della musica popolare di molti paesi europei, soprattutto l’Italia. Questa sua natura eterogenea è l’esempio di come la commistione culturale produca armonia e valore, non certo disarmonia e frammentazione. Mi piace pensare che questa caratteristica del Jazz possa rappresentare anche la nostra società. È davvero tempo di intenderci ed osservare il nostro vivere insieme come comunità di tante esperienze diverse, unite in segno di crescita e arricchimento.

MORENA SALTINI Assessore allo Sviluppo Economico

Concerti, incontri, masterclass, mostre e jam session. Si prospetta un luglio appassionato quello coordinato dall’infaticabile associazione musicale Non Solo Jazz, in collaborazione con la Jazzy Records. Al suo secondo anno questa rassegna, dedicata alla musica Jazz, si sta imponendo come vetrina d’eccellenza, sia per il ricercato palinsesto, sia per la sua capacità di esaltare in maniera variegata ogni peculiarità che la compone partendo dalla formazione, ma senza dimenticare il livello musicale degli artisti coinvolti. La capacità di infondere e presentare musica in più punti della città farà in modo che la rassegna trasformi Crema in un auditorium all’aperto, dedicato a tutti coloro che sceglieranno di trascorrere l’estate qui. L’obiettivo della nostra amministrazione, in sinergia con Reindustria e Fondazione San Domenico, resta quello di promuovere, anche con la musica jazz, la vita artistica e culturale non solo della città ma soprattutto del territorio cremasco. Questo perché desideriamo che chi sceglie di visitarci, degustare le nostre specialità e conoscere i nostri monumenti possa stabilire con la musica un legame sensoriale e stimolante. Questo è il fil rouge che congiunge gli aspetti più significativi di questo appuntamento estivo, portato avanti con entusiasmo inesauribile. Il coinvolgimento di più d’una istituzione locale non deve essere inteso unicamente come supporto logistico ad una serie di eventi di alto livello, ma piuttosto come parte attiva di un processo di promozione e diffusione degli aspetti caratterizzanti il nostro territorio attraverso la musica e i suoi eventi di qualità. Vi aspettiamo a Crema, quindi, per vivere insieme una nuova estate indimenticabile.

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CALENDARIO

SABATO

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LUGLIO Centro Culturale Sant'Agostino / Sala Agello · piazzetta Terni De Gregorj 18.00 · Mostra VERNISSAGE: “JAZZ IS ART” Espongono: Andrea Miragoli, pittore / Giovanni Capelletti, scultore / Roberto Gramignoli, fotografo Durante l’evento si esibiranno Stefano Chisalè e Saverio Zinni G uitar Duo Cortile B&B San Clemente · via Crocefissa di Rosa, 3 21.30 · Jazz in the Court ALESSANDRO USAI TRIO Alessandro Usai: chitarra / Alberto Gurrisi: organo Hammond / Andrea Bruzzone: batteria

DOMENICA

MERCOLEDÌ

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LUGLIO Hotel Ponte di Rialto · via Cadorna, 5/7 11.00 · Jazz Brunch SERENA FERRARA HAMMOND TRIO Serena Ferrara: voce / Alberto Gurrisi: organo Hammond / Alessandro Rossi: batteria Barcelona Cafè · via Matteotti, 10 18.30 · AperiJazz MARCO ROTTOLI TRIO Marco Rottoli: contrabbasso / Nicolò Ricci: sassofono tenore / Riccardo Chiaberta: batteria

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LUNEDÌ

MARTEDÌ

LUGLIO

LUGLIO

Istituto L. Folcioni · via Verdelli, 6 20.45 · Caffè Teatro INCONTRO CON CLAUDIO SESSA Critico musicale del Corriere della Sera e musicologo, presenta il suo libro “Improvviso Singolare” Modera: Andrea Conta Evento in collaborazione con l’Associazione Caffè Letterario

CremArena · piazzetta Terni De Gregorj 21.30 · Concerto PAOLO FRESU & DANIELE DI BONAVENTURA: “IN MAGGIORE” Paolo Fresu: tromba, flicorno, effetti /Daniele di Bonaventura: bandoneon INGRESSO € 20,00 In caso di pioggia il concerto si terrà al Teatro S. Domenico

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LUGLIO Caffè Verdi · via Cadorna, 4 13.00 · Jazz Lunch JAZZ ART ENSEMBLE Hotel Ponte di Rialto · via Cadorna, 5/7 18.30 · AperiJazz CHIARA BARCELLA QUARTET Caffè Verdi · via Cadorna, 4 21.30 · Evening Gig SIMONE DACLON TRIO Simone Daclon: pianoforte / Alex Orciari: contrabbasso / Roberto Paglieri: batteria


DOMENICA

17 16 SABATO

GIOVEDÌ

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LUGLIO

Caffè Verdi · via Cadorna, 4 13.00 · Jazz Lunch JAZZ ART ENSEMBLE

LUGLIO Istituto L. Folcioni · via Verdelli, 6 11.00 · Conversazioni Jazz INCONTRO CON MAURIZIO FRANCO “Louis Armstrong e l'invenzione del Jazz moderno: improvvisazione, concezione ritmica, uso della voce, personalità strumentistica attraverso ascolti e filmati storici” Caffè Verdi · via Cadorna, 4 13.00 · Jazz Lunch JAZZ ART ENSEMBLE Hotel Ponte di Rialto · via Cadorna, 5/7 18.30 · AperiJazz ALESSIA BERNARDINI QUARTET Caffè Verdi · via Cadorna, 4 21.30 · Evening Gig MARCO BIRRO TRIO Marco Birro: pianoforte / Alex Orciari: contrabbasso / Roberto Paglieri: batteria

VENERDÌ

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LUGLIO Istituto L. Folcioni · via Verdelli, 6 11.00 · Conversazioni Jazz INCONTRO CON MAURIZIO FRANCO “Duke Ellington e la composizione nel Jazz: forme complesse, suite, concerti sacri, contestualizzazione della scrittura nella pratica performativa attraverso ascolti e filmati” Caffè Verdi · via Cadorna, 4 13.00 · Jazz Lunch JAZZ ART ENSEMBLE Hotel Ponte di Rialto · via Cadorna, 5/7 18.30 · AperiJazz MARTA ARPINI & DAVIDE COPPO QUARTET Marta Arpini: voce / Davide Coppo:

chitarra / Marco Doldi: basso elettrico / Davide Moretti: batteria Piazza Duomo 21.00 · Concerto CINZIA RONCELLI QUINTET FEAT. MAX IONATA “SO IN LOVE TRIBUTO A COLE PORTER” Cinzia Roncelli: voce / Giovanni Mazzarino: arrangiamenti, pianoforte / Max Ionata: sax tenore / Marco Micheli: contrabbasso / Nicola Angelucci: batteria INGRESSO LIBERO Caffè Verdi · via Cadorna, 4 23.00 · Open Jam Session A cura di FRANCESCO ORIO TRIO Francesco Orio: pianoforte / Fabio Crespiatico: contrabbasso / Davide Bussoleni: batteria

Hotel Ponte di Rialto · via Cadorna, 5/7 18.30 · AperiJazz MARISA PENCI QUARTET Piazza Duomo 21.00 · Concerto JOHNNY O’NEAL TRIO “THE LEGENDARY JOHNNY O’NEAL” Johnny O’ Neal: pianoforte, voce / Luke Sellick: contrabbasso / Charles Goold: batteria Apre il concerto FOLCIONI JAZZLAB QUINTET condotto da Enzo Rocco INGRESSO LIBERO Caffè Verdi · via Cadorna, 4 23.00 · Open Jam Session A cura di FRANCESCO ORIO TRIO Francesco Orio: pianoforte / Fabio Crespiatico: contrabbasso / Davide Bussoleni: batteria

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LUGLIO

Caffè Verdi · via Cadorna, 4 13.00 · Jazz Lunch JAZZ ART ENSEMBLE Centro Culturale Sant'Agostino / Sala Agello · piazzetta Terni De Gregorj 18.30 · Mostra FINISSAGE:“JAZZ IS ART” Barcelona Cafè · via Matteotti, 10 18.30 · AperiJazz MARTINO VERCESI TRIO Martino Vercesi: chitarra / Luca Dell’Anna: organo Hammond / Roberto Paglieri: batteria Piazza Duomo 21.00 · Concerto ROSARIO BONACCORSO QUARTET “VIAGGIANDO” Rosario Bonaccorso: contrabbasso, voce / Dino Rubino: tromba, flicorno / Javier Girotto: sax soprano, quena, moxeño / Roberto Taufic: chitarra, cori Apre il concerto JAZZ ART ENSEMBLE condotto da Giovanni Mazzarino INGRESSO LIBERO


Il Jazz come

Genius Loci Crema Jazz Art vuole essere il festival della città, conservando quella libertà e quella indipendenza che contraddistinguono il movimento culturale denominato JAZZ, dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

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he cos’è un Festival? ”Una manifestazione che comprenda una pluralità di spettacoli, nell’ambito di un coerente progetto culturale, effettuato in un arco di tempo limitato e in un medesimo luogo”. Questa è la definizione fornita dal Dipartimento dello spettacolo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, sintesi chiara e assolutamente condivisa, ma non di certo esaustiva. È bene specificare e approfondire alcuni aspetti “chiave” e modelli di festival aggiungendo alla descrizione normativa, l’importante collegamento con il Turismo, l’incontro di discipline artistiche diverse, la valorizzazione del territorio. Ecco che allora il LUOGO e gli SPAZI diventano elementi fondamentali: il festival o una manifestazione culturale deve ricevere stimoli dal luogo dove si realizza; si deve instaurare un’importante relazione tra il luogo e il Festival (genius loci); approfondire e interpretare le tradizioni laddove esistono, altrimenti creare qualcosa che

possa identificare il luogo con il progetto. Gli Spazi devono essere individuati in un preciso collegamento con la valorizzazione della città sede del Festival, costituendo parte integrante del progetto artistico. Nei casi più riusciti e suggestivi di “Città – Festival”, questa integrazione costituisce uno dei fattori d’identità, se non il principale; nella percezione esterna, la Città può identificarsi con il Festival. Crema è un luogo naturalmente ideale per la realizzazione di progetti culturali. La struttura urbanistica del Cento Storico consente l’Arte dell’Incontro”. I luoghi d’interesse e i crocevia cittadini sono di certo protagonisti, e tutti gli spazi del festival si possono raggiungere a piedi. Per tale ragione, quest’anno - la seconda edizione del festival- si è voluto fortemente che il “Main Stage” fosse collocato nella meravigliosa e suggestiva Piazza Duomo,

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centro nevralgico del movimento cittadino, che dovrà rappresentare quella famosa arte dell’incontro che è la matrice prima di quel movimento culturale del XX° secolo chiamato Jazz. Ma nel secolo scorso altre espressioni artistiche hanno contribuito allo sviluppo culturale della comunità intellettuale nel mondo. Pertanto una manifestazione culturale dedicata alla Musica non può privarsi di questi importanti contributi rappresentati dalle arti figurative, pittoriche, fotografiche ed altro ancora. Mi sono sempre chiesto se sia possibile ricollegare la Musica Jazz, ad esempio, con le varie espressioni della pittura del ’900. Indubbiamente non è un’impresa facile: il Jazz è musica molto ritmica, vibrazioni, note più o meno veloci, personaggi, vite di uomini vissute, molte volte, in maniera tragica, raccontate, descritte, con l’ausilio di vari strumenti; il tutto però non avverrebbe se il musicista

non attingesse, o non avesse attinto, alla parte più profonda di sé: quell’“entità” che molti chiamano anima. In pittura, scultura, o altre discipline artistiche, si utilizzano supporti diversi, colori, pennelli, tele, terrecotte, bronzi, marmi etc., ma anche questi artisti attingono alla stessa “entità” chiamata anima che è nel profondo “pozzo” di loro stessi. Certamente il modo di rappresentazione fra il Jazz e la Pittura è completamente diverso: lì si usano i clarinetti, i sassofoni, i contrabbassi, etc., qui i colori, le prospettive, materiali diversi, il risultato finale però è il medesimo, sia il pittore che il musicista ricercano lo stesso obiettivo, la strada verso l’assoluto, il risultato finale poi sarà più o meno ottimale a seconda dei talenti di ognuno di essi. Ecco il motivo di “JAZZ ART”. Molti festival producono spettacoli, concerti e se si vuole anche eventi. Crema


Jazz Art è un festival che porta avanti progetti, idee, stimoli… Il progetto di un festival si concretizza in un insieme di relazioni: un festival non è la sede in cui un artista realizza i propri spettacoli, ma uno spazio di confronto. Uno dei principali temi di lavoro per la “direzione” di un festival consiste dunque nell’identificare i compagni di viaggio, nell’individuare idee, favorire il confronto, l’incontro, l’integrazione di forze! Aspetto che intendo sottolineare è che una manifestazione culturale a 360° gradi con un programma intenso, conferenze, incontri con protagonisti delle diverse discipline, letture e laboratori, didattica, mostre e spettacoli, esercita una grande attrazione presso un pubblico articolato sul piano generazionale, disposto a spostarsi e più numeroso di qualunque previsione. Crema Jazz Art vuole essere il festival della città, conservando quella libertà e indipendenza che contraddistingue il movimento culturale denominato JAZZ, dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO con la seguente motivazione: “strumento di sviluppo e crescita del dialogo interculturale volto alla tolleranza e alla comprensione reciproca. Un giudizio che vuole cogliere il potenziale di scambio, confronto e reciproco ascolto tra culture diverse insito nel jazz, una musica che supera le differenze di razza, religione, etnia o nazionalità… GIOVANNI MAZZARINO, Direttore Artistico del Crema Jazz Art Festival

Giovanni Mazzarino Foto: Paolo Galletta

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12/7 ore 21.30, CremArena

Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura

Si comincia In maggiore Un dialogo in musica nel segno degli strumenti ad aria e di un lirismo dagli aromi mediterranei. Protagonisti insieme alle voci corse del coro A Filetta del riuscito progetto “Mistico Mediterraneo” e dell’omonimo disco pubblicato di recente dalla ECM, Paolo Fresu e Daniele di Bonaventura si ritrovano qui nella dimensione più ristretta del duo ad aprire il cartellone del Crema Jazz Art Festival 2016, sul prestigioso palco del Cremarena.

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n incontro, quello fra il trombettista sardo e il bandoneonista marchigiano, ben rodato attraverso una decina di concerti, compreso quello in versione speciale dedicato a Corto Maltese, il

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famoso personaggio dei fumetti creato dal grande Hugo Pratt, che tanto successo riscosse qualche anno fa a Palazzo Grassi a Venezia (con l’ausilio di una mostra fotografica proiettata in tempo reale da Pino Ninfa).

Un concerto di grande effetto che vive di poesia, intimismo e di quelle piccole cose capaci di raccontare i colori dell’universo musicale contemporaneo. Ecumenicamente attratti dalla musica etnica, classica ed elet-


tronica, i due jazzisti si sono resi protagonisti, nel 2011, di un interessante progetto di contaminazione, affiancati dal celebre ensemble vocale corso A Filetta. Il risultato di questo riuscito ed affascinante viaggio musicale, che tocca corde ancestrali, è il disco «Mistico Mediterraneo», pubblicato dalla prestigiosa etichetta tedesca ECM. Questo duo è una sorta di estrazione poetica del magico interplay di quel progetto madre e che caratterizza ormai da tempo i loro sempre più frequenti incontri ormai divenuti un progetto originale e autonomo. Ciò li ha portati a registrare - proprio in duo - nuovo materiale musicale, uscito, ancora per le nobili produzioni ECM, nella primavera del 2015. Il racconto si dipana senza soluzione di continuità attraverso composizioni originali, improvvisazioni e melodie che fanno parte della memoria musicale di ciascuno di noi. Gli echi classici della cadenza d’apertura lasciano il posto alla

ninna nanna bretone che ha ispirato “Ton Kozh” di Fresu; l’orizzonte si allarga con un dolceamaro episodio latino-americano in cui alla malinconica “O Que Sera” di Chico Buarque de Hollanda si aggiunge sorprendentemente una coda basata sull’inno della resistenza cilena “El Pueblo Unido Jamas Sera Vencido”, quasi un preludio alla “Te Recuerdo Amanda” che seguirà: Fresu dimostra qui un infallibile istinto da improvvisatore nell’estrarre il succo fondamentale di un brano delineandone il profilo melodico con pochi tratti essenziali. Attraverso Brasile, Cile e l’Uruguay di “Se Va La Murga” di Jaime Roos il repertorio del disco gira, senza toccarla, attorno alla tradizione bandoneonistica argentina cui di Bonaventura, originariamente pianista, si è ispirato per l’adozione del suo nuovo strumento; “Te Recuerdo Amanda”, la canzone dedicata alla madre dal cantautore cileno Victor Jara, poi torturato e ucciso dai generali golpisti, ha

un particolare significato per il duo, essendo legata indissolubilmente al momento in cui l’hanno interpretata in Cile di fronte a oltre 6.000 persone che, dopo le prime note, si sono alzate silenziosamente in piedi, in omaggio a quello che è diventato una specie di inno nazionale ufficioso del Cile post-dittatura. Asciutta e non sentimentale l’evocazione di atmosfere quasi felliniane o addirittura del cinema “dei telefoni bianchi” della “Non Ti Scordar Di Me” (1935, Beniamino Gigli). “Apnea”, ancora di Fresu, colpisce per il titolo chiaramente in contraddizione per un disco in cui il respiro gioca una parte così importante, ed è ispirata all’omonimo drammatico romanzo di Lorenzo Amurri sul ritorno alla vita di un musicista che attraversa l’esperienza del coma dopo un gravissimo incidente sulle piste da sci. Il

tenero valzer della Bohéme di Giacomo Puccini “Quando m’en vo’ soletta per la via” esce dal teatro per tornare in sala da ballo, mentre il “Kyrie” composto da di Bonaventura rimanda alle atmosfere ieratiche del disco con il coro corso. Il brano originale di Fresu “In Maggiore” dà il titolo all’album e lo conclude con una serie di intervalli appunto maggiori, dal colore raramente usato nel jazz e rimandano all’atmosfera di apertura.

INTERI: 20,00 € · RIDOTTI: 14,00 € + PREVENDITA · POSTO UNICO APERTURA BIGLIETTERIA ORE 17.30 APERTURA CANCELLI ORE 20.30 PREVENDITA ONLINE: PREVENDITE IN CREMA: CAFFÈ VERDI, BARCELONA CAFÈ, NAIMA MUSIC STORE, FREAK MUSIC, LIBRERIE COOP, HOTEL PONTE DI RIALTO. IN CASO DI PIOGGIA IL CONCERTO SI TERRÀ AL TEATRO SAN DOMENICO.

Foto: Pino Ninfa

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15/7 ore 21.00, Piazza Duomo

Cinzia Roncelli

So in love with Cole Porter U

na delle cantanti più interessanti della scena Jazz nazionale, Cinzia Roncelli, venerdì 15 luglio salirà sul prestigioso palco del Crema Jazz Art Festival presentando un nuovo progetto musicale dedicato alla musica del grande compositore americano Cole Porter. Il repertorio, una selezione dei classici più amati del corpus porteriano, è stato arrangiato dal pianista e compositore Giovanni Mazzarino, con lei sul palco insieme a Marco Micheli al contrabbasso e Nicola Angelucci alla batteria. Special guest della formazione sarà il sassofonista Max Ionata, considerato uno dei maggiori sassofonisti italiani che in pochi anni ha conquistato l’approvazione di critica e pubblico riscuotendo sempre grandi successi in Italia e all’estero. L’abbiamo incontrata e ci siamo fatti raccontare dalla sua voce qualcosa in più sul progetto “So in Love”. “So in Love” è un tributo a uno degli autori-mito della storia della canzone americana. Quando e come è nato questo progetto? Il percorso creativo dei proget-

ti artistici nel Jazz, soprattutto quelli monografici, nasce con la frequentazione di un repertorio... Dopo tanti anni in “compagnia di Cole Porter” ho ritenuto fosse arrivato il momento di dedicargli un tributo cantando le sue composizioni, quelle che mi piacciono e che mi emozionano ... Qual è il suo approccio vocale e interpretativo alla musica di Porter? La melodia di Porter è talmente precisa, forte e autonoma che può essere largamente interpretata! Un grande compositore è tale quando la sua musica può essere cantata e suonata da tutti! Spesso e volentieri quest’aspetto viene frainteso considerando ciò che è raggiungibile in musica cosa semplice e banale! L’Arte è costituita da soli semafori verdi... favorire lo sviluppo alimenta il “fare artistico” e l’arte in senso lato, veicolo di crescita indiscusso. Per arrangiare questa importante antologia ha coinvolto Giovanni Mazzarino: in che cosa pensa che il suo apporto sia stato determinante nell’equilibrio fra canto e musica? Giovanni Mazzarino è uno

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di quei pochi musicisti che consentono lo sviluppo del fare artistico. Lui appartiene a quella categoria di musicisti che sta a servizio, ma con leadership. Uno di quelli che credono, con assoluta coscienza, nella forza della Musica e la propongono come immagine e visione, chiara e di grande comunicazione … Chi meglio di lui pertanto poteva affrontare la musica di Cole Porter? Al Crema Jazz Art Festival la vedremo sul palco con un gruppo di “all stars” del Jazz italiano, più un “featuring” d’eccezione: Max Ionata. Avete già avuto modo di lavorare insieme? Sono felice e onorata di poter condividere la musica con questi straordinari musicisti! Conosco bene Giovanni Mazzarino, Marco Micheli e Nicola Angelucci con i quali mi

Special guest

esibisco regolarmente! Max Ionata è un grande musicista che si aggiunge al gruppo apportando la sua qualità di interprete e solista, aumentando le possibilità espressive del progetto artistico! Porter è ed è stato un banco di prova per tutte le cantanti del mondo. Fra le “grandi” del passato e del presente, chi l’ha maggiormente influenzata o ispirata? Devo dire che tanti strumentisti e cantanti del passato, ma anche del presente, mi hanno aiutato a comprendere la forza della Musica, le sue logiche e le sue dinamiche! L’ascolto dei dischi costituisce una grande opportunità per migliorare un proprio sapere teorico; suonare con quelli più bravi di te completa la tua aspettativa... che se onesta non sarà mai disattesa...!

Max Ionata



16/7 ore 21.00, Piazza Duomo

The legendary

Johnny O’Neal Trio JOHNNY O’ NEAL PIANO AND VOICE, LUKE SELLICK BASSO, CHARLES GOOLD DRUMS

L

a storia di Johnny O Neal ricorda quella dei molti jazzmen usciti repentinamente di scena e in qualche caso riscoperti in età avanzata. Il suo caso non ha avuto la risonanza che ebbe il ritorno di Henry Grimes un decennio fa ma ha catalizzato comunque l’attenzione degli appassionati. Gran parte del merito va a Spike Wilner, il proprietario dello Smalls di New York, che ha più volte ospitato il pianista nel suo club, facendogli anche incidere questo lavoro il 16 giugno 2013. Nato a Detroit 58 anni fa, O’Neal ebbe un momento di notorietà nei primi anni ottanta, quando operava a New York collaborando con Clark Terry, i Jazz Messengers di Art Blakey, Ray Brown, Milt Jackson e suonando regolarmente al Blue Note. Lasciata la metropoli nel 1986, ha trascorso i decenni seguenti ad Atlanta, St. Louis e Detroit in condizioni sempre più precarie,

aggravate dall’aver contratto l’HIV nel 1998. Quando la sua esistenza sembrava ormai senza sbocchi (aveva anche perso l’assicurazione sanitaria) un gruppo di benefattori l’ha aiutato a ristabilirsi. Tornato a suonare a New York, il pianista ha scoperto che il pubblico apprezzava anche il suo stile vocale e ha iniziato così a cantare, accompagnandosi. Johnny O’ Neal è l’artista del momento. La sua tecnica è pregevole e il suo stile si pone in equilibrio tra il linguaggio bop e la tradizione dei pianisti d’anteguerra. In questo disco in trio (dove dà spazio alla vocalità polverosa, dalla bella tensione bluesy), si muove con eleganza evidenziando l’abilità di un consumato entertainer ma anche raffinato gusto armonico, fluidità melodica e tensione ritmica. I brani sono

tutti molto piacevoli: tra i pezzi esclusivamente strumentali spiccano il serrato “Sudan Blue” e il danzante “Uranus,” tra quelli vocali l’articolato “Blues for Sale.”

APRIRÀ IL CONCERTO L’ESIBIZIONE DEL FOLCIONI JAZZLAB QUINTET CONDOTTO DA ENZO ROCCO: PAOLA TEZZON, VIOLINO RICCARDO BIANCHI, TROMBA ANDREA MARCHESETTI, SAX TENORE ALESSANDRO CONFORTINI, CHITARRA ENRICO ZANINELLI, BATTERIA ENZO ROCCO, CONDUCTOR

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Concept: Gramazio adv. · MI | Design: Blue Cuckoo studio · BG

Kind of blue, in a silent way.

Luxury holidays in Sicily Staccate il tempo dallo stress, concentratevi sul vostro beat e immergetevi nel mood unico della Sicilia. La Casa del Jazz vi accoglie a Piazza Armerina a 7 km da Villa Romana del Casale, patrimonio dell’Unesco. L’Aeroporto di Comiso è a soli 73 km di distanza. A vostra disposizione lussuose Suite ispirate a leggendari jazzisti, disposte intorno a un rigoglioso giardino mediterraneo con piscina e terrazza solarium. Alcuni alloggi sono provvisti di terrazza o patio con vista sulla piscina o sul giardino. E se lo vorrete, potrete cenare nel nostro Home Restaurant, avvolti dall’atmosfera di un raffinato Jazz Club esclusivamente riservato a voi.

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La Casa del Jazz è un progetto


17/7 ore 21.00, Piazza Duomo

Rosario Bonaccorso

Viaggiando verso Crema

Foto: Paolo Galletta

L’innata forza della sua scrittura melodica e l’attraente forma canzone su cui da anni lavora continuano ad essere i punti di forza compositivi di Rosario Bonaccorso, che alla guida del suo nuovo quartetto ha inciso il cd “VIAGGIANDO”, 14 brani originali firmati di suo pugno, che ci fanno “viaggiare” da un’emozione all’altra, così come ci trasportano lievemente da un continente musicale all’altro, “… un Viaggio nei luoghi del Mondo e nei miei luoghi dell’Anima…” Il contrabbassista per la prima volta si presenta discograficamente anche in veste di cantante e autore dei testi, dando voce ad alcune tracce: Storto, My Faith, Mon Frere, Song For My Father… una sua passione, quella del cantare, che negli anni lo ha reso riconoscibile grazie a quel personale connubio stilistico tra la sua voce e la voce del suo strumento, che contraddistingue la sua identità musicale. Cosa rappresenta per te il viaggio? Il Viaggio mi appartiene, è nel mio DNA, sin dai miei ricordi di infanzia, legato in primis al rapporto con mio padre che era un grande viaggiatore, anzi un navigante, sui mari di tutto il mondo. Come scrivo anche nelle note del cd, da lui ho imparato a non aver paura di attraversare il mare, quel mare inteso metaforicamente come vivere la propria vita, anche con rischio, ma soprattutto con l’amore per una avventura continua. Col viaggio impariamo a crescere, dentro e fuori di noi. Viaggiando è il terzo ed ultimo cd della trilogia che ho scritto sul tema Viaggio. Il primo si chiamava Travel Notes, narrava in musica storie e appunti veramente scritti su un block notes di una vita, elaborati poi come fossero una carrellata fotografica dai tanti colori delle mie età. Il secondo è stato In Cammino, la storia

di un Cammino più spirituale, un viaggio tra interiorità dell’essere artista ed esteriorità dell’uomo, il nostro spirito di artista a confronto con la realtà della vita. Viaggiando chiude la trilogia, è di nuovo un vedere, anzi un osservare il viaggio, trasformando in musica ciò che mi appartiene in forma di memoria dei luoghi del mondo e dei luoghi dell’anima. Quest’album mi appartiene intimamente, perché è per la prima volta un’altra parte della mia espressione di artista, la mia voce prende forma, colore e parole su un cd. Un nuovo viaggio. In che modo hai scelto i compagni di viaggio per questo progetto? Volevo dare alla musica del cd Viaggiando colori nuovi e “profumi” diversi da quelli tracciati finora negli altri miei cd. Così ho pensato ad un suono diverso dal solito, addirittura senza pianoforte e senza batteria, poi ho chiamato al mio fianco tre

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persone speciali, tre artisti e soprattutto amici con cui avevo già condiviso tanta musica, vita ed amore per il palco, Fabrizio Bosso, Javier Girotto e Roberto Taufic. Ho voluto loro perché come me sono anime in movimento e sempre “alla ricerca”. I loro mondi interiori e le loro provenienze, anche geografiche, sono state fondamentali per mettere a fuoco i colori e le dinamiche di questo mio nuovo lavoro, che abbraccia Mediterraneo, Brasile e Argentina. Una tromba che ha il profumo d’Europa, un sassofono che urla la passione argentina e una malinconica chitarra che canta Brasile, il mio contrabbasso e la mia penna sono stati il pennello, per dipingere insieme a loro ciò che sento e vivo, i luoghi del mondo e la mia anima messa a nudo. Viaggiando per tanti anni nei meandri della tua musica, che cosa hai scoperto? Ho scoperto che, prima di

tutto, ho ancora tante cose da dire in musica. Da quando incido la mia musica (ho cominciato solo da otto anni a farlo, dopo oltre 70 cd come sideman) ho scoperto che scrivere è un’esigenza, suonarla e registrarla un dovere con noi stessi, e ancora che tutto questo vale solo se è il momento giusto, perché anni dopo è un’altra cosa. La musica è proprio come la vita, rappresentiamo la sua vita ed il suo cammino! Ho inoltre scoperto che, come narra un motto dei marinai di un tempo, “chi non naviga, non sa che cosa sia il timor di Dio.” E poi, la cosa più importante, viaggiando nella musica del Mondo, in tutta la meravigliosa musica del Mondo, ho scoperto che esiste una potenzialità enorme e non ancora utilizzata come si dovrebbe e come si potrebbe. In una visione poetica “Ho scoperto che c’è ancora tanto da... scoprire”, cioè che “Se” l’umanità amasse di più la musica e se la usasse di più per


Ascolto volentieri anche la mia musica, specialmente quando sono in una fase di creazione di un nuovo lavoro, mi aiuta molto essere da solo con lei, per esempio quando ascolto il provino di un nuovo brano, lo ascolto tante volte, per stimolare la mia creatività, ma anche il mio spirito altamente critico, perché sono severo con me stesso e con la mia musica; a volte la posso anche odiare, come succede con ciò che amo, vorrei dare il meglio per lei. I supporti? Non ne sono un grande fan, anche se utilizzo CD. No, non sono un fan della musica sul web, non ho mai scaricato un solo brano dalle app sul web e non metto la musica in chiavette USB, Forse sono all’antica, la musica me la porto nel cuore.

comunicare sentimenti veri, la musica sarebbe l’alleata migliore per vivere la nostra vita. Quando sei in viaggio, ami ascoltare musica? Anche la tua musica? O quest’ultima resta confinata nella tua mente e nei vari supporti (CD, chiavette ecc…)? Ascolto più musica quando viaggio in auto che quando sono a casa, quando viaggio da solo poi sono organizzatissimo e non vedo l’ora di ascoltare i cd che scelgo per il viaggio in programma e per la durata del viaggio. Sempre quando sono da solo amo ascoltare anche più volte un cd, anche se dire viaggiare da solo non è corretto: quando la musica mi piace mi sento immediatamente in compagnia, al mio fianco e dentro di me persone e milioni di emozioni, tutto in me. Viaggiare non mi stanca mai!

Partendo dalla costante ricerca stilistica e melodica che ha contraddistinto da sempre il suo lavoro, in Viaggiando Bonaccorso prende l’ascoltatore per mano e lo conduce nel proprio mondo interiore, nel quale l’elemento della scoperta e dell’esplorazione di terre lontane e quella del suo profondo personale si uniscono, restituendo un ritratto affascinante e ricco di sfaccettature dell’universo musicale del musicista. Viaggiando è un disco realizzato con ingredienti puri, essenziali, che sotto la guida di Rosario Bonaccorso danno vita a quel variegato mondo di emozioni, umanità, passioni e gioia che la sua musica sa donarci. Per il concerto che chiuderà il prestigioso cartellone del Crema Jazz Art Festival, Rosario Bonaccorso viaggerà insieme a grandi musicisti con cui, oltre all’avventura di questo ultimo lavoro discografico, ha condiviso innumerevoli emozioni sia sul palco della professione, sia su quello della vita: Dino Rubino alla tromba e flicorno (sul disco troviamo Fabrizio Bosso, n.d.r.), Roberto Taufic alla chitarra, Javier Girotto ai sassofoni.

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Sport Foto di Giuseppe Bianchessi GF Offanengo

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Siamo nel cuore di Crema Città Europea dello Sport 2016: tanto è stato fatto e molto è ancora da fare: il calendario degli eventi è ricco di iniziative! divano; da eventi che vedranno competere professionisti e campioni ad altre manifestazioni di carattere ludico e amatoriale.

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a nostra città e il nostro territorio sono tra i più attivi in tutta Italia a livello sportivo, per percentuale di atleti tesserati, per numero di società e di iniziative: il 2016 sta mettendo in mostra tutto questo patrimonio di eccellenze sportive cremasche, ma non solo. Crema Città Europea dello Sport 2016 significa favorire la pratica di base, aggregare e fare comunità, educare alla salute e a stili di vita sani, coltivando lo spirito di sacrificio e il rispetto delle regole. La volontà è quella di promuovere lo sport per tutti: dalla passione e dai grandi sogni dei bambini agli adulti sedentari e agli anziani, che coglieranno l’occasione per alzarsi dal

In questo anno, sport per tutti si traduce più che mani nell’aprire una finestra sulla disabilità: non è un mondo a parte, ma una parte del mondo. Si tratta di un universo speciale, in cui ognuno ha una sua peculiarità: che si tratti di disabilità intellettive o fisiche, dal baskin all’handbike, gli atleti disabili sono la più bella testimonianza di come lo sport possa essere non solo un’occasione di divertimento, ma anche un’opportunità di riscatto, di inclusione sociale e di competizione a pari livello.

programma la due-giorni del Torneo dei Comuni Cremaschi organizzato da Beach Volley Offanengo. I sandlovers del Cremasco si sfideranno nel torneo di beach volley 4x4 misto, che si giocherà in una cornice suggestiva come quella del centro storico: fantastico esempio di come portare lo sport in piazza e fare promozione tra la gente.

Per fare questo, Crema Città Europea dello Sport 2016 ha in programma oltre 200 eventi: da manifestazioni di carattere agonistico, si passa, ma anche a convegni e seminari, perché è fondamentale parlare di sport, facendo formazione ed educando. Nel weekend di sabato 16 e domenica 17 luglio sarà protagonista il beach volley: grande evento in Piazza Garibaldi, nel cuore di Crema, dove è in

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Giovanni Capelletti SCULTURE

CENTRO CULTURALE SANT’AGOSTINO / SALA AGELLO VERNISSAGE: SABATO 9 LUGLIO 2016, ORE 18.00 LA MOSTRA RESTERÀ APERTA DAL 9 AL 17 LUGLIO 2016 INGRESSO LIBERO

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al “fare musica” all’ascolto, dalla divulgazione dei suoi contenuti storico-culturali al racconto di come tutte le arti si siano sempre nutrite della meravigliosa complessità del Jazz: è questo il tema di Jazz is Art, l’apertura ufficiale che il Festival ha volutamente affidato non già a un concerto, ma a una mostra, per metterne in luce il concept incentrato sul connubio tra musica, arte, cultura, territorio. Ideata e curata da Valentina Gramazio dell’Associazione Non Solo Jazz, Jazz is Art propone i lavori di tre talentuosissimi artisti attivi nel cremasco: lo scultore Giovanni Capelletti, il fotografo Roberto

Gramignoli e il pittore Andrea Miragoli. Attraverso un’accurata selezione di alcune loro opere ispirate alla o dalla musica Jazz, il percorso espositivo narra il ruolo di questo movimento culturale come eccezionale generatore di contaminazioni tra espressioni artistiche solo apparentemente distanti e svela come elementi quali il ritmo, la perizia strumentale, l’intonazione, la creatività siano in realtà colori comuni che, posti sulla tavolozza emotiva, l’artista filtra poi attraverso la sua ispirazione e trasforma in arte, nella sua arte: che può essere suono, ma anche poesia, letteratura, pittura, fotografia, scultura…

CHISALÈ&ZINNI GUITAR DUO Jazz is Art, evento di apertura del Crema Jazz Art Festival, sarà impreziosito dal concerto di Stefano Chisalè e Saverio Zinni Guitar Duo, che proporranno un repertorio dedicato alla musica brasiliana, loro grande passione.

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N

ato nel 1962, si diploma all’istituto d’arte “Andrea Fantoni” di Bergamo, iniziando successivamente a lavorare nel settore legno, prima al fianco di artigiani, poi in un’industria del mobile contemporaneo, dove tuttora è responsabile di produzione. Nel 2004, per motivi di lavoro, trascorre un lungo periodo in Trentino Alto Adige, dove frequenta, presso l’istituto d’arte di Ortisei un corso di scultura lignea con i maestri del gruppo UNIKA. Si dedica alla scultura da oltre 25 anni partecipando a concorsi e sempre desideroso di confrontarsi con la critica per riceverne stimoli utili all’evoluzione del proprio stile. Nel 1991 assieme ad altri artisti del Cremasco fonda un gruppo artistico dal nome “I mille volti del legno”, insieme al quale organizza alcune mostre collettive.

Ha partecipato diverse volte al concorso d’arte scultura a Bergamo, sempre con lodevoli piazzamenti: 3° nel 1997, 3° nel 2005, 1° nel 2012 e 2013. Si è in oltre classificato 1° assoluto nel concorso ASAV di Seriate, nel 2015. La sua è una scultura prevalentemente astratta fatta con legno povero, sezionato e reso protagonista nella sua vista migliore, quella di testa con anelli di crescita che raccontano la vita dell’albero, assemblato e scolpito con aggiunte a volte di altri materiali quali ferro, alluminio, ottone, cemento. Le opere prendono forma in work in progress, spesso vengono “sbozzate” direttamente nei boschi: un processo creativo condizionato certamente dal suo background nel mondo del design, che mantiene però un rapporto vero e diretto con la materia prima, laddove nasce, cresce e si trasforma.


“Q

uesta mia passione, la fotografia, è con me fin dal’ adolescenza. Stregato dalla possibilità di congelare un attimo, un particolare che probabilmente sarebbe passato inosservato, inghiottito nel naturale scorrere del tempo e la possibilità di rivedere, studiare, ammirare e rivivere questo attimo. Amo particolarmente la fotografia classica, quella dei grandi maestri, i paesaggi di Ansel Adams con il suo bianco nero incredibile, i reportage di Salgado, Weston, e altri ancora. Mi interessa la fotografia schietta, su pellicola e in bianco nero, fatta di volumi, toni ed equilibri. La mia fotografia è lenta, meditata. Quando scatto ma anche quando sono in camera oscura,perdo la cognizione del tempo. Entro nel tempo per rubarne un frammento. I miei soggetti sono cose di tutti i giorni, scorci che sempre vediamo, la normalità. Usando un concetto di Ansel Adams

Roberto Gramignoli

Andrea Miragoli

FOTOGRAFIE

DIPINTI

che era anche musicista, un negativo fotografico è come uno spartito, ogni volta che lo ristampi è un'interpretazione differente dalle altre volte, impulsiva ma anche maturata. Questo trovo sia il legame tra le mie immagini e la musica. Emozioni e sensazioni interattive e complementari.” Roberto Gramignoli è nato a Crema nel 1972. Amante della fotografia fatta, vista e studiata. Ha collaborato con alcuni studi fotografici con servizi di fotografia industriale, fotografia sportiva, reportage, cerimonie ed altro. Pubblicazioni su riviste e libri nel settore naturalistico. Riproduzione di opere pittoriche e sculture antiche e moderne per la realizzazione di archivi e cataloghi. Premi e riconoscimenti in concorsi nazionali. Esposizioni personali e collettive. Oltre ad occuparsi di fotografia, lavora nel settore automazione.

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ndrea Miragoli nasce a Crema nel maggio del 1954. Diplomato come disegnatore, ha frequentato corsi di discipline pittoriche andando “a bottega” da artisti già affermati. La sua innata creatività si manifesta sin dalla giovane età: a soli otto anni già padroneggia la difficile tecnica della pittura a olio. Artista poliedrico, espande il suo talento anche dedicandosi alla musica, suo grande amore e fedele compagna di vita. Suona infatti il pianoforte e il basso attraversando vari generi musicali e collaborando con diverse formazioni, prediligendo il Jazz e la bossa nova. Non a caso, uno dei temi prediletti della sua pittura è proprio la ritrattistica di musicisti e l’invenzione di scene ispirate al mondo delle note, con personaggi dai tratti enigmatici immersi in partiture narrative dai tratti surreali. Partecipa a Milano all’Accademia Internazionale di San Marco di belle Arti sul tema “ Il surrealismo” salendo sul

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podio con i primi tre classificati al premio Paul Gauguin. Ha esposto in numerosi contesti militando tra gli Artisti Associati. La sua pittura è popolata di personaggi fantasiosi, metafisici con lineamenti e segni derivati da accurati studi fisiologici, richiamati in ambientazioni enigmatiche e viaggi ai confini della surrealtà. Le sue opere raccontano il suo percorso di vita attraverso visioni, ricordi e sogni che si avverano tra sfavillanti colori, immaginifici chiaroscuri e sapienti giochi di luci e ombre. Dal punto di vista esecutivo, le sue tele sono caratterizzate da una notevole complessità dovuta all’utilizzo di più particolari rilevanti nel dettaglio e nelle finiture. I lavori sono spesso di importanti dimensioni. Il critico Philippe Daverio trova le sue opere “suggestive, poetiche e appassionanti”.


11/7 ore 20.45, Istituto Folcioni

Claudio Sessa Foto: Magri

IMPROVVISO SINGOLARE In collaborazione con l’Associazione Caffè Letterario di Crema, un incontro con il saggista e critico del Corriere della Sera Claudio Sessa. Una serata nella splendida cornice dei chiostri dell’Istituto L. Folcioni.

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l Jazz Art Festival e l'Associazione Caffè Letterario propongono l’incontro con Claudio Sessa, firma prestigiosa del Corriere, docente universitario e storico del Jazz. A Crema, Claudio Sessa presenterà il suo più recente libro, "Improvviso Singolare - Un secolo di Jazz" e, dialogando insieme a Giovanni Mazzarino, si interrogherà sulla natura del jazz: è possibile, in questa musica dalle continue trasformazioni, rintracciare elementi comuni che permettano di riconoscerne la natura omogenea attraverso cent’anni di storia? Rappresenta ancora una forza vitale sulla scena

delle invenzioni artistiche contemporanee? L'incontro verrà introdotto da Paolo Gualandris, presidente del Caffè Letterario e moderato da Andrea Conta. Con il suo ultimo libro Improvviso singolare (Il Saggiatore) Claudio Sessa ci accompagna tra le stagioni, i protagonisti, i capolavori, le innovazioni di un secolo di jazz. La forza e l’originalità di questa musica risiedono nella sua capacità di trasformazione e di sintesi culturale, nel virtuoso intreccio tra familiare e ignoto, individualismo e ricerca collettiva, tradizioni e sperimentazioni,

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emozione e tecnologia, spontaneità e dimensione industriale. Per questo rappresenta forse la metafora artistica più sofisticata della società in cui oggi siamo immersi: fondendo il pensiero musicale africano e quello europeo in terra americana, è diventato un linguaggio universale, che ha modificato l’immaginario sonoro di tutto il pianeta. Sessa rievoca i tanti sviluppi che il jazz ha vissuto nella sua storia, aggiungendo all’interpretazione critica la guida all’ascolto di quasi duecento brani: un vivacissimo «raccontar la musica» che rifugge i tecnicismi, esaltando il ruolo dell’improvvisazione e il carisma di figure straordinarie (Armstrong, Morton, Goodman, Ellington, Young, Gillespie, Parker, Davis, Coltrane, Coleman, Ayler, Jarrett, Braxton e tanti

altri), ma anche l’importanza dell’equilibrio collettivo. Improvviso singolare è una panoramica completa e affascinante che non trascura la contemporaneità e riesce con cristallina sensibilità a cogliere i fili conduttori di un genere sempre pronto a superare se stesso.


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14 e 15/7 ore 11.00, Istituto Folcioni

L’importanza di essere

Franco

Torna al Crema Jazz Art Festival Maurizio Franco, uno fra i più autorevoli musicologi e storici del Jazz in Italia, fondatore, insieme a Enrico Intra, dell’Associazione Musica Oggi di Milano. Con il suo stile diretto e coinvolgente, sempre permeato da una sottile ironia, Maurizio Franco ci parlerà di due vere e proprie colonne della storia della musica: Duke Ellington e Louis Armstrong. L’idea di queste “lezioni” monografiche è nata durante un incontro fra il Professor Franco e Giovanni Mazzarino in cui i due ragionavano proprio sulla straordinaria evoluzione che il Jazz ha vissuto nel corso ormai di quasi un secolo di storia e su come questa evoluzione si sia manifestata nel mondo del Jazz di casa nostra. Una sorta di “punto della situazione” sfociato in un’intervista che il Direttore Artistico del Crema Jazz Art Festival ha fatto all’amico Maurizio e che riportiamo integralmente su queste pagine.

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he cos’è il Jazz oggi? E che cosa significa essere un jazzista? Il jazz è quello che è sempre stato, cioè un genere musicale “colto”in cui la performance e il dialogo tra i musicisti, cioè gli aspetti estemporanei del “qui e ora” del fare musica, sono il motore di un modo di pensare nel quale si incontrano componenti orali e scritte. Inoltre, è un genere che richiede ai musicisti di acquisire un suono personale e una concezione ritmica altrettanto personalizzata all’interno di un sistema complesso. Questi elementi definiscono una precisa estetica, sono l’identità stessa del jazz e non sono mai cambiati. Quello che cambia sono i materiali utilizzati dai musicisti, un tempo

esclusivamente americani, oggi provenienti anche da altre parti del pianeta e in grado di mantenere viva e sempre più ricca una musica basata sull’incontro culturale, sull’inclusione e non sull’esclusione. Essere jazzista significa tenere conto di quanto ho appena detto, non fermarsi sugli stili e le prassi del passato, ma applicare l’idea, l’estetica, in sostanza il modo di fare musica in ambito jazzistico alla realtà del nostro tempo. Quindi, muoversi con la massima libertà espressiva, essere curiosi e cercare sempre strade interessanti e in grado di rappresentare ciò che realmente siamo. Perché il Jazz fatica a trovare spazi nei media? Che cosa proporresti per ovviare a questo

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stato di fatto? Direi che è la cultura, e in particolare la musica, che fatica a trovare spazio nei media. O, meglio, in alcuni di questi perché la stampa quotidiana al jazz dà spazio e anche sul web non mancano certo riferimenti, blog, filmati e notizie relativi al jazz. Mancano invece nei media radiotelevisivi, quelli che un tempo mandavano in onda concerti, programmi divulgativi e altro legati alle musiche che possiamo definire “artistiche”, mentre oggi si occupano esclusivamente della musica classificabile come “industriale”, termine che rubo al mio grande amico Enrico Intra. Che cosa fare non lo so, anche perché prevedo spazi sempre più ridotti per la cultura e la

riflessione culturale in genere, con la conseguente e sempre più evidente emarginazione degli intellettuali, ormai ritenuti scomodi e obsoleti, persino convinti, come lo era Eco, che se hai passato la vita a studiare una o più materie potresti dire la tua con più autorevolezza di chi ne ha solo sentito parlare alla lontana. Che cosa significa oggi insegnare musica Jazz? I Conservatori sono in grado di formare, a prescindere dal talento, professionisti della musica in termini artisti e tecnico-musicali? È un tema delicato, anche perché le realtà d’eccellenza, in Italia, sono gli Istituti Pareggiati, come Siena Jazz e i nostri Civici Corsi di Jazz. I


Maurizio Franco Foto: Paolo Galletta

LE CONVERSAZIONI CON MAURIZIO FRANCO ISTITUTO MUSICALE L. FOLCIONI GIOVEDÌ 14 LUGLIO, ORE 11.00 Duke Ellington - La composizione nel jazz: forme complesse, suite, concerti sacri, contestualizzazione della scrittura nella pratica performativa attraverso ascolti e filmati. ISTITUTO MUSICALE L. FOLCIONI VENERDÌ 15 LUGLIO, ORE 11.00 Louis Armstrong e l’invenzione del jazz moderno: improvvisazione, concezione ritmica, uso della voce, personalità strumentistica attraverso ascolti e filmati storici.

Conservatori sono migliorati, ma bisogna fare distinzioni tra Istituto e Istituto, non sono tutti uguali. La strada intrapresa è però positiva, anche se il jazz avrebbe bisogno di dipartimenti dedicati e di un inquadramento corretto dei suoi docenti, trattati spesso come l’ultima ruota del carro. Rispetto alla musica classica siamo sempre una cenerentola. Il problema, comunque, è che si insegna il jazz in maniera troppo accademica, soprattutto proiettata verso gli stili degli anni cinquanta e parte di quelli del decennio successivo, cre-

ando una musica di repertorio, poco creativa. Invece, bisognerebbe affrontare tutte le prassi espressive del jazz, aprire la mente e insegnare in modo “jazzistico”, cioè “audiotattile”. La vera sfida è questa e spero che nei prossimi anni qualcosa, al riguardo, si possa fare. Quali sono i pilastri fondamentali per poter organizzare una proposta culturale traducendola in un “Festival Jazz”? Se esiste una regola, questa riguarda soprattutto la capacità di chi organizza di leggere la realtà in cui vive. Un operatore culturale, un vero direttore

artistico, e in Italia ce ne sono pochissimi, realizza ciò che manca senza adagiarsi nella ripetizione di quello che già esiste. Questo è il primo e più importante punto. Poi, ci vuole la competenza, cioè la capacità di allestire un cartellone che sappia valorizzare le migliori proposte. Magari, ma è solo una scelta di indirizzo del tutto personale, in maniera pluralistica, viaggiando attraverso le tendenze e le generazioni e con uno spazio particolare riservato ai giovani di valore. In Italia occorre anche tutelare i nostri musicisti e non cadere nel dilagante provincialismo che porta a privilegiare gli artisti americani. Tradurre tutto questo in un festival, che è ben diverso da una stagione di concerti e richiede una certa spettacolarità, può voler dire creare un efficace amalgama tra nomi noti, musicisti emergenti, progetti speciali in modo tale che nell’insieme ogni proposta rafforzi le altre per

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cerare un’organica unità, cioè dare identità a un festival. Quale deve essere il ruolo di un’Associazione Culturale che vuole fortemente incidere sul territorio proprio o in genere in ambito nazionale e/o internazionale? Dipende quali sono gli ambiti di cui ci si vuole occupare. Musica Oggi, per esempio, ha un’attività che spazia dalla didattica alla concertistica alla pubblicistica e quindi interviene in un ampio spettro di situazioni. In questo caso è importante avere un forte rapporto con le istituzioni, anzi: istituzionalizzarsi pur senza perdere autonomia. In genere, comunque, bisogna trovare prima di tutto un’identità riconoscibile, che è la condizione principale e primaria per poter avere un ruolo ed essere riconosciuti come parte di un sistema culturale, e poi, intorno a quella, intrecciare rapporti a livello locale, nazionale e internazionale.


dal 13 al 17/7, Istituto Folcioni

La didattica del Festival

Quando il Jazz fa scuola Anche quest’anno il Crema Jazz Art festival propone un importante appuntamento con la didattica, vero cuore pulsante di ogni Festival che non intenda essere una semplice rassegna di concerti, ma un laboratorio attivo di cultura, idee, incontri e anche -perché no?- scontri a tu per tu con lo spartito musicale e soprattutto con ciò che fa della musica Jazz quel che è davvero: il suo linguaggio!

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e Masterclass sono aperte a una selezione di giovani musicisti semi-professionisti e professionisti, già in possesso quindi delle conoscenze e dell’esperienza necessarie per confrontarsi con un programma che verte sull’approfondimento dell’armonia Jazz e della pratica della musica d’insieme attraverso lo studio di composizioni originali di Giovanni Mazzarino, il tutto finalizzato a un’esibizione collettiva sul main stage del festival in Piazza

Duomo, la sera di domenica 17 luglio: un gran finale di Festival per salutare quella che già si preannuncia una seconda edizione ricca di emozioni indimenticabili. ​ ’obiettivo dei Seminari L di Alta Specializzazione è quello di fornire ai musicisti un’esperienza intensa che, partendo dalla formazione didattica musicale, sconfini nella crescita artistica a 360°. Il concorso si rivolge

a tutti i musicisti di qualsiasi età e qualsiasi nazionalità fortemente interessati all’approfondimento dello studio della Musica Jazz e dei linguaggi limitrofi. A ospitare gli studenti e i docenti sarà quest’anno un luogo-simbolo a Crema quando si parla di musica, ossia l’Istituto Musicale L. Folcioni, una scuola con più di cento anni di storia e quindi una lunghissima tradizione nell’insegnamento della musica classica, leggera e anche Jazz.

Le lezioni si svolgeranno da mercoledì 13 a domenica 17 Luglio, dalle ore 14.30 alle ore 18.00. Ma non è tutto. Domenica mattina 17 luglio, all’indomani dell’esibizione sul main stage del Festival in Piazza Duomo, Johnny O’Neal terrà una special masterclass insieme al suo magnifico Trio. Fanno parte del "pacchetto didattica" anche le appassionanti conversazioni con due fra i più autorevoli studiosi e divulgatori italiani del Jazz, Claudio Sessa e Maurizio Franco in calendario per lunedì 11 luglio alle ore 21.00 (Sessa), giovedì 14 e venerdì 15 alle 11.00 (Franco).

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Tradizione, cultura e ospitalità

DISCOVERY CREMA si propone come una organizzazione al servizio del territorio Cremasco. Attraverso un ufficio già attivo rappresenterà una vetrina per le eccellenze locali e con un portale web, che presto sarà online, Discovery Crema, si occuperà della promozione di strutture ricettive e di pacchetti turistici. Sarà una piattaforma per la divulgazione di itinerari culturali, naturalistici ed enogastronomici e per la promozione di eventi e manifestazione L’iniziativa poggia le proprie basi su un nucleo fondante di ospitalità alberghiera di tre storiche realtà dell’accoglienza cremasca: l’Hotel Ponte di Rialto, L’Antica Hostelleria di San Bernardino e il nuovo Agri Hotel Crema, all’interno del Podere di Ombrianello.

COMUNICHIAMO E DIVULGHIAMO LA BELLEZZA CREMASCA Una missione tanto laboriosa quanto entusiasmante, che prevede un supporto dinamico alle attività del settore turistico e non solo, facendo conoscere, valorizzare e apprezzare Crema e la provincia di Cremona. Discovery Crema è il risultato di un grande lavoro di squadra che si basa sulla cooperazione e la collaborazione di più soggetti, accomunati dallo stesso obiettivo e dalla stessa passione per un

territorio ricco di storia e cultura che ha dato tanto ed ha ancora da offrire. La nostra forza è una struttura semplice e ben inserita sul territorio, con soggetti che mettono al servizio degli utenti specifiche competenze, con un programma di comunicazione rapido ed efficace, che sarà da supporto a chiunque voglia conoscere Il nostro territorio, sia per turismo, sia per business.

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dal 10 al 16/7, Hotel Ponte di Rialto

Un Ponte N verso il Jazz

ew entry fra i partner più importanti, e fra i luoghi speciali dove al Crema Jazz Festival accadono entusiasmanti “cose di Jazz”, è l’Hotel Ponte di Rialto, un indirizzo che a Crema è sinonimo di ospitalità di alto livello. Come nella tradizione dei più importanti Festival mondiali, ora anche il Crema Jazz Art trova nel Ponte di Rialto una struttura di riferimento, in grado di offrire quel connubio tra comfort, eleganza e servizio a quattro stelle, così importante per lo staff e per gli artisti impegnati sui vari palchi, che qui alloggeranno durante la Kermesse. L’elegante dehor dell’Hotel sarà teatro di ben cinque appuntamenti concertistici tutti dedicati alle voci Jazz!

Emanuela Ferrara

Si incomincia con una vera e propria novità, il Jazz Brunch di domenica 10 luglio. Alle ore 11 appuntamento con il Serena Ferrara Hammond Trio, composto da giovani e talentuosi musicisti guidati da una spigliatissima vocalist, che ci riporta alla tradizione attraverso un gusto moderno ed un sound deciso, dove l’aspetto ritmico ed improvvisativo diventano

TUTTI GLI APPUNTAMENTI JAZZ DELL’HOTEL PONTE DI RIALTO

canali fondamentali attraverso i quali far fluire la musica. Da mercoledì 13 a sabato 16 luglio, nel cuore della settimana festivaliera, spazio invece agli Aperitivi in Jazz! A partire dalle ore 18.30 (e fino alle 22!) sarà a disposizione degli ospiti un ricco buffet da gustare accompagnato da cocktail e bevande di ogni tipo. Protagoniste, oltre all’atmosfera raffinata dell’Hotel, le voci di tre vocalist che, insieme al trio di riferimento del Festival formato da Simone Daclon al pianoforte, Alex Orciari al contrabbasso e Roberto Paglieri alla batteria, percorreranno in lungo e in largo l’infinito repertorio proposto dal Great American Songbook, offrendo la propria interpretazione degli standard più amati, più cantati, più suonati della storia del Jazz: i loro nomi sono Chiara Barcella (mercoledì 13), Alessia Bernardini (giovedì 14), Marisa Penci (sabato 16). Venerdì 15 la rassegna darà voce anche al meglio del Jazz cremasco, con il concerto di Marta Arpini & Davide Coppo Quartet (Marta Arpini: voce / Davide Coppo: chitarra / Marco Doldi: basso elettrico / Davide Moretti: batteria).

Alex Orciari Roberto Paglieri

DOMENICA 10 LUGLIO ORE 11 - JAZZ BRUNCH Food con formula “all you can eat” & I° Drink: € 15,00 Vi attendono le squisitezze dolci e salate preparate dallo chef dell’Hotel… il brunch: un po’ colazione, un po’ pranzo… molto Jazz! 13, 14, 15, 16 LUGLIO ORE 18.30: APERITIVI IN JAZZ Food & I° Drink € 15,00 Un ricco buffet, cocktail e molto altro… ma soprattutto l’atmosfera inconfondibile del Jazz con il trio e le voci Jazz del Crema Jazz Art Festival!

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Il Jazz Cafè Ufficiale del

Tutti i giorni dal 13 al 17 luglio, ore 13.00 JAZZ LUNCH (musica jazz dal vivo, formazioni varie) Mercoledì 13 luglio, ore 21.30

Giovedì 14 luglio, ore 21.30

Venerdì 15 e sabato 16 luglio, ore 23.00

CONCERTO: SIMONE DACLON TRIO Simone Daclon, pianoforte Alex Orciari, contrabbasso Roberto Paglieri, batteria

CONCERTO: MARCO BIRRO TRIO (vincitore del Tony Scott Jazz Award 2015) Marco Birro, pianoforte Alex Orciari, contrabbasso Roberto Paglieri, batteria

OPEN JAM SESSION a cura di FRANCESCO ORIO TRIO Francesco Orio, pianoforte Fabio Crespiatico, contrabbasso Davide Bussoleni, batteria

Via Luigi Cadorna, 4 CREMA · Tel. 0373 80058

APERTI 7 GIORNI SU 7, DALLE 7.00 ALLE 2.00: COLAZIONI, PRANZI, APERITIVI, CENA, DOPOCENA ED EVENTI


dal 13 al 17/7, Caffè Verdi

Va’ Pensiero sull’ali… di un piano! Si conferma un partner ideale per condividere e rilanciare lo spirito frizzante e conviviale di questa seconda edizione del Crema Jazz Art Festival il Caffè Verdi di Crema, locale dalle mille identità, tutte accoglienti e positive.

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empre più attivo nella promozione della cultura musicale Jazz a Crema, il Verdi sarà nei giorni della Kermesse coinvolto a 360°! All’interno, nel pieno comfort climatico dell’aria condizionata, oppure nel raffinato dehor appena rinnovato con morbidi e colorati divani, al Verdi ogni momento diventa un’occasione speciale per scoprire la ricchezza della parola Jazz. Gli ormai classici Jazz Lunch, gli appuntamenti delle ore 13.00 con la sfiziosissima cucina estiva accompagnata dai live offerti dai musicisti del Festival. Gli studenti che frequentano la Masterclass di Giovanni Mazzarino, molti dei quali già Jazzisti semiprofessionisti, non resistono alla possibilità di fare musica insieme ai grossi nomi in cartellone, che si ritrovano qui al Verdi per la meritata pausa tra un sound check e un’intervista con la stampa. Del resto il pianoforte a coda residente nel locale per tutta la settimana è quasi come una calamita che attira la voglia di esibirsi, ma soprattutto di confrontarsi musicalmente e stare insieme agli altri, suggellando l’autentica natura del Jazz, che non ci stancheremo mai di ripeterlo, è l’arte dell’incontro!

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a la novità di quest’anno targata Caffè Verdi sono gli Evening Gig, i concerti serali, che arricchiscono il già succulento cartellone principale e il nutrito calendario di eventi collaterali (musicali e non):

Simone Daclon

Mercoledì 13 Luglio ore 21.30 SIMONE DACLON TRIO Simone Daclon: pianoforte Alex Orciari: contrabbasso Roberto Paglieri: batteria

Marco Birro

Giovedì 14 Luglio ore 21.30 MARCO BIRRO TRIO Marco Birro: pianoforte Alex Orciari: contrabbasso Roberto Paglieri: batteria Francesco Orio Foto: Paolo Galletta

OPEN JAM a cura di FRANCESCO ORIO TRIO Venerdì 15 e sabato 16 Luglio, al termine dei concerti in Piazza Duomo, tutti al Verdi per la Jam Session che quest’anno verrà condotta da uno dei più stimati tra i giovani musicisti lombardi. Francesco Orio: pianoforte Fabio Crespiatico: contrabbasso Davide Bussoleni: batteria

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9/7 ore 21.30, Cortile B&B San Clemente

Alessandro Usai Trio

Alla Corte del Jazz L a sera di sabato 9 Luglio In via Crocefissa di Rosa 3, laddove il corso prende il via verso il Duomo partendo dalla Porta Ombriano, il Crema Jazz Art Festival propone un concerto da non perdere, quello del chitarrista Alessandro Usai Trio. L’idea di utilizzare questo splendido spazio “privato” per un concerto Jazz nasce proprio dalla collaborazione tra la nostra organizzazione e il B&B San Clemente, uno degli indirizzi più charmant dell’accoglienza cremasca. Il cortile in questione è infatti l’ingresso della prestigiosa

struttura. Ma in via Crocifissa di Rosa a Crema c’è un’altra attività che a Crema è da sempre sinonimo di buona tavola e perfetta ospitalità: il Ristorante Pizzeria Speranza, che da 50 anni delizia i palati cremaschi e non solo con le sue specialità amalfitane.

all’ età di 6 anni si avvicina alla musica sotto la guida del padre. Milanese, talento precoce della chitarra, Usai è un nome presente in svariate rassegne e festival con diverse formazioni. Ha aperto i concerti di Jazz Legend quali Maceo Parker, Tower Of Power, Chaka Khan e Dee Dee Bridgewater. Nel

2009 vince il concorso “Giovani Talenti Jazz” della città di Treviglio. Nel 2010 vince il prestigioso concorso “Massimo Urbani” e l’ anno successivo il concorso “Chicco Bettinardi” 2011. A marzo presenta il disco “Blues Tale” con l’Alex Usai Blues Band al Blue Note di Milano registrando il sold-out.

Alessandro Usai Foto: Paolo Galletta

Completato da Alberto Gurrisi all’organo Hammond e Andrea Bruzzone alla batteria, il trio promette di regalarci una serata ad alto tasso di energia. Alessandro Usai nasce a Milano il 16 febbraio 1983 e

Via Suor Maria Crocefissa di Rosa, 4 26013 Crema CR Telefono: 0373 84702 Aperto da martedì a domenica dalle 12 alle 14.30 e dalle 18.30 alle 24.00 Chiuso il lunedì


B&B San Clemente Luxury Accommodation a Crema. L

uogo ideale per soggiorni e vacanze all’insegna dello slow living tipicamente italiano, Crema offre al viaggiatore una dimensione turistica ideale, grazie a una raffinata miscela di storia, cultura, relax, natura e alle importanti tradizioni enogastronomiche, il tutto a pochissima distanza da Milano. Il delizioso centro storico è raccolto intorno al Duomo, la cui prima edificazione risale al Secolo XI, con silenziose vie sulle quali si affacciano eleganti

È come avere in tasca le chiavi della città: a due passi da Porta Ombriano, uno dei due accessi principali del centro storico di Crema, il Boutique B&B San Clemente offre agli ospiti il piacere di vivere il proprio soggiorno da un punto di vista privilegiato. Affacciato sulla via XX Settembre, arteria principale del piccolo e signorile borgo antico, è un lussuoso palazzetto cielo-terra risalente al 1600, la cui recente ristrutturazione ha saputo rispettare il carattere storico, valorizzandone i pregevoli dettagli architettonici. Gli alloggi sono silenziosi e riservati e offrono quel rifugio confortevole e chic così ambito da chi ama entrare in contatto profondo con la rilassata quotidianità cremasca. Si accede alla struttura attraversando un ombroso cortile privato, che prelude ai raffinati interni delle Suite, dove affascina il mix di mobili d’epoca e arredi contemporanei, “pezzi” di design e opere

d’arte, con un occhio sempre attento non solo all’estetica e all’atmosfera, ma soprattutto alla massima comodità: letti ampi e confortevoli, sale da bagno riccamente accessoriate, comode poltrone e angoli relax, wi-fi, televisione, tea&coffee corner per corroboranti pause tra una passeggiata, una sessione di jogging sul fiume, o una visita al vicinissimo mercato dei fiori dei prodotti tipici. Al San Clemente ogni dettaglio riflette, con un raffinato equilibrio tra mood statunitense e carattere italiano, l’internazionalità dei padroni di casa e il loro desiderio di accogliere i propri ospiti nel calore intimo di una vera casa. Pochi passi più in là, il centro storico è teatro del passeggio e dello shopping, ma il più grande dei lussi resta il poter lasciare tutto fuori dalla porta o, ancor meglio, poterlo dominare dall’alto della magnifica terrazza panoramica incastonata fra i tetti. È in questa magnifica dimora che Arlene renderà indimenticabile la vostra vacanza nel cuore di quel piccolo gioiello chiamato Crema.

Via Suor Maria Crocefissa di Rosa, 3 26013 Crema (CR) · info@sanclementecrema.com · www.sanclementecrema.com


SORESINA

E’ con grande piacere che l’associazione White-Bird presenta il quarto “SORESINA JAZZ FEST”. Si parte giovedì 23 giugno alla Cantina del Teatro col gruppo di Gigi Cifarelli: il primo concerto di presentazione del festival, uno spettacolo trasversale e coinvolgente che vede come protagonista un autentico show man della musica. Entrando nel vivo, la proposta musicale parte il 30 giugno con un omaggio alle musiche di Ennio Morricone reduce del premio Oscar 2016, interpretato per noi da un quartetto eccezionale: Rosario Giuliani, Luciano Biondini, Enzo Pietropaoli, Michele Rabbia. Il concerto si terrà nello splendido cortile della Sala del Podestà e la presenza della fisarmonica di Biondini darà alla serata un’atmosfera davvero coinvolgente. La terza serata si svolgerà all’insegna del ritmo nel centro di Soresina, nella piazza Garibaldi, venerdì 01 luglio. Mauro Ottolini e l’ Orchestra “Ottovolante” composta da undici elementi renderanno omaggio alla grande musica italiana che dal dopoguerra fece ballare intere generazioni. Si chiude in bellezza tornando al Cortine della Sala del Podestà con un evento di richiamo internazionale : KIND OF BILL - “Bill Evans Sound” interpretato da Dado Moroni - Eddie Gomez - Joe La Barbera. Ci sarà grande attesa per l’interpretazione di Dado Moroni del repertorio di Bill Evans ma non di meno sarà l’interesse per l’ascolto dei due musicisti che davvero hanno condiviso l’esperienza musicale con l’enorme talento di Evans, scomparso ormai dal 1980. Non ultimo un presentatore d’eccezione, Massimo Villa, conduttore della trasmissione Jazz Book sulle onde di Lifegate Radio. L’associazione White Bird ringrazia per il supporto dato MED SERVICES in qualità di main sponsor e tutti coloro che hanno contribuito ad organizzare l’evento. Tutte le informazioni sono reperibili dal sito www.white-bird.it oppure scrivendo a info@white-bird.it

JAZZ FEST 2016

CANTINA DEL TEATRO, VIA VERDI, 6 SORESINA (CR) - TEL 0374 650092

23 --06

GIGI CIFARELLI & CO.

INGRESSO LIBERO

PRESENTAZIONE UFFICIALE DEL FESTIVAL CORTILE SALA DEL PODESTA’, VIA MATTEOTTI, 4 SORESINA (CR)

30 --06

CINEMA ITALIA omaggio a Ennio Morricone GIULIANI, BIONDINI, PIETROPAOLI, RABBIA

INGRESSO

€ 15

ROSARIO GIULIANI, sassofono ENZO PIETROPAOLI, contrabbasso LUCIANO BIONDINI, fisarmonica MICHELE RABBIA, batteria P.ZZA GARIBALDI, SORESINA (CR)

01 --07

MAURO OTTOLINI E "OTTOVOLANTE”

INGRESSO LIBERO

MAURO OTTOLINI, FRANK CAPILUPPI, PAOLO BIX DEGIULI , ENRICO PEDUZZI, STEVE MENATO, CORRADO TERZI, BEPPE "DON" CALAMOSCA, PETER CAZZANELLI, FRANZ BAZZANI, PAOLO MAPPA, ENRICO LAZZARINI

CORTILE SALA DEL PODESTA’, VIA MATTEOTTI, 4 SORESINA (CR)

KIND OF BILL - "Bill Evans Sound”

DADO MORONI - EDDIE GOMEZ - JOE LA BARBERA DADO MORONI, pianoforte

EDDIE GOMEZ, contrabbasso

INGRESSO

€ 15

JOE LA BARBERA, batteria

Inizio concerti ore 21.30 - apertura ore 19.30 Posti non numerati - disponibilita’ limitata I concerti si terranno all’aperto Per info e condizioni in caso di maltempo :www.white-bird.it ABBONAMENTO PER 2 CONCERTI € 25 PREVENDITA BIGLIETTI: PUNTO MONDADORI ( ex EDICOLE’) VIA IV NOVEMBRE - SORESINA - TEL 0374 344667 Organizzazione: Associazione White Bird : info@white-bird.it

O

www.white-bird.it MAIN SPONSOR

INFO

02 --07

i w


10 e 17/7 ore 18.30, Barcelona Cafè

AperiJazz al Barcelona Cafè: il Jazz sulla Rambla cremasca

B

envenuti nel regno di Marco Pistone, il barman più creativo del centro storico di Crema, che apre le sue porte a tutti coloro che cercano un’esperienza unica per il gusto ed il palato. Lo stile del Barcelona Cafè è ricercato e accoglie i suoi ospiti nella sua rivisitazione in

chiave moderna del design dei Cocktail bar americani degli anni ’50, l’atmosfera ideale per gli AperiJazz della domenica pomeriggio, i concerti organizzati in collaborazione con il Crema Jazz Art Festival. Gli appuntamenti musicali sono due, la domenica pomeriggio

alle 18.30, ora ideale per rilassarsi tra una conferenza, una visita alla mostra Jazz is Art e l’attesa degli eventi serali. Protagonisti saranno due giovani, ma già affermati musicisti con i loro gruppi: il contrabbassista Marco Rottoli e il chitarrista Martino Vercesi.

Marco Rottoli

Martino Vercesi

Domenica 10 Luglio alle ore 18.30

Domenica 17 Luglio alle ore 18.30

Marco Rottoli Trio

Martino Vercesi Trio

Marco Rottoli: contrabbasso

Martino Vercesi: chitarra Luca Dell’Anna: organo Hammond

Nicolò Ricci sax tenore Riccardo Chiaberta: batteria

Roberto Paglieri: batteria Foto: Michela Del Forno

Marco Rottoli comincia il suo percorso nella musica all’età di 16 anni, suonando la chitarra elettrica. A 20 scopre la musica jazz studiando con Garrison Fewell e Dario Faiella. Le linee del suo contrabbasso hanno incrociato la musica di molti musicisti: Stefano Bertoli, Vittorio Marinoni, Dudu Kouatè, Roberto Paglieri, Gianluca Di Ienno, Vittorio Sicbaldi, Riccardo Chiaberta, Giovanni Colombo, William Tononi, Dario Trapani, Biagio Coppa, Rudi Manzoli, Massimiliano Milesi, Tino Tracanna, Giovanni Falzone Contemporary Ensemble, Brig Aan Big Band, collettivo T. Monk, collettivo RES e numerosi altri.

Martino Vercesi ha iniziato lo studio della chitarra moderna con Sergio Giuffredi, proseguendo lo studio della chitarra classica con il m° Bruno Giuffredi e con il m° Andrea Dieci. Si è diplomato al Conservatorio “G. Verdi” di Milano nel 2002 con il massimo dei voti e la lode. Dopo il perfezionamento classico, ha approfondito la prassi dell’improvvisazione jazzistica e l’armonia nella musica jazz insieme con Gigi Cifarelli e Luca Meneghello. In quest’ambito ha collaborato con diversi musicisti di chiara fama nazionale. Il suo più recente lavoro discografico è “6 Haiku”, disco completamente originale ispirato alla peculiare forma della poesia giapponese secentesca, l’haiku, uscito nel 2015 per la Jazzy Records.

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9-17 Luglio 2016 // Centro Culturale Sant’Agostino / Sala Agello P.tta Terni De Gregorj · Crema Vernissage: sabato 9 luglio 2016, ore 18.00

Durante la serata si esibiranno Stefano Chisalè e Saverio Zinni Guitar Duo Evento di apertura del Crema Jazz Art Festival Ingresso libero

9-17 Luglio 2016 // Centro Culturale Sant’Agostino //Sala 9-17 Luglio 2016 // Centro Culturale Sant’Agostino SalaAgello Agello P.tta Terni De Gregorj · Crema P.tta Terni De Gregorj · Crema Vernissage: sabato 9 luglio 2016, ore 18.00 Vernissage: sabato 9 luglio 2016, ore 18.00

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Durante la serata si esibiranno Stefano Chisalè e Saverio Zinni Guitar Duo

Durante Evento la serata si esibiranno Stefano Chisalè e Saverio Zinni Guitar Duo di apertura del Crema Jazz Art Festival Ingresso libero Evento di apertura del Crema Jazz Art Festival Ingresso libero

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