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Analisi delle uova sgusciate in incubatoio

L'analisi dello sgusciato richiede l’apertura delle uova non schiuse (i morti nel guscio) per determinare in quale stadio di incubazione sia avvenuta la mortalità embrionale. La sgusciatura è utile per risolvere diversi problemi e individuare aree di miglioramento di schiusa.

Procedura

Per un’analisi di sgusciatura occorre identificare prima almeno cinque vassoi di incubazione e di schiusa per gruppo di riproduttori. I vassoi vanno scelti da diverse posizioni all’interno dell’incubatrice e va registrato il loro numero per vassoio. Alla speratura, aprire tutte le uova

tolte dai vassoi campione e identificare se si tratta di chiare o di embrione morto precocemente. Non riempite di nuovo i vassoi dopo la speratura. Durante le schiusa, andrebbe contato il numero di scarti e di uova rotte di ciascun vassoio campione e tutte le uova non schiuse andrebbero aperte. Il risultato va segnato su un foglio per facilitarne l’interpretazione; la mortalità va espressa come percentuale sulle uova incubate. Va anche registrato se gli scarti di schiusa sono sporchi o puliti, se i pulcini si trovano ancora in schiusa (ovvero soggetti bagnati sui vassoi) o se sono molto magri, poiché ciò fornisce una traccia sulla schiusa, se precoce o tardiva.

Ipotesi di valutazione dello stadio embrionale:

• infertile: nessun segno di sviluppo embrionale, albume chiaro, tuorlo giallo, con macchie bianche;

• morto a 1-2 giorni: presenza di un disco bianco inferiore a 1 cm nel tuorlo, l’albume può essere torbido, nessuna evidenza di vasi ematici;

• morto a 3-9 giorni: primi segni di vasi ematici sul tuorlo fino a embrione con margini e becco visibili, ma non punta di diamante (area bianca in cima al becco);

• morto a 10-15 giorni: punta di diamante visibile e prime piume;

• morto a 16-24 giorni: piume presenti fino allo stadio in cui l’embrione comincia a riassorbire il tuorlo e si muove in posizione di schiusa con la testa sotto l’ala destra;

• morto a 25-27 giorni: sacco vitellino riassorbito e posizione di schiusa con inizio di beccatura;

• morto in fase di beccatura: guscio beccato, ma embrione non fuoriuscito e morto;

• beccato e vivo: guscio beccato ed embrione vivo. Osservare se le membrane e piume sono secche o bagnate. Ciò indica se l’embrione aveva beccato da molto tempo il guscio, ma non è riuscito a emergere, oppure se si tratta di una schiusa tardiva.

Malposizionamenti embrionali:

• Tipo 1: testa tra le zampe (posizione normale fino al giorno 25).

• Tipo 2: testa verso la zona appuntita dell’uovo.

• Tipo 3: testa sotto l’ala sinistra.

• Tipo 4: testa rivolta lontano dalla camera d’aria (raro).

• Tipo 5: zampa sopra alla testa.

• Tipo 6: testa sopra l’ala sinistra.

Registrare anche qualsiasi altra anomalia, contaminazione e uova rotte. Un esempio di registrazione completa dei morti nell’uovo viene raffigurato nello schema di seguito dove ogni linea rappresenta un vassoio di schiusa.

Interpretazione dei risultati

I risultati dell’analisi delle uova difettose in schiusa vanno associati ad altre informazioni per avere un quadro globale che dovrebbe includere: registrazioni di schiusa, performance dei riproduttori, registrazioni sull’incubazione e relativi tempi di schiusa. In un buon gruppo la schiusa ha due periodi di mortalità embrionale: da 3 a 10 giorni e da 25 a 27, oltre alla fase di beccaggio. Una mortalità elevata in altre fasi di sviluppo non è normale.

Un’incidenza elevata della mortalità in uno stadio particolare di sviluppo può indicare un problema acuto durante l’incubazione, causato da problemi dell’incubatrice. Un problema cronico, come un leggero surriscaldamento, può comportare mortalità tardiva durante il processo di incubazione.

Anomalie embrionali specifiche possono essere associate a problemi particolari (nutrizionali, incubazione, tossine e malattie), ma è importante notare che le stesse anomalie possono essere il risultato di diversi problemi. Per esempio, la cataratta agli occhi è stata associata a temperature elevate di incubazione, presenza micotossine e carenza di vitamina E.

L’apertura delle uova di schiusa va sempre fatta confrontando i risultati positivi di altri gruppi, per capire cosa sia normale e cosa non lo sia.

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