ZR Magazine #44

1° LUIGI MUSSO HISTORIC GRAN PRIX

HISTORIC GRAN PRIX LUIGI MUSSO

7- 8 - 9 ottobre 2011

AUTODROMO e CITTà di IMOLA www.zrmag.com

V° ANNO ott.11

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ACTUALFOTO

“Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in abbonamento postale – D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Aut. n. C/RM/003/2010”

SPECIAL ISSUE

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giulio rizzo

Ed eccoci a fine anno. All’appello mancano ancora alcune gare e fra queste il 1° Luigi Musso Historic Gran Prix a cui abbiamo riservato gran parte di questo numero di Zona Rossa. Ed è proprio sul “mondo” delle Storiche che voglio ancora fermarmi.

L’HGP è un progetto valido e nonostante questa sia la prima edizione, il responso del pubblico e degli appassionati sembra superare ogni aspettativa.

Ancora una volta ci tengo a sottolineare come si cerchi di uscire dai soliti schemi, in questo caso abbinando una manifestazione dinamica alle classiche Fiere statiche. Insomma un po’ come era il Motor Show dei bei tempi. In Italia esistono alcune fiere dedicate al mondo delle storiche importanti con un seguito importante. In nessun caso tuttavia si ha la possibilità di provare ne di indossare casco e tuta e sgranchire la meccanica del proprio mezzo.

A memoria non ricordo un evento nazionale che sia simile al Luigi Musso. In questi mesi si è parlato di un Goodwood Italiano e per certi versi credo gli si avvicini molto. Spero, mi auguro, che tutti i presenti vogliano viverlo capendone la sua essenza tornado ad avvicinare questo nostro favoloso mondo alla realtà del luogo. Portando i motori in strada e riportando la gente in autodromo. E qui ecco tuttavia una anomalia tutta nostrana. Grazie alla fattiva collaborazione del Comune di Imola che ha aperto le sue due più belle piazze si ha la passibilità di effettuare le verifiche tecniche direttamente in città attraversandola proprio a bordo dei mezzi con cui si prenderà parte alle gare. Mentre gli stranieri presenti hanno accolto l’iniziativa con entusiasmo e faranno in modo di arrivare in autodromo anche mezza giornata prima pur di non perdere questa occasione, dagli italiani ecco una serie di scuse più

o meno originali per disertare le verifiche. Tuttavia è proprio il mondo delle Autostoriche quello che in questi anni di crisi è stato il più vitale. I suoi schieramenti sono sempre rimasti costanti nel numero e invidiati da molti. Quest’anno sono state apportate alcune modifiche ai Regolamenti per incentivarne ulteriormente la partecipazioni e altre ancora sono previste per il 2012. Per la prossima stagione è prevista infatti una nuova suddivisione dei Raggruppamenti con il 1° che sarà limitato al 1965 e non più al 1969, bypassando così una anomalia tutta nazionale. Per tutti poi gomme Dunlop specifiche per le autostoriche. L’obiettivo è ancora una volta omogeneizzare le normative nazionali a quelle di tutta Europa dove in pista continuano a scendere anche vetture dal prestigioso curriculum.

Ci arriveremo anche qui in Italia? Credo di si.

editore e redazione: Gruppo Peroni Race S.r.l. via Cardinal de Luca, 1 - 00196 Roma tel. 0645441335 fax 0645441336 (press@gruppoperoni.it) direttore editoriale: Sergio Peroni direttore responsabile: Giulio Rizzo collaboratori:

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www.zrmag.com SOMMARIO

Circuito: Circuito del Castello cittĂ di Teramo Anno: 1950 Pilota: Luigi Musso Foto: Actualfoto

piazza gramsci piazza matteotti

sabato 8 (sera) ESPOSIZIONE MOTO

venerdì 7 14.00-18.00 VERIFICHE SPORTIVE E TECNICHE

sabato 8 ESPOSIZIONE AUTO STAND ENOGASTRONOMICI 21.30 CONCERTO “è solo un Rock’n roll show”

- steve rogers band -

HOSPITALITY

GP RACE INGRESSO pubblico via f.lli rosselli (torre marlboro)

mostra mercato pellegrini classic solutions STAND

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biglietteria (€10 ingresso)

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AUTODROMO DI IMOLA 8 - 9 Ottobre 2011

Programma Provvisorio #2 aggiornato al 30 settembre 2011

VENERDì 7 Ottobre 2011 VERIFICHE SPORTIVE E TECNICHE 14.00 – 18.00 Esclusivamente Campionato Italiano Auto Storiche 1°/2°/3° Raggruppamento LE VERIFICHE VERRANNO EFFETTUATE P.ZZA MATTEOTTI – IMOLA Le vetture saranno scortate dall’autodromo alla piazza e viceversa su un percorso predefinito con staffette della Polizia Municipale SABATO 8 Ottobre 2011 VERIFICHE SPORTIVE E TECNICHE 09.00 – 11.30 ESCLUSIVAMENTE Challenge Formule Storiche/F.3 Historic/Trofeo Giunti - Supersports

PROVE LIBERE (a pagamento) 09.00 – 09.25 Storiche Turismo/GT 25’ 09.30 – 09.55 Challenge Formule Storiche/F.3 Historic Cup 25’ 10.05 – 10.30 Trofeo Ignazio Giunti/Supersports Cup 25’ 10.40 – 11.00 Giri in pista per auto riservati a Club, Registri e privati 20’ 11.10 – 11.35 Storiche Turismo/GT 25’ 11.45 – 12.05 Giri in pista per moto riservati a Club, Registri e privati 20’ 12.15 – 12.40 Storiche Turismo/GT 25’ 12.50 – 13.00 Parata Registro Fiat Alfa Romeo Lancia 13.00 – 13.15 Altre Parate QUALIFICHE 13.25 – 13.50 Challenge Formule Storiche 25’ 13.55 – 14.20 Trofeo Ignazio Giunti/Supersports Cup 25’ 14.30 – 15.00 Campionato Italiano Auto Storiche 2°/3° Ragg. Oltre 1600 30’ 15.05 – 15.25 Giri in pista per moto riservati a Club, Registri e privati 20’ 15.35 – 16.05 Campionato Italiano Auto Storiche 2°/3° Ragg. Fino a 1600 30’ 16.10 – 16.40 Campionato Italiano Auto Storiche 1° Raggruppamento 30’ 16.50 – 17.15 F.3 Historic Cup 30’ 17.30 – 17.55 Challenge Formule Storiche Gara 1 25’ 18.05 – 18.25 Giri in pista per auto riservati a Club, Registri e privati 20’ BRIEFING 14.30 Challenge Formule Storiche 15.00 Trofeo Ignazio Giunti/Supersport Cup 16.30 Storiche 2°/3° Raggruppamento 18.10 Storiche 1° Ragg./F.3 Historic Cup DOMENICA 9 Ottobre 2011 GARE 09.00 – 10.00 Campionato Italiano Auto Storiche 2°/3° Ragg. Fino a 1600 10.15 – 10.40 Trofeo Ignazio Giunti/Supersports Cup Gara 1 11.00 – 11.20 Giri in pista per auto riservati a Club, Registri e privati 11.40 – 12.05 Challenge Formule Storiche Gara 2 12.15 – 12.35 Giri in pista per moto riservati a Club, Registri e privati 12.40 – 12.55 Parata Registro Fiat Alfa Romeo Lancia 13.00 – 13.20 Giri in pista per moto riservati a Club, Registri e privati 13.40 – 14.05 F.3 Historic Cup 14.25 – 15.25 Campionato Italiano Auto Storiche 2°/3° Ragg oltre 1600 15.45 – 16.15 Campionato Italiano Auto Storiche 1° Ragg 16.25 – 16.45 Giri in pista per moto riservati a Club, Registri e privati 17.05 – 17.30 Trofeo Ignazio Giunti/Supersports Cup Gara 2 17.40 – 18.00 Giri in pista per auto riservati a Club, Registri e privati

ZR SPECIALE LUIGI MUSSO NEWS

60’ 25’ 20’ 25’ 20’ 15’ 20’ 25’ 60’ 30’ 20’ 25’ 20’

CALENDARIO

2 011

27 MAR. MONZA 17 APR. ADRIA 29 MAG. MUGELLO 12 GIU. RED BULL RING (A) 24 LUG. MISANO 25 SET. VARANO 09 OTT. IMOLA 23 OTT. VALLELUNGA

Luigi Musso

L’uomo Il nostro viaggio di avvicinamento al 1° Luigi Musso Historic Gran Prix e Revival Show parte dal personaggio, dall’uomo Luigi Musso.

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FOTO: ARCHIVIO TARASCHI

ato a Roma nel 1924 Lugi Musso fu l’ultimo pilota italiano della scuola post conflitto mondiale capace di primeggiare a livello internazionale. Raccolse l’eredità di Alberto Ascari e Castellotti e come loro condivise la precoce morte a seguito di un incidente stradale. I primi due morirono nel ’55 e nel ’57, lui solo un anno dopo, il 6 luglio 1958 nel Gran Premio di Francia. Musso rappresentava inoltre l’anima delle corse degli anni 50 quando in pista si sfidavano piloti, ma soprattutto uomini costretti a vincere anche solo per pagarsi i debiti.

Proprio come Musso, veloce in pista quanto amante della bella vita fuori dal paddock. Eclettico, lunatico, imprevedibile, professionista ma anche infantile. Tutto questo era Musso legato a doppio filo con i suoi vizi che si chiamavano

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fumo, gioco d’azzardo e ovviamente donne.

Nacque a Roma nel 1924 da famiglia benestante. Luigi era l'ultimo dei cinque fratelli (Luciano, Giuseppe, Elena e Matilde) ed era il più coccolato. Già adolescente, a 16 anni, la sua vita cambiò con l’improvvisa morte del padre, perdendo con lui anche un importante punto di riferimento.

Nel 1945, ancora senza patente, si comprò la sua prima auto, una Fiat Topolino ma fu nel 1947, quando suo fratello Giuseppe iniziò a correre con l'Alfa Romeo che Luigi capì quale sarebbe stato il suo futuro. In molti però vedevano in lui solo il classico rampollo di buona famiglia che cercava nelle competizioni il lustro di cui fregiarsi con le donne e gli amici. Niente di più sbagliato. Estremamente meticoloso, prima

ancora di poter correre in macchina, studiava attentamente tutti i tracciati interessandosi anche dei principi di dinamica fondamentali.

Era un calcolatore che difficilmente prendeva rischi. Proprio un rischio gli fu infatti fatale.

Il debutto fu con una Maserati e i risultati giunsero immediati guadagnando prestigio e soldi. Nel 1953 il titolo dI Campione Italiano Assoluto Sport classe 2000, l’anno dopo arrivò secondo alla Targa Florio su Maserati A6GCS e terzo alla Mille Miglia su Maserati A6GCS numero 500 con Augusta Zocca, nel 1954 fu primo al Gp di Pescara, e nel 1955 Campione Italiano Sport classe oltre 2000.

Nel 1954 il debutto in come pilota ufficiale della scuderia Maserati. Nonostante alcuni importanti successi (nel 1955 arriva terzo al Gp d'Olanda, dietro Fangio e Moss e battendo quello che sarà il suo amico-nemico più agguerrito: Eugenio Castellotti, che correva per la Scuderia di Maranello), ambiva alla “Rossa”. Qui si apre un’altra pagina della vita di Musso che riguarda la tormentata storia d’amore con la Ferrari e con il Drake.

Fra i due i rapporti non furono mai idilliaci con Musso che si sentiva spesso trascurato in favore dei compagni di squadra, e con il Drake che non condivideva i vizi del pilota romano. Il suo esordio fu comunque un successo. Nel 1956 ottenne la sua più bella vittoria nel Gran Premio d’Argentina. Sempre lo stesso anno si fermò all’ultimo gradino del podio nella Mille Miglia con la Ferrari 850 Monza numero 556. L’anno successivo si trovò in squadra con quattro campioni tutti accumunati poi dallo stesso tragico destino: Eugenio Castellotti, Alfonso Portago, Mike Hawthorn e Peter Collins. Proprio quest’an-

no qualcosa si ruppe con il Drake che non gradì il rifiuto di Musso di cedere la sua vettura a Fangio in occasione del GP Monza e lo retrocesse nel 1958 a terza guida dietro i rivali inglesi Hawthorn e Collins che per di più erano fra loro amici e sembra avessero accordi particolari per l’eguale suddivisione dei montepremi. Sempre nel 1957 altri due eventi segnarono la sua vita con la scomparsa di Castellotti e Portago. Neanche la vittoria alla 1000 Miglia di Buenos Aires e la celebrità che aveva raggiunto il suo massimo poterono rallegrarlo. Il ’58 iniziò così nel segno della voglia di riscatto di provare a se stesso, a Ferrari e a tutti gli altri che era il migliore. La stagione era iniziata nel modo migliore con due piazzamenti e la prima posizione Iridata. Il Gran premio di Francia

era alle porte e il montepremi di 15 milioni, il più alto della stagione era fondamentale per sanare la sua disastrosa gestione economica. Il 6 luglio di quell’anno era secondo dietro a Hawthorn, all’avvicinarsi del Muizone Curve, soprannominata Calvaire, Musso decise che doveva azzardare e fare quello che nessuno era mai riuscito a fare: percorrere in pieno la curva e così passare il rivale subito in uscita. A 34 anni Musso finisce rovinosamente fuori strada rimanendo gravemente ferito e poi morendo in ospedale per le ferite riportate alla testa. Per la prima volta sembra che prima di salire in macchina non avesse rispettato il suo rito scaramantico, quello di parlare con la sua compagna Fiamma Breschi. Un mese e due anni dopo lo seguirono in cielo anche Hawthorn e Collins. Fu proprio la Breschi, molti anni dopo, a far interessanti rivelazioni proprio sugli ultimi mesi di vita di Musso. Confermò il tacito accordo fra i piloti inglesi di dividere in parti uguali fra loro due i montepremi della stagione, l’assoluta necessità per Musso di aggiudicarsi il ricco montepremi ma soprattutto il suo malessere nel trovarsi a correre contro due rivali insieme invece che contro i singoli. Per di più Ferrari non fece nulla, al contrario inasprendo la rivalità fra i suoi piloti per costringerli sempre a spingere al massimo per la vittoria. Nonostante la morte del compagno di quadra i due inglesi furono visti dalla Breschi a fine giornata nel piazzale dell’albergo a festeggiare per la vittoria di Hawthorn bevendo birra e giocando a pallone. La morte di entrambi di li a poco fu per la Breschi un “sollievo”.

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Luigi Musso

Tutto ebbe inizio così L

’esordio di Musso non fu proprio memorabile. Nei primi mesi del 1950 il Giro di Sicilia vide (l’amaro) debutto di Luigi al volante della Patriarca-Giannini 750. Già dopo pochi metri dal via, alla prima curva, Musso sbagliò la frenata e toccò un monumento fermandosi. La macchina era tuttavia in grado di ripartire ma presto perdette la prima e la seconda marcia. Il resto della gara fu un calvario con alcune salite che furono persino affrontate in retromarcia. Niente traguardo tuttavia con la fine che giunse a causa di un ulteriore incidente a Trapani. L’occasione di rivincita non tardò ad arrivare.

Era il 10 aprile 1950, il lunedì di Pasqua c’era la Palermo-Monte Pellegrino una breve cronoscalata. Alla gara c’era anche il fratello al volante di una Ferrari ma soprattutto Tazio Nuvolari. Per il giovane Luigi un sorprendente 2° posto di classe, il primo

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piazzamento di una breve carriera ricca di affermazioni. Nello stesso anno, sempre con la stessa vettura prenderà parte ad tredici gare inclusa la Mille Miglia, cogliendo numerosi piazzamenti e le prime vittorie come al II Giro delle Calabrie e al Circuito di Posillipo. Nel 1951, sempre con la stessa vettura prenderà parte a ulteriori cinque gare prima di passare alla sua prima Ferrari, la 166 MM. La vettura, passata negli anni di mano in mano, adesso è di proprietà di un appassionato collezionista lombardo: Edoardo Tenconi. Completamente restaurata la vettura, grazie alla di-

sponibilità del suo proprietario, sarà ovviamente al Luigi Musso Historic Gran Prix, in bella mostra sotto l’hospitality del Gruppo Peroni Race.

LUIGI MUSSO PALMARES ANNO

GARA

AUTO

1950 2-3 aprile

X Giro di Sicilia (XXXIV T. Florio)

Patriarca-Giannini

1950 4 giugno

II coppa della Toscana

Patriarca- Giannini

24°

1950 8 ottobre

I circ. Modena

Patriarca- Giannini

3°

1951 1 aprile

XI Giro di Sicilia

Patriarca- Giannini

ritirato

1951 2 settembre

VI targa Vesuvio

Ferrari 166 MM

1952 3-4 maggio

XIX coppa Mille Miglia

Giaur- Giannini

ritirato

1953 25-26 aprile

XX Coppa Mille Miglia

Maserati A6GCS

ritirato

1953 14 maggio

1953 9 agosto

1953 13 settembre

XXXVII Targa Florio

Maserati A6GCS

11°

Circ. regg.calabria

Maserati

2°

Gran Premio d’ Italia

Maserati A6GCS

7°

1954 24 gennaio I Mil Kilometros Ciudad de Buenos Aires Maserati A6GCS

1954 4 aprile XIV Giro di Sicilia Maserati 2.0

6°

1954 1 maggio

XXI Coppa delle1000 miglia

Maserati A6GCS

3°

1954 16 maggio

G.P. Napoli

Maserati 2.0

1°

1954 30 maggio

Targa Florio

Maserati A6Gcs

2°

1954 6 giugno

giro dell’ Umbria

Maserati 2.0

2°

1954 20 giugno

Imola

Maserati A6GCS

3°

1954 25 luglio

10h messina

Maserati 2.0

1954 8 agosto

Senigallia

Maserati

1955 3 aprile

Giro di Sicilia

1955 30 aprile

1000 miglia

Maserati A6GCS

1955

NR. CLASS. ritirato

5°

4°

DNF 3°

Maserati 3.0

3° DNF

supercortemaggiore

Maserati 300 s

1°

1955 24 luglio

10h Messina

Maserati 300 s

DNF

1955 16 ottobre

XXXIX Targa Florio

Maserati 300 s

ritirato

1956 8 aprile

Giro di Sicilia

Ferrari 290 mm

1956 28-29 aprile

XXIII Mille Miglia

Ferrari 860 Monza

1956 30 settembre

III Gran Premio Shell

1956 21 ottobre

XIV G.P. di Roma

Osca Mt4

1957 27 gennaio

V G.P. Ciudad de Buenos Aires

Lancia Ferrari D50

29 maggio

DNF 3°

Osca Mt1500

G.P. d’ Italia

1958 2 febbraio

VI G.P. Ciudad de Buenos Aires

1958 29 giugno 1958 6 luglio

XVI G.P. de Monaco

7°

Ferrari 801

Ferrari 246

II 500 Miglia Trofeo dei Due Mondi

Ferrari 246 F1

Ferrari 412 MI

XLIV G.P. de l’Automobile Club de France Ferrari 246 F1

5°

1958 22 marzo Florida International G.P. of Endurance Ferrari 250 Testa Rossa

1958 11 maggio Targa Florio

Ferrari 250 Testa Rossa 1958 18 maggio

3°

1957 23 marzo I Florida International G.P. of endurance Ferrari 315 s

1957 14 luglio II G.P. de Reims Lancia Ferrari D50 1957 8 settembre

3°

1° 8° 3°

2°

1° 2° 3°

incidente mortale Al 10° giro

ZR SPECIALE LUIGI MUSSO

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foto: actualfoto

Luigi Musso

A

vendo vissuto Luigi Musso una vita tanto intensa quanto breve, non sono poi moltissime le notizie che si possono reperire. Il pilota romano nato nel luglio del 1924, morì all’età di soli 34 anni nel circuito di Reims (Francia).

La sitografia non dispone di un vario repertorio ma cliccando il suo nome balza all’ occhio HYPERLINK "http://www.aisastoryauto.it/" www.aisastoryauto.it, dove possiamo trovare la biografia completa del pilota. Il campione, che inizio a guidare quando ancora non possedeva la patente, viene dipinto come un uomo vizioso, amante del gioco d’azzardo e delle belle donne, con la sigaretta accesa sempre tra le dita.

Curiosando nel web si possono trovare diverse testimonianze di vita vissuta dell’ uomo Luigi Musso, da quella sentimentale con la fidanzata Fiamma che condivise con lui 4 anni, a quella più intima del collegio, che gli scalfì irrimediabilmente il carattere ( HYPERLINK "http://www. dellicarri.it/" www.dellicarri.it).

Per quanto riguarda il curriculum agonistico si possono ricordare tutti i successi del pilota romano sul sito HYPERLINK "http://www. cma43.com/" www.cma43.com, dagli esordi al Gran Premio d’ Italia alla guida di una Maserati, fino al Gran Premio di Francia, dove non sopravvisse alle ferite riportate in un incidente nella celebre Curva del Calvaire (circuito di Reims). Nell’analisi del Web non può di certo mancare Wikipedia. L’enciclopedia online, nella versione italiana, dedica a Luigi Musso una decine di righe sulla sua vita e dispone in una griglia tutte le gare disputate in F1.

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ZR SPECIALE LUIGI MUSSO

Sitografia

Bibliografia I

l libro principale che tratta di Luigi Musso si intitola “L’ultimo poeta”.

L'opera, firmata da Cesare De Agostini, è la prima biografia dedicata al pilota romano e si avvale del supporto di oltre 200 straordinarie immagini tratte

dalla collezione di famiglia e dai più prestigiosi archivi internazionali. Una coinvolgente rievocazione delle drammatiche vicende che videro protagonista l’affascinante pilota romano appartenente a quella schiera di giovani campioni italiani, che si distinsero nelle corse degli anni Cinquanta sia su vetture Sport sia in Formula. La biografia sicuramente più veritiera e intima è stata scritta da colei che fu la compagna di vita di Luigi Musso, Fiamma Breschi. Il romanzo è intitolato “Il Mio Ferrari” Ugo Mursia Editore , collana Quelli di Capo Horn,1998.

Un altro scrittore che ha trattato del valido pilota è Luca Delli Carri. Nel suo “ Gli Indisciplinati”, racconta le storie cinque giovani piloti della Ferrari persero la vita a bordo della loro auto mezzo secolo fa, in una manciata di anni compresa fra il 1957 e il 1959. Tra di loro appunto Luigi Musso.

Nel volume viene raccontata la sua vita quotidiana, così come l’ incidente che lo condusse alla morte, attraverso un’accademica ricostruzione del lato umano del pilota, e un investigazione sulle dinamiche di quella sciagura.

ZR SPECIALE LUIGI MUSSO

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foto: actualfoto

Luigi Musso

PAROLA ALL’ORGANIZZATORE Come nasce l’idea del Luigi Musso?

Da sempre sono un appassionato di auto, ancora di più del mondo delle auto storiche.

Per lavoro ovviamente sono sempre in giro per circuiti e fiere dove osservo, prendo spunto e mi confronto con gli altri appassionati. Proprio l’anno scorso ho realizzato di come una simile manifestazione mancasse dal panorama nazionale. In fondo abbiamo fra i costruttori più importanti al mondo, fra gli artigiani più qualificati e i preparatori più rinomati. Nulla poi da eccepire sugli impianti.

Perché intitolare questa manifestazione a Musso?

Pochi lo conoscono e io per primo sapevo solo sommariamente della sua vita e delle sue gesta. Mi sono documentato e me ne sono letteralmente innamorato. Ritengo che Luigi Musso rispecchi in maniera incredibile lo stereotipo del pilota degli anni ’50. Animato da una vera passione e in possesso di un talento fuori dal comune. Capace di arrivare ai vertici dell’automobilismo nazionale ma allo stesso tempo un uomo fragile e con le debolezze e i vizi di tutti i “comuni mortali”. Anche la sua tragica scomparsa è emblematica. Era spinto dalla voglia di dimostrare il suo valore ma anche da quella molto più materiale di mantenere il suo stile di vita.

Come mai la scelta di Imola?

La nuova gestione dell’impianto sta facendo davvero un ottimo lavoro per rilanciare definitivamente uno dei più bei tracciati al mondo.

L’Enzo è Dino Ferrari è poi al centro della Terra dei Motori. A pochi chilometri di distanza c’è la storia del nostro sport.

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ZR SPECIALE LUIGI MUSSO

Quali i rapporti con le istituzioni?

Sempre grazie alla gestione dell’Autodormo direi ottimi. Si è formata una bella squadra dove a prevalere è l’interesse per la riuscita della manifestazione. Stiamo lavorando ormai

da un anno a quest’evento e lo stesso Comune ha creduto fin da subito in questa iniziativa aprendo addirittura le porte della città come succede già nelle principali simili manifestazioni internazionali.

Un festival anche in piazza?

Proprio così. Sia venerdì che sabato il comune aprirà le sue più belle piazze a tutti i partecipanti del Luigi Musso. Venerdì ad esempio si terranno le verifiche tecniche con tutte le vetture iscritte nei vari campionati che, scortate dalla polizia municipale, attraverseranno la città per arrivare in piazza Matteotti e finite le verifiche effettueranno il percorso inverso. Un modo intelligente di avvicinare anche la cittadinanza alle vetture e di non rinchiuderle entro due cancelli. Simile iniziativa, questa volta per i collezionisti e gli appassionati sabato pomeriggio quando in piazza invece potranno entrare tutti i mezzi in esposizione nel weekend, in piazza dove saranno messe in piedi altre iniziative parallele.

Parliamo di mezzi. Auto e moto insieme?

Sì, e aggiungerei per la prima volta. Sono due facce della stessa passione per i motori. Gente che ci tiene a non “confondersi” ma che è animata dai medesimi interessi. Mi sarebbe piaciuto coinvolgere anche altri mezzi “storici” come aerei e barche. Ma anche in questo caso ci attrezzeremo.

Quale l’obiettivo da raggiungere già dalla prima edizione.

E’ un evento in cui credo molto. Mi piacerebbe non rimanesse il solo ma dall’interesse che sento e vedo sono sicuro non sarà così. Il primo obiettivo, quello di coinvolgere gli addetti ai lavori, l’ho già conseguito. Adesso cerchiamo di farlo diventare un punto fisso nell’agenda degli appassionati. L’anno prossimo sono convinto che il programma sarà ancora più vario e chissà che non possa anche durare di più. Ho in mente di riportare in Italia anche le F1 Storiche come ho già fatto anni fa. Come loro anche molte serie europee sono interessate all’evento.

LA PAROLA AL MARKETING

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rima di spiegare quali sono i motivi del successo dell’ HGP, chiariamo a chi si rivolge e quindi perchè riscuote così tanto successo. Anzitutto piace a tutti gli appassionati del motorismo d’epoca a due e quattro ruote, che per la prima volta in Italia si ritrovano, nello stesso fine settimana, a condividere passioni, interessi, esperienze e cultura per le “storiche”. L’HGP è anzitutto una manifestazione dinamica. Sfrutta l’autodromo e il relativo paddock per poter dar sfogo ai cavalli recuperando le sensazioni e il “sound” degli scarichi liberi spesso dimenticati nei raduni e nelle manifestazioni su strada. Per un appassionato collezionista, partecipare all’ HGP significa poter provare in pista i propri mezzi, fare un parata con il proprio club, assistere alle prove libere, alle qualifiche e alle gare dei campionati storici in programma. Ma anche passeggiare nel mercato accessori, ricambi e abbigliamento, alla ricerca del particolare o pezzo mancante, oppure esporre nell’ area “mostra scambio” i propri mezzi, nella speranza di venderli o alla ricerca dell’occasione da scambiare. La collaborazione con il Comune di Imola tra l’altro permette già dal venerdì pomeriggio di poter percorrere, anche con vetture e moto non immatricolate, le strade cittadine dall’ autodromo fino alla piazza del Comune, per lo svolgimento delle verifiche tecniche e sportive. Sempre in città il sabato pomeriggio e la sera sono previsti stand enogastronomici, esposizione di auto e moto d’epoca. Non poteva mancare infine il concerto della “Steve Rogers Band”, il gruppo di Vasco Rossi, tra l’altro con Marco Lucchinelli ospite d’onore sul palco. Si è creato così un solido legame promozionale tra la pista e la città, tra gli appassionati e la cittadinanza, a tutto beneficio della cultura motoristica d’epoca. Quando abbiamo definito questo evento il “Goodwood italiano in terra di romagna” non pensavamo di riuscire a soddisfare tante aspettative, dei Club, dei Registri di Marca, dei collezionisti, degli espositori e commercianti e più in generale di tutti coloro che vivono la passione per il motorismo sportivo e non. Ma soprattutto di tutte quelle aziende che con i loro prodotti puntano allo stile di vita “Classic & Heritage” sempre più di tendenza e di moda. Insomma un’ offerta senza eguali il cui successo, seppur alla sua prima edizione.

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a cura di: giulio rizzo. foto: actualfoto

Luigi Musso

il programma

agonistico

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ZR SPECIALE PROTAGONISTI LUIGI MUSSO

A

l 1° Luigi Musso Historic Gran Prix non mancheranno le competizioni in pista. A potersi sfidare saranno le

auto del Campionato Italiano Autostoriche, le vetture Sport storiche del Trofeo Ignazio Giunti, e le monoposto della Challenge Formule Storiche e della F3 Historic Cup. Per il Tricolore Autostoriche, quella di Imola sarà la settima prova stagionale. Come già nelle passate stagioni, si pre-

vede il tutto esaurito e schieramenti pieni per le tre gare in programma. Tutti gli iscritti saranno, come di consueto quest’anno, divisi in tre schieramenti. Il primo sarà riservato alle vetture di costruzione fino al 1969 e incluse nel 1° Raggruppamento. Per loro la formula di gara prevede una singola

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prova da trenta minuti. All’interno di questo schieramento sono attese anche le Alfa Romeo Giulietta dell’omonimo Trofeo. Tutti gli altri concorrenti saranno invece divisi in base alle cilindrate delle vetture in fino e oltre 1600cc.

Sulla consueta distanza dei sessanta minuti la singola gara prevista per ciascun schieramento. In pista si potranno osservare, oltre alla nutrita pletora di Porsche 911 protagoniste della Serie, anche una o due 935 oltre a marchi come Jaguar, Lotus, Bmw, Ferrari, Alfa Romeo, Lancia, Fiat, De Tomaso.

Il Luigi Musso rappresenterà la prova conclusiva del Challenge Formule Storiche. Quarta prova 2011 sarà decisiva ai fini dell’assegnazione del titolo. Due in questo caso le gare previste con oltre dieci marchi rappresentati. In pista sono ammesse le Formula Junior di motore 1000cc con Tonetti, Bardolini,

Gelmini, Taraschi, Tacconi fra i piloti attesi protagonisti.

Per gli appassionati delle monoposto storiche in pista anche la F3 Historic Cup per tutte le F3 di costruzione antecedente il 1972. Anche in questo caso molteplici i marchi attesi per una singola prova sprint da trenta minuti.

Nell’offerta agonistica non potevano mancare le vetture Sport e per l’occasione

il Trofeo Ignazio Giunti ospiterà, sullo stesso schieramento, anche le simili vetture della serie europea SuperSports Cup. Una occasione unica per vedere correre in Italia anche Sport e Barchette dal passato glorioso. Partenze lanciate, due gare da 25 minuti e vetture dalle notevoli prestazioni gli ingredienti per una prova spettacolare.

Ferrari,

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a cura di: giulio rizzo.

U

na manifestazione internazionale come il 1° Luigi Musso Historic Gran Prix necessitava anche di una zona dedicata a mostra scambio e alla esposizione di prodotti.

IN quest’ottica è da intendersi l’accordo fra il Gruppo Peroni Race e la Pellegrini Classic Solutions. Si tratta di un accordo strategico fra il primo organizzatore di competizioni storiche in Italia e la società di riferimento a livello nazionale e internazionale per l’organizzazione di mostre scambio che sarà così l’unico referente dell' edizione 2011 dell' Historic Gran Prix all' interno dell' Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.

Un'accurata selezione di oltre cento espositori, al coperto e presso il paddock, permetterà al pubblico e agli appassionati di trovare il ricambio giusto, la documentazione e i manuali delle migliori auto e moto d'epoca, ma anche gli accessori e l'abbigliamento delle più famose griffe vintage per una offerta davvero a 360°.

Pellegrini Classic Solutions e Gruppo Peroni suggellano un accordo per creare valore aggiunto al primo Revival Show in terra di Romagna e in Italia, il Goodwood italiano dedicato contemporaneamente alle auto e moto d'epoca. Non solo gare, parate e giri in pista per gli appassionati sportivi e amatoriali, ma anche mostra e

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mercato scambio, raduni di Club e Registri nazionali dei principali marchi che hanno fatto la storia dell' automobilismo nazionale e straniero, per un evento che già si configura e viene definito tra gli addetti ai lavori, il più importante show dedicato al motorismo d'epoca.

Gli espositori avranno modo di allestire i propri spazi già dalla giornata del venerdì offrendo così al pubblico presente in entrambi i giorni della manifestazione un paddock sempre pieno. Per la massima visibilità l’area dedicata agli espositori sarà all’interno del paddock in prossimità dell’ingresso della torre Marlboro.

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a cura di: giulio rizzo.

La città apre le sue piazze F

in dalla nascita dell’idea di un festival dei motori tutto italiano, l’organizzatore dell’evento, il Gruppo Peroni Race, ha voluto coinvolgere le istituzioni locali chiave del successo di qualsiasi manifestazione.

Non a caso la scelta è ricaduta proprio sull’Enzo e Dino Ferrari, cuore della terra dei motori e dalla lunga esperienza in campo internazionale, elementi legati alla volontà della nuova gestione dell’impianto e delle istituzioni pubbliche locali di rilanciare definitivamente Imola.

La fattiva collaborazione del Comune di Imola ha permesso di allargare l’evento a tutta la cittadinanza aprendo le sue due principali piazze a tutti gli appassionati. Per la prima volta in Italia tutte le verifiche tecniche, in programma il pomeriggio del venerdì, si svolgeranno nella centrale piazza

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ZR SPECIALE LUIGI MUSSO

Matteotti con le auto impegnate nelle competizioni scortate dalla Polizia Municipale dall’Autodromo alla piazza per le vie della città momentaneamente chiuse al traffico. Una ulteriore occasione per gli appassionati e per la cittadinanza di poter vedere da vicino alcuni esemplari davvero unici.

Piazza Matteotti sarà “aperta” al pubblico anche sabato pomeriggio quando in piazza arriveranno le vetture storiche dei numerosi Registri, Club, appassionati coinvolti. Punto di riferimento per le quattro ruote, sarà possibile vedere da vicino tutte le vetture presenti e conoscerne la storia parlandone con i rispettivi proprietari.

Analoga iniziativa per le due ruote , sarà organizzata in piazza Gramsci dove sempre tutti gli espositori, collezionisti, membri di club e registri parcheggeranno le proprio motociclette

d’epoca. Come già anticipato sul numero di settembre, in entrambe le piazze la Società Turismo Area Imolese organizzerà degli stand gastronomici “Antichi Sapori” dove coinvolgendo alcune realtà locali, si potranno gustare i prodotti tipici dell’enogastronomia locale. Sempre nella serata di sabato, una serie di ristoranti consorziati offriranno poi agevolazioni e sconti a tutti i possessori di pass ingresso Autodromo validi per il weekend. Il clou della festa ancora una volta in piazza Matteotti quando, dopo cena, si esibirà la band di Vasco Rossi.

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a cura di: giulio rizzo. foto: archivio registri

I Registri FIAT, Alfa e Lancia insieme al Musso A

ppassionati e collezionisti dei marchi FIAT, Lancia e Alfa Romeo tutti insieme riuniti tramite i loro Registri Storici. Il Luigi Musso è anche una occasione di incontro fra chi condivide la stessa passione per un marchio e per chi, come dicono gli stessi statuti dei Registri “si propone, attraverso il reperimento, la catalogazione, la conservazione ed il restauro, di suscitare interesse verso le automobili del passato”. Anche in questo caso se per i partecipanti l’evento è l’occasione di passare un weekend in compagnia di amici e della propria automobile, per tutti c’è la possibilità di far ammirare i propri mezzi al pubblico e di condividere con loro la storia del modello e quella specifica della vettura. Per i Registri ci sarà infatti un’area dedicata nel paddock dove, anche visivamente, sarà possibile avere una visione d’insieme. Per tutti i Registri come per i club anche l’occasione unica delle parate in pista dove tutti coloro che lo vorranno, potranno effettuare dei giri in pista dietro ad una vet-

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SPECIALE LUIGI MUSSO ZR CAMPIONATI

tura staffetta. Sempre per chi vorrà, sabato sera, piazza Matteotti, la principale di Imola, sarà aperta alle autovetture del Luigi Musso.

Un modo per portare le auto d’epoca direttamente in città e avvicinare un pubblico sempre più vasto a questo mondo. Oltre settanta le vetture complessive attese suddivise fra i tre marchi.

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a cura di: giulio rizzo. foto: archivio registri

Registro Italiano

Austin Healey E

’ un marchio poco conosciuto in Italia ma l’entusiasmo e l’affetto che i suoi appassionati hanno non è certo da meno rispetto a quelli che hanno a cuore marchi più blasonati. Parliamo dell’ Austin Healey il cui Registro Ufficiale sarà anche presente. Il marchio risale al 1952 quando gli inglesi Leonard Lord della Austin Motor Company (parte della British Motor Corporation) e Donald Healey diedero vita ad una joint venture con un accordo ventennale. Proprio vent’anni dopo sarebbe stata prodotta l’ultima auto con lo stesso Healey che lasciò la società quattro anni prima quando la BMC, già fusasi con la Jaguar per formare la British Motor Holdings, venne assorbita dalla British Leyland.

Il marchio Austin-Healey è attualmente di proprietà della Nanjing Automobile Corporation, che ha acquistato il Gruppo MG Rover (successore della BMH), fallito nel 2005.

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SPECIALE LUIGI MUSSO ZR CAMPIONATI

Dopo che Donald Healey vendette la sua impresa originaria, la Donald Healey Motor Company, fu registrato un nuovo marchio, Healey Automobile Consultants, di proprietà della famiglia Healey fino al 2005, quando è stato acquistato dalla

HFI Automotive.

A Imola sono attese oltre dodici di queste vetture in rappresentanza di tutta la produzione del Marchio.

Dal Rinascimento ad oggi I

l Club “Officina Ferrarese del Motorismo Storico” è stato fondato il 1° Marzo 1986 da un gruppo di amici accomunati da una grande passione per i veicoli storici. Il nome “Officina Ferrarese” fu una scelta particolarmente felice, consona al carattere specifico del Club perché richiama alla mente la bottega artigiana dove si riparano e mettono a punto le auto e anche per un sottinteso riferimento storico ad un periodo artistico particolarmente fecondo della città.

“Officina ferrarese” era infatti il nome attribuito alla scuola pittorica ferrarese del XV secolo che ebbe come primo capostipite Cosmè Tura e che annoverò altri grandi artisti rinascimentali quali Ercole de Roberti, Francesco del Cossa, Benvenuto Tisi

da Garofalo, Dosso Dossi ed altri ancora. Il Club è senza alcuna finalità di lucro e, come recita l’art. 3 dello Statuto, ha lo scopo di: rappresentare e tutelare in ambito provinciale gli interessi generali dell’Automobilismo e Motociclismo Storico, favorire la ricerca e l’acquisto, il restauro, la conservazione di veicoli a motore di interesse storico e collezionistico, promuovere, organiz-

zare e regolamentare manifestazioni con la partecipazione di tali veicoli, promuovere lo scambio di rapporti e favorire l’estensione di attività culturali, sportive, ricreative tra i sodalizi affini e facilitare la partecipazione dei soci alle manifestazioni organizzate nell’ambito del campo di interessi del Club.

I soci del Club Officina Ferrarese del Motorismo Storico risultano possessori di circa 850 autovetture e di circa 85 motocicli. Riportarle tutte, alla fine, potrebbe dare una sensazione di arida elencazione, forse noiosa anche per l’appassionato più attento e curioso. Le più belle saranno tuttavia presenti nel paddock di Imola in modo tale che ciascun appassionato possa interessarsi al modello che più interessa.

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a cura di: giulio rizzo.

Vespe e Lambrette invadono il

Luigi Musso S

ono forse fra le moto made in Italy più famose al mondo. Simbolo di libertà e status symbol per molte generazioni le Vespe e le Lambretta si sono spartite il mercato dando vita anche ad una accesa, pluriennale, rivalità. Al 1° Luigi Musso saranno fianco a fianco grazie al Vespa Club Imola che porterà all’Enzo e Dino Ferrari oltre duecento due ruote. Tutti i loro possessori avranno un’area a loro dedicata del paddock dove potranno rispondere alle domande dei curiosi, esibire i propri mezzi e soprattutto passare un fine settimana in compagnia dei propri amici. Per tutti la parata in pista che nello specifico è in programma per la giornata di domenica. Tutta la storia dei due marchi sarà dunque virtualmente ripercorsa proprio attraverso i modelli presenti con alcuni esemplari rari decisamente rari e per questo imperdibili.

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L’artigiano Segoni

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ecisamente una rarità nel panorama anche degli esperti delle due ruote sono i telai Segoni, omonimi del loro ideatore l’Ing. Giuliano. Un abile maestro artigiano e appassionato artista della moto degli anni 70, che realizzava delle bellissime e "squadrate" special e stupendi telai mono trave in alluminio, prevalentemente su base di moto giapponesi.

Al Luigi Musso alcune delle sue moto saranno esposte grazie al figlio Lorenzo che dal padre ha eriditato sì la collezione ma anche la sterminata passione per le due ruote.

Bol d’or al Luigi Musso

“

Il punto d'incontro per tutti gli amanti delle Honda cb anni 80', della libertà e dei viaggi alla scoperta del mondo”. Questo lo slogan che campeggia ben chiaro sul sito web http://www.boldorbikers.it del club italiano “cultore” di questi modelli di successo del Marchio della Casa

Alata. Il primo modello risale al 1978 quando, dopo l’era Four, la Honda, per fare fronte alla concorrenza di altre case motociclistiche, presenta al Salone di Colonia la nuova CB750K, che sarà il capostipite di una serie di nuovi modelli a quattro cilindri con motore a doppio albero a camme. Fra le altre

novità tecniche le quattro valvole per cilindro con pastiglie e bicchierini al posto dei classici bilancieri. Le quattro valvole per cilindro e le misure quadre di alesaggio e corsa rendono il motore incline a girare alto e a prendere facilmente giri. La CB750K si rivela alla fine un ottimo compromesso tra uso

turistico e sportivo. Quattro i modelli e tre le cilindrate poodotte fino a metà degli anni ’80 della Honda Cb Bol d' or. Il nome deriva dall celebre competizione endurance per moto francese corsa fin dai primi anni ’20. Al Luigi Musso sono previste oltre dieci motociclette.

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a cura di: giulio rizzo. foto: actualfoto

Collezionisti d’oltralpe

N

onostante il Luigi Musso sia alla sua prima Edizione, il suo eco ha già passato le Alpi e si sta diffondendo in tutta Europa. All’ Enzo e Dino Ferrari arriveranno anche una rappresentanza di dieci collezioni del gruppo europeo Amicale Spirit of Speed in Italia degnamente rappresentato da Roberto Anelli. Esibiranno le loro moto nel paddock e insieme agli altri appassionati effettueranno qualche giro di

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pista. Questi quelli confermati: Gunther Knuppertz (Benelli 250-4 e Yamaha OW81), Paul Gallès (250 Honda RS Cadalora color e MV 125 OHC), Matthias Farwick (250TZA e Bimota YB3), Christian Mangold (Norton Manx 500), Paul Rutten (50 Righini e 50 Kreidler), Bernard Girardot-Miglierina (Yamaha 750 TZA ’74), Antonio Carvalho da Silva (Suzuki 500 RG MKII ’77), Jean Claude Castella (Matchless G50) e

Luciano Battisti (Benelli 350 e 500 GP). L’Amicale Spirti of Speed è una associazione costituita nel 2009 da un gruppo di collezionisti europei. Nata con lo scopo, di unire i proprietari di moto storiche da Gran Prix, interessati ad esibirle. I fondatori del Club - Chris Wilson, Gunther Knuppertz, Paul Galles, Tonio Cravalho Da Silva e Bernard Girardot-Migliorina sono noti ai frequentatori degli eventi dedicati alle.

Passione

B

est of Brits. Il meglio delle Britanniche.

Parliamo di moto e, ovviamente di moto made in UK. Questo club del Nord Est è composto da una dozzina di appassionati ma di oltre cento motociclette. Fra queste c’è l’imbarazzo della scelta con pezzi “importanti” come Brough Superior, Vincent e Norton International, ovviamente di tutte le annate e modelli. Non mancano di certo le racer come le k10, Goldstar, Norton Inter, Norton pr. Fra questi collezionisti tutti sono appassionati di meccanica e alcuni, provetti meccanici, sono in grado di restaurare completamente ogni elemento della motocicletta.

Come ogni gruppo che si rispetti non perdono occasione per incontrarsi a raduni, fiere, eventi ma anche importanti competizioni come l’Isola di Man dove alcuni di loro hanno anche partecipa-

to al GP rally, correndo il mauntain naturalmente chiuso per l’occasione.

Il luogo d’incontro, quando non impegnati in giro per l’Italia o per l’Europa, è Teolo a 10 km da Padova in collina. Chi primo arriva alza l’Union Jack,

così anche a distanza chi deve ancora arrivare sa della presenza dei suoi amici. Un ulteirore occasione di incontro, dopo il Luigi Musso sarà alla Fiera di Padova a marzo quando ci sarà anche li uno stand tutto per loro.

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HISTORIC

7ottobre -8 -9

GRAN PRIX

2011

LUIGI MUSSO

AUTODROMO e CITTÀ di IMOL A IL PRIMO FESTIVAL DELLA VELOCITA’ ITALIANO DEDICATO AD AUTO E MOTO D’EPOCA

IMOLA AUTODROMO INTERNAZIONALE ENZO E DINO FERRARI

MOSTRA SCAMBIO

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REVIVAL SHOW IN PIAzzA

PROGRAMMA: VENERDÌ

verifiche sportive auto da corsa • esposizione auto e moto • stand antichi sapori • concerto rock

piazza gramsci

piazza matteotti

7 OTT.

IMOLA PIAZZA MATTEOTTI

percorso auto e moto da corsa

TrasferimenTo auToveTTure dall’auTodromo “enZo e dino ferrari” al cenTro sTorico di imola. verifiche sporTive delle 250 auToveTTure d’epoca iscriTTe ai campionaTi:

campionato italiano autostoriche GTa revival show challenge formule storiche formula 3 historic cup Trofeo Giulietta Trofeo ignazio Giunti historic challenge 700

SABATO

camp. auto storiche • mostra scambio mercato ricambi e accessori • parate in pista per qualsiasi auto e moto d’epoca • giri in pista solo per auto e moto da corsa

8 OTT.

AUTODROMO DI IMOLA Mattina e pomeriggio: prove liBere e ufficiali dei camponaTi di velociTÀ Giri e paraTa in pisTa per auTo e moTo mosTra scamBio mercaTino ricamBi e accessori

IMOLA PIAZZA MATTEOTTI DOMENICA 9 OTT. AUTODROMO DI IMOLA Pomeriggio: accoGlienZa e reGisTraZione delle auTo e moTo d’epoca riservaTa a cluB, reGisTri sTorici e colleZionisTi privaTi mosTra foToGrafica “la sToria dell' auTodromo di imola aTTraverso l'aGonismo moTociclisTico”

PIAZZA MATTEOTTI e PIAZZA GRAMSCI

Gare campionati di velocità: campionato italiano autostoriche GTa revival show challenge formule storiche formula 3 historic cup Trofeo Giulietta Trofeo ignazio Giunti historic challenge 700

REVIVAL SHOW AUTO E MOTO

Giri in pisTa e paraTe auTo e moTo per i cluB, reGisTri sTorici e colleZionisTi privaTi

sTand enoGasTronomici “anTichi sapori”

mosTra scamBio mercaTino ricamBi e accessori

esiBiZione Gruppi folKlorisTici CONCERTO ROCK

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testo e foto: maurizio ciabatti

Aperto per

Restauri S

ì, aperto per restauri, il più delle volte si trova scritto chiuso per restauri, ma in via Gian Paolo Orsini a Firenze, i più accaniti collezionisti di auto di rango, un pò vecchierelle e bisognose di cure importanti, hanno trovato in Duilio Barcali, titolare di una Autofficina molto attrezzata, (ma forse sarebbe meglio chiamarla clinica specializzata) la persona giusta e sempre disponibile per il recupero di anziane signore a quattro ruote. Pronto a intervenire in modo radicale al ripristino di tutte le funzioni estetiche e meccaniche di cui necessitano le suddette pazienti.

Uomo gioviale estremamente preparato, in quanto meccanico di quelli che usano macchine utensili di tutti i tipi, dal tornio alla rettifica, alla

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fresa nonché provetto saldatore con più tipi di tecnica.

Quando Duilio parte con un nuovo lavoro, come quello di cui andremo a parlare in seguito corre subito a documentarsi di vita morte e miracoli della vettura su cui dovrà lavorare, ci studia sopra progetta come intervenire, quale cosa va fatta prima e quale dopo, durante questo periodo di intenso lavoro, nonostante la sua natura di persona sempre disponibile e scherzosa, si trasforma e diventa quasi inavvicinabile (per modo di dire) s’intende. Da quello che scrivo di lui, forse trapela il fatto che io lo conosca da tempo e che sia un pò di parte e in un certo senso c’è un fondo di verità in questo, perché lo conosco da quando seguiva suo figlio ottimo pilota di kart (gareg-

giava con Jarno Trulli) facendogli assistenza tecnica in tutti i circuiti.

Oltre a questo segue in continuazione tutti i suoi clienti piloti, in particolar modo quelli della Scuderia Clemente Biondetti, di cui anche io sono socio onorario in quanto faccio tutti i servizi fotografici alle loro gare in salita storiche.

Detto questo parleremo della vettura in attuale lavorazione, ovvero una magnifica Cisitalia Mod 202 SC del 1947 anno in cui siamo nati sia Duilio che io, una vettura sessantaduenne, arrivata in officina con qualche parte danneggiata e in condizioni non buone, ma con la volontà del cliente di riportarla al suo antico splendore d’origine. Quando ho preso a cuore questo servizio,

la scocca era già verniciata di un bell’argento metallizzato e priva di ogni parte meccanica, praticamente allo stato nudo, mentre quasi tutte le parti meccaniche sono state sostituite da particolari rifatti artigianalmente perché introvabili, o ripulite e sabbiate fino a tornare come nuove, tutti stipati in ordine su scaffali, per essere pronti all’assemblaggio finale.

Durante questo periodo ho visto ricostruire i profili degli scarichi uno ad uno facendo pieghe a mano scaldando i tubi riempiti ante tempo di sab-

bia per non schiacciarli.

Io credo che vedere lavorare al giorno d’oggi con queste antiche tecniche di lavoro è bello e porta a pensare che se l’Italia detiene un posto sui gradini più alti nella storia dell’auto, è grazie ai tanti artigiani che anni addietro hanno costruito dei veri gioielli sia per estetica che per meccanica, che a tutt’oggi, in tutto il mondo ci invidiano. E se ai nostri tempi esiste qualcuno come Duilio è ammirevole, per l’impegno e la passione con cui porta avanti questo progetto. Naturalmente tutto questo non è immune da problemi di varia natura.

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La difficoltà nel reperire piccoli particolari come guarnizioni, paraoli, molle speciali, cuscinetti di cui non si trovano più le misure giuste rende tutta l’opera di restauro molto difficoltosa. A piccoli passi però, si riesce a ovviare in un modo o nell’altro e raggiungere così lo scopo di recuperare al cento per cento un’auto come questa. Da parte sua il proprietario della Cisitalia SC in questione, si è impegnato molto, in quanto essendo un'industriale che si occupa di costruzioni meccaniche di alta precisione, ha avuto modo di ricostruire in fabbrica alcune parti del differenziale, altrimenti introvabili e tanti altri particolari delle sospensioni, quali supporti in acciaio e mozzi, il tutto su disegni originali dell'epoca, usando macchinari di moderna concezione.

Oltre a questo il sig. Massimo, ha dovuto girare l'Italia in largo e in lungo per la ricostruzione di tutti gli strumenti di bordo, che erano molto rovinati dal tempo, addirittura facendo serigrafare a nuovo il quadro comandi presso un' artigiano di Schio nel nord Italia. Inoltre è stato necessario trovare un'altro artigiano tappezziere per la ricostruzione di tutta la selleria interna (velluto marrone a coste) come era in origine. Il tutto naturalmente portando la macchina sul posto con carrello, per poi dopo mesi di traversie riportarla a Firenze da Duilio, per terminare di assemblare i vari accessori interni e esterni, effettuare le varie rifiniture, fregi vari ecc. Complessivamente l’opera di restauro ha comportato oltre un anno di lavoro dove piccole sconfitte e innumerevoli vittorie hanno caratterizzato il lavoro di tutti i gironi.

L'epilogo e il risultato di tutte queste fatiche, lo abbiamo visto ad inizio 2011 alla rievocazione

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Cisitalia SC 202 Anno 1947/1952

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ata da un’idea e dall’ingegno di Giovanni Savonuzzi, con la collaborazione di Vignale, Castagna e Pininfarina, voluta fortemente da Piero Dusio, la Cisitalia 202 incontrò immediatamente i favori di del pubblico e clienti d’elite dell’epoca. Auto dalle linee eleganti e nello stesso tempo filanti e sportive, leggera con i suoi 780 kg che contribuivano a una buona frenata, nonostante avesse 4 freni a tamburo. Mossa da un motore piuttosto piccolo come cilindrata 1089 cc che sviluppava 55 cv a un regime di 5500 giri, raggiungeva una velocità massima di 165 chilometri orari, velocità non indifferente per un millecento di quei tempi. Aveva un sistema di sterzo di derivazione Fiat Topolino, che a bassa andatura era un po’ duro ma sufficientemente preciso alle velocità più alte, nell’insieme era una vettura piacevolissima sotto tutti gli aspetti. Costruita in 220 esemplari dal 1947 al 1952, diventò grande vanto per l’Italia quando nel 1951 un’esemplare fu esposto in modo permanente in uno dei più importanti musei al mondo ovvero nel Museum of Modern Art di New York, come esempio di scultura mobile. Oggi ne rimangono pochi esemplari

di quest’auto, ricercatissima. Ne fu trovata una in versione spider in Nuova Zelanda tutta da restaurare e oggi la si può ammirare in alcune occasioni particolari, naturalmente riportata a nuovi splendori, ma questi sono onori che difficilmente potranno avere fra 60 anni un’auto della produzione del nostro tempo. Nulla a che vedere con ciò che l’Italia produsse in un certo lasso di tempo e periodo del dopoguerra, veri capolavori d’ingegneria e arte unita all’inventiva di persone che hanno dato lustro e onori al nostro paese.

storica della Salita "Firenze – Fiesole 2011" a cui hanno partecipato molte delle più belle auto di quei tempi e in cui la Cisitalia SC non ha di certo sfigurato, dando sfoggio di una bellezza rara per quel periodo ma apprezzabilissima anche oggi.

Durante tutto il weekend tante persone le giravano attorno incuriosite e colpite da così tanta rinata bellezza, cosa che sarà difficile si ripeta fra un po’ di anni attorno ad una delle auto dei giorni nostri, tutte cosi simili e dalle forme streotipate.

Questo ci rende orgogliosi e unici, nell'aver mantenuto questi valori nel tempo.

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ZR style

a cura di matteo pasquali

Guanto vintage omologato FIA. Design anni '70 riproposto con tessuti e qualità dei guanti di ultima generazione. Inserti su palmo in pelle scamosciata per una migliore "presa" sul volante. Elastico ferma polso anti sfilo.

Occhiale con montatura nera con ponte e aste larghe in gialllo a contrasto, lenti vinaccia sfumate.

Firma Versace sulle aste e custodia originale. Anni ‘90.

Stivaletto vintage classico. Pelle di primissima qualità spazzolata, particolarmente morbida.

Lavorazione artigianale curata nei minimi dettagli. Marchio in pelle stampato in rilievo. Pelle spazzolata con interno in morbida maglina. Suola in gomma stampata resistente agli idrocarburi.

Casco vintage aperto. Frontino parasole fissato con bottoni.Profili in similpelle in contrasto. Omologazione valida anche per l'utilizzo su motociclette. Calotta in materiale termoplastico con rivestimento in morbida maglina.

Radio dal design vintage, che però strizza l’occhio ai giovani d’oggi. Più che una radio, può essere considerata un complemento d’arredo, elegante e moderno. Questo grazie allo chassis in legno e alla laccatura lucida disponibile in molti colori: bianco, rosso, nero, giallo, arancione e verde.

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ZR STYLE

race report

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CAMPIONATO ITALIANO GT

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55

S Cup Italia

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Formula Renault 2.0 Alps

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CHALLENGE FORMULA RENAULT 2.0

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Porsche carrera cup

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CAMP. ITALIANO formula 3

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5 hundred cup

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SUPERSTARS series

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Camp. italiano prototipi

52

campionato italiano autostoriche

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GT SPRINT

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COPPA ITALIA

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camp. italiano TURISMO DI SERIE

CLIO CUP

RACE REPORT

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Campionato Italiano GT a cura di m. pasquali. foto: photo

11ª| 12ª PROVA

18 Settembre 2011

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Sempre Ottimo

Lambo avvio nelle Cup

L

GARA 1 GT2-GT3-GT4

18 Settembre 2011 pole position:

Ruberti Porsche 911 1’34.326 giro più veloce:

Cordoni Porsche 911 1’36.306 podio:

1. Merendino/Di Benendetto Corvette Z06 2. Cordoni/Ruberti Porsche 911 3. Geri/Cioci Ferrari F458

Al 21° passaggio ancora un problema per i piloti Audi, con Giraudi che arrivava lungo in una curva, consegnando la terza piazza a Cioci. Il romano iniziava così una bella rimonta, guadagnando giro dopo giro su Cordoni, mentre Merendino si confermava sempre più solo al comando. Sotto alla bandiera a scacchi Merendino andava a cogliere

GARA 2 GT2-GT3-GT4

a prima giornata ha offerto spettacolo ed emozioni nella migliore tradizione del tricolore GT. Al via il poleman Ruberti si portava al comando davanti a Di Benedetto, bravo a scavalcare Bonanomi, mentre De Lorenzi si inseriva in quarta posizione precedendo Capello e Geri. Nella GT4 il leader della classifica Cappelletti era costretto a partire dai box lasciando via libera a Cristoni, Foglio e Belicchi, che andavano ad occupare le prime tre posizioni. Capello denunciava subito problemi alla vettura e, al settimo giro per un problema al cambio, si girava perdendo una posizione a vantaggio di Geri. A prendere la testa della gara era, così, Merendino, succeduto a Di Benedetto, che rientrava in pista davanti a Cordoni, subentrato a Ruberti.

In terza piazza si confermava Giraudi.

42

Sanna Lamborghini Gallardo 1’37.409 giro più veloce:

Piccini Lamborghini Gallardo 1’38.970 podio:

1. Sanna/Stancheris Lamborghini Gallardo 2. Passuti/Gagliardini Porsche 997 3. Fornaroli/Mastronardi Porsche 997

RACE REPORT

pole position:

N.D. GARA 2 GT CUP

GARA 1 GT CUP

pole position:

VALLELUNGA pole position:

N.D. giro più veloce:

Geri Ferrari F458 1’35.809 podio:

1. Geri/Cioci Ferrari F458 2. Cordoni/Ruberti Porsche 911 3. Bonanomi/Giraudi AudiI R8 LMS

giro più veloce:

Sanna Lamborghini Gallardo 1’39.330 podio:

1. Piccini/Livio Lamborghini Gallardo 2. Sanna/Stancheris Lamborghini Gallardo 3. Passuti/Gagliaridni Porsche 997

la terza vittoria della stagione davanti a Cordoni e Cioci. La gara riservata alle vetture in configurazione monomarca offriva grandi emozioni sin dal via, con Sanna che prendeva la testa davanti a Piccini, Gagliardini, Baccani e Fornaroli. Le due Gallardo al comando allungavano subito sulle Porsche degli inseguitori, ma alla sesta tornata Piccini non controllava la sua vettura andando a contatto con quella di Sanna.

Sfruttando l’assenza di penalizzazioni, al rientro in pista di tutte le vetture dopo i cambi pilota, era Livio, succeduto a Piccini, a ritrovarsi al comando davanti a Stancheris e Passuti. I due piloti al volante delle Gallardo davano vita ad un acceso duello, che premiava un grintoso Livio, abile in più occasioni a rintuzzare gli attacchi di Stancheris.

Ma al 26° passaggio il portacolori del Team Imperiale aveva la meglio sul pilota reggiano. Sul traguardo le posizioni non cambiavano e Stancheris portava a casa la terza vittoria davanti a Passuti e Mastronardi. In gara 2 GeriCioci si impongono nella GT3, PicciniLivio si aggiudicano la GT Cup, nella GT4 il gradino più alto del podio va a Frazza-Cressoni (Ginetta G50). Al via Cioci saliva subito al comando davanti a Sonvico, abile a scavalcare Merendino nelle prime battute. Al secondo giro arrivava il primo colpo di scena con

Sonvico che rallentava vistosamente e si fermava ai box, lasciando la seconda piazza a Merendino. Fuori Sonvico, era l’altra Audi di Giraudi a mettersi in evidenza con diversi attacchi alla terza piazza di Cordoni, ma il portacolori dell’Autorlando era bravo a difendere la posizione. Con Cioci saldamente al comando ed un vantaggio di oltre 20 secondi su Merendino, si apriva la corsia box per i cambi pilota. Al rientro in pista di tutte le vetture, Geri, subentrato a Cioci, si ritrovava al comando con oltre un minuto di vantaggio su Ruberti, mentre Bonanomi, terzo, precedeva Di Benedetto e Frazza, primo della GT4. Sotto alla bandiera a scacchi, proprio Geri andava a vincere la sua prima gara della stagione davanti a Ruberti e Bonanomi. In gara-2 GT Cup: Il primo colpo di scena arrivava sullo schieramento di partenza, dove non si andava a schierare il poleman Mastronardi, costretto a partire dalla corsia box. A prendere il comando era, così, Livio che si inseriva davanti a Passuti, Stancheris, Malucelli e Garelli. Dopo le soste, Piccini si confermava al comando ma alle sue spalle saliva Pierleoni, subentrato a Malucelli, davanti a Gagliardini e Sanna. Sul traguardo Piccini andava a cogliere la quarta vittoria stagionale davanti a Sanna e Gagliardini.

FORMULA RENAULT 2.0 ALPS

11ª| 12ª PROVA

18 Settembre 2011

a cura di dario lucchese. foto: actualfoto

Avanti il prossimo

GARA 1

18 Settembre 2011 pole position:

Chatin 2’05.234 giro più veloce:

Tarancon 2’21.971 podio:

1. Chatin 2. Tarancon 3. Ghirelli

uno della stagione in qualifica e poi una Gara 1 praticamente dominata sotto la pioggia fin dall’inizio, con Tarancon sempre incollato dietro e autore del giro più veloce. Nella stessa circostanza, sul gradino più basso del podio è salito Vittorio Ghirelli, che ha mantenuto la posizione di partenza. Il giovane portacolori della One Racing è stato autore di un fine settimana perfetto e in Gara 2 (disputatasi questa volta con l’asciutto) si è avviato per la seconda volta quest’anno dalla prima fila, scattando al fianco dello stesso Chatin che si è portato immediatamente in testa.

Con i primi due rimasti invariati fino alla bandiera a scacchi e Tarancon ancora al “top” grazie ad un meritato terzo posto, ad entusiasmare è stato anche Federico Gibbin. Il vercellese del Viola

GARA 2

A

ncora un nuovo leader nella F.Renault 2.0 Alps, che nel sesto round del Paul Ricard ha visto salire per due volte sul gradino più alto del podio Paul-Loup Chatin. Tre successi di fila, per il francese della Tech1 Racing che si era imposto anche nel precedente appuntamento dell’Hungaroring ed il quale è riuscito così a subentrare al comando della classifica, da cui ha viceversa scalzato il proprio compagno di squadra Javier Tarancon. Due soli punti dividono adesso lo spagnolo dalla vetta del campionato, con l’altro transalpino Yann Zimmer ancora in lizza per la volata finale di Spa-Francorchamps, ad inizio ottobre.

Ma tornando a Chatin, è stato lui il vero dominatore nell’arco di tutto il weekend di Le Castellet: prima la pole numero

Le castellet pole position:

Chatin 2’05.251 giro più veloce:

Chatin 2’06.493 podio:

1. Chatin 2. Ghirelli 3. Tarancon

Formula Racing si è inizialmente portato terzo, anche in virtù di una partenza perfetta, lottando con Zimmer e Tarancon.

Poi, a causa di un contatto di cui non ha avuto colpe, è finito lungo retrocedendo quinto. In evidenza anche il gio-

vane russo Roman Mavlanov, che a sua volta aveva concluso quinto in Gara 1, dopo avere stampato il sesto responso nel turno di prove ufficiali. Bene anche Edolo Ghirelli, ottavo in qualifica e due volte sesto al traguardo.

RACE REPORT

43

CAMP. ITALIANO FORMULA 3 a cura di matteo pasquali. foto: photo

9ª| 10ª| 11ª| 12ª PROVA

04/18 Settembre 2011

4

MENU DUE

GARA 1

18 Settembre 2011 pole position:

Marciello 1’29.953 giro più veloce:

Campana 1’31.282 podio:

1. Campana 2. Marciello 3. Lewis

44

RACE REPORT

pole position:

ADRIA

N.D. giro più veloce:

GARA 2

GARA 1

04 Settembre 2011 pole position:

Maisano 1’11.763 giro più veloce:

Marciello 1’12.437 podio:

1. Marciello 2. Maisano 3. Cheever

giro il battistrada accumula più di un secondo di vantaggio su tutto il gruppo. Se il trio di testa procede in distacchi di sicurezza con Marciello solo davanti a Maisano e Cheever, Liberati è invece impegnato a controllare il vantaggio su Jousse, Campana e Giovesi con le posizioni tuttavia

Regalia 1’13.248 podio: 1. Jousse 2. Giovesi 3. Guerin

GARA 2

D

oppio appuntamento per la F3 a Settembre con all’appello ancora due weekend.

Ad Adria allo start di gara 1 Marciello parte meglio di Maisano che deve accodarsi in seconda posizione davanti a Cheever, Liberati, Jousse e Campana. Già nel corso del primo

VALLELUNGA pole position:

Maisano n.d. giro più veloce:

Maisano 1’31.515 podio:

1. Maisano 2. Regalia 3. Guerin

che non cambiano. In gara 2 Guerin non sbaglia la partenza e conserva il primato su Jousse ed un ottimo Liberati, subito terzo davanti a Campana e Regalia.

Prime battute ed errore di Campana che riprende solo decimo. La gara è con il fiato sospeso e non si contano i duelli: Giovesi e Cheever ai ferri corti per il terzo posto, Maisano ora difende il quinto posto dagli attacchi di Marciello e Vecchi che prova su Roda per la settima posizione davanti a Liberati, Campana e Regalia, autore del giro più veloce. Nel finale arriva il sorpasso di Giovesi su Guerin e la rimonta di Campana che risale fino al sesto posto alle spalle di Maisano e Cheever, mentre Marciello scivola decimo.

Grazie ad una partenza strepitosa con la quale si è portato subito al comando già nei primi metri dallo start, Sergio Campana ha conquistato a Vallelunga la vittoria di gara 1. Allo start passa il poleman Marciello con Lewis che conserva il terzo posto. Le posizioni rimarranno invariate sotto al traguardo. Netta vittoria, questa volta di Brandon Maisano in gara 2.

Allo start riesce a conservare la prima posizione, mentre alla sue spalle si lotta fianco a fianco con Regalia che riesce a superare Guerin e Liberati che controlla di forza lo slancio di Lewis. Jousse la spunta invece su Campana che inizialmente cede anche a Giovesi prima di riprendere la settima posizione. Al nono passaggio si accende una bagarre tutta sudamericana con il brasiliano Guerin che prova in più occasioni l’attacco sull’argentino Regalia per il secondo posto, mentre Jousse riesce a scavalcare Lewis per la quinta posizione. Il ritmo è serratissimo in tutto il gruppo degli inseguitori che al 17esimo giro vede Marciello allargarsi oltre il cordolo della Roma finendo in testacoda. Sul traguardo arriva così il secondo successo stagionale per Maisano davanti a Regalia, che riesce a raddrizzare un weekend partito in salita e Guerin.

Campionato Italiano prototipi a cura di matteo pasquali. foto: photo

6ª| 7ª PROVA

04/18 Settembre 2011

4

Si corre per il secondo posto

A

ncora due vittorie per Francia e la sua Osella che così ipotecano il titolo 2011. Proprio dopo aver ottenuto l’en plein di pole position con quella firmata sul circuito rodigino poi arricchita da quella di Vallelunga, vince in scioltezza la prova di inizio settembre. Il sempre più leader della classifica tricolore, autore del giro più veloce in 1’13”565, non ha brillato in partenza dove è scivolato fino alla 4^ posizione, ma

immediatamente ha iniziato la rimonta completata alla 5^ tornata, quando dopo due giri di resistenza ha passato il tenace ed abile comasco Uboldi, al volante della nuova Norma M20, sempre più in crescita dopo aver montato il motore nuovo ed aver adeguato il cambio alla guidata pista veneta. Terzo sul podio il giovane, ma sempre più maturo pilota, Visconti. Il driver monzese non ha provato ad ogni costo ad

04 Settembre 2011 pole position:

Francia Osella PA 21 J 1’12.842 giro più veloce:

Francia Osella PA 21 J 1’13.565

ADRIA podio:

1. Francia Osella PA 21 J 2. Uboldi Norma M 20 FC 3. Visconti Wolf GB 08

18 Settembre 2011 pole position:

Francia Osella PA 21 J 1’31.003 giro più veloce:

Francia Osella PA 21 J 1’32.041

VALLELUNGA podio:

1. Francia Osella PA 21 J 2. Uboldi Norma M 20 FC 3. Romano Norma M 20 FC

approfittare della bagarre della prima curva, quando il romano Deodati si è portato in seconda posizione, il portacolori BF Motorsport, sapeva di dover attendere per portare l’attacco al capitolino della Wolf e lo ha fatto dopo il 10° giro. Deodati durante la 13^ tornata ha commesso un errore e si è girato con la sua Wolf GB 08, mentre per Visconti si è spianata la strada verso il podio.

A Vallelunga nuova

prova di forza con Francia autore anche della pole e del giro veloce. Secondo posto sin dal via per Davide Uboldi, il lariano che ha pagato una scelta azzardata di set up in qualifica con un gap di circa 2 secondi al via. Bella lotta per la terza piazza presa dopo il via dal monzese Marco Visconti sulla Wolf GB 08, poi attaccato a metà gara dal rientrante pugliese Aldo Romano particolarmente in forma e con una Norma M20 Honda ben a punto. Il pilota barese si è portato per la prima volta al terzo posto, mentre Visconti, quinto sotto la bandiera a scacchi, ha subito anche l'attacco del pilota di casa Manuel Deodati, anche lui al volante della Wolf GB 08 Honda, che ha concluso 4° sulla pista di casa.

RACE REPORT

45

Coppa Italia

25 Settembre 2011

7ª PROVA

a cura di giulio rizzo. foto signori, elle emme

Arrivederci a Vallelunga

1° DIVISIONE

25 Settembre 2011 pole position:

Mengozzi Porsche 996 GT2 1’10.806 giro più veloce:

Dal Degan Alfa Romeo 155 DTM 1’10.759 podio:

1. Mengozzi Porsche 996 GT2 2. Bonacini Ginetta G50 3. Consoli Porsche 997 Cup

46

RACE REPORT

ciassettesimo giro quando nell’ordine, dietro ai due di testa ci sono Destro, Consoli e proprio Dal Degan. Alla Prima Esse finiscono in testacoda contemporaneamente sia Destro che Dal Degan con Consoli che così si assicura il podio, mentre Dal Degan riesce poi a passare Destro.

E’ di Gurrieri lo spunto migliore al via della 2° Divisione. Alla prima curva la sua Clio sfila davanti alla Bmw 320 di Pasquinelli e alla Lotus Elise di Pugliese anche lui autore si un ottimo start dalla quinta piazza in griglia. Quarta piazza per Cacciari, quinto Mazzoli e sesto Finco che del gruppo di testa è subito il più arrembante. Al secondo giro riesce infatti a conquistare la terza piazza prima tuttavia di dover effettua-

2° DIVISIONE

V

ittoria ma non dominio di Mengozzi (Porsche 996 GT2) nella 1° Divisione del Coppa Italia.

Nonostante la più potente vettura il giovane pilota del Gruppo Piloti Forlivesi non riesce a fare il vuoto. Dietro di se il sempre più sorprendete Bonacini che con la Ginetta G40 GT4, soprattutto nelle prime fasi di gara, riesce a tenere il passo. La sfida più interessante è così per la terza piazza con Consoli (Porsche 997 Cup) che al quarto giro si fa sorprendere da Destro (Bmw 318 Superturismo). Dalle retrovie nel frattempo risale Dal Degan con la Alfa Romeo 155 Ex Dtm partito ultimo per problemi alla frizione in qualifica. Un suo lungo tuttavia lo costringe ad una nuova rincorsa che si conclude al di-

VARANO pole position:

Pasquinelli Bmw 320i 1’13.585 giro più veloce:

Finco Bmw 320i 1’14.350 podio:

1. Cacciari Bmw 320i 2. Pasquinelli Bmw 320i 3. Pugliese Lotus Elise

re un drive through per una manovra di sorpasso giudicata dalla Direzione Gara troppo decisa. Per lui rientro in quattordicesima posizione e addio a sogni di assoluta. La gara è molto combattuta con una serie di colpi di scena che avvengono fra la decima e tredicesima tornata. Al decimo giro Pasquinelli nel tentativo di passare Gurrieri perde il controllo e viene sfilato da Cacciari che il giro dopo approfitta anche del lungo di Gurrieri per conquistare meritatamente la prima posizione. Altri due giri e sono ancora

Gurrieri e Pasquinelli che vengono a contatto con quest’ultimo che perde posizioni. Il suo recupero viene agevolato dalla bagarre fra Gurrieri e Pugliese che alla Ickx vengono a contatto per un lungo di Pugliese (poi terzo) lasciando il secondo posto proprio a Pasquinelli. Ai piedi del podio, in scia di Pugliese, Segalini e Magri.

In ottica campionato tutto rimandato a Vallelunga con Bianco e Consoli che si contenderanno la 1° Divisione e Melatini, Beltrami e Finco che si sfideranno per la 2°.

CALENDARIO

2 011

17 APR. ADRIA 8 MAG. IMOLA

1a DIVISIONE

GT - TURISMO OLTRE 2.0

29 MAG. MUGELLO 12 GIU. RED BULL RING (A) 3 LUG. MAGIONE 24 LUG. MISANO 25 SET. VARANO 23 OTT. VALLELUNGA

2a DIVISIONE TURISMO

www.gruppoperonirace.it

RACE REPORT 47 info: tel. 06.45441335 / fax. 06.45441336

Clio Cup Italia

25 Settembre 2011

11ª| 12ª PROVA

a cura di dario lucchese. foto: actualfoto

la Clio è spangola

GARA 1

25 Settembre 2011 pole position:

Nogues 1’15.557 giro più veloce:

Nogues 1’16.180 podio:

1. Nogues 2. Rinaldi 3. Marchetti

48

RACE REPORT

ha mantenuto fino all’arrivo la seconda posizione di partenza. Proprio in questa circostanza a mettersi in evidenza è stata anche la colombiana Manuela Vasquez, compagna di squadra dello stesso Nogues, terza nelle prove ufficiali (migliore risultato da lei ottenuto fin dall’inizio della stagione) e, solamente per una partenza non proprio indovinata, quinta alla bandiera a scacchi, alle spalle di Ronnie Marchetti, l’unico che era rimasto ancora matematicamente in gioco per il successo finale, e di uno scatenato Roberto

GARA 2

O

scar Nogues “piglia tutto” nella Clio Cup Italia. A Varano de’ Melegari, in occasione dell’ultimo round del monomarca tricolore della Fast Lane Promotion, il 33enne pilota del team Rangoni Motorsport non solo ha “formalizzato” il titolo che aveva praticamente già in tasca dal precedente appuntamento di Misano, ma ha anche monopolizzato l’intero weekend. Prima ottenendo il miglior tempo nelle qualifiche. Quindi riuscendo a mettere tutti in riga in Gara 1, con Nicola Rinaldi che

VARANO pole position:

Zanini s.t. giro più veloce:

Nogues 1’15.845 podio:

1. Nogues 2. Scieghi 3. Nicoli

Gironacci. Proprio quest’ultimo avrebbe potuto ambire alla classifica Junior, ma in Gara 2 un contatto lo ha retrocesso sul fondo azzerando ogni sua speranza. Alla pari di Salvatore Arcarese, costretto due volte al ritiro. Così a venire fuori è stato, un po’ a sorpresa, il nome del 24enne romano Lorenzo Nicoli. L’alfiere della Go Race, che aveva concluso sesto in Gara 1, è stato invece brillante e per la prima volta è salito sul podio conquistando un prezioso terzo posto che gli ha permesso di mettere le mani sulla classe riservata ai più giovani. Davanti ha lui ha concluso l’esperto Luca Scieghi. Ma davanti a tutti, ancora una volta, si è piazzato Nogues: per il driver iberico si è trattato di uno

straordinario epilogo. Un’autentica prova di forza, visto che per mettere a segno questo ennesimo successo (l’ottavo per lui del 2011) si è dovuto prodigare in una rimonta dalla quarta fila. Con lo schieramento invertito ad avviarsi dalla pole era stato invece Stefano Zanini, reduce dalla sua prima affermazione conquistata a luglio sempre a Misano. Ma il pilota della Composit Motorsport, che in Gara 1 aveva appunto concluso ottavo, non è stato autore di una partenza molto felice, benché poi abbia nuovamente lottato con i primi, concludendo quarto. Dietro di lui Manuela Vasquez, che ha così “bissato” il risultato di Gara 1, Ronnie Marchetti ed il sempre veloce Federico Gioia.

Challenge Formula Renault 2.0

11ª| 12ª PROVA

25 Settembre 2011

a cura di dario lucchese. foto: actualfoto

Boffo

Campione

GARA 1

25 Settembre 2011 pole position:

Mancinelli 1’05.234 giro più veloce:

Boffo 1’06.321 podio:

1. Mancinelli 2. Menchini 3. Mambretti

occasione dell’ultimo appuntamento di Varano de’ Melegari, dove sapeva bene che non doveva prendere alcun rischio, ma piuttosto controllare da vicino il suo compagno di squadra Omar Mambretti, che arrivava a questo ultimo round con 28 punti in merito. E così è stato, visto che Boffo si è “accontentato” in entrambe le gare di concludere alle sue spalle (rispettivamente e quarta e quinta posizione), mettendo a segno però altri punti importanti che si sono rivelati anche de-

GARA 2

A

ndrea Boffo è il campione 2011 del Challenge F.Renault 2.0 Italia. Il pilota del Team Torino Motorsport succede nell’albo d’oro a Francesco Frisone. Tre vittorie, due podi ed altrettante pole position hanno segnato il cammino che ha portato il 17enne di Chioggia, alla sua seconda stagione in monoposto, verso il trionfo. La costanza di prestazioni (mai un ritiro) alla fine lo ha meritatamente premiato. Boffo, nel corso del 2011, è maturato. Dimostrandolo anche in

cisivi. Ma il weekend emiliano ha avuto anche altri due protagonisti. Il primo è Christian Mancinelli, che in qualifica ha stampato la pole, ha praticamente dominato in Gara 1 conquistando la sua quinta affermazione con la vettura della GSK, e si è piazzato secondo in Gara 2. L’altro è il pordenonese Stefano De Val, che ha pareggiato i conti con il fratello Nicola (primo sul circuito austriaco di Zeltweg) centrando anche lui una vittoria in Gara 2. In questa circostanza, il giovane pilota del Viola Formula Racing è subito riuscito ad avere la meglio sul 15enne Alberto

Agresta (MG Motorsport), che si avviava davanti a tutti per l’inversione sulla griglia dei primi otto del precedente ordine d’arrivo ed il quale ha poi concluso terzo. Bene anche Tommaso Menchini, nelle prove autore del secondo miglior tempo alla sua prima uscita con il Team Costa Rica-Facondini Racing, e secondo in Gara 1 quando ha difeso a denti stretti la sua posizione guidando un trenino di avversari capitanato da Mambretti, con lo stesso Stefano De Val in questa occasione nel ruolo di “fanalino di cosa” e quinto alla bandiera a scacchi.

VARANO pole position:

Agresta s.t. giro più veloce:

De Val 1’06.321 podio:

1. De Val 2. Mancinelli 3. Agresta

RACE REPORT

49

5 hundred CUP

25 Settembre 2011

11ª| 12ª PROVA

a cura di giulio rizzo. foto: elle emme

50

RACE REPORT

campionato. Per lui anche il giro veloce in Gara 1 (ulteriore bonus) ma anche un ritiro per un contatto in Gara 2.

Si decide allo spegnersi del rosso gara 1. A guadagnare la testa della corsa è Di Giovanni abile ad approfittare del tentennamento dell’autore della pole Tempesta. Alle loro spalle sfilano Scarfò, Bellucci, Loconte e De Pasquale.

Già nelle prime tornate si capisce che la coppia di testa farà gara a se con i due impegnati a girare con un passo di gara irraggiungibile per gli altri. In tre circostanze fanno anche segnare alternativamente la miglior prestazione con alla fine il bonus previsto in quali-

25 Settembre 2011 pole position:

Tempesta 1’30.262 giro più veloce:

Tempesta 1’29.033 podio:

1. Di Giovanni 2. Tempesta 3. Bellucci

GARA 1

P

er la penultima prova della Five Hundred Cup il primo colpo di scena è offerto dall’elenco iscritti dove il mattatore stagionale nonché campione in carica Silvestri, non figura essendo appena diventato papà di un bambina di nome… Vittoria! I suoi rivali di certo non sono stati a guardare con Tempesta, Di Giovanni e Bellucci che ne hanno approfittato dando spunto anche a bei duelli. A soprendere in qualifica è ancora il giovane Tempesta, vera rivelazione della stagione, che propio all’ultimo giro utile riesce ad aggiudicarsi il diritto di partire al palo in Gara 1 oltre al bonus punti in ottica

fica per il più veloce in gara che va a Tempesta che però non riuscirà mai a

GARA 2

Campionato riaperto?

VARANO pole position:

n.d. giro più veloce:

Scarfò 1’29.778 podio:

1. Di Giovanni 2. Veronesi 3. Sellani

portare un attacco al battistrada. L’unico sorpasso nelle posizioni di vertice lo mette a segno Bellucci che nei primi giri passa Scarfò e guadagna l’ultimo gradino del podio.

In gara due griglia con l’inversione dei primi otto di gara 1. Prime fasi molto combattute con davanti Veronesi inseguito dalla Sellani. I tempi sul giro dei primi sette sono molto simili e così per i primi giri non ci sono sorpassi. A rompere gli indugi è Di Giovanni che al quarto giro passa Tempesta poi ritiratosi. E’ sempre Di Giovanni ad animare la corsa riuscendo ad issarsi sul secondo gradino del podio al dodicesimo giro.

Altri due passaggi e Di Giovanni fa sua anche la prima piazza andando a bissare il successo di gara 1. Dietro di lui Veronesi e Sellani.

Quattro giorni da brivido.

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Campionato Italiano Autostoriche

6ª PROVA

25 Settembre 2011

a cura di giulio rizzo. foto: fotoforchini

La Safety cambia le carte

F

ra le vetture del 1°, a Varano in dodici, esordio della Morgan del Ceko Pavlik e ritorno del Maggiolino di Lucente, già visto in pista ad inizio 2010. Nonostante la varietà di auto le qualifiche sono molto combattute con il miglior tempo fatto segnare dalla Ford Cortina Lotus di Alberti, per soli 57 millesimi davanti alla Jaguar E di Raimondi. Racchiusi in un secondo dall’autore della pole anche Ferraro (Lancia Fulvia Sport) e Sordi (Alfa Romeo Giulia Sprint).

Al pronti via è Alberti che fa l’andatura incalzato da Ferraro abile ad avere la meglio già al primo giro di Raimondi con quest’ultimo comunque in scia e capace anche di tornare in seconda posizione al sesto passaggio prima di cedere di nuovo strada a Ferraro. Davanti tuttavia nessuno riesce a prendere il

largo con il successivo colpo di scena che arriva al diciottesimo giro quando Raimondi allunga la frenata alla prima curva e viene a contatto con Alberti. Ritiro per il primo e fortunatamente nessuna conseguenza per il secondo. Nello stesso giro la testa della corsa perde

un altro protagonista, Ferraro, out per la rottura della leva del cambio. In testa si forma così il duo Alberti/Sordi con quest’ultimo che non da tregua al rivale. Gli ultimi giri sono molto belli e proprio in un duello fra i due Alberti effettua un taglio di percorso che dopo la bandiera

25 Settembre 2011 1° Raggruppamento

Pole position

Alberti Lotus Cortina 1’22.279 Giro più veloce

Ferraro Lancia Fulvia Sp. Zagato 1’22.073

52

RACE REPORT

Fino 1600

Oltre 1600

Pole position

Cocchi Vw Golf GTi 1’21.148

Pole position

Guerra/Pantaleoni Porsche 930 1’12.598

Giro più veloce

Leonini Alfa Romeo Alfasud 1’21.340

Giro più veloce

Guerra/Pantaleoni Porsche 930 1’13.072

a scacchi sarà penalizzato dai Commissari Sportivi con 25” di penalità che consegnano la vittoria alla Giulia Sprint di Sordi. Terzo gradino per Pavlik, davanti a Dal Lago e Tessaro. Weekend sfortunato per Ciniero con ben due motori ko sulla sua Cortina Lotus.

VARANO 1° raggruppamento:

Sordi Alfa Romeo Giulia Sprint 2° raggruppamento: Tessaro Abarth 1000 3° raggruppamento: Donin VW Golf GTi

Nella prova riservata alle vetture di cilindrata inferiore ai 1600cc a determinare il risultato sono le rotture meccaniche della Golf di Cocchi (autore della pole), e della Davrian MK VII di Malaguti, autore del secondo tempo. Per il primo solo pochi giri mentre per il secondo la rottura della leva del cambio arriva a meno di quindici minuti dalla conclusione. La vittoria va così a Tessaro (Abarth 1000) autore di una gara molto regolare, davanti a Donin (VW Golf GTi) e Corbellini (Alfa Romeo Giulia). A Tessaro e a Donin anche le vittorie del 2° e 3° Raggruppamento in virtù della Safety Car che ha alzato le medie nella gara riservata alle vetture più potenti.

Fra loro a sorprendere tutti il sabato in qualifica è la Porsche 930 di Guerra/

Pantaleoni davanti alla 911 di Zardo/ Casoni e alla 935 di Sordi/Sordi. La prima metà di gara è proprio un monologo dei battistrada che cedono la prima piazza in concomitanza della sosta obbligatoria al duo Rosticci/Mundi (anche loro su Porsche 911) risaliti dalla ottava casella in griglia. Ritiro per Casoni out dopo appena quattro tornate. Al rientro ai box dei battistrada la leadership passa a Tarabini che la tiene per tre tornate prima di lasciare il passo a Ronconi/Gulinelli e a Sordi/Sordi che iniziano a sfidarsi per la vittoria. Il duello è tuttavia interrotto dall’ingresso della Safety Car per ripulire la pista a seguito di una perdita di olio della vettura di Rosticci/Mundi. Il gruppo taglierà il traguardo proprio dietro la Safety.

RACE REPORT

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OFFERTO DA:

25 Settembre 2011

Camp. Italiano Turismo di Serie 11ª| 12ª PROVA a cura di giulio rizzo. foto: signori

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RACE REPORT

Per Tramontozzi anche la pole nella S Cup Italia. E’ proprio il pilota di Latina il protagonista in gara in testa dallo spegnersi delle luci fino alla bandiera a scacchi. Alle sue spalle subito nella via di fuga alla prima Esse Nember che rientra in ultima posizione e riesce a risalire fino alla settima piazza. La sfida per gli ultimi due gradini del podio è così fra Ceccato e Ferri con il primo capace di guadagnare la seconda piazza proprio in occasione della bagarre della prima curva. Dei due il più veloce appare Ferri capace di franco-

25 Settembre 2011 pole position:

Tramontozzi Mini Cooper S 1’17.661 giro più veloce:

Tramontozzi Mini Cooper S 1’18.358 podio:

1. Tramontozzi Mini Cooper S Ferri Mini Cooper S Ceccato Mini Cooper S

GARA 1

I

l penultimo round del Tricolore Turismo di Serie rimanda tutti i verdetti all’ultima prova di Vallelunga a fine ottobre. In terra emiliana ad aggiudicarsi le gare sono i due giovani piloti del Team Millenium ma chi davvero torna col sorriso è il romano Ferri che, in entrambe le gare davanti al rivale “Toby”, riesce a ridurre lo scarto in ottica assoluta adesso assottigliato a sette lunghezze su venti disponibili.

Ancora meglio nella S Cup Italia dove la sfida è fra lui e Tramontozzi attardato tuttavia di 30 punti. Per il giovane di Latina alla vittoria di gara 1 purtroppo ha fatto seguito un ritiro in gara 2.

In qualifica prime posizioni stabilite già nei primi giri.

Sia nel caso dei compagni di squadra Tramontozzi e Nember (primo e secondo), entrambi su Mini Cooper S, che per “Toby”(Renault Megane RS) quarto, la miglior prestazione utile arriva al loro terzo giro. Stesso discorso anche per Ferri, terzo in griglia anche lui con Mini Cooper S, l’unico tuttavia capace di migliorarsi sul finale pur non riuscendo a sopravanzare i rivali.

GARA 2

Una ciascuna per Tramontozzi e Nember

varano pole position:

Fedeli Mini Cooper S n.d. giro più veloce:

Nember Mini Cooper S 1’18.284 podio:

1. Nember Mini Cooper S 2. Ferri Mini Cooper S 3. “Toby” Renault Megane Rs

Mini Cooper S di Iatsiuk e Ferri. Alla seconda tornata altro colpo di scena col il ritiro del vincitore di Gara 1 Tramontozzi. Altri tre giri ed è Iatsiuk che è costretto al ritiro per la rottura di un condotto dell’intercooler cedendo a Ferri la terza posizione. Per il romano, in testa alla classifica della S Cup, inizia la rincorsa a “Toby” per accorciare anche in ottica assoluta CITS. Questa si concretizza al nono giro con il podio che così si completa con Ferri secondo e “Toby” terzo dietro il solitario Nember.

25 Settembre 2011 pole position:

Tramontozzi 1’17.661 giro più veloce:

Tramontozzi 1’18.358 podio:

1. Tramontozzi 2. Ferri 3. Ceccato

GARA 2

bollare il rivale per tutta la gara prima di piazzare l’affondo al diciassettesimo giro. Podio fotocopia nella S Cup Italia con i primi tre tutti su Mini Cooper S. Prova convincente di Nember in gara 2. Il giovane bresciano dalla terza casella in griglia infila Gori e Fedeli per conquistare già alla pria curva la leadership. A pagare il prezzo più salato della bagarre di inizio gara sono la Fedeli e Ceccato con la prima che sfila ultima e Ceccato costretto al ritiro. Alle spalle di Nember si porta così “Toby” (Megane RS) davanti alle due

25 Settembre 2011

11ª| 12ª PROVA

GARA 1

S Cup Italia

varano pole position:

Fedeli n.d. giro più veloce:

Nember 1’18.284 podio:

1. Nember 2. Ferri 3. Gori

RACE REPORT

55

Carrera Cup Italia

10ª| 11ª

17-18 Settembre 2011

PROVA

a cura di matteo pasquali. foto: benfenati

Balzan

Campione

GARA 1

17-18 Settembre 2011 pole position:

Mapell n.d. giro più veloce:

Balzan 1’38.948 podio:

1. Balzan 2. Mapelli 3. Fulgenzi

56

RACE REPORT

dopo il capottamento del Mugello e dalle prove libere ha costantemente migliorato la sua posizione nel gruppo, ma non è comunque soddisfatto del piazzamento di Round 10, mentre Busnelli e Monti hanno dato spettacolo nelle posizioni di rincalzo, spesso porta a porta (hanno disputato buona parte del 4. giro affiancati, toccandosi ripetutamente, ma senza cattiveria.

Bonacini ha compromesso la sua gara al primo giro quando è finito nell’erba all’esterno del Curvone dopo una partenza convulsa nella quale si è trovato la porta sbarrata da Frassineti e Monti. Nella Michelin Cup torna in testa Proietti che vince la classifca riservata ai piloti gentlemen davanti a Piccioni.

In Gara 2 Balzan è campione per la terza volta accontentandosi di un

GARA 2

I

n Gara 1 Balzan sfata Vallelunga e mette una serie ipoteca sul terzo titolo di Porsche Carerra Cup Italia collezionando il sesto successo stagionale e si porta solo ad una lunghezza per laurearsi matematicamente campione. La squadra di Enrico Borghi festeggia una splendida doppietta dopo che Mapelli ha firmato la prima pole position nel monomarca riservato alle 911 GT3 Cup. Postiglione dopo una pessima qualifica che lo ha tenuto fuori dalla top eight, è stato autore di una bella rimonta che lo ha portato dal decimo al quarto posto che gli vale la piazza d’onore in Campionato con 100 punti in coabitazione con Mapelli. Alex Frassineti mette in carniere un quinto posto: il laziale ha dovuto dedicarsi al set up della vettura ricostruita

VALLELUNGA pole position:

Frassineti n.d. giro più veloce:

Balzan 1’39.370 podio:

1. Frassineti 2. Busnelli 3. Postiglione

quinto posto per proseguire una striscia vincente che lo ha già visto imporsi nel 2009 e 2010. Il bottino stagionale di Balzan parla chiaro: 6 vittorie, 3 pole position e 6 giri più veloci. La squadra di Borghi torna a casa dalla trasferta romana anche con il titolo dei team e la laurea di Mapelli nella graduatoria dei giovani riservata agli Under 25. Round 11 ha riportato alla ribalta Frassineti che cancella con il primo successo una serie di gare molto sfortunate. Dopo il quinto posto di ieri, è partito in prima fila sfruttando il ribaltamento della griglia dei primi sei, al fianco del poleman Busnelli. Alex si è involato in testa dal via e non è stato più preso. Busnelli recrimina per la partenza sullo sporco; anche per il

lombardo si tratta del miglior piazzamento stagionale che testimonia la sua continua crescita nel monomarca più selettivo del panorama nazionale.

Il dechappamento di una gomma ha tolto dalla scena Fulgenzi, più che mai intenzionato a ripetere il terzo posto di Gara 1: ne ha approfittato Postiglione per tornare sul podio e riprendersi il secondo posto assoluto in Campionato. Nella Michelin Cup è appassionante il testa a testa fra Piccioni e Proietti: al successo del romano di ieri, ha replicato il milanese oggi. I due che sono separati solo di due punti hanno leggermente distanziato De Amicis che ora è scivolato a 14 lunghezze dalla vetta della graduatoria riservatata ai gentleman driver.

RACE REPORT

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Superstars Series

25 Settembre 2011

11ª| 12ª PROVA

a cura di dario lucchese. foto: actualfoto

58

RACE REPORT

Riccardo Romagnoli, il portacolori della Swiss Team ha avuto quindi un contatto con la Jaguar di Francesco Sini. Risultato: sospensione piegata e un 12. piazzamento finale. Le cose non erano andate bene neppure a Mauro Cesari, in difficoltà con la sua Chrysler già nel corso del giro di ricognizione. Quindi è stato il turno di Luigi Cecchi, con l’altra Jaguar protagonista di un altro contatto sempre con Bertolini. Scintille anche per Stefano Gabellini e Luca Rangoni, finiti fuori nelle concitate fasi iniziali, mentre Johnny Herbert è stato penalizzato da un testacoda. Un “fuori programma” che non ha impedito comunque all’inglese di chiudere quinto, proprio alle spalle di Biagi. In Gara 2 subito “out” Bertolini, decisamente protagonista di un fine settimana neris-

25 Settembre 2011 pole position:

Cerqui BMW M3 E92 1’54.211 giro più veloce:

Cerqui BMW M3 E92 1’55.467 podio:

1. Cerqui BMW M3 E92 2. Guidi Maserati Quattroporte 3. Pigoli Mercedes C63 AMG

GARA 1

U

no solo nome per il penultimo appuntamento della Superstars: Alberto Cerqui. Sul circuito del Mugello, il 19enne pilota del Team BMW Italia è stato il più veloce nelle qualifiche e poi ha dominato in entrambe le gare. Un weekend perfetto per il giovane bresciano, balzato al comando della classifica del campionato italiano e portatosi secondo in quella della International Series, a sole 11 lunghezze dall’immutato leader Luigi Ferrara, in cui ha scavalcato sia Andrea Bertolini che il proprio compagno di squadra Thomas Biagi. Cerqui, fin dal primo via, è sfilato al comando rimanendoci sino alla bandiera a scacchi.

Dietro di lui ha concluso Alessandro Pier Guidi, secondo nella sessione cronometrata con la prima delle Maserati Quattroporte, mentre la terza posizione è stata appannaggio della Mercedes di Max Pigoli. Un capitolo a parte merita proprio Bertolini: il modenese, scattato dall’ultima fila dopo che al termine delle prove cronometrate i commissari sportivi gli avevano cancellato tutti i tempi (i suoi meccanici avevano dimenticato attivi i sensori della velocità delle ruote, particolare categoricamente vietato dal regolamento), si è prodigato in una delle sue straordinarie rimonte che lo ha portato ad occupare in breve l’ottavo posto. Dopo avere lottato a lungo con

simo e impossibilitato a prendere il via per la rottura di un tubo dell’idroguida.

Indisturbato invece Cerqui, che questa volta si è imposto davanti a Biagi ed Herbert. Complice anche l’incidente che ha eliminato Rangoni e portato

GARA 2

L’ora di Cerqui

MUGELLO pole position:

Cerqui BMW M3 E92 1’54.211 giro più veloce:

Biagi BMW M3 E92 1’55.859 podio:

1. Cerqui BMW M3 E92 2. Biagi BMW M3 E92 3. Herbert Mercedes C63 AMG

all’esposizione della bandiera nera a Pier Guidi. Per Ferrara un sesto ed un settimo posto che, se non altro, non gli costeranno un solo chilo di handicap peso per l’ultimo e decisivo “match” di Vallelunga, a metà ottobre.

GT Sprint

9ª| 10ª PROVA

25 Settembre 2011

a cura di dario lucchese. foto: actualfoto

Altro giro altro leader

GARA 1

25 Settembre 2011 pole position:

Cressoni Ferrari F430 1’48.954 giro più veloce:

Barri Ferrari F430 1’49.155 podio:

1. Cressoni Ferrari F430 2. Cirò Ferrari F430 3. Barri Ferrari F430

battute iniziali. Quindi, l’altro contatto tra le altre vetture di Stoccarda guidate da Maurizio Fratti e Omar Galbiati, che ha pure reso necessario l’intervento della safety-car. Con Cressoni sempre davanti a tutti al re-start, alle sue spalle ha invece concluso Giuseppe Cirò, che assieme a Gaetano Ardagna Perez si è assicurato la seconda posizione in classifica. Gradino più basso del podio per Giacomo Barri, mentre la Ferrari 458 di Fabio Mancini ha concluso quarta assoluta e prima nella GTS3. Un risultato quest’ultimo che, sommato al terzo posto ottenuto da Niki Cadei in Gara 2 dopo un’estenuante lotta con l’altra vettura di Maranello di Max Mugelli, ha matematicamente consegnato in anticipo il titolo di classe all’equipag-

GARA 2

C

ambio di guardia in testa alla classifica della GTSprint, dopo che nel penultimo appuntamento del Mugello a mettere a segno una doppietta con la sua Ferrari 430 è stato Matteo Cressoni (autore anche della pole). Il bresciano del Racing Team Edil Cris è passato al comando del campionato che si deciderà a Vallelunga a metà ottobre, ottenendo il suo terzo successo consecutivo (dopo essersi imposto anche a Spa in Gara 2) ed il quarto della stagione. Al primo via Cressoni era stato perfetto ed ha mantenuto il comando che, da quel momento in avanti, nessuno è più riuscito ad insidiargli. Il tutto mentre le due Porsche 997 di Emanuele Romani e Roberto Silva si eliminavano nel corso delle

gio della AF Corse. Proprio in Gara 2, Cressoni ha nuovamente dominato dall’inizio alla fine. A migliorarsi è stato invece Barri, risalito secondo.

Da segnalare un settimo ed un ottavo posto della Audi R8 LMS, al suo debutto nella serie di Roma Formula

Futuro, portata in pista per l’occasione dal giovane Alessandro Cicognani che, sempre in Gara 2, si era reso protagonista di un’escursione fuori pista e di un contatto con Massimo Mantovani che gli è costato 25” di penalizzazione.

MUGELLO pole position:

Cressoni Ferrari F430 1’48.954 giro più veloce:

Cressoni Ferrari F430 1’48.954 podio:

1. Cressoni Ferrari F430 2. Barri Ferrari F430 3. Cadei Ferrari 458 Italia

RACE REPORT

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Musso visto dagli altri

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rima della corsa c’è un lungo momento in cui si ha paura, confidò Luigi Musso, e durante la corsa, l’abbassarsi della bandierina o l’accendersi, nel semaforo, della luce verde libera si da tutto, lasciando spazio al solo coraggio, ma il vero coraggio è quello che non evita la paura, ma l’affronta e la vince. Questo è Luigi Musso, un pilota, ma prima ancora un uomo con forti valori e con un’intelligenza superiore alla media. Il rifiuto di ricorrere a manovre disperate, brusche o folli spesso lo espose a dubbi striscianti. Molti pensavano che Luigi fosse un pavido, ma il parere di un grande come Taruffi spezzò tutte le malelingue. Dall’alto della sua lunghissima e gloriosa esperienza da automobilista e centauro, il romano dalla bianca chioma osservò che, essendo intelligente, Luigi ragionava e quindi rischiava solamente quando era strettamente necessario; ed essendo sincero, non si vergognava nemmeno di confessare che se avesse avuto altre opportunità, avrebbe anche fatto volentieri a meno di correre. Più sincero di così. E questo non deve essere visto come un limite dell’uomo e di una diminutio del pilota. Come ammise il grande Jim Clark dopo un Gran Premio del Belgio: “Spero di non aver fatto una figura tanto meschina, ma oggi non me la sentivo proprio di correre”. Il vero coraggio si nutre anche in sincerità. Jacques Villeneuve, dopo una gara in Canada, rivelò: “Avevo una vettura perfetta per stare davanti e invece non ho avuto il coraggio di frenare tardi in certe curve e sono stato punito”. Capita molto raramente di sentire dichiarazioni del genere fatte da un pilota, ma Luigi Musso era una storia a se, era un’eccezione, un signore. Come quella volta che a Monte Carlo si trovò a passare per una via del centro, quando intuì che una signora distratta stava per scendere dal marciapiedi e attraversare la strada; Luigi diete un energico e prolungato colpo di clacson fregandosene delle rigide norme contro l’inquinamento acustico del Principato.

La signora ringraziò Luigi di averle, tra virgolette salvato la vita, Musso venne prontamente fermato e redarguito dalla gendarmeria che accortasi che era il grande pilota Luigi Musso chiuse un occhio e lo fece andare via. Luigi Musso era per prima cosa un uomo, poi un pilota, e visse da campione in primis fuori dai circuiti, per questo ancora oggi il suo nome evoca rispetto e ammirazione.

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STORIE D’ALTRI TEMPI

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