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Origini del territorio

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Catania project

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Locandina sicilia che intende sottolineare quanto sia sottovalutato molto spesso il lavoro

Locandine Sicile che intende sottolineare quanto sia sottovalutato molto spesso il lavoro Il territorio della regione Sicilia rappresenta la più grande delle isole italiane e del Mediterraneo, la settima d’Europa, nonché la 45ª isola più estesa nel mondo. È la regione più estesa d’Italia e la quinta per popolazione, il suo territorio è ripartito in 391 comuni, a loro volta costituiti in tre città metropolitane (Palermo, Catania e Messina) e sei liberi Consorzi comunali.

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Nell’evoluzione della sua storia, la Sicilia fu abitata nei tempi più remoti della sua civiltà da popolazioni indoeuropee dette Siculi o Sicani. I primi contatti fra le genti mediterranee e la Sicilia si ebbero con i Fenici, che si stabilirono nella parte occidentale dell’isola. Nella parte orientale e centrale dell’isola si stanziarono, a partire dall’VIII secolo a.C. i Greci, che chiamarono l’isola Trinacria dai suoi tre promontori, e fondarono o ampliarono i centri più importanti. Tale divisione è fondamentale per comprendere la differenza di stile visivo creatosi in quel tempo. Secondo il grammatico latino Marco Terenzio Varrone, il termine «Sicilia» deriverebbe dalla voce italica sica che sta ad indicare la falce. Pertanto «Sicilia» significherebbe «terra di falciatori», questo perché i Romani consideravano la Sicilia come la regione più ricca di grano per approvvigionare Roma.

La bandiera, le cui origini risalgono al XIII secolo, è stata adottata ufficialmente su proposta dell’allora presidente Nicolò Cristaldi. è costituita da un drappo di forma rettangolare che al centro riproduce lo stemma della regione siciliana, formato da uno scudo raffigurante al centro la triscele color carnato con il gorgoneion e le spighe. Il drappo è formato da tre colori: rosso, arancione e giallo.

La triscele è lo storico simbolo della Sicilia. È la raffigurazione di un essere con tre gambe ed è un simbolo di origine indo-aria, e ha una storia articolata e complessa; essa è infatti simile a simboli di altre civiltà antiche di diverse aree geografiche del pianeta.

L’altro simbolo della bandiera siciliana è il gorgoneion, cioè la testa delle Gòrgone, i cui capelli erano serpenti. Un’altra versione della testa è quella di una donna dalla quale spuntano delle ali che simboleggiano il trascorrere del tempo, contornata da serpenti per indicare la saggezza. Furono poi aggiunte le spighe di grano sia come simbolo di fertilità e sia perché la Sicilia fu la prima provincia e il “granaio” di Roma. La prima bandiera venne utilizzata per la primissima volta nel 1282 durante la Rivoluzione del Vespro dai siciliani, come simbolo dell’unità della Sicilia Durante il primo utilizzo i tre colori erano in ordine inverso rispetto alla bandiera odierna, per simboleggiare l’unione dei colori di Palermo (la capitale) e Corleone (un importante centro agricolo e civile) unitisi durante la rivoluzione.

Nel 1296 con il re Federico III sul trono di Sicilia, venne introdotta la bandiera del regno di Sicilia, mantenuta fino al 1816. Essa era formata da righe verticali gialle e rosse e presentava due aquile: una a destra e una a sinistra.

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