2 minute read

Redenzione e dannazione

Scelte

Utilità Lo strascico di errori del passato si ripercuote sempre nel lavoro, e la brutta o mancata formazione crea disagi, a volte il lavoro del grafico non è riconosciuto e non si pensa che «modificare grafiche» sia un lavoro. Piccole aziende non mirano al guadagno, mirano a non fallire, e da questo ragionamento molti lavori vengono svalutati; ad oggi i luoghi di formazione esistono e funzionano, quindi cosa manca? Manca la predisposizione mentale? O è meglio approffitarne per un illusorio guadagno? Le scelte del grafico diventano sempre più ardue, si accontenta il cliente con una grafica non funzionale? O si cerca di dialogare? Non sempre questo dialogo avviene e ciò sottolinea una grande responsabilità, come quando lo studente prepara l’esame per come vorrebbe il professore invece di pensare a cosa vorrebbe fare lui.

Advertisement

Era facile catalogare il passato con le vecchie forme artistiche suddivise in funzione della loro area geografica, ma perchè dopo internet questo cambia? La cultura visiva è andata a perdersi e l’esagerazione allegorica degli elementi identificativi i quali limoni e arancia sono state sfruttati abbondantemente tanto da crearne ridondanza. La progettazione grafica non è una pratica antica quanto il falegname, molti sostengono, e invece è una pratica nemmeno conosciuta e riconosciuta. La qualità d’immagine purtroppo influenza le nostre vite e questo è ciò che ci hanno insegnato le opere d’arte. Qui in Sicilia abbiamo una qualità d’immagine molto bassa? Quando ci si pone questa domanda non è molto difficile rispondere, basta guardarsi attorno, vedi quello che ti piace? Le immagini sono ovunque, da affisioni su strada a tutto ciò che troviamo nel supermercato e tutto ciò che ci guida nell’uso di dispositivi digitali. Allora la progettazione grafica serve a qualcosa e non solo a creare cose belle da vedere, serve per creare percorsi ed esperienze, perchè purtroppo spesso capita che si progetta il contenuto senza conoscerlo. Si ritiene che ciò che vediamo è ciò che sentiamo e percepiamo.

Catania Romana

Le identità visive territoriali hanno un ritorno culturale e non solo turistico, molte città spiccano per la loro storia e la loro cultura, quindi chi ha il compito di preservare questo patrimonio? Da questa riflessione si denota quanto sia importante la cura di queste identità. Qui il progetto non solo ha lo scopo di orientare, ma anche di donare un valore culturale aggiunto.

La proposta progettuale Sistema Catania Romana parte dallo studio analitico, in ambito storico-strutturale, dei quattro complessi archeologici della città di Catania: Teatro Antico, Anfiteatro, Terme della Rotonda e Terme dell’Indirizzo.

Da un’analisi accurata delle planimetrie dei suddetti luoghi, l’attenzione si è focalizzata su una porzione delle stesse: la singola parte è stata prima ruotata di 90° e poi riprodotta all’interno di quattro moduli quadrati, attraverso la riflessione sull’asse verticale ed orizzontale. La scelta tipografica è pertinente alle incisioni lapidarie d’epoca romana, mentre quella cromatica riprende visivamente i colori dei mattoni ancora presenti all’interno dei complessi archeologici.

A completamento del progetto, inoltre, è stato ideato un percorso di riferimento al fine di accompagnare il turista e/o residente nella fruizione dei monumenti. Il sistema si propone di conferire un’identità territoriale alla catania-romana con l’intento di valorizzarne i relativi siti, patrimonio comune dal valore inestimabile ma poco conosciuto ed apprezzato.

This article is from: