L’opera scritta da Rustichello da Pisa, a partire dall’esperienza di Marco Polo, fornisce la cornice all’interno della quale sono inseriti alcuni racconti, aventi quali co-protagonisti due semplici uomini, un piemontese e un siciliano, al servizio del ricco mercante veneziano. L’effetto desiderato più che comico vuole essere umoristico e viene ricercato facendo costante riferimento a fatti di nostrana attualità, con particolare attenzione alle recenti questioni al centro del dibattito politico italiano. Il libro in diverse sue parti tende così a trasformarsi in una graffiante opera satirica, per mezzo della quale l’autore esprime il suo umore polemico, in riferimento a quanto di controverso vede quotidianamente accadere nel proprio Paese.