una tantum di Paolo Colombo
UN PICCOLO FORMATO PER UNA “GRANDE” CITTA’. A dispetto del titolo, Treviso, con i suoi poco più di 80 mila abitanti non si può certo definire una grande città. Diciamolo. È la classica “città di provincia”, con tutti i pregi e i difetti che questo comporta. Noi di 0422, però, crediamo che dietro i classici luoghi comuni ci sia ben altro. Ed è alla scoperta di questo che vogliamo andare con il nostro nuovo magazine bimestrale: gratuito, dal formato agile e maneggevole (simile a quello di un tablet, su cui tra l’altro può essere sfogliato grazie alla sua App per iPhone e iPad), che cerca di guardare oltre al consueto, mostrando una città che, sotto la sua placida tranquillità, nasconde personaggi insoliti e luoghi tutti da scoprire. Daremo uno sguardo inedito ai volti noti, presentandoli come non li avete mai visti. Andremo alla ricerca dei talenti emergenti. Segnaleremo gli eventi e i trend più curiosi e stuzzicanti. Insomma, cercheremo di accompagnarvi alla scoperta di una città non certo grande nella dimensione ma che lo è sicuramente nel suo contenuto (quello che magari rischia di sfuggire ad un primo sguardo frettoloso). Una guida di idee per lo shopping, per vivere il tempo libero, per trascorrere una serata o un weekend originale, consigliandovi anche il meglio degli eventi e degli spettacoli che si tengono in provincia. Perché basta davvero poco per cogliere un’offerta davvero ricca di motivi e completissima per generi e stili che sa proporre. Se volete seguirci in questa nuova avventura… il viaggio inizia ora.
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selfie
SE RINASCO FACCIO IL GIARDINIERE NON È STATO FACILE NEI GIORNI CRUCIALI DELLA QUOTAZIONE IN BORSA DI H-FARM TROVARE RICCARDO DONADON DISPONIBILE PER QUATTRO CHIACCHIERE. MA PER NOI HA FATTO UN’ECCEZIONE, RACCONTANDOCI LA SUA VITA E LE SUE PASSIONI OLTRE IL LAVORO “Ma per fortuna che c’è il Riccardo… ” fa una vecchia canzone di Giorgio Gaber. In effetti se l’Italia digitale, seppur a passi lenti, in questi ultimi anni sta crescendo il merito è anche suo, del guru delle start-up italiane, come è stato definito, che ha saputo trasformare un’anonima campagna trevigiana alle porte di Roncade, Ca’ Tron, nella Silicon Valley nostrana. Lui è Riccardo Donadon, trevigiano doc e punto di riferimento dell’innovazione digitale in Italia. La sua H-Farm, fondata nel 2005 ed in procinto di fare il grande passo della quotazione in borsa, non è solo il più importante incubatore di idee del nostro paese ma racchiude in sé anche la visione innovativa di Riccardo sul mondo del lavoro 2.0. Un informale “villaggio dell’innovazione”, in cui la “H” del nome sta per “human”. Riccardo, se non facessi il lavoro che fai ora, di cosa ti sarebbe piaciuto occuparti?
Sono entusiasta di fare quello che faccio. Penso di essere stato molto fortunato nel riuscire a fare della mia passione per la rete digitale la mia professione. Credo che, in alternativa, mi sarei inventato un lavoro che mi avrebbe fatto stare molto più in contatto con il verde e con la natura. Dico sempre che avrei fatto il giardiniere perché mi entusiasma la complessità che c’è dietro un giardino. Bisogna far convivere diverse varietà e bisogna immaginarsele su 4 stagioni e su anni di sviluppo. È super affascinante.
qualcosa di magico. Cosa preferisci fare nel tempo libero? Stare con i bambini e dedicarmi al mio giardino. Se posso, adoro tagliare l’erba e mettere in ordine il mio orto. È una cosa che mi rilassa molto, mi svuota la testa dai pensieri e mi ricarica. H-Farm, ad esempio, è frutto di giornate trascorse così, quando, terminata la mia seconda storia (E-Tree), non potevo lavorare per il patto di non concorrenza. Da appassionato di cinema, qual è il film con cui ti identifichi di più?
Se dovessi scegliere, ti direi “La fonte meravigliosa” di King Vidor perché associa due cose che mi piacciono: l’architettura e le biografie. È la storia, bellissima, di Howard Roark (Frank Lloyd Wright) e racconta la sua modernità ed il suo opporsi alla convenzioni. Stupendo. Comunque io adoro tutto il cinema degli anni ‘50, da Frank Capra al maestro Hitchcock e al mio mito Orson Welles, fino a Kieslowski e tanti altri. Il cinema fa sognare e chi fa impresa deve sognare. Il luogo trevigiano cui sei più affezionato.
Sono cresciuto tra Borgo Cavour e Città Giardino. Ma la zona sicuramente più bella è la Pescheria. È uno dei luoghi più affascinanti di Treviso. Quando sono nati i miei bambini, ho vissuto lì qualche anno ed ho una piccola casa che sto sistemando.
Il gadget tecnologico di cui non puoi fare a meno.
Treviso è famosa anche per la sua enogastronomia: un vino e un piatto che consiglieresti.
Dal 2007 ad oggi c’è un unico gadget che non abbandono mai ed è l’iPhone. Ancora oggi, a distanza di anni, credo che il suo utilizzo sia
Non ho dubbi: il Capo di Stato di Loredan Gasperini e il radicchio con le acciughe che si può degustare Da Procida. 0422.TV DIC 15/GEN 16
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idee
MR. MÀRTON E IL GIN PIU’ CARO AL MONDO UN GIN PRODOTTO A TREVISO? SEMBRA UNA FOLLIA ECCENTRICA, EPPURE C’È CHI CI STA PROVANDO E CON OTTIMI RISULTATI. SIGNORE E SIGNORI ECCO A VOI ROBY MARTON. CHE NEL DISTILLATO PIÙ GLOBAL CHE CI SIA HA MESSO UN INGREDIENTE TUTTO TREVIGIANO... Il suo è un esempio lampante di come la passione, l’entusiasmo, la voglia di rischiare e di seguire nuove strade, magari anche contro le consuetudini e le tradizioni, possa risultare vincente. Mettersi in testa di produrre gin in un territorio storicamente votato al vino e alle grappe non dev’essere sicuramente facile. Eppure lui c’è riuscito. Parliamo di Roberto “Roby” Marton, imprenditore grande esperto di superalcolici, che siamo andati a trovare nella sede della Màrton’s Gin, a Casale sul Sile, l’azienda che ha creato per produrre gin di altissima qualità. Roby, raccontaci come è nata l’idea di dedicarti ai superalcolici…
La mia famiglia possedeva un ingrosso di alcolici a Dosson. Negli anni Novanta, ho deciso di dedicarmi all’import di rum. Nel ’95, poi, ho realizzato uno dei primi esempi di e-commerce, Toprum.com, col quale sono entrato in contatto con parecchie realtà del settore. Nel 2012, ho pensato di proseguire da solo con le mie idee. Mi intrigava molto il gin che, oltre ad essere un liquore la cui produzione è ormai globalizzata, stava crescendo in apprezzamento, in particolare nella “movida” di Barcellona, dove era richiestissimo. Qual è la ricetta del Màrton’s Gin?
Ho iniziato con un cool compound, ossia un gin con infusione a freddo, cui al distillato base di cereali e ginepro vengono aggiunte poi diverse spezie in infusione per 10-15 giorni, come pimento, liquirizia e zenzero. Quali idee hai voluto mettere nel tuo gin?
Innanzitutto, a differenza dei grandi marchi che ormai usano aromi standardizzati, punto 8
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sulla ricerca della qualità nella materia prima. Inoltre, la scelta di non filtrare, per dare al gin un colore più naturale, fa parte della stessa filosofia perché anche l’aspetto deve suggerire che si tratta di gin assolutamente artigianale. Sei soddisfatto dei risultati?
Molto. Ad oggi la produzione è di 20 mila bottiglie l’anno, con l’ipotesi di raddoppiare a breve. La distribuzione è per il 70% in Italia ed il 30% all’estero, dove però sta crescendo molto in paesi come Germania, Hong Kong, Stati Uniti, Svezia, Paesi Bassi e Croazia. A gennaio concorrerò per il New York International Spirits Competition, il più grande premio internazionale per i distillati. Qual è la differenza fra il tuo gin e gli altri?
Oggi la maggior parte del gin è usata come base per cocktail, specie per il gin tonic. Il mio invece va bevuto liscio, magari con un cubetto di ghiaccio, perché è capace anche da solo di regalare emozioni. Possibili abbinamenti?
Si può usare in cucina, come base di cottura per piatti di carne sofisticati, oppure abbinandolo ad un bel piatto di ostriche o a della pasticceria. Idee future?
Stiamo per lanciare un gin con fave di tonka, un particolare tipo di spezie originarie del Sudamerica. Sarà il gin più costoso al mondo, sui 50 euro per mezzo litro e si chiamerà Tonka Gin. Quanto c’è di Treviso nel tuo gin?
Oltre a me, c’è un ingrediente tipicamente trevigiano: il rafano, ossia il cren.
trend
CENTO DI QUESTI CANESIO E SE SNOOPY SI FOSSE MESSO A FARE LO SKATER E AD ANDARE IN MTB? LA SUA VERSIONE UNDERGROUND ESISTE. SI CHIAMA CANESIO ED È NATA A TREVISO. L’AUTORE È IL WRITER STEFANO BRESSAN CHE HA CREATO UNO DEI MARCHI STREETWEAR PIÙ APPREZZATI, LA LOBSTER Dal mondo underground dei graffiti, dello skate e delle bike allo streetwear di tendenza. Lui è Stefano Bressan, trevigiano classe 1974, nel mondo dei writer noto come Cento Canesio, dal nome del suo personaggio più famoso, un cane stilizzato con un enorme nasone alla Snoopy. Dai muri ha portato la sua abilità grafica nel mondo della moda, disegnando grafiche, illustrazioni e collaborando con moltissimi brand internazionali. Cento è fondatore, assieme all’amico Giampiero “Jeppy” Sanders, di Lobster Appareal, marchio di abbigliamento di culto tra i giovani trevigiani e non solo. Difficile non vedere in città qualcuno che non sfoggi almeno una sua t-shirt. Fondata nel 2006, la Lobster oggi è distribuita in oltre 120 negozi in tutta Italia, dove è tra le più importanti realtà di abbigliamento street. Cento, come hai iniziato a disegnare?
Ho frequentato il Liceo Artistico a Treviso poi, a fine anni Ottanta, mi sono appassionato al mondo dei graffiti e dello skate. Mi affascinavano molto queste subculture. Ne percepivo la loro carica espressiva, che in quegli anni era molto forte soprattutto all’estero. Così ho iniziato a fare i primi graffiti. Hai qualche modello di riferimento?
Mi considero soprattutto un autodidatta. Faccio essenzialmente quello che mi piace, prendendo influenza in modo molto spontaneo da tutto quello che mi circonda, dalla musica che ascolto, dalle cose che faccio, dai posti che vedo. Non ho quindi un vero e proprio modello di ispirazione, ma se dovessi citarne uno direi Benito Jacovitti, le cui tavole zeppe di personaggi e oggetti mi hanno sempre intrigato.
C’è un’opera di graffiti alla quale sei affezionato?
Anni fa ho realizzato un Canesio di grosse dimensioni fuori dalla Stazione Termini di Roma per un lavoro commissionato dalla Tim. È stato fantastico avere sotto gli occhi di tutti nella capitale un’opera di quelle dimensioni. Un’altra cosa che ricordo con piacere è un lungi lavoro realizzato un’estate di qualche anno fa a Vicenza, in via Muttoni, dove ho disegnato sui muri decine di miei personaggi. Ma credo che ogni cosa che ho fatto mi abbia lasciato dentro un ricordo, un legame particolare. Come ti sei avvicinato al mondo della moda?
Ho iniziato lavorando per l’azienda trevigiana di streetwear Broke, dove mi sono dedicato alla grafica digitale e ho iniziato a disegnare i loro capi. In seguito, è nata l’idea di aprire un mio negozio di abbigliamento in centro, il Marker Shop specializzato in urban streetwear, e quindi di creare un mio marchio, la Lobster. Mi occupo innanzitutto di realizzare i disegni che vengono poi stampati sulle magliette ma anche di loghi, ricami e anche nel decidere le forme dei vestiti. In questo momento sto lavorando alla collezione invernale ‘16-‘17. Qual è il punto di forza del tuo lavoro?
Penso che sia soprattutto la stretta collaborazione trasversale con realtà del mondo underground, specialmente quelle artistiche e musicali. Poter avere a che fare con tante persone impegnate in diversi fronti può essere una fonte di ispirazione per nuove idee. Che poi rielaboro a modo mio e col mio stile personale. 0422.TV DIC 15/GEN 16
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chef
MARTINO ALLA PROVA DI TREVISO NOTO PER LA SUA PARTECIPAZIONE AL PROGRAMMA CULINARIO DI ANTONELLA CLERICI, LO CHEF JESOLANO MARTINO SCARPA, NUOVO GESTORE DE “L’ANTICA TORRE”, RACCONTA UN PO’ DI SÈ E DI COME INTENDE PRENDERE PER LA GOLA NOI TREVIGIANI Dalla “Prova del cuoco” a uno degli storici ristoranti trevigiani, “Reis, all’Antica Torre”. Jesolano ma residente a CavallinoTreporti, Martino Scarpa è il volto nuovo che si è affacciato nel mondo della ristorazione trevigiana. E lo ha fatto dalla porta principale, ovvero prendendo in gestione con la sua società, la Mtn Group (creata assieme a Tommaso Pardo e Nicola Bacciolo e già proprietaria dell’“Osteria Ai Do Campanili” a Treporti, della “Trattoria Laguna” a Cavallino e del temporary restaurant “Gusto in Abbazia” alla Madonna della Salute a Venezia), uno dei punti di riferimento cittadini del buon cibo, che in passato ha avuto clienti storici come Carlo Scarpa, Giovanni Barbisan, Toni Benetton. Ora, coadiuvato dal giovane chef Roberto Bortolin, ha intenzione di stupirci con i suoi piatti di pesce. Martino, quando hai iniziato ad appassionarti di cucina?
A 12 anni. Durante l’estate, poiché lavoravano sia i miei genitori che mio fratello, dovetti fare la spesa e cucinare per tutti loro. Trovai un libro di ricette in un cassetto e da lì ho cominciato ad appassionarmi. E poi?
Poi mi sono iscritto all’alberghiero di Jesolo e ho fatto un corso per manager di cucina. Intanto avevo già iniziato qualche lavoro in zona. A 18 anni sono andato alla Trattoria Laguna, dove sono cresciuto grazie all’esperienza e ai consigli di Olindo Ballarin, che considero un po’ il mio maestro. Qual è il tuo stile in cucina?
Privilegiare la materia prima, proponendo una cucina territoriale e stagionale. Credo che il 12
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Veneto, da questo punto di vista, offra moltissimo. Mi piace anche variare, specie sulla cucina orientale e su quella pugliese. E di recente, sto scoprendo in cucina anche l’utilizzo delle erbe. Se dovessi raccontare cosa faccio, direi una cucina rivista ed elegante ma dal sapore deciso. Evito sempre la confusione nel piatto, così l’ingrediente principale può esprimere al meglio il suo gusto. Visto che gestisci lo storico locale Antica Torre, cosa puoi dirci del palato trevigiano?
Molti clienti del mio locale jesolano sono trevigiani. È una clientela aperta a tutti i gusti, non radicata in pochi piatti. Io vorrei portare qui la cucina che abbiamo sperimentato all’Abbazia, specie quella legata al pesce. Inoltre, lavorare a Treviso mi permette di avere una stagionalità più ampia e non solo estiva. Dove acquisti la materia prima per i tuoi piatti?
Direi che proprio su questo Treviso offre moltissimo assortimento, dal radicchio, agli asparagi, ai formaggi. Sia al mercato ortofrutticolo ma anche nei piccoli negozi di frutta e verdura. Girando per la città ho visto degli splendidi negozietti, con una qualità di prodotti eccellente. Come giudichi la ristorazione trevigiana?
È sicuramente di altissima qualità, anche se ultimamente mi pare si sia un po’ adagiata su se stessa. Nei locali storici non c’è stato quel ricambio generazionale per il salto di qualità. Fra i locali che apprezzo di più ci sono sicuramente le Beccherie e l’Antico Morer. Fra le novità, invece, mi piace molto l’Undicesimo Vineria, dove lavora un giovane chef molto promettente, Francesco Brutto. Da provare.
la ricetta
La ricetta di Martino Scarpa per i lettori di 0422
Battuta di Mazzancolle Sesamo, Croccante alSchiuma di Mascarpone e Porto Rosso
INGREDIENTI PER 4 PORZIONI Per la tartare di mazzancolle 560 gr di mazzancolle, Olio Extravergine delle Murge, sale e pepe
Per la schiuma di mascarpone 200 gr di panna fresca, 80 gr di mascarpone, sale Per il cracker al sesamo 100 gr di farina di forza, 15 gr di Olio Extravergine delle Murge, 3 gr di miele di acacia, 55 gr di acqua, 3 gr di sale, 4 gr di lievito di birra, 10 gr di sesamo non tostato Per la gelatina d’arancio 100 gr di succo di arancio, 15 gr di acqua, 15 gr di zucchero, 2 gr di colla di pesce Per la riduzione di Porto Rosso 500 gr di Porto Rosso
VINO IN ABBINAMENTO Il Mattaglio Brut - Cantina della Volta Prezzo orientativo € 34,00
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PROCEDIMENTO Pulire le mazzancolle da testa e intestino, tritarle a punta di coltello e condire con olio, sale e pepe a piacimento. Quindi tenerle per qualche minuto in frigorifero. Unire gli ingredienti per la schiuma di mascarpone, montare con la frusta e conservare in frigorifero. Per preparare il cracker di sesamo, impastare gli ingredienti come un classico pane, far lievitare per 30/40 minuti. Rompere la lievitazione e tirare delle sfoglie sottili al mattarello. Tagliare dei rettangoli, porli in una placca da forno e cuocere a 200 gradi per 5/6 minuti. Per la gelatina d’arancio, far bollire l’acqua, il succo e lo zucchero e unire la colla di pesce precedentemente ammollata. Quindi colare su una teglia con carta da forno il liquido e far raffreddare. A parte, far ridurre a fuoco lento il Porto Rosso sino a densità voluta. IMPIATTAMENTO Adagiare sul piatto il cracker su cui formare due quenelle di mazzancolle distanziate una dall’altra; in centro aggiungere la spuma di mascarpone e coprire il tutto con una lamina di gelatina d’arancio. Mettere a goccia la riduzione di Porto e guarnire con dei germogli d’erbe fresche. Aggiungere un filo d’extra vergine. Buon appetito!
Via San Leonardo 2 - TeL. 0422 55333 - TreViSo
Bento è, dal 2008, la prima sushi boutique take away & delivery aperta a Treviso. In soli 25 metri quadri propone i classici della cucina giapponese (sushi, uramaki, temaki) con l’obiettivo di offrire piatti freschi e genuini attraverso l’uso di ingredienti di prima scelta e con un’ attenzione costante alla cottura del riso e alla preparazione della salsa di soia. Bento significa letteralmente “scatola suddivisa in scomparti in cui si presentano diverse specialità, utilizzate principalmente per pasti fuori casa”. E’ così, il Bento, è la specialità di Bento.
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UN LIBRO PER RAGAZZI, DA UN AUTORE TREVIGIANO Max, nato con una malformazione alla schiena e costretto a portare apparecchio acustico e stampelle, a scuola ha un unico obiettivo: diventare invisibile in modo che nessuno si accorga di lui. Una mattina, per caso, nel cestino della carta dell’aula professori, trova un fumetto. Si tratta delle avventure di Dragon Boy, un supereroe dotato di superudito e altre armi invincibili, evidentemente scarabocchiato su quei fogli da qualche compagno. Perché qualcuno vuole che lui legga quei fumetti e, soprattutto, perché quel supereroe sembra assomigliare tanto proprio a lui? Età di lettura: da 13 anni. Guido Sgardoli, DRAGON BOY Piemme, 2015, pp. 208, € 16,00 0422.TV DIC 15/GEN 16
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Natale con i tuoi, anzi, con i nostri
PARLIAMO DI VINI. ABBIAMO CHIESTO AL PIÙ NOTO SOMMELIER DELLA MARCA, EDDY FURLAN, DI IMMAGINARE UN PRANZO NATALIZIO TIPICAMENTE TREVIGIANO ABBINANDOLO, PIATTO PER PIATTO, SOLO A GRANDI VINI DELLA NOSTRA PROVINCIA. ECCO I SUOI CONSIGLI
marca golosa
Per l’appuntamento più atteso delle prossime festività, quello da trascorrere con i familiari e gli amici più stretti, abbiamo pensato di darvi qualche consiglio abbinando un tipico pranzo natalizio alla trevigiana con vini della Marca. Ad aiutarci è Eddy Furlan, tra i più autorevoli esperti di vino non solo del trevigiano ma di tutta Italia. Unico sommelier del nostro paese ad essere nominato Chef Sommelier dall’Union Sommelier Français e titolare del ristorante “La Panoramica” di Nervesa della Battaglia. Eddy, a luglio scorso, è stato nominato presidente emerito dei sommelier italiani. Buona lettura, anzi buon pranzo di Natale! ANTIPASTO Per un antipasto tradizionale come un radicchio di Treviso marinato con soppressa montelliana, consiglierei un vino tipicamente da aperitivo ma che può scivolare anche nell’antipasto. Scelta facile con un buon Prosecco Docg, ad esempio l’Extra Dry di Agostinetto, piccolo produttore di Saccol ma molto apprezzato anche dai grandi ristoratori. È un vino fortemente tipico, dai profumi marcati, su cui spicca la frutta gialla matura, mela e fiori bianchi. Capace di convincere già dal primo sorso per intensità e persistenza. PRIMO Come primo piatto scelgo la tradizione, i tortellini in brodo farciti con salamella trevigiana e radicchio. Un piatto che è il simbolo di questo pranzo di Natale. Qui il vino ideale da abbinare è un Manzoni Bianco, in particolare quello prodotto da Case Paolin. È un vino di grande mineralità e sapidità, ben strutturato, 26
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con toni fruttati e minerali, che ben si amalgamano ai sapori intensi del tortellino in brodo. SECONDO Come secondo non può mancare il tipico bollito trevigiano, con scamone di bovino adulto, testina di vitello e musetto o zampone, con contorno di verze “sofegade”, a lunga cottura, salsa verde e cren, meglio se grattugiato con le mele. Ci abbinerei un Recantina di Serafini & Vidotto, un vero autoctono della destra Piave, di bella freschezza e moderata tannicità. È un vino completo, forse un po’ rustico ma la cui morbidezza ben si adatta ai gusti forti del cren e della salsa. In alternativa – o magari insieme – un altro secondo tradizionale del pranzo di Natale è il cappone al forno con radicchio, patate e cavolfiore gratinato. Dalla Destra passiamo alla sinistra Piave con un Gelsaia Malanotte di Cecchetto, vino a base raboso ma la cui acidità è stata addormentata con l’aggiunta di mostro da uve passite. Vino avvolgente ed austero, robusto in bocca, ma che mantiene una buona dose di freschezza. Le sue capacità sgrassanti lo rendono ideale per questo piatto. DOLCE Un antico dolce trevigiano, poco noto ma che andrebbe rivalutato, è la Zonclada, una pastafrolla con ricotta e frutta secca, cui abbinerei un bel vino rosso dolce come il Refrontolo di Marzemino Passito di Toffoli, una perfetta e logica sequenza con il vino precedente. È in grado di domare la succulenza della Zonclada, con la sua forte intensità gusto-olfattiva, l’aromaticità e la buona gradazione.
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Le scelte di Eddy Furlan
VALDOBBIADENE PROSECCO SUPERIORE DOCG EXTRA DRY “VIGNA DEL BAFFO” Produttore Agostinetto, Saccol Vitigni Glera 100% Gradazione 11,5% vol Affinamento Acciaio inox Prezzo 22 euro
MANZONI BIANCO “COSTA DEGLI ANGELI” Produttore Case Paolin, Volpago del Montello Vitigni Manzoni bianco Gradazione 13% vol Affinamento Minimo 8 mesi sul lievito in vasca in acciaio e 4 mesi in bottiglia Prezzo 12 euro
PIAVE MALANOTTE DOCG “GELSAIA” Produttore Cecchetto, Vazzola Vitigni Raboso Piave Gradazione 14,5% vol Affinamento 12 mesi in barriques Prezzo 30 euro
MONTELLO COLLI ASOLANI DOC ROSSO “RECANTINA” Produttore Serafini & Vidotto, Nervesa Della Battaglia Vitigni Recantina 100% Gradazione 13% vol Affinamento 3/6 mesi in bottiglia Prezzo dai 10 ai 13 euro
REFRONTOLO MARZEMINO PASSITO DOCG Produttore Toffoli, Refrontolo Vitigni Marzemino 100% Gradazione 14% vol Affinamento In cisterna d’acciaio inox e parte in barriques di rovere, castagno e ciliegio Prezzo 15 euro
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Gourmet a quattro zampe PASTICCINI, BONBON, DOLCI E PERSINO IL CLASSICO PANETTONE NATALIZIO. CHI L’HA DETTO CHE ANCHE I NOSTRI AMICI ANIMALI NON POSSANO ESSERE PRESI PER LA GOLA? A TREVISO UN PASTICCERE E UNO CHEF SONO AL LORO SERVIZIO
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Eddy Munerati
Secondo l’ultimo rapporto dell’Assalco, l’associazione che riunisce le imprese per l’alimentazione e la cura degli animali da compagnia, l’anno scorso gli italiani hanno speso 1.830 milioni di euro per nutrire i 14 milioni di cani e gatti presenti nelle loro case. “Gli animali da compagnia – spiega il presidente dell’associazione Gianmarco Ferrari – sono a tutti gli effetti membri delle nostre famiglie e il benessere che scaturisce da questa relazione è un fatto confermato da studi scientifici e clinici. Per questo la cura per la loro alimentazione, la loro igiene e il loro benessere fa parte della quotidianità ed è sempre più importante”. E questa attenzione trova conferma anche nella nostra Treviso, dove sono in crescita i negozi specializzati nell’alimentazione per animali, trasformati in vere e proprie gastronomie e persino in pasticcerie, come è il caso di Minu Bonbons di via Fra Giocondo, negozio
specializzato in biscotti decorati, donuts, cupcake, macaron e sfiziose torte, ideali anche per festeggiare il compleanno di Fido, ma che propone, con vendita anche online tramite il suo sito internet, abbigliamento, accessori e prodotti per l’igiene. “Come pasticceria siamo nati a maggio di quest’anno – spiega il titolare Eddy Munerati – anche se il negozio in realtà è aperto dal 2009. Prendendo spunto da quanto succede in America e nel resto d’Europa, dove sono sicuramente molto più avanti, abbiamo deciso di creare un prodotto di pasticceria d’eccellenza per i nostri amici a quattro zampe. Unendo la passione per il mondo del dolce e del cake design a quella per il pet shop, dando vita a piccoli capolavori del gusto. Tutti i nostri prodotti, a partire dalle glasse, su cui abbiamo lavorato per oltre un anno, sono creati con ingredienti di altissima qualità e utilizzando solo prodotti non danno0422.TV DIC 15/GEN 16
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Barbara Martin
si per la salute dell’animale”. E per le prossime festività Eddy ha in serbo una grossa sorpresa: “Proporremo il primo panettone natalizio, per festeggiare insieme ai nostri fedeli amici”. Altro esempio che il buon gusto nell’alimentazione di cani e gatti è ormai una certezza è la Gastronomia Petit Chef di via San Giovanni Bosco a San Pelaio, la prima vera e propria gastronomia per cani e gatti aperta in Italia, che confeziona cibi su misura per le specifiche esigenze di ogni singolo animale. “Siamo aperti da un anno e mezzo – racconta Barbara Martin – con l’idea di unire tre passioni: gli animali, la cucina e la biologia. L’obiettivo è quello di offrire alimenti che rispettino l’equilibrio nutrizionale dell’animale usando ingredienti e tecniche di cottura adattate dal mondo della ristorazione. Prepariamo alimenti su misura, un vero e proprio cibo sartoriale, perché ogni animale ha le sue esigenze spe32
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cifiche ed anche un suo gusto particolare da soddisfare. Basta venire da noi con il cane o il gatto per fare un test di assaggio, in modo da poter preparare alimenti ad hoc. Certo, i costi sono superiori a quelli degli alimenti tradizionali, ma perché il nostro lavoro richiede tanta manualità in più”.
DOVE Minu Bonbons Petshop Via Fra Giocondo 18 – Treviso 0422 277274 - info@minupetshop.it www.minupetshop.it Gastronomia Petit Chef Via San Giovanni Bosco 2 - Treviso 349 1181385 info@dallapadellaallaciotola.com www.dallapadellaallaciotola.com
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La magia dei mercatini
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SANNO RENDERE IL NATALE PIÙ SPECIALE, GRAZIE A LUCI E COLORI E ALL’ATMOSFERA D’ALTRI TEMPI. SONO I CLASSICI MERCATINI NATALIZI, DA VISITARE MA SOPRATTUTTO DA VIVERE L’atmosfera natalizia non è completa senza i classici mercatini. Un modo per passeggiare fra bancarelle addobbate di luci e colori gustando sapori d’altri tempi, ma anche l’occasione per fare un regalo particolare e curioso. In città c’è il classico mercatino di Borgo Cavour, che nel mese di dicembre intensifica la sua presenza con diversi appuntamenti (tutti con orario 8-20): le domeniche del 6, 13 e 20 dicembre con “Natale in Borgo” e quella del 27 dicembre con il consueto appuntamento dedicato all’antiquariato “Cose d’altri tempi”. Borgo Cavour, via S. Liberale, via Filzi, via Canova, viale d’Alviano e piazza Duomo (lato ex Tribunale) si riempiranno di vita, grazie alla presenza record di ben oltre 200 espositori. Presso la Sala d’Armi (sopra Porta SS. Quaranta), inoltre, sarà allestita la mostra “I Presepi dal Mondo”, con oltre 500 presepi provenienti da tutto il mondo, visitabile tutte le domenica dal 6 dicembre all’Epifania. E da qualche anno è un appuntamento consueto anche il mercatino di Lienz, che propone degustazioni e vendita di prodotti tipicamente tirolesi, organizzato dall’azienda del turismo Osttirol Werbung, ed in programma a Piazza Battistero e Piazza Pola da venerdì 4 a martedì 8 dicembre, dalle 10 alle 19. Nei dintorni merita sicuramente una visita anche il mercatino di Badoere di Morgano, che si tiene nella suggestiva Rotonda, una delle piazze più belle della Marca. Il mercatino, che comprende anche uno spazio dedicato all’assaggio e alla vendita di prodotti tipici dell’enogastronomia veneta e non, si terrà domenica 20 dicembre con orario 9-19.
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N ATA L E
Nel cuore delle Feste LA CITTÀ SI ANIMA PER LE FESTIVITÀ GRAZIE A “CUOR DI NATALE”, UN RICCO PROGRAMMA DI EVENTI E MANIFESTAZIONI PER TUTTI I GUSTI La città, come sempre, si illumina e si anima per le festività natalizie. E il cuore della festa, perdonate il gioco di parole, è Treviso Cuor di Natale, evento che racchiude tutte le manifestazioni dedicate al Natale in città. Ricchissimo, anche quest’anno il programma. Si va dai classici mercatini agli stand enogastronomici di prodotti locali, dalle feste in piazza al teatro, dall’area dedicata al pattinaggio su ghiaccio in viale d’Alviano
(sino al 10 dicembre) alle mostre in tema. Il tutto condito dagli immancabili banchetti di caldarroste e vin brulè. Si parte con il consueto appuntamento con l’Antica mostra del Radicchio rosso di Treviso, giunta alla sua 108ª edizione che si terrà in Piazza Borsa dal 5 al 7 dicembre. La stessa piazza ospiterà poi, sino al 6 gennaio, i mercatini di Confartigianato, gli eventi del Gruppo Ristoratori e due spettacoli teatrali del Gruppo Gli Alcuni, il 10 ed il 17 dicembre. Fra i molti altri eventi da segnalare il Chic Noel a San Nicolò, la tradizionale rappresentazione del presepe vivente il 24 dicembre in Piazza dei Signori (dalle 16 alle 19, con partenza del corteo dalle ore 15.30 da via Tezzone) e per i più piccoli la quinta edizione de “La leggenda di Natale”, il 12, 13, 19 e 20 dicembre, uno spettacolo itinerante per bambini e famiglie che partirà da Piazza Aldo Moro (orario 17-18.30). Da non perdere anche la tradizionale rassegna di canti natalizi, che si terrà dal 5 dicembre al 6 gennaio nei giorni festivi presso le chiese di Treviso. Mentre dal 5 all’8 dicembre e dal 12 dicembre al 6 gennaio nei week end e giorni festivi sarà possibile prendere il trenino turistico su gomma che attraversa tutto il centro storico.
TREVISO CUOR DI NATALE Sino al 6 gennaio Info e programma completo: www.comune.treviso.it
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VIVI TREVISO
La cittĂ sotterranea
vivi treviso
SOTTO LE MURA MEDIEVALI DI TREVISO, FRA CUNICOLI, RIFUGI E STANZE NASCOSTE. UN TOUR INSOLITO E DI GRANDE FASCINO PROPOSTO DALL’ASSOCIAZIONE TREVISO SOTTERRANEA. ECCO I PERCORSI PREVISTI C’è una Treviso segreta e misteriosa che merita di essere scoperta. A farlo ci ha pensato l’Associazione Treviso Sotterranea, che dallo scorso ottobre è partita organizzando tour guidati attraverso i cunicoli che si trovano sotto le Mura Cinquecentesche. L’idea è nata da Roberto Stocco e Simone Piaser, stimolati dalle ricerche del giornalista Giorgio Garatti – assieme a Giorgio Fantin – sull’intrico di gallerie sotto le Mura. Stocco, un’esperienza più che trentennale di speleologia con il Gruppo Grotte di Treviso, ha fondato un anno e mezzo fa l’Associazione Treviso Sotterranea, con l’obiettivo di far scoprire, tramite visite guidate, il fascino della speleologia urbana. Due i percorsi sinora attivati: uno lungo il tragitto che dal vecchio rifugio antiaereo ricavato nei pressi delle scuole Stefanini porta verso la porta monumentale di San Tomaso, le golene e l’Isola del Paradiso, tra cannoniere, polveriere ed altre opere difensive d’epoca; l’altro all’interno dei sotterranei che si trovano sotto al Torrione di Porta Santa Sofia. I PERCORSI PORTA SAN TOMASO - Realizzata nel 1518, appena un anno dopo porta Santi Quaranta, Porta San Tomaso rispecchia anche nel sotterraneo una maggiore complessità compositiva. Le aperture delle cannoniere sono inglobate nei fianchi del basamento bugnato della porta e sono rivolte verso i rispettivi bastioni laterali. La cannoniera occidentale si presenta ancora integra, mentre quella orientale è stata smantellata per essere riutilizzata come nuovo ingresso, varcato il quale si può notare, alla sommità della copertura, l’originaria botola di comunicazione con il piano sovrastante, ancora presente nella pavimentazione del passaggio pedonale est e marcata da una borchia bronzea. Lo stupore che si prova nello scoprire
un simile gioiello architettonico rimasto per secoli dimenticato è indescrivibile. PORTA SANTA SOFIA - Il possente torrione d’angolo di Santa Sofia è stato in gran parte rimaneggiato verso la metà dell’Ottocento in seguito alla realizzazione del vecchio macello comunale. I progetti del 1866 riportano anche le piante dei locali sotterranei, destinati a magazzini. Durante il bombardamento del ‘44 un ordigno centrò in pieno il torrione distruggendo il macello. Con la recente rimozione del muro di tamponamento alla base del torrione sono stati scoperti più stanzoni perfettamente conservati, disposti a raggiera e collegati tra loro da un corridoio. La galleria semicircolare comunica con i sei stanzoni attraverso degli ingressi e delle aperture a finestra, ed era collegata al piano superiore mediante due scale a chioccola poste alle estremità del percorso. Le pareti e la copertura sono in muratura rivestita ad intonaco, mentre la pavimentazione è completamente ricoperta da uno strato di ghiaia.
COME PARTECIPARE Le visite, aperte a tutte le età e disponibili anche per persone con disabilità e della durata di 2 ore circa, sono organizzate per gruppi di massimo 15 persone il primo e il terzo fine settimana di ogni mese. Unico requisito richiesto, indossare scarpe comode. Il costo è di 10 euro per gli adulti e 5 euro per ragazzi al di sotto dei 12 anni; per gruppi di dieci persone e più il prezzo è di 8 euro a persona. Per prenotazioni chiamare il numero 393 8138381 nei seguenti orari: lunedì e mercoledì dalle 18 alle 20.30, giovedì dalle 10 alle 13, o scrivere una e-mail a trevisosotterranea@gmail.com. Sul web: www.trevisosotterranea.it. 0422.TV DIC 15/GEN 16
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Nel negozio aziendale di viale Brigata Marche a Treviso, la splendida produzione di gioielli della famiglia Gatto. Alessandro e Roberta vi aspettano per i vostri acquisti natalizi
Gioielli Gatto, il risparmio di qualità Qualità, creatività, arte. Il tutto condito dalla manualità artigianale italiana più apprezzata al mondo. Immersa nel verde silenzioso alle porte della città, in viale Brigata Marche, l’oreficeria Gatto è nota soprattutto per l’esclusiva produzione della linea maschile tanto da essere considerata uno dei maggiori produttori al mondo di anelli per uomo. Le sue creazioni si distinguono per le qualità artigianali del prodotto e per l’originalità del design, che spazia dal classico al moderno, con linee e finiture sempre innovative. La sua produzione, che propone un campionario di oltre 4000 articoli in costante evoluzione, viene eseguita interamente col metodo della microfusione e sfrutta le tecnologie più
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avanzate, che rendono l’azienda una delle più sofisticate e aggiornate del settore. Fondata nel 1967 dal maestro Luciano Gatto, che creava gioielli per passione e per mestiere, affiancato dalla moglie Fanny, dal 2007 l’oreficeria è seguita dal figlio Alessandro, che si occupa della produzione, e da sua moglie Roberta, che gestisce il negozio aziendale. L’azienda non si adagia sull’eredità del passato, vivendo nostalgicamente di ricordi, ma del passato conserva fedelmente il senso profondo della bellezza, dove anche le abilità tecniche erano parte integrante delle virtù estetiche del manufatto. Questo saper fare, alimentato con tenacia al passaggio delle generazioni, proietta l’azienda nella modernità attraverso una sicurezza esecutiva impareggiabile che il figlio Alessandro ha consolidato con l’introduzione di tecnologie sempre più avanzate. Tutto questo pur mantenendo viva una storia di fascino e splendore senza tradire la vocazione artigianale che si distingue per l’originalità del design, spaziando dal classico al moderno con linee e finiture sempre innovative. I gioielli, un vastissimo assortimento per uomo e donna nei diversi colori dell’oro, con o senza pietre preziose, vengono tuttora eseguiti a mano. Dal progetto alle rifiniture, ogni singolo pezzo viene lavorato all’interno dell’azienda ed è esclusivamente “made in Italy” non tanto per la materia prima, che viene notoriamente importata, quanto per come essa viene trattata per la qualità che viene aggiunta e per il servizio che viene garantito. I gioielli nascono dalla creatività di Alessandro che ricerca la bellezza e la raffinatezza ispirandosi agli elementi della natura, soprattutto mettendo assieme il buon gusto e la profonda esperienza della lavorazione acquisita in lunghi anni di impegno artigianale. L’azienda propone i suoi gioielli partecipando alle principali fiere del settore e, tramite il negozio adiacente allo stabilimento, propone anche al pubblico le proprie creazioni. L’acquisto diretto presso il produttore garantisce di risparmiare, salvaguardando la qualità.
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Il pub dei desideri Punto di riferimento consolidato della nightlife trevigiana, il Wishing Wells, letteralmente “pozzo dei desideri” , oltre allo storico locale di viale della Repubblica, apre anche a Spresiano
Pub deriva dal termine inglese “public house”, casa pubblica. La gestione del Wishing Wells voluta da Stefano Zouin e Cristian Reduce abbraccia proprio questa filosofia, grazie ad uno staff giovane e preparato, attento alle esigenze dei clienti, per riportare alla luce la vera essenza del Pub e creare un clima perfetto per mettere i clienti al primo posto ed offrire una serata divertente a famiglie, compagnie e coppie. Svariate selezioni musicali, dal jazz-blues ai suoni rock, accompagnano le ottime cene in un viaggio creato per coinvolgere il pubblico. La novità culinaria di questa stagione è il Menù Vegetariano, creato proprio per rispondere a tutte le varie esigenze, ma senza trascurare i “cavalli di battaglia” del locale, il reparto Steak House e quello Burger. Il punto forte del locale trevigiano resta,
THE WISHING WELLS Viale Della Repubblica 156 - Treviso Via Luigi Galvani 9 (Fronte Discoteca Odissea) - Spresiano Info e prenotazioni: 0422 1782844 www.wishingwells.it
ovviamente, quello delle birre: 14 spine tra cui 3 a costante rotazione e oltre 70 referenze in bottiglia. Il Wishing Wells ricerca continuamente nuovi prodotti e qualità eccelsa in modo diretto, partecipando ad importanti fiere e visitando birrifici storici. Cosa che consente di gustare birre provenienti da tutto il mondo, spinate a regola d’arte, per intraprendere un viaggio che porta dalle Ale inglesi alle Stout irlandesi, dalle Trappe belghe strutturate alle IPA d’oltreoceano. “Se tutto questo è il Wishing Wells di Treviso – spiegano Stefano e Cristian – abbiamo pensato: perché non sdoppiarlo?” Così il 9 ottobre è nato il nuovo Wishing Wells a Spresiano, di fronte alla discoteca Odissea. Un pub dallo stile “industriale” ma con l’inconfondibile anima Wishing Wells. Con l’ultimo nato, sono state mantenute le direttive sia del beverage che della cucina, intensificando l’offerta con selezioni di nuove birre e liquori ma anche nuove specialità culinarie. 0422.TV DIC 15/GEN 16
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AGENDA DAL 5.12.2015 AL 19.02.2016
EVENTI E SPETTACOLI A TREVISO E PROVINCIA
5/6/7 FEBBRAIO 2016
Una gatta sui tetti di Treviso Vittoria Puccini arriva al Comunale con il celebre dramma di Tennessee Williams “La gatta sul tetto che scotta”
Tanta tv, molto cinema e adesso il teatro. La bravissima Vittoria Puccini approda per la prima volta sul palcoscenico con “La gatta sul tetto che scotta”, dramma sull’amore, sulla famiglia e sulle false convenzioni, diventato celebre per una trasposizione sul grande schermo con protagonisti Elizabeth Taylor e Paul Newman. Un testo difficile, in cui l’attrice fiorentina recita praticamente quasi da sola per l’intero primo atto, ma che rappresenta un’ulteriore dimostrazione della bravura e poliedricità di Vittoria, i cui personaggi femminili, da Elisa di Rivombrosa a Violetta, da Anna Karenina a Oriana Fallaci, sono sempre stati di donne “difficili” e dalle mille sfaccettature. Con Maggie, la “gatta” del titolo, Vittoria tocca forse il vertice in quanto a complessità di recitazione. Una donna divisa fra l’ossessione per l’amore >> 0422.TV DIC 15/GEN 16
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agenda
ormai irrecuperabile verso il marito Brick, interpretato da Vinicio Marchioni, noto al grande pubblico per “Romanzo Criminale”, e le menzogne e falsità della vita sociale. Il dramma, scritto da Tennessee Williams nel 1954, mette in luce, all’interno di un rapporto di coppia, tutte le ambiguità fra realtà e finzione, fra desiderio e ipocrisia. Un compito non facile per Vittoria, quindi, quello di mettere in scena un personaggio, che pur nella sua coerenza di desideri, si trova a convivere con le conflittualità di un ambiente sociale che privilegia la forma alla sostanza. Vittoria, cosa puoi raccontarci di questa tua prima esperienza a teatro? È stata sicuramente molto bella e intensa. Arriviamo al secondo anno di rappresentazioni dopo aver calcato tutti i palcoscenici più importanti. Il pubblico ha risposto molto bene. Nonostante la complessità del testo di Williams, sono molto soddisfatta. Inoltre, poter lavorare con un regista che stimo moltissimo come Arturo Cirillo e a fianco di un attore con un ricco bagaglio di esperienze teatrali come Vinicio Marchioni, con cui ho instaurato un bel rapporto di amicizia sul set della miniserie tv su Oriana Fallaci in cui interpretava il grande amore della giornalista Alexandros Panagulis, mi ha aiutata molto. Com’è la tua Maggie, la “gatta” protagonista del dramma? È una donna senza compromessi, che cerca a tutti i costi di salvaguardare le apparenze in quello che invece è un rapporto molto freddo da parte del marito. Cerca di ribellarsi, non accettando questo stato di cose, ovvero il vivere una vita fatta di finzioni e condizionamenti sociali. Per questo credo sia sicuramente una donna moderna, che rispecchia in pieno molte delle difficoltà anche attuali nei rapporti di coppia. Pensi di continuare con il teatro? A me piacerebbe molto. Vediamo... Tra i molti personaggi femminili che hai interpretato a quale ti senti più legata? Difficile da dire. Come attrice devo sapermi immedesimare in qualsiasi contesto. Però, fra tutti quello che mi ha sicuramente colpito di più è Margherita, la ragazza protagonista della miniserie su Franco Basaglia “C’era una volta la città dei matti”. Un personaggio borderline, con alle spalle un’esperienza molto forte come quella del manicomio. L’interpretarla mi ha permesso di entrare a contatto con una realtà difficile e drammatica. È la tua prima volta a Treviso? Sì, con questo spettacolo arrivo qui per la prima volta. E penso che ne approfitterò per visitare una città di cui ho sempre sentito parlare molto bene. Specie per la sua enogastronomia e, visto che mi piace anche molto cucinare, non mancherò certamente di gustare i vostri prodotti tipici, dal prosecco al radicchio rosso trevigiano. 48
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LA SCHEDA
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Venerdì 5 febbraio ore 20.45 - Turno A Sabato 6 febbraio ore 20.45 - Turno B Domenica 7 febbraio ore 16.00 - Turno C VITTORIA PUCCINI VINICIO MARCHIONI “La gatta sul tetto che scotta” di Tennessee Williams Compagnia Gli Ipocriti Fondazione Teatro della Pergola Con Paolo Musio, Franca Penone, Salvatore Caruso, Carlotta Mangione, Francesco Petruzzelli Regia di Arturo Cirillo Durata 1h40’ Teatro Comunale “M. Del Monaco”, Treviso Info e prenotazioni 0422 540480 biglietteria@teatrispa.it www.teatrispa.it
TIZIANO FERRO Zoppas Arena, Conegliano Venerdì 11 e sabato 12 dicembre Ore 21.30 - Info: www.zoppasarena.it Dopo aver dominato l’estate con “Lo Stadio Tour”, che ha portato negli stadi oltre 300.000 spettatori, Tiziano Ferro torna live per un nuovo tour autunnale nei palazzetti italiani ed europei. Da grande fuoriclasse dell’entertainment porterà nei palasport la potenza della sua voce, la bellezza delle sue canzoni e uno spettacolo dall’impianto scenico imponente. Sul palco con Tiziano torna la super band che l’ha accompagnato negli stadi: Tim Stewart (chitarra), Davide Tagliapietra (chitarra), Luca Scarpa (pianoforte/dir. musicale), Nicola Peruch (tastiere), Aaron Spears (batteria), Reggie Hamilton (basso). A Conegliano, unica tappa del nordest, Tiziano Ferro si esibirà alla Zoppas Arena venerdì 11 e sabato 12 dicembre 2015. I biglietti sono acquistabili online su: www.zedlive.it
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JOVANOTTI Zoppas Arena, Conegliano Venerdì 18 e sabato 19 dicembre ore 21.30 - Info: www.zoppasarena.it Partito il 19 novembre da Rimini, il nuovo tour nei Palasport di Jovanotti con lo spettacolo “Lorenzo nei palazzi dello sport” toccherà la Marca il 18 e 19 dicembre alla Zoppas Arena di Conegliano. Il tour segue l’uscita dell’ultimo lavoro “Lorenzo 2015 CC”, uscito a febbraio, che è stato l’album più venduto nel nostro paese per tutto il primo semestre. “Lorenzo nei palazzi dello sport“ sarà uno spettacolo nuovo, pensato e progettato per gli spazi indoor. Lo spettacolo, che ha debuttato a Rimini, segue a pochi mesi dal trionfale successo di “Lorenzo negli Stadi”, il tour che con un linguaggio innovativo ha ufficialmente aperto una nuova era degli spettacoli dal vivo e che ha già conquistato, emozionato, travolto 500 mila spettatori. I biglietti sono acquistabili online su: www.zedlive.it. 50
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PLATINETTE SHOW Teatro Accademia, Conegliano Sabato 19 dicembre ore 20.45 - Info: www.teatroaccademia.it Dopo la partecipazione a San Remo 2015 con Grazia Di Michele, che gli ha valso il premio Lumezia e il riconoscimento dal circuito “Le 100 Radio” come miglior esibizione con il brano “Io sono una finestra”, Mauro Coruzzi, in arte Platinette, torna ad esibirsi nei teatri. Nel nuovo show tutta la simpatia di Platinette e il suo carisma in uno spettacolo musicale dedicato ai classici della canzone italiana degli anni ’60-’70-’80.
SUBSONICA New Age, Roncade Giovedì 14 gennaio Info: www.newageclub.it Dopo oltre 7 anni i Subsonica tornano ad esibirsi nella dimensione dei club con il nuovo spettacolo del tour “Una foresta nei club” in uno show ancora più coinvolgente, a stretto contatto con il pubblico. Per l’attesissimo ritorno la band torinese proporrà un concept speciale: il racconto della loro storia musicale dalla metà degli anni ’90 ad oggi attraverso tre brani di ognuno dei sette album. Una narrazione cronologica che prevede anche la presenza in scaletta di brani insoliti che i fan durante i concerti reclamano da tempo.
TONY HADLEY Palamazzalovo, Montebelluna Domenica 20 dicembre ore 21 - Info: www.palamazzalovo.it Leader e front man dei mitici Spandau Ballet, band di riferimento del genere “New Romantic” negli anni Ottanta, Tony Hadley torna in veste solista per un tour che tocca anche il Triveneto, con unica data quella del 20 dicembre al Palamazzalovo di Montebelluna. Un concerto esclusivo in cui presenterà i brani del suo ultimo lavoro, “Christmas Album”, uscito lo scorso novembre, assieme ai grandi successi che l’hanno fatto entrare nella storia con il suo leggendario gruppo, tra cui le hit “True”, “Gold” e “Through the barricades”. 0422.TV DIC 15/GEN 16
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STEFANO BATTAGLIA TRIO Teatro Eden, Treviso Giovedì 11 febbraio ore 20.45 - Info: www.teatrispa.it Dal 1984 ad oggi Stefano Battaglia ha tenuto più di 3000 concerti, collaborando con molti musicisti internazionali e pubblicando più di cento dischi, che gli hanno valso numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali. Dal 2007 si concentra in particolare sul Trio, formula con cui si esibirà al Teatro Eden, accompagnato da Salvatore Maiore al contrabbasso e da Roberto Dani alla batteria.
GUE’ PEQUENO Supersonic Music Arena, San Biagio di Callalta Venerdì 19 febbraio ore 22 - Info: www.supersonicmusicarena.it Nuovo disco e nuovo tour per il “guercio” del rap, Gué Pequeno, membro storico dei Club Dogo. Dopo l’uscita a giugno di “Vero”, suo terzo album in studio, il rapper milanese ha iniziato un tour nei club più importanti d’Italia, fra cui quella del 19 febbraio al Supersonic, dove presenterà dal vivo le canzoni del nuovo album e tutte le hit che lo hanno reso uno degli artisti più rappresentativi del genere in Italia.
SABINA GUZZANTI “COME NE VENIMMO FUORI”
Teatro Accademia, Conegliano Giovedì 10 dicembre ore 20.45 - Info: www.teatroaccademia.it In questo nuovo spettacolo Sabina Guizzanti interpreta una donna del futuro incaricata di pronunciare il discorso celebrativo sulla fine del periodo più buio che l’umanità abbia mai fronteggiato, dal 1990 al 2041, noto a tutti come “il secolo di merda”. Ne vien fuori un’imperdibile conferenza spettacolo sull’attualità politica e sociale, che consente agli spettatori di farsi belle risate, salutari e liberatorie.
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FRANCO BRANCIAROLI “ENRICO IV”
Teatro Comunale “M. Del Monaco”, Treviso Venerdì 18 dicembre ore 20.45 Sabato 19 dicembre ore 20.45 Domenica 20 dicembre ore 16.00 Info: www.teatrispa.it L’“Enrico IV” di Luigi Pirandello è uno studio sul significato della pazzia e sul tema caro all’autore del complesso rapporto tra personaggio e uomo, finzione e verità. Sabato 19 alle ore 17 è previsto un incontro con gli artisti.
BALLETTO DI MOSCA “LO SCHIACCIANOCI”
Teatro Comunale “M. Del Monaco”, Treviso Martedì 22 dicembre ore 20.45 - Info: www.teatrispa.it “Lo Schiaccianoci” è uno dei capolavori del balletto dell’Ottocento. Balletto dall’atmosfera natalizia per eccellenza, è l’ultima opera di Marius Petipa, il coreografo dei Teatri Imperiali Russi a fine ‘800. La versione del Balletto di Mosca “La Classique”, composto da giovani talenti della migliori accademie di Mosca e San Pietroburgo, predilige una ricostruzione fedele al balletto originale.
FRANCESCO PANNOFINO, EMANUELA ROSSI “I SUOCERI ALBANESI”
Teatro Accademia, Conegliano Sabato 9 gennaio ore 20.45 - Info: www.teatroaccademia.it Protagonista della commedia è una famiglia borghese che conduce un’esistenza improntata al politically correct. La rottura di una tubazione obbliga i coniugi a chiamare una ditta formata da due ragazzi albanesi. Un esempio da seguire per la figlia abituata a situazioni agiate e iperprotettive. Ma un giorno Lucio torna a casa ad un orario imprevisto e le sue certezze crollano come un castello di carte. 0422.TV DIC 15/GEN 16
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NATALINO BALASSO
“LA CATTIVISSIMA EPOPEA DI TONI SARTANA”
Teatro Accademia, Conegliano Domenica 17 gennaio ore 20.45 - Info: www.teatroaccademia.it Balasso inventa un mondo sopra le righe che denuncia con ferocia le contraddizioni socio-politiche ed economiche di una regione un tempo definita “la locomotiva d’Italia”.
ANGELO PINTUS “ORMAI SONO UNA MILF”
Palamazzalovo, Montebelluna Domenica 31 gennaio ore 21 - Info: www.palamazzalovo.it Come cambia la vita a 40 anni? Cambia che sei ancora troppo giovane per fare alcune cose, ma sei già troppo vecchio per farne altre...
GIOBBE COVATTA, ENZO IACCHETTI “MATTI DA SLEGARE”
Teatro Accademia, Conegliano Mercoledì 10 febbraio ore 20.45 - Info: www.teatroaccademia.it Protagonisti di questa divertente commedia sono Elia e Gianni, che dopo parecchi anni vissuti in una struttura psichiatrica protetta, vengono “promossi” e mandati a vivere da soli.
SILVIO ORLANDO “LA SCUOLA”
Teatro Comunale “M. Del Monaco”, Treviso Venerdì 19 e sabato 20 febbraio ore 20.45 Domenica 21 febbraio ore 16.00 Info: www.teatrispa.it Riedizione di “Sottobanco”, spettacolo teatrale del 1992 diventato un cult, antesignano di tutto il filone di ambientazione scolastica. Sabato 20 ore 17, incontro con gli artisti. 56
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ESCHER Complesso Monumentale di S. Caterina, Treviso Sino al 3 aprile 2016 Orari: da lunedì a domenica dalle 10 alle 20 Informazioni e prenotazioni: info@arthemisia.it - 0422 1847103 www.museicivicitreviso.it Biglietti: intero 13 E, ridotto 11 E Dopo il grande successo di Roma e Bologna, la mostra dedicata a Maurits Cornelis Escher approda a Treviso con tutto il suo potenziale di fascino e di coinvolgimento: costruzioni impossibili, esplorazioni infinite, giochi di specchi, motivi e geometrie paradossali come quelle rappresentate nei suoi capolavori più noti come “Mano con sfera riflettente”, “Metamorfosi II”, e “Casa di scale (relatività)”, occuperanno il Complesso di Santa Caterina sino al 3 aprile 2016. È questo il meraviglioso mondo dell’artista che più di ogni altro trasforma l’ambiguità visiva in ambiguità di significato, che seduce e incanta con disegni e litografie che con il passare del tempo sono entrate nell’immaginario quotidiano.
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EL GRECO IN ITALIA, METAMORFOSI DI UN GENIO Ca’ dei Carraresi, Treviso Sino al 10 aprile 2016 Orari: da martedì a venerdì 9-19, sabato e domenica 9-20, lunedì chiuso. Info: www.elgrecotreviso.it Biglietti: intero 12 E, ridotto 10 E Casa dei Carraresi ospita, sino al 10 aprile, la mostra El Greco in Italia. Metamorfosi di un Genio, la più importante retrospettiva mai realizzata prima dedicata al periodo italiano di El Greco, il pittore del ‘500 che ispirò artisti del calibro di Bacon, Chagall, Cézanne, Manet, Picasso e Pollock al punto da essere definito dalla critica “l’inventore della pittura moderna”. Dedicata al decennio 1567-1576, la mostra investiga per la prima volta il periodo che il pittore visse in Italia, ponendosi, quindi, a coronamento delle iniziative culturali che hanno celebrato il quarto centenario della morte dell’artista (Toledo, 1614) in Grecia e in Spagna, rispettivamente suo Paese di nascita e di adozione.
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11ª MOSTRA DEL MODELLISMO Dal 3 al 6 gennaio Palazzo dei Trecento e Camera di Commercio, Treviso Orari: 9-13 e 14-19 Info: www.amicidelmodellismotreviso.it Ritorna l’evento annuale di storia e modellismo a Treviso, presso la Camera di Commercio e la Sala dei Trecento. Due i principali temi della prossima edizione. Il primo sarà “La storia dei sommergibili italiani, dalle origini ad oggi”, allestito all’interno del grande spazio dedicato alla passione del modellismo presso la Camera di Commercio e realizzato in collaborazione con l’Associazione Culturale Betasom. Il secondo “I Lego”, dedicato ai celebri mattoncini e tenuto presso Palazzo dei Trecento che, in occasione dell’uscita del settimo attesissimo capitolo della saga “Guerre Stellari”, nelle sale dal 16 dicembre, sarà interamente incentrato a quel mondo immaginario.
TREVISO SLOW WINE Domenica 31 gennaio BHR Treviso Hotel, Quinto di Treviso Orario: 10.30-19 Info: www.slowfoodveneto.it Torna per il terzo anno consecutivo nei saloni del Centro Congressi del Best Western Premier Bhr Treviso Hotel, Treviso Slow Wine, manifestazione organizzata da Slow Treviso e Slow Food Veneto e dedicata a tutti gli appassionati del buon vino. L’evento, in programma domenica 31 gennaio dalle ore 10,30 alle 19,00, vedrà, anche in quest’occasione, la partecipazione di rinomate cantine di Veneto, Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia inserite nella Guida Slow Wine 2016 edita da Slow Food Editore. Accanto ai vini si potranno degustare anche le eccellenze gastronomiche di una rappresentanza di artigiani del cibo opportunamente scelti. L’edizione 2015 ha visto l’adesione di 70 cantine e di 13 artigiani del cibo. I visitatori sono stati oltre un migliaio.
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e inoltre... DICEMBRE 7 • WILL AND THE PEOPLE + ESPAÑA CIRCO ESTE Doppio concerto rock New Age, Roncade 11 e 13 • IL GIOCO DEL VENTO E DELLA LUNA Opera cinese in un atto Teatro Comunale, Treviso 14 • AU PAYS OÙ SE FAIT LA GUERRE Mélodies e arie da operette Teatro Comunale, Treviso
Sino al 24 • LE IMMAGINI DELLA FANTASIA 33a edizione della mostra sull’illustrazione per l’infanzia Casa della Fantasia, Sàrmede 27-29-31 • L’ITALIANA IN ALGERI Compagnia Teatro Comunale di Ferrara Teatro Comunale, Treviso 28 • PROBLEMI SESSUALI Con Antonio Cornacchione Cinema Teatro Manzoni, Paese
19 • NITRO Concerto rap New Age, Roncade
29 • L’AMORE AI TEMPI DEL COLERA Operetta musicale Teatro Accademico, Castelfranco Veneto
21 • CHRISTMAS IN ROCK Teatro Comunale, Treviso
FEBBRAIO
Sino al 31 • ROBERTO MARSURA Personale dell’artista Ai Soffioni, Treviso
GENNAIO 9 • OMAGGIO A JOHN TAYLOR Concerto jazz Teatro Eden, Treviso 16 • LE QUATTRO STAGIONI Concerto per pianoforte e soprano Teatro Comunale, Treviso 16 • MADMAN Concerto rap Supersonic, San Biagio di Callalta 21 • LA LOCOMOTIVA Spettacolo di Satiro Teatro Cinema Teatro Manzoni, Paese 24 • CONCERTO PER VIOLONCELLO E PIANOFORTE International Piano Festival “Città di Treviso” Auditorium Stefanini, Treviso 62
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3 • MAHLER CHAMBER ORCHESTRA
Musiche di L. van Beethoven Teatro Comunale, Treviso 4 • STORIE DE ‘NA VOLTA Con il Teatro dei Pazzi Cinema Teatro Manzoni, Paese 11 • PICCOLI CRIMINI CONIUGALI Con La Corte dei Folli Cinema Teatro Manzoni, Paese 14 • RECITAL DI PIANOFORTE Con Daniel Ziomko International Piano Festival “Città di Treviso” Auditorium Stefanini, Treviso 18 • EL MOROSO DE LA NONA Con Theama Teatro Cinema Teatro Manzoni, Paese Sino al 28 • ARTE IN CORSIA Mostra dell’Associazione Artisti Trevigiani Ospedale Ca’ Foncello, Treviso
prossimamente LUCA CARBONI Supersonic, San Biagio di Callalta - Martedì 23 febbraio Info: www.supersonicmusicarena.it
NEGRITA Supersonic, San Biagio di Callalta - Giovedì 25 febbraio Info: www.supersonicmusicarena.it
MARCO PAOLINI Teatro Accademia, Conegliano - Giovedì 25 febbraio Info: www.teatroaccademia.it
EROS RAMAZZOTTI Zoppas Arena, Conegliano - Domenica 13 marzo Info: www.zoppasarena.it
ALDO, GIOVANNI E GIACOMO Palaverde, Villorba - Martedì 22 marzo Info: www.azalea.it
I VIVARINI Lo splendore della pittura fra Gotico e Rinascimento Palazzo Sarcinelli, Conegliano - Dal 20 febbraio al 5 giugno 2016 Info: www.mostravivarini.it
Via Arma di Cavalleria, 4 • Quinto di Treviso Tel. 0422.470055 • info@marcaprint.it • www.marcaprint.it
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TREVIGIANI
Ritratti di Enrico Colussi
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1. Il sarto detto Ongia 2. Piccione incazzato 3. Giada 4. Poppi il postino 5. L’artista Walter Davanzo 6. L’ oste Roberto e il suo spritz 7. Bepi della pescheria 8. Il poster 9. La giornalista Tina Ruggeri 10. Ruggero e Tealeaf
5 REGOLE
Per non sbagliare regalo
1. 3.
QUESTI DUE PROPRIO MAI La cravatta per lui e l’elettrodomestico per lei. A meno che non vogliate vendicarvi di qualche torto subito...
OCCHIO AI COLLEZIONISTI Amano scegliere da soli i pezzi della propria collana. Il vostro regalo correrebbe il rischio di essere un doppione o poco significativo per la loro collezione.
2.
IL MANUALE È un po’ lo stesso principio dell’elettrodomestico. Risulta indelicato perché sottolinea l’inabilità del destinatario nell’attività descritta.
4.
È IL PENSIERO CHE CONTA Non è più un luogo comune. Un articolo del Journal of Experimental Psychology ci spiega che un regalo sincero e inaspettato anche di poco valore è più apprezzato di uno costoso ma fatto senza cuore.
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NON ALL’ULTIMO SECONDO Consiglio banale ma fondamentale: la frenesia è cattiva consigliera. Correte il rischio di comprare qualunque cosa pur di non restare a mani vuote.