Elettroradio Informazioni - Aprile 2017

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Elettroradio informazioni Plantronics punta in alto con voce e audio

Il clima “rinfresca” il mercato eldom

TV: nuove tecnologie per la ripresa

Accessori, strategici per il gaming

57dal

Anno

1960

periodico trade leader nel settore dell’elettronica e dell’informatica di consumo ed elettrodomestici

ALESSANDRO LATERZA Head of Consumer Sales Italy di Plantronics


semplicitĂ e innovazione al servizio della casa


Pubbliredazionale

Robotica e intelligenza artificiale sono due delle tecnologie più importanti che caratterizzeranno gli anni a venire; due tecnologie su cui iRobot sta lavorando fin dalla sua nascita e che vedono nel rapporto uomo-macchina una delle chiavi di volta per il miglioramento della vita di tutti i giorni. I concetti di macchine al servizio della persona, e in particolar modo della casa e degli ambienti abitativi, o di macchine come utili alleati nel mantenimento del benessere personale e famigliare sono difatti asset ormai consolidati nella Ricerca e Sviluppo dell’azienda americana che, periodicamente, “sforna” prodotti in cui automazione e selfcare sono ormai pilastri ben consolidati. Gli ultimi due nati in casa iRobot vanno proprio in questa direzione, essendo appositamente studiati non solo per dare una mano concreta alle faccende domestiche, ma ad assistere tutti coloro che sono deputati alla cura della casa. E proprio sul concetto di “assistenza in casa”, e nella sua forma più innovativa e futuristica come quella della smart home, è stato concepito il Roomba 980, un robot aspirapolvere di nuova concezione dotato dell’innovativo sistema di navigazione Visual Localization, il cui controllo è basato su applicazioni mobile e connettività Wi-Fi. Il nuovo robot è in grado di pulire un intero appartamento di più di 180 metri quadri e, grazie agli automatismi di cui è dotato, è in grado di ricaricarsi autonomamente e riprendere il lavoro in base alle specifiche esigenze della casa, fino a completare la pulizia dell’intera superficie. In particolare, il sistema di navigazione iAdapt 2.0 con Visual Localization iAdapt Camera utilizza un sistema di pulizia ad alta efficienza e una serie completa di sensori visivi per navigare senza problemi e pulire in piena autonomia tutte le stanze di una casa. Braava Jet è invece un robot in grado di pulire e lavare, in modo completamente autonomo, i pavimenti di aree ristrette, come bagni e cucine. Particolarmente compatto e agile, è in grado di raggiungere anche gli angoli nascosti della casa, spostandosi con disinvoltura anche sotto i mobili e intorno ai sanitari. I suoi movimentti sono frutto di un’intelligenza artificiale evoluta che gli permette di aggirare gli ostacoli memorizzandone la posizione e la disposizione, e di individuare ed evitare scale, scalini e dislivelli.

www.irobot.it


Ei-Elettroradio Informazioni Periodico Trade per industrie e distribuzione • • • •

Audio • Video Elettrodomestici Informatica Telecomunicazioni

anno LVII 30 aprile 2017 edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: lucia moradei - Milano (eigraph@tin.it) stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.

In qualità di media partner dell’evento siamo stati presenti anche quest’anno all’European TCG Retail Summit, curiosi di conoscere più da vicino quali fossero le nuove frontiere del mondo della distribuzione specializzata e, in particolare, quale fosse il sentiment che aleggia tra gli operatori del settore, soprattutto stranieri. Non nascondiamo che le nostre aspettative sono state un po’ tradite, in particolar modo sul fronte delle novità. Lasciatosi ormai alle spalle il periodo di

una fidelizzazione, un’assistenza o un post-vendita particolarmente curati, ma anche e soprattutto un vero e proprio affiancamento in tutte le fasi del processo d’acquisto, e non solo. “Coccolare il cliente”, direbbe qualcuno. No, non è proprio così. Se un tale atteggiamento comprende in un certo senso anche il ritorno al passato in cui il negoziante del piccolo punto vendita di prossimità era un vero e proprio “amico”, per non dire “confidente”, del cliente, quello che ci propina il futuro

Un futuro che sa di passato avvento delle nuove tecnologie digitali, difatti, il mondo del trade si trova ora in una fase di transizione in cui cercare di capire come far convivere al meglio le due realtà online e offline, e trovare nuovi spunti in materia di marketing e comunicazione che vadano al di là delle ormai assodate iniziative promozionali. E, ad essere sinceri, su questo fronte qualcosa di buono si è sentito. Assodato ormai il fatto che il mondo online non debba più essere visto come una minaccia ma, al contrario, una grande opportunità e che le tecnologie digitali non vanno subite ma cavalcate, i retailer del Continente si trovano ora a far i conti con un nuovo approccio al consumatore, sempre più esigente e sempre più preparato. Adeguati i punti vendita fisici di tutti quegli strategici accorgimenti tecnologici e di allestimento richiesti dalla società dei millennials, quello che più sembra urgente in questo importante periodo storico è proprio un riavvicinamento alle reali esigenze del cliente; cliente che non necessità solo di

è senz’altro qualcosa di più: mettere il consumatore al centro di tutta la filiera. Un monito, questo, rivolto non solo alla distribuzione, ma anche all’industria. Se da un lato, infatti, i retailer devono tornare a fare i venditori e gli assistenti (in tutto e per tutto) alla vendita, dall’altro i produttori devono tornare a dare garanzie e affidabilità, espresse non solo attraverso la qualità dei prodotti e dei servizi, ma anche attraverso l’assicurazione di un partner fidato, su cui poter contare in ogni momento. L’obiettivo finale non deve più essere la sola vendita del prodotto, ma la piena soddisfazione del cliente. In un nuovo mondo in cui la globalizzazione e la velocità sono ormai diventate le due principali prerogative, l’unica risorsa imbattibile e inattaccabile resta sempre la cura del servizio. Un aspetto, questo, che detto così sembrerebbe banale e scontato ma che, in realtà, ha sempre fatto e farà la differenza. E noi lo diciamo da tempo.

La Redazione


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L’azienda americana punta a consolidare la sua leadership nel mercato dei prodotti audio, grazie all’introduzione di nuovi prodotti e al potenziamento delle iniziative di comunicazione

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Ei-Elettroradio Informazioni Periodico Trade per industrie e distribuzione • Audio • Video • Elettrodomestici • Informatica • Telecomunicazioni anno LVII 30 aprile 2017 edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107

In qualità di media partner dell’evento siamo stati presenti anche quest’anno all’European TCG Retail Summit, curiosi di conoscere più da vicino quali fossero le nuove frontiere del mondo della distribuzione specializzata e, in particolare, quale fosse il sentiment che aleggia tra gli operatori del settore, soprattutto stranieri. Non nascondiamo che le nostre aspettative sono state un po’ tradite, in particolar modo sul fronte delle novità. Lasciatosi ormai alle spalle il periodo di

una fidelizzazione, un’assistenza o un post-vendita particolarmente curati, ma anche e soprattutto un vero e proprio affiancamento in tutte le fasi del processo d’acquisto, e non solo. “Coccolare il cliente”, direbbe qualcuno. No, non è proprio così. Se un tale atteggiamento comprende in un certo senso anche il ritorno al passato in cui il negoziante del piccolo punto vendita di prossimità era un vero e proprio “amico”, per non dire “confidente”, del cliente, quello che ci propina il futuro

Un futuro che sa di passato

direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: lucia moradei - Milano (eigraph@tin.it) stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.

avvento delle nuove tecnologie digitali, difatti, il mondo del trade si trova ora in una fase di transizione in cui cercare di capire come far convivere al meglio le due realtà online e offline, e trovare nuovi spunti in materia di marketing e comunicazione che vadano al di là delle ormai assodate iniziative promozionali. E, ad essere sinceri, su questo fronte qualcosa di buono si è sentito. Assodato ormai il fatto che il mondo online non debba più essere visto come una minaccia ma, al contrario, una grande opportunità e che le tecnologie digitali non vanno subite ma cavalcate, i retailer del Continente si trovano ora a far i conti con un nuovo approccio al consumatore, sempre più esigente e sempre più preparato. Adeguati i punti vendita fisici di tutti quegli strategici accorgimenti tecnologici e di allestimento richiesti dalla società dei millennials, quello che più sembra urgente in questo importante periodo storico è proprio un riavvicinamento alle reali esigenze del cliente; cliente che non necessità solo di

L’Europa del retail riparte da Berlino

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010/ eventi Nella capitale tedesca la quarta edizione dell’European TCG Retail Sumit dal nostro inviato Roberto Bonin

è senz’altro qualcosa di più: mettere il consumatore al centro di tutta la filiera. Un monito, questo, rivolto non solo alla distribuzione, ma anche all’industria. Se da un lato, infatti, i retailer devono tornare a fare i venditori e gli assistenti (in tutto e per tutto) alla vendita, dall’altro i produttori devono tornare a dare garanzie e affidabilità, espresse non solo attraverso la qualità dei prodotti e dei servizi, ma anche attraverso l’assicurazione di un partner fidato, su cui poter contare in ogni momento. L’obiettivo finale non deve più essere la sola vendita del prodotto, ma la piena soddisfazione del cliente. In un nuovo mondo in cui la globalizzazione e la velocità sono ormai diventate le due principali prerogative, l’unica risorsa imbattibile e inattaccabile resta sempre la cura del servizio. Un aspetto, questo, che detto così sembrerebbe banale e scontato ma che, in realtà, ha sempre fatto e farà la differenza. E noi lo diciamo da tempo. Klaus-Peter Voigt, CPO di Media-Saturn-Holding GmbH

La Redazione

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Editoriale

Il futuro del retail parla una nuova lingua che sa di passato. Non vuole essere una battuta, ma un sunto – se vogliamo un po’ naif – di ciò che ha caratterizzato la due giorni di lavori tenutasi a Berlino il 29 e il 30 marzo scorsi. Ospitata all’interno degli stupendi saloni dello storico Adlon Kampinski Hotel, la 4° edizione dell’European TCG Retail Summit (di cui Elettroradio Informazioni è media partner, ndr), ha visto la presenza di un nutrito panel di prestigiosi relatori provenienti dal mondo sia dell’industria che della distribuzione. Tra i partecipanti d’eccezione: Hans Carpels, Presidente di Euronics International; Klaus-Peter Voigt, CPO di Media-Saturn-Holding GmbH; Dave Ward, Head of New Technology, Innovation and Connected Home di Dixons Carphone; Karl Trautmann, Member of the Management Board di ElectronicPartner; Enrique Martinez, Managing Director Northern Europe di Groupe Fnac; Jaan Ivar, CEO di Elkjop Nordic; John Coulter, Group Trading Director di AO.com; Nilesh Khalkho, CEO di Sharaf DG; Adam Simon, Global Managing Director Retail Business Development di Context; Enrique Fernandez, CEO di M.video Management; Dan Arler, CEO di Electrolux Major Appliances; Cyril Buxtorf, Executive Vice President EMEA di Groupe SEB; Steve Shakespeare, EMEA Retail Sales Director di Intel Corporation; Michael Urban, Senior Vice President Broadline, CE, Services & Procurement di Tech Data. Spazio anche alle istituzioni, con la partecipazione di Peter Praet, Member of the Executive Board European Center Bank, e di Thomas Kramler, Head of Sector, Task Force Digital Single Market European Commission. Per il nostro mercato italiano erano invece presenti Davide Ros-

si, Managing Director di AIRES; Andrea Scozzoli, Chief Corporate Development di Unieuro; Raul Stella, CEO eCommerce Unit di ePrice; Gabriele Colasanto, Head of Market Strategy and Public Affairs di ePrice. Come nelle passate edizioni, molto coinvolgenti e partecipati anche i dibattiti in sala, egregiamente condotti dal giornalista finanziario britannico Duncan Curry. L’apertura e la chiusura dei lavori è stata a cura, come sempre, del “padrone di casa” Chriss Bücker, Chairman dell’European TCG REtail Summit. Molti i temi trattati durante il Summit che ha posto al centro dei lavori l’attuale situazione e le possibili evoluzioni del settore del retail specializzato, partendo dalle migliori best practice sia livello europeo che mondiale, nonché alle riflessioni sulle opportunità e le minacce portate dalle nuove tendenze imposte dalla multicanalità e dalla digitalizzazione dei processi di vendita. Il passaggio da una logica di sell in a una nuova logica di sell out, ponendo al centro di tutta la filiera il consumatore finale è stata, forse più di tutti, il tema fondamentale di questa edizione: un passaggio – praticamente obbligato – che impone una maggior collaborazione tra mondo online e punti vendita fisici allo scopo di una vera e propria collaborazione reciproca e non di mera e accanita concorrenza. Un monito, questo, rivolto non solo ai retailer di punti vendita fisici, ma anche ai retailer web: la formula vincente e, se vogliamo in parte risolutiva, non è certo di facile reperimento o interpretazione, ma di sicuro non irrealizzabile o, peggio ancora, inesistente. Molte le soluzioni difatti allo studio dei partecipanti e non solo tecniche o digitali, ma anche e soprattutto in chiave CRM e fidelizzazione. Il “messaggio” è stato più che mai

ALESSA Head of

Cons

Alessandro Laterza, Head of Consumer Sales Italy di Plantronics, conferma l’attenzione di Plantronics verso il mondo della musica. “Di grande impatto le cuffie wireless BackBeat 500, sono le ultime novità che si aggiungono alla pluripremiata famiglia di prodotti stereo BackBeat, offrono prestazioni audio Plantronics, design e comfort unici, ideali per chi ascolta la musica sempre e ovunque”.

Cover Story

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Eventi

TV: nuove tendenze guidano il mercato Il mercato dei televisori sta pian piano uscendo dal “limbo” in cui era sprofondato, grazie soprattutto all’innovazione tecnologica e di design

Mai dire “clima”

di Matteo Giovanni Paolo Flora

hashtag più utilizzati

utenti più popolari

Per questo mese l’analisi di The Fool si concentra su uno degli eventi più attesi dell’anno dagli appassionati di tecnologia: il Mobile World Congress, andato in scena a Barcellona dal 27 febbraio al 2 marzo scorsi. L’analisi si focalizza su Twitter prendendo in considerazione i tweet inviati dagli utenti italiani e comprendendo i giorni immediatamente precedenti e successivi la manifestazione. L’analisi restituisce 3.648 messaggi che hanno generato una mole di 85 milioni di impression. L’evento è stato coperto per lo più da autori e da account di siti specializzati che si sono impegnati nel riportare in Italia le novità dal mondo hi-tech presentate durante il Mobile World Congress di Barcellona. Gli utenti più attivi sono riconducibili ad account che riprendono le notizie dal mondo tech e diffondono le ultime novità tecnologiche riprendendole da diverse fonti italiane. In particolare, al primo posto troviamo

Focus clima

Social

016/ focus

l’aggregatore di notizie @GanimedeHub che ha pubblicato 87 contenuti, seguito da @24h_Tecnologia con 51 tweet. Ancora più staccato @Tecno_Android con 41 tweet a rappresentare la community appassionata del robottino verde. Spostando l’attenzione sugli utenti più popolari (calcolati secondo il numero di citazioni, siano esse mention o retweet) spicca il primo posto del quotidiano @lastampa: il giornale torinese ha seguito con attenzione la kermesse catalana trovando menzione in oltre 90 tweet. Un risultato maggiore anche delle citazioni automatiche del profilo @youtube, generate ad ogni tweet contenente video, che si fermano a 60. Al terzo gradino del virtuale podio, con oltre 30 menzioni compare @Nokia, uno dei brand protagonisti dell’evento. Il successo del marchio finlandese è decretato dalla classifica degli hashtag; infatti, se si escludono gli hashtag legati all’evento,

Abbiamo incontrato il noto metereologo e climatologo Luca Mercalli e, abbiamo scoperto…

Efficienti, intelligenti, connessi ed ecologici: questi i trends per il settore della climatizzazione

le fluttuazioni e in media abbiamo un grado e mezzo in più, ma ci sono state delle annate che ci hanno fatto capire cosa vuol dire un clima che tende verso il riscaldamento. Un esempio è l’estate del 2003 che fa punto di riferimento per un clima assolutamente nuovo: in quell’occasione ci sono stati ben 4 gradi al di sopra della media in Europa e per la prima volta in Pianura Padana – in 250 anni - i termometri hanno toccato i 40°, soprattutto nei primi giorni di agosto. In tutti e tre mesi vi è stato comunque un elevato superamento della media, che si rifletterà in un enorme disagio fisico per tutte le regioni del Nord Italia (ma anche in Francia, Svizzera e Germania), e un bilancio di vittime assolutamente straordinario, perché nell’estate del 2003 si registrarono qualcosa come 70mila morti in Europa, Italia compresa. Stiamo comunque parlando di fasce deboli, tra cui principalmente anziani e malati, che si sono dovuti arrendere all’eccesso di tem-

di Roberto Bonin

“A livello globale la temperatura è aumentata di un grado nell’ultimo secolo, ma in modo difforme su varie regioni. Quindi quando si parla di media dell’intero globo, in realtà ci sono regioni che si sono surriscaldate molto di più e in particolare le zone artiche, quelle dove il riscaldamento è stato più importante sono quelle del Polo Nord, Siberia, Canada, dove addirittura ci sono stati aumenti di circa 5-10°C a livello mensile, mentre alle nostre latitudini dipende dalle stagioni: ci sono del-

014/ focus

clima

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Il comfort è nell’aria

Angelo D’Orta, Marketing Manager Home Entertainment & Sound di Sony

peratura e caldo umido. Questo ha fatto sì che in Europa si siano messi in atto dei veri e propri piani di emergenza per le ondate di calore, quasi al pari di un alluvione. Non come lo è stato nel 2003, ogni estate particolarmente calda vi è un picco di mortalità: nel luglio 2015 in Italia è stato – come singolo mese – il mese più caldo della storia e si è avuta una mortalità di ben 15mila persone. Questa è la grande novità climatica del nuovo millennio e che costringe oggi a dotarsi di sistemi di raffrescamento che, una volta, non erano necessari: fino agli anni 90 si riusciva a sopportare quella settimana di caldo d’estate, ma in genere gli episodi di grande caldo erano brevi e non frequenti, e il fatto che fossero proprio brevi e intervallati a temporali o raffreddamenti meteorologici variabili nel corso dell’estate impediva che le case si arroventassero completamente. La novità della lunghissima e caldissima estate 2003 che poi ha portato a quella grande

mortalità è stata anche il fatto che le case si erano ormai surriscaldate ormai da mesi, e quando poi è arrivato quel gran picco di caldo dell’11 agosto 2003, con oltre 40°, praticamente non c’è più stato l’effetto volano o d’inerzia. Quando un’ondata di caldo dura ad esempio pochi giorni, le case infatti la smussano: fuori alle due del pomeriggio si possono avere 40 gradi, ma in casa ve ne sono una decina di meno. Se invece il caldo dura per più tempo, il rischio è che la case vadano in equilibrio con la temperatura esterna e di conseguenza anche la temperatura notturna, soprattutto nelle grandi città, tende a non scendere al di sotto dei 20° e, anzi, spesso sono minime di 25°. Portando ovviamente anche a un enorme disagio notturno se l’umidità è elevata… Quindi la necessità oggi di raffrescamento, non è assolutamente un vezzo, ma è viceversa una risposta a una nuova realtà climatica che ha portato a delle nuove condizioni a

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Speciale Clima

Un partner affidabile in cucina di Alessia Varalda

di Alessia Varalda

Il settore della climatizzazione e delle pompe di calore conferma un buon andamento per il 2016 e si avvia al 2017 con la prospettiva di un mercato nazionale che potrà essere vivace grazie anche alle incentivazioni e alle iniziative a supporto dei prodotti smart, quelli tecnologicamente più avanzati, che incominciano ad affermarsi sul mercato. Il 2016 ha visto un primo semestre decisamente brillante, determinato da una netta ripresa della domanda, consolidatosi nel terzo quadrimestre con un buon andamento delle vendite. L’andamento da luglio 2016 si è mantenuto buono anche se in trend negativo comparato al luglio 2015, un mese eccezionale dal punto di vista dei volumi di vendita.

clima

Per i climatizzatori fissi a pompa di calore il mercato ha segnato +31% e +17% sui portatili, rispetto al 2015. Da settembre 2016, la situazione è cambiata radicalmente per via di un vero e proprio crollo delle vendite. Negli ultimi mesi dell’anno si registrano cali molto sensibili della domanda, che confermano la conclamata stagionalità del mercato e lo stretto collegamento con le condizioni climatiche. Ora il mercato è di fronte alla nuova sfida per il 2017. L’aspettativa è comunque positiva e porta a considerazioni di mantenimento, anche alla luce di una passata stagione estiva con buone temperature. Tra i fattori che hanno influenzato il buon andamento possiamo annoverare gli incentivi fiscali, il Conto Termico e la riforma delle tariffe elettriche.

un 2017 con grandi aspettative Tecnologie innovative, soluzioni sempre più performanti e modelli dal design curato ed elegante sono i plus di un settore che punta molto sulla ricerca e sviluppo e cerca di rispondere alle esigenze del mercato e del consumatore finale. Sicuramente negli ultimi anni abbiamo visto un passaggio fondamentale in questo settore, infatti si è passati dal concetto di climatizzatore tradizionale a climatizzatore inverter. Il condizionatore tradizionale ha sicuramente un costo minore ed è in grado di gestire il funzionamento del compressore che genera il freddo in maniera “digitale”, dando la possibilità di scegliere tra spento, quando si raggiunge la temperatura desiderata e acceso al massimo della

Alfredo Monteverde, Consumer Channel Sales Section Manager di Mitsubishi Electric

Speciale Clima

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TBN6602W Frullatore da tavolo

Beko presenta la nuova linea di piccoli elettrodomestici già partner di Chef Alessandro Borghese in cucina I piccoli elettrodomestici, e in generale gli elettrodomestici sono fondamentali in cucina, anzi sono uno degli ingredienti poiché fornisco un grande aiuto per il risultato finale dei piatti. Proprio per questo motivo, Beko, reduce dal recente lancio della sua nuova linea di piccoli elettrodomestici, si focalizza in particolare sulla “Food Preparation” a 360°, forte anche di una gamma prodotti tutti progettati con una struttura ergonomica e robusta, un design funzionale e moderno, e la massima attenzione ai dettagli estetici e prestazionali. Comuni denominatori della linea sono difatti la potenza elevata, per un sostanziale risparmio di tempo, e l’utilizzo di materiali di qualità: caraffa in vetro per il frullatore da tavolo, fusto in metallo per il frullatore a immersione, 4 lame in metallo rispetto alle tradizionali 2 previste dal mercato e recipienti con base antiscivolo, sono difatti solo alcuni degli elementi che fanno dei nuovi arrivati in casa Beko, affidabili partner tra i fornelli di casa. Lo Chef Alessandro Borghese ci

022/ focus

CHP6450W Tritatutto

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KMD 3104 S Impastatrice colore silver con accessori per la pasta in dotazione

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Focus PED

ha raccontato la sua idea di cucina e le caratteristiche fondamentali che i piccoli elettrodomestici devono possedere. “Cucinare è un modo di comunicare, è fantasia, creatività. Io sono un precursore e uno sperimentatore, amante delle cose lussuose ma semplici”. Infatti la sua filosofia è “il lusso della semplicità” che incarna la ricerca di ingredienti di qualità, un ambiente raffinato e curato, una bella presentazione per gli occhi e soprattutto sapori che soddisfano i palati di chi ama le cose ricercate, ma non vuole rinunciare alla tradizione. “La mia cucina punta a esaltare le materie prime utilizzate con sapienza e i piccoli elettrodomestici mi aiutano in questo percorso. Infatti, hanno il grande vantaggio di lasciarmi sperimentare grazie alla possibilità di utilizzare piccole quantità di ingredienti. Ogni elettrodomestico è stato progettato per agevolare la vita di tutti i giorni e per supportarci nel nostro lavoro”. Ma quali sono le caratteristiche che un piccolo elettrodomestico dovrebbe avere? “Devono essere pratici e funzionali nella costruzione: la solidità è fondamentale poiché noi li sottoponiamo a un uso intensivo, pressante e continuo. Acciaio, vetro, plastica robusta e soprattutto motori in grado di sopportare lunghe lavorazioni senza surriscaldarsi. E, non ultimo, devono garantire un’elevata qualità dei risultati nel tempo”. “Viviamo in un particolare momento storico grazie alla televisione che propone programmi di cucina e che sta facendo riscoprire anche a casa la voglia di cucinare e di replicare le ricette degli chef. Proprio per questo sono necessari macchinari in grado di essere utilizzati anche a casa e non solo da noi. Io sono il tester degli elettrodomestici Beko e quello

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Di concreto c’è difatti che i segmenti a più elevata profittabilità stanno crescendo sempre più, ossia quelli occupati da dispositivi a più elevato polliciaggio e con tecnologie particolarmente all’avanguardia come l’OLED, l’UHD, l’HDR e il Dolby Atmos. Senza contare poi la possibilità di poter connettere il Tv alla rete internet o dell’abitazione, allo scopo di trasformalo il principale strumento di informazione e di controllo dello stesso ambiente domestico. E non finisce qui. Accanto a queste, inoltre, anche il design sta avendo la sua giusta valorizzazione, trasformando sempre più il Tv in un oggetto non solo d’arredamento, ma da sfoggiare quasi come una vera e propria opera d’arte.

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Focus TV

Se il “buongiorno” si vede dalgli ultimi lanci di prodotto, allora vuol dire proprio che il mercato 2017 delle TLC e del mobile promette veramente qualcosa di buono. Protagonista assoluta di quest’edizione della grande fiera spagnola è stata la tecnologia 5G, ovvero quella che permette la realizzazione delle reti di quinta generazione, che nonostante non vedrà la luce, in termini di prodotti consumer prima del 2020, promette di stravolgere il mondo per come lo conosciamo, specialmente nel campo della mobilità. Non solo garantirà velocità di connessione pari a quella della fibra ottica, ma sarà in grado di creare le cosiddette Smart Cities, le città intelligenti, in cui gli oggetti parleranno tra loro per trasmettersi informazioni, segnalare problemi e ottimizzare il consumo energetico, aprendo scenari tanto affascinanti quanto inesplorati. Immaginate automi controllati a distanza in grado di operare un paziente, droni in grado di consegnare ovunque i nostri acquisti online, professionisti che si confrontano su progetti a distanza indossando caschi di realtà virtuale o più semplicemente occhiali per non vedenti in grado di segnalare gli ostacoli a chi li indossa.

pulizie di primavera:

FACCIAMOLE SMART È da quando siamo bambini che siamo conquistati dal fascino dei robot. Quanti di noi non hanno mai fantasticato in gioventù di vivere circondati da aiutanti tuttofare, capaci di sbrigare tutte quelle faccende più noiose e ripetitive, come per esempio spazzare i pavimenti? Un sogno che da qualche anno è diventato realtà grazie ad aziende come iRobot hanno puntato sul futuro, reinventando l’aspirapolvere con Roomba. Una scommessa vinta, che ha dato il via a una vera e propria rivoluzione del settore: chi avrebbe mai detto che un simile elettrodomestico sarebbe diventato così “sexy”?

di Alberto Falchi

Comet

Tado

Dopo mille rinvii, entro giugno 2017 gli italiani saranno obbligati ad adeguare i loro impianti di riscaldamento alle nuove norme, che prevedono l’installazione di valvole termostatiche e contabilizzatori di calore in ogni condominio della Penisola. Una spesa non indifferente, si parla di 150 euro e più per ogni calorifero dell’abitazione, che però dovrebbe venire ammortizzata nell’arco di pochi anni grazie all’abbattimento dei consumi che deriva da una gestione più accurata delle temperature. Dato che la spesa andrà necessariamente affrontata, è il momento giusto per pensare di rendere più tecnologica la gestione del riscaldamento tramite l’installazione di valvole intelligenti capaci di rendere smart anche oggetti banali come i termosifoni. Per farlo non servono particolari competenze né l’intervento di tecnici esperti: basterà svitare le valvole che per anni ci hanno accompagnato e sostituirle con uno dei modelli smart proposti sul mercato che all’apparenza sono identici ma al loro interno includono tutta la tecnologia per poter essere gestiti tramite smartphone. A fronte di un costo leggermente superiore, potremmo risparmiare un ulteriore 30% sulla bolletta. Per lo meno, questo è il dato indicato dai vari produttori come per esempio Netatmo, da tempo in prima linea sotto questo profilo. L’azienda francese propone delle valvole smart controllabili dal telefono, sostituibili in pochi istanti anche a impianto in funzione, dotate di una

Smart Home

serie di funzioni che semplificheranno la vita di chi le installerà in casa. Si potrà decidere di impostare una temperatura differente per ogni singola stanza e per ogni singolo momento della giornata, evitando di tenere il riscaldamento attivo quando siamo al lavoro, attivandolo solo poche ore prima del rientro, così da farci trovare l’abitazione alla temperatura ideale senza inutili sprechi. Per controllarle, basterà uno smartphone che tornerà utile soprattutto nel caso decidessimo di rincasare in anticipo: un paio di tap sullo schermo e potremmo indicare alle valvole di aumentare subito la temperatura, senza aspettare l’orario programmato. Quando siamo in casa si potrà variare la temperatura senza nemmeno dover lanciare alcuna app, per lo meno se si possiede un iPhone: il sistema Neatmo è infatti compatibile con Homekit e di conseguenza basterà una chiacchierata con Siri per aggiustare i parametri. Neatmo non è certo l’unica a proporre simili soluzioni, anche se probabilmente è quella più semplice. I possessori di router FritzBox! evoluti (come il 7490) possono per esempio valutare l’acquisto delle valvole di Comet che comunicano col Fritz tramite il protocollo wireless DECT. Il vantaggio di questa soluzione è che non sarà necessaria la centralina, dal momento che sarà il router a occuparsi di questa funzione, e di conseguenza il prezzo di acquisto sarà leggermente inferiore. Le funzioni sono praticamente le stesse di Neatmo, incluso il sensore che rile-

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di Alberto Falchi

Siamo ancora lontani dal delegare in toto la pulizia dei nostri pavimenti a una colf elettronica, ma indubbiamente le tante soluzioni presenti sul mercato sono in grado di sgravarci di una grossa fetta del lavoro. Questi piccoli aiutanti non sono ancora in grado di raggiungere ogni angolo della casa né hanno l’efficienza di una persona che impugna un potente aspirapolvere per eliminare ogni residuo di polvere, ma ci permettono di risparmiare parecchio tempo, riducendo la necessità di impugnare personalmente l’aspiratore.

026/ focus

robot

Poco più di un lustro fa l’unico attore sul mercato era iRobot, con la fortunata serie Roomba. Il suo successo ha spinto molte aziende a entrare in questo mercato, tanto che ora la scelta non è più scontata, per quanto iRobot rimanga ancora ai vertici del settore. Il modello più recente è l Roomba 980, capace di sintetizzare il meglio di queste tecnologie. Si tratta di un robottino aspiratore piuttosto intelligente, capace di scansionare con precisione la nostra abitazione, individuare le zone dove si concentra lo sporco che verranno spazzate ed evitare automaticamente ostacoli come gradini. Se l’appartamento è troppo grande per un solo ciclo di pulizia, il Roomba è in grado di tornare alla sua base,ricaricarsi e riprendere da dove ha lasciato. Il suo unico limite, praticamente, è la dimensione del sacchetto che contiene la polvere. E il suo prezzo, che sfiora i 900 euro. Tanti, ma fortunatamente iRobot propone modelli più economici, a partire da circa 350 euro della serie 600. Le differenze? Si parte dalla capacità di aspirazione inferiore a un design delle

Focus Robot

spazzole meno evoluto, anche se la differenza principale è nel sistema di navigazione. I modelli più economici tenderanno infatti a perdere una buona fetta del tempo a sbattere contro pareti e mobili nel tentativo di capire la geometria della stanza, mentre sui modelli al top di gamma una telecamera aiuta il piccolo aiutante a muoversi spedito fra gli ostacoli.

A fianco ai Roomba, iRobot propone anche la serie Braava che invece di aspirare i pavimenti li pulisce tramite un panno in microfibra che trattiene polvere e sporco. Sono decisamente più silenziosi ed economici, perfetti per un single o una coppia che vive in un piccolo appartamento ma non sono l’ideale per chi deve convivere con qualche animale domestico: il panno non riesce a recuperare tutti i peli lasciati dagli amici a quattro zampe.

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di Giovanni Abruzzo

Ha preso il via la “vera” stagione del mondo mobile

Alcatel

Hisense

LG Electronics

Unieuro approda finalmente in Borsa. Lo scorso 30 marzo si è infatti conclusa l’offerta di vendita delle azioni, finalizzata alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., segmento STAR. Così Italian Electronics Holdings S.r.l., d’intesa con i coordinatori dell’offerta e in considerazione della quantità e qualità delle manifestazioni d’interesse pervenute nell’ambito del collocamento, caratterizzata anche dalla presenza di investitori di elevato livello, ha deciso di collocare n. 6.363.637 azioni. L’opzione

Greenshoe di conseguenza, è stata adeguata a un massimo di 636.363 azioni, pari al 10% dell’ammontare complessivo delle azioni poste in vendita. Alla fine del collocamento, la percentuale del capitale sociale di Unieuro è pari al 31,8%. Il prezzo dell’offerta è stato fissato in 11,00 euro per azione, mentre la capitalizzazione di Borsa, calcolata sulla base del prezzo stesso, è pari a 220 milioni di euro. Secondo le norme che regolano l’ingresso a Piazza Affari, il ricavato complessivo, che spetta all’azionista venditore, è pari a 70 milioni di euro. Il 4 aprile scor-

so hanno avuto invece inizio (con il tradizionale rintocco della campanella!) le negoziazioni sul Mercato telematico azionario e sempre lo stesso giorno ha avuto inizio il pagamento delle azioni. L’operazione di quotazione ha visto coinvolte Mediobanca, Citi, Credit Suisse e Unicredit. Italian Electronics Holdings, con il 42,5% di capitale Unieuro, è controllata indirettamente dall’americana Rhone Capital (con una partecipazione del 70,%) ed è partecipata da Dixons Retail (con una partecipazione pari a circa il 15%) e dalla famiglia Sil-

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In Store

Gamestop: il futuro è adesso Il retailer americano si trova in un momento di importante transizione verso un nuovo approccio al mercato

e

048/ in-stor

di Raffaele Gomiero

di Federico Cociancich

Wiko

Numerose aziende come LG Electronics, Huawei e Sony hanno scelto proprio l’evento spagnolo per mostrare i “muscoli” esibendo i propri top di gamma. LG ha innovato anche quest’anno puntando con il nuovo G6 sul display da 5,7” ad altissima definizione nell’originale formato 18:9, in cui il lato lungo è il doppio di quello corto. Questa soluzione permette di ottenere uno

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Un 2017 a tutto smartphone Samsung

Smartphone per tutti i gusti

schermo ampio mantenendo un’ottima usabilità anche con una sola mano, consentendo di visualizzare perfettamente i video in alta risoluzione, compresi quelli con gli standard HDR che si trovano sui TV di ultima generazione, mostrare una maggiore porzione delle pagine web o dei social network e aprire le porte a nuove modalità di utilizzo, con più finestre affiancate, e innovative funzioni fotografiche. Il comparto fotografico mantiene la scelta della doppia fotocamera posteriore con due sensori da 13 Mpixel, mentre la fotocamera anteriore da 5 Mpixel sfrutta una lente grandangolare con campo di ripresa di 100°, per i selfie di gruppo. Per la prima volta LG ha sacrificato la possibilità di rimuovere la batteria a favore della resistenza all’acqua e alla polvere, scegliendo di utilizzare una cover posteriore protetta dal Corning Gorilla Glass di quinta generazione. Utilizza un processore Qualcomm Snapdragon 821, 4 GB di RAM e una batteria da 3.300 mAh che supporta la ricarica rapida, che permette il 50% di energia in poco più di mezz’ora. Huawei, con il P10 e P10 Plus ha invece scelto invece di puntare su device estremamente eleganti, potenti, con colori originali e con una passione per la fotografia, Huawei

Focus TLC

compresi i raffinati scatti in bianco e nero. Oggetti esclusivi e curatissimi sin nei dettagli come il display con i bordi ridottissimi e il profilo smussato, le due fotocamere posteriori a filo, il lettore di impronte digitali integrato nel tasto anteriore e la zigrinatura del pulsante di accensione. Dal punto di vista fotografico prosegue la collaborazione con Leica, che si concretizza nella doppia fotocamera posteriore con un sensore monocromatico da 20 Mpixel e uno RGB da 12 Mpixel con stabilizzazione ottica, che sfruttano entrambi le lenti del famoso produttore tedesco. Ma dove i nuovi smartphone sorprendono davvero è nel comparto di trasmissione dati: integrano 4 antenne per garantire una ricezione ottimale ovunque e sfruttano uno dei primi modem 4.5G. Il 4.5G è una evoluzione dell’attuale tecnologia LTE che aggrega bande diverse per ottenere una velocità di circa 500 Mbps in download, che però al momento nel nostro Paese è supportata solo da TIM in alcune città italiane. Il P10 è anche uno dei primi dispositivi che sfrutta il nuovo sistema GPS Galileo, che promette, una volta a regime, una precisione nell’ordine dei 10 cm. Sony ha scelto di abbandonare la competizione nella fascia di device low cost puntando sulla realizzazione di smartphone esclusivi con design e caratteristiche tecniche ai massimi livelli. L’Xperia XZ Premium è un dispositivo senza compromessi dal design iconico, con il nuovissimo processore Qualcomm Snapdragon 835, che lo rende uno dei primi smartphone capace di supportare la rete LTE di classe Gigabit, un display da 5,5”, il primo al mondo

Anno di transizione per Gamestop: il recente annuncio della chiusura di 150 punti vendita nel mondo non è passato inosservato tra gli addetti ai lavori e in molti si chiedono ora quali siano le reali intenzioni e i progetti concreti del colosso americano per l’immediato futuro. Simona Portigliotti, Senior Marketing Manager di fresca nomina di Gamestop Italia, illustra gli obiettivi del retailer nel nostro Paese. Come è andato il mercato nel corso dello scorso anno? “Decisamente bene, abbiamo chiuso l’anno fiscale a fine febbraio con risultati che hanno superato i target. Soprattutto sul games ma anche le altre nuove categorie sono tutte in crescita, per esempio telefonia e merchandising. Non era scontato avere questi risultati in un anno che per il mercato è stato ancora complicato per cui siamo particolarmente soddisfatti. I titoli più venduti sono stati sicuramente “Fifa”, “Bat-

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tlefield 1” e “Uncharted 4. Il mercato di Natale è andato pressoché bene, anche se è evidente che negli ultimi anni l’esplosione della peak season parte sempre piu’ tardi, ci si gioca tutto davvero in una manciata di giorni in prossimità del Natale”. In quale percentuale si dividono le vendite tra normal edition e limited edition? “Dipende da titolo a titolo, alcune limited sono dei grandi successi e vendono anche meglio del gioco basico, ma non sempre è così quindi bisogna fare molta attenzione nella valutazione. Da tempo siamo diventati un punto di riferimento per i gamer proprio per le limited edition di cui spesso deteniamo l’esclusiva per il mercato italiano e talvolta abbiamo avuto la possibilità di creare delle special edition uniche insieme ai publisher stessi”. Quali sono invece i numeri registrati dall’usato?

“L’usato nel corso del 2016 ha ottenuto risultati lievemente in flessione rispetto al passato ma in linea con le nostre aspettative” Quanto incide l’online sulle vostre vendite annuali? “Non rilasciamo dati interni su questo argomento, ma possiamo però dichiarare con certezza che le vendite online sono decisamente rilevanti e rappresentano un’importante vetrina per gli store fisici. I due business sono assolutamente complementari”. E per quanto riguarda la possibile evoluzione dei mercati? “Per i videogiochi sicuramente positiva con, chiaramente, un andamento incrementale sui formati digitali. Sul versante accessori, invece, ci si aspetta un andamento pressoché stabile, con una crescita per quanto riguarda soprattutto il mercato Pc. In crescita netta sicuramente sarà il merchandising, in

particolar modo in alcune categorie specifiche come ad esempio i collezionabili e le trading cards. Infine l’usato si prevede assolutamente stabile”. Nel 2017 sono previste nuove aperture? “Sono previste poche aperture, ma avremo alcune relocation e stiamo portando avanti dallo scorso anno un importante progetto di restyling che toccherà diversi punti vendita rendendoli sempre più appealing e adatti ad accogliere al meglio sia il games che il merchandising e la telefonia e a rendere l’esperienza del consumatore sempre più piacevole e gratificante. Per quanto riguarda invece nuove categorie di prodotto da inserire nel nostro portafoglio prodotti, possiamo sicuramente affermare di essere un’azienda estremamente dinamica e attenta a tutte le opportunità che possono nascere sul mercato per cui nulla può essere escluso”.

In Store

T R A D E

gaming

L’accessorio non è “accessorio” Non è certo una novità che il mercato degli accessori rappresenti da sempre una parte fondamentale di fatturato del mondo del gaming: lo scorso anno, difatti, il giro d’affari ha toccato quasi il miliardo di euro, e con una crescita quasi a doppia cifra anno su anno. E non solo. Sono anche sempre di più le aziende del settore che decidono di lanciarsi in questo particolare mercato, proprio perché vedono in esso non solo un settore in cui vi è spazio per guadagni e crescite, ma anche e soprattutto perché lo ritengono un settore caratterizzato da crescita e innovazione.

Big Ben interactive DistriButore nacon Stefania Antonelli - Marketing Manager

“In Italia il 2016 è stato caratterizzato da un andamento differenziato del mercato a seconda delle piattaforme di gioco. ln seguito del cambio generazionale ormai completato sulle consolle domestiche, dove nonostante un installato elevato, le vendite di accessori per PS3 sono ormai al minimo storico, mentre nel segmento delle portatili, il mercato registra una stagnazione e Nintendo regna incontrastata. Passando a Big Ben Interactive, avendo una gamma che copre tutte le piattaforme di gioco, abbiamo optato per una line-up razionalizzata, premiando la fascia premium, perseguendo la qualità e avvalendoci del plus di avere la licenze ufficiali delle prime parti che siano esse Sony, Nintendo o Microsoft. Nel corso del 2016 con il lancio del Playstation VR di Sony, si è aperta l’opportunità di creare nuovi accessori per questa periferica e noi siamo entrati nel mercato con una linea completa, supportata anche in questo caso dalla licenza ufficiale. Un andamento molto positivo legato a tutto il comparto che potremmo definire “PRO” e anche in questo caso Big Ben In-

Focus Gaming

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scenari

Un segmento di mercato sempre in crescita che non teme crisi e riduzioni dei consumi

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Tutte le soluzioni per suggerire ai consumatori come gestire in maniera smart il riscaldamento della propria abitazione, limitando gli sprechi e semplificando la gestione dell’impianto.

Il gran giorno è arrivato e l’insegna del Cuore fa il suo ingresso a Piazza Affari

046/ in store

TV

di Raffaele Gomiero

Ecco come taglieremo la bolletta

Unieuro si quota in Borsa

Ebbene, è fuori discussione che l’avvento di nuove tecnologie audio e video, nonché il cambiamento delle preferenze e delle abitudini dei consumatori, lo stiano ampiamente cambiandolo e trasformandolo verso un settore non solo più redditizio e a valore aggiunto, ma di rinnovato interesse per consumatori e retail, simbolo per eccellenza di quell’innovazione tecnologica che negli ultimi tempi era ormai diventata appannaggio dei due mondi di telefonia e mobile.

autori più prolifici

Barcellona si è rivelata anche quest’anno Capitale mondiale del mondo mobile, anche sui social

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La parola “crisi” sembra ormai destinata alla conclusione, anche se, con tutti gli scongiuri possibili e tutte le riserve possibili sulla parola “conclusione”. O per lo meno, da quel che sembrerebbe, sicuramente qualche decisivo passo in avanti è stato fatto, e non solo in termini di mercato propriamente detto. A sostenerlo – e sempre con il dovuto “condizionale” visto l’andamento decisamente altalenante – non sono solo i dati di mercato o i pareri degli addetti ai lavori, ma il sentimenti che si respira ormai da qualche tempo all’interno e fuori degli store specializzati e despecializzati. Di sicuro c’è che, se di crisi non si vuole più parlare, si deve invece parlare di trasformazione, quello che in realtà sta caratterizzando ormai da qualche tempo questo particolare comparto dell’elettronica di consumo, se vogliamo uno dei comparti “principe” dell’intero settore merceologico, capace da sempre di segnare da solo l’andamento globale dell’economia dell’elettronica nel nostro Paese.

di Roberto Bonin

Il tweet è “mobile”

Plantronics: innovazione che si “sente”

nics TERZA Plantro NDRO LA Sales Italy di umer

teractive si è fatta trovare pronta con il lancio del nuovo controller Nacon Revolution per PS4. Come azienda siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo facendo su questo comparto. Infatti abbiamo incrementato le vendite su diverse linee di prodotto, con una crescita globale di fatturato del 50% in due anni. Questa crescita è legata a diversi fattori chiave e sicuramente all’attenzione e all’investimento che l’azienda sta facendo sul comparto. Dal 2016 abbiamo lanciato qui in Italia la linea Nacon, inizialmente una linea PC per gamer che ad oggi ha una gamma completa che sarà incrementata con nuovi lanci. Nello stesso tempo stiamo incrementando la nostra partnership a livello internazionale con Sony attraverso la creazione di molti prodotti licenziati. Come già accennato, abbiamo infatti creato tutta la linea del nuovo VR. E sviluppato il nuovo controller per PS4. E l’ultimo nostro gioiello è un mix delle sue cose: il controller Nacon revolution infatti è un prodotto Playstation e della linea Nacon, un controller Professionale che può essere settato in tutte le sue parti. Continuiamo poi ad essere partner anche per l’accessoristica di Xbox

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050 / scenar

Q

uesto è sicuramente uno dei momenti più cruciali per tutto il trade perché la crescente attenzione del consumatore verso il mercato dell’online fa sì che i retiler fisici si debbano riconoscere in ‘valori veri’, e non solo in ‘valori dichiarati’, affinché vengano riconosciuti in maniera corretta. In questo momento, infatti, il mondo dell’online riesce ad affascinare il cliente solo perché in grado di differenziarlo permettendogli di fare acquisti in un modo totalmente nuovo e ‘smart’. Per chi si occupa di retail fisico è una grande opportunità per consolidare il proprio business, poiché se le semplici ‘scatole di cemento’ con dentro solo dei prodotti sono ormai finite, è invece arrivato il momento delle ‘scatole di cemento’ con dentro dei prodotti, dei venditori e dei contenuti veri, con servizi riconosciuti e facilmente riconoscibili. In modo, soprattutto, che il consumatore possa dedicare a ciascun canale la sua corretta identità. In un momento del tutto confusionale, come questo, in cui l’online non ha ancora trovato una sua precisa collocazione, i concetti di omnicanalità e convergenza rischiano di diventare davvero molto complicati. Si tratta quindi di un importante periodo storico in cui è in atto una profonda selezione naturale in cui solo coloro che sapranno cavalcare in modo appropriato il cambiamento avranno la possibilità di ridisegnare il business in un’area nuova in cui a fare la differenza sarà la qualità”.

Scenari

Il parere di Ivo Amorino, Presidente di DML Trony, sull’attuale cambiamento in atto nel settore del trade italiano, stretto tra un mondo fisico in profonda fase di cambiamento ed evoluzione e una trasformazione digitale ancora in là da compiersi e delinearsi nelle sue regole e metodiche.

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L’azienda americana punta a consolidare la sua leadership nel mercato dei prodotti audio, grazie all’introduzione di nuovi prodotti e al potenziamento delle iniziative di comunicazione

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Un marchio, tanti settori

Una soluzione per qualsiasi esigenza, da quelle del mercato enterprise o dei grand call center fino ad arrivare a quelle di runner o professionisti in mobilità. È questo il biglietto da visita di Plantronics, brand americano specializzato nella produzione di prodotti audio, attivo sul mercato mondiale fin dal lontano 1961, anno della sua fondazione. Brand che, nel nostro Paese, detiene ormai da qualche tempo una posizione di leadership in numerosi segmenti del comparto audio, a iniziare da quella dei dispositivi mono Bluetooth, così come spiega Alessandro Laterza, Head of Consumer Sales Italy: “Attualmente siamo concentrati su tre diverse linee di prodotti, e la prima è sicuramente quella mono Bluetooth per l’ascolto e la telefonia, settore in cui la nostra azienda viene riconosciuta come leader di mercato a livello mondiale”. “La nostra strategia per questo tipo

di prodotto è sicuramente conservare la nostra market share sia sulla fascia bassa che sulle fasce un po’ più alte, cosa che abbiamo iniziato già a fare prima dello scorso periodo natalizio con il lancio di due nuovi prodotti: l’Explorer 80/85 e l’Explorer 110: le novità che arriveranno quest’anno interesseranno proprio queste fasce di prezzo e al modello iper-performante Voyager 5200, arrivato in Italia nel dicembre scorso, affiancheremo un’altra referenza, sempre di fascia alta”. Fasce di prezzo, comunque, che per i prodotti Plantronics assumono un significato un po’ diverso: l’azienda americana cerca sempre infatti di differenziarsi e, per esempio nel suo auricolare da 49,00 euro ha introdotto un particolare accessorio che funge da vera e propria stazione di ricarica da installare in automobile. “Ogni nostro prodotto ha qualcosa da raccontare”, precisa difatti Later-

Plantronics non vuol dire solo mondo consumer, ma anche mercato professionale rivolto a piccole, medie e grandi imprese con soluzioni che vanno dalla grande azienda enterprise fino al call center specializzato e a dispositivi e piattaforme di comunicazione per il mondo dell’aeronautica. All’interno del portafoglio prodotti della multinazionale americana, compaiono ad esempio complesse soluzioni di comunicazione unificata in grado di integrare servizi di comunicazione in tempo reale come messaggistica istantanea, informazioni sulla presenza, conferenze audio e video, con servizi in differita come segreterie telefoniche, e-mail e SMS. Così come dispositivi per medie e grandi imprese capaci di migliorare concretamente sia la produttività che i flussi di lavoro.

BackBeat FIT cuffie stereo senza fili nella versione Linear e Curve


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za. “In ogni nostra proposta cerchiamo sempre di metterci quel qualcosa in piĂš in grado di fare la differenza e venire incontro a particolari esigenze del consumatore senza però fargli spendere delle somme aggiuntiveâ€?.

L’OFFERTA CONTINUA All’offerta relativa ai prodotti mono Bluetooth si affianca quella relativa al segmento Stereo, il comparto su cui – cosĂŹ come conferma Laterza – l’azienda sembra puntare in modo deciso, a fronte anche dell’evidente crescita di mercato in atto. “In questo particolare segmento, abbiamo giĂ introdotto numerosissime novitĂ , tra cui le BackBeat Fit, le BackBeat Go 3

All’offerta relativa ai prodotti mono Bluetooth si affianca quella relativa al segmento Stereo e anche la famiglia di prodotti Gaming

in due differenti tonalitĂ , le BackBeat Pro 2 nelle due versioni standard e Special Edition, e piĂš recentemente le BackBeat 500 nelle sue tre varianti i coloreâ€?, precisa Laterza. “A breve arriveranno anche ulteriori novitĂ , che saranno per lo piĂš focalizzate sul mondo fitness e altre specifiche aree di utilizzoâ€?. Assai strategica è anche la famiglia di prodotti Gaming, cosĂŹ come testimoniato dal lancio di nuovi numerosi prodotti durante gli scorsi mesi. “In questo particolare settore abbiamo giĂ lanciato la famiglia 400 e la famiglia 600â€?, continua Laterza. “Quest’anno continueremo a essere presenti con questa gamma prodotti, a cui però ne aggiungeremo altri, subito dopo la prossima edizione dell’E3 di Los Angeles. La nostra intenzione è quella di ripetere i buoni risultati fatti lo scorso Natale, grazie soprattutto a nuove partnership e a nuovi prodotti con interessanti e innovative caratteristicheâ€?. Ma le novitĂ non finiscono di certo qui. E se la multinazionale americana è particolarmente attiva sul fronte del lancio di nuovi prodotti, non da meno lo è sul fronte delle iniziative di marketing e comunicazione. Sempre Laterza tiene infatti a prcisare: “Le attivitĂ di comunicazione e marketing di Plantronics vengono ideate a livello globale e poi personalizzate in ogni singola country in base alle proprie specificitĂ . In questo momento siamo particolarmente impegnati in attivitĂ mirate sui partner della GDO e GDS a cui cerchiamo di affian-

care la partecipazione a eventi importanti e strategici, come ad esempio la Games Week, il Lucca Comics e l’Etna Comics (in collaborazione con Bruno Euronics, ndr) nel chiaro intento di far crescere la nostra brand awareness, soprattutto nella parte gamingâ€?. “Siamo anche intenzionati a fare attivitĂ di comunicazione molto forte sul mondo legato alla guida e, in particolare in relazione alle nuove normative introdotte dal nuovo Codice della Strada che prevede la sospensione della patente per chi viene sorpreso alla guida mentre parla al cellulareâ€?, continua Laterza. “AttivitĂ con cui cercheremo sia di conquistare nuove quote di mercato, ma soprattutto di cer-


Lo Smart Working diventa realtà care di far passare il messaggio ai consumatori che i nostri prodotti possono davvero salvare la vita”. “Per consolidare la nostra leadership di mercato, infine, saremo poi presenti in numerose altre manifestazioni, come abbiamo già fatto in passato con il Festival di Castrocaro e il Varignana Music Festival, conclude Laterza. “E continueremo anche la sponsorizzazione della Fortitudo Bologna 103 per mantenere la nostra focalizzazione anche nel settore dello sport a cui sono dedicati alcuni dei nostri prodotti”.

Dalle parole ai fatti. Lo spirito “smart” di Plantronics è difatti diventato realtà nel suo nuovo Smart Office, inaugurato lo scorso 6 aprile all’interno dell’Energy Park di Vimercate (MB). Realizzato con l’intento di dar vita a “un ufficio che non sembra tale”, i nuovi uffici Plantronics sono uno spazio aperto e accogliente che si estende su una superficie di 400 mq, in cui le pareti vetrate curvilinee definiscono gli ambienti senza chiuderli e gli arredi su misura enfatizzano il dinamismo dello spazio individuando le diverse aree funzionali. Nei nuovi uffici non esiste una rigida divisione delle aree: dipendenti, ospiti, collaboratori e clienti possono vivere uno spazio adatto allo Smart Working in modo libero, scegliendo di lavorare sul tavolo all’americana della cucina, nell’area relax, su uno dei tavoli, distribuiti nei vari spazi o in una delle sale meeting dalla diversa capienza o ancora nell’informale e accogliente zona lounge dell’area break, attrezzata con due ampi tavoli e connettività audio video, che può ospitare riunioni più numerose. Ognuno è libero di decidere la postazione di lavoro in base alla tipologia di attività da svolgere: concentrarsi, fare un brainstorming o collegarsi in conference call. Collaborazione e convivialità in tempo reale sono assicurate anche con i colleghi delle altre sedi europee grazie al “Watercooler”, un sistema di videoconferenza sempre attivo, che collega in tempo reale le aree break di tutti gli uffici Smart Working Plantronics. Ulteriore elemento distintivo sarà infine anche una suggestiva parete d’acqua, installata al centro dello spazio open.

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L’Europa del retail riparte da Berlino ǖ (9(17, 2IPPE GETMXEPI XIHIWGE PE UYEVXE IHM^MSRI HIPP¸)YVSTIER 8'+ 6IXEMP 7YQMX dal nostro inviato Roberto Bonin

Klaus-Peter Voigt, CPO di Media-Saturn-Holding GmbH

Il futuro del retail parla una nuova lingua che sa di passato. Non vuole essere una battuta, ma un sunto – se vogliamo un po’ naif – di ciò che ha caratterizzato la due giorni di lavori tenutasi a Berlino il 29 e il 30 marzo scorsi. Ospitata all’interno degli stupendi saloni dello storico Adlon Kampinski Hotel, la 4° edizione dell’European TCG Retail Summit (di cui Elettroradio Informazioni è media partner, ndr), ha visto la presenza di un nutrito panel di prestigiosi relatori provenienti dal mondo sia dell’industria che della distribuzione. Tra i partecipanti d’eccezione: Hans Carpels, Presidente di Euronics International; Klaus-Peter Voigt, CPO di Media-Saturn-Holding GmbH; Dave Ward, Head of New Technology, Innovation and Connected Home di Dixons Carphone; Karl Trautmann, Member of the Management Board di ElectronicPartner; Enrique Martinez, Managing Director Northern Europe di Groupe Fnac; Jaan Ivar, CEO di Elkjop Nordic; John Coulter, Group Trading Director di AO.com; Nilesh Khalkho, CEO di Sharaf DG; Adam Simon, Global Managing Director Retail Business Development di Context; Enrique Fernandez, CEO di M.video Management; Dan Arler, CEO di Electrolux Major Appliances; Cyril Buxtorf, Executive Vice President EMEA di Groupe SEB; Steve Shakespeare, EMEA Retail Sales Director di Intel Corporation; Michael Urban, Senior Vice President Broadline, CE, Services & Procurement di Tech Data. Spazio anche alle istituzioni, con la partecipazione di Peter Praet, Member of the Executive Board European Center Bank, e di Thomas Kramler, Head of Sector, Task Force Digital Single Market European Commission. Per il nostro mercato italiano erano invece presenti Davide Ros-

si, Managing Director di AIRES; Andrea Scozzoli, Chief Corporate Development di Unieuro; Raul Stella, CEO eCommerce Unit di ePrice; Gabriele Colasanto, Head of Market Strategy and Public Affairs di ePrice. Come nelle passate edizioni, molto coinvolgenti e partecipati anche i dibattiti in sala, egregiamente condotti dal giornalista finanziario britannico Duncan Curry. L’apertura e la chiusura dei lavori è stata a cura, come sempre, del “padrone di casa” Chriss Bücker, Chairman dell’European TCG REtail Summit. Molti i temi trattati durante il Summit che ha posto al centro dei lavori l’attuale situazione e le possibili evoluzioni del settore del retail specializzato, partendo dalle migliori best practice sia livello europeo che mondiale, nonché alle riflessioni sulle opportunità e le minacce portate dalle nuove tendenze imposte dalla multicanalità e dalla digitalizzazione dei processi di vendita. Il passaggio da una logica di sell in a una nuova logica di sell out, ponendo al centro di tutta la filiera il consumatore finale è stata, forse più di tutti, il tema fondamentale di questa edizione: un passaggio – praticamente obbligato – che impone una maggior collaborazione tra mondo online e punti vendita fisici allo scopo di una vera e propria collaborazione reciproca e non di mera e accanita concorrenza. Un monito, questo, rivolto non solo ai retailer di punti vendita fisici, ma anche ai retailer web: la formula vincente e, se vogliamo in parte risolutiva, non è certo di facile reperimento o interpretazione, ma di sicuro non irrealizzabile o, peggio ancora, inesistente. Molte le soluzioni difatti allo studio dei partecipanti e non solo tecniche o digitali, ma anche e soprattutto in chiave CRM e fidelizzazione. Il “messaggio” è stato più che mai


chiaro: “chi non innova e non ha il coraggio di oltrepassare gli schemi tradizionali non può pretendere di avere successo in futuro”. Certo, si vive ancora in una fase di transizione, in cui il “vecchio” è ancora lecito, ma – come si dice – “il treno” sta passando proprio ora e non prenderlo sarebbe un danno, oltreché un’autentica follia. Molto interessanti i contributi arrivati da oltreoceano, grazie alle presentazioni di Jeffery R. Sears, Chairman and Co-founder di PIRCH, e Philip Raub, Founder & CMO di b8ta, che non solo hanno portato all’attenzione del folto pubblico l’attuale situazione americana, ma hanno dato spunto per nuove iniziative in ambito trade marketing e customer experience. Sullo stesso piano anche le relazioni di Adam Simon e del Dr. Chris Petersen, CEO di IMS, che hanno esortato i presenti – sia di distribuzione che di industria – a un reale cambiamento di approccio e di mentalità, ma senza però dimenticare ciò che di buono è stato fatto in passato. Di notevole impatto e particolarmente coinvolgente, invece, la presentazione di Klaus-Peter Voigt che ha illustrato le nuove frontiere della customer experience intraprese dalle due insegne Mediamrkt e Saturn: nuove soluzioni di infotainment ed engagement, sia all’interno che all’esterno degli store, che fissano davvero una nuova era del retail in cui il consumatore non è più solo “colui che compra”, ma al contrario “colui che dà vita al punto vendita”. Buone nuove, infine, anche dal mercato medio-orientale, con la presentazione di Nilesh Khalkho che ha mostrato un mondo per certi versi sconosciuto e ritenuto per certi versi un po’ arretrato; un mondo che invece è attivo e propositivo e da cui, sicuramente, c’è da imparare qualcosa.

Alcuni momenti della 4¡ edizione dellÕEuropean TCG Retail Summit


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Il tweet è “mobileâ€?

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di Matteo Giovanni Paolo Flora

Per questo mese l’analisi di The Fool si concentra su uno degli eventi piĂš attesi dell’anno dagli appassionati di tecnologia: il Mobile World Congress, andato in scena a Barcellona dal 27 febbraio al 2 marzo scorsi. L’analisi si focalizza su Twitter prendendo in considerazione i tweet inviati dagli utenti italiani e comprendendo i giorni immediatamente precedenti e successivi la manifestazione. L’analisi restituisce 3.648 messaggi che hanno generato una mole di 85 milioni di impression. L’evento è stato coperto per lo piĂš da autori e da account di siti specializzati che si sono impegnati nel riportare in Italia le novitĂ dal mondo hi-tech presentate durante il Mobile World Congress di Barcellona. Gli utenti piĂš attivi sono riconducibili ad account che riprendono le notizie dal mondo tech e diffondono le ultime novitĂ tecnologiche riprendendole da diverse fonti italiane. In particolare, al primo posto troviamo

l’aggregatore di notizie @GanimedeHub che ha pubblicato 87 contenuti, seguito da @24h_Tecnologia con 51 tweet. Ancora piĂš staccato @Tecno_Android con 41 tweet a rappresentare la community appassionata del robottino verde. Spostando l’attenzione sugli utenti piĂš popolari (calcolati secondo il numero di citazioni, siano esse mention o retweet) spicca il primo posto del quotidiano @lastampa: il giornale torinese ha seguito con attenzione la kermesse catalana trovando menzione in oltre 90 tweet. Un risultato maggiore anche delle citazioni automatiche del profilo @youtube, generate ad ogni tweet contenente video, che si fermano a 60. Al terzo gradino del virtuale podio, con oltre 30 menzioni compare @Nokia, uno dei brand protagonisti dell’evento. Il successo del marchio finlandese è decretato dalla classifica degli hashtag; infatti, se si escludono gli hashtag legati all’evento,


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#MCW2017 e #MCW17, troviamo il ritorno di un grande classico, il #Nokia3310, che totalizza 160 utilizzi al pari del flagship di LG, #LGG6. Nella graduatoria compaiono poi altri brand asiatici come #Samsung e #Huawei. Spostandoci sul fronte dei tweet più popolari ritroviamo LG Electronics e la grande attesa generata dalla presentazione del G6 testimoniata dai 52 retweet del seguente post: “Domenica al #MWC2017 sarà svelato #LGG6: seguite la diretta sulla nostra pagina Facebook e al termine #LG risponderà alle vostre curiosità!”. Anche la rivale coreana Samsung punta sulle aspettative degli appassionati: “Grandi novità in arrivo! Per non perderne neanche una: https://t.co/ ipkNsPOYtG #MWC2017” mentre l’utente @begaia totalizza 39 retweet mostrandosi incredulo verso il nuovo telefonino di Nokia: “Nokia l’ha fatto davvero: ecco il nuovo Nokia 3310. #MWC2017”.


Mai dire “clima� $EELDPR LQFRQWUDWR LO QRWR PHWHUHRORJR H FOLPDWRORJR /XFD 0HUFDOOL H DEELDPR VFRSHUWRf di Roberto Bonin

“A livello globale la temperatura è aumentata di un grado nell’ultimo secolo, ma in modo difforme su varie regioni. Quindi quando si parla di media dell’intero globo, in realtĂ ci sono regioni che si sono surriscaldate molto di piĂš e in particolare le zone artiche, quelle dove il riscaldamento è stato piĂš importante sono quelle del Polo Nord, Siberia, Canada, dove addirittura ci sono stati aumenti di circa 5-10°C a livello mensile, mentre alle nostre latitudini dipende dalle stagioni: ci sono del-

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le fluttuazioni e in media abbiamo un grado e mezzo in piĂš, ma ci sono state delle annate che ci hanno fatto capire cosa vuol dire un clima che tende verso il riscaldamento. Un esempio è l’estate del 2003 che fa punto di riferimento per un clima assolutamente nuovo: in quell’occasione ci sono stati ben 4 gradi al di sopra della media in Europa e per la prima volta in Pianura Padana – in 250 anni - i termometri hanno toccato i 40°, soprattutto nei primi giorni di agosto. In tutti e tre mesi vi è stato comunque un elevato superamento della media, che si rifletterĂ in un enorme disagio fisico per tutte le regioni del Nord Italia (ma anche in Francia, Svizzera e Germania), e un bilancio di vittime assolutamente straordinario, perchĂŠ nell’estate del 2003 si registrarono qualcosa come 70mila morti in Europa, Italia compresa. Stiamo comunque parlando di fasce deboli, tra cui principalmente anziani e malati, che si sono dovuti arrendere all’eccesso di tem-

peratura e caldo umido. Questo ha fatto sĂŹ che in Europa si siano messi in atto dei veri e propri piani di emergenza per le ondate di calore, quasi al pari di un alluvione. Non come lo è stato nel 2003, ogni estate particolarmente calda vi è un picco di mortalitĂ : nel luglio 2015 in Italia è stato – come singolo mese – il mese piĂš caldo della storia e si è avuta una mortalitĂ di ben 15mila persone. Questa è la grande novitĂ climatica del nuovo millennio e che costringe oggi a dotarsi di sistemi di raffrescamento che, una volta, non erano necessari: fino agli anni 90 si riusciva a sopportare quella settimana di caldo d’estate, ma in genere gli episodi di grande caldo erano brevi e non frequenti, e il fatto che fossero proprio brevi e intervallati a temporali o raffreddamenti meteorologici variabili nel corso dell’estate impediva che le case si arroventassero completamente. La novitĂ della lunghissima e caldissima estate 2003 che poi ha portato a quella grande

mortalità è stata anche il fatto che le case si erano ormai surriscaldate ormai da mesi, e quando poi è arrivato quel gran picco di caldo dell’11 agosto 2003, con oltre 40°, praticamente non c’è piĂš stato l’effetto volano o d’inerzia. Quando un’ondata di caldo dura ad esempio pochi giorni, le case infatti la smussano: fuori alle due del pomeriggio si possono avere 40 gradi, ma in casa ve ne sono una decina di meno. Se invece il caldo dura per piĂš tempo, il rischio è che la case vadano in equilibrio con la temperatura esterna e di conseguenza anche la temperatura notturna, soprattutto nelle grandi cittĂ , tende a non scendere al di sotto dei 20° e, anzi, spesso sono minime di 25°. Portando ovviamente anche a un enorme disagio notturno se l’umidità è elevata‌ Quindi la necessitĂ oggi di raffrescamento, non è assolutamente un vezzo, ma è viceversa una risposta a una nuova realtĂ climatica che ha portato a delle nuove condizioni a


Luca Mercalli (Torino, 1966), climatologo, Direttore della rivista “Nimbusâ€?, presiede la SocietĂ Meteorologica Italiana, Associazione nazionale fondata nel 1865. Si occupa di ricerca su climi e ghiacciai alpini, insegna sostenibilitĂ in scuole e universitĂ in Italia, Svizzera e Francia e la pratica in prima persona, vivendo in una casa a energia solare, viaggiando in auto elettrica e coltivando l’orto. Per RAI3 ha lavorato a “Che tempo che faâ€?, “Scala Mercalliâ€? e “TGMontagneâ€?, conduce ora “Pillole di Mercalliâ€? su RaiNews24. Editorialista per La Stampa, scrive anche su Donna Moderna e Gardenia; ha al suo attivo migliaia di articoli e oltre 1.700 conferenze, voce innovativa nella comunicazione ambientale. Tra i suoi libri: “Filosofia delle nuvoleâ€?, “Che tempo che farĂ â€?, “Viaggi nel tempo che faâ€?, “Prepariamociâ€?, “Clima bene comuneâ€?, “Il mio orto tra cielo e terraâ€?.

cui occorre rispondere in modi assolutamente nuovi. In futuro, con l’aumento della temperatura in atto, non potremmo che aspettarci una frequenza maggiore delle ondate di calore africano, che si può declinare con una riduzione del tempo di ritorno, ossia l’intervallo medio con cui due estremi si presentano, e poi la durata che si amplia sempre piĂš. E ovviamente a farne le spese non sono solo le persone soprattutto delle grandi cittĂ , ma anche l’agricoltura (nel 2003 ci fu una perdita imponente dei raccolti) e poi il settore energetico, perchĂŠ specialmente per la produzione di energia da centrali idroelettriche e termoelettriche che hanno bisogno di raffreddamento, in periodi come quello del 2003 hanno generato anche blackout. I picchi di maggior richiesta di consumi che, tradizionalmente, erano invernali, ora sono diventati estivi: il massimo è stato toccato proprio nel luglio del 2015 (21 luglio 2015 con oltre 59 GW, ndr). Mentre infatti per il riscaldamento, l’energia elettrica conta, ma è marginale, per il raffrescamento la fonte è praticamente tutta elettrica. Quindi si pone anche il problema di adeguare gli edifici, sia per l’inverno che diventa piĂš mite sia per l’estate, ponendo per esempio tutte quelle soluzioni architettoniche necessarie a intercettare la radiazione solare prima che entri in casa.

In un certo senso anche le strutture urbanistiche delle città si stanno adeguando a queste nuove situazioni climatiche, per cercare sempre di far calare qualche grado alle aree popolate: si sta muovendo difatti tutto un settore di progettazione non solo di un singolo edificio, ma delle aree urbanizzate nelle facoltà di architettura in relazione proprio ai cambiamenti climatici: piÚ verde, tetti riflettenti, ventilazione naturale�.

di sfilarsene rende il tutto molto piĂš difficile. Tra l’altro, questi sono anni cruciali e fondamentali per accelerare le transizione energetica anche perchĂŠ l’incalzare del cambiamento fisico della nostra atmosfera è ormai assolutamente incombente e non permette rallentamenti di sorta. L’incognita è naturalmente la Cina, il primo emettitore al mondo di CO2, che vive grandi problemi ambientali al suo interno e potrebbe assumere la leadership verde occupando lo spazio lasciato vuoto dagli Usa. Non dimentichiamoci che la prima convenzione quadro sul cambiamento climatico indetta dalle Nazioni Unite è del 1992, firmata alla Conferenza di Rio: abbiamo perso davvero parecchio tempo prezioso. In mezzo poi c’è stato il Protocollo di Kyoto - firmato nel 1997, entrato in vigore solo nel 2005 e scaduto poi nel 2012 - che, di fatto, non ha dato alcun effetto tangibile. Solo alcuni Paesi, come quelli dell’Europa del

Nord, hanno raggiunto una riduzione, ma a livello mondiale la CO2 è cresciuta. L’Italia lo definirei un Paese ‘strano’, perchĂŠ è sicuramente una nazione che potrebbe fare di piĂš sia come condizioni geografiche (abbiamo il vento, il sole, l’acqua e con le energie rinnovabili potremmo fare tantissimo) e sia come competenze, perchĂŠ abbiamo ottimi istituti di ricerca e ottime aziende che operano nel settore della sostenibilitĂ . Ciò che manca è forse la coerenza interna: non c’è purtroppo un disegno nazionale che con prioritĂ e convinzione ci porti a una riduzione reale della CO2. Su questo tema non siamo capaci di prendere le best practices e portarle a fattor comune su tutto il Paese. Potremmo essere davvero tra i migliori al mondo e, invece, siamo tra i piĂš confusionari e contraddittori. Uno dei modelli virtuosi è ad esempio la Danimarca dove una legge nazionale ha imposto ormai da anni: via dal petrolio entro il 2050â€?.

( ,/ )87852" “La conferenza sul clima di Parigi, la Cop21, tenutasi nel dicembre 2015 ha proposto due strade: la riduzione delle emissioni di CO2 volontaria ma fatta da tutti i Governi del mondo per contenere l’aumento della temperatura entro 2° al 2100. Di questi due gradi, uno l’abbiamo giĂ acquisito che è rappresentato dall’aumento di temperatura che c’è stato dalla fine dell’800 a oggi, e quindi c’è rimasto un solo grado di margine per rimanere all’interno dei termini di quest’accordo globale. Ma oltre a essere difficile, perchĂŠ un grado si raggiunge facilmente, il problema è che l’accordo va rispettato altrimenti si rischia di scadere nello scenario peggiore dei 5 gradi in piĂš. L’accordo viene poi ratificato nell’aprile 2016, ma con l’intenzione della nuova amministrazione Trump (gli USA sono il secondo Paese produttore al mondo di CO2 e verrebbe mancare un quinto dell’impegno)


Focus clima

Il comfort è nell’aria (IÂż FLHQWL LQWHOOLJHQWL FRQQHVVL HG HFRORJLFL TXHVWL L WUHQGV SHU LO VHWWRUH GHOOD FOLPDWL]]D]LRQH di Alessia Varalda

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Il settore della climatizzazione e delle pompe di calore conferma un buon andamento per il 2016 e si avvia al 2017 con la prospettiva di un mercato nazionale che potrĂ essere vivace grazie anche alle incentivazioni e alle iniziative a supporto dei prodotti smart, quelli tecnologicamente piĂš avanzati, che incominciano ad affermarsi sul mercato. Il 2016 ha visto un primo semestre decisamente brillante, determinato da una netta ripresa della domanda, consolidatosi nel terzo quadrimestre con un buon andamento delle vendite. L’andamento da luglio 2016 si è mantenuto buono anche se in trend negativo comparato al luglio 2015, un mese eccezionale dal punto di vista dei volumi di vendita.

Per i climatizzatori fissi a pompa di calore il mercato ha segnato +31% e +17% sui portatili, rispetto al 2015. Da settembre 2016, la situazione è cambiata radicalmente per via di un vero e proprio crollo delle vendite. Negli ultimi mesi dell’anno si registrano cali molto sensibili della domanda, che confermano la conclamata stagionalitĂ del mercato e lo stretto collegamento con le condizioni climatiche. Ora il mercato è di fronte alla nuova sfida per il 2017. L’aspettativa è comunque positiva e porta a considerazioni di mantenimento, anche alla luce di una passata stagione estiva con buone temperature. Tra i fattori che hanno influenzato il buon andamento possiamo annoverare gli incentivi fiscali, il Conto Termico e la riforma delle tariffe elettriche.

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Tecnologie innovative, soluzioni sempre piĂš performanti e modelli dal design curato ed elegante sono i plus di un settore che punta molto sulla ricerca e sviluppo e cerca di rispondere alle esigenze del mercato e del consumatore finale. Sicuramente negli ultimi anni abbiamo visto un passaggio fondamentale in questo settore, infatti si è passati dal concetto di climatizzatore tradizionale a climatizzatore inverter. Il condizionatore tradizionale ha sicuramente un costo minore ed è in grado di gestire il funzionamento del compressore che genera il freddo in maniera “digitaleâ€?, dando la possibilitĂ di scegliere tra spento, quando si raggiunge la temperatura desiderata e acceso al massimo della


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sua potenza, quando la temperatura si allontana da quella impostata con il termostato. Il climatizzatore inverter rappresenta una tecnologia più evoluta e all’avanguardia: è dotato di un dispositivo elettronico che viene controllato da un microprocessore che consente di modulare la potenza erogata della macchina in modo proporzionale alla necessità di richiesta di caldo o freddo. Questa soluzione elimina i fastidiosi e dispendiosi “attacca e stacca” del motore tipici di un condizionatore tradizionale e garantisce efficienza energetica, comfort ottimale in qualsiasi situazione. Le aziende del settore offrono prodotti e soluzioni di ogni tipologia ma puntando su semplicità d’uso, facilità d’installazione e a misura di casa. L’obiettivo di Olimpia Splendid è quello di continuare un percorso di crescita sia nel settore della climatizzazione, sia in tutti gli ambiti che rientrano nell’idea di comfort domestico, perseguendo una strategia di innovazione: “abbiamo, infatti, in programma il lancio di novità di prodotto di grande qualità, oltre ad aver incrementato l’offerta con un allargamento delle gamme. In particolare proponiamo la gamma di climatizzatori portatili Dolceclima Silent che vantano i più bassi livelli di rumore e la migliore diffusione dell’aria grazie all’innovativo sistema Blue Air che amplifica la portata dell’aria garantendo una temperatura fresca diffusa e uniforme (test interni sulla gamma Olimpia Splendid). Con il 2017, inoltre, debuttiamo in un segmento per noi nuovo, quello dei raffrescatori evaporativi, con la gamma Pelèr composta da quattro diverse referenze: grazie alla ventilazione

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tangenziale, i raffrescatori Olimpia Splendid garantiscono un fresco diffuso in tutto l’ambiente. Diversamente dai ventilatori tradizionali, funzionano ad acqua, sono dotati di tecnologia superfresco e vantano tutti il sistema Silent, per il massimo del comfort” racconta Marco Saccone, Marketing Manager di Olimpia Splendid. Alfredo Monteverde, Consumer Channel Sales Section Manager di Mitsubishi Electric evidenzia che per il 2017, l’obiettivo è quello di porre sempre più attenzione a due target di riferimento molto importanti: il punto vendita e, di conseguenza, il cliente finale. “Vogliamo rivolgerci a entrambi i target per offrire loro un servizio completo, efficiente e all’avanguardia che risponda in modo adeguato ai repentini cambiamenti del mercato, promuovendo al meglio il prodotto sul punto vendita”. Anche per Antonio Galante, Marketing and Product Director di Toshiba Italia Multiclima la scelta


Focus clima

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è quella di essere sempre piĂš vicini ai partner di mercato: rivenditori, installatori e progettisti. “Continuiamo a lavorare per rendere piĂš facili le relazioni attraverso azioni mirate. Rendere piĂš semplici tutti i processi, e non solo quelli d’acquisto da parte dei rivenditori, ad esempio rispondendo concretamente a loro esigenzeâ€?.

/H WHFQRORJLH SHU OoHƯ FLHQ]D La Commissione Europea ha varato piani per garantire la realizzazione e la commercializzazione di prodotti che utilizzino in maniera sempre piÚ efficiente l’energia e che siano sempre piÚ rispettosi dell’ambiente. I driver sui quali tutte le aziende puntano sono quindi efficienza

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energetica e riduzione della bolletta elettrica, utilizzo di refrigeranti piĂš ecologici e connessione. “Il cliente è sempre piĂš orientato all’acquisto di prodotti in grado di dare il massimo comfort con il maggior risparmio di energia. Mitsubishi Electric, da sempre attenta alle esigenze del cliente, ha presentato in anteprima il nuovo modello in classe A+++ Kirigamine Style che utilizza il nuovo fluido refrigerante a basso impatto ambientale R32. Il refrigerante R32, infatti, è in grado di abbattere le emissioni di gas serra fino all’80% ed è caratterizzato da un Global Warming Potential inferiore rispetto ai gas refrigeranti fino ad ora utilizzati nella climatizzazione residenziale. L’obiettivo finale è ridurre l’impatto negativo potenziale sull’ambienteâ€? ha sottolineato Alfredo Monteverde, Consumer Channel Sales Section Manager di Mitsubishi Electric. Dello stesso avviso Antonio Galante, Marketing and Product Director

di Toshiba Italia Multiclima, infatti, “per l’efficienza energetica dei nostri sistemi lavoriamo da anni sviluppando tecnologie che consentano il risparmio energetico dell’impianto, soprattutto a carichi parziali (cioè per il 60 % del suo utilizzo). Oggi l’obiettivo è il contenimento dei consumi energetici del sistema edificio-impianto, in generale con riferimento sia alle nuove costruzioni, sia alla riqualificazione di edifici esistenti. I nostri prodotti sono gestibili da remoto e tramite Wi-Fi con controlli intelligenti a seconda della tipologia di impianto e in grado di interagire e interfacciarsi con i maggiori sistemi di domoticaâ€?. Ultimo nato in casa Toshiba Shorai, una gamma di climatizzatori inverter con caratteristiche altamente tecnologiche, adatta a un mercato globale sempre piĂš attento all’acquisto di prodotti di facile utilizzo, completi, intelligenti con cui interagire e dall’anima green. Olimpia Splendid ha sempre avuto

nel suo DNA la massima attenzione all’efficienza energetica e all’innovazione sostenibile, adottando soluzioni tecnologiche avanzate che consentono un reale risparmio delle risorse energetiche. “Il nostro impegno è costante anche nell’ottica di creare prodotti che garantiscano il massimo dell’efficienza energetica: quest’anno, ad esempio, proponiamo Unico Inverter 13 A+ hp, punta di diamante della nostra gamma di climatizzatori senza unitĂ esterna grazie all’innovativa tecnologia Dual Inverter Mode, che consente di raggiungere un’efficienza energetica classificata in classe A+. Il particolare algoritmo di controllo dell’apparecchio riesce a ottimizzare l’efficienza per soddisfare la domanda di carico termico ambientale nel 70% delle ore di funzionamento, ottenendo un assorbimento ridotto fino al 25% in cooling (test interni)â€? ha aggiunto Marco Saccone, Marketing Manager di Olimpia Splendid.


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6HPSUH SLÔ FRQQHVVL I prodotti connessi per la climatizzazione dell’aria sono quei climatizzatori che integrano una tecnologia per comunicare con smartphone e tablet o da remoto. Questa categoria include le soluzioni smart che, garantendo alta connettività e un servizio online di supporto, richiedono un minimo intervento da parte dell’utente e sono in grado di monitorare l’ambiente circostante per offrire le migliori condizioni climatiche possibili. Regolare la temperatura e le impostazioni, ricevere aggiornamenti in tempo reale sulle prestazioni e il consumo di energia, disporre di soluzioni di ricerca guasti quando è necessario un intervento di riparazione: sono solo alcune delle possibilità. Negli ultimi anni, con l’emergere del concetto di “smart home”, le vendite dei prodotti connessi per la climatizzazione dell’aria sono aumentate del +62% tra il 2013 e il 2016. La possibilità di integrare un sistema

di connettività wireless ha portato grandi benefici al settore della domotica, spingendo l’industria a investire molto su queste tecnologie per puntare su un mercato che promette ancora grandi margini di crescita. Haier, azienda attiva nel mercato

degli elettrodomestici e del comfort, ha puntato tutto sui prodotti connessi e ha conquistato il podio, infatti secondo i dati raccolti da Euromonitor, detiene una quota del 23,6% calcolata sul volume delle vendite al dettaglio nel 2016.

La linea di soluzioni connesse per la climatizzazione dell’aria include i condizionatori con gas refrigerante R32, come il Dawn e il Nebula Green, i modelli canalizzato e cassetta. Anche per Olimpia Splendid il futuro guarda a un mondo connesso, in-


Focus clima

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fatti Marco Saccone sottolinea che “nei nostri progetti c’è sicuramente anche quello di implementare la gamma con prodotti che consentano la gestione avanzata in remoto della climatizzazione: il primo passo è stata la presentazione, durante lo scorso appuntamento a MCE, di un prototipo, Unico Cloud, dotato di un sistema di gestione remota della climatizzazione via app, facile e intuitiva, che sarà disponibile nel corso del 2017. Avviando l’app collegata a Unico Cloud è possibile supervisionare le condizioni di temperatura dell’ambiente nel quale è installato e di conseguenza selezionare la modalità di funzionamento, settando la temperatura desiderata in qualsiasi momento. Inoltre, consente di selezionare la velocità e il modo di funzionamento e il direzionamento del flusso d’aria e i timer”.

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Per garantire il completo controllo da remoto dei climatizzatori, Daikin propone la App Online Controller disponibile sia per iOS, sia per Android - installata di serie sulle nuove gamme di prodotti. Con una grafica completamente nuova, l’app permette anche il monitoraggio del “trend dei consumi”, ovvero l’andamento dei consumi per fascia oraria, giorni o periodi, affinché l’utente possa intervenire per cambiare le impostazioni di utilizzo e contenere i costi energetici.

4XDOH LQFHQWLYR VFHJOLHUH" Con la legge di stabilità il Governo ha deciso di prorogare per tutto il 2017, gli ecobonus, il bonus ristrutturazioni ed il bonus mobili. È quindi possibile usufruire della detrazione fiscale al 50% per quanto riguarda i lavori in casa e le ristrutturazioni edilizie, il bonus mobili e le detrazioni fiscali al 65% per gli interventi relati-

vi al miglioramento energetico, detto appunto ecobonus o conto termico. Tra gli altri vantaggi, occorre segnalare l’applicazione dell’aliquota IVA agevolata per i beni significativi. È possibile richiedere l’ecobonus 65% per i climatizzatori con pompa di calore per riscaldamento e raffrescamento installati in sostituzione dell’impianto di riscaldamento esistente. Ovviamente sono quelli con elevata efficienza. Relativamente alla detrazione fiscale del 50% con il bonus mobili, è opportuno indicare che tale agevolazione è valida per i condizionatori con etichetta energetica A+ o superiore. In questo caso l’edificio non deve avere già necessariamente un impianto di riscaldamento. Tuttavia, è obbligatorio effettuare lavori di ristrutturazione contestuale dell’edificio in cui viene installato il condizionatore. Inoltre, la data di inizio dei lavori deve essere anteriore a quella

in cui sono state effettuate le spese da detrarre. Se si effettua una ristrutturazione in una abitazione è possibile usufruire della detrazione 50% anche per i climatizzatori con pompa di calore anche non ad alta efficienza, utilizzabile anche per il riscaldamento in inverno a integrazione o sostituzione dell’impianto di riscaldamento presente. Non è necessario effettuare una ristrutturazione contestuale come per il bonus mobili, ma questo incentivo è solo per interventi in case e abitazioni. Il nuovo Conto termico è un incentivo usufruibile da privati e amministrazioni pubbliche per interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e per l’incremento dell’efficienza energetica. È calcolato in base all’energia termica prodotta e viene erogato in 2-5 anni. Se il totale dell’incentivo non supera i 5.000 €, invece, viene erogato in un’unica rata.


L’aria condizionata ha una nuova forma Condizionatore portatile AirFlower

Anche nelle giornate più calde o più fredde, mantenere la giusta temperatura dentro casa ci aiuta a creare un ambiente confortevole e rivitalizzante. In camera da letto, in sala o nello studio, AirFlower è in grado di rinfrescare l’ambiente con funzionalità in classe A+, o di riscaldarlo nella mezza stagione grazie alla funzionalità pompa di calore in classe A di efficienza energetica. L’elegante design a forma cilindrica rende unico AirFlower. La sua forma tondeggiante è ispirata a una fresca rosa. AirFlower è stato ideato per andare oltre gli schemi tradizionali.

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Un partner affidabile in cucina di Alessia Varalda

Beko presenta la nuova linea di piccoli elettrodomestici già partner di Chef Alessandro Borghese in cucina I piccoli elettrodomestici, e in generale gli elettrodomestici sono fondamentali in cucina, anzi sono uno degli ingredienti poiché fornisco un grande aiuto per il risultato finale dei piatti. Proprio per questo motivo, Beko, reduce dal recente lancio della sua nuova linea di piccoli elettrodomestici, si focalizza in particolare sulla “Food Preparation” a 360°, forte anche di una gamma prodotti tutti progettati con una struttura ergonomica e robusta, un design funzionale e moderno, e la massima attenzione ai dettagli estetici e prestazionali. Comuni denominatori della linea sono difatti la potenza elevata, per un sostanziale risparmio di tempo, e l’utilizzo di materiali di qualità: caraffa in vetro per il frullatore da tavolo, fusto in metallo per il frullatore a immersione, 4 lame in metallo rispetto alle tradizionali 2 previste dal mercato e recipienti con base antiscivolo, sono difatti solo alcuni degli elementi che fanno dei nuovi arrivati in casa Beko, affi dabili partner tra i fornelli di casa. Lo Chef Alessandro Borghese ci

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ha raccontato la sua idea di cucina e le caratteristiche fondamentali che i piccoli elettrodomestici devono possedere. “Cucinare è un modo di comunicare, è fantasia, creatività. Io sono un precursore e uno sperimentatore, amante delle cose lussuose ma semplici”. Infatti la sua filosofia è “il lusso della semplicità” che incarna la ricerca di ingredienti di qualità, un ambiente raffinato e curato, una bella presentazione per gli occhi e soprattutto sapori che soddisfano i palati di chi ama le cose ricercate, ma non vuole rinunciare alla tradizione. “La mia cucina punta a esaltare le materie prime utilizzate con sapienza e i piccoli elettrodomestici mi aiutano in questo percorso. Infatti, hanno il grande vantaggio di lasciarmi sperimentare grazie alla possibilità di utilizzare piccole quantità di ingredienti. Ogni elettrodomestico è stato progettato per agevolare la vita di tutti i giorni e per supportarci nel nostro lavoro”. Ma quali sono le caratteristiche che un piccolo elettrodomestico dovrebbe avere? “Devono essere pratici e funzionali nella costruzione: la solidità è fondamentale poiché noi li sottoponiamo a un uso intensivo, pressante e continuo. Acciaio, vetro, plastica robusta e soprattutto motori in grado di sopportare lunghe lavorazioni senza surriscaldarsi. E, non ultimo, devono garantire un’elevata qualità dei risultati nel tempo”. “Viviamo in un particolare momento storico grazie alla televisione che propone programmi di cucina e che sta facendo riscoprire anche a casa la voglia di cucinare e di replicare le ricette degli chef. Proprio per questo sono necessari macchinari in grado di essere utilizzati anche a casa e non solo da noi. Io sono il tester degli elettrodomestici Beko e quello


che apprezzo, oltre alla robustezza e alla qualitĂ , è che garantiscono la precisione necessaria per portare a termine la ricetta, sono quindi particolarmente affidabiliâ€?. La linea White di Beko comprende oltre all’impastatrice, anche frullatori a immersione, frullatori da tavolo, tritatutto e sbattitori progettati con una struttura ergonomica e robusta, recipienti con base antiscivolo, un design funzionale e moderno e la massima attenzione ai dettagli estetici e prestazionali. Caratteristiche comuni alla gamma sono potenze elevate, materiali come il vetro per la caraffa dei frullatori, o il fusto di metallo per i modelli a immersione, 4 lame in metallo rispetto alle tradizionali 2 per il tritatutto (cutter). Proprio quest’ultimo piccolo elettrodomestico è il preferito di Alessandro Borghese poichĂŠ “grazie alla doppia lama è possibile sminuzzare in modo omogeneo e uniforme. La mia cucina si caratterizza per una nota croccante, una vera e propria esperienza sensoriale al palatoâ€?. I piccoli elettrodomestici sono un vero alleato per tutti, un partner irrinunciabile per la cucina moderna, “noi chef siamo come la Formula 1 della cucina, testiamo prodotti, ricette e ovviamente elettrodomestici piccoli e grandi, e diamo idee per utilizzarli al meglioâ€?. Con la propria gamma di piccoli elettrodomestici, Beko offre contenuti prestazionali e qualitativi superiori alla media.

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Ecco come taglieremo la bolletta

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Comet

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Dopo mille rinvii, entro giugno 2017 gli italiani saranno obbligati ad adeguare i loro impianti di riscaldamento alle nuove norme, che prevedono l’installazione di valvole termostatiche e contabilizzatori di calore in ogni condominio della Penisola. Una spesa non indifferente, si parla di 150 euro e piĂš per ogni calorifero dell’abitazione, che però dovrebbe venire ammortizzata nell’arco di pochi anni grazie all’abbattimento dei consumi che deriva da una gestione piĂš accurata delle temperature. Dato che la spesa andrĂ necessariamente affrontata, è il momento giusto per pensare di rendere piĂš tecnologica la gestione del riscaldamento tramite l’installazione di valvole intelligenti capaci di rendere smart anche oggetti banali come i termosifoni. Per farlo non servono particolari competenze nĂŠ l’intervento di tecnici esperti: basterĂ svitare le valvole che per anni ci hanno accompagnato e sostituirle con uno dei modelli smart proposti sul mercato che all’apparenza sono identici ma al loro interno includono tutta la tecnologia per poter essere gestiti tramite smartphone. A fronte di un costo leggermente superiore, potremmo risparmiare un ulteriore 30% sulla bolletta. Per lo meno, questo è il dato indicato dai vari produttori come per esempio Netatmo, da tempo in prima linea sotto questo profilo. L’azienda francese propone delle valvole smart controllabili dal telefono, sostituibili in pochi istanti anche a impianto in funzione, dotate di una

serie di funzioni che semplificheranno la vita di chi le installerĂ in casa. Si potrĂ decidere di impostare una temperatura differente per ogni singola stanza e per ogni singolo momento della giornata, evitando di tenere il riscaldamento attivo quando siamo al lavoro, attivandolo solo poche ore prima del rientro, cosĂŹ da farci trovare l’abitazione alla temperatura ideale senza inutili sprechi. Per controllarle, basterĂ uno smartphone che tornerĂ utile soprattutto nel caso decidessimo di rincasare in anticipo: un paio di tap sullo schermo e potremmo indicare alle valvole di aumentare subito la temperatura, senza aspettare l’orario programmato. Quando siamo in casa si potrĂ variare la temperatura senza nemmeno dover lanciare alcuna app, per lo meno se si possiede un iPhone: il sistema Neatmo è infatti compatibile con Homekit e di conseguenza basterĂ una chiacchierata con Siri per aggiustare i parametri. Neatmo non è certo l’unica a proporre simili soluzioni, anche se probabilmente è quella piĂš semplice. I possessori di router FritzBox! evoluti (come il 7490) possono per esempio valutare l’acquisto delle valvole di Comet che comunicano col Fritz tramite il protocollo wireless DECT. Il vantaggio di questa soluzione è che non sarĂ necessaria la centralina, dal momento che sarĂ il router a occuparsi di questa funzione, e di conseguenza il prezzo di acquisto sarĂ leggermente inferiore. Le funzioni sono praticamente le stesse di Neatmo, incluso il sensore che rile-


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Momit

va l’apertura delle finestre e blocca per qualche minuto il termosifone per evitare inutili sprechi. Gli svantaggi di questo approccio sono da ricercare nell’interfaccia, leggermente meno intuitiva di altre soluzioni, e nell’impossibilità di controllare il sistema con comandi vocali. Un’alternativa ai produttori citati finora è fornita dalla tedesca Tado. Anche in questo caso il kit di base è composto da un paio di valvole termostatiche e una centralina di controllo, comandabile da smartphone. Fra le soluzioni viste fino a ora è l’unica a supportare Echo, l’assistente vocale di Amazon che sta facendo faville negli USA e che a breve sbarcherà anche in Italia. Non mancherà il supporto a Siri, previsto per i prossimi mesi, mentre è già possibile integrarlo con IFTTT, un servizio online che permette a differenti oggetti IoT di parlare fra loro. Qualche esempio? Si possono attivare eventi basati sul GPS, spegnendo i termosifoni quando siamo fuori casa e riattivandoli quando siamo a pochi km di distanza. Sempre con IFTTT potremmo gestire il sistema tramite SMS ed e-mail, così come variare le temperature in relazione alle condizioni meteo della zona. Ciò che rende molto interessante Tado è che è l’unico kit che può essere anche noleggiato. Diciamo subito che l’acquisto è ovviamente la soluzione più economica sul lungo termine, ma chi è scettico sul risparmio potrà decidere di affittarle per una stagione e valutare il prodotto prima di investire cifre più elevate.

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Netatmo

Le soluzioni indicate sono perfette per chi vive in condominio e si affida al riscaldamento centralizzato o al teleriscaldamento. Non mancano alternative per chi è invece già passato al riscaldamento autonomo. Invece di andare a cambiare le valvole dei termosifoni, si andrà a sostituire il termostato principale. Alcuni dei produttori citati in precedenza hanno sviluppato soluzioni adatte a questa esigenza, ciascuno con le sue piccole differenze. Neatmo ha voluto giocare le sue carte sullo stile, facendo curare il design del termostato da Philip Stark e rendendolo disponibile in 4 tinte, mentre Tado ha voluto mantenere la sua politica di prezzo, consentendo il noleggio dell’apparecchiatura in alternativa all’acquisto. Il prodotto più evoluto al momento rimane Nest, un’azienda acquisita anni fa da Google a suon di miliardi di dollari: è estremamente stiloso (il suo ideatore è lo stesso che ha inventato la rotella dei primi iPod) e si integra alla perfezione sia con Google sia con Amazon Echo, ma ciò che lo stacca dalla concorrenza è la sua “intelligenza” e capacità di adattarsi allo stile di vita del proprietario. Imparerà le sue abitudini e adatterà le temperature di conseguenza. Citiamo infine Momit, startup spagnola vincitrice di numerosi premi che propone il suo Smart Thermostat. Se stilisticamente non è il più intrigante, come funzioni non ha nulla da invidiare all’agguerrita

concorrenza. Anzi, se abbinato al Momit Cool offre la possibilità di gestire anche l’aria condizionata del proprio appartamento, trasformando un comune condizonatore d’aria, anche vecchiotto, in uno strumento smart e comandabile tramite app, anche da remoto. Un’idea geniale, che permette di rendere più moderno il vecchio condizionatore a un costo molto contenuto. Tanto geniale che si è meritato l’Innovation Award all’ultimo CES di Las Vegas.

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Siamo ancora lontani dal delegare in toto la pulizia dei nostri pavimenti a una colf elettronica, ma indubbiamente le tante soluzioni presenti sul mercato sono in grado di sgravarci di una grossa fetta del lavoro. Questi piccoli aiutanti non sono ancora in grado di raggiungere ogni angolo della casa nÊ hanno l’efficienza di una persona che impugna un potente aspirapolvere per eliminare ogni residuo di polvere, ma ci permettono di risparmiare parecchio tempo, riducendo la necessità di impugnare personalmente l’aspiratore.

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Poco piĂš di un lustro fa l’unico attore sul mercato era iRobot, con la fortunata serie Roomba. Il suo successo ha spinto molte aziende a entrare in questo mercato, tanto che ora la scelta non è piĂš scontata, per quanto iRobot rimanga ancora ai vertici del settore. Il modello piĂš recente è l Roomba 980, capace di sintetizzare il meglio di queste tecnologie. Si tratta di un robottino aspiratore piuttosto intelligente, capace di scansionare con precisione la nostra abitazione, individuare le zone dove si concentra lo sporco che verranno spazzate ed evitare automaticamente ostacoli come gradini. Se l’appartamento è troppo grande per un solo ciclo di pulizia, il Roomba è in grado di tornare alla sua base,ricaricarsi e riprendere da dove ha lasciato. Il suo unico limite, praticamente, è la dimensione del sacchetto che contiene la polvere. E il suo prezzo, che sfiora i 900 euro. Tanti, ma fortunatamente iRobot propone modelli piĂš economici, a partire da circa 350 euro della serie 600. Le differenze? Si parte dalla capacitĂ di aspirazione inferiore a un design delle

spazzole meno evoluto, anche se la differenza principale è nel sistema di navigazione. I modelli piÚ economici tenderanno infatti a perdere una buona fetta del tempo a sbattere contro pareti e mobili nel tentativo di capire la geometria della stanza, mentre sui modelli al top di gamma una telecamera aiuta il piccolo aiutante a muoversi spedito fra gli ostacoli.

A fianco ai Roomba, iRobot propone anche la serie Braava che invece di aspirare i pavimenti li pulisce tramite un panno in microfibra che trattiene polvere e sporco. Sono decisamente piÚ silenziosi ed economici, perfetti per un single o una coppia che vive in un piccolo appartamento ma non sono l’ideale per chi deve convivere con qualche animale domestico: il panno non riesce a recuperare tutti i peli lasciati dagli amici a quattro zampe.


Fra le alternative al Roomba, è inevitabile segnalare Samsung che ha a listino vari modelli capaci di coprire un po’ tutte le esigenze, e i budget. Si parte dai circa 200 euro dei della serie SR10J, che non ha problemi a “convivere” con la matasse di peli lasciate in giro da cani e gatti, ai quasi 1.500 del VR9000, il modello più caro sul mercato. Cosa ci si porta a casa con questa cifra, non certo bassa? Un robot capace di muoversi su ogni superficie, tappeti e moquette comprese, dotato di un’autonomia di circa un’ora e mezza,capace quindi di ripulire con un solo ciclo anche appartamenti di generose dimensioni. Ciò che lo contraddistingue dalla concorrenza è l’utilizzo della tecnologia ciclonica per riuscire a raccogliere anche le particelle di polvere più minute.

La tecnologia ciclonica è la stessa che ha reso famosi gli stilosi aspirapolvere di Dyson, azienda che in pochi anni ha conquistato il cuore di chi pretende un aspirapolvere particolarmente efficace e maneggevole, e che Samsung ha rimpicciolito incorporarla in un piccolo robot. Dyson dal canto suo non è stata a guardare e qualche mese fa

&oà DQFKH 1HFFKL Nell’offerta commerciale di robot aspirapolvere attualmente in commercio è presente anche Necchi, storico marchio italiano inglobato da poco nei brand a portafoglio di Twenty Spa. Il modello Freebot senza sacco aspira, pulisce e igienizza i pavimenti con la lampada UV di cui è dotato, che si unisce ai 32 sensori, di cui 8 anti caduta e 4 anti collisione, che gli garantiscono spostamenti agili e sicuri. Freebot è fornito di due programmi di pulizia per soddisfare al meglio le esigenze di pulito: “Spot” per le piccole superfici, e “Automatica” per le aree più ampie. In più grazie alla sua intelligenza artificiale, è in grado di rilevare le superfici con maggiori quantità di polvere o sporco e dedicargli di conseguenza più tempo e più passaggi. Mentre aspira e pulisce silenziosamente i pavimenti, crea una mappa virtuale della casa, selezionando automaticamente il miglior percorso per garantire una pulizia accurata e profonda, ottimizzando al massimo la durata della batteria. Quando è quasi scarico, Freebot torna alla sua base in modo del tutto autonomo, per ripartire con le pulizie a ricarica ultimata. È possibile gestire il dispositivo comodamente a distanza grazie all’apposito telecomando a radiofrequenza, oppure dal pratico Display Touch presente sulla parte superiore dell’apparecchio.


ha lanciato il suo primo robot, il Dyson 360 Eye che si distingue anche per la sua videocamera che gli permette di navigare con velocitĂ attraverso l’appartamento, senza vederlo sbattere contro i mobili ogni due per tre. Il 360 Eye ha il vantaggio di essere leggermente piĂš compatto della maggioranza dei modelli sul mercato, cosa che gli permette di raggiungere anche angoli piĂš angusti, ma bisogna pagare lo scotto di uno sviluppo in altezza non indifferente, che lo rende inadatto a infilarsi sotto i divani e i tavolini. Il prezzo è alto, come prevedibile trattandosi di Dyson, ma non è il piĂš caro del lotto: lo possiamo portare a casa con circa 1.000 euro.

Non presente nel settore dei robot, ma sicuramente non da meno per quanto riguarda i prodotti per l’aspirazione è Kärcher con un’ampia gamma di prodotti per la casa, con tecnologia a vapore e non, ma contraddistinti ugualmente dalla qualitĂ â€œprofessionaleâ€? che caratterizza da sempre i prodotti del brand. L’azienda tedesca ha aggiunto quest’anno tre nuovi aspirapolvere alla linea VC e al DS 5.800 aspirapolvere con filtro ad acqua.

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Se queste cifre fanno venire il capogiro, ci si può rivolgere alla fascia piÚ bassa del mercato, rappresentata da Vileda. Il suo Cleaning Robot si può acquistare per circa 160 euro, praticamente un affare. Certo la differenza di prezzo di sente: la sua potenza di aspirazione è limitata, mostra qualche incertezza nei movimenti e non si trova a suo agio sui tappeti, ma a questa cifra è oggettivamente difficile pretendere di piÚ. Il robot è inoltre dotato di due programmi di pulizia, da usare a seconda delle dimensioni della stanza: un ciclo breve da 30 min. e un ciclo piÚ lungo di 60 min.

Andando a ricercare un modello piĂš efficace senza rinunciare a un buon rapporto qualitĂ prezzo si deve puntare sui Robo.com di Hoover. Il modello piĂš economico parte da 350 euro mentre il top di gamma sfiora i 700. Tutti i modelli sono comandabili da app e adatti a qualsiasi superficie, ma pagando di piĂš ci si garantisce una maggiore autonomia (per un massimo di 120 minuti) e per un sistema di navigazione migliore.

Merita infine una citazione la serie HomBot di LG Electronics, fra i piÚ silenziosi sul mercato e compatti sul mercato. Sono stretti e bassi, capaci di infilarsi praticamente ovunque, il tutto senza assordarci nel caso siamo in casa durante il ciclo di pulizia. Ciò che davvero distingue LG però è il suo modello di punta, il costoso VSR964 che oltre a spazzare i pavimenti, sfrutta le telecamere per sorvegliare la casa e avvisarci nel malaugurato caso riveli presenze. Peccato solo che questa funzione si paghi molto, forse troppo: ben per 1.300 euro per un robot che farà dormire sonni piÚ tranquilli, ma si posiziona nella fascia media quando si valuta solo la capacità di aspirare i pavimenti.


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La parola “crisiâ€? sembra ormai destinata alla conclusione, anche se, con tutti gli scongiuri possibili e tutte le riserve possibili sulla parola “conclusioneâ€?. O per lo meno, da quel che sembrerebbe, sicuramente qualche decisivo passo in avanti è stato fatto, e non solo in termini di mercato propriamente detto. A sostenerlo – e sempre con il dovuto “condizionaleâ€? visto l’andamento decisamente altalenante – non sono solo i dati di mercato o i pareri degli addetti ai lavori, ma il sentimenti che si respira ormai da qualche tempo all’interno e fuori degli store specializzati e despecializzati. Di sicuro c’è che, se di crisi non si vuole piĂš parlare, si deve invece parlare di trasformazione, quello che in realtĂ sta caratterizzando ormai da qualche tempo questo particolare comparto dell’elettronica di consumo, se vogliamo uno dei comparti “principeâ€? dell’intero settore merceologico, capace da sempre di segnare da solo l’andamento globale dell’economia dell’elettronica nel nostro Paese. Ebbene, è fuori discussione che l’avvento di nuove tecnologie audio e video, nonchĂŠ il cambiamento delle preferenze e delle abitudini dei consumatori, lo stiano ampiamente cambiandolo e trasformandolo verso un settore non solo piĂš redditizio e a valore aggiunto, ma di rinnovato interesse per consumatori e retail, simbolo per eccellenza di quell’innovazione tecnologica che negli ultimi tempi era ormai diventata appannaggio dei due mondi di telefonia e mobile.

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Di concreto c’è difatti che i segmenti a piĂš elevata profittabilitĂ stanno crescendo sempre piĂš, ossia quelli occupati da dispositivi a piĂš elevato polliciaggio e con tecnologie particolarmente all’avanguardia come l’OLED, l’UHD, l’HDR e il Dolby Atmos. Senza contare poi la possibilitĂ di poter connettere il Tv alla rete internet o dell’abitazione, allo scopo di trasformalo il principale strumento di informazione e di controllo dello stesso ambiente domestico. E non finisce qui. Accanto a queste, inoltre, anche il design sta avendo la sua giusta valorizzazione, trasformando sempre piĂš il Tv in un oggetto non solo d’arredamento, ma da sfoggiare quasi come una vera e propria opera d’arte.

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il mercato '29( 9$ ,/ 0(5&$72 Se c’è sicuramente da sottolineare che l’inizio del 2017 non ha espresso performance di mercato entusiasmanti (anzi!), si può comunque affermare che il sentiment degli addetti ai lavori è sicuramente positivo, per lo meno rispetto a quello respirato negli anni scorsi. E cosa forse piĂš positiva è che le previsioni, pur non annunciando crescite in termini di quantitĂ , pongono invece ottime aspettative sul fronte del valore. Aspettative che si basano non di certo su complessi calcoli matematici o di marketing, ma sul reale orientamento dei consumatori, cosĂŹ come confermano gli stessi addetti ai lavori. “Il trend piĂš evidente è sicuramente quello verso i grandi polliciaggiâ€?, sottolinea difatti Angelo D’Orta, Marketing Manager Home Entertainment & Sound di Sony. “Con i piccoli formati, come 40â€?, 42â€? e 43â€? che calano, mentre i dai 55â€? in su, fino ad arrivare anche a grandissimi formati, in costante crescita. Un trend che comunque è poi rafforzato da altri aspetti come ad esempio la crescita del 4K che è destinato a superare a valore il mercato del 2K, o anche l’OLED, un mercato in netta crescita che interessa per lo piĂš i grandi pollciaggiâ€?. “Un altro trend estremamente interessante in tutta Europa è l’HDR, tecnologia su cui noi stessi di Sony punteremo in modo particolareâ€?, continua sempre Angelo D’Orta. “L’OLED è il punto di arrivo di anni e anni di investimenti fatti nel settore Tv e rappresenta per noi un vero e proprio vanto con il quale siamo riusciti a portare nuova linfa e vera innovazione in tutto il settoreâ€?, aggiunge a tal proposito Paolo Sandri Consumer Electronics HE Director di LG Electronics Italia. “Prodotti attraverso i quali siamo riusciti a

mantenere un elevato livello di qualitĂ e con i quali puntiamo sempre piĂš a mantenere nel tempo il valore del prodotto non banalizzando in alcun modo la tecnologiaâ€?. “In Panasonic siamo convinti che la qualitĂ d’ immagine di un televisore sia ancora la principale leva decisionaleâ€?, sottolinea invece Roberto Meles, Head of National Key Account di Panasonic Italia. “Riteniamo comunque che, nel prossimo futuro, la componente smart, farĂ la differenza, offrendo un utilizzo sempre piĂš immediato e versatile del Tvâ€?. Dello stesso parere anche Francesco Leveque, Marketing Budget Supervisor di Samsung Electronics Italia, che spiega come proprio nel segmento dell’Ultra HD siano riposte le speranze di tutto il settore, con crescite previste anche a tripla cifra. CosĂŹ come in quello dei Tv connessi, nel quale continuerĂ la crescita giĂ registrata negli ultimi anni. “Sicuramente i TV Ultra HD si sono definitivamente imposti raggiungendo una quota a valore del 40%. La grande novitĂ del 2016 è stata la tecnologia HDR che continuerĂ il suo processo di miglioramento nel 2017 permettendo ai pannelli di esprimere il massimo in termini di luminositĂ ed estensione gamma luci e colori e contrastoâ€?, precisa invece Jody Ferrari, Product manager Brown Goods and Trade Marketing Manager di Hisense Italy. “I formati grande schermo, 55â€? e 65â€? ma anche 75â€? iniziano ad esprimere numeri interessanti. La qualitĂ dei prodotti negli ultimi anni è decisamente migliorata sia in termini di design che di usabilitĂ delle piattaforme smart e l’arrivo di servizi VOD evolutiâ€?.

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davvero molte: prime tra tutte quelle di LG Electronics, leader del segmento OLED, sicuramente uno dei settori piĂš in crescita del mercato, capace di assicurare non solo qualitĂ di immagine e di valore all’intero settore, ma anche un’ottima redditivitĂ a tutto il settore. La dimostrazione dell’elevata qualitĂ del prodotto OLED è testimoniata proprio il top di gamma dell’azienda coreana, il modello Signature W7, un superbo TV da 77 pollici, caratterizzato da un profilo sottilissimo di appena 2,57 mm di spessore che viene montato direttamente a parete per mezzo di speciali supporti magnetici e con una piattaforma audio basata su tecnologia Dolby Atmos rappresentata da un’avveniristica soundbar motorizzata. Sul segmento OLED punta in modo deciso anche Sony con una nuovissima gamma di prodotti, dotata di un processore estremamente evoluto X1 Extreme, in grado di offrire un elevatissimo grado di realismo delle immagini. Non solo. I nuovi Tv OLED Sony presentano anch’esso un design assolutamente innovativo, senza piedistallo e in grado di offrire un audio davvero superbo, grazie alla tecnologia Acoustic Surface che, attraverso le vibrazioni del display, consente di emettere i suoni direttamente dallo schermo del Tv.

“Questo non vuol dire che non continueremo anche a puntare sulla tecnologia LCDâ€?, tiene però a precisa Angelo D’Orta, che aggiunge: “Nel segmento LCD siamo ormai da tempo leader di mercato e vogliamo continuare a esserlo anche in futuro: i modelli della nuova lineup sono difatti tutti Full LED e con design ultrasottile e con nuovi tagli medi che vanno incontro a tutte le esigenze dei consumatoriâ€?. Dichiarazione a cui fa eco quella di Paolo Sandri che anche lui tiene a precisare “OLED a parte, non dimentichiamo però che LG continua a detenere un’ampia line-up di prodotti mirati per ogni esigenza, anche con dispositivi retroilluminati dotati di pannelli IPS di ultimissima generazione, e anche in questo segmento ci stiamo sempre piĂš concentrando su modelli di piĂš grandi dimensioniâ€?. Ovviamente LG e Sony non sono i soli concorrenti di questa ardua “sfidaâ€?, ma della partita fanno parte anche altri player, tra cui - last but not least – Panasonic. “Per Panasonic la novitĂ piĂš importante del 2017 sarĂ una gamma di TV OLED dai 55â€? ai 77â€? che, grazie al nostro processore HCX2, offre una qualitĂ d’immagine elevatissimaâ€?, precisa difatti Roberto Meles di Panasonic Italia. “La line up TV Panasonic si vanta anche numerosi modelli 4K UHD, che coniugano



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soluzioni estetiche di alto profilo con la qualitĂ d’immagine superba che contraddistingue i nostri TV premiumâ€?. La strategia di Samsung è tutta invece votata alla tecnologia QLED; tecnologia in grado di offrire un’elevatissima gamma colore e luminositĂ e su cui la multinazionale coreana sta mantenendo da tempo le piĂš elevate market share dell’intero comparto. “Su questa linea di prodotti apporteremo quest’anno una lunga serie di innovazioniâ€?, spiega Francesco Leveque d Samsung Italia. “Le migliorie riguarderanno non solo la qualitĂ di immagine che andrĂ ulteriormente migliorata, ma anche il design. I nuovi modelli permetteranno difatti l’installazione direttamente a parete, collegandoli alla parte audio e di connettivitĂ tramite un sottile cavo lungo ben 5 metri che permette di posizionare le casse ovunque si voglia. Inoltre, per mezzo di una particolare staffa la distanza tra Tv e parete verrĂ ulteriormente ridotta. Anche sul fronte delle piattaforme smart cercheremo di apportare delle migliorie assai importanti, operando sia sulla convergenza che sulla gestione da remoto, in modo che lo stesso Tv - oltre a poter essere gestito da un unico dispositivo - possa anche diventare una vera centrale operativa domesticaâ€?. “La nostra nuova line-up è composta da ben 23 modelliâ€?, chiarisce invece Ferrari di Hisense. “Ovviamen-

te il segmento entry level e smart sarĂ presidiato da tagli 32â€?,43â€? e 49â€?., mentre il segmento 4K ricoprirĂ oltre il 70% dell’oferta, partendo da 4K UHD entry level e stepup. Tutti sarano dotati della nuova piattaforma proprietaria SMART VIDAA U e dotazioni tecniche importanti. Arrivando poi al nostro segmento Premium con tre serie ULED tutte in metallo con tecnologia Ultra color, Ultra contrast e Ultra motion, pannelli a 10 bit con HDR Supreme a 1.000 nits, quantum dots per il top di gamma, e il sistema audio dbx-tvâ€?. Chi invece si continuerà – almeno per ora - a occupare per lo piĂš della fascia piĂš bassa del mercato è Twenty con il marchio Magnadyne, in attesa di fare il suo grande esordio con i nuovi modelli a marchio Sèleco: “Tra non molto arriveranno i nuovi modelli a marchio Sèlecoâ€?, precisa infatti Enrico Ligabue, Direttore Commerciale di Twenty, che aggiunge: “Nella seconda metĂ dell’anno, appena sarĂ a pieno regime la nostra fabbrica di Pordenone, i nuovi Tv Sèleco saranno pronti a conquistare il mercato, concentrandoci però inizialmente sulla GDO. Si tratta di modelli in cui il ‘Made in Italy’ sarĂ particolarmente accentuato, e che saranno caratterizzati da tecnologia all’avanguardia, come Full HD e piattaforme smart e con un design davvero ricercato, messo a punto da giovani designer provenienti da tutto il mondoâ€?.


CERTE PASSIONI NON SI SPENGONO MAI.


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,/ 582/2 '(/ 75$'( Non è certo un segreto per nessuno che in questa partita la parte del “capitano” spetterà come sempre al trade, su cui ricade l’onere e il dovere, non solo di attrarre il consumatore proponendogli il giusto prodotto, ma soprattutto di educarlo e formarlo in special modo sulle nuove tecnologie video e audio. E all’industria, stavolta, non toccherà solo il ruolo di “sparring partner”, ma di “gregario” a cui affidare un surplus di lavoro a livello commerciale, marketing e comunicazione. “L’introduzione della gamma OLED sarà opportunamente supportata da un importante investimento pubblicitario multi-media rivolto ai consumatori più esigenti in termini qualitativi ed estetici”, precisa ad esempio Meles di Panasonic. “In termini BTL, stiamo provvedendo al restyling completo dei materiali espositivi per valorizzare debitamente i nostri dispositivi nei punti vendita, esaltandone le forme e le prestazioni. Inoltre, stiamo già pianificando numerose attività in ambito trade a supporto del sell-out per i periodi più strategici dal punto di vista commerciale. A livello corporate, abbiamo invece stretto un importante accordo con la Lega Basket di Serie A, che ci garantisce ampia visibilità come Main Sponsor in questo campionato, così come in quello 2017/2018”. Votato al “nuovo” anche sul fronte

della marcom è anche Paolo Sandri di LG che aggiunge: “L’approccio di marketing adottato è stato diverso: abbiamo infatti scelto di non percorrere strade normali e convenzionali, ma di concentrarci sulle reali esigenze dei consumatori, facendogli ad esempio capire che l’OLED è qualcosa di veramente divrso da tutto il resto e che è in grado di mantenere nel tempo il suo valore”. “Internet è lo strumento principale da ormai parecchi anni”, sottolinea invece Jody Ferrari di Hisense. “Altro punto importante su cui lavoreremo riguarderà la visibilità nei punti vendita con aree espositive dedicate ai nostri prodotti premium in cui possiamo spiegare le nostre tecnologie proprietarie più all’avanguardia”. Chi punta in modo particolare sullo sport è anche Twenty che, dopo le fortunate esperienze con Udinese Calcio e Spal, ci prova ora con la Lazio, società sportiva di cui Sèleco è stata per anni main sponsor di maglia. “Fin dalla nostra nascita abbiamo investito numerose risorse in termini di marketing e comunicazione e cercheremo quindi di continuare su questa strada”, spiega difatti Enrico Ligabue. “Per quanto riguarda i punti vendita stiamo studiando nuovi modi accattivanti per attrarre il consumatore e trasmettergli soprattutto il valore dei nostri prodotti e del loro ‘italian style’”.


NERO PERFETTO, COLORI PERFETTI Guarda le immagini come in natura Di fronte a un tale spettacolo non ci sono parole! Solo il nero piĂš profondo rivela la vera natura dei colori, solo con LG OLED TV i pixel possono accendersi e spegnersi singolarmente per ottenere il contrasto infinito, colori veri e immagini che non temono nessuno confronto.


Se il “buongiorno” si vede dalgli ultimi lanci di prodotto, allora vuol dire proprio che il mercato 2017 delle TLC e del mobile promette veramente qualcosa di buono. Protagonista assoluta di quest’edizione della grande fiera spagnola è stata la tecnologia 5G, ovvero quella che permette la realizzazione delle reti di quinta generazione, che nonostante non vedrà la luce, in termini di prodotti consumer prima del 2020, promette di stravolgere il mondo per come lo conosciamo, specialmente nel campo della mobilità. Non solo garantirà velocità di connessione pari a quella della fibra ottica, ma sarà in grado di creare le cosiddette Smart Cities, le città intelligenti, in cui gli oggetti parleranno tra loro per trasmettersi informazioni, segnalare problemi e ottimizzare il consumo energetico, aprendo scenari tanto affascinanti quanto inesplorati. Immaginate automi controllati a distanza in grado di operare un paziente, droni in grado di consegnare ovunque i nostri acquisti online, professionisti che si confrontano su progetti a distanza indossando caschi di realtà virtuale o più semplicemente occhiali per non vedenti in grado di segnalare gli ostacoli a chi li indossa.

Un 2017 a tutto smartphone ,E TVIWS MP ZME PE µZIVE¶ WXEKMSRI HIP QSRHS QSFMPI Samsung

Alcatel

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6PDUWSKRQH SHU WXWWL L JXVWL Numerose aziende come LG Electronics, Huawei e Sony hanno scelto proprio l’evento spagnolo per mostrare i “muscoli” esibendo i propri top di gamma. LG ha innovato anche quest’anno puntando con il nuovo G6 sul display da 5,7” ad altissima definizione nell’originale formato 18:9, in cui il lato lungo è il doppio di quello corto. Questa soluzione permette di ottenere uno LG Electronics

di Federico Cociancich

Hisense

schermo ampio mantenendo un’ottima usabilità anche con una sola mano, consentendo di visualizzare perfettamente i video in alta risoluzione, compresi quelli con gli standard HDR che si trovano sui TV di ultima generazione, mostrare una maggiore porzione delle pagine web o dei social network e aprire le porte a nuove modalità di utilizzo, con più finestre affiancate, e innovative funzioni fotografiche. Il comparto fotografico mantiene la scelta della doppia fotocamera posteriore con due sensori da 13 Mpixel, mentre la fotocamera anteriore da 5 Mpixel sfrutta una lente grandangolare con campo di ripresa di 100°, per i selfie di gruppo. Per la prima volta LG ha sacrificato la possibilità di rimuovere la batteria a favore della resistenza all’acqua e alla polvere, scegliendo di utilizzare una cover posteriore protetta dal Corning Gorilla Glass di quinta generazione. Utilizza un processore Qualcomm Snapdragon 821, 4 GB di RAM e una batteria da 3.300 mAh che supporta la ricarica rapida, che permette il 50% di energia in poco più di mezz’ora. Huawei, con il P10 e P10 Plus ha invece scelto invece di puntare su device estremamente eleganti, potenti, con colori originali e con una passione per la fotografia, Huawei

compresi i raffinati scatti in bianco e nero. Oggetti esclusivi e curatissimi sin nei dettagli come il display con i bordi ridottissimi e il profilo smussato, le due fotocamere posteriori a filo, il lettore di impronte digitali integrato nel tasto anteriore e la zigrinatura del pulsante di accensione. Dal punto di vista fotografico prosegue la collaborazione con Leica, che si concretizza nella doppia fotocamera posteriore con un sensore monocromatico da 20 Mpixel e uno RGB da 12 Mpixel con stabilizzazione ottica, che sfruttano entrambi le lenti del famoso produttore tedesco. Ma dove i nuovi smartphone sorprendono davvero è nel comparto di trasmissione dati: integrano 4 antenne per garantire una ricezione ottimale ovunque e sfruttano uno dei primi modem 4.5G. Il 4.5G è una evoluzione dell’attuale tecnologia LTE che aggrega bande diverse per ottenere una velocità di circa 500 Mbps in download, che però al momento nel nostro Paese è supportata solo da TIM in alcune città italiane. Il P10 è anche uno dei primi dispositivi che sfrutta il nuovo sistema GPS Galileo, che promette, una volta a regime, una precisione nell’ordine dei 10 cm. Sony ha scelto di abbandonare la competizione nella fascia di device low cost puntando sulla realizzazione di smartphone esclusivi con design e caratteristiche tecniche ai massimi livelli. L’Xperia XZ Premium è un dispositivo senza compromessi dal design iconico, con il nuovissimo processore Qualcomm Snapdragon 835, che lo rende uno dei primi smartphone capace di supportare la rete LTE di classe Gigabit, un display da 5,5”, il primo al mondo


con definizione 4K HDR, e fotocamera con sensore da 19 Mpixel ad alta risoluzione in grado di riprendere video a 960 frame per secondo, con una riproduzione in Super slow motion 4 volte più lenta di qualsiasi altro smartphone. Uno smartphone assoluto come questo non poteva non essere resistente all’acqua e alla polvere, gestire l’audio in alta risoluzione, sfruttare la velocissima connessione USB 3.1 Type-C ed essere dotato di una super batteria da 3.230 mAh, che migliora la propria autonomia con il passare del tempo. Da Sony arriva anche il nuovo L1 caratterizzato da un look premium sottile e un display HD da 5,5”. Alla base delle sue performance fluide c’è una piattaforma Quad-core con capacità 4G LTE e una memoria espandibile attraverso microSD card fino a 256 GB. Inoltre, la funzionalità “Smart Cleaner” lavora con discrezione “dietro le quinte” per assicurare la massima potenza disponibile in qualsiasi momento, rimuovendo automaticamente i processi inutilizzati e i dati nella cache, per un’esperienza fluida e un device a più lunga durata. Xperia L1 dispone poi della tecnologia “Xperia Actions” di Sony Mobile per adattare con reattività le impostazioni e le funzionalità del device in base a dove ci si trova. Pioggia di novità anche dalla francese Wiko che, in occasione della grande fiera catalana, ha svelato tutte le sue ultime release della gamma smartphone e accessori, tra cui i nuovi WIM e WIM Lite, Upulse e Upulse Lite, WiMATE Lite, WiMATE Prime, e WiSHAKE True Wireless. La grande novità di WIM è sicuramente nel comparto fotografico, ottimizzato per sfruttare la tecnologia Qualcomm Clear Sight che comprende un modulo hardware completamente integrato con due fotocamere, ciascuna con una propria lente, un sensore d’immagine e una soluzione software. Ma non finisce qui. A distanza di pochi giorni dell’evento catalano, Samsung ha presentato i suoi nuovissimi Galaxy S8 e S8+. Oltre a un design completamente rinnovato e decisamente elegante, Samsung ha

adottato sui due nuovi smartphone tecnologie all’avanguardia, come ad esempio la fotocamera frontale da 8 Mpixel con F 1.7 e la fotocamera posteriore Dual Pixel da 12 Mpixel F 1.7. Galaxy S8 e S8+, inoltre, utilizzano un processore Octa Core da 10 nm e sono già pronti per supportare connessioni LTE e Wi-Fi fino a 1 Gbps per consentire di scaricare o caricare file di ogni dimensione alla massima velocità. In tema di sicurezza, poi, i nuovi arrivati in casa Samsung offrono nuove soluzioni rispetto al passato: è infatti adesso possibile sbloccare con un semplice colpo d’occhio Galaxy S8 e S8+ grazie addirittura alla scansione dell’iride. Un’altra grande novità è Bixby, un’assistente personale in grado di comprendere, scrivere e navigare per l’utente. Bixby Vision permette di andare oltre ciò che l’occhio umano coglie e di avere più informazioni o consigli sui luoghi che si visitano. Basta puntare la fotocamera su ciò che interessa e Bixby penserà a tutto il resto: può tradurre testi, può trovare il prodotto che si sta inquadrando online o semplicemente fare la scansione di un codice a barre o un codice QR. Bixby Voice garantisce invece un’interazione vocale completamente naturale. Bixby Home, infine, permette di accedere rapidamente a ciò di cui si ha bisogno semplicemente con un click. Il nuovo assistente personale ricorda infatti gli appuntamenti, suggerisce notizie in base alle proprie preferenze, raccoglie informazioni sul meteo, permette di accedere rapidamente a lettore musicale o mail o ancora alla galleria. Bixby Home impara dall’utente e gli suggerisce i contenuti più interessanti da visualizzare.

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Molto nutrita alla grande fiera del mobile anche la schiera di dispositivi di fascia media, che puntano a caratteristiche esclusive per cercare di affrancarsi dalla guerra del prezzo al ribasso. Alcatel, ad esempio, ha proposto l’A5 LED, il primo smartphone ricoperto di LED interattivi che si accendono al ritmo della musica o che segnalano con colori diversi la ricezione di messaggi e notifiche. La cinese Hisense ha puntato invece sull’affidabilità con il Rock30, resistente agli urti, alla polvere e impermeabile fino a 1 metro e mezzo per 30 minuti. In un mondo sempre a caccia di punti di ricarica, LG ha presentato l’X power 2, che grazie alla sua incredibile batteria da 4.500 mAh fa dimenticare i problemi di batteria scarica: può funzionare per un intero weekend senza mai doverlo ricaricare e si può persino usare come power bank con altri dispositivi. Un nome illustre che ci ha fatto piacere ritrovare è BlackBerry, ora di proprietà della cinese TCL, che ha presentato KEYone, uno smartphone Android con tutte le caratteristiche evolute di un device moderno, caratterizzato da una tastiera fisica e soluzioni legate alla sicurezza che da sempre hanno rappresentato uno degli elementi distintivi del marchio. Novità, infine, anche per il target senior, con il nuovo Doro 6050, un innovativo feature phone caratterizzato da un ampio display e da una fotocamera interpolata da 3 Mpixel, oltre che da un’interfaccia decisamente intuitiva. Sony

Sarà anche l’anno di smartwatch e simili? Il mercato dei dispositivi indossabili sta registrando nel resto d’Europa numeri da record e ci si aspetta che a breve questi device si diffondano in maniera estesa anche nel nostro Paese. Merito soprattutto di una generazione di dispositivi maturi, in grado di semplificare la vita e l’attività sportiva delle persone e con un occhio di riguardo al lato fashion. Ne sono un esempio i nuovi Watch Sport e Watch Style di LG, e il Huawei Watch 2 che sono tra i primi a supportare Android Wear 2.0, il nuovo sistema operativo di Google pensato proprio per dispostivi di questo tipo. La possibilità di integrare una SIM telefonica in questo tipo di device permette di essere sempre reperibili pur lasciando a casa lo smartphone.

2SHUD]LRQH QRVWDOJLD Nonostante non abbia alcuna caratteristica innovativa di rilievo è stato sicuramente uno dei telefoni più chiacchierati del MWC17, stiamo parlando del Nokia 3310, un cellulare che ha visto la luce ben 17 anni fa. Il brand ora appartiene a HMD Global e l’idea è nata come una pura mossa commerciale, ma il nuovo 3310 si apprezza per robustezza e semplicità d’uso. L’aspetto, le dimensioni, il sistema operativo, l’autonomia quasi infinita e persino il gioco Snake ci riportano indietro nel tempo a quando i telefoni avevano una pura funzione di comunicazione senza alcuna velleità social. Che tutta questa iper-connettività di cui siamo tutti vittime stia iniziando a stufare?

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L’accessorio non è “accessorio” Non è certo una novità che il mercato degli accessori rappresenti da sempre una parte fondamentale di fatturato del mondo del gaming: lo scorso anno, difatti, il giro d’affari ha toccato quasi il miliardo di euro, e con una crescita quasi a doppia cifra anno su anno. E non solo. Sono anche sempre di più le aziende del settore che decidono di lanciarsi in questo particolare mercato, proprio perché vedono in esso non solo un settore in cui vi è spazio per guadagni e crescite, ma anche e soprattutto perché lo ritengono un settore caratterizzato da crescita e innovazione.

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“In Italia il 2016 è stato caratterizzato da un andamento differenziato del mercato a seconda delle piattaforme di gioco. ln seguito del cambio generazionale ormai completato sulle consolle domestiche, dove nonostante un installato elevato, le vendite di accessori per PS3 sono ormai al minimo storico, mentre nel segmento delle portatili, il mercato registra una stagnazione e Nintendo regna incontrastata. Passando a Big Ben Interactive, avendo una gamma che copre tutte le piattaforme di gioco, abbiamo optato per una line-up razionalizzata, premiando la fascia premium, perseguendo la qualità e avvalendoci del plus di avere la licenze ufficiali delle prime parti che siano esse Sony, Nintendo o Microsoft. Nel corso del 2016 con il lancio del Playstation VR di Sony, si è aperta l’opportunità di creare nuovi accessori per questa periferica e noi siamo entrati nel mercato con una linea completa, supportata anche in questo caso dalla licenza ufficiale. Un andamento molto positivo legato a tutto il comparto che potremmo definire “PRO” e anche in questo caso Big Ben In-

teractive si è fatta trovare pronta con il lancio del nuovo controller Nacon Revolution per PS4. Come azienda siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo facendo su questo comparto. Infatti abbiamo incrementato le vendite su diverse linee di prodotto, con una crescita globale di fatturato del 50% in due anni. Questa crescita è legata a diversi fattori chiave e sicuramente all’attenzione e all’investimento che l’azienda sta facendo sul comparto. Dal 2016 abbiamo lanciato qui in Italia la linea Nacon, inizialmente una linea PC per gamer che ad oggi ha una gamma completa che sarà incrementata con nuovi lanci. Nello stesso tempo stiamo incrementando la nostra partnership a livello internazionale con Sony attraverso la creazione di molti prodotti licenziati. Come già accennato, abbiamo infatti creato tutta la linea del nuovo VR. E sviluppato il nuovo controller per PS4. E l’ultimo nostro gioiello è un mix delle sue cose: il controller Nacon revolution infatti è un prodotto Playstation e della linea Nacon, un controller Professionale che può essere settato in tutte le sue parti. Continuiamo poi ad essere partner anche per l’accessoristica di Xbox


One e Nintendo dove seguendo il trend di Pokemon dell’estate, dell’immortale Mario e adesso di Zelda: Breath to the Wild per Nintendo Switch. Siamo sempre attenti alle novitĂ e alle ultime tendenze e a tal proposito siamo presenti con una linea completa sulla linea accessori della nuova console Nintendo Switch. Quest’anno è stato certamente l’anno di Revolution, un controller per PS4 nato per soddisfare le esigenze dei giocatori piĂš evoluti. Infatti l’avvento degli ESport anche in Italia, legato alla presenza di tornei e Leghe che ancora oggi si stanno sviluppando, ha portato a una crescita delle vendite di prodotti qualitativi e con alte performance. Tradotto in numeri del Nacon Revolution abbiamo venduto dal lancio circa 15.000 pz. Anche noi come azienda ci siamo legati a questa tendenza sponsorizza ESL attraverso numerosi tornei stagionali e creando dei prodotti adatti a questa fascia molto esigente di giocatori. Certamente anche il 2017 sarĂ un anno ricco di soddisfazioni. Continuiamo con molte attivitĂ per rendere il nostro Controller Revolution piĂš consumer possibile? Abbiamo infatti in previsione moltissime attivitĂ , tra cui diversi tornei organizzati da ESL Italia, e una sorpresa che verrĂ svelata durante la fiera di Lucca Comics & Game. In piĂš sempre con la linea Nacon abbiamo in previsione il lancio di altri prodotti “proâ€? da abbinare al Controller per gli appassionati di E-sport e non solo. Infatti in Italia ad oggi molti si stanno affacciando al mondo dell’on line e i nostri prodotti danno grandi soddisfazione anche ai giocatori non professionali che si interfacciano in questo mondo divertente e competitivo. CosĂŹ chi vorrĂ avere una postazione Game potrĂ scegliere fra due diverse sedie, due cuffie e altri accessori che ancora non vogliamo svelare. Saremo sempre piĂš completi e sempre piĂš vicini alle necessitĂ dei giocatori. Last but not least‌..da quest’anno distribuiamo direttamente la line up Software Bigben Interactive in Italiaâ€?.

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“Siamo molto soddisfatti del significativo incremento delle vendite in tutte le nostre aree di business. Mentre altre categorie non gaming sono in calo o non mostrano segnali di crescita sul mercato, Razer ha registrato una forte crescita nel corso dell’anno fiscale appena concluso. Siamo fiduciosi del fatto che questo trend continuerĂ nel 2017 e siamo pronti per un altro entusiasmante anno in Italia. Le vendite sono aumentate in tutte le nostre principali categorie di prodotto. I fattori alla base di questi risultati sono senza dubbio l’impegno dedicato alla valutazione e miglioramento dei prodotti nonchĂŠ l’intenzione di elevare sempre piĂš gli standard di settore, cercando di andare oltre i limiti da questi stabiliti. Innovazione e passione sono nel DNA di Razer. I nostri clienti lo percepiscono e lo apprezzano quando si avvicinano al nostro brand. Abbiamo una ripartizione abbastanza uniforme tra le varie categorie di periferiche con mouse e cuffie che raggiungono entrambi circa il 30 percento delle vendite in Italia. Tastiere e tappetini completano il quadro, seguiti dai controller - categoria in netta crescita in virtĂš della nostra collaborazione con Sony per il Razer Raiju - e da altre categorie quali accessori e abbigliamento. Come l’anno scorso, il DeathAdder si conferma il prodotto piĂš venduto in Italia. Ăˆ il mouse piĂš versatile e resistente sul mercato, adatto a tutti gli stili di gioco. Inoltre, continuiamo a migliorarlo e adattarlo con le piĂš recenti tecnologie studiate per il gaming. La nuova versione, per esempio, il DeathAdder Elite, dispone dei Razer Mechanical Mouse Switch che abbiamo progettato e prodotto in collaborazione con Omron, leader mondiale nella fornitura di switch. Questi nuovi pulsanti sono pensati e ottimizzati per offrire il piĂš rapido tempo di risposta possibile. Il DeathAdder, in quanto dotato del sensore piĂš preciso sul mercato, sbaraglia qualsiasi potenziale concorrenza. In Italia siamo presenti in diversi store online, ma anche nei punti vendita retail tradizionali. Sono entrambi canali molto importanti per noi, dato che soddisfano le differenti esigenze dei nostri clienti. Con gli store online possiamo contare su una shopping experience rapida e comoda quando si sa giĂ con esattezza cosa si vuole, mentre nei negozi il cliente può toccare con mano l’hardware prima di decidere quale acquistare. Questo è fondamentale, dato che vogliamo offrire agli appassionati le periferiche piĂš adatte al loro stile di gioco e alle loro esigenze. Provare un mouse o il feel di una tastiera è un aspetto molto importante del processo d’acquisto. Durante il CES all’inizio di ogni anno, ci piace offrire qualche spunto su quello che potrebbe riser vare il futuro per Razer. Quest’anno, per esempio, avevamo due progetti interessanti ancora in fase di sviluppo, come il Project Ariana, un mix di tecnologia di illuminazione e proiezione immersiva, o il Project Valerie, il nostro laptop Blade con schermo triplo. Abbiamo inoltre offerto una breve anteprima sul futuro sistema di illuminazione interattivo e personalizzabile Chroma, sempre piĂš integrato nell’hardware e nelle soluzioni di partner quali Lenovo, NZXT, Antec, Lian Li, Wicked Lasers e Nanoleaf. Ci saranno senz’altro nuovi ed entusiasmanti lanci dedicati non solo agli appassionati di gaming su PC. Ci aspettiamo un altro anno positivo in Italia per quel che riguarda il PC gaming. Siamo particolarmente entusiasti di vedere come si comporteranno le nostre linee di tastiere, Ornata e BlackWidow Chroma V2, dato che sono entrambe disponibili con il layout italiano, tanto atteso dai nostri fan nella regioneâ€?.


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“Dopo i primi due mesi dell’anno, nelle ultime due settimane e quindi dall’inizio di marzo il mercato del gaming sta andando molto bene con la novitĂ della nuova console di ultima generazione come la Nintendo Switch ed il riposizionamento a 199,99â‚Ź della PS4 che stanno influenzando tutto il mercato del gaming e di conseguenza sta dando spinta a tutto il mondo degli accessori. La crescita è stata molto buona andando sempre piĂš incontro alle esigenze del consumatore finale, cercando di avere una stagionalitĂ piĂš continuativa oltre ai boom che registriamo nel periodo estivo ed in quello natalizio. Il prodotto piĂš venduto sono le RIG 4VR, è una soluzione audio completa progettata per gli amanti della PS4 e Playstation VR. I volumi sono forti grazie all’ottimo prezzo sul mercato, una qualitĂ audio coinvolgente e il design che offre ai giocatori grande comoditĂ . Anche per le RIG 400 e le RIG 500 i volumi sono molto interessanti. I nostri prodotti possono essere cercati e acquistati nei negozi GameStop specializzati, nella grande distribuzione specializzata nell’elettronica di consumo come Euronics, MediaWorld, Trony ed Expert e chiaramente anche online sui principali siti di e-commerce. Siamo sempre piĂš attenti ai continui cambiamenti di tutto il mondo del retail. Le previsioni per il 2017 sono molto positive, ci aspettiamo una crescita costante dovuta anche a sponsorizzazioni, collaborazioni e coinvolgimento sempre maggiore di youtubers, di team gaming e di influencerâ€?.

“Il mercato degli accessori gaming è in costante crescita, è uno dei mercati dove sicuramente si registrano crescite costanti e importanti, questo grazie ad un deciso ritorno del gaming su PC e allo sviluppo del mondo dell’E-sport traino fondamentale per questa categoria di prodotti. Abbiamo iniziato con le periferiche e nello specifico con le cuffie nel 2014, quindi siamo relativamente giovani in questo mercato. La crescita è costante e importante, abbiamo iniziato con una cuffia e oggi vantiamo una gamma di 3 famiglie prodotto che coprono tutte le esigenze di gioco. Ad inizio anno abbiamo introdotto la nostra prima tastiera. La crescita è quindi sicuramente dovuta al costante ampliamento della gamma e all’introduzione di nuovi prodotti, ma anche alla qualitĂ dei prodotti, all’esperienza maturata in 30 anni di business e al costante impegno e presenza nel mondo dell’E-sport. Attualmente in ambito periferiche di gioco il fatturato è al 100% derivante dalle cuffie, fino al 2016 unica categoria di prodotto che abbiamo sviluppato fino ad arrivare a coprire tutti i livelli di gioco e giocatori. Da Febbraio di quest’anno abbiamo introdotto la nostra prima tastiera e altri prodotti seguiranno nell’arco dell’anno quindi ci sarĂ una progressiva diversificazione del fatturato. Sicuramente il prodotto piĂš venduto è la nostra Cloud II, prodotto di fascia medio alta, che ha riscosso grande successo per qualitĂ e comfort. Attualmente con il lancio della Cloud Stinger, ad Ottobre 2016, questa è diventata il nostro bestseller, il design accattivante, la qualitĂ dei materiale

e la sua versatilità unita ad un prezzo davvero interessante l’hanno resa la nostra cuffia piÚ venduta dal suo lancio, il prodotto si pone come fascia


entry level nella nostra gamma, ma in grado di soddisfare le esigenze di tutti i giocatori. A febbraio è stata lanciata la nostra prima tastiera HyperX Alloy. Nell’arco dell’anno seguirà il lancio del primo mouse, tastiera RGB, l’ampliamento ulteriore della gamma cuffie. Entro fine anno contiamo di avere una gamma completa di Cuffie, Tastiere, mouse e mousepad, così da poter offrire un’esperienza tutto tondo ai videogiocatori. Ci aspettiamo un continuo consolidamento del brand HyperX grazie all’introduzione e sviluppo di nuovi prodotti, ci aspettiamo una crescita del business e una crescita in generale del mercato gaming. Il 2017 ci vedrà rafforzare la nostra presenza e le nostre collaborazioni nel mondo dell’E-sport continuando a sviluppare il lavoro iniziato 2 anni fa con Associazioni sportive, influencers, Team competitivi, eventi dedicati, e-sport bar e sale lan, ci vedrà consolidare partnership con altri brand di settore e operatori commerciali, tutto questo con l’intento di supportare al meglio i giocatori offrendo loro non solo prodotti di qualità, ma anche sostegno per lo sviluppo dell’E-sport in Italia”.

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“Nata nel 1977, dall’idea di due piloti di rally, Sparco è diventata, nel corso degli anni, l’azienda leader per la sicurezza nel mondo delle competizioni. Alla fine degli anni 90, al core business delle competizioni racing, karting e del tuning, ovvero accessori per la personalizzazione delle auto da competizione, si è aggiunta la fornitura di componenti per auto di serie, sedili e parti in carbonio per supercar e auto di lusso. Nell’anno del suo 40° anniversario, Sparco può vantare oltre 800 dipendenti e la presenza in oltre 80 Paesi, ma l’attenzione alla sicurezza e al comfort dei piloti consente all’azienda di Volpiano di continuare a credere nei propri ideali sviluppando prodotti sempre più innovativi e sicuri. L’idea è nata circa 2 anni fa quando due realtà molto distinte tra loro hanno chiesto a Sparco di accompagnarla in questo mondo. La prima arriva dalle corse, più precisamente dalla Formula E, una competizione riconosciuta dalla FIA e molto attenta a questo target, mentre la seconda si tratta di una team E-sports. Dopo un corposo studio di settore e di pro-

dotto, Sparco ha deciso di istituire una vera e propria Business Unit con persone dedicate solo ed esclusivamente al mondo gaming. Quest’anno il reparto delle sedie Gaming avrà 4 sedute differenti per soluzioni tecniche ed ergonomia, mentre per il reparto Sim-racing avremo un cockpit con seduta in carbonio. Il tutto sarà corredato da accessori innovativi e performanti, in perfetto stile Sparco Il fatto di essere partner da oltre 30 anni di aziende del calibro di Ferrari, Bugatti e Lamborghini (per citarne alcune) ci permette di affrontare questo mondo con la consapevolezza di offrire ai clienti un prodotto di derivazione supercar, quindi comodo, tecnologicamente avanzato, performante e con un design differente rispetto a tutto quello esistente sul mercato. Offriremo ai clienti anche la completa personalizzazione del prodotto: chiunque, entrando nel nostro sito, potrà ordinare un sedile completamente personalizzato con differenti colori e differenti ricami: ognuno potrà avere un prodotto unico nel suo genere. La parte online sarà il core dell’asset commerciale: il nostro portale sarà il polo virale per la commercializzazione e la spedizione di tutti i prodotti. La piattaforma è esistente da oltre 10 anni, può contare su produzioni e magazzino interno completamente automatizzato. Il secondo step sarà poi quelli di prendere accordi commerciali con le catene internazionali di electonics & games. E’ difficile riassumere le nostre “desiderata” in un unico numero: l’azienda ripone grande fiducia in questo mondo ed è stato stanziato un programma di ricerca e sviluppo triennale per arrivare a tagliare importanti traguardi marketing/commerciali. Ora è il momento di girare la chiave e far partire il motore Sparco: ladies & gentleman, start your engine.


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“Tutti i segmenti del mercato stanno crescendo del doppio del previsto. In particolar modo le tastiere ci stanno dando molta soddisfazione visto che adesso occupiamo circa il 50% del mercato. Il mercato continua a cresce rapidamente, gran parte del merito va al mondo dell’ E-Sports a livello mondiale e dai contenuti in streaming che stanno raggiungendo numeri sempre più importanti. Ntanto per dare qualche numero nel 2016 sono stati venduti più di 50 milioni di schermi a 4K e nel 2017 pensiamo che uno dei veicoli trainanti del settore sarà il VR. Con oltre 250 milioni di videogiocatori al mondo stiamo già crescendo molto. Il mercato delle periferiche vale circa 1.3 miliardi di dollari, per cui riteniamo che ci sono grandi potenzialità di crescita nel 2017”. 2017 .

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“Il mondo accessori gaming sta vivendo un periodo molto stimolante. Da un lato vi è stato il calo prezzi delle console next gen che hanno aumentato la base di utenza, dall’altro ci sono state innovazioni tecnologiche che stanno fornendo agli utenti sensazioni sempre più realistiche. Basti pensare al mercato delle cuffie (headsets). In pochi anni è esploso ed è ora uno dei segmenti più trainanti del mercato. A questi si aggiungono visori per realtà virtuale, accessori per realtà aumentata, sensori etc… Il 2016 ha visto per Thrustmaster una crescita in Italia del 60%. Tutti conoscono Thrustmaster per i Volanti, ormai, che sono il nostro accessorio di punta. Oltre a questo abbiamo visto una crescita esponenziale dei Joystick per simulazione di volo, soprattutto grazie ai giochi usciti su PC quali Elite Dangerous o Star Citizen. Anche su Console il 2017 ed il 2018 saranno gli anni in cui verrà lanciata la simulazione di volo. Infine le Headsets Thrustmaster in 3 anni sono cresciute più del 100% anno su anno. La categoria più venduta è sicuramente quella dei Volanti e tra questi il prodotto col maggior sell out è senza dubbio il T150 Force Feedback. Un volante sotto i 200 € con tecnologia FFB. Ne stiamo vendendo tanti quanti il T80 che costa la metà ma non ha nessun tipo di ritorno di forza. Molto difficile fare pronostici perchè se dovesse uscire GT sport, renderebbe tutto ancora più incalcolabile”.

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Per Nintendo è tempo di Switch ÂŁ XQD GHOOH QRYLWÂť SLĂ” DWWHVH GHOOoDQQR H OH SUHPHVVH VHPEUDQR GDYYHUR EXRQH SHU OD ULSUHVD GHOOD PXOWLQD]LRQDOH QLSSRQLFD Se ne parla da molto tempo, e dopo un primo periodo rigorosamente “top secretâ€?, mese dopo mese sono uscite le piĂš disparate teorie su come potesse essere la nuova console Nintendo che prometteva una vera e propria rivoluzione senza precedenti. Molti la considerano come la console a cui spetta il compito di salvare la “grande Nâ€?, ma in Nintendo non hanno dubbi: sarĂ una console mai vista prima! Indubbiamente la disponibilitĂ al lancio di un titolo come The Legend of Zelda: Breath of the Wild contribuirĂ non poco a un successo annunciato. Ma nell’azienda giapponese cosa ne pensano realmente dei numeri registrati fino ad oggi? Ne abbiamo parlato con Massimo Bullo, Direttore Marketing di Nintendo Italia. “Partiamo dalla premessa che Nintendo Switch è una conferma piĂš che un’attesa, tanto che al lancio abbiamo avuto un riscontro molto piĂš alto delle aspettative. Nel mondo abbiamo avuto numeri molto alti, numeri che speravamo sĂŹ di ottenere, ma non pensavamo cosi velocemente. In questo lancio importante sono tati fondamentali i fans, i gamer e gli opinion leader che hanno aiutato e aiuteranno in futuro Nintendo Switch a essere confermato sul mercato. In sostanza è stato il miglior lancio di sempre di una console Nintendo. Nintendo è finalmente riuscita a creare un prodotto con un semplice concetto: giocare a giochi di altissimo livello e qualitĂ dove si vuole. Certo, sul mercato esistono smartphone e tablet che permettono la stessa cosa, ma con titoli ampiamente inferiori in termini di realizzazione tecnica. Al lancio Nintendo Switch è uscito con The Legend of Zelda Breath of The Wild, 1-2 Switch, Snipperclips, Just Dance 2017, Skylanders Imaginators e una serie di titoli scaricabili da e-shop. Sicuramente dal nostro punto di vista il piĂš importante è stato The Legend of Zelda: Breath of the Wild che ha venduto moltissimoâ€?. Quali sono le iniziative in-store in programma durante il 2017? â€œĂˆ giĂ partito il tour in molti punti vendita, lo abbiamo fatto partire immediatamente dopo il lancio perchè ci siamo accorti da subito che Nintendo Switch richiede di essere provato per essere apprezzato al 100%. Il tour toccherĂ moltissimi centri commerciali, abbiamo previsto la presenza di hostess e promoter che faranno vedere il concetto di Nintendo Switch collegando e scollegando la console

alla Tv in tempo reale e facendo provare i giochi che sfruttano il nostro metodo di controllo innovativo come 1,2, Switch. Siamo stati presenti a Let’s Play a Roma e a Milano abbiamo allestito uno showroom con alcune console per farla provare al pubblico, perchè come ripeto; Nintendo Switch ha bisogno di essere provata per essere capita e apprezzataâ€?. Le prime settimane di vendita ha soddisfatto le aspettative? “Molto, al punto che in Italia come in tutte le countries abbiamo avuto delle problematiche di stock, non riuscivamo a stare dietro alle richieste dei unti vendita tanti erano gli ordini. Lo storico dei Day One delle altre console Nintendo ci diceva che la curva di vendita sarebbe partita subito alta, ma non ci aspettavamo a questo livello. Abbiamo un target veramente ambizioso: 2.000.000 di console entro fine marzo 2017 a livello mondiale e siamo piĂš che ottimisti sul fatto che lo raggiungeremoâ€?. 0DVVLPR %XOOR 'LUHWWRUH 0DUNHWLQJ GL 1LQWHQGR ,WDOLD


Unieuro si quota in Borsa

Il gran giorno è arrivato e l’insegna del Cuore fa il suo ingresso a Piazza Affari di Giovanni Abruzzo

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Unieuro approda finalmente in Borsa. Lo scorso 30 marzo si è infatti conclusa l’offerta di vendita delle azioni, finalizzata alla quotazione sul Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., segmento STAR. Così Italian Electronics Holdings S.r.l., d’intesa con i coordinatori dell’offerta e in considerazione della quantità e qualità delle manifestazioni d’interesse pervenute nell’ambito del collocamento, caratterizzata anche dalla presenza di investitori di elevato livello, ha deciso di collocare n. 6.363.637 azioni. L’opzione

Greenshoe di conseguenza, è stata adeguata a un massimo di 636.363 azioni, pari al 10% dell’ammontare complessivo delle azioni poste in vendita. Alla fine del collocamento, la percentuale del capitale sociale di Unieuro è pari al 31,8%. Il prezzo dell’offerta è stato fissato in 11,00 euro per azione, mentre la capitalizzazione di Borsa, calcolata sulla base del prezzo stesso, è pari a 220 milioni di euro. Secondo le norme che regolano l’ingresso a Piazza Affari, il ricavato complessivo, che spetta all’azionista venditore, è pari a 70 milioni di euro. Il 4 aprile scor-

so hanno avuto invece inizio (con il tradizionale rintocco della campanella!) le negoziazioni sul Mercato telematico azionario e sempre lo stesso giorno ha avuto inizio il pagamento delle azioni. L’operazione di quotazione ha visto coinvolte Mediobanca, Citi, Credit Suisse e Unicredit. Italian Electronics Holdings, con il 42,5% di capitale Unieuro, è controllata indirettamente dall’americana Rhone Capital (con una partecipazione del 70,%) ed è partecipata da Dixons Retail (con una partecipazione pari a circa il 15%) e dalla famiglia Sil-


vestrini e da altri del management di Unieuro (con una partecipazione che si aggira intorno al 14,5%). Durante la presentazione dell’operazione d’ingresso in Borsa, il numero uno di Unieuro, Giancarlo Nicosanti Monterastelli, ha evidenziato come il gruppo sia stato decisamente attivo in questi anni, con le acquisizioni. Lo stesso Nicosanti ha poi sottolineato “Dopo una lunga tradizione da società privata abbiamo il piacere di accogliere nuovi soci all’interno della nostra compagine azionaria. Il management team di Unieuro è estremamente motivato a consolidare la leadership di mercato e ad assicurare gli alti standard di eccellenza al servizio della nostra clientela”. Con questa operazione di consolidamento, il fatturato di Unieuro potrebbe crescere di quasi 2 miliardi, mentre i ricavi attuali sono pari a 1,5 miliardi di euro. Con Unieuro, si è aperta quella che è definita la stagione delle IPO, cioè l’offerta al pubblico dei titoli di una società che intende quotarsi per la prima volta in Borsa. Di recente Unieuro ha acquisito Monclick per 10 milioni di euro. Monclick è uno dei principali operatori online in Italia, operante nel mercato dell’elet-

Giancarlo Nicosanti Monterastelli durante la presentazione dell’operazione d’ingresso in Borsa

tronica di consumo e nel mercato online B2B2C. Nel 2015 ha realizzato ricavi per 77 milioni di euro. L’operazione per Unieuro ha una forte valenza strategica, in quanto consente di incrementare significativamente il fatturato del segmento online. Per quanto riguarda la crescita dei punti vendita, sono state programmate cinque aperture per ogni anno, oltre al raddoppio della piattaforma logistica di Piacenza, dove transita circa il 78% dei volumi totali di vendita. Nel 2016 Unieuro ha registrato flussi di cassa per 33 milioni di euro, oltre il doppio rispetto al 2015 (14 milioni di euro) e ai 5 milioni di euro del 2014. Il valore del raggiungimento di questo traguardo, sta tutto nelle parole dell’AD Nicosanti pronunciate, non senza un velo di commozione, in occasione della cerimonia di avvio delle quotazioni a Piazza Affari: “Il suono di questa campanella segna non tanto un punto di arrivo, ma un punto di partenza per il raggiungimento di altri importanti traguardi”.

lo staff di Unieuro davanti alla Borsa di Milano

8Q SRo GL VWRULD Con 3.900 dipendenti, Unieuro è uno dei leader del retail italiano per numero di punti vendita nella distribuzione omnicanale di prodotti elettronici di consumo, guidata da una crescita costante negli ultimi dieci anni. I negozi col marchio Unieuro sono 180, quelli affiliati 277. La storia di Unieuro parte da lontano: nel 1968 ad Alba (Cuneo), Paolo Farinetti apre un negozio di abbigliamento e casalinghi chiamandolo Unieuro in onore di Altiero Spinelli, noto europeista federalista. Gli elettrodomestici, allora, si sceglievano dal catalogo e si pagavano a rate. Il figlio di Paolo, Oscar, che lavora a fianco del padre, intuisce però che gli elettrodomestici sono il futuro, e dal 1978 ha sempre più spazio nell’attività di famiglia. Nel 1986, grazie all’intuizione di Oscar, aprono quattro nuovi punti vendita, questa volta esclusivamente dedicati agli elettrodomestici e ai casalinghi. Nel 2001 il poeta Tonino Guerra diventa testimonial degli store, famosissimo il suo “l’ottimismo è il profumo della vita”, che nella testa del consumatore ancora oggi, viene immediatamente associato al marchio. Nel 2003 Oscar Farinetti vende Unieuro alla britannica Dixons Retail e, con il ricavato, fonda l’anno successivo Eataly, nota catena di distribuzione alimentare di eccellenza. Nel 2013 tra il gruppo Dixon e SGM Distribuzione, quest’ultimo operante con l’insegna Marcopolo Expert, viene siglato un accordo per la cessione e la conseguente fusione di Unieuro, per arrivare ai giorni nostri.


Gamestop: il futuro è adesso (

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Anno di transizione per Gamestop: il recente annuncio della chiusura di 150 punti vendita nel mondo non è passato inosservato tra gli addetti ai lavori e in molti si chiedono ora quali siano le reali intenzioni e i progetti concreti del colosso americano per l’immediato futuro. Simona Portigliotti, Senior Marketing Manager di fresca nomina di Gamestop Italia, illustra gli obiettivi del retailer nel nostro Paese. Come è andato il mercato nel corso dello scorso anno? “Decisamente bene, abbiamo chiuso l’anno fiscale a fine febbraio con risultati che hanno superato i target. Soprattutto sul games ma anche le altre nuove categorie sono tutte in crescita, per esempio telefonia e merchandising. Non era scontato avere questi risultati in un anno che per il mercato è stato ancora complicato per cui siamo particolarmente soddisfatti. I titoli piĂš venduti sono stati sicuramente “Fifaâ€?, “Bat-

tlefield 1â€? e “Uncharted 4. Il mercato di Natale è andato pressochĂŠ bene, anche se è evidente che negli ultimi anni l’esplosione della peak season  parte sempre piu’ tardi, ci si gioca tutto davvero in una manciata di giorni in prossimitĂ del Nataleâ€?. In quale percentuale si dividono le vendite tra normal edition e limited edition? “Dipende da titolo a titolo, alcune limited sono dei grandi successi e vendono anche meglio del gioco basico, ma non sempre è cosĂŹ quindi bisogna fare molta attenzione nella valutazione. Da tempo siamo diventati un punto di riferimento per i gamer proprio per le limited edition di cui spesso deteniamo l’esclusiva per il mercato italiano e talvolta abbiamo avuto la possibilitĂ di creare delle special edition uniche insieme ai publisher stessiâ€?. Quali sono invece i numeri registrati dall’usato?

“L’usato nel corso del 2016 ha ottenuto risultati lievemente in flessione rispetto al passato ma in linea con le nostre aspettativeâ€? Quanto incide l’online sulle vostre vendite annuali? “Non rilasciamo dati interni su questo argomento, ma possiamo però dichiarare con certezza che le vendite online sono decisamente rilevanti e rappresentano un’importante vetrina per gli store fisici. I due business sono assolutamente complementariâ€?. E per quanto riguarda la possibile evoluzione dei mercati? “Per i videogiochi sicuramente positiva con, chiaramente, un andamento incrementale sui formati digitali. Sul versante accessori, invece, ci si aspetta un andamento pressochĂŠ stabile, con una crescita per quanto riguarda soprattutto il mercato Pc. In crescita netta sicuramente sarĂ il merchandising, in

particolar modo in alcune categorie specifiche come ad esempio i collezionabili e le trading cards. Infine l’usato si prevede assolutamente stabileâ€?. Nel 2017 sono previste nuove aperture? “Sono previste poche aperture, ma avremo alcune relocation e stiamo portando avanti dallo scorso anno un importante progetto di restyling che toccherĂ diversi punti vendita rendendoli sempre piĂš appealing e adatti ad accogliere al meglio sia il games che il merchandising e la telefonia e a rendere l’esperienza del consumatore sempre piĂš piacevole e gratificante. Per quanto riguarda invece nuove categorie di prodotto da inserire nel nostro portafoglio prodotti, possiamo sicuramente affermare di essere un’azienda estremamente dinamica e attenta a tutte le opportunitĂ che possono nascere sul mercato per cui nulla può essere esclusoâ€?.Â


Simona Portigliotti, Senior Marketing Manager di Gamestop Italia


scenari T R A D E

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uesto è sicuramente uno dei momenti più cruciali per tutto il trade perché la crescente attenzione del consumatore verso il mercato dell’online fa sì che i retiler fisici si debbano riconoscere in ‘valori veri’, e non solo in ‘valori dichiarati’, affinché vengano riconosciuti in maniera corretta. In questo momento, infatti, il mondo dell’online riesce ad affascinare il cliente solo perché in grado di differenziarlo permettendogli di fare acquisti in un modo totalmente nuovo e ‘smart’. Per chi si occupa di retail fisico è una grande opportunità per consolidare il proprio business, poiché se le semplici ‘scatole di cemento’ con dentro solo dei prodotti sono ormai finite, è invece arrivato il momento delle ‘scatole di cemento’ con dentro dei prodotti, dei venditori e dei contenuti veri, con servizi riconosciuti e facilmente riconoscibili. In modo, soprattutto, che il consumatore possa dedicare a ciascun canale la sua corretta identità. In un momento del tutto confusionale, come questo, in cui l’online non ha ancora trovato una sua precisa collocazione, i concetti di omnicanalità e convergenza rischiano di diventare davvero molto complicati. Si tratta quindi di un importante periodo storico in cui è in atto una profonda selezione naturale in cui solo coloro che sapranno cavalcare in modo appropriato il cambiamento avranno la possibilità di ridisegnare il business in un’area nuova in cui a fare la differenza sarà la qualità”.

Il parere di Ivo Amorino, Presidente di DML Trony, sull’attuale cambiamento in atto nel settore del trade italiano, stretto tra un mondo fisico in profonda fase di cambiamento ed evoluzione e una trasformazione digitale ancora in là da compiersi e delinearsi nelle sue regole e metodiche.



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