Elettroradio Informazioni - Settembre 2017

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Elettroradio Informazioni Bianca alimenta la crescita costante di Candy

Dall’IFA e dal Gamescom le novità per il mercato

Back to school e back to work: nuova linfa all’IT

Floor care: un settore chiave per il mondo del ped

57dal

Anno

1960

periodico trade leader nel settore DELL’elettronica e DELL’informatica di consumo ed elettrodomestici

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Ei-Elettroradio Informazioni Periodico Trade per industrie e distribuzione • • • •

Audio • Video Elettrodomestici Informatica Telecomunicazioni

anno LVII ottobre 2017 edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: lucia moradei - Milano (eigraph@tin.it) stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.

Reduci da un’edizione dell’IFA di Berlino alquanto sotto tono, ci si prepara ora a vivere una seconda parte dell’anno – la più importante di tutta la stagione – che, almeno sulla carta, potrebbe riservare alcune gradite e inaspettate sorprese. Tutti i dati macroeconomici fanno infatti ben sperare, visto e considerato che il segno positivo sembra essere finalmente tornato su importanti indicatori come PIL, occupazione e fiducia di consumatori e imprese.

ta o addirittura scellerata), ritardo nell’utilizzo delle nuove tecnologie digitali e difficoltà nel riuscire a far convivere i due canali fisico e online rimangono difatti dei veri e propri tabù. Eppure le occasioni e le opportunità ci sono, anche nel nostro Paese e anche in questo momento di difficoltà economica: basta saperle individuare e cogliere. Accanto a segmenti di mercato emergenti che ben promettono sotto il profilo delle vendite e della redditivi-

È tempo di riflettere L’industria, così come si è potuto riscontrare nei padiglioni della kermesse berlinese, c’è e non mancherà di far sentire la sua magica influenza positiva sui mercati, in special modo su quelli del grande e del piccolo elettrodomestico che, sull’onda delle nuove tecnologie, sembrano davvero vivere una seconda giovinezza – almeno dal punto di vista delle novità di prodotto. L’incognita rimane ora la distribuzione che, pur non fermandosi nella sua lunga e articolata opera di espansione e rinnovamento, sembra forse un po’ disorientata almeno sul fronte del riassetto operativo e riorganizzativo. I temi da affrontare rimangono gli stessi di sempre che, vuoi per il timore del cambiamento vuoi per la paura di non esserne all’altezza, non si riescono davvero a risolvere una volta per tutte. Promozionalità spinta (se non a volte esagera-

tà, esistono anche degli approcci commerciali e di marketing, spesso definiti troppo audaci o troppo impegnativi da percorrere, che potrebbero davvero fare la differenza. Ripartire dalle best practice: questa potrebbe essere una buona medicina che, pur non rappresentando la panacea per eccellenza, potrebbero però dare una considerevole mano nell’oliare gli ingranaggi di una macchina che ormai da tempo appare decisamente un po’ ferruginosa e arrugginita. Efficienza, time to market e ampliamento degli assortimenti, tanto per citarne alcuni, sono solo tre degli aspetti che per troppo tempo sono stati messi inspiegabilmente in secondo piano, ma che nella mente e nella pancia del consumatore possono avere degli effetti davvero dirompenti. Pensiamoci. Siamo ancora in tempo. La Redazione


in questo Ei-Elettroradio Informazioni

Reduci da un’edizione dell’IFA di Berlino alquanto sotto tono, ci si prepara ora a vivere una seconda parte dell’anno – la più importante di tutta la stagione – che, almeno sulla carta, potrebbe riservare alcune gradite e inaspettate sorprese. Tutti i dati macroeconomici fanno infatti ben sperare, visto e considerato che il segno positivo sembra essere finalmente tornato su importanti indicatori come PIL, occupazione e fiducia di consumatori e imprese.

Periodico Trade per industrie e distribuzione • Audio • Video • Elettrodomestici • Informatica • Telecomunicazioni anno LVII ottobre 2017 edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107

ta o addirittura scellerata), ritardo nell’utilizzo delle nuove tecnologie digitali e difficoltà nel riuscire a far convivere i due canali fisico e online rimangono difatti dei veri e propri tabù. Eppure le occasioni e le opportunità ci sono, anche nel nostro Paese e anche in questo momento di difficoltà economica: basta saperle individuare e cogliere. Accanto a segmenti di mercato emergenti che ben promettono sotto il profilo delle vendite e della redditivi-

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le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.

L’industria, così come si è potuto riscontrare nei padiglioni della kermesse berlinese, c’è e non mancherà di far sentire la sua magica influenza positiva sui mercati, in special modo su quelli del grande e del piccolo elettrodomestico che, sull’onda delle nuove tecnologie, sembrano davvero vivere una seconda giovinezza – almeno dal punto di vista delle novità di prodotto. L’incognita rimane ora la distribuzione che, pur non fermandosi nella sua lunga e articolata opera di espansione e rinnovamento, sembra forse un po’ disorientata almeno sul fronte del riassetto operativo e riorganizzativo. I temi da affrontare rimangono gli stessi di sempre che, vuoi per il timore del cambiamento vuoi per la paura di non esserne all’altezza, non si riescono davvero a risolvere una volta per tutte. Promozionalità spinta (se non a volte esagera-

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tà, esistono anche degli approcci commerciali e di marketing, spesso definiti troppo audaci o troppo impegnativi da percorrere, che potrebbero davvero fare la differenza. Ripartire dalle best practice: questa potrebbe essere una buona medicina che, pur non rappresentando la panacea per eccellenza, potrebbero però dare una considerevole mano nell’oliare gli ingranaggi di una macchina che ormai da tempo appare decisamente un po’ ferruginosa e arrugginita. Efficienza, time to market e ampliamento degli assortimenti, tanto per citarne alcuni, sono solo tre degli aspetti che per troppo tempo sono stati messi inspiegabilmente in secondo piano, ma che nella mente e nella pancia del consumatore possono avere degli effetti davvero dirompenti. Pensiamoci. Siamo ancora in tempo. La Redazione

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Editoriale

CANDY

Il nuovo trade riparte dalle emozioni

MPIANTO

BIANCA_I

Candy Group: un rilancio in chiave 4.0 Il piano strategico deciso nei mesi scorsi dal management del Gruppo sta contribuendo ad alimentare la crescita già intrapresa ormai da un paio d’anni: E a trainare il tutto: l’innovazione tecnologica e la vicinanza al consumatore

di Roberto Bonin

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droni

Droni e Hoverboard: la crescita continua di Raffaele Gomiero

per voi

riorganizza la struttura commerciale whirlpool

MSI GE63VR Raider

Fujifilm X-E3

L’ultimo nato in casa MSI è un laptop VR ready caratterizzato da un design accattivante. Tra i suoi fiori all’occhiello un display LCD da 15,6” Anti-Glare Full HD con refresh rate di 120 Hz, tempo di risposta di 3 msec e copertura dello spazio colore NTSC del 94%, in grado di assicurare i più elevati livelli di realismo anche nelle fasi di gioco più veloci e concitate. GE63 VR RAIDER è dotato di Cooler Boost 5, il nuovo sistema di dissipazione del calore con 7 heatpipe e due ventole a 29 pale Whirlwind Blade, che consente di mantenere la temperatura sempre ai livelli ottimali, convogliando l’aria calda all’esterno attraverso quattro ampie feritoie.

La nuova Fujifilm X-E3 è ultra-compatta e impiega il processore d’immagine X-Processor Pro che consente, sia nella fotografia sia nei video 4K, la migliore riproduzione colore della sua categoria. X-E3 vanta anche il sensore APS-C X-Trans CMOS III da 24,3 Mpixel e il processore d’immagine X-Processor Pro. X-E3, ed è il primo modello della Serie X dotato di comunicazione wireless Bluetooth a basso consumo. Il monitor LCD, posto sul retro della fotocamera, utilizza un pannello touchscreen capacitivo che supporta le convenzionali operazioni “Touch Shot”, “Touch AF” e “Focus Area Selection”. X-E3 registra video in Full HD e 4K utilizzando la famosa modalità di simulazione pellicola “Film Simulation”. È possibile registrare l’audio da un microfono esterno tramite l’ingresso MIC e riprodurre i filmati su un monitor esterno.

Vileda Steam

Vileda Steam è un prodotto unico che pulisce in profondità e igienizza i pavimenti sfruttando la forza disinfettante del vapore unita alle prestazioni dello speciale panno in microfibra di Vileda. Grazie all’apposita manopola posta sul manico, è possibile regolare la quantità di vapore erogato permettendo l’uso su ogni tipo di superficie, anche sul parquet. La testa triangolare raggiunge perfettamente gli angoli e i punti più difficili della casa mentre lo speciale accessorio in dotazione permette di rinfrescare e pulire anche tappeti e moquette. Dopo aver riempito il serbatoio con l’acqua, utilizzando il misurino che si trova all’interno della confezione, basta collegare il filo a una presa elettrica e premere il bottone on/off posto sul retro del manico. In soli 15 secondi, la spia luminosa diventa verde e la scopa inizia a generale vapore ed è pronta all’uso.

Nikon D850

La nuova reflex digitale Nikon D850 offer un sensore in pieno formato FX ad altissima risoluzione da 45,7 Mpixel realizzato con la tecnologia di microlenti “gapless on-chip”. La velocità di scatto di 7 fps può salire fino a 9 fps adottando il multi power battery pack MB-D18 opzionale. È possibile registrare filmati a pieno formato in 4K privi del fattore di ritaglio crop. Le altre nuove funzioni, prevedono l’acquisizione in formato RAW in tre differenti dimensioni: grande, media o piccola; il modo Fotografia silenziosa, che rende possibile una ripresa ultra nitida ad altissima risoluzione e priva del disturbo sonoro/meccanico dell’otturatore; il modo AF Pinpoint, disponibile in Live View, con cui è possibile rendere più accurata e selettiva la messa a fuoco automatica.

Whirlpool Italia ha annunciato la riorganizzazione della struttura commerciale con l’obiettivo di presidiare al meglio la strategia sulle marche e di rafforzare il ruolo di leadership. Il nuovo modello prevede due nuove divisioni, una dedicata al Freestanding e l’altra al Built-In, ognuna delle quali seguirà le attività di tutti i marchi di Whirlpool Italia. A queste due nuove strutture si affianca anche la divisone già esistente dei Piccoli Elettrodomestici di Whirlpool Italia. A guidare la nuova Divisione Vendite Combined BuiltIn, Marcello Potenza, precedentemente Sales Director Built-In KitchenAid, Whirlpool, Ignis, che espanderà la propria responsabilità anche ai marchi Hotpoint e Indesit con la nuova carica di Sales Director Combined Built-in di Whirlpool Italia. A guidare la nuova Divisione Vendite Combined Freestanding, Alberto Di Luzio, precedentemente Sales Director Freestanding di Indesit e Hotpoint, che espanderà la propria responsabilità anche ai marchi Whirlpool e Ignis con la nuova carica di Sales Director Combined Freestanding di Whirlpool Italia . Entrambi riporteranno direttamente a Lorenzo Paolini, AD Whirlpool Italia e VP Whirlpool Emea.

Top Seller

ierfrancesco Costantini nuovo Retail P Account Manager della BU notebook di MsI MSI ha annunciato la nomina di Pierfrancesco Costantini a Retail Account Manager della BU Notebook. 44 anni, Costantini proviene da una lunga esperienza in ASUS, dov’era entrato nel 2008 in qualità di Technical Marketing & PR per tutte le linee di prodotto e dove ha maturato nel tempo una profonda conoscenza dei mercati IT e del gaming. Prima dell’ingresso in ASUS, Costantini si è occupato per cinque anni dell’assistenza IT per i marchi Mio Technology, NavMan e Gigabyte Communication presso WSC S.p.A., mentre in precedenza era stato responsabile del webmagazine informatico 3D Italia. In MSI Costantini si dovrà occupare del consolidamento del mercato retail.

Focus Droni Unieuro amplia e rinnova la propria rete vendita. Mercoledì 20 settembre, Unieuro ha aperto a Roma EUR, presso il centro commerciale Euroma2 in viale dell’Oceano Pacifico 83. Il punto vendita dispone di una superficie di vendita complessiva di 2.700 metri quadrati e rafforza la presenza di Unieuro in città. I clienti romani potranno vivere una shopping experience veramente all’avanguardia, grazie alle nuove tecnologie digitali e alla possibilità di accedere a contenuti multimediali per ricevere all’istante tutte le informazioni necessarie ed effettuare comparazioni tra i prodotti. Giovedì 28 settembre è stata invece la volta del negozio di Novara Veveri di via Carlo Schleifer 8, presso il Parco Commerciale “NOV’aria”: un punto vendita che propone 2.000 metri quadrati dedicati alla migliore tecnologia. Ma settembre è stato anche un mese significativo per riaperture e restyling. In tutta Italia sono complessivamente 35 i punti vendita, tra diretti e affiliati, che hanno riaperto con un layout più bello e in linea con gli standard dell’insegna.

Nokia 8

Nokia 8 porta sul mercato tre innovazioni assolute per gli smartphone Android, inclusa una collaborazione con ZEISS e l’efficienza di Pure Android. Per la prima volta Nokia dà la possibilità di andare in onda in live streaming su Facebook e YouTube con video in Dual-Sight, che permette di utilizzare contemporaneamente le fotocamere, anteriore e posteriore, per fare foto e video in split-screen. Nokia 8, in più, è anche il primo smartphone dotato di Nokia OZO Audio. Con uno spessore di 4,6 mm ai bordi e di 7,3 mm in media, il corpo monoscocca del Nokia 8 è realizzato da un unico blocco di alluminio serie 6000 lavorato con precisione.

Puglia

Unieuro amplia e rinnova la rete vendita

Logitech MX Ergo

MX Ergo di Logitech è un mouse wireless con trackball che, rispetto ai prodotti tradizionali, è in grado di ridurre fino al 20 % l’affaticamento muscolare derivante da un utilizzo continuo e frequente del mouse. La possibilità di regolare l’angolazione da 0 a 20° e il design ergonomico aiutano a migliorare la postura e la pronazione del polso, mentre il rivestimento gommato della trackball consente un eccellente grip. È poi possibile regolare e personalizzare anche la velocità e la sensibilità del cursore tramite l’apposito pulsante per una navigazione più precisa e performante, anche grazie alla potente batteria ricaricabile, che assicura fino a 4 mesi di autonomia. MX ERGO è dotato delle tecnologie Logitech EasySwitch e Logitech Flow, con cui è possibile passare da un dispositivo all’altro con un solo gesto della mano.

uronics si e rafforza nel Lazio e apre in Si rafforza ulteriormente la leadership di Euronics nel Lazio e a Roma, grazie all’acquisizione da parte del Gruppo Nova Euronics di quattro importanti punti vendita ex Trony Edom, tutti situati nella Capitale. I negozi che sono entrati a far parte della rete NovaEuronics di Ponte Milvio, via Tiburtina, Largo di Vigna Stelluti e all’interno del centro commerciale di Cinecittà, saranno oggetto di un importante piano di rilancio. Ha aperto invece i battenti lo scorso giovedì 20 luglio il nuovo store a insegna Euronics di San Severo (Foggia) appartenente al socio Siem Spa. Il nuovo store di oltre 1.500 mq di superficie sorge in via Soccorso 372 e possiede un organico di 40 dipendenti. Servito da un ampio parcheggio serve un bacino di potenziali clienti di oltre 100mila abitanti.

Settembre è un mese caldo per ogni appassionato di tecnologia: se anche quest’anno è stata Apple a catalizzare l’attenzione con l’evento dedicato ai nuovi prodotti e all’attesissimo iPhone X, non meno importante è stato il carico di novità che l’IFA di Berlino ha portato con sé. Per monitorare l’impatto della fiera tedesca sul web, The Fool ha preparato un’analisi Twitter prendendo in esame 6.468 tweet rilevati dal 27 agosto all’11 settembre 2017 che hanno generato un potenziale di visualizzazioni pari a 141 milioni di impression. Il picco di conversazioni coincide il giorno di apertura al pubblico della manifestazione, quando vengono rilevati ben 1.300 “cinguettii”.

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News

Gli studi alla base delle moderne scope elettriche, degli aspiratori a traino e dei robot per le pulizie domestiche sono sempre più raffinati. Ne derivano modelli efficienti e piacevoli da usare.

Analizzando gli utenti coinvolti si può rilevare come quelli più popolari siano capitanati da @YouTube che trova menzione in un totale di oltre 510 tweet, riferiti principalmente a condivisioni di video attraverso il canale, staccando il profilo della testata online @ HDblog, fermo a oltre 150 citazioni. Con 90 tweet, sul gradino più basso del virtuale podio compare il primo marchio, @LG_Italia, forte della presentazione del V30, il nuovo phablet della casa coreana caratterizzato dai bordi ridotti. 80 sono invece le citazioni per @lenovo che punta alla realtà aumentata con daystAR, un nuovo visore wireless con un display integrato che restituisce una visione di 40°. Re-

Come ogni edizione Che si rispetti, la grande fiera berlinese riempie di tweet il web

legati oltre metà classifica troviamo altri due brand, @sonyitalia e @ SamsungItalia, con 50 tweet a testa. A primeggiare la classifica dei profili più attivi è nuovamente @ HDblog, il magazine online che ha seguito la kermesse berlinese con 112 post. Seguono l’appassionato di droni @nocomp e l’aggregatore @infoitscienza, appaiati con 93 contenuti a testa. Spostando l’attenzione sulla graduatoria degli hashtag più utilizzati, al di là degli “istituzionali” #IFA2017, #IFA17 e #IFA, fa capolino Apple, nonostante il brand di Cupertino non abbia partecipato all’evento. Dopo Lenovo e Samsung, che risultano ancora protagonisti, compare Acer che chiude la classifica forte della presentazione della rinnovata linea di pc gaming Predator. Samsung domina tra i tweet più popolari piazzando ben 4 post nella top 10 dei più condivisi. Le tematiche del colosso sudcoreano sono incentrate prevalentemente sui wearable, con la presentazione della rinnovata linea Gear. Il post più ritwittato in assoluto guarda però al mondo delle lavatrici con la nuova tecnologia QDrive: “Con la nuova tecnologia #QDrive si dimezzano i tempi di lavaggio senza compromessi sulla performance. #SamsungxIFA2017 #IFA2017”.

di Matteo Giovanni Paolo Flora fondatore e amministratore di The Fool

Social

ulire il pavimento è una delle faccende domestiche più fastidiose. Richiede tempo e il più delle volte, in funzione dell’area della superficie da aspirare, un notevole impegno fisico. I produttori di aspirapolvere lavorano incessantemente per fornire ai consumatori modelli leggeri ed efficienti, con i quali aspirare polvere e detriti senza troppo sforzo e nel minor tempo possibile. La continua ricerca ha portato a dispositivi privi di fili, quindi a batteria ricaricabile, senza sacchetti da acquistare periodicamente, e dotati della tecnologia di aspirazione ciclonica che, separando in modo più efficace la polvere dall’aria, riduce notevolmente gli interventi di manutenzione. Ne derivano scope elettriche e aspiratori a traino davvero all’avanguardia come quelli offerti da Dyson, Electrolux, Hoover, LG e Polti. Chi vuole sporcarsi le mani ancora meno e affidarsi all’intelligenza artificiale di un robot, può farlo rivolgendo la propria attenzione ai robot aspirapolvere di ultima generazione che possono essere controllati a distanza, anche via smartphone. A dettar legge in questo settore è iRobot

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ma le altre aziende non stanno a guardare. Nel servizio che segue introduciamo, insieme alle scope delle case appena citate, anche i nuovi Botvac di Neato Robotics. Un nota di merito va a Vileda che sa proporre, insieme ai panni che l’hanno resa famosa in tutto il mondo, soluzioni tecnologiche basilari, come la Scopa Elettrica, e avanzate, come il robot aspirapolvere VR 301.

Dyson V8 e cinetic Big Ball L’azienda inglese fondata da James Dyson continua a proporre modelli all’avanguardia basati sulla tecnologia policiclonica. Quello attualmente più evoluto, fra le sua scope elettriche senza filo e senza sacchetto, è il Dyson V8 che garantisce fino a 40 minuti di autonomia senza alcun calo di potenza. Oltre ad aver lavorato sulla riduzione del rumore, gli ingegneri Dyson hanno dotato il V8 di una serie di accessori che ne aumentano la versatilità. L’aspirapolvere può infatti pulire la casa dal pavimento al soffitto, senza

tralasciare le superfici dei mobili (anche le più elevate), gli imbottiti e gli interni dell’automobile. Il sistema multiciclonico (Cicloni 2 Tier Radial) assicura la massima separazione della polvere dall’aria rimessa in circolo (fino al 95%), in favore di interventi di manutenzione sempre più distanti nel tempo e dei consumatori allergici che respireranno aria pulita anche durante le pulizie. La disposizione del motore in corrispondenza dell’impugnatura rende pratico il V8 che può essere utilizzato senza fatica anche dalle donne. Lo svuotamento del cassetto della polvere avviene in un attimo. Nulla in meno dal punto di vista dell’efficienza offre il nuovo aspirapolvere Dyson a traino, ma con cavo, Cinetic Big Ball. (nelle versioni AnimalPro 2 e Multi Floor 2). Il nome un po’ bizzarro fa riferimento alla forma del corpo motore e alla facilità con cui

Silenzioso e potente l’aspirapolvere a traino Cinetic Big Ball di Hoover. La sua spazzola pneumatica si adatta a ogni tipo di pavimento.

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IFA 2017: è tempo di Home Appliance

Karcher Vc 3 Karcher, azienda nota per le idropulitrici ad alta pressione, annovera nel suo catalogo anche prodotti per l’uso domestico come aspirapolvere portatili e a traino, con e senza sacchetto. I portatili della serie V5 sono per esempio perfetti per le piccole abitazioni dove lo spazio è ridotto e si prestano a pulire sia le superfici dure, sia gli imbottiti. Con il tubo telescopico possono inoltre raggiungere il pavimento. Gli aspiratori a traino offrono più potenza e una più alta versatilità d’uso. Karcher offre due modelli dotati di sacchetto, il VC 2 e il VC 6 (con potenza aspirante di 600 e 700 watt), e uno senza sacco, il VC 3, quindi basato sulla tecnologia multi-ciclonica. Questo in particolare si presenta come la soluzione ideale per gli allergici. Il cassetto di raccolta dello sporco da 0,9 litri, una volta pieno, si svuota infatti facilmente e in pochi attimi, senza che l’utente entri in contatto con la polvere. Il filtro Hepa invece, trattenendo anche le polveri più sottili, restituisce all’ambiente soltanto aria pulita. Durante le

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Focus Ped

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FA 2017 ci ha fatto capire che è giunta l’era dell’innovazione intelligente, quella che ha un autentico impatto sui bisogni delle persone e che è progettata per rendere più facile la vita di tutti i giorni. Un’innovazione non più destinata solo a pochi ma finalmente disponibile per tutti. TV ultrasottili; componenti Hi-Fi caratterizzati da un’alta qualità; videocamere a 360°; elettrodomestici smart che integrano controlli vocali; mondi in miniatura realizzati con stampanti 3D e gadget come i braccialetti sportivi o gli smart watch che aiutano a mantenersi in forma e a restare sani: ecco alcuni degli ultimi trend tecnologici che abbiamo visto a questa edizione di IFA. Le Home Ap-

pliance coprono una gamma di dispositivi sempre più vasta dimostrandosi uno degli elementi trainanti dell’innovazione tecnologica in questo momento. Le funzionalità degli elettrodomestici connessi sono sempre più orientate a contenere i consumi e ad offrire soluzioni semplici e che facciano risparmiare tempo. In cucina la tendenza è quella di offrire un cibo più sano utilizzando ingredienti più freschi e meglio conservati. Oltre alle elevate qualità tecnologiche abbiamo notato un rinnovato interesse verso un attento design e l’utilizzo di materiali di alta qualità. Questa edizione di IFA ha mostrato forse poche novità con “effetto WOW” ma tanta innovazione nei

Eventi

prodotti di utilizzo quotidiano. Alcuni quasi “esoterici”, come il forno Miele in grado di riscaldare un panetto di burro dentro una scatola di ghiaccio e che capisce da solo quando gli alimenti sono cotti, o altri destinati a semplificare i gesti quotidiani come la scopa a vapore Polti senza fili. E se Samsung dimezza i tempi di lavaggio la propria lavatrice, Bianca proposta da Candy comunica con i consumatori attraverso il sistema di riconoscimento vocale Alexa di Amazon. Rimanendo sempre nell’ambito della lotta contro le macchie Electrolux ha presentato una “penna a ultrasuoni” che se applicata su una macchia con il tessuto bagnato, disgrega lo sporco staccando-

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3 domande, 5 assiomi e un volantino

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ualunque formato si decida di utilizzare (cartaceo, web, app), il volantino rappresenta uno strumento estremamente utile per comunicare con i propri potenziali clienti. Come ogni forma di comunicazione, tuttavia, per essere efficace è necessario che rispetti alcune regole fondamentali, che possiamo sintetizzare in poche fondamentali domande:

di Federico Cociancich

si trasporta da una stanza all’altra: facendolo rotolare, appunto, come una palla. I 35 cicloni d’aria che si generano al suo interno ne fanno, stando a quanto afferma l’azienda, l’unico aspirapolvere senza filtri da lavare o sostituire e senza sacchetto. Anche in questo caso, il personale Dyson è riuscito a ridurre la rumorosità del 25% rispetto alla media senza compromettere la potenza aspirante. La spazzola pneumatica si adatta al tipo di pavimento da pulire (piastrelle, parquet, tappeti e così via).

A cura della Dott.ssa simona leone Psicologa e psicoterapeuta sistemico-relazionale e formatore aziendale

1) A chi? 2) Cosa? 3) Come?

A chi? Scegliere con precisione il proprio target, cambierà le scelte comunicative in modo sostanziale. Se, infatti, decideremo di rivolgerci a clienti che ci stanno già cercando privilegeremo una comunicazione “per” il cliente, fornendo informazioni sul punto vendita, sui prodotti e su eventuali sconti e promozioni, rivolgendoci direttamente, e forse unicamente, a potenziali clienti che, (già) consapevoli del bisogno, cercano una risposta in grado di soddisfarlo. Se, al contrario, sceglierò una modalità di comunicazione “verso”, sarò io stesso a creare il bisogno in chi non sa (ancora) di averlo. Con questa modalità comunicativa, il volantino verrà utilizzato per dare informazioni al cliente, tali da indirizzarlo verso risposte che io posso dare. Posso in questo caso utilizzare domande che suscitino il desiderio di saperne di più su una determinata questione, del tipo, ad esempio “Occhi affaticati? Troppe ore davanti al pc? Vieni a scoprire le nuove tecnologie che proteggono la tua vista”. Oppure per dare brevi informazioni tecniche: “Dalle innovazioni tecnologiche più recenti, i nuovi monitor che proteggono la vista. Vieni a scoprirli nel nostro punto vendita”.

uasi un secolo di storia. Correva difatti l’anno 1923 quando i fratelli Siegmund e David Loewe, fondarono a Berlino la Radiofrequenz GmbH, piccola società specializzata nella produzione di radio, televisori e materiale hi-fi. Ne sono passati di anni da quel fatidico giorno, uno dei tanti da annotare all’interno del “grande libro della storia dell’elettronica di consumo”, ma poco o nulla forse è cambiato. Almeno nella filosofia e nel modus operandi che in un certo senso ancora regna intorno al noto marchio tedesco. Loewe non ha certo bisogno di presentazioni, e non solo per la sua

contava circa 700 punti vendita in tutta Italia e Loewe Italiana era a tutti gli effetti una filiale della casa madre tedesca, la Loewe AG, quotata in Borsa a Francoforte. Negli anni si è però arrivati a una crisi che è sfociata nel 2013 con la chiusura e l’uscita dalla Borsa”, spiega Giuseppe Pellegrino, Amministratore Delegato di Loewe Italiana. “Dal 1° aprile 2014 tutti gli asset e le filiali sono stati acquisiti da un fondo di Monaco di Baviera, Stargate Capital, che ha costituito la nuova Loewe Technologies GmbH. Da allora l’azienda sta crescendo di anno in anno, con incrementi a doppia cifra”.

Non c’è “smart” senza router Il router è a tutti gli effetti il “cuore pulsante” della casa connessa; ed è da lì che bisogna iniziare per rendere intelligente la propria abitazione di Alberto Falchi

egli ultimi anni le nostre case si sono riempite di oggetti smart di ogni tipo: videocamere di sorveglianza, termostati intelligenti, lampadine controllabili via Internet, sensori di presenza. Un’infinità di aggeggi che parlano fra loro attraverso il wi-fi casalingo, lo stesso che usiamo per collegare tablet, smartphone e computer. Il router è diventato il centro nevralgico di ogni appartamento e se sino a pochi anni fa ci si poteva accontentare del modello dato in comodato d’uso dal gestore telefonico oggi è spesso necessario puntare su un modello migliore, capace di sopportare il crescente numero di apparecchi connessi.

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034/ smarth Giuseppe Pellegrino, Amministratore Delegato di Loewe Italiana

archiviate definitivamente le traversie societarie, lo storico marchio tedesco si ripropone sul mercato italiano con i suoi valori di sempre storia centenaria o per i suoi iconici prodotti, ma anche e soprattutto per il valore intrinseco del brand che si affianca ad altri “mostri sacri” del lifestyle e di altri settori, come ad esempio Montblanc con cui l’azienda ha avviato recentemente un importante progetto di co-marketing. “In passato la nostra distribuzione

032/ aziende

“Attualmente in Italia possiamo contare su una distribuzione composta da circa 400 punti vendita”, continua Pellegrino, illustrando come la politica distributiva del Gruppo non è assolutamente quella di fare selezioni di sorta, ma anzi, quella di cercare di lavorare con tutti gli attori presenti sul mercato, cercando di collaborare in modo

stro è infatti un brand che deve essere valutato in modo approfondito, a seconda di numerose variabili come ad esempio l’ambito territoriale di riferimento, il tipo di organizzazione adottata, ecc”.

reciproco nell’individuazione del giusto modello di business. “Non abbiamo nessun tipo di preclusione e lavoriamo con tutti gli operatori della distribuzione specializzata, ossia con i ‘traditional’ o ‘small indipendent’, ma anche con le insegne presenti in tutta Italia”, precisa infatti Pellegrino. “La nostra politica non è tanto quella di selezionare, ma piuttosto ‘di selezionarci’ e cioè di scegliere insieme ai partner interessati al nostro marchio se avviare o meno una collaborazione. Il no-

Aziende

Soluzioni di entertainment, non solo prodotti Molte sono le caratteristiche che hanno contribuito in tutti questi anni alla sua notorietà, tra cui spiccano non solo la qualità e il design dei prodotti - tutti rigorosamente “Made in Germany” -, nonché la loro durata nel tempo, ma anche e soprattutto la competenza dell’azienda nell’offrire soluzioni davvero complete, e su misura del cliente finale.

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Per quanto i router possano sembrare l’uno uguale all’altro, le differenze fra i vari modelli diventano più evidenti quando si ha la necessità di coprire con un segnale wi-fi l’intero appartamento. I modelli più economici faticano a raggiungere gli angoli più remoti e possono essere messi in crisi quando in troppi accedono contemporaneamente alla rete domestica, rallentando in maniera esasperante le prestazioni. Questo non significa che sia sempre necessario puntare al top di gamma: i router più evoluti possono costare più di un buono smartphone e sono assortiti di una serie di funzioni che interessano solo gli utenti più smaliziati, come ad esempio la possibilità di operare da centralini telefonici. Per orientarsi nella scelta del modello più adatto alle proprie esigenze la prima cosa da fare è capire cosa significhino le varie sigle, in particolare quel “numero” che viene strillato su ogni confezione. Se ci

facciamo caso da un po’ di tempo a questa parte per differenziare un modello dall’altro i produttori indicano valori come AC750, AC1200, AC2700 e via simili che suggeriscono la velocità massima alla quale possono trasmettere i dati. Non bisogna però farsi ingannare e non sempre un modello AC2700 offre prestazioni migliori rispetto a un comune AC750. Ci stanno imbrogliando? No, ma l’indicazione della velocità massima può essere fuorviante perché non rappresenta la velocità che potremmo ottenere dal nostro smartphone o computer ma la banda passante garantita a tutti i dispositivi connessi. Questo perché il protocollo wireless 802.11ac consente una trasmissione di dati alla velocità massima di 433 Mbit al secondo su ogni canale. Questo, fondamentalmente, è il massimo ottenibile su ogni singolo dispositivo in condizioni ideali. La differenza fra un AC750 e un AC5400 si nota quando molti dispositivi sono collegati contemporaneamente: ciascuno di essi può, in linea teorica, sfruttare l’intera banda a sua disposizione senza doverla condividere con gli altri. Quando in casa iniziano a esserci più computer, smartphone e videocamere la velocità complessiva inizia a essere importante dato che a ciascun dispositivo, o gruppo di dispositivi, può essere associata una frequenza dedicata in modo che non si disturbino a vicenda. Chi vive da solo in casa difficilmente saturerà la banda dei modelli più evoluti mentre chi vive in famiglie numerose, nelle quali ciascuno dei membri usa avidamente smartphone, tablet e smart TV, non incapperà in rallentamenti se investe sui prodotti di fascia alta. Ricordiamoci però che le velocità

massime rimarranno sempre sulla carta. Si tratta di valori teorici ottenibili solo in condizioni ideali: basta una piccola interferenza e qualche metro di distanza per vedere le prestazioni decadere. Le pareti poi, anche se sottili, attenuano notevolmente il segnale, soprattutto nella banda dei 5 GHz, quella che garantisce la velocità massima. Il segnale a 2.4 Ghz, pur offrendo connessioni più lente, ha però il vantaggio di assicurare una maggiore portata, estendendosi negli angoli più remoti dell’appartamento. Fortunatamente, non dobbiamo scegliere di volta in volta: i moderni smarpthone sono in grado di adattarsi automaticamente e selezionare di volta in volta la frequenza più adatta a seconda delle condizioni operative.

D-LINK Il catalogo di router D-Link è tanto vasto che può confondere i meno esperti. Fra i tanti modelli quello che spicca in quanto a prestazioni e funzionalità è il DIR-895L, un piccolo gioiello dotato di ben 8 antenne wi-fi che, unite alla tecnologia Beamforming, permettono di estendere notevolmente la copertura del segnale, per lo meno rispetto a quanto ottenibile coi modelli meno evoluti, e di trasferire dati a una velocità massima di 5.300 Mbps. Con 8 antenne separate potremmo - per esempio - dedicare un canale wi-fi alle sole videocamere di sorveglianza che non andranno così a interferire col wi-fi della smart Tv o quello della PlayStation 4, liberi di gestire streaming in alta definizione senza dover condividere la propria banda con altri dispositivi. l software di gestione è allo stesso tempo potente e facile da usare, anche se solo i più smanettoni si metteranno a sfruttare a pieno le tante opzioni. Come prevedibile da un modello

Smart Home

di fascia alta il prezzo non è popolare e sfiora i 350 euro di listino. Il modello Dir-885L è praticamente identico ma si limita a 3.150 Mbps di velocità massima ed è dotato di “solo” 4 antenne: a meno di esigenze molto particolari, all’atto pratico è praticamente indistinguibile dal fratello maggiore, pur costando 100 euro in meno.

NetGear Fra le tante proposte di Netgear in ambito di router sono due le proposte che colpiscono l’attenzione. Il router D8500 Nighthawk è dedicati a chi pretende il massimo delle prestazioni: si tratta di un AC5300 e, come il DIR895L di D-Link, vanta ben 8 antenne. Ciò che lo distingue è la presenza di ben 7 porte gigabit ethernet che potranno tornare utili a chi ha ancora la necessità di collegare alcuni dispositivi tramite il buon vecchio cavo. Al di là dei videogiocatori più accaniti, però, pochi ne sentiranno l’esigenza. Anche chi non teme di investire migliaia di euro nei componenti del computer però potrebbe trasalire per il prezzo: 500 euro sono effettivamente una cifra notevole per un router, anche se giustificata dalla tecnologica che vi è integrata. Se il Nigthhawk si presta a diventare il sogno di chi non vuole scendere a compromessi con le prestazioni, il sistema Orbi - sempre di Netgear - potrebbe facilmente diventare il punto di riferimento di chi vive in appartamenti enormi, anche di più piani. La velocità massima è inferiore a quanto ottenibile coi top di gamma, le antenne sono solamente 4 ma il segnale può coprire un appartamento di ben 350 metri quadrati, grazie al ripetitore. Orbi è infatti composto da due unità, una è il router vero e proprio e l’altra un ripetitore: la configurazione è semplicissi-

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Che cosa? Una volta fissato il target, sarà importante stabilire quale tipo di informazione voglio fargli arrivare. Offerte, novità dal mercato, servizi, competenze, know-how e tutto ciò che può rendermi interessante per il pubblico, possono entrare nel volantino. Più si differenziano le tipologie di informazioni, più vasto sarà il pubblico a cui il volantino potrà arrivare. Attenzione, però: troppe informazioni di tipo diverso nello stesso volantino, confondono il cliente.

Come? La comunicazione è un mezzo potentissimo. Attraverso di essa noi creiamo la realtà e la condividiamo con gli altri. Per essere realmente efficace e raggiungere gli scopi fissati, quando comunico devo attenermi ad alcuni principi essenziali. Paul Watzlawick e il gruppo di ricerca del Mental Research Institute di Palo Alto li hanno riassunti in 5 assiomi fondamentali.

Psicology

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scenari

044/ eventi

f o t o G R a f I a

nikon compie 100 anni Il brand giapponese compie un secolo di vita e celebra insieme all’azienda torinese un successo da “record”

Gamescom 2017: un successo annunciato

Loewe: qualità e design senza tempo

06

Cover Story

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Gli elettrodomestici intelligenti sono stati i veri protagonisti di questa edizione di IFA. Tanti produttori e tanti prodotti, non solo smart per motivi di marketing ma con soluzioni nuove e innovative.

Quando l’aspirazione diventa scienza di Dino del Vescovo

018/ social

rmai sono diventati una presenza fissa in quasi tutti gli store del canale consumer electronics, capaci di attirare a sé non solo bambini e adolescenti, ma un pubblico variegato di tutte le età. Sono i droni e gli hoverboard, nuovi dispositivi che vanno ad ampliare ulteriormente la già ricca lista dei nuovi oggetti del desiderio. I modelli in commercio nel nostro Paese non sono numerosi se confrontati a quelli disponibili nel resto d’Europa, ma i pochi produttori presenti in Italia ci tengono a sottolineare che “il drone dovrebbe essere a disposizione del consumatore occasionale tanto quanto dell’esperto”. Ma quali sono le attuali dimensioni del mercato dei droni? Neanche a dirlo: il modello più venduto è sicuramente il drone aereo, che sopravanza – e di molto - le altre due tipologie terrestre e acquatico. Basti solo pensare che nel 2016 su 100 droni venduti il 78,5 erano aerei, seguiti dai terresti con l’8,3 e dagli acquatici con lo 0,3%. L’ulteriore categoria degli universali si è invece ritagliata una buona fetta di mercato con il 13%, anche se sono ancora modelli poco riconosciuti dal grande pubblico. Anche nell’anno in corso è abbastanza evidente che il mercato è saldamente in mano ai droni aerei: le vendite attuali, difatti, sono composte essenzialmente dal 92,3% di droni aerei, il 6% terrestri, lo 0,4% acquatici e lo 0,2% di universali. E per quanto riguarda il mercato a valore? Assolutamente inaspettato. Nel 2016 sono stati venduti infatti 2,152 milioni di droni in tutto il mondo, di cui 2 milioni ad uso personale, e il restante per utilizzi professionali, per un valore totale di circa 4,5 miliardi di dollari. Secondo Gartner a fine 2017 il mercato dei droni potrebbe superare la considerevole quota di 6 miliardi di dollari, in crescita del 34%, fino a raggiungere quota 11,2 miliardi nel 2020. Il tutto senza ovviamente contare il fiorente mercato dei droni per uso professionale che dimostra delle potenzialità davvero interessanti, soprattutto in virtù dei numerosi impieghi a cui possono essere dedicati.

012/ news

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IFA torna a “cinguettare”

10:05:20

dd 1

Maggiore personalizzazione del servizio e dei layout dei punti vendita, corrono paralleli alla digitalizzazione e all’omnicanalità

Trade Marketing

story

ERTINA.in

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PUBBLICIT

divenuti ormai una presenza fissa all’interno degli store di elettronica, iniziano ora a far registrare risultati di vendita davvero interessanti

010/ scelti

estici

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È tempo di riflettere

direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: lucia moradei - Milano (eigraph@tin.it) stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69

numero

57dal

Anno

ttr ed ele umo

Alla manifestazione tedesca tante conferme e sorprese, tutte Indie

al 22 al 26 agosto Colonia si è riconfermata la capitale mondiale del videogioco, riuscendo a mettere in mostra i “pezzi da 90” dei principali publisher. Una fiera che si conferma sempre più importante a livello di mercato, e non solo per gli oltre 350mila visitatori giunti da ben 106 diversi Paesi o per i 201mila mq di spazio espositivo affollati da 919 aziende, ma anche e soprattutto per la presenza di numerose personalità, tra cui la Cancelliera Angela Merkel. A parte qualche publisher, protagonista in fiera con più titoli, la maggior parte delle aziende partecipanti ha però preferito optare per il classico “pochi ma buoni”, specialmente in vista del Natale che,

come ogni anno, sarà il vero giudice inflessibile del mercato, valutando le vendite reali in modo analitico e approfondito, e senza il rischio di favoritismi di sorta. Appuntamento adesso dal 21 al 25 agosto del prossimo anno, sempre a Colonia, con ancora tante e tante sorprese.

Le novità Microsoft ha mostrato “Forza Motorsport 7”, “Crackdown 3”, “Sea of Thieves” e “State of Decay 2”, titoli già mostrati all’E3 che con la loro presenza a Colonia hanno enfatizzato quanto Xbox One punti su di loro. In dirittura d’arrivo anche “Cuphead” che, dopo mesi di attesa, dovrebbe vedere la luce a

fine settembre. Tempo di motori anche per Sony che finalmente ha pronto il suo tanto atteso “Gran Turismo Sport”, che insieme a “Forza Motorsport 7” di Microsoft scalderà motori e console nei mesi a venire. Subito in scia “Uncharted: L’Eredità Perduta” (già nei negozi all’uscita di questo articolo, ndr) e “Detroit: Become Human” che verrà preceduto da una ricca demo giocabile. Nintendo ha organizzato qualche live session per “Super Mario Odissey”, supertitolo che vedrà la luce a novembre, mentre per “Xenoblade Chronicles 2” l’unica cosa che manca è la data di uscita. Del resto la grande N ha detto tutto quello che c’era da dire durante il Nintendo Direct dell’E3 dove Ma-

Eventi

i

050/ scenar

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pronta a condividere il suo stesso spirito l 25 luglio 2017 Nikon ha compiuto 100 innovativo e la sua stessa passione. Il anni. Un secolo di tecnologie uniche nostro Gruppo si occupa di fotografia da di precisione e ottica, in particolare al oltre 50 anni. Nel 1991 si è concretizzata servizio della fotografia, protagonista l’idea di assumere la distribuzione del indiscussa del XX secolo come narratrice di brand Nikon, per il quale era necessario emozioni e avvenimenti. Nikon è diventata, creare una struttura completamente nel corso di un secolo di vita, una icona dedicata: è nata così Nital. Nel corso di che, come molte altre icone centenarie, questi 20 anni abbiamo assistito a tanti continua a fare storia anche oggi. cambiamenti, primo fra tutti il passaggio Non siamo infatti di fronte a un marchio dalla fotografia analogica a quella vetusto e appannaggio di pochi, romantici digitale. La fotografia è fotografi, ma un nome diventata ‘imaging’ e ha che guarda al domani con notevolmente ampliato passione, competenza, il parere di aldo Winkler, le sue applicazioni e il conoscenza delle ultime ceO di nital s.p.a. pubblico di riferimento. tecnologie imaging e mostra orgoglioso Il passo successivo è ottiche e pronto a tuffarsi l’ultimo premio ottenuto stato l’ingresso nella nel suo prossimo secolo di dal suo team: il Guinness grande distribuzione. Gli vita con impeto, coraggio, World Record Certificate interlocutori di Nital non consapevolezza, affidabilità per la fotocamera umana appartenevano solo più e creatività. Da oltre 25 più grande al mondo, al mercato fotografico, anni Nikon è, in Italia, e per composta da 1.450 ma a un target di utenti questo, per festeggiare persone. decisamente più ampio. questo avvenimento così Nital ha sempre cercato di importante abbiamo proporsi e, soprattutto, di deciso di fare un record essere una realtà dinamica, del mondo. Il 17 giugno veloce, preparata, al passo con le scorso, infatti, per celebrare il centenario evoluzioni tecnologiche e sufficientemente di Nikon, abbiamo realizzato presso la innovativa da essere considerata un buon Palazzina di Caccia di Stupinigi, la più partner commerciale. Inoltre, abbiamo grande macchina fotografica umana al sempre dedicato grande attenzione alle mondo aggiudicandoci un Guinness World attività di marketing e comunicazione. Record. La nostra strategia commerciale, infine, La scelta di affidare la distribuzione di viene studiata ’su misura’ per ogni partner, Nikon a Nital va ricercata nella necessità a testimonianza di quanto riteniamo il dell’azienda giapponese di avere al suo rapporto di collaborazione che instauriamo fianco, in un mercato promettente come bilaterale e non univoco”. quello italiano, una realtà dinamica e

Scenari

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story 006/ cover

Candy Group: un rilancio in chiave 4.0 Il piano strategico deciso nei mesi scorsi dal management del Gruppo sta contribuendo ad alimentare la crescita già intrapresa ormai da un paio d’anni: E a trainare il tutto: l’innovazione tecnologica e la vicinanza al consumatore


numeri e i fatti parlano chiaro: Candy Group sembra aver proprio sottoscritto un autentico “patto di alleanza” con il futuro. Un futuro dai risvolti sicuramente positivi, e non solo in termini di contenuti tecnologici, ma anche e soprattutto in termini di vera e propria crescita industriale, con tanto di ricavi e strategie proiettati verso un rilancio assai duraturo nel tempo. Nel maggio scorso, difatti, proprio dalle voci dell’Amministratore Delegato Beppe Fumagalli, si era appreso come il Gruppo brianzolo avesse chiuso il 2016 facendo registrare un bilancio da record di oltre il miliardo di euro di ricavi, con una crescita a doppia cifra anno su anno, e un incremento di ben il 20% della propria quota di mercato. Una crescita che, confermando proprio le stime fatte a maggio, è continuata anche in questi mesi del 2017 e che a fine anno dovrebbe portare a un ulteriore incremento di fatturato di circa il 10%. Il piano industriale deciso dal management del Gruppo si era difatti prefissato importanti traguardi, tutti finalizzati a rilanciare l’innovazione e la crescita, e allo scopo di raggiungere un fatturato consolidato di 2 miliardi di euro nei prossimi cinque anni. “Il nostro piano industriale, che dovrebbe portare al raddoppio del fatturato alla fine del 2019, sta procedendo in modo spedito e viene confermata la crescita di fatturato del 10% per l’anno in corso”, sottolinea Beppe Fumagalli a distanza di quattro mesi da quell’annuncio. “L’obiettivo è quello di tornare a essere in modo stabile la marca numero uno nel mercato del la-

Il nostro piano industriale, che dovrebbe portare al raddoppio del fatturato alla fine del 2019, sta procedendo in modo spedito e viene confermata la crescita di fatturato del 10% per l’anno in corso

vaggio”, continua Beppe Fumagalli, precisando che “in realtà, negli ultimi 12 mesi la leadership è già stata più volte conquistata, anche se in modo del tutto discontinuo”. “Nel 2018 prevediamo quindi un’ulteriore crescita a doppia cifra, soprattutto a carico dei mercati Italia, Regno Unito, Russia e Francia”, spiega ancora Beppe Fumagalli, che sottolinea come il focus dell’azienda prevederà anche una maggiore concentrazione anche nei settori del freddo, del piccolo elettrodomestico e, in particolar modo, del built-in, dove “si punterà a un riposizionamento della marca rispetto al ritardo accumulato verso il mercato”. Dalle parole dello stesso Fumagalli, difatti, si apprende che gli obiettivi sono quelli di poter arrivare a una quota nel settore dell’incasso di circa il 20%, e di portare il peso del settore ped dall’attuale 13% al 25% dell’intero giro d’affari del Gruppo, concentrandosi in particolar modo sui segmenti dell’aspirazione e della stiratura.

Beppe Fumagalli, Amministratore Delegato di Candy Group

Una strategia, quella riportata dal CEO di Candy Group che trova conferma anche nell’importante accordo di collaborazione stipulato con Meiling Company e dei più recenti cambi di poltrona avvenuti all’interno dell’azienda, con la nomina di Semmy Levit a nuovo Chief Commercial Officer e Responsabile Russia e Medio Oriente. Di particolare importanza strategica l’accordo raggiunto con Meiling, con il duplice obiettivo di rafforzare la posizione nel mercato delle lavatrici, grazie alla vendita in Cina di 4 milioni di unità nei prossimi tre anni, e di avviare una collaborazione assolutamente determinante nel campo della refrigerazione in Europa. Sempre tenendo fede a quelli che

erano stati gli impegni presi nel maggio scorso (43 milioni di euro investiti nel 2017 con un incremento previsto del 50% nei prossimi due anni, ndr), Beppe Fumagalli svela infine che il Gruppo sta tornando da protagonista anche sul fronte del marketing e della comunicazione, con un’importante campagna televisiva sulle principali emittenti nazionali: uno spot, al via per la seconda metà di ottobre, sarà dedicato ai prodotti a marchio Hoover, e uno spot, al via per la fine sempre del mese di ottobre, sarà invece dedicato alla nuova lavatrice Candy Bianca.

007/ cover

story


Oltre l’innovazione

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story

“La nostra volontà è quella di posizionare Candy come un’azienda altamente innovativa verso il core del mercato”, spiega Beppe Fumagalli, facendo riferimento alle più recenti novità presentate nell’ultimo periodo, e in particolare durante l’edizione 2017 dell’IFA di Berlino. “L’IFA di quest’anno è stato per noi un appuntamento davvero importante, con cui abbiamo potuto comunicare al mercato la nostra vision e le nostre reali capacità di azienda altamente innovativa”. Il Gruppo si è infatti presentato all’importante evento tedesco con una soluzione espositiva, interamente all’insegna della tecnologia e dell’innovazione, di ben 1.000 mq di superficie, in cui in modo del tutto futuristico e futuribile è riuscita a trasmettere ai visitatori ciò che di meglio è scaturito dai suoi laboratori di Ricerca e Sviluppo, nonché il suo particolare impegno e specializzazione nei settori della connectivity e del wellbeing. La natura di brand first mover, soprattutto nella connettività, è infatti sotto gli occhi di tutti, testimoniata non solo dal nuovo pay off di Hoover “Born Innovative” proposto proprio durante la kermesse berlinese, ma anche dall’assegnazione di un bando per l’Industry 4.0 finanziato dalla Regione Lombardia. Proprio da questa nuova natura del Gruppo, nascono i più recenti prodotti che, continuando un percorso davvero rivoluzionario iniziato qualche anno fa con il grande progetto simply-Fi, ha portato al lancio di prodotti top come il forno Watch&Touch e la lavatrice Bianca. “Mentre per il forno abbiamo optato per una distribuzione particolarmente selettiva, vista la particolarità del prodotto, per Bianca puntiamo decisi su una distribuzione molto elevata e il più capillare possibile”, spiega Beppe Fumagalli, preannunciando quindi un focus maggiore su questo particolare prodotto, destinato in un certo senso a divenire il vero e proprio flagship dell’azienda. Il forno Candy Watch&Touch rappresenta forse la massima espressione dell’innovazione tecnologica raggiunta da Candy nel settore della

connettività. L’intera porta del forno ha infatti la capacità di diventare un vero e proprio quadro di comando, grazie a uno schermo 100% full touch da 19” con un’interfaccia user-friendly, che permette di comandare, controllare e supervisionare lo stato di cottura in ogni suo singolo step. La telecamera integrata consente poi di monitorare lo stato di cottura del piatto senza dover aprire la porta, direttamente sullo schermo del forno o più comodamente dal proprio smartphone o tablet. Grazie poi alle video-ricette che scorrono sulla porta del forno, l’utente ha la possibilità di seguire in diretta tutte le fasi della preparazione del proprio menù fino alla cottura completa: la sezione Cotture Suggerite contiene più di 70 programmi che suggeriscono la migliore combinazione di opzioni per cucinare il piatto prescelto. Inoltre, nella sezione Programmi Personali è possibile creare la propria libreria contenente i programmi di cottura personali e preferiti. Bianca è invece una lavatrice di


ultimissima generazione intuitiva e intelligente, capace di dialogare con i consumatori attraverso lo smartphone: grazie alla funzione “Talking Bianca”, difatti, il dispositivo è in grado di capire le singole esigenze, aiutare l’utente nella scelta del programma più adatto, memorizzare le sue abitudini e fornire consigli preziosi per il lavaggio. Non solo. Bianca è anche in grado di informare tempestivamente sul suo stato di manutenzione e la sua interfaccia Smart Ring, con un unico display circolare touch dal quale poter attivare e combinare con un solo tocco tutti i principali programmi e opzioni, dona poi quell’ergonomia e facilità d’uso necessarie per una user experience all’altezza delle aspettative dell’utente 2.0. Grazie poi alle due tecnologie Mix Power Jet Plus e Zoom, sono anche garantite efficacia nel lavaggio e rapidità di esecuzione. Per quanto riguarda infine il brand Hoover, l’azienda ha lanciato a IFA la scopa ricaricabile multifunzione Rhapsody, do-

tata dell’esclusiva Hspin-Core Technology che vede il sistema di separazione ruotare su se stesso. La rotazione genera un flusso di aria aggiuntivo che permette un’accurata separazione delle particelle e spinge polvere, detriti e capelli sul fondo del contenitore, lasciando il sistema di separazione pulito. Questo permette di svuotare il contenitore in maniera semplice, senza entrare in contatto con la polvere e lo sporco aspirato. E non finisce qui. Con un semplice gesto Rhapsody si trasforma in un comodo aspirapolvere portatile e, grazie ai molteplici accessori in dotazione, permette di pulire accuratamente tutti i tipi di pavimento o superfici, e raccogliere anche i peli più sottili di eventuali animali domestici presenti in casa. Il livello di carica della batteria è sempre sotto controllo e ben visibile sul display a 4 LED. Inoltre, grazie alla pratica leva posta sotto il bottone di accensione, è possibile attivare la modalità continua, per una aspirazione senza interruzioni.

Bianca non è solo un elettrodomestico intelligente, capace di dialogare con l’utente, ma un dispositivo di ultimissima generazione che può vantare le più recenti e moderne piattaforme tecnologiche disponibili sul mercato. Grazie ad esempio a Zoom, Bianca è in grado di lavare ogni tipo di tessuto, con ogni programma, in meno di un’ora di tempo, sempre con i migliori risultati e rigorosamente in Classe A. Grazie all’interfaccia Smart Ring, invece è possibile combinare gli 8 programmi e le 4 opzioni più utilizzati in modo da ottenere un’ampia gamma di possibilità, per un totale di più di ben 700 combinazioni. La speciale inclinazione di 11° dello Smart Ring permette poi di interagire con la lavabiancheria senza doversi piegare, mentre la grandezza dell’oblò rende più facile la fase di caricamento.

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story


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per voi

MSI GE63VR Raider

Fujifilm X-E3

L’ultimo nato in casa MSI è un laptop VR ready caratterizzato da un design accattivante. Tra i suoi fiori all’occhiello un display LCD da 15,6” Anti-Glare Full HD con refresh rate di 120 Hz, tempo di risposta di 3 msec e copertura dello spazio colore NTSC del 94%, in grado di assicurare i più elevati livelli di realismo anche nelle fasi di gioco più veloci e concitate. GE63 VR RAIDER è dotato di Cooler Boost 5, il nuovo sistema di dissipazione del calore con 7 heatpipe e due ventole a 29 pale Whirlwind Blade, che consente di mantenere la temperatura sempre ai livelli ottimali, convogliando l’aria calda all’esterno attraverso quattro ampie feritoie.

La nuova Fujifilm X-E3 è ultra-compatta e impiega il processore d’immagine X-Processor Pro che consente, sia nella fotografia sia nei video 4K, la migliore riproduzione colore della sua categoria. X-E3 vanta anche il sensore APS-C X-Trans CMOS III da 24,3 Mpixel e il processore d’immagine X-Processor Pro. X-E3, ed è il primo modello della Serie X dotato di comunicazione wireless Bluetooth a basso consumo. Il monitor LCD, posto sul retro della fotocamera, utilizza un pannello touchscreen capacitivo che supporta le convenzionali operazioni “Touch Shot”, “Touch AF” e “Focus Area Selection”. X-E3 registra video in Full HD e 4K utilizzando la famosa modalità di simulazione pellicola “Film Simulation”. È possibile registrare l’audio da un microfono esterno tramite l’ingresso MIC e riprodurre i filmati su un monitor esterno.

Vileda Steam

Vileda Steam è un prodotto unico che pulisce in profondità e igienizza i pavimenti sfruttando la forza disinfettante del vapore unita alle prestazioni dello speciale panno in microfibra di Vileda. Grazie all’apposita manopola posta sul manico, è possibile regolare la quantità di vapore erogato permettendo l’uso su ogni tipo di superficie, anche sul parquet. La testa triangolare raggiunge perfettamente gli angoli e i punti più difficili della casa mentre lo speciale accessorio in dotazione permette di rinfrescare e pulire anche tappeti e moquette. Dopo aver riempito il serbatoio con l’acqua, utilizzando il misurino che si trova all’interno della confezione, basta collegare il filo a una presa elettrica e premere il bottone on/off posto sul retro del manico. In soli 15 secondi, la spia luminosa diventa verde e la scopa inizia a generale vapore ed è pronta all’uso.

Nikon D850

La nuova reflex digitale Nikon D850 offer un sensore in pieno formato FX ad altissima risoluzione da 45,7 Mpixel realizzato con la tecnologia di microlenti “gapless on-chip”. La velocità di scatto di 7 fps può salire fino a 9 fps adottando il multi power battery pack MB-D18 opzionale. È possibile registrare filmati a pieno formato in 4K privi del fattore di ritaglio crop. Le altre nuove funzioni, prevedono l’acquisizione in formato RAW in tre differenti dimensioni: grande, media o piccola; il modo Fotografia silenziosa, che rende possibile una ripresa ultra nitida ad altissima risoluzione e priva del disturbo sonoro/meccanico dell’otturatore; il modo AF Pinpoint, disponibile in Live View, con cui è possibile rendere più accurata e selettiva la messa a fuoco automatica.

Logitech MX Ergo

MX Ergo di Logitech è un mouse wireless con trackball che, rispetto ai prodotti tradizionali, è in grado di ridurre fino al 20 % l’affaticamento muscolare derivante da un utilizzo continuo e frequente del mouse. La possibilità di regolare l’angolazione da 0 a 20° e il design ergonomico aiutano a migliorare la postura e la pronazione del polso, mentre il rivestimento gommato della trackball consente un eccellente grip. È poi possibile regolare e personalizzare anche la velocità e la sensibilità del cursore tramite l’apposito pulsante per una navigazione più precisa e performante, anche grazie alla potente batteria ricaricabile, che assicura fino a 4 mesi di autonomia. MX ERGO è dotato delle tecnologie Logitech EasySwitch e Logitech Flow, con cui è possibile passare da un dispositivo all’altro con un solo gesto della mano.

Nokia 8

Nokia 8 porta sul mercato tre innovazioni assolute per gli smartphone Android, inclusa una collaborazione con ZEISS e l’efficienza di Pure Android. Per la prima volta Nokia dà la possibilità di andare in onda in live streaming su Facebook e YouTube con video in Dual-Sight, che permette di utilizzare contemporaneamente le fotocamere, anteriore e posteriore, per fare foto e video in split-screen. Nokia 8, in più, è anche il primo smartphone dotato di Nokia OZO Audio. Con uno spessore di 4,6 mm ai bordi e di 7,3 mm in media, il corpo monoscocca del Nokia 8 è realizzato da un unico blocco di alluminio serie 6000 lavorato con precisione.


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hirlpool riorganizza la struttura commerciale

Whirlpool Italia ha annunciato la riorganizzazione della struttura commerciale con l’obiettivo di presidiare al meglio la strategia sulle marche e di rafforzare il ruolo di leadership. Il nuovo modello prevede due nuove divisioni, una dedicata al Freestanding e l’altra al Built-In, ognuna delle quali seguirà le attività di tutti i marchi di Whirlpool Italia. A queste due nuove strutture si affianca anche la divisone già esistente dei Piccoli Elettrodomestici di Whirlpool Italia. A guidare la nuova Divisione Vendite Combined BuiltIn, Marcello Potenza, precedentemente Sales Director Built-In KitchenAid, Whirlpool, Ignis, che espanderà la propria responsabilità anche ai marchi Hotpoint e Indesit con la nuova carica di Sales Director Combined Built-in di Whirlpool Italia. A guidare la nuova Divisione Vendite Combined Freestanding, Alberto Di Luzio, precedentemente Sales Director Freestanding di Indesit e Hotpoint, che espanderà la propria responsabilità anche ai marchi Whirlpool e Ignis con la nuova carica di Sales Director Combined Freestanding di Whirlpool Italia . Entrambi riporteranno direttamente a Lorenzo Paolini, AD Whirlpool Italia e VP Whirlpool Emea.

uronics si E rafforza nel Lazio e apre in Puglia

Si rafforza ulteriormente la leadership di Euronics nel Lazio e a Roma, grazie all’acquisizione da parte del Gruppo Nova Euronics di quattro importanti punti vendita ex Trony Edom, tutti situati nella Capitale. I negozi che sono entrati a far parte della rete NovaEuronics di Ponte Milvio, via Tiburtina, Largo di Vigna Stelluti e all’interno del centro commerciale di Cinecittà, saranno oggetto di un importante piano di rilancio. Ha aperto invece i battenti lo scorso giovedì 20 luglio il nuovo store a insegna Euronics di San Severo (Foggia) appartenente al socio Siem Spa. Il nuovo store di oltre 1.500 mq di superficie sorge in via Soccorso 372 e possiede un organico di 40 dipendenti. Servito da un ampio parcheggio serve un bacino di potenziali clienti di oltre 100mila abitanti.

ierfrancesco Costantini nuovo Retail P Account Manager della BU Notebook di MSI MSI ha annunciato la nomina di Pierfrancesco Costantini a Retail Account Manager della BU Notebook. 44 anni, Costantini proviene da una lunga esperienza in ASUS, dov’era entrato nel 2008 in qualità di Technical Marketing & PR per tutte le linee di prodotto e dove ha maturato nel tempo una profonda conoscenza dei mercati IT e del gaming. Prima dell’ingresso in ASUS, Costantini si è occupato per cinque anni dell’assistenza IT per i marchi Mio Technology, NavMan e Gigabyte Communication presso WSC S.p.A., mentre in precedenza era stato responsabile del webmagazine informatico 3D Italia. In MSI Costantini si dovrà occupare del consolidamento del mercato retail.

Unieuro amplia e rinnova la rete vendita

Unieuro amplia e rinnova la propria rete vendita. Mercoledì 20 settembre, Unieuro ha aperto a Roma EUR, presso il centro commerciale Euroma2 in viale dell’Oceano Pacifico 83. Il punto vendita dispone di una superficie di vendita complessiva di 2.700 metri quadrati e rafforza la presenza di Unieuro in città. I clienti romani potranno vivere una shopping experience veramente all’avanguardia, grazie alle nuove tecnologie digitali e alla possibilità di accedere a contenuti multimediali per ricevere all’istante tutte le informazioni necessarie ed effettuare comparazioni tra i prodotti. Giovedì 28 settembre è stata invece la volta del negozio di Novara Veveri di via Carlo Schleifer 8, presso il Parco Commerciale “NOV’aria”: un punto vendita che propone 2.000 metri quadrati dedicati alla migliore tecnologia. Ma settembre è stato anche un mese significativo per riaperture e restyling. In tutta Italia sono complessivamente 35 i punti vendita, tra diretti e affiliati, che hanno riaperto con un layout più bello e in linea con gli standard dell’insegna.

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Candiani succede a Carlo Silvia Purassanta in Microsoft Italia

Silvia Candiani è stata nominata Amministratore Delegato di Microsoft Italia. Succede a Carlo Purassanta, alla guida della filiale dal 1° febbraio 2013, nominato Area Vice President Microsoft Francia. Silvia Candiani ha guidato negli ultimi tre anni la divisione Consumer e Channel per l’area dell’Europa centrale e dell’est, precedentemente nella filiale italiana aveva ricoperto le cariche di Direttore Marketing & Operations e Direttore Divisione Consumer & Online. Silvia Candiani è impegnata nel sostenere la leadership al femminile nelle imprese italiane e ha contribuito alla creazione di ValoreD. Silvia Candiani è inoltre membro del Consiglio di Amministrazione di Cofide, Gruppo De Benedetti SpA. Prima di entrare a far parte di Microsoft, Silvia Candiani ha maturato una lunga esperienza in Vodafone, McKinsey e San Paolo Imi. Ha conseguito una laurea in Economia all’Università Bocconi di Milano e un master in Business Administration presso l’Insead di Fontainebleau.

nuovo Trony a Mestre e a UnLadispoli

Un nuovo punto vendita Trony ha aperto a Mestre: nel nuovo negozio lavorano 9 addetti alla vendita coordinati dal direttore Marco Masciarelli. Con 800 mq di superficie, 2 casse e un parcheggio di 200 posti, il nuovo negozio conta 3.000 referenze circa e un bacino d’utenza stimato di circa 165mila potenziali clienti. Il punto vendita, che rientra nel progetto di sviluppo del socio Vertex s.r.l., è situato all’interno del centro commerciale Interspar ed è facilmente raggiungibile in auto dalla Tangenziale di Mestre A/57. Nel mese di luglio ha invece aperto un nuovo punto vendita MiniTrony a Ladispoli (Roma) affiliato a Eurocom D.LE. S.p.a. Nel nuovo negozio operano 5 addetti alla vendita coordinati dal direttore Luca Varani. Con 300 mq di superficie, 1 cassa e un parcheggio di 12 posti, il nuovo negozio conta su circa 1.800 referenze e un bacino d’utenza stimato di circa 90mila potenziali clienti.

Iperal apre a Presezzo

È stato inaugurato il 27 luglio scorso il nuovo iperstore Iperal di Presezzo (Bergamo), in via Ghiaie 2. Per l’insegna lombarda, si tratta del settimo punto vendita in provincia di Bergamo, il 36esimo della sua articolazione territoriale. Il nuovo iperstore occupa 65 persone e 1.500 metri quadrati di superficie espositiva con 15mila articoli confezionati e più di 3mila prodotti freschissimi, oltre alla zona bar e bistrot e un ampio parcheggio da 200 posti auto.

Supermedia sbarca a Voghera

È stato inaugurato lo scorso giovedì 14 settembre il nuovo store a insegna Supermedia di Voghera (Pavia), il 32esimo della catena di elettronica. Il nuovo punto vendita, situato all’interno del parco commerciale Porta Baratta in via Martiri della Libertà 2b, può contare su una superficie espositiva di circa 1.100 mq, un’area parcheggio di circa 70 posti auto e un bacino d’utenza di circa 40mila potenziali clienti. All’interno del parco commerciale, anche un supermercato Coop, uno store a insegna Upim e un ristorante Mc Donald’s; mentre nelle immediate vicinanze, oltre al PalaOltrepo, anche due istituti scolastici superiori.

Nasce OPTIME

È nata OPTIME, Osservatorio per la Tutela del Mercato dell’Elettronica in Italia, federazione di scopo che riunisce i principali operatori nel retail dell’elettronica di consumo e degli elettrodomestici. I principali operatori del retail di prodotti elettronici, sotto l’egida di Aires e Confcommercio-Imprese, hanno dato vita a una federazione la cui finalità principale è quella di tutelare il mercato nel suo complesso. La Federazione sarà inclusiva: Aires se ne è fatta promotrice, costituendo, lanciando e finanziando l’Osservatorio per dare immediato avvio alle attività, ma lo statuto è aperto e consente a tutte le associazioni imprenditoriali, enti e anche imprese singole di aderire e contribuire alla definizione, non solo delle aree di interesse, ma anche delle linee strategiche. Optime sarà anche operativa: non si limiterà a osservare e studiare i fenomeni di illegalità riscontrati nel mercato ma, in presenza di elementi certi e concordanti, potrà presentare segnalazioni, esposti ed eventualmente anche denunce alle Autorità competenti e alla Magistratura. L’Assemblea costitutiva di Optime ha nominato presidente Davide Rossi.

rancesco Fin Beko Misurelli entra Italy Francesco Misurelli è entrato in Beko Italy in qualità di General Manager per guidare il processo di consolidamento e crescita sul mercato italiano dei marchi Beko e Grundig. Milanese, 48 anni, laurea in Economia e Commercio all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dopo una iniziale esperienza lavorativa in multinazionali del settore del largo consumo approda nel settore degli elettrodomestici, dove è stato protagonista con un percorso di costante crescita in contesti sia nazionali che internazionali all’interno di Indesit Company e Whirlpool EMEA.

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Online-Offline nemici-amici Prosegue il “muso duro” tra canale fisico e canale digitale che, invece di stringersi la mano, continuano a guardarsi in cagnesco di Roberto Bonin

i inasprisce la lotta tra canale fisico e canale online. Almeno così sembrerebbe nell’assistere alle più recenti manovre di mercato, prima tra tutte l’alleanza – se vogliamo del tutto inusuale e assolutamente inaspettato – tra il colosso della distribuzione organizzata d’oltreoceano Wallmart e il gigante della new economy Google, finalizzata alla vendita di prodotti per lo shopping vocale attraverso Google Assistant e la consegna attraverso Google Express, la divisione di commercio elettronico della capofila Alphabet. Un’iniziativa che, ovviamente, non può che far pensare a un’abile controffensi-

va nei confronti di Amazon, artefice nei mesi scorsi dell’acquisizione dei supermercati a insegna Whole Foods per circa 13,7 miliardi di dollari. Due mosse, queste, che alimentano un rapporto di amore-odio tra i due canali antagonisti, e che capitano proprio in un momento “storico” in cui il corretto rapporto di convivenza tra le due diverse realtà, occupa l’attenzione dell’intero settore distributivo di tutto il mondo. Proprio dall’inizio dell’era Amazon degli store Whole Foods, difatti, si è già potuto apprezzare qualcosa circa le reali differenze e sovrappo-

sizioni dei due canali: giù subito i prezzi del 50% su numerose categorie di prodotto e al via l’integrazione dei servizi di Amazon Prime all’interno degli store. Una formula che, se ben gestita e ben posizionata all’interno del mercato (e su questo Jeff Bezos è da sempre un’autentica garanzia), potrebbe dare dei risultati davvero incredibili. Al guardare tutte queste manovre iniziali, più che di una vera e propria “guerra” sembrerebbe trattarsi di un’alleanza forzata, anche se entrambi i canali fisico e online, difficilmente riescono – almeno per ora – a stringersi definitivamente la mano. Da un lato c’è la distribuzio-

ne fisica che vede ancora nei concorrenti del web una minaccia da contrastare in tutti i modi possibili, e dall’altro i pure player digitali che sfoderano ogni giorno armi nuove per cercare di surclassare i “vecchi e vetusti” negozianti. In pratica, quasi una stupida rincorsa all’annientamento e all’autodistruzione, più che una reciproca e produttiva alleanza finalizzata non solo a una sana e costruttiva convivenza, ma anche a una crescita uniforme di tutto il settore. Non ci si sbaglia di molto, difatti, nell’affermare che entrambe le parti in gioco amino adottare le pratiche più sbagliate e dannose dei loro con-


tendenti, piuttosto che prendere ad esempio le migliori best practice. Ma la contrapposizione tra offline e online non è l’unico cruccio che incombe sul mondo del retail: altre problematiche altrettanto importanti e fondamentali – per non dire epocali – affliggono l’intero settore, prima tra tutte il ricambio generazionale, sia in termini di tecnologie che di uomini. Se da un lato, difatti, il canale fisico si trova a fare i conti con la digitalizzazione dei punti vendita e della filiera distributiva, dall’altro deve anche fare i conti con una managerializzazione delle aziende che non sta dando i risultati previsti e con nuove generazio-

ni di imprenditori che fanno ancora fatica a compiere quel fatidico “salto di qualità” che si è ormai reso assolutamente necessario, se non addirittura obbligato. Dal canto suo, invece, il canale online fa ancora fatica a fare definitivamente suo ciò che di meglio ha da sempre caratterizzato il canale fisico. In mezzo (e solo questo meriterebbe un discorso e un intero articolo a parte, ndr) vi stanno le iniziative promozionali che, soprattutto nel canale fisico, più che operazioni di marketing hanno ormai assunto in certi casi l’aspetto di veri e propri “specchietti per le allodole”, e in

alcuni casi anche controproducenti piuttosto che produttivi. E purtroppo, anche in questo come in altri casi come spesso avviene nel nostro Paese, delle best practice provenienti dall’estero si tende a fare proprie solo quelle inutili e controproducenti, spesso applicandole “all’italiana”, così come lo è stato ad esempio per la consuetudine americana del Black Friday o del Cyber Monday.

Il canale online si organizza Nel nostro Paese l’e-commerce prosegue la sua crescita, con un aumento del 16% del valore di

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L’alleanza tra il colosso Wallmart e il gigante della new economy Google, finalizzata alla vendita di prodotti per lo shopping vocale attraverso Google Assistant, non può che far pensare a un’abile controffensiva nei confronti di Amazon, artefice nei mesi scorsi dell’acquisizione dei supermercati a insegna Whole Food

mercato rispetto al 2016, che si stima quest’anno oltre i 23 miliardi di euro, un andamento che non solo porta una bella boccata di ossigeno al settore del retail, ma che può rappresentare un importante driver nello sviluppo del business in Italia, nonché la progressiva maturità dei comportamenti di acquisto degli stessi utenti italiani in rete. Basti pensare che rispetto all’universo internet attuale – che conta circa 30,9 milioni di persone, ovvero quasi la metà della popolazione – oltre la metà è composto da acquirenti online abituali: sono infatti 15,6 milioni i compratori che acquistano online almeno una volta al mese. Il settore del Turismo, che da solo genera quasi il 40% del valore di mercato, insieme a informatica, elettronica di consumo e fashion - che ne generano circa il 10% sono i mercati che per primi si sono affacciati al digitale, rappresentando ora un’importante fetta di mercato, ma che prospettano ulteriori importanti margini di crescita. Tra i settori verticali emergenti e in più forte crescita si registrano il food trainato soprattutto dal successo del fenomeno del food delivery -, l’arredamento e la cosmetica. Una grande mancanza – non tanto voluta, ma più che altro obbligata – del canale online è da sempre la vicinanza al consumatore finale e

i servizi a lui dedicati, dati soprattutto dalle evidenti problematiche di tipo logistico. Un vantaggio – davvero incalcolabile – che posiziona il canale fisico ancora tra le preferenze primarie della clientela. Una mancanza, comunque, sulla cui risoluzione si sta concentrando l’intero settore dell’ecommerce con iniziative davvero lodevoli, come ad esempio quella adottata mesi fa da ePrice con i suoi servizi “Premium” che prevedono la consegna e l‘installazione dei prodotti al domicilio del consumatore. Di uguale efficacia, anche l’ampliamento dei punti di consegna dei prodotti che, nell’ultimo periodo, stanno davvero aumentando a vista d’occhio: noti-

ne non solo la pedonabilità ma anche la notorietà di brand e di coinvolgimento dell’utenza più giovane, soprattutto i millennials. D’altra parte, la sfida della Gdo al canale fisico specializzato è da ormai tanto tempo sotto gli occhi di tutti: proprio per quanto riguarda il settore dell’eldom, grandi catene internazionali si sono da tempo attrezzate con spazi espositivi dedicati e allestiti secondo la logica dello shop-in-shop (con tanto di isole demo ed esperienziali), fino a giungere a delle vere e proprie alleanze tra insegne di cui l’iniziativa tra Expert e Iperal ne rappresenta il primo fortunato esempio. Senza contare le iniziative intrapre-

zia di pochi giorni fa, ad esempio, è l’adesione della catena distributiva Pam Panorama all’accoglimento – in punti vendita di 66 città di 11 diverse regioni - all’interno dei suoi spazi espositivi degli Amazon Locker, speciali armadi costituiti da diversi scompartimenti, protetti da una chiusura con codice segreto, in cui il corriere può depositare direttamente la merce che potrà poi essere ritirata dal cliente nel momento a lui più consono. Non a caso, la scelta di ospitare i locker di retailer online interessa per lo più le grandi superfici della grande distribuzione organizzata che, così facendo, utilizza a proprio vantaggio la multi specializzazione del canale ecommerce, sfruttando-

se dalle grandi insegne despecializzate anche sul fronte del commercio elettronico e del mobile, con l’avvio di numerosi servizi collegati alla spesa online, già pronta per la consegna in negozio o recapitata direttamente a casa del cliente, o di attività di marketing digitale e di CRM che sanno veramente di futuro. E non è tutto. I punti vendita despecializzati possono ormai essere considerati all’avanguardia anche sul fronte dei servizi e dell’assistenza al consumatore, con soluzioni non solo 2.0 ma anche pionieristiche: e non ci si riferisce in questo caso ai futuristici punti vendita Coop, ma alle soluzioni ormai divenute “normali” all’interno delle


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grandi superfici di vendita, come casse self-service, ausili digitali per lo scontrino fai-da-te, o aree avancassa canalizzate e totem per la visualizzazioni di informazioni o per la distribuzione di offerte promozionali personalizzate sulle reali abitudini del cliente. Per non parlare di iniziative di fidelizzazione a volte davvero geniali che continuano a raccogliere il gradimento di un pubblico sempre più numeroso.

I terzi incomodi Della grande distribuzione specializzata abbiamo già ampiamente trattato, anche se mancherebbe da aggiungere la crisi maturata negli ultimi dei grandi centri commerciali, tanto che gli analisti del Credit Suisse hanno addirittura previsto negli anni a venire la chiusura di circa 400 dei circa 1.100 centri commerciali presenti sul suolo americano. Sempre nel recente rapporto redatto dall’istituto di credito, in più, vi è anche contenuta la previsione che, sempre negli Usa, il lento e inesorabile declino dei centri commerciali sia del tutto inevitabile proprio a causa del boom del commercio elettronico: attualmente sono circa 3.600 le chiusure di negozi all’interno di centri commerciali che si sono verificate negli Usa dall’inizio dell’anno, e lo studio prevede altre 8.500 chiusure entro la fine dell’anno in corso.

Un fenomeno che, seppur molto lentamente e con modalità assai differenti soprattutto tra Nord e Sud, sta pian piano investendo anche il nostro Paese, nonostante la continua – e a volte del tutto incontrollata – proliferazione dei grandi mall. Tanti sono i campanelli d’allarme di questa crisi, tra cui – ultima in ordine di tempo – la clamorosa decisione della giunta provinciale di Trento che ha approvato lo stop alle nuove superfici di vendita al di sopra dei 10.000 metri quadrati. Le uniche risposte da parte dei centri commerciali a questa emergenza è per ora alquanto sterile e limitata – almeno per ora – al solo intensifi-

carsi degli eventi aggregativi all’interno degli spazi comuni. Staremo a vedere. Ma, in tutto questo, qualcuno ci può di certo guadagnare: i punti vendita di prossimità. Anche se ancora del tutto flebile, difatti, la ripopolazione commerciale delle aree urbane sta prendendo pian piano piede, anche se spesso e volentieri, a farne ulteriore guadagno sono gli stessi marchi multinazionali che abbandonano i grandi mall periferici per aprire più piccole superfici commerciali all’interno dei centri cittadini o delle zone più popolose delle grandi città. Non bisogna infatti dimenticare che il consumatore, seppur ormai più

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evoluto e più informato, cerca sempre nel negoziante e nel negozio la cortesia e il servizio personalizzato sulle sue reali esigenze. E sempre più spesso la distribuzione organizzata, sia essa specializzata o despecializzata, non riesce (a volte anche in modo del tutto maldestro e poco furbo) a far fronte. Malcostumi, come punti cassa chiusi in orari e giornate di maggior affluenza, personale scortese o impreparato, cartellonistica insufficiente, e prodotti poco curati nell’esposizione o nella conservazione da motivo di semplice lamentela sono ormai divenuti dei veri e propri deterrenti in grado di far davvero la differenza e la rovina delle insegne. L’esperienza degli ultimi anni – in special modo in questo particolare momento di crisi e di riduzione dei consumi – insegna che promozionalità spinta e layout faraonici non possono, da soli, rappresentare l’Uovo di Colombo per il successo commerciale. Così come spedizioni di prodotti non funzionanti, ritardi nelle consegne, scarsa chiarezza e sicurezza nelle procedure di pagamento, nonché siti web incompleti e poco usabili e user friendly lo sono per il canale online.


IFA torna a “cinguettare” 018/ social

Settembre è un mese caldo per ogni appassionato di tecnologia: se anche quest’anno è stata Apple a catalizzare l’attenzione con l’evento dedicato ai nuovi prodotti e all’attesissimo iPhone X, non meno importante è stato il carico di novità che l’IFA di Berlino ha portato con sé. Per monitorare l’impatto della fiera tedesca sul web, The Fool ha preparato un’analisi Twitter prendendo in esame 6.468 tweet rilevati dal 27 agosto all’11 settembre 2017 che hanno generato un potenziale di visualizzazioni pari a 141 milioni di impression. Il picco di conversazioni coincide il giorno di apertura al pubblico della manifestazione, quando vengono rilevati ben 1.300 “cinguettii”.

Analizzando gli utenti coinvolti si può rilevare come quelli più popolari siano capitanati da @YouTube che trova menzione in un totale di oltre 510 tweet, riferiti principalmente a condivisioni di video attraverso il canale, staccando il profilo della testata online @ HDblog, fermo a oltre 150 citazioni. Con 90 tweet, sul gradino più basso del virtuale podio compare il primo marchio, @LG_Italia, forte della presentazione del V30, il nuovo phablet della casa coreana caratterizzato dai bordi ridotti. 80 sono invece le citazioni per @lenovo che punta alla realtà aumentata con daystAR, un nuovo visore wireless con un display integrato che restituisce una visione di 40°. Re-

Come ogni edizione che si rispetti, la grande fiera berlinese riempie di tweet il web

di Matteo Giovanni Paolo Flora fondatore e amministratore di The Fool

legati oltre metà classifica troviamo altri due brand, @sonyitalia e @ SamsungItalia, con 50 tweet a testa. A primeggiare la classifica dei profili più attivi è nuovamente @ HDblog, il magazine online che ha seguito la kermesse berlinese con 112 post. Seguono l’appassionato di droni @nocomp e l’aggregatore @infoitscienza, appaiati con 93 contenuti a testa. Spostando l’attenzione sulla graduatoria degli hashtag più utilizzati, al di là degli “istituzionali” #IFA2017, #IFA17 e #IFA, fa capolino Apple, nonostante il brand di Cupertino non abbia partecipato all’evento. Dopo Lenovo e Samsung, che risultano ancora protagonisti, compare Acer che chiude la classifica forte della presentazione della rinnovata linea di pc gaming Predator. Samsung domina tra i tweet più popolari piazzando ben 4 post nella top 10 dei più condivisi. Le tematiche del colosso sudcoreano sono incentrate prevalentemente sui wearable, con la presentazione della rinnovata linea Gear. Il post più ritwittato in assoluto guarda però al mondo delle lavatrici con la nuova tecnologia QDrive: “Con la nuova tecnologia #QDrive si dimezzano i tempi di lavaggio senza compromessi sulla performance. #SamsungxIFA2017 #IFA2017”.


Classifica influencer

Timeline volumi giorno 019/ social

Timeline volumi

Classifica retweet


La scuola ricomincia Computer, laptop e altre soluzioni mobili fanno parte della lista della spesa che accompagna il rientro a scuola dei nostri figli. Le aziende offrono un preciso supporto nella scelta dei prodotti coerenti con la necessità degli studenti di pensare, creare e stampare contenuti. E di altri che contribuiscano ad affrontare con più serenità il periodo scolastico anche da parte dei genitori. di Dino del Vescovo

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in digitale

l ritorno a scuola o “back-to-school”, per usare l’ormai diffusa espressione anglosassone, è per il commercio italiano un momento importante. L’acquisto di quaderni, diari, zaini e articoli di cancelleria rappresenta per le famiglie del Bel paese una voce di spesa non trascurabile, per i punti vendita un incremento degli incassi. Se si considera inoltre che la ripresa o l’ingresso nel mondo della scuola parlano sempre più la lingua digitale, risulta evidente quanto questo momento dell’anno sia importante per i negozi di elettronica di consumo e per le grandi superfici. Non è un caso infatti che i principali brand, nei mesi di settembre e ottobre, spostino l’attenzione del pubblico sui prodotti coerenti con le esigenze e i desideri degli studenti, concentrando i loro sforzi nella promozione di particolari laptop, desktop, tablet, 2-in-1 e all-in-one. Sono essenzialmente queste le cinque parole chiave che caratterizzano il commercio del back-to-school. Vediamole un po’ più nel dettaglio.


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Un mercato che coinvolge studenti e genitori

Non sono trascorsi molti anni da quando l’unico supporto informatico che genitori e scuole potevano offrire agli studenti era il PC desktop. Composto da monitor, tower, mouse e tastiera era rigorosamente posizionato sulla scrivania. Oggi, l’offerta che aziende quali Asus, Acer, HP e Lenovo possono offrire è molto più ampia permettendo agli studenti di scegliere il dispositivo in linea con le proprie attitudini, ai genitori di calibrare la spesa in funzione del proprio portafoglio e stile di vita. I desktop resistono, offrono potenza, un design più accattivante di quello che li ha caratterizzati lo scorso decennio, ma limitano l’uso all’ambiente domestico. Chi acquista un desktop è spesso un nostalgico con pochi problemi di spazio. Chi non vuole rinunciare alla postazione fissa ma preferisce ridurre gli ingombri ed essere un po’ più alla moda troverà nei desktop all-in-one inaspettati alleati. Sono computer che all’interno del monitor, di solito spesso solo qualche centimetro, nascondono tutto l’hardware necessario agli studenti per eseguire i loro compiti, dalla ricerca on-line alla composizione di testi e fogli elettronici. Passando in rassegna i dispositivi mobili invece, da portare ovunque con sé, il mercato offre tre soluzioni: i classici tablet per i quali tutto avviene all’interno del display, i 2-in-1 composti da tablet e tastiera fisicamente separabili, e gli intramontabili laptop (o notebook) che in uno chassis sempre più sottile concentrano tecnologia ed efficienza. Dalla produzione di documenti digitali nasce poi la necessità di stampare su carta. Da qui l’offerta di stampanti sempre più connesse e in grado di lavorare tanto con i PC desktop, quanto con i dispositivi mobili, senza ricorrere a scomodi cavi di connessione. Fra i nomi che governano il mercato ci sono Epson, Lexmark, Canon e Brother. Il back-to-school apre inoltre a un universo di prodotti paralleli che tanto agli studenti quanto ai genitori regalano la serenità necessaria per affrontare al meglio la vita di tutti i giorni. Da questo punto di vista, forte interesse vanno riscuotendo i tracker Bluetooth, che permettono di localizzare in un attimo gli oggetti da portare a scuola, e le videocamere Wi-Fi che in tempo reale avvisano i genitori ancora al lavoro del rientro a casa dei propri pargoli. In questi due settori, i nomi che continuano a percorrere strada sono Chipolo e Netatmo.

All-in-one

L’Acer Aspire U27 è uno dei più potenti PC all-in-one del momento. Racchiude l’intera configurazione hardware in un monitor da 27 pollici spesso appena 12 mm. Trova la sua collocazione in ogni ambiente della casa, dalla camera dei ragazzi al salotto, mentre la tecnologia di raffreddamento a liquido Acer LiquidLoop, in abbinamento ai processori Core i7 e i5 di Intel, assicura al tempo stesso silenziosità massima e prestazioni eccellenti. Il sistema operativo è Windows 10 Home.

In grado di soddisfare le esigenze di tutta la famiglia, il 20-c020nl di HP può essere considerato un all-in-one dall’ottimo rapporto prestazioni/prezzo. Bello da vedere e disegnato per integrarsi in ambienti dal look moderno, sfrutta il processore AMD Quad-Core E2-7110 da 1,8 GHz e 4 GB di Ram per far fronte ai carichi di lavoro tipici delle attività scolastiche. Pur non prevedendo un’unità di archiviazione SSD, offre in dotazione il masterizzatore indispensabile per riprodurre i film in DVD.

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2-in-1 Pesa poco più di un chilogrammo il Lenovo Miix 720 e ricorda da vicino gli ultimi Surface di Microsoft. Basta staccare la tastiera per trasformarlo in un tablet Windows, riattaccarla per disporre di un potente notebook che metterà ogni studente in condizioni di operare al meglio. Lo schermo da 12 pollici con risoluzione 2.880x1.920 pixel può essere espanso su altri display attraverso la porta USB Type-C. La Lenovo Active Pen 2 (con 4.096 livelli di pressione) da comprare a parte espande le potenzialità grafiche del dispositivo.

Tablet È un tablet da 7 pollici di diagonale, risoluzione di 1.280x720 pixel e corpo basato sull’elegante bicromia nero/oro. Con una configurazione hardware di tutto rispetto (processore quad-core MediaTek MT8735 e 2 GB di Ram), è perfetto per la ricerca e lo studio sia a casa, sia fuori. Merito della tecnologia LTE e dello slot dual Sim che permette di comunicare a voce, ma anche di navigare in mobilità con la velocità della connessione 4G sfruttando due diversi operatori. L’Acer Iconia Talk S A1-734 si affida al sistema operativo Android 6.1 e offre in dotazione la suite Microsoft Office a conferma della sua vocazione didattica.


Come prepararsi a essere sereni Due oggetti che contribuiscono alla serenità di madri e padri di studenti adolescenti sono Chipolo Plus e Netatmo Welcome, entrambi distribuiti da Nital. Il primo è un piccolo tracker dal diametro di 3,7 cm che, sfruttando la connessione Bluetooth con lo smartphone Android o iOS, permette di risalire al punto della casa in cui qualsiasi oggetto al quale sia stato fissato si trova (l’astuccio dei colori, il diario, il tablet o il laptop). Basta toccare il pulsante virtuale sul display del telefono per far suonare il Chipolo Plus con una potenza di 100 dB. Non solo, nel momento in cui il tracker e lo smartphone si trovano a una distanza superiore a quella consentita dal Bluetooth (circa 60 metri), l’app registra la posizione GPS visualizzandola su Google Maps. Ritrovare l’oggetto eventualmente smarrito è così molto più facile. Netatmo Welcome è invece una telecamera intelligente, basata sulla tecnologia Wi-Fi e sul riconoscimento facciale, da posizionare all’ingresso di casa. Memorizza fino a 16 volti e invia notifiche e immagini allo smartphone ogni qualvolta i membri della famiglia di cui conosce il viso rientrano a casa. I genitori, fuori per lavoro o per commissioni varie, potranno essere informati ovunque si trovino non appena i figli tornano a casa da scuola, o in caso di mancata notifica allarmarsi e procedere con le verifiche del caso. Netatmo Welcome funziona anche come videocamera di sorveglianza, notificando in tempo reale l’ingresso in casa di sconosciuti.

Il tracker Bluetooth Chipolo Plus

Desktop

Asus definisce il suo VivoPC K31 il perfetto Home Computer. Con processori Intel di 6a generazione (Core i3 e i5), memoria Ram di tipo DDR4, grafica Intel integrata e supporto ai nuovi monitor 4K/ UHD, il desktop Asus permette di fare qualsiasi cosa: dallo studio all’editing fotografico, dal montaggio video all’intrattenimento ludico. Il sistema SonicMaster ne fa uno dei desktop più performanti dal punti di vista audio, con suoni potenti e cristallini. Per quanto riguarda il trasferimento dati è garantito il supporto alla tecnologia USB 3.1 la cui velocità è doppia rispetto alla 3.0 e venti volte superiore se confrontata con la USB 2.0.

Laptop La videocamera per il riconoscimento facciale Netatmo Welcome

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La cura artigianale riposta nel costruirlo – la scocca è in lega di alluminio - lo fa assomigliare a un MacBook. L’Asus ZenBook 3 UX390 è spesso soltanto 11,9 mm, pesa meno di un chilo (910 g) e ha potenza da vendere grazie ai processori Intel Core i5 e i7. La velocità operativa è garantita da 16 GB di Ram e da un’unita di archiviazione a stato solido da ben 512 GB. L’autonomia raggiunge le 9 ore mentre alla batteria bastano 49 minuti di ricarica per raggiungere il 60% della sua efficienza. Lo ZenBook 3 abbina

quindi a un design da primo della classe la massima versatilità. Di aspetto classico e decisamente serio, il Lenovo ThinkPad L570 deriva dal modello L560 rispetto al quale vanta una CPU Intel Core i5 con architettura Kaby Lake. Migliorate quindi le prestazioni e l’autonomia della batteria che con un utilizzo di basso profilo supera facilmente le otto ore. Non è un laptop ultra-slim né vuole esserlo vista la sua natura a metà strada fra quella di un notebook per il business e quella di uno progettato per le applicazioni scolastiche. Il display è un generoso 15,6 pollici, in formato 16:9 con risoluzione Full HD (1.920x1.080 pixel).

Il nome Pavillion X360 non è casuale, descrivendo l’angolo di cui ruota lo schermo: l’intero angolo giro. Ciò per trasformare questo speciale notebook HP in un tablet da tenere sulle gambe o adagiare sulla scrivania. Lo spessore non è limitato come quello offerto dai tablet puri però la possibilità di disporre di uno schermo da 13,3 pollici e 1.366x768 pixel di risoluzione ne fa accettare l’ingombro. Il notebook vanta inoltre ben 8 GB di memoria Ram e connettività generosa che comprende il Wi-Fi, il Bluetooth, la Ethernet, la HDMI, la USB e via dicendo. Buona l’autonomia che raggiunge le 10 ore se il notebook è usato come dispositivo di sola lettura.



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Stampanti Con il back-to-school si ripresenta la necessità di stampare, in particolare documenti e grafici. Le stampanti per uso didattico devono rispondere ad alcuni requisiti: affidabilità, velocità di stampa e capacità di connettersi con lo smartphone. Non di rado gli studenti cercano informazioni o si scambiano documenti tramite i dispositivi smart sicché la funzione di stampa diretta da telefonino assume importanza. I principali produttori assecondano queste esigenze offrendo modelli caratterizzati da un ottimo rapporto qualità/prezzo. Alcuni sfruttano la tecnologia di stampa laser, monocromatica o a colori, come le stampanti Brother HL-1210W e Lexmark CS317, altri la stampa inkjet (a getto di inchiostro). Su questo terreno, a muoversi con grande disinvoltura sono Epson e Canon che propongono interessanti modelli come l’Ecotank ET-2650 (per Epson) e la Pixma TS9150 (per Canon). La Brother HL-1210W è una stampante multifunzione laser in bianco e nero con tecnologia WiFi integrata. Si connette al com-

Sei inchiostri separati per la inkjet Canon Pixma TS9150

La stampante laser monocromatica Brother HL-1210W

puter di casa con o senza cavi o direttamente allo smartphone mediante l’app iPrint&Scan di Brother. Assicura una velocità di stampa di 20 pagine al minuto e un’autonomia del toner pari a 700 pagine. Grazie alle ridotte dimensioni (41,5x30,3x32,4 cm per 5,5 kg di peso) trova facilmente posto sulla scrivania, accanto a libri e quaderni. Se i colori sono importanti, si può optare per il modello CS317 di Lexmark che oltre a garantire una precisone cromatica frutto della collaborazione con Pantone, offre una più alta velocità di stampa (23 pagine al minuto). Per la stampa wireless e il controllo diretto da smartpho-

La stampante laser a colori Lexmark CS317dn

ne si deve però mettere in conto l’acquisto del piccolo modulo esterno MarkNet N8352. Chi preferisce la stampa a getto di inchiostro può seguire due strade: spendere di più nell’acquisto della stampante ma risparmiare sui costi degli inchiostri in modo da recuperare il più alto investimento iniziale, oppure acquistare una stampante a buon prezzo ma accettare i costi non sempre contenuti delle ricariche. Ad abbracciare ormai da tempo la prima filosofia è Epson che con la Ecotank ET-2650 mette a disposizione un multifunzione dotato di quattro serbatoi di inchiostro separati, da 70 ml ciascuno,

e sufficienti a stampare per due anni, riducendo il costo di stampa del 74% circa. Il modulo WiFi integrato consente il collegamento diretto allo smartphone previa installazione dell’app Epson iPrint. Un approccio più tradizionale fa approdare invece alla Pixma TS9150 di Canon, stampante a sei inchiostri separati perfetta, grazie all’inchiostro “blu fotografico” anche per stampare fotografie. Il pannello a cristalli liquidi da 12,6 cm di diagonale ne consente l’uso anche senza PC mentre la connettività wireless smart il collegamento diretto allo smartphone Android o all’iPhone con l’app Canon Print.

La stampante a getto di inchiostro Epson ET-2650 basata su tecnologia di risparmio Ecotank


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Sempre all’avanguardia e a prova di futuro.

È questa una delle più importanti prerogative degli aspirapolvere di iRobot, sempre pronti per essere, non solo al passo coi tempi, ma anche in linea con le necessità dei consumatori e i maggiori trend del momento. Appunto per questo motivo, i nuovi modelli dell’azienda americana presentano tra le loro innumerevoli feature la connettività, una delle maggiori esigenze dei consumatori 2.0 e della moderna smart home. Nei mesi scorsi, difatti, sono approdati sul mercato italiano due innovative gamme di robot aspirapolvere, le serie Roomba 800 e 600, dotate di connessione wireless, in grado di poter essere controllate da remoto tramite un’apposita applicazione mobile, disponibile sia per i dispositivi basati su piattaforma Android che per quelli basati su piattaforma iOS.

L’app iRobot HOME, permette difatti numerose funzionalità, tra cui quella di ricevere informazioni sullo stato della pulizia o suggerimenti personalizzati e, soprattutto, di poter programmare il dispositivo in modo da eseguire il ciclo di pulizia sette volte alla settimana. E non solo. L’app consente persino l’accesso diretto all’assistenza clienti, in modo da fornire agli utenti ancora più tranquillità nella loro user experience. La serie Roomba 800 connessa monta due efficienti spazzole contro-rotanti e anti-groviglio, con rulli realizzati con una resistentissima superficie in gomma in grado di catturare sporcizia e peli da qualsiasi tipo di pavimento, riducendo al minimo le operazioni di manutenzione. Una gamma completa di sensori e la sua

altezza di circa 9 cm permettono poi ai Roomba serie 890 di muoversi agevolmente nei luoghi più impervi come nella parte inferiore del divano, del letto o attorno ai mobili. Il motore di seconda generazione garantisce inoltre una potenza di aspirazione cinque volte maggiore rispetto ai robot Roomba della precedente generazione, mentre l’esclusivo sistema di pulizia a tre fasi AeroForce combina l’azione delle spazzole e dell’aspirazione per trasferire con efficienza lo sporco e i detriti dal pavimento al contenitore della polvere. Al termine della sessione di pulizia, i Roomba della serie 890 tornano poi automaticamente alla base di ricarica. Analogamente ai robot delle serie 800 e 900, anche i Roomba serie 600 connessi impiegano un sistema brevettato di pulizia a tre


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fasi per pulire efficientemente tappeti, moquette e pavimenti di ogni tipo. Con uno spessore di circa 9 cm, il robot riesce a infilarsi sotto la maggior parte dei mobili catturando lo sporco anche nelle zone più difficili da raggiungere. Entrambe le nuove serie, in più, si caratterizzano per la batteria agli ioni di litio e l’accessorio Virtual Wall a doppia modalità. Quest’ultimo crea dei raggi infrarossi per delimitare l’area da non superare ed è possibile impostare una barriera lunga circa 3 metri oppure, se impostato nel modo Halo, una di forma circolare con raggio di circa 1,2 metri. Una semplice levetta permette di attivare il dispositivo nell’uno o nell’altro modo, confermando la facilità d’uso che da sempre caratterizza i robot per le pulizie domestiche del brand americano.

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Quando l’aspirazione diventa scienza Gli studi alla base delle moderne scope elettriche, degli aspiratori a traino e dei robot per le pulizie domestiche sono sempre più raffinati. Ne derivano modelli efficienti e piacevoli da usare. di Dino del Vescovo

ulire il pavimento è una delle faccende domestiche più fastidiose. Richiede tempo e il più delle volte, in funzione dell’area della superficie da aspirare, un notevole impegno fisico. I produttori di aspirapolvere lavorano incessantemente per fornire ai consumatori modelli leggeri ed efficienti, con i quali aspirare polvere e detriti senza troppo sforzo e nel minor tempo possibile. La continua ricerca ha portato a dispositivi privi di fili, quindi a batteria ricaricabile, senza sacchetti da acquistare periodicamente, e dotati della tecnologia di aspirazione ciclonica che, separando in modo più efficace la polvere dall’aria, riduce notevolmente gli interventi di manutenzione. Ne derivano scope elettriche e aspiratori a traino davvero all’avanguardia come quelli offerti da Dyson, Electrolux, Hoover, LG e Polti. Chi vuole sporcarsi le mani ancora meno e affidarsi all’intelligenza artificiale di un robot, può farlo rivolgendo la propria attenzione ai robot aspirapolvere di ultima generazione che possono essere controllati a distanza, anche via smartphone. A dettar legge in questo settore è iRobot

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ma le altre aziende non stanno a guardare. Nel servizio che segue introduciamo, insieme alle scope delle case appena citate, anche i nuovi Botvac di Neato Robotics. Un nota di merito va a Vileda che sa proporre, insieme ai panni che l’hanno resa famosa in tutto il mondo, soluzioni tecnologiche basilari, come la Scopa Elettrica, e avanzate, come il robot aspirapolvere VR 301.

Dyson V8 e Cinetic Big Ball L’azienda inglese fondata da James Dyson continua a proporre modelli all’avanguardia basati sulla tecnologia policiclonica. Quello attualmente più evoluto, fra le sua scope elettriche senza filo e senza sacchetto, è il Dyson V8 che garantisce fino a 40 minuti di autonomia senza alcun calo di potenza. Oltre ad aver lavorato sulla riduzione del rumore, gli ingegneri Dyson hanno dotato il V8 di una serie di accessori che ne aumentano la versatilità. L’aspirapolvere può infatti pulire la casa dal pavimento al soffitto, senza

tralasciare le superfici dei mobili (anche le più elevate), gli imbottiti e gli interni dell’automobile. Il sistema multiciclonico (Cicloni 2 Tier Radial) assicura la massima separazione della polvere dall’aria rimessa in circolo (fino al 95%), in favore di interventi di manutenzione sempre più distanti nel tempo e dei consumatori allergici che respireranno aria pulita anche durante le pulizie. La disposizione del motore in corrispondenza dell’impugnatura rende pratico il V8 che può essere utilizzato senza fatica anche dalle donne. Lo svuotamento del cassetto della polvere avviene in un attimo. Nulla in meno dal punto di vista dell’efficienza offre il nuovo aspirapolvere Dyson a traino, ma con cavo, Cinetic Big Ball. (nelle versioni AnimalPro 2 e Multi Floor 2). Il nome un po’ bizzarro fa riferimento alla forma del corpo motore e alla facilità con cui

Silenzioso e potente l’aspirapolvere a traino Cinetic Big Ball di Hoover. La sua spazzola pneumatica si adatta a ogni tipo di pavimento.

si trasporta da una stanza all’altra: facendolo rotolare, appunto, come una palla. I 35 cicloni d’aria che si generano al suo interno ne fanno, stando a quanto afferma l’azienda, l’unico aspirapolvere senza filtri da lavare o sostituire e senza sacchetto. Anche in questo caso, il personale Dyson è riuscito a ridurre la rumorosità del 25% rispetto alla media senza compromettere la potenza aspirante. La spazzola pneumatica si adatta al tipo di pavimento da pulire (piastrelle, parquet, tappeti e così via).

Karcher VC 3 Karcher, azienda nota per le idropulitrici ad alta pressione, annovera nel suo catalogo anche prodotti per l’uso domestico come aspirapolvere portatili e a traino, con e senza sacchetto. I portatili della serie V5 sono per esempio perfetti per le piccole abitazioni dove lo spazio è ridotto e si prestano a pulire sia le superfici dure, sia gli imbottiti. Con il tubo telescopico possono inoltre raggiungere il pavimento. Gli aspiratori a traino offrono più potenza e una più alta versatilità d’uso. Karcher offre due modelli dotati di sacchetto, il VC 2 e il VC 6 (con potenza aspirante di 600 e 700 watt), e uno senza sacco, il VC 3, quindi basato sulla tecnologia multi-ciclonica. Questo in particolare si presenta come la soluzione ideale per gli allergici. Il cassetto di raccolta dello sporco da 0,9 litri, una volta pieno, si svuota infatti facilmente e in pochi attimi, senza che l’utente entri in contatto con la polvere. Il filtro Hepa invece, trattenendo anche le polveri più sottili, restituisce all’ambiente soltanto aria pulita. Durante le


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Da iRobot e Neato

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aspirapolvere robot sempre più smart

Il VC 3 è il nuovo aspirapolvere a traino senza sacchetto di Karcher. Ottima la dotazione di accessori.

pause è possibile posare il tubo e la spazzola in verticale grazie a una comoda posizione di parcheggio, mentre il sistema avvolgi-cavo permette di minimizzare gli ingombri quando l’aspirapolvere viene riposto, in attesa di una nuova sessione di pulizia.

Hoover Rhapsody Si basa sul principio delle scope cordless con motore di aspirazione ciclonico posizionato sull’impugnatura. Il Rhapsody di Hoover è pertanto adatto a pulire sia il pavimento, sia le superfici poste in alto come armadi, soffitti e pareti. Molta attenzione è stata riservata all’accumulo omogeneo di polvere nel cassetto: grazie a un motore dedicato – l’azienda chiama la tecnologia Hspin-Core – detriti e particelle fini vengono separati dall’aria con maggiore efficacia e depositati sul fondo del bin. Ne deriva un più facile e igienico svuotamento. Il Rhapsody è disponibile in due versioni: la All Floors e la Home & Car. Dotata di differenti accessori, tra cui lance per le fughe e spazzole a

Quello degli aspirapolvere robot è un territorio sempre più affollato. I produttori si sfidano non solo nella progettazione di modelli capaci di assumere comportamenti intelligenti e raffinati, ma anche nello sviluppo di tecnologie e app che consentano ai proprietari di comunicare con il proprio robot a distanza. Far partire l’aspirapolvere, programmarlo, avere un resoconto delle aree pulite e di quelle rimanenti, pur trovandosi dall’altra parte del mondo, è ormai realtà consolidata. I top di gamma dei migliori brand specializzati in pulizia automatizzata, come iRobot e Neato Robotics, sono infatti sempre più smart: attraverso il router di casa si connettono allo smartphone o al tablet Android o iOS. I Roomba 966 e 980 sono per esempio i modelli più evoluti della collezione iRobot. Eppure, tutto quello che si deve fare per farli funzionare è premere il pulsante Clean. La batteria al litio ricaricabile assicura fino a 2 ore di autonomia, il sistema di rulli controrotanti AeroForce massima efficienza e al tempo stesso minima manutenzione. Se necessario, i due robot tornano alla base di ricarica per rigenerarsi e riprendere il lavoro da dove lo aveva interrotto. Grazie all’app iRobot HOME da installare nei dispositivi smart, si possono attivare e comandare a distanza. In ogni momento, accedendo

I Roomba 980 (nella foto) e 966 differiscono per la durata della batteria (120 minuti per il primo, 75 per il secondo)

all’app da cellulare, si può per esempio sapere quanti metri quadri della casa Roomba ha pulito, quante volte sono entrate in azione alcune delle sue funzioni speciali e così via. Neato Robotics è una casa più giovane di iRobot – la sua fondazione nella Silicon Valley risale al 2005 – ma non per questo meno predisposta all’innovazione, anzi. I modelli della serie Botvac Connected tracciano una mappa delle aree da pulire e la visualizzano sul display dello smartphone, attraverso l’app dedicata, informando l’utente sul punto preciso in cui si trova e sul tempo necessario a completare la pulizia. Oltre che con il telefonino, il top di gamma Neato D7 è anche compatibile con Amazon Alexa e Google Home. La forma è a campana per garantire, secondo quanto afferma il produttore, una più accurata pulizia degli angoli e l’utilizzo di una spazzola che si estende da un lato all’altro del robot. I due Roomba della serie 900 ripropongono invece l’ormai storica forma circolare.

Il Botvac D7 Connected di Neato ha forma di D. In questo modo ottimizza il processo di pulizia negli angoli


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Vileda Scopa Elettrica e robot VR 301

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sete morbide, la prima è ideale per le pulizie di casa e dei pavimenti in legno. La versione Home & Car, oltre a garantire efficienza fra le mura domestiche, include nella dotazione gli accessori necessari a raggiungere anche i punti interni più nascosti della propria autovettura.

Si ispira agli aspirapolver dal baricentro alto l’Hoover Rhapsody. L’autonomia massima è di 35 minuti.

LG Cord Zero In commercio da circa un anno, continua a essere uno dei pochissimi aspirapolvere cordless a traino. La batteria agli ioni di litio ad alta capacità e il motore Smart Inverter permettono al Cord Zero di LG di aspirare al massimo della potenza (200 watt) per 17 minuti, tempo che si allunga a 25 e 40 minuti se si scelgono le modalità a potenza intermedia e bassa. Oltre a questo singolare aspetto, l’aspirapolvere di LG colpisce per la capacità di seguire l’utente nei suoi spostamenti. Non è infatti necessario trainarlo con il tubo, ma sarà lo stesso Cord Zero, grazie a un sensore di prossimità e alle ruote motorizzate, a rilevare attimo dopo attimo la posizione dell’utente impegnato nell’aspirazione del pavimento e a mantenersi a circa un metro di distanza (tecnologia Robosense). Quanto basta per non tenere il tubo di prolunga in tensione e per non intralciare i movimenti con conseguente rischio di cadute. Buona la dotazione di accessori che include una spazzola per il parquet, una spazzola 2-in-1 e un beccuccio per le fessure e gli angoli.

Il LG Cord Zero è uno dei primi aspirapolvere a traino senza filo. Ha autonomia massima di 40 minuti.

Differenti contenuti tecnologici per le due soluzioni Vileda: la semplice Scopa Elettrica e il robot aspirapolvere intelligente VR301.

Il colosso tedesco dei panni in spugna per stoviglie e superfici continua a ritagliarsi un ruolo anche nel canale dell’elettronica di consumo. Lo fa con speciali scope elettriche e con un paio di robot aspirapolvere che si pongono in concorrenza con altri mostri sacri della tecnologia. La Scopa Elettrica Vileda non ha un motore di aspirazione ma si affida a due spazzole contro-rotanti mosse da una batteria al litio ricaricabile, che rimuovono polvere e sporcizia dal pavimento o dai tappeti a pelo corto grazie alla sola azione meccanica. Rimovibili e lavabili sotto l’acqua corrente, fanno della Scopa Elettrica un buon compromesso fra leggerezza (pesa solo 1 kg) e praticità. Questa non ha infatti la pretesa di sostituire una vera e propria scopa elettrica dotata di motore aspirante. Più di natura high-tech è il robot aspirapolvere VR 301 con sistema di navigazione intelligente e base di ricarica. Può funzionare con tre programmi di pulizia: breve, medio e lungo rispettivamente, per sessioni da 5, 30 e 60 minuti. A batteria quasi scarica, il robot arresta la pulizia e si dirige verso la base di ricaricare per fare il pieno di energia. La programmazione delle pulizie settimanali si esegue tramite telecomando.

Polti SR25.9_PLUS, SR18.5 e SE110 L’azienda italiana, nota per la pulizia e lo stiro a vapore, vanta un’ampia collezione di aspirapolvere composta sia da modelli a traino sia da scope elettriche. Le Forzaspira SR25.9_Plus e SR18.5 sono scope senza cavo e senza sacchetto, caratterizzate da un manico dotato di snodo che ne facilita l’utilizzo sotto il letto, i tavolini e i mobili. Una trovata apprezzata da chi usa l’aspirapolvere con frequenza e non ama piegarsi sulla schiena per raggiungere i punti più diffi-

cili. Il pulsante che ne consente la regolazione, insieme a quelli che permettono di impostare la potenza di aspirazione, si trovano sul manico. La spazzola del SR25.9_Plus è dotata di quattro Led per l’individuazione dello sporco anche in condizioni di luce non ottimali, mentre la batteria agli ioni di litio garantisce una delle migliori autonomie della categoria: oltre 55 minuti. L’aspirabriciole integrato rende i due modelli molto più versatili. Sempre senza sacco ma da collegare alla presa dell’elettricità è la scopa Forzaspira SE110. Con 1.400 watt di potenza rimuove dal pavimento ogni detrito mentre gli accessori la rendono adatta anche alle superfici delicate come il parquet, agli imbottiti e gli interni dell’automobile.

Il modello Forzaspira SR25.9_Plus è il top di gamma delle scope elettriche Polti senza filo. Il Forzaspira SE110 non usa sacchetti ma è alimentato da corrente.


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Loewe: qualità e design senza tempo uasi un secolo di storia. Correva difatti l’anno 1923 quando i fratelli Siegmund e David Loewe, fondarono a Berlino la Radiofrequenz GmbH, piccola società specializzata nella produzione di radio, televisori e materiale hi-fi. Ne sono passati di anni da quel fatidico giorno, uno dei tanti da annotare all’interno del “grande libro della storia dell’elettronica di consumo”, ma poco o nulla forse è cambiato. Almeno nella filosofia e nel modus operandi che in un certo senso ancora regna intorno al noto marchio tedesco. Loewe non ha certo bisogno di presentazioni, e non solo per la sua

contava circa 700 punti vendita in tutta Italia e Loewe Italiana era a tutti gli effetti una filiale della casa madre tedesca, la Loewe AG, quotata in Borsa a Francoforte. Negli anni si è però arrivati a una crisi che è sfociata nel 2013 con la chiusura e l’uscita dalla Borsa”, spiega Giuseppe Pellegrino, Amministratore Delegato di Loewe Italiana. “Dal 1° aprile 2014 tutti gli asset e le filiali sono stati acquisiti da un fondo di Monaco di Baviera, Stargate Capital, che ha costituito la nuova Loewe Technologies GmbH. Da allora l’azienda sta crescendo di anno in anno, con incrementi a doppia cifra”.

Giuseppe Pellegrino, Amministratore Delegato di Loewe Italiana

Archiviate definitivamente le traversie societarie, lo storico marchio tedesco si ripropone sul mercato italiano con i suoi valori di sempre storia centenaria o per i suoi iconici prodotti, ma anche e soprattutto per il valore intrinseco del brand che si affianca ad altri “mostri sacri” del lifestyle e di altri settori, come ad esempio Montblanc con cui l’azienda ha avviato recentemente un importante progetto di co-marketing. “In passato la nostra distribuzione

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“Attualmente in Italia possiamo contare su una distribuzione composta da circa 400 punti vendita”, continua Pellegrino, illustrando come la politica distributiva del Gruppo non è assolutamente quella di fare selezioni di sorta, ma anzi, quella di cercare di lavorare con tutti gli attori presenti sul mercato, cercando di collaborare in modo

reciproco nell’individuazione del giusto modello di business. “Non abbiamo nessun tipo di preclusione e lavoriamo con tutti gli operatori della distribuzione specializzata, ossia con i ‘traditional’ o ‘small indipendent’, ma anche con le insegne presenti in tutta Italia”, precisa infatti Pellegrino. “La nostra politica non è tanto quella di selezionare, ma piuttosto ‘di selezionarci’ e cioè di scegliere insieme ai partner interessati al nostro marchio se avviare o meno una collaborazione. Il no-

stro è infatti un brand che deve essere valutato in modo approfondito, a seconda di numerose variabili come ad esempio l’ambito territoriale di riferimento, il tipo di organizzazione adottata, ecc”.

Soluzioni di entertainment, non solo prodotti Molte sono le caratteristiche che hanno contribuito in tutti questi anni alla sua notorietà, tra cui spiccano non solo la qualità e il design dei prodotti - tutti rigorosamente “Made in Germany” -, nonché la loro durata nel tempo, ma anche e soprattutto la competenza dell’azienda nell’offrire soluzioni davvero complete, e su misura del cliente finale.


“Una delle più importanti caratteristiche dei nostri prodotti è quella di puntare molto non solo sulle qualità video, ma anche su quelle audio”, spiega Giuseppe Pellegrino. “Loewe ha difatti sempre lavorato su un suono molto potentiìe e sulla gestione, attraverso il Tv, anche del sistema audio. Questo ci consente di offrire un sistema completo facile, da gestire e contraddistinto dal medesimo stile, che ben si adatta alle reali esigenze del nostro consumatore”. L’offerta proposta da Loewe è davvero completa e si articola di ben 5 diverse gamme Tv della linea Bild, che coprono un po’ tutte le fasce di mercato, e tra cui spiccano modelli dotati delle più moderne tecnologie Smart e OLED UHD. Molte sono le dotazioni tecniche che possono vantare questi apparecchi, oltre naturalmente a un design semplice e lineare ma al tempo stesso elegante e raffinato e caratterizzato da dettagli accuratamente rifiniti in alluminio. Tra le caratteristiche di spicco, la barra degli altoparlanti a scomparsa rivestita in tessuto tecnico che regala un suono pieno e corposo e soprattutto davvero potente, un’interfaccia grafica altamente intuitiva e del tutto personalizzabile in base alle proprie preferenze e necessità, e un’ampia possibilità di condivisione e connettività all’interno della casa. Tra le novità presentate all’ultima edizione dell’IFA di Berlino, spic-

ca sicuramente la nuova gamma Bild 3, con modelli con dimensioni che vanno dai 40 ai 55 pollici di diagonale: nei modelli più voluminosi si trovano dotazioni tecnologiche davvero d’eccezione, come il pannello OLED 4K, compatibilità HDR Dolby Vision, potenza audio da ben 80 W, nonché la possibilità di collegare sistemi audio a filo o senza filo e la possibilità di registrare contenuti su hard disk. Di uguale ampiezza e profondità, è anche l’offerta audio, articolata in tre differenti linee della gamma Klang in grado di completare e

arricchire di un suono ricco e potente le soluzioni di home entertainment proposte dall’azienda tedesca, per mezzo di moderni sistemi 3.1 e 5.1. Grande novità, soprattutto in vista del prossimo Natale in cui può rappresentare un’ottima idea per un regalo elegante e sfizioso, il nuovo speaker portatile compatto Klang M1, dotato di una scocca realizzata interamente in acciaio inox, due vie da 20 watt di potenza più due ulteriori radiatori passivi e un’autonomia fino a un massimo di 12 ore, oltre alla possibilità di essere utiliz-

zato come dispositivo vivavoce. E il tutto, per un posizionamento assolutamente interessante, di appena 169 euro. “La priorità per il nostro marchio è stata sempre quella di emergere all’interno del punto vendita, per mezzo di isole dedicate con cui accompagnare il consumatore all’interno del mondo Loewe”, precisa Pellegrino. “Proprio per questo la nostra politica distributiva richiede una maggiore attenzione, al fine di poter far toccare con mano ai clienti la qualità e le possibilità offerte dai nostri prodotti”. per visualizzare il video

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Non c’è “smart” senza router Il router è a tutti gli effetti il “cuore pulsante” della casa connessa; ed è da lì che bisogna iniziare per rendere intelligente la propria abitazione di Alberto Falchi

egli ultimi anni le nostre case si sono riempite di oggetti smart di ogni tipo: videocamere di sorveglianza, termostati intelligenti, lampadine controllabili via Internet, sensori di presenza. Un’infinità di aggeggi che parlano fra loro attraverso il wi-fi casalingo, lo stesso che usiamo per collegare tablet, smartphone e computer. Il router è diventato il centro nevralgico di ogni appartamento e se sino a pochi anni fa ci si poteva accontentare del modello dato in comodato d’uso dal gestore telefonico oggi è spesso necessario puntare su un modello migliore, capace di sopportare il crescente numero di apparecchi connessi.

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Per quanto i router possano sembrare l’uno uguale all’altro, le differenze fra i vari modelli diventano più evidenti quando si ha la necessità di coprire con un segnale wi-fi l’intero appartamento. I modelli più economici faticano a raggiungere gli angoli più remoti e possono essere messi in crisi quando in troppi accedono contemporaneamente alla rete domestica, rallentando in maniera esasperante le prestazioni. Questo non significa che sia sempre necessario puntare al top di gamma: i router più evoluti possono costare più di un buono smartphone e sono assortiti di una serie di funzioni che interessano solo gli utenti più smaliziati, come ad esempio la possibilità di operare da centralini telefonici. Per orientarsi nella scelta del modello più adatto alle proprie esigenze la prima cosa da fare è capire cosa significhino le varie sigle, in particolare quel “numero” che viene strillato su ogni confezione. Se ci

facciamo caso da un po’ di tempo a questa parte per differenziare un modello dall’altro i produttori indicano valori come AC750, AC1200, AC2700 e via simili che suggeriscono la velocità massima alla quale possono trasmettere i dati. Non bisogna però farsi ingannare e non sempre un modello AC2700 offre prestazioni migliori rispetto a un comune AC750. Ci stanno imbrogliando? No, ma l’indicazione della velocità massima può essere fuorviante perché non rappresenta la velocità che potremmo ottenere dal nostro smartphone o computer ma la banda passante garantita a tutti i dispositivi connessi. Questo perché il protocollo wireless 802.11ac consente una trasmissione di dati alla velocità massima di 433 Mbit al secondo su ogni canale. Questo, fondamentalmente, è il massimo ottenibile su ogni singolo dispositivo in condizioni ideali. La differenza fra un AC750 e un AC5400 si nota quando molti dispositivi sono collegati contemporaneamente: ciascuno di essi può, in linea teorica, sfruttare l’intera banda a sua disposizione senza doverla condividere con gli altri. Quando in casa iniziano a esserci più computer, smartphone e videocamere la velocità complessiva inizia a essere importante dato che a ciascun dispositivo, o gruppo di dispositivi, può essere associata una frequenza dedicata in modo che non si disturbino a vicenda. Chi vive da solo in casa difficilmente saturerà la banda dei modelli più evoluti mentre chi vive in famiglie numerose, nelle quali ciascuno dei membri usa avidamente smartphone, tablet e smart TV, non incapperà in rallentamenti se investe sui prodotti di fascia alta. Ricordiamoci però che le velocità

massime rimarranno sempre sulla carta. Si tratta di valori teorici ottenibili solo in condizioni ideali: basta una piccola interferenza e qualche metro di distanza per vedere le prestazioni decadere. Le pareti poi, anche se sottili, attenuano notevolmente il segnale, soprattutto nella banda dei 5 GHz, quella che garantisce la velocità massima. Il segnale a 2.4 Ghz, pur offrendo connessioni più lente, ha però il vantaggio di assicurare una maggiore portata, estendendosi negli angoli più remoti dell’appartamento. Fortunatamente, non dobbiamo scegliere di volta in volta: i moderni smarpthone sono in grado di adattarsi automaticamente e selezionare di volta in volta la frequenza più adatta a seconda delle condizioni operative.

D-LINK Il catalogo di router D-Link è tanto vasto che può confondere i meno esperti. Fra i tanti modelli quello che spicca in quanto a prestazioni e funzionalità è il DIR-895L, un piccolo gioiello dotato di ben 8 antenne wi-fi che, unite alla tecnologia Beamforming, permettono di estendere notevolmente la copertura del segnale, per lo meno rispetto a quanto ottenibile coi modelli meno evoluti, e di trasferire dati a una velocità massima di 5.300 Mbps. Con 8 antenne separate potremmo - per esempio - dedicare un canale wi-fi alle sole videocamere di sorveglianza che non andranno così a interferire col wi-fi della smart Tv o quello della PlayStation 4, liberi di gestire streaming in alta definizione senza dover condividere la propria banda con altri dispositivi. l software di gestione è allo stesso tempo potente e facile da usare, anche se solo i più smanettoni si metteranno a sfruttare a pieno le tante opzioni. Come prevedibile da un modello

di fascia alta il prezzo non è popolare e sfiora i 350 euro di listino. Il modello Dir-885L è praticamente identico ma si limita a 3.150 Mbps di velocità massima ed è dotato di “solo” 4 antenne: a meno di esigenze molto particolari, all’atto pratico è praticamente indistinguibile dal fratello maggiore, pur costando 100 euro in meno.

NETGEAR Fra le tante proposte di Netgear in ambito di router sono due le proposte che colpiscono l’attenzione. Il router D8500 Nighthawk è dedicati a chi pretende il massimo delle prestazioni: si tratta di un AC5300 e, come il DIR895L di D-Link, vanta ben 8 antenne. Ciò che lo distingue è la presenza di ben 7 porte gigabit ethernet che potranno tornare utili a chi ha ancora la necessità di collegare alcuni dispositivi tramite il buon vecchio cavo. Al di là dei videogiocatori più accaniti, però, pochi ne sentiranno l’esigenza. Anche chi non teme di investire migliaia di euro nei componenti del computer però potrebbe trasalire per il prezzo: 500 euro sono effettivamente una cifra notevole per un router, anche se giustificata dalla tecnologica che vi è integrata. Se il Nigthhawk si presta a diventare il sogno di chi non vuole scendere a compromessi con le prestazioni, il sistema Orbi - sempre di Netgear - potrebbe facilmente diventare il punto di riferimento di chi vive in appartamenti enormi, anche di più piani. La velocità massima è inferiore a quanto ottenibile coi top di gamma, le antenne sono solamente 4 ma il segnale può coprire un appartamento di ben 350 metri quadrati, grazie al ripetitore. Orbi è infatti composto da due unità, una è il router vero e proprio e l’altra un ripetitore: la configurazione è semplicissi-


ma e l’aspetto dei dispositivi è stiloso, capace di non sfigurare in un elegante appartamento. I fortunati che vivono in appartamenti ancora più grandi potranno estendere ulteriormente la portata semplicemente aggiungendo un nuovo ripetitore orbi, acquistabile separatamente. Come prevedibile la comodità ha il suo prezzo e per acquistare Orbi bisogna mettere in conto una spesa fra i 250 e i 400 euro.

AVM Se ci si limitasse a guardare la velocità massima teorica pochi si lascerebbero tentare dal Fritz!box 7590. Non con i suoi 2.500 Mbps di picco questo router tedesco sembrerebbe posizionarsi nella fascia più bassa del mercato ma non bisogna lasciarsi ingannare dalle apparenze: il top di gamma di AVM è per alcuni versi uno dei prodotti più evoluti sul mercato. Grazie al supporto del protocollo DECT il 7590 diventa a tutti gli effetti un centralino telefonico al quale collegare - come fossero numeri interni - smartphone, tablet e ovviamente i telefoni wireless DECT. La sua copertura wireless, inoltre, si è rivelata notevole, ed è capace di tenere testa a modelli ben più costosi. Interessanti le funzioni dedicate alla smart home anche se per goderle a pieno è necessario acquistare a parte gli accessori basati sul protocollo DECT come le prese elettriche intelligenti o le valvole smart per i termosifoni. Unico neo è l’interfaccia che offre tantissime funzioni ma non è la più semplice da utilizzare: per usarlo al meglio bisognerà spendere parecchio per padroneggiarla. Nonostante sia fra i prodotti più completi il prezzo d 279 euro rimane entro i limiti della ragionevolezza.

ASUS Il nome di Asus è molto noto fra gli appassionati di tecnologia, in particolare fra gli appassionati di videogiochi. Non stupisce quindi che il colosso taiwanese abbia a listino un modello capace di competere per il top di gamma: RT-AC88U. Capace di muovere dati sino a un massimo di 3.200 Mbit al secondo è dotato di sole 4 antenne, un dato che potrebbe deludere i più esigenti. Questa picco-

la mancanza è compensata da ben 8 porte Gigabit LAN per collegare i computer direttamente col cavo: può sembrare un’esagerazione ma il pubblico di riferimento è quello dei giocatori che amano collegare PC e console direttamente col cavo per avere la certezza di giocare senza lag. Se la forma sembra troppo aggressiva, poco adatta a uno stiloso appartamento, l’alternativa può essere il sistema Wi-Fi Lyra. Offre una velocità massima di trasferimento dati inferiore ma grazie ai piccoli e discreti ripetitori può coprire col wi-fi case anche molto grandi. Si tratta di un prodotto molto simile a Orbi di Netgear, anche nel prezzo: il kit, composto da tre elementi, costa 400 euro, come il concorrente diretto.

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home

D-LINK

NETGEAR

TP-LINK Chi è alla ricerca del prodotto più evoluto sul mercato rimarrà sicuramente colpito dal top di gamma d TPLink, il router Wi-Fi AD7200. Come suggerisce il nome è in grado di arrivare a ben 7200 Mbit al secondo di velocità massima ma bisogna fare molta attenzione: per arrivare a tanto bisogna usare periferiche compatibili con il protocollo 802.11ad. Se ci si limita al protocollo 802.11ac, quello utilizzato su smartphone, notebook e dispositivi IoT in genere la velocità cala a 2.400 Mbit al secondo. Con 802.11ad si possono raggiungere velocità di ben 7 Gigabit al secondo, l’ideale per la trasmissione senza fili di filmati 4K ma al momento non ci sono molte possibilità di sfruttarlo data il numero esiguo di prodotti compatibili con questo protocollo. Fatta eccezione per qualche notebook molto evoluto, per godere di simili velocità dovremmo usare due router come questo in bridge o avere pazienza e attendere che i produttori di smartphone, computer e smart TV adeguino i loro prodotti. Al momento è un acquisto non sfruttabile al massimo. Non è un grosso problema però dato che le prestazioni sono buone anche senza sfruttare 802.11ad e il prezzo è piuttosto aggressivo: con 200 euro ci si porta a casa un buon prodotto che sarà compatibile con le periferiche di domani.

AVM

ASUS

TP-LINK


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droni

Droni e Hoverboard: la crescita continua Divenuti ormai una presenza fissa all’interno degli store di elettronica, iniziano ora a far registrare risultati di vendita davvero interessanti di Raffaele Gomiero

rmai sono diventati una presenza fissa in quasi tutti gli store del canale consumer electronics, capaci di attirare a sé non solo bambini e adolescenti, ma un pubblico variegato di tutte le età. Sono i droni e gli hoverboard, nuovi dispositivi che vanno ad ampliare ulteriormente la già ricca lista dei nuovi oggetti del desiderio. I modelli in commercio nel nostro Paese non sono numerosi se confrontati a quelli disponibili nel resto d’Europa, ma i pochi produttori presenti in Italia ci tengono a sottolineare che “il drone dovrebbe essere a disposizione del consumatore occasionale tanto quanto dell’esperto”. Ma quali sono le attuali dimensioni del mercato dei droni? Neanche a dirlo: il modello più venduto è sicuramente il drone aereo, che sopravanza – e di molto - le altre due tipologie terrestre e acquatico. Basti solo pensare che nel 2016 su 100 droni venduti il 78,5 erano aerei, seguiti dai terresti con l’8,3 e dagli acquatici con lo 0,3%. L’ulteriore categoria degli universali si è invece ritagliata una buona fetta di mercato con il 13%, anche se sono ancora modelli poco riconosciuti dal grande pubblico. Anche nell’anno in corso è abbastanza evidente che il mercato è saldamente in mano ai droni aerei: le vendite attuali, difatti, sono composte essenzialmente dal 92,3% di droni aerei, il 6% terrestri, lo 0,4% acquatici e lo 0,2% di universali. E per quanto riguarda il mercato a valore? Assolutamente inaspettato. Nel 2016 sono stati venduti infatti 2,152 milioni di droni in tutto il mondo, di cui 2 milioni ad uso personale, e il restante per utilizzi professionali, per un valore totale di circa 4,5 miliardi di dollari. Secondo Gartner a fine 2017 il mercato dei droni potrebbe superare la considerevole quota di 6 miliardi di dollari, in crescita del 34%, fino a raggiungere quota 11,2 miliardi nel 2020. Il tutto senza ovviamente contare il fiorente mercato dei droni per uso professionale che dimostra delle potenzialità davvero interessanti, soprattutto in virtù dei numerosi impieghi a cui possono essere dedicati.


Athena (GoPro)

Giovanni Miante - Trade Marketing Manager

“I droni sono la novità del momento per l’elettronica di consumo: le aspettative che GoPro ha creato, in seguito pienamente rispettate, sono state molto importanti proprio per ciò che il marchio GoPro rappresenta nel mondo delle action cam. GoPro Karma è disponibile da qualche mese e sta riscuotendo il successo sperato. Per quello che riguarda la mobilità, il mercato è cresciuto a doppia cifra nel 2016, e il trend è confermato in questa prima parte del 2017. E’ un mercato in forte evoluzione, con l’ingresso frequente di nuovi player e la continua ricerca di riferimenti, sia di prezzo che di prodotti, da parte dei retailer. Athena, con la distribuzione di Segway e i suoi prodotti di riconosciuta eccellenza, si sta candidando a un ruolo di protagonista. Parlando di GoPro Karma, la versione più ricercata è la ‘Light’: si tratta di quella pensata per gli utenti che già conoscono il marchio GoPro e che già posseggono la camera HERO5 Black. La caratteristica più apprezzata di questo prodotto è il sistema di stabilizzazione gimbal,

il Karma Grip, estraibile dal drone e utilizzabile anche singolarmente. Per quello che riguarda i prodotti Segway invece, non possiamo non parlare del grande successo del MiniPro: molto più di un hoverboard, un grande mezzo di mobilità urbana. Molto facile da utilizzare grazie al “timone” centrale che si comanda con le ginocchia, il MiniPro stupisce per la cura nel dettaglio: luci anteriori e posteriori che si accendono in caso di svolta o di frenata, resistente a polvere e acqua e molto efficace anche su terreni sconnessi. Da non dimenticare il fatto che può essere controllato tramite l’app: calibrazione dei sensori secondo le proprie esigenze e guida a distanza lasciano letteralmente tutti a bocca aperta. C’è un’importante questione in sospeso per quello che riguarda le normative sul mondo della mobilità personale: benché non ancora regolamentato in maniera puntuale, è evidente che il potenziale e le opportunità di business della mobilità ecosostenibile diventeranno sempre più nei prossimi anni un’opportunità trasversale. Anche l’Italia dovrà muoversi in questa direzione, allineandosi ad altri Paesi europei. Possiamo confermare che, visti i contenuti di altissimo livello tecnologico, alcuni prodotti necessitino particolari attenzioni. Ma da un punto di vista di richieste di assistenza non registriamo picchi o situazioni particolari. Ad ogni modo, sia per GoPro Karma che per Segway MiniPro, gestiamo eventuali criticità con specialisti dedicati. Entrando nello specifico infatti GoPro ha un team dedicato di tecnici Karma che rispondono a tutte le esigenze dei consumatori, con la possibilità di fornire supporto sia da remoto, sia con la fornitura di eventuali singoli componenti di ricambio o il check up completo presso il centro dedicato specializzato. Per quello che riguarda i prodotti Segway, possiamo affermare con certezza che il tasso di richieste di assistenza è estremamente ridotto, grazie ai massimi standard qualitativi per i quali il brand è conosciuto in tutto il mondo; anche per questo segmento tutti i consumatori possono godere di un centro di riparazione specializzato che opera a livello nazionale, in grado di sopperire a qualsiasi esigenza”. Entrambi i prodotti, anche

per l’investimento che deve fare il consumatore, devono essere spiegati e raccontati, in primis alla forza vendita nei negozi, che deve conoscerli e testarli, ma anche al consumatore finale. Trattandosi di novità di prodotti, il nostro programma di training è molto fitto: in questa prima parte dell’anno stiamo incontrando tutti gli addetti vendita dei principali retailer per momenti di formazione specifici. Soprattutto ci concentriamo sul far usare i prodotti: ci piace far raccontare il prodotto a chi l’ha provato. In parallelo stiamo portando avanti con i brand la comunicazione istituzionale con grande focus sul punto vendita: i nostri piani di investimento sono confermati per tutta la seconda parte dell’anno. Non mancheranno poi gli eventi, anche in store: siamo al lavoro per coinvolgere alcuni dei nostri 50 atleti sponsorizzati. Per molti dei nostri brand sono attese novità nel Q4: abbiamo grandi sorprese che stiamo preparando per il nostro pubblico e i nostri clienti, lavorando a stretto contatto con gli headquarters”.

DJI

Martin Brandenburg - Managing Director EMEA

“Il settore è in forte espansione. L’industria dei droni cresce di anno in anno grazie alle diverse applicazioni che gli strumenti consentono, nel settore professionale come in quello ricreativo. Il lancio nel 2016 del Mavic Pro, il primo drone personale pieghevole al mondo, ha reso i


quadricotteri portatili e più facili da usare. Recentemente, con lo Spark, abbiamo aperto il mercato al consumo di massa, riscuotendo un grande successo. Anche il settore professionale ha visto l’arrivo della serie M200, la prima piattaforma pensata per applicazioni industriali come ispezioni, mappature, ricerca e salvataggio, per le quali prima i professionisti utilizzavano droni di consumo. Questo ci ha permesso di servire più settori con una variegate offerta tecnologica. L’industria dei droni è relativamente giovane e la percezione della tecnologia è ancora in fase di cambiamento. Nonostante la strada sia lunga, abbiamo modellato tale percezione educando il pubblico su quelli che sono i benefici e gli apporti concreti per l’economia e la creazione di nuovi impieghi lavorativi. In tal senso, siamo anche propensi a una legislazione sui droni europea armonizzata e bilanciata, che tenga conto delle esigenze sulla sicurezza da un lato ma anche dell’uso

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droni

responsabile da parte di migliaia di persone e aziende che contribuiscono alla crescita di un paese. Ogni prodotto DJI ha il proprio mercato e la propria finalità d’uso. Cerchiamo di venire incontro alle diverse esigenze con un prodotto completo: il Phantom per gli appassionati di fotografia e per applicazioni professionali e semi-professionali; il Mavic Pro per sport, viaggi e attività all’aperto; lo Spark per l’uso quotidiano. Questo è il punto di forza di ciascun prodotto e ciò che contribusice al successo nelle vendite. I nostri prodotti hanno una tecnologia molto sofisticata con corporatura e componenti hardware solide e robuste, e sono nche facili da usare persino per principianti. Questa è una delle ragioni più importanti per cui consumatori e professionisti di vari settori continuano a scegliere DJI come loro marchio di riferimento per qualità, resistenza, prestazioni e sicurezza. Tutti i negozi in Europa sono gestiti da rivenditori locali autorizzati che ricevono supporto costante per attività promozionali e per le periodiche New Pilot Experience aperte al pubblico interessato a provare i prodotti. In aggiunta, siamo anche aperti favorevoli ad assisterli con iniziative di marketing locali e mirate”.

Nilox

Michele Bertacco, Brand Director di Nilox

“Quello degli hoverboard è un mercato nuovo e relativamente di nicchia. Nilox è stato il primo brand a portare il prodotto in Italia, dopo che nel 2015 solo negli Stati Uniti sono

stati venduti quasi 2,6 milioni di pezzi, per un miliardo di dollari di giro d’affari. Dopo un 2016 chiuso positivamente, anno in cui Nilox ha stabilito la propria leadership nel mercato sia a volume sia a valore, ci aspettiamo un 2017 di continua e costante crescita. Nilox DOC hoverboard è il prodotto più venduto ad oggi sul mercato italiano. E’ un concentrato di hi-tech e design: ruote da 6.5”, velocità massima di 10 km/h, sistema di bilanciamento super preciso, capacità di utilizzo fino a 15-20 km e un tempo di ricarica di circa 2 ore. Disponibile anche nella versione Bluetooth per collegare l’hoverboard allo smartphone e ascoltare la propria musica


grazie alle casse integrate nella pedana, e Offroad, con ruote fuoristrada dal diametro di 8’’, per utilizzare l’hoverboard in qualsiasi strada e su qualsiasi superficie con la massima stabilità e facilità di guida. In questi mesi abbiamo lavorato molto per ottenere tutte le certificazioni e gli attestati di qualità necessari per vendere i nostri hoverboard sia in Italia sia all’estero. A questo si aggiunge l’attenzione di Nilox alla qualità dei componenti e del processo di assemblaggio, estremamente importanti soprattutto per gli hoverboard, per offrire un prodotto di qualità certificata. Nilox è l’unica realtà che sta perseguendo una strategia di marca, perché considera gli hoverboard non uno ‘spot business’ ma l’inizio di una categoria, quella della mobilità elettrica. Ad oggi, infatti, la gamma DOC conta, oltre agli hoverboard, anche tre modelli di monopattini elettrici numeri uno nella categoria e nei prossimi mesi lanceremo altri due modelli di skate, che andranno a completare la linea che comprende già tre varianti di skateboard elettrici”.

Puro sull’efficientamento dei processi con l’obiettivo di annullare eventuali vizi di produzione. Possiamo affermare che abbiamo percentuali irrisorie di richieste di assistenza per problemi tecnici. Durante l’ultimo anno abbiamo lavorato molto sul punto vendita ripensando le logiche di ingaggio del consumatore attraverso modifiche sostanziali alla nostra proposta di lineare. Abbiamo rinforzato il category espositivo, efficientato i servizi di merchandiser sul territorio e implementato attività di vendita assistita al consumatore. Continueremo su questa strada comunicando in modo semplice e diretto e privilegiando contenuti di prodotto e servizio al tempo stesso”.

Mauro Ghirardi - Direttore Commerciale di Puro Italia

“Il 2016 è stato un anno che ha visto il mercato consolidarsi e contrarsi in alcune categorie. Abbiamo adottato strategie di sviluppo e di ricerca di redditività di lungo termine, grazie alle quali siamo riusciti a mantenere le nostre quote di mercato senza disperdere valore sul canale. La prima parte di questo 2017 non ha ancora registrato performance positive proprio a causa di un discreto livello di maturità e di eccesso di offerta in alcuni segmenti. Ci aspettiamo tuttavia una ripresa nella seconda parte dell’anno. I nostri prodotti prima di essere presentati sul mercato superano numerosi test di qualità. Questo implica un’intensa attività di ricerca e sviluppo: lavoriamo molto sull’innovazione tecnologica e


IFA 2017: è tempo di Home Appliance Gli elettrodomestici intelligenti sono stati i veri protagonisti di questa edizione di IFA. Tanti produttori e tanti prodotti, non solo smart per motivi di marketing ma con soluzioni nuove e innovative. di Federico Cociancich

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FA 2017 ci ha fatto capire che è giunta l’era dell’innovazione intelligente, quella che ha un autentico impatto sui bisogni delle persone e che è progettata per rendere più facile la vita di tutti i giorni. Un’innovazione non più destinata solo a pochi ma finalmente disponibile per tutti. TV ultrasottili; componenti Hi-Fi caratterizzati da un’alta qualità; videocamere a 360°; elettrodomestici smart che integrano controlli vocali; mondi in miniatura realizzati con stampanti 3D e gadget come i braccialetti sportivi o gli smart watch che aiutano a mantenersi in forma e a restare sani: ecco alcuni degli ultimi trend tecnologici che abbiamo visto a questa edizione di IFA. Le Home Ap-

pliance coprono una gamma di dispositivi sempre più vasta dimostrandosi uno degli elementi trainanti dell’innovazione tecnologica in questo momento. Le funzionalità degli elettrodomestici connessi sono sempre più orientate a contenere i consumi e ad offrire soluzioni semplici e che facciano risparmiare tempo. In cucina la tendenza è quella di offrire un cibo più sano utilizzando ingredienti più freschi e meglio conservati. Oltre alle elevate qualità tecnologiche abbiamo notato un rinnovato interesse verso un attento design e l’utilizzo di materiali di alta qualità. Questa edizione di IFA ha mostrato forse poche novità con “effetto WOW” ma tanta innovazione nei

prodotti di utilizzo quotidiano. Alcuni quasi “esoterici”, come il forno Miele in grado di riscaldare un panetto di burro dentro una scatola di ghiaccio e che capisce da solo quando gli alimenti sono cotti, o altri destinati a semplificare i gesti quotidiani come la scopa a vapore Polti senza fili. E se Samsung dimezza i tempi di lavaggio la propria lavatrice, Bianca proposta da Candy comunica con i consumatori attraverso il sistema di riconoscimento vocale Alexa di Amazon. Rimanendo sempre nell’ambito della lotta contro le macchie Electrolux ha presentato una “penna a ultrasuoni” che se applicata su una macchia con il tessuto bagnato, disgrega lo sporco staccando-


Quattro chiacchiere con Sony

lo dalle fibre senza la necessità di alcun detersivo. In cucina Grundig ha presentato un prototipo di forno smart in grado di pulirsi da solo, Haier ha messo sensori a infrarossi nel frigorifero per regolare al meglio la temperatura mentre LG ha annunciato la disponibilità del proprio frigorifero door in door con porta in vetro che diventa trasparente semplicemente “bussando”. L’innovazione è arrivata persino nella sala da bagno con lo spazzolino da denti wireless Philips che si interfaccia con lo smartphone e ti dice se hai pulito correttamente i denti. E ancora i mille robot che puliscono i pavimenti al posto vostro, valvole termostatiche intelligenti per risparmiare sul riscalda-

mento, sistemi di allarme semplici da installare e usare, serrature che dialogano con lo smartphone e tanto altro ancora.

Televisori sottotono Storicamente IFA ha sempre dato molto spazio alle novità nel campo dei televisori, però da qualche anno le gamme TV vengono rinnovate annualmente e nella maggioranza dei casi sono presentate al CES di Las Vegas ad inizio anno. Poche quindi le novità in questo campo, con la netta impressione che LG abbia centrato il segno con i propri pannelli OLED: quasi tutti i produttori hanno mostrato, nella rispettiva fascia alta della propria proposta, un TV OLED con pan-

A margine della presentazione Sony, abbiamo avuto l’opportunità di scambiare qualche opinione con Stephane Labrousse, Country Head della filiale italiana. Quest’anno avete puntato molto sull’audio… Ormai sono diversi anni che le nuove gamme di TV vengono presentate al CES, la fotografia annuncia durante tutto l’anno e IFA ci sembra il momento giusto per spiegare prodotti nuovi nel settore audio. In Italia siamo leader nel mercato delle cuffie e adesso vogliamo rafforzarci anche tra gli appassionati esigenti, abituati a marchi come Bose o Sennheiser. Abbiamo annunciato la nuova gamma che si declina nella versione con padiglione, a girocollo e true wirless (con gli auricolari che si infilano direttamente nelle orecchie, nrd), dove tutti i prodotti integrano la tecnologia Noise Cancelling. Avere un palcoscenico come IFA dal quale poter spiegare questi prodotti, sia a voi giornalisti, sia ai clienti, ci facilita molto. Ma queste non sono le uniche novità, viene infatti rinnovata l’intera gamma Bluetooth che diventa molto più ampia che sarà immediatamente disponibile anche in Italia. Tecnologie come il Noise Cancelling hanno bisogno di essere spiegate al consumatore finale, come pensate di fare? È un aspetto fondamentale, adesso che abbiamo una gamma completa sappiamo che questi prodotti vanno presentati in una certa maniera altrimenti non si vendono, è un dato di fatto. Vanno spiegati, perché il solo design non fa capire il perché della differenza di prezzo. Così come abbiamo fatto con gli speaker, stiamo sviluppando aree display che illustrano le caratteristiche dei prodotti e che verranno poste nei punti vendita già dal lancio. In Italia puntiamo sui punti vendita top e rispetto ai loro clienti top vogliamo essere identificati in una certa maniera. Più in là stiamo ragionando in termini di formazione e di eventuali promoter per aiutare la vendita e spiegare all’utente finale, per i prodotti di fascia medio alta, qual è la differenza e perché hanno un costo diverso. Parlando di fotografia, siete riconosciuti tra i migliori ormai da tutti, e ve ne uscite con una foto/videocamera completamente diversa da tutto. Sì, siamo molto soddisfatti e non pensavamo di arrivare dove siamo in così poco tempo, soprattutto in Italia dove avevamo la difficoltà di spiegare il concetto di mirrorless e di fotocamera compatta ad alte prestazioni. Siamo riusciti a farlo soprattutto con l’aiuto del sensore grande full frame, quindi con le serie a7 e a9, anche se siamo coscienti che per conquistare il fotografo “Pro” ci vorrà un po’ di tempo e quindi stiamo incrementando i servizi di rental e after service. I numeri ci stanno dimostrando che stiamo andando bene, a luglio siamo diventati numeri 2 nel mercato delle full frame in Italia, è solo un mese ma lo siamo sia a volume, sia a valore. L’RX0 che abbiamo presentato oggi è di tipo completamente diverso. Risponde ad applicativi nuovi, on board, in car, un dispositivo super piccolo, super robusto con un sensore più grande che offre opportunità nuove. Se ti dovessi dire oggi chi la userà e come non sarebbe vero, sarà tutto da sviluppare nei prossimi mesi. C’è però un mercato video che cerca prodotti super compatti, discreti e che risponda ad un certo tipo di esigenze. Non la commercializzeremo nel mercato consumer tradizionale ma solo nel photo specialist, e sarà molto importante lo sviluppo di accessori, anche da parte di terze parti.

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mostravano (per errore?) le prime cover per il nuovo melafonino, LG presentava il nuovo V30, un eccellente smartphone riconosciuto da tutti (stampa specializzata e operatori) come un degno avversario dei due giganti menzionati sopra, in vista delle prossime festività natalizie. Scocca in metallo e vetro, schermo Oled FullVision in formato 18:9, potente processore nello fornito dalla casa coreana. Fa eccezione ovviamente Samsung, che ha ribadito di non credere nella tecnologia autoemissiva ma di puntare sul Qled, e qualche produttore cinese che utilizza fornitori locali.

Smartphone: LG V30

LG sforna un flagship senza difetti, con ampio display Oled in formato 18:9, potente e con grandi prestazioni, audio ai massimi livelli riprese video da vero regista.

Sony h.ear on 2 Wireless NC

Qualche novità in più è arrivata dal settore audio. In un mercato che vede le vendite di vinili superare

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prodotti che ci hanno pa

Audio:

Nuova giovinezza per l’audio

quelle dei CD, si assiste però alla quasi totale mancanza di novità di fascia alta da parte dei colossi del settore. Insomma chi si compra i vinili sembra destinato ad ascoltarli con auricolari Bluetooth. In questo contesto ha senso la proposta di Sony che ha rinnovato ed esteso la propria gamma di cuffie con tecnologia di riduzione del rumore. Altra novità i diffusori portatili Denon e Pioneer in grado di interfacciarsi con i sistemi di riconoscimento vocale come Alexa o Siri. In questo contesto fa riflettere l’annuncio di Technics che promette per l’anno prossimo il giradischi analogico a trazione diretta più evoluto di

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sempre (Reference Class SP-10R). Unirà le più avanzate tecnologie digitali e analogiche di Technics per ottenere un bassissimo rapporto segnale / rumore (S/N)* e una stabilità e regolarità di rotazione (wow e flutter) senza precedenti.

La sorpresa smartphone Con Samsung che ha rinunciato al consueto evento Unpacked, presentando il Note 8 a New York pochi giorni prima, e la grande attesa per l’annuncio del nuovo iPhone (avvenuta il 12 settembre), non erano molte le aspettative in questo campo. E invece le novità ci sono state eccome, a dimostrazione che oltre ai citati protagonisti, è l’intero mercato a funzionare. Mentre i produttori di accessori

Qualcomm, audio ai massimi livelli grazie a un DAC dedicato e alla partnership con B&O Play e un sistema di ripresa che si avvicina a quelli professionali. Sony invece, la cui quota di mercato in questo settore è purtroppo ancora decisamente al di sotto di quanto meriterebbe, ha presentato due modelli, Xperia Z1 e Z1 Compact, che colpiscono per la fotocamera super, Android 8 Oreo e soprattutto per la possibilità di effettuare scansioni in 3D estremamente realistiche. Lenovo continua nel progetto di ridare smalto al marchio Motorola presentando il nuovo Moto X4, lo smartphone con l’assistente Alexa integrato (by Amazon) e la capacità di trasformarsi in guida turistica fornendo informazioni su ciò che si sta inquadrando con la fotocamera. Novità anche da Alcatel, che con l’A7 dimostra come si possa realizzare uno smartphone elegante, potente e con una grande autonomia, DORO, che realizza smartphone pensati apposta per le esigenze dei senior e la francese Wiko, che con l famiglia View segue la tendenza dello schermo in formato 18:9.

La prima versione di queste cuffie con tecnologia di eliminazione del rumore ci avevano colpito, queste ci hanno fatto innamorare. Sono state capaci di trasportarci virtualmente dal caos della fiera berlinese in un jazz club ad ascoltare un concerto dal vivo del grande Miles Davis… magia.

Monitor:

Samsung C49HG90 Un monitor gaming curvo da 49 pollici con tecnologia QLED. Bello anche da spento, sostituisce due monitor “standard” affiancati. I giocatori incalliti ne faranno una malattia.

10 prodotti che ci hanno part


anno particolarmente colpito per design, per innovazione, per semplicità d’uso o anche solo per originalità Cucina:

Le valvole Intelligenti Netatmo per termosifoni sono belle (le ha disegnate Philippe Starck) e consentono un risparmio medio del 37% dei costi energetici, contribuiscono così a ridurre l’inquinamento e soprattutto aumentano il confort in casa.

Un forno che affianca ai sistemi di cottura tradizionale quello a onde elettromagnetiche. Questo permette al forno di cuocere in modo del tutto automatico pietanze diverse in maniera differenziata e di capire il punto di cottura di ogni alimento senza bisogno di sonde. Il difetto? Costa quasi 9.000 euro.

Netatmo valvole per termosifoni

Miele Dialog

TV:

Philips Oled serie 9 TV Oled da 65 pollici che colpisce per il suo design che coniuga vetro, alluminio e l’altoparlante rivestito in tessuto. Le funzioni smart sono affidate ad Android, mentre la qualità delle immagini ed il coinvolgimento sono garantiti dal pannello OLED, dal processore Philips P5 Perfect Picture e dal sistema Ambilight su tre lati.

Mobilità:

Nilox eBike DOC X2 La mobilità urbana sta cambiando e sono in tanti a cercare una soluzione da integrare ai servizi pubblici, questa può essere un’idea vincente: comoda e leggera, questa e-bike può essere portata ovunque grazie al suo telaio ripiegabile in acciaio.

Home Appliance: Yale ENTR S

Yale, che di serrature se ne intende, promette di togliere la seccatura delle chiavi con questa soluzione che si integra con lo smartphone e con una serie di accessori come un lettore di impronte digitali, un tastierino numerico o un semplice radiocomando.

Lavaggio:

Candy Bianca Bella da vedere, veloce, lava qualunque tipo di capo in meno di un’ora; efficiente, grazie alla classe di lavaggio A; e semplice da usare perché sempre connessa con lo smartphone e con il web, da cui può scaricare i programmi di lavaggio più adatti ai capi e al tipo di macchie.

nno particolarmente colpito per design, per innovazione, per semplicità d’uso o

Memoria:

SanDisk Ultra microSDXC UHS-I SanDisk ha realizzato una scheda microSDXC da 400 GB con una velocità di scrittura pari a 100 MB/s che consente di trasferire, secondo il costruttore, 1.200 foto in un minuto. Potrà contenere fino a 40 ore di video in Full HD, costerà circa 250 dollari e avrà una garanzia di 10 anni. Quale sarà il limite?

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10 prodotti che ci hanno particolarmente colpito per design, per innovazione, per semplicità d’uso o anche solo

Home appliance:


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Gamescom 2017: un successo annunciato Alla manifestazione tedesca tante conferme e sorprese, tutte Indie

al 22 al 26 agosto Colonia si è riconfermata la capitale mondiale del videogioco, riuscendo a mettere in mostra i “pezzi da 90” dei principali publisher. Una fiera che si conferma sempre più importante a livello di mercato, e non solo per gli oltre 350mila visitatori giunti da ben 106 diversi Paesi o per i 201mila mq di spazio espositivo affollati da 919 aziende, ma anche e soprattutto per la presenza di numerose personalità, tra cui la Cancelliera Angela Merkel. A parte qualche publisher, protagonista in fiera con più titoli, la maggior parte delle aziende partecipanti ha però preferito optare per il classico “pochi ma buoni”, specialmente in vista del Natale che,

come ogni anno, sarà il vero giudice inflessibile del mercato, valutando le vendite reali in modo analitico e approfondito, e senza il rischio di favoritismi di sorta. Appuntamento adesso dal 21 al 25 agosto del prossimo anno, sempre a Colonia, con ancora tante e tante sorprese.

Le novità Microsoft ha mostrato “Forza Motorsport 7”, “Crackdown 3”, “Sea of Thieves” e “State of Decay 2”, titoli già mostrati all’E3 che con la loro presenza a Colonia hanno enfatizzato quanto Xbox One punti su di loro. In dirittura d’arrivo anche “Cuphead” che, dopo mesi di attesa, dovrebbe vedere la luce a

fine settembre. Tempo di motori anche per Sony che finalmente ha pronto il suo tanto atteso “Gran Turismo Sport”, che insieme a “Forza Motorsport 7” di Microsoft scalderà motori e console nei mesi a venire. Subito in scia “Uncharted: L’Eredità Perduta” (già nei negozi all’uscita di questo articolo, ndr) e “Detroit: Become Human” che verrà preceduto da una ricca demo giocabile. Nintendo ha organizzato qualche live session per “Super Mario Odissey”, supertitolo che vedrà la luce a novembre, mentre per “Xenoblade Chronicles 2” l’unica cosa che manca è la data di uscita. Del resto la grande N ha detto tutto quello che c’era da dire durante il Nintendo Direct dell’E3 dove Ma-


rio è stato il protagonista assoluto, per cui c’era da aspettarsi un semplice gettone di presenza. Inutile dire invece che per Activision sia sufficiente citare due soli nomi: “Destiny 2” e “Call of Duty: WWII”. I due titoli consumeranno le energie del publisher per i prossimi mesi e ovviamente da loro dipenderà l’intero fatturato dell’anno. Una sola coppia d’assi in mano anche per Konami, che con “Metal Gear Survive” e “Pro Evolution Soccer 2018” mantiene la tradizione in cui si rispecchia il publisher giapponese. Tutto il contrario per Namco Bandai, che alla fiera ha portato l’intera line-up per i prossimi mesi,

Tokyo Games Show 2017 Dal 21 al 24 settembre è toccato a Tokyo diventare il punto di riferimento mondiale per il mondo dei videogiochi, a partire dalla conferenza stampa di Sony che ha rivelato titoli del calibro di “Monster Hunter Word, Yakuza 6”, un nuovo “Dinasty Warrior” tutto open world e atri titoli già abbondantemente visti e rivisti nelle settimane precedenti. Come ogni Tokyo Games Show che si rispetti non

poteva poi mancare il gioco di “Gundam” di turno: infatti nel 2018 arriverà “Mobil Suit Gundam: Battle Operation 2”. Sempre a tema robot torna anche “Virtual On”, reincarnazione di un gioco arcade anni 90, che vedrà la luce anche lui nel 2018. Torna poi a mostrarsi in video anche “13 Sentinels: Aegis Rim”, titolo che mischia elementi fantascientifici e drammi da liceo in un’ambientazione tipicamente giapponese.

Previsto anche lui per il 2018. Non Manca inoltre neanche “Kenshiro”, che sbarca nell’universo di Yakuza a partire dal 22 febbraio 2018 con il titolo “Yakuza Fist of the North Star”. Uno degli annunci più grossi lo ha fatto infine Square Enix, che in occasione del TGS ha rilasciato “Left Live”, gioco di cui si conosce davvero poco, anche se è noto che sia caratterizzato dall’ambientazione in puro stile post atomico.

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composta da sei titoli: “Project cars 2”, “Ni No Kuni 2”, “Dragon Ball Fighter Z”, “Ace Combat 7: Skies Uknown”, “Naruto to Boruto”, “Shinobi Striker” e “Little Nightmares”. Una line-up composta praticamente da seguiti, tranne “Little Knightmares”, nuova IP che potrebbe rivelarsi una piacevole sorpresa. L’italianissima Milestone torna all’arcade puro con “Gravel”, racing game dove il controsterzo la fa da padrone e il modello di guida è davvero intuitivo. Circuiti prevalentemente offroad e tutta la potenza del motore grafico Unreal Engine 4. Quindi stop temporaneo a tutto quello che è simula-

zione sia auto che motociclistica e via ad un sano ritorno all’arcade puro. Tra le novità Indie inaspettate c’è “Biomutant”, partorito da un giovanissimo team svedese chiamato Experiment 101, ambientato in un futuro post apocalittico abitato da animali mutanti di varie dimensioni e completamente open world. Da citare, inoltre, anche “Immortal Unchained”, che si ispira apertamente a “Dark Soul” di From Software, con tanto di atmosfere cupe e sinistre, mentre “Close the Sun” sarà invece un’avventura horror completamente ambientata su una nave in balia dell’oceano in tempesta.


CERTE PASSIONI NON SI SPENGONO MAI.


A cura della Dott.ssa Simona Leone Psicologa e psicoterapeuta sistemico-relazionale e formatore aziendale

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ualunque formato si decida di utilizzare (cartaceo, web, app), il volantino rappresenta uno strumento estremamente utile per comunicare con i propri potenziali clienti. Come ogni forma di comunicazione, tuttavia, per essere efficace è necessario che rispetti alcune regole fondamentali, che possiamo sintetizzare in poche fondamentali domande:

1) A chi? 2) Cosa? 3) Come?

3 domande, 5 assiomi e un volantino A chi? Scegliere con precisione il proprio target, cambierà le scelte comunicative in modo sostanziale. Se, infatti, decideremo di rivolgerci a clienti che ci stanno già cercando privilegeremo una comunicazione “per” il cliente, fornendo informazioni sul punto vendita, sui prodotti e su eventuali sconti e promozioni, rivolgendoci direttamente, e forse unicamente, a potenziali clienti che, (già) consapevoli del bisogno, cercano una risposta in grado di soddisfarlo. Se, al contrario, sceglierò una modalità di comunicazione “verso”, sarò io stesso a creare il bisogno in chi non sa (ancora) di averlo. Con questa modalità comunicativa, il volantino verrà utilizzato per dare informazioni al cliente, tali da indirizzarlo verso risposte che io posso dare. Posso in questo caso utilizzare domande che suscitino il desiderio di saperne di più su una determinata questione, del tipo, ad esempio “Occhi affaticati? Troppe ore davanti al pc? Vieni a scoprire le nuove tecnologie che proteggono la tua vista”. Oppure per dare brevi informazioni tecniche: “Dalle innovazioni tecnologiche più recenti, i nuovi monitor che proteggono la vista. Vieni a scoprirli nel nostro punto vendita”.

Che cosa? Una volta fissato il target, sarà importante stabilire quale tipo di informazione voglio fargli arrivare. Offerte, novità dal mercato, servizi, competenze, know-how e tutto ciò che può rendermi interessante per il pubblico, possono entrare nel volantino. Più si differenziano le tipologie di informazioni, più vasto sarà il pubblico a cui il volantino potrà arrivare. Attenzione, però: troppe informazioni di tipo diverso nello stesso volantino, confondono il cliente.

Come? La comunicazione è un mezzo potentissimo. Attraverso di essa noi creiamo la realtà e la condividiamo con gli altri. Per essere realmente efficace e raggiungere gli scopi fissati, quando comunico devo attenermi ad alcuni principi essenziali. Paul Watzlawick e il gruppo di ricerca del Mental Research Institute di Palo Alto li hanno riassunti in 5 assiomi fondamentali.


° Assioma: è impossibile non comunicare. Quello che non dico ha la stessa forza e lo stesso potere informativo di quello che dico. Scegliere con accuratezza quello che non verrà inserito nel volantino, quindi, è di importanza fondamentale in quanto fornirà ai clienti altrettante informazioni sul punto vendita e sui servizi di quello che viene effettivamente inserito. La scelta consapevole mi aiuterà a sfruttare anche questo elemento (ad es., uno spazio lasciato volutamente vuoto può contenere messaggi del tipo: “Vieni a scoprire cos’altro possiamo fare per te!”).

° Assioma: qualunque comunicazione avviene sempre su due livelli, quello del contenuto e quello della relazione. Rivolgendomi ad un potenziale cliente, gli propongo di entrare in relazione. Anche per questo motivo è importante scegliere con accortezza i contenuti, ovvero per favorire la costruzione di una relazione di fiducia in cui il cliente senta di poter trovare le risposte che cerca e la competenza che desidera. È questo l’assioma alla base della personalizzazione del servizio sul cliente.

° Assioma: I flussi comunicativi sono influenzati dalla “punteggiatura” scelta dai soggetti che comunicano. Si tratta di una diretta conseguenza dell’assioma precedente: in quanto creatrice di relazione, la comunicazione implica che ciascuno degli attori la interpreti in maniera differente, sulla base dei propri bisogni e delle caratteristiche personali. Per semplificare possiamo prendere l’esempio del marito silenzioso e della moglie brontolona: il marito dirà che tace perché la moglie brontola, la moglie che brontola perché il marito è troppo silenzioso. È importante, quindi, che la comunicazione che facciamo per il nostro cliente attraverso il volantino sia il più possibile chiara e diretta, onde evitare di generare fraintendimenti e creare false aspettative.

° Assioma: la comunicazione può essere analogica (immagini) o digitale (parole). Una comunicazione efficace è quella che utilizza entrambe le modalità: per questo motivo le info-grafiche, in cui parole e immagini lavorano in sinergia per fornire informazioni anche su più aspetti contemporaneamente,

vengono sempre di più usate nel marketing. Eccone un esempio:

° Assioma: la comunicazione è simmetrica quando i soggetti che comunicano sono sullo stesso piano, oppure è complementare, quando non lo sono. In quanto comunicazione professionale, il volantino deve essere necessariamente complementare, indicando con chiarezza al cliente, portatore di un bisogno, che si possiedono le competenze, le conoscenze, la professionalità e gli strumenti per soddisfarlo.

049/ psicol ogy Riferimenti: Watzlawick P., Beavin J.H., Jackson D.D. (1971), Pragmatica della comunicazione umana, Astrolabio Ubaldini, Roma


scenari f o t o gr a f i a

Nikon compie 100 anni Il brand giapponese compie un secolo di vita e celebra insieme all’azienda torinese un successo da “record”

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pronta a condividere il suo stesso spirito l 25 luglio 2017 Nikon ha compiuto 100 innovativo e la sua stessa passione. Il anni. Un secolo di tecnologie uniche nostro Gruppo si occupa di fotografia da di precisione e ottica, in particolare al oltre 50 anni. Nel 1991 si è concretizzata servizio della fotografia, protagonista l’idea di assumere la distribuzione del indiscussa del XX secolo come narratrice di brand Nikon, per il quale era necessario emozioni e avvenimenti. Nikon è diventata, creare una struttura completamente nel corso di un secolo di vita, una icona dedicata: è nata così Nital. Nel corso di che, come molte altre icone centenarie, questi 20 anni abbiamo assistito a tanti continua a fare storia anche oggi. cambiamenti, primo fra tutti il passaggio Non siamo infatti di fronte a un marchio dalla fotografia analogica a quella vetusto e appannaggio di pochi, romantici digitale. La fotografia è fotografi, ma un nome diventata ‘imaging’ e ha che guarda al domani con notevolmente ampliato passione, competenza, Il parere di Aldo Winkler, le sue applicazioni e il conoscenza delle ultime CEO di Nital S.p.a. pubblico di riferimento. tecnologie imaging e mostra orgoglioso Il passo successivo è ottiche e pronto a tuffarsi l’ultimo premio ottenuto stato l’ingresso nella nel suo prossimo secolo di dal suo team: il Guinness grande distribuzione. Gli vita con impeto, coraggio, World Record Certificate interlocutori di Nital non consapevolezza, affidabilità per la fotocamera umana appartenevano solo più e creatività. Da oltre 25 più grande al mondo, al mercato fotografico, anni Nikon è, in Italia, e per composta da 1.450 ma a un target di utenti questo, per festeggiare persone. decisamente più ampio. questo avvenimento così Nital ha sempre cercato di importante abbiamo proporsi e, soprattutto, di deciso di fare un record essere una realtà dinamica, del mondo. Il 17 giugno veloce, preparata, al passo con le scorso, infatti, per celebrare il centenario evoluzioni tecnologiche e sufficientemente di Nikon, abbiamo realizzato presso la innovativa da essere considerata un buon Palazzina di Caccia di Stupinigi, la più partner commerciale. Inoltre, abbiamo grande macchina fotografica umana al sempre dedicato grande attenzione alle mondo aggiudicandoci un Guinness World attività di marketing e comunicazione. Record. La nostra strategia commerciale, infine, La scelta di affidare la distribuzione di viene studiata ’su misura’ per ogni partner, Nikon a Nital va ricercata nella necessità a testimonianza di quanto riteniamo il dell’azienda giapponese di avere al suo rapporto di collaborazione che instauriamo fianco, in un mercato promettente come bilaterale e non univoco”. quello italiano, una realtà dinamica e


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