Elettroradio Informazioni - Febbraio 2015

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elettroradio informazioni elettroradio informazioni

PERIODICO TRADE LEADER NEI SETTORI ELETTRONICA DI CONSUMO ED ELETTRODOMESTICI * ANNO 55 *

Electrolux si rinnova nell’immagine e nella strategia

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Il CES di Las Vegas detta le regole per l’Internet delle Cose

Lavaggio: un settore sempre determinante per l’eldom

Target senior e tecnologia: un business da considerare

Le nuove tendenze del gaming al vaglio del mercato

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Il Web ha cambiato il modo di comunicare, sia tra persone, sia tra aziende. Nel nuovo marketing comunicare non è più sufficiente, è necessario coinvolgere, creare un dialogo tra l’azienda e i suoi potenziali clienti. È ovvio che l’obiettivo primo di un’azienda che ha una presenza sul Web sia quello di aumentare il numero dei contatti, ma il marketing 2.0 non si esaurisce con questo, anzi questo è soltanto il primo passo. È necessario costruire azioni che coinvolgano il pubblico online, che mettano i visitatori virtuali in contatto tra di loro, che li faccia interagire e che li trasformi in tanti brand ambassador. Più la vostra presenza online è profilata e vicina al vostro mondo, più il Web e i suoi meccanismi virtuosi si metteranno al servizio della vostra azienda, a prescindere dal numero dei click.

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Ei-Elettroradio Informazioni Periodico Trade per industria e distribuzione • Audio • Video • Elettrodomestici • Informatica • Telecomunicazioni

anno LV chiuso in redazione il 20 febbraio 2015

edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. fax: 02 48.70.36.14 e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 - direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: adm studio - cologno monzese stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.

A.N.E.S. Periodico associato a:

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA

in questo numero: 6

Cover Story

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Electrolux: la storia continua

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di Massimo Bolchi

Appunti di vista Intervista a Massimo Guastini

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News

Eventi International CES 2015: l’anno dei 1000 gadget

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di Marco Passarello

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Focus mobile Verso una primavera “mobile”

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Focus AV Anno complesso per il consumer electronics

Il futuro del trade in scena a Madrid

di Federico Cociancich

Smart Home

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Target

Un’occasione da non perdere

Over 60: la tecnologia è “easy”

di Federico Cociancich

di Monica Renna

Social

di Barbara Bianchi

23

Focus lavaggio

di Federico Cociancich

Anche il mondo del lavaggio ha i suoi tweet

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E guardo il mondo da un oblò Aziende, Trade

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Trade Marketing Lo sconto? Lava più bianco!

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Aziende AVM: non solo innovazione

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Gaming

La casa 2.0 è già realtà

L’opportunità statuette interattive

di Roberto Zarriello

di Raffaele Gomiero

Psicology La managerializzazione delle aziende retail di Dott.ssa Paola Nicolini

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In-store Dal carrello allo smartphone di Raffaele Gomiero e Roberto Bonin

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Ecologia è salute di Arch. Olivia Carone


editoriale

L’

Anno nuovo, vita nuova

inizio promette bene. Se infatti sul fronte economico nulla di nuovo si prospetta all’orizzonte e ci si continua a destreggiare tra notizie di recessione stagnante e inizio di ripresa, sul versante del mercato qualcosa sembra davvero muoversi. Repentini cambi di poltrona e profonde riorganizzazioni aziendali, unite a trimestrali che stravolgono un po’ il panorama degli ultimi anni, con “vincitori” che diventano “vinti” e viceversa, fanno davvero presagire un 2015 non tanto di rivoluzione o exploit, quanto di transizione e consolidamento, forse (si spera) in preparazione della ripresa vera e propria. Chi sembra godere invece di ottima salute, è l’universo professionale e SOHO, settori a cui si dedicano sempre più aziende, rinforzando le compagini commerciali e distributive, e proponendo prodotti e soluzioni assolutamente in linea con le nuove abitudini di lavoro, come la mobilità e il BYOD. Calma piatta invece sul versante della distribuzione che sembra quasi “alla finestra”, in attesa di notizie più positive e lungimiranti dal mondo economico e politico. Di certo, anche su questo fronte qualcosa succederà, ma con tempi e modalità che ancora non ci è dato sapere. Di sicuro c’è solo un profondo stato di incertezza e sfiducia che sembra viaggiare in parallelo con quello degli stessi consumatori: per tante aziende che escono rafforzate dalle attività di ristrutturazione ed efficientamento dei mesi scorsi, altre si ritrovano invece a dover fare definitivamente i conti (nel vero senso della parola) con riduzione dei consumi e inefficienza. Altre invece, come già successo nel recente passato, decidono di abbandonare il campo per tornare ai loro Paesi d’origine do-

ve, seppur sempre in compagnia della crisi, possono per lo meno dire addio a fiscalità e burocrazia opprimenti. Solita effervescenza, viceversa, per quanto riguarda i prodotti, frutto di laboratori di Ricerca e Sviluppo che non hanno mai smesso di lavorare alacremente, crisi o non crisi. Di vera novità, se di novità si vuol parlare, sono sicuramente i trend di mercato che, sempre più, si stanno spostando verso l’Internet delle Cose, la wereable technology e la smart home. Il CES di Las Vegas, difatti, non ha dato adito a compromessi e ha fissato una volta per tutte le linee guida per l’eldom e la consumer electronics (passando per automotive, entertainment e salute e benessere) dei prossimi anni, un passaggio obbligato verso un futuro che sempre più sa di connettività, automazione e robotica. Così come l’evoluzione dei punti vendita, in continua fase di rinnovamento verso una maggiore razionalizzazione degli spazi e dei servizi al consumatore: superfici espositive sottratte a merceologie ormai proprie del mondo online come inciso e videogame e donate a categorie emergenti o in espansione, dispositivi e soluzioni multimediali e interattive, e aree demo e riservate al comfort o ad eventi in-store. Non dimentichiamolo: una delle più grandi sfide per i prossimi mesi, a far compagnia a bilanci e flussi e processi di lavoro, sarà infatti il riportare il cliente finale all’interno dei negozi. Una sfida che vede nella multicanalità, nel servizio e nell’infotainment le sue ricette più efficaci. Buon anno a tutti.

La Redazione


cover story

Electrolux

la storia continua P

iù che un nuovo percorso, si tratta di un naturale continuum temporale. È questa l’essenza della nuova brand image di Electrolux che, dopo dieci lunghi anni, rinuncia al doppio marchio Electrolux Rex per tornare a essere “semplicemente” Electrolux. Continuando in quel lungo percorso di trasformazione che ha caratterizzato la multinazionale svedese negli ultimi anni si passa quindi ora a un’ulteriore fase di maturazione del brand, ponendo un altro importante tassello a una storia che parte da molto lontano, dagli inizi del secolo scorso, fino ad

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arrivare ai giorni nostri, passando per nuove iniziative imprenditoriali, innovazioni tecnologiche e acquisizioni di importanti realtà industriali. “Continua la strada di trasformazione che l’azienda ha ormai intrapreso negli ultimi 18 mesi”, con queste parole, infatti, Manuela Soffientini, General Manager Cluster Italia di Electrolux, ha dato il via alla presentazione della nuova brand identity lo scorso14 gennaio in un grande evento chiamato – non a caso “Electrolux Revolution”. “Una trasformazione che parte dal nostro passato e che sta a si-


Manuela Soffientini, General Manager Cluster Italia di Electrolux

gnificare un simbolo di continuità con tutto ciò che di buono è stato fatto per la sua crescita e la sua espansione. – ha continuato Manuela Soffientini – Possiamo dire che da oggi ha inizio una nuova fase che ha soprattutto lo scopo di approcciare il mercato e l’utente finale in un modo diverso. È un passo veramente importante che ha a che vedere con la valorizzazione del nostro passato, un passato veramente ricco e che ha influenzato la vita di tutti gli italiani e che sicuramente non è un freno al cambiamento, ma al contrario una spinta al miglioramento”.

La nuova brand visual identity segna un altro passo della lunga evoluzione della casa produttrice svedese: un racconto ultracentenario che non smette mai di riservare sorprese e colpi di scena

“La marca è in grado di costruire attorno al prodotto un’architettura di associazioni, valori e connessioni emozionali con il consumatore, tanto da far assumere al prodotto stesso una dimensione cha va oltre le sue caratteristiche fisiche, le sue prestazioni e le sue funzionalità. Per poter esercitare questa sua forza seduttiva e questa sua capacità empatica deve però essere una marca assolutamente forte, e la forza e l’equity di un brand parte innanzitutto dal suo posizionamento e dalla sua capacità di adattarsi continuamente, di ripensarsi e di rinnovarsi”, ha sottolineato invece Michele Sarli, Responsabile Marketing di Electrolux, presentando il nuovo logo. E nasce così una nuova brand strategy che trova il suo fondamento su tre grandi direttrici: la valorizzazione di Electrolux sulla forza di Rex, la crescita ulteriore del brand AEG e la rifocalizzazione del ruolo di Zoppas all’interno del mercato dell’eldom. Dopo oltre 10 anni si chiude il periodo del double brand Electrolux Rex con il passaggio ad Electrolux che rappresenterà il brand principale del Gruppo. Un brand globale che esprimere modernità, innovazione tecnologica ed internazionalità, capace di guardare al futuro offrendo soluzioni tecnologiche innovative e dal design contemporaneo, per soddisfare le esigenze della fascia media e medio/alta del mercato. Il nuovo logo di Electrolux perde quindi il double branding Electrolux Rex per assumere il nome univoco di Electrolux, ridisegnato con una grafica più attuale, caratterizzata da un font più soft e con linee più aggraziate e arrotondate, in grado di esprimere valori di modernità, innovazione, internazionalità e globalità. Un logo che pur allontanandosi dal logo prece-

dente, ne riceve in eredità il valore, la ricchezza e l’impegno.

Il futuro di Rex, AEG e Zoppas Il marchio Rex, non esisterà più come brand ma identificherà una specifica linea di prodotti del brand Electrolux. Una linea richiamerà i valori che hanno storicamente connotato Rex, come la qualità e l’affidabilità, e sarà dedicata, in una logica di continuità, ad un consumatore più tradizionale e maturo. AEG continuerà a svolgere il suo ruolo strategico nella fascia alta, con un’offerta dedicata ad un consumatore esigente che ricerca

Michele Sarli, Responsabile Marketing di Electrolux

I video della presentazione


cover story

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Una trasformazione che parte dal

nostro passato e che sta a significare un simbolo di continuità con tutto ciò che di buono è stato fatto per la sua crescita e la sua espansione»

l’eccellenza tecnologica, prestazioni all’avanguardia ed un design rigoroso e funzionale. Per quanto riguarda invece il brand Zoppas, anche in questo caso l’azienda ha optato per una linea di continuità, mettendo definitivamente la parola “fine” a tutti i rumors che da tempo lo volevano senza alcun futuro. Quello che riguarderà questo marchio storico, da sempre molto popolare nel tessuto sociale italiano, sarà fondamentalmente una

ristrutturazione nella tipologia dell’offerta e, più in particolare, una nuova rifocalizzazione nell’area del lavaggio, con una gamma di prodotti ben distinta. Attraverso un processo di graduale phase-out, quindi, Zoppas uscirà lentamente dai settori del freddo e delle lavastoviglie, per approcciare, solo ed esclusivamente, il mercato del lavaggio. E, ovviamente, si tratterà di una gamma di elettrodomestici che avrà una logica del tutto complementare

rispetto alla presenza nel mercato dei prodotti a marchio Electrolux e AEG. “Per comprendere a fondo quale sarà il futuro di Zoppas bisogna rifarsi al passato e a quello che da anni è il pay-off storico di questo marchio: ‘Zoppas li fa e nessuno li distrugge”, spiega Michele Sarli. “Non c’è infatti nessuna volontà di metter fine all’esistenza di questo importantissimo marchio che ha fatto storia nel mondo degli elettrodomestici. E’ ovvio però che nella logica evolutiva dei brand, della distribuzione e dei consumatori anche il ruolo e l’identità di Zoppas va ripensata e ridefinita”.

Nuovo logo, nuova comunicazione per Electrolux A questo cambio di brand corrisponde anche un cambiamento sul versante della comunicazione. “Il nuovo logo Electrolux è solo la punta dell’iceberg di un cambiamento molto più profondo”, precisa a tal proposito Michele Sarli. “È un cambiamento che investe tutta la brand visual identity di Electrolux e che mira a definire una nuova modalità di essere e di comunicare della marca, per raccontare se stessa, i suoi valori e i suoi prodotti, e per costruire un

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nuovo dialogo con i consumatori attraverso tutti i touch-point più rilevanti”. La scelta dell’azienda va difatti verso una comunicazione molto più moderna, forte ed attrattiva: più nello specifico, si tratta di messaggi più di impatto e con colori più vivaci e brillanti, e per certi versi più eleganti e più premium rispetto al passato. Il nuovo modo di comunicare sarà anche più distintivo e più caratterizzato, con un’identità molto più forte soprattutto all’interno dei punti vendita, oltre che molto più moderna e in linea con le nuove forme di comunicazione digitali e mobile. “A tutto questo si unisce anche un percorso strategico in cui il consumatore acquisisce una nuova centralità”, aggiunge inoltre Michele Sarli. “Si tratta di un consumatore più moderno, più evoluto, più mobile, più sociale, abituato a vivere in un contesto dinamico e internazionale, e che ama esprimere se stesso, la sua personalità e la sua identità, e a cui piace soprattutto rincorrere le proprie passioni”. A sostegno di questa importante evoluzione, è poi in previsione un’intensa attività di comunicazione e una campagna media che prenderà il via nella prossima primavera e che si focalizzerà non tanto sul cambio di logo, ma sull’innovazione e sulle nuove gamme di prodotto.

I prodotti in arrivo Ovviamente, parlando di novità, non si può non parlare di innovazione e di nuove gamme prodotto, che – come già sottolineato – saranno già tutte contraddistinte dalla nuova brand identity del Gruppo. Per quanto riguarda Electrolux, nel corso del 2015 nell’area del lavaggio è prevista un’integrazione e un ampliamento della gamma di lavatrici FlexManager lanciate verso la fine dello scorso anno, caratterizzate da una grande flessibilità d’uso e da una maggiore efficienza energetica. In un secondo momento, poi, vi sarà un focus sulla linea CompactCollection, con nuove soluzioni mirate a migliorare l’ottimizzazione dello spazio.

nuove prestazioni. Sul versante delle lavastoviglie verrà ripreso il concetto del progetto RealLife, a cui si aggiungerà il tema dell’efficienza energetica e del risparmio di acqua con la nuova generazione di RealLife WaterSave. Nell’area dei piani cottura, infine, è previsto un importante rinnovamento di gamma, suddiviso tra il tema dell’induzione e da uno sviluppo delle gamme a gas con le nuove soluzioni VerticalFlame.

In previsione vi è anche il totale rinnoviamo della gamma dei modelli slim e il focus sarà tutto concentrato sull’efficienza energetica in classe A+++, oltre che un rinnovamento anche dei modelli con carica dall’alto e, all’inizio della stagione, anche delle lavasciuga e delle asciugabiancheria. Nell’area della cottura, invece, il focus sarà concentrato sul tema dei forni combinati a vapore, che comprenderà anche un rinnovamento della gamma e l’introduzione di un nuovo modello con

Ottimi risultati per Electrolux Group Electrolux Corp. ha diffuso i risultati finanziari relativi al quarto trimestre dell’esercizio fiscale 2014, periodo in cui la multinazionale svedese ha totalizzato ricavi netti pari a 31,4 miliardi di corone svedesi (circa 3,36 miliardi di euro), in crescita dell’8,7% rispetto ai 28,89 miliardi di corone svedesi raggiunti nello stesso periodo dello scorso anno. L’utile operativo ammonta invece a 1,47 miliardi di corone svedesi (circa 157,4 milioni di euro), in aumento del 20% rispetto agli 1,22 miliardi di corone svedesi del Q4 2013. Il flusso di cassa ammonta a 1,84 miliardi di corone svedesi (circa 197 milioni di euro), anch’esso in aumento rispetto agli 1,48 miliardi di corone svedesi dello stesso quarter del 2013. I ricavi per l’intero esercizio 2014 sono stati pari a 112,14 miliardi di corone svedesi (circa 12 miliardi di euro), in crescita del 2,7% rispetto ai 109,15 miliardi di corone svedesi totalizzate nello scorso esercizio. L’utile operativo presenta una crescita del 18% e si

assesta attorno ai 4,78 miliardi di corone svedesi (circa 511,8 milioni di euro). Nel settore dei Grandi Elettrodomestici un’ottima performance è stata registrata proprio nel mercato EMEA con ricavi nel trimestre per 619 milioni di corone svedesi (circa 66,3 milioni di euro; +173% anno su anno) e per 1,4 miliardi di corone svedesi nell’intero esercizio 2014 (circa 150 milioni di euro; +316% anno su anno). Performance non brillanti, invece, per i Piccoli Elettrodomestici, con un -24% nell’ultimo trimestre dell’anno (173 milioni di corone svedesi, circa 18,5 milioni di euro) e un -49% nell’intero anno fiscale (200 milioni di corone svedesi, circa 21,4 milioni di euro). Bene, infine, il settore professionale, con un +10% nel quarto quarter 2014 (189 milioni di corone svedesi, circa 20,2 milioni di euro) e un +32% nell’intero esercizio (671 milioni di corone svedesi, circa 71,8 milioni di euro).


appunti di vista

Presidente Art Directors Club Italiano

Massimo Guastini Q

uanto ha contato la tecnologia nei suoi successi professionali e nei risultati del suo lavoro? “Nel mio lavoro contano essenzialmente le competenze e la qualità delle relazioni umane. Mi capita spesso di ringraziare donne e uomini, ma non ho mai provato gratitudine verso uno smartphone. Il mio rapporto con la tecnologia è necessariamente intenso, sino all’ingresso in camera da letto. Prima di spengere la luce e addormentarmi, sfoglio sempre un libro di carta”. Quanto tolgono o donano alla creatività? Cosa cambierebbe o migliorerebbe nel loro utilizzo? “Niente. In entrambi i casi. La creatività è una potenzialità, insita in qualunque essere umano, di cambiare lo stato delle cose, creare nuovi equilibri per raggiungere uno scopo. Gli strumenti fondamentali, per manifestarla, sono competenza, curiosità, e un’irriducibile tenacia. Il resto è accessorio, o supporto. Incidevamo sulla pietra, il legno, la cera. Poi sulla carta. Oggi la maggior parte di noi non è nemmeno consapevole del

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processo che mette in atto quando si batte sulla tastiera e si invia una email. Ma continuiamo a creare, grazie a un’interfaccia con l’ambiente circostante che si chiama cervello. È meno esplorato, e quindi più ignoto, di tutto il nostro pianeta. È un ‘bene’ democratico, a disposizione di tutti”. Internet e social network: come vede l’evoluzione e l’utilità di questi strumenti di comunicazione? “Sono strumenti di comunicazione. Oggi irrinunciabili per chi fa il mio lavoro. Il che non significa che debbano essere sempre utilizzati. La prima strategia di comunicazione che prevedeva questi strumenti la proposi con un collega, Bruno Banone, nel 1998. Dovetti però aspettare cinque anni per integrare significativamente, in una strategia, gli allora new media. Avvenne grazie a un cliente molto curioso e aperto alla sperimentazione, nel 2003. Era il gruppo Fila, e il mio interlocutore non era un giovane nerd bensì l’Amministratore Delegato Bruno Tufari, ex Finmeccanica.

Da allora il ricorso a questi strumenti è divenuto sempre più frequente nelle strategie di comunicazione a cui ho preso parte, lavorando per clienti come eBay, easyJet e Paypal. Le modalità dipendono in genere dagli obiettivi, dai valori della marca, e dall’utente con cui dobbiamo relazionarci. In altri casi mi capita tuttora di lavorare a progetti in cui oltre l’80% del budget è pianificato sulla Tv e la quota digital è inferiore al 4%”. In merito alla comunicazione visiva, quali sono i margini di miglioramento nell’approccio al consumatore finale? “La comunicazione italiana non è mai stata tanto migliorabile come in questi ultimi anni. Si può fare infinitamente più di quello che vediamo on air tutti i giorni. La ricetta non è tecnologica, in questo caso. Bisogna mettere al primo posto la qualità della relazione umana tra committente e consulenti. Gli ingredienti? Rispetto, reciprocità, competenze e sincerità. Parole antiche”. Quali aspetti e quali strumenti, a suo avviso, sono da migliora-

re al fine di instaurare un corretto rapporto con il consumatore finale? “I migliori contenuti pubblicitari derivano sempre da un processo di trasformazione. Per questo possono essere definiti creativi. Creare implica infatti la capacità di uscire da uno stato (che sia un ordine precedente o un non ordine come il caos) per dare vita a un nuovo ordine utile. Un messaggio pubblicitario è utile solo se non disturba l’utente a cui è destinato e se gli fa provare qualcosa; se gli regala una qualche forma di gratificazione, e non lo considera solo una mente da occupare. Dare, prima di chiedere. É un modo più etico, oltre che più efficace, di legare l’utente alla marca. Indipendentemente dallo strumento scelto per comunicare”. Come far convivere l’aspetto off-line e online per un retailer che vuole evolversi e approcciare entrambi i canali? “Il problema non è come far convivere i due ambiti. Il tema è come risultare rilevanti e conquistare la considerazione dell’utente”.



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NUOVE NOMINE IN FABER

news aziende

Cambio di dirigenza all’interno di Faber. Ettore Zoboli (a sinistra) è il nuovo Presidente e CEO Business Unit Hoods Franke Group, mentre Riccardo Remedi (a destra) assume il ruolo di Managing Director di Faber S.p.A. Remedi conserva anche quello di Direttore Commerciale della Business Unit Hoods all’interno della divisione Kitchen System di Franke, cui Faber appartiene dal 2005.

NUOVA STRUTTURA ORGANIZZATIVA IN CANON ITALIA

PAOLO SANDRI CONSUMER ELECTRONICS HE DIRECTOR DI LG ELECTRONICS ITALIA

LG Electronics ha annunciato la nomina di Paolo Sandri a Consumer Electronics HE Director per il mercato italiano. Sandri avrà l’obiettivo di sviluppare ed elevare la percezione del brand LG in Italia grazie alla sua profonda conoscenza del settore dell’elettronica e del retail, trasmettendo al mercato e ai consumatori l’innovazione, il valore e l’efficienza dei prodotti LG.

Canon Italia ha annunciato un’evoluzione della propria struttura organizzativa, effettiva dall’1 gennaio 2015. Marco Di Lernia assume il ruolo di Country Director, Consumer Imaging. La sua responsabilità sarà quella di definire la strategia locale e assicurare la corretta implementazione dei piani d’azione per tutta l’organizzazione B2C in Italia. Le attività di vendita, sia per quanto riguarda il canale Retailer che la Distribuzione e IT&Office, verranno guidate da Elisabetta Bisignano, Sales Director Consumer Imaging. Tutte le attività di marketing verranno infine gestite da Andrea Contarini, Marketing Director Consumer Imaging. Contarini guiderà la rivoluzione nell’approccio di Canon al mercato e agli utilizzatori finali, interpretando lo spirito della nuova campagna “Come and See”. Per rafforzare il proprio ruolo e leadership nel mercato delle soluzioni e dei servizi, Canon ha inoltre annunciato la costituzione di una nuova struttura organizzativa denominata Information & Imaging Solutions. A guidare la nuova divisione sarà Massimiliano Ceravolo, Director Information & Imaging Solutions. Il team avrà il compito di accelerare la crescita dell’azienda attraverso lo sviluppo e la commercializzazione di soluzioni costituite da prodotti, software e servizi rivolte sia alle imprese sia ai professionisti. Maurizio Basile assumerà invece il ruolo di Sales Director Business Imaging Group. Basile avrà ora la supervisione di tutti i canali di vendita delle soluzioni office di Canon Italia.

CARLO CAROLLO ENTRA IN MICROSOFT

FAUSTO TARDITTI NUOVO MANAGING DIRECTOR DI NECTAR ITALIA

Nectar Italia ha annunciato la nomina di Fausto Tarditi a Managing Director a partire dal 1° gennaio 2015. Fausto Tarditi subentra a Gerard Whelan, che dopo aver creato e guidato per i primi 5 anni la filiale italiana, si confronterà in un nuovo ruolo internazionale all’interno del Gruppo Aimia.

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Microsoft Italia ha annunciato la nomina di Carlo Carollo a capo della divisione Consumer Channel Group, con riporto diretto all’Amministratore Delegato, Carlo Purassanta. Carollo succede a Silvano Colombo che assume la direzione Retail Sales and Marketing nell’area Latin America di Microsoft e sarà basato a Miami. Nel suo nuovo ruolo, Carollo si occuperà della definizione delle strategie e delle attività di distribuzione di dispositivi e servizi Microsoft rivolti al mondo dei consumatori attraverso partnership con le principali catene retail e operatori mobili. Carollo collaborerà con l’ampio ecosistema Microsoft che coinvolge tutti i principali OEM per offrire agli italiani la migliore esperienza di acquisto e utilizzo di soluzioni ampiamente diffuse, come dispositivi e servizi Windows, Office, Xbox e accessori.

MICHELE USLENGHI NUOVO SALES DIRECTOR DI TP VISION PER L’ITALIA

TP Vision Europe B.V. ha annunciato che Michele Uslenghi è stato nominato Sales Director per l’Italia. Uslenghi, che vanta una profonda conoscenza del mercato italiano e del segmento dei TV, lavorerà in TP Vision per rafforzare ulteriormente la posizione dei TV Philips in Italia. Nel suo nuovo ruolo, Uslenghi riporterà a Ronald Maagdenberg, TP Vision Cluster Leader Southern Region Europe.

CAMBIO AL VERTICE DI D-LINK ITALIA

Dal 15 gennaio Alessandro Taramelli ha assunto l’incarico di nuovo Country Manager di D-Link Italia, Grecia e Malta, con la responsabilità della filiale italiana di D-Link e di tutte le attività locali. Nel suo nuovo incarico Taramelli coordinerà uno staff composto da Riccardo Cerioni (Business Development Manager) Alessandro Malerba (Business Solution Manager), Michela Venuti (Consumer Manager), Alice Magistroni (Distribution Manager), Francesco Monti (Customer Service Operation Manager), Luca Fagnani (Financial Controller) e Ivo Pavicic (Sales & Marketing Manager Grecia).

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news trade

A MODENA IL 24MO PUNTO VENDITA DI DIMO EURONICS

CONAD ACQUISISCE 45 STORE BILLA NEL NORD-EST

Conad ha acquisito 32 punti vendita a insegna Billa nel Nord Est, nel Veneto e in Friuli-Venezia Giulia, per una superficie complessiva di oltre 28mila mq, per mezzo della sua cooperativa forlivese Commercianti Indipendenti Associati. La cooperativa trentina DAO – Dettaglianti Alimentari Organizzati si è invece aggiudicata il controllo di ulteriori 13 punti di vendita in Veneto, di cui 4 nella provincia di Verona e 9 in quella di Vicenza, per una superficie complessiva di 12.520 mq. Molte sono le nuove aperture annunciate dall’insegna in questa zona, tra cui quattro nuovi Superstore a Valdobbiadene (Treviso), Monselice (Padova), Carmignano di Brenta (Padova) e Legnaro (Padova).

GAMESTOP APRE AD AOSTA

Lo scorso 8 dicembre Gamestop Italia ha aperto le porte del suo nuovo store di Aosta Saint Cristophe, in località Grand Chemin 64, proponendo un concept innovativo e all’avanguardia: qui Gamestop, infatti, oltre a proporre al pubblico la consueta gamma di videogiochi, lo street store ha inglobato un negozio WIND dedicato con servizi telefonia a 360°, promozioni speciali e addetti vendita specializzati.

Lo scorso giovedì 11 dicembre Dimo Euronics ha inaugurato il proprio 24mo punto di vendita a Modena. Il nuovo store che trova collocazione in Via Ferruccio Lamborghini, all’interno del Centro Ferriere (nell’area delle ex Acciaierie Ferriere) si sviluppa su due piani, per una metratura totale di vendita di 2.200 mq e occupa oltre 30 addetti alla vendita.

UN NUOVO STORE DIXE A CALTANISSETTA

MARCO PEDRONI NUOVO PRESIDENTE DI COOPERNIC

Marco Pedroni, Presidente di Coop Italia, è stato eletto Presidente della grande centrale d’acquisto dell’Unione Europea Coopernic. Frans Muller, CEO di Delhaize Group, è stato, invece, nominato Vicepresidente. Entrambi i mandati avranno una durata di due anni. Il Consiglio di Amministrazione è inoltre composto da: Maura Latini Direttore Generale di Coop Italia, Frédéric Legal, aderente E.Leclerc, David Vander Schueren, senior vice-President di Delhaize Europe e Michel-Edouard Leclerc Presidente dei centri E.Leclerc.

È stato inaugurato a Caltanissetta il nuovo punto vendita LP srl, a insegna Dixe, di proprietà della famiglia La Porta. Il negozio, di oltre 800 mq, si trova in via Ciadella 48 in una zona centrale della città e per chi arriva in auto c’è un ampio parcheggio di 2.000 mq a disposizione. Le 5 vetrine sulla strada garantiscono un’ottima visibilità del punto vendita che offre un’ampia scelta di telefonia, elettronica, climatizzatori, riscaldamento, piccoli e grandi elettrodomestici.

AD ALDO PETTORINO LA PRESIDENZA DI SISA

INAUGURATO UN NUOVO PUNTO VENDITA TRONY A NUORO

Lo scorso 12 dicembre Trony ha inaugurato un nuovo punto vendita a Nuoro. Il negozio fa capo a Jumbo S.p.A., società che conta già 10 punti vendita in Sardegna. Presso il negozio di Nuoro lavorano 23 addetti alla vendita coordinati dal Direttore Giovanni Meloni. Con 1.370 mq di superficie, 2 casse e un parcheggio da 56 posti auto, conterà su 10.000 referenze e un bacino d’utenza stimato di 50.000 potenziali clienti. Caratterizzato da una pianta rettangolare, il punto vendita presenta come primo reparto all’ingresso quello dedicato alla telefonia. Situato in Via Don Bosco, sarà raggiungibile anche da fuori città grazie alla vicina Strada Statale 389 Nuoro-Bitti.

Il Consiglio di Amministrazione Nazionale SISA ha nominato Aldo Pettorino nuovo Presidente Nazionale SISA. Pettorino, già Vicepresidente SISA e Consigliere Nazionale, e Presidente Cedi SISA Centro Sud, succede a Sergio Cassingena, alla presidenza del Gruppo ininterrottamente per 30 anni, che lascia l’incarico per motivi personali, rimanendo comunque Consigliere. Il Cda SISA mantiene intatta la propria composizione che vede Consiglieri Maria Cristina Amadeo, Sergio Cassingena, Alfio Morfino, Luigi Paglia e Elpidio Politico, oltre naturalmente al Presidente Aldo Pettorino e al Vicepresidente Vito Petitto.


eventi

Poche vere innovazioni all’International Consumer Electronic Show di Las Vegas quest’anno, ma chiare indicazioni sul fatto che il mercato IT sta puntando molto sull’Internet of Things e sui gadget

di Federico Cociancich

International CES 2015

L’anno dei 1000 gadget D

al 6 al 9 gennaio a Las Vegas si è tenuto l’International Consumer Electronic Show (CES), la più importante fiera mondiale dell’elettronica di consumo, che offre indicazioni preziose su quali saranno i prossimi trend tecnologici. Nonostante si siano viste poche novità con “effetto Wow!”, è stata un’edizione di grande successo: tre sedi, più di 2,2 milioni di metri quadrati di spazio espositivo e oltre 3.600 espositori, tra cui un numero record di startup. Sono state inserite nuove categorie di prodotto, come l’elettronica automobilistica, le soluzioni per la salute personale, i veicoli senza pilota, l’Internet delle cose, le stampanti 3D, i videogiochi in realtà virtuale e altro ancora. Il CES è il luogo di incontro per eccellenza di tutti gli appassionati di tecnologia e di elettronica di consumo, e quest’anno hanno è stato visitato da oltre 170.000 professionisti del settore, di cui più di 45.000 provenienti da fuori i confini degli Stati Uniti. Di circostanza ma con spunti interessanti il commento di Gary Shapiro, presidente e CEO della Consumer Electronics Association che organizza la fiera. “Il CES ampiamente superato le nostre aspet-

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tative. La fiera ha dato ad ogni partecipante la sensazione che l’innovazione, sarà in grado di fornire soluzioni per una vasta gamma di problemi globali dall’ambiente all’agricoltura, dai trasporti, alla salute e alla sicurezza. CES è il centro di convergenza tra contenuti, servizi e prodotti, una combinazione che crea sorprendenti nuove tecnologie per migliorare la nostra vita e farci divertire”. Come dicevamo poche novità di rilievo ma una miriade di dispositivi hi-tech, prototipi futuristici e gadget destinati a trovare presto

spazio nelle nostre case. Le nuove proposte in ambito smartphone si sono concentrate nelle fotocamere frontali, utili per scattare i diffusissimi selfie. È tornato persino il marchio Kodak, con il suo IM5, semplice da utilizzare e dotato di app dedicate per modificare e stampare foto direttamente dallo smartphone, senza utilizzare il PC. Il protagonista però è stato l’LG Flex 2, seconda versione di smartphone di LG Electronics con display curvo da 5,5 pollici, in grado di visualizzare immagini nitidissime e scattare fotografie di gran-

de qualità. Samsung ha replicato proponendo dispositivi di fascia media (con i modelli E5 e E7) e rimandando gli annunci importanti al MWC che si terrà a Barcellona i primi di marzo. Asus ha esposto i nuovi ZenFone2 e soprattutto Zenfone Zoom, dispositivo dotato di zoom ottico per ingrandire le foto durante lo scatto, mentre Acer ha sfoderato il Liquid Jade S, con fotocamera anteriore da 5 Mpixel, che riprende l’elegante design del Jade con maggiori prestazioni e più memoria. Il 2014 è stato l’anno di lancio dei dispositivi indossabili e il 2015 dovrebbe essere quello della loro consacrazione. Gli smartwatch, in particolare sono in costante ascesa e sono destinati a dominare il mercato nel prossimo futuro, specialmente se Apple (assente al CES) riuscirà a rinnovare il successo dell’iPhone con l’Apple Watch. Ma che questo settore faccia gola a molti lo dimostra il fatto che sono davvero tanti i marchi che hanno presentato i propri modelli: dalle nuove versioni di LG e Sony, ad Alcatel e Garmin, fino alla giapponese Epson. Le TV puntano sull’altissima definizione e sulla curvatura dello


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schermo, con LG che sembra avere le carte in regola, grazie soprattutto alla tecnologia OLED, per andare a insidiare la leadership di Samsung. Quest’ultima punta sul Super Ultra HD, in grado di mostrare immagini molto realistiche e di proporre una qualità cromatica 64 volte superiore a quella dei TV tradizionali, con un risparmio energetico senza paragoni. Philips ha invece mostrato i primi TV HDR, con una sorprendente resa cromatica. Rinnovamento anche per i sistemi operativi, con Samsung che sposa Tizen e LG che preferisce WebOS 2. Entrambi i sistemi stanno evolvendo per far diventare il TV uno dei centri di controllo delle nuove smart home. Una delle novità hardware più interessanti è il

lettore blu-ray proposto da Panasonic in grado di riprodurre contenuti in 4K. Specialmente nel nostro paese che soffre di un rete internet congestionata, lo streaming video fa fatica ad affermarsi, ecco quindi che la soluzione proposta da Panasonic sarebbe in grado di portare nelle case contenuti per i nuovi TV UHD che le grandi aziende stando fortemente spingendo. Le fiere di elettronica stanno diventando i palcoscenici anche per annunci legati al mondo automobilistico. Oltre alla presenza di futuristici concept, che probabilmente non vedremo mai in commercio come la Mercedes F 015 Luxury in Motion, vettura a idrogeno che guida da sola riconoscendo gli ostacoli, abbiamo visto il pratico si-

stema Hyundai Blue Link, applicazione per smartphone che consente di avviare o spegnere l’auto da remoto, di azionare il clacson, aprire o chiudere le portiere e far lampeggiare i fari. La tedesca Bosch ha invece presentato MySpin, un sistema che integra smartphone Android e iOS nel sistema di bordo, replicando il display del telefono sullo schermo principale della vettura e rendendo l’utilizzo delle app all’interno del veicolo più facile, sicuro e pratico. Il CES è stata anche l’occasione per vedere 1.000 gadget curiosi e divertenti, che però difficilmente ci cambieranno la vita. Dalla cintura Belty che si auto-allenta quando abbiamo mangiato troppo, alle lampadine Bluetooth in gradi di riprodurre musica, al pedale della biciletta con antifurto GPS integrato, al vaso di Parrot che decide in autonomia quando annaffiare le piante, fino alle scarpe Quikiks che si allacciano da sole e all’Air 2, l’altoparlante Bluetooth che lievita nell’aria grazie alla presenza di magneti. Il successo dell’International CES 2015 dà un forte impulso al CES Asia, che si svolgerà dal 25 al 27 maggio a Shanghai, in Cina.

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a tecnologia qui dimostra come

le soluzioni alle sfide globali possono essere ricercate attraverso l’innovazione


smart home

Sono tante le aziende, e soprattutto i consumatori, interessati alle nuove soluzioni per la Smart Home. La casa intelligente è una parte del concetto più generale dell’Internet delle Cose. È un’occasione fondamentale che il trade non può e non deve lasciarsi sfuggire

Smart Home

un’occasione da non perdere di Federico Cociancich

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i parla da anni di Internet of Things ma nelle case dei consumatori sta prendendo forma solo ora grazie alla diffusione di smartphone e tablet. La casa intelligente è una parte del concetto più generale dell’Internet delle cose e sta catalizzando l’attenzione di molte aziende IT, comprese alcune che non si erano mai occupate di questo argomento. Già oggi non solo è possibile, ma è semplice accedere a brani musicali, video e file ovunque ci si trovi, e lo stesso accade con il monitoraggio remoto delle telecamere di sorveglianza.

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Domotica, la parola misteriosa La nuova Smart Home rappresenta l’evoluzione del concetto di domotica, una parola che per anni ha affascinato i consumatori ma “spaventato” distribuzione e installatori. Le soluzioni domotiche di controllo remoto o automatico di dispositivi casalinghi hanno affascinato da sempre l’utente finale, ma non si sono mai diffuse con numeri importanti. Colpa di costosi sistemi proprietari, di complesse installazioni, di una mancanza di standard e di una complessità d’uso che ha

scoraggiato in primis gli installatori e la distribuzione. Le possibilità che l’Internet Delle Cose applicate alla Smart Home offrirà sono davvero affascinanti e futuristiche. Già adesso esistono termostati che non si limitano a regolare la temperatura di casa da remoto ma sono in grado di colloquiare con i nostri smartphone per capire quando stiamo tornando verso casa (e quando ci stiamo allontanando) per accendere o spegnere la caldaia. Altri esempi sono rappresentati da prese elettriche comandabili e programmabili da remoto, efficaci sistemi di videosorveglianza che hanno il pregio di una semplice installazione e costi estremamente contenuti. Ovviamente non si può trascurare tutto

ciò che riguarda l’entertainment, partendo dalla musica multiroom fino alle Tv sempre più Smart. Le applicazioni sono davvero tante e la maggior parte è ancora in una fase embrionale. L’intrattenimento, la sicurezza, l’informazione e la comunicazione saranno le aree maggiormente interessate dai cambiamenti delle case connesse.

Importante per il canale Diverse ricerche hanno indicato come il mercato sia pronto a recepire i temi legati alla casa connessa e soprattutto come i consumatori siano disposti a iniziare a investire denaro per equipaggiarsi di conseguenza. Ecco perché la diffusione dei di-


Al CES 2015 Al CES di Las Vegas abbiamo avuto ulteriore prova di quanto sia alto l’interesse verso l’Internet of Things. È stato infatti argomento al di diverse conferenze, anche di aziende importanti come Samsung e Huawei. Ecco quanto dichiarato da BK Yoon, Presidente e CEO di Samsung Electronics: “L’Internet of Things ha il potenziale per cambiare la nostra società, la nostra economia e la nostra vita di tutti i giorni. I dispositivi Samsung che fanno parte dell’ecosistema Internet of Things sono un primo passo verso il potenziamento della tecnologia e del suo infinito mondo di possibilità. Durante lo scorso anno i nostri prodotti abilitati per l’IoT sono stati oltre 665 milioni e il nostro obiettivo per il 2015 è quello di farli aumentare

spositivi Smart Home è un’occasione che il canale non deve perdere. La richiesta di informazione da parte degli utenti sarà alta e i reseller non potranno limitarsi a mettere i prodotti a scaffale. Una delle caratteristiche della nuova smart Home è infatti la sua estrema modularità e la possibilità di integrare in maniera semplice nuovi dispositivi anche in un secondo momento. I rivenditori dovranno essere in grado di consigliare e orientare i clienti cercando di prevedere quali saranno i trend nel prossimo futuro. Non stiamo solo parlando di quali dispositivi saranno più richiesti ma di come saranno in grado di interagire tra loro. Un esempio è la compatibilità dei diversi device con sistemi operativi differenti come Android e iOS, un’altra è la possibilità di essere utilizzati da tutti componenti della famiglia con un sufficiente grado di sicurezza. Un altro aspetto riguarderà ad esempio l’integrazione con le Smart TV, ormai dotate di veri e propri sistemi operativi come Tizen e Web OS, che si propongono

ancora fino a collegare tra loro tutti gli oggetti intorno a noi”. Huawei ha anche voluto presentare la nuova vision Hilink Era, rappresentativa della sua strategia d’offerta basata su una serie di soluzioni internet mobili completamente integrate e volte a soddisfare le diverse esigenze tecnologiche dei consumatori nell’era dell’internet mobile. La piattaforma di gestione dei prodotti smart a uso domestico collegati tra loro, tra i quali i dispositivi di controllo della qualità dell’aria, delle luci e della temperatura da remoto, degli elettrodomestici etc., permette agli utenti di connettersi sempre più facilmente ovunque si trovino e in qualunque momento.

oggi come nuovi centri di controllo affiancando smartphone e tablet.

Tante le aziende interessate Le aziende interessate sono molte, alcune con una nota esperienza nel campo delle reti, altre più note per i propri dispositivi. Sistemi operativi come Android e iOS, tecnologie co-

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a casa connessa è un grande

mercato potenziale ma vi sono tantissimi brand e produttori che vi stanno entrando

me il Bluetooth, l’NFC, e il Wi-Fi di nuova generazione hanno il grande vantaggio di aver raggiunto una certa maturità in fatto di standardizzazione e quindi di poter essere utilizzati con dispositivi diversi anche di marchi differenti. Anche per questo vedremo a breve una vera invasione di nuovi prodotti: tutti vogliono una fetta di questa nuova torta. Molte sono le proposte già presenti sul mercato, con soluzioni davvero mirate a trasformare le nostre abitazioni in autentiche case fantascientifiche: l’elenco dei brand è davvero lunghissimo, e si va dagli specialisti D-Link, Sitecom, AVM, Netgear, Belkin, TP-Link e BTicino, fino ai generalisti Samsung e LG Electronics, per finire con veri e propri outsider come Archos.

DLink svela i segreti della casa connessa D-Link ha recentemente commissionato una ricerca nei principali Paesi europei sulle aspettative dei consumatori rispetto alla casa connessa. La ricerca ha dimostrato come il mercato sia pronto a recepire i temi legati alla casa connessa e come i consumatori siano disposti a iniziare a investire denaro per equipaggiarsi di conseguenza. Per quanto vi siano lievi differenze tra i vari Paesi, quando pensano alla casa connessa, tutti i consumatori sono accomunati dall’obiettivo di proteggere la propria abitazione. Questa tendenza è ancora più radicata in Italia, dove la sicurezza è un problema importante per le persone. La seconda esigenza che dovrebbe essere soddisfatta dai dispositivi connessi per l’abitazione è il controllo de-

gli elettrodomestici, seguita dal controllo dei consumi di energia. In termini di caratteristiche sensibili di prodotto, il prezzo è al primo posto. In tutti i Paesi ci sono stati diversi commenti che chiedono che il prezzo sia chiaro: nessun costo nascosto, nessun canone mensile e prezzi bassi. È stata persino menzionata la possibilità di vendere “uno starter package a un buon prezzo con componenti aggiuntivi in un secondo tempo”, in modo che il prezzo non sia un ostacolo per iniziare a investire in una soluzione per la casa connessa. C’è molto da fare per riuscire a spiegare il concetto e la comunicazione dovrebbe orientarsi sulla soluzione nella sua globalità anziché promuovere i prodotti uno per uno.


È fissato per i prossimi 22 e 23 aprile il secondo European TCG Retail Summit

eventi

Il futuro del trade in scena a Madrid

I video

“Dovrebbero integrare le loro offerte off-line e online e rinnovare i loro punti vendita per attirare più clienti. Naturalmente, questo è un problema che deve essere risolto con il supporto di tutto il settore”.

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i replica il successo del primo European TCG Retail Summit di Berlino dello scorso maggio. È stato infatti fissato per i prossimi 22 e 23 aprile a Madrid il prossimo incontro del congresso internazionale focalizzato sul commercio al dettaglio per il settore del Technical Consumer Goods. Il secondo vertice si terrà presso l’Hotel Boutique Sheraton Mirasierra, alloggio scelto dalla squadra di calcio del Real Madrid prima di ogni partita casalinga. Il tema del summit sarà “Retailing in a disruptive world” e sarà presieduto dal giornalista economico Declan Curry, con un panel di relatori d’eccezione come Laurent Abadie, Amministratore Delegato di Panasonic Europe; Thomas Baader, Executive Vice President di BSH; Hans Carpels, Presidente di Euronics International; Fabio De’Longhi, Amministratore Delegato di De ‘Longhi; Turan Erdogan, Amministratore Delegato di Vestel; Pieter Nota, Amministra-

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Quali argomenti si aspetta di approfondire nel prossimo Summit? “La casa connessa e la sua attuazione per il consumatore. E anche la tecnologia indossabile che da semplice mercato da gadget sta ormai diventando una parte solida del business”.

tore Delegato di Philips Consumer Lifestyle; Jonas Samuelson, Head of Major Appliances EMEA di Electrolux.

Come è stato e come sarà

Il Summit visto da Hans Carpels, Presidente di Euronics International Qual è la sua impressione circa lo scorso TCG Retail Summit? “È stato molto ben organizzato e il formato è stato ideale, con un panel di relatori davvero d’eccellenza e con contenuti veramente utili. È stato come una sorta del ‘chi è chi del commercio’. Presentazioni durate al massimo 20 minuti e una tavola rotonda molto coinvolgente. Il concetto del vertice è molto significativo e la tempistica è ideale, perché si svolge tra il CES e l’IFA, in un momento in cui i produttori stanno lanciando i nuovi prodotti. Mi ha colpito molto l’utilità dei suggerimenti for-

mulati e il fatto che nessuno ha affermato di possedere il modello per il futuro della distribuzione. La maggior parte dei relatori ha cercato di portare soluzioni concrete e non solo teorie”. Cosa c’è di diverso da cinque anni fa e cosa sarà importante in futuro? “Penso che sarebbe molto più facile chiedere che cosa c’è ancora di uguale rispetto a cinque anni fa. Abbiamo già visto molti rivenditori lasciare territori in cui non è possibile realizzare profitti”. Cosa devono fare i rivenditori nei prossimi tre anni al fine di garantire un futuro più redditizio?

Uno dei temi del vertice di Madrid sarà quello delle normative antitrust comunitarie nel settore TCG. Quanto è importante per Euronics? “È evidente che la parità di condizioni sia necessaria in Europa, e come gruppo di vendita al dettaglio ne abbiamo ampiamente discusso con la Commissione Europea. Vediamo diversi player del nostro settore beneficiare di agevolazioni fiscali, mentre altri vengono tassati normalmente”. Come è andato il 2014 per Euronics? “I cambiamenti di valuta in negativo in Russia, Ucraina, Turchia e Kazakistan saranno bilanciati dalla positiva evoluzione in Spagna, Germania, Regno Unito e altri Paesi. Ci aspettiamo quindi una sostanziale stabilità nei nostri bilanci”.


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social

I cinguettii in rete permeano ormai ogni settore merceologico e non disdegnano anche una delle categorie che “meno ci si aspetta”: quella delle lavatrici e delle lavasciuga

Anche il mondo del lavaggio ha i suoi tweet

di Barbara Bianchi

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er questo mese l’analisi di The Fool si concentra sul mondo del bianco, e più in particolare su lavatrici e lavasciuga. Un analisi di un ben preciso settore merceologico che, pur apparentemente tranquillo e ipoteticamente estraneo da inaspettati colpi di scena, non ha di crto lesinato sorprese e veri e propri fatti da gossip. Contemplando un periodo di sei mesi, dal 15 luglio 2014 al 15 gennaio 2015, si sono raccolti tutti i tweet con soggetti o riferimenti a queste due tipologie di prodotti. In totale ne sono emersi ben 747 tweet in italiano, prodotti da 411 utenti unici attivi che hanno generato la considerevole cifra di oltre 4 milioni di impression. Se l’utente comune, e quindi anche l’utilizzatore finale, difficilmente ha espresso su Twitter la propria opinione, sicuramente le news della stampa specializzata, le case produttrici e i retailer, si sono ampiamente prodigati nella produzione di tweet a tema lavaggio. Ciò è dimostrato anche dal grande numero di follower totali oltre 2,2 milioni - che sono indice di profili molto seguiti, come di so-

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lito sono appunto le news su Twitter. Se tra gli utenti più attivi si trovano profili più orientati alle promozioni e alla vendita, tra gli utenti più popolari si vedono comparire non solo @ebay_italia, ma anche profili come @borghi_claudio, responsabile dipartimento di economia della Lega Nord, che ha suscitato numerosissime risposte a un suo curioso cinguettio: “Dopo aver comprato una lavatrice Hoover ho riguardato la storia del marchio per vedere di chi era (Candy) Leggere i dati: http://it.wikipedia.org/wiki/ Candy_(azienda) …”. Tweet a cui ovviamente fanno capo numerose risposte e citazioni di apprezzamento per l’origine tutta tricolore del marchio; citazioni in cui però

non mancano anche le immancabili critiche con cui ogni brand deve forzatamente fare i conti. Molto menzionato anche il profilo di @mieleit con cui la casa costruttrice tedesca presenta soprattutto le sue ultime novità di prodotto. Ma l’avvenimento più eclatante – e “gossipparo” - registrato dai sistemi di The Fool e da molta della stampa specializzata e non, è sicuramente quel che è stato definito il “lavatrici-gate”: dai racconti in rete sembra infatti che durante la scorsa edizione dell’IFA di Berlino il capo della divisione Home Appliance di LG Electronics abbia deliberatamente danneggiato alcune lavatrici di un’azienda concorrente assieme ad altri quattro suoi colleghi. La vicenda ha fatto immediatamente scattare la denuncia dell’azienda in questione a cui LG ha prontamente risposto con una contro-denuncia, affermando che, al contrario, il danno fosse imputabile a uno dei suoi stessi dipendenti. La presenza del manager di LG al CES di Las Vegas rimase poi in forse fino all’ultimo istante poiché, stando sempre alla tweet-story, il manager avrebbe dovuto presenziare in tribunale per il relativo dibattimento. Andando a scrutare tra le tag cloud si assiste invece a un panorama


Nei tre grafici, dall’alto in basso: la timeline degli orari, gli utenti attivi e quelli popolari

di più ampio respiro rispetto alla querelle tra competitor, che vede Samsung tra i brand più citati, sia come parola semplice che come hashtag. La multinazionale coreana è però in buona compagnia: Candy, Bosch e Hotpoint Ariston seguono difatti a ruota, senza escludere le due piazzate Miele e Indesit. Tra le parole presenti, anche lavatrici-gate, e tra gli hashtag, #f1 e #gpusa, riferiti al GP di Formula1

a causa di un tweet ironico pubblicato dal profilo @labbufala: “joint venture tra candy e ferrari per produrre una lavatrice con centrifuga a 11.000 giri. #gpusa #f1”. Chiudiamo poi con una riflessione del profilo @la27ora su quanto la tecnologia ha cambiato davvero le nostre vite: “davanti foto di mia madre e padre in luna di miele penso alla lavatrice che le ha regalato. la libertà di mia madre di leggere, non lavare”.


social

Prima i computer, poi i telefoni cellulari e i televisori. Ora è arrivato il momento delle abitazioni a diventare smart

di Roberto Zarriello

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elefoni cellulari, orologi e Tv: gli oggetti che utilizziamo quotidianamente diventano sempre più e connessi tra loro, al fine di migliorare la nostra vita. Le azioni diventano sempre più automatizzate: lo smartphone ci ricorda gli appuntamenti a cui andare, lo smartwatch monitora la nostra salute, la smart Tv decide per noi cosa vogliamo vedere. Circondati da oggetti che compiono le azioni più noiose e ripetitive al posto nostro, il passaggio alla smart home era inevitabile. La domotica è la scienza che da anni studia il modo di “rendere intelligente” la nostra casa, per migliorare la qualità della nostra vita, la sicurezza, semplificare l’utilizzo e la manutenzione degli apparati tecnologici. Il primo passo è stata la creazio-

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La casa 2.0 è già realtà

ne di impianti elettrici intelligenti che consentono, ad esempio, con un solo click, di regolare l’accensione degli elettrodomestici. Si è passati poi all’autoregolazione: impianti di climatizzazione che si attivano solo quando percepiscono la presenza di persone in casa; rilevamento di eventi come fughe di gas, incendi, violazioni di domicilio; chiusura o apertura automatica di tende e finestre. I big del settore non hanno esitato a fiondarsi sul nuovo business. L’anno scorso Google ha acquisito Nest, per progettare un’integrazione tra il termostato intelligente e l’assistente virtuale Google Now; Apple ha introdotto l’Home Kit in iOS8 e lavora a un lancio di dispositivi; Archos ha rilasciato Smart Home, un kit composto da tablet Android, sensori di mo-

vimento, rilevatori termici e fotocamere, per sorvegliare la casa. Quello della smart home è stato anche uno degli hot topic del CES 2015, dove numerose aziende hanno presentato le loro soluzioni (date un’occhiata ai sensori WeMo di Belkin, al sistema di automazione Sage di EchoStar e all’ambiente domestico di Whirlpool). Così come lo smartphone ha totalmente cambiato il modo di pensare e di agire di chi lo utilizza, anche la smart home avrà delle conseguenze. Le case intelligenti come influenzeranno le relazioni sociali tra la casa ei suoi occupanti? La smart home può avere con gli occupanti tre tipi di rapporto: una relazione con un singolo individuo o in cui la famiglia è trattata come una singola entità; rapporti diversi con i singoli membri della famiglia; e relazioni con i singoli membri di una famiglia o con diversi gruppi di famiglia membri. A seconda delle attività, la casa potrebbe coinvolgere diversi gruppi in modi diversi. E le persone come percepiranno la casa? Lacasa può essere personificata come agente singolo che dimostra il controllo completo o come una serie di agenti (quando gli automatismi sono controllati tramite altri apparecchi come lo smartphone) con cui interagire. La domanda che dobbiamo porci è: che tipo di rapporto desideriamo che gli utenti abbiano con la lorocasa intelligente e come possiamo sviluppare linee guida che li conducano in questo senso? Uno studio della Carnegie Mellon University ha fornito interes-

santi spunti sulle relazioni sociali all’interno di una smart home. Dopo aver studiato 12 famiglie sul campo, i ricercatori hanno individuato sei caratteristiche: 1. Le famiglie sono al plurale. La maggior parte dei sistemi sono al singolare. 2. Le famiglie percepiscono faccende come attività e non come procedure. 3. Molti compiti sono indipendenti dalla distanza e dai device. 4. Stabilire il merito di chi ha svolto l’attività può essere ambiguo. 5. L’imbarazzo del termostato: le regole non sono sempre d’accordo. 6. La casa ha un ruolo nella famiglia e nella autodefinizione individuale. Come già anticipato, lo scopo delle nuove tecnologie è - o perlomeno dovrebbe essere - quello di migliorare la qualità delle nostre vite, e la smart home non fa eccezione. In molti hanno espresso come l’introduzione di questi nuovi sistemi possano apportare benefici a persone anziane, malate e disabili. Uno studio esprime anche come l’utilizzo della tecnologia faciliti la gestione di persone con schizofrenia e con deficit cognitivi. Questi strumenti non possono di certo sostituire un medico o una persona che assista i malati e gli anziani, ma possono effettivamente migliorare la qualità della loro vita, sempre che questi riescano ad accettare un cambiamento così radicale.


I perché di una tendenza che ha caratterizzato la distribuzione italiana negli ultimi anni

L’

esistenza di aziende a prevalente base famigliare, tessuto di buona parte dell’imprenditoria italiana, rappresenta da sempre un collante molto importante tra i membri del sistema per varie ragioni, non solo di natura economica. Ma negli ultimi anni la crescente precarietà dei legami ha portato a delle ripercussioni anche sulle famiglie imprenditoriali, di certo non autoimmuni. L’evoluzione del contesto socioeconomico ha reso sempre più complesso il rispetto delle condizioni di continuità sia tradizionali che emergenti, ponendo una serie di sfide, alle quali si è aggiunta, da ultima, la crisi economica. In parallelo si è assistito a una “crisi” sulla gestione del personale da parte degli imprenditori, affrontando resistenze culturali e barriere psicologiche. Se la strategia di mettere figure del clan ristretto o persone di fidu-

cia, in primis nell’area finanziaria, era stata vincente in passato sotto svariati aspetti, nell’ultimo decennio la scarsa managerializzazione ha comportato un ulteriore ostacolo per affrontare e uscire da una situazione di empasse economicofinanziario. Prediligere la fiducia alla competenza da parte degli imprenditori, in particolare nelle situazioni di crisi, è un approccio al problema errato in quanto, soprattutto nelle situazioni critiche, la competenza specifica e la professionalità devono diventare un vero e proprio “must” aziendale. Si è visto però come le aziende se ne accorgano dell’errore quasi sempre troppo tardi, quando non hanno più adeguate risorse finanziarie o credibilità sufficienti per attrarre manager qualificati che potrebbero aiutarle. Da questa analisi è nata anche la possibilità da parte delle banche di finanziare

psicology

La managerializzazione delle aziende retail

Dott.ssa Paola Nicolini Psicoterapeuta e sessuologa clinica contributor@eimag.it

interventi di temporary management in aziende loro clienti (specie PMI), evitando così rischi legati a un loro diretto coinvolgimento nella gestione, nel caso in cui la situazione naufraghi in una crisi senza uscita. Si evince quindi l’importanza di una nuova mentalità da parte delle aziende, soprattutto da parte del mondo retail. Non solo. L’introduzione di figure manageriali ad alto profilo, comporta un cambiamento nel valutare l’efficacia di corsi di specializzazione rivolti anche ai dipendenti. Le aziende italiane devono comprendere che, soprattutto nei momenti di crisi, devono investire nella formazione aziendale. Per due motivi: aumentare la motivazione al lavoro e incrementare (valorizzandole) le potenzialità individuali e del team building. Ne consegue l’effetto a catena sulla produttività e soddisfazione aziendale. Per un imprenditore del 2015, costruire nel presente una visione sul futuro, creando uno stimolo a fare sempre meglio, attraverso il richiamo della passione e della pragmaticità, è lo strumento ottimale per l’azione e il raggiungimento del successo. Le strategie di sviluppo manageriale e di crescita dimensionale dei retailer in Italia sono sempre più da collegarsi alla ridefinizione del ruolo del leader dell’impresa, al contemporaneo avvio di processi di responsabilizzazione e di delega sia operativa che strategica, e agli investimenti sulla performance e sulla multicanalità.


trade marketing di Massimo Bolchi

Lo sconto?

Lava pi첫 bianco! La lavabiancheria nelle iniziative di marketing e comunicazione di aziende e retailer

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i avevano promesso le auto volanti e ci hanno dato delle lavatrici”. Questo il titolo, tradotto a memoria, di un articolo di anticipazione dell’ultimo CES di Las Vegas. Qui non si vuole dibattere della correttezza del messaggio: nei giorni seguenti alla pubblicazione del pezzo il Consumers Electronic Show non si è certamente mostrato avaro di novità interessanti, più o meno futuribili, dagli onnipresenti droni ai prototipi di auto senza guidatore che hanno raggiunto la città del Nevada “con i propri mezzi”. Ciò che ha un po’ sorpreso chi scrive è invece la scelta della lavatrice come simbolo di staticità, di prodotto maturo e un po’ “impolverato”, quando nella realtà questo diffusissimo elettrodomestico si mostra, decennio dopo decennio, una fucina di continue innovazioni di prodotto. E anche presso il pubblico la sua immagine non è certamente appannata, come tra l’altro indica la scelta - fatta da Media World - proprio di una lavatrice come protagonista della sua campagna stampa “Tasso Zero” che prevedeva appunto l’azzeramento del costo del finanziamento (sia TAN, sia TAEG) per rateazioni di dieci o venti mesi, valida dal 12 al 25 febbraio. E anche la prima metà del relativo flyer è dedicato appunto all’elettrodomestico “che ha fatto di più per la liberazione della donna di tutti i movimenti femministi” (cit). Sempre da Media World, benché concettualmente si divaghi un po’

rispetto al tema principale, merita una segnalazione l’iniziativa lanciata dell’insegna del gruppo Mediamarket “Che Vinca il Milione!” in occasione del raggiungimento del milionesimo fan su Facebook, un sfida sul terreno social, che mette al centro i consumatori dando a loro il “potere” di definire la successiva grande promozione Media World. Fino al 14 febbraio, sulla pagina Facebook di Media World, sono state messe ‘in competizione’ diverse coppie di prodotti ogni giorno, che sono state votate dai fan. Al termine della sfida, i prodotti vincitori, di ogni singola competizione diventano oggetto di una grande promozione, tra il 26 febbraio e il 2 marzo, presso i punti vendita Media World e sul sito mediaworld.it Torniamo però alle “vituperate” oltreoceano - lavatrici, per scoprire che anche sulla prima promozione dell’anno di Euronics metà della copertina era proprio a una washing machine by Samsung: si trattava di “Superasaldi”, in attività già dal giorno dopo Capodanno per chiudersi il 21 gennaio. Supportata da una campagna radio e Tv, nonché dalla distribuzione di 14 milioni di volantini, la promozione coinvolge tutte le categorie merceologiche, dall’informatica agli elettrodomestici, dalla telefonia alle tv: le numerose offerte accontentavano - secondo i proclami della pubblicità - tutte le esigenze andando ben oltre i saldi tradizionali e proponendo, come

sintetizza il claim, “veri e propri affari”. La presenza delle lavatrice in copertina si replica anche nella seconda iniziativa promozionale nazionale dell’insegna: “Doppiosconto”, attiva da giovedì 5 a mercoledì 18 febbraio, che come fa subito intuire il nome prevedeva un duplice ribasso sui tanti prodotti inseriti nel flyer, a scelta tra un’ampia selezione di categorie merceologiche. Una iniziativa “pensata proprio per chi deve sostituire la propria lavatrice”, sottolineava Euronics nelle sue informazioni alla stampa, sviluppata in collaborazione con LG Electronics, in esclusiva per i clienti dell’insegna, che regalava in aggiunta allo sconto, sull’acquisto di una lavatrice in promozione, una doppia fornitura di detersivo. Come d’abitudine, anche “Doppiosconto” è stato supportato da un ricco piano media che includeva Tv, radio e web. Forte del successo dello scorso anno, anche nel 2015 lo spot televisivo ha visto protagoniste decine di coppie di gemelli, per enfatizzare il carattere doppio della promozione. All’interno dell’operazione, una promozione nella promozione sorta di Picture-in-Picture - era dedicata a San Valentino e alle coppie di innamorati. Oggetto però non il “prosaico”, benché indispensabile, elettrodomestico, ma un ben più appealing smartphone. Chi acquistava infatti uno smartphone Lumia 535 riceveva in omaggio un secondo device, il modello Lumia

435; un invito a rimanere sempre in contatto con la propria “metà della mela”. Sempre in tema di San Valentino, sono state davvero molto numerose le proposte nell’ambito della consumer electronics. dalle “Piccole Idee per un Grande San Valentino” di Media World a “Una Passione per Due” di Trony. Per la ricorrenza, Unieuro si è invece giocata la carta del buono acquisto. Nell’iniziativa “Amore al Primo Acquisto”, infatti, la catena “del cuore” ha offerto, tra il 12 e il 22 febbraio, un buono acquisto da 50 euro, ogni 200 euro di spesa. La forza della campagna, secondo l’azienda, sta nella libertà di scelta fornita ai clienti, perché valida su tutti gli acquisti effettuati; inoltre il periodo di spendibilità dei buono spazia dal 2 al 31 marzo 2015, senza limiti di spesa, su tutti i prodotti. L’amore, peraltro, è stato il leitmotiv anche della prima promozione del 2015 di Unieuro “I Love Fuoritutto” dove la parola love è sostituita dal simbolo grafico del cuore. Non però quello creato da Milton Glaser quarant’anni fa per la città di New York, bensì quello che “batte, forte, sempre”, come afferma il logo del retailer. Anche il volantino di questa promozione, valida dal 22 gennaio all’11 febbraio, recava in copertina, affiancata a un televisore e a un tablet, una lavatrice HotPoint Ariston, benché all’interno fosse dedicato a tale tipologia di prodotto una pagina scarsa.


focus lavaggio

Il mercato delle lavatrici è sostanzialmente fermo, ma con un’impetuosa crescita delle asciugatrici di Marco Passarello

E guardo il mondo da un

OBLÒ U

n mercato sostanzialmente fermo, ma con un’impetuosa espansione in un campo che finora era una nicchia del mercato italiano: quello delle asciugatrici. È questo il quadro che emerge dai dati di vendita raccolti da GfK per il mercato degli elettrodomestici dedicati al lavaggio. L’ultima volta che ci siamo occupati di questo argomento, anche se alcuni degli operatori prevedevano una crescita delle asciugatrici, nessuno immaginava che si potesse arrivare, come oggi, a un aumento delle vendite del 42,6% a volume e del 42,9% a valore. Un dato che però non deve sorprendere troppo, come ci spiega Andrea Romeo, responsabile marketing di Samsung: “Uno dei motivi di questa impennata è che si partiva da posizioni molto più basse rispetto a quelli del centro e nord Europa. Le asciugatrici sono un prodotto il cui potenziale in Italia è in gran parte ancora inespresso: anche adesso vale intorno ai 130 milioni, una dimensione piccola rispetto a quel-

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la complessiva del mercato del lavaggio”. Romeo spiega anche che i motivi della crescita sono sostanzialmente due: il clima diventato più umido, e le nuove tecnologie che hanno tolto alle asciugatrici la fama di prodotto energivoro.

Il boom delle asciugatrici L’analisi trova concordi gli altri operatori. Per Lorena Landini, marketing manager per Candy Hoover Group, “L’Italia è uno dei maggiori

mercati di espansione delle asciugatrici a pompa di calore, cioè tutti i modelli in classe A, che consumano mediamente la metà dell’energia rispetto alle tradizionali asciugatrici condensate in classe B. Queste rispettano maggiormente i tessuti più delicati. La combinazione tra un minor impatto sulla bolletta e un’asciugatura più delicata si sta quindi dimostrando vincente su un mercato attento come l’Italia”. Anche per Pietro Mariotto, marketing manager per LG Electronics, “L’aumen-

to dei mesi piovosi rende sempre più difficile asciugare i capi all’aria aperta, creando la necessità di farlo ‘in casa’. Inoltre l’industria propone macchine a elevata efficienza energetica, con pompa di calore, che eliminano lo stereotipo dell’asciugatrice come un ‘mostro’ assetato di energia elettrica”. Secondo Alessandro Battagliero, senior product manager di Panasonic, “Grazie all’introduzione della tecnologia a pompa di calore si è ottenuto un miglioramento delle performance per i consumi energetici, abbattendo così quella che era una barriera all’acquisto. Ha influito anche la diminuzione del prezzo medio delle asciugatrici con pompa di calore, che oggi è sotto i 750 euro.”. Infine per Ludovico Marsiletti, brand manager per Hotpoint-Indesit, “una motivazione importante è la mancanza di spazio per stendere biancheria nelle case e il vantaggio di posizionare l’asciugatrice in qualsiasi posto. Un altro motivo d’acquisto emerso negli ultimi anni è la necessità di neutralizzare l’azione degli allergeni causati dalla cattiva qualità dell’aria nelle nostre città”.


Disinteresse per la carica dall’alto Un’altra tendenza visibile dai dati è che le lavatrici a carica dall’alto sono in forte calo, nonostante le nuove abitazioni in Italia abbiano una metratura ridotta e quindi necessiterebbero apparentemente di elettrodomestici “salvaspazio”. Per quale ragione? Secondo Pietro Mariotto “la causa è da ricercare

nei bisogni del consumatore, che è sempre più alla ricerca di macchine con grande capacità di carico, con elevate performance di lavaggio e migliori prestazioni energetiche. Per Andrea Romeo “bisogna tenere conto che oggi esistono soluzioni alternative alla carica dall’alto, e cioè le lavatrici slim, che infatti sono in crescita e soddisfano comunque chi ha necessità di avere una profondi-

Andrea Romeo, Samsung Electronics Italia

Lorena Landini, Candy Hoover Group

tà minore. Inoltre non si percepisce più l’obbligo di posizionare l’elettrodomestico unicamente in bagno. Il mercato della carica dall’alto comunque non sta scomparendo e ha un suo zoccolo duro, ma è penalizzato dal fatto che alcuni dei nuovi produttori, come anche noi di Samsung, non si sono orientati alla carica dall’alto di tipo europeo“. Anche per Alessandro Battagliero “Oggi la domanda di un prodotto salvaspazio è ben soddisfatta dalle lavatrici slim, segmento in forte crescita rispetto agli anni precedenti. L’offerta per il consumatore finale ha avuto un’evoluzione in termini di caratteristiche tecniche rispetto al passato, con un aumento dell’efficienza energetica e un incremento del numero e della tipologia di programmi di lavaggio”. Lorena Landini aggiunge:“Questo non significa che le lavatrici a carica dall’alto siano un prodotto in declino, tutt’altro. Nei prossimi mesi arriveranno sul mercato italiano innovazioni “made in Candy” che hanno l’obiettivo di smuovere il segmento, sottolineando che le lavatrici a carica dall’alto possono essere scelte non solo per risolvere un problema di spazio, ma anche perché hanno funzionalità e caratteristiche nuove che semplificano la vita dei consumatori.

Come smuovere il mercato? Al di là delle due tendenze sopra descritte, il mercato del lavaggio può essere considerato pressoché immobile, con una variazione dello -0,1% a valore. Si riuscirà a smuoverlo? Andrea Romeo afferma che “Non è probabile un rilancio forte, semmai una lenta ripresa. La crescita non è stata aiutata dalla crisi del mercato dell’edilizia. Ma quello del lavaggio è comunque un mercato molto grande e molto stabile. Se è vero che la crisi ha allungato i tempi di sostituzione, le numerose novità tecnologiche introdotte hanno contribuito in parte a ridurli”. Per Pietro Mariotto “l’offerta sempre maggiore da parte dell’industria di macchine “intelligenti” contribuirà a far tornare questo mercato in positivo, visto che l’offerta è sempre più mirata a proporre lavatrici che rispondono realmente ai bisogni del consumatore finale”. D’accordo anche Ludovico Marsilet-

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n mercato sostanzialmente

fermo, ma con un’impetuosa espansione in un campo che finora era una nicchia del mercato italiano: quello delle asciugatrici


focus lavaggio

pompe di calore. Grande focus per Candy Group sarà sempre il sistema EasyCase per la raccolta dell’acqua di condensa nell’innovativa tanica, posizionata nella porta. Hoover raggiungerà con la gamma Next un record di capacità di carico in dimensioni standard unito alla tecnologia All in One che permette di lavare a pieno carico unendo diversi tessuti e colori in soli 59’, con un motore tra i più silenziosi del mercato”.

Electrolux: lavasciuga con pompa di calore ti: “La crisi economica ha rallentato gli acquisti rendendo la vita della lavatrice più lunga e creando meno rotazione sul punto vendita. Marchi come Indesit e Hotpoint si stanno indirizzando verso lavatrici che incontrano i bisogni del consumatore con programmi specifici di lavaggio anche a basse temperature, arrivando ad avere performance di lavaggio dei 40° a soli 20°, con minori consumi e con la massima delicatezza per le fibre dei capi. I cicli di lavaggio sono sempre più specializzati: per i capi delicati come la lana, i tempi di lavaggio inoltre sono anche ridotti e con una maggiore capacità di carico. Tutto questo, se ben comunicato dagli addetti di vendita, dovrebbe indurre il consumatore verso l’ acquisto di prodotti più evoluti, performanti e che permettono un risparmio maggiore”. E infatti ora vedremo quali novità tecnologiche propongono i principali marchi.

Bosch: massimizzare risparmio ed efficienza Al centro della linea Bosch c’è la lavatrice a carica frontale modello WAW24649IT, in classe energetica A+++ e con una capacità nominale di 9 Kg. Tra le caratteristiche, il sistema i-DOS per il dosaggio automatico intelligente del detersivo e dell’ammorbidente, il sistema ActiveWaterPlus per eliminare gli sprechi di acqua (grazie anche al sensore di flusso che misura con precisione l’acqua introdotta, la scelta tra la modalità EcoPerfect che privilegia il risparmio di energia, e la TurboPerfect che privilegia il risparmio di tempo.

Candy/Hoover: evitare la condensa Ci ha detto Lorena Landini: “Per le asciugabiancheria la nuova stagione è piuttosto lontana, ma abbiamo in serbo grandi novità soprattutto legate al segmento delle

La nuova lavasciuga ÖKOKombi Plus marcata AEG, grazie alla tecnologia a pompa di calore integrata per la prima volta in una lavasciuga, è in grado di garantire le stesse prestazioni ottimali di un’asciugabiancheria. Rispetto a una tradizionale lavasciuga in classe A consente un risparmio del 40% di energia e del 40% d’acqua. con la funzione “nonstop” è possibile lavare e asciugare in totale autonomia fino a 6 Kg di bucato. Con il marchio Rex vengono invece presentate le lavatrici con tecnologia Flexmanager, ideali per lavare in modo efficiente anche piccoli carichi, con efficienza energetica A+++. Per esempio la lavatrice RWF 1484 BW, con 8 Kg di capacità.

Hotpoint/Ariston/ Indesit: comando a distanza Secondo Ludovico Marsiletti, “Le evoluzioni che presenteremo quest’anno andranno sempre nella direzione delle performance ener-

getiche, del risparmio e del trattamento dei capi, con una nuova gamma di lavatrici Hotpoint che verrà presentata nella seconda metà dell’anno, con attenzione anche alla parte relativa alla connettività e comando a distanza. Indesit introdurrà una lavasciuga da 10 kg di carico in classe energetica A-10%. Anche Hotpoint amplierà la sua gamma di lavasciuga in classe A-10% con una nuova macchina da 11 kg di carico”.

LG: come il lavaggio a mano LG introdurrà sul mercato italiano la tecnologia TurboWash, che permette di ottenere bucati perfetti in meno di un’ora, riducendo al tempo stesso il consumo energetico fino al 15% e il consumo d’acqua fino al 40%. Il movimento filtrante della tecnologia 6 Motion Direct Drive (che combina sei differenti movimenti del cestello per garantire la stessa efficacia e delicatezza del lavaggio a mano) si combina col getto d’acqua Shower Spray che rimuove più velocemente il detersivo dagli indumenti. A TurboWash si affianca TrueSteam, che permette di lavare a vapore ogni tipologia di abbigliamento. Il vapore viene immesso nel cestello durante il lavaggio e igienizza gli indumenti già a 30°.

Miele: fabbrica da sola il detersivo Le nuove lavatrici e asciugatrici Miele W1 e T1 sono disponibili in due linee di design: Chrome Edi-

Beko: il massimo della delicatezza Il top della proposta di Beko è la linea Superia, lavatrici e asciugatrici classe A+++ -10%. La lavatrice modello WMY 101444 PTLMB1 è in grado di accogliere un carico di 10 Kg con uno spessore di 60 cm. Le tecnologie Aquafusion e Aquawave permettono rispettivamente di non consumare detersivo in eccesso e, grazie a un cestello di nuova concezione, di trattare i vestiti con il massimo della delicatezza. L’asciugatrice con pompa di calore modello DPY 8507 GXB1 ha invece una capacità di 8 Kg, tecnologia AquaWave e una modalità apposita per i capi in lana.

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Pietro Mariotto, LG Electronics Italia

Alessandro Battagliero, Panasonic Italia

Ludovico Marsiletti, Hotpoint-Indesit


tion, raffinata e classica con oblò rotondo e cromato, e White Edition, moderna e dal design dinamico grazie al frontale bombato e al pannello con profili cromati. Tra le innovazioni tecnologiche introdotte, PowerWash è un sistema a doppia pompa che aumenta l’efficacia di lavaggio. Il sistema TwinDos è invece una vera fabbrica di detersivo liquido: un sistema di dosaggio a due fasi che consente di creare di volta in volta il miglior detersivo per ogni tipo di bucato. La tecnologia a sensori del sistema Perfect Dry rileva la percentuale di calcare dell’acqua e permette di controllare il grado di umidità residua per un’asciugatura ideale anche dei capi più delicati.

Panasonic: per chi ha fretta Ci ha detto Alessandro Battagliero: “La nuova gamma di lavatrici che Panasonic lancerà sul mercato Italiano a marzo va incontro a chi ha necessità di risparmiare tempo. Si tratta di prodotti Inverter in classe A+++ -40%. La tecnologia EcoNavi unisce 4 sensori intelligenti che danno vita al programma AutoCare, che senza settaggi manuali si prende cura del bucato mantenendo le migliori performance di lavaggio e ottimizzando i consumi di energia e di acqua. Il consumatore finale non si dovrà più preoccupare del carico di bucato e del livello di sporco, ma potrà lavare ugualmente con la massima facilità.

Samsung: si collega a Internet La nuova lavatrice Samsung Crystal Blue prende il nome dal-

la finitura che colora l’oblò più ampio del mercato, offrendo una più ampia apertura e un accesso facilitato. Un display a colori Smart touch da 5’’ semplifica la selezione di programmi e opzioni: sfiorando il display si può infatti personalizzare il programma, per trovare il lavaggio ottimale. La tecnologia Smart Wifi permette inoltre di controllare e azionare la lavatrice da remoto, tramite un’app gratuita direttamente da smartphone o tablet. Il sistema Auto Optimal Wash sfrutta 4 sensori che dosano detergente e acqua in base al carico e al livello di sporco dei capi. Con la funzione Daily Speed Wash si potranno lavare al meglio in soli 60 minuti fino a 5 Kg di bucato.

Whirlpool: fa tutto da sola Whirlpool presenta la lavatrice a carica frontale SPA 9020. Utilizza la tecnologia Shower, in cui un sistema idraulico sostituisce il tradizionale risciacquo con un sistema bifasico ad alta pressione, in due fasi separate ciascuna delle quali prevede quattro cicli di getti. Questo meccanismo elimina i residui di detersivo sugli indumenti, riducendo al minimo il rischio di allergie e garantendo un minore consumo d’acqua. La lavatrice Spa è inoltre dotata della tecnologia 6° Senso che regola i parametri di lavaggio: basta inserire il bucato nel cestello e selezionare il programma desiderato, e la lavatrice rileva il peso effettivo del carico attraverso speciali sensori, regolando automaticamente acqua, energia, tempo e detersivo.


focus mobile

Verso una primavera “mobile” L’andamento altalenante del mercato di smartphone e tablet lascia presagire un anno di difficile lettura. E al MWC 2015 si disputerà una partita decisiva per l’intero settore

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rchiviata l’edizione 2015 del Consumer Electronic Show di Las Vegas che ha visto prevalere le nuove piattaforme tecnologiche tutte votate alla smart home, alla wereable technology e all’Internet delle Cose, è arrivato ora il momento di cedere la parola al Mobile World Congress di Barcellona. Un’edizione che, come di consueto, non lesinerà sicuramente delle sorprese e, non tanto in chiave di innovazione tecnologica, ma più che altro di mercato. Se è infatti vero che il segno positivo a doppio digit (+11,7%) fatto registrare dal settore Telefonia nel quarto trimestre del 2014 (dati GfK Temax) è dovuto in gran parte al rilevante contributo dato dal lancio di nuovi modelli top di smartphone, è infatti da considerare l’evento spagnolo come un autentico spartiacque del mercato in cui poter registrare nuovi trend e nuove evoluzioni in chiave ricrescita. Sempre secondo i più recenti dati diffusi dai GfK relativi allo scorso anno, sembra infatti che a livello globale siano stati venduti più di 1,2 miliardi di smartphone, per una crescita del 23% anno su anno; un andamento che si rispecchia anche nelle cifre a valore, con un mercato che è

passato dai 330,4 miliardi di dollari del 2013 ai 381,1 miliardi di dollari del 2014, per una crescita globale del 15%. Continuando proprio con le tendenze già viste nelle scorse settimane in Nevada è ovvio che, sempre più, le tecnologie indossabili avranno una parte preponderante nelle preferenze dei consumatori, supportate da device sempre più multi-tasking e dalle caratteristiche spiccatamente social e user-friendly. Ampi e ultra definiti display (tra i 5” e 5,6”), processori potenziati (fino agli Octa Core) e fotocamere ad altissima risoluzione (anche oltre i 20 Mpixel), compaiono sicuramente tra le scelte primarie di appassionati e semplici amatori, insieme a dotazioni e applicazioni studiate appositamente per il fitness, il benessere e l’home entertainment. Non rimangono poi naturalmente escluse piattaforme per la condivisione immediata in rete e per il lavoro mobile, necessità divenuta ormai indispensabile non solo per professionisti e manager, ma anche per tutte le categorie lavorative, studenti e casalinghe compresi. Insomma, si tratta di un mercato capace di esprimersi al meglio e

produrre valore, trainato non solo dalle continue innovazioni tecnologiche e di design proposte dalle aziende, ma anche, e soprattutto, sospinto dalle preferenze degli utenti che sembrano pian piano spostarsi verso prodotti di fascia più elevata. Grandi novità attendono anche il settore dei tablet che, reduce da un non brillante periodo natalizio, ben lontano dal replicare l’exploit dell’anno precedente, si prepara ora a un rilancio in grande stile in chiara ottica social e mobile: un mercato, sempre più affollato da brand, noti e meno noti, e sempre più frammentato in proposte di diversa natura e target di riferimento. Si va dai tablet con schermo ridotto e con funzionalità voce (phablet) fino ai convertibili notebook/tablet, equipaggiati con funzionalità e applicazioni decisamente business e all’avanguardia. I prossimi mesi saranno per cui fondamentali – per non dire cruciali – per il futuro dell’intero settore mobile: un settore che, previsioni degli analisti a parte (per altro, molto discordanti tra loro a seconda dell’istituto di appartenenza), continua a fare tendenza e rimanere tra gli oggetti del desiderio dei consumatori.


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ANNO COMPLESSO per il consumer electronics

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li anni dispari per il mercato del bruno sono sempre un po’ più complessi a causa della mancanza di eventi mondiali trainanti come i Mondiali di calcio o le Olimpiadi. Questi eventi sono in grado di generare ventate di ottimismo e giustificano offerte che non si basano esclusivamente sul prezzo, prima ancora di generare reali volumi di vendita. I volantini della grande distribuzione e delle catene specializzate puntano già a sconti fino al 40% rispetto ai prezzi di listino (a febbraio) e le descrizioni delle caratteristiche dei prodotti sono ormai ridotte a meno dell’essenziale. Ma se la distribuzione vede il price to market come unico elemento in grado di muovere le vendite così non è per le aziende. Abbiamo chiesto un commento sulla situazione ai principali protagonisti del mercato e l’impressione è stata quella di un cauto ottimismo. Le tecnologie con un discreto valore aggiunto come UHD, OLED e i display curvi caratterizzeranno il mercato TV, mentre l’opinione sulla sezione audio è unanime: sarà l’anno dei sistemi multi room. Ecco il commento di Francesco Leveque, ADV Marketing Senior Manager di Samsung Electronics Italia. “Dal nostro punto di vista il 2015 sarà sicuramente un anno difficile: rispetto anche ai trend degli anni passati non esistono eventi sportivi e non, in grado di guidare il mercato. Queste sono valutazioni quantitative, normalmente l’incidenza degli eventi sportivi è abbastan-

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za stabile nel tempo, e negli anni dispari questo è un elemento che si deve considerare. Tuttavia esistono una serie di dinamiche che, con un ragionamento più qualitativo ci fanno essere un po’ più positivi. Noi già dall’anno scorso abbiamo cominciato a parlare sempre di più del concetto di sostituzione ma cercando di qualificarlo un po’ meglio sul mercato TV. Il ragionamento di fondo è che se guardiamo l’installato del mercato TV oggi ha una penetrazione estremamente alta sia sul primo televisore, ma comincia ad esserlo anche sul secondo televisore, quello che vediamo come macro trend è che esistono delle dinamiche di mercato che ci permettono di essere abbastanza positivi per quanto riguarda il livello di salute del nostro mercato. Cerchiamo un po’ più di qualificarlo: se a livello numerico ci sarà una leggera flessione rispetto al 2014 noi stimiamo il mercato TV intorno al 4.800.000 pezzi - le dinamiche sono abbastanza chiare. Alcune sono già ben conosciute come il passaggio del mercato dalle piccole alle grandi dimensioni. Vuoi perché il prezzo è sceso in maniera significativa, vuoi perché si è allargata l’offerta, il peso dei segmenti di grandi polliciaggi è in aumento. Questo è un macro trend che permette a parità di volumi di avere una qualificazione migliore per quanto riguarda la tipologia di prodotti venduti. Esiste poi un grande fermento a livello tecnologico, pensiamo a tecnologie come l’Ultra HD che ad oggi non hanno ancora raggiunto il loro apice, che si comincia solo ora

a parlare dei primi lettori UHD, per quanto riguarda i contenuti vediamo un’apertura delle major più ampia rispetto al passato. L’UHD sarà un ulteriore driver che permetterà di spingere il mercato dal punto di vista qualitativo. Nel nostro caso specifico vediamo molto bene il concetto del curvo: ci abbiamo puntato da subito e continueremo a puntarci. Per noi è un trend che nel medio e nel lungo periodo sarà un elemento differenziante. Avremo quest’anno un allargamento importante dell’offerta, anche per raggiungere le corrette economie di scala. Chiaramente la tipologia di prodotto sarà differente, e quindi banalmente anche la curvatura, tra prodotti con alto e basso polliciaggio. Stiamo lavorando per cercare di rendere ancora più impattante la tecnologia curva anche sui bassi polliciaggi. Il macro trend che

noi vediamo è che il design curvo impatterà anche sul polliciaggi più bassi, per intenderci anche dai 40 pollici in giù. Tutta questa tecnologia sarà il driver di sostituzione per i prodotti, in grado di spingere l’utente che ha un TV, non ancora alla fine del proprio ciclo di vita, ad acquistarne unno nuovo per queste nuove tecnologie. Quest’anno tornerà ad essere importante, ancor più che in passato, il concetto di Smart TV, inteso come elemento al centro di tutto l’ecosistema casalingo: la nuova piattaforma che abbiamo lanciato al CES – Tizen – permetterà di migliorare in maniera importante l’interazione tra i vari prodotti. E questo è per noi un importante macro trend per quanto riguarda il mercato TV. È importante chiaramente legato al mondo delle applicazioni: da lì verrà il valore delle app esclusive e di


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Il 2015 sarà un anno difficile per il mercato del bruno, visto il perdurare della crisi economica e la mancanza di eventi trainanti come i Mondiali di calcio o le Olimpiadi. Ciò nonostante i produttori sembrano ottimisti grazie alla diffusione di tecnologie ad alto valore aggiunto come l’Ultra HD nei televisori e le soluzioni multiroom per l’audio

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Per noi il curvo è un trend

che nel medio e nel lungo periodo

di Federico Cociancich

sarà un elemento differenziante». Francesco Leveque, Samsung Electronics Italia

quelle gaming che noi abbiamo già portato sul mercato e che continueremo a portare. La seconda “macro anima” delle Smart TV, in cui noi crediamo in maniera molto forte, è legata a tutto il mondo della convergenza e dell’ecosistema. La stessa presentazione di BK Yoon (CEO di Samsung Electronics) al CES legata all’Internet of Things è la massima evoluzione di questo concetto: una convergenza TV all’interno di un sistema casalingo che si può estendere a anche tutto quello che è il mondo esterno. Non lo vediamo solo legato alle TV ma lo estendiamo anche al mondo di altri device fino al wereable. Faccio l’esempio di una funzionalità che andremo a introdurre a breve: il televisore avrà una modalità di setting legata alle impostazioni del telefono, banalmente acquisirà le impostazioni della lingua e quelle geografiche. Il

Francesco Leveque, Samsung Electronics Italia

Luca Giangaspero, LG Electronics Italia

concetto di convergenza, ne parliamo da tanto tempo, legato al multiscreen, a tutta una serie di funzionalità di mirroring e altre più specifiche, oggi sta raggiungendo un livello di maturità importante anche grazie alla nuova piattaforma che assieme alla tecnologia permette di migliorare ulteriormente l’esperienza dell’utente finale. Quindi l’idea di convergenza di un televisore messo al centro di tutto l’ecosistema domestico è un concetto per noi importante. Esistono anche altre dinamiche, penso a tutto il mondo dell’attachment con il mondo audio che è un’ulteriore trend che noi vediamo sulla parte TV. Stiamo vedendo che gli utenti finali integrano l’audio del televisore con dei device audio, che per design e caratteristiche sono sempre più rispondenti alle esigenze del consumatore. Siamo convinti

che nel 2015 per il mercato TV, al di là di non avere un evento specifico come key-driver del mercato, per la maturità delle nuove tecnologie che sono in essere, abbiamo avere davanti un anno sì difficile, ma che può comunque presentare delle buone prospettive. Dal nostro punto di vista, come leader di mercato sentiamo la responsabilità di dover guidare il mercato. La nostra leadership è tale che ci ha permesso l’anno scorso di superare in maniera importante la quota del 50% di market share raggiungendo il top durante il periodo natalizio con quote veramente significative. Sentiamo la responsabilità di avere il ruolo di guida del mercato e quindi il nostro compito sarà quello di permettere sempre più di rendere concreti questi macro trend che vediamo realizzarsi sul mercato. Parlando di audio e video, esclu-

dendo le TV, anche in questo caso il trend che vediamo è molto chiaro: se fino a due anni fa il comparto dei prodotti legati al mondo dei TV era sostanzialmente video, Blu-ray e i DVD player erano le soluzioni protagoniste di questo mercato, da un paio d’anni vediamo un completo cambio di orientamento. È tornata in auge la componente audio. E questa ha sostanzialmente de grosse aree. In particolare il mondo delle sound bar e quello del multi room sono dinamiche e in forte crescita. Un po’ perché i televisori oggi hanno una logica di design molto minimalista e la parte audio in alcune occasioni è sacrificata. Oppure l’utente finale che vuole abbinare a un TV di alta qualità un sistema di altissima qualità propende per una sound bar con funzioni Bluetooth. Le sound bar dalle soluzioni tradizionali hanno avuto un’evoluzione


focus AV

Philips crede in Android TP Vision rafforza l’integrazione di Android sui TV Philips, a gennaio ha infatti lanciato la seconda generazione di TV Philips powered by Android e quasi tutti i modelli lanciati nel 2015 disporranno dell’ultima versione di Android TV. TP Vision, oltre a essere stata la prima azienda che ha portato i TV powered by Android sul mercato europeo, integra completamente la piattaforma TV e porta app TV per Android sui propri schermi grazie a Android Lollipop. Tutti i TV Philips con Android TV combineranno il meglio dei due mondi offrendo un accesso diretto al Google Play Store e all’ampia offerta della piattaforma Philips Smart TV, tra cui servizi video on demand e catch-up TV. Inoltre, tutti gli Smart TV di Philips

con Android integrano l’app Spotify Connect per la musica e forniscono l’accesso a servizi di gaming online come OnLive. “Vogliamo sfruttare il vantaggio di essere tra i pionieri dell’ ecosistema Android che sta registrando una rapida crescita. Il nuovo ecosistema attrae una grande base di sviluppatori che possono facilmente adattare le loro app per diversi tipi di dispositivi, tra cui i TV”, ha commentato Albert Mombarg, Head of Smart TV di TP Vision. Integrando l’esclusiva tecnologia d’illuminazione Ambilight dei propri TV e il sistema operativo Android, anche Philips pensa quindi alla casa connessa di domani e al televisore come uno dei possibili centri di controllo

re in questi mercati ma confidiamo di recuperare nel 2015. Per completare la visione non sottovalutiamo il mercato video: stiamo pensando di modificare le nostre gamme DVD e Blu-ray rendendole in linea con le caratteristiche richieste dal mercato, più in termini di design che di funzionalità. Anche sul mondo audio video pensiamo di essere sull’ottima strada”.

Silvana Chiogna, Panasonic Italia

Albert Mombarg, TP Vision

verso le sound plate, dei prodotti simil-stand che posizioni sotto il televisore pensati esclusivamente per fornire l’audio del TV. Quindi se lato sound bar, anche rispetto agli altri paesi abbiamo dei margini di crescita importanti, in termini di attachment. Pur competendo con player importanti di settore, siamo riusciti quest’anno a conquistare la posizione numero 1 anche nel mercato delle sound bar, e con margini di crescita molto interessanti. La nostra crescita non potrà che essere esponenziale anche in futuro. Le sound bar avranno quindi un peso importante nel comparto audio video del 2015 e negli anni a venire. Assieme a questa dinamica quella che rappresenta un’altra sfida per noi importante è quella dei multi room. Ovvero soluzioni audio in modalità wireless che collegate a

un simil-router permettono la fruizione dello streaming musicale nelle varie location. Noi abbiamo introdotto l’anno scordo la nostra soluzione multi room, più completa rispetto alle alte presenti sul mercato perché ci permette di integrarsi con tutto quello che è l’installato del bruno che un cliente ha a casa. Ad esempio rispetto ad altri competitor è possibile utilizzarlo in peering con un cellulare o di integrarlo al sistema audio del televisore. Una serie di interazioni che rendono il prodotto estremamente completo e in linea con il trend di mercato che vedono queste soluzioni di streaming musicale in grande crescita. Se le sound bar sono il successo del 2014 il discorso multi room per noi sarà il successo del 2015. Ad oggi non abbiamo ancora la posizione che siamo abituati ave-

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Abbiamo rivolto alcune domande anche a Luca Giangaspero, HE Marketing Manager di LG Electronics Italia. “A nostro avviso, nel comparto TV la qualità dell’immagine continuerà ad essere il fattore discriminante nella scelta del televisore. Il mercato punterà, quindi, su tutte le nuove tecnologie in grado di migliorare l’esperienza di visione. In questo momento, l’OLED è la tecnologia che in assoluto offre la migliore qualità dell’immagine. Assisteremo all’aumento della penetrazione dell’OLED nel mercato, complice soprattutto l’arrivo dei nuovi modelli OLED 4K. Alla nuova lineup OLED si affianca anche la tecnologia ColorPrime dei TV 4K ULTRA HD, che offre una gamma cromatica più ampia e più ricca rispetto ai televisori LCD tradizionali. I TV Ultra HD, in generale, consolideranno la propria presenza sul mercato grazie all’aumento dei modelli commercializzati e alla riduzione dei prezzi. Siamo, poi, a un punto di svolta per quanto riguarda i contenuti in 4K: vedremo un massiccio incremento dell’accesso a contenuti in strea-

ming, fruibili tramite Smart TV. Per quanto riguarda l’Audio, stiamo notando un’attenzione crescente da parte dei consumatori a soluzioni audio di qualità per l’ambiente domestico. Questo comporterà una maggiore diffusione di sound bar, sound plate e sistemi multi-room. Nei prossimi mesi LG lancerà anche il primo portable speaker della serie Multi-Room. LG sta offrendo ai consumatori la gamma TV più ampia mai avuta. Siamo l’unica azienda ad aver commercializzato TV OLED in 4K e in Full HD, la migliore esperienza di visione al momento possibile. E questo rappresenta per noi un indubbio vantaggio competitivo, riconosciuto dal mercato e dai consumatori. Con la nuova gamma di TV OLED 4K, presentata al CES 2015, LG si pone l’obiettivo di rendere la tecnologia OLED alla portata di ogni consumatore. È certamente un obiettivo sfidante, ma abbiamo tutte le possibilità per riuscirci. Abbiamo, poi, un’ampia gamma di TV Ultra HD e abbiamo svelato a CES 2015 i primi televisori realizzati con tecnologia Quantum Dot. Dal punto di vista tecnologico, continuiamo a investire in ricerca e innovazione per presentare prodotti sempre più all’avanguardia. La partnership sviluppata con Harman/Kardon ci permette di offrire un audio di altissima qualità sui televisori di fascia premium, per un’esperienza davvero di altissimo livello a 360°. Stiamo valutando varie ipotesi per spingere la vendita dei nostri prodotti, che spaziano da promozioni


legate ai contenuti a promozioni legate a particolari condizioni d’acquisto per andare incontro alle esigenze del consumatore. L’obiettivo sarà sicuramente quello di presidiare tutto l’anno con una calendarizzazione ben specifica”. Interessante il punto di vista di Silvana Chiogna, AVC Marketing Manager Consumer Products Group di Panasonic Italia. “Il 2015, in linea con quanto accaduto negli ultimi mesi, sarà caratterizzato da due mercati trainanti all’interno del comparto bruno: Static Audio e FTV. Nel mondo AUDIO, trasversalmente a tutte le categorie, da un lato si valorizzerà sempre di più l’aspetto qualitativo con l’apertura alla High Resolution, dall’altro si avrà una chiara manifestazione di nuovi stili di ascolto che vedono affermarsi l’estensione delle sorgenti di musica – streaming, audio on demand e DAB – e la connettività fra device. Entrando nel merito delle singole categorie, si consolideranno segmenti oggi in forte espansione quali le Docking e le Sound Bar e sarà l’anno dell’affermazione del multiroom. Relativamente al mondo VIDEO, ed in particolare al segmento FTV, l’affermarsi progressivo dell’UHD unitamente alla transizione verso gli alti polliciaggi costituiranno sempre più un trend positivo capace di rialzare significativamente il valore dell’intera filiera. Il 2015 si propone per Panasonic come un anno ricchissimo di novità tecnologiche che caratterizzeranno

fortemente la nostra ampissima offerta. Partendo dall’universo Audio, Panasonic lancerà un nuovissimo concept multiroom: la serie ALL si espanderà in modo totalmente differenziale dai competitors, penetrando nelle dimensioni micro, allin-one, sound bar & sound board, andando a creare un vero network a 360°. È questo il nuovo approccio rivoluzionario di Panasonic: fare focus su segmenti consolidati, dove siamo leader indiscussi nella qualità (e, oltremodo, nel miglior rapporto qualità/prezzo), e innovarli con l’adozione delle nuove funzionalità di condivisione tipiche del multiroom. Grazie a alla nuova soluzione ALL, i consumatori finali potranno sperimentare i vantaggi del multiroom, creando un network domestico che si estenda a tutta casa. Nel mondo Video, l’altissima definizione caratterizzerà il 2015 di Panasonic: un’intera gamma di prodotti 4K UHD trasversale alle categorie Consumer TV, Blu-ray e Digital Imaging: offrirà ai nostri clienti la migliore esperienza video, foto e di intrattenimento domestico mai vista sin ora. Nel mondo UHD TV il futuro è già presente: la serie AX900 introdotta da poche settimane è il perfetto traghettatore verso il nuovo anno, proponendosi già oggi come l’eccellenza del mercato LED, il riferimento assoluto per resa dell’immagine e immersività andando ad eguagliare il livello qualitativo del Plasma, storico paradigma nell’universo TV. Nei prossimi mesi, andremo a in-

trodurre nuove serie, andando ad alzare ulteriormente l’asticella qualitativa grazie all’adozione di tecnologie avanzatissime (Studio Master Color & Drive, il super Brigh Panel, Local dimming Pro) e di un nuovo sistema operativo “FireFox OS”, con un’interfaccia grafica intuitiva, iconica, veloce e totalmente personalizzabile. In termini di connettività, grazie alle funzionalità SAT Over Ip e TV Anywhere, la fruizione televisiva delle trasmissioni lineari e dei contenuti registrati potrà essere estesa con immediatezza ai device smart domestici, persino in remoto. Nel mondo Digital Imaging, a brevissimo lanceremo le sorprendentemente compatte WX970 e V870: saranno le prime Videocamere 4K al mondo in grado di effettuare riprese in High DynamicRange (HDR) e a garantire, grazie all’azione combinata dell’obiettivo Leica Dicomar,

del sensore BSI retroilluminato da 8,29 M e del processore Crystal Engine 4K, una stupefacente qualità cinematografica. L’introduzione pionieristica della modalità High DynamicRange (una novità mondiale per il settore delle camcorder Full HD consumer) e del concetto di Twin Camera (la dotazione di due ottiche e due prospettive contemporanee e diverse) renderanno i prodotti Panasonic davvero unici. Ancora una volta, confermiamo la nostra missione: portare nel consumer i vantaggi, la definizione e la superiorità d’immagine del mondo professionale. In sintesi, il 2015 vedrà affermarsi nuovi stili di consumo, miranti a un’esperienza straordinaria di assoluto realismo sia nel video sia nell’audio e le soluzioni che Panasonic andrà a proporre al mercato sono semplicemente la perfetta risposta alle nuove esigenze”.

Sony sceglie Android e punta sul multiroom Come Philips, anche Sony punta su Android per quanto riguarda la parte smart dei propri TV con la gamma Bravia 2015, presentata al CES e disponibile nel nostro paese da aprile. Ecco i punti di forza della nuova line-up: sensazionale qualità d’immagine 4K senza compromessi, funzionalità Smart TV di facile utilizzo (basate sulla combinazione tra Android TV e il sistema One-Flick Entertainment di Sony), design ultrasottile e audio ad alta risoluzione incredibilmente dettagliato. Quest’anno la gamma Bravia guadagna anche in estetica. Il sorprendente X90C, con i suoi 4,9 mm nel punto più sottile, presenta uno stile “floating” talmente sinuoso da togliere il fiato. Per l’audio Sony punta su multi room e qualità. Sempre in occasione del CES 2015, Sony ha presentato una gamma di tecnologie innovative per ascoltare la propria musica preferita in tutta la casa con una qualità audio straordinariamente alta. Tra tutte spicca Google Cast per audio, per utilizzare e condividere una varietà di servizi per lo streaming musicale. Si possono infatti riprodurre contenuti musicali in modalità wireless in più ambienti. Si potranno “trasferire” i brani in riproduzione sullo smartphone o sul tablet direttamente ai diffusori domestici. Si potrà sperimentare anche una modalità di ascolto wireless potenziata per tutti i brani musicali, grazie al nuovo efficiente codec LDAC, in grado di trasmettere i dati in maniera tre volte più efficiente rispetto allo streaming standard Bluetooth. Sony ha lavorato fianco a fianco con Google per il lancio del servizio Google Cast per audio, un modo nuovo di apprezzare i principali servizi di streaming, tra cui Pandora, Google Play Music e Deezer, solo per citarne alcuni, sui diffusori del proprio impianto. I player blu-ray puntano sui servizi di streaming online come YouTube, Chili, Euro News, Berlin Philharmonic e sul Sony Entertainment Network. Il super wi-fi avanzato, con la tecnologia ottimizzata Multi Input Multi Output, offre un percorso del segnale più stabile e privo di interferenze, per uno streaming affidabile in ogni locale dell’abitazione.


target

L’aumento dell’età media della popolazione si ripercuote anche sul mercato della consumer electronics e il target senior acquista sempre più importanza nelle strategie di industria e distribuzione di Monica Renna

Over 60

la tecnologia è “easy”

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emplici e funzionali. Non particolarmente belli, ma intuitivi e immediati. Parliamo di quegli oggetti, studiati per una fascia di mercato specifica, indispensabili oggi per comunicare o condurre una vita pressoché normale. Parliamo di tutto ciò che è legato al mondo degli over 60, un segmento di mercato che, oggi, non conosce barriere, almeno da un punto di vista tecnologico, grazie a invenzioni o evoluzioni, se vogliamo, della tecnologia stessa, in funzione di un pubblico con esigenze e bisogni diversi rispetto a un pubblico più giovane. Le difficoltà legate all’età avanzata, quali una vista non più perfetta, difficoltà motorie, o un udito debole, non consentono ad anziani o senior la gestione ottimale delle at-

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tività quotidiane: banalmente può risultare complicato, o addirittura impossibile, effettuare una semplice chiamata dal cellulare, piuttosto che chiedere supporto in caso di infortunio o malore. Oggi, a dispetto di un ventennio fa, o forse più, essere autosufficienti in casa propria non è un’eresia, anzi, molte aziende hanno realizzato una serie di dispositivi in grado di semplificare, è proprio il caso di dirlo, la vita ad anziani, che in uno o più casi, non possono utilizzare gli stessi strumenti che un giovane o un uomo di mezza età fruisce normalmente e senza alcuna evidente difficoltà. Partiamo dai telefoni, il mezzo di comunicazione per eccellenza più importante per connettersi al mondo esterno. Tra

le aziende che da anni sono leader in questa branchia del mercato troviamo Brondi, che distribuisce la linea Mobile Easy Phones, composta da 9 prodotti, con poche, ma essenziali caratteristiche, tra cui: volume elevato, grandi tasti, fotocamera, base di ricarica, radio FM, dual sim e Bluetooth. “Il segmento cosiddetto ‘senior’ è costituito dalle persone al di sopra dei 65 anni di età”, dichiara Jerome Arnaud, Presidente e CEO di Doro. “In Italia sono circa 15 milioni (se consideriamo anche gli over 55 arriviamo a circa 20 milioni). I nostri prodotti sono comunque destinati a tutti gli utenti che non hanno familiarità con la tecnologia e le cui esigenze vengono spesso

trascurate dai player del mercato mobile. Ad oggi si tratta di un mercato molto ampio, in continua crescita, che si prevede nei prossimi anni raggiunga i 18 milioni di persone. La società quest’anno compie quarant’anni e possiamo dirci soddisfatti dell’andamento complessivo. A oggi abbiamo venduto oltre 6 milioni di unità di dispositivi mobili, il nostro fatturato è nell’ordine dei 130 milioni di euro - nel 2013 si è attestato a 128,9 milioni di euro – e negli ultimi cinque anni siamo cresciuti del 24%. Oltre all’Europa, siamo presenti anche in cinque continenti e oltre 30 Paesi.” Doro Liberto 820 é indicato per gli utenti senior che desiderano addentrarsi nel mondo della tecnolo-


” gia mobile, senza pesare e dipendere dai propri familiari. L’introduzione della funzione “training” consente agli utenti di imparare in maniera autonoma a utilizzare il proprio smartphone, assicurando la presenza di una guida completa che li aiuti a trarre beneficio di tutte le funzionalità offerte dal proprio device. Liberto 820 è il primo smart device che integra il pulsante di assistenza dedicato sul retro, una caratteristica propria dell’azienda svedese che è stata tra le prime a introdurla nei suoi easy phones. Il device offre inoltre la possibilità di ampliare la dimensione del carattere di numeri e lettere per coloro che soffrono di problemi alla vista. Restiamo ancora nella telefonia con Alcatel, che nella famiglia senior phone presenta due versioni: 20.04 C e il 20.04 G, caratterizzati da un display da 2.4”, rubrica fino a 200 numeri, fotocamera da 2 Mpixel, vivavoce, radio wireless FM, SOS emergency help, torcia e basetta di ricarica. “Alcatel Onetouch è molto attenta alle esigenze dei propri clienti”, commenta Luca Erik Pennacchi, Marketing Manager Italy di Alcatel Onetouch. “Il portafoglio prodotto prevede infatti dispositivi che

nella loro semplicità d’uso vengono incontro alle esigenze di chi richiede facile accesso e reperibilità con pochi gesti e comandi. Questa famiglia di prodotti nasce per consentire a questo pubblico una facile gestione delle proprie comunicazioni. Non a caso il prodotto risulta molto attuale e molto richiesto anche in un contesto di prodotti tecnologici ove tuttavia non sempre-

rispondono appieno al target di riferimento”. Al target senior si è recentemente avvicinata anche Gigaset, grazie a due modelli di telefono senza fili studiati appositamente per questa tipologia di utenza che, non dimentichiamolo, rappresenta attualmente il 6,6% del mercato totale cordless nel nostro Paese. Proprio all’utenza senior, difatti, l’azienda tedesca propone i due modelli E500 ed E310, due apparecchi che presentano un’ergonomia particolare, adattati alla manualità degli anziani, con curve morbide che consentono una presa sicura, forme importanti per un semplificato avvicinamento al padiglione auricolare, nonché tasti voluminosi e menu con caratteri ingranditi. Il modello E500, inoltre, è utilizzabile anche da tutti coloro che portano un apparecchio acustico, mentre l‘audio dell’E310 è stato pensato espressamente anche per chi è affetto da problemi di udito. A questi modelli, poi, si affianca il telefono fisso 5040 dotato di sensore di prossimità integrato, in grado di rilevare i movimenti compiuti nelle immediate vicinanze dell’apparecchio in modo di attivare autonomamente la retroilluminazione del display e della tastiera e, soprattut-

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l segmento ‘senior’ è costituito dalle

persone al di sopra dei 65 anni di età, e in Italia, sono circa 15 milioni (se consideriamo anche gli over 55 arriviamo a circa 20 milioni)


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to, di attivare la funzione di risposta automatica. Chi, invece, è da tanti anni che si occupa di questo particolare segmento di mercato è senz’altro emporia Telecom, titolare di un’ampia gamma di prodotti dedicati proprio all’utenza senior, di cui fa parte anche l’ultimo arrivato emporiaECO, un easy phone caratterizzato da un display a colori da 2.2’’ con ampi tasti, che offre la possibilità a tutti gli utenti poco pratici di effettuare chiamate e scrivere SMS in maniera facile e veloce. La semplicità di utilizzo di emporiaECO è garantita anche dalla presenza dei tasti rapidi presenti sul lato del telefono, che consentono di accedere alle funzioni più importanti con un semplice click, come la regolazione del volume, la torcia e il blocco della tastiera per evitare di effettuare chiamate involontarie. Come per tutti gli altri telefoni della gamma emporia, inoltre, anche emporiaECO dispone di un pulsante sul retro per le chiamate di emergenza che, una volta premuto, chiama in sequenza i quattro numeri precedentemente impostati, finché una delle chiamate non riceve risposta. Molte altre aziende di telefonia, inoltre, si sono da tempo attivate per presidiare questo particolare

settore e target di riferimento, come ad esempio NGM che ha voluto dedicare agli utenti senior delle specifiche referenze della sua gamma, come ad esempio i modelli Romeo, Tango, Pico e Flip, o Nodis con i modelli SN-04 e SN-05. Altri marchi attivi in questo settore, molti dei quali no brand o d’importazione parallela quasi del tutto sconosciuti, ma ben presenti nei principali website di ecommerce, sono poi rappresentati da Saiet, MODE, ITTM, TTfone, Telme, Hagenuke, Compas, PowerTel, TechniSat, Bea-Fon, Switel, Olympia, AEG Voxtel, Geemarc, Audioline, Amplicomms, Swisstone, Maxcom, Anycool, Voiis, Tiptel, Easyteck, Binatone, Simvalley ed Ephone. Uscendo un po’ dalla categoria telefonia, ma rimanendo ugualmente nel settore comunicazione, non si può poi non citare l’italiana Beghelli, che all’interno della sua gamma di prodotti dedicati alla sicurezza domestica ha da tempo inserito TelesalvaLaVita, un sistema integrato di telesoccorso in grado di inviare richieste di aiuto con la semplice pressione del tasto rosso del radiocomando portatile o di quello presente sul dispositivo stesso. Richieste di aiuto che, oltre a essere inviate a numeri telefonici

memorizzati all’interno dell’apparecchio, può essere anche collegato a un apposito Centro SOS operativo su base nazionale 24 ore su 24, che attiverà delle specifiche procedure concordate preventivamente con l’utente.

Anche il Pc è easy Lo dice una ricerca condotta da Synovate e Ipsos. L’uso del Pc risulta troppo complicato per il 43% dei senior, mentre il 27% ritiene che ci voglia troppo tempo per imparare a utilizzarlo correttamente, evitando così l’acquisto del dispositivo. Grazie all’Easy PC Doro, disponibile in Italia a partire dai primi mesi del 2015 in tre fasce di prezzo, gli utenti senior, ma anche coloro che hanno poca dimestichezza con la tecnologia, potranno accedere alle funzionalità del Pc in pochi passi, rimanendo in costante contatto con i propri cari attraverso video chat, email e un sistema di messaggistica interno. Semplice e intuitivo, l’Easy PC Doro si caratterizza per lo spessore ridotto, oltre che per lo schermo touchscreen da 15.6”, che elimina la necessità dell’ utilizzo di un mouse, strumento che potrebbe risultare difficile da usare soprattutto ai senior. Il display LED, con una risoluzione di 1.366 x 768 pixel, in-

Consumatori da coccolare Spesso si pensa agli utenti senior come a un target poco interessante e appetibile, se non addirittura sgradito, soprattutto per quanto riguarda i settori dell’eldom e della consumer electronics. Ma, pur ammessa la poca dimestichezza con il mondo della tecnologia della maggioranza degli anziani e, in qualche caso, le modeste capacità economiche derivate da pensioni sociali davvero di piccola entità, non bisogna assolutamente sottovalutare questa particolare fetta di consumatori. Proprio in questo momento di crisi economica, difatti, gli anziani sono quelli che, paradossalmente, presentano una più elevata capacità di spesa rispetto alle più giovani generazioni, soffocate dalla morsa della disoccupazione e della precarietà. Spesso e volentieri, molti anziani non si fanno alcun scrupolo a mettere mano al portafogli e dotarsi anche di dispositivi di fascia più elevata, con la “scusa” (anche se, per la verità, di vera e propria scusa non si tratta, ma bensì di un giusto e doveroso tributo) di farsi un meritato regalo nell’età del riposo, dopo tanti anni di lavoro e di sacrifici, se non addirittura di vere e proprie privazioni. In più, c’è anche da considerare l’elevata obsolescenza del parco macchine presente nella maggior parte delle case degli over 60, che possono rappresentare un’ottima occasione di business. Si pensi, ad esempio, solo ai Tv a tubo catodico ancora in uso o ancora a tutti i vecchi elettrodomestici a bassissima efficienza che chiedono solo di essere sostituiti con modelli più

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moderni e a più elevato risparmio energetico. O ancora, alla climatizzazione degli appartamenti durante il periodo estivo, cosa che per una persona avanti con l’età diventa praticamente un fatto obbligato, inasprito spesso dalla presenza di disturbi cardio-polmonari. E, ultima ma non ultima, la necessità di molti anziani di doversi dotare di strumenti digitali di ultima generazione – come Pc, tablet, smartphone e dispositivi per il networking - per il continuo rapporto con le strutture sanitarie e assistenziali che li hanno in carico o, semplicemente, con i loro famigliari più stretti. Di contro c’è sicuramente l’assistenza alla vendita che, per questo genere di persone, richiede un’accuratezza quasi maniacale e una pazienza a dir poco estenuante, anche se, di contro, proprio gli anziani – ben consapevoli della loro poca affinità e conoscenza delle nuove tecnologie – sono soliti affidarsi totalmente ai consigli del personale interno ai negozi. Oltre a questo, in più, non bisogna dimenticare la difficoltà agli spostamenti di molti anziani che, ovviamente, preferiscono optare per i punti vendita di prossimità o, nel caso, al loro negoziante di fiducia. Un’idea quindi che potrebbe rivelarsi vincente potrebbe essere quella di predisporre una sorta di personal shopper dedicati proprio a questa fascia d’utenza o, perché no, a dei servizi di vera e propria vendita assistita a domicilio dei prodotti a catalogo.


corpora anche una webcam da 1,3 Mpixel per videoconferenze e videomessaggi. Le icone e i simboli ampi e ben leggibili rendono più semplice la navigabilità del menù, che offre un’interfaccia grafica semplificata, grazie a cui gli utenti accedono alle funzionalità desiderate in maniera facile e veloce per consultare la posta in arrivo, navigare su Internet, gestire e condividere l’ album foto ed effettuare videochiamate, oltre che accedere a diversi giochi. Tutto con estrema facilità, grazie al software Doro Experience preinstallato, che consente un uso immediato del PC sin dal primo utilizzo e che guida l’utente in ogni applicazione. Semplicità ma anche avanguardia, grazie al sistema operativo Windows 8.1, utilizzabile in tutte le sue funzionalità dai più esperti in

alternativa a quello semplificato. Doro Easy PC è dotato del processore Intel Celeron 2955U e di una memoria Ram DD3 da 4 GB, oltre che di un disco fisso da 500 GB e di un lettore Dvd per guardare un film o ascoltare la musica, a casa come in viaggio, grazie anche alla leggerezza del device, che raggiunge i 2,5 kg di peso.

Anche sentire… è meglio Non è solo la vista a limitare l’autonomia di un soggetto senior. La mancanza o la difficoltà uditiva, spesso, condiziona gran parte delle attività, anche le più banali, come guardare la televisione, ricevere una telefonata, sostenere una conversazione con un familiare. Anche questa problematica è stata superata, grazie all’offer-

ta di apparecchi acustici da parte di aziende leader di settore come Audionova e Amplifon. Questi dispositivi hanno conosciuto nel corso degli anni importanti innovazioni, fino a diventare impercettibili a occhio nudo. La miniaturizzazione elettronica ha reso gli apparecchi acustici minuscoli, sempre più simili a microcomputer, molto efficaci e dalle molteplici potenzialità. L’apparecchio acustico, essendo un dispositivo medico, deve però essere regolato per sfruttare le sue potenzialità al meglio rispetto alle esigenze della persona. In questo sono fondamentali le competenze specifiche dell’audioprotesista, la sua esperienza professionale e sensibilità. L’apparecchio acustico può quindi essere considerato parte essenziale, ma assolutamente non sufficiente, per soddisfare le esigenze della persona. Fondamentale è poi il servizio personalizzato e altamente qualificato che viene fornito da aziende Amplifon alle persone con problemi dell’udito e che fa parte della filosofia dell’azienda in cui, il prodotto ricopre un ruolo essenziale, ma il valore aggiunto è dato dal servizio che permette la soddisfazione delle esigenze personali del cliente. Si tratta di un servizio personalizzato e qualificato, che raggiunge l’utente in ogni situazione di ascolto, grazie alla presenza di oltre 5.000 audioprotesisti attivi in tutto il mondo, in modo da essere sempre vicini al cliente, per ascoltarlo e interpretare le sue esigenze fisiologiche, ma anche quelle problematiche psicologiche legate all’accettazione del deficit uditivo.

La personalizzazione del servizio ha un ruolo centrale nella filosofia di Amplifon, perché due persone con una simile forma di ipoacusia possono, ad esempio, avere bisogno di due soluzioni uditive diverse in base allo stile di vita che conducono, ai suoni ricorrenti che ascoltano, alle preferenze estetiche, a particolari condizioni di salute e psicologiche. Anche il fatto che si tratti di una prima applicazione dell’apparecchio o di un riacquisto dopo un primo utilizzo può incidere sul tipo di applicazione richiesta. AudioNova applica rigorosamente in tutti i suoi punti vendita il protocollo di test dell’udito per effettuare una verifica puntuale dell’entità del disturbo uditivo e scegliere l’apparecchio acustico più adatto. Inoltre dopo l’applicazione è offerta al cliente una costante assistenza, attraverso controlli periodici programmati, affinché possa trarre da subito e nel tempo un reale beneficio dalla sua soluzione acustica. Il personale è composto da oltre 100 audioprotesisti, che vengono selezionati e formati continuamente da figure professionali responsabili dedicate, anche dal punto di vista psicologico, per comprendere le specifiche esigenze di ciascun cliente, legate allo stile di vita e alle personali esigenze di ascolto. Non meno rilevante ai fini del perseguimento di alti standard qualitativi poi, è il rispetto della normativa (dec. Min. 668 del 14 settembre 1994) che impone di svolgere l’attività audioprotesica solo nei luoghi deputati evitando di appoggiarsi a esercizi commerciali, o effettuando il porta a porta.


aziende

AVM: non solo innovazione C

L’azienda berlinese non si distingue solo per la continua introduzione di nuovi prodotti, ma anche per il costante miglioramento dei servizi e dell’assistenza al consumatore

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ontinuano le innovazioni e le novità di prodotto firmate AVM, frutto di continui e importanti investimenti in Ricerca & Sviluppo. Dopo l’introduzione degli scorsi mesi del nuovo FRITZ!WLAN Repeater 1750E, in grado di trasmettere simultaneamente sulle due bande di frequenza da 2,4 e 5 GHz, e quindi di rendere disponibili allo stesso tempo sia i vantaggi del nuovo standard wireless AC con velocità di trasferimento dati di fino a 1.300 Mbps sia quelli della connettività WLAN N con velocità fino a 450 Mbps, l’azienda berlinese ha introdotto il nuovo FRITZ!OS 6.20. Molte sono le innovazioni offerte dalla nuova release del sistema operativo, tra cui un’ampia gamma di novità e miglioramenti a livello di WLAN, DECT, memoria di rete, funzioni Smart Home e sicurezza per i minori, sicurezza e comodità. Grazie a FRITZ!OS l’utente dispone infatti di una panoramica ancora più completa della propria rete WLAN: la pagina principale dedicata alla sicurezza visualizza tutti i dispositivi WLAN presenti, mentre la pagina iniziale mostra ora il nome della propria rete radio. Qui, è anche possibile accedere comodamente alle impostazioni per l’accesso alla WLAN per gli ospiti. L’utente ha quindi un accesso più rapido alla configurazione di hotspot privati per gli ospiti. Grazie a una nuova opzione per la protezione della navigazione dei minori, l’accesso ospiti alla WLAN non può essere utilizzato per eludere le impostazioni di sicurezza. Anche la nuova panoramica sulla sicurezza contribuisce al miglioramento

della trasparenza: offre infatti un riepilogo chiaro di tutte le impostazioni e informazioni relative alla sicurezza, ad esempio quali porte sono aperte in ingresso e in uscita per Internet. Con FRITZ!OS 6.20, AVM offre per la prima volta la possibilità di effettuare gli aggiornamenti in automatico. Così, gli utenti hanno ora a disposizione più opzioni per accedere alle nuove versioni di FRITZ!OS. Una maggiore sicurezza dei servizi HTTPS è garantita altresì dal nuovo standard di codifica TLS 1.2. Gli utenti di FRITZ!NAS potranno ora fruire di un media player basato su web nonché di nuove funzioni per i file NAS. Oltre a ciò, FRITZ!OS 6.20 amplia le funzioni Smart Home e consente alla presa di corrente FRITZ!DECT 200 e al FRITZ!DECT Repeater 100 di fungere da sensori per il rilevamento della temperatura. E non finisce qui. Un importante aggiornamento ha anche riguardato altri dispositivi Powerline: i

modelli FRITZ!Powerline 1000E, 530E, 510E e 500E, infatti, approfittano di innumerevoli vantaggi introdotti dalle nuove versioni. Grazie all’aggiornamento, il FRITZ!Powerline 1000E è ad esempio in grado di offrire un throughput di dati ancora maggiore. Inoltre, quando l’adattatore si trova in standby il consumo di corrente si riduce. Nell’ottica di servizio al consumatore e di maggiore trasparenza ed efficienza nella vendita e nell’assistenza post-vendita, inoltre, AVM ha scelto di essere presente in modo rilevante sui principali social network come Facebook, Google+ e YouTube, luoghi privilegiati in cui poter confrontarsi e dialogare con i propri consumatori. Un mezzo dove dare informazioni circa le ultime novità di prodotto e servizio e dove poter raccogliere commenti e consigli, nonché richieste e desideri per migliorare le aspettative dei clienti stessi.


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gaming

L’opportunità statu di Raffaele Gomiero

Un mercato che fin dal suo avvio ha dimostrato una potenzialità incredibile e che, in futuro, potrebbe riservare non poche sorprese

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ono la gioia dei più piccoli e l’incubo dei genitori. E si è costretti a comprarne in continuazione sapendo già che fino a che la moda dura, sarà arduo e dispendioso possederle tutte. Stiamo parlando delle statuette in plastica raffiguranti personaggi di fantasia che, una volta appoggiate sull’apposita base o pad, prendono vita sullo schermo, oppure conferiscono all’utilizzatore particolari bonus all’interno di uno o più giochi specifici. Con i suoi Skylander, Skylander Activision è stata la prima ad approcciare questo più che florido mercato. Florido sostanzialmente per due motivi: il primo è che, andando a presidiare il mercato del collezionismo, le vendite aumentano sensibilmente rispetto a chi compra un singolo gioco, (un gioco per console costa in me-

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dia 60 o 70 euro, mentre un titolo compatibile con le miniature interattive oltre al prezzo del gioco, prevede anche l’acquisto di ulte-

riori miniature che vanno da circa 6 a 15 euro), mentre il secondo è che le miniature prevedono una distribuzione multicanale che vede coinvolti anche i negozi di giocatoli e di gadget oltre che i tradizionali negozi specializzati in videogiochi. Il che si traduce in una presenza più capillare sull’intero territorio. Nonché una vetrina decisamente più appetibile. Proprio per questi motivi infatti negli ultimi tempi alla “pioniera” Activision si sono aggiunte anche altre grandi aziende del settore gaming, con l’intento di presidiare e conquistare quote in questo remunerativo mercato: stiamo naturalmente parlando di Disney con la sua serie Disney Infinity e di Nintendo con i suoi recentissimi Amiibo.


tuette interattive Per il momento sembra proprio che i tre maggiori contendenti Activision, Disney e Nintendo - si stiano dividendo una gustosa torta senza “pestarsi troppo i piedi”: del resto è assai probabile che i fan Nintendo continuino ad acquistare unicamente gli Amiibo, così come tutti coloro che hanno iniziato questa nuova avventura in compagnia degli Skylanders proseguino imperterriti nella loro scelta. In egual misura, poi, è anche altrettanto ragionevole che i fan Marvel e Disney vogliano assolutamente continuare a utilizzare su schermo i loro beniamini. Le potenzialità di questo mercato non sono certo poche e potrebbero quindi far gola ad altri importanti player, come ad esempio Warner che potrebbe far breccia con i suoi personaggi capeggiati da Will Coyote, Bugs Bunny e Daffy Duck, o come Namco Bandai con i suoi beniamini delle serie a cartoni animati Dragon Ball, Cavalieri dello Zodiaco e One Piece. O ancora, come Electronic Arts con i vari campioni dello sport traghetta-

ti direttamente dai match di FIFA, NFL e NHL o, addirittura, LEGO con la creatività e la fantasia di tutti i suoi giocattoli. Si tratta certo di supposizioni in pieno stile “fantamercato”, ma, se è vero il detto che “piatto ricco mi ci ficco”, ci si può aspettare in futuro (forse

anche ravvicinato) qualche clamoroso colpo di scena e, perché no, qualche illustre new entry.

Activision inventa un nuovo mercato Come già riportato sopra, le prime miniature interattive ad arrivare nelle case dei videogiocatori sono state quelle di Skylanders comparse per la prima volta in Spyro’s Adventure nel 2011, facendo il loro debutto con ben 32 diverse statuette. Negli anni successivi fu la volta di Skylanders Giants (2012), Skylanders Swap Force (2013) e il recente Skylanders Trap Team (2014), più alcuni titoli per console portatili e tablet. Inutile dire che il successo fu decisamente interessante fin da subito. Nel 2013, con oltre 100 milioni di personaggi venduti, Skylanders superò il miliardo di dollari di vendite a livello mondiale, surclassando brand di action figures tradizionali come Beyblades, Star Wars e Transformers, e divenendo così la prima IP di videogiochi per il tar-

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e potenzialità di questo mercato

non sono certo poche e potrebbero quindi far gola ad altri importanti player


gaming

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idea, semplice ma magica, di

dare vita ai giocattoli in un videogioco può cambiare le industrie del videogioco e del giocattolo

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get kids a superare il miliardo di dollari incassato in soli 15 mesi di tempo. In quell’occasione il CEO di Activision Publishing Inc. Eric Hirshberg dichiarò: “Sapevamo che l’idea, semplice ma magica, di dare vita ai giocattoli in un videogioco potesse cambiare le industrie del videogioco e del giocattolo e, cosa ancora più importante, cambiare il modo in cui i bambini avrebbero giocato ma stiamo iniziando solo ora a capire il suo vero potenziale”. Messaggio, questo, che in Activision sembra sia stato recepito veramente bene, tanto che nei due anni successivi il publisher raggiunse la cifra di 240 milioni di personaggi venduti e 3 miliardi di dollari di fatturato a livello mondiale, grazie a Swap Force e Trap Team, confermando il brand Skylanders al primo posto per il quarto anno consecutivo nella categoria kids e come 15esimo franchise di videogiochi top seller di tutti i tempi. Sempre Eric Hirshberg in occasione degli ultimi dati ha poi voluto sottolineare: “Quando abbiamo creato Skylanders, abbiamo inventato una nuova ca-

tegoria di gioco e in questo processo abbiamo avvicinato due industrie, quella dei videogiochi e quella dei giocattoli. Con ogni nuovo titolo del franchise Skylanders, ci siamo presi l’impegno di essere sempre innovativi e ciò ha condotto a produrre sempre nuove e sorprendenti modalità per i nostri bambini di interagire con i giocattoli e i videogiochi”.

La forza di Disney e dei suoi personaggi Nell’agosto 2013 anche Disney si organizzò per cogliere al volo il “treno” delle statuette interatti-

ve e, anche se con un po’ di ritardo, poté però contare sull’impareggiabile appeal dei suoi personaggi presi direttamente dai suoi film d’animazione come Monster University, Gli Incredibili, Cars, Toy Story, Pirati dei Caraibi e via dicendo. Tutti personaggi straconosciuti dai bambini che, una volta posizionati sulla loro base interattiva, possono dar vita ad avventure contornate dalla magia dell’universo Disney; avventure che, nella modalità Toy Box, è poi possibile creare dal nulla, dando vita a un vero e proprio mondo personalizzato in cui poter inserire i vari personaggi, realizzando così videogame con modalità praticamente infinite. Una caratteristica, quest’ultima, che sembra piacere davvero molto ai bambini tanto che fino a gennaio 2014 le vendite dello starter pack del primo Disney Infinity raggiunsero i 3 milioni di copie e i 10 milioni di download di contenuti scaricati in tutto il mondo, per incassi pari a 500 milioni di dollari. Disney iniziò quindi a puntare molto in questo settore e nel 2014 fece uscire la versione 2.0, arricchendola di nuovi personaggi presi sempre dal suo am-


I titoli sugli scaffali Captain Toad Treasure Tracker

pio portafoglio di brand, tra cui comparevero Aladdin, Fantasia e una serie di personaggi Marvel presi da Avengers, Spiderman e dal più recente campione di incassi Guardiani della Galassia. Un’iniziativa che venne apprezzata oltre misura dal pubblico, con recensioni e risultati di vendita di tutto rispetto. In occasione del lancio italiano di Disney Infinity 2.0 Daniel Frigo, Presidente e Amministratore Delegato The Walt Disney Company Italia, dichiarò: “Se Disney Infinity ha rappresentato l’incontro tra il magico mondo Disney e l’universo Pixar, Disney Infinity 2.0 spalancherà le porte ai leggendari supereroi Marvel. Dedicato a tutti i fan, questo nuovo videogioco sarà un concentrato di creatività e passione, valori cari alla nostra Company, questa volta protagonisti di

un piccolo gioiello tecnologico e multimediale”. Un gioiello in tutti i sensi visto che, non solo furono aggiunti nuovi personaggi e garantita la compatibilità con tutti i vecchi già disponibili, furono rese disponibili nuove modalità di gioco tra cui un editor avanzato di creazione di mondi capace di fare la gioia dei bambini più creativi. L’attesa è ora tutta per i personaggi dei prossimi film Marvel e, soprattutto, per i risultati ufficiali di vendita di Disney, non ancora disponibili.

Nintendo sceglie gli Amiibo Amiibo. Una parola enigmatica che per mesi è entrata nella testa di appassionati e addetti ai lavori ancora prima che Nintendo svelasse il suo intento di entrare nel mercato delle statuine inte-

I minigiochi di Toad all’interno di Super Mario 3D World hanno avuto cosi tanto successo che in Nintendo hanno deciso di regalare a Toad un titolo tutto suo. Concettualmente si tratta di un puzzle game dove, controllando Toad dovremo risolvere uno dopo l’altro tutti i livelli che compongono il gioco ruotando in continuazione lo schermo alla ricerca della visuale migliore. Piattaforma: Nintendo Wii U

Resident Evil HD Remastered È il turno anche per il primo episodio di Resident Evil arrivare in versione riveduta e corretta sfruttando tutte le peculiarità dell’alta definizione. Anche a distanza di anni si tratta di una pietra miliare imperdibile per tutti gli amanti del survival horror da avere assolutamente nella propria collezione. Piattaforme: Xbox One, PS4, Xbox 360, PS3, PC

Evolve Uno dei titoli più innovative dell’anno che molto probabilmente si rivelerà un campione di vendite. Su un pianeta remoto una squadra di 4 giocatori dovrà fare di tutto per sconfiggere una belva mostruosa in grado di evolversi diventando sempre più devastante. La differenza sta nel fatto che il giocatore può decidere se impersonare la preda o uno dei cacciatori. Tanta azione per un titolo che trova nell’online il suo punto di forza. Piattaforme: Xbox One, PS4, PC


The Legend of Zelda: Majora’s Mask Uno dei titoli più venduti in assoluto per Nintendo 64 arriva in versione portatile sulla console Nintendo e il risultato è veramente impressionante. Anche se di anni ne sono passati da quanto ha fatto la sua comparsa nel 2000 si tratta di una delle più belle avventure di sempre, infatti i preordini record hanno dato ragione a Nintendo nel voler realizzare questa nuova versione. Da avere! Piattaforma: Nintendo 3DS

The Order 1886 Titolo nuovo di zecca per Sony per iniziare il 2015 all’insegna delle novità. E parlando di novità questo The Order 1886 promette grandi risultati in termini di vendita, sia per la sua grafica di elevato livello sia per la sua sotria di background davvero appassionante. E poi gli sparatutto in terza persona di questo livello poco non hanno mai venduto. Piattaforma: PS4

Dragon Ball Xenoverse Per Dragon Ball non servono presentazioni, visto che si tratta di un brand che sfruttando il franchise del cartone animato sono anni che si mantiene su vendite più che dignitose sebbene il livello di qualità sia sotto la media. Le cose però sono cambiate, nuovo gameplay con un mondo totalmente esplorabile, personalizzazione estrema del proprio personaggio ed elementi RPG uniti a quelli di picchiaduro. Piattaforme: Xbox One, PS4, Xbox 360, PS3, PC.

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rattive. Ma cosa significa amiibo? “ami” nella significa “amico”, e racchiude in sé vari concetti, tra cui “giocare con gli amici”, “collegare gli amici” o “ampliare la cerchia degli amici”.Gli Amiibo sono stati lanciati in Europa il 28 novembre approfittando del lancio del titolo top di Nintendo Super Smash Bros e, ad oggi, includono 29 diversi personaggi. La scelta di Nintendo è stata quella di intraprendere un percorso leggermente diverso da quello di Activision e Disney: anche se dotate di un chip NFC, le statuine Nintendo sono infatti riconosciuti direttamente dal pad senza alcun bisogno di costosi starter pack, e, in più, non è stato sviluppato alcun gioco dedicato, ma al contrario le si è rese fin da subito compatibili con alcuni giochi già esistenti o di futura pubblicazione, per mezzo dello sblocco di particolari bonus o contenuti speciali. Ogni Amiibo può poi avere effetti differenti a seconda della tipologia di gioco e, in alcuni casi, fungere da prezioso alleato e, in altri, da temibile avversario. E’ stato inoltre anche scelto di renderli compatibili non solo con Nintendo Wii U ma anche con Nintendo 3DS e Nintendo 2DS, per mezzo di un accessorio la cui uscita è programmata per il 2015. Ma come sono stati accolti dai fan? A guardare i numeri si direbbe molto bene. Tanto per ci-

tare qualche cifra, si può infatti dire che, in circa un mese di tempo dalla loro commercializzazione, ne sono stati venduti circa 700mila unità, per un incasso di circa 9 milioni di dollari. Complice di questo successo è stato sicuramente il periodo natalizio in cui gli Amiboo hanno davvero spopolato sotto gli alberi di migliaia di famiglie, ma, nel contempo, non bisogna dimenticare il grande appeal che hanno da sempre i gadget sui fan Nintendo, forse i più inclini tra tutti i gamer ad accaparrarsi pupazzetti e altre sfiziosità dei loro giochi preferiti. Sono infatti in molti a vedere negli Amiibo non solo delle statuine interattive con cui arricchire la propria esperienza videoludica, ma al contrario come un ennesimo gadget del proprio gioco/personaggio preferito da possedere assolutamente. Sempre in tema di vendite, Best Buy ha comunicato che gli Amiibo hanno raggiunto le quote di Disney Infiniy spartendosi circa il 36% del mercato e superando anche gli Skylanders che ne detengono circa il 28%. Numeri, questi, che incoraggiano sicuramente Nintendo a proseguire a spron battuto il percorso intrapreso, in special modo se si pensa, ad esempio, che la casa giapponese detiene tuttora i diritti dei Pokèmon, cosa che potrebbe favorire l’ipotetico ingresso in scena di ben 720 nuovi personaggi.


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La versatilità offerta dalle moderne applicazioni mobile possono dare un concreto aiuto alla customer experience e al customer engagement di Raffele Gomiero e Roberto Bonin

Dal carrello allo smartphone E

se invece ci fosse qualcuno

(o qualcosa) in grado di indirizzare il consumatore nelle proprie scelte?

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aranno gli smartphone e i tablet a guidarci all’interno di negozi e centri commerciali. In uno store di elettronica o in un centro commerciale si può infatti entrare in due modi: sapendo esattamente cosa comprare, andando mirati all’obiettivo senza distrazioni e uscendone subito dopo, oppure girovagando senza

meta in completo relax, scegliendo se uscire senza comprare nulla oppure regalarsi un piccolo sfizio. Nel primo caso niente da eccepire e tutto inizia e finisce nel giro di pochi minuti, ma nel secondo caso si rischia di girovagare alla cieca lasciandosi trasportare unicamente dal caso. E se invece ci fosse qualcuno (o qualcosa) in

grado di indirizzare il consumatore nelle proprie scelte? Niente di meglio del proprio smartphone, amico fidato sempre in tasca a disposizione in qualsiasi momento della giornata. Le soluzioni in grado di aumentare la customer experience e il customer engagement all’interno dei punti vendita iniziano davvero


a moltiplicarsi e, finalmente, a fare la loro comparsa tra le dotazioni e gli investimenti dei principali retailer. Nel corso di questi anni, infatti, si è visto fare la comparsa negli store isole esperienziali, totem interattivi, dispositivi per il self-scanning o soluzioni in grado di proporre coupon e sconti personalizzati; iniziative che, spesso e volentieri, si sono accompagnate alla realizzazione di siti mobile e apposite applicazioni in grado di offrire volantini interattivi, segnalazione dei punti vendita più vicini o lettura dei QR Code apposti sulle etichette dei prodotti. Uno dei pionieri di questi servizi è Mondadori che ha voluto sperimentare un nuovo tipo di indicazione all’acquisto utilizzando CheckBonus, un’applicazione per smartphone capace di informare in tempo reale sulle promozioni in corso all’interno dello store, consentendo nel frattempo di raccogliere punti e ottenere sconti fin dall’ingresso nel negozio. Il test è stato effettuato per circa tre mesi nel punto vendita di piazza Duomo a Milano, e durante il periodo di test sono state sbloccate 200 promozioni da oltre 500 utenti unici: numeri forse non eccessivi considerato il periodo natalizio, ma senza dubbio incoraggianti visto che l’applicazione è stata recepita, scaricata, capita e utilizzata dai consumatori. Un’altra esperienza degna di nota è quella del punto vendita Rizzo-

li situato all’interno della Galleria Vittorio Emanuele II a Milano che, unitamente alla totale ristrutturazione dei locali, ha voluto dotarsi di una moderna applicazione mobile, BOOKtoBOOK, che permette di navigare tra centinaia di libri attraverso diverse moda-

lità di consultazione: dalle novità in uscita in libreria alle classifiche dei libri più letti, dai suggerimenti dei librai ai più classici generi e argomenti. O ancora, attraverso appositi percorsi di lettura a tema. Al suo interno, inoltre, è anche presente un’area dedicata agli eventi, con un calendario aggiornato utile per scoprire quando e dove gli autori presentano i loro libri, nonché una mappa interattiva che permette di trovare facilmente i libri disponibili in libreria, e uno scancode, che permette di accedere ai contenuti di un libro attraverso la lettura del codice ISBN. Una delle ultime novità arriva poi da Aruba Network che ha recentemente annunciato il lancio di Aruba Mobile Engagement, soluzione mobile interattiva basata su servizi di localizzazione e WiFi, che invia direttamente sullo smartphone dell’utilizzatore notifiche push su promozioni e offerte presenti all’interno del negozio. La localizzazione dei clienti all’interno degli spazi coperti dal ser-

vizio viene determinata per mezzo di app mobili che riconoscono l’infrastruttura Wi-Fi e la tecnologia BLE di Aruba Beacons, in questo modo è possibile conoscere costantemente l’esatta posizione del cliente e guidarlo alla promozione a lui più indicata o più vicina. Le notifiche compaiono su un’apposita app mobile solo dopo che i clienti hanno completato un processo di opt-in e inserito le informazioni necessarie per creare un proprio profilo nell’app.

L’interattività come strumento di marketing Di applicazioni mirate ad agevolare e facilitare la spesa all’utente finale, con lunghi elenchi di flyer promozionali e prodotti in offerta o di lettori di codici a barre e QR Code collegati a sistemi di geolocalizzazione e comparatori di prezzi (anche specializzati nel solo settore hi-tech), ne sono strapieni tutti i più importanti App Store presenti in rete. Ma, anche in questo caso, in mezzo alla “massa” qualche eccezione è d’obbligo farla. Iniziamo da Last Minute sotto casa, un’iniziativa nata nella città di Torino che permette di mettere in contatto i negozianti bisognosi di smaltire le scorte con i cittadini a caccia di sconti e offerte. Nel portale web legato all’app i venditori possono pubblicare le proprie offerte, che verranno segnalate in tempo reale ai clienti tramite Pc, tablet o smartphone. Partito in forma sperimentale nel solo quartiere torinese di Santa Rita, nel giro di pochi mesi il portale è riuscito ad attirare una grandissima mole di utenti. Un’altra case history degna di nota è quella realizzata da un giovane informatico altoatesino che nei mesi scorsi ha messo a punto un’applicazione che, grazie alla tecnologia NFC o QRR, permette di visua-

lizzare sul proprio smartphone informazioni legate a particolari coupon applicati, ad esempio, sulla vetrina del negozio che lo espone; informazioni aggiornate in tempo reale dallo stesso negoziante per mezzo di un apposito portale web. Senza entrare nel negozio, è sufficiente sfiorare col telefonino il coupon digitale posto sulla vetrina e ricevere la notifica di particolari sconti o promozioni in atto. Rimanendo invece nell’ambito locale, e quindi servizi che segnalano offerte e promozioni personalizzate all’interno di circuiti di negozianti, si possono segnalare due interessanti iniziative. La prima si chiama PromoNOW! ed è originaria dalla provincia di Ragusa, area in cui è possibile cercare promozioni in un raggio d’azione da 1 a 50 km per mezzo di un’applicazione mobile scegliendo tra tutti i commercianti che aderiscono al servizio. La seconda invece arriva dalla città di Varese, dove due studenti del Lab#ID dell’Università LIUC hanno sperimentato una loro applicazione mobile in grado di permettere la raccolta, l’utilizzo e la condivisione, tramite social network, di coupon promozionali utilizzabili presso oltre 90 esercizi commerciali della città lombarda.


Inquinamento da formaldeide negli ambienti indoor

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Ecologia è salute

Arch. Olivia Carone Pres. Ass. Casaclima Network Milano e docente IED contributor@eimag.it

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bbiamo già affrontato una parte del tema dell’inquinamento indoor, quell’aspetto cioè per il quale i materiali utilizzati nella realizzazione dell’edificio, sia quelli da costruzione che le finiture (tessuti, piastrelle, moquette, pavimentazioni, etc.) che tutti gli arredi possano contenere sostanze volatili non immediatamente rilevabili in modo evidente da parte dell’utilizzatore, sostanze che hanno degli effetti negativi sul fisico umano e sulla sua qualità di vita. Questa volta affrontiamo una sostanza tra le più pericolose e diffuse, nonché sottovalutate : la formaldeide. La si utilizza principalmente nei collanti del legno, ma è molto diffusa in una vasta serie di prodotti : nelle resine, nelle lacche plastiche, nella verniciatura dei pavimenti in legno, nei in pannelli di truciolato, nei materiali isolanti, nelle schiume espanse, in moquette e carte da parati, nei prodotti per la casa, etc., e persino in additivi alimentari. Già una decina d’anni fa il WWF aveva svolto un’indagine tra i cittadini europei per cercare sostanze chimiche, in particolare quelle più tossiche come : • pesticidi organoclorurati compreso il DDT oltre all’atrazina, il lindano, l’endosulfano, il metossicloro ed il clordecone, estremamente tossici da-

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to che si sono inseriti agevolmente nelle catene alimentari soprattutto attraverso prodotti agricoli arrivando a inquinare acqua e terreni. • i PCB; fabbricati fino al 1985, quando sono stati vietati. Come per i pesticidi si sono diffusi nel suolo e in acqua, vennero utilizzati p.es. in antiparassitari e ritardanti di fiamma ed anche in taluni apparecchi elettrici. • i ritardanti di fiamma polibrominati; sono usati in caso d’incendio in molti settori industriali tra cui quello tessile, elettronico e per la produzione degli imballaggi di plastica. • gli ftalati; plastificanti aggiunti al PVC (polivinil-cloruro) per

renderlo flessibile e duraturo. La tossicità varia secondo il composto, in linea di massima agiscono sul sistema endocrino e riproduttivo. • i composti perfluorinati (PFO) che appartengono al gruppo dei POPs (sostanze organiche inquinanti persistenti) e rimangono a lungo tossiche per animali e ambiente essendo fortemente bioaccumulabili e contenuti in prodotti come shampoo, pellicole fotografiche, sostanze impregnanti per tessuti, etc. Il risultato del test, stupefacente, fu che nel sangue delle persone furono trovate settantasei diverse sostanze chimiche, alcu-

ne delle quali già vietate in Europa vent’anni prima. Possiamo facilmente dedurre come l’esposizione continua a cocktail di sostanze tossiche incida sul nostro stato di salute anche tempo dopo esserne venuti a contatto o averle ingerite. Dunque l’ecologia della costruzione non rappresenta più una scelta saltuaria per pochi eccentrici, ma sta diventando un criterio indispensabile per la salubrità dell’ambiente e degli edifici in cui viviamo e passiamo la maggior parte del nostro tempo di vita e lavoro, e il modo migliore per proteggere la nostra salute. Per tornare alla formaldeide, il rapporto tra la concentrazione di formaldeide negli ambienti indoor e l’esterno può essere sino a circa 6-10 volte superiore e ancor più concentrata nelle abitazioni rispetto agli ambienti di lavoro dove a lungo termine può avere effetti dannosi sull’apparato respiratorio e mettere a rischio la salute tanto che l’Agenzia per la ricerca sul cancro l’ha inserita nell’elenco delle sostanze considerate cancerogene per la specie umana. Attualmente è in corso una revisione in senso più restrittivo della norma che regola il contenuto di formaldeide nelle sostanze a base legnosa, la EN 13986, tuttavia sarebbe buona prassi scegliere prodotti che attestino la la certificazione FF - Formaldeide Free.



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