Elettroradio Informazioni - Luglio 2015

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PERIODICO TRADE LEADER NEI SETTORI ELETTRONICA DI CONSUMO ED ELETTRODOMESTICI * ANNO 55 *

A Los Angeles il presente e il futuro del gaming

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La cottura fa da traino per il settore grandi elettrodomestici

Estate: è arrivato il momento per la vendita dei prodotti di bellezza e personal care

Mirrorless e reflex sostengono la fotografia

TV: tra alti e bassi, ma sempre strategico

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Ei-Elettroradio Informazioni

La cottura fa da traino per il settore grandi elettrodomestici

Estate: è arrivato il momento per la vendita dei prodotti di bellezza e personal care

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Periodico Trade per industria e distribuzione • Audio • Video • Elettrodomestici • Informatica • Telecomunicazioni

anno LV chiuso in redazione il 30 giugno 2015

edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. fax: 02 48.70.36.14 e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 - direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: adm studio - cologno monzese stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano -

in questo numero: 6 8 12

Social

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ADV online: a che punto siamo e dove stiamo andando?

Trade marketing

A.N.E.S.

“Attrezzi del mestiere” per un corpo perfetto

Aziende Beko: la forza dell’innovazione

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Sitecom: tecnologia e semplicità

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GData: software al servizio di retail e consumatore

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Whirlpool e Indesit Company: l’unione parte dalla Sicilia

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TV sempre più hi-tech per rilanciare il mercato

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di Vittorio Lombardo

Focus cucina Cottura, segmento “stellato” del Grande Elettrodomestico di Daniela Compassi

Technology Depilarsi in un lampo di Marco Passarello

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In-store Anno nuovo, vita nuova per Expert Italy di Roberto Bonin

Focus fotografia La ripresa è “senza specchio”

Haier: crescita globale e in tutti i settori di Raffaele Gomiero

Focus tv di Federico Cociancich

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La faticosa arrampicata delle fotocamere di Massimo Bolchi

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Focus bellezza

Uno scatto ai social

di Roberto Zarriello

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ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA

Eventi E3 2015: tutte le novità

di Barbara Bianchi

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di Monica Renna

di Raffaele Gomiero

i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo. Periodico associato a:

Appunti di vista Patrizia Musso, Docente di Storia e linguaggi della pubblicità

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«Opportunità per migliorare l’efficienza delle risorse» di Arch. Olivia Carone


editoriale

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Si può fare!

iamo alle solite. Si continua a parlare di efficienza, di contrazione dei costi e di riduzione della pressione promozionale in soccorso della marginalità, ma poco in effetti viene fatto. E alla fine qualcuno paga il conto. E spesso il conto è anche parecchio salato. È infatti inutile “nascondere la classica testa sotto la sabbia” o peggio ancora fare il gioco delle “tre scimmiette che non vedono, non sentono e non parlano”: le aziende della distribuzione in chiara difficoltà sono davvero tante, strette nella morsa di conti economici da far quadrare, casse da risanare e vertenze sindacali da condurre in porto. E nel frattempo, gli spot continuano: dal sottocosto, si è infatti passati al regalo, e dal regalo si è passati al taglio dell’IVA e ai weekend di risparmio. Cambia il nome, ma la sostanza è pur sempre quella. E a volte è anche capace di sortire l’effetto contrario: allontanare il consumatore piuttosto che avvicinarlo. Un noto proverbio del nostro Belpaese recita “meglio un uovo oggi che una gallina domani”: purtroppo, però, non è sempre così e talvolta quel famoso uovo può rimanere davvero indigesto. Ma, fortunatamente, l’Italia è “lunga e stretta” e le eccezioni esistono e, finalmente, si fanno sentire. La “favola” di Expert, ad esempio, non è mera fantasia, ma piacevole realtà; una realtà che in un solo anno ha saputo controbattere la sorte avversa e continuare il suo cammino più for-

te di prima. Contando tra l’altro nelle sue fila nuovi imprenditori già noti da tempo per il loro valore e per l’efficacia e nel condurre i loro business. Certo, l’eccellenza non esiste ed è d’obbligo migliorarsi sempre di più, adeguandosi non solo ai cambiamenti del settore, ma alle evoluzioni di colui che detta veramente le regole del mercato: il consumatore. Non è certo facile, ed esimi esperti e studiosi della materia ce lo insegnano, ma – come si può vedere – di best practice da cui prendere esempio ce ne sono, e anche nel nostro Paese. La ricetta per migliorare l’efficienza aziendale purtroppo non la si conosce nei suoi dettagli (magari ne fossimo a conoscenza) e, oltretutto, non esistono delle vere e proprie panacee, ma un buon inizio potrebbe proprio essere quello – non ci stancheremmo mai di dirlo - di tornare a dare il giusto valore alla tecnologia, di puntare sul servizio, di favorire il ricambio generazionale e la managerializzazione delle aziende e, non ultimo, di sposare appieno la multicanalità. Stando sempre – è proprio il caso di dirlo – con le “antenne ben addrizzate” nel captare anche i più piccoli cambiamenti di mercato, senza lasciarsi sfuggire davvero nulla, anche quelli che a una prima analisi potrebbero sembrare degli inutili e insignificanti sussulti. E senza, ovviamente, escludere nulla: anche l’evenienza più imprevedibile e improbabile.

La Redazione


appunti di vista

Patrizia Musso Docente di Storia e linguaggi della pubblicità presso la Facoltà di Scienze Linguistiche, indirizzo in Lingue, comunicazione e media dell’Università Cattolica di Milano. Fondatore e Direttore responsabile di Brandforum.it

C

ome si stanno evolvendo le modalità di comunicazione dei brand? Quali i pro e i contro rispetto al passato? “Oggi, con la complicità dei nuovi media, i consumatori hanno a disposizione un maggior numero di strumenti per mettere “sotto esame” le aziende e la loro produzione di beni e servizi. I brand stanno non a caso sempre più indirizzando i loro sforzi comunicativi verso il mondo digitale (dal sito web fino ai social network). Sicuramente positiva è la prospettiva di avere davanti a sé, grazie a internet, un immenso e attento bacino potenziale: grandi numeri, tanti paesi differenti con un semplice click. Dall’altro canto, è richiesto ai brand uno sforzo ulteriore non sono economico ma anche culturale dal momento che il mondo digitale richiede grande ascolto e capacità di risposta, anche immediata, verso cui non tutte le aziende sono predisposte”. Cosa si intende per “slow brand” e quali elementi di novità ha apportato e apporterà in futuro? “Uno slow brand è un brand che ha due caratteristiche fondamentali: in primo luogo grande responsabilità e qui il fattore tempo è essenziale: per prendersi cura davvero delle persone - siano essi consumatori o dipendenti - i brand devono scegliere di dedicare loro del tempo. Ad esempio attraverso spot pubblicitari innovativi dove il contenuto domina sul solo prodotto (quindi anche con formati ben oltre i 30”), pagine web con testi utili, spazi del retail multi-servizio, fino alla progettazione dei luoghi di lavoro. In secondo luogo, avere il coraggio di fare cose nuove e diverse, in risposta ai bisogni dei propri stakeholder. La sfida è quella quindi di ri-

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tenere il termine “slow” come un complimento e non un demerito per un brand; non a caso nel recente evento che ho ideato come Direttore di Brandforum.it (lo Slow Brand Festival #SBF organizzato in collaborazione con l’Associazione Vivere con Lentezza di Bruno Contigiani nella prestigiosa cornice della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli), si è scelto di premiare e valorizzare le tante attività che sul territorio già diversi brand (grandi e piccoli) svolgono in questa direzione, in modo originale e innovativo. Ne abbiamo selezionati 50, con la collaborazione di 6 giurie di giovani under30, e da queste grazie al contributo di una giuria tecnica, ne abbiamo premiate 4, una per ogni categoria del Premio. E ora avviamo la fase di ricerca SBF vera e propria per analizzare in profondità i tanti casi esistenti”. Quali sono i margini di cambiamento nella comunicazione del mondo del retail specializzato italiano? Quali i punti di forza e di debolezza? “Diverse aziende sono ancora ancorate a una cultura di marketing anni 80, fanno fatica a staccarsi dal famoso ‘si è sempre fatto così…perché cambiare?’. La crisi,

inevitabilmente, porta comunque a cercare nuove strade. Per fortuna, ci sono segnali di innovazione all’orizzonte, io sono ottimista: lo sguardo dello slow brand sta prendendo sempre più piede anche nel mondo del Retail: si può allora parlare di Slow space, dove il punto vendita si trasforma da luogo solo distributivo a luogo anche simbolico e valoriale, capace di donare ai clienti un’esperienza duratura e unica, che verrà trasmessa verso amici e parenti, potenziali futuri clienti (anche grazie al web). In secondo luogo, è fondamentale nel retail giocare sulla dimensione di mix-ability, quindi sulla capacità di ibridare istanze differenti (libri e food, moda e servizi alla persona come ad es parrucchiere, tecnologia e arte). Quando lo scrissi in un mio libro nel 2005 (I nuovi territori della marca, ed FrancoAngeli), ai più sembrò pura eresia. Eppure ai giorni nostri la dimensione di mixability sta impregnando il dna di diverse marche del retail specializzato”. In quali settori e in quali piattaforme di comunicazione dovrebbero investire maggiormente i retailer italiani per ottenere maggiore pedonabilità e margi-

nalità? Quali consigli si sente di dare in proposito? “Sicuramente anche per un retailer la sfida del digitale è importante, e deve essere guidata da una scelta coerente fra il proprio brand e la piattaforma di comunicazione. Ma l’elemento fondamentale ritengo sia quello di avviare un nuovo sguardo sul prodotto. Lungi dall’essere ormai considerabile come solo elemento materiale e tangibile di un flusso produttivo, il prodotto ormai è caricato da una serie di elementi che lo rendono diverso dai suoi antenati: il colore, la forma, il peso, la sua dimensione sonora (o il suo totale silenzio), il suo design… sono tutti elementi che lo spingono oggi a essere qualcosa di più di un oggetto, per trasformarsi in un supporto di comunicazione. Il prodotto è una manifestazione tangibile del brand che lo ha creato, come tale è capace di narrare una storia personale di se stesso, che lo distingue ulteriormente da altri prodotti dello stesso segmento. Questo storytelling può avvenire online, anche con un forte aggancio al mondo off line. In questi ultimi anni, non a caso, il mondo del retailing specializzato è diventato oggetto di grandi trasformazioni architettoniche e comunicative, che lo hanno fatto diventare da “momento di vendita” (un tassello puramente economico) a ‘vendita di momenti’ (un tassello economico unito a un elemento emotivo). Il mio consiglio: il punto vendita deve essere oggi a tutti gli effetti uno ‘spazio bello e parlante’, sia offline sia online”.



eventi

E3 2015: tutte le novità P

Va in onda come ogni anno la kermesse americana dedicata ai giochi e all’entertainment: e, anche questa volta, non sono mancate le sorprese di Raffaele Gomiero

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robabilmente è stato uno degli E3 con meno aspettative degli ultimi anni, e del resto non si poteva pretendere di più, visto che le console di nuova generazione sono ormai da tempo sul mercato. Tanto è vero che, nei mesi scorsi, rumors riguardo a titoli altisonanti non ce ne sono stati, per cui tutti si aspettavano un E3 con le solite IP immancabili come Call of Duty, Assassin’ s Creed, EA Sports e via dicendo. Naturalmente, questi sono i pareri degli addetti ai lavori, ma evidentemente il pubblico non la pensava così visto che quest’anno si sono registrati ben 50.000 visitatori, cifra che la fiera non raggiungeva dal lontano 2006, così come i 187 espositori che hanno mostrato con orgoglio i loro prodotti. Con il senno di poi, quindi, anche quest’anno la manifestazione non si è risparmiata in quanto a nuovi titoli, oltre ai blasonati Sony, Microsoft e Nintendo anche altri publisher non si sono risparmiati.

Sony Sicuramente la conferenza che ha stupito di più in quanto a titoli. The Last Guardian ha lasciato a bocca

aperta fin da subito, soprattutto per la particolarità dell’ambientazione , peccato che del gioco se ne parli da anni e che adesso che è stato ripreso in mano non è previsto prima di fine 2016 (se va bene). Uno degli annunci a sorpresa è stato Horizon Zero Dawn, avventura open world in un mondo dove la vegetazione ha preso il sopravvento e le macchine sono nemiche dell’uomo. Ci saranno molte missioni da compiere e tantissimo da esplorare ma dai primi filmati di gameplay non sembra ffatto male, anzi. Anche lui arrriverà nel 2016. Secondo annuncio a sorpresa che ha atto letteralmente alzare in piedi tutta la platea è stata l’ufficiale partenza su Kickstarter del progetto Shenmue 3, uno dei giochi più attesi negli ultimi anni di cui in tanti pregavano per farne partire lo sviluppo. Essendo su kickstarte il dsuo destino sarà nelle man della community, community che non ha perso tempo superando in pochissimi giorni i 2.000.0000 di dollari necessari per far partire il tutto. Sviluppato dallo stesso tema di Little Big Planet arriverà Dreams, avventura in cui il giocatore potrà modificare personaggi e ambientazioni a pro-


prio piacimento. In uscita nel 2016. Attesissimo il quarto capitolo di Uncharted, il gameplay mostrato ha confermato che ci sarà ancora più azione rispetto ai precedenti e una grafica ancora più spettacolare, per giocarlo si dovrà aspettare il 2016. Street Fighter 5 sarà un’esclusiva di PS4 e PC e questo non farà sicuramente felice Microsoft visto che il picchiaduro più famoso di sempre le sue vendite le ha sempre fatte, anche Hitman arriverà prima su PS4 che su altre piattaforme e stando a quanto detto sarà l’Hitman più bello di sempre. Uno dei titoli più ambiziosi è stato No Man’s Sky, titolo indie sviluppato da Hello Games che dispone di un algoritmo in grado di creare un triliardo di pianeti, ognuno con tanto di flora, fauna, nemici e edifici. Un universo intero tutto da esplorare pianeta dopo pianeta, sarà possibile anche commerciare, dedicarsi alle battaglie e altre svariate attività. Project Morpheus è diventato una realtà, il caschetto virtuale di Sony verrà commercializzato entro la prima metà del 2016, anche se sul prezzo non si sa ancora nulla di ufficiale, ma dai rumors su internet dovrebbe costare circa 400 euro.

Microsoft Naturalmente Halo 5 Guardians ha fatto da apripista alla presentazione di Microsoft, il quinto capitolo dell’FPS che ha fatto la fortuna della prima Xbox avrà una grafica di altissimo livello, la campagna single player più ambiziosa di sempre e ben

24 giocatori contemporaneamente nelle mappe in multiplayer online. In uscita il 27 ottobre. Forza Motorsport 6 avrà ben 85 circuiti e 450 auto tutte realizzate con un livello di dettaglio davvero ultra-realistico e anche lui avrà 24 piloti contemporaneamente in gara in multiplayer, inoltre per la prima volta ci saranno gare in notturna e sotto la pioggia. Arriverà anche lui verso fine ottobre 2015. La nuova avventura di Lara Croft (Rise of Tomb Raider) uscirà per un periodo di tempo in esclusiva su Xbox One prima di approdare su altre piattaforme e sarà un Tomb Raider davvero ricco di adrenalina come non mai. Annunciato ufficialmente Gear of War 4, ma non arriverà prima del Natale 2016 per cui bisognerà portare pazienza, in ogni caso sarà sicuramente tra i protagonisti delle vendite natalizie di quel periodo. Totalmente a sorpresa Microsoft ha annunciato la retro compatibilità dell’Xbox One con alcuni giochi dell’ Xbox 360, si tratta di una ventina per il momento (alcuni presenti anche in una collection con i migliori giochi di Rare di tutti i tempi già disponibile) ma il numero è destinato sicuramente a crescere. Ultimo ma non meno importante (anzi, tutt’altro) l’intenzione di Microsoft di puntare sulla realtà virtuale presentando un proprio visore olografico chiamato Hololens, al momento non sono stati ancora confermati quali saranno i titoli che lo sfrutteranno, ma una prima demo di un teorico Minecraft è stata davvero esplicativa, con la mappa di Minecraft che prendeva vita tutta intorno al giocatore. Inoltre in tutte le confezioni di un Oculus Rift e si potrà giocare ai titoli compatibili completamente in streaming, sia su Xbox One che su piattaforma Windows 10. Per i gamer più esigenti è previsto un nuovo controller super personalizzabile dove sarà possibile configurare tasti, sostituire i pad analogici e apportare varie altre modifiche in modo da migliorare le performance. Il prezzo al momento non è ancora stato ufficializzato, ma anche lui arriverà a brevissimo.

Nintendo L’annuncio bomba è stato sicuramente la partenza ufficiale del progetto Nx, nuova console di cui assolutamente non si sa nulla (alla fine

anche il nome potrebbe cambiare come la storia Nintendo insegna) e che potrebbe arrivare nel 2017 con i primi dettagli su prestazioni e caratteristiche che verranno comunicati non prima del 2016 (durante il prossimo E3 secondo noi). Per Wii U i campioni d’incasso che arriveranno saranno sicuramente il nuovo Starfox e Xenoblade Chrinicles X. La saga di Starfox è conosciuta dal lontano Super Nintendo per cui venderà visto che i fan storici non se lo lasceranno scappare, mentre il secondo è un gioco di ruolo che in Giappone ha stravenduto per cui considerando il genere di nicchia (in Italia) si presume faccia buoni numeri anche qui. Su Wii U arriverà anche Animal Crossing: Amiibo Festival ,

Metroid, arriverà nel 2016 e avrà anche un sotto gioco basato sul calcio, solo che si gioca con i fucili laser, il single player invece avventura cooperativa in prima persona tutta in stile fantascienza.

sarà un titolo composto da svariati sotto giochi con cui poter sfruttare gli Amiibo che si sono acquistati, sarà tutto molto colorato e davvero divertente. Passando al 3DS dobbiamo ammettere che i titoli non mancano neanche sulla console portatile più venduta al mondo. Arriveranno ben due titoli ambientati nel mondo di Zelda: Triforce Heroes e Hyrule Warriors. Il primo ricorda molto Four Swords ma questa volta saranno 3 i giocatori che dovranno collaborare tra loro per finire l’avventura, il secondo è la trasposizione del medesimo titoli per Wii U. nel 2016 arriverà Fiire Emblem Fates, rappresentante del genere strategico a turni che ad ogni episodio a livello di vendite anche in Italia si difende bene, mentre Mario e Luigi torneranno in una nuova avventura RPG chiamata Paper Jam Bros, dove verranno affiancati da Paper Mario. Si chiamerà Federation Force il nuovo FPS che avrà come protagonista

FPS strategico che ci metterà alla guida di una squadra speciale che dovrà agire in modo coordinato per completare le varie missioni. Un po’ più in là (marzo 2016) arriverà Tom Clancy’s The Division e a sorpresa si tratterà di un RPG open world. Dopo il fortunato Bastone della Verità arriverà un altro titolo ambientato a South Park, si chiamerà The Fractured But Whole e sarà sempre improntato sul gameplay RPG. Sviluppato dagli studi di Montreal è stato annunciato For Honor, IP nuova di zecca dove strategia, abilità e gioco di squadra si mischieranno in cruenti combattimenti corpo a corpo. Tre classi di guerrieri (cavalieri, vichinghi e samurai) e tanto tantissimo combattimento. Tutti i titoli saranno per PS4, Xbox One e PC.

Ubi Soft Assassin’s Creed Syndicate era ovviamente il titolo di punta per Ubi Soft, nel nuovo capitolo della saga degli assassini i protagonisti saranno i gemelli Jacob e Evie e sarà ambientato in una Londra davvero enorme, la più grande città mai vista in un Assassin’s Creed, tutta esplorabile e realizzata a livello grafico in modo magnifico. Da fine ottobre. Sempre ad ottobre arriverà Tom Clancy’s Rainbow Six: Siege,

Activision Poche le novità per Activision, oltre al solito Call of Duty che con Black Ops 3 conferma l’appuntamento an-


eventi nuale con lo sparatutto più venduto al mondo, ci saranno nuove integrazioni per Destiny e Skylanders. Al primo verranno aggiunte varie novità tra cui una nuova campagna, nuovi nemici, nuovi ambienti e svariate missioni inedite, mentre nel secondo arriveranno i veicoli e una collaborazione con Nintendo che permetterà di poter utilizzare alcuni personaggi Nintendo in versione Skylanders. Entro il 2015 arriverà anche Tony Hawk Pro Skater 5, dove i giocatori dovranno impegnarsi in acrobazie sempre più estreme. Anche in questo caso tutti i titoli saranno per PS4, Xbox One e PC.

Electronic Arts Mass Effect: Andromera di Bioware segnerà una svolta nella saga, sarà ambientato in mondo e in un periodo completamente diverso e sfrutterà un motore grafico tutto nuovo. Arriverà nell’ inverno 2015. Nuova veste anche per Need for Speed, gioco di guida stile arcade che oltre a una vasta esplorazione del territorio che fa da scenario alle varie gare, conterrà ben cinque linee narrative e cinque modi di giocare differenti, oltre ad una personalizzazione delle vetture corposa. È previsto per il 5 novembre 2015. Ha fatto la sua comparsa anche Unravel, puzzle game basato su Yarny, un personaggio composto da filo di lana alle prese con il suo viaggio nella Scandinavia del Nord dove incontrerà ostacoli ed enigmi di ogni genere. Piante e Zombie tornano a spararsi addosso in Garden Warfare 2, solo che questa volta il giocatore terrà per gli zombi. Da primavera 2016. Riguardo ai titoli sportivi non c’è molto da dire, saranno i soliti NHL 2016,

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FIFA 2016, NBA Live 2016, Madden NFL 2016 e Rory Mcllroy PGA Tour, comprenderanno nuove modalità di gioco e venderanno come sempre.

Bethesda Semplice e concreta la presentazione di Bethesda per l’E3 2015. Sono partiti con il nuovo Doom (dalla primavera 2016 per PS4, Xbox One e PC), iper-frenetico con orde di demoni da sconfiggere, una modalità multiplayer ottimizzata e un editor di livelli facile e intuitivo con cui sbizzarrirsi per creare e condividere nuove mappe. Hanno proseguito con Fallout 4, testa di serie dalla line-up uscirà a novembre 2015 e oltre ad una storia di fondo appassionante permetterà la personalizzazione di armi e armature, oltre ad avere un sistema di rafting abbastanza complesso. La grafica naturalmente è di livello. Arriverà a novembre per PS4, Xbox One e PC. Ha fatto la sua comparsa a sorpresa anche Dishonored 2, titolo stealth che ha avuto un buon successo con il primo capitolo e che in questo secondo sembra concedere il bis.

Square Nonostante il grande assente Final Fantasy XV, Square ha portato un

discreto numero di titoli all’ E3. Just Cause 3 è il maggiore esponente di azione e adrenalina, il titolo rimane un open world stile GTA con missioni da affrontare e un’isola esplorabile in ogni anfratto. Da dicembre su PC, PS4 e Xbox One. L’attesissimo Kingdom Hearts 3 ha finalmente un volto anche se purtroppo ancora nessuna data di uscita, per gli appassionati di RPG saranno più che soddisfatti da questo nuovo capitolo della saga che fonde l’universo di Final Fantasy con quello Disney. Presentato anche Deus Ex: Mankind Divided, nuovo episodio della serie fantascientifica che ad ogni uscita riscuote un ottimo successo tra i fan delle action-adventure. Come sempre ci sarà ampia libertà d’azione, missioni da completare e il bello di poter scegliere l’approccio da usare in ogni situazione. Dovrebbe arrivare nei primi mesi del 2016 su PC, PS4 e Xbox One.

Molte incognite e molte certezze Avendo seguito tutte le conferenze live dobbiamo ammettere che, a livello di spettacolarità e annunci Sony, ha sicuramente stravinto, anche se bisogna considerare che pur trattandosi di titoli top, ma tutti in

uscita minimo nella seconda metà del 2016, vi è gran scarsità di lanci imminenti. Microsoft da parte sua è stata infatti decisamente più concreta, annunciando titoli, che effettivamente ci si aspettava, ma che si giocheranno quasi tutti nei prossimi cinque mesi a cadenza di circa uno al mese. A livello di annunci, inoltre, Gears 4 è stato più che sufficiente e, riguardo alla retro compatibilità, occorrerà poi vedere come verrà sfruttato. Un po’ limitata, invece, la performance di Nintendo: la sua è stata una sorta di lunga “Nintendo Dircet”. Passi l’annuncio di una nuova console (di cui però al momento non si sa davvero nulla), ma concedere svariati minuti a Yoshi che sarebbe uscito a giorni ne valeva davvero la pena? Tra Starfox e i nuovi giochi per 3DS titoli ce ne sono stati – non lo si può negare - ma dalla grande N tutti si aspettavano qualcosa di più. Parlando invece di Ubi Soft ed Electronic Arts, c’è da sottolineare come abbiano svolto il loro normale compito, presentando le classiche nuove line-up; quelli che viceversa hanno davvero stupito sono stati Bethesda e Square. I primi presentando finalmente l’attesissimo Fallout 4, il nuovo Doom e Dishonored 2, mentre i secondi portando titoli d’impatto (Deus Ex e Just Cause 3) e annunciando Kingdom Hearts 3. Sembrerebbe poco, ma in realtà non lo è. Un E3 strano quindi, carne al fuoco ce n’era, anche se non è stata quella che molti si aspettavano ma del resto non ci si può lamentare, non dimentichiamo che è stata introdotta ufficialmente la realtà virtuale da parte di Sony e Microsoft che potrebbe davvero rivoluzionare tutto.


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social

Dai click delle fotocamere ai click della rete

Uno scatto ai social

di Barbara Bianchi

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er questo mese l’analisi di The Fool si basa sulle attività social delle maggiori case produttrici di macchine fotografiche. L’analisi si focalizza sulle due principali piattaforme social, Facebook e Twitter, verranno prese in considerazione solo le pagine e i profili ufficiali italiani analizzando la loro popolarità con uno spaccato negli ultimi 3 mesi su Twitter. Occorre fare alcune premesse prima dell’analisi: sono state escluse le pagine di brand di case produttrici che non hanno come focus della pagina la sola fotografia: Samsung, Sony e Panasonic sono esempi di case non incluse nell’analisi. Così come sono esclusi i marchi con pagine ufficiali non italiane. Per quanto riguarda Facebook occorre un’ulteriore premessa per poter comprendere meglio i dati: la pagina Nikon è in realtà una pagina global ma con l’indicizzazione dei contenuti mirata in base alla nazionalità dell’utente (quindi la pagina è mondiale ma gli utenti italiani accedono solo ai post in italiano) in questo caso però le statistiche disponibili per l’analisi sono riferite ai dati della pagina global. Guardando il grafico relativo al numero di fan su Facebook notiamo come Nikon risulti essere la pagina con più fan tra quelle analizzate con più di 8 milioni di like sulla pagina. Per quanto riguarda le pagine puramente italiane a guidare la classifica è Canon con 209.033 fan davanti a Leica talent Italia (77.572 fan) e a Lumix Lifestyle Italia con poco più di 49.000 like. Fujifilm Italia ottiene 36.558 fan nella pa-

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gina ufficiale più 1.684 nella pagina della macchina istantanea Fujifilm Instax Italia. Pentax fan e Olympus hanno un numero di fan più basso con rispettivamente 13.071 e 3.677 like alla fanpage. Girando lo sguardo verso il grafico UAU (Unique Active Users), quindi il numero di utenti che hanno interagito con la pagina almeno una volta, è evidente di come la pagina Nikon risulti avere anche il maggior numero di utenti unici attivi con oltre 37 mila utenti. La vera sorpresa è come la pagina di Canon Italia conti ben 24.499 utenti unici, non una grossa differenza numerica con i loro principali competitor calcolando anche la differenza numerica di fan e di esposizione geografica. Questo è dovuto anche dalle continue interazioni degli utenti attraverso l’hashtag #comeandsee una visione estremamente diversa da quella di Nikon che invece è la stessa pagina che pubblica foto degli utenti iscritti a nikonclub il progetto che raccoglie fotografi amatoriali e professionisti in cui si scambiano foto e opinioni. Per quanto riguarda i dati di reac-

tion, ossia la somma di tutte interazioni fatte sulla pagina (like ai post, condivisioni, commenti e risposte), è ancora una volta è Nikon a dominare con 350.609 azioni. Ma se limitassimo l’analisi alle pagine esclusivamente italiane ancora una volta Canon Italia spicca di nuovo sui competitor con 39.645 azioni con un netto divario sui competitor, infatti le dirette inseguitrici sono Leica talent italia, Lumix Lifestyle Italia e Fujifilm Italia con rispettivamente 6.994, 5.490 e 5.388 azioni. Guardando gli argomenti più discussi sulle pagine esemplificati nella Tag Cloud si nota come la parola più menzionata sia Canon e come Nikon non sia tra i vocaboli più citati. Questo si potrebbe far risalire alla grande partecipazione degli utenti sulla pagina Canon e all’utilizzo di #comeandsee (altra parola chiave in evidenza sulla Tag Cloud). Oltre alle parole di natura genera-

le come Foto, Fotografia e Photo se guardiamo i marchi e i prodotti spiccano la parola Leica, Lumix e XT1 un modello di camera di Fujifilm. Si nota anche la parola Expo dovuta al fatto che Canon è sponsor ufficiale di Expo 2015. Per quanto riguarda l’analisi Twitter, l’attività risulta essere limitata rispetta a quello di Facebook: infatti solo 4 case sono effettivamente presenti sul social network dell’uccellino. Queste sono Canon Italia, Nikon Italia, Fujifilmitalia e Leica talent, in questo caso tutte quattro gli account sono esclusivamente italiani. @Nikonitalia si conferma leader anche su Twitter con il maggior numero di follower che supera i 41 mila, seguito da @LeicaTalent con 16.642, @CanonItaliaSPA si attesta al terzo posto con quasi 13mila follower mentre @FujifilmItalia chiude la classifica con 927. Per quanto riguarda l’attività su Twitter delle aziende è Canon quella che ha creato più contenuti con 1971 contenuti pubblicati, seguita da Nikon con quasi 1.600 tweet generati. @FujifilmItalia e @Leicatalent chiudono la classifica con circa mille cinguettii entrambi. Se analizziamo gli ultimi tre mesi di attività su Twitter l’attività intorno a questi quattro profili è stata di 2289 contenuti generati dagli account ufficiali o da utenti che hanno menzionato questi profili mentre l’impression totale generata è di 9.875.675. Se guardiamo la classifica degli utenti più attivi vediamo come


Nei tre grafici, dall’alto in basso: la Fan ranching chart di Facebook, gli utenti attivi e quelli popolari

i primi tre siano legati a Canon: @canonitaliaspa al primo posto e l’account dell’area business di Canon @canonbusinessit al terzo e al secondo @paolomtedeschi (External relations and B2B Business Services Marketing Professional at Canon). Per ritrovare dei marchi tra gli utenti più attivi negli ultimi tre mesi bisogna scendere alla settima e ottava posizione occupate rispettivamente da Fujifilm e da Nikonitalia. Se ci focalizziamo su quali sono gli utenti più popolari (utenti più menzionati e più retwittati) allora le case produttrici tornano a farla da padrona con @canoitaliaspa al primo posto con 1265 menzioni seguita da @nikonitalia (561

mention), @leicatalent (189) e @ fujifilmitalia (168). La grande popolarità di Canon negli ultimi mesi può essere stata incrementata dalla sponsorizzazione e partnership con Expo, infatti l’account ufficiale @expo2015milano è subito dietro ai profili dei primi quattro account. Se analizziamo la Tag Cloud Twitter degli ultimi 3 mesi si nota come l’hashtag #comeandsee legato a Canon sia di gran lunga la parola più utilizzata, seguita dalla stessa Canon. A differenza della Tag Cloud di Facebook Nikon e #Nikon sono parole ben presenti nelle discussioni Twitter così come #expo2015 e l’evento instameetitalia avvenuto a Milano negli ultimi giorni di giugno.


Il mondo dell’advertising si evolve con i mezzi di comunicazione, e adattarsi ai suoi cambiamenti è fondamentale

social

Adv online

di Roberto Zarriello

C

a che punto siamo e dove stiamo andando?

hi di noi non ha visto almeno una volta una scena di Mad Men? I creativi di Madison Avenue degli anni Sessanta trascorrevano i loro giorni a ideare copy e visual per pubblicità a mezzo stampa. Eppure anche loro, dopo qualche anno, hanno dovuto fronteggiare la diffusione della televisione ed adattare la loro creatività al nuovo mezzo. Quello che successe per loro avviene, ormai da qualche anno, per i pubblicitari di oggi. Se prima uno spot andava in onda in prima serata durante il Festival di Sanremo, oggi il video virale viene prima visualizzato su YouTube. Se prima una fotografia veniva esposta sui billboard, oggi viene pubblicata sui social network.

Facebook e YouTube si contendono la corona.

I trend dell’advertising online

Facebook: quali formati?

Mobile Video Advertising Come per il 2014 col mobile, questo è l’anno del video marketing e

Ormai lo sappiamo: i fan e i like non bastano più. Per ottenere visibilità su Facebook bisogna pagare, proprio come si acquista uno spa-

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Native Advertising La pubblicità funziona di più se non sembra pubblicità, quindi le campagne che emulano il contenuto della piattaforma su cui vengono viste sono quelle più efficaci. Dati comportamentali Il messaggio pubblicitario non serve a nulla se arriva alla persona sbagliata. Oggi ancora più di ieri i dati relativi al comportamento dei consumatori sono preziosi per i brand, ed ecco perché uno dei principali scopi di Facebook è quello di capire le nostre preferenze al fine di targhettizzarci al meglio.

zio su un magazine o uno slot su un classico palinsesto. Abbiamo tutti cominciato con i semplici post sponsorizzati, scegliendo un contenuto, a nostro avviso, interessante e puntandoci su un budget al fine di dargli visibilità. Quali formati abbiamo a disposizione? • News Feed ad, la classica; • Video ad, che minaccia YouTube; • Facebook Carousel, che ci permettono di mostrare più prodotti e servizi in un’unica inserzione; • Photo Ad, fondata su un’immagine; • Local ad, pensata per i luoghi; • Event Ad, per promuovere un evento: • Retargeting AD, visibile ad una specifica lista di persone che hanno, ad esempio, visitato un sito; • Boosted Post, un post condiviso sulla fanpage e che viene successivamente sponsorizzato; • Lead Ad, per raccogliere più facilmente i dati degli utenti.

La scelta è varia, adatta a ogni esigenza, ma ciò che davvero conta davvero, inutile dirlo, è il contenuto.

E YouTube? Abbiamo visto che uno dei trend dell’anno è il video marketing e quale canale migliore di YouTube per condividere un video? Se si vuole che i propri video ottengano la meritata visibilità si deve prima lavorare al proprio canale e alla propria community, poi al titolo e all’ottimizzazione SEO dei video. La pubblicità su YouTube viene gestita attraverso Adwords per i video. Il video ad apparirà poco prima di un altro video su YouTube e, a seconda dell’investimento (che può essere gestito giornalmente), potrà essere vista da più persone. E se cliccano “skip” prima dei 30 secondi? Non si paga, così si ha la certezza che si investe solo in chi effettivamente ha visualizzato il video.


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trade marketing di Massimo Bolchi

F

in dai tempi delle Istamatic (qualcuno ricorda ancora le “point-and-shoot” di Kodak?) l’estate era una stagione d’oro per gli apparecchi fotografici. Tranne un ristretto numero di appassionati, più erano semplici, meglio era. E le Istamatic (con le numerose imitazioni, derivate, etc) erano - da questo punto di vista - quanto meglio allora si potesse chiedere. Alimentazione a cartuccia, fuoco fisso, flash automatico (a lampadina, poi a cubo, da sostituire): bastava avere una mano più o meno ferma, un occhio per traguardare dall’obiettivo e un dito per premere il pulsante di scatto. E voilà, tutti fotografi!

Come cambia il mondo della fotografia anche nelle promozioni delle insegne

La faticosa arrampicat Questa digressione non serve solo a svelare l’età di chi scrive, ma va a descrivere una tipologia di domanda, da parte di una quota rilevante degli acquirenti, che solo nel digitale ha trovato molti anni dopo pieno soddisfacimento. Eh sì, perché, nonostante l’assonanza del nome, quelle macchine fotografiche erano tutt’altro che istantanee, quando si trattava di andare a vedere i risultati della proprie arte. Fu la rivoluzione digitale a liberare il fotografo leisure dalla “servitù” della sequenza pellicola-sviluppo-stampa. Il cambiamento nella percezione

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dello strumento e sue abitudini d’uso fu immediato. La sequenza divenne così scatto, guardo, e - il più delle volte -cancello. Le macchine compatte dominavano il mercato consumer, mentre nella mischia entravano, a fianco dei marchi storici, i big player dell’hardware informatico, da Samsung ad HP. A livello trade, le macchine fotografica compact divennero un must have, un prodotto che si vendeva da solo (o quasi) mentre, assecondando l’applicazione, declinata al caso specifico, della Legge di Moore, le compatte diventavano sempre più potenti e sempre più

economiche. Al punto che la comunicazione del canale dell’elettronica di consumo (e non di rado anche quella dei produttori) si concentrava su poche caratteristiche da “sparare a tutto volume” verso il potenziale acquirente: il prezzo sempre più abbordabile, e i megapixel, quanti più, tanto meglio. E si lasciava in secondo piano le caratteristiche tecniche che avevano storicamente qualificato il prodotto all’interno delle varie fasce di gamma: dalle qualità delle lenti alla meccanica dell’otturatore, alle precisione e reattività dell’esposimetro, solo per citarne alcune. Inutile qui ripercorrere tutti i pas-

saggi “storici”, ma questa idea di fotografia è stata uccisa (un termine forte ma non se ne trovano di altrettanto efficaci) dallo smartphone, che faceva sostanzialmente tutto quello che il basic user chiedeva alla suo compatta, con il vantaggio aggiuntivo di un costo marginale zero, del tutto-inuno e delle connettività. D’accordo, ci sono macchina fotografiche Wi-Fi che oggi rappresentano oltre un terzo del venduto, ma si tratta pur sempre di qualche cosa che da un lato eccede largamente le prestazioni ottiche richieste da un uso tipico quale ad esempio la condivisione


questo abbia comportato in ottica marketing, indipendemente dal picco (un tempo) di mercato estivo: meno spazio alla category sui volantoni e sul web display; crescita del contenuto tecnologico (e quindi del prezzo di riferimento medio) degli articoli in offerta; virtuale sparizione delle macchine fotografiche dal ristretto plotoncino degli articoli traffic builder. Non a caso la campagna Media World, ultima in ordine cronologico al momento in cui andiamo in stampa, propone da un lato fotocamere di prezzo medio (o medioalto,vista la crisi) come la Canon EOS 100D con zoom 18/55mm o la Nikon D330 con zoom 18/105 mm, e dall’altro delle compatte che puntano prorio sul lato fun e social, come la Samsung DV18OF dotata di WiFi, o la Nikon Coolpix S33 impermeabile fino a 10 metri. Ancora minore lo spazio sugli “ScontiMatti” di Euronics: meno di mezza pagina, delle 16 complessive, dedicate alla Nikon D3200 e alla Canon EOS 1200 EF, entrambe dotate - come le reflex precedentemente citate - di zoom (rispettivamente 18/105mm e 18/55mm). Solo un terzo di pagina, al piede, anche per il “Mare di Offerte” di Unieuro, in cui trovano posto due

ata delle fotocamere sui social media, e dall’altro non è in grado di inseguire i telefoni sulla strada del sempre più leggero, sempre più sottile, sempre più “d’immagine”. Ecco allora che di fonte a un mercato non da oggi in contrazione (-15% a livello mondiale quest’anno, secondo le stime GfK, peggio in Italia) la risposta di produttori e distributori è stata quella - logica - di portare l’attenzione su prodotti a più elevato valore tecnologico e con un posizionamento prezzo superiore. Così si assiste alla rivincita delle reflex e alle macchine a obiettivo intercambiabile. Non ancora prodotto da profes-

sionisti (quello rimane ancora un segmento di mercato troppo specifico e troppo limitato quando si ragiona in termini di volumi), bensì si tratta piuttosto di prodotti prosumer, termine usato per indi-

care quell’utilizzatore “ibrido” che genera utilizzi quasi professional, pur senza esserlo. Basta uno sguardo alle iniziative promozionali delle maggiori catene per rendersi conto di che cosa

Canon, la reflex EOS 700 con zoom e la Powershoot SX710BK. Marginalmente più ricca, infine, la proposta “Tasso Zero, Paghi da Gennaio 2016” di Trony, che dedica alle fotocamere quasi un’intera pagina, andando a coprire i tre macro target-group: gli utilizzatori basici, no-frills, “allergici” al manuale di istruzioni, con le compatte Nikon Coolpix S2800, disponibili in quattro colori e posizionate al di sotto dei 90 euro; per “chi non si accontenta” c’è la Panasonic DMC-TZ55EG-K e - un gradino sopra - la Sony DSC-H400, mentre svetta, dedicata ai prosumer, la Nikon D3300 provvista di zoom d’ordinanza.


focus tv

In un anno privo di grandi eventi sportivi come i Mondiali di calcio o le Olimpiadi, i produttori puntano su gamme ad alta tecnologia, con pannelli curvi, altissima definizione e veri e propri sistemi operativi in grado di integrarsi al meglio nelle case smart di Federico Cociancich

TV sempre più hi-t per rilanciare il mercato I

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L’Oled non può non essere

considerata la tecnologia del futuro» LG Electronics

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dati di vendita dei Tv di quest’anno sono più che mai confusi: secondo alcuni c’è stata una discreta tenuta (la previsione è di 4,8 milioni di pezzi venduti nell’anno), per altri c’è stata una flessione costante nei primi mesi e per l’estate qualcuno parla addirittura di un -30%. A livello mondiale, secondo GfK, i 248 milioni di pezzi del 2014 diventano 246,7 nel 2015 e 245,7 nel 2016. C’è una grossa crescita percentuale dell’Oled, ma i numeri assoluti sono ancora marginali: parliamo di 400.000 pezzi nel mondo per il 2015. Le strategie di risposta delle case più grandi sembra essere allineata: vendere prodotti con una qualità e una dimensione maggiore. Ma sarà sufficiente? Mentre sono ormai arrivate da diverse settimane nei negozi le nuove gamme TV, presentate nella grandi fiere di settore come l’IFA di Berlino e il CES di Las Vegas a inizio anno, la grande distribuzione sembra voler puntare

ancora solo sui volantini e sull’inseguimento del prezzo più basso. Fortunatamente alcuni produttori puntano, una volta tanto, su forme promozionali differenti, che non necessariamente comportino un impegno economico da parte dei dealer, né un abbassamento dei prezzi (e dei margini per tutti). È un esempio la promozione di Samsung che mette in palio biglietti per l’Expo di Milano o offre un rimborso sulla bolletta dell’elettricità. Philips invece propone una sorta di “soddisfatti o rimborsati” sui propri modelli Ambilight. LG Electronics invece punta su sconti e ingressi gratuiti in centri benessere e cinema, oppure cene con la formula 2x1. La situazione è comunque piuttosto complessa e nessuno sembra avere trovato la formula magica per risollevare i consumi. Vediamo cosa ci hanno raccontato i principali produttori e quali sono le caratteristiche delle nuove gamme.

Samsung “Samsung punta sulla qualità e sul polliciaggio”, afferma Francesco Leveque - Marketing Director AV di Samsung Electronics Italia. “In un mercato in difficoltà, Samsung sta comunque incrementando la propria quota di mercato. Inoltre sta migliorando la qualità dei prodotti venduti, elemento per noi fondamentale. Se a livello di pezzi complessivi il mercato mostra quindi una flessione, i TV che vendiamo appartengono alla fascia medio alta e sono di grandi dimensioni. Gli utenti stanno cambiando i TV piccoli per sostituirli con schermi più grandi. Ad esempio il segmento dei 46” cresce a doppia cifra.” Samsung ha introdotto sul mercato italiano i nuovi SUHD TV presentando tre nuove serie - JS9500, JS9000 e JS8500 – con pannelli dai 48” agli 88” per garantire agli spettatori un’esperienza superiore in ogni dettaglio. In estate è in arrivo la serie JS7000 con prezzi


i-tech più accessibili, pur mantenendo buona parte delle caratteristiche Premium della gamma. L’ultima generazione di TV, protagonista del 2015, apre una nuova era della qualità dell’immagine grazie alla tecnologia proprietaria di Samsung basata su nano-cristalli integrati in un sottile strato montato fra la retroilluminazione LED del pannello e il display LCD del TV. Questa tecnologia fornisce agli spettatori immagini con una qualità cromatica 64 volte superiore a quella dei televisori tradizionali, un contrasto di colori spettacolare e una luminosità sorprendente. I TV curvi, su cui Samsung ha puntato molto, abbracciano lo spettatore facendogli vivere emozioni e migliorando l’esperienza di visione, mentre il nuovo sistema operativo Tizen permette un intrattenimento ancora più ricco consentendo l’accesso a differenti contenuti in modo facile e intuitivo e rendendo il TV il centro

di controllo di qualsiasi sistema Smart Home. “Il TV può diventare davvero il centro della casa e può trainare l’utente anche in altri acquisti, ma è chiaro che certe funzioni devono essere ben illustrate. Questo vale ora ma varrà ancora di più in futuro dove, con l’Internet of Things e i dispositivi indossabili, sarà fondamentale far vedere e provare, soprattutto in fase di acquisto, come questi oggetti possano interagire assieme.”

LG Electronics Anche LG Electronics, oltre a sfruttare il vantaggio di essere l’unica a proporre TV Oled, punta sulla qualità e sulle dimensioni. L’opinione dell’azienda è quella di puntare sulla tecnologia Oled: “Non è una tecnologia che abbiamo solo noi – fanno sapere dall’azienda - ma più di altri abbiamo investito per metterla in produzione con un numero di pezzi che poi possano essere assorbiti

dal mercato. La scelta di puntare sull’Oled è stata una scelta strategica vincente, perché l’Oled non può non essere considerata la tecnologia del futuro, per qualità d’immagine, per design e per tecnica. Avere dei pixel che si autoilluminano anziché avere un pannello sulla parte posteriore che illumina i cristalli liquidi rappresenta una tecnologia più avanzata. LG investe tantissimo in R&D, e quindi è fondamentale per noi essere in tutti i mercati, compresi ad esempio quello del bianco e della mobilità. Non possiamo non innovare: nei TV l’Oled, nel bianco abbiamo il sistema Cord Zero (un sistema di aspirazione a batteria) e negli smartphone lo schermo plastic Oled curvo oltre a mille altre soluzioni all’avanguardia. Cerchiamo di innovare dando più valore aggiunto all’utente finale. Questo ci mette in condizioni di investire grandi risorse umane ed economiche sull’innovazione, e quindi spesso non abbiamo risorse sufficienti per comunicare questa innovazione, come fa qualcun altro. Siamo coscienti di avere un punto su cui possiamo migliorare ma siamo convinti che dare qualità e innovazione anno dopo anno dà un valore aggiunto alla vita del nostro consumatore. La nostra strategia non è quella di vincere nel breve periodo, ma di essere un punto di riferimento dei consumatori nel lungo periodo, e questo avviene solo quando offri prodotti di qualità. Gli utenti finali devono muoversi verso la qualità di un determinato prodotto non per una singola promozione o eventi particolari. Ogni divisione

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Vogliamo portare valore a tutta

la filiera con prodotti di qualità» Jorge Rojas, Senior Marketing Manager - Home Entertainment products di Sony Europe Limited


focus tv sta cercando di definire alcune attività di consumer promotion atte a esaltare le performance dei prodotti stessi. La tecnologia a volte può essere molto fredda, dobbiamo scaldare il rapporto con l’end user giocando con delle consumer promotion che vanno a esaltare le qualità dei nostri prodotti.”

Sony A parte una visione del mercato forse eccessivamente positiva, la visione di Sony è sostanzialmente allineata. Ce la illustra Jorge Rojas, Senior Marketing Manager - Home Entertainment products di Sony Europe Limited. “Il mercato non sta andando male, anzi ha performato sopra le nostre aspettative. Stiamo parlando del totale complessivo italiano, intorno ai 4,9 milioni di pezzi negli ultimi 12 mesi. Dopo lo switch off ci si aspettava un crollo completo, ma ci sono alcuni elementi interessanti: finalmente l’Italia è entrata nella strada dei grossi polliciaggi, fino a pochi anni fa il mercato era dominato da Tv sotto i 32 pollici, quello che sta succedendo è che vediamo come sopra i 50 pollici il mercato stia crescendo. Se poi aggiungiamo nuove tecnologie come il 4k, dopo aver superato un anno iniziale qualche problema di disponibilità e prezzi elevati, adesso le cose sono molto cambiate: vediamo tutti i fornitori e i clienti interessati, perché sono i consumatori ad essere interessati. I Tv 4K ci stanno aiutando tantissimo, il mercato si stabilizzerà probabilmente attorno ai 4,8-4,7 milioni di pezzi venduti in un anno, con una sostanziale tenuta. Quello che cerca Sony è portare valore, noi puntiamo sulla qualità e su una soluzione interessante per

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il consumatore, quindi quello che otterremo quest’anno sarà una gamma 4K forte, da 43” fino a 85”, che rappresenta una continuazione rispetto a quella dello scorso anno, in più abbiamo aggiunto un’interfaccia Android molto interessante. Vogliamo portare valore a tutta la filiera: prodotti validi che portano valore con qualità e una user interface interessante per arrivare al consumatore, sempre passando per i dealer. Un punto molto importante: noi, come giapponesi, siamo “malati di qualità”. Non lanciamo un prodotto se la qualità non è al top. Questo è sempre stato vero, ma adesso possiamo garantire immagini davvero eccellenti. Ogni anno puntiamo a migliorare la qualità puntan-

do principalmente su tre punti: definizione, contrasto e colori. La definizione dà il dettaglio, il contrasto si ottiene lavorando con la luminosità piuttosto che con la gestione dei LED e i colori sono gestiti con la tecnologia Triluminos. Quest’anno abbiamo utilizzato un processore più potente (come scheda grafia, ovviamente): è in questo campo che Sony investe la maggior parte della propria ricerca e sviluppo. Il nuovo processore X1, abbinato alla tecnologia Triluminos e alla nuova gestione del pannello LED ci fa raggiungere l’eccellenza nella qualità della immagini. Noi inoltre aggiungiamo speaker in alta definizione, una soluzione completa per un’esperienza reale di cinema a casa. Infine la nova interfaccia Android, estremamente intuitiva, ci permette di essere molto flessibili e di offrire il massimo al consumatore. Per il noi il punto vendita rimane fondamentale. La parte espositiva deve permettere ai TV di esprimere al massimo sia la parte di design, sia la nuova interfaccia. Oltre alla comunicazione giusta rispetto ai dealer, pensiamo che la chiave vincente sia una grande attività on-line e sui social network. Ciò che secondo me aiuta a vincere

Francesco Leveque, Samsung Electronics Italia

è riuscire a creare un ecosistema. Il nostro obiettivo non è essere il numero 1 in assoluto, ma essere il principale player nei mercati ad alto valore. Questo è un obiettivo che siamo certi di raggiungere nel tempo.

Philips Philips invece punta molto sui TV con sistema operativo integrato, oltre che sulla propria tecnologia Ambilight. Ambilight e Android sono le parole chiave e i trend che guide-

Promozioni intelligenti Samsung Con l’arrivo dei nuovi SUHD TV sul mercato italiano, Samsung ha lanciato la promozione “Vivi Expo 2015 con Samsung”, valida fino al 10 ottobre 2015, che consente a tutti i consumatori di vivere esperienze uniche legate all’evento sull’alimentazione e la nutrizione. Acquistando un prodotto Samsung in promozione e registrandolo sul sito Samsung People, sarà possibile partecipare ogni giorno all’estrazione di 5 biglietti per Expo 2015. LG Electronics Tutti coloro che hanno acquistato un TV Ultra HD LG tra il 9 maggio e il 12 luglio 2015, hanno ricevuto l’esclusiva LG Privilege Card, che regala un anno intero di cinema e cene in formula 2per1, una sessione con un personal trainer, un trattamento benessere e un ingresso per due persone presso una Day SPA. Philips Philips ha creato delle soluzioni espositive che permettono ai TV dotati di Ambilight di enfatizzare al massimo

la loro unicità. Queste strutture a nicchia infatti, sono rivestite internamente di uno speciale materiale bianco che riflette ed espande il bagliore luminoso dei led Ambilight inseriti nella cornice del TV, permettendo cosi al consumatore di immergersi, già a partire dal punto vendita, in una esperienza visiva unica e davvero emozionale. Philips sta inoltre lavorando su uno speciale programma di merchandising che inizialmente coinvolgerà alcune zone cruciali del territorio italiano (Nord Est). Obiettivo è dare un supporto alla forza vendita per garantire la migliore qualità espositiva del prodotto e il massimo supporto agli addetti vendita in store anche in termini di formazione e preparazione tecnica. Chi acquista uno dei modelli selezionati di TV Philips della serie 7 e serie 8 del 2015 dal 1° giugno al 31 agosto 2015, può partecipare alla promozione soddisfatti o rimborsati. Chi si è “innamorato” di Ambilight e si ritiene soddisfatto potrà iscriversi al sito www.amoreaprimaluce.it per ricevere un rimborso fino a 200 euro. Altrimenti, nel caso in cui l’Ambilight non fosse di assoluto gradimento, sarà possibile richiedere il rimborso totale.


Jorge Rojas, Sony Europe Limited

Silvana Chiogna, Panasonic Italia

ranno tutto il 2015. La tecnologia Ambilight, proprietaria di Philips, trasforma il TV in un oggetto di arredo e di design di qualità. Grazie a un sistema di illuminazione posizionato sul retro del pannello, è possibile proiettare sulle pareti una luce del colore corrispondente a quello delle immagini visualizzate, con tonalità calcolate dinamicamente in tempo reale. Grazie alle cornici estremamente sottili, i contenuti su schermo prendono forma anche sulla parete alle spalle del TV Philips con Ambilight, rendendo sia la visione di programmi TV che giochi un’esperienza più coinvolgente. La modalità Lounge di Ambilight mette a disposizione degli interior designer nuove possibilità, permettendo l’integrazione dei TV Philips in un’installazione di illuminazione sofisticata. Android 5.0 Lollipop – il sistema operativo di prossima generazione – migliora l’esperienza degli utenti degli Smart TV Philips. I Philips Smart TV powered by Android TV offrono una navigazione fluida e veloce attraverso menu e gallerie di app e fungono da hub centrale per tutte le applicazioni Smart Home. L’ecosistema Android fornisce l’accesso a un grande gruppo di applicazioni per l’home automation e a dispositivi smart. La nuova collezione di Smart TV Philips è dotata di Android 5.0 sulla maggior parte dei modelli – iniziando dalla categoria entry level Philips 5500 – per fornire un’esperienza Smart

TV al passo con i tempi. Gli Smart TV Philips uniscono due mondi offrendo l’accesso sia alla piattaforma Philips Smart TV sia al Google Play Store

Panasonic Panasonic punta sulla connettività e sull’integrazione con la Smart Home, come ci racconta Silvana Chiogna - AVC Marketing Manager Consumer Products Group di Panasonic Italia. “Molteplici sono le novità tecnologiche che hanno caratterizzato l’ampissima offerta di Panasonic Viera nel 2015. L’adozione di soluzioni innovative quali lo Studio Master Color & Drive, il super Brigh Panel ed il Local dimming Pro, unitamente alla progressiva transizione verso l’UHD, assicurano ancora una volta la nostra posizione di eccellenza qualitativa ed il nostro essere riferimento assoluto per resa dell’immagine ed immersività nell’universo FTV. In termini di connettività, grazie alle funzionalità In House TV Streaming e TV Anywhere, la fruizione televisiva delle trasmissioni lineari e dei contenuti registrati potrà essere estesa con immediatezza ai dispositivi smart all’interno dell’ambiente domestico e, persino, in remoto. Il nuovo sistema operativo FireFox OS, dotato di un’interfaccia grafica intuitiva, iconica, veloce e totalmente personalizzabile favorirà, grazie a un accesso immediato ai contenuti personali e ai canali preferiti, la migliore esperienza di interazione.”


focus fotografia

Anche nel mercato fotografico si vedono i primi segnali di ripresa, ma solo il comparto delle fotocamere mirrorless vede il segno positivo

di Vittorio Lombardo

Il

La ripresa è “senza specchio”

mercato fotografico ha subito, negli ultimi anni, una forte contrazione causata dalla concomitanza di crisi e ascesa di un temibile concorrente, lo smartphone, un device che ha il vantaggio di essere sempre con noi e di realizzare immagini adeguate a molti usi. I dati parlano chiaro, -12,3% a valore nel 2014 sul 2013 per un totale di 23 milioni di euro persi. Questa situazione ha determinato una forte battuta d’arresto per il segmento delle fotocamere compatte, purtroppo non compensata dalle performance di quello delle fotocamere ad ottica intercambiabile, ambito nel quale la contrazione registrata nel comparto reflex non viene controbilanciata dal pur positivo risultato fatto segnare dalle mirrorless. Un 2015 ancora negativo, dunque, ma con numeri più favorevoli nei primi tre mesi dell’anno dove la perdita a valore si attesta sul 6,9% rispetto allo stesso periodo del 2014. Investire nei sistemi mirrorless, stimolando la crescita del segmento, è davvero l’unica alternativa per salvare un mercato così duramente colpito dalla crisi?

Canon Per Marco Di Lernia, Country Director, Consumer Imaging di Canon Italia, la recessione ha indubbiamente colpito anche in ambito digtal imaging, infatti il mercato DILC ha registrato un calo del 12,3% a valore nel 2014 (fonte GfK).


Marco Di Lernia, Canon

“I piccoli segnali di ripresa di questa prima parte del 2015 ci portano a essere ottimisti e a stimare che l’impatto positivo si sentirà anche su questi mercati, nonostante la forte contrazione del segmento entry level delle fotocamere a ottica fissa generata dagli smartphone”. “Quello delle fotocamere a ottiche intercambiabili”, continua Marco Di Lernia, “è un mercato che mantiene un potenziale di crescita, sia perché c’è ancora spazio per l’innovazione nei corpi macchina, in tutte le fasce, sia perché sta aumentando la domanda di ottiche e accessori da parte di un numero crescente di utenti che stanno scoprendo l’esigenza di ampliare il proprio corredo. Inoltre, la penetrazione di questi prodotti nel nostro paese, rispetto ad altri europei, è ancora piuttosto bassa quindi il potenziale risulta essere molto interessante”. L’offerta Canon è da sempre attenta alle esigenze degli utenti finali

Maurizio Finardi, Fujifilm

ed è stata recentemente rinnovata in ambito Mirrorless, tuttavia la domanda di fotocamere Reflex è ancora la più rilevante: Canon sta lavorando per rendere il proprio sistema EOS più connesso e integrato con servizi xloud e social. Sullo spirito innovativo di Canon, Marco Di Lernia ricorda come negli ultimi anni Canon abbia “reso disponibili le soluzioni per l’imaging più avanzate in ogni segmento, come nel caso delle Reflex Full Frame e del video Full HD e 4K, ma anche creato nuovi mercati fornendo a fotografi e professionisti dell’immagine soluzioni che hanno rivoluzionato il loro modo di lavorare con le immagini fisse e con il video: si pensi alle soluzioni per il cinema e il broadcasting di EOS Cinema derivate dalla tecnologia reflex”. Una dedizione che ha premiato, Canon registra infatti quote molto importanti nel mercato DILC e può dunque concentrare gli sforzi nel

Marco Rovere, Nital

generare nuova domanda, piuttosto che aggredire quote di mercato in mano ai concorrenti, andando ad ampliare l’addressable market e puntando a trasformare in un vantaggio strategico proprio quello smartphone che ha determinato così forti contrazioni delle vendite. Rivolgersi a chi cattura immagini con lo smartphone ed è attivo sui Social non significa comunque dedicare meno attenzioni a chi già utilizza la fotocamera ed è appassionato di fotografia, in ogni caso il digitale è ormai il canale principale attraverso il quale incontrare anche gli utenti finali più esigenti: “un brand leader come Canon”, ha concluso Marco Di Lernia, “deve essere attento a ogni segmento di mercato ed essere presente in ogni ambito e forma in cui si configura la domanda”.

Fujifilm Secondo Maurizio Finardi, Products Marketing Manager, EI Mar-

keting di Fujifilm Italia, i primi mesi del 2015 non hanno ancora dato segnali confortanti per quanto riguarda il mercato delle fotocamere a ottica intercambiabile nel suo complesso: “tali dati negativi sono dovuti al calo della domanda delle fotocamere reflex che non è ancora bilanciato, in termini puramente numerici, dal buon incremento delle fotocamere ‘mirrorless’, incremento che ci aspettiamo continui attestandosi su valori di crescita intorno al 15/20% rispetto allo scorso anno”. “I nostri prodotti”, ha continuato Maurizio Finardi, “stanno trainando questo trend andando a soddisfare la richiesta di tutti quegli utenti che, stanchi di trasportare un pesante corredo reflex, preferiscono passare a un sistema ‘mirrorless’ in grado di garantire loro una qualità analoga, se non in alcuni casi superiore, seppur con un minore ingombro e peso. L’utente che oggi sceglie Fujifilm lo fa perché sicuro di trovare un prodotto dalle ottime qualità costruttive e dalla sicura resa qualitativa”. Uno dei fattori determinanti nel successo del sistema Fujifilm è certamente il continuo incremento del parco ottiche Fujinon X-mount, un aspetto fondamentale nella scelta di un sistema fotografico, al pari però della possibilità di conoscerlo dal vivo, ecco perché Fujifilm è così impegnata nell’organizzare giornate d’incontro: “grazie alle continue giornate di formazione che stiamo organizzando in collaborazione con i nostri migliori clienti e con i circoli fotografici di tutta Italia”, ha aggiunto Maurizio Finardi, “stiamo espandendo giorno dopo giorno il bacino di utenza interessato ai nostri prodotti. Molti utenti che si sono timidamente avvicinati al mondo


Anche per Carla Novi, Marketing and Communications Manager di Polyphoto, distributore per l’Italia di diversi brand fotografici tra i quali Olympus, il mercato fotografico ha risentito pesantemente della diffusione degli smartphone: “l’andamento del tradizionale mercato fotografico non risente solo della crisi economica generale, ma anche di una serie di fattori molto complessi che ne stanno modificando profondamente le caratteristiche. Semplificando direi che la funzione foto-

grafica è sempre più disponibile in una vasta gamma di device per cui, mentre la diffusione della fotografia ha una crescita esponenziale, le fotocamere, negli ultimi anni, hanno subito una netta contrazione”. La competizione, dunque, sì è spostata dalla quantità alla qualità della proposta, una sfida raccolta, e vinta a giudicare dai risultati, da Olympus che nei primi mesi dell’anno ha registrato un incremento a due cifre nelle vendite di sistemi mirrorless, scelte sempre più spesso anche dai professionisti “innanzitutto perché la lunga tradizione ne fa una certezza in termini di qualità e di eccellenza”, ha aggiunto Carla Novi, “inoltre tutta la gamma Olympus è da sempre caratterizzata da una insuperata capacità di innovazione. In ogni prodotto Olympus sono integrate soluzioni all’avanguardia che precorrono i tempi ed anticipano le esigenze degli utilizzatori più esigenti. A riprova, Olympus schiera un palmares eccezionale, ricco dei

Marco Cappati, Fowa

Alessio Cazzaniga, Samsung

focus fotografia

ni. Inoltre, va ricordato che le lenti NIKKOR e 1 NIKKOR sono tra le migliori al mondo e garantiscono immagini di altissimo livello in ogni condizione. Infine, ritengo che sia il sistema reflex Nikon che quello mirrorless Nikon 1 sia perfetto anche per i videomaker che ricercano prestazioni video di alta qualità e ingombro ridotto dell’attrezzatura”.

Olympus

‘mirrorless’ Fujifilm hanno in breve tempo abbandonato le vecchie e pesanti fotocamere reflex che possedevano da anni, andando a sposare al 100% il sistema X”. Conseguenza diretta della strategia Fujifilm è la scelta dei negozi specializzati di fotografia come canale di vendita principale, luoghi dove il personale è in grado di consigliare al meglio l’acquirente aiutandolo nella scelta del corpo, degli obiettivi e degli accessori più adatti alle proprie esigenze. “Anche il mercato online sta crescendo giorno dopo giorno”, ha aggiunto Maurizio Finardi, “sfruttando spesso il vantaggio di avere un assortimento completo sia di prodotti che di accessori”.

Nikon Nonostante il mercato dei ‘technical goods’, e in esso il comparto ‘imaging’, abbia registrato una contrazione per tutto il corso del 2014, l’introduzione di molti nuovi prodotti dall’alto contenuto tecnologico ha permesso a Nital, distributore per l’Italia del brand Nikon, di contrastare il trend negativo che da alcuni anni contraddistingue il mercato della fotografia, aprendo la strada ad un cauto ottimismo per il 2015. L’offerta Nikon si compone sia di fotocamere reflex che di mirrorless Nikon 1, “uno dei sistemi fotografici più completi del segmento mirrorless”, ha commentato Marco Rovere, Press & PR Manager Nital, “caratterizzato sia da una interessante gamma di corpi che di ottiche dedicate (le 1 NIKKOR); nella gamma anche la prima compatta digitale ad ottica intercambiabile subacquea, la Nikon 1 AW1.

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Le aspettative che abbiamo per questo segmento sono molto alte: i prodotti (Nikon, ma non solo Nikon) che lo popolano sono molto performanti e propongono interessantissime caratteristiche tecnologiche. Molti di coloro che hanno usato una Nikon 1 - anche professionisti - dichiara di non poterne più fare a meno”. La strategia di Nital punta dunque sul concetto di sistema fotografico completo, dai corpi macchina agli obiettivi, fino agli accessori per le più disparate esigenze fotografiche, così come sull’evoluta tecnologia adottata dai corpi macchina che comprende il sensore CMOS formato CX, le elevate prestazioni in condizione di scarsa illuminazione ed elevata sensibilità ISO, il processore di segnale Nikon Expeed, l’elevata velocità di raffica, il sistema autofocus ibrido, la funzione video Full HD e la tecnologia Best Moment Capture. Due sistemi che si rivolgono, grazie alla completa gamma di prodotto, ad un vasto pubblico di appassionati ai quali vengono proposti attraverso il tradizionale canale photo di negozi specializzati ma anche attraverso quello della consumer electronics: “sia i fotografi esperti che quelli ‘nuovi’ potranno apprezzare la bontà dei due sistemi Nikon (reflex e mirrorless) simili in quanto entrambi ad ottiche intercambiabili e ad elevate prestazioni ma differenti per dimensioni e peso. Ogni fotografo ha la ‘sua’ attrezzatura e grazie a Nikon può valutare quale sistema fotografico sia il più adatto alle sue esigenze, sia artistiche che logistiche, certo che avrà sempre e comunque il top in termini di tecnologia e di prestazio-


numerosissimi premi collezionati”. La forte convinzione nelle qualità dei prodotti è alla base della strategia adottata da Polyphoto per consolidare ed espandere la propria quota di mercato, unita ad un “rapporto di partnership solido e concreto con tutti gli operatori che si traduce in proposte commerciali vantaggiose. Esperienza e competenza maturate in ambito fotografico, unita all’attività di training continuativa, sono elementi chiave per una competitività sana, ai quali si aggiungono la capacità di adattarsi rapidamente sia ai mutamenti del contesto che all’evoluzione del profilo degli utenti e la presenza sul territorio con eventi e workshop, luogo ideale per un utile interscambio di idee e proposte con chi pratica e ama la fotografia”. Olympus è attivamente presente in tutti i canali di vendita, come è indispensabile oggi, e dedica a ciascuno una specifica politica commerciale tagliata su misura per la tipologia di cliente. In particolare, Polyphoto, distributore nazionale, riserva grande attenzione al trade fotografico, canale per il quale ha istituito la rete degli Olympus Premium Dealer ai quali riserva proposte esclusive. “La strategia di Olympus”, ha aggiunto Carla Novi, “prevede l’offerta di prodotti specifici per ciascun segmento di utenza potenziale. Nella gamma Olympus sono presenti quindi non solo le fotocamere ad ottica intercambiabile dedicate ai professionisti - come l’ammi-

Claudia Riboli, Sony

raglia OM-D E-M1 - e agli amatori evoluti, ma anche fotocamere progettate per chi ha spirito artistico e predilige le funzioni creative o per chi ama viaggiare, per gli sportivi che hanno bisogno di fotocamere a prova di tutto, per chi è sempre connesso e vuole interagire facilmente con i social network o persino per le famiglie che in vacanza vogliono lasciare la macchina fotografica nelle mani dei bambini senza paura che la danneggino, anche quando sono in acqua, in spiaggia o al parco giochi con gli amici. Il dipartimento di ricerca e sviluppo segue quindi direttive molto rigorose per dare a tutti il prodotto ideale e questo fa di Olympus un protagonista affidabile, sempre all’altezza delle aspettative”.

Panasonic Inizio d’anno positivo per Panasonic, infatti i primi mesi dell’anno fiscale “confermano questo trend positivo: per il mese di giugno prevediamo vendite per circa il 200% anno su anno, con un prezzo medio in crescita”, ha commentato Claudia Alongi, Product Manager FTV and DSC, Consumer Products Group di Panasonic Italia, segnalando anche una sempre maggiore crescita del peso degli ordini online, che generano oggi grandi volumi. Pur essendo un brand riconosciuto in ambito fotografico, la strategia di Panasonic punta ad accontentare non solo i fotografi, attraverso prodotti di elevate prestazioni affiancati da un corredo di obiettivi di qualità, ma anche gli appassionati di ripresa video grazie ad una completa gamma di prodotti 4K con prestazioni professionali. “La GH4, nonostante sia sul mercato da circa

1 anno, si conferma essere punto di riferimento nel segmento: 4K, qualità d’immagine, ottime ottiche e compattezza rendono unica la nostra offerta”. La strategia di Panasonic è dunque quella di differenziarsi dalla concorrenza prettamente fotografica offrendo una ampia gamma di prodotti capaci di portare la registrazione di video 4K alle masse, offrendo però anche soluzioni di alto livello adatte a impieghi professionali. L’offerta di prodotti 4K verrà rinforzata a partire dal lancio della nuova G7 a luglio, inoltre nei prossimi mesi è prevista una campagna stampa e web a supporto del sistema. “Visto il trend, non possiamo che presidiare i canali online”, ha commentato Claudia Alongi, “ma di contro vogliamo rafforzare la nostra presenza nei canali specializzati con prodotti dedicati, promozioni mirate e allestimenti personalizzati”, d’altra parte è proprio a chi desidera ottenere immagini di altissima qualità in un sistema dalle dimensioni compatte che si rivolge Panasonic, in particolare “agli sportivi, ai viaggiatori o comunque tutti coloro che hanno una passione che meriti di essere resa unica!” ha aggiunto Claudia Alongi, “inoltre, tutti coloro i quali erano appassionati di camera oscura riscopriranno con le nostre Lumix G la meraviglia del vero bianco e nero”.

Pentax “Anche se l’economia sta effettivamente lanciando i primi segnali di ripresa”, ha affermato Marco Cappati, Marketing & Communication Manager di Fowa, distributore dei prodotti fotografici Pentax per il

mercato italiano, “il digital imaging ha subito negli anni scorsi una forte contrazione alla quale abbiamo risposto con continui e rinnovati investimenti e aggiungendo nuovi prodotti, siamo quindi più che fiduciosi sia sulla ripresa del mercato che sul ruolo strategico che Fowa giocherà negli anni a venire, ruolo che ha sempre avuto sin da quell’ormai lontano 1958 in cui la famiglia Winkler iniziò a occuparsi di distribuzione fotografica”. Pentax, recentemente acquisita da Ricoh, di fatto è presente sul mercato con due differenti brand che si coprono a vicenda per un’offerta 360 gradi. “La produzione”, ci spiega Marco Cappati, “è declinata su diversi comparti: le compatte rugged, ideali per un pubblico giovane e condizioni di ripresa estreme, le fotocamere DSRL, in grado di resistere alle intemperie e dotate di sensori innovativi, e le fotocamere medio formato come la Pentax 645Z, con sensore digitale medio formato ma pesi e dimensioni non molto differenti da quelli di una DSRL Full Frame”. Fowa è da oltre sessant’anni uno dei principali distributori di prodotti fotografici in Italia, “abbiamo un know how ben sperimentato” ha continuato Marco Cappati, “a partire dalla logistica, nella nostra nuovissima sede, fino all’assistenza gestita internamente al laboratorio L.T.R., grazie al quale siamo in grado di riparare i prodotti di tutti i brand da noi rappresentati, un plus che pochi possono vantare”. Questi sono fattori fondamentali nella scelta di un sistema fotografico, ai quali si aggiunge “la nostra garanzia, estesa a 4 anni su moltissimi prodotti e che, attraverso i nostri dealer, riconosciamo anche ai professionisti ai quali di norma spetta un solo anno!”. Fowa ha sempre privilegiato la rete di punti vendita al dettaglio e questo è un impegno anche per il futuro, infatti l’azienda sta supportando i commercianti con operazioni di respiro nazionale come il recente Fowa Photo Tour. “Nel digital imaging”, continua Marco Cappati, “riteniamo fondamentale che il nostro cliente finale possa provare i nostri prodotti prima di arrivare all’acquisto. Ciò è possibile solo attraverso punti vendita che possano


focus fotografia

cato. Con il lancio di NX1 e NX500, Samsung vuole allargare il proprio target d’azione rivolgendosi non solo ai fotografi amatoriali più evoluti, ma anche a quelli che fanno della fotografia una professione e desiderano avere un secondo corpo macchina compatto ma allo stesso tempo di qualità da utilizzare nel proprio lavoro”.

Sony “Il segmento delle fotocamere a obiettivi intercambiabili è indubbia-

realmente spiegare e far provare i prodotti, e al nostro presidio tramite i tour e le giornate dedicate all’interno dei punti vendita”. Oggi non si parla più di Fowa, ma di Fowa 2.0, il 2015 ha infatti visto forti investimenti e un ampliamento del numero di brand distribuiti, oltre al nuovo concetto di Print House che si articola su differenti sistemi di stampa fino al quasi fantascientifico Like Me, “la riproduzione tridimensionale del cliente finale in una ‘statua’ alta fino a 25 centimetri, con una risoluzione 3D dei dettagli assolutamente fotografica”. “Aldo Winkler, CEO del Gruppo, ha sempre amato la fotografia, la tecnologia e l’innovazione”, conclude Marco Cappati, “e, credetemi sulla parola, il bello deve ancora venire”.

Samsung “In un momento in cui il mercato della fotografia risente particolarmente della crisi economica”, ha affermato Alessio Cazzaniga, Business Unit Manager dell’area Digital Imaging di Samsung Electronics Italia, “iniziano a scorgersi i primi segnali positivi nel segmento delle Compact System Camera, in cui Samsung si pone in maniera innovativa anticipando i trend di mercato. Il sistema Samsung NX è il fiore all’occhiello della divisione Digital Imaging e ci permette di garantire al consumatore la libertà di movimento di una compatta insieme alle caratteristiche che ci si aspetta di trovare in una fotocamera professionale con obiettivo fisso o una DSLR, tutto questo grazie agli obiettivi intercambiabili”. Le caratteristiche alla base di questo successo, secondo Alessio Cazzaniga, sono la superiore qualità

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d’immagine, la registrazione di video in 4K, la facilità di utilizzo, il design ergonomico e la connettività, più facilmente riassumibili con la parola ‘innovazione’. “E’ l’aspetto di fondamentale importanza che ci permette di proporre sempre tecnologie all’avanguardia”, ha continuato Alessio Cazzaniga, “e il sistema Samsung NX ne è la prova. Con le sue caratteristiche ci ha dato fin dall’inizio la possibilità di rivolgerci ai non professionisti, ma anche a fotografi esperti che desiderano provare il digitale su macchine a ottica intercambiabile”. Una gamma che comprende prodotti dedicati agli amatori e ai fotografi più esigenti trova naturale sbocco nei negozi specializzati, canale che realizza il 50% a valore del mercato delle CSC. “Samsung ha inoltre puntato su una distribuzione selettiva, coinvolgendo nel progetto fotografico tutti quei punti vendita che hanno il desiderio di continuare a investire in questo mer-

mente un segmento su cui puntare nel 2015”, ha affermato Claudia Riboli, Digital Imaging Senior Marketing Manager di Sony Italia. “Per

il comparto mirrorless, abbiamo stimato una crescita dell’8% circa che lo rende, al momento, uno dei pochi comparti in crescita nel mercato del digital imaging. Inoltre, va considerato che sono sempre di più i consumatori che si appassionano alla fotografia o che, semplicemente, vogliono sostituire la fotocamera compatta con un prodotto più evoluto e versatile, che offra un maggior livello di ‘personalizzazione’ con l’acquisto di ulteriori ottiche”. L’offerta di Sony è unica nell’attuale panorama fotografico, infatti può contare su di un sistema reflex a specchio fisso denominato SLT e su una gamma di fotocamere mirrorless che comprende anche fotocamere dotate di sensore full frame: “la tecnologia SLT consente di ottenere immagini di qualità alla massima velocità di scatto, ideali per fotografia sportiva o per qualsiasi situazione in cui i soggetti siano in rapido movimento, le mirrorless, invece, puntano molto sulla compattezza e sulla contestuale capacità di concentrare la massima tecnologia in un corpo ‘tascabile’, perfetto per chi viaggia o per chi ama scattare in qualsiasi situazione. In ambito mirrorless, poi, uno dei nostri focus riguarda sicuramente il segmento delle Full Frame, in cui abbiamo una gamma molto ampia (5 modelli): a oggi siamo gli unici a offrire questo formato, molto apprezzato nel comparto professionale”. Una ampia gamma di corpi macchina supportata da un completo sistema di ottiche costituito da 64 obiettivi dei quali 35 adatti alle fotocamere full frame. “Il nostro obiettivo”, ha continuato Claudia Riboli, “è chiaramente aumentare la quota di mercato in ambito digital imaging; per farlo, ci rivolgiamo principalmente a due canali: quello ‘tradizionale’, più focalizzato su prodotti entry e di fascia media, e il canale dei “photo specialist”, nel quale trovano spazio tutte le macchine per consumatori esperti. Proprio su quest’ultimo canale stiamo sviluppando una serie di promozioni, oltre a degli open day organizzati su tutto il territorio nazionale, che consentiranno ai consumatori di toccare con mano le ultime novità e provare la qualità delle nostre macchine”.


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focus cucina

di Daniela Compassi

Cottura

segmento “stellato” del Grande Elettrodomestico Ancora buone le performance del settore GED che vede nel mondo della cucina il suo punto fermo

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alle ultime ricerche di mercato e dai dati Istat arriva una conferma del ritorno, seppur lento, per Italia del segno positivo. Nel primo trimestre del 2015 infatti il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente ed è risultato invariato rispetto al primo trimestre del 2014. L’Italia abbandona quindi il segno negativo; un segnale incoraggiante che dimostra ancora una volta la volontà di ricominciare a sperare insita nel nostro Paese. Ma andiamo a vedere più nel dettaglio come si comportano gli italiani nell’acquisto di beni durevoli come i grandi elettrodomestici. Secondo l’Osservatorio Findomestic, il mercato dei grandi elettrodomestici, in concomitanza con la ripresa del ciclo economico dei consumi di beni durevoli, ha segnato nel 2014 una dinamica positiva sia sui volumi venduti che sul fatturato generato; un trend che vedremo essere confermato anche dai dati relativi ai consumi del primo trime-

stre 2015. Sicuramente hanno giocato un ruolo importante nell’aumento dei consumi nel settore di grandi elettrodomestici in primis le politiche di incentivo fiscale, seguite dalla necessità di sostituzione dell’elettrodomestico vecchio a favore di uno tecnologicamente più avanzato e dalla maggiore convenienza indotta dalla bassa inflazione all’acquisto del nuovo rispetto alla riparazione. La chiusura del 2014 è stata la conferma di un trend positivo che, come già accennato, continua tutt’ora sia sui volumi che sul valore, nonostante quest’ultimo abbia risentito di una dinamica leggermente negativa dei prezzi dopo anni di crescita, a testimonianza dell’ingresso sul mercato di prodotti entry level capaci di coniugare alta performance e costi contenuti. Lo scorso hanno ha contribuito a chiudere positivamente anche il segmento del free standing seguito dal segmento dell’incasso che ha rallentato la ca-

duta, iniziata qualche anno prima, limitando così il suo contributo negativo.

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a chiusura del 2014 è stata

la conferma di un trend positivo che continua tutt’ora sia sui volumi che sul valore, nonostante quest’ultimo abbia risentito di una dinamica leggermente negativa dei prezzi dopo anni di crescita

La parola alle aziende Da Bertazzoni, a Smeg fino a Candy, Panasonic, Samsung, Beko e Bosch, tutti marchi presenti nel canale eldom, passando per Franke, brand che predilige invece il canale built-in, prevale il sentimento comune di un 2015 in ripresa, seppur lenta, rispetto all’anno precedente. “Il mercato del Grande Elettrodomestico ha chiuso il primo trimestre con un trend positivo”. Spiega Alessandro Battagliero, Senior Product Manager Major and Small Domestic Appliances Panasonic. “Buono l’andamento del mercato della cottura che è stato alimentato dai buoni risultati dei piani a induzione e dei forni pirolitici; anche il comparto del lavaggio continua a performare positivamente, guidato dal boom delle asciugatrici e dal buon andamento delle lavastoviglie”. “Se dobbiamo fare un confronto con l’andamento generale dell’economia italiana, il settore del Grande Elettrodomestico sta andando molto bene. Mentre il PIL è purtroppo fermo ormai da tempo, il

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mercato del bianco continua infatti a far registrare trend col segno positivo”, sottolinea invece Federico Mangiacotti, Direttore Generale di Beko Italia. “In questo scenario, inoltre, la nostra azienda continua a guadagnare nuove quote di mercato e, quindi, facendo registrare una crescita superiore a quella del mercato”. Stesso sentimento per Samsung: “È in atto una timida ma costante ripresa che fa ben sperare il mercato del grande elettrodomestico” racconta Davide Detta, Product Marketing Manager. “Nel primo trimestre 2015 siamo cresciti e puntiamo a un’ulteriore crescita a doppia cifra entro la fine dell’anno”. Anche Smeg ribadisce che: “dopo alcuni anni negativi, e l’ultimo periodo piuttosto stazionario, il 2015 è iniziato con segnali di ripresa in particolare per quanto riguarda l’incasso all’interno dell’eldom. Per quanto ci riguarda si sono registrate buone performance anche per alcuni modelli di cucina che hanno visto aumentare il numero di referenze a display”. Dello stesso parere Alberto Crescini, BSH Product Manager Cooking che riscontra segnali di ripresa so-

prattutto nel canale retail dell’eldom dove il mercato della cottura sta registrando, a partire dallo scorso anno, ottime performance di crescita. Nel canale tradizionale dei mobilieri, invece, la ripresa è ancora labile, causa la crisi del comparto che ha causato una flessione forte nel corso degli ultimi anni. “Siamo molto contenti della performance registrata dai nostri prodotti nel primo trimestre sia dal punto di vista del sell-in che della quota di mercato” afferma il manager di Bosch. “Gli indicatori fanno pensare che l’Italia, quest’anno, possa registrare una piccola ripresa della variazione del PIL rispetto al trend molto negativo registrato negli ultimi anni. Il nostro pensiero è che, senza dubbio, alcune opportunità, ad esempio Expo Milano 2015 o le importanti riforme strutturali in atto da parte del Governo, possano contribuire nella ripresa economica del Paese con risonanza positiva almeno per il prossimo biennio. Sempre più consumatori si stanno appassionando al mondo del food e quindi della cucina, portando notevoli benefici all’intero comparto; non ultimo la presenza di Expo 2015 in Italia dall’emblematico tema ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’ ha spostato molto l’attenzione sulla scelta di elettrodomestici sempre più innovativi, tecnologicamente avanzati e di qualità. Un trend quest’ultimo confermato da Samsung, fornitore ufficiale di forni a microonde e di altri prodotti della nuova linea Chef Collection per Coop in Expo: “I nostri consumatori sono sempre più attenti ed

esigenti; riconoscono la qualità e vogliono l’eccellenza” spiega Detta di Samsung. “Molte delle persone che hanno visitato l’Esposizione Universale in questi primi mesi hanno mostrato molto interesse e curiosità verso la nuova linea Chef Collection questo, oltre ad essere per noi un ritorno d’immagine importante, è motivo di grande soddisfazione”. Ed è proprio sulla linea di elettrodomestici Premium Chef Collection, nata dalla collaborazione di Samsung con prestigiosi chef nazionali e internazionali, che punta l’azienda. Una collezione composta da forno, piano cottura, frigorifero e lavastoviglie ispirati agli chef del Gruppo Club des Chefs Samsung che coniugano estetica e alta tecnologia; come la nuova linea di forni a incasso Defense”. Anche Bertazzoni evidenzia maturato interesse da parte dei consumatori a elettrodomestici sempre

più innovativi e di qualità: “Confermo questo trend che sicuramente è premiante per i nostri prodotti che, per le loro caratteristiche estetiche e ingegneristiche, hanno come target principale proprio gli appassionati di cucina” spiega Massimiliano Ceresini, Marketing Manager. “Cucina intesa sia come arte del cucinare, ma anche come ambiente casa: oggi più che mai la cucina è il punto focale dell’abitazione e per questo i consumatori sono sempre più attenti nell’arredare questo ambiente, con l’elettrodomestico che è definitivamente diventato parte integrante e caratterizzante dell’arredamento. Anche Panasonic sostiene che: “nelle case degli italiani la cucina non è più vissuta come un ambiente esclusivamente funzionale, bensì come luogo di aggregazione e condivisione tra familiari o amici. Questo trend porta i consumato-

Alessandro Battagliero, Panasonic

Davide Detta, Samsung

Alberto Crescini, Bosch


focus cucina ri a scegliere prodotti funzionali ed efficienti ma anche validi esteticamente”. Dello stesso avviso Silvia Ferrari, direttore marketing Franke Italy Trading, che afferma: “la maggiore attenzione al mondo del food e la passione contagiosa per il mondo della cucina sono tangibili da ormai qualche anno, anche grazie ai talent show culinari come MasterChef (di cui siamo stati partner fin dall’inizio). Chi ama cucinare ha necessariamente bisogno degli strumenti giusti per farlo bene: ecco perché la crescente attenzione alla qualità e l’esigenza di tecnologie avanzate hanno portato notevoli benefici ad una realtà come la nostra, che si distingue per l’ampia gamma di proposte dalle prestazione altamente professionali. Non a caso uno chef pluristellato come Bruno Barbieri ha deciso di legare il suo nome al nostro, proprio per sigillarne e garantirne l’eccellenza”.

Quali novità per l’anno in corso? “Abbiamo appena rinnovato l’intera offerta con il lancio di una nuova piattaforma tecnologica sulle cucine da 90 cm e con la presentazione di una nuova linea estetica, Prima, che prende spunto da un nostro prodotto di successo degli anni 60 rivisto e reinterpretato secondo i canoni attuali” racconta Massimiliano Ceresini di Bertazzoni. “Per sostenere il lancio abbiamo messo assieme un pacchetto di attività di comunicazione che hanno avuto come primo momento un evento di presentazione della gamma a media, architetti e clienti seguito poi dalla consueta attività di comunicazione sulle riviste trade e che proseguirà con attività di PR e di engagement sui social. Stiamo

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anche pensando a qualche attività sul punto vendita in grado di dare visibilità ai nuovi prodotti”. La cucina è sicuramente al centro delle strategie di Beko, confermato anche dalla stretta collaborazione con il noto chef Alessandro Borghese, testimonial ormai da tempo di tutte le numerose attività di comunicazione intraprese dalla multinazionale turca. Focus di tutte le attività promozionali e di marketing sono difatti due prodotti pensati proprio per la cucina, come il forno con funzione PizzaPro, in grado di cuocere la pizza come in una vera e propria pizzeria, e il frigorifero con la gelatiera integrata, poer preparare a casa il gelato in tutta comodità. All’orizzonte, inoltre, vi sono numerose innovazioni e restyling di prodotto, a iniziare da un nuovo look e nuovi contenuti tecnologici per la gamma del freddo, fino ad arrivare al completo rinnovamento della linea dei forni. Novità nell’aria anche in casa Panasonic, soprattutto nel settore del lavaggio: “Ad Aprile abbiamo introdotto due nuove serie dotate di sensori intelligenti” ci spiega Battagliero. “Per quanto riguarda l’investimento in comunicazione quest’estate saremo on air con una campagna pubblicitaria dedicata ai Piccoli Elettrodomestici della cucina, promossa dalla testimonial Federica Fontana. Il piano media comprende sia periodici e siti web di lifestyle, cucina e wellness, sia social network come Facebook, in grado di offrire una comunicazione efficace e mirata al nostro target di riferimento”. Smeg punta tutto sulle profondità di gamma e sulle linee estetiche. Proprio una nuova linea estetica, per altro già presentata a livello concettuale a Eurocucina 2014, ver-

Massimiliano Ceresini, Bertazzoni

Lorena Landini, Candy Hover Group

rà presentata a breve e verranno rafforzate le gamme già presenti a catalogo con nuove specifiche tecnologiche ed energetiche. L’azienda racconta poi il rapporto con la grande distribuzione e le novità sul piano comunicativo: “Siamo presenti in tutte le principali insegne e sosteniamo con momenti di formazione ad hoc. Il rapporto con la grande distribuzione è buono; è stato da tempo definito un catalogo di prodotti dedicato con cui possiamo anche applicare specifiche strategie commerciali, operazioni in store. A questo associamo anche eventi di showcooking, in particolare con il nostro forno pizza, e attività di formazione agli addetti alle vendite”. “Nel comparto della cottura, il mercato sta registrando crescite importantissime nei piani ad induzione: nell’eldom si registrano crescite sino ad oltre il 50 % a valore e nel mercato dell’arredo vicino al 30% a valore” racconta Crescini di Bosch. “Nel comparto dei prodotti della cottura stiamo lavorando a 360° al fine di ottenere una crescita bilanciata in tutte le famiglie pro-

dotto, nessuna esclusa. Per quanto riguarda forni e piani cottura, sono previste attività di comunicazione sia dal punto di vista ATL che BTL e attività POS per il sostegno del sell-out sul punto vendita” Bosch è molto attenta anche all’immagine sui social e riconosce in questi mezzi uno strumento fondamentale per fidelizzare il rapporto con il consumatore: “Tutti gli appassionati di cucina sono contraddistinti dal desiderio di condividere le proprie opere. In questo senso la commistione fra digital e social media e gli apparecchi per cucinare Bosch nasce spontanea. Per questo abbiamo scelto di utilizzare soprattutto la nostra pagina Facebook (34.000 friends) come mezzo strategico di promozione. Nel corso degli ultimi mesi, oltre ad un’attenta attività di promozione di tutte le funzionalità di forni e piani cottura dal punto di vista della tecnologia, il brand ha utilizzato il mondo social come uno spazio di condivisione sia nei confronti dei propri consumatori sia nei confronti delle attività che sono state attuate sul territorio”. L’attenzio-


ne di Samsung va inevitabilmente al lancio della nuova linea Chef Collection che, dato il posizionamento alto di gamma sarà presente solo nei negozi di arredamento e non nella grande distribuzione. “A sostegno dei rivenditori abbiamo studiato un piano di formazione ad hoc mentre per promuove i prodotti abbiamo creato uno digital show room online dove i consumatori posso vivere un’esperienza virtuale molto impattante e importante in cui posso vedere ‘realmente’ l’elettrodomestico da loro scelto ambientato in una cucina” continua Davide Detta di Samsung. “Con lo chef Davide Oldani abbiamo organizzato show cooking dimostrativi dei prodotti, oltre ad aver attivato promozioni legate all’acquisto della linea di elettrodomestici”. Sempre attenti alla grande distribuzione Samsung racconta di voler implementare nei prossimi mesi la propria presenza anche attraverso la promozione del prodotto di punta, il Forno 3oven, dotato di una doppia ventola che permette di cucinare due cibi contemporaneamente anche a differenti temperature, oltre alla possibilità di risparmiare energia utilizzandone una soltanto. Continua Detta: “Vorremmo entro l’anno incrementare la nostra presenza sul web e in particolare sui social network”. Tutta all’insegna della Ricerca & Sviluppo la proposta di Candy (che quest’anno celebra il suo 70esimo anno di attività) che punta ormai da qualche mese sulla sua linea di prodotti SimplyFi, gestibili da remoto in modalità wireless. “Candy da sempre pioniere in innovazioni utili a facilitare la vita dei suoi consumatori, e sempre attenta alle richieste dei suoi clienti, ha sviluppato prodotti che combinano tecnologia

avanzata e materiali pregiati”, spiega Lorena Landini, Marketing Manager Incasso Italia di Candy Hoover Group. “La gamma simply-Fi, la prima completa di elettrodomestici che sfrutta la tecnologia wifi, per offrire un’interazione costante con l’utente, ha invece permesso di offrire ai consumatori elettrodomestici di qualità elevata, che rispondano e siano in linea con le esigenze contemporanee, di semplice utilizzo, a prezzi accessibili. La tecnologia applicata all’elettrodomestico non è fine a se stessa, bensì è funzionale a creare reali benefici: lo scopo è quello di semplificare la vita e rassicurare il consumatore sullo stato del proprio elettrodomestico. In vista di Eurocucina 2016, abbiamo poi in cantiere svariate novità, che coinvolgeranno sia Hoover che Candy”. Il core business di Franke resta invece sempre il lavello, anche se negli ultimi due anni ha puntato soprattutto su piani cottura e forni (avendo come testimonial lo chef Barbieri), senza però discostarsi mai dalla propria natura: l’azienda si distingue infatti per la capacità di proporre un sistema completo (forno, piano cottura, lavello, miscelatore e cappa), coordinato per design, colore o materiale. A tal proposito Silvia Ferrari illustra le novità prodotto del 2015: “Al momento stiamo lavorando a una serie di nuove proposte che riguardano tutte le categorie di prodotto. A fine anno presenteremo moltissime novità sia dal punto di vista del design che da quello tecnologico. La nostra comunicazione viene veicolata quasi esclusivamente attraverso la carta stampata; recentemente, però, siamo stati on air su Radio MonteCarlo e su Sky con uno spot andato in onda durante il programma MasterChef”.

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focus bellezza

Con l’arrivo dell’estate la cura della persona torna ad avere un interesse centrale nelle scelte dei consumatori. Ecco alcuni consigli di Monica Renna

“Attrezzi del mestiere”

per un corpo perfetto B

elli dalla testa ai piedi. È l’obiettivo che uomini e donne si pongono per arrivare all’estate in splendida forma. Oltre a seguire un’alimentazione più che mai equilibrata, è necessario prendersi cura del proprio corpo, dedicando del tempo all’attività fisica e alla cura estetica del proprio corpo. Per ottenere dei buoni risultati è necessario utilizzare dei prodotti specifici, che agiscono e si focalizzano su determinate zone. Partiamo dalla testa. Le donne spendono molte ore per prendersi cura dei propri capelli e trovare la giusta acconciatura per ogni occasione. Tra gli strumenti più utilizzati troviamo piastre, phon, arricciacapelli, bigodini di ultima generazione, oltre a regola capelli per gli uomini. Tra le aziende più prolifiche in fatto di prodotti per capelli si trova Babyliss, di cui abbiamo selezionato due articoli. Clip n’ Curl, i nuovi bigodini autoriscaldanti che permettono di creare da sole un effetto ondulato nel totale rispetto del capello. Con Clip n’ Curl si può dire stop all’effetto barratura, grazie al sistema Auto Clip, che permette di agganciare i bigodini con una semplice pressione senza dover far uso di mollette. Curl Secret Ionic è lo strumento per creare ricci senza movimento, senza ferro e nel totale rispetto

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del capello. Riccioli, onde e boccoli possono essere realizzati in tempi record. Senza scottarsi le dita, rovinare i capelli o ritrovarli in un groviglio di nodi. Attraverso questo apparecchio la ciocca viene automaticamente aspirata in una camera rotante in ceramica per essere rilasciata dopo pochi secondi. Di testa in testa. Questa volta passiamo all’uomo, che si affida sempre più spesso a regola capelli in grado di aggiustare in poche semplici mosse una capigliatura a vol-

te selvaggia. In questo senso il regolacapelli serie 9000 di Philips permette di eseguire tagli veloci e scorrevoli, oltre ad avere il massimo controllo grazie a una tecnologia intelligente. I regolacapelli Serie 9000 sono infatti dotati di pettini motorizzati che offrono il massimo della precisione: il sistema motorizzato di taglio consente di identificare e impostare facilmente fino a 400 lunghezze, con gradazioni da 0,1 mm, rispondendo con cura alle diverse necessità di stile. Il modello top di gamma vanta il motore ad alte prestazioni ProMotor che offre una potenza e velocità di taglio ancora maggiori, per risultati perfetti anche sui capelli spessi e prestazioni durature nel tempo. Il modello con interfaccia digitale a scorrimento vanta un selettore di precisione che seleziona e definisce in modo preciso la lunghezza desiderata. Rimanendo sempre sulla salute del capello, è anche bene dare uno sguardo all’offerta di Panasonic, tra cui spiccano l’asciugacapelli nanoe, che permette di asciugare i capelli più rapidamente e con un minore rischio di danneggiamenti dovuti al

calore. L’esclusiva tecnologia nanoe, difatti, è stata sviluppata per mantenere i capelli sempre sani e lucenti: grazie ad essa le nanoparticelle idratanti raggiungono il cuoio capelluto per nutrirlo e proteggerlo assicurando un risultato impeccabile. In più, grazie a una potenza fino a 2.000 W e una combinazione di getti d’aria energici e soft è possibile avere un risultato altamente professionale in minor tempo e con maggiore durata nel tempo. Sempre rimanendo in casa Panasonic, e sempre basata sulla tecnologia nanoe, si trova anche la piastra per capelli EH-HS95, dotata, oltre che di piastre rivestite in ceramica, di 5 diversi livelli di stiratura, rispettivamente a 150°, 170°, 180°, 190° e 200° C, in modo da impostare sempre il giusto settaggio per i propri capelli e per la pettinatura che più si desidera. Restando in tema di delicatezza, focalizziamo la nostra attenzione sul viso, la parte del corpo per eccellenza più delicata e soggetta a cure, sia da parte di donne che di uomini. Anche in questo caso Philips è tra le aziende più attente e innovative, proponendo Visapure anti-


impurità, un nuovo alleato di bellezza che aiuta le donne a preparare la pelle del viso, anche quella a tendenza acneica, alle prime esposizioni al sole. VisaPure permette una delicata e profonda pulizia del viso e del décolleté, rivitalizzando la pelle e rendendo il colorito più luminoso in solo un minuto. Dotato della tecnologia “Dual Motion”, associa al movimento oscillante della spazzola, che solleva delicatamente le impurità, un movimento rotatorio che le rimuove, per una pelle pulita in profondità. Punti neri, brufoli e macchie causate da una pelle impura colpiscono il 54% delle donne oltre i 25 anni di età. Questo problema può essere associato a diversi motivi: uno stile di vita stressante, una scorretta alimentazione o una detersione poco attenta dal makeup a fine giornata. In quest’ottica la nuova testina anti-impurità regala la migliore esperienza Philips: dotata di setole lunghe e morbide offre una pulizia giornaliera extra delicata, ma allo stesso tempo si rivela un valido alleato per ridurre la formazione di sebo in eccesso, per contribuire a rimuovere le cellule morte riducendo i pori dilatati. Inoltre, la spazzolina è realizzata in setole di nylon che assorbono poca acqua e ostacolano la proliferazione di batteri, dannosi per la pelle. Un altro prodotto di simile concezione è la Spazzola per la Pulizia del Viso REVEAL FC1000 di Remington, strumento progettato per lavorare con i prodotti di detergenza usuali e migliorarne l’efficacia. Grazie a una testina a doppia azione, rotante e vibrante, la spazzola garantisce un’azione di pulizia profonda e delicata allo stesso tempo. La pulizia manuale, infatti, deterge la pelle solo in superficie, lasciando lo sporco e il trucco intrappolati nei pori; le setole della spazzola, invece, riescono a pulire la pelle in profondità aiutando a migliorarne le condizioni. Un altro trattamento salutare per il viso, indicato per uomini e donne, è la sauna facciale, proposta da Beurer grazia alla Sauna per il Viso agli

Ioni FC 72, che attraverso il calore emesso, garantisce una profonda idratazione della pelle, poiché la pulisce in profondità e ne dilata i pori, favorendo la circolazione sanguigna ed esaltando la naturale bellezza. Gli ioni negativi, invece, rallentano il processo di invecchiamento e rilassano i muscoli facciali. La sauna per il viso agli ioni Beurer ha un getto regolabile che garantisce il massimo comfort nell’utilizzo; e grazie al serbatoio facilmente smontabile, si può lavare comodamente in lavastoviglie. Una volta che abbiamo trattato il viso, è necessario dedicare del tempo alla soluzione di due grandi problemi che assillano soprattutto la popolazione femminile: la cellulite e i peli superflui. Nel primo caso sono consigliati tutti gli accorgimenti possibili, dall’alimentazione all’uso di creme, per poi passare all’utilizzo costante di strumenti come ELM- CELL100-EU – Massaggiatore anti cellulite, realizzato da HoMedics, in collaborazione con Elle Macpherson, che fa parte di una linea che propone diverse soluzioni pensate per la cura e la bellezza del corpo. Perfetto per arrivare toniche all’estate, questo massaggiatore è pensato per trattamenti anti-cellulite su gambe e braccia e, grazie a un’intensità di massaggio variabile, migliora la micro-circolazione e favorisce la nutrizione della pelle. Agendo localmente sull’area interessata con un massaggio ondulatorio, permette di migliorare il drenaggio della cute, di favorire la circolazione sanguigna e di eliminare le cellule morte depositate sulla superficie cutanea. Include 3 accessori massaggianti per un’azione mirata e localizzata attraverso: trattamenti spot, alle gambe e alle braccia. Per quanto riguarda invece l’epilazione sono tanti i prodotti che garantiscono risultati soddisfacenti, a seconda delle esigenze. Sempre da HoMedics arriva Duo Pro, che utilizza per l’epilazione due tecnologie indipendenti: l’IPL e l’AFT. Inoltre, in aggiunta alla tradizionale funzione di epilatore permette uno specifico trattamento di

foto-ringiovanimento della pelle. Grazie alla tecnologia di ultima generazione in fatto di luce pulsata, Duo Pro svolge la funzione Epilazione con una riduzione sensibile

della ricrescita in tempi brevi. Le due tecnologie AFT e IPL permettono di selezionare la tecnologia più adatta in base all’area da trattare e alla tipologia di pelle, assi-

La parola all’esperto Dr Mauro Conti, Responsabile Scientifico HairClinic “I capelli sono sani quando vengono alimentati bene dai follicoli, quindi dall’interno, ma anche quando li trattiamo bene, ovvero dall’esterno. Capelli lucenti, folti e forti sono di certo un mix di caratteristiche tipiche di capelli capaci di dare un senso di salute. Per contro, capelli logori e spenti sono sovente un campanello d’allarme, uno specchio di qualcosa che non va e che è opportuno ascoltare e modificare. L’elenco è certamente lungo ma assolutamente da non sottovalutare - in termini di effetti dannosi a discapito dei capelli - è l’uso invalso di piastre, prodotti inadeguati, tinte troppo aggressive, lavaggi quotidiani che seccano eccessivamente il cuoio capelluto e che andrebbero limitati a 3-4 volte a settimana. Inoltre sarebbe opportuno preferire l’utilizzo del pettine e non della spazzola che invece tende a strapparli e romperli. Incidono, inoltre, sui capelli sbalzi ormonali e tiroidei, anemia, stress e di certo regimi alimentari completamente squilibrati che non garantiscono all’organismo l’apporto di tutte quelle sostanze invece molto importanti come ad esempio vitamine e Omega3. Non esistono soluzioni uguali per tutti e ogni soggetto, del resto, ha sue specifiche caratteristiche ed esigenze da considerare. Al di là di ciò lozioni eutrofiche, shampoo senza parabeni, preparati sebo-regolatori e soluzioni galeniche mirate possono davvero fare molto per ridare tono ai nostri capelli, allo stesso modo in cui mi sento di insistere su un punto: l’alimentazione. Mangiare nelle dovute quantità ma in maniera regolare frutta, verdura e pesce è una pratica che tutti dovremmo sposare nel quotidiano perché partendo dall’interno del nostro organismo, con il giusto apporto di adeguate sostanze, possiamo porre delle basi sane su cui poi ‘lavorare’ dall’esterno con altri tipi di prodotti. In tale direzione, ad esempio, sono da valutare maschere energizzanti e purificanti come quelle a base di argilla verde e olio di Argan. Certo non miracolose ma assolutamente efficaci per ridare morbidezza, volume e lucentezza alle nostre chiome. L’ossigenoterapia è un trattamento che migliora la salute del cuoio capelluto, partendo dalla circolazione e dal rinnovamento cellulare attraverso un duplice processo di nutrizione e idratazione mediante utilizzo di ossigeno puro. E tutto ciò è perfetto per ridare una sferzata di energia ai capelli. Ugualmente efficace in tale direzione ma ideale anche in casi di affezioni come l’alopecia è invece il trattamento bSBS che è attualmente il Protocollo Medico non Chirurgico più all’avanguardia ed efficace che sia disponibile. Si tratta di una procedura non invasiva che prevede l’utilizzo di cellule staminali autogene, attraverso le quali vengono stimolati i fibroblasti”.


focus bellezza

ne Rowenta ha creato una linea di epilatori a rete innovativa, che utilizza una tecnologia antidolore per ridurre i fastidi più comuni dovuti all’epilazione come irritazione, bruciore e arrossamenti, che non saranno più un problema grazie ad Aquaperfect Soft, l’epilatore da usare sotto la doccia, dotato di tecnologia Soft Sensation che riduce il dolore, e a Soft Extreme che grazie al sistema Air Pulse lenisce subito il dolore dello strappo attraverso un soffio d’aria fresca.

curando un risultato mirato e un trattamento professionale e duraturo nel tempo. Dotato di 2 cartucce pre-caricate da 50.000 impulsi ciascuna, Duo Pro è la soluzione ideale per chi vuole assicurarsi trattamenti senza limiti di tempo che non necessitano di cartucce di ricambio, permettendo inoltre l’utilizzo dello stesso dispositivo da parte di due persone, nel massimo rispetto dell’igiene. Da epilatore professionale, Duo Pro si trasforma in un vero alleato di bellezza con un semplice passaggio: basta sostituire la testina con quella dedicata alla funzione Fotoringiovanimento – pre-caricata con 30.000 impulsi - per trattare le zone interessate di viso e collo. Gli impulsi della luce pulsata che incontrano la cute stimolano in maniera non invasiva i fibroblasti, inducendo la produzione di nuove fibre collagene, che migliorano il tono delle pareti vasali, determinando il riempimento delle rughe e riducendo i segni del tempo come le linee di espressione. Sempre restando in tema epilazio-

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Ultimo, ma non per importanza, IPL 10.000+ SalonPro System firmato Beurer è un apparecchio professionale per una depilazione efficace e duratura come dall’estetista. Grazie alla forma ergonomica e alla funzione “flash continuo” risulta veloce e di semplice utilizzo, consentendo in 26 minuti di trattare tutto il corpo. Questo apparecchio è ideale per viso, braccia, gambe, ascelle e inguine. Clinicamente testato, distrugge il follicolo pilifero in profondità senza provocare alcun dolore.

Gli studi dimostrano che già dopo tre/quattro trattamenti è possibile constatare una riduzione dei peli fino al 50%. Del nostro corpo non possiamo dimenticarci poi di mani e piedi, che sempre più frequentemente curiamo con trattamenti casalinghi, grazie a piccoli gioielli tecnologici. Anche con un solo rapido gesto è possibile ottenere unghie perfettamente levigate e lucide, grazie al Lucida Unghie Automatico Bellissima di Imetec, il dispositivo automatico di nuova generazione che consente di levigare e lucidare le unghie per un effetto naturale e impeccabile, senza bisogno di ricorrere a ulteriori prodotti come basi e smalti trasparenti. E finalmente arriviamo ai piedi, la parte del corpo che sollecitiamo di più e maltrattiamo ogni tanto a causa di calzature tutt’altro che comode! In questo caso non ci resta che concederci pochi minuti di relax, grazie al pediluvio lussuoso multifunzione Beurer, dotato di tre livelli di funzionamento, massaggio vibrante, idromassaggio e regolazione della temperatura dell’acqua su cinque livelli.

La parola all’esperto Dr Antonio Di Benedetto Medico Chirurgo Estetico, Responsabile DBMedicalCenter “Una pelle sana é una condizione relativamente facile da conseguire: sicuramente intervengono vari fattori tra cui quelli costituzionali, incluso lo stile di vita che si ha. I paramenti per definire una pelle sana sono molto semplici: lucentezza, compattezza, idratazione e assenza di lesioni cutanee. Prima di tutto è importante avere uno stile di vita regolare a cui associare una dieta, ovvero un regime alimentare ben calibrato. Fondamentale bere molta acqua, non fumare, non esporsi al sole nelle ore più calde o comunque senza adeguata protezione: si tratta di consigli in apparenza banali ma di sicuro sempre efficaci. Per quanto riguarda, invece, l’uso di creme non credo nei miracoli e a mio avviso la miglior crema é quella che idrata di più. Negli ultimi anni é aumentato il fenomeno, o se si preferisce, la moda di apparire tutto l’anno abbronzati. Questo comporta un’eccessiva esposizione a lampade solari e all’uso di prodotti abbronzanti: tutte pratiche che andrebbero evitate o quanto meno ridotte in quanto determinano uno squilibrio fisiologico della pelle, oltre ad essere causa di disidratazione e, in generale, di un peggioramento qualitativo del tessuto cutaneo. Le ultime tendenze in campo medico-estetico concordano sul fatto che si ricorre sempre meno alla chirurgia preferendo approcci meno invasivi. L’evoluzione della medicina estetica degli ultimi anni ha portato sotto in riflettori molte tecniche e prodotti che hanno in alcuni casi addirittura soppiantato l’intervento chirurgico. A mio parere una vera rivoluzione sono stati i fili di sospensione, ovvero dei fili di ancoraggio fatti di materiale riassorbibile, che impiantati in regime ambulatoriale in meno di 30 minuti danno un ottimo effetto tensore a correzione soprattutto di quelle aree del viso che vanno in contro a cedimento. Inoltre, esistono tecniche già collaudate da anni e assolutamente sicure come i filler di acido ialuronico o il trattamento con tossina botulinica dagli ottimi risultati. Ci tengo comunque a precisare che é sempre consigliabile utilizzare prodotti riassorbibili, ovvero che abbiano una durata ben precisa e comunque sempre autorizzati dal sistema sanitario”.


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aziende

Forte di tre importanti marchi, rivolti sia al canale eldom che al canale del mobile, la multinazionale conquista l’Italia con prodotti dai contenuti tecnologici e di design degni del Belpaese

Beko

di Roberto Bonin

la forza dell’innovazione Q

ualità e innovazione prima di tutto. Sono questi i due maggiori asset su cui poggia da sempre l’identità del Gruppo Arçelik, multinazionale presente nel nostro Paese con tre diversi marchi che ben presidiano i settori dell’eldom, del canale del mobile e della consumer electronics.

“L’innovazione ha sempre fatto parte del nostro DNA”, spiega Federico Mangiacotti, Direttore Generale di Beko Italy. “Da anni siamo protagonisti nel lancio di prodotti innovativi ed esclusivi, alcuni dei quali studiati appositamente per gli utenti italiani. Il nostro mercato è difatti molto

importante e l’azienda è attenta nel proporci prodotti in linea con le nostre esigenze e molto più facili da far capire ai consumatori”. Come sottolinea lo stesso Mangiacotti, infatti, Beko sta attualmente puntando su due prodotti caratterizzati da uno spiccato “italian style”, ossia sul frigorifero do-

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tato di gelatiera integrata per fare il gelato artigianale buono e genuino a casa e sul forno con funzione PizzaPro in grado di cuocere la pizza a 310° C come in pizzeria. “La nostra strategia commerciale è comunque ben chiara”, continua poi Mangiacotti. “Il nostro brand principale è Beko, marchio generalista di elettrodomestici rivolto a un po’ tutte le fasce d’utenza e presente sia come freestanding nel retail specializzato sia come incasso nel settore del mobile. Blomberg è invece il nostro marchio più ‘tattico’, dedicato come incasso al canale eldom, mentre Grundig è una marca totalmente dedicata al canale dei mobilieri, soprattutto ai punti vendita di medio-alto profilo: il progetto “Grundig – la casa dell’innovazione” abbraccia i grandi elettrodomestici da incasso, quelli da libera installazione, i piccoli elettrodomestici e un paniere di prodotti selezionati TV e audio, che naturalmente vengono veicolati principalmente attraverso il tradizionale canale retail”.

Prodotto e comunicazione Insieme alla continua introduzione di novità di prodotto, Beko Italy ha da tempo iniziato un’importante e articolata attività di comunicazione rivolta per lo più ad aumentare la brand-awareness e ad avvicinare i consumatori italiani ai suoi marchi e alle sue gamme. “Il trade italiano l’abbiamo ormai convinto da tempo”, tiene infatti a sottolineare Mangiacotti. “Adesso abbiamo a che fare con lo scoglio più grande che è il consumatore”. Proprio in quest’ottica rientrano le attività di comunicazione fatte col supporto dello chef Alessandro Borghese, con cui l’azienda ha iniziato una lunga collaborazione fin dall’ottobre dello scorso anno, e comprendendo al suo interno campagne televisive, attività di trade marketing (con circa

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450 punti vendita brandizzati) e progetti a livello digital e social, soprattutto su Facebook e YouTube che, come precisa Michela Lucchesini, Marketing Manager di Beko Italy, abbracceranno l’intero 2015 con una declinazione molto ampia tra cui la partecipazione al nuovo programma Alessandro Borghese Kitchen Sound (200 video ricette su Sky Uno, Yahoo.it e RDS.it) supportato dal format Beko Music Show che mette insieme sapori e note musicali jazz. Parallelamente, inoltre, continuano le attività dell’azienda sul fronte dello sport che, a livello italiano si concretizzano con la sponsorizzazione della Lega Basket di Serie A, e a livello internazionale con quella dei neocampioni d’Europa del F.C. Barcelona. “Stiamo rilanciando la gamma del freddo con una nuova linea totalmente rivisitata soprattutto dal punto di vista del design, in linea con il nostro nuovo concept ‘Superia’”, continua poi Mangiacotti in tema di novità di prodotto. “Si tratta di una gamma corredata della migliore tecnologia presente attualmente sul mercato, soprattutto in termini di conservazione dei cibi che può portare a risultati davvero eccellenti, come ad esempio il mantenimento della verdura fresca fino a un massimo di 30 giorni. Anche in questo caso, poi, cerchiamo di introdurre componenti tipicamente italiane, come ad esempio delle nuove colorazioni sabbia che ben si sposano con i gusti dei nostri consumatori”. “Dopo l’estate lanceremo inoltre la nuova linea di forni e andremo a sostituire completamente la gamma, lavorando in particolar modo sulle caratteristiche estetiche”, conclude poi Mangiacotti.

Il “rilancio” di Grundig Grundig è sicuramente uno di quei marchi che non ha bisogno

Federico Mangiacotti, Direttore Generale di Beko Italy

Michela Lucchesini, Marketing Manager di Beko Italy

di presentazioni, reduce – com’è – da 70 anni di vita, caratterizzati da continue innovazioni, successi e primati. Dal 2007 lo storico marchio tedesco è entrato a far parte di Arçelik Group ed è stato rilanciato nel nostro Paese il 9 febbraio scorso con la presentazione di un progetto completamente nuovo, dedicato ai partners del settore del mobile: “Grundig – la casa dell’innovazione”. Grandi e piccoli elettrodomestici, con focus sull’ambiente cucina, insieme a TV e audio per comporre un nuovo portafoglio prodotti contrassegnato dall’indimenticabile slogan “For a good reason”. “Grundig è un asset molto importante per la nostra azienda”, sottolinea Federico Mangiacotti. “Vogliamo infatti rilanciare la marca soprattutto nel comparto TV, settore in cui la casa madre ha fatto grandi investimenti dando vita a prodotti con un rapporto qualità/prezzo davvero interessante. A questo poi si aggiunge una gamma di dispositivi audio veramente estesa e completa, dal design davvero d’impatto e una nuova gamma di piccoli elettrodomestici che introdurremo nei prossimi mesi”.

La videointervista

Chi è Beko Beko è il marchio internazionale di elettrodomestici – presente in oltre 160 Paesi – di Arçelik Group, Gruppo internazionale fondato nel 1955, e che attualmente conta quasi 22mila dipendenti in tutto il mondo e 14 impianti di produzione in Turchia, Romania, Russia, Cina e Sud Africa. Arçelik Group appartiene al più grande conglomerato attivo in Turchia, la Koç Holding, con attività nei settori energetico, automobilistico, dei beni di consumo durevoli e della finanza. In Europa, Arçelik Group è la terza società nel suo settore, grazie a importanti marchi come Arçelik, Beko, Grundig, Blomberg, Elektrabregenz, Arctic, Flavel, Defy e Altus.

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aziende di Roberto Bonin

Sitecom

Tecnologia e sem

Qualità dei prodotti e comunicazione verso trade e consumatore finale sono i due maggiori asset della società olandese

“M

ake it easy”, rendere più facile. È proprio nel suo motto che va ricercata la caratteristica più distintiva di Sitecom, multinazionale olandese attiva nel mondo del networking e della connettività, presente in Italia da ormai 15 anni. Se è difatti vero che il business dell’azienda è da sempre focalizzato sulla produzione e commercializzazione di prodotti altamente tecnologici e all’avanguardia, è comunque altrettanto vero che la facilità d’utilizzo e le necessità del consumatore finale rappresentano due asset assolutamente portanti della sua strategia. “Rendere semplice la tecnologia richiede un lungo processo”, spiega a tal proposito Paolo Ciavardini, Country Manager di Sitecom Italy. “Innanzitutto, occorre focalizzarsi sulla spiegazione del prodotto stesso, cercando di far comprendere le

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effettive esigenze e la reale utilità del prodotto da acquistare. Una volta acquistato il prodotto, bisogna poi farne conoscere le corrette modalità di installazione, rendendolo fruibile nel più breve tempo possibile”. Un aspetto, quello della semplicità, a cui i reparti di Ricerca e Sviluppo di Sitecom hanno dedicato molto del loro lavoro, unitamente alla qualità e durata nel tempo dei prodotti, testimoniati dalla garanzia di ben 10 anni. Basandosi anche sui feedback e consigli provenienti dagli utenti stessi, difatti, gli ingegneri della sede di Rotterdam hanno così saputo dotare tutti i prodotti della

modalità di auto installazione, oltre che mettere a punto applicazioni mirate per poterli utilizzare fin da subito. Non solo. Hanno anche saputo saltare il passaggio obbligato del Pc, dando anche la possibilità di configurare il prodotto direttamente da smartphone e tablet, come nel caso delle WiFi Home Cam.

Comunicazione a 360° “Altro aspetto fondamentale è la comunicazione”, continua Ciavardini. “La nostra comunicazione è veramente a 360° sia verso il consumatore finale che verso il rivenditore. Oltre a un packaging in grado di comunicare le caratteristiche e le funzionalità del prodotto, abbiamo dato vita a un sito web e a profili social completi di tutte le informazioni necessarie e in grado di instaurare un dialogo continuo con i nostri utenti. Oltre a un’intensa attività di formazione agli addetti alla vendita (sia

in aula che online), all’interno degli store cerchiamo di portare tutte le informazioni necessarie sui prodotti, personalizzando gli scaffali e cercando di rendere i lineari i più semplici possibili al fine di spiegare e guidare il cliente sia sulle nostra offerta sia sulle tecnologie attualmente in uso”. Un altro aspetto che ha da sempre caratterizzato la storia di Sitecom è la continua innovazione dei prodotti, sia dal punto di vista tecnologico che di design. “Stiamo molto attenti all’innovazione dei prodotti. A breve lanceremo sul mercato una nuova linea di soluzioni


WLM-7600, provvisto di quattro porte Gigabit dalla velocità massima via cavo di 1.000 Mbps e in grado di dar vita a una rete wireless ultraveloce con velocità WiFi combinata fino a 1.600 Mbps, e, soprattutto, con le nuove Wi-Fi Home Cam che, oltre a un design davvero d’impatto e un utilizzo estremamente user-friendly, permettono di controllare la casa o l’ufficio, sia di giorno che di notte (indoor e outdoor), in modalità HD 720p e con un tempo di latenza praticamente nullo. Unitamente alla possibilità di salvare le registrazioni su scheda microSD o sul proprio profilo di Google Drive e di ricevere notifiche via Sms o email in caso di movimenti e attività. “Anche questi prodotti sono già stati presentati e verranno inseriti nei punti vendita direttamente su

emplicità dotate della tecnologia AC e dello standard VDSL2, anticipata appunto dal nostro prodotto top di gamma e pronto per la fibra, WLM-7600, già presente sugli scaffali. Anche in questo caso, oltre che sulle performance, abbiamo lavorato anche molto sull’estetica e sul packaging”, conferma infatti Ciavardini, che continua: ”Stiamo immettendo sul mercato anche altri nuovi prodotti non solo del settore networking: nel mondo degli extender e delle powerline stiamo ad esempio lanciando nuovi device con tecnologia AC. Per quanto riguarda i settori della domotica e della smart home, invece, abbiamo già in gamma dispositivi per il controllo dell’elettricità e delle nostre wi-fi cam che abbiamo da poco lanciato”. L’azienda olandese ha difatti recentemente ampliato il suo portafoglio prodotti con il nuovo Modem Router VDSL2/ADSL AC1600,

moderni display corredati da informazioni, guide all’acquisto e all’installazione e da pratici QR Code attraverso i quali poter visionare onsite le caratteristiche del prodotto”, precisa Ciavardini.

Non solo networking e connettività Sitecom è attiva non solo nei settori del networking e della connettività, ma anche in altri settori, estremamente attuali, come l’accessoristica, il personal audio e il mobile. “Dall’ottobre del 2013 abbiamo creato un nuovo brand, Fresh’n Rebel, dedicato a una nuova categoria di prodotti e a un nuovo target di consumatori”, spiega Paolo Ciavardini. “Si tratta infatti di un marchio dedicato a prodotti ‘più divertenti e più fashion’ legati al mondo mobile”. Dell’offerta Fresh’n Rebel fanno infatti parte diffusori e spe-

aker Bluetooth, powerbank, cavi, selfie-stick e, prossimamente, cuffie audio, tutti caratterizzati da un design estremamente “giovane” e di forte impatto scenico, con colori pastello particolarmente trendy e alla moda. “È una linea di prodotti che sta dando degli ottimi risultati”, conferma Ciavardini. “Pur lavorando con pochi clienti, in pochissimo tempo abbiamo guadagnato la terza posizione in Italia e per alcuni mesi siamo stati anche leader del

Paolo Ciavardini, Country Manager di Sitecom Italy

mercato retail a volume”. Anche in questo caso, ciò che più colpisce della nuova gamma è sia la presentazione sul punto vendita che il packaging particolarmente curato e “comunicante”. Di notevole spessore anche le performance, soprattutto per i prodotti audio delle due gamme Rockbox e Noonday (prossimamente con capacità multiroom), in grado di regalare un suono chiaro e potente dei vari contenuti memorizzati su smartphone e tablet.


aziende

Dalla collaborazione tra l’azienda tedesca e Dimo Euronics una best practice sul versante cross-selling e servizio all’utente finale

Gsoftware DATA al

servizio di retail e consumatore U

n bell’esempio di stretta collaborazione tra aziende e trade. Una partnership finalizzata non solo al sell out dei prodotti, ma soprattutto a fornire un servizio a valore aggiunto al consumatore, con conseguente vantaggio sia del vendor che del retailer. I protagonisti di quest’esperienza sono la filiale italiana di G DATA,

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azienda tedesca attiva nel campo della sicurezza informatica, e il socio Euronics Dimo, attivo con 25 punti vendita nel Nord-Ovest del nostro Paese, con la collaborazione di Tie Team, giovane società di consulenza e assistenza informatica di Brescia. “Abbiamo cercato di sfruttare la leva del cross-selling, cercando di

utilizzare al meglio le competenze degli addetti alla vendita”, sottolinea Luca Amorosino, Consumer Sales Manager di G DATA Italia. “Per mezzo di appositi corsi di formazione e un percorso didattico che porta a una vera e propria certificazione finale, abbiamo infatti trasformato i capirepartisti in autentici esperti, capaci di guidare i clienti finali nell’acquisto più giusto per le loro esigenze”. Più nello specifico, lo staff di Tie Team, certificato “Security Specialist” dalla stessa G DATA, si è adoperato per formare a sua volta i commessi degli store di Dimo Euronics: in pratica, il consumatore si reca presso il punto vendita e, insieme all’acquisto di un nuovo Pc, gli viene proposto anche l’acquisto di un software antivirus a cui legare poi un servizio per la durata di un anno solare (per mezzo dell’acquisto della “Tie Team Card”), attraverso cui ottenere in ogni momento – previo appuntamento all’interno dello stesso negozio in cui si è effettuato l’acquisto o di un altro store Dimo Euronics di propria fiducia – il servizio di primo avvio e di eventuali operazioni di ripristino


segne, con i quali instaurare un rapporto di vera e propria partnership”.

L’IT dal profilo “green”

del sistema operativo o di rimozione dei malware. Un approccio che, oltre ad assicurare a Dimo la fidelizzazione della sua clientela, può davvero fare la differenza tra un cliente spaesato e un utente certo di trovare nel personale del retailer un partner competente per i propri acquisti informatici. Un concetto sottolineato anche da Marco Vipiana, Consigliere di Amministrazione di Dimo Euronics, che proprio in relazione a questo progetto aveva recentemente commentato: “Il claim di Euronics Italia è ‘Il Cliente è nel suo regno’. Per noi di Dimo Spa questo vuol dire accompagnare in cliente nel processo di acquisto attraverso la migliore esperienza possibile che non deve limitarsi alla proposta di un prodotto ma deve concretizzarsi nella proposta di una soluzione completa a un bisogno del cliente con la ricerca di un pacchetto prodotto/servizio che possa soddisfare al meglio le esigenze esplicite e pure implicite del cliente. In questo contesto l’inserimento di software di qualità come G DATA all’interno della proposta di un pacchetto servizi informatici gioca un ruolo estremamente importante”. “I risultati di questo progetto sono davvero eccezionali, sia sotto il profilo dei ricavi che della sod-

disfazione dei consumatori. Tanto è vero che con questo tipo di approccio è possibile attrarre sui punti vendita specializzati anche clienti prettamente business, come piccole imprese e studi professionali che possono trovare negli store dei consulenti in grado di risolvere le varie problematiche legate al mondo informatico”, continua Amorosino. “Il nostro obiettivo è quindi quello di poterlo estendere anche ad altri rivenditori e in-

In un settore di mercato altamente competitivo come quello degli antivirus, si tende a dimenticare che, oltre a preoccuparsi di tutelare i dati e le transazioni degli utenti contro le sfaccettate minacce informatiche, è importante considerare anche altri risvolti della medaglia della costante evoluzione tecnologica, come ad esempio il lato prettamente ecologico ed ecosostenibile dell’intero settore. E proprio nell’ottica dell’approccio commerciale “green”, sposato da G DATA fin dalla sua fondazione, che la società tedesca collabora attivamente con aziende che si occupano della raccolta, riparazione e commercializzazione di prodotti tecnologici usati: un mercato che nel nostro Paese vale tra i 9 e i 10 milioni di euro all’anno. Di questo approccio fa parte l’accordo di collaborazione con Simpatico Network, società specializzata nella commercializzazione online di prodotti ricondizionati e la cui mission è offrire prodotti di qualità e prestazioni pari ai nuovi, in grado di soddisfare il cliente con un evidente risparmio sul regolare prezzo di mercato, favorendo così il riciclo di qualsiasi tipo di device. G DATA sostiene proprio questo tipo di operatori con condizioni studiate ad hoc, soluzioni di cui ad oggi beneficiano già circa il 20%25% delle piccole e medie imprese e circa il 20% delle grandi aziende (fonte: Simpaticotech.it).

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I risultati di questo progetto sono

davvero eccezionali, sia sotto il profilo dei ricavi che della soddisfazione dei consumatori» Luca Amorosino, Consumer Sales Manager di G DATA Italia

Chi è G Data G DATA Software AG è stata fondata nel 1985 a Bochum (Germania), più di 28 anni fa sviluppò il primo programma contro la diffusione dei virus informatici. Oggi, l’azienda è uno dei principali fornitori al mondo di soluzioni per la sicurezza IT e le sue soluzioni di sicurezza sono disponibili in oltre 90 Paesi. Il portafoglio prodotti G DATA comprende soluzioni di sicurezza sia per privati, sia per le aziende, dalle PMI alle grandi imprese. Dal 2005 la fondazione Stiftung Warentest si occupa

di testare i prodotti di sicurezza informatica. In tutti e sette i test, condotti dal 2005 al 2014, G DATA ha sempre ottenuto il miglior punteggio per il rilevamento virus. Nei test comparativi di AV-TEST, G Data ottiene regolarmente i migliori risultati in termini di individuazione di malware. Anche a livello internazionale InternetSecurity di G DATA è stato eletto miglior pacchetto di sicurezza per Internet da riviste specialistiche indipendenti in diversi Paesi, tra cui Australia, Austria, Belgio, Francia, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Stati Uniti.


aziende

A Siracusa l’annuale convention dell’azienda americana, dal gusto un po’ Expo…

Whirlpool e Indesit Company: l’unione parte dalla Sicilia

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nche quest’anno Whirlpool sceglie la Sicilia per la sua consueta Convention annuale, la “terra di ripartenze” – così com’era stata battezzata dal management dell’azienda di elettrodomestici tre anni orsono – che, mai come quest’anno, segna una svolta decisiva nella storia ultracentenaria della multinazionale americana. Forte dell’acquisizione di Indesit Company, difatti, quella che si prospetta davanti alla nuova compagine è davvero una “ripartenza”, o meglio ancora una vera e propria accelerata, da iniziare proprio nella splendida città di Siracusa, al grido di “Two is better than one” (Due è meglio di uno, ndr). “Il nostro sarà un compito difficile, ma ce la metteremo davvero tutta”, ha voluto sottolineare l’Amministratore Delegato, Vice Presidente e General Manager per l’Italia Lorenzo Paolini. “Andremo avanti insieme e tutti i marchi, le società e le realtà del Gruppo avranno il loro giusto spazio, specialmente qui in Italia dove l’unione delle due realtà è stata vissuta con maggior attenzione e coinvolgimento”. Molto interessante e, soprattutto, di estrema attualità (considerata anche la contemporaneità di Expo 2015), i risultati della ricerca europea “Frigorifero, specchio degli stili di vita”, che ha fatto da cornice alla presentazione delle novità Whirlpool Supreme NoFrost e Indesit eXtra, le nuove gamme di frigoriferi combinati dell’azienda, che coniugano il meglio della tecnologia e un design all’avanguardia per offrire un’esperienza di conservazione innovativa e garantire la freschezza dei cibi ancora più a lungo. Con questo studio Whirlpool ha esplorato le cucine e i frigoriferi di 8 Paesi europei per meglio

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l’Amministratore Delegato, Vice Presidente e General Manager per l’Italia Lorenzo Paolini

comprendere stili e abitudini delle persone nei confronti del cibo, del suo acquisto e della sua conservazione: ne è emerso un interessante spaccato di 5 diversi stili di vita che hanno raccontato di come in Italia, Francia, UK, Belgio, Paesi Bassi, Polonia, Russia e Svezia il frigorifero rappresenta l’elettrodomestico chiave per una persona su tre. Il 56% degli intervistati ha ritenuto che il frigorifero, per ciò che contiene e per come viene connotato esteriormente, riflette pienamente il proprio stile di vita. Italiani e francesi si rivelano quasi

maniacali nell’organizzazione dello spazio nel frigo, sia per la funzionalità che per un piacere visivo; britannici, russi e polacchi, invece, amano personalizzare esteriormente l’elettrodomestico con foto e magneti, contrariamente ai belgi, olandesi e svedesi che invece preferiscono uno stile minimalista e molto lineare. Dalla ricerca Whirlpool è emerso che in Italia lo stile di vita molto rilevante, a maggior indice di penetrazione, è quello guidato dalla condivisione - Sharing Life. Un nuovo paradigma socioeconomico che

non riguarda solo prodotti o servizi ma coinvolge tutti gli aspetti della quotidianità delle persone, primo tra tutti il cibo. Per il 79% degli italiani il cibo favorisce la socializzazione e la sua condivisione aiuta a instaurare nuove relazioni, nuove connessioni sia in famiglia e con gli amici ma anche con gli sconosciuti con interessi e valori comuni. E il cibo è anche spesso oggetto di comunicazione: il 58% degli italiani dichiara infatti che la socialità legata al cibo è ormai oggetto di interessanti conversazioni, perché l’alimentazione non è solo nutrizione ma è soprattutto piacere, desiderio, entusiasmo e convivialità. Il frigorifero dunque è la moderna dispensa della casa degli italiani, la casa che rappresenta il luogo privilegiato per mangiare e socializzare per ben l’83% degli italiani.


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technology

La tecnologia a luce pulsata porta in casa l’epilazione permanente. Ma occorre fare attenzione

Depilarsi in un lampo

di Marco Passarello

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ra le recenti innovazioni di grande successo nel campo del personal care, una delle più importanti è la tecnologia a luce pulsata per la depilazione. L’apprezzamento del pubblico nei confronti di questo tipo di prodotto è stato inizialmente tale da generare forti guadagni in controtendenza con l’andamento depressivo del mercato, anche se questo effetto è stato poi vanificato dalla guerra dei prezzi provocata dall’arrivo sugli scaffali di prodotti più economici, e dalle prestazioni non sempre in linea con ciò che ci si può aspettare da questa tecnologia. Nondimeno, gli epilatori a luce pulsata sono ormai entrati a pieno titolo nel novero dei principali strumenti di cura della persona.

Come funziona Il principio dell’epilazione a luce pulsata è semplicissimo: una lampada molto potente (solitamente una lampada allo xeno) emette brevi lampi di luce molto intensa nelle vicinanze della pelle. Poiché i peli, e in particolare il bulbo pilifero, sono più scuri della pelle stessa, questi assorbono una quantità di energia maggiore rispetto alla pelle stessa, e pertanto vengono bruciati ed eliminati senza che la pelle venga danneggiata. Risulta evidente che l’efficacia della tecnologia risulta superiore per le pel-

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li chiare rispetto alle pelli scure (e anche l’abbronzatura ne diminuisce l’efficacia: l’epilazione va praticata prima di andare al mare, non dopo); e per i peli bruni e spessi rispetto ai peli biondi e sottili. Può contribuire all’effetto depilatorio anche l’effetto di ablazione della luce sui capillari superficiali, che toglie al follicolo pilifero la fonte di sostentamento. Gli epilatori a luce pulsata di Imetec sfruttano anche un ulteriore effetto, detto di vibrazione acustica: a detta del produttore, la frequenza dei lampi di luce è studiata in modo tale da causare nel bulbo pilifero una vibrazione che lo indebolisce ulteriormente, aumentando l’efficacia del trattamento. Per evitare che la luce causi danni alla pelle, la lampada deve essere protetta da filtri che schermino i raggi ultravioletti. I dispositivi più sofisticati sono dotati di ulteriori filtri che permettono di regolare le frequenze della luce emessa, in modo tale da ottenere il risultato più efficace a seconda della pigmentazione della persona, e in particolare del cosiddetto fototipo. I dermatologi, infatti, classificano la pelle umana in sei diversi fototipi (indicati da numeri romani) a seconda della quantità di melanina presente. Il trattamento non va mai usato con la pelle del fototipo


VI, cioè nera. Poiché la pelle del viso è particolarmente sensibile, richiede l’uso di epialtori appositamente certificati, più delicati rispetto a quelli normali.

Che effetto fa L’epilazione a luce pulsata ha effetto solo sui follicoli attivi della pelle. In ogni momento esistono follicoli inattivi che vengono attivati successivamente. Risulta quindi necessario ripetere l’applicazione del trattamento più volte. Solitamente si definisce il trattamento di “epilazione permanente”, dato che i peli così eliminati non ricrescono più. Negli USA il trattamento viene definito, con maggiore precisione, di “riduzione pilifera permanente”, dato che comunque non ha effetto sulla totalità dei peli presenti. L’applicazione della luce pulsata non è piacevolissima, e lascia la pelle leggermente irritata come dopo un’intensa esposizione al sole. In casi rari, o di non corretta applicazione, può portare anche alla formazione di vesciche. Nei centri estetici solitamente il trattamento viene applicato facendo indossare alla persona occhiali protettivi, per evitare che i lampi di luce possano affaticare o danneggiare gli occhi.

Origine e usi alternativi La tecnologia di epilazione a luce pulsata (spesso indicata con la sigla IPL, cioè Intense Pulsed Light, luce pulsata intensa) costituisce un’evoluzione dell’epilazione laser, in cui la luce monocromatica e coerente dle laser è stata sostituita con quella ad ampio spettro di una lampada. Il trattamento nasce per scopi medici, allo scopo di curare malattie vascolari come l’acne rosacea. Gli usi cosmetici della luce pulsata non si esauriscono con l’epilazione. Lo stesso meccanismo che elimina i peli può essere usato anche per la cura dell’acne e per l’eliminazione di lentiggini e difetti della pelle e dei segni dovuti all’età (in quest’ultimo caso si parla di foto ringiovanimento).

Come scegliere Attualmente esiste sul mercato un gran numero di modelli di epilatori a luce pulsata, con prezzi e presta-

Philips Lumea Comfort è adatto sia per il corpo che per il viso e garantisce 100.000 lampi; HoMedics Duo Pro affianca alla luce pulsata una seconda tecnologia, l’Advanced Fluorescence, per un risultato particolarmente efficace

zioni molto variabili. Occorre perciò fare attenzione prima di effettuare l’acquisto. Il primo dato da prendere in considerazione è la potenza della lampada, espressa in Joule. A parità di altre condizioni, maggiore è la potenza e maggiore è l’efficacia (e quindi più brevi potranno essere le applicazioni). Va però tenuto conto anche dell’area su cui la luce viene applicata: un’area più grande permetterà di procedere più rapidamente, ma richiederà una potenza totale maggiore.

Imetec Bellissima Zero utilizza la tecnologia a vibrazione acustica per incrementare l’efficacia del trattamento

Un fattore anche più importante è quello dello spettro di lunghezze d’onda della luce. Intorno ai 600 nanometri la luce ha effetto solo sullo strato più superficiale della pelle, mentre per andare più a fondo (con maggiore efficacia di epilazione) deve arrivare a 1200 nanometri. Alcuni dispositivi permettono di usare lampade diverse a seconda che si voglia praticare l’epilazione o il foto ringiovanimento. Un altro elemento da tenere presente è la necessità di sostituire la

lampada. Normalmente le lampade vengono fornite con cartucce che garantiscono un numero prefissato di lampi, dopodiché vanno cambiate, perciò oltre al prezzo del dispositivo è bene conoscere anche il prezzo e la durata dei ricambi. Ovviamente è assolutamente necessario rivolgersi solo a prodotti clinicamente testati. I dispositivi migliori si distinguono anche per il numero di sensori, che permettono di calibrare la porenza del lampo in modo tale che non diventi mai dannosa per la pelle.

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l principio dell’epilazione

a luce pulsata è semplicissimo: una lampada molto potente (solitamente una lampada allo xeno) emette brevi lampi di luce molto intensa nelle vicinanze della pelle


in-store

A Castellaneta l’annuale convention dell’insegna della Stella

di Roberto Bonin

Anno nuovo, vita nuova per

Expert Italy N

L’intervento di Roberto Omati

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e cambiano di cose in un anno. Chi ha difatti seguito la convention di Expert Italy dello scorso anno a Pugnochiuso (Foggia) ed è poi intervenuto quest’anno a quella di Castellaneta (Taranto) avrà sicuramente pensato questo. Clima decisamente più disteso, numeri e dati di mercato assolutamente più corposi e incoraggianti e, soprattutto, la ricomparsa della parola “leadership”. La promessa con cui i soci dell’insegna della Stella si erano lasciati lo scorso anno era: “La vita non è guardarsi indietro, ma rimboccarsi le maniche e andare avanti”, una frase emblematica del grande campione d’atletica ucraino Sergej Bubka, uno che di sfide se ne intende e che ne ha affrontate e vinte davvero tante. Ebbene, a un anno di distanza si può assolutamente dire che la promessa è stata più che mantenuta e, anzi, forse addirittura “superata”, per lo meno nei suoi effetti e risultati. In particolar modo stando ai ri-

sultati presentati proprio nel corso della convention, in cui si sono delineate le nuove prospettive di una compagine distributiva forte di un fatturato di circa 1,8 miliardi di euro annui, di una forza vendita di circa 2.900 addetti e di ben 300 punti vendita diffusi su tutto il territorio nazionale. Il tutto per una quota di mercato del 15,4% che, nei primi mesi del 2015 è cresciuta al 15,7%. “Siamo di fronte a una situazione del tutto differente rispetto a quella dello scorso anno: nel giro di così poco tempo, siamo infatti riusciti a ribaltare totalmente la situazione e riconquistare una posizione di importante leadership”. È con queste parole che ha aperto la convention il Direttore Generale Roberto Omati, ricordando anche l’indimenticabile figura di Carlo Alberto Lasagna e le attività di Padre Giovanni Querzani in Congo, di cui proprio Expert Italy si è resa ormai da anni protagonista. “Nel corso di quest’anno ci siamo rafforzati, non solo con

l’entrata nella nostra compagine di nuovi soci, ma sfruttando al massimo quelle che sono da sempre le nostre caratteristiche e qualità”. “Ci siamo concentrati in questi mesi soprattutto nel rafforzamento del ruolo della centrale, sia per quanto riguarda l’aggregazione tra i soci sia per quanto riguarda la partnership con l’industria, e nell’ampliare e valorizzare ancor di più la nostra insegna”, ha poi continuato Omati, sottolineando come “Coraggio”, “Coesione”, “Visione” e “Grande equilibrio” siano stati i valori su cui si è basato il lavoro dell’intero Gruppo; lavoro che ha portato non solo a un “nuovo corso” dell’insegna ma a una crescita che, stando ai più recenti valori di mercato, risulta essere la più elevata del settore eldom retail (+15% dal 2007 al 2014, elaborazione su dati GfK, CERMES Università Bocconi, ndr). “Molto è già stato fatto nel corso di quest’anno”, ha esordito invece il Presidente Tommaso Leso. “Ma


molto c’è ancora da fare. Adesso è il momento di rafforzarci e consolidarci, lavorando su tre principali direttive: la nostra Rappresentatività, la Condivisione di tutti gli obiettivi strategici e la maggiore Integrazione tra i soci. Altro aspetto non meno importante, inoltre, è la stretta partnership con l’industria che deve essere sempre di più rafforzata, nell’ottica di incentivo al sell-out dei prodotti e dell’ampliamento dei servizi al consumatore”. Un doveroso tributo di benvenuto è stato ovviamente riservato ai nuovi soci provenienti dal Consorzio Elite, entrati da ormai cinque mesi nella compagine della Stella; società, “eccellenti ed efficienti, con i conti in regola e guidate da persone di spessore” – come più volte sottolineato durante la convention – che con le loro quote di mercato e il presidio capillare dei propri territori di riferimento, hanno dato sicuramente uno slancio determinante alla ripresa di Expert Italy. Una ripresa che, non dimentichiamolo, ha coinvolto – nel vero senso della parola – tutti i componenti della grande famiglia Expert, pronti ognuno a “metterci (letteralmente) la faccia”. Facce che hanno tappezzato e animato lo splendido auditorium, teatro della convention. Estremamente interessanti, inol-

tre, i dati presentati dal nuovo Direttore Commerciale Fabio Cecchi, che hanno confermato il buon andamento del Gruppo, cresciuto nei primi mesi dell’anno del +8,6% rispetto al trend del +5,9% riportato da GfK e del +6,5% riportato da AIRES (rif. Maggio 2015, ndr).

Cavalcare i cambiamenti I dati più che confortanti illustrati nel corso della convention, sono stati ulteriormente confermati dall’interessante esposizione del prof. Daniele Fornari dell’Università Cattolica di Piacenza, un habitué della manifestazione che, come sempre, ha saputo anche illustrare i cambiamenti del mercato, individuando i margini di miglioramento, nonché le possibili opportunità da cogliere. Proprio nell’ottica di

Fabio Cecchi

Barbara Donelli

adeguamento ai più recenti cambiamenti di mercato tra i progetti di Expert Italy, vi è il lancio della nuova piattaforma ecommerce, entro la fine del Q3: si tratta di un progetto che mirerà soprattutto a trasportare la filosofia di Expert dal mondo reale a quello virtuale, nonché a celebrare le partnership più importanti, fungendo però da stimolo a visitare i punti vendita fisici. Come concept si baserà su un punto vendita Expert di medie dimensioni, con tutta la sua offerta e mix di prodotti e servizi. E sarà ovviamente un progetto strettamente legato alle attività di loyalty e di comunicazione social dell’insegna. Oltre che a prevedere la presenza di un’apposita applicazione mobile, al fine di agevolare le richieste di informazioni e gli acquisti da smartphone e tablet. Proprio sul progetto di loyalty si è soffermata la presentazione della Marketing Manager Barbara Donelli, che ha anche sottolineato gli ottimi risultati ottenuti dall’ini-

ziativa linkExpert, l’app dedicata al mondo degli Esperti Expert, utile per entrare in contatto con l’insegna, accedere a contenuti speciali e partecipare a iniziative ed eventi. Grazie infatti a questa applicazione gli operatori della Stella hanno avuto la possibilità di partecipare a questionari, concorsi e sondaggi per raccogliere informazioni strutturate, usufruire di presentazioni, corsi e video tutorial sulle ultime novità di mercato, le nuove tecnologie e le promozioni, trovare informazioni utili e approfondite su tutte le attività del Gruppo, nonché registrarsi per partecipare ad assemblee ed eventi aziendali. Veramente simpatici e divertenti, infine, gli spot pubblicitari che hanno visto nell’insolito ruolo di attori protagonisti i manager delle aziende intervenute: Bosch, Candy, Electrolux, Findomestic, Groupe Seb, HP, Huawei, iRobot, Indesit, Intel, LG Electronics, Microsoft, Miele, Panasonic, Philips, Samsung, Sony, TP Vision, Trust e Whirlpool.


aziende

Haier

L’azienda cinese annuncia nuove e interessanti novità di prodotto, in linea con la sua natura fortemente tecnologica e innovatrice di Raffaele Gomiero

crescita globale e in tutti i settori

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aier è stata una delle prime aziende cinesi ad arrivare in Europa e in Italia e, a distanza di anni, grazie anche all’entrata nel mercato mobile, la sua gamma di prodotti è davvero ampia e articolata, al pari di brand più blasonati e noti al grande pubblico.

Per conoscere più da vicino come si sta evolvendo l’azienda e quali sono i suoi punti di forza, abbiamo incontrato Yannick Fierling, CEO di Haier Europe, che ha soli quattro mesi dalla sua nomina ha tracciato una rapida overview dell’azienda, anticipando quali saranno i pro-

dotti che verranno lanciati durante la prossima edizione dell’IFA di Berlino. ”Al momento siamo presenti in 165 Paesi nel mondo, con 143.330 distributori e circa 70.000 impiegati. Ovviamente il Paese in cui siamo più presenti è la Cina, in cui abbiamo il quartier generale a Qindao. Delle 45 fabbriche che abbiamo in sparse per il mondo 17 sono in Cina, mentre le altre sono divise tra Asia (12), Africa (9), America (4) ed Europa (3).

L’azienda sta crescendo costantemente, abbiamo chiuso il 2014 con 32.6 miliardi di dollari di fatturato a livello globale, circa il 58% in più dal 2010 giusto per fare un esempio. L’ Italia rappresenta circa il 10% del nostro fatturato, dopo c’è la Russia con il 25% e poi c’è la Francia con il 45%, ma anche Germania e Spagna stanno crescendo molto anno dopo anno per cui ci aspettiamo buoni numeri nei prossimi anni”. Siete da poco entrati nel mondo mobile e di recente avete annunciato nuovi modelli di

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smartphone e tablet. Ad oggi qual è la situazione della divisione mobile? “Al momento possiamo dire che ci troviamo nel mezzo rispetto agli altri brand. L’ottima qualità costruttiva dei nostri device ci garantisce una buona fetta di pubblico, inoltre il range di prezzo 99299 euro che abbiamo scelto, ci ha fatto essere molto competitivi nel rapporto qualità/prezzo. In cosa vi differenziate rispetto ai vostri competitor? “Tanto per cominciare noi crediamo molto nel rapporto diretto con il cliente finale, infatti abbiamo dei Community Manager che ogni giorno hanno rapporti diretti con gli utenti e dalle loro opinioni cerchiamo di capire quali sono le loro necessità e sviluppiamo i nostri prodotti sulla base di esse. Fino ad oggi abbiamo raccolto circa 700.000 opinioni e ci sono servite moltissimo per sviluppare i prodotti che lanceremo nei prossimi mesi. Inoltre negli ultimi mesi, Haier ha costruito in Cina delle fabbriche intelligenti basate su Internet, dove la produzione di massa dei prodotti personalizzati ha sostituito la produzione su larga scala tradizionale, queste nuove fabbriche intelligenti consentono agli utenti di personalizzare i propri elettrodomestici durante il loro ordine, comunicando le loro scelte direttamente al produttore, attraverso diy.haier.com. La nuova modalità di dialogo automatico tra la fabbrica e i consumatori rappresenta la parte più innovativa di questa strategia: i consumatori possono partecipare alla fase di creazione, controllo della qualità, produzione e logistica. Queste fabbriche sono principalmente per il mercato cinese. Nel prossimo futuro, gli utenti di tutto il mondo potranno ordinare le loro lavatrici su misura direttamente dalla struttura con base a Foshan, diventando quest’ultima la fabbrica in rete più avanzata nel settore Bianco. Questo è un tema a cui noi teniamo moltissimo per cui nei prossimi anni incrementeremo sicuramente il nostro rapporto con l’utente finale”. Investite molto in Ricerca e Sviluppo?

“Moltissimo. Noi investiamo circa il 4% in ricerca e sviluppo, abbiamo 8.200 ingegneri dedicati che fanno praticamente solo quello, questo ci permette di essere i pionieri in alcuni aspetti della rivoluzione tecnologica. Per esempio saremo i primi al mondo a equipaggiare i nostri frigoriferi di un motore senza motore. Mi spiego meglio. Come ben sapete il motore di un frigorifero rappresenta la parte più importante e delicata, però i motori odierni sono anche molto rumorosi e consumano molta corrente. Il motore sviluppato dai nostri ingegneri funziona a acqua e Co2 quindi oltre a consumare meno non fanno il minimo rumore. Naturalmente tutto questo ha un costo, i modelli che potranno montare questo tipo di motore costeranno circo il 20% in più del prezzo normale, considerando questo fattore per il momento non sarà possibile montare il nuovo motore sui modelli di fascia bassa ma solo sui top di gamma”. Quali sono i vostri prodotti più venduti e cosa lancerete nei prossimi mesi? “Sicuramente tutta la gamma congelatori e lavatrici all’interno del Bianco rappresenta le nostre vendite più forti, ma anche tutta la gamma mobile e tv è in costante crescita. In occasione dell’IFA di Berlino annunceremo la nostra nuova lavatrice Dual Drum che grazie al doppio cestello sarà la prima al mondo a permettere non solo due lavaggi contemporaneamente, ma anche di lavare allo stesso tempo bianchi e colorati oppure bianchi e delicati, inoltre sarà completamente gestita da smartphone e tablet tramite app. costerà poco più di 1.000 euro e arriverà a fine anno. Sempre all’IFA lanceremo il nuovo frigo T-Door, la cui caratteristica principale è quella di avere uno comparto inferiore posizionato di fianco al freezer che grazie alla temperatura variabile può essere usato sia come freezer sia come frigo di supporto. Arriveranno entrambi per la fine del 2015. Poi ci butteremo nel mercato smartwatch con dei modelli per bambini dotati di GPS e pulsante di emergenza in mo-

do che in genitori tramite Google Maps sappiano sempre dove siano i loro figli. I prezzi partiranno da 99 euro e saranno disponibili da settembre 2015. Lanceremo anche il V5, un nuovo smartphone top di gamma con fotocamera a 13 Mpixel, display a 5,5” e un angolo di visuale a 178° che proporremo al prezzo di 379 euro”.

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Avete in previsione particolari iniziative di comunicazione? “Sicuramente. In Francia abbiamo sponsorizzato Master Chef, in Italia stiamo lavorando a vari progetti ma ancora nulla di definitivo”.

hanno rapporti diretti con

Noi crediamo molto nel rapporto diretto

con il cliente finale, infatti abbiamo dei Community Manager che ogni giorno

gli utenti» Yannick Fierling, CEO di Haier Europe


Comunicazione della Commissione Europea

in-store

«Opportunità per migliorare l’efficienza delle risorse»

Arch. Olivia Carone Pres. Ass. Casaclima Network Milano e docente IED contributor@eimag.it

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ome da queste pagine abbiamo più volte scritto e sollecitato, ci troviamo nel bel mezzo di un sistema industriale che si deve e si sta riconvertendo verso livelli di rispetto e compatibilità ambientale più sostenibili e per questo sopportabili dal sistema ambientale e naturale dal quale traggono il necessario sostentamento. Ne troviamo traccia nella Comunicazione della Commissione Europea al parlamento Europeo, al Consiglio al Comitato Economico e sociale europeo e al comitato delle regioni con: “opportunità per migliorare l’efficienza delle risorse nell’edilizia” del 2014. Nel documento si valuta come nell’Unione per l’edilizia commerciale, residenziale e pubblica, sia essa nuova o ristrutturata, si utilizza circa la metà dei materiali estratti e del consumo energetico e circa un terzo del consumo idrico producendo circa un terzo di tutti i rifiuti in circolazione. Un’enormità. Senza contare le pressioni ambientali cui è sottoposto l’ambiente per l’estrazione, uso, trasporto e dismissione di tutte le componenti. Pertanto il mondo della progettazione-costruzionegestione edilizia dovrebbe poter utilizzare riferimenti certi e chiari per ridurre costantemente l’impatto del ciclo di vita degli edifici nella Ue. Le indicazioni che il documento intende fornire riguardano le modalità con cui ridurre

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l’uso delle risorse negli edifici attraverso migliori tecniche progettuali, migliore pianificazione di cantiere, utilizzo di materiali più efficienti e destinati o provenienti dal riciclaggio. Quest’ultima voce sta assumendo sempre più importanza per la necessità di ridurre il consumo di materiali vergini e di ridurre materiale da destinare alla discarica, senza sottovalutare la necessità di dover rappresentare un’alternativa interessante ed efficiente in termini di costi alla discarica. Per quanto riguarda l’utilizzo di energia sappiamo esistere numerose normative al riguardo, ma per l’energia “grigia” utilizzata nella fabbricazione dei prodotti da costruzione e nel processo stesso di costruzione, si sta facendo ancora troppo poco, anche se essa svolge un ruolo rilevante nell’impatto ambientale globale di un edificio. Eppure secondo il rapporto, gli edifici progettati e costruiti per ridurre il loro im-

patto ambientale in ogni fase del ciclo di vita presentano vantaggi economici diretti come costi operativi e di manutenzione inferiori, un deprezzamento più lento e un maggiore valore in attività con impatti sociali positivi come una migliore salute e una produttività più alta che invece dovrebbero essere visti dal punto di vista dei benefici di lungo termine. A sottolineare il trend in corso, seppure agli inizi, si cita una ricerca di QUALITEL secondo cui in Francia i costi aggiuntivi della costruzione sostenibile per l’edilizia residenziale rispetto alla costruzione standard sono passati dal 10% del 2003 a meno dell’1% oggi, e la stessa tendenza è stata osservata nel Regno Unito. E’ interessante osservare come alcuni Stati membri stiano già elaborando strategie connesse all’informazione sul ciclo di vita che si potrebbe, una volta riorganizzato e normato, considerare una vera opportunità di sviluppo anche at-

traverso la condivisione di aspetti della ricerca e delle prassi, tanto è vero che la Commissione “ha proposto di migliorare il riconoscimento reciproco dei metodi di valutazione ambientale per creare ulteriori opportunità commerciali per le piccole e medie imprese (PMI) del settore edile.” L’Europa dunque si muove, la tecnica si muove, le professioni e i costruttori si muovono, la cultura invece in Italia avanza troppo lentamente. Tuttavia sarà bene tener presente che la Commissione “proporrà approcci volti al riconoscimento reciproco o all’armonizzazione dei diversi metodi di valutazione esistenti, anche al fine di renderli più funzionali e accessibili dal punto di vista economico per le imprese di costruzioni, le compagnie di assicurazione e gli investitori”, e in base a ciò potremmo trovarci inaspettatamente in un “mercato unico” della costruzione ecoefficiente, dove sarebbe opportuno arrivare ben preparati.


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