Elettroradio Informazioni Novembre/Dicembre 2014

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elettroradio informazioni elettroradio informazioni

PERIODICO TRADE LEADER NEI SETTORI ELETTRONICA DI CONSUMO ED ELETTRODOMESTICI * ANNO 54 *

Un pieno di musica per case e uffici con gli speaker Sonos

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Le novità in arrivo dalle più importanti fiere mondiali dell’hitech

Tv, microonde e macchina per caffè: le idee regalo partono da qui

Un Natale all’insegna di eldom e consumer electronics

Ecommerce italiano: un fenomeno da monitorare

01/12/14 14.53


C’erano una volta i lavori domestici. Ora c’è iRobot Roomba . ®

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Al tuo bimbo ed al suo amico a quattro zampe piace condividere ogni momento della giornata, anche appisolarsi teneramente sotto il letto. E tu, non devi preoccuparti, perché a fare di casa tua un luogo immacolato ci pensa il robot aspirapolvere iRobot® Roomba® Serie 800. Un alleato domestico con sorprendenti armi segrete. Tecnologie all’avanguardia che permettono di calcolare e adeguare il percorso in funzione degli spazi e degli ostacoli presenti, di rilevare lo sporco più ostinato e concentrarsi su di esso e di eseguire una perfetta pulizia anche lungo i muri. Inoltre, il sistema pulente ad alte prestazioni Aeroforce™ caratterizzato da innovative spazzole prive di setole e da un potente sistema di aspirazione ad elevata efficienza, garantisce una pulizia dei pavimenti estremamente efficace. Sempre. Magia? No, tecnologia per prestazioni da favola.

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editoriale

“A

Tempo di cambiamenti

ncora tu? Ma non dovevamo vederci più?” recitava una famosa canzone del grande Lucio Battisti. Ed è proprio quello che ci è venuto spontaneo esclamare dando un primo rapido sguardo al tono delle offerte promozionali degli ultimi tempi. Sì perché a sentire le belle intenzioni espresse sia da industria che distribuzione nel periodo che ha preceduto le scorse ferie estive, c’era invece da aspettarsi un autunno dai toni sicuramente meno marcati e urlati. E invece, come se nulla fosse successo, rieccoci di nuovo qui con la sfida all’ultimo Sottocosto o, come è di moda adesso, all’ultimo Tasso Zero. Ovvio che nessuno si aspettava una considerevole diminuzione dei famigerati volantini, ne tantomeno la scomparsa definitiva di iniziative clamorose o di campagne dai contenuti “forti” e particolarmente invitanti, ma per lo meno un’attenuazione del battage promozionale era auspicabile. Di certo l’arrivo prepotente della nuova insegna Unieuro ha stravolto un po’ i piani di molti retailer, alcuni dei quali si sono ritrovati di colpo a “inseguire” piuttosto che a “essere inseguiti”, oltre che fare i conti con un periodo non particolarmente felice per le famiglie italiane, in cui – come se non bastasse la crisi e la disoccupazione - le scadenze fiscali di fine anno lasciano ben poco spazio allo shopping. Natale però è sempre Natale e – parafrasando una famosa pubblicità di qualche anno fa – “quando arriva, arriva”. E i rischi, come si sa, sono davvero tanti e, sempre gli stessi che ripetiamo da anni, tanto che è forse quasi inutile ribadirli ancora una volta. Ma tant’è. Le aziende, strette nella morsa della riduzione dei consumi e delle ristrutturazioni interne mirate al contenimento dei costi, non ce la fanno davvero più a sostenere

le spese pazze d’un tempo e il trade deve ormai fare i conti (nel vero senso della parola) con tutto ciò che di avventato – o poco furbo - è stato fatto nei tempi passati. In più, il rischio di svilire ulteriormente i contenuti tecnologici messi in campo dall’industria dell’eldom e della consumer electronics è davvero elevato. E stavolta, non solo sarebbe un danno, ma anche una vera e propria sciocchezza: “errare humanum est perseverare autem diabolicum”, dice una famosa locuzione latina che, forse forse, è arrivato il momento di tenere bene in considerazione. Sul fronte della tecnologia, difatti, siamo di fronte a un ennesimo cambio epocale che, se ben cavalcato, potrebbe davvero elevare – e non poco – il valore di tutta la filiera. Pensiamo solo alla domotica e agli elettrodomestici connessi, alle nuove tecnologie audiovisive, all’Internet of the Things e alla wereable technology; nuove piattaforme che, proprio per la loro natura particolarmente innovativa e user friendly, non chiedono altro che di essere trasmesse al consumatore finale, al di là del loro prezzo. Adeguarsi alle nuove tecnologie, alle nuove abitudini e ai nuovi stili di vita del consumatore e imparare da essi il nuovo “mestiere” di rivenditore: è questo il passo da compiere, cogliendo i cambiamenti socio-culturali e di mercato come delle opportunità da cavalcare e non come delle minacce da cui ravvedersi, e, soprattutto, cercando di viverli e non di subirli. È arrivato ormai il momento di osare e avere coraggio e non più nascondersi dietro all’italico “si è sempre fatto così!”. Nel frattempo, buone feste a tutti e godiamoci ciò che di meglio abbiamo da sempre noi italiani: il calore della famiglia.

La Redazione


Ei-Elettroradio Informazioni Periodico Trade per industrie e distribuzione • Audio • Video • Elettrodomestici • Informatica • Telecomunicazioni

anno LIII nov./dic. 2014 edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. fax: 02 48.70.36.14 e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 - direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: adm studio - cologno monzese stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.

in questo numero: 6 10 12 14

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA

Appunti di vista Intervista a Roberto Liscia

News Aziende, Trade

18

Eventi L’elettronica di consumo va in scena a Hong Kong

40 46 48

42

Milan Games Week da record!

50

Social L’alta definizione conquista Twitter La TV sbarca su Twitter e diventa social di Roberto Zarriello

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Psicology Insistere con il cliente

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Focus PED Un alieno in cucina

Focus Natale I punti vendita si vestono di Natale

In-store eCommerce: di crescita in crescita di Raffaele Gomiero

60 62

Gamelife: l’entertainment nel DNA

Focus AV Le nuove tecnologie spingono il mercato TV di Federico Cociancich

La sicurezza paga di Mario Adamich

64

Trade Marketing Nuova TV, mi piaci tu di Massimo Bolchi

30

L’expertise di AVM si mette in mostra

di Raffaele Gomiero

di Dott. Paolo Zucconi

28

Sony è sempre Sony

di Monica Renna

di Barbara Bianchi

26

Aziende Food Saver: è meglio sottovuoto

di Marco Passarello

di Raffaele Gomiero

24

Forum PED Espressamente per voi di Marco Passarello

Segnali incoraggianti al Photokina 2014 di Federico Cociancich

22

36

di Roberto Bonin

dal nostro inviato Federico Cociancich

Periodico associato a:

A.N.E.S.

Cover Story Sonos: restate in ascolto

Papino Trony: cambio di insegna, ma non di strategia di Roberto Bonin

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Il progetto ABCD di Arch. Olivia Carone

56

Gaming Videogiochi: tempo di bilanci e previsioni di Raffaele Gomiero


“Sono sempre alla ricerca della bellezza... E delle sfide.” Clark Little

I AM DIFFERENT Questa immagine è stata scattata da Clark Little e raffigura le onde delle Hawaii North Shore.

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Le possibilità di entertainment sonoro e musicale offerte dal sistema Sonos sono davvero infinite, per tutti i gusti e per tutte le esigenze

Restate in

ascolto

I

nondare la propria casa di musiche e melodie provenienti da ogni parte del mondo, potendo scegliere tra i più svariati generi e stili musicali e differenziandoli per ogni stanza o per ogni ambiente. E ancora, dare un tocco di modernità alla propria abitazione mediante le numerose possibilità offerte dalla musica digitale in streaming, unita alla comodità e alla praticità della connettività wireless, ma senza nulla togliere alla purezza e alla profondità del suono che, anzi, grazie alla potenza di diffusori acustici opportunamente strutturati e bilanciati, garantiscono una resa sonora degna del migliore impianto ad alta fedeltà.

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È proprio questa la vera mission di Sonos, noto brand americano specializzato nella produzione di sistemi audio multiroom, distribuito in esclusiva in Italia da Nital SpA. Mission quanto mai confermata dalla scritta che campeggia nella parte superiore del suo sito web italiano che riporta a chiare lettere: “Porta tutta la tua musica in ogni stanza, in modalità wireless”. Sonos è infatti un sistema intelligente di diffusori e componenti audio HiFi wireless, in grado di riunire la propria raccolta di musica digitale in una sola app, che è possibile controllare da qualsiasi dispositivo fisso o mobile, in modo da riprodurre quello che si vuole in perfet-

ta sincronia, in qualsiasi stanza, e senza salti, ritardi o interruzioni. Il risultato è un suono caldo, corposo, sempre cristallino a qualsiasi volume: ciò che meglio si desidera per l’intrattenimento domestico, da soli o in compagnia.

Un sistema versatile e modulare Qualità, versatilità e praticità d’uso. Sono queste le caratteristiche ricercate dai consumatori in un moderno dispositivo hi-tech, di qualsiasi natura e tipologia esso sia. E a maggior ragione se da esso dipende l’entertainment domestico e i preziosi momenti di relax passati tra le mura di casa propria.

Sonos è in grado di garantire tutto questo, grazie all’unione tra un suono HiFi e un’affidabile tecnologia wireless in un sistema intelligente, modulare, facile da installare, controllare ed espandere, che permette di riprodurre un brano diverso in ogni stanza o lo stesso brano ovunque, in perfetto sincronismo. I diffusori wireless dell’azienda americana, infatti, sono appositamente progettati per ogni esigenza e per ogni ambiente della casa. In pieno concept user-friendly, per installare l’intero apparato Sonos è sufficiente premere un unico pulsante, capace di riunire tutto il sistema audio di casa in un’unica


computer o in un’unità NAS (fino a 16 diversi dispositivi). Se si dispone ad esempio di una libreria musicale gestita tramite iTunes, WinAmp, Windows Media Player, Rhapsody o Music Match, il sistema è in grado di importare le playlist esistenti. Sonos funziona poi perfettamente con AUPEO!, Deezer, iHeartRadio, JUKE, Last.fm, MOG, Pandora, Rdio, Rhapsody, SiriusXM Internet Radio, Slacker Radio, Songl, Spotify, Stitcher SmartRadio, TuneIn, Wolfgang’s Vault, WiMP e i download da qualsiasi servizio che offra tracce senza DRM. Vengono supportati quasi tutti i formati, inclusi MP3, iTunes Plus, WMA, AAC, AAC+, Ogg Vorbis, Audible, Apple Lossless, Flac e anche WAV e AIFF non compressi. In più, Sonos Radio basata su TuneIn è in grado di offrire un’ampia selezione delle stazioni radio di tutto il mondo: più di 50mila canali da ogni angolo del pianeta e programmi radio dal vivo e on-demand da tutto il mondo, tutto ovviemente in streaming e in forma del tutto gratuita. E non solo. E poi difatti possibile aggiungere manualmente qualsiasi stazione radio Internet per ascoltare in streaming MP3, AAC o WMA. I modelli PLAY:5, CONNECT e

o grande rete wireless dedicata solo alla gestione e alla riproduzione delle proprie playlist. Il tutto, controllato dall’apposita applicazione mobile “Sonos Controller”, che consente di selezionare e gestire i brani da qualsiasi dispositivo, sia esso smartphone, tablet o computer per ascoltare in streaming brani diversi in ogni stanza, gruppo di stanze o lo stesso brano ovunque. Brani, che è meglio ricordare, possono provenire non solo dal proprio archivio personale, ma anche da altre fonti, come iTunes, podcast, stazioni radio, Spotify, Pandora, ecc. Sonos può infatti accedere a qualsiasi file musicale memorizzato in un

CONNECT:AMP sono inoltre dotati di un ingresso in analogico, al fine di poter collegare una sorgente esterna come un TV o un lettore CD: è sufficiente collegare il dispositivo a un’unità del sistema per riprodurlo all’interno di tutta la piattaforma. La “modularità” è forse la proprietà più interessante dell’intero sistema che è in grado, non solo di adattare i dispositivi alle varie esigenze fisiche e di stile degli spazi da sonorizzare, ma anche di andare a implementare gradualmente l’intero apparato audio, con l’inserimento di volta in volta dei dispositivi realmente necessari per un migliore e più efficace ascolto e per la realizzazione della soluzione ideale per la propria abitazione.

A tutto volume Sonos è composto da più dispositivi in grado di integrarsi tra loro a comporre un sistema del tutto versatile e modulare, capace di venire incontro a tutte le “esigenze d’ascolto” della famiglia, da quelle più orientate all’entertainment, home cinema e gaming, a quelle più votate alla musica vera e propria, di qualunque genere essa sia. Si va dal più compatto PLAY:1 alla PLAYBAR compatibile con il tele-

P

orta tutta la tua musica in ogni

stanza, in modalità wireless


cover story

S

i va dal più compatto

PLAY:1 alla PLAYBAR compatibile con il televisore, passando per i modelli più voluminosi e

visore, passando per i modelli più voluminosi e performanti PLAY:3 e PLAY:5. Il modello PLAY:1 è rappresentato da un diffusore wireless a orientamento verticale, composto da due driver dotati entrambi di amplificatori dedicati e, più nello specifico, da un mid-woofer da 3,5” e un tweeter, affiancati da due amplificatori digitali di classe-D, in grado di offrire un suono ricco, potente, con alti cristallini e bassi profondi e incalzanti. PLAY:3, invece, ha un orientamento orizzontale (anche se può ugualmente essere posizionato in senso verticale) e utilizza 3 amplificatori digitali di classe D, ciascuno connesso a uno dei 3 diffusori (due driver mid-range da 3” e un tweeter) per fornire un audio nitido e cristallino: un bass radiator produce note basse e potenti mentre i due driver midrange e due tweeter assicurano un suono pieno. Il modello PLAY:5, anch’esso con orientamento orizzontale, è un vero proprio sistema all-in-one composto da 5 amplificatori digi-

tali (due tweeter, due driver midrange da 3” e un woofer da 3,5”) ciascuno dotato di 5 diffusori per fornire un audio superiore: un subwoofer fornisce bassi potenti mentre i due driver midrange e i due tweeter assicurano un audio pieno. Si arriva così alla potente Sonos Playbar, in grado di completare tutti gli schermi HD cinematici con un suono HiFi dalla ricca tessitura.

performanti PLAY:3 e PLAY:5

L’unione fa la forza E se si unissero insieme tra loro i singoli diffusori audio in un unico, potente, sistema home theatre 5.1? La risposta è ovvia, quanto mai scontata: il risultato sarebbe naturalmente davvero ottimo e del tutto paragonabile alla resa sonora di una moderna sala cinematografica. L’impianto sarebbe infatti formato dall’unione di una Playbar, un Sub e una coppia di diffusori posteriori, rappresentati da due PLAY:1 o due PLAY:3. Il tutto, corredato da un’installazione davvero semplice e alla portata di tutti, anche dei meno avvezzi alla tecnologia: unica “eccezione” – se proprio di eccezione si vuol parlare – l’aggiunta

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di un Bridge/Boost per espandere e ottimizzare il sistema wireless; prodotto anche questo contenuto nell’offerta Sonos. La Playbar può essere poi posizionata subito al di sotto del Tv o, nel caso, installata a parete, con un conseguente impatto stilistico e di design davvero di tendenza e al passo con le mode e gli stili d’arredamento più richiesti del momento. Le combinazioni sono poi naturalmente del tutto personalizzabili e implementabili, a seconda con le proprie esigenze sonore e di entertainment domestico. Buon ascolto!

Riproduce infatti tutte le sorgenti collegate alla TV HD, come decoder via cavo/SAT, lettori Blu-Ray e console per videogiochi. Oltre che, naturalmente, riprodurre in sincrono con altri diffusori Sonos in modalità wireless. Internamente è composta da nove amplificatori digitali di classe D (sei medi e tre tweeter) perfettamente ottimizzati per i diffusori e l’architettura acustica. Inoltre, grazie all’equalizzazione automatica, il sistema si regola automaticamente su prestazioni elevate e costanti. Al suo interno è difatti presente un accelerometro capace di rilevare l’orientamento e regolare di conseguenza l’equalizzazione, in modo da assicurare il suono migliore ovunque venga posizionata. In più, comprende e parla la maggior parte dei linguaggi dei telecomandi IR e può essere controllata da app gratuite per Android, iPhone o iPad ed è davvero facile da installare, controllare ed espandere: richiede infatti solo due cavi, ossia un cavo di alimentazione e un cavo ottico. La gamma è poi infine completata dal Sub, un sistema, sempre wireless, formato da due diffusori digitali di classe D, posizionati uno di fronte all’altro in modo da annullare reciprocamente le vibrazioni e offrire così un suono profondo, fino alla frequenza di 25 Hz, senza la presenza di alcun fastidioso tremolio del cabinet. Non mancano poi i quattro prodotti Connect, Connect:Amp, Bridge e Boost, utili per ampliare e integrare tra loro il sistema e renderlo perfettamente compatibile con gli impianti stereo già presenti in casa.


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appunti di vista

Intervista al Presidente di Netcomm

Roberto Liscia Q

ual è l’attuale situazione dell’ecommerce italiano? “L’ecommerce italiano cresce ogni anno del 17-18%. E crescono di pari passo quasi tutti i comparti: il turismo, che rappresenta quasi il 50% del settore, e seguono poi altre categorie come il fashion, l’elettronica di consumo, le assicurazioni e via via altri prodotti come il couponing, ecc.. È un mercato molto sano, ma se si guarda al rapporto tra ciò che succede in Italia e l’estero, il risultato non è di certo a nostro favore: a livello mondiale, infatti, si considera un fatturato di circa 1.200 miliardi di euro, con circa 1,2 miliardi di persone che comprano online, mentre se si guarda all’Europa si parla di circa 260 milioni di persone che comprano in rete, con un fatturato di 360 miliardi di euro. Di questi 360 miliardi, la Francia, la Germania e il Regno Unito coprono circa il 65%, mentre l’Italia, con i suoi 14 miliardi di euro, è di fatto in una posizione quasi marginale. In questo quadro, però, quello che cresce di più sono i compratori ita-

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liani online, che ormai sono arrivati a raggiungere la quota di 16 milioni di unità, e che, confrontati con i 9 milioni del 2011, stanno a significare una crescita estremamente importante, favorita soprattutto dall’avvento del mobile”.

della trasformazione digitale dei propri modelli di business. Quindi la declinazione offline/online deve essere in qualche misura un’occasione per riprogettare il proprio modello di interazione con il mercato”.

Quale deve essere il corretto atteggiamento dei retailer tradizionali rispetto all’avanzata delle vendite online? “In tutto il mondo il retail sta soffrendo e, purtroppo, continuerà a soffrire a causa della recessione in corso. Se però guardiamo la situazione dal lato del compratore, in futuro non vi sarà grande differenza tra l’acquisto online e quello offline, poiché il consumatore cercherà solo di soddisfare i suoi bisogni. Siccome è dimostrato che con il digitale cambiano i percorsi di acquisto e che i sistemi di pagamento stanno diventando sempre di più digitalizzati, sia per l’online che per l’offline, ne trarranno sicuramente vantaggio tutti quei retailer che sapranno beneficiare

Nuove pratiche come ad esempio il pick&pay possono favorire questo fenomeno? “Le pratiche come il pick&pay sono un ‘di cui’, nel senso che nei siti web c’è la possibilità di fare acquisti online e di ritirare il prodotto e pagarlo offline, e viceversa c’è la possibilità di acquistare offline e poi farsi spedire il tutto direttamente a casa. Oppure vedere un prodotto offline, ritirare un coupon in un negozio fisico e poi comprarlo online con lo sconto. I meccanismi di integrazione tra l’offline e l’online prevedono una gran vastità di punti di contatto”. Possiamo già affermare che l’utente italiano è multicanale? “Assolutamente sì. Non è solo

multicanale, ma è anche omnicanale, nel senso che ormai è evidente che circa il 20% degli acquisti si fanno con lo smartphone, oppure che gran parte degli acquisti si guardano prima con lo smartphone e poi si completano su Pc. Come è anche vero che molti acquisti si vanno a verificare nel negozio fisico per poi effettuarli sul mobile dalla app oppure da un Pc. I 16 milioni di acquirenti italiani di cui abbiamo parlato sono già totalmente multicanale, anche se il negoziante non lo sa, per cui, in realtà tende suo malgrado a far parte di una multicanalità passiva e non attiva. Per quanto riguarda la promozione e la comunicazione, che ruolo svolgono i social media? “I social media sono un elemento fondamentale dei 4-5 canali che influenzano il processo di acquisto. I social media sono poi importanti nelle tre fasi fondamentali che compongono il percorso d’acquisto: il pre-acquisto (mi informo), l’acquisto (compro) e il post-acquisto (cerco conferme dell’acquisto e cerco supporto per eventuali problemi). Nella fase di pre-acquisto i social network giocano un ruolo informativo in cui il peer-to-peer crea conoscenza e consenso, nella fase di acquisto c’è invece in qualche misura la conferma dell’acquisto che sto facendo attraverso la ricerca di approvazione da parte di coloro che fanno parte del mio network, e nella fase post-acquisto rivestono importanza sia per quanto riguarda il supporto all’uso del prodotto sia per la condivisione delle scelte fatte”.


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NUOVE NOMINE NELLA DIVISIONE CONSUMER CHANNELS GROUP DI MICROSOFT ITALIA

Microsoft Italia ha annunciato la nomina di due nuove figure all’interno della divisione Consumer Channels Group: Luca Callegari (foto a sinistra), quale Consumer Marketing Director e Matteo Marasea (foto sotto), che assume il ruolo di Responsabile Marketing di Surface. Nel loro nuovo ruolo, i due manager contribuiranno a definire e implementare i piani sul fronte retail, con l’obiettivo di spingere ulteriormente la diffusione dei device Microsoft in Italia. Nel suo nuovo ruolo, a riporto diretto di Silvano Colombo, Luca Callegari guiderà la squadra marketing delineando la strategia per PC/Tablet, Office, Accessori e garantendo un costante focus sulla divisione Surface. Grazie all’esperienza maturata nei settori IT e telefonia, Marasea guiderà invece il business di Surface in Italia, con l’obiettivo di far crescere il brand e di consolidare la penetrazione di mercato.

AUGUSTO ZUMBO NUOVO COUNTRY MANAGER DI SONY MOBILE COMMUNICATIONS ITALIA

Sony Mobile Communications ha annunciato la nomina di Augusto Zumbo a nuovo Country Manager per l’Italia. In questo ruolo, Zumbo avrà la responsabilità di gestire e sviluppare il business sia sul fronte degli operatori che retail. Augusto Zumbo vanta oltre 20 anni di esperienza nel mondo delle telecomunicazioni e dell’Information Technology, maturata in aziende quali Wind, Acer, Motorola Mobile Devices, Remedia oltre a Sony in cui aveva già lavorato agli inizi della sua carriera in qualità di Trade Marketing Manager.

LENOVO COMPLETA L’ACQUISIZIONE DI MOTOROLA MOBILITY

Lenovo e Google hanno annunciato che l’acquisizione di Motorola Mobility da Google da parte di Lenovo è stata completata. Motorola opererà come società sussidiaria completamente di proprietà di Lenovo, e la sua sede rimarrà a Chicago. Liu Jun, Executive VP e President del Lenovo Mobile Business Group, è Chairman del Motorola Management Board. Rick Osterloh resterà all’interno del team in qualità di President and COO di Motorola. Google manterrà la proprietà della maggior parte del portafoglio di brevetti Motorola Mobility, mentre Motorola riceverà la licenza d’uso per questo ricco portafoglio di brevetti e altre proprietà intellettuali. Motorola manterrà più di 2.000 brevetti e un vasto numero di accordi di cross license sui brevetti, insieme al brand Motorola Mobility e al portafoglio del marchio commerciale. Il prezzo totale alla data della chiusura della transazione è stato pari a circa 2,91 miliardi di dollari, corrisposto parzialmente in contanti per circa 660 milioni di dollari, e in parte mediante attribuzione a Google di 519.107.215 mld di azioni ordinarie Lenovo di nuova emissione aventi un valore totale di 750 milioni di dollari. I rimanenti 1,5 miliardi saranno corrisposti a Google da Lenovo con un impegno di pagamento triennale. Lenovo ha poi riconosciuto a Google un ulteriore pagamento cash pari a circa 228 milioni di dollari.

BTICINO RIORGANIZZA LA DIREZIONE COMMERCIALE

BTicino ha riorganizzato la Direzione Commerciale Italia costituendo due nuove strutture: Direzione Vendite Italia e Direzione Marketing Operativo. Entrambe le funzioni rispondono direttamente a Franco Villani, nuovo Amministratore Delegato. La Direzione Vendite Italia è affidata a Diego Gianetti (a sinistra) che, nella nuova posizione assumerà anche la responsabilità di Consorzi e Gruppi d’Acquisto e del canale Grande Distribuzione. La Direzione Marketing Operativo è invece affidata a Paolo Gaboli (a destra) che assumerà anche la responsabilità della Comunicazione Commerciale Italia e del Servizio Tecnico Clienti.

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NUOVO DIRETTORE GENERALE IN LAGOSTINA

Sébastien Alègre è il nuovo Direttore Generale di Lagostina. Dopo aver conseguito un master in Marketing presso l’Institut d’études Politique di Parigi, nel 1999 ha iniziato la sua carriera all’interno del reparto Marketing della filiale Moulinex Messico di Groupe Seb e successivamente negli Stati Uniti per 7 anni. Nel 2006 è poi rientrato in Francia con l’incarico di International Product Director per la Business Unit Home and Personal Care, Sempre del Groupe Seb, ricoprendo il ruolo di VP Business Development.

MASSIMILIANO FERRINI NOMINATO COUNTRY MANAGER DI SYMANTEC ITALIA

Massimiliano Ferrini è stato nominato nuovo Country Manager di Symantec Italia con l’obiettivo di dirigere l’intera struttura italiana, migliorare la collaborazione con il canale e i clienti e non da ultimo far crescere i numeri del business locale. Prima di entrare in Symantec, Ferrini ha ricoperto la posizione di Country Manager per Citrix Systems Italia, e nel 2000 in Santa Cruz Operation ha partecipato allo spin-off di Tarantella Inc. In seguito, ha ricoperto le posizioni di Responsabile Canale per Francia e Italia e di Country Manager per l’Italia e i Paesi del Mediterraneo. Nel 2005 in SUN Microsystems ha lavorato come Global Business Manager.

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UN NUOVO STORE EURONICS A REGGIO EMILIA

NUOVE NOMINE IN AIRES

L’Assemblea Generale di AIRES ha nominato due nuovi membri del Consiglio Direttivo dell’associazione: Stefano Biffi (foto sotto), Chief Financial Officer e membro del Consiglio di Amministrazione di Mediamarket SPA e Roberto Omati (foto più in basso), Direttore Generale di Expert Italy.

Dimo Spa, socio Euronics, con punti vendita in Piemonte, Liguria, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna ha inaugurato lo scorso 20 novembre il suo 23esimo punto vendita a Reggio Emilia in viale Regina Elena 15. Lo store con 3 punti cassa, impegna una trentina di addetti alla vendita.

I PRODOTTI AMAZON SI RITIRANO IN POSTA

Amazon ha annunciato che i propri clienti italiani possono ora scegliere di ricevere i prodotti ordinati su Amazon.it presso un Pick-up Point in più di 10mila uffici postali in tutta Italia. I clienti potranno selezionare direttamente su Amazon.it il Pick-up Point con posizione e orari di apertura più adeguati alle proprie esigenze. Il nuovo servizio è disponibile senza costi aggiuntivi. Un addetto sarà sempre disponibile al momento della consegna degli ordini fatti su Amazon.it; i clienti potranno pianificare il momento migliore in cui ritirare il proprio ordine nel periodo di tempo disponibile, anche nel corso del weekend. Gli orari di apertura sono segnalati su Amazon.it in modo chiaro accanto al nome dell’ufficio postale. Al momento dell’acquisto, il sistema mostrerà gli orari di apertura e la posizione di ogni Pick-up Point e i clienti di Amazon.it potranno selezionare l’ufficio postale dove desiderano ricevere il proprio ordine.

UN NUOVO IPERMERCATO IL GIGANTE A MILANO

È stato inaugurato lo scorso 29 ottobre il nuovo ipermercato a insegna Il Gigante di Milano Ornato, contenuto all’interno del nuovo parco commerciale “Nel Parco” di via Ornato 169. Dotato di un parcheggio di 600 posti auto coperti e 20 casse in barriera, presenta un bacino d’utenza stimato in circa 2,2 milioni di abitanti e oltre un milione di famiglie.

MEDIA WORLD RINNOVA IL WEBSITE E ATTIVA IL PICK&PAY

Media World ha lanciato una nuova versione del sito web Mediaworld. it. Oltre alla nuova veste grafica, il sito riunisce i contenuti istituzionali e di e-commerce: gli utenti possono accedere in maniera più diretta e veloce a tutte le informazioni e servizi di cui hanno bisogno. Nel frattempo, la catena ha anche annunciato il nuovo servizio Pick&Pay, grazie al quale sarà possibile acquistare un prodotto online per poi ritirarlo e pagarlo direttamente presso il punto vendita; servizio che segue a distanza di qualche mese quello di Pick-Up, che prevede la possibilità di ordinare, pagare online il prodotto e ritirarlo successivamente in negozio.

IPERSIMPLY APRE A MONTECASSIANO

È stato inaugurato il 12 novembre scorso l’ipermercato a insegna IperSimply si Montecassiano (Macerata), di proprietà del Gruppo Simply Italia. Lo store di oltre 2.000 mq, dotato di 8 casse in barriera, un parcheggio di 600 posti auto e una forza vendita di 48 addetti, è situato in via Giuseppe Mainini in località Piane di Potenza. Al suo interno un assortimento di oltre 14mila referenze, tra cui grandi e piccoli elettrodomestici e prodotti di elettronica di consumo.

TRONY RIAPRE A PESARO

Trony ha inaugurato lo scorso 24 ottobre lo storico punto vendita di corso XI Settembre 310 a Pesaro in una veste completamente rinnovata, dopo un’importante iniziativa di restyling. Il Trony di Pesaro è affiliato Eurocom D.L.E. SpA, società che conta due punti vendita nelle Marche. Occupa 12 addetti alla vendita coordinati dal Direttore Marco Ceccolini. Con 1.400 mq di superficie, 2 casse e un ampio parcheggio riservato, conta su 10.000 referenze e un bacino d’utenza stimato di 80.000 potenziali clienti.


eventi

Nuova edizione della più grande fiera sull’elettronica di consumo che cresce edizione dopo edizione. Un occasione per incontrare in maniera diretta produttori e distributori di tutti il mondo e in particolare di Hong Kong e della Cina continentale, e scoprire nuovi prodotti e tendenze del mondo IT dal nostro inviato Federico Cociancich

L’elettronica di consumo va in scena a Hong Kong H

ong Kong è diventata la capitale fieristica dell’intera Asia ed il luogo preferito per compratori ed espositori provenienti dalla Cina continentale. L’HKTDC, l’ente responsabile per la promozione del commercio estero di Hong Kong, organizza più di 30 eventi fieristici internazionali l’anno, che consentono ai buyer di acquistare le ultimissime gamme di prodotti a prezzi competitivi; vendere i propri prodotti a compratori cinesi, del sud-est asiatico e di ogni parte del mondo; identificare partner commerciali e interagire con un mercato dinamico cercando di cogliere le ultime tendenze di ogni settore. Le fiere spaziano dal settore dell’alimentazione a quello della moda, da quello del licensing fino al mondo dei giochi e dei prodotti per bimbi, da quello dei gioielli a quello dell’illuminazione. Per quanto riguarda il mondo IT, dal 13 al 16 ottobre si sono svolte con successo tra i padiglioni del Convention and Exibition Centre di Hong Kong Electronics Fair 2014 (Autumn Edition) ed Electronic Asia. Giunta alla 34a edizione, l’Electronics Fair ha visto la partecipazione di più di 3.500 espositori, con una significativa presenza europea, e circa 65.000 visitatori, di cui più del 60% da fuori Hong Kong. Anche quest’anno il calen-

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dario è stato ricco di workshop e seminari, a cui hanno partecipato relatori provenienti dal mondo universitario e dell’industria. Si è trattato di veri e propri momenti di analisi e approfondimento sul mercato internazionale e su soluzioni tecnologiche passate e future. Interessante anche la piccola aera demo, strategicamente posizionata al centro dell’esposizione, nella quale le aziende hanno l’opportunità di presentare al pubblico in pochi minuti i loro prodotti. L’appuntamento è per la edizione primaverile, che si svolgerà dal 13 al 16 aprile 2015.

Le nuove tendenze Visitare la fiera permette un punto di vista privilegiato su quelle che saranno le tendenze nel mercato dell’elettronica di consumo nei prossimi mesi. Come anche i meno attenti avranno notato, tra tutte spiccano i dispositivi wearable, dai braccialetti fitness agli smartwatch in tutte le possibili declinazioni. Ne abbiamo visti davvero tanti, di design, super hi-tech, o molto simili a orologi tradizionali con semplici funzioni di alert nel caso di arrivo di una telefonata o di un messaggio. Un’altra tendenza che ci ha colpito è quella degli accessori resistenti all’acqua: davvero tanti gli stand con i prodotti esposti in vasche


I 5 prodotti +1 che ci hanno più colpito

piene d’acqua. Dai diffusori Bluetooth, ai dispositivi indossabili, alle action cam, ai massaggiatori, ai lettori Mp3, fino alle cover speciali che rendono subacquei gli smartphone.

Un’idea di successo ulteriormente migliorata Appuntamento rinnovato con la Small Order Zone, una zona dedicata che mette in mostra migliaia di prodotti (quasi 5.000), ordinabili immediatamente anche in piccole quantità, dalle 20 alle 1.000 unità, così è possibile effettuare test sulla qualità dei prodotti stessi e soprattutto sulla risposta del mercato senza grossi investimenti. Il funzionamento è molto semplice: i produttori hanno a disposizione una piccola vetrina per mostrare i propri prodotti, con indicati il prezzo e le quantità minime e massime ordinabili. Con la semplice scansione di un QR code, i compratori possono prenotare direttamente i prodotti o segnarsi i riferimenti in fiera del venditore per finalizzare i termini di pagamento e di spedizione. La novità di quest’anno è proprio relativa al pagamento: è stato esteso il supporto a Paypal per favorire saldi immediati. La small Order Zone ha attirato decine di miglia-

ia di acquirenti e generato altrettanti ordini. Un’idea che lo scorso anno ha vinto il premio “Best Marketing Activity of the Year” da parte dell’UFI Marketing Committee di Parigi e che sarebbe estremamente interessante replicare in Europa.

Gli espositori italiani Anche quest’anno siamo andati a trovare gli espositori italiani per chiedere loro come mai partecipare a una fiera così lontano da casa. “Siamo venuti fin qui per cercare clienti europei, e li abbiamo trovati,” ci ha raccontato il titolare di PlatiuMed (www.platiumed. com), un’azienda di Schio (Vicen-

1 • Head Massager: Il massaggiatore automatico per la testa: provato. C’è anche quello per gli occhi, per il collo e uno specifico per il cuoio capelluto. 2 • Powerbank iPower Chocolatier: batteria portatile a forma di tavoletta di cioccolato (si può anche attaccare al frigorifero). Super potente: 7000 mAh e 2,4 A. In arrivo… 3 • Kelvin Duo: ascetta-termometro da apporre sulle bottiglie e che indica se il vino è alla temperatura corretta per essere servito. Con un ampio database di vini perché ognuno ha la propria temperatura. 4 • Smart Geiger: mini rilevatore di radiazioni da collegare allo smartphone, uno degli effetti collaterali del disastro di Fukushima? 5 • Monociclo elettrico: a dire il vero non riuscivano ad usarlo senza cadere neanche i responsabili dello stand, ma l’idea è intrigante… +1 • Diffusori Thonet & Vander: un’azienda non conosciuta nel nostro paese ma di cui sentiremo molto parlare in futuro. La progettazione è tedesca, mentre la realizzazione è cinese: il risultato è una linea di diffusori di ottima qualità con un prezzo decisamente aggressivo.

za) che produce apparecchi elettromedicali e per magnetoterapia. “È la prima volta che partecipiamo a questa fiera ma siamo molto soddisfatti, sia per l’organizzazione, sia soprattutto per i contatti che abbiamo avuto. Le poche fiere europee rimaste hanno prezzi molto alti e non sempre si riesce a rientrare dai costi.” PlatiuMed è un’industria che nasce 30 anni fa in Veneto, nel NordEst Italia muovendo i primi passi nella produzione degli elettrostimolatori. Oggi PlatiuMed è presente nei più importanti mercati internazionali ed è un’azienda specializzata nella ricerca, progettazione e produzione di elettrostimolatori, magnetoterapia, dispo-

Per visualizzare il reportage fotografico


I perché di un successo

eventi

Perché l’Electronic Fair cresce con continuità, mentre le fiere del vecchio continente, tranne qualche rara eccezione, faticano sempre più a coinvolgere visitatori ed espositori? I motivi sono diversi, e certamente includono anche l’andamento del mercato globale, ciò nonostante possiamo identificare tre elementi importanti riconosciuti da tutti coloro con cui abbiamo parlato in fiera. 1 • Hong Kong è la città ideale per chi vuole realizzare affari in Asia in questo momento. Offre servizi e ospitalità a prezzi accessibili. Da non trascurare inoltre la diffusione dell’inglese, elemento non così comune nel resto della Cina. 2 • I costi della fiera sono contenuti, nonostante la distanza per gli espositori europei, e l’organizzazione è eccellente e senza tanti problemi burocratici. 3 • L’HKTDC fa di tutto per far incontrare produttori e distributori e per favorire il loro business reciproco. Si tratta in realtà di semplici accorgimenti: dai magazine digitali e cartacei, ai biglietti da visita digitali che ogni stand espone, alle iniziative come la Small Order Zone e l’area Product Demo, fino alla disponibilità di sedi decentrate nei diversi paesi.

L’industria elettronica di HK L’industria elettronica di Hong Kong rappresenta il più grande segmento d’esportazione del territorio, avendo totalizzato il 59% delle esportazioni complessive di Hong Kong nel 2013. Una sostanziale porzione di queste esportazioni è rappresentata dai prodotti hightech, e in particolare dalle apparecchiature per le telecomunicazioni, semiconduttori e computer. Hong Kong è il più grande esportatore di telefoni cellulari al mondo; il secondo più grande esportatore di circuiti integrati, componenti per computer, accessori, e apparecchi di registrazione video; ed è il terzo esportatore mondiale di micro motori elettrici in termini di valore. Nei primi sette mesi del 2014 le esportazioni di Hong Kong nel campo Electronics sono aumentate del 5%, comprese quelle verso l’Europa e gli Stati Uniti.

I magazine L’Hong Kong Trade Development Council realizza più di 20 riviste ogni anno e decine di supplementi per raggiungere più di 200 milioni di buyer in più di 200 paesi nel mondo. Oltre all’elenco degli espositori degli eventi fieristici, si possono trovare interessanti articoli sui prodotti più innovativi e preziose indicazioni sui nuovi trend (da non perdere il numero sui dispositivi wearable). I magazine sono consultabili anche online all’indirizzo: www.hktdc.com/ mis/pm/en/HKTDC-Product-Magazines.html.

La sorellina minore In contemporanea con l’Electronic Fair si è svolta, sempre nei padiglioni del Convention and Exhibition Center di Hong Kong, la 18° edizione di Electronic Asia 2014, la fiera dedicata alla componentistica elettronica, alla tecnologia dei display e al mercato dei pannelli solari. Decisamente più piccola come dimensioni e numeri, si parla di circa XX espositori, rappresenta comunque un punto di riferimento per tutto il mercato asiatico. Ormai maggiorenne, Electronic asia si svolge una volta l’anno in corrispondenza della edizione autunnale di Electronic Fair.

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sitivi medici, articoli per la cura e la bellezza del corpo e sistemi di riposo, ad uso familiare, concepiti per essere venduti esclusivamente attraverso organizzazioni di vendita diretta (porta a porta, televendite, home party, viaggi organizzati, cene aziendali ed associazioni). Molto soddisfatto per i contatti

anche il titolare della HT Instruments, produttore leader italiano degli strumenti di misura per il controllo delle grandezze elettriche dell’energia e degli impianti elettrici. “Abbiamo un partner qui vicino, nella Cina continentale, che ci aiuta nell’organizzazione della fiera e nel recall dei contatti presi, che sono stati un discreto numero”. Di fatto è uno dei rari casi di prodotti tecnologici italiani venduti in Cina. Abbiamo ritrovato anche Claudio Casagrande della MTC Multiconn Srl di Gazzada Schianno (Varese), che commercializza particolari sistemi di ricezione Tv per auto ed è ormai un habitué della fiera, avendo partecipato a ben cinque edizioni. “È andata piuttosto bene”, ci ha detto, “Non abbiamo avuto molti contatti, ma quelli avuti sono molto concreti. Un cliente voleva addirittura portarsi via i prototipi che abbiamo qui esposti. Dopo qualche anno iniziamo a conoscere bene Hong Kong e le sue dinamiche.”


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eventi

Segnali incoraggianti al Photokina 2014

di Federico Cociancich

Nonostante un mercato in piena crisi, principalmente a causa di smartphone e tablet che hanno di fatto sostituito le vecchie macchine fotografiche, la 33a edizione di Photokina ha mostrato dinamismo e innovazione tecnologica che danno un segnale interessante all’intero mercato dell’imaging.

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ai si è fotografato e ripreso come di questi tempi, e la condivisione, specialmente tramite social network, ormai è più di una moda passeggera. Il problema, per i produttori di macchine fotografiche e videocamere, è che sono cambiati gli strumenti utilizzati per scattare foto e riprendere video. I sensori di smartphone e tablet sono sempre più performanti e a questi si associano nei modelli top di gamma stabilizzatori ottici, puntatori laser per la messa a fuoco e effetti fotografici applicabili in pochi istanti. Ciò nonostante, Photokina ha visto

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la presenza di circa 185.000 visitatori provenienti da oltre 160 paesi, che hanno vissuto l’esperienza di una fiera che si è presentata loro dinamica e giovane, nonostante la crisi. Una crescita particolare è stata quella dei visitatori provenienti dagli USA, dall’Asia, dal Sud-est asiatico e dalla regione dell’Oceania. Action e lifestyle cam, dispositivi wearable, multikopter e attrezzature per riprese video professionali hanno completato la vasta gamma di offerte dell’industria della fotografia e dell’imaging.

A Photokina 2014 hanno aderito 1.074 aziende da 51 paesi, di cui il 68% da nazioni straniere. Gli espositori sono rimasti entusiasti, come ha confermato Jim Geduldick, Marketing Manager GoPro: “Per noi la fiera è valsa assolutamente la pena! La decisione di presentare i nostri prodotti a Photokina è risultata essere più che giusta. Qui abbiamo potuto rivolgerci a quelli che per noi sono i nuovi gruppi destinatari importanti e il pubblico è stato entusiasta dalla nostra presenza. Per GoPro Photokina è proprio la piattaforma giusta, con un grande ritorno a livello internazionale.”

Tante novità Tantissime le novità di prodotto che le case hanno presentato a Photokina, tra gli stand i visitatori hanno potuto toccare con mano nuove fotocamere, obiettivi e accessori di ogni tipo, prodotti innovativi e sviluppi tecnologici che dimostrano come questo settore non smetta di investire per rimanere al passo con i tempi. Ovviamente non poteva mancare la nuova reflex Nikon D750 con sensore in formato FX: prestazioni AF estremamente sensibili, velocità di scatto in sequenza fino a 6,5 fps e registrazione di filmati Full HD a 50p e 60p affiancano il solido monitor basculante per assicurare piena libertà di espressione, mentre il Wi-Fi incorporato semplifica la condivisione istantanea delle fotografie. Presso lo stand


Fujifilm i protagonisti non sono stati solo le novità di prodotto, come la X-T1GS, Graphite Siver Edition, l’X100T, giunta alla terza generazione, e gli obiettivi XF50-140mm F2.8 R LM OIS WR e XF56mm F1.2 R APD, ma anche gli X-Photographers provenienti da tutto il mondo. Numerosi sono stati infatti i professionisti che si sono alternati sul palco e il mini studio Fujifilm creati ad hoc nello stand. Novità anche in casa Pentax, con la nuova reflex K-S1, innovativa innanzitutto per il design: le linee moderne, i colori all’avanguardia e l’interfaccia luminosa a LED la rendono unica e rivoluzionaria rispetto alle fotocamere tradizionali. Disponibile in 12 colori, la Pentax K-S1 offre caratteristiche tecniche di alto livello, come il simulatore di filtro AA e la sensibilità fino a 51200 ISO, garantendo agli utenti immagini di alta qualità in qualsiasi situazione. Le novità Sony si sono concentrate su nuove fotocamere, come l’Ð5100, la fotocamera a ottiche intercambiabili più piccola al mondo, e nuovi obietti, come il nuovo zoom grandangolare ZEISS 16-35mm F4 full-frame ed il primo obiettivo full frame da 35mm con zoom motorizzato, entrambi per fotocamere con attacco E. Novità anche per la linea di Lens-Style Camera, le fotocamere che si collegano allo smartphone tramite Wi-Fi. Il modello ILCE-QX1 con ampio sensore Exmor formato APS-C, processore BIONZ X e funzioni avanzate è compatibile con obiettivi intercambiabili ad attacco A/Ei. Il modello DSC-QX30è dotato

invece di zoom ottico 30x e tecnologia Optical SteadyShot. Nuova ammiraglia per Canon, che ha presentato la EOS 7D Mark II, con sensore da 20,2 megapixel, processore Digic 6 e la possibilità di scattare fino a 10 foto al secondo. Leica, oltre a presentare le ultime novità e festeggiare il 60° anniversario del sistema a telemetro Leica M presentando una Limited Edition commemorativa, la Leica M Edition 60, ha occupato uno spazio di ben 5.000 mq destinato alle Leica Galerie con numerose esposizioni fotografiche: un’ampia rassegna sulla fotografia artistica del mondo della musica con progetti di illustri fotografi e musicisti di fama mondiale.

Non solo macchine fotografiche Photokina riguarda tutto ciò che ruota attorno al mercato dell’imaging e i settori merceologici aumentano a ogni edizione. Epson ad esempio ha presentato la nuova SureColor SC-P600, una stampante fotografica A3+ con inchiostri UltraChrome HD a 9 colori, e i nuovi scanner della gamma Perfection V850 Pro e V800 Photo. Entrambe le novità sono indirizzate a coloro che, per lavoro o per passione, hanno a che fare con il mondo della fotografia, non solo fotografi professionisti, ma anche amatori. SanDisk ha mostrato la più veloce scheda di memoria microSD UHS-I al mondo, SanDisk Extreme PRO® microSDXC™ UHS-I da 64GB, ideale per riprese video in 4K. Nilox era nuo dei marchi italiani presenti alla ma-

nifestazione con le proprie novità, dal top di gamma Nilox F-60 EVO, che non solo garantisce immagini e riprese pari a quelle realizzabili con device professionali, all’entry level, Nilox MINI F, disponibile anche nella versione Wi-Fi, l’ideale per chi vuole un prodotto tascabile per riprendere e riprendersi in azione e a un prezzo contenuto. La kermesse è stata l’occasione per Plustek di mostrare le sue ultime proposte della serie OpticFilm, dedicate alla digitalizzazione di diapositive e pellicole di piccolo e medio formato fino al 120mm. in particolare, il modello di punta della gamma OpticFilm, ossia OF120, dedicato all’acquisizione di pellicole e negativi fino ai 120mm, e lo scanner OF 8200i, nelle versioni SE e AI, per diapositive, pellicole e negativi da 35mm. Photokina si svolge ogni due anni, l’appuntamento è quindi fissato per settembre 2016, sempre a Colonia.

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ui il settore prepara il

terreno per il business del futuro”, Gerald Böse, Presidente dell’amministrazione dell’ente fiera


Fujifilm X30 D la perfezione nel “mirino” Prestazioni superiori e l’esclusivo Real Time Viewfinder rendono la nuova compatta dell’azienda giapponese una delle migliori proposte attualmente sul mercato

esign, versatilità e qualità d’immagine. Sono questi i tre principali asset su cui è stata sviluppata la fotocamera compatta X30, la nuova ammiraglia di Fujifilm che ha apportato nuovi miglioramenti e nuove funzionalità alla già valida X20. Fujifilm X30 è infatti dotata del nuovo mirino Real Time e monta un sensore X-Trans CMOS II da 2/3”, elaborazione dell’immagine con processore EXR Processor II e la nuova modalità di simulazione pellicola “Classic Chrome”. Le novità includono anche una nuova ghiera di controllo, oltre a selettori e pulsanti funzione per una migliore gestione della fotocamera e un monitor LCD basculante da 3” e 920.000 pixel. X30 vanta anche l’esclusiva tecnologia di elaborazione dell’immagine “Lens Modulation Optimizer” che massimizza le prestazioni dell’obiettivo, correggendo gli effetti ottici come la diffrazione, sfruttando le prestazioni ottiche e le caratteristiche di ciascun obiettivo. In più, il sistema AF a rilevamento di fase è in grado di met-

tere a fuoco in soli 0,06 sec e la fotocamera commuta automaticamente in AF a contrasto in base al soggetto e al tipo di ripresa; in ogni occasione è quindi garantito un AF veloce e preciso. Un tempo di avvio pari a 0,5 sec, un ritardo allo scatto di soli 0,01 sec e un intervallo tra gli scatti di 0,3 sec. garantiscono di non mancare alcuna opportunità fotografica. Anche la durata della batteria di X30 è stata migliorata di circa 1,8 volte rispetto al modello precedente offrendo la possibilità di scattare fino a circa 470 fotografie con una sola carica. Non solo. Con un ingrandimento pari a 0,65x e un ritardo della visualizzazione di soli 0,005 sec, X30 possiede il più ampio e veloce mirino della sua classe. Grazie al nuovo mirino elettronico “organic EL” da 2,36 Mpixel, X30 è in grado infatti di offrire una visione “Live View” ad alta definizione. Le lenti dedicate di nuova progettazione consentono una migliore visibilità ed è possibile il controllo automatico della luminosità del mirino in relazione al livello di luce presente nell’ambiente.


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eventi

da record! L’evento milanese si sta confermando come uno dei principali appuntamenti a livello nazionale dei settori gaming ed entertainment di Raffaele Gomiero

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arliamo di record di visitatori naturalmente. Sono stati quasi 100mila (quasi il 50% in più del 2013) gli appassionati che hanno varcato i cancelli della Games Week che ogni anno a fine ottobre mette in mostra i titoli più importanti. È proprio infatti in questa occasione che i publisher si giocano tutte le loro carte per tentare di portare i videogiocatori dalla loro parte nel periodo natalizio e prenatalizio dove fare cassa non è praticamente d’obbligo per raggiungere il target di fatturato. Durante la kermesse milanese sono stati presentati oltre 80 diversi titoli, di cui 40 in anteprima nazionale: per molti giocatori è stata quindi l’occasione per testare sul campo i titoli mostrati all’E3 di Los Angeles e al GamesCom di Colonia.

Le novità Come c’era da aspettarsi, ha fatto furore l’immancabile Call of Duty di Activison con il nuovo capitolo Advanced

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Warfare, in arrivo a novembre e che quasi sicuramente sarà il titolo più importante dell’anno per il publisher con vendite top al day one. Ubi Soft non è stata da meno con ben due capitoli della saga di Assassin’s Creed; Unity (Xbox One e PS4) e Rogue (Xbox 360 e PS3), anche loro previsti per novembre, mentre Nintendo ha colto l’occasione per mostrare tutta la sua interessantissima line-up tra cui Super Smash Bros Wii U, Splatoon, Nayonetta 2 e gli Amiibo, le statuette interattive con chip NFC che usciranno il prossimo 28 novembre. Sony ha sfoderato invece il suo storico platform Little Big Planet 3: in una speciale anteprima, ha fatto provare il suo recente gioco di guida dall’impronta social Driveclub e, sempre in anteprima, ha fatto provare The Order: 1886, lo sparatutto in terza persona dall’atmosfera cupa e tenebrosa, nonché Bloodborne, gioco d’azione fantasy ispirato a Demon e Dark Souls di Namco Bandai. Namco Bandai che come ogni anno ha puntato sì sui soliti titoli su licenza anime come JoJo, One Piece, Naruto e l’attesissimo Dragon Ball Xenoverse, ma anche su Project


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Cars, titolo di guida ultra-realistico in anteprima allo stand con tanto di volante e pedaliera. Microsoft non è certo rimasta in tribuna senza entrare in partita: per lei un imponente stand in tinta verde “aziendale” dove oltre al recentissimo Forza Horizon 2 ha fatto sfogare i visitatori con Sunset Overdrive, Project Spark e con un assaggio della Master Chief Collection, cofanetto della serie Halo con tutti gli episodi rimasterizzati in chiave next gen. Tanta Marvel per Disney con il suo Disney Infinity 2.0, lanciato da pochissimo tempo ma che conta non solo sulla fortissima licenza di Paperino e soci, ma da ottobre anche di Avengers, Uomo Ragno e dei personaggi del recente film campione di incassi I Guardiani della Galassia. Warner Bros ha ribattuto con uno dei suoi più venduti titoli su licenza LEGO: LEGO Batman 3, in arrivo a breve, mentre Electronic Arts, oltre allo stravenduto FIFA 15 ha portato un assaggio di Battlefield: Hardline, competitor storico di Call of Duty, che vedrà la luce nei primi mesi del 2015. Ancora zombie per Kochmedia con il seguito di Dead Island, in arrivo in primavera per piattaforme next gen e PC e di un capitolo intermedio della medesima serie, ma previsto solamente per PS3, Xbox 360 e PC. Non è mancato poi l’hardware dedicato al gaming: allo stand della trasmissione televisiva “Game Time”, ad esempio, è stato possibile provare l’ultima versione dell’OCu-

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ono stati quasi 100mila, quasi il

50% in più del 2013, gli appassionati che hanno lus Rift, mentre Asus ha allestito un grande stand in cui mostrare tutti i nuovi prodotti della serie Republic of Game, tra cui il monitor 27” Swift PG278Q, da 144 Hz di refresh rate e dal tempo di risposta di un solo millisecondo, i nuovi desktop G20 e G70, il mini Pc GR8, e il potente notebook G750.

Quel qualcosa in più… Come ogni anno, hanno fatto la loro comparsa anche molti stand di contorno all’interno della fiera, a partire dagli immancabili negozi di gadget assortiti a quelli di importanti siti di settore fino agli interessanti workshop dell’Italian Game Developers che si sono protratti per tutti i tre giorni della manifestazione. Chi è entrato in fiera con il portafoglio gonfio in cerca di buoni affari non è affatto rimasto deluso, anche se per accaparrarsi le offerte migliori ha dovuto spintonare non poco visti i pochi pezzi a disposizione. Qualche esempio? Xbox One (senza Kinect) a 199 euro, PS4 a 299 euro e Nintendo Wii U a 99 euro, oltre a svariati titoli recenti come Disney Infinity 2.0 a 10 euro. L’artefice di

tutto questo è stata Unieuro, che è subentrata a Media World come unico punto vendita GDS all’interno della fiera: negli stessi giorni della Games Week, in più, la catena proponeva uno sconto del 20% su tutto i tutti i suoi punti vendita. Non è poi mancato l’apporto prezioso di Cosplay che, seppur non espressamente inerente ai videogiochi, ha portato ben 1.700 visitatori/concorrenti in fiera.

varcato i cancelli della Games Week


social

I cinguettii in rete si arricchiscono di termini tecnici come LED, OLED, Full HD e 4K

L’alta definizione conquista Twitter

di Barbara Bianchi

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n questo numero The Fool è andato ad analizzare i tweet sulle Tv con tecnologie di nuova generazione che da qualche tempo si sono affacciate al mercato di massa; si va dallo schermo a LED, od OLED, alle Tv con schermo curvo, dalla tecnologia 3D alle funzionalità della Smart Tv, passando per la definizione in 4K, propria dei migliori cinema. Insomma, siamo andati a guardare se su Twitter, second screen per eccellenza dove i soliti noti personaggi Twitter ormai navigati, chiamati influencer, lanciano fiumi di tweet su trasmissioni Tv, si parla anche dell’apparecchio Tv in senso stretto. Abbiamo scoperto che sì, su Twitter si parla anche di device e nuove tecnologie dell’ormai ex tubo catodico. Negli ultimi 3 mesi infatti, dal 20 luglio al 20 ottobre, The Fool Reputation Monitor for Twitter ha elaborato 1830 tweet sul tema, che hanno generato oltre 8 milioni di

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impression totali. Ad emergere come utenti più attivi sono alcuni profili di shop online e testate come @hdblog o @btouchit. Ma quel che incuriosisce di più è vedere al secondo posto, tra gli utenti con più impression, il profilo di @juventusfc, salito in auge per l’accordo esclusivo con Samsung: una app metterà a portata di telecomando le partite della Juventus Football Club sulla Smart Tv. Analizzando la tag cloud mista, con tag e parole, vediamo come, oltre a ‘samsung’, emergono anche parole proprie di varie tecno-

logie e tipologie di schermo, come ‘smart’, ‘led’, ‘oled’, ultra, e ancora, ‘curvo’ e ‘lcd’. Tali tecnologie hanno infatti cambiato per molti versi, il modo di fruire la televisione, in primis la Smart Tv, che permette l’interattività dell’utente, anche attraverso social network, ma anche la qualità, data dall’elevata risoluzione, dalla possibilità di ottenere una visione in tre dimensioni o la possibilità di avere uno schermo curvo, affascinante anche dal punto di vista estetico. Tra le parole interessanti da rilevare compaiono anche i nomi di alcuni dei principali brand, leader di settore: oltre Samsung anche Philips e Sony. Indici delle tecnologie più nominate invece sono parole come ‘led’, al primo posto tra le parole più utilizzate, seguita da ‘oled’, ma anche ‘ultra’ che fa pensare allo schermo ultrasottile, e ‘full’, sinonimo di Full HD, acronimo inglese per indicare l’alta definizione. Fuori dal novero delle tecnologie, ma comunque in classifica, la parola ‘ifa’, acronimo di una delle maggiori manifestazioni per l’elettronica di consumo a Berlino, che quest’anno si è tenuta dal 5 al 10 settembre. Molte delle tecnologie nominate infatti sono emerse proprio in occasione dell’evento, luogo privilegiato per lanciare


Nei tre grafici, dall’alto in basso: la timeline degli orari, gli utenti attivi e quelli popolari

le ultimissime novità del mercato. Se andiamo a vedere i tweet più popolari, troviamo come, nella top ten, siano presenti tweet proprio per l’IFA 2014 e per le Smart Tv. Insomma, anche se non oggetto di ricerca, a giudicare dal contenuto dei tweet l’HD Ready sembra ormai lontano e il futuro sembra più appannaggio dell’alta definizione e delle Smart Tv, sempre più alla ricerca e, chissà, anche alla conquista, dei social network dal punto di vista dell’interazione. Le case pro-

duttrici di tale tradizionale apparecchio sembrano sempre più alla ricerca dell’implementazione di un filo diretto tra apparecchio televisivo (dal design degno di uno scenario di Minority Report) e utilizzo della rete - social media in primis. L’apparecchio che faceva scalpore nelle case degli italiani, quella tecnologia che stupiva, tanto da sembrare una magia, solo per essere in grado di far arrivare su uno schermo le immagini dalla luna, è ormai solo un romantico ricordo.


social di Roberto Zarriello

Vecchi e nuovi media si incontrano… e il mix è davvero vincente

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ualche tempo fa è cominciata l’ottava edizione di X Factor, il programma più social della tv italiana. Il talent show ha sempre conquistato il primo posto nella classifica Niesel dei programmi più twittati con circa 100mila tweet a puntata, 160mila account che hanno visto almeno un tweet e 17mila persone che hanno postato almeno un tweet. L’ X Factor di Sky è anche il programma più interattivo della televisione italiana. L’app X Factor 2014 (scaricata 435 mila volte) registra milioni gli applausi e sono quasi 2 milioni i voti ricevuti attraverso le 6 piattaforme di cui il pubblico dispone. Oggi, oltre alla storica audience televisiva, è importante misurare anche l’impatto di un programma sui social network, perché è lì che risiede il pubblico più interessante per gli inserzionisti pubblicitari. X Factor non è il primo programma social della tv italiana. Ricordiamo il primo Sanremo twittato e l’edizione 2014 che ha registrato elevati numeri: durante la serata inaugurale di martedì 18 febbraio sono stati inviati 361.500 messaggi (tweet + post), realizzati da 90.100 autori unici (sia di FB che di Twitter) pari a 72.5 milioni di

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La TV sbarca su Twitter e diventa social unique impressions (solo di Twitter). Seguono poi la serata della finalissima, sabato 22 febbraio, (187.300 messaggi, 48.700 autori unici, 46.6 mln di u.i.), quella di mercoledì 19 (177.000, 47.300, 45.8 mln), giovedì 20 (145.000, 38.700, 42.6 mln) e infine venerdì 21 (141.600, 36.800, 42.1 mln). Seguono i reality show, tra gli ultimi menzioniamo Pechino Express, e gli immancabili programmi di informazione come Piazza Pulita o Report, in grado di generare discussioni in rete che si proteggono anche nei giorni successivi alla messa in onda. Basti pensare alla recente puntata di Report ‘Siamo tutti oche’ che ha scatenato un incredibile buzz sui social media.

Guardare la tv nell’era del multitasking Guardare la tv oggi non si limita a sedersi sulla poltrona di fronte allo schermo e concentrare tutta la propria attenzione su ciò che viene mandato in onda. Dimentichiamo i couch potato e le famiglia riunite intorno alla tv a guardare Carosello. Oggi l’esperienza televisiva comprende un secondo schermo, che può essere quello dello smartphone, del tablet o del lap-

top, che cattura una percentuale dell’attenzione dello spettatore. Circa il 50% degli spettatori naviga in rete da mobile mentre guarda un programma. Cerca informazioni su cosa sta guardando, controlla i social network, gioca e fa addirittura shopping. Ciò significa sicuramente il rischio di perdete la sua attenzione, ma anche la possibilità di tenerlo concentrato su ciò di cui si sta parlando attraverso altre piattaforme. Il secondo schermo può essere una minaccia, ma anche un’opportunità di intensificare l’esperienza televisiva, e programmi come X Factor ce lo dimostrano.

Nuovi fruitori, nuovi autori Gli spettatori di oggi cercano un’esperienza, che può essere amplificata sfruttando queste nuove piattaforme, purché gli autori del programma siano pronti a presenziarle. Se cambiano i metodi di fruizioni è necessario un cambiamento anche da parte degli autori. Il loro lavoro non si limita più alla creazione del testo del programma, ma anche a tutto ciò che gli ruota intorno: blog, Facebook, Twitter, app, un mondo di piattaforme e di possibilità.


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L’insistenza nella vendita: pratica fruttuosa o deleteria?

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embra proprio un luogo comune l’affermazione per cui una delle caratteristiche fondamentali del venditore è quella di voler concludere la vendita a ogni costo. Tale idea probabilmente è stata messa in giro da certi clienti che hanno interpretato malevolmente il rapporto tra venditore e cliente. Probabilmente si tratta di clienti che sono già mal disposti ancora prima che il venditore abbia aperto bocca; sono già sulla difensiva ancora prima di aver sentito le intenzioni del venditore. La distorsione cognitiva che crea pregiudizio verso il venditore è: insiste, trova nuovi argomenti, cambia il tono della propria voce, ma non molla fino a che non riesce a concludere. È dunque tanto dannosa l’insistenza nella vendita? Tuttavia sono più

vendite perdute proprio perché il venditore non ha saputo insistere adeguatamente che vendite perdute per eccessiva insistenza ed eccessiva pressione sul cliente, anche se un ordine strappato facendo forti pressioni sul cliente raramente si ripeterà nel futuro. In ogni caso, è evidente che se è opportuno o meno insistere nella vendita può venire solo dal verificarsi o meno del rinnovo degli ordini. Se l’ordine invece si ripeterà senza eccessiva fatica, vorrà dire che la insistenza era necessaria e anzi ha lavorato bene anche per il futuro. Chiarito che l’insistenza non è, nella generalità dei casi, dannosa, anzi utile, resta da vedere ‘come’ insistere senza farla subire all’interlocutore e diventare così pesante

ed opprimente. È quindi importante cercare di mascherarla in vario modo. Ad esempio si potrebbe dire: “Vorrà scusare la mia insistenza, ma provi un po’ a mettersi nei miei panni e che i clienti che ancora non conoscono il suo prodotto dicano, tutti in blocco, che non ne hanno bisogno… L’approccio «mettere nei propri panni il cliente” ha sempre efficacia: riesce a sgelare a volte situazioni che minacciano di diventare troppo rigide, permette di far abbandonare per un po’ la posizione di difesa che il cliente ha assunto in vista dell’attacco che lui pensa il venditore è sempre pronto a sferragli a tradimento. Un altro sistema per distendere l’atmosfera è quella di mostrare di non avere intenzione di concludere la vendita in quell’occasione: “Non ho

psicology

Insistere con il cliente

Dr. Paolo Zucconi, neuropsicologo clinico e psicoterapeuta comportamentale contributor@eimag.it

bisogno di una sua risposta immediata, desidero che prima ci pensi bene con suo comodo... “. Inoltre l’insistenza percepita dal cliente negativa è quella di ripetere le stesse argomentazioni e continuare impperterriti nella trattativa di vendita. L’importante è smorzare la pressione del contatto, distraendo ogni tanto il potenziale cliente con qualche barzelletta, raccontando episodi personali e, particolarmente, facendo parlare l’interlocutore. In questi casi da una parte il venditore emoziona il cliente suscitando il riso, dall’altra manifesta il suo lato umano di petrsona che parla di sé stessa e delle sue umane vicende, inoltre più il potenziale clinete parla di sé e di cose che lo interessano più si rende disponibile all’acquisto. In ogni caso la sua mente si allontana dall’idea pregiudizioevole che il venditore è sempre e soltanto colui che vende insistendo. In conclusione, solo gli ordini firmatí successivamente dal cliente potranno rivelare se il ‘nostro comportamento è stato troppo insistente: se si ripeteranno, sarà il segno inoppugnabile che abbiamo utilizzato con oculatezza della pazienza del cliente e anzi abbiamo esercitato una buona “pressione”; se non si ripeteranno, vorrà dire che abbiamo sbagliato nella nostra strategia di vendita o perché abbiamo ecceduto, superando il «punto di rottura» dell’insistenza oppure perché non abbiamo saputo “mascherare” sufficientemente la nostra insistenza.


trade marketing

A Natale torna la voglia di comunicazione e, come di consueto, i Tv occupano un posto in prima fila

di Massimo Bolchi

Nuova TV, mi piaci tu È

bastato tornare a sentire il “profumo” delle festività natalizie perché il mondo dell’elettronica di consumo, del bianco e del bruno, tornasse non solo a far crescere gli sforzi e gli investimenti nel comparto della comunicazione media e punto vendita, ma anche le cifre del mercato mostrassero, pur in una fase di crisi che non accenna purtroppo a chiudersi, un ritorno, quanto meno parziale, in area positiva. In realtà la parziale inversione di tendenza in termini di venduto ha anticipato il calendario delle festività, tuttavia è significativo che mostrano i risultati migliori i comparti legati anche a tipologie di acquisto “da regalo” o da “autoregalo” (soprattutto), aspirazionali e di auto-gratificazione. Secondo i dati Aires relativi ai “Technical Consumer Goods”, infatti, nel terzo trimestre di quest’anno l’intero comparto ha registrato una crescita dell’1,4% rispetto allo stesso periodo 2013, con un fatturato totale di 2.290 milioni di euro. Nel 2013, la cifra si fermava a 2.257 milioni di euro. Ma se nei mesi di Luglio

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(-0,2%) e di Agosto (-0,3%) si è registrata una sostanziale continuità con i dati registrati negli stessi mesi del 2013, è stato a Settembre che le vendite hanno segnato un incoraggiante +4,1%, dato trainato dalle performance eccezionali del settore Telefonia (+27,9%). A seguire il Telco continua il trend in ascesa con un +19,1%, l’Entertainment è positivo con un +13,4%, il Major Domestic Appliances ha fatto registrare un +2,8%, così come lo Small Domestic Appliances. Settori, questi ultimi, in cui si col-

locano, nella percezione dei consumatori, anche le categorie di prodotto alle quali è dedicato questo articolo, a partire dai televisori, un articolo che, a dispetto di un’effettiva saturazione quantitativa del mercato, continua ad essere oggetto di attenzione da parte dei retailer e degli acquirenti, smentendo i pessimisti che qualche anno fa, parlando di un mercato di sostituzione, preconizzavano l’acquisto del nuovi TV set solo in occasione di grandi eventi di massa, dai Campionati del mondo di calcio alle Olimpia-

di, capaci di fornire una concreta “reason why” a utenti sempre più “svogliati”. Dato per assodato che il traino degli eventi è affettivo e comprovato, va a merito dell’industria essere riuscita a vivacizzare il settore lavorando, senza soluzione di continuità, sul fronte dell’innovazione tecnologica: dall’LCD al LED, ultra HD, tridimensionalità, 4K, schermi curvi... E anche se a leggere i dati di vendita si rileva che non sono - come è naturale - i modelli top di gamma a generare i volumi, non di meno sono quelli che muovono il desiderio e la curiosità dei gran parte dei consumatori finali, oltre ad avere la non sempre ben accolta ricaduta a cascata sui prezzi, erodendo gradualmente quelli dei prodotti con posizionamento via via più basso. Una conferma della rilevanza dei televisori all’interno della strategia d’offerta della distribuzione, specializzata e non, si può avere applicando la vecchi regola empirica dello spazio dedicato, traslandola per una volta dal lineare espositivo alle “facce” del media advertising. Si trovano così, solo


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a parziale inversione di

tendenza in termini di venduto ha anticipato il calendario delle festività

u per fare qualche esempio, nella metropolitana milanese i 3x6 di Trony dedicati alla promozione “Shock da Trony” che raffigurano, fianco a fianco, un televisore da 40 pollici e un tablet, e in una pagina pubblicitaria del Corriere della Sera la stessa combinazione di prodotti ad illustrare il “Sottocosto” di Media World. Anche sui volantoni delle maggiori catene abbondano le pagine dedicate ai televisori, prodotti peraltro che - sempre più simili tra loro una volta ritratti a due dimensioni su un foglio, sono di ben modesto appeal grafico. Ma tanto quello che conta oggi, come ieri, è sempre più la proposta economica, corredata dal “minimo sindacale” di informazioni tecniche. Un’attenzione al prezzo che è anche, insieme alla volontà di “creare l’evento di acquisto”, il driver della crescente diffusione del “Black Friday” importato come Halloween dagli Stati Uniti e forse per questo al momento presente soprattutto nell’eCommerce anche dei grandi retailer “brick and mortar”. Se non altro questa focalizzazione sull’online evita i fe-

nomeni di assalto al punto vendita comuni oltreOceano, dove però al digital shopping è riservato un altro giorno, il cosiddetto CyberMonday. In casa Samsung l’operazione sul prezzo è diventato strumento per promuovere la fascia alta dei sistemi Tv: fino al 25 dicembre 2014, acquistando un TV Curvo o UHD Samsung - serie H8000, HU7500, HU8200 e HU8500 (in tutti i formati disponibili), un HU7100 da 55” oppure un HU7200 da 65”- o uno dei prodotti audio tra cui la Soundbar (modello HWH750), i Diffusori Audio Multiroom (modello WAM750, WAM550, WAM551, WAM350, WAM351) o Home Theatre (modelli HT-H5200, HT-H5500) a marchio Samsung, si riceve un rimborso che varia da 50 a 700 euro, in base al modello di prodotto promozionato acquistato A staccarsi però, almeno in parte, dalla “leva prezzo” è stata Euronics, che con l’operazione “Il cuore di Unieuro ti fa volare in Europa” propone - oltre all’irrinunciabile sconto e a una rateazione agevolata - anche biglietti aerei in

regalo in funzione dell’importo a scontrino. In ottica prenatalizia, ma sempre price-related, è invece la promozione Euronics “Sconti in festa”, per arrivare “pronti al 25 dicembre con il regalo giusto”. Supportato da una campagna pubblicitaria firmata dalla bolognese Max Information, il relativo volantino include ampia selezione di prodotti di tutte le categorie merceologiche con sconti importanti fino al 40%: dalle ultime tv, ai tablet e smartphone, ai grandi e piccoli elettrodomestici. Parlando di prodotto-regalo, non si può non pensare alla macchina per il caffè, che ha letteralmente invaso le grandi superfici con una pluralità di marche e modelli in offerta, ed è stata oggetto di campagne pubblicitarie dedicate come quella di De’Loghi. Il caffé come bevanda non sta certo passando di moda, ma le macchine stanno probabilmente attraversando un periodo di calo di interesse commerciale, complice forse anche la numerosità delle tecnologie proprietarie disponibili, e la relativa, perdurante confu-

sione, in termini di prestazioni e vantaggi comparativi. Fa eccezione Nespresso, che ribadisce il suo posizionamento di brand ombrello “elitario” con campagne di comunicazione e testimonial globali, nonché con scelte distributive differenziate e con la continua evoluzione della gamma di prodotto, sempre all’insegna del design come attributo del brand. Si spiegano così, per gli altri player, la strategia di prezzo orientata al taglio e la presenza negli “spazi promozione” dei punti vendita, fianco a fianco, di modelli fine serie scontati e di versioni “semplificate” (nelle funzioni e nella dotazione a corredo) a prezzo ribassato dei modelli di successo. Un mix che, se da un lato è senza dubbio funzionale al sell out, dall’altro ostacola identificabilità, riconoscibilità e distintività dei singoli modelli, contribuendo a fare della categoria incolpevole, agli occhi dei consumatori, un proteiforme “blob” indistinto, che solo la -- costosa - presenza dei corner con dimostratrici e assaggio gratuito può contribuire a illuminare.


focus AV

Le nuove tecnologie spingono il

MERCATO TV L

“I

l retailer dovrebbero

educare i propri commessi o creare una formula in grado di incentivare le vendite.” Claudio Lamperti, AD di Panasonic Italia

e vendite dei televisori sono piuttosto stabili, almeno per quanto riguarda le vendite a volume, ma subisce – ormai da tempo – l’inesorabile calo di valore dei prodotti. L’anno mobile vede circa 5 milioni di unità vendute, per un miliardo 800mila euro di valore (settembre2013 - agosto2014). In suo aiuto ci sono il diffondersi di schermi più ampi, della tecnologia 4K, gli schermi curvi e i pannelli Oled. Queste tecnologie però avvantaggiano soprattutto marchi come Samsung e LG (gli unici dotati di schermi curvi), che da sole rappresentano quasi il 70% del mercato. È infatti Samsung a dominare ancora il mercato con quote che superano il 40% (a seconda del mese di riferimento c’è una cera oscillazione), seguita da LG Electronics con una market share intorno al 18% a volume, mentre sul gradino più basso del podio troviamo Philips (TP Vision), poco sotto l’8%. Guadagnano i piccoli, soprattutto cinesi, anche grazie al minor interesse dimostrato dai grandi nomi rispetto alla fascia entri-level e con polliciaggi sotto i 40”. In Europa c’è una vera e propria esplosione dell’UHD (Ultra HD): +21.000% in unità (anno su anno) da 88mila a circa 19 milioni di pezzi, a valore il mercato è da 43 milioni di euro, +7400% (anno su anno).

Samsung punta in alto La nuova line up Samsung comprende 17 TV Curvi tra Full HD, UHD e LED nei polliciaggi dai 48 ai

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105 di cui i prodotti di punta sono il rivoluzionario Bendable TV da 105 pollici e la Soundbar curva. Il nuovo UHD TV curvo da 105 pollici è il più grande al mondo nella sua categoria in grado di garantire una visione panoramica 21:9 paragonabile a quella cinematografica, grazie ai suoi 11 milioni di pixel (5120X2160) per una risoluzione pari a cinque volte quella di un Full HD. Per Samsung ci ha risposto Francesco Leveque, Marketing Director AV di Samsung Electronics Italia. “Siamo abbastanza soddisfatti dell’andamento del mercato TV. A parte qualche piccolo segnale nelle ultime settimane overall la situazione è positiva e il mercato è in linea con le aspettative. È un mercato guidato in questo mo-

mento dalla forte promozionalità dal lato venditore ma anche su una focalizzazione sempre più alta su quelle che sono oggi le nuove tecnologie: tutti i discorsi legato all’UHD e al business del curvo che stanno crescendo di importanza sul mercato in maniera sempre più costante e continua. Le nostre aspettative sono che per il trimestre ottobre-dicembre 2014 questa crescita andrà ulteriormente a consolidarsi. Dal nostro punto di vista la crescita di queste tecnologie è in linea con quelle lanciate in passato dal 3D al LED, a parità di periodo il mercato, specialmente sulla parte del curvo sta mostrando segnali molto positivi. Per Samsung sia il curvo, sia l’UHD sono tecnologie entrambe importanti. Il nostro top di gamma è sia curvo, sia UHD, però il curvo è in


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Il mercato TV si è ormai stabilizzato con un volume di vendite tornato ai livelli fisiologici e i grandi nomi che sgombrano il campo della fascia entry level per concentrarsi su quella premium, spinta dalle ultime innovazioni tecnologiche: risoluzione UHD, schermo curvo e pannello Oled tra tutte di Federico Cociancich

“N

ella comunicazione

bisogna convertire il concetto di feature di un prodotto in quello benefit per il cliente”

questo momento un elemento più facile da percepire lato utente perché colpisce immediatamente l’aspetto estetico. Si differenzia in maniera sempre più evidente e stiamo lavorando a livello di store per creare una percezione sempre più netta della differenza tra un televisore tradizionale e uno curvo quindi questo percorso sta andando in maniera molto positiva.” Samsung ha puntato molto sugli spazi in-store… “Per noi lo spazio in-store è uno spazio fondamentale, dove noi oggi focalizziamo la maggior parte dei nostri investimenti per spiegare le nostre tecnologie e tutte le nostre attività di offerta promozionale. Le nostre aree stanno vivendo una fase di cambiamento per quanto riguarda la diffusione de-

gli schermi curvi. Puntiamo inoltre sulla crescita sempre più alta della qualità espositiva, sia a livello di look and feel che nella qualità dei materiali. Ci teniamo molto all’esperienza che forniamo sul punto vendita. Pensiamo che sia lì che il consumatore prenda la decisione d’acquisto dei prodotti. Diventa quindi un’area fondamentale per noi ed è un’area in cui stiamo investendo in maniera importante.” Siete leader nella fascia alta, dove sono richiesti ingenti investimenti, cosa ne pensate dell’erosione dei prezzi? “Le tecnologie oggi ci permettono di differenziarci, le quote ci confermano come brand preferito in questi ambiti da parte dei consumatori. L’erosione dei prezzi impatta buona parte delle fasce. La cosa in-

teressante è che i prezzi medi che vediamo sul mercato subiscono una contrazione, ma abbastanza in linea con quella degli anni precedenti. L’aspetto più importante è che il mercato sta vivendo una sorta di doppia anima: da una parte è sensibile al costo, puoi trovare prezzi estremamente competitivi anche su polliciaggi più alti oltre ai 32” - 40”, che presentano già da tempo prezzi competitivi. Ma questi scenari vengono bilanciati da una crescita dei segmenti premium importanti. Per noi è importante che questo bilanciamento venga tenuto ed è dove noi ci vogliamo focalizzare. Dove andiamo a comunicare la nostra premiumness sui TV è ancora nelle caratteristiche di prodotto. Un prodotto premium è un prodotto che offre una perfetta combinazione tra design e caratte-

Francesco Leveque, Marketing Director AV di Samsung Electronics Italia


focus AV

perché per quanto tu alimenti la domanda con dei prodotti sempre più qualitativi e quindi in teoria che potrebbero richiedere una spesa aggiuntiva, non si riesce a veicolarli a un livello di prezzo adeguato per sostenere un mercato che brucia valore e mette in difficoltà non solo i produttori ma anche i rivenditori. Oggi il rivenditore se ha a che fare con una marginalità ridotta e un prezzo ridotto ha sempre più difficoltà a tenere aperti i negozi. Da qui la moria delle insegne, l’abbandono da aperte di alcune multinazionali come Fnac e Darty e quindi

ristiche. Oggi ci sono caratteristiche importanti che vengono ben spiegate sul punto vendita e dove sono presenti anche approfondimenti lato online. La parte premiumness che oggi riusciamo a confermare è legata alla capacità di saper spiegare agli utenti quello che oggi la tecnologia offre. È una battaglia che tutti stanno facendo, e bisogna convertire il concetto di feature di un prodotto in quello di benefit per il cliente. Per noi questi elementi sono sempre più importanti. Dal concetto di smart TV al concetto di ecosistema, alla possibilità di interagire tra i vari device.

Panasonic punta il dito sui retailer Molto interessante il punto di vista di Claudio Lamperti, AD di Panasonic Italia. “Il mercato Tv in Italia ha delle dinamiche che sono purtroppo non particolarmente diverse da quelle degli anni scorsi, quindi legate ad una price erosion molto forte, ben superiore a quella degli altri paesi europei. Questo fa si che ci sia il rischio di banalizzare o rendere troppo semplici le nuove tecnologie come il 4K che sarà invece la regina del Natale e soprattutto dell’anno prossimo, quando ormai la maggioranza delle gamme saranno legate al 4K e quasi tutti i prodotti alti di gamma saranno UHD.” Arriveranno i primi contenuti? “Stiamo discutendo con Rai per vedere come approfondire l’elaborazione dei contenuti che non

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Rojas Bartra, Sony

siano solo quelli che possono essere scaricati via Internet o quelli dei canali HD. Stiamo portando avanti come ANITEC anche interlocuzioni con i player e con i broadcaster. Ma in questo caso l’evoluzione dell’HW è stata certamente più veloce rispetto a quella dei broadcaster perché ormai l’anno prossimo la predominanza dei TV sarà in 4K. In Italia oggi purtroppo il mercato sta scendendo a livello di valore ben al di sotto di quello che è la media europea e questo per i produttori è sicuramente causa di mal di testa. Faccia conto che il mercato italiano da aprile fino a fine settembre è l’unico nell’Europa 5 (Italia, Spagna, Francia, Inghilterra e Germania) è l’unico mercato che a valore è sceso, pur con la presenza un evento come i Mondiali di Calcio. È una cosa che preoccupa molto

Gianluca Di Pietro, Hisense Italia

da qui un mercato dei TV che non sta contribuendo a rendere sano l’ecosistema. Come potrebbe! Perché in realtà gli argomenti per

vendere un televisore a un prezzo che sia in linea con la Spagna ci sarebbe. Il prezzo medio in Spagna è di 410 euro, in Italia è di 356 euro: non ha nessun senso. Noi ci ingegniamo di produrre soluzioni sempre migliori, il Full HD, il 3D e il 4k… però dobbiamo essere in grado di proporlo e di spiegare al consumatore che comprare un prodotto più qualitativo e a prova di futuro può richiedere anche un investimento maggiore.” Però è vero che in Italia le vendita online sono più basse rispetto al resto d’Europa… “È un discorso causa/effetto. Le vendite online in Italia sono effettivamente più basse anche a causa di un retaggio storico /culturale. Per noi le poste sono sempre state “una sorpresa” e quindi ancora oggi le vecchie generazioni, e quelle di mezza età, ogni volta che ricevono il prodotto acquistato su Internet sono stupiti. È un retaggio culturale che non favorisce lo sviluppo roboante della tecnologia. Sicuramente la copertura è un secondo elemento: si concentra nelle grandi città per cui chi potrebbe maggiormente usufruire delle vendite Internet, e sta nei piccoli paesi, si trova a dover piazzare l’ordine e non ha la copertura (l’ordine si perde, non sai se è andato avanti…). Ma anche una battaglia estremamente focalizzata sul prezzo da parte dei retailer fa si che qualunque prodotto appetibile a livello di prezzo su Internet abbia meno convenienza in Italia rispetto alla rete fisi-


ca di quanto non lo sia rispetto ad altri paesi, perché li la rete fisica vende a prezzi più elevati. Quindi c’è un gap di prezzo tra la distribuzione fisica e la rete internet che in Italia è molto schiacciato. La somma di questi tre fenomeni rende tutto più difficile. Aggiungo che un operatore come Amazon, che penso non si possa discutere a livello di player, non vende i televisori in Italia perché non è remunerativo. Mi sembra un termometro abbastanza significativo. Se un player come Amazon ha deciso che vende televisori solo come marketplace, ma non direttamente, perché non c’è remunerazione fa capire come l’ecosistema tratta il televisore in Italia.” Qual è allora la soluzione per evitare la svalutazione del valore? “Noi stiamo attivando, anzi continuiamo ad attivare, perché è un progetto antico, il contatto con il trade. Nessun produttore ha più le risorse per fare delle campagne mass per convincere qualcuno a prendere un prodotto A al posto di un prodotto B, questo si poteva fare negli anni ’90. Oggi questo si può fare a livello di punto vendita, noi ad esempio abbiamo una squadra dedicata che gira i punti vendita per spiegare i plus dei nostri prodotti e suggerire argomenti di vendita che debbono spostare il consumatore dal “Voglio un tv a 399” a “Guarda che se lo prendi a 599 è meglio”. Stiamo lavorando su questo livello. È un lavoro molto più massivo perché devo coinvolgere più persone e negozi che devono poi essere in grado di trasferire il messaggio, quindi tutto un po’ più difficile. Invece si assiste a fenomeni opposti dove alla domanda “Vorrei un televisore, ho un budget da 600 euro” i commessi rispondono “Le consiglierei questo che è in promozione a 500 euro”. Perché è in promozione. Questi fenomeni sono prima di tutto la testimonianza che noi con il nostro progetto di formare i commessi abbiamo fallito. Ma anche il retailer dovrebbe educare i propri commessi o creare una formula in grado di incentivare le vendite. Se non sono

I Tv Android di Philips I produttore cinese TP Vision, dopo aver acquisito nel 2012 la divisione TV di Philips è stato abile nel mantenere il valore del marchio realizzando prodotti di qualità, ottimizzando i processi produttivi e potendo quindi offrire prezzi concorrenziali. Philips, un po’ a sorpresa, è il terzo player nel nostro paese, e punta su pannelli curvi, risoluzione UHD, sistema operativo Android e il sistema esclusivo con Luce d’Ambiente Integrata

in grado di farlo loro stessi forse stanno mancando in qualcosa. Sono loro che entreranno più in difficoltà per questo. Ciò che possono fare i produttori è vendere prodotti sempre nuovi e dare argomenti di vendita per far sì che un consumatore possa apprezzare le novità e scegliere di comprarle. In questo i produttori non si stanno chiamando fuori. Io ritengo che il retailer debba per quello che è la sua missione di proporre l’ultimo miglio al consumatore finale e guadagnare. Oggi non sta facendo ciò che dovrebbe fare. Io sono piuttosto critico rispetto ai retailer. Loro stessi dovrebbero dare delle linee guida. La multicanalità potremmo farla anche noi commercializzando direttamente e saltando i retailer. Non è però una cosa che vogliamo perseguire, ma il retailer deve darci delle motivazioni per cui ab-

Ambilight. Certificata da Google, la gamma Philips 9100 con Android fornisce l’accesso al Play Store di Google e dispone di applicazioni pre-installate. La visione di film ed eventi sportivi è resa ancora più entusiasmante dalla qualità dell’immagine Ultra HD 4k e dal sistema Ambilight sui 4 lati, una tecnologia d’illuminazione a LED, unica dei TV Philips, che emana un fascio di luce sul muro alle spalle della TV.

bia senso la sua presenza, perché se alla fine mi deve solo vendere il prodotto basso di gamma o svilendo il prezzo a quel punto a chi conviene?.”

Sony punta sul design degli schermi grandi Ecco quanto ci ha detto Rojas Bartra, Senior Marketing Manager Home Entertainment Products di Sony: “Nonostante il mercato quest’anno fosse stato previsto in decrescita, i dati del primo semestre sono stati confortanti e questo ci pensare che anche la chiusura dell’anno possa segnare un leggero incremento sull’anno precedente. Un segnale questo inaspettato e decisamente positivo, dovuto principalmente alle dinamiche che hanno caratterizzato i diversi segmenti del mercato. A trainare le vendite sono stati i polliciaggi più grandi, dal 50” in

su, dove Sony ha registrato risultati ben oltre le aspettative e dove la nostra quota di mercato è oggi decisamente importante. Anche il segmento dei 32”, che pesa per circa 1/3 del mercato, dopo due anni di decrescita sta mostrando segnali positivi. E, anche, qui Sony ha giocato un ruolo interessante, con una proposta di valore che punta sulla qualità. Inoltre, va segnalata l’espansione del mercato dei TV 4K, dove Sony è stato precursore e dove quest’anno abbiamo ampliato ancor più la gamma. Ulteriore trend degli ultimi mesi è stato il TV curvo, dove Sony è entrata da settembre con una linea che privilegia la qualità di immagine e audio. Il design resta un fattore molto importante per il consumatore italiano in questo mercato e a esso si affiancano la qualità d’immagine e le funzioni smart. Va poi sottolineato che, soprattutto nei polliciaggi più grandi, la qualità d’immagine gioca un ruolo essenziale e dipende dalle tecnologie utilizzate per l’elaborazione delle immagini – e in questo Sony si è sempre distinta, investendo in nuove tecnologie con l’obiettivo di offrire al consumatore la miglior esperienza di visione. Da ultimo vale la pena ricordare che l’audio è estremamente importante perché l’esperienza di visione sia veramente completa; per questa ragione Sony ha dedicato grande attenzione anche a questo elemento, con soluzioni esclusive che permettono di godere di un vero home entertainment nel salotto di casa.”


focus AV

frontare il Q4, terremo questi punti prezzo ad eccezione di alcuni modelli fuori listino per alcune operazioni di volume. Non abbiamo in programma alcuna operazione di bundle. La promozione di Natale è rivolta all’utente finale. A livello di punti vendita stiamo cercando di fare dei ‘vestiti su misura’.”

Alessia Gusman, Loewe Italia

Hisense vede positivo Ecco le risposte che abbiamo avuto da Gianluca Di Pietro, General Manager di Hisense Italia. “Il mercato totale si sta assestando sulle quantità pre-switch off. Il 2014 non ha visto particolari spunti. L’occasione dei mondiali di calcio non ha influito come tutti speravano sul sell out. In compenso ha mostrato sempre una forte attenzione alle nuove tecnologie. Il consumatore italiano ha risposto molto bene all’avvio del segmento 4K. Questa è e sarà una leva importante per il prossimo futuro. Il Natale influirà positivamente sulle vendite. Un primo accenno lo abbiamo avuto con un ottimo settembre mentre ci si aspetta una accelerata delle vendite specialmente per gli ultimi due mesi dell’anno.” Quali sono le caratteristiche dei TV che attirano maggiormente i consumatori? “In questi momenti il rapporto qualità prezzo è il fattore principale di scelta. Come accennavo prima un occhio particolare verso le nuove tecnologie mentre il design resta sempre un driver fondamentale.” Nell’agosto 2013 siete diventati partner di Loewe, questo accordo sta dando i suoi frutti? È possibile che in futuro svilupperete accordi simili con altri produttori?

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La presenza nei punti vendita è diventata importante… “La display shell è uno degli elementi che andiamo a monitorare costantemente. Non è sufficiente: stiamo cercando, con un percorso che va avanti da tempo, di acquisire i migliori spazi dentro i punti vendita dove mettere i nostri prodotti flagship, ma soprattutto dove comunicare gli i punti di forza dei nostri prodotti all’utente fina-

FA. Tutta la nostra gamma si basa sulla risoluzione UHD. Non abbiamo più in gamma TV Full HD. Avremo due gamme prodotto nuove, la nuova gamma Art e la nuova gamma Connect (disponibili in due formati, il 40” e il 55”) e l’anno prossimo avremo a disposizione nuovi formati. La nostra distribuzione è di tipo selettiva, e pur aumentando la nostra presenza nei technical superstore non abbandoniamo i piccoli rivenditori indipendenti che riescono ad offrire una consulenza e un servizio di assistenza qualificata. I technical superstore hanno un peso dominante nel mercato italiano, a differenza di altri paesi come ad esempio la Germania. Per noi sono i due partner fondamentali a livello distributivo. Una delle ca-

“Questa partnership è per noi molto importante e credo che inizierà a dare i propri frutti a partire dal 2015 quando la condivisione reciproca di tecnologie e componentistica si tradurrà per entrambi i brand in prodotti per il mercato europeo. Per il momento non abbiamo nessun progetto in atto confermato.”

LG punta sull’OLED “La nostra mission in questo momento è quella di ampliare il mercato dell’Oled, spingere il più possibile gli Ultra HD e la fascia media della gamma Tv che è il nostro core business. Noi abbiamo una quota vicina al 19% però i driver di questa quota sono i polliciaggi sopra i 40”, dove abbiamo costantemente una quota che va dal 20 al 25%. Abbiamo limitato la nostra presenza al di sotto dei 40” dove viaggiamo tra i 14-15 punti percentuali. L’Oled vedrà una promozione qualitativa, le promozioni sull’UHD sono un mix tra valore e volume perché ci sono punti prezzo in grado di determinare volumi che fino ad oggi il mercato UHD non ha gestito. Per noi l’Oled è curvo. Quelli che abbiamo importato in Italia sono tutti curvi, per evitare di disorientare il cliente finale (i modelli flat esistono e sono presenti in altri mercati). Strategicamente a settembre abbiamo fatto un primo riposizionamento di tutta la gamma per af-

le. Puoi avere anche la miglior posizione nei punti vendita, ma senza avere un supporto, ad esempio il materiale che vedi a fianco agli Oled, che spiega che tipo di prodotto si ha davanti, acquisire gli spazi serve a poco.”

Solo UHD per Loewe Abbiamo parlato con Alessia Gusman, Marketing Manager di Loewe Italia “Sicuramente il mercato si è ripreso soprattutto grazie all’introduzione dei TV 4K. Per cui anche a Natale ci aspettiamo una crescita delle vendite sui grandi televisori con questa tecnologia. È per questo che abbiamo puntato sul rinnovamento dell’intera gamma TV che abbiamo presentato all’I-

ratteristiche ci differenziano dagli altri è quella di una maggiore stabilità dei prezzi e di conseguenza una maggiore stabilità e una maggiore sicurezza nei confronti dei rivenditori. L’azienda ha vissuto un momento di difficoltà, ma da aprile c’è un nuovo investitore, un fondo di investimento industriale, e l’azienda si è assicurata una continuità (la produzione è rimasta in Germania). C’è stata una ristrutturazione che per fortuna non ha toccato le filiali estere. Abbiamo fatto una partnership a livello tecnologico con Hisense, questo ci consente di arrivare sul mercato con le ultime tecnologie con tempi assolutamente più brevi rispetto al passato.”



forum PED

subiscono questa concorrenza aggressiva; tuttavia non sono destinate a sparire, e continueranno ad avere un seguito interessante, soprattutto nelle alte fasce di prezzo. Per esempio, secondo Damiano Assorgia, Head of Sales per Electrolux, “La semplicità d’uso e la soglia di prezzo basso, agevolano l’acquisto delle macchine a capsule, che inoltre permettono di spaziare tra innumerevoli gusti di caffè, mantenendo l’aroma integro. Ritengo che questo segmento sia destinato ancora a crescere per i prossimi 3 anni, se pur con un’erosione del prezzo medio, lasciando spazio in fasce superiori alle singole a polvere, che potranno crescere a valore, se non a volume”. Per Giacomo Biviano, videdirettore generale di Illycaffè, è evidente che le macchine a porzionato chiuso stanno prevalendo sulle altre, e il motivo è che sono le uniche che riescono a dare una qualità senza variazioni, lo dico per esperienza. Per Marco Cavallaro, trade marketing manager di De Longhi, “Il porzionato chiuso è caratterizzato dalla comodità d’uso e dal basso prezzo d’acquisto, determinato da una forte pressione promozionale. Il modo per mantenere valore negli altri segmenti è quello di proporre un’offerta di qualità, non inseguen-

di Marco Passarello

Le macchine per avere l’espresso in casa non conoscono crisi, e in particolare spadroneggiano quelle a capsula chiusa

Espressamentei o v r e p T

ra gli italiani e il caffè c’è un rapporto speciale e indissolubile, e questo non poteva non riflettersi sulle macchine del caffè elettriche: in un momento in cui la maggior parte dei piccoli elettrodomestici stenta ad agganciare la ripresa europea, il loro mercato non ha conosciuto crisi, salendo tra gennaio e agosto 2014 del 12,6% a volume, e di un più contenuto ma comunque significativo 3,3% a valore. Protagoniste di questo exploit sono però solo le macchine cosiddette Single Serve Espresso o a porzionato chiuso, che usano caffè in capsule. Le

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macchine con caffè in polvere o a cialde e le superautomatiche che partono da caffè in grani sono invece in declino, scendendo rispettivamente con il -5,1% e il -3,3% a volume. Si tratta di un trend che prosegue ormai da alcuni anni. Per quale motivo gli italiani preferiscono le macchine a sistema chiuso? La loro crescita continuerà indefinitamente?

Single Serve Espresso: comode ed economiche L’opinione generale sembra essere questa: la crescita delle macchi-

ne a porzionato chiuso è dovuta in parte alle caratteristiche gradite al consumatore (qualità assicurata e senza variazioni, facilità di spaziare tra gusti e aromi differenti), ma anche e soprattutto all’aggressiva politica dei prezzi praticata dai produttori, che preferiscono vendere le macchine a basso prezzo per poi rivalersi con le forniture di caffè. Le macchine di altro tipo

do una competizione di prezzo aggressiva”. Per Donatella Mannini, senior product manager di Ariete, “La prospettiva è che il segmento del porzionato chiuso cresca ancora. Stanno entrando nuovi players, da Pellini a Vergnano. Le aziende stanno ancora investendo in questo segmento ed è immaginabile che continui la sua crescita. I con-


ei

Damiano Assorgia, Electrolux

Giacomo Biviano, Illycaffè

Marco Cavallaro, De Longhi

Donatella Mannini, Ariete

sumatori scelgono le capsule per “convenience” (praticità e facilità di utilizzo) e perché ormai l’utilizzo delle capsule è uno status sociale”. Il segmento polvere e cialde risente fortemente dell’aggressività del segmento capsule, soprattutto in termini di prezzo (che le aziende compensano con i guadagni sul caffè). Per Martina Zilio, Marketing Manager Coffee Espresso di Philips Saeco, “ Si prevede una crescita delle capsule anche per il prossimo anno, ma ci auguriamo che il consumatore sia più sensibile alla tematica del costo del caffè per tazza, e capisca quanto una macchina automatica costi meno rispetto alle capsule. Secondo i dati a nostra disposizione le capsule costano sei volte di più rispetto ai grani, un dato che dovrebbe far riflettere. L’investimento iniziale per una superautomatica viene ripagato in un solo anno da una famiglia normale, e ancora più rapidamente per piccole comunità e studi professionali.

il numero dei trattanti, favorendo la diffusione del prodotto”. Per Dino Giubbilei, SDA marketing manager di Indesit Company, “Si tende sempre più a ragionare in termini di sistema “macchine + capsule”. per cui da un lato è incrementata il mix della vendita delle macchine nella GDO dove si vende caffè , dall’altro sempre più specialisti del settore elettrodomestici si attrezzano con licenze e spazi per la vendita delle capsule”. Lucilla Premazzi, national sales director di Bialetti, ci ha detto: “La nostra scelta è stata quella di rendere disponibili le nostre capsule su tutti i canali che comprendono l’area web, nei negozi specializzati, GD, GDO, e all’interno dei nostri negozi Bialetti Store”. Infine Martina Zilio: “Per i nostri segmenti sono molto importanti i technical superstore per l’esposizione di qualità dei prodotti e dei brand. Diminuisce lievemente il massmarket

a causa della crescita delle private label. Cresce anche la vendita online per i prodotti di fascia medioalta”.

ta dei brand leader nella comunicazione, non notiamo ancora un cambiamento netto di tendenza”. Aggiunge Damiano Assorgia: “Per i torrefattori comporta di sicuro un’erosione di fatturato e di profitti. Ritengo però, dopo averne assaggiate diverse, che la qualità delle compatibili non sia ancora a livelli dei brand principali, quindi le acquisterà solo chi dà la precedenza al prezzo”.

Caffè e macchine si sostengono a vicenda In questo contesto di crescita, come è cambiato l’approccio alla vendita? Per Marco Cavallaro “La modalità di distribuzione non è cambiata negli ultimi due anni, ma è aumentato il bisogno di presidiare i punti vendita per essere più visibili”. Secondo Damiano Assorgia “Internet ha preso anche qui la sua quota, ma sostanzialmente non ha modificato la situazione, ha semmai allargato

L’effetto delle capsule compatibili Un’ulteriore variante nel mercato delle macchine del caffè è la presenza, per alcuni modelli di capsula per cui il brevetto è scaduto, di capsule di caffè compatibili di produttori terzi. Per Dino Giubbilei “quello delle capsule compatibili è un fenomeno in crescita che riguarda soprattutto cloni dei brand di capsule che hanno una grande base installata di macchine importante (Nespresso), specie in mercati più maturi (per esempio la Francia). La scadenza dei brevetti comporta comunque una tendenza all’incremento di questo fenomeno e la necessita di rinnovarsi, ma ad oggi, grazie anche alla forte spin-

Ariete: sia cialde, sia polvere Ariete propone varie macchine dotate di filtro bivalente che può funzionare cioè sia con caffè in polvere, sia con cialde di tipo E.S.E. Tra queste la nuova Mirò, di piccole dimensioni; la Retrò, con il caratteristico look vintage, la Cialdissima Picasso e infine la Moka Aroma che richiama la forma della classica caffettiera.

Bialetti: con il caffè nel cuore Ci ha detto Lucilla Premazzi: “Abbiamo presentato una macchina assolutamente innovativa nel settore: Cuore, la prima e sola macchina per caffè sospesa. È dotata di un nuovo gruppo di erogazione brevettato che garantisce la perfetta estrazione del caffè, esaltando così le pregiate miscele racchiuse nelle nostre esclusive capsule Bialetti - I Caffè d’Italia. I dettagli sono improntati alla massima comodità d’uso, come la pedana per appoggiare la tazzina di caffè, che può essere rimossa lasciando spa-


forum PED zio a una comoda superficie in silicone adatta a tazze di dimensioni maggiori, e il meccanismo di auto espulsione della capsula, che viene automaticamente rilasciata nell’apposito cassettino una volta ultimata l’erogazione. Un sistema di stand-by si attiva dopo dieci minuti di non utilizzo dell’apparecchio, riducendo al minimo l’assorbimento di energia elettrica”.

De’Longhi: anche per chi ama il cappuccino Ci ha spiegato Marco Cavallaro: “Il periodo natalizio sarà incentrato sulla campagna di comunicazione “L’Espresso come vuoi tu”: De’Longhi, leader mondiale nella vendita di macchine per caffè espresso ad uso domestico, è l’unica azienda in grado di presentare, al trade ed al consumatore, un’offerta di macchina per l’espresso completa

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Martina Zilio, Philips Saeco

Dino Giubbilei, Indesit Company

Lucilla Premazzi, Bialetti

e per tutti i gusti: dalle macchine a capsule a marchio Nespresso e Nestlè DolceGusto, alle tradizionali macchine a cialda o polvere, fino alle superautomatiche che macinano il caffè in chicchi. L’offerta si completerà per Natale con la presentazione del CombiPack Alicia+Alicia Latte. La moka elettrica leader assoluto delle vendite, per Natale sarà offerta insieme allo speciale MontaLatte elettrico.

ne della quantità di caffè desiderata. Il cassettino capsule view semitrasparente permette di vedere quando è il momento di svuotarlo, e la griglia poggiatazze è regolabile in tre diverse altezze, adattabile a tutte le tazze. Éspria Plus è dotata di altri accorgimenti tecnici, come la spia decalcificazione e lo spegnimento automatico dopo nove minuti di inattività.

gamma di prodotti. Arriveranno proposte in tema di gamma colori e varianti per UNO, e attività promozionali e di vendite abbinate facendo sinergia con la nostra gamma di piccoli elettrodomestici. Per il 2015 rinnoveremo entrambe le gamme e lanceremo un esclusivo cappuccinatore abbinato alla gamma Hotpoint, che consente anche di fare la cioccolata calda”.

Electrolux: matrimonio con Lavazza

Hotpoint/Indesit: il caffè appeso al muro

Illycaffè: tecnologia brevettata

Ci dice Dino Giubbilei: “Avendo lanciato da poco le due gamme UNO e Hotpoint for Illy (la macchina UP di Hotpoint for Illy, con due brevetti esclusivi, è ancora l’unica che può anche essere appesa alla parete come un televisore) vorremmo consolidare la nostra presenza sul mercato cercando di massimizzare le potenzialità dell’attuale

Nuovi arrivi all’interno della gamma Iperespresso illy: un sistema protetto da cinque brevetti, con una capsula in cui il caffè passa attraverso due fasi: infusione ed emulsione, per assicurare un’estrazione ottimale di tutti gli aromi del caffè. Il primo è X9, disegnata da Cosimo Fusco, ha un design innovativo a forma a ellisse e un ri-

La proposta di Electrolux è Éspria Plus, funzionante esclusivamente con cialde Lavazza A Modo Mio. È dotata di comandi one touch per scegliere in un solo tocco un espresso o un caffè lungo, grazie alla possibilità di programmazio-


vestimento interamente in alluminio cromato, che la trasformano in un complemento d’arredo. Il secondo è Y5 Milk, la prima macchina Illy “one touch milk”, per la preparazione di sei bevande, espresso normale o lungo, latte caldo o macchiato, cappuccino e acqua calda per tè e tisane. A questi si aggiunge un’edizione limitata del modlelo diventato icona Illy, l’X7.1 Sunrise Limited Edition, progettata da Luca Trazzi.

Nespresso: anche con lattiera Nespresso propone per il suo sistema a capsule una gamma di macchine molto articolata. Si parte da Inissia, macchina semplice e compatta disponibile in svariati colori, in grado perciò di adattarsi a qualunque ambiente. Maestria è invece un modello per estimatori, dal look vintage che ricorda le autentiche macchine da bar, in grado di preparare oltre all’espresso anche ricette con il latte. La specialista del latte però è Lattissima+, macchina “onetouch” con soluzione per il latte integrata, con soluzioni tecnologiche apposite per creare una schiuma perfetta. Ma l’ultima generazione è la serie U con design modulare per adattarsi agli spazi. Costruita con materiali riciclabili al 30%, ha un tempo di riscaldamento di soli 25 secondi. Un’interfaccia tattile memorizza la lunghezza di caffè preferita. Le ultime macchine della linea U, Umilk e Umat, aggiungono anche una soluzione per il latte integrata e altre opzioni.

Philips Saeco: il caffè è in omaggio Ci spiega Martina Zilio: “Stiamo rilanciando Intelia Evo, una piattaforma molto apprezzata da consumatori e clienti, con un design molto in linea coi gusti del consumatore italiano. È disponibile in tre versioni: Focus con colorazione nera, Class Silver con frontale in plastica argentata e cappuccinatore automatico, e Class Metal con frontale in acciaio inox. Tutte sono dotate delle nostre esclusive macine in ceramica e della possibilità di personalizzazione. Da menzionare anche il nostro top di gamma Gran Baristo, lanciato lo scorso anno ma che resta il nostro fiore all’occhiello per design e tecnologia. A novembre e dicembre ci sarà una promozione al consumo, con due chili di caffè Pellini in omaggio all’acquisto della macchina, in grani o in polvere a seconda del modello”.


aziende

Con gli apparecchi per il sottovuoto a marchio FoodSaver il guadagno per i consumatori è evidente. Sia in termini di denaro che di praticità in cucina

è meglio

Sottovuoto È

ormai risaputo: conservare i cibi sottovuoto è un vantaggio non indifferente. Mirato non soltanto a conservare le proprietà organolettiche e nutrizionali degli alimenti, ma soprattutto a evitare la crescita di batteri che, una volta ingeriti, potrebbero minare lo stato di salute dei consumatori. I vantaggi della conservazione sottovuoto sono difatti molteplici, dall’arresto dello sviluppo di microrganismi aerobi e delle alterazioni chimiche dovute ai processi ossidativi, fino al mantenimento della freschezza e alla protezione da odori penetranti esterni. FoodSaver, noto brand americano di proprietà dell’americana Jarden Corporation distribuito in esclusiva in Italia da Nital S.p.A., offre una completa gamma di prodotti dedicati al confezionamento sottovuoto alimentare e domestico, in grado di assicurare notevoli benefici ai suoi utilizzatori: dal risparmio di denaro offerto dalla conservazione di grandi quantità alimenti in porzioni più piccole fino alla comodità di poter preparare pasti in anticipo in modo da pianificare i pasti, conservandone la freschezza fino al

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reale consumo, nonché la possibilità di marinare carne e verdure in pochi minuti, mantenendo e valorizzando nel contempo il sapore dei cibi. Inoltre, una volta sottovuoto il cibo può essere congelato o cucinato nel forno a microonde senza alcun compromesso su gusto e proprietà nutritive degli alimenti. Qualunque tipo di alimento, sia cotto che crudo, dai formaggi agli affettati, fino alle verdure, alla carne e al pesce si può inserire negli appositi sacchetti, ed eliminando completamente tutta l’aria, è possibile conservarli perfettamente e molto più a lungo sia nel frigorifero che nel congelatore. Un altro assoluto vantaggio è poi rappresentato dall’ingombro, decisamente più ridotto rispetto a contenitori, scatole e piatti vari. Oltre che a mantenere il cibo fresco fino a 5 volte più a lungo rispetto ai metodi di conservazione tradizionali come sacchetti richiudibili, alluminio, contenitori in plastica e vetro, in più, il sistema FoodSaver permette di risparmiare concretamente fino a 2.000 euro all’anno, grazie all’acquisto di grandi quantità di cibo e

la diminuzione dei rifiuti (in media, ogni famiglia in Italia butta nella spazzatura circa 400 euro in cibo ogni anno, ndr). Non solo. Il trattamento sottovuoto FoodSaver può essere anche utilizzato per la conservazione di prodotti non alimentari, come ad esempio l’argenteria che, così trattata, è in grado di evitare il logorio dei processi di ossidazione, o importanti documenti, in modo da sottrarli all’usura di agenti atmosferici e umidità.

Una gamma per tutte le esigenze

La line-up di prodotti proposta da FoodSaver è davvero rivolta a un ampio utilizzo sia in cucina che, più in generale nell’intero ambiente domestico. Si va dal modello top di gamma V3840 a quelli appartenenti all’elegante serie Urban, caratterizzati da un ingombro del 30% inferiore rispetto agli altri modelli e quindi specificatamente pensati per un utilizzo smart dello spazio all’interno dei locali abitativi. Il sistema di confezionamento sottovuoto V3840 con tecnologia Smart Seal è un sistema di


Il segreto degli chef... E, da “segreto” degli chef, la cottura sottovuoto arriva nelle cucine di noi comuni mortali. È un tipo di cottura assolutamente perfetta per qualsiasi cibo: lentezza e basse temperature servono per mantenere tutti i succhi e i profumi con il risultato di maggiore leggerezza e digeribilità. Si può iniziare con una marinatura – che sottovuoto diventa molto più veloce – per poi proseguire con la cottura in una pentola d’acqua che per la carne dovrà mantenersi a una temperatura di circa 60° per circa 6 ore. La cottura può avvenire anche in forno con una temperatura intorno ai 70/90°. Con gli apparecchi FoodSaver si può gestire e adattare il grado di sottovuoto secondo l’alimento che si intende cuocere. Importante raffreddare subito gli alimenti cotti: o con l’abbattitore o, in casa, inserendolo in acqua e ghiaccio. Ancora un altro vantaggio? Poter cucinare più cibi contemporaneamente.

alta gamma con un design verticale, in acciaio inossidabile, da poter utilizzare senza mani e senza dover premere alcun tasto: la macchina si aziona automaticamente non appena viene inserito un sacchetto, mentre il dispositivo di rilevamento liquidi evita le eventuali fuoriuscite e la modalità marinatura consente di accentuare il sapore degli alimenti in pochi minuti. Inoltre, è dotato di un tubo a scomparsa, nonché di un comparto per i rotoli, fornito di apposita taglierina. La serie Urban, invece, si compone di quattro diversi modelli, molto simili nella forma e nelle prestazioni, ma dedicati a diverse esigenze all’interno delle abitazioni: i sistemi 1X, 2X, 3X e 4X. I modelli Urban 1X e Urban 3X sono caratterizzati, rispettivamente, da una moderna colorazione nero lucido e da una finitura in acciaio inox. Tra le loro principali dotazioni si trovano l’aspirazione e la sigillatura automatiche unite entrambe nella modalità verticale, oltre che al vassoio raccogli gocce lavabile in lavastoviglie e alle spie LED per il controllo dell’avanzamento del processo.

A questi si uniscono poi i due modelli Urban 2X e Urban 4X, differenti per colorazione ma uguali nelle performance: blocco semplice e meccanismo di chiusura facilitata; aspirazione e sigillatura automatiche oltre alla modalità solo sigillatura, uno scomparto per il rotolo personalizzabile e una comoda lama integrata. Tutti e quattro modelli, poi, sono dotati di un pratico tubo accessorio per la messa sottovuoto delle bottiglie. Oltre naturalmente a una vasta gamma di sacchetti e rotoli per la conservazione di cibi e prodotti, il sistema Foodsaver si compone poi di utili accessori, tutti lavabili comodamente in lavastoviglie, con differenti funzionalità: dai classici barattoli a forma tonda, a quelli per la conservazione di pietanze già cucinate o per la marinatura di pesce o carne, fino ad arrivare ai tappi di diverse misure per la conservazione di olii, infusi e vino.

il video del modello Urban 2X


focus PED

Gli italiani non hanno ancora accettato del tutto il forno a microonde nelle loro cucine. Ma i tempi cambiano, e forse il suo momento è arrivato di Marco Passarello

Un alieno in N

onostante la sua ormai rispettabile età, il forno a microonde non ha ancora dissipato del tutto il velo di diffidenza da cui è circondato nel nostro Paese, gelosissimo delle sue tradizioni culinarie e pertanto restio ad accogliere in cucina un metodo di cottura legato alla modernità. Tuttavia i dati di mercato raccolti da GfK nascondono una sorpresa: i forni a microonde tirano. Nel periodo

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gennaio-settembre 2014, a differenza di molti elettrodomestici che in Italia ancora stentano, hanno invertito la tendenza e hanno cominciato a crescere, segnando un +4% a volume e un +4,8% a valore. Si tratta di un’anomalia, o dell’anticipo di una tendenza che interesserà tutto il mercato?

Fiducia nella crescita Secondo Marco Muci, product manager per small domestic appliances e lighting di Panasonic, “Durante il 2014 abbiamo assistito a una polarizzazione del mercato. Sono aumentate le vendite nel segmento dei microonde puri, trainate principalmente da forti promozioni e dalla richiesta da parte del mercato di modelli economici. Dall’altra parte sono sempre di più le persone che scelgono soluzioni all-in-one. Non si può ancora parlare di fine della crisi del piccolo elettrodomestico, ma i segnali sono positivi e per l’anno prossimo ci aspettiamo un mercato stabile con comparti in ascesa”. Pietro Mariotto, marketing manager per le home appliances di

LG Electronics, ricorda che “Nel mercato del PED la situazione è positiva grazie anche a fattori come la riscoperta della tradizione della cucina italiana. Il microonde è ben presente nelle case italiane e negli ultimi anni ha raggiunto punte di penetrazione del 35% (Dati Ismea – Istat). La leva promozionale, che sempre guida la scelta, è oggi però meno forte. Per il prossimo anno il mercato dei microonde continuerà il suo andamento positivo trainato anche dall’aumento della comunicazione nel settore cucina. Una fascia di clientela in crescita che cerca performance di cottura di alto livello migliorerà la composizione del mix, che vedrà crescere ancora la quota dei microonde combinati”.

Microonde “puri” contro grill e ventilati Infatti la crescita dei microonde, pur generalizzata, ha visto aumentare l’importanza a volume dei forni a microonde puri, saliti al 14,2% del totale (contro l’11,2% di due anni fa), anche se


cucina con una crescita a valore più modesta (10,8%, contro il 9,5% del 2012). Un risultato ottenuto con politiche di prezzo aggressive. Ce lo conferma Maria Pompea Tamburrino, trade & marketing manager per gli elettrodomestici free standing di Candy: “I forni a microonde puri sono quelli con un posizionamento prezzo più aggressivo e seguono la tendenza positiva dei prodotti entry level nei punti vendita”. Monica Massari, product manager di Sharp aggiunge che “Il consumatore, sia per la situazione economica, sia perché il forno a microonde non è ancora sfruttato appieno in tutte le sue funzioni di cottura, in molti casi rimane più orientato verso la fascia entry level”. Per Marco Muci “La crescita dei microonde puri è trainata dalla frenesia promozionale e dal fenomeno volantino. Si assiste in questo cluster alla crescente presenza di marchi trade e privati, e a una diminuzione della visibilità dei grandi marchi, che sono invece alla ricerca di vendite ad alto valore aggiunto in segmenti con prezzi medi ben

I

l mercato italiano è ancora molto legato

ai sistemi tradizionali di cottura. Alcuni consumatori, pur disponendo di diversi programmi di cottura, tendono a limitare l’utilizzo del forno a pochissime funzioni, orientandosi verso microonde puri

più elevati”. L’analisi di Pietro Mariotto è la seguente: “Il mercato italiano è ancora molto legato ai sistemi tradizionali di cottura. Anche se il mercato del microonde è composto per oltre il 75% da modelli con grill permane ancora un po’ di diffidenza. Alcuni consumatori, pur disponendo di diversi programmi di cottura, tendono a limitare l’utilizzo del forno a pochissime funzioni, orientandosi verso microonde puri. ”. La situazione è così riassunta da Andrea Romeo, responsabile marketing home appliances di Samsung: “Il fatto che siano cresciuti anche i forni a microonde combinati significa che sta prendendo piede la consapevolezza che con un microonde si può anche cucinare, non solo scaldare come vorrebbe lo stereotipo italiano. Splittando i dati di crescita a valore si può vedere che i forni a microonde di tipo grill crescono del 2%, mentre quelli ventilati crescono di circa il 10%. Questa è una novità, perché fino a poco tempo fa i microonde ventilati, i più adatti per cucinare, non erano ben recepiti sul mercato italiano. Se le aziende continueranno a diffondere questa consapevolezza il futuro sarà di crescita, tendenzialmente più a valore che a volume, anche se ci vorrà del tempo”. Concorda Monica Massari: “Si sta facendo tanta cultura sull’utilizzo del forno a microonde per la realizzazione delle ricette più tradizionali, con prestazioni e i risultati simili, e da qui l’interesse crescente per i prodotti ventilati, completi e dotati di molteplici funzioni”.

Diffondere la cultura del microonde È così difficile far entrare il microonde nelle cucine italiane? Per Marco Muci “Esistono ancora grandi preconcetti legati all’utilizzo del forno a microonde, e ancora oggi il principale uso di questi forni è legato allo scongelamento e al riscaldamento. Tuttavia lo stile di vita e il poco tempo da dedicare alla cucina, unito alle campagne di informazione, stanno facilitando il superamento dei tabù. È proprio su questo che si basa il lavoro che Panasonic sta facendo con il sub-brand Panasonic Cooking. Con la collaborazione della food blogger Marta Tovaglieri abbiamo realizzato 10 video ricette che spiegano i benefici della cottura al microonde”. Ricorda Maria Pompea Tamburrano: “L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni ha allargato il mercato nella parte medio-alta, con prodotti che a tutti gli effetti possono sostituire il forno, anche quello multifunzione. Con i prodotti più d’avanguardia è possibile grigliare, cuocere “croccante” e addirittura cucinare a vapore. I menù preimpostati consentono di avere tempo e potenza già settati in funzione della tipologia di cibo, della quantità e della ricetta. Le funzioni di memoria, invece, sono ideali per i consumatori più esperti che desiderano, dopo averlo testato una volta, registrare un menù personalizzato”. Per Pietro Mariotto “C’è piccolo gruppo di clienti finali in leggera ma costante crescita che ricerca prodotti che permettano di otte-


focus PED nere eccellenti risultati in cucina. Uno dei motivi di questo rinnovato interesse per la cucina è da ricercarsi nei programmi TV e nei libri di ricette proposti dagli chef. A questo particolare target LG propone i microonde combinati di fascia alta della linea Lightwave”. Per Andrea Romeo “La consapevolezza delle capacità del microonde in cucina non passa solo per la comunicazione, ma anche e soprattutto attraverso prodotti con nuove funzioni. Per esempio, i nostri forni sono dotati anche di sensori che permettono di controllare in modo più efficace la cottura, e anche di funzioni innovative, come il mantenimento di una temperatura controllata per favorire la lievitazione del pane o la fermentazione dello yogurt. La nostra visione è che il microonde serve a preparare cibo sano fatto in casa, non in controtendenza rispetto alla tradizione italiana, ma assecondandola”. Vediamo ora quali sono i più interessanti prodotti attualmente sul mercato.

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Marco Muci, Panasonic

Pietro Mariotto, LG Electronics

Maria Pompea Tamburrino, Candy

Bosch: tutto in uno

segmenti. Continueremo a cavalcare interessanti opportunità promozionali ma l’obiettivo è quello di poter rafforzare la nostra presenza a lineare con il nuovo prodotto Ego”. I suddetti Ego sono una gamma di forni a microonde con un design dal gusto retrò, sei programmi automatici di cottura, display elettronico, e la funzione Start Express che permette con una sola pressione dell’apposito tasto di attivare la massima potenza per 30 secondi, per garantire il massimo del risultato in tempi ridottissimi”.

nuova gamma è caratterizzata da un aspetto compatto e linee arrotondate che si declinano su 3 misure: cavità grande (30 litri), media (25 litri), piccola (20 litri). Un accessorio in metallo permette la cottura a vapore, in cui le microonde non entrano a contatto col cibo ma scaldano soltanto l’acqua, mentre uno speciale piatto grigliante permette la creazione di pizze e focacce.

La proposta di Bosch è il forno a microonde compatto HBC84K553. È dotato di 20 programmi automatici, che consentono di applicare in sequenza fino a tre diverse potenze di cottura. La parete posteriore è autopulente (funzione Ecolyse). Dotato di quattro funzioni di riscaldamento e di multicottura 3D, permette di combinare la cottura a microonde e quella tradizionale per ottenere il miglior risultato.

Candy: a tutta potenza Ci ha detto Maria Pompea Tamburrano: “i risultati del marchio Candy nell’ultimo anno sono stati importantissimi, con una crescita superiore al 50% a volume. L’obiettivo per il gruppo è quello di consolidare questa crescita e diventare uno tra i principali player di questo segmento. In termini di market share l’obiettivo sarà quello di portarci almeno alla quota del 7% e di avvicinare il price index ai livelli che il marchio Candy ha in altri

De’ Longhi: come un forno tradizionale Sfornatutto Microwave De’Longhi è la nuova gamma di forni a microonde combinati che coniugano in un unico prodotto i benefici di un forno tradizionale con l’innovazione portata in cucina dai microonde, rendendoli adatti per ogni esigenza di cottura: tradizionale, microonde, ventilata, grill, cottura a vapore, girarrosto e pizza. Ispirata agli oggetti di design anni ’70, la

LG: grill al carbone vegetale Ci dice Pietro Mariotto: “Una passione tipica italiana è quella di dedicare il proprio tempo a preparare piatti fatti in casa. A questi consumatori LG dedica i forni microonde della linea Lightwave, gli unici con grill al carbone vegetale capace di regalare una croccantezza perfetta e l’effetto barbecue, abbinando alle microonde un calore capace di modularsi (grazie al grill regolabile e alla ventilazione attiva ad aria calda) con la massima precisione (grazie al sensore T-Controll).


Whirlpool: fa tutto da solo

Monica Massari, Sharp

Andrea Romeo, Samsung

I forni LG velocizzano i tempi con il grill al quarzo, senza rinunciare a un’ottima doratura dei cibi. L’obiettivo è quello di sviluppare interfacce sempre più intuitive, pratici programmi automatici di cottura sempre in linea con le esigenze attuali, come la funzione “2 in 1 - scongela e cucina”.

permette di ottenere cibi gustosi come fritti, senza aggiunta d’olio, riducendo al minimo i grassi, ma senza rinunciare a gusto e croccantezza. Con la funzione Yogurt si prepara facilmente yogurt fresco in casa, mentre la funzione Lievitazione aiuta a preparare velocemente impasti per pane, pizza e torte. Assicura le migliori performance grazie alla tecnologia Smart Multi Sensor, che rileva automaticamente la temperatura del cibo così da cuocere sempre in modo uniforme, e alle funzioni di riscaldamento/scongelamento rapido che regolano automaticamente i tempi di cottura a seconda della temperatura del cibo. Il rivestimento interno in ceramica permette una semplice pulizia e manutenzione.

Panasonic: la forza del vapore Ci spiega Roberto Muci: “Oltre alla consolidata tecnologia Inverter che si applica a tutta la nostra gamma consumer a partire dai 159 euro , stiamo lavorando sulla fascia dei combinati ventilati per creare prodotti che possano sostituire in tutto e per tutto il forno tradizionale a convezione. A testimonianza del focus su questo segmento, abbiamo da poco lanciato un forno con funzione cottura al vapore. A differenza della maggior parte dei forni presenti sul mercato, il NN-CS894 di Panasonic si caratterizza per la presenza di un serbatoio di acqua interno che immette il vapore direttamente sui cibi, dando la possibilità all’utente di utilizzare il vapore in maniera combinata con altre funzioni di cottura, o in alternativa cucinare al vapore come se si utilizzasse una vaporiera”.

Samsung: funzioni innovative Il nuovo microonde intelligente Samsung Smart Oven MC32F606TCT è destinato a coloro che desiderano cucinare in modo salutare, semplice e veloce. L’innovativo sistema Slim Fry

Sharp: vapore puro Ci spiega Monica Massari: “Abbiamo nella nostra gamma un prodotto tecnologicamente all’avanguardia, l’AX-1100, un forno a microonde che genera vapore puro e permette di cucinare più alimenti contemporaneamente senza che si mischino gli odori. Il consumatore più salutista trova cosi un prodotto completo che oltre a offrire la cottura a microonde e grill permette di cuocere al vapore preservando tutte le vitamine, i sali minerali e i nutrienti fondamentali”. Si tratta di un forno da 27 litri con tre diversi tipi di cottura. Oltre a questo citiamo la linea Streamline di forni combinati in acciaio inox, disponibili con capienze di 23, 32 e 42 litri, e in grado di effettuare due cotture in sequenza.

Whirlpool presenta il nuovo forno a microonde JetChef premium abbinato al progetto “Il gusto del 6° Senso”. Per l’occasione Tessa Gelisio firma, in collaborazione con gli chef Whirlpool, 10 ricette speciali per mostrare agli italiani come attraverso il proprio tocco personale sia possibile realizzare in modo semplice e veloce anche ricette elaborate della tradizione italiana che tanto amiamo, ma che spesso per mancanza di tempo non prepariamo. Tra le novità tecnologiche di Jet Chef , le funzioni Chef Menu e Favorites. La prima permette di selezionare una delle 90 ricette preimpostate facendo sì che in automatico il microonde regoli la miglior funzione di cottura, il tempo e la potenza. La seconda offre la possibilità di personalizzare il proprio forno, memorizzando il procedimento di 10 ricette preferite: per realizzarle basterà premere un solo tasto.

L

a consapevolezza delle capacità del

microonde in cucina non passa solo per la comunicazione, ma anche e soprattutto attraverso prodotti con nuove funzioni


aziende

giapponese, sottolineando ancora una volta che “la strategia adottata nei prossimi mesi sarà di continuità e non di rivoluzione, finalizzata per lo più a sfruttare i reali punti di forza che è in grado di esprimere il brand Sony”. Manager di grande esperienza internazionale e profondo conoscitore del mercato europeo, Labrousse è entrato nella compagine della country italiana con la carica di Direttore Vendite Consumer nell’aprile scorso: mesi in cui ha avuto la possibilità di approfondire la vera realtà del mercato italiano che, come ci ha poi confidato, presenta notevoli differenze e – se vogliamo - “anomalie” rispetto a mercati più grandi e strutturati, come quello francese o britannico. “Opero all’interno dell’azienda da più di sei mesi e ho avuto la possibilità di testare in prima persona la forza che abbiamo, sia come marchio che come presenza sul punto vendita”, spiega infatti il manager. “E sarà proprio questo uno dei primi obiettivi da raggiungere in questa mia nuova funzione, soprattutto

di Roberto Bonin

Sony è sempre Sony A poca distanza di tempo dalla sua nomina a nuovo Country Head di Sony Italia, Stéphane Labrousse illustra le strategie della multinazionale giapponese

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“N

onostante la criticità della situazione economica italiana, il mio personale obiettivo è quello di continuare sulla strada intrapresa, contribuendo a rafforzare ulteriormente il brand Sony in Italia e mantenendo nell’organizzazione quello spirito di team che la contraddistingue e che ne fa la forza”, è con queste parole che il 1° ottobre scorso Stéphane Labrousse assunse la carica di Country Head di Sony Italia, esprimendo la sua intenzione di proseguire nel grande lavoro fatto in questi ultimi mesi che ha prodotto una crescita di fatturato di circa il 30% e ottime performance di vendita in molti segmenti di mercato. Ed è proprio con le stesse parole che inizia la nostra chiacchierata con Labrousse presso gli uffici della sede italiana della multinazionale

in collaborazione con il trade, quello che da sempre ci conosce e ci apprezza e che ha avuto modo di crescere con noi negli anni dandoci spazio e attenzione”. “Da due anni a questa parte stiamo andando molto bene”, continua ancora Labrousse. “Il 2013 è stato il primo anno, soprattutto nei Tv, così come in altri settori, a far registrare una crescita. Nel 2014, poi, siamo riusciti a fare ancora meglio e nei primi 9 mesi dell’anno, i risultati sono stati più che soddisfacenti”. “Non significa che l’obiettivo sia stato ormai raggiunto, abbiamo ancora margini di miglioramento, ma si tratta di un dato di fatto, nonché di una bella soddisfazione, poiché la nostra presenza sul punto vendita, il marchio e i prodotti che abbiamo lanciato ci hanno dato degli ottimi riscontri, sia in termine di


y

vendite che di apprezzamento da parte dei consumatori”, puntualizza però Labrousse, che poi aggiunge: “Questo ci dà la voglia di continuare a fare ancora meglio: più che di una nuova vera e propria strategia, sottolineerei la volontà di continuare a fare bene quello che è già stato fatto e a essere concentrati sull’efficienza operativa, monitorando al meglio le nostre attività”. “Altro aspetto interessante, è l’andamento delle varie fasce di prodotto”, precisa poi Labrousse. “La nostra crescita è stata pressoché omogenea in tutti i segmenti di mercato: nei Tv, ad esempio, siamo cresciuti sia nei 50 pollici in su, che nei 32 pollici, mantenendo valore in tutti i segmenti presidiati”. Come conferma lo stesso Labrousse, difatti, il nostro Paese è quello in cui i Tv Sony presentano la maggior differenza di prezzo medio rispetto alla media del mercato: un segno che, oltre a ribadire il reale valore del marchio, sta anche a sottolineare la capacità dell’azienda nel proporre e vendere valore.

L’innovazione nel DNA Non è sicuramente un segreto per nessuno. Né tantomeno un peccato di presunzione, affermare che Sony ha, da sempre, l’innovazione nel suo DNA. Una caratteristica di cui ha dato nuovamente prova anche durante l’ultima edizione dell’IFA di Berlino, dove ha presentato numerose novità in materia di entertainment, digital

imaging, casa connessa, mobile e wereable technology. Una nuova ventata di gioielli hi-tech, riproposti durante l’evento milanese #Playsony dello scorso mese di settembre, che hanno riconfermato il ruolo di azienda leader della multinazionale giapponese nel mercato italiano della consumer electronics. Molte le innovazioni presentate in quelle occasioni, alcune delle quali davvero all’avanguardia per funzionalità, contenuti tecnologici e di design. “Le opportunità di crescita sono presenti in molti settori”, sottolinea Labrousse. “Dai Tv alle soundbar, fino ad arrivare al digital imaging e all’audio, abbiamo ancora la possibilità di migliorare le nostre performance grazie alle novità di prodotto che abbiamo in-

trodotto e che andremo a introdurre nei prossimi mesi”. “Esistono poi settori che sono in un momento di vera e propria esplosione, come ad esempio le actioncam e le fotocamere mirrorless: settore, quest’ultimo, in cui abbiamo già conquistato una posizione di leadership per mezzo di ampie gamme di prodotti dalle caratteristiche assai innovative”, continua poi Labrousse. “E poi c’è tutto l’ecosistema del 4K, tecnologia in cui riusciamo a mettere a disposizione una gamma davvero completa, ‘dalla ripresa fino al salotto di casa’”. E non finisce qui. Nell’offerta di Sony un posto d’onore merita anche la gamma di prodotti audio Hi-Res che, come ci ha confermato lo stesso Labrousse, ha riservato anch’essa delle ottime performance di mercato e di accoglienza tra l’utenza. Insomma, la percezione che si ha è proprio quella di una vera e propria “riscossa” a colpi di chicche tecnologiche “prove di forza” della migliore Sony di sempre. “La qualità dei nostri prodotti, unitamente al marchio, sono i nostri valori aggiunti, quelli in grado di fare davvero la differenza”, tiene infine a precisare Labrousse. “Tutte cose, queste, che ci permettono di esprimerci al meglio nel punto vendita, dimostrando al consumatore finale le reali possibilità ed esperienze di cui può fruire”. Il che, tradotto in termini commerciali e di marketing, sta a significare riuscire a fare valore e vendere prodotti di fascia più elevata.

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Dai Tv alle soundbar, fino

ad arrivare al digital imaging e all’audio, abbiamo ancora la possibilità di migliorare le nostre performance grazie alle novità di prodotto che abbiamo introdotto e che andremo a introdurre nei prossimi mesi» Stéphane Labrousse Country Head di Sony Italia

La videointervista


aziende

L’expertise di AVM si mette in mostra

U

n autunno ricco di eventi quello di AVM che, dopo la partecipazione alla grande fiera IFA di Berlino, ha continuato a incontrare di persona i propri consumatori, in occasione di tre importanti appuntamenti fieristici, come il Broadband World Forum di Amsterdam (Paesi Bassi), lo SMAU e la Milan Games Week di Milano. Molto importante la partecipazione dell’azienda tedesca alla tre giorni olandese, occasione in cui ha potuto offrire la prima dimostrazione dal vivo “over-the-air“ del funzionamento del prototipo di FRITZ!Box dotato del moderno standard wireless AC Wave 2. Gli standard wireless di ultima generazione, tra cui anche lo standard wireless AC, sono basati sulla tecnologia Multiple Input Multiple Output a utente singolo (SU-MIMO). I dati vengono trasmessi a un dispositivo alla volta, occupando di volta in volta l’intera capacità di rete. Prima un terminale invia e riceve i dati, poi segue il prossimo terminale. La nuova tecnologia MIMO multiutente invece migliora la connessione alla rete wireless: i dati vengono trasferiti simultaneamente dall’access point ai vari client collegati. Ciò garantisce un incremento del throughput pro client di circa tre volte. Un metodo definito di “raggruppamento” MUMIMO identifica poit se un client wireless è stazionario o se è mobile ottimizzandone il trattamento da parte dell’access point. Più in particolare, la tecnologia MIMO multi-utente si avvale dell’evoluzione della rete wireless AC, distribuita su quattro flussi nella banda

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Dal mondo delle imprese all’universo dei videogame la tecnologia dell’azienda tedesca gioca sempre un ruolo di primo piano di frequenza da 5 GHz. La combinazione di questa nuova tecnologia presente nel nuovo chipset MU-MIMO di Qualcomm Atheros con il FRITZ!Box è in grado di generare la migliore rete wireless per smartphone e tablet: Wave 2 è infatti capace di incrementare le prestazioni della rete Wireless AC ed è per cui adatta per reti do-

mestiche che ospitano un numero sempre crescente di terminali. Dalla convergenza fisso-mobile con le numerose app alle funzioni avanzate per la telefonia fruibili con lo smartphone domestico firmato AVM fino all’internet delle cose, alla domotica e al futuro della banda larga, sono stati invece i principali temi che AVM ha

condiviso con i visitatori di SMAU Milano 2014. Oltre al nuovo top di gamma FRITZ!Box 7490 con anticipazioni sulle funzionalità del nuovo firmware 6.20, il vendor tedesco ha esposto in anteprima il FRITZ!Box 4080, prototipo di router appositamente studiato per la connettività in fibra, il FRITZ!Box 6840 per la connettività LTE e i numerosi accessori da impiegare in combinazione con il FRITZ!Box. Tutta all’insegna dell’entertainment, infine, la partecipazione di AVM alla kermesse meneghina dedicata al mondo dei videogame, sotto il motto “Welcome to the next level”, un claim che ben riassume il forte legame della società berlinese con l’universo degli hard gamer, ulteriormente confermato dalla partnership commerciale recentemente siglata con la catena GameStop; partnership che prevede la commercializzazione di un’ampia rosa di dispositivi FRITZ! appositamente selezionati per rispondere alle esigenze del settore presso ogni store dell’insegna dotato di corner Wind.


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focus natale

I colori, i suoni e l’allegria della festa più importante dell’anno invadono i negozi

di Monica Renna

I punti vendita si vestono di N

atale è il periodo dell’anno dove lo shopping assume contorni ad alto tasso emozionale. Con la scusa dei regali ad amici e parenti si prendono letteralmente d’assalto negozi e centri commerciali, con liste decisamente “importanti”, da esaurire in poco tempo. Una delle strategie che risultano vincenti per la finalizzazione di un acquisto è l’allestimento del punto vendita. Stando all’affluenza che si registra nei negozi durante il periodo natalizio, più un punto vendita è “addobbato” con decorazioni di ogni forma e fattura, maggiore è la propensione d’acquisto da parte del consumatore. L’ambientazione natalizia è importante, perché influisce in modo piuttosto decisivo sulla psicologia del cliente. Ed è così che i negozi si “trasformano” in luoghi simili al focolaio domestico, dove ritrovare un caloroso ambiente, caratterizzato dai più classici abeti fino a giochi di luci a intermittenza; il tutto, “condito” da sottofondi musicali evergreen a tema, ovviamente, natalizio.

Il potere del Visual Merchandising Qual è il processo strategico che ruota attorno al mondo della vendita? Il Visual Merchandising che altro non è che l’insieme di operazioni che collocano il prodotto all’interno del punto di vendita in sintonia con le scelte del format e che riguardano elementi quali l’esposizione, l’ambientazione, l’illuminazione e la grafica. In poche parole è la visualizzazione della merce, ma indica, inoltre, una se-

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ù

Natale rie di operazioni molto più complesse di una semplice esposizione di prodotti, bensì un linguaggio commerciale creativo. Riguardano, pertanto, l’atmosfera prodotta dagli stimoli sensoriali che il prodotto esposto può indurre nel cliente per attirarne maggiormente l’attenzione e aumentare i volumi di vendita. Per la creazione di questi stimoli sensoriali, vengono utilizzati banalmente i cinque sensi:

– Vista: è la più importante in quanto giunge per prima al consumatore, tutto deve essere ben visibile con uno sguardo. – Udito: l’utilizzo di musiche o suoni che rappresentino al meglio la filosofia del brand. – Olfatto: grazie all’utilizzo di fragranze si stimolano i ricordi limbici nel cervello del consumatore. – Tatto: fondamentale per poter abbattere la barriera tra consumatore e produttore; tutta la merce deve essere “toccabile”, dall’abbigliamento al tecnologico. – Gusto: grazie alla possibilità dell’assaggio si avvicina il prodotto al consumatore. Ovviamente sta alla professionalità e all’esperienza del visual merchanser ottimizzare e sfruttare al massimo i sensi più in target con il punto vendita e affini alla propensione d’acquisto del cliente. Quindi una vetrina o un allestimento ben fatti sono il risultato di un attento studio che segue nientemeno che le regole del design, ovvero le linee, le direzioni, le forme,

le dimensioni, i colori, che, tradotto per il negoziante, altro non sono che gli stessi elementi che compongono il punto vendita: vetrine, pavimenti, pareti, camerini, infissi, manifesti, buste, cartelli e molto altro.

Qual è la storia che una vetrina racconta? Le persone elaborano informazioni molto più facilmente quando le ricevono sotto la forma di una storia. Per crearne una convincente occorre seguire i seguenti suggerimenti: innanzitutto è necessario scegliere un tema (Pasqua, San Valentino, festa della mamma, anniversari, stile di vita/celebrità, scienza/tecnologia, arte/design, cinema/letteratura o stagioni, ad esempio, estate, inverno). Dopodiché si pensa ai colori da utilizzare. Il colore è lo strumento più potente quando si tratta di comunicazione non verbale e l’elemento di design che rende vivo uno spazio. Procediamo a piccoli passi e immaginiamo di entrare in un negozio. Varcata la soglia del punto vendita ci troviamo in quella che gli addetti ai lavori definiscono la Hot Zone, la zona d’ingresso del negozio, il luogo con cui i clienti entrano in contatto visivo e soprattutto che li fa scegliere se entrare o meno in un esercizio commerciale. Questo è il punto cruciale dove “fare comunicazione”, mettere in mostra i prodotti di punta o effettuare merchandising promozionale. La strategia vincente sta nella scelta equilibrata di un numero selezionato di articoli, da ruotare almeno ogni 15 giorni. Questo fa si che l’utenza

sia più interessata e incuriosita a visitare il punto vendita più volte in poco tempo. Sembrerà una banalità, forse perché è un elemento dato per scontato, ma è essenziale. La pulizia. Visitare un punto vendita con pavimenti lucidi, banchi, scaffali e vetrine adeguatamente spolverati e puliti, rievoca, come già detto, l’ambiente domestico, quindi un luogo famigliare e confortevole dove trascorrere del tempo. Sarà difficile, pertanto, a Natale trovare disordine o qualcosa di rotto o mal funzionante. Perché, si sa, a Natale tutto deve essere perfetto! E dal momento che la perfezione sul punto vendita sembra essere l’elemento dominante sia per attrarre clientela, sia per incrementare le vendite, non bisogna trascurare il più piccolo particolare. Tra i compiti del visual merchandiser c’è quello di controllare come e dove sono esposti i prodotti. Mai come a Natale è essenziale variare l’esposizione e l’assortimento, garantendo maggiore visibilità in vetrina ad articoli civetta o a prodotti che riscontrano il favore dell’utenza. Anche quest’anno per l’elettronica di consumo i protagonisti saranno indiscutibilmente smartphone, console di gioco e Tv di ultima generazione. In vetrina, oltre a questi oggetti spesso sono affiancati complementi d’arredo o decorazioni di ogni forma e colore: una poltrona vintage, un tendaggio particolare o anche solo una cassetta di frutta; ornamenti che possono diventare delle vere calamite per attrarre clienti o potenziali tali. In questo articolo vi abbiamo proposto un tour “Dietro le quinte del Natale dei negozi”, ciò che accade nel back stage di un negozio che si prepara al Natale. Vi abbiamo presentato questo servizio per ricordare, non tanto per informare, perché questo è un dato agli addetti ai lavori ormai noto, che una buona attività di visual merchandising premia le vendite, perché, spesso, è attraverso il processo delle emozioni che si innesca un circolo virtuoso di azioni, e qui, queste azioni si chiama caccia al regalo di Natale.


in-store di Raffaele Gomiero

eCommerce

di crescita in crescita I

Il segno positivo delle vendite online non fa quasi più notizia. Di “nuovo” c’è solo l’aumento dell’euforia che ruota attorno all’intero settore

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l trend è davvero esaltante. E, anche dopo la terza rilevazione del 2014, si conferma sui volumi stimati a inizio anno, stabile attorno al 25% rispetto al 2013. Non solo. Oltre 100 milioni di nuove esperienze di acquisto online saranno prodotte nel corso di quest’anno, su siti web o con app che gli acquirenti non avevano mai utilizzato in precedenza. Sono questi i dati contenuti nella terza rilevazione trimestrale di fine settembre dal titolo “Net Retail – Il ruolo del digitale negli acquisti degli italiani”, realizzata da Netcomm con il supporto di Human Highway e in partnership con Banzai, Postecom e QVC; dati che sottolineano ancora una volta l’importanza sempre più crescente dell’ecommerce nel panorama distributivo italiano. Un po’ la crisi, un po’ il fatto di essere sempre connessi alla rete, oltre naturalmente la disponibilità di prezzi sempre più convenienti rispetto al punto vendita tradizionale, sono difatti gli elementi che anno dopo anno fanno crescere le vendite online nel nostro Paese. Dalle parole di alcuni addetti ai lavori abbiamo potuto assaporare l’ottimismo che pervade questo settore, testimoniato non solo da risultati di mercato davvero confortanti, ma anche da progetti di espansione, sia aziendali che di business, del tutto lungimiranti – soprattutto in vista del Natale - e in

linea con un periodo che con la “crisi” non ha proprio nulla a che spartire.

Amazon

Alessandro Saccon, PR Manager Amazon Italia “Il 2014 è stato un anno all’insegna della crescita e degli investimenti in Italia. Stiamo registrando un incremento costante degli utenti unici che visitano il sito Amazon.it: nel mese di settembre 2014, secondo ComScore, hanno superato quota 9,5 milioni. Preferiamo non fornire previsioni sul futuro, ma posso dire che per noi il Natale vale a tutti gli effetti come un trimestre aggiuntivo rispetto agli altri quattro. Per fare un esempio, nel giorno di picco per lo scorso Natale, il 16 dicembre 2013, i clienti hanno ordinato oltre 158.000 prodotti tra tutte le categorie disponibili sul sito per un equivalente di 109 ordini al minuto. Negli anni passati i libri, l’elettronica di consumo, film e serie TV e i videogiochi sono sempre stati tra i prodotti che hanno riscosso maggiore successo a Natale ma secondo noi quest’anno sarà il natale dei droni. Gli acquisti su Amazon.it vengono effettuati principalmente attraverso le carte di credito. In alternativa i clienti possono acquistare buoni regalo e codici acquisto, per se o

per i propri cari, infatti da settembre 2014, presso 23.000 ricevitorie collegate alla rete Lottomatica, è possibile acquistare i codici acquisto spendibili su Amazon.it pagando in contanti, mentre nei supermercati Auchan, PAM e Sma è possibile acquistare i Buoni Regalo Amazon. Gli strumenti più utilizzati sono le newsletter e a esse si aggiunge la fanpage di Amazon.it su Facebook, che ha ormai superato 3,5 milioni di fan e offre quotidianamente ai nostri clienti suggerimenti sui prodotti più interessanti e adatti alla stagione. Poi abbiamo un algoritmo proprietario che suggerisce i prodotti direttamente sulla home page di Amazon, in base agli acquisti precedenti e agli acquisti degli altri clienti”.

eBay

Iryna Pavlova, responsabile Comunicazione di eBay in Italia “In un contesto di estrema difficoltà delle vendite nel canale tradizionale, le vendite online riescono a battere la crisi dei consumi in Italia: +17% nel 2014, per un valore complessivo di 13,3 miliardi di euro (Osservatorio B2c del Politecnico di Milano). In questo panorama, eBay.it è il primo marketplace italiano e uno dei più grandi nel mondo, con oltre 45 milioni gli articoli in vendita in ogni momento solo in Italia e un


oggetto acquistato su eBay.it ogni secondo. Gli oggetti nuovi venduti a prezzo fisso rappresentano oggi ben il 79% dei prodotti in vendita su eBay, a dimostrazione della grande evoluzione rispetto alla formula originaria. Nel 2014 è iniziato un percorso di importante e radicale cambiamento e l’inaugurazione di una nuova era degli acquisti online: quella dell’Inspired Shopping, evoluta in modo ancora più interattivo con eBay Collezioni, sezioni tematiche lanciate nel mese di Settembre. Attingendo dall’universo di prodotti nuovi acquistabili immediatamente su eBay, gli utenti possono creare vere e proprie ‘tavolozze ispirazionali digitali’ con gli oggetti desiderati e disponibili all’istante, creando il proprio profilo personalizzato e seguendo i profili o le collezioni di altri utenti. Lato Business nel 2014 abbiamo rafforzato ancora di più la nostra partnership con venditori. Tra gli ultimi trend da evidenziare è la crescita del commercio transfrontaliero: l’anno scorso aziende e venditori italiani hanno esportato i loro prodotti in 176 Paesi nel mondo. Le prime destinazioni sono mercati del calibro della Germania, della Francia e degli Stati Uniti. A livello globale, il 20% delle vendite eBay sono “cross border”, cioè transfrontaliere, per un valore totale di 14 miliardi di dollari soltanto nell’ultimo trimestre. Il tema principale di quest’anno sarà Inspirazione. Grazie alle Collezioni gli utenti di eBay potranno sia creare Collezioni delle cose che amano, dei regali che vorrebbero ricevere e condividerle con i propri amici, che seguire e lasciarsi ispirare dalle Collezioni degli altri. Torneranno anche i “Superweekend”, gli appuntamenti fissi nella sezio-

ne eBay Imperdibili con i prodotti di marca scontati fino al 50%, che l’anno scorso hanno registrato un numero record di vendite. Le categorie più richieste su eBay. it sono Tecnologia, Moda, Casa e Design. Crediamo molto su questi settori, i primi ad essere stati investiti dalla nuova filosofia di eBay, l’Inspired Shopping. Per questo Natale puntiamo molto anche alla categoria Food, in costante crescita, specie nel periodo prenatalizio. Per questo motivo abbiamo di recente lanciato la Pagina eBay Gusto, che offre idee e ispirazioni di shopping, nonché prodotti immediatamente acquistabili e promuove la cultura del cibo attraverso la collaborazione con partner ed istituzioni in grado di valorizzare le eccellenze locali e nazionali. Lo smarthphone/tablet è parte integrante e fondamentale dell’offerta e dell’esperienza di eBay. E non potrebbe essere altrimenti visti il suo ruolo centrale nella vita del consumatore. Il 59% degli acquirenti ha fatto acquisti tramite il “multischermo” nel terzo trimestre 2014. Il 44% delle transazioni su eBay a livello globale, sono influenzate dal mobile. Ogni settimana vengono create nel mondo 7.9 milioni di nuove inserzioni via dispositivi mobili. Il volume delle transazioni via mobile nel terzo trimestre ha raggiunto i 7 miliardi di dollari, con una crescita del 41%. In eBay.it gli acquirenti cercano principalmente oggetti nuovi, di marca, con una media di un oggetto venduto ogni secondo. Su eBay. it ci sono 7mila categorie di prodotto con oltre 45 milioni di articoli in vendita in ogni momento. La tecnologia continua ad occupare il primo posto sul podio degli acquisti con un articolo di elettronica di

Iryna Pavlova, eBay

Federica Ronchi, Monclick

consumo venduto ogni 2 secondi. La categoria Casa e Arredamento è la seconda più venduta su eBay con un acquisto effettuato ogni 5 secondi. Moda è la terza con la media di un acquisto ogni 8 secondi. Ebay rimane un punto di riferimento per la più vasta gamma di prodotti di consumo, dagli articoli per infanzia (un acquisto ogni 2 minuti), bellezza e salute (ogni 15 secondi), ricambi auto (ogni 30 secondi) etc. Secondo gli ultimi dati disponibili, emersi dallo studio del Politecnico di Milano e di NetComm, oltre il 94% del valore delle vendite viene transato mediante carta di credito o PayPal . Questo non può che farci piacere visto che per noi PayPal è un segno di sicurezza e garanzia: su eBay grazie

al programma PayPal per la Protezione dell’acquirente, i nostri utenti possono essere protetti fino all’intero importo dell’acquisto e alle spese di spedizione in caso di oggetto non ricevuto o non conforme alla descrizione fornita nell’inserzione dal venditore. Usiamo sia canali propri e gratuiti, come l’invio di newsletter e campagne di banner sul sito, che canali esterni a pagamento, principalmente ricerca sponsorizzata sui motori di ricerca e display su portali e siti terzi. Il pilastro fondamentale su cui si basa la nostra strategia è connettere i consumatori con i prodotti che cercano e amano in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo e da qualsiasi dispositivo; rendere sem-


in-store

pre più facile, sicura, immediata e inspirazione l’esperienza dell’utente su eBay. Continueremo a rafforzare ancora di più la nostra partnership con venditori, fornendo gli strumenti indispensabili per avere successo su eBay e rendendo l’esperienza di vendita più semplice e efficace”.

Monclick

Federica Ronchi, Direttore Generale

O

ltre 100 milioni di

nuove esperienze di acquisto online saranno prodotte nel corso di quest’anno. I tablet, gli smartphone, le Smart TV e le fotocamere reflex sono tra i prodotti più venduti

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“Il 2014 ci sta regalando ottime soddisfazioni con una previsione di crescita del transato del sito del 20% rispetto all’anno scorso, con circa 257 mila ordini registrati nel 2013, contro i 297 mila stimati per il 2014. Siamo molto orgogliosi di questi risultati che sono il frutto di un lavoro corale di tutto lo staff che, coniugando nel nostro business model professionalità e flessibilità, riesce a cogliere tutte le opportunità che il mercato presenta, proponendo ai nostri Clienti la miglior proposta commerciale possibile. Quest’anno riponiamo grandi aspettative per il Natale. Il tradizionale periodo connotato da una smaccata impennata degli acquisti ed i segnali di ripresa che abbiamo notato nell’ultimo trimestre ci fanno sperare in un ricca chiusura dell’anno. Infatti, prevediamo una crescita in linea con il resto dell’anno. Con un catalogo di oltre 50mila prodotti, la scelta dei propri acquisti natalizi è sicuramente variegata. Ad ogni modo, basandoci sui trend che abbiamo registrato negli ultimi mesi rite-

niamo che le categorie merceologiche più gettonate saranno gli smartphone e i tablet con le recentissime novità di Samsung ed Apple, naturalmente i televisori e non dimentichiamoci i videogiochi, con la Playstation 4 che preannuncia forti vendite e per gli elettrodomestici i robot da cucina Il traffico sul nostro sito proviene, come prevedibile, da desktop. I contenuti da visualizzare per le schede tecniche e la grande gamma di prodotti visibili in una pagina rendono sicuramente la navigazione più agevole da computer. Tuttavia, ad inizio 2013 abbiamo progettato la versione mobile del nostro sito, mantenendo in primo piano l’usabilità senza perdita di contenuti o di informazioni. La nuova versione è stata lanciata a giugno 2013 ed ora quasi il 25% degli accessi del nostro sito avviene da smartphone o tablet. Le nuove linee di televisori stanno riscontrando un ottimo successo, smart TV in primis, così come gli smartphone e i tablet di fascia medio alta sia nel formato 7 pollici, sia 10 pollici. Anche la categoria dei monitor sta performando bene, concentrandosi sui formati da 22 e 24 pollici ad alta definizione. Sta iniziando a prendere piede il formato 21:1 panoramico e i modelli 4K, per chi cerca l’eccellenza in quanto a definizione ma anche lo storage è un tema sempre molto sentito, sia in ambito aziendale che consumer. Nel comparto bianco, i prodotti più venduti sono sicuramente i frigoriferi combinati, le lavatrici e le asciugatrici. Mentre nell’am-

Angelo Meregalli, PayPal

bito games l’interesse maggiore si concentra sulla PlayStation 4, sull’Xbox One e su Fifa. L’evasione veloce dell’ordine è un elemento chiave in un acquisto online. Pertanto, i nostri clienti prediligono i metodi di pagamento che prevedono l’evasione immediata e la consegna in 24 – 48 ore. Oltre l’80% dei nostri ordini vengono pagati con carta di credito o PayPal. La nostra strategia di attrazione del traffico prevede in primo piano Google. Veicoliamo, inoltre, le nostre promozioni tramite un gran numero di newsletter con coupon, pubblichiamo offerte ed il nostro catalogo su siti affiliati e su siti di comparazione prezzi. Abbiamo attiva, infine, anche la proposizione di banner per il retargeting sul nostro sito. C’è un solo fattore di cui tenere conto per la strategia di qualsiasi


Donato Bello, Pixmania

sito di e-commerce: il Cliente. Da sempre, la nostra strategia è cliente centrica. A nulla valgono le sole considerazioni commerciali o economiche, se poi non si fa i conti con la soddisfazione del Cliente. Dobbiamo fornire il miglior servizio di vendita online possibile, in termini di informazioni sui prodotti, di processo d’acquisto, di sicurezza nelle transazioni, di consegne e, qualora fosse necessario, in fase di post vendita con il nostro customer care. Siamo certi che solo così sia possibile fare la differenza”.

Paypal

Angelo Meregalli, General Manager PayPal “A fine 2013, PayPal aveva 143 milioni di conti attivi di PayPal, ovvero quelli utilizzati durante i 12 mesi, e il servizio era disponibile in 193 Paesi. A ottobre 2014, in chiusura del

terzo trimestre, PayPal ha all’attivo 157 milioni di portafogli digitali ed ha esteso la sua disponibilità in 203 Paesi. Secondo gli ultimi dati riportati dall’Osservatorio del Politecnico di Milano i prodotti fisici più acquistati su internet sono l’abbigliamento (14%) e i prodotti tecnologici (12%), seguiti dall’editoria (3%) e dal grocery (1%). Tra i servizi, invece, il ticketing ha dimostrato di essere un terreno fertile per la crescita dell’e-commerce. In particolare PayPal lavora con successo nel business aereo, in cui possiamo citare la recentissima partnership siglata con Ryanair, e quella con Trenitalia e Italo. Da qualche tempo stiamo puntando al ticketing urbano con gli accordi stretti con ATM Milano per il rinnovo dell’abbonamento e il servizio di ricarica anche all’Area C tramite account PayPal e con ATAC, il servizio di trasporto locale di Roma. Il mercato dei pagamenti elettronici in Italia ha vissuto e sta vivendo tutt’ora la forte ascesa dello smartphone: in chiusura dello scorso anno ha registrato 27 miliardi di dollari in volume di pagamenti mobile, quasi il 100% in più rispetto al 2012, ed è sulla buona strada per elaborare più di 1 miliardo di pagamenti mobile nel 2014. Per quanto riguarda il confronto con altri paesi in Europa, PayPal ha registrato in Italia una frequenza d’acquisto più alta rispetto ad altri Paesi europei, quali ad esempio Regno Unito e Germania (la frequenza d’acquisto degli italiani a gennaio 2013 era del 27%, contro il 23% degli inglesi e il 19% dei tedeschi), in cui il commercio online

rappresenta una realtà più consolidata. Secondo una ricerca condotta in Italia da Reputation Leaders per conto di PayPal, infatti, il 52% degli italiani rinuncerebbe ad un acquisto qualora le spese di restituzione fossero a proprio carico, mentre il 59% non acquisterebbe più dallo stesso venditore dopo aver ricevuto merce non compatibile con il proprio ordine. Se poi si parla di shopping extra confini, costi di reso elevati e un processo di restituzione della merce troppo laborioso rappresentano un ostacolo nel 40% dei casi. Sono dati che non possono essere ignorati da chi ha deciso di operare sull’ online, perché significano perdita di clienti, vendite e fatturato. A questo abbiamo cercato di porre rimedio introducendo il servizio di rimborso delle spese di spedizione del reso: vogliamo rendere la vita delle persone più facile garantendo sicurezza, semplicità e convenienza nei nostri servizi per aiutarle ad avvicinarsi di più a quello che maggiormente desiderano, soprattutto quando questo si trova fuori dai confini nazionali”.

Pixmania

Donato Bello, Business Development Director Southern & Western Europe “Il mercato dell’ecommerce è tra i pochi mercati in crescita, le percentuali di crescita sono dovute a fattori istituzionali e alla professionalizzazione della professione, ma anche alla sempre maggior fiducia dei consumatori che decidono la semplicità e l’immediatezza dell’acquisto. Questi fattori fanno si che il

Mercato diventi sempre piu appetibile ma anche concorrenziale. È da molti mesi che stiamo lavorando per quest’appuntamento, sicuramente il più grande appuntamento dell’anno. Pixmania giocherà sicuramente un ruolo da protagonista e non aspettiamo altro per poter meravigliare i nostri clienti con offerte esclusive, Super Deal e un catalogo capace di rispondere alle esigenze dei clienti più accorti. Natale è il momento in cui tutto si vende, ma sicuramente i prodotti più venduti saranno i tablet, gli smartphone, le TV, senza naturalmente dimenticare i giocattoli. La parte di accessi da piattaforme mobili è in continuo aumento; per rispondere a queste esigenze il nostro sito e stato ottimizzato per tutti i dispositivi e grazie al lavoro costante sulla nostra piattaforma da parte della società E-Merchant (società appartenente al gruppo Pixmania) l’ergonomia del sito e la facilità d’uso sono molto apprezzate dai nostri clienti. Ogni mercato europeo ha i suoi best seller ma in definitiva si può dire che i tablet, gli smartphone, le Smart TV e le fotocamere reflex sono tra i prodotti più venduti. Come per i prodotti più venduti anche i pagamenti più utilizzati differiscono per Paese, anzi anche i metodi di pagamento differiscono per paese. Uno dei nostri punti di forza è di dar la possibilità ai nostri clienti di pagare con il metodo di pagamento che preferiscono e, se su un paese esiste un metodo di pagamento maggioritario, proprio a quel paese, noi lo proponiamo ai nostri clienti. Tutti questi supporti ma anche altri sono tante facce di una stessa medaglia. Ma è anche vero che ogni mercato ha una sua particolarità, una cosa è certa, a prescindere dal veicolo utilizzato l’importante è la promozione. Il nostro lavoro quotidiano si iscrive in una logica di ricerca del miglior prezzo possibile per poter offrire ai nostri clienti i migliori deal. La nostra presenza europea ha un’ importanza rilevante nella nostra strategia di sviluppo. Comprare in tutta Europa per proporre il miglior prezzo ai nostri clienti e riuscire a imporsi come lo specialista dei Best Deal”.


gaming

È ormai giunto il momento più “caldo” dell’anno per il settore del gaming: vediamo cosa abbiamo lasciato e cosa ci attende

di Raffaele Gomiero

I

l 2014 sta ormai per essere archiviato, ed è quindi arrivato il tempo di tirare le somme su bilanci e fatturati e, soprattutto, cercare di capire se l’imminente mercato natalizio potrà risollevare o meno le sorti di chi ha conosciuto un 2014 non particolarmente brillante. La next gen é ormai una realtà e, con molta probabilità, verrà chiamata “next gen” ancora per poco, visto e considerato che ormai sono sempre di più le esclusive per Xbox One, PS4 e Wii U: e forse forse sarà proprio il 2015 l’hanno decisivo della consacrazione. Il Natale darà quasi sicuramente una bella scossa - in particolar modo in termini di prezzo - alle nuove console, facendo definitivamente cadere le ultime perplessità di chi, per un motivo o per un altro, ha temporeggiato a portarsi a casa un nuovo device, mentre per chi ne è già in possesso, ci sarà l’ occasione di rimpolpare la propria collezione di titoli. A fare un parziale bilancio di quest’anno sono tra i principali alcuni protagonisti delle vendite natalizie, dal punto vendita specializzato a quei retailer che trattano i videogiochi come una delle tante categorie merceologiche, fino ad arrivare a un punto di vista assolutamente neutro,

Videogiochi tempo di bilanci e p 56 - 57


rappresentato dall’Associazione Editori e Sviluppatori Videogiochi Italiani, la più importante Associazione del comparto gaming che, oltre a una precisa e affidabile visione del mercato, ha sicuramente il vero “polso” e sentiment del settore.

AESVI Thalita Malagò, Segretario Generale “Per il 2014 si registra un trend positivo del mercato complessivo (hardware+software) con un leggero incremento del giro d’affari dovuto principalmente al lancio delle console di nuova generazione. Sul fronte del software, si riscontra una buona risposta da parte del pubblico in occasione del lancio dei nuovi capitoli dei grandi blockbuster che vedono, da un

Thalita Malagò, AESVI

e previsioni

lato i titoli per console di nuova generazione posizionarsi sempre in testa alle classifiche di vendita, dall’altro quelli per console della passata generazione tenere ancora molto bene. Inoltre, cresce anche la componente digitale del mercato che registra un incremento del giro d’affari anno su anno. Sulla base di queste premesse, siamo fiduciosi che il mercato potrà riscontrare una buona risposta da parte del pubblico per il Natale e un ulteriore sviluppo positivo per il 2015”.

GameStop Davide Cristallo, Marketing & Merchandising Director “Il 2014 è andato molto bene, in linea con le aspettative… ma adesso arriva il periodo più importante dove si può cambiare il

Davide Cristallo, GameStop


gaming

risultato dell’anno per chi come noi vende solo videogame. Le previsioni per il Natale sono ottime, abbiamo le console next gen, ci sono le console old gen che vendono ancora anche se molto meno, i titoli hanno un’ottima qualità… insomma, ci sono tutti gli ingredienti per far sì che sia un ottimo Natale. Come sempre ci saranno numerose iniziative in vista del Natale. Forse una delle più importanti, che abbiamo lanciato da poco, è la possibilità per i clienti di portare in negozio l’usato game e mobile e ricevere contanti. Ci saranno offerte molto interessanti e allettanti per i nostri consumatori; offerte che saranno ben visibili ed enfatizzate sul nostro sito web e nei nostri punti vendita”.

La Feltrinelli Simone Fantini, Buyer videogame

Simone Fantini, La Feltrinelli

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“Dopo una prima parte in sofferenza a causa della mancanza di novità e di hardware PS4, da Maggio c’è stata un’inversione di tendenza che ci ha permesso di recuperare parte delle perdite. Per quanto riguarda la peak season (settembre-dicembre), i dati delle prime settimane, unito al buon piano uscite dei publisher, ci permette di essere ottimisti riguardo ad un ulteriore miglioramento dei risultati. L’usato (presente su tutti i p.v. che trattano la merceologia) rappresenta per la nostra insegna circa il 13% del valore ed il 18

del volume, i momenti di picco si hanno durante le fasi di prenotazione e dei primissimi giorni di uscita dei titoli top (es. FIFA, Assassin’s Creed, Call Of Duty, Pokemon), è vero che in parte cannibalizza le vendite del catalogo (solo in parte in quanto c’è una parte di clientela che preferisce comunque acquistare il nuovo nonostante un risparmio del 30% medio sull’usato) ma dall’altra permette risultati migliori di sellout sulle novità. Il buon piano uscite software previsto dai publisher tra ottobre

Paolo Spagnoli, Media World

Marco Mazzanti, Unieuro

e dicembre e l’ottimo andamento dell’hardware (in particolar modo PS4) ci rende particolarmente ottimisti su una chiusura dell’ultimo trimestre dell’anno in crescita rispetto al 2013. Oltre alle varie iniziative istituzionali proposte dalle varie Case, proporremo per il periodo natalizio un’interessante promozione destinata a coloro che acquisteranno una console next-gen (PS4 e XBox One): acquistando una Console si potrà avere con solo 29,99 euro in più il 2° joypad o un gioco a scelta tra quelli presenti in punto vendita, con un risparmio fino a 50 euro sul prezzo di listino Sulla nostra insegna la parte del leone la fanno i punti vendita del Sud: Bari, Napoli, Palermo, Salerno e la piazza di Roma sono i best performer sul settore games, grazie a una maggiore fedeltà dei clienti; i negozi del nord invece, pur registrando buoni risultati soffrono maggiormente la volatilità dei consumatori che ricercano maggiormente la migliore offerta, cambiando di volta in volta la propria destination a seconda della convenienza in quel momento”.


Media World Paolo Spagnoli, Product manager videogame “Il mercato del game sta andando estremamente bene e ben al di sopra di ogni più rosea aspettativa. Stiamo riscontrando ottimi risultati, soprattutto per quanto riguarda le piattaforme di nuova generazione. Riguardo all’usato stiamo notando un buon movimento di mercato, nonostante non rappresenti di certo il nostro core business: ogni settimana, mese e anno che passa, questo mercato sorprende davvero sempre di più per i suoi guadagni e per le sue potenzialità. I nuovi titoli per le nuove piattaforme ci fanno prevedere e sperare in un Natale assolutamente positivo per tutto il comparto game e prevediamo di organizzare numerose iniziative a supporto, soprattutto in store, poiché presenti da sempre nel nostro DNA”.

Unieuro Marco Mazzanti, Direttore Commerciale “Il 2014 sta andando abbastanza bene per il semplice fatto che sisamo in attività con il rebranding

recente, ne beneficoano tutti i reparti quindi ovviamente anche il gaming. Che per noi è molto importante, al punto da voler ricreare una nuova vita per il reparto. Non ultimo per l’avvicendamento per le nuove console next gen. Ci aspettiamo un buon Natale: sarà probabilmente l’anno della maturità delle nuove console. L’industria

si sta sempre di più concentrando su brand consolidati facendo uscire meno nuove Ip. Bisognerà capire come il consumatore percepirà questa strategia. In ogni caso sarà un anno sul gaming positivo. Quello su cui siamo più concentrati in questo momento è un’omogeneità in tutti i 175 punti vendita di nostra proprietà, punteremo anche in questo caso sulla promozione di brand consolidati come Call of Duty, Assassin’s Creed e i titoli Nintendo. Anche se al momento non abbiamo deciso nessuna strategia definitiva, prevediamo di organizzarne molte e in maniera continuativa. Games week 2014 è andata molto bene, siamo stati molto attenti a quello che in consumatori hanno chiesto nelle fiere precedenti. Abbiamo cercato di disegnare lo stand in funzione di questo e siamo stati accolti benissimo dai consumatori che per tutti e tre i giorni hanno preso d’assalto lo stand fin dall’apertura. Abbiamo fatto interessantissime offerte sulle console next gen anche se purtroppo abbiamo potuto mettere a disposizione pochissimi pezzi, ma quello su cui abbiamo puntato di più è stato il software, pensando che il potere d’acquisto del pubblico sarebbe stato di molto inferiore al prezzo di una console. Infatti siamo riusciti a vendere ben 50mila videogiochi durante la manifestazione”.

C

i aspettiamo un buon Natale:

sarà probabilmente l’anno della maturità delle nuove console

I titoli che si daranno battaglia sotto l’albero Come ogni Natale che si rispetti i videogiochi saranno una delle componenti fondamentali dei regali per tutti gli appassionati, sia grandi che piccini. Il numero dei titoli top usciti tra ottobre e dicembre è davvero elevato, dal campione di vendite Call of Duty ai recenti Assassin Creed Unity e Rogue, di cui il primo segna l’arrivo della saga sulla next generation. Gli amanti dei giochi di ruolo avranno di che sbizzarrirsi con Dragon Age: Inquisition, l’Ombra di Mordor e la nuova espansione di World of Warcraft, mentre i fan degli FPS si concentreranno sul quarto capitolo di Far Cry e sulla nuova collection rimasterizzata di Halo con tutti e 4 i capitoli della serie. Nintendo ha sfornato un titolone al mese da fine estate: Hyrule Warriors, Smash Bros DS e adesso con l’arrivo di Bayonetta 2 e Super Smash Bros per Wii U completa la sua line-

up natalizia, dove il grosso molto probabilmente lo faranno gli Amiibo, statuette interattive in stile Skylanders e Disney Infinity 2.0. Proprio questi ultimi promettono di fare sfracelli di vendite per la gioia di Activision e Disney, che sfrutteranno un titolo nuovo accompagnato da una serie nuova di zecca (Activision con Trap Team) e il traino dei nuovi film (Guardiani della Galassia e Big Hero 8) a fare da apripista alle avventure dei nuovi eroi. PES 2015 sarà il titolo sportivo del Natale, mentre LEGO Batman 3 quello dedicato ai più piccoli o ai fan della serie. Insomma, i partecipanti alla battaglia per il titolo più venduto sono molti e tutti più che validi; e il bello è che i vincitori saranno sempre e comunque i giocatori. In ogni caso se ne riparlerà quando i fatturati 2014 saranno definitivamente chiusi.


La catena di videogiochi punta sull’espansione e sulla customer experience all’interno dei suoi punti vendita

in-store

di Raffaele Gomiero

Gamelife l’entertainment nel DNA

Q

ui la crescita è di casa. E in questo periodo di crisi non è certo poco. Gamelife, catena specializzata nella vendita di prodotti videoludici nata nel 2009 da un’idea di Pietro Vago, è infatti da tempo inserita in una fase di espansione sull’intero territorio nazionale che l’ha vista aprire nel giro di pochi anni ben 13 punti vendita, tra street shop e store all’interno di centri commerciali, in più regioni d’Italia. Molti sono

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i segreti dell’azienda di Gallarate (Varese), anche se, uno dei principali, è sicuramente quello della proprietà dei punti vendita stessi, così come conferma Alberto Martinelli, Buyer dell’insegna. “Attualmente abbiamo un totale di 13 punti vendita di proprietà più un sito internet ecommerce in fase di ampliamento. I nostri punti vendita sono dislocati tra Roma, Firenze, Milano e provincia, Bergamo e provincia e Can-

ton Ticino (Svizzera). Non posso di certo stilare una classifica, ma posso affermare con tutta onestà che al giorno d’oggi, per come sono cambiate le abitudini di acquisto degli Italiani, i negozi nei centri commerciali hanno sicuramente più possibilità di affermarsi nel breve periodo rispetto alle realtà su strada”. Un altro “segreto” sono i punti vendita, caratterizzati da un layout sobrio, semplice e intuitivo, ma al tempo stesso assai versatile e dinamico, per meglio adattarsi alle esigenze del momento e della clientela, nonché alle necessità degli addetti alla vendita, addestrati a un approccio molto user friendly e customer centered. “Le nostre strategie sono principalmente incentrate proprio nei punti vendita e, come richiamo, sui social network”, continua infatti Martinelli. “Essendo il nostro un mercato molto dinamico e in continua evoluzione, impieghiamo molte risorse per la creazione di promozioni in store, volantini promozionali, allestimenti concordati, attività di co-marketing e offerte dedicate ai consumatori fidelizzati in possesso della nostra carta fedeltà denominata ‘GameLife Card’. Abbiamo anche incentrato i nostri sforzi in un’app per smartphone in costante aggiornamento che può venire incontro alle esigenze della nostra clientela”. Qual è stato l’andamento del 2014? “Il 2014, nonostante l’attuale inflazione economica, è riuscito a replicare gli incoraggianti risultati riscontrati nell’ultimo trimestre solare dello scorso anno. Le nostre aspettative per il 2014 sono state quindi rispettate, quantomeno fino ad oggi, in particolar modo grazie all’entusiasmo generato dalle nuove console di casa Sony e Microsoft, vale a dire PlayStation 4 e Xbox One”. E quali sono le possibili previsioni per il 2015? “Difficile dirlo ora. In uno scenario idilliaco il mercato continuerà ad essere alimentato dalla vendita delle console di ultima genera-


“Il digital delivery è il futuro e sembrerebbe che in alcuni mercati sia già parte preponderante del business di alcune software house. L’Italia al momento non sembrerebbe essere pronta ad accogliere in maniera massificata questo mercato per una serie di fattori: cultura, scarsa diffusione della banda larga, scetticismo nell’acquisto online. Noi, lato retail, siamo ovviamente tenuti a monitorare l’evolversi della situazione, cercando magari il modo migliore per approcciare questo nuovo mercato e non restare del tutto esclusi dalle sue potenzialità (nonostante la sua natura tenda a escludere i negozi tradizionali)”. Pensate in futuro di spostarvi in altri mercati paralleli? “É orami un anno che stiamo approcciando nuovi mercati paralleli. Il nostro focus è principalmente il giocattolo, dalle linee LEGO ai prodotti del momento, passando per le carte da gioco collezionabili”. Un parere sul settore dell’usato “L’usato è indispensabile per una

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Il 2014, nonostante l’attuale inflazione

economica, è riuscito a replicare gli incoraggianti risultati riscontrati nell’ultimo trimestre solare dello scorso anno» Alberto Martinelli, Buyer Gamelife

zione, che a loro volta saranno il traino naturale dei due segmenti affini (accessoristica e software), ma a distanza di oltre un anno dal lancio c’è il pericolo che l’entusiasmo inizi a scemare. A dire il vero non eravamo nemmeno così convinti che riuscissero a “tenere botta” per tutto il 2014, quindi la speranza è che il 2015 possa continuare a portare soddisfazioni in termini di venduto”. E per quanto riguarda il mercato di Natale? “Il Natale è sempre un’incognita, ma le premesse sono incoraggianti a giudicare dalla forte domanda di hardware da parte dei consumatori finali. Il mercato dei videogiochi, nonostante qualche difficoltà, risponde sempre “presente” in questo periodo dell’anno e la battuta di cassa delle console di nuove generazione sta inevitabilmente supportando i fatturati”. Cosa ne pensate dell’introduzione della digital delivery?

I punti vendita Gamelife Mendrisio (CH): C.C. Fox Town Stezzano (BG): C.C. Le Due Torri Orio al Serio (BG): C.C. Orio Center Milano: Via Belfiore Rozzano (MI): C.C. Fiordaliso Vimodrone (MI): C.C. Auchan Savignano sul Rubicone (FC): C.C. Romagna Shopping Valley Firenze: Via Giannotti; Via F. Desanctis Roma: Via Cassia; Via Gorizia; Viale G. Marconi; Via Candia

catena di videogiochi specializzata. Siamo molto orgogliosi dei risultati ottenuti e siamo convinti che anno dopo anno ci stiamo sempre più affermando come punto di riferimento tra le comunità di videogiocatori”.


in-store di Mario Adamich

La sicurezza paga I maggiori investimenti dei retailer in prevenzione iniziano a dare i loro frutti, testimoniati da differenze inventariali in netto calo

COME SI DIFENDONO I RETAILER 4%

Allarmi in linea Protezioni a circuito chiuso

6%

3%

Metal Detector

2%

Catene e Cavi non dotati di allarme

Scatole vuote o sistemi di biglietteria

7%

30%

Accessori a tre allarmi

EtichetteEAS e hard Tag

13%

Esposizione in vetrinette o scaffali chiusi

19%

Antenne EAS

16%

Custodie di protezione e scatole chiuse

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A

livello mondiale le differenze inventariali hanno raggiunto un valore di 96 miliardi di euro con un’incidenza media dell’1,29% sul fatturato retail (era l’1,36% nel 2013). La percentuale più alta è stata registrata in Cina (1,53%) e in Messico (1,70%), mentre quella più bassa in Norvegia (0,83%), Giappone e Regno Unito (0,97%). È quanto emerge dall’edizione 2014 del Barometro Mondiale dei Furti nel Retail, promosso da un fondo indipendente di Checkpoint Systems e condotto da The Smart Cube, in collaborazione con Ernie Deyle, analista della prevenzione delle perdite nel retail. Quest’anno lo studio è stato realizzato in 24 Paesi, coinvolgendo mediante interviste 222 operatori commerciali che rappresentano complessivamente 560 miliardi di euro di vendite. “Nella maggior parte dei Paesi”, spiega Alberto Corradini, Responsabile della filiale italiana di Checkpoint Systems, “i dati rilevati mostrano una diminuzione delle differenze inventariali dovuta a una maggior attenzione dei retailer verso le misure di prevenzione delle perdite e alle migliori prospettive economiche che si sono verificate in alcune zone del mondo, come il Nord America”. Le differenze inventariali dipendono da taccheggio, operato da singoli clienti o dalla criminalità organiz-

zata (38%), da furti dei dipendenti (28%), dalle frodi dei fornitori (13%) e dagli errori amministrativi (21%). Le percentuali variano a seconda dell’ambiente in cui opera il retail e dipendono dal tipo di attività commerciali, dalle dimensioni del punto vendita e dalla collocazione geografica. Per esempio, Paesi con una bassa percentuale di differenze inventariali, come il Regno Unito e la Norvegia, hanno come loro principale causa le perdite amministrative e non le attività criminali, mentre i fenomeni di taccheggio sono la principale causa di differenze inventariali in Europa e negli Stati Uniti. In generale i prodotti più rubati sono oggetti di piccole dimensioni, costosi e facili da trasportare e nascondere come gioielli, smartphone e batterie. Contrariamente al dato sulle diffe-

Per visualizzare la videointervista


perdite è inferiore che nelle regioni Asia-Pacifico e America Latina. Ma come si difendono i retailer? Le antenne, le etichette e gli hard tag EAS sono le soluzioni di prevenzione delle perdite maggiormente adottate dai retailer, e costituiscono il 49% di tutte le soluzioni adottate nel 2013. Anche le custodie di protezione, le scatole dotate di chiusura di sicurezza e l’esposizione in vetrinette o scaffali sono soluzioni ampiamente diffuse.

Tanti furti dei clienti

renze inventariali, che include anche gli errori amministrativi, il costo del crimine nel retail prende in considerazione reati di tipo doloso commessi da dipendenti disonesti, taccheggiatori e fornitori fraudolenti, e comprende anche il costo della prevenzione delle perdite. Il costo medio delle differenze inventariali per persona in Europa è di 98 euro (94 euro in Italia). Nel complesso, il costo del crimine nel retail è più alto nei Paesi sviluppati in Europa e Nord America, dove la spesa per la prevenzione delle

In linea con la maggior parte dei Paesi analizzati, le differenze inventariali in Italia sono diminuite rispetto allo scorso anno, passando dall’1,3% all’1,09%, per un valore pari a 3,1 miliardi di euro. La principale causa di questo trend può essere attribuita a una maggiore attenzione dei retailer italiani per la prevenzione. Gli investimenti in prevenzione delle perdite hanno superato i 2,5 miliardi di euro; sono, infatti, aumentati in maniera considerevole rispetto allo scorso anno e questo dato pone il nostro Paese nella classifica dei più virtuosi in quanto a rapporto differenze inventariali/ spesa in prevenzione delle perdite. Nel nostro Paese è aumentato molto il ricorso all’etichettatura alla fonte. “L’etichettatura alla fonte”, precisa Corradini “è cresciuta in modo particolare tra i retailer del settore alimentare, generando un

CAUSE DELLE DIFFERENZE INVENTARIALI IN ITALIA 8%

frodi dei produttori/ fornitori

16%

errori amministrativi

54%

22%

furti dei dipendenti Fonte dei grafici: Checkpoint Systems Barometro Furti nel Retal 2014

taccheggio

Il caso di COOP Adriatica Claudio Bernardi, Responsabile sicurezza di Coop Adriatica racconta l’esperienza recente dell’insegna: “Negli ultimi anni, soprattutto a causa del contesto difficile in cui operano diversi dei nostri punti vendita, abbiamo registrato un aumento dei furti nei supermercati (+35% nel solo 2010) di conseguenza abbiamo dovuto incrementare gli investimenti in sicurezza. Per gli ipermercati il discorso è un po’ diverso perché sono già nati dotati di molti sistemi di sicurezza. Si è trattato di investimenti strutturali che hanno riguardato sia l’adozione di strumenti tecnologici, come le barriere antitaccheggio e sistemi di videosorveglianza, sia un maggior presidio dei punti vendita da parte di personale dedicato. Dal 2012 abbiamo incrementato il costo della vigilanza del 39% ed entro il 2015 tutta la nostra rete di 178 supermercati sarà dotata di barriere antitaccheggio. Uno sforzo che ha comunque prodotto dei risultati: per esempio nel periodo 2011-2012 sono state fermate 2.295 persone con merce detenuta illegalmente a fronte di più di 6.900 del periodo 20092010. Una differenza che si piega con la maggior deterrenza ottenuta dalle nuove misure di sicurezza. E nel 2013 abbiamo recuperato merce per 200.000 euro. Credo che una strategia vincente passi dalla diversificazione dei sistemi di sicurezza per questo intendiamo aumentare anche la protezione alla fonte, tanto che collaboriamo con Checkpoint Systems già da cinque anni. Al momento circa 500 referenze arrivano in negozio già protette. Ma se consideriamo anche il tessile presente negli ipermercati il numero di referenze protette in questo modo arriva a quasi 2.000; ora si tratta di estendere la protezione a un maggior numero di prodotti nei supermercati”.

considerevole risparmio. I prodotti per il bricolage e l’elettronica sono quelli per cui la maggior parte dei retailer ha pianificato di aumentare il numero di referenze protette alla fonte. L’etichettatura alla fonte offre ai retailer un risparmio maggiore rispetto all’assunzione di un certo numero di dipendenti preposti all’etichettatura presso il punto vendita”. Il 42% degli intervistati italiani ha dichiarato di avere in programma l’aumento del numero di referenze protette con questo sistema. Nel nostro Paese oltre il 75 % delle differenze inventariali derivano da furti, compiuti dai clienti (53,4%) e dai dipendenti per (22%). Seguono gli errori amministrativi (16,3%) e le frodi da parte dei fornitori (8,3%). La maggior parte dei furti riguarda il settore Alimentare, dove sono colpiti in particolare carne fresca, formaggi e prodotti freschi; il settore dell’Abbigliamento, con giubbotti di pelle, calzature e accessori moda e il settore dell’Health&Beauty, con pro-

dotti per il trucco, creme per il viso e lamette. Gli iPhone, smartphone e videogame continuano a essere i preferiti dai ladri nel settore hitech, oltre a entrare nella classifica dei più rubati in assoluto. I furti da parte dei clienti sono effettuati soprattutto nei negozi specializzati in prodotti di bellezza e alimentari, principalmente superstore e discount; mentre quelli ad opera dei dipendenti si verificano soprattutto nei negozi di elettronica e di articoli sportivi. “Investimenti in aumento”, conclude Corradini “ma soprattutto mirati e personalizzati hanno permesso di diminuire le differenze inventariali. I furti ad opera dei clienti e dei dipendenti rimangono di gran lunga la componente più importante. I retailer devono approfondirne sempre di più le cause delle differenze inventariali ed implementare programmi finalizzati a ridurre i costi dei furti anche attraverso un maggiore coinvolgimento dei dipendenti e dei propri fornitori”.


in-store

Cambio di insegna, ma non di strategia A otto mesi dal passaggio da Expert a Trony, Papino Elettodomestici tira i primi bilanci di Roberto Bonin

64 - 65

E

ra lo scorso 10 marzo quando – forse un po’ a sorpresa per tutto il settore – fu diffusa la notizia del passaggio di Papino Elettrodomestici dalla vecchia insegna Expert alla nuova compagine di G.R.E. Il retailer siciliano, attivo allora nella regione con 29 punti vendita e in Campania con altri 2 esercizi commerciali, decideva quindi di intraprendere una nuova strada sotto l’egida di un’altra insegna nazionale, sposandone sia le strategie che i progetti futuri o già in essere.

“Sono passati otto mesi dal passaggio d’insegna, e ci sentiamo di affermare di essere soddisfatti e sempre più convinti di questo cambio”, conferma Ina Papino, Presidente di Papino Elettrodomestici Spa. “Il bilancio è più che positivo e, se dovessimo tornare indietro, faremmo sicuramente la stessa scelta”. ”Il connubio tra un’insegna radicata e ramificata sul territorio siciliano come la nostra e un’insegna di risonanza nazionale come Trony ha fatto si che il rilancio del

marchio nazionale in Sicilia sia stato ben accettato”, continua Ina Papino. “Legando le due insegne abbiamo così cercato di trasmettere un senso di continuità e sicurezza ai nostri clienti”. “La fase di migrazione ha previsto alcuni aspetti molto semplici e altri più complessi”, spiega poi Ina Papino. “Nel complesso l’ingresso nel Gruppo G.R.E. è stato semplice per la grande accoglienza e disponibilità dei soci e di tutti i membri della Direzione Generale. Abbiamo trovato un Gruppo in cui i progetti non erano più tali, ma già in una fase successiva o in via di completamento o di perfezionamento, soprattutto per quanto riguarda il web, l’e-commerce, la formazione e la fidelizzazione del cliente, oltre allo scambio di dati e informazioni di qualsiasi natura sia commerciale che amministrativa nel quotidiano. La parte più difficoltosa è naturalmente l’adeguamento dei punti vendita, in particolar modo nel loro layout: un aspetto che è tuttora un ‘work in progress’ e che prevediamo di chiudere nel più breve tempo possibile”.


Papino Elettrodomestici Spa in cifre N. punti vendita: 34 p.v. + 1 solo arredo N. collaboratori: 450 Superficie media p.v.: 1.500 mq Fatturato 2013: 166 milioni di euro

«

L’integrazione all’interno del

Gruppo G.R.E. non ha

L’espansione continua “I nostri piani di espansione non sono affatto cambiati e, anzi, sono ripartiti con più slancio e vigore, considerato che il cambio di insegna ha favorito a meglio delineare e differenziare le varie identità presenti sul territorio”, tiene a sottolineare Ina Papino. Piani di espansione che si sono infatti subito palesati con l’inaugurazione, nello scorso mese di luglio, di due nuovi punti vendita, sempre in Sicilia, ubicati a Nicosia (Enna) e Scordia (Catania). A questi sono poi seguiti tre ulteriori store, di cui uno a Barcellona Pozzo di Gotto (Messina) all’interno del centro commerciale “IGEA”, e uno a Trapani, in C.da Cappuccinelli e uno di recente apertura a San Cipirello (Palermo), all’interno del centro commerciale “Il Mulino”. “Per quanto riguarda le nostre strategie commerciali, invece, abbiamo cercato di adeguarle alle linee guida del Gruppo, secondo il suo progetto di grande insegna nazionale”, continua Ina Papino. “Il nostro core business rimane sempre ancorato all’eldom e al consumer electronics, mentre

in riferimento alle altre categorie merceologiche trattate, in particolar modo l’arredamento, sono un ‘qualcosa in più che permette di arricchire l’offerta e soddisfare le esigenze dei nostri consumatori. Laddove siano presenti, cerchiamo comunque sempre di trattare le diverse tipologie di prodotti in modo del tutto differenziato e indipendente”. Anche per quanto concerne il mondo on-line e, più nello specifico, l’e-commerce il retailer siciliano sembra avere le idee ben chiare, affidandosi in toto alle iniziative del Gruppo G.R.E., così come conferma la stessa Ina Papino: “Negli ultimi tempi avevamo approcciato il web in modo ‘solitario’, ma ora abbiamo sposato le iniziative del Gruppo, anche in merito all’e-commerce e alla comunicazione online e social, in modo da andare a rafforzare ancor di più, con la nostra realtà territoriale, il grande progetto di insegna nazionale”. “É ormai un obbligo oggi giorno sfruttare al meglio la convergenza tra il mondo online e quello off-line”, continua Ina Pa-

pino, soffermandosi sull’aspetto multimediale. “Se ben utilizzato, infatti, l’online può aiutare notevolmente a ottimizzare al meglio l’off-line, soprattutto per chi, come noi, è fondamentalmente un retailer tradizionale. Grazie all’apporto del web è infatti possibile gestire e comunicare più tipologie di prodotto, nonché spostare il mix verso fasce più elevate e per dare supporto alla clientela del territorio di riferimento, nonché gestire il cross-selling sul punto vendita”. Anche in merito all’efficienza, argomento di grande attualità all’interno del settore retail, Ina Papino non ha dubbi, e tiene a sottolineare: “L’integrazione all’interno del Gruppo G.R.E. non ha cambiato la nostra forma mentis, che continua a essere quella di un’organizzazione trasversale che, seppur più complicata, permette una visione più d’insieme. L’efficienza, quella sostanziale, va sempre ricercata: è un qualcosa che non bisogna mai pensare di aver raggiunto, ma che va ricercata continuamente nel quotidiano”.

cambiato la nostra forma mentis, che continua a essere quella di un’organizzazione trasversale che, seppur più complicata, permette una visione più d’insieme» Ina Papino, Presidente di Papino Elettrodomestici Spa


in-store

Pensiamoci, prima di rifare una pavimentazione stradale, un cortile, una piazza o un tetto

Arch. Olivia Carone Pres. Ass. Casaclima Network Milano e docente IED contributor@eimag.it

È

stata firmata nel febbraio scorso una convenzione tra il Ciriaf (Centro Interuniversitario di Ricerca sull’Inquinamento e l’Ambiente “M. Felli”dell’Università degli Studi di Perugia) e il Ministero dell’Ambiente italiano, il progetto ABCD che prevede interventi e azioni per la mitigazione delle emissioni di CO2 equivalente attraverso il controllo delle superfici che si scaldano al sole, con l’obiettivo cioè di controllo dell’albedo terrestre per mitigare il global warming o surriscaldamento globale. In pratica, come ben sappiamo dall’osservazione della realtà fisica che ci circonda, la radiazione solare incidente interagisce con gli spazi fisici e le superfici, in particolare quelle urbane, dove si verifica il fenomeno dell’isola di calore cioè l’aumento della temperatura nelle aree urbanizzate rispetto alle aree suburbane o di campagna, che può raggiungere i 3-5° C e che influisce sensibilmente sul sistema climatico locale. Le temperature delle su-

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Il progetto ABCD

perfici (tetti, pareti verticali o inclinate, pavimentazioni stradali) dovrebbero aumentare il meno possibile durante il giorno e diminuire, per effetto della ventilazione e radiazione verso la volta celeste, durante la notte. Da una ricerca del Politecnico di Milano sulle temperature ad Atene in estate dei materiali che compongono le pavimentazioni , con una T° dell’aria compresa tra 30 e 35° C, l’asfalto nero ha superato i 60° C, il cemento bianco ha raggiunto 45° C e il marmo bianco solo 35° C. Nelle stesse condizioni estive a Milano abbiamo che l’asfalto e il tartan, che è la pavimentazione resiliente sintetica sportiva per piste, campi da tennis, etc., arrivano a superare i 65° C mentre il calcestre, o macadam, storico sistema di pavimentazione che è composto da vari strati e granulometrie di ghiaia naturale stabilizzata, si attesta intorno ai 40° C, mentre il terreno nudo raggiunge circa 35° C. Questa capacità dei materiali di

attrarre o riflettere la radiazione solare viene aumentata o ridotta dal proprio colore visibile, che come sappiamo altro non è che quella parte dello spettro elettromagnetico compreso tra il rosso e il violetto e che comprende tutti i colori percepibili dall’occhio umano. Dalla semplice verifica sul campo possiamo dedurre che avviene un cambiamento della temperatura superficiale in base ai colori delle superfici, ai materiali e all’uso della vegetazione ombreggiante e di acqua. Persino il governo Americano, che non ha voluto sottoscrivere com’è noto il Protocollo di Kyoto, ha stilato una guida sul tema, Cooling Our Communities, per diffondere i criteri e le tecniche per evitare il surriscaldamento delle superfici esterne, giacché non solo le città giocano un ruolo fondamentale nella guida alla sostenibilità planetaria ma tutti gli scenari emersi di recente ci dicono che entro il 2030 più del 70% della popolazione mondiale vivrà

nelle città. Per questo, come ripeto spesso ai miei studenti, occorre guardare con interesse ai tentativi con base scientifica che mirano alla creazione di nuove soluzioni per il controllo del Global Warming. Il Progetto ABCD per esempio si pone questi obiettivi, tra i quali la “verifica teorica della relazione tra l’albedo di una superficie e l’associato decremento della temperatura media terrestre”, la “quantificazione della CO2 compensata dalla modifica dell’albedo: verifica sperimentale”, ma soprattutto la “proposta per una relazione tra la superficie orizzontale a elevato albedo (il valore massimo è 1 e corrisponde al colore bianco) e commercio delle emissioni” e la “proposta per una certificazione della superficie in termini di effettiva riduzione del riscaldamento globale”. A quest’ultima guadiamo con particolare interesse e attenzione: pensiamoci, prima di rifare una pavimentazione stradale, un cortile, una piazza o un tetto.


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