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PERIODICO TRADE LEADER NEL SETTORE ELETTRONICA E INFORMATICA DI CONSUMO * ANNO 53 *
Ogni ambiente si riempie di musica con i sistemi wireless multiroom di Sonos
Il futuro dell’elettronica va di scena a Hong Kong
Sport e hi-tech: un sodalizio destinato a far del bene al mercato
Desideri sotto l’albero: un tablet per maestro e compagno di giochi
Nuove console e nuovi titoli danno vigore al gaming di Natale
ROUTER
BRIDGE
Ei-Elettroradio Informazioni Periodico Trade per industrie e distribuzione • Audio • Video • Elettrodomestici • Informatica • Telecomunicazioni
anno LIII nov/dic 2013 edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 Milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. fax: 02 48.70.36.14 e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 - direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: adm studio - cologno monzese stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.
A.N.E.S.
in questo numero: 6 8 12 18
Italia, Trade
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Eventi
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Hong Kong Electronics Fair: tempo di affari
Social Sport e tecnologia: un binomio a prova di social 2.0 è il tempo da battere di Roberto Zarriello
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38 40
Il verde che attrae di Arch. Olivia Carone
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Aziende Kärcher: qualità e affidabilità da “professionisti” del pulito
R&D bianco Il bianco che verrà
Focus tablet kids Ai bambini piace “touch” di Monica Renna
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Milano Porta Nuova: una location per pochi di Pino Scabia
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Focus GED Basta coi panni stesi!
di Silvia Fissore
In-store Dal “Point of Purchase” al “Point of Permanence” di Sara Romito
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Focus Action Cam L’hi-tech con le scarpe da ginnastica
di Silvia Castoldi
di Barbara Bianchi
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Gaming Il mercato di Natale scalda i motori alla Games Week di Raffaele Gomiero
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e-commerce Babbo Natale compra online di Raffaele Gomiero
Psicology Il problema del prezzo Le motivazioni d’acquisto di Dott. Paolo Zucconi
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26
di Federico Cociancich
News
di Federico Cociancich
Periodico associato a:
ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA
Cover Story Sonos: la “famiglia” si allarga
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Dal web alla metropolitana di Federico Cociancich
editoriale
F
Botti di fine anno
inale d’anno col botto. Le “grandi manovre” del trade, infatti, hanno regalato a tutto il mercato un primo assaggio dei petardi della notte di San Silvestro. Archiviata (si fa per dire) la pratica aumento dell’IVA a tenere banco nei mercati eldom e consumer electronics sono ancora i retailer. E stavolta non solo per la corsa alla promozione urlata, ma per un’impennata improvvisa del processo di aggregazione in atto ormai da tempo. Dopo il definitivo via libera dei giudici all’affaire DPS-FNAC, ecco infatti finalmente arrivare l’accordo, atteso ormai da mesi, tra Dixons Retail e SGM Distribuzione che sancisce la nascita di una nuova realtà distributiva che raccoglie a sé le attività di entrambe le insegne Unieuro e Marcopolo Expert. Un “colpo” per la società romagnola che, problematiche sindacali a parte, la proietta nell’Olimpo delle primissime realtà distributive del nostro Paese. “Colpo” ha cui ha risposto – un po’ a sorpresa – il socio Euronics Galimberti, accaparrandosi l’intero pacchetto azionario di Derta Spa del presidentissimo Albino Sonato (il suo simpatico accento veneto ci mancherà sicuramente!): un’operazione che per la società brianzola vale una previsione di chiusura d’anno per un imponibile da ben 250 milioni di euro. Fermento anche sul fronte delle ristrutturazioni di vecchi store e delle aperture di nuovi punti vendita, con le insegne Trony, Expert, Mercatone Uno, Metro Cash&Carry, Iperal, Coop e Simply Market fortemente impegnate nell’espansione e nel presidio dei loro territori di riferimento. E l’industria? Le aziende non stanno di certo a guardare e, valzer di poltrone a parte (tra cui si registra l’entrata di Paolo Sandri in TP Vision: un cambio che,
sicuramente, non mancherà di far sentire le sue ripercussioni sul mercato Tv), si preparano al Natale a suon di prodotti all’avanguardia e rinnovamento delle loro strutture interne e del management. Molte le novità da mettere infatti sotto l’albero, dallo smartwatch di Samsung al Tv Oled curvo di LG, fino ad arrivare alle nuove console di gioco Xbox One e PlayStation4. Ci siamo dimenticati di citare la crisi e la riduzione dei consumi? Sinceramente, ci siamo stufati anche di parlarne, un po’ per scaramanzia e un po’ per sano ottimismo che, non dimentichiamolo, “è il sale della vita”. Purtroppo c’è ancora e, stando alle parole di molti esperti economisti e di esponenti di importanti istituzioni del nostro Paese, forse la ripresa prevista per il 2014 tarderà ad arrivare. Ma tant’è. Nel frattempo, grosse multinazionali come Candy Group ed Electrolux hanno annunciato importanti ristrutturazioni interne, proprio per rispondere a questa situazione di emergenza; emergenza che sembra non rientrare per l’Antonio Merloni, la cui cessione alla J.P. Industries ha ormai assunto i connotati di un’autentica telenovela (di quelle, però, drammatiche, da guardare con il fazzoletto a portata di mano). Lo stesso dicasi per Indesit, bloccata al tavolo delle trattative con istituzioni e parti sociali. Staremo a vedere. Sembrerà quindi forse retorico, ma non resta altro che tornare a sperare nei buoni auspici per il nuovo anno, confidando nella crescita dei nostri mercati che, non ci stancheremo di dirlo, deve passare necessariamente per il digitale. Buone feste a tutti. La Redazione
cover story
Sonos: la “famiglia” si allarga Nital distribuisce in Italia i prodotti audio della casa costruttrice americana e rende disponibile un completo set di prodotti audio, pensato per l’entertainment della casa
“R
iempi la tua casa di musica”, claim quanto mai azzeccato per illustrare le funzionalità e le potenzialità dei nuovi prodotti Sonos, azienda americana specializzata nella produzione di sistemi audio Multiroom, distribuiti in esclusiva in Italia da Nital Spa. Dotazioni prettamen-
06 - 07
te tecniche e purezza del suono a parte, progettate in realtà per gli audiofili più incalliti ma messe a disposizione di chiunque, ciò che più accomuna tutti i prodotti dell’azienda californiana è la grande versatilità; caratteristica che li rende quasi dei veri e propri dispositivi ibridi, a metà strada tra i tradizionali sistemi hi-fi fissi e i più innovativi portable media player, capaci, come sono, di poter essere posizionati in ogni angolo della casa, grazie alle più moderne piattaforme wireless. La gamma Sonos, difatti, si compone di numerose soluzioni, capaci di venire incontro a tutte le differenti “esigenze d’ascolto” della famiglia, da quelle più
orientate all’entertainment, home cinema e gaming innanzitutto, a quelle più votate alla musica, di qualunque genere essa sia. La “modularità” del sistema, inoltre, consente non solo di adattare i dispositivi alle esigenze fisiche degli spazi che si andranno a sonorizzare, ma permette anche un’implementazione graduale dell’intero apparato audio, con l’inserimento di volta in volta dei dispositivi realmente utili e necessari per un migliore e più efficace ascolto e per la realizzazione della soluzione ideale per la propria casa. L’estrema facilità di utilizzo, poi, ne fa dei reali dispositivi “plug and play”: non servono infatti programmazioni o cablaggi complessi, ma basta davvero un semplice tocco e i diffusori sono pronti all’uso. Non solo. L’intero sistema Sonos Wireless HiFi System può essere comodamente governato per mezzo di una moderna applicazio-
a
ne gratuita (“Sonos Controller”), disponibile sia per smartphone o tablet iOS e Android che per notebook o desktop Microsoft o Mac. Grazie a questa app è possibile dare una personale “impronta musicale” alla propria abitazione, riproducendo ad esempio un brano diverso in ogni stanza oppure eseguire lo stesso brano in perfetta sincronia, regolando il volume di ogni singolo diffusore. O ancora, ascoltare in streaming la propria libreria di iTunes, Spotify o Napster, i propri podcast o i programmi radiofonici preferiti. Indipendentemente dal device in cui sono memorizzati, e, soprattutto, accedendo ai contenuti di oltre 100mila stazioni radio internet gratuite provenienti da tutto il mondo. Funzionalità avanzate, come la consultazione dei contenuti in modalità touch, la possibilità di creare proprie playlist e, addirittura, la ricerca vocale dei brani, li rendono poi prodotti veramente a prova di “pigri” e “pantofolai”.
Versatilità e qualità del suono La gamma di prodotti Sonos è davvero ampia e adatto a qualsiasi tipo di esigenza. Si va dalla PLAYBAR, una soundbar dotata di ben nove amplificatori digitali di classe D, tre tweeter e sei driver mid-range, appositamente studiata per tutti gli appassionati di home cinema e di videogame, ai sistemi sonori della gamma PLAY, diffusori facilmente trasportabili da una stanza all’altra dell’ambiente domestico. Senza dimenticare il modello SUB, un dispositivo contraddistinto da un design davvero d’impatto, equipaggiato con due amplificatori digitali di classe D e due diffusori posizionati uno contro l’altro in modo da annullare reciprocamente le vibrazioni ed evitando eventuali dispersioni del suono in tremolii del cabinet. Oltre alle due porte acustiche perfettamente ottimizzate per migliorare sensibilmente le prestazioni, inoltre, tutte le impostazioni dei filtri, l’equalizzazione attiva e l’allineamento del tempo del SUB avvengono digitalmente, per mezzo di un avanzato sistema DSP che previene perdite di qualità dell’audio
L
’intero sistema Sonos
può essere comodamente o di energia. La gamma PLAY si compone invece di tre differenti modelli: PLAY:5, diffusore a cinque vie con amplificatori dedicati, con due tweeter, due driver midrange da 3” e un subwoofer da 3,5”; PLAY:3, sistema di diffusione a tre vie con amplificatori dedicati in classe D, con un tweeter, due driver mid-range e un bass radiator; il nuovissimo PLAY:1, sistema di diffusione compatto e intelligente a due vie con amplificatori dedicati, dotato di un tweeter e un mid-woofer da 3,5”. Molte sono inoltre le peculiarità dei tre modelli PLAY: PLAY:1, ad esempio, è appositamente progettato per resistere a elevati tassi di umidità, mentre PLAY:3 ha la possibilità di essere posizionato sia orizzontalmente che verticalmente; PLAY:5, invece, vanta il rilevamento automatico audio line-in e connettore per cuffie da 3,5 mm. Per tutti e tre i prodotti, in più, è possibile raggruppare due modelli per usufruire dei canali destro e sinistro. Ai cinque modelli PLAY già citati, infine, vanno poi aggiunti i due CONNECT e CONNECT:AMP, in grado di trasformare lo stereo e i diffusori in moderni lettori di musica digitale da ascoltare in modalità streaming, e BRIDGE, dispositivo capace fungere da “ponte” tra il router e i vari diffusori, potenziandone il segnale e diffondendone i contenuti in tutte le stanze in modo semplice e veloce. Grazie a CONNECT, infatti, è possibile integrare senza alcuna difficoltà l’home theatre o altri dispositivi audio amplificati già presenti in casa all’interno del sistema musicale HiFi wireless Sonos; tra le sue connessioni, difatti, sono presenti entrate analogiche RCA con
rilevamento automatico e linee in uscita, sia analogiche che digitali. Tra le dotazioni tecniche, inoltre, sono presenti controlli dei toni e del volume regolabili per l’ottimizzazione dei suoni, con regolazione specifica per la zona di bassi, alti, bilanciamento e loudness. Il BRIDGE è invece la soluzione ideale per installare Sonos quando il router non è nella stessa stanza in cui si desidera ascoltare la musica. E’ sufficiente connettere il BRIDGE al router e tutti i lettori Sonos possono stare ovunque e operare in modalità wireless. Il BRIDGE, infatti, dispone di uno switch Ethernet a due porte che consente di portare la connettività Internet standard a decoder, DVR, Pc, console per i giochi o all’unità NAS. Inoltre, il BRIDGE estende il raggio di copertura della rete, consentendo di diffondere la musica in modalità wireless e raggiungere gli angoli più remoti della casa.
governato per mezzo dell’applicazione gratuita “Sonos Controller
news aziende
NUOVE NOMINE IN MICROSOFT ITALIA
NUOVA BRAND IDENTITY PER PHILIPS
Royal Philips ha presentato il suo nuovo posizionamento di brand incentrato sulla storia d’innovazione di valore per le persone che la contraddistingue. Il nuovo posizionamento Philips vede l’introduzione della nuova tag line “innovation and you”, radicata nella convinzione che l’innovazione ha senso solo se risponde ai bisogni e ai desideri insoddisfatti delle persone. L’azienda ha presentato anche un nuovo design del suo scudo, visibile sulla facciata della sede della società, ad Amsterdam. Il nuovo posizionamento del marchio vive nel lancio di una piattaforma di storytelling digitale, che mostra un’ampia gamma d’innovazioni Philips che hanno un impatto positivo sulla vita delle persone. Accanto alla nuova tag line, Philips ha presentato anche il nuovo design del suo scudo. Il nuovo design rivestirà un ruolo importante nella nuova identità di Philips evocando un legame emozionale, fondamentale per una grande marca. Il nuovo design dello scudo, pur conservando la familiarità dei propri elementi, è stato rinnovato per riflettere lo stile del XXI secolo e adeguarsi ai media digitali e ai canali mobile.
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Microsoft Italia ha annunciato il potenziamento della divisione Retail Sales & Marketing, all’intero del Gruppo Consumer Channel di Microsoft Italia. Stefania Duico (prima foto) è il nuovo Direttore Marketing di Xbox con la responsabilità delle strategie consumer marketing di Xbox in Italia, con l’obiettivo di favorire ancora di più l’espansione nel mercato italiano dei prodotti e dei servizi Microsoft relativi a questo business. Stefania Duico ha la responsabilità del team che cura il marketing di prodotto e la comunicazione di Xbox One, della storica Xbox 360, della piattaforma Xbox Live, degli accessori e dei videogiochi. Alessandra Del Prete (seconda foto) assume l’incarico di Direttore Entertainment Strategy con l’obiettivo di definire le strategie di medio e lungo termine legate alla piattaforma di intrattenimento e gaming di Microsoft, con particolare attenzione per le partnership strategiche.
PAOLO SANDRI ENTRA IN TP VISION TP Vision ha annunciato la nomina di Paolo Sandri a nuovo Managing Director del cluster Italia, Grecia, Cipro e Malta. Il suo ingresso, fortemente voluto a livello internazionale, è legato al suo percorso professionale e alle sue intuizioni vincenti, che negli ultimi anni hanno portato grandi innovazioni al settore. In qualità di Direttore Generale, Sandri assume la responsabilità di tutta l’azienda, coordinando il lavoro dei team di vendita, marketing, operations e finanziario.
MICHELA LUCCHESINI MARKETING MANAGER DI BEKO ITALY
Beko Italy ha annunciato l’arrivo di Michela Lucchesini come nuovo Marketing Manager, responsabile del marketing di prodotto e della comunicazione per tutti i marchi del Gruppo Arçelik. Laureata in Economia Aziendale con indirizzo Marketing, Michela Lucchesini proviene da Candy Hoover, dove ha ricoperto la posizione di Product & Trade Marketing Manager Hoover dal 2011, e precedentemente di Group Marketing Manager Lavastoviglie. La sua decennale esperienza nel settore del bianco, la sua dinamicità e la sua professionalità daranno all’azienda un forte impulso per supportare la crescita del marchio Beko in Italia e per raggiungere rapidamente, e con qualità, gli obiettivi che le sono stati assegnati.
MAURIZIO FINOCCHIARO COUNTRY MANAGER DI ELECTRONIC ARTS ITALIA
Electronic Arts ha affidato a Maurizio Finocchiaro la carica di nuovo country manager della sede italiana. Finocchiaro, 44 anni originario di Catania, vanta una lunga esperienza professionale e manageriale su diverse aree di business avendo ricoperto in passato ruoli di sempre maggiore responsabilità in importanti multinazionali, come Mitsubishi e Microsoft. In Electronic Arts ha ricoperto il ruolo di Direttore Commerciale dal giugno del 2004.
IL SETTORE AUDIO, VIDEO, MULTIMEDIA E ACCESSORI DI PHILIPS PASSA A WOOX INNOVATIONS
Il settore Audio, Video, Multimedia e Accessori di Philips prende il nome dell’azienda WOOX Innovations, una della più grandi aziende dedicate al settore del connected entertainment, con un giro d’affari di 1,6 miliardi di dollari e oltre 2.000 dipendenti in tutto il mondo. WOOX Innovations continuerà il proprio impegno nei confronti del marchio di prodotti Fidelio. L’azienda inoltre svilupperà ulteriori iniziative di marketing che includono le già esistenti campagne ‘Obsessed With Sound’ e ‘You Need To Hear This’. Michele Piemontese è stato nominato amministratore delegato per i mercati Italia, Grecia, Israele, Malta e Cipro. Il nuovo management dell’azienda si completa con Alessandro De Mori, in qualità di Responsabile Vendite, Domenico Rizzo, Responsabile del Marketing e Trade Marketing, mentre Raffaella Carraro ha assunto la responsabilità del Controllo di Gestione ed Elisa Sala per la parte di Logistica e Customer Service.
news trade
GALIMBERTI ACQUISISCE DERTA
EXPERT SOMMA APRE A NOCERA SUPERIORE IPERAL APRE A CALOLZIOCORTE
Ha aperto i battenti lo scorso venerdì 15 novembre il nuovo iperstore a insegna Iperal di Calolziocorte (Lecco), situato in via Bergamo 4 in località Sala. Il nuovo punto vendita si estende su un’area di 2.300 mq, ed è dotato di 10 casse tradizionali e 4 self-service, un parcheggio coperto da 250 posti auto e un ristorante interno da 70 posti. Nel punto vendita operano circa 90 addetti. Il bacino d’utenza è stimato in circa 20mila famiglie che popolano la parte meridionale della provincia di Lecco.
Ha aperto i battenti lo scorso 7 novembre il nuovo negozio del socio Expert Somma all’interno del Centro Commerciale “Nuceria” di via Petraro/Pucciani a Nocera Superiore (Salerno). Il nuovo store ha una superficie di vendita pari a 1.300 mq e impiega 16 addetti alla vendita. Nei primi quattro giorni dall’inaugurazione sono stati battuti 15.000 scontrini e registrate circa 40.000 presenze. La società punta a raggiungere un fatturato pari ai 10 milioni di euro annui.
SEI NUOVI PUNTI VENDITA COOP IN SICILIA
Sono ben sei i nuovi punti vendita inaugurati da Coop Sicilia. Le inaugurazioni sono iniziate lo scorso giovedì 14 novembre con il nuovo IperCoop situato all’interno del parco commerciale “Le Zagare” di Contrada Bottazzi a San Giovanni La Punta (Catania): uno store di 7.500 mq di superficie dislocato su due livelli. Sempre il 14 novembre hanno aperto i battenti anche i due superstore Coop di via Fisichelli a San Giovanni La Punta (Catania) e di via Nipitelli 1 a Zafferana Etnea (Catania), mentre Il 15 novembre è stata invece la volta del superstore, a insegna Coop, di Modica (Ragusa), situato presso la Strada Statale Modica/Ispica. Le altre due aperture, infine, sono state effettuate il 21 novembre, uno a insegna IperCoop presso il centro commerciale “Le Ginestre” di via Marconi a Tremestieri Etneo (Catania), e uno a insegna Coop presso il centro commerciale “Drupe” di via Pergolesi a Bronte (Catania).
TRE NUOVI STORE TRONY GRAZIE A DML E DICAL
AIRES ADERISCE A CONFCOMMERCIO
L’Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati ha aderito a Confcommercio-Imprese per l’Italia uscendo, contestualmente, da Federdistribuzione, decisione presa dal Consiglio Direttivo dell’Associazione e accolta dalla Confederazione. Sempre all’interno dell’Associazione, inoltre, Stefano Belinghieri ha assunto la carica di Presidente di AIRES Servizi.
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Galimberti S.p.A., aderente al Gruppo Euronics, ha acquisito l’intero pacchetto azionario della Derta S.p.A., anch’essa aderente alla stessa insegna distributiva e operante nel Triveneto. L’operazione di acquisizione vede il passaggio di Derta S.p.A. dalla famiglia Sonato e dalla Butali S.p.A. al Gruppo Galimberti, già proprietario di un terzo del pacchetto azionario. Con questa acquisizione Galimberti S.p.A. si configura con una rete vendita di 34 megastore dislocati in cinque regioni del Nord e in Sardegna per una superficie di vendita di 66mila mq e la previsione di chiusura dell’anno in corso con un giro d’affari imponibile di oltre 250 milioni di euro. Nella foto: Paolo Galimberti AD e Presidente di Galimberti Spa.
E’ stato inaugurato lo scorso giovedì 7 novembre il nuovo punto vendita a insegna Trony di via Egadi, 1 a Termoli (Campobasso), di proprietà del socio GRE DML Spa. Il nuovo store, di 1.800 mq di superficie, è dotato di 2 casse e di un parcheggio da 200 posti auto. Al suo interno operano 22 addetti alla vendita, coordinati dal direttore Aldo Gianmaria. Il nuovo negozio conta su circa 13.000 referenze e un bacino di utenza stimato di 35.000 potenziali clienti. Sempre DML Spa si è resa protagonista dell’apertura del nuovo punto vendita di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno), situato in via Pasubio 66 – Strada Statale 16 in Località Porto Ascoli, inaugurato lo scorso giovedì 21 novembre. Presso il nuovo negozio, di 1.800 mq e dotato di 3 casse e di un parcheggio da 250 posti auto, lavorano 22 addetti alla vendita, coordinati dal direttore Molesini Yuri. Il nuovo negozio conta su un totale di circa 13.000 referenze. Giovedì 21 novembre è stata anche la volta del nuovo store Torny di Sellia Marina (Catanzaro) situato all’interno del parco commerciale “La Rocca”, dislocato lungo la S.S. 106, al bivio con la S.S. 180 per Cropani (Catanzaro), parte integrante di Dical s.r.l. Presso il nuovo negozio, di 800 mq e dotato di 3 casse e di un parcheggio da 500 posti auto, lavorano 10 addetti alla vendita, coordinati dal direttore Giovanni Milano. Il bacino di utenza è stimato in circa 200.000 potenziali clienti.
NUOVO CDA PER GRUPPO EVOLUZIONE
È stato rinnovato il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Evoluzione proprietario dell’insegna Dixe. Gianni La Porta, proprietario di LA PORTA ELETTRODOMESTICI ha assunto la carica di Presidente del Gruppo, coadiuvato dal Vice Presidente Gianni Signetti titolare di TREND, Piattaforma per Liguria e Piemonte. Nuovi Consiglieri sono invece stati nominati Massimo Esposito di ESPOSITO GENNARO & C., Piattaforma per la Sardegna, Maurizio Di Vito di TACABANDA S.r.l. di Fondi (Latina) e Claudio Gorla di GO.VAR S.r.l., Piattaforma per la Lombardia. Oscar Corio è stato invece riconfermato nel suo ruolo di Direttore Generale del Gruppo.
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eventi
Una formula azzeccata, una buona scelta di calendario e un’ottima organizzazione contribuiscono a fare dell’Electronics Fair di Hong Kong la più grande fiera del mondo IT dal nostro inviato Federico Cociancich
Hong Kong Electronics F tempo di affari D
al 13 al 16 ottobre si è svolta presso il Convention and Exhibition Center di Hong Kong la 33esima edizione dell’Hong Kong dell’ Electronics Fair. Fair Una fiera che racchiude quasi tutti i settori di mercato IT, dall’audio video alla fotografia, dagli elettrodomestici alle comunicazioni, dal packaging ai sistemi di navigazione satellitare e dai videogiochi ai dispositivi per
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la salute. Organizzata dall’Hong Kong Trade Development Council, riscuote un successo tale da giustificare ben due edizioni annue, la prossima si svolgerà infatti dal 13 al 16 aprile 2014. Siamo però ben lontani dal modello di fiere europee e americane in stile IFA o CES, dove i grandi marchi allestiscono giganteschi stand per promuovere le loro novità e dare un
s Fair segno della loro forza al mercato. Qui, salvo rare eccezioni, gli stand sono tutti piccoli e la parola d’ordine è business: con estrema concretezza importatori e distributori incontrano i piccoli produttori e definiscono immediatamente gli acquisti. Grazie alla Small Order Zone (vedi box) è anche possibile effettua a pagina seguentere piccoli
test nei propri mercati e verificare l’affidabilità del partner. Molta concretezza insomma, coadiuvata da strumenti all’avanguardia come l’uso dei QR code per lo scambio di informazioni, social network come LinkedIn e app per smartphone. Nutrito anche il calendario di workshop e seminari, a cui hanno partecipato relatori provenienti dal mondo universi-
And the winner is… Ogni fiera che si rispetti ha un proprio premio. L’Hong Kong Electronics Industries Association ha infatti approfittato dell’occasione per premiare alcuni prodotti che si sono rivelati particolarmente utili e interessanti. Tra tutti ci hanno colpito il sistema di monitoraggio cardiaco tramite auricolari, sviluppato da Fujikon Industrial, il Baby Breast Pump, che consente alle neo mamme di gestire le poppate con tempi più adatti alle donne che lavorano e proposto dalla olandese Difrax, fino al bracciale contapassi Smart Dynamo PE128 di Oregon Scientific. Come segno del cambiamento dei tempi e dello spostamento del mercato PC verso quello dei tablet abbiamo potuto apprezzare il primo tablet/ oscilloscopio sviluppato dalla ShenZen Micsig.
tario e dell’industria mondiale. Si è trattato di incontri finalizzati non solo al lancio e alla spiegazione dei prodotti di nuova concezione, ma anche a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta e tra produttori e distributori, con particolare riguardo agli scambi internazionali.
Due fiere in una In contemporanea, e nella stessa location, si è svolta, come di consueto, la 17esima edizione di electronicAsia, una fiera più verticale ed espressamente dedicata alla componentistica, alla tecnologia dei display e all’energia solare. Decisamente più piccola come dimensioni e numeri, rappresenta comunque un punto di riferimento per tutto il mercato asiatico.
Per visualizzare il servizio fotografico
eventi
Numeri da capogiro
L
a zona Small Order ha
registrato la visita di 18.00 compratori, generando oltre 19.000 richieste di acquisti.
L
a zona iWorld era
espressamente dedicata agli accessori per smartphone, tablet e computer
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I numeri delle due fiere sono davvero impressionanti: sono stati più di 4.000 gli espositori provenienti da tutto il mondo che hanno partecipato alle due fiere e tra questi, conosciuti marchi internazionali come Fujitsu, Panasonic, Toshiba, LG Electronics e Intel. Più della metà degli espositori erano stranieri, con una cospicua presenza dalla Cina, dalla Corea e da Taiwan. L’Italia vantava cinque espositori “ufficiali” più altri che hanno partecipato tramite consociate di Hong Kong. I visitatori, e possibili acquirenti, sono stati ben 100.000, un nuovo record anche per questa fiera abituata a grandi cifre. Tra i buyer figurano grandi nomi del mondo retail provenienti da oltreoceano come Metro, Myer, Sears, Schneider Electric e Woolworths che hanno mandato i loro scout alla ricerca di buoni affari. 140 i Paesi di provenienza, con ovviamente una forte preponderanza della Cina
Small Order Zone: un modello da seguire La zona Small Order ha messo in mostra più di 4.500 prodotti, ordinabili “al volo” in piccole quantità, dalle 20 alle 1.000 unità. Il funzionamento è molto semplice: i produttori hanno a disposizione una piccola vetrina per mostrare i propri prodotti, con indicati il prezzo e le quantità minime e massime ordinabili. Con la semplice scansione di un QR code, i compratori possono prenotare direttamente i prodotti o segnarsi i riferimenti in fiera del venditore per finalizzare i termini di pagamento e di spedizione. Alcune hostess sono a disposizione per far “toccare con mano” i prodotti e aiutare i meno esperti nell’utilizzo del codice ottico. La possibilità di ordinare piccole quantità permette di testare il mercato, il prodotto e il vendor, senza necessità investimenti importanti. Nei giorni della fiera la small Order Zone ha attirato qualcosa come 18.000 acquirenti e generato più di 19.000 ordini. Un’idea che ha persino vinto il premio “Best Marketing Activity of the Year” da parte dell’UFI Marketing Committee di Parigi e che sarebbe interessante replicare in Europa.
continentale, di Hong Kong e di altri paesi asiatici, ma anche molte presenze dagli Stati Uniti, dalla Russia, dall’Australia, dall’India, dalla Germania e dal Regno Unito.
Hong Kong non si ferma mai Honk Kong è una città verticale: è impossibile girare per le sue vie e osservarne la skyline senza guardare in alto. Dal 1997, dopo 150 anni di amministrazione britannica, è diventata una delle due regioni amministrative speciali della Repubblica Popolare Cinese insieme a Macao. È riconosciuta come uno dei più importanti centri finanziari internazionali e, nonostante una popolazione e un territorio ridotti, occupa il 10º posto nella classifica delle maggiori economie mondiali. I suoi sette milioni di abitanti riescono infatti a far espandere l’economia con un tasso di crescita del 3,1% anno su anno. Per il 2013 la previsione di crescita è stimata tra il 2,5 e il 3,5%. L’inflazione è piuttosto alta ma stabile, intorno al 4,3%, mentre il mercato delle esportazioni, stimato in circa 293 milioni di dollari USA è cresciuto del 3,5% solo nei primi otto mesi del 2013.
Strumenti all’avanguardia Per facilitare lo scambio di informazioni, anche in un ambiente tipicamente caotico come quello della fiera, l’HKTDC ha pensato di sfruttare al meglio i dispositivi tecnologici a nostra disposizione. Scaricando sul proprio smartphone (Apple o Android) l’applicazione gratuita dell’HKTDC Trade Fair era possibile utilizzarla per conoscere le informazioni riguardo qualunque espositore. Sfruttando i QR code, presenti in ogni stand della fiera, era infatti possibile archiviare digitalmente le informazioni riguardo agli espositori e i loro prodotti.
Prodotti per tutti i gusti Diffusori Bluetooth, cover di tutti i tipi e power bank (i carica batterie portatili per smartphone) sono stati tra i protagonisti più dinamici della fiera. La metà degli stand aveva almeno uno di questi prodotti in esposizione, e guardando con attenzione ne abbiamo scoperti alcuni interessanti e originali. Oltre alle cover in rilievo, a quelle in grado di ospitare i nostri biglietti da visita e a quelle super resistenti ed impermeabili, abbiamo visto auricolari da agganciare al polso, carica batterie di emergenza impilabili per aumentarne la capacità e microfoni/speaker
per un karaoke portatile. Alcune piccole realtà hanno dimostrato un inaspettato grado di ricerca, ad esempio MiPow integrava il diffusore Bluetooth in una semplice lampadina a LED: nessun bisogno di ricarica e il controllo della luce, così come della musica, avviene direttamente tramite iPhone. Gli inglesi di Steel Mate, specializzati negli accessori per auto, proponevano un sistema wireless per il monitoraggio della pressione dei pneumatici, ovviamente anch’esso in grado di interagire con il nostro smartphone. Il più curioso? La cover per iPhone pitonata con la testa del serpente a far sfoggio di sé sul retro… l’Asia è anche questo.
La compagine italiana Erano cinque le aziende italiane registrate ufficialmente alla fiera di Honk Kong, ma diverse erano presenti tramite importatori e consociate con sede in Honk Kong. Incuriositi su quale tipologia di azienda si proponesse in mercati così lontani, siamo passati a trovarne alcune per chiedere lo-
ro qualche commento. La OMB di Stenico (Trento) produce supporti a muro per televisori e presentava inoltre uno speciale rigeneratore per batterie in grado ricaricare le normali pile alcaline. “Nonostante non fosse la nostra prima partecipazione, ci aspettavamo qualcosa di più da questa fiera” ci ha detto Fabiano Bailo, “Ma siamo un’azienda dinamica e non c’è tempo di fermarsi, già la settimana prossima saremo ad un’altra fiera in Cina”. Un risultato sotto le attese anche per la Etabeta Srl di Mesenzana (Varese), licenziataria del marchio Fiorucci per i gadget tecnologici, che aveva uno stand totalmente realizzato con oggetti del brand italiano. Chi invece è rimasto entusiasta della fiera sono i dirigenti della MTC Multiconn Srl di Gazzada Schianno (Varese), che commercializzano particolari sistemi di ricezione Tv per auto. “È andata molto bene”, ci ha detto Claudio Casagrande, “Abbiamo avuto molti contatti e riscontri positivi rispetto alle nostre soluzioni. È molto probabile che ripeteremo l’esperienza”.
Il Web ha cambiato il modo di comunicare, sia tra persone, sia tra aziende. Nel nuovo marketing comunicare non è più sufficiente, è necessario coinvolgere, creare un dialogo tra l’azienda e i suoi potenziali clienti. È ovvio che l’obiettivo primo di un’azienda che ha una presenza sul Web sia quello di aumentare il numero dei contatti, ma il marketing 2.0 non si esaurisce con questo, anzi questo è soltanto il primo passo. È necessario costruire azioni che coinvolgano il pubblico online, che mettano i visitatori virtuali in contatto tra di loro, che li faccia interagire e che li trasformi in tanti brand ambassador. Più la vostra presenza online è profilata e vicina al vostro mondo, più il Web e i suoi meccanismi virtuosi si metteranno al servizio della vostra azienda, a prescindere dal numero dei click.
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social
I prodotti tecnologici per gli sportivi iniziano ad affollare i negozi specializzati, e anche il web
Sport e tecnologia: un binomio a prova di social
di Barbara Bianchi
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device pensati per lo sport stanno giocando un ruolo sempre più importante nel panorama dell’elettronica di consumo per cui, attivissimi runner o patiti di bike autocelebrano le proprie imprese fisiche attraverso l’uso di strumenti quali action cam, cardiofrequenzimetri, runtracker e orologi intelligenti adatti all’uso. Ed è per questo che abbiamo deciso di capire, su Twitter, quanti sono gli utenti che ne parlano. Abbiamo quindi raccolto tutti i tweet degli ultimi 3 mesi, per convenzione dal 15 luglio al 15 ottobre, che contenessero il nome di uno dei device suddetti abbinati all’attività della corsa o della bike, e abbiamo scoperto che oltre mille utenti di tutto il mondo hanno generato un totale di poco meno di 3mila tweet. Questa attività sul social network dei 140 caratteri ha dato luogo a quasi 10 milioni e mezzo di Impression su cinque milioni di follower totali (ripetizioni comprese). Interessante la classifica degli utenti più attivi in cui compaiono
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tre appassionati di fitness e sport, di cui i primi due sono modelle statunitensi (@josie_maran_, @anyadamsms e @endriuzaluz), mentre al quarto posto tro-
viamo lo specializzato @technologynewsr con 150 tweet. I primi tre utenti hanno generato moltissimi tweet riguardanti una action cam waterproof per elmetto, di cui si fanno, in qualche caso, anche promotori. E tecnologia e sport si incrociano anche nella classifica degli utenti più popolari e a dimostrarlo è il fatto che al primo posto troviamo uno sportivo e un reporter specializzato (@ajcbraves e @kevinmcalpin), mentre al terzo posto il profilo ufficiale di @wired, per i tech addicted. Il profilo del periodico è presente al primo posto anche nella classifica degli utenti con più impression, seguito niente meno che dal profilo ufficiale di Sony Indonesia, e da una delle penne senior di ESPN magazine, Buster Olney
Nei tre grafici, dall’alto in basso: la timeline degi orari, gli utenti attivi e quelli popolari.
(@Buster_ESPN), che con i suoi quasi 800mila follower pesa nelle impression quanto un quotidiano italiano. Passando a indagare quali sono state le parole e gli hashtag maggiormente usati all’interno dei tweet, vediamo come tra i protagonisti delle conversazioni figuri sicuramente la parola Helmet e come prodotto la camera, mentre segue camcorder, e un’indicazione di risoluzione, come 720p. Lo stesso trend si riflette sugli hashtag maggiormente utilizzati e con più utenti unici, anche se tra essi troviamo anche #iphone e #apps, fondamentali nell’uso di
certi device per cui l’utente può essere anche molto interattivo. Scorrendo la classifica troviamo anche #sony, uno dei grandi produttori di tecnologia specializzata di questo tipo. Non appare ai primi posto, ma se andiamo a cercare bene tra parole e hashtag, troviamo anche la menzione di GoPro, altro player del settore. A livello internazionale quindi troviamo che i maggiori prodotti in voga, o almeno, i più nominati degli ultimi tre mesi, sono sicuramente le action camera, le camcorder e i tracker, e che i brand più discussi siano Sony e GoPro.
Sport e tecnologia: i perché di un amore a prima vista
social
2.0 è il tempo da battere
di Roberto Zarriello
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na vittoria, un gol, un’avventura olimpica, eventi che riempirebbero pagine e pagine di enciclopedie sportive, oggi vengono racchiusi in 140 semplici caratteri. Tanti quanti sono quelli concessi da Twitter per esprimere il proprio pensiero. Già perché il modo di interagire con lo sport è cambiato e con esso anche i mezzi di comunicazione. Grazie all’avvento dei social network, sempre più invasivi e a portata di click, l’atleta è diventato ufficio stampa di se stesso, non avendo più alcun filtro tra il suo pensiero e i fan desiderosi di seguirlo. Quello che vuole esprimere finisce in un «invio» direttamente su tutti i telefonini e i computer dei follower sparsi per il mondo. Così come finisce anche su quelli dei giornalisti, per la prima volta raggiunti a domicilio dalla notizia, ma chiamati ad approcciare in modo diverso all’elaborazione della stessa, di fatto già conosciuta dal grande pubblico. Tecnologia e sport, però, possono creare anche piacevoli connubi per il miglioramento dell’attività agonistica ed in particolar modo per quella amatoriale. Sempre più italiani frequentano palestre o dedicano il tempo libero alla corsa nei parchi. Un’attività tendenzialmente solitaria ma che può essere resa meno pesante dalle ultime novità in campo tecnologico. Gli smartphone, oltre a essere trait d’union tra l’atleta professionista e il grande pubblico, possono essere mezzo di svago alleggerimento della seduta di lavoro. Oggi è possibile ascoltare la musica in formato Mp3 anche dai device più grandi e ingombranti. Lo strumento adatto è l’Armband, vale a dire una sorta di mini marsupio da brac-
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cio, all’interno del quale trovano alloggiamento il cellulare e le chiavi di casa (o della macchina), sempre scomode da portare correndo al parco. L’impermeabilità dell’attrezzo permette resistenza a pioggia e sudore ma soprattutto garantisce lo svolgimento dell’attività sportiva al ritmo più gradito dal nostro orecchio, senza mai dover perdere il contatto con il proprio lavoro o con le chiamate in arrivo. Per i più fanatici cultori dell’attività fisica e per chi vuole tenere sotto controllo i movimenti svolti nell’arco della giornata ecco in arrivo l’aggiornato Nike Fuelband. Si tratta di un braccialetto in grado di registrare tutti i movimenti del corpo. In costante collegamento con il proprio device (solo IOS per il momento), funge da promemoria per gli sportivi, chiedendo all’utente di incrementare l’attività e condividendo con facilità i risultati agli amici. Per lo sportivo professionista, invece, la tecnologia diventa sempre più parte integrante dell’allenamento, non solo
fisico ma anche e soprattutto mentale. Visione periferica e capacità di visualizzare ed elaborare mentalmente lo spazio che ci circonda, sono alla base di qualsiasi sport di squadra. Sapere come muoversi in campo e saper individuare la scelta migliore nel minor tempo possibile può fare la differenza tra l’atleta e il campione. Questo concetto vale tanto nel calcio quanto nel rugby e in particolare nel ruolo del mediano (di mischia o di apertura). Per cercare di migliorare questo aspetto il Rovigo ha sperimentato la scorsa estate, per la prima volta in Italia, il Neurotracker, già utilizzato dalla Federazione Francese di Rugby. Si tratta di un apparecchio in grado di coinvolgere il sistema nervoso per sviluppare le reazioni istintive. Il tutto si basa sul rapporto tra la visione centrale e periferica con la risposta motoria. L’allenamento di svolge indossando un casco a visione tridimensionale, in grado di valutare le capacità cognitive attraverso impulsi visivi che costringono
l’atleta a muoversi e a prendere decisioni sempre più repentine. Alla fine del test si può capire se l’atleta ha effettivamente le caratteristiche adatte al suo ruolo. Anche i professionisti del nuoto si allenano con strumentazioni tecnologiche. Tra le più usate c’è il metronomo, un apparecchio da inserire sotto la cuffia e nell’orecchio tramite un auricolare, in grado di cadenzare segnali acustici per segnalare il ritmo delle bracciate o eventuali intertempi. Da anni, invece, il ciclismo utilizza regolarmente il cardiofrequenzimetro. Ottenere il massimo da un allenamento non significa usare l’intensità più alta ma scegliere quella ideale per il nostro corpo in quel preciso momento. Con questo segnalatore i «girini» sono perfettamente in grado di riconoscere la loro soglia di allarme per le zone aerobiche e riescono a capire come gestire la propria preparazione fisica o gara. Ma tecnologia non vuol dire solo circuiti e processori di silicio. Tecnologia fa rima anche con innovazione e comodità. E’ il caso Vibram Five Fingers o se preferite delle scarpe che si indossano come guanti, con tanto di appositi alloggiamenti per le dita. Una suola simile al battistrada di un copertone e la totale mobilità della suola e delle dita del piede per conformarsi al terreno e di aderire a qualsiasi sasso o detrito mentre svolgete la vostra sessione di trekking. Ma in questo caso, come nei precedenti, la tecnologia aiuta solo a migliorare la prestazione o a renderla più piacevole, ma non fa vincere automaticamente le medaglie. La macchina più importante nello sport rimane e rimarrà sempre quella umana.
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Creare ambienti di vendita emotivamente coinvolgenti e a misura di consumatore
di Sara Romito
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n un momento in cui la competizione si gioca sempre di più sulla capacità di attrarre e mantenere i consumatori all’interno del punto vendita, il tema dello shopping emozionale diventa di estremo interesse e punto focale su cui canalizzare l’attenzione. Nel gergo degli operatori del settore, infatti, POP non significa più Point of Purchase ma Point of Permanence (Punto di permanenza). Ma che cosa significa esattamente “shopping emozionale”? E’ l’acquisto il cui obiettivo non è solo comprare, ma vivere una emozione, percepire un’esperienza coinvolgente o partecipare a un evento divertente. Sempre di più il consumatore sarà disposto a muoversi da casa per raggiungere un negozio e a comprare se, oltre al puro atto dell’acquisto in sé, sarà possibile provare un forte stimolo che gratifica il proprio “io” soggettivo trasformando l’azione in qualcosa di piacevole, utile e stimolante. Nel contesto dei beni Technical Consumer Goods, certamente il primo passo per ottenere questo risultato è di creare ambienti di vendita emotivamente coinvolgenti, dal punto di vista dell’arredamento utilizzato, del design e del layout; l’originalità attraverso l’utilizzo di colori e materiali insoliti premia ed è funzionale per catalizzare l’attenzione del consumatore. Ma non basta. Emozione non vuol dire soltanto stimoli sensoriali, ma
Dal “Point of Purchase” al “Point of Permanence” anche e soprattutto relazione, capacità cioè di mettere in contatto i consumatori con i prodotti e con il brand in maniera diretta, concreta e appassionante. Un esempio di modalità efficace per raggiungere questo ambizioso obiettivo è l’allestimento all’interno dei punti vendita di Isole Emozionali, spazi a forte impatto emotivo dedicati in esclusiva a un brand e presidiati full time da figure professionali in outsourcing altamente specializzate, i Brand Specialist Assistant. Queste aree di eccellenza vengono chiamate anche “Shop in Shop” e puntano sulla personalizzazione del display e sulla possibilità di vivere una esperienza diretta e qualificata di consumo aumentando notevolmente la propensione all’acquisto. I prodotti esposti devono essere visibili, accesi e funzionanti, un dettaglio non trascurabile considerando che nei banchi tradizionali di qualsiasi punto vendita questo normalmente non accade quasi mai. Il consumatore deve essere, infatti, in grado di toccarli, utilizzarli e percepirne il reale valore aggiunto facendo anche comparazioni dirette con i prodotti del competitor. L’esperienza di consumo è amplificata dalla presenza dei Brand Specialist Assistant, un supporto di altissimo livello dotato di un’approfondita conoscenza tecnica e un’ottima capacità comunicativa. L’obiettivo del Brand Specialist Assistant è quello
di: 1)prendersi cura dell’area espositiva focalizzandosi sulla semplicità, la chiarezza e la capacità di “seduzione” degli spazi 2)accogliere il consumatore con simpatia, professionalità ed educazione 3)effettuare demo live dei prodotti illustrando i benefici legati all’utilizzo pratico del prodotto e 4)supportare il processo di acquisto del consumatore, ascoltandone le esigenze e suggerendo il prodotto giusto per ogni specifica esigenza. Il consumatore si sente in questo modo attivamente partecipe di una esperienza diversa, profonda e soddisfacente e riesce a costruire un rapporto quasi intimo con il brand attraverso uno scambio emozionale continuo nel tempo. Ciò che conta non è infatti soltanto la positività legata al momento trascorso nello “Shop in Shop”, ma anche la persistenza nella me-
OPERATORI DI RIFERIMENTO PER LE ATTIVITÀ DI FIELD MARKETING
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moria di un ricordo estremamente gradevole che lo porterà a comprare anche in un futuro. L’interazione e l’emozionalità può essere amplificata organizzando eventi ad hoc come presentazioni sponsorizzate, concorsi a premi, vendita in crossselling o attività di consumismo combinatorio. Instore ha una approfondita esperienza in merito ai progetti “Shop in Shop” e, dati in nostro possesso, dimostrano che i risultati in termini di sell-out sono eccellenti. Si registra innanzitutto un innalzamento di alcuni punti percentuali nella quota di mercato all’interno del negozio del brand che investe nello shop in shop; in termini di mix di prodotti si registra poi un innalzamento del 35-40% sul valore della battuta media e anche l’attachment di vendita di accessori correlati è notevole.
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La magia del vapore Il nuovo asciugabiancheria SteamSystem utilizza la forza del vapore per dimezzare i tempi di stiratura. Scopri le possibilità.
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È ancora la prima motivazione d’acquisto?
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Il problema del prezzo
Dr. Paolo Zucconi, neuropsicologo clinico e psicoterapeuta comportamentale contributor@eimag.it
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a sempre il prezzo ha rappresentato “un problema” per la maggior parte dei venditori, anche quando l’offerta è economicamente vantaggiosa: se il prezzo elevato può rappresentare un motivo per non comprare, il prezzo vantaggioso, invece, può essere interpretato come indice di qualità inferiore. Che fare? Se la vendita è la risultante di una trattativa, condotta attraverso una serie di fasi, l’argomento prezzo va introdotto solo in una fase finale, dopo che il venditore ha acquisito varie notizie del cliente (in particolare: il nome, la professione, i suoi interessi ed i familiari conviventi), ha scoperto la motivazione cui il cliente è più sensibile, ha suscitato in lui il bisogno di possedere quel determinato prodotto (o servizio) offerto. Comunque sempre dopo averne illustrato il valore. Pertanto non conviene mai parlare troppo presto di prezzo. Come si può quindi procrastinare l’intervento sul prezzo nel caso che il cliente insista nel conoscerlo prima del previsto? Tre sono le tecniche psicologiche da adottare: il “momentary delay”, la “contro domanda” ed il “vantaggio associato”. Il momentary delay prevede di invitare il cliente all’attesa in quanto prematuro parlare di prezzo prima di …. “tra tre minuti, prima cerchiamo di capire meglio…” La contro domanda è utile se il prezzo si riduce aumentando il quantitativo acquistabile per cui
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“il prezzo è determinato anche da Lei, signor Bianchi: di quanto ne ha bisogno?” Oppure “il prezzo oscilla tra euro…(minimo) ed euro…(massimo) secondo la quantità da lei richiesta e il tipo di pagamento”. Il vantaggio associato prevede di non nominare il prezzo quando questo viene chiesto prematuramente, ma dettagliare un evidente vantaggio concreto espresso, se possibile, in termini quantitativi, che il bene (o servizio) offerto può portare al cliente. Inoltre il prezzo, quando (verso la fine della trattativa) viene nominato, va sempre relazionato
ai vantaggi concreti che l’offerta procurerà al cliente: come quello che il cliente ha comprato aggiungerà a lui qualcosa in più. Se infine il cliente fa obiezione sul prezzo, percepito elevato, le modalità di risposta si associano ad una delle seguenti domande chiave, scelta secondo la situazione e la persona specifica (E’ solo questo che la blocca? Lei, signor Bianchi, che somma si aspettava? Caro da quale punto di vista?”), in alternativa (anche qui la scelta dell’alternativa è sempre correlata al tipo di persona) ammettere apertamente quanto il cliente asserisce (sono d’accordo con lei, si-
gnor Bianchi, è proprio caro!) poi associare la ammissione con una molla cui il cliente è più sensibile (orgoglio: “non è per tutti, infatti non tutti possono permettersi…”, lucro: “non si può avere una bottiglia di champagne al prezzo di un rosso da tavola “, affettività: “lo faccia per sua moglie gliene sarà grata”, comodità: quando lei, signor Bianchi, compera un paio di scarpe automaticamente compra quelle che costano di meno? sicurezza: “l’offerta è comprensiva pure di una garanzia e di una assistenza”, inedito: “è una completa novità sul mercato, qualcosa di esclusivo per lei”).
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Trota selvatica. Quanto selvatica, lo decidi tu. Cottura ventilata? A vapore? O la perfetta combinazione di entrambe? In Electrolux abbiamo oltre 90 anni di esperienza nel creare apparecchiature per i migliori chef d’Europa. E adesso stiamo portando nella tua cucina le stesse innovazioni che consentono a questi chef di realizzare le loro creazioni, croccanti fuori e morbide dentro. Con il nuovo forno Vaporex di Electrolux Rex, anche tu potrai combinare la cottura ventilata con il vapore per esaltare il sapore dei tuoi piatti preferiti. E aprirti un mondo di possibilità . Ora tocca a te.
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focus action cam
nel segmento, sia a volume sia a valore. In particolare, dal lancio della nuova gamma Action avvenuto lo scorso luglio il marchio ha registrato in un solo mese il raddoppio delle quote, arrivando ad avere una market share a doppia cifra. Un risultato positivo che ha premiato l’attenzione del brand nel cercare di realizzare una linea di prodotto in grado di accontentare al meglio le esigenze di tutti. Oltre alle buone performance raggiunte in Italia in poco più di un anno dal lancio dei primi modelli di action cam – Nilox Standard, Ducati e Special – la società sta crescendo velocemente anche all’estero ottenendo successi specialmente in Spagna e Austria, fino in Israele e Giappone. Proprio per questo abbiamo fatto qualche domanda a Michele Bertacco, Direttore Commerciale di Nilox. “Siamo l’unica marca con una gamma in grado di soddisfare dall’extreme user al beginner: la S-60 è il nostro top di gamma e dimostra che possiamo competere con qualunque altro player. Ha la lente in vetro che permette una maggiore nitidezza e video di qualità migliore; registra a 60 frame al secondo in Full HD, dispone di funzioni come l’auto timelapse, uno zoom 10X e scatta foto a 16 megapixel, una risoluzione superiore rispetto ai competitor. Sfrutta un grandangolo da 175°, e nella confezione l’utente
di Federico Cociancich
Le action cam stanno trainando il mercato dei dispositivi hi-tech per l’outdoor. Se ne sono accorti i produttori, con una vera e propria invasione di nuovi modelli, sia la grande distribuzione, che dedica a questo settore spazi sempre più importanti nei propri negozi
L’hi-tech con le scarpe da g L
e action cam sono versatili, semplici da usare e fautrici di un fenomeno da miliardi di visualizzazioni su YouTube e con un numero di appassionati in continua crescita. Sono nate per riprendere le proprie gesta mentre si pedala su una mountain bike, si sfreccia su una moto o ci si lancia su una pista di sci, ma hanno fatto anche esplodere il fenomeno del lifelogging, ovvero la registrazione continua della propria vita e di tutto ciò che ci capita intorno. Inoltre possono essere utilizzate in casa, collegate al PC o via radio allo smartphone come baby monitor, o come videocamera di
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sorveglianza. Action cam nel nostro paese, ma non solo, è sinonimo di GoPro, il marchio americano è infatti stabilmente leader di mercato puntando su una fascia alta di prodotti, sfruttando principalmente il passaparola e con pochi e mirati investimenti direttamente sul canale.
Parola d’ordine: condivisione Sono ben lontani i tempi in cui si invitavano gli amici a casa a vedere i filmini delle vacanze. Se su YouTube si cerca “GoPro”, appaiono quasi 10 milioni di risultati: le riprese di questo tipo sono infatti perfette per es-
sere condivise e mostrate agli amici tramite i social network. E se all’estero si moltiplicano i portali di discussione, in Italia il nuovo punto di punto di riferimento, è il GoPro Forum Italia (www.gocamera.it/ gopro-forum), che riunisce le community sparse sui social network, su YouTube e su vari blog con ben 40 mila utenti.
Non solo GoPro Secondo le rilevazioni GfK che hanno preso in esame il trend in Italia del comparto Action Cam degli ultimi sette mesi dell’anno, l’italiana Nilox si attesta al secondo posto
trova il telecomando, lo schermo e una batteria aggiuntiva. Inoltre ha un accessorio per la trasmissione wireless delle immagini. La nostra scelta è quella di puntare sulla qualità. Tutti i nostri prodotti sono testati singolarmente per la massima affidabilità: il nostro team è formato da trentenni, siamo noi i primi a testare i nostri dispositivi. Stiamo studiando un nuovo posizionamento per Nilox: nel settore dei lettori MP3 su prodotti di fascia alta, come Swimsonic, abbiamo una quota di mercato superiore al 40%. Negli anni scorsi abbiamo lavorato tanto sul b2b e poco
sul pubblico finale. Swimsonic ci ha fatto capire che avevamo potenzialità anche con proposte strategiche diverse. Il mercato delle action cam è un mercato che cresce ma solo per chi ha una buona comunicazione. Ad esempio i video, devono essere davvero emozionanti: per noi Red Bull è un riferimento. I nostri budget sono concentrati al 100% sui social network come Facebook, dove abbiamo anche 300.000 fan su pagine di alcuni prodotti, e YouTube. Abbiamo inoltre puntato su alcuni selezionati campioni come testimonial: Federica Pellegrini e il
nuovo campione del mondo di MotoGP, Mark Marquez. Noi puntiamo sul mondo della tecnologia sportiva, non solo sulle action cam, abbiamo infatti diversi altri prodotti per l’outdoor: l’Action phone, ad esempio, trasforma l’iPhone 5 in una videocamera, con una lente da 170°. La cover mantiene le funzionalità touch del telefono e ha due accessori che permettono di fissare l’iPhone al corpo. Oppure la Minicam, estremamente semplice da usare, registra con risoluzione HD Ready ha un grandangolo di 110°, è particolarmen-
a ginnastica
Michele Bertacco, Direttore Commerciale di Nilox
Massimo Buraschi, Product Marketing Coordinator di Toshiba Digital Products & Services
te adatta ai beginner con un prezzo molto competitivo. Nilox ha inoltre un business legato alla componentistica come ad esempio ups e alimentatori. Dietro alle spalle abbiamo un grande gruppo (Esprinet, ndr), il nostro obiettivo a 5 anni è quello di diventare uno dei primi 5 brand in Europa. Oggi siamo il numero 1 nel mondo nell’acqua, uno tra i primi nel mondo nell’action e dobbiamo crescere nel mondo del running. Il nostro motto è: “Impara a camminare prima di iniziare a correre.”
re in moto o in bicicletta. È quindi un prodotto con una buona dose di tecnologia e qualità, e che si presenta già lancio con tutta una serie di accessori sviluppati ad hoc. Alcuni sono già forniti, come il bracciale e i supporti di base, altri sono acquistabili separatamente. L’ordine di prezzo si aggira intorno ai 249 euro per l’utente finale.
La crescita del mercato ha attirato diversi nuovi interpreti anche tra coloro che, pur realizzando prodotti hi-tech, non avevano ancora a listino camere di questo tipo: Kunzi (con marchio Minox), Garmin, Toshiba e Sony, sono solo alcuni esempi. Abbiamo quindi chiesto a Massimo Buraschi, Product Marketing Coordinator di Toshiba Digital Products & Services come mai hanno scelto di entrare in questo mercato. “Toshiba entra nel mercato delle action cam perché nel settore delle camere e videocamere è uno dei mercati in evoluzione, che permette anche di sviluppare prodotti dove la tecnologia abbia un contenuto, e non semplicemente banalizzati sul prezzo. Il prodotto Toshiba è un prodotto full HD, con sensore CMOS da 12 Mpixel, un bracciale per il comando remoto e quindi è l’ideale per l’utilizzo per anda-
La regina GoPro Hero 3 è la regina delle action cam, super resistente e leggera, si può fissare praticamente ovunque: dal casco, al telaio della mountain bike, fino al casco da ski o all’attrezzatura subacquea. Ricchissima di accessori, la Hero 3 è l’unica videocamera in grado di registrare con risoluzione 4K (a 15 frame per secondo), ovvero quella dei televisori di ultimissima generazione UHD.
focus action cam
Siamo tutti registi Quattro semplici suggerimenti per usare al meglio una action cam e ottenere filmati di sicuro effetto.
Non lasciare nulla al caso Il vero segreto per buone riprese, anche quelle sportive, è… non improvvisare. I video migliori sono frutto di prove ed esperienza: Prima di iniziare fermatevi qualche minuto a pensare alla giusta angolazione della camera, alla sua inclinazione dal supporto e alla sua posizione. Cercate di fare un minimo di storyboard per combinare diversi cambi d’inquadratura, velocizzerà il montaggio e darà risultati migliori. Non scordare l’audio Spesso l’audio dei video realizzati con le action cam non è all’altezza delle immagini. L’ideale è acquistare un microfono esterno, ma il segreto è comunque quello di tenere sempre presente che qualcuno vi ascolta… Cercare la spontaneità Ricordate che chiunque, davanti ad un obiettivo, perde spontaneità. Le camere di questo tipo si mimetizzano facilmente: quantomeno non puntatela dritta in faccia la vostro interlocutore. Scegliere la risoluzione giusta Vi è capitato di finire la memoria a disposizione proprio nel momento clou? Non è necessario registrare sempre alla massima risoluzione. Scegliendo una definizione HD Ready (720p) si occupa meno spazio sulla memoria sacrificando solo leggermente la qualità.
Il canale rimane quello dei negozi di tecnologia e le catene della grande distribuzione, al quale si somma l’on-line. La distribuzione si presterebbe anche a catene come Decathlon, per fare un nome cognome che conosciamo tutti: il cliente che cerca l’attrezzatura sportiva è già predisposto all’acquisto di un accessorio come la cam e stiamo valutando questa soluzione per il futuro. In questo momento però andremo sul canale tradizionale. Sicuramente quel che abbiamo visto è un tipo di utente che si informa molto on-line, e quindi sceglieremo di puntare anche su questa soluzione.”
La distribuzione Anche la grande distribuzione si è accorta dell’interesse del pubblico per questo settore, e pur in un momento difficile come quello che sta attraversando Unieuro, dopo la fusione con il gruppo SGM, abbiamo chiesto a Oscar Amicarelli, buyer imaging di Unieuro un commento sul fenomeno delle action cam
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e dell’outdoor in generale. “Il mercato dei dispositivi outdoor è relativamente recente, nato inizialmente grazie all’affermarsi del fenomeno delle action cam che ha permesso di identificare una nuova tipologia di clienti con nuovi bisogni e una maggiore propensione di spesa. Da questa osservazione Unieuro ha colto per tempo l’affermarsi di un nuovo trend e ha puntato con decisione ad un’offerta di prodotti per lo sport e l’outdoor decisamente ampia, dalle action cam ai Gps da polso agli Mp3 a conduzione ossea per citare alcuni esempi. Il primo esempio di questa strategia si è materializzata nel nuovo megastore di Varese, all’interno del quale, in una superficie di vendita di oltre 4300 metri quadrati, ha perfezionato un corner in grado di offrire il meglio della tecnologia per lo sport con un’offerta multi brand che racchiude il meglio dei marchi leader e delle tecnologie per l’outdoor pensati per gli amanti del ciclismo, nuoto, fitness o semplicemente per chi ama vivere all’area aperta e
vuole trarre il meglio dalla tecnologia. Questa area dedicata allo sport e alla tecnologia si caratterizza inoltre per la forte emozionalità dell’offerta grazie a video multimediali e modalità espositive impattanti per il consumatore, che è in grado di vivere direttamente in negozio le emozioni legate all’utilizzo di que-
sti dispositivi. È stata una iniziativa di successo che sicuramente sarà ripetuta in alti negozi con una gamma di prodotti che potrà variare in funzione delle caratteristiche geografiche dei punti vendita coinvolti (mare o montagna) e della stagionalità delle diverse attività all’aria aperta.”
Non solo action cam Casco Head Sensor BT Runtastic Grazie alla tecnologia Bluetooth il casco permette di effettuare telefonate, impartire comandi vocali allo smartphone ed ascoltare musica mentre si è sulla neve. L’applicazione Runtastic, disponibile per iOS, Android, Windows Phone e Blackberry, permette di tracciare il percorso con il GPS integrato del telefono, di impostare l’allenamento personale e motivare la performance facendo partire la propria playlist preferita. Inoltre è possibile condividere il proprio percorso sui social network. Diffusore Philips DOT Nonostante le piccole dimensioni, questo è un piccolo speaker che sta nel palmo di una mano, stupisce per l’alta qualità del suono. Grazie alla struttura robusta e resistente agli schizzi d’acqua, DOT si propone come il compagno ideale per le avventure all’aria aperta, indipendentemente dalle condizioni meteorologiche. L’esclusivo sensore consente di spegnere lo speaker semplicemente girandolo a testa in giù. Occhiali OverLook GX-7 Questi occhiali da sole sportivi incorporano una videocamera in alta definizione con un obiettivo grandangolare. Registrano su scheda di memoria microSD e si possono collegare al computer tramite una porta Usb per il trasferimento dei video e per la ricarica. Action cam Oregon Scientific ATC Chamaleon È l’unica action cam dotata di due videocamere HD, una anteriore e una posteriore, orientabili in maniera indipendente. Entrambi gli obiettivi offrono un angolo di ripresa di 170° e durane la visione dei filmati la sincronia è automatica, così è possibile rivedere le azioni dai due angoli di ripresa contemporaneamente sullo stesso schermo. Resiste agli spruzzi, ed è inoltre possibile dotarla di una custodia impermeabile per riprendere fino a 60 metri di profondità. Orologio Casio Pro Trek Prw-3000 Se siete amanti delle camminate, in vetta il massimo dell’hi-tech è rappresentato da questo orologio a ricarica solare con sensore di direzione, sensore di pressione per la lettura di altimetro/barometro e termometro. Come se non bastasse è impermeabile e resistente alle basse temperature (-10°).
NIKON
Parola d’ordine: innovazione I
nnovazione, innovazione e, ancora, innovazione. Se fosse necessario infatti individuare un filo conduttore nelle fotocamere lanciate recentemente da Nikon non si potrebbe citare un’altra caratteristica distintiva. Il carattere innovativo dei nuovi modelli del brand di fotografia è sotto gli occhi di tutti: è sufficiente scorgere per un istante le relative schede tecniche per rendersi conto del grande impegno in Ricerca e Sviluppo che c’è dietro ogni singolo modello presente in gamma. La nuova D5300, ad esempio, è una delle primissime reflex digitali in formato DX dotate di connettività Wi-Fi e GPS integrati, che consentono, rispettivamente, di connettere direttamente la fotocamera a uno smartphone o a un tablet, trasferendo su di essi le immagini realizzate (e da qui, renderle disponibili per la condivisione in rete e sui principali social network), e di aggiungere automaticamente geotag alle immagini. Ma non solo. Anche il cuore della D5300 è sinonimo di avanguardia in fatto di tecnologia, grazie alla presenza del sensore CMOS in formato DX da 24,2 Mpixel, realizzato senza filtro low-pass ottico, all’elevata sensibilità ISO capace di integrarsi perfettamente con il nuovo processore di elaborazione delle immagini EXPEED 4 e, non ultimo, al sensore di misurazione esposimetrica RGB da 2.016 pixel. Basata anch’essa sulla piattaforma di connessione Wi-Fi, è la compatta Coolpix S6600, dotata di display LCD TFT ad angolazione variabile e dell’innovativa funzione “Controllo gestuale” che consente di effettuare fotografie, riprese video e persino di controllare lo zoom con il semplice movimento della mano davanti allo schermo LCD, senza che questo venga toccato. Anche in questo caso, le caratteristiche tecniche sono degne di veri e propri modelli professionali, grazie alla presenza di un sensore CMOS retroilluminato da 16 Mpixel, uno zoom ottico NIKKOR 12x e un’ampia serie di filtri ed effetti post-scatto con dar libero sfogo alla propria creatività. Dedicata invece agli “spericolati” e agli aman-
ti delle attività all’aria aperta, la nuova Nikon 1 AW1, la prima fotocamera impermeabile e antiurto a obiettivi intercambiabili: quasi indistruttibile, resistente com’è agli urti (cadute da altezze fino a 2 metri), all’acqua (fino a 15 metri di profondità), al gelo (fino a temperature esterne di -10° C) e alla polvere (secondo la classe IP6X), la fotocamera monta un sistema di autofocus AF ibrido Nikon 1 particolarmente veloce e sensibile, un sensore CMOS da 14,2 Mpixel in formato CX e offre una gamma ISO estendibile fino a 6.400. Il doppio processore di elaborazione EXPEED 3A permette poi la ripresa in sequenza a 15 fps con autofocus e fino a 60 fps con AF a punto fisso. Ma non finisce qui. Il sistema GPS e GLONASS integrati consentono di memorizzare le informazioni sulla posizione esatta ove si è effettuato lo scatto. L’altimetro e il profondimetro consentono di tracciare l’altitudine e conoscere la profondità a cui ci si trova sott’acqua, mentre una bussola elettronica controlla l’orientamento e registra la direzione in cui punta la fotocamera quando si riprende.
iROBOT
Intelligenza artificiale domestica
“R
obotica”: una parola che, a molti, è ancora in grado di evocare improbabili immagini oniriche o sequenze di storici film di fantascienza. Ma qui, invece, si tratta di pura realtà. Una realtà che, frutto dell’ingegno e delle intuizioni di grandi menti pensanti del leggendario Massachusetts Institute of Technology, entra ora nelle case dei consumatori per prendersi cura dei loro ambienti domestici, fornendo una mano concreta alle pulizie quotidiane e venendo incontro alle esigenze di tempo e di organizzazione di single e massaie. Insomma, rispondere a quello che in realtà deve essere la tecnologia: un concreto aiuto alla vita di tutti i giorni delle persone. Ed è proprio sul concetto di reale contributo alla faccende domestiche, che nasce l’intera gamma di prodotti iRobot, a iniziare da Roomba Serie 700, uno degli ultimi nati della famiglia Roomba, prodotto con cui l’azienda americana si è resa famosa in tutto il mondo. La gamma iRobot Roomba 700 si basa sulla tecnologia di pulizia intelligente iAdapt Responsive Cleaning, un sistema che si avvale
di speciali software e sensori in grado di effettuare un accurato monitoraggio dell’ambiente per ben 67 volte al secondo e utilizzare decine di comportamenti per controllare la reale pulizia dell’intero pavimento. La tecnologia Dirt Detect di cui è dotato, è infatti capace di rilevare, grazie a un sensore ottico piezoelettrico brevettato, le concentrazioni di sporco e ordinare al dispositivo di ripassare più volte sullo stesso punto. Il sistema di pulizia trifasico di cui si avvale assicura poi la pulizia totale di qualsiasi superficie. Dal campione di vendite Roomba si passa al più compatto Scooba, di cui esistono due distinti modelli: Scooba 230, adatto per pavimenti di stanze di medie e piccole dimensioni, e Scooba 390 per superfici più estese. Dotati anch’essi della tecnologia iAdapt di iRobot, sono in grado di passare su ogni punto del pavimento più volte seguendo un procedimento in più fasi: preaspirazione della polvere, lavaggio, strofinatura e aspirazione dell’acqua spor-
ca. Diversamente da quanto succede pulendo i pavimenti con stracci o panni, inoltre, questi robot domestici non utilizzano mai acqua sporca, ma solo un mix di acqua e soluzione detergente e, quindi, sempre pulita. Grazie, infatti, al sistema Active Reservoir è possibile tenere sempre separati l’acqua pulita dall’acqua sporca; in questo modo Scooba laverà soltanto con acqua pulita e soluzione detergente, svuotando gradualmente il serbatoio pulito che lascerà spazio a quello dell’acqua sporca, aspirata da terra. Last but not least, infine, l’ultimissima serie di robot Braava, progettata per pulire in maniera sistematica ed efficace l’intera superficie con un unico passaggio, sia a secco che con acqua. Per il suo utilizzo, è sufficiente applicare alla piastra di pulizia rimovibile un panno, metterlo a terra e premere il tasto “Start”. A tutto il resto pensa il robot: inizierà subito a passare il panno sul pavimento per poi, a pulizia terminata, ritornare autonomamente da dove è partito. Secondo le esigenze, in più, può essere impostato in modalità di pulizia “a secco” Sweep o “umida” Mop e, nel caso, utilizzare panni usa e getta, come lo Swifer.
HINNOVATION
Segnali dal futuro P
iccole innovazioni per grandi funzionalità. Potrebbe essere questo un ipotetico claim per la nuova divisione Hinnovation di Nital, dedicata a nuovi prodotti che, non solo presentano una chiara ed evidente anima innovatrice, ma anche un preciso intento precursore di nuove categorie merceologiche, destinate a lasciare il segno nel mercato e nelle preferenze dei consumatori. Koubachi, ad esempio, ha l’obiettivo di studiare le potenzialità delle nuove tecnologie per identificare nuove possibilità di impiego, nuovi servizi e una più semplice, ma allo stesso tempo forte, esperienza per l’utente anche nelle più comuni attività quotidiane. E Wi-Fi Sensor è proprio un prodotto che va in questa direzione: disponibile in due varianti, esterna e da interno, si rivolge a tutti coloro che sono dotati di pollice verde e che hanno una vera e propria passione per le piante e il giardinaggio. Grazie a un sensore Wi-Fi è infatti possibile monitorare le proprie piante in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo: una volta posizionato nel terreno, il sensore Koubachi è in grado di misurare l’umidità del suolo, la temperatura, l’intensità della luce ed eseguire una vera e propria diagnosi della vitalità di una o più piante, comunicando in tempo reale, grazie all’apposita app
gratuita, quando ha bisogno di cure. Sempre nell’ottica di migliorare e apportare un concreto aiuto nella vita degli utenti, è anche NETATMO, una stazione meteo personale dotata di sensore per la qualità dell’aria: uno strumento in grado di tracciare temperatura e qualità dell’aria interna ed esterna attraverso l’utilizzo di due moduli, uno interno e uno esterno, compatibili con dispositivi iOS e Android, rendendo possibile monitorare la propria abitazione a distanza. E’ sufficiente installare una stazione nel luogo desiderato e accedere ai dati rilevanti dal proprio tablet o smartphone. NETATMO è dotato di molteplici sensori che permettono una misurazione precisa di temperatura, umidità, pressione, livello di CO2 e inquinamento acustico. Un chiaro trade d’union tra passato e futuro è presente invece nell’Impossible Project che ha il preciso obiettivo di mantenere la magia della fotografia istantanea viva e produrre nuovi tipi di film per Vintage Polaroid cameras. Ultimo arrivato in casa Impossible è, difatti, l’innovativo progetto Instant Lab, uno strumento che in pochi secondi trasforma, utilizzando una specifica app, le immagini digitali presenti nella galleria immagini del telefono in vere e proprie foto istantanee analogiche su pellicola.
In altre parole è in grado di trasformare l’iPhone in una vera e propria Polaroid SX70 e, grazie alla sua piccola camera di sviluppo, acquisire l’immagine direttamente dal monitor del device per poi impressionarla sulle pellicole. E, sempre in tema di fotografia, Nital ha reso disponibile anche il nuovo 3-IN-ONE Olloclip, un sistema completo di lenti intercambiabili per l’iPhone 5 che permette di catturare immagini e girare video con semplicità senza rinunciare alla qualità delle immagini e ai possibili effetti derivanti dall’utilizzo delle diverse lenti. Tre le possibili lenti da utilizzare: MACRO che applica un moltiplicatore 10X e permette di concentrare il focus del soggetto entro 10-15 mm; GRANDANGOLO adatto per quando si ha bisogno di un campo visivo extra; circa il doppio dell’iPhone; FISH EYE, in grado di catturare immagini a 180° di campo visivo.
HINNOVATION
Sulla cresta dell’onda
M
oda, bambini e mobilità. Tre punti cardine nelle nuove tendenze del mondo hi-tech, dettate non tanto dagli orientamenti imposti da industria e mercato, ma dalle dirette richieste dei consumatori. Ed è appunto in queste tre direzioni che si muove la nuova divisione Hinnovation di Nital che, oltre sull’innovazione, cerca di porre il suo accento anche sul design e sulla reale utilità dei prodotti; prodotti che, oltre a funzionalità, devono essere anche in grado di rispondere a precisi criteri di efficacia, praticità e gusto. In fatto di mobilità, ecco appunto un prodotto appositamente pensato per l’entertainment “da passeggio”: Tivizen Pico, un piccolo ricevi-
tore Tv per DVB-T in grado di trasformare l’iPad o l’iPhone in una Tv mobile. Grazie a questo nuovo dispositivo di iCube, infatti, è possibile guardare quando e dove si vuole il proprio programma preferito senza avere bisogno di una connessione Internet o 3G, e utilizzare inoltre l’EPG integrato per essere sempre aggiornati sulle ultime novità in programmazione, nonché controllare il contenuto della propria casella di posta elettronica proprio mentre si guarda la Tv. Una comodità che, soprattutto durante viaggi e spostamenti, può essere di reale aiuto a tutti quei genitori che hanno la necessità di alleviare l’estenuante attesa dei loro figli più piccoli. Attesa che, grazie a una delle ultimissime innovazioni introdotte da OLPC (acronimo di One Laptop Per Child, un’organizzazione no profit americana guidata da Nicholas Negroponte, fondata per dare concretezza al progetto di mettere nelle mani dei bambini dei Paesi poveri o in via di sviluppo computer, mini Pc e tablet), può essere resa davvero più leggera e spensierata: XO Tablet è un tablet Android con schermo da 7 pollici e una protezione coloratissima e antiurto, dotato di numerosi conte-
nuti precaricati, alcuni dei quali riguardanti temi importanti come la sostenibilità ambientale e i cambiamenti climatici, e da un’interfaccia utente proprietaria chiamata Dreams, caratterizzata da icone grandi, fantasiose e colorate che mirano a incuriosire e stimolare l’apprendimento dei bambini. Sul versante moda, invece, Nital propone i nuovi case per tablet, Kindle, iPad, Pc e Mac, una collezione contraddistinta da prodotti dai colori unici, da materiali innovativi e da un design inconfondibile. Le eleganti custodie sono poi realizzate in Tyvek, un materiale sintetico apparentemente simile alla carta ma resistente, antistrappo, traspirante e impermeabile all’acqua e, soprattutto, 100% riciclabile. Sempre in tema di fashion e personalizzazione dei propri device, inoltre, Nital propone anche una nuovissima custodia rigida per iPhone 5/5S, realizzata in materiale ultraleggero specificamente progettato per resistere agli urti e ai graffi. La particolare conformazione dei bordi è stata studiata in modo da proteggere i bordi dello schermo dell’iPhone. La custodia è realizzata in policarbonato di alta qualità con finiture soft touch. La gamma delle grafiche realizzate da Kaneda per Twentyfiveseven comprende quattro diversi soggetti legati ad altrettanti miti hollywoodiani: Marilyn Monroe, Joan Crawford, Rita Hayworth e Paul Newman.
focus GED di Silvia Castoldi
Basta coi panni stesi! Lavasciuga e asciugatrici sono ancora molto poco diffuse nel mercato italiano, ostacolate anche da pregiudizi sulla qualità dell’asciugatura che non hanno più ragione d’essere
Q
uello delle lavasciuga e asciugatrici è un mercato che in Italia conta ancora molto poco, per motivi geografici e culturali. Come ci spiega Laura Tellini, Product Line Laundry Manager di Electrolux, “Il clima italiano fa sì che la necessità di asciugatura sia meno sentita rispetto ai paesi del Nord Europa. Il mercato delle asciugatrici in Italia è relativamente giovane e quindi ha una diffusione limitata. Inoltre c’è il problema legato al consumo: l’energia elettrica in Italia costa più che altrove, e questo è un elemento di freno.” Anche per Maria Pompea Tamburrino, Trade & Marketing Manager per l’Italia di Candy per gli elettrodomestici free-standing, “Il tasso di penetrazione in Italia è molto basso, un po’ più alto al Nord per il clima e la necessità/abitudine di stendere i panni in casa.” Se non altro questo mercato vede il futuro un po’ più in rosa rispetto ad altri. Secondo i dati di vendita raccolti da GFK, nell’ultimo anno c’è stata una vera inversione di tendenza. Le asciugatrici nei primi due terzi dell’anno in corso hanno ven-
duto il 7,6% in più a volume, una crescita che compensa il vistoso calo del 13,7% avuto nello stesso periodo dello scorso anno, anche se l’aumento a valore è stato più modesto, del 3,1% (il prezzo medio unitario è passato da 691 a 662 euro). Quasi invariato, invece, il prezzo delle lavasciuga, che comunque invertono la tendenza crescendo dello 0,5% a volume e dello 0,4% a valore, contro i vistosi cali dell’anno passato.
Un mercato con grandi possibilità di espansione Sì tratta di un rimbalzo momentaneo o di una tendenza duratura? Interpellata in merito, Susanna Salvaterra, brand manager di Miele, non si sbilancia: “Il mercato delle asciugatrici è sempre un po’ altalenante, ed è molto difficile comprendere se un trend possa essere duraturo. È un mercato molto influenzato delle condizioni climatiche e dall’andamento generale dell’economia. Si tratta di una commodity che le famiglie, in caso di crisi, mettono in secondo piano
a favore di altre spese necessarie.” Prudente anche Claudia Alongi, product manager di Panasonic per i white goods, per cui “Il ‘rimbalzo’ è l’effetto di una serie di fattori concomitanti. Il sistema a pompa di calore, tecnologia che permette un notevole risparmio energetico, è diventato più economico, permettendo prezzi più competitivi. Alla crescita del segmento ha contribuito anche lo stanziamento di incentivi (Ecobonus) per l’acquisto di elettrodomestici a risparmio energetico. Tuttavia si tratta di prodotti che, non essendo di “prima necessità”, in un periodo di crisi sono i primi a essere esclusi dal budget familiare: per questo non prevediamo un incremento repentino di questo mercato nel breve termine. “ Per Alessandra Maccari brand manager per l’Italia di Ariston/ Hotpoint/Indesit, “la tendenza è soddisfacente, anche se le potenzialità di questo comparto sono ancora minoritarie nel nostro Paese. La penetrazione delle lavasciuga e asciugatrici in Italia può migliorare. Si punta su innovazione tecnologica, risparmio energetico e cu-
focus GED ra del bucato, proponendole come prodotti ad alto valore aggiunto in grado di migliorare sensibilmente la vita quotidiana, spazzando via i preconcetti legati ai consumi e al trattamento dei capi. Per aumentare e sostenere le vendite dei prodotti di ultima generazione è fondamentale comunicarne i plus, con pop dedicati e specifiche attività di formazione e merchandising.” Anche Laura Tellini sottolinea la piccola dimensione del mercato: “Che le vendite siano in crescita o in calo, si tratta comunque di dati molto bassi che sottolineano come nel nostro Paese ci siano ampie possibilità di crescita. Per asciugatrici e lavasciuga la penetrazione nel mercato italiano è molto inferiore rispetto a Germania e Gran Bretagna, ed è per questo che, con l’eccezione dello scorso anno, i dati di vendita sono sempre stati molto positivi. Tutto dipenderà da una maggiore diffusione della cultura dei prodotti per l’asciugatura. In Italia non sono molto conosciuti, e può capitare che il consumatore ne sia diffidente. È molto importante quindi che al pubblico arrivi un messaggio con l’esplicitazione dei benefici che queste apparecchiature possono portare.” D’accordo anche Maria Pompea Tamburrino: “La penetrazione è destinata a crescere, perché i nuovi prodotti consumano sempre meno e perché l’asciugatrice fa risparmiare lo spazio per stendere e restitui-
sce capi asciutti e già preparati per una stiratura veloce, o per essere piegati e riposti nell’armadio senza essere stirati.” Per Francesco Salza, Home Appliance Group Sales Director di LG, “C’è per il mercato anche una grande opportunità che va colta orientando il consumatore che vuole sostituire la lavatrice verso l’acquisto di un elettrodomestico più completo che ha nell’asciugatura un plus funzionale utilizzabile ad hoc. Anche per le asciugatrici prevediamo una costante crescita del mercato. Le famiglie si orienteranno sempre più verso un’asciugatura ottimale che preservi la freschezza dei capi, li protegga dall’inquinamento presente nelle nostre città e sia in grado di ridurre il carico di lavoro, rendendo non più necessario stendere il bucato.”
È
un mercato molto
influenzato delle condizioni climatiche e dall’andamento generale dell’economia
Lavasciuga o asciugatrice? Da cosa dipende la scelta tra una macchina in grado sia di lavare, sia di asciugare, e due macchine separate per le due funzioni? Secondo Susanna Salvaterra “La maggior parte delle vendite di lavasciuga è concentrata nei grandi centri urbani, dove gli spazi sono ridotti e spesso i balconi per stendere so-
Laura Tellini, Electrolux
Sales Units
Maria Pompea Tamburrino, Candy
Sales Ths. Value EUR
Trend Trend Trend Trend Gen/Ago 2012 Gen/Ago 2013 Gen/Ago 2012 Gen/Ago 2013 vs Gen/Ago 2011 vs Gen/Ago 2012 vs Gen/Ago 2011 vs Gen/Ago 2012
no assenti. Questo induce a pensare che lo spazio sia il primo criterio di acquisto per una lavasciuga. Chi invece ha più spazio e possiede già una buona lavatrice opterà invece per una asciugatrice, che di solito offre perfomance e efficienza energetica superiori rispetto alla lavasciuga. Considerata la ridotta metratura delle nuove costruzioni, è molto probabile che le lavasciuga possano crescere nell’immediato futuro.” Per Laura Tellini “Le lavasciuga sono sicuramente la soluzione ideale per chi ha problemi di spazio. Quelle di ultima generazione hanno prestazioni che oggi rappresentano una valida alternativa all’acquisto di due apparecchiature separate. Oggi abbiamo lavasciuga di classe A che sono più che soddisfacenti dal punto di vista del consumo e hanno una capacità che arriva a 9 kg di lavaggio e 7 kg di asciugatura, offrendo programmi automatici di lavaggio e asciugatura per 7 kg di bucato.” “Va detto inoltre che l’Energy Label delle lavasciuga non ne aiuta la diffusione, perché riporta dati difficilmente interpretabili per i non addetti al settore, e che in parte penalizzano gli effettivi vantaggi di questi prodotti. Abbiamo lavasciuga
Susanna Salvaterra, Miele
Prezzo EUR Gennaio 2012 Agosto 2012
Gennaio 2013 Agosto 2013
Trend Gen/Ago 2013 vs Gen/Ago 2012
Lavasciuga
-5,8
0,5
-9,5
0,4
622
621
-0,1
Asciugatrici
-13,4
7,6
-14,3
3,1
691
662
-4,2 dati: GfK
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oggi che sono paragonabili alle migliori lavatrici in classe A+++-20% in lavaggio, ma che appaiono inferiori perché il dato del consumo riportato tiene conto del programma di lavaggio e di due cicli di asciugatura, situazione che difficilmente si ripete nella vita quotidiana.”
Bosch: riutilizzo del calore Le asciugatrici Bosch sono dotate della tecnologia ActiveAir, un’ulteriore innovazione della tecnologia a pompa di calore che funziona, a differenza delle asciugatrici a condensazione, senza riscaldamento tradizionale. L’aria necessaria per asciugare viene riscaldata dalla pompa di calore in modo efficiente e il calore residuo viene poi nuovamente utilizzato. Un esempio è la lavasciuga WVH28421IT Wash+Dry Logixx 7/4, con capienza di 7 Kg per il lavaggio e di 4 Kg per l’asciugatura. Il cestello VarioSoft garantisce un lavaggio energico o delicato col massimo rispetto dei tessuti e riconoscimento automatico del carico.
Candy/Hoover: modelli per tutte le fasce “Per Candy Group lavasciuga e asciugatrici sono un prodotto strategico, sul quale abbiamo fatto negli ultimi anni investimenti molto importanti”, ci ha spiegato Maria Pompea Tamburrino. “Per primi abbiamo lanciato la maxi-capacità di 9 Kg e abbiamo brevettato un contenitore di raccolta dell’acqua di condensa integrato nell’oblò (Aquavision).” Il gruppo sta lanciando due gamme
Claudia Alongi, Panasonic
Francesco Salza, LG
Alessandra Maccari Ariston/Hotpoint /Indesit
completamente nuove. Quella con marchio Hoover ha prestazioni di eccellenza, tecnologia a pompa di calore e classe di efficienza energetica A++ (sulla capacità di 8 Kg) o A+ (sulla capacità di 9 Kg), uno speciale programma “spugne” e, sulla 9 Kg, uno speciale ciclo Piumone; un esempio è il modello DYH 9813NA2X. La nuova gamma Candy ha invece un ventaglio più ampio di modelli, da quelli con tecnologia tradizionale fino ai quelli con pompa di calore ed efficienza energetica A++. Il nuovo cestello Soft Care, dotato di una struttura che crea una pellicola d’aria calda, consente ai tessuti di non entrare mai a contatto con il cestello, per un’asciugatura uniforme e delicata. Un esempio è il modello EVOH 9713NA1-01, 7 Kg di carico e tecnologia a pompa di calore in grado di garantire la classe A+.
Electrolux: classe A+++
pa di calore, classe energetica A++ e certificazione Woolmark Gold per l’asciugatura della lana.
Ci spiega Laura Tellini: “Nel 2006 abbiamo introdotto sul mercato le prime asciugatrici a pompa di calore, che permettono di avere consumi sensibilmente più bassi. Da allora ci siamo impegnati a migliorare questa tecnologia, che ci ha permesso di presentare quest’anno col marchio AEG un modello di classe A+++. Riguardo al trattamento del bucato, abbiamo esteso a tutta la gamma programmi per l’asciugatura della lana, certificati dall’istituto indipendente Woolmark, e abbiamo anche presentato un nuovo modello “SteamSystem”, che trattando il bucato col vapore dimezza il tempo necessario per la stiratura. Tra i modelli proposti dal gruppo citiamo l’asciugatrice Rex Solarex RDH 3897 SDW SteamSystem, con 9 Kg di capacità, tecnologia a pom-
Hotpoint-AristonIndesit: protezione dei tessuti Secondo Alessandra Maccari, “Le nuove asciugatrici Hotpoint-Ariston Aqualtis non solo asciugano perfettamente il bucato ma, grazie alla tecnologia Soft Dry, assicurano la massima protezione per fibre e colori e permettono temperature più basse. Questo consente di ottenere la classe di efficienza di asciugatura A++. Offrono anche cicli sofisticati, come l’Heat Profile, esclusivo di Indesit, che consente di variare la temperatura in modo continuo proteggendo i tessuti e aumentando l’efficienza. Il ciclo Anti Allergy è studiato per attenuare i fastidi legati alle allergie. Per la cura dei capi in
focus GED
un’asciugatura più delicata, evitando lo spiacevole inconveniente di capi ristretti o rovinati. Con i programmi rapidi si possono risparmiare fino a 25 minuti. Grazie all’innovativa tecnologia a vapore Steam Action è possibile avere capi pronti da indossare riducendo al minimo l’attività di stiro e la possibilità di disinfettare i capi eliminando il 99,99% di batteri ed allergeni.
lana c’è la certificazione Woolmark Gold. Le asciugatrici Indesit invece sono dotate di Thermo Air Technology, che minimizza la dispersione di calore nell’ambiente. Inoltre Humidity Sensor Drying è un sistema elettronico di sensori che imposta i parametri di asciugatura monitorando i livelli di temperatura e umidità.”
LG: velocità o risparmio Ci spiega Francesco Salza: “I nuovi dryer hanno l’esclusivo sistema EcoHybrid che permette di scegliere tra modalità Eco oppure Speed a seconda delle esigenze. Per esempio la nostra RC9055AP2Z di classe A++ in modalità Eco, ovvero a sola pompa di calore, ha un’efficienza energetica A++, garantendo il massimo del risparmio energetico, mentre in modalità Speed, che combina pompa di calore e resistenza, si garantisce un risparmi di tempo, diminuendo del 30% circa, il tempo di asciugatura per chilo. La tecnologia Six Motion di LG può letteralmente ‘lavare come le tue mani’ simulando il lavaggio manuale ed è garantita 10 anni. Non è più quindi solo una logica di comodità e risparmio di spazio; quello che guida i consumatori è, oltre alla fiducia verso il brand, la ricerca di un mix di tecnologie avanzate, risparmio energetico, stile e design.”
Miele: non solo asciuga ma profuma “Miele è stato tra i primi produttori a disporre della nuova tecnologia a pompa di calore, e oggi il 90% dei prodotti Miele venduti è in classe A+”, ci dice Susanna Salvaterra. Le nuove lavasciuga e asciugabiancheria Miele sono dotate dell’esclusivo cestello a nido d’ape brevettato. La particolare
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Whirlpool: campioni della lana
struttura ad esagoni bombati verso l’interno permette alla biancheria di scivolare dolcemente nel cestello sia in fase di lavaggio che in fase di asciugatura, garantendo un trattamento delicato e riducendo al minimo la formazione di pieghe. La tecnologia SteamCare brevettata riduce i tempi di stiratura fino al 50% grazie all’erogazione del vapore alla fine del lavaggio. Lafunzione Ecofeedback permette di monitorare il consumo effettivo, indicando l’impiego stimato e reale di acqua ed energia in base al programma scelto. Miele presenta inoltre una novità mondiale: i nuovi profumatori automatici per asciugabiancheria, disponibili in tre fragranze. Integrati nel filtro antimpurità, si possono regolare secondo l’intensità desiderata e rimangono attivi fino a 50 cicli di asciugatura.
Panasonic: la temperatura che vuoi Con l’avvento della nuova tecnologia a pompa di calore, Panasonic realizza prodotti altamente efficienti a un prezzo molto competitivo. Le asciugatrici tradizionali lavorano a una temperatura di 65-70 ° C. La tecnologia a pompa di calore della nuova NH-P80S1, unitamente al compressore Inverter, consente un’asciugatura efficace in un range di temperature che varia da un minimo di 45 °C a un massimo di circa 69 °C. Di conseguenza si ottiene
Whirlpool ha messo a punto nella nuova gamma di asciugatrici lo speciale programma brevettato 6° Senso Infinite Care, che consente di asciugare i capi in lana in pochissimo tempo. Inoltre non è necessario utilizzare il cestello lana, potendo così asciugare rapidamente un carico più ampio. Per questo ha ottenuto il miglior risultato tra i marchi leader in Europa nel test di asciugatura della lana dell’istituto indipendente svizzero ENPA. La rotazione del cestello è controllata dalla tecnologia Wave Motion: uno speciale movimento asimmetrico che assicura una distribuzione più omogenea dei tessuti, consentendo all’aria di passare facilmente tra le fibre. La nuova asciugatrice AZA HP 9150W appartiene alla classe energetica A++ ed è dotata dell’esclusiva tecnologia Ecomonitor che permette di avere un immediato feedback visivo sui consumi energetici effettivi del ciclo di asciugatura in base al programma, alle opzioni selezionate e al carico di bucato.
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Kärcher: qualità e da “professionisti D
al professionale al consumer. Un passaggio che, per certi versi, potrebbe sembrare di facile esecuzione, considerati gli elevati standard qualitativi richiesti dal mondo business. Ma, all’atto pratico, così non è, visto il profilo del consumatore finale degli ultimi anni, sempre più preparato ed esigente. Esigenze che richiedono, quindi, aziende con un background solido, dalle capacità produttive, innovative e assistenziali di sicuro valore. Ed è proprio questo uno dei maggiori punti di forza di Kärcher, multinazionale leader nel settore della pulizia, che può vantare impianti produttivi in Germania, Italia, Stati Uniti, Brasile, Messico e Cina, un reparto di ricerca e sviluppo con più di 650 tecnici e ingegneri e oltre 50mila centri di assistenza in 200 diverse Nazioni. Già presente in importanti realtà del canale Large Electro e nella quasi totalità delle insegne del Fai da te e Bricolage, l’azienda tedesca è sbarcata finalmente nel trade specializzato, con un primo accordo – del giugno scorso - con Media World per la distribuzione dei suoi prodotti della linea Home&Garden, linea dedicata espressamente al canale eldom, che spazia dalle idropulitrici, agli aspirapolvere, aspiratori solido-liquidi, scope elettriche, pulizia a vapore e altre soluzione per la pulizia indoor e outdoor. Proprio l’ampliamento del presidio del canale eldom è, difatti, uno dei maggiori obiettivi a breve termine di Kärcher Italia, come ha recentemente confermato l’Am-
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ministratore Delegato della società Giovanni Probo: “L’ingresso nel canale eldom è un’importante tappa nella strategia consumer. Espandere la nostra presenza nella distribuzione Large Electro ci consentirà di raggiungere nuovi target di consumatori e sviluppare nuove categorie di business”. Iniziativa, questa, per cui la sede italiana ha già messo a punto un team dedicato, composto da una rete di 15 agenti coordinati da un Key account Manager, allo scopo di “puntare a una progressiva copertura delle principali insegne con un’offerta diversificata per tecnologia e prezzo che consenta al contempo un’ottima redditività a favore dei retailer”, così come sottolineato da Nico Trotta, Marketing Manager della filiale italiana.
I prodotti per il mondo consumer La gamma di prodotti Kärcher dedicati al mondo consumer è davvero ampia e ne fanno parte svariati modelli e tipologie di prodotti, dalle idropulitrici agli aspirapolvere, e dalle scope elettriche agli apparecchi per la pulizia a vapore. Tutti realizzati allo scopo di fornire un valido e concreto aiuto nelle pulizie di tutti i giorni, anche quelle più impegnative e difficoltose, alcuni di essi presentano forme e design davvero ricercati, realizzati in un’elegante colorazione bianca, in linea con le tendenze più trendy del momento. Il modello K5.600, ad esempio, è una idropulitrice studiata e realizzata per un impiego regolare anche su grandi superfici e particolarmente efficace contro lo sporco più ostinato, grazie anche a una
à e affidabilità sti” del pulito pressione massima in uscita di 20 bar. Dotata di ruote posteriori e di una forma compatta (34,9 x 42,7 x 86,7 cm per un peso di 13,3 kg), è assai pratica negli spostamenti e tra le sue caratteristiche tecniche annovera un sistema di dosaggio detergente al fine di utilizzarne la giusta quantità in relazione al grado di sporco, oltre a al sistema “Quick Connect” su entrambi i lati del tubo. Ha una portata massima di 460 litri/ora ed è in grado di utilizzare acqua calda fino a un massimo di 40 °C per una maggiore forza pulente. La gamma consumer si continua poi con gli aspiratori solidi-liquidi, di cui fa parte il pratico modello WD 3.300 M. Grazie ai suoi 1.400 W di potenza, al vano raccolta da 17 litri, al suo elevato volume di aspirazione liquidi (210 mbar di depressione per una portata d’aria di 68 litri/sec) e alla facilità di utilizzo, infatti, questo aspiratore è particolarmente adatto per aspirare senza fatica grandi quantità di sporco sia in ambienti esterni sia interni. Sul fronte dei pulitori a vapore, invece, è presente il modello SC 4.100 CB, un apparecchio di nuova generazione che, grazie al serbatoio acqua estraibile, è in grado di generare continuamente vapore per pulire senza detergenti tutte le superfici dure in un tempo davvero contenuto (la caldaia impiega circa 3 minuti per riscaldare l’acqua). Le sue prestazioni, inoltre, sono decisamente all’altezza di ogni situazione (1.800 W di potenza e pressione vapore di 3,5 bar), anche di fronte a condizioni
particolarmente impegnative, come residui di calcare, grasso e sporco ostinato delle superfici di bagni e cucine. Non solo. L’SC 4.100 CB è fornito anche di una presa accessori a cui può essere collegato un ferro da stiro – in dotazione – che permette di stirare in metà del tempo normalmente impiegato. Per quanto riguarda le scope elettriche, un’ottima soluzione è rappresentata dal modello K 65 Plus, un prodotto ricaricabile molto versatile, in grado di raccogliere agevolmente briciole, capelli, polvere e terra. Grazie all’apposito supporto a parete può essere facilmente ricaricato e, grazie all’interruttore a pedale e al suo peso di soli 2 kg, il suo utilizzo è davvero facilitato. Questo elettrodomestico, inoltre, è utilizzabile sia sulle superfici dure e lisce che su moquettes, tappeti e altri tessuti; non prevede l’utilizzo di sacchetti come i normali aspirapolvere, e il vano raccolta è assai semplice da estrarre e svuotare. Grazie al suo particolare design e al corpo macchi-
na estremamente basso, riesce poi a passare comodamente sotto i mobili e arriva a pulire fino a 1 mm dai muri. Fiore all’occhiello dell’intera gamma, infine, l’aspiragocce a batteria WV50, un prodotto che, nella sola Francia, ha già venduto qualcosa come 3 milioni di pezzi. La famiglia di aspiratori Kärcher rappresentano una soluzione definitiva ed efficace per la pulizia domestica di vetri, piastrelle, specchi e ogni altra superficie liscia lavabile. Per utilizzarli è sufficiente spruzzare il detergente sulla superficie da pulire, servendosi del pratico vaporizzatore in dotazione, quindi passare l’apparecchio che aspira con efficacia tutto il liquido, senza lasciare gocce, aloni residui o tracce di calcare. Il funzionamento a batteria a Litio Ionico, ricaricabile in sole 3 ore, garantisce poi una lunga autonomia di esercizio e grande libertà di movimento per raggiungere anche le zone più difficili.
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’ampliamento del canale
eldom è uno dei maggiori obiettivi a breve termine di Käercher Italia
R&D bianco
Non solo funzionale, versatile, efficiente, ecosostenibile e bello a vedersi, ma anche multimediale, interattivo e “smart”: questo l’identikit dell’elettrodomestico del futuro
Il bianco che verrà
di Silvia Fissore
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a circa un decennio il mercato degli elettrodomestici è ormai dominato da apparecchi “intelligenti”, in grado di impostare in modo automatico i programmi di lavaggio, refrigerazione, cottura e asciugatura. Tutto ciò grazie alla meccatronica, disciplina che integra meccanica ed elettronica dotando gli apparecchi di sensori che permettono di adeguare i loro parametri di funzionamento in un’ottica di risparmio energetico ed efficienza di risultato. In pratica la finalità della meccatronica applicata all’elettrodomestico è minimizzare l’uso delle risorse e massimizzare le prestazioni. Ma non solo: i nuovi apparecchi intelligenti sono anche più sicuri per l’utente e per l’ambiente domestico grazie ai dispositivi che rilevano anche le minime irregolarità durante il funzionamento e intervengono prevenendo
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incidenti e guasti. E se la corsa dei produttori è verso la progettazione di elettrodomestici sempre più “intelligenti”, con i quali migliorare risultati, sicurezza d’uso e consumi, sicuramente una forte spinta innovatrice in questo campo arriva anche dalle tecnologie mobili. Esse stanno ridefinendo non solo il modo di pensare ai computer ma anche agli apparecchi di uso domestico. La sfida delle aziende è progettare prodotti che consentano ai consumatori di ritrovare lo stesso tipo di esperienza che sperimentano sui loro smartphone. In altre parole, gli schermi dei dispositivi mobili stanno definendo l’orizzonte dell’elettronica di consumo. Almeno secondo le linee tracciate da alcuni dei principali players del settore in occasione di manifestazioni cruciali quali il Living Kitchen di Colonia, l’IFA di Berlino o il CES di
Las Vegas. Ci troviamo di fronte a un nuovo modo di progettare, dove i nuovi apparecchi ormai vanno ben oltre il concetto del forno con i programmi di cottura automatici, del frigorifero con lo schermo televisivo incorporato o della lavatrice che seleziona la temperatura dell’acqua e il ciclo di lavaggio in base al bucato. La vera rivoluzione sta nella nuova capacità di questi apparecchi di interagire con il consumatore attraverso la Rete e con le stesse interfacce dei dispositivi mobili. L’obiettivo dei produttori è che il controllo degli elettrodomestici possa avvenire anche semplicemente via internet, lontano da casa. Con un risparmio evidente di tempo ed energie e un miglio-
ramento esponenziale della qualità della vita. Insomma, l’elettrodomestico del Terzo Millennio non sarà solo intelligente, ecologico, ergonomico e dotato di appeal estetico, ma anche e soprattutto 2.0, “smart” e connesso. Il presupposto di partenza di questa “rivoluzione” è il fatto che lo smartphone sia il principale sistema di accesso alla Rete per la maggior parte degli utenti. La Rete oggi è una presenza capillare che non può più essere trascurata in quanto interagisce sempre maggiormente con gli oggetti che ci circondano. Da qui alcune delle principali novità di questi ultimi mesi: dal controllo a distanza degli elettrodomestici tramite dispositivo smartphone,
all’integrazione di servizi internet in oggetti comuni come macchine fotografiche, frigoriferi, televisori e perfino automobili. Gli spunti più innovativi arrivano ancora una volta proprio dal settore automobilistico, che ha visto un’integrazione sempre maggiore di comandi vocali, di sensori Gps, di funzionalità comandate direttamente da smartphone, fino alla presentazione delle prime auto che guidano e parcheggiano da sole. Le Tv dal canto loro, per andare incontro alle esigenze del consumatore e dei suoi ritmi di vita, si stanno svincolando dalla rigidità dei palinsesti televisivi. All’ultima edizione del CES, infatti, comandi vocali, gesture e funzioni connesse con lo smartphone hanno tracciato un ritratto di una televisione tutta nuova, più rivolta a internet e ai canali in streaming. Ma è nel modo di vivere la cucina che si rintracciano le novità più evidenti: dai frigoriferi che mandano i messaggi sullo smartphone quando le provviste stanno per esaurirsi, ai forni con una molteplicità di ricette integrate, scaricabili direttamente da internet tramite wi-fi. Tra gli apripista in questo senso, c’è Panasonic che già alla fine dello scorso anno ha reso disponibile per il mercato giapponese una gamma di elettrodomestici intelligenti da interfacciare con l’applicazione Android. Il produttore nipponico ha implementato la funzionalità NFC per consentire all’utente di dialogare, per esempio, con i forni dota-
ti della stessa feature: in tal modo è possibile trasferire ricette, tempistiche di cottura e impostazioni scaricabili da Internet. Sulla scia di Panasonic si sono mosse anche Haier e Whirlpool. La prima ha presentato a IFA 2013 la propria linea di elettrodomestici per lavaggio, cottura e refrigerazione, di cui molte caratterizzate da un’anima prettamente 2.0, tra cui un frigorifero “smart” che, oltre a fornire informazioni relative ai prodotti contenuti al suo interno, è in grado di segnalare la data di scadenza degli stessi, e grazie alla connettività WiFi, permettere di accedere al web in modo da fare la spesa direttamente dalle mura di casa. Sempre la casa costruttrice cinese, inoltre, ha lanciato una lavatrice in grado di essere controllata a distanza tramite smartphone, tablet e Pc e capace di scaricare nuovi programmi di lavaggio direttamente dal web. Whirlpool, invece, lancerà entro l’anno per il mercato USA (e solo successivamente in Europa) una linea integrata di apparecchi smart il cui punto di forza sarà la gestione intelligente dei consumi energetici. Già disponibile nei mercati di tutto il mondo, invece, la nuova lavabiancheria Eco Bubble di Samsung che, grazie a un’app per smartphone, consente di controllare e programmare a distanza i cicli di lavaggio. Lo stesso trend si riflette, poi, anche nel mondo della climatizzazione, con dispositivi governabili da remoto per mezzo di apposite applicazioni mobile: molte so-
no infatti le aziende che hanno da poco lanciato sul mercato prodotti dotati di app, come, ad esempio, Electrolux che ha dotato di questa funzionalità innovativa la sua più recente linea di climatizzatori. Dunque per tutto il mondo dell’home appliances Internet è definitivamente la piattaforma di distribuzione dei contenuti da cui è impossibile prescindere. L’aspetto più rivoluzionario è proprio quello dello Smart Control, reso possibile tramite un’applicazione che consente di controllare, mediante smartphone, alcuni dei propri elettrodomestici, ordinando loro le varie azioni da compiere. Una “magia” possibile però a patto che tutti i tutti i dispositivi siano collegati alla stessa rete wi-fi. In uno scenario futuribile la casa 2.0 si baserà tutta sull’integrazione fra loro dei vari dispositivi, grazie a una piattaforma intelligente in grado di supportare la raccolta dei dati relativi ai consumi energetici (smart grid) di diversi apparecchi e il comando di accensione e spegnimento a distanza degli elettrodomestici installati all’interno della rete casalinga. Un traguardo che non va letto solo in un’ottica di comodità e risparmio di tempo, bensì nella possibilità di sfruttare al meglio l’intelligenza di elettro-
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e tecnologie mobili stanno
ridefinendo il modo di pensare agli apparecchi di uso domestico
domestici rigorosamente green. I produttori sono già al lavoro per arricchire le funzioni gestibili in remoto, proponendo non più solo i semplici comandi di accensione e spegnimento, ma anche la possibilità di regolare l’intensità delle varie funzioni attivate. Nella cottura, per esempio, si potrà interagire a distanza con il forno sulla base di parametri contenuti nelle ricette assistite, che saranno scaricabili su smartphone o tablet. Nell’ambito della refrigerazione, poi, è già nell’aria l’idea di attuare un’integrazione con la filiera alimentare, realizzabile con speciali etichette RFID che permettono di tracciare il cibo, fornendo al consumatore informazioni, per esempio, sulla data scadenza. Diventa pertanto superato il semplice concetto di casa domotica, il cui plus era il controllo a distanza, come l’accensione e lo spegnimento di luci, sistemi di allarme, riscaldamento e/o climatizzazione. La casa “smart” avrà un cervello/piattaforma che permetterà di tenere sotto controllo tutti i parametri di funzionamento dei dispositivi presenti in casa, di regolare i flussi di energia in base alle fasce di costo e alla disponibilità di fonti alternative; nonché di stabilire tempi, modalità e tipologia di lavaggio, cottura e conservazione più convenienti.
focus tablet kids di Monica Renna
Ai bambini piace “ L’hi-tech strizza l’occhio ai più piccoli e i prodotti destinati al target kids cominciano a fare il loro ingresso nei negozi di elettronica: un nuovo segmento di mercato da tenere d’occhio perché, insieme ai bambini, si conquistano anche i genitori
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“nativi digitali” sono più
precoci rispetto alle generazioni passate, dotati di maggiori capacità di apprendimento e più propensi alla scoperta e all’utlizzo di strumenti elettronici anche in tenerissima età
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baco, puzzle, e balocchi in legno. Questi erano i giocattoli che hanno aiutato le generazioni passate a crescere. Un mero ricordo se pensiamo all’evoluzione tecnologica a cui siamo stati sottoposti a nostro malgrado in questi anni. Qualsiasi sia l’opinione personale in merito ai benefici o agli aspetti meno piacevoli degli effetti della tecnologia sulla vita quotidiana, certo è che nessun male viene per nuocere, perché i bambini dell’ultimo decennio – i cosiddetti “nativi digitali” - sono senza dubbio più precoci rispetto alle generazioni passate, dotati, come sono, di maggiori capacità d’apprendimento e più propensi alla scoperta e all’utilizzo di strumenti elettronici anche in
tenerissima età. Nonostante sia parere contrario degli educatori delle scuole della prima infanzia sottoporre i bambini all’utilizzo di strumenti informatici di varia natura, è anche vero che l’attitudine dei bambini è quella di entrare in contatto con ogni oggetto che li circonda, soprattutto telefoni cellulari e personal computer che ormai invadono le nostre case. Da qui, molte aziende hanno pensato di studiare dei prodotti in grado di accompagnare il processo educativo di ogni bambino sin dall’età pre-scolare. Parliamo dei tablet per bambini, veri e propri Pc portatili, ricchi di contenuti educativi, prodotti soprattutto dalle più importanti aziende di giocattoli e distribuiti in tutte le
principali catene di elettronica di consumo.
A tutto tablet Momento magico per i tablet, che hanno letteralmente guadagnato importanti fette di mercato a scapito dei Pc portatili, registrando una crescita del 30,9% in volume e del 12,7% in valore. L’istantanea è di Sirmi, che nel fotografare l’andamento del settore “Pc Client” nel quarto trimestre del 2013 ribadisce una tendenza ormai nota a tutti gli addetti ai lavori. Ma veniamo al prodotto, illustrando in modo analitico il mondo dei tablet per bambini. “Trevi, attualmente sul mercato con 11 modelli di tablet”, spiega
Rosario Gravante, E-Commerce Manager - Marketing e Comunicazione Trevi S.p.A., “che rappresentano circa il 20% del totale fatturato, ha ideato Trevi Kid Tab, dotato di doppio sistema operativo, che permette di giocare, studiare e imparare con centinaia di applicazioni installabili. Da parte dei genitori pieno controllo dei tempi di gioco e delle funzioni del tablet, oltre alla possibilità di utilizzare come un vero e proprio tablet: basta togliere il guscio protettivo e avviarlo con il sistema operativo Android”.
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ono sempre di più le aziende
che studiano prodotti in grado di accompagnare il processo educativo dei bambini
Un’altra azienda impegnata da qualche anno nella proposta di tablet performanti è Imaginarium, che distribuisce presso i suoi punti vendita SuperPaquito e Paquito Mini, lanciato lo scorso
e “touch” mese di settembre. SuperPaquito si sviluppa su software Android, con sistema operativo proprietario Imaginarium. Si tratta di un sistema multi-utente, con schermo multitouch da 9,7 pollici, 16 GB di memoria espandibile, fotocamera anteriore e posteriore, videocamera e con software magicOS per Android Jelly Bean, dove ogni membro della famiglia può creare e personalizzare il proprio profilo personale, definendo interfaccia e contenuti, in un ambiente protetto. Uno dei punti delle caratteristiche più importanti è il sistema di controllo parentale, che consente ai genitori di filtrare e bloccare ogni contenuto accessibile e potenzialmente pericoloso per i bambini oltre che definire il tempo di utilizzo del tablet. Tra gli accessori, una keyboard esterna, con cui i bambini possono fare i compiti e navigare in Internet in tutta sicurezza. Paquito Mini è più piccolo, leggero, compatto. Tra le novità, diver-
se funzioni social, l’upgrade del sistema operativo MagicOs 2.0 e del sistema di parentale control, con tre livelli di sicurezza da programmare a seconda dell’età del bambino. È dotato di processore Quad Core, schermo multi-touch capacitivo da 8 pollici, porta USB, cassa in alluminio, 8 GB di memoria espandibile con scheda SD, fotocamera anteriore e posteriore da 2 Mpixel. Il sistema operativo
MagicOS 2.0 è un sistema multiutente con software su Android Jelly Bean che consente di effettuare il download di tutte le App da Google Play. Un’altra azienda che ha focalizzato una parte della propria gamma prodotti in tablet è Clementoni che per il prossimo Natale metterà in commercio i suoi Clempad, adatti a un target che parte dai 3 anni in su. Si tratta de Il mio primo Clempad - dai 3 ai 6 anni; Clempad - dai 6 anni; Clempad XL - con uno schermo da 8 pollici; tre tablet dal design sottile e leggero, con vetri a prova di urto e un bumper in gomma sulla scocca
che li protegge da colpi e cadute. Tutti i tablet Clementoni hanno un sistema operativo che divide l’area adulto dal bambino, permettendo al genitore di realizzare il tablet “su misura” per i figli. Progettato per i bambini in età prescolare, il Mio Primo Clempad utilizza la tecnologia touch per veicolare contenuti educativi adeguati a questo target. Dotato di uno schermo multi-touch capacitivo da 7 pollici, vanta app educative dedicate all’apprendimento delle competenze di base: lettura, scrittura, numeri, primi calcoli, forme, colori, inglese e logica. Clempad è progettato per i bambini in età scolare con schermo touch capacitivo da 7 pollici e diverse app che aiutano a sviluppare e migliorare la capacità di risolvere i problemi, la coordinazione, la logica, la velocità nel ragionamento e la prontezza di riflessi. Clempad XL è il tablet top di gamma con uno schermo capacitivo da 8 pollici. Caratteristiche comuni ai tre tablet sono: Safe Browser Clementoni, in grado di garantire una navigazione sicura; sistema operativo Android 4.1.1, processore centrale da 1,2 GHz, connessione Wi-Fi e bumper antishock in silicone. L’aspetto della sicurezza online è tema altamente dibattuto tra i
focus tablet kids
genitori, per questo Clementoni ha sviluppato, come già accennato, il Safe Browser, un sistema che limita l’accesso a una lista di pagine web, ampliabile e personalizzabile dal genitore che può aggiungere o rimuovere siti internet attraverso l’inserimento di una password. Ne Il Mio primo Clempad il genitore ha anche la possibilità di monitorare i progressi di apprendimento dei bambini: ogni sessione di gioco aggiorna automaticamente la tabella delle sue prestazioni.
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gni insegna sembra
adottare una propria politica per lo studio del layout più adatto
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Sempre all’interno dell’industria del giocattolo, anche Giochi Preziosi sembra puntare su questo settore, grazie alla partnership con la casa costruttrice francese Lexibook (proprietaria a sua volta di una gamma completa di prodotti hi-tech per bambini, tra cui tablet, notebook, fotocamere, Tv e lettori Dvd), infatti, l’azienda italiana ha reso disponibile UltraTablet, un tablet “kids” da 7 pollici con sistema operativo Android 4.0, fotocamera integrata, memoria interna da 4 GB, espandibile a 32 GB tramite scheda micro
SD, connessione Wi-Fi con Parental Control e porta microUSB. Già nei mesi scorsi, comunque, Giochi Preziosi si era resa protagonista del lancio di tablet dedicati ai bambini, con la proposta della gamma GPad personalizzata con i personaggi di Tom & Gerry, Hello Kitty e Scan2Go. Così come l’iniziativa MioTab, dedicata ai bimbi dai 3 ai 6 anni di età di Lisciani Giochi: un tablet completo di applicazioni e funzionalità mirate soprattutto allo sviluppo dell’apprendimento e della creatività del bambino. E, last but not least, il nuovo TrudiPad di Trudi, un tablet da 7 pollici di diagonale basato su su ARM Cortex A9: Rockchip 2926 da 1 Ghz e sistema operativo Android 4.1.1 Jelly Bean, e dotato di connettività w-fi e doppia fotocamera, di cui una posteriore da 2 Mpixel e una anteriore da 0,3 Mpixel. Da qui, ecco numerose altre iniziative condotte anche da aziende appartenenti propriamente al settore dell’hi-tech, come quella della francese Archos che nel marzo scorso ha lanciato sul mercato ChildPad, un tablet Android da 7 pollici dotato di processore da 1 GHz e memoria RAM da 1 GB. O ancora, quella dell’americana Oregon Scientific che, grazie a un accordo di distribuzione con MacDue Group, ha fatto arrivare in Italia Meep!, un tablet wi-fi da 7 pollici, dotato di software basato su sistema operativo Android 4.0 e rivestimento in silicone per
la protezione contro gli urti, completo di numerosi contenuti e accessori. Tra le sue dotazioni tecniche, si trovano un processore A8 con 512 MB RAM, una memoria interna da 4 GB, fotocamera anteriore e sistema di parental control. Prodotto questo che, considerato il notevole successo di vendita, è stato recentemente aggiornato con la sua seconda release: Meep! X2, un tablet basato su sistema operativo Android 4.2 Jelly Bean, dotato di display da 7 pollici, processore dual-core da 1.2 GHz, connettività wi-fi e Bluetooth, 4 GB di memoria interna e doppia fotocamera. Ultima, ma solo in ordine di arrivo sul mercato, è anche Samsung che, dopo aver lanciato negli Stati Uniti un tablet creato appositamente per i bambini è ora sbarcata in Italia con GALAXY Tab3 7.0 arricchito dei contenuti Disney ed equipaggiato con un’innovativa interfaccia realizzata ad hoc per i più piccoli.
I tablet nei punti vendita Se è vero che da un lato questi prodotti stanno popolando le case di molte famiglie italiane, d’altro canto è altrettanto importante comprendere la collocazione strategica all’interno dei punti vendita delle principali catene di elettronica di consumo e negozi specializzati in giocattoli con insegna propria. Ogni insegna sembra adottare una propria politica per lo studio del layout più adatto.
“In tutti i punti vendita Imaginarium”, spiega Monica Cigognini, Retail Manager Sud Europa di Imaginarium, “c’è sempre un corner dedicato alla tecnologia e in particolare ai tablet SuperPaquito e Paquito Mini. Il personale viene formato e aggiornato specificamente ogni 3 mesi circa, su ogni nuova release che riguardi nuove applicazioni, aggiornamenti del sistema operativo, nuovi accessori, nonché in merito alle offerte di eventuali competitor”. Dalle piccole superfici dei negozi specializzati alle grandi aree espositive delle catene distributive, i tablet trovano una differente collocazione. Euronics, ad esem-
pio, ha scelto di affiancare i tablet per bambini alle console portatili ed esponendoli quindi nel reparto videogiochi. Diversa ancora la scelta di Expert, come spiega Cristina Brandi, Category Game e Telefonia di Expert Italy: “Abbiamo fatto qualche test in alcuni dei nostri punti vendita, per valutare il posizionamento migliore e per capire dunque se inserirlo all’interno dell’area dedicata al gametoy e/o nel comparto tablet. L’ideale per spingere questa categoria di prodotto secondo la nostra valutazione è la creazione di aree dedicate, vicine agli spazi Game, con un’esposizione di massa che colpisca quindi lo sguardo e l’attenzione, in particolare durante i periodi di alta pedonabilità”. Più decisa e determinata, invece, la scelta di UniEuro che sem-
Marco Redondi, category manager di Euronics Italia
Monica Cigognini, Retail Manager Sud Europa di Imaginarium
Cristina Brandi, Category Game e Telefonia di Expert Italy
bra dedicare una certa importanza a questa particolare tipologia di prodotti: nel nuovo megastore di Varese dell’insegna, difatti, un’ampia area, organizzata a mò di shop-in-shop, è proprio destinata ai prodotti per i bimbi e, tra libri illustrati, pupazzi e giocattoli, spicca una variegata offerta di tablet. Strategica anche la sua posizione all’interno dello store, posta nelle immediate vicinanze dei reparti videogiochi e inciso, in particolar modo allo spazio occupato dai film d’animazione. D’altra parte che i bambini siano un target che la GDS stia da qualche tempo tenendo in debita considerazione è testimoniato anche dal fatto che, in sempre più negozi specializzati, all’interno dell’area relax, a fianco di distributori automatici di bevande e snack,
spiccano arredi e giochi proprio dedicati ai più piccoli. In più, proprio ai prodotti di elettronica per i più piccoli sono sempre più dedicate importanti iniziative di advertising, soprattutto attraverso spot televisivi in onda su canali in target, come Rai YoYo, Cartoonito o K2. I tablet per bambini si possono porre a metà strada tra uno strumento educativo di studio e un giocattolo evoluto. Pertanto le vendite non sono proporzionalmente distribuite nel corso dell’anno. A detta delle insegne intervistate le vendite di questi prodotti sono per lo più stagionali; con punte maggiori nel periodo natalizio. Marco Redondi, category manager di Euronics Italia fa una sua analisi, dichiarando “il tablet per bambini è un prodotto ancora poco capito, che presenta alcuni limiti: da un lato la connotazione “per bambini” non lo rende competitivo da un punto di vista di costo, decisamente più alto rispetto a un tablet standard a fronte di una maggiore robustezza e dal design accattivante studiato ad hoc per il target di riferimento. Dall’altro l’offerta di giochi installati non è in linea con le scelte dei consumatori: i titoli preferiti dai bambini sono infatti legati al mondo Nintendo e non sono disponibili nello store Android, principale sistema operativo di questi dispositivi. I videogame preferiti dai giocatori più evoluti invece sono disponibili, oltre che per le
console tradizionali, solo per piattaforma IOS, ovvero in ambiente Apple. Per questi motivi a oggi i tablet per bambini rappresentano una categoria di prodotto con una lenta penetrazione nel mercato, rispetto alle più gettonate console portatili, più competitive economicamente e per le applicazioni installate”. Ma chi è esattamente il fruitore principale del tablet per bambini? Abbiamo tracciato insieme ai retailer un profilo che oltre a rimandare a un target dai 3 ai 10 anni, evidenzia una limitata passione per i videogiochi, ma fortemente attratto e sempre alla ricerca di giochi e applicazioni gratuite da scaricare. Dal punto di vista delle abilità, parliamo di bambini già capaci di utilizzare prodotti touch e sicuramente predisposti alla tecnologia, tanto da non riscontrare difficoltà nell’utilizzo di un prodotto come il tablet. Quale sarà il futuro di questi prodotti è difficile dirlo. Opinione comune degli addetti ai lavori è che resterà un segmento di nicchia, all’interno di un contesto complesso e competitivo, dominato dalla concorrenza di nuove console fisse e portatili, nonché dalla crescente interazione che le stesse avranno con il mondo mobile attraverso app dedicate all’interno di smartphone e tablet. Continueranno però a garantire interessanti performance di vendita nei periodi più caldi dell’anno, Natale su tutti.
gaming
Il mercato di Natale s alla Games Week
di Raffaele Gomiero
Inizia il momento più caldo dell’anno per il mondo dei videogiochi e l’evento milanese ne ha sancito l’inizio ufficiale
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nche quest’anno a Milano si è svolta la Games Week, immancabile appuntamento pre-invernale dove tutti i publisher e distributori scoprono le loro carte migliori in vista del Natale, periodo in cui i numeri di copie vendute hanno una voce in capitolo fondamentale quando si tirano le somme dell’anno fiscale in corso. Quest’anno la manifestazione ha registrato un notevole incremento di presen-
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ze di quasi il 50% in più rispetto al 2012, con oltre 60.000 visitatori che per tre giorni hanno invaso i saloni di Fieramilanocity, assaltando gli stand in preda alla fame di un’anteprima giocabile del loro titolo preferito.
Microsoft Ovviamente tutto il palcoscenico era dedicato alla grande attesa Xbox One e ai relativi titoli del lancio e nonostante allo stand era possibile giocare solamente a Dead Rising 3, Forza Motorsport 5, Ryse:
Son of Rome e Killer Instinct si poteva chiaramente provare l’esperienza del primo impatto con la console e soprattutto con il nuovo pad. Forza Motorsport 5 ha chiaramente impressionato per i suo scenari e per la fedeltà nella riproduzione
e scalda i motori Nintendo La grande N per la GamesWeek cala tutti i suoi assi che usciranno a cadenza quasi mensile da qui al 2014, Mario Kart 8, Bayonetta 2, Mario Party: Island Tour, The Legend of Zelda: A Link Between Worlds, Professor Layton e l’eredità degli Aslant, Donkey Kong Country: Tropical Freeze e la nuova avventura dell’idraulico più famoso del mondo Super Mario 3D World. Tutti titoli che saranno inevitabilmente campioni di vendita anche se solo alcuni influiranno con il periodo natalizio visto che usciranno nel 2014.
Activision
delle auto, punti di forza del gioco che chiaramente tutti si aspettavano, ma la sorpresa sono stati Killer Instinct e Ryse, titoli alla loro prima uscita ufficiale che hanno strappato più di un consenso da appassionati e addetti ai lavori.
Sony Prima passerella anche per Playstation 4 di Sony, tra i portabandiera della casa giapponese Killzone: Shadow Fall, Driveclub, Knack, Contrast, Invizimals: Il Regno Scomparso, Wonderbook: a spasso con i dinosauri, Wonderbook: Il libro delle Pozioni, Pottermore, Ratchet & Clank: Nexus, Tearaway: Il messaggero di Carta, Invizimals: L’alleanza e il super atteso Gran Turismo 6, titolo di punta che uscirà poco dopo il lancio della console e che sarà senza dubbio uno degli aghi della bilancia per le vendite di Natale di Sony.
Call of Duty: Ghosts è com’era da supporre il titolo di punta per Activision e il fatto che sia uscito prima di Natale godrà di qualche mese di vendita in più rispetto ad altri giochi che vedranno la luce sotto l’albero. Stesso discorso per Skylanders SWAP Force uscito in ottobre, solamente che essendo legato alle statuette da connettere alla base, quest’ultime saranno nelle letterine per Babbo Natale dei più piccoli.
Electronic Arts Battlefield 4 si scontrerà con CoD: Ghosts, suo nemico naturale da anni uscito nello stesso periodo, FIFA 14 giocherà un ruolo fondamentale perché non solo ha ottenuto ottime vendite a settembre ma essendo in bundle con Xbox One sarà il primo titolo calcistico della next generation. Appena prima di dicembre arriverà anche Need for Speed Rivals che godrà del vantaggio di essere l’unico gioco arcade di Natale. Grandi aspettative anche per The Sims 4 che promette cose mai viste prima in un simulatore di vita virtuale.
I titoli sugli scaffali Call of Duty: Ghosts Callo f Duty è senza dubbio tra le release più attese di ogni anno, in quest’ultima torna nelle mani del team che lo ha reso famoso: Infinity Ward. Per lui sei ore di velocissima campagna single player per farsi le ossa e poi buttarsi nel multiplayer con i suoi trofei, specializzazioni e nuove modalità tra cui nuova RAID, che metterà alla prova riflessi e precisione di tiro. Best seller sicuro. Piattaforme: PC, PS3, PS4, X360, XONE, Wii U
Battlefield 4 La campagna segue lo stesso esempio di CoD, anche per lei 6 ore brevi e concise dove prendere la mano con i controlli. Parlando di multiplayer la novità più eclatante è l’aumento dei membri di una squadra da 4 a 5 e l’inserimento della modalità Defuse, dove si dovrà piazzare una bomba in una zona prestabilita prima del team opposto. Piattaforme: PC, PS3, PS4, X360, XONE.
Assassin’s Creed IV: Black Flag Ambientato in un mondo dove la pirateria è il principale stile di vita, nel quarto episodio di Assassin’s Creed si riprenderà il combattimento con due armi contemporaneamente ma questa volta completamente in manuale, inserito anche il multiplayer con svariate interessanti modalità. Un altro campione di incassi sicuramente. Piattaforme: PC, PS3, PS4, WII U, Xbox 360, Xbox ONE
Lego Marvel Super Heroes Con ben 150 personaggi utilizzabili è la trasposizione dell’universo Marvel in chiave mattoncino. Come negli altri capitoli a sfondo Lego l’umorismo la fa da padrone in tutto il gioco e la meccanica di gioco è fondamentalmente la stessa di sempre mischiando elementi di puzzle game a quelli di azione. Piattaforme: 3DS, PC, PS3, PS4, PSVITA, WII U, Xbox 360, Xbox ONE
Ubi Soft Beyond: Due Anime Sviluppato dagli stessi creatori di Heavy Rain punta tutto sulla storia di base intervallando azioni di gioco con splendidi intermezzi cinematografici che contribuiscono al coinvolgimento dello narrazione della storia di fondo. Alcuni elementi di action e alcuni di stealth per uno dei più spettacolari giochi a livello visivo di questi mesi. Piattaforme: PS3
Disney Planes: il videogioco In concomitanza con l’uscita nelle sale del film arriva anche il videogioco di Planes, dove si dovrà condurrre Dusty o uno degli altri 10 protagonisti nello sconfinato cielo azzurro facendogli compiere una serie di missioni ripercorrendo la storia narrata nel film. Piattaforme: 3DS, NDS, PC, WII, Wii U
Saint Seiya: Brave Soldiers Picchiaduro di buona fattura a livello tecnico ma che conta su un brand conosciuto praticamente da tutti, è uno dei migliori (se non il migliore) titolo con protagonisti i Cavalieri. I personaggi dell’anime ci sono tutti con i loro colpi segreti ultra-potenti e spettacolari, e bastano pochi minuti di gioco per capirne le potenzialità tecniche. Piattaforme: PS3
Il quarto episodio di Assassin’s Creed denominato Black Flag sarà la colonna portante del Natale di Ubi Soft, ma Watch Dogs potrebbe rivelarsi un’ottimo ingresso nella next generation per il publisher viste le ottime impressione delle anteprime della stampa specializzata. In esclusiva per la nuova generazione di console e per PC arriverà nel 2014 anche The Crew, gioco di guida incentrato sul so-
Namco Bandai Il capogruppo della line-up Namco Bandai è il secondo capitolo di Dark Souls, previsto per il 2014 si tratta del seguito di uno dei giochi più difficili ma anche più apprezati degli ultimi anni soprattutto per la sua profondità. Sarà accompagnato da una corposa lista di titolo legati a famosissimi cartoni anima-
Inizia ufficialmente la Next Generation A
nnunciata, aspettata e finalmente la next gen è arrivata. Da fine novembre è stato possibile entrare in possesso di una delle nuove console di Microsoft e Sony che da quanto si è visto negli ultimi mesi tra indiscrezioni e voci di corridoio più o meno fondate segneranno una svolta nell’ intrattenimento video ludico. Entrambi punteranno non solo sui titoli che da immagini e filmati vari del web saranno a dir poco spettacolari, sia graficamente che a livello di gameplay, con conseguente boom delle vendite anche di titoli mediocri trainati dal fenomeno e dalla curiosità Next Gen, ma molti sforzi di sviluppo sono stati dedicati anche alla multimedialità, alla connessione con i social network e all’amato/odiato Digital Delivbery per l’acquisto dei giochi. Ovviamente è un po’ presto per sapere quanto venderanno nel periodo natalizio, le aziende non si sbottonano e i dati comunicati riguardano preordini o numeri a livello mondiale, per sapere dettagli più precisi dovremo aspettare almeno il prossimo numero di Elettroradio Informazioni. Ma cosa possono fare queste console? E soprattutto che differenze ci sono tra le due? E venuto il momento di fare un po’ di chiarezza.
Sony: Playstation 4 Rivelata a febbraio è stata messa in vendita il 29 novembre (illuminando con le sue effigi niente popò
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cial e con una mappa veramente enorme.
di meno che Castel Sant’Angelo), una settimana esatta dopo quella di Microsoft, una scelta azzardata visto che è successo in un periodo dove un solo giorno può voler dire migliaia di console vendute. Anche per lei un bel po’ di novità, a cominciare dal processore che monta lo stesso performante otto-core di Xbox One affiancato da una scheda grafica AMD 7800 a 800 GHz, 8 G hard disk da 5 RAM, hard disk da 500 GB, lettore Blu-ray, connession wi-fi e ethernet e prese usb. Anche debutta anche il Dualshock 4, il controller della Playstation che porta un suo nome proprio, per lui una presa cuffie integrata che permetterà di giocare online in maniera più agile piuttosto che averle collegate direttamente alla console e un touch pad nuovo di zecca per avere sotto controllo alcune situazioni di gioco e interagire in maniera veloce e diretta e un pulsante Share per condividere immeditamente risultati e trofei sui principali social networkk precedentemente connessi. ulteriori caratteristiche sono un mini speaker integrato e l-aumento della durata /capacità della batteria a 1000mAh. La Playstation 4 può contare sull’aiuto della sorellina Playstion VITA, la console di casa Sony che grazie alla nuova funzione di Cross Play si potrà usare per interagire con i giochi della PS4, accedere a zone segrete e altri utilizzi ancora in via di sviluppo. Fortunatamente rispetto all’ Xbox One la
ti/anime come Dragon Ball Z: Battle of Z, Saint Seiya Brave Soldiers e JoJo Bizarre Adventure: All-Star Battle, tre titoli sicuramente apprezzati dai più piccoli e dagli appassionati degli anime che a livello di vendite diranno sicuramente la loro.
Disney Grandissime aspettative per Disney Infinity, che segue l’esempio della connettività delle statuine di Skylanders, ma ha dalla sua la forza dei suoi personaggi protagonisti di lungometraggi conosciuti in tutto il mondo. Altro titolo che
Gli eroi dei fumetti l’hanno fatta da padrone allo stand Warner, primo
tra tutti Batman della DC Comics che con il suo Arkham Origins ha dimostrato di essere tornato protagonista di un titolo di altissimo livello, dalla parte opposta c’è stata la risposta da parte di Marvel con la trasposizione in chiave LEGO dei suoi eroi in LEGO Marvel Super Heroes, gioco che sfrutta la consolidata ricetta dei Traveller Tales che con i suoi giochi a sfondo LEGO hanno sempre riscosso un successo superiore alla media.
6 giocatori contemporaneamente monitorando addirittura dati come il battito cardiaco e i movimenti dei muscoli facciali. Inutile aggiungere che anche il riconoscimento dei movimenti gestuali e di conseguenza la giocabilità è stata migliorata riducendo il lag time a soli 40 millisecondi. Le novità non sono poche ma c’è anche un paio di note dolenti, la prima è la mancanza totale di retrocompatibilità, per cui molti utenti che prevedevano di vendere la vecchia console per acquistare la
nuova saranno in dubbio se farlo o meno visto che i giochi per Xbox 360 ne continueranno ad uscire. Per ancora qualche anno, la seconda è il prezzo, visto che rispetto alla rivale PS4 ballano 100 euro in più che in un testa a testa e in periodo di crisi non sono poche, c’è da aspettarsi che molti possessori dell’Xbox 360 saranno seccati per questa differenza ma che continueranno a rimanere fedeli a Microsoft, ma quelli meno fedeli come si comporteranno? Al Natale l’ardua sentenza.
non ha certo bisogno di presentazioni e Disney Planes, trasposizione del film in uscito nelle sale cinematografiche e ambientato nel mondo di Cars, un gioco di concezione semplice ma che potrà difendersi a livello di vendite soprattutto con l’aiuto delle richieste dei più piccoli.
Warner
e PS4 è tranquillamente compatibile con titoli PS3 grazie alla piattaforma Gaikai acquistata in precedenza da Sony. Questo fattore collegato al fatto che i possessori di PS3 potranno fare tranquillamente a meno della loro console vendendola o permutandola in una PS4 contribuirà non poco alle vendite natalizie e se in aggiunta c’è anche il fatto che la PS4 costa 100 euro in meno della rivale Xbox One anche se partita con una settimana di ritardo il recupero sarà facile da parte di Sony.
Microsoft: Xbox One Annunciata a maggio e stata messa in commercio il 22 novembre con un grande evento di Microsoft con tanto di conto alla rovescia. Al suo interno due processori Quad core che funzionano in contemporanea creando un vero e proprio otto-core, un hard disk da 500 GB dove installare giochi e archiviare ogni genere di contenuto multimediale, un chi grafico AMD Radeon Durango da 853 GHz, una memoria flash da 8 GB, un lettore di DVD Blu-ray e tutte le connessioni del caso come wi-fi, ethernet e varie uscite usb. Per quanto riguarda le connessioni audio e video la console supporta la risoluzione 4K e l’audio surround 7.1. il già apprezzato ed ergonomico gamepad dell’ Xbox 360 è stato rivisto e corretto rendendolo ancora più comodo, la croce direzionale denigrata dalla maggior parte
dei videogiocatori è stata sostituita con una più comoda e reattiva mentre i grilletti posteriori adesso rispondono molto meglio e sono più analogici, il tutto si traduce in una giocabilità miglirata di circa il 25%. I prevede un sensibile aumento anche del gioco online, a questo proposito i server di Xbox Live verranno portati dai 5.000 attuali a 300.000. come già detto Xbox One avrà una forte componente di connettività multimediale, infatti attraverso la console si potrà godere di un accesso a programmi TV, film, eventi sportivi e musicali e naturalmente ad ninternet. Per supportare questo aspetto Microsoft ha creato una vera e propria divisione chiamata Xbox entertainment studios che si occuperà di creare e gestire contenuti multimediali e come debutto ci sarà una serie televisiva basata sul franchise di Halo e supervisionata da Steven Spielberg. Non si poteva desiderare debutto migliore. Novità anche per quanto riguarda Kinect, il sistema di controllo vocale e gestuale di Microsoft per l’Xbox 360, aggiornato e migliorato per la sorella più grande Xbox One e ribattezzato appunto Kinect One. Il nuov Kinect è in grado di processare 2 GB al secondo e puo’ riconoscere fino a
e-commerce
Babbo Natale
compra online
L
a crescita dell’e-Commerce sembra non arrestarsi e, anzi, è uno dei pochi settori costantemente in crescita. La causa è senza dubbio la necessità da parte degli acquirenti di risparmiare dove possibile, e le varie realtà online, come ormai tutti sanno, con il fatto che non hanno costi di gestione derivati da strutture e comprando ugualmente all’ingrosso possono proporre prezzi sensibilmente più competitivi del canale di vendita tradizionale. Ruolo fondamentale lo gioca sicuramente il Mobile Commerce che altro non è che la possibilità di comprare praticamente ovunque ci si trovi utilizzando smartphone e tablet che ormai sono in possesso della maggior parte della popolazione. Secondo i dati Netcomm Italia nel 2013 la crescita dell’m-commerce sarà
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del +165% rispetto al 2012 e l’mcommerce rappresenterà il 10% delle vendite online in Itali, mentre la crescita dell’e-commerce è stata del 19% nel 2012, con un volume pari a 9.5 miliardi di euro di fatturato e una previsione per il 2013 che supera gli 11 miliardi di euro. Ma il canale tradizionale è veramente finito? Le rilevazioni degli ultimi dati Istat mostrano un dato allarmante: le vendite al dettaglio hanno toccato i minimi storici da dodici anni e fanno registrare il tredicesimo calo consecutivo. I numeri del commercio offline contrastano fortemente con uno dei pochi segnali positivi che arrivano dal nostro Paese: +19% del fatturato eCommerce in Italia tra il 2011 e il 2012, secondo l’Ossservatorio NetComm. Per il 2013 è previsto un ulteriore +17%, che
arriva a+19% se si escludono i servizi, e un fatturato che supererà gli 11 miliardi di euro. I dati dimostrano come sia sempre più evidente che il commercio si sta evolvendo verso la multicanalità e verso l’integrazione dei canali di vendita offline e online. Questo permette alle aziende di abbattere i costi di gestione e ai clienti di accedere a un vasto assortimento di prodotti convenienti e di qualità, ovunque e dovunque. L’online influenza l’offline. Per capire come e quanto si sta andando verso un Commercio 3.0, basta evidenziare quanto è emerso dallo studio sul Futuro del Commercio, presentato da eBay a luglio e commissionato al Politecnico di Milano, al consorzio NetComm e a Human Highway: la dimensione online, infatti, sta influen-
L’eCommerce è uno dei pochi settori che non teme la crisi e si candida a essere una delle grandi superstar di vendita delle prossime festività di Raffaele Gomiero
zando sempre di più anche i commerci tradizionali. Gli acquirenti cercano online informazioni utili all’acquisto offline. Per avere una visione da chi opera tutti i giorni sul campo siamo andati a bussare alla porta di alcuni dei protagonisti delle vendite di Natale, ecco cosa ci hanno risposto, quando ci hanno gentilmente aperto.
Ebay Iryna Pavlova Responsabile comunicazione “Il 2013 è stato caratterizzato principalmente da tre fattori: Accelerazione Mobile, Multicanalità e Shopping Ispirazionale su Misura. Il primo riguarda gli acquisti tramite mobile che crescono sempre di più in quanto la tec-
nologia permette alle persone di abbattere i tempi morti e da la possibilità di accedere al sito in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Per quanto riguarda il secondo la spiegazione è che eBay, in qualità di partner delle aziende e abilitatore di multicanalità, non compete con il business tradizionale anzi, lo amplia, infatti sono circa 25 milioni i venditori professionali a livello mondiale che operano su eBay. Tra gli ultimi marchi che hanno scelto di vendere su eBay in Italia: Euronics, Pirelli, Braccialini, Mondadori, Bata, Unieuro, Monclick. Il terzo fattore si motiva dal fatto che oggi il consumatore sempre più esigente e l’attenzione nei loro confronti si è affinata sempre più. A maggio 2013 è stato introdotto il Feed, un’homepage personalizzabile, capace di anticipare in modo intuitivo i desideri degli acquirenti, per proporre, ogni volta che si effettua l’accesso, i prodotti che l’utente cerca più spesso. Leader indiscusso degli acquisti su eBay, la tecnologia è la categoria più vasta e più frequentata dagli utenti eBay.it. Tra i suoi oggetti si compie un acquisto ogni 2 secondi, vuol dire 30 acquisti ogni minuto di prodotti tecnologici. Le rilevazioni degli ultimi dati Istat mostrano un dato allarmante: le vendite al dettaglio hanno toccato i minimi storici da dodici anni e fanno registrare il tredicesimo calo consecutivo. I numeri del commercio offline contrastano fortemente con uno dei pochi segnali positivi che arrivano dal nostro Paese: +19% del fatturato eCommerce in Italia tra il 2011 e il 2012, secondo l’Ossservatorio NetComm. Per il 2013 è previsto un ulteriore +17%, che arriva a+19% se si escludono i servizi, e un fatturato che supererà gli 11 miliardi di euro. I dati dimostrano come sia sempre più evidente
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dati dimostrano come sia sempre
più evidente che il commercio si sta evolvendo verso la multicanalità e verso l’integrazione che il commercio si sta evolvendo verso la multicanalità e verso l’integrazione dei canali di vendita offline e online. Questo permette alle aziende di abbattere i costi di gestione e ai clienti di accedere a un vasto assortimento di prodotti convenienti e di qualità, ovunque e dovunque. Il Natale storicamente è il periodo più caldo dell’anno per quel che riguarda gli acquisti online. Femminile, Online e alla ricerca d’ispirazione: saranno queste le tendenze del Natale 2013. Parlando con alcuni dei nostri venditori più importanti, che si stanno già preparando per la stagione natalizia su eBay, prevedono l’aumento del fatturato nel periodo pre-natalizio che varia dai 10 al 25%.
Paypal Dirk Pinamonti – Head of Relationship Management “A livello mondiale, nel terzo trimestre i ricavi sono stati di 1,6 miliardi di dollari con una crescita del 20% anno su anno con circa 5 milioni di nuovi conti attivi, per un totale di 137 milioni di conti.
dei canali di vendita offline e online
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a dimensione online sta
influenzando sempre di più anche i commerci tradizionali. Gli acquirenti cercano online informazioni utili all’acquisto offline
Abbiamo anche riscontrato un incremento anno su anno del 25% a tasso di cambio costante del volume totale dei pagamenti elaborati da PayPal nel terzo trimestre del 2013 che corrisponde a 44 miliardi di dollari. Secondo il nostro PayPal Insights, ricerca condotta in Italia per noi da Ipsos, lo shopping online è l’attività su internet che accomuna tutte le generazioni di italiani: durante il 2012 il 63% degli intervistati tra i 18 e i 54 anni hanno acquistato online. Prevediamo che questo trend diventerà sempre più consistente e registrerà un aumento, a cominciare proprio dal periodo prenatalizio, dedicato alla scelta e all’acquisto dei regali di Natale. Le ragioni principali che alimentano questo trend, sono i prezzi più bassi (22%), le offerte interessanti (17%), la convenien-
za (15%) di acquistare online e il fatto che alcune offerte, servizi o prodotti possono essere acquistati solo online, come viaggi o biglietti dei treni (15%). Per quanto riguarda le categorie di prodotti acquistati online, secondo l’ecommerce report di NetComm, il settore maggiormente in crescita è l’abbigliamento - il 40% degli online shopper italiani ha acquistato online almeno un prodotto di abbigliamento - seguito dal settore viaggi e dai prodotti tecnologici che si classificano al terzo posto. Un settore emergente è quello del “food” che prevediamo si posizionerà presto nella classifica dei prodotti più acquistati.
Groupon Federica Moscheni PR Manager “Groupon è in costante crescita da tutti i punti di vista (quindi il 2013 si chiude in positivo e sempre in aumento rispetto al 2012) sia a livello di fatturato, di numero di coupon pubblicati ogni giorno e di categorie di consumo che rientrano nella vendita online (ad oggi Groupon Italia propone più di 200 categorie diverse), che per numero di clienti (ad oggi siamo arrivati a più di 13 milioni di italiani iscritti, più di 200 milioni in tutto il mondo), che per numero di esercenti commerciali (più di 500.000 in tutto il mondo).
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Le categorie di consumo in assoluto più acquistate in Italia sono: al primo posto la Ristorazione, poi Beauty&Wellness, e poi la macrocategoria dei servizi (corsi di lingua, per il tempo libero come le palestre, e ultimamente anche per la casa come imbiancatura); le altre categorie molto cliccate sono i coupon riguardanti le visite mediche (soprattutto visite odontoiatriche ed ecografie), i viaggi e il canale shopping con una predilezione per i prodotti hitech. Ovviamente sta crescendo in modo esponenziale la tendenza dei clienti Groupon ad acquistare via smartphone o tablet, con le applicazioni ad hoc gratuite pensate sia per mobile che per tablet.
Dal Web alla metropolitana Per promuovere il canale mobile eBay ha sponsorizzato per un giorno l’intera stazione metropolitana di Cairoli a Milano con un’innovativa idea di marketing e sconti fino al 50% di Federico Cociancich
Una Su Tre Delle transazioni che avvengono su eBay è influenzata dal mobile: gli utenti accedono o caricano l’inserzione tramite mobile.
Ogni 2,3 secondi Sono ben 26 gli articoli di elettronica venduti ogni minuto, e di questi, uno è un cellulare o smartphone.
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ay non è più solo aste, ma anzi il 75% dei prodotti in vendita sul famoso sito sono nuovi e proposti da venditori “istituzionali”. Sono proprio gli accordi con gruppi come Euronics, Marcopolo Expert o Monclick che stanno decretando l’incredibile successo delle vendite mobile, anche se i venditori professionali sono più di 25 milioni. Durante l’evento di sponsorizzazione esclusiva della fermata della metropolitana M1 di Cairoli abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Claudio Raimondi, Head of Buyer di eBay.it. “L’applicazione per smartphone e tablet, disponibile per tutti i principali sistemi operativi, è stata scaricata più di 162 milioni di volte nel mondo e abbiamo più di 42 milioni di utenti attivi su dispositivi mobili. Questo ci porta ad essere la prima piattaforma di vendita in mobilità. Il gruppo prevede un fatturato mondiale per il mobile di più di 20 miliardi di dollari per il 2013 con una crescita del 165% rispetto al 2012. In Italia eBay è on-line dal gennaio 2001 e conta 3,5 milioni di utenti attivi che prediligono acquisti in
tecnologia, casa e arredamento e abbigliamento”. In effetti in Italia, il commercio elettronico è in forte crescita, come testimoniano i dati sul mobile commerce forniti dall’ultimo rapporto dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm e della School of Management del Politecnico di Milano: nel 2013 la crescita prevista dell’m-commerce è del +160% (rispetto al 2012) e il valore delle vendite via mobile dovrebbe superare i 420 milioni di euro.
ImperdibileCairoli Nella giornata del 24 ottobre, presso la stazione della metropolitana di Cairoli a Milano, 14 prodotti “eBay Imperdibili” erano acquistabili tramite app con sconti fino al 50%. Per un giorno, i saldi sui pro-
dotti invernali sono arrivati ancora prima dell’inizio della stagione: dai Caterpillar modello Colorado ai piumini Colmar, dagli oggetti per la casa ai prodotti più innovativi della tecnologia. Gli sconti e le offerte non si sono limitate solo ai prodotti acquistabili su eBay, ma hanno coinvolto anche i negozi presenti nella stazione. Per l’intera giornata, infatti, eBay ha offerto uno sconto del 30% a tutti i milanesi che hanno consumato al bar o acquistato in edicola (ad eccezione degli acquisti di tabacchi o biglietti ATM e in generale dei prodotti con un Monopolio di Stato). Una singolare iniziativa di marketing e un regalo da parte di eBay per tutti i viaggiatori milanesi, che hanno vissuto un’originale esperienza di mobile shopping, in un contesto inatteso.
Le prime 4 categorie su ebay.it per numero di acquisti tramite mobile: 1. Consumer Tech 2. Abbigliamento e Accessori 3. Casa e Arredamento 4. Auto: ricambi e accessori
Tecnologia avanti tutta La tecnologia è da sempre la categoria leader degli acquisti su eBay. it, quella più vasta e più frequentata dagli utenti. Gli oggetti più acquistati sono gli accessori: con un acquisto ogni 41 secondi, in prima linea ci sono cover e custodie, seguite da proteggi schermo per i dispositivi touch screen che registrano un acquisti ogni minuto. La console più venduta nel 2012 è la Ps3, una ogni 5 minuti, seguita dall’Xbox360, una ogni 6 minuti. Un televisore viene venduto ogni 5 minuti e un navigatore GPS viene venduto ogni 13 minuti
psicology
Dall’online al punto vendita fisico, i motivi che spingono il consumatore a comprare un prodotto sono sempre le stesse
Dr. Paolo Zucconi contributor@eimag.it
Le motivazioni d’acquisto Sono state individuate sei molle emotive che scattano in ciascuna persona antecedentemente all’acquisto. Queste derivano dalle lettere della parola IL CASO. È a tale acronimo che il venditore deve fare riferimento per scoprire e suscitare la voglia di acquisto nel potenziale acquirente collegando l’offerta con una delle sei seguenti motivazioni: Inedito, Lucro, Comodità, Affettività, Sicurezza, Orgoglio. Analizziamole una per una. INEDITO. Tante persone acquistano soltanto per possedere qualcosa di nuovo rispetto agli altri. Possedere la novità le gratifica e pagherebbero per essa anche più del dovuto. Ottenere l’inedito è la molla emotiva che, se suscitata, fa scattare l’acquisto, indipendentemente dal bisogno di quanto viene offerto. LUCRO. Si compra per avere un guadagno che tante persone vedono in un prezzo vantaggioso, in una offerta, dove viene evidenziato il risparmio o in uno sconto particolare. Per certi beni o servizi invece il lucro rappresenta i vantaggi economici che, si pensa, potranno derivare dopo l’acquisto.
C
ome mai certe persone acquistano e altre no? Gli psicologi del marketing, da tempo, hanno individuato le motivazioni che spingono le persone all’acquisto. Compito del venditore è quello di ricercarle nelle varie persone che incontrano attraverso un colloquio di vendita, basato su un
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attento ascolto e facendo opportune domande atte a far parlare l’interlocutore per scoprire le sue particolari motivazioni. Le motivazioni all’acquisto, sempre soggettive, spiegano le decisioni che ad un certo punto scattano nelle singole persone spingendole ad acquistare, qualsiasi cosa.
COMODITÀ. Le persone amanti della vita comoda e delle varie comodità in generale cercano di attorniarsi di beni o di servizi che si armonizzino con la loro ricerca. Esse comprano soltanto se il venditore propone l’offerta come qualcosa che possa soddisfare il loro bisogno di comodità.
AFFETTIVITÀ. Non compro per me, ma per la mamma, per il coniuge, per il figlio. Compro per una persona cui mi sento affettivamente legato. Ciò che interessa è fare contenta la persona non possedere quel bene o quel determinato servizio. SICUREZZA. Se il commerciante presenta a certe categorie di persone una determinata offerta come un qualche cosa che può aumentare la sicurezza personale, allora è comprabile, scatta la motivazione all’acquisto. Infatti certe persone acquistano solo beni o servizi che diano sicurezza. ORGOGLIO. Un bene o un servizio viene proposto per la valorizzazione personale a certe persone particolarmente orgogliose che acquistano solo offerte che migliorano la propria immagina ed incrementano il loro orgoglio. Solitamente non è una sola la motivazione che spinge una persona all’acquisto, ma è una combinazione di queste ed il compito del venditore è proprio quello di trovarle nel singolo potenziale acquirente. Infine qualora si rilevi che nessuna delle sei molle spinga la persona alla decisione d’acquisto si può ipotizzare, seppur in una minoranza di casi, che alcune persone, in quel particolare momento, acquistano anche per caso, quindi IL CASO rappresenta la settima molla emotiva che scatta in caso di acquisto, ovviamente casuale, di quel determinato bene o servizio proposto.
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Milano Porta Nuova: u nel
Nove anni fa gli americani di Hines aprirono centro di Milano un cantiere di oltre 300mila mq. Oggi il progetto si presenta quasi compiuto alla scadenza dell’Expo. Ma purtroppo scarseggiano le occasioni per gli operatori della distribuzione
L’
immenso cantiere meneghino, inaugurato nel 2004 nelle zone centrali fra Porta Nuova, Porta Garibaldi e quartiere Isola, da Hines Italia Sgr – 340.000 mq per un investimento di oltre 2 miliardi – volge ormai al termine dei lavori e si presenta in orario all’appuntamento con l’Expo 2015. Merito anche della robusta iniezione di capitali apportata da Qatar Holding, che ha rilevato in maggio il 40% di quota.
Pochi spazi per il commercio Portabandiera del progetto - che ha previsto edifici residenziali, uffici, show room, parcheggi, aree pedonali – è Unicredit Tower: alta 231 metri è il grattacielo più importante d’Italia. Firmata dall’architetto argentino César Pelli la torre sorge in Piazza Gae Aulenti 3. Qui hanno traslocato a più riprese i 4.000 dipendenti dell’Istituto, un esodo che si è concluso alla metà di ottobre, quando è stato lasciato definitivamente lo storico palazzo di Piazza Cordusio, quello stesso palazzo che, secondo la leggenda metropolitana, potrebbe andare, crisi permet-
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Leggi, mangia e sogna Feltrinelli RED - dove l’acronimo sta per Read, Eat & Dream - ha debuttato in Piazza Gae Aulenti il 12 settembre. Si tratta della prima esperienza milanese del nuovo format del gruppo e forse non è proprio un caso che, a poca distanza, in Viale Pasubio, stia sorgendo la nuovissima sede di Fondazione Feltrinelli, una costruzione che prevede anche un piccolo spazio commerciale. Sono appena 1.500 mq, ma il posto d’onore è riservato ovviamente a un libreria Feltrinelli.
a: una location per pochi tendo e almeno in parte, a El Corte Inglès, il re spagnolo dei grandi magazzini di lusso. Piazza Gae Aulenti, che Pelli ha voluto dedicare alla celebre collega italiana, scomparsa il 31 ottobre 2012, è anche il cuore delle attività commerciali. Una trentina di location si affaccia su un cerchio quasi perfetto - circa 100 metri di diametro e 8.000 mq di area - che svolge la parte del leone nei risicati spazi assegnati alla distribuzione: 10.000 mq nel quadrante Garibaldi, 7.000 nella fetta Porta Nuova-Varesine e 850 a Porta Nuova-Isola, per un totale di poco inferiore ai 18.000 metri quadrati. Un’occasione mancata per gli operatori? Tutto sommato no, visto che il progetto non ha mai avuto una connotazione nettamente mercantile. È nato soprattutto come polo abitativo di fascia alta e come un formidabile punto di raccordo per le occasioni di affari. Del resto nel vicinissimo Corso Como non mancano le boutique di moda e la ristorazione elegante. A un centinaio di metri, quasi di fronte all’Unicredit, il complesso della Stazione Garibaldi mette in mostra un mini mall: Feltrinelli Express, Tezenis, Accessorize ecc. Nell’immediato futuro, spingendosi appena un po’ più in là, in Piazza Principessa Clotilde, si incontrerà, nei locali che furono del Teatro Smeraldo, il secondo Eataly della città, con i suoi 3.500 metri quadrati (il primo è solo una piccola galleria all’interno del punto di vendita Coin di Piazza Cinque Giornate).
Inquilini cercansi Attualmente i sei negozi approdati qui non saturano che una piccola parte del potenziale commerciale. Considerando anche l’accesso di Via Cappelli, una ventina di spazi apparivano ancora da allocare alla fine di ottobre. Le insegne presenti sono Costume National (moda), Muji (articoli per la casa e la persona), Gelateria Grom, Sephora (cosmesi e profumeria), Feltrinelli RED (libri e ristorazione). Ultimo arrivato, il 7 ottobre, lo store Nike di 400 metri quadrati. Sotto la piazza sopraelevata in gennaio aprirà Esselunga: con i suoi 5.000 mq sarà il più grande punto di vendita del gruppo di Bernardo Caprotti. Seguiranno a ruota, ma non ci sono ancora date precise, gli show room di Only The Brave di Renzo Rosso e dello stilista inglese Alexander McQueen. Insomma soprattutto moda, tessile e cosmesi, con un pizzico di food. La vera occasione mancata, se così si può dire, è proprio la mancanza di un punto di vendita di elettronica di fascia top e non sembra che siano attesi arrivi importanti in questo senso. Del resto in una location di lusso, con un passaggio giornaliero garantito di 4.000 lavoratori più residenti e curiosi, dove tutto è fatto di marmo, cristalli, sculture, fontane zampillanti e giardini, cosa ci si potrebbe immaginare? Magari un Apple Store: ma per ora questa è fantasia.
I due punti di vendita pilota di RED sono partiti nel 2012, rispettivamente in luglio a Roma Via Del Corso, e in dicembre a Parma, in Via Farini, all’interno di in uno stabile che ha una storia lunga mezzo millennio. La palazzina è stata edificato nel 1570 per ospitare prima la Confraternita delle “Cinque piaghe” e poi l’oratorio di Sant’Agostino. Nel 1778 l’edificio è stato ricostruito e arricchito di una pregevole facciata, finché, nel 1913, insieme alla destinazione religiosa ha perso anche la facciata settecentesca, sostituita da tre ampie vetrate ed è divento, in successione, una tipografia, un mobilificio e finalmente la sede del Banco d’Italia. A Parma RED occupa ben 650 mq più 100 mq di ristorante, contro i 500 complessivi di Milano. Nel capoluogo emiliano le referenze sono oltre 50.000, per la maggior parte libri (38.000 titoli) oltre a musica, home video e cartoleria. In gennaio-febbraio è atteso lo sbarco di RED a Firenze, in Piazza della Repubblica. La parte alimentare, che a Milano prevede sia una zona bar, sia un’area ristorante, è realizzata dalla controllata Antica Focacceria San Francesco: fondata due secoli fa come un ristorante tipico di Palermo, Focacceria è oggi presente a Roma (4 locali di cui uno all’aeroporto di Fiumicino), a Milano (3 ristoranti) e in una dozzina di librerie Feltrinelli.
Nike è scattante nel servizio Altro grande polo del non food è Nike, che si stende su 400 mq è che è insieme un negozio e un punto di incontro per gli sportivi. Qui si danno appuntamento i Red Snakes, il gruppo di runner fondato da Matteo Guidotti, coach Nike. Nelle giornate di martedì e giovedì verso le 19 partono in allenamento. L’iscrizione è gratuita e aperta a tutti. Appositamente per le donne sono cominciate, il 14 ottobre, le sessioni di Ntc, Nike training club, anche queste offerte da Nike. L’assortimento è quello abituale del marchio: dunque running e sportswear è, ma anche, e soprattutto, molti servizi, come l’analisi della camminata e il “bra fitting” che permette alla signore di scegliere il reggiseno giusto in funzione delle attività sportive.
Non esiste un “modo ecosostenibile “ di esporre, ma un negozio dalle caratteristiche ecosostenibile sì, come anche prodotti eco
in-store
Il verde che attrae
Arch. Olivia Carone Pres. Ass. Casaclima Network Milano e docente IED contributor@eimag.it
A
parte quello più famoso dei dollari, come abbiamo visto più volte anche in queste pagine, per un’attività commerciale o “negozio” verde, non si tratta soltanto di mostrare un’approssimata sostenibilità basata su criteri autoreferenziali spesso del titolare o del gestore, ma di agire su molteplici standard che la caratterizzano come l’edificio, i prodotti, i servizi, il personale, l’immagine e la comunicazione. Purtroppo, spesso, la veridicità ecologica, vero punto di attrazione e richiamo, si deforma a causa della scarsa competenza e conoscenza del mondo green e cede alla tentazione del Greenwashing. Il termine nasce adottando il senso del precedente “whitewashing”, attribuito più che altro in politica ai tentativi di insabbiare e “ripulire” deliberatamente da documenti, fatti e azioni negative, allo scopo di ricostruire un’immagine nuova, nel nostro caso più verde ed ecologica, che tuttavia manca di consistenza o copre comportamenti scorretti o scarsa attività a favore dell’ambiente, attraverso attività prevalenti di pubblicità e marketing. Si tratta, per esempio, di promuovere come qualità green l’applicazione di una norma di legge cogente, in altre parole già obbligatoria e pertanto di uso comune, oppure pubblicizzare attività marginalmente ecologiche esagerandone gli effetti mentre il proprio ‘core business’ aziendale è inquinante, o agire intenzionalmente contro leggi ambientali in
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modo non facilmente riconoscibile dal pubblico, etc. Fortunatamente l’avventore sempre più spesso è in grado di scindere questi aspetti e agire conseguentemente soprattutto se correttamente informato. Uno dei livelli sui quali il negozio green può iniziare a operare ottenendo il doppio risultato dell’essere credibile nella propria volontà ecologica e di poterlo dimostrare, consiste nell’utilizzo di arredi e articoli in possesso di un marchio autenticamente ecologico, e percepito come tale: non dimentichiamo che ecologia deriva dalla crasi di oikos e logos, termini greci che significano casa/ambiente e studio, perciò chiunque si dichiarasse tale dovrebbe dimostrare sufficiente competenza e coerenza verso un saldo e affidabile rispetto per l’ambiente per costruire quella credibilità commerciale che apre le porte a un mercato estremamente sensibile. Iniziamo con il considerare il legno e la sua qualità. Sembra incredibile la quantità di manufatti che sono realizzati con questo materiale, si parte dai giocattoli, alla carta da parati, alla carpenteria, ai laminati, agli infissi, ai pavimenti, a parti di utensili, a componenti per mobili e ai mobili stessi per interni ed esterni, ai pallet, agli imballaggi, alla carta e al cartone, fino ad arrivare agli edifici in legno. Per usufruire dell’appeal ecologico occorre quindi riuscire a evidenziare con estrema chiarezza il proprio valo-
re green che consiste nell’utilizzo volontario di legname proveniente da alberi di foreste certificate. A questo proposito, ottima visibilità può offrire l’esposizione di marchi come FSC e PEFC. L’FSC o Forest Stewardship Council, è un organismo internazionale diffuso anche in Italia che certifica attraverso dieci Principi e cinquantasei Criteri la Gestione Forestale Responsabile, “tutelando i benefici collegati alla tutela delle risorse idriche, dei suoli, degli ecosistemi fragili, del paesaggio e mantenendo le funzioni ecologiche e l’integrità della foresta” attraverso impegni nel lungo periodo e incoraggiando contemporaneamente lo sviluppo economico delle attività rispettose di questi principi. Analogamente il PEFC, o Programme for Endorsement of Forest Certification schemes, anch’es-
so presente con una sezione italiana, agisce per la tutela delle piante rivolgendosi più esplicitamente a piccoli boschi privati e boschi con legname non adatto a scopi industriali. A questo scopo utilizza il criterio della Catena di Custodia, Chain of Custody, CoC, che costituisce un sistema di tracciabilità aziendale, certificando il possesso dei meccanismi di sicurezza necessari per individuare i prodotti certificati all’interno del processo di produzione. Il fatto di poter esporre all’interno del negozio prodotti o parti della stessa struttura con questo Label, segnala all’acquirente un preciso impegno del negozio non solo di voler rispettare l’ambiente ma di saperlo fare, e di conseguenza di essere in grado di trasferire questa capacità anche nella scelta dei prodotti e dei servizi offerti, ponendosi nel ruolo di interlocutore privilegiato.
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