Elettroradio Informazioni - Maggio 2013

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elettroradioinformazioni informazioni elettroradio

periodico trade leader nel settore elettronica e informatica di consumo * anno 53 *

La nuova business unit Home Comfort di Electrolux alla conquista del clima

Sale l’attesa per IFA 2013. A tutto Smart TV, OLED ed elettrodomestici intelligenti

Homecare: un mercato guidato da tecnologia e innovazione

Cavalcando il successo di smartphone e tablet. La seconda giovinezza degli accessori

Inchiesta sull’anti-taccheggio. Lo stato dell’arte


Non è ora che tu smetta di aspettare?

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editoriale

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Un cambiamento necessario

aremo anche ripetitivi, ma sarebbe davvero impossibile non esserlo. Anche se, stavolta non siamo noi a sostenerlo, ma gli stessi addetti ai lavori del settore distribuzione specializzata che individuano nell’aggregazione, nella multicanalità e nell’efficienza le armi migliori per combattere la crisi; una crisi, si badi bene, che non è solo economica, finanziaria e politica, ma anche sociale ed epocale, che segna definitivamente il passaggio dall’era analogica a quella digitale, con tutte le conseguenze che ne derivano. Digitale è, per sua natura, sinonimo di velocità, rapidità nelle risposte e ottimizzazione dei flussi, tre caratteristiche che deve necessariamente possedere un’azienda per affrontare questa importante sfida. Nessuno vuole – e può – parlare di panacea, ma, sicuramente, le tre “medicine” indicate sopra possono essere un buon punto da cui partire, non tanto per prevalere sui competitor o per raccogliere futili quanto inutili sogni di gloria, ma per dimostrarsi al passo coi tempi; tempi che, inesorabilmente, voglia o non si voglia, stanno cambiando. Della multicanalità si è detto in lungo e in largo e riempito pagine e pagine di giornali, sottoscritte anche da eminenti esperti e studiosi del fenomeno ma, finita la fase di analisi, tocca ora alla fase di messa in pratica: via libera per cui a website basati su criteri di usabilità e condivisione, in cui gli strumenti messi a disposizione dal Web 2.0 siano ben integrati al loro interno e utilizzati con sapienza e dovizia, ma, soprattutto, in modo strategico e non improvvisato. Via libera anche all’utilizzo di moderne piattaforme ecommerce, da utilizzare non solo come luogo per la vendita di prodotti, ma come piazza virtuale in cui “incontrare” e “dialogare” con il consumatore, informandolo, sollecitandolo e raccogliendo le sue opinioni, i suoi con-

sigli e le sue raccomandazioni, oltre, naturalmente, le sue lamentele (lamentele a cui, ricordiamolo, bisogna sempre dare una risposta concreta). Ben venga poi anche il ripensamento dei punti vendita fisici, soprattutto quelli di prossimità, che devono abbandonare definitivamente il loro aspetto di mero spazio di vendita, ma assumere sempre più l’identità di luogo in cui imparare, provare, sperimentare e, perché no, divertirsi; insomma, tutte quelle azioni che possono venire raccolte sotto il nome di “infotainment”, termine quanto mai utile e d’attualità. E a far da collante a tutto, i servizi, studiati su misura per un consumatore divenuto più esigente, più scaltro e più informato; un consumatore a cui non si può più solo vendere, né tantomeno consigliare, ma ascoltare e capire, dando corpo a quelli che sono i suoi reali bisogni. Stesso discorso vale anche per l’aggregazione, esigenza dettata sia dal momento di crisi, sia, soprattutto, dal naturale scorrere degli eventi. Se è difatti vero che l’unione fa la forza, in particolar modo nei momenti di difficoltà, è altrettanto vero che realtà che riescono a esprimere adeguati fatturati ed efficaci processi gestionali riescono a reggere strutture di vendita di un certo livello. “Bisogna passare da una gestione prettamente commerciale a una gestione di tipo finanziario”, ha ad esempio giustamente sottolineato Teodoro Elio D’Angelo, Project leader di Coeco-General Service durante la recente convention del Gruppo in terra calabra. Una trasformazione che non solo risulta strategica, ma addirittura necessaria e indispensabile. “Bisogna cambiare mentalità”, aggiungiamo noi; guardare al futuro con altri occhi e con altre prospettive, sapendo che ciò che si è fatto in passato ormai non conta più. La Redazione


Ei-Elettroradio Informazioni Periodico Trade per industrie e distribuzione • Audio • Video • Elettrodomestici • Informatica • Telecomunicazioni

anno LIII maggio 2013 edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 Milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. fax: 02 48.70.36.14 e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 - direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: adm studio - cologno monzese stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.

A.N.E.S. Periodico associato a:

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA

in questo numero:

6 Cover Story

Logistica in chiave sostenibile

10 News

34 Psicology

Italia, Trade

12 Eventi

di Alberto Sgheiz - GreenSense

Come le obiezioni aiutano la vendita

di Dott. Paolo Zucconi

36 Aziende

Conto alla rovescia per ifa 2013

14 Social

Haier: produzione sì, ma con stile e innovazione 38 Whirlpool “riparte” dalla Sicilia

Quando l’accessorio diventa social

a cura di The Fool

16 Accessori e social: l’importante è inventare e inventarsi

di Roberto Zarriello

18 Focus Ped

Aspirazioni elevate

di Silvia Castoldi

22 Focus AV

4K e funzioni Smart per rivitalizzare il mercato Tv

di Federico Cociancich

26 Speciale Accessori

Sulla scia degli smartphone

di Raffaele Gomiero

30 Trade Marketing

Accessori, ma solo di nome

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32 Green Marketing

Electrolux: benvenuta home comfort

di Massimo Bolchi

40 Gaming

Videogiochi sotto l’ombrellone di Raffaele Gomiero

42 Store Specialist

Coeco e General Service: obiettivo unificazione di Roberto Bonin

44

EDOM + DML = MDE (100 + 100 = 250) di Roberto Bonin

46 Inchiesta Anti-Taccheggio

Colpo grosso tra gli scaffali

di Pino Scabia

50 In-Store

Interni di qualità di Arch. Olivia Carone


A volte i piani per la cena cambiano con una telefonata. Cogli tutte le opportunità, sapendo che il nuovo frigocongelatore Electrolux Rex FreshPlus conserverà i tuoi cibi freschi fino a 7 giorni più a lungo*, utilizzando la stessa tecnologia che trovi nei frigoriferi professionali. Questa è solo una delle caratteristiche dei nuovi frigocongelatori Electrolux Rex, ispirate da più di 90 anni di esperienza come partner di riferimento dei migliori ristoranti d’Europa. Abbiamo unito la nostra competenza professionale ad un design d’eccezione per creare una gamma di elettrodomestici che ti consente di vivere al massimo ogni momento, ogni giorno.

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La nuova collezione Electrolux Rex.

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cover story

Il brand svedese entra nel mercato del trattamento dell’aria con una gamma completa di climatizzatori e deumidificatori. Ben 18 modelli per venire incontro a tutte le esigenze

Electrolux benvenuta Home Com U

na nuova sfida. Ma da affrontare con un’arma davvero d’eccezione: il brand Electrolux. Se è vero infatti che la multinazionale svedese sta compiendo ora i primi passi nel mercato italiano della climatizzazione, confrontandosi con competitor radicati ormai da anni in questo particolare settore, è altrettanto vero che il know-how e la qualità dei suoi prodotti possono davvero favorire – e perché no, accelerare questa sorta di start-up. “A livello mondiale il Gruppo Electrolux commercializza da molti anni prodotti di climatizzazione, ma non era mai approdata in modo strutturato sul mercato italiano”, spiega Pier Andrea Parigi, Business Development Home Comfort di Electrolux.

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“In Italia siamo entrati quest’anno nel mercato, grazie alla creazione di un’apposita business unit, chiamata Home Comfort, approcciando fin da subito il canale electrical retail. Siamo ancora in una fase iniziale, ma negli ultimi mesi abbiamo iniziato a entrare in alcune realtà distributive italiane e a stringere accordi con clienti che ci conoscono già da tempo per i nostri prodotti del grande e piccolo elettrodomestico. Il prossimo passo sarà, per il 2014, quello di approcciare anche il canale professional degli installatori elettrici e del settore idrotermo-sanitario”. La nuova business unit Home Comfort, nata agli inizi di quest’anno, è deputata quindi a traghettare l’ingresso dell’azien-


“I

n Italia siamo entrati

quest’anno nel mercato,

fort da svedese nel settore della climatizzazione italiana e di imporre il noto marchio di elettrodomestici anche come brand di riferimento nel campo del clima. “Entrare in un nuovo mercato presidiato da brand storici non è certo semplice e immediato - continua Parigi – ma procedere passo dopo passo attraverso la qualità dei nostri prodotti, l’ampia offerta di gamma e la volontà di essere vicini all’utente finale e ai nostri clienti che ad esso si dedicano ogni giorno. Ciò ci rende ottimisti e fiduciosi”.

Una gamma completa per tutte le esigenze La nuova gamma per la climatizzazione AirComfort di Electrolux è basata su tutti quei criteri di qua-

lità e affidabilità a cui ci ha abituato da sempre l’azienda svedese nei suoi apparecchi elettrodomestici. La gamma è suddivisa fondamentalmente in due grandi famiglie di prodotto a cui si affiancano altre due linee: tutti gli split sono con tecnologia Inverter e si va dai climatizzatori monosplit della gamma EcoHeat ai climatizzatori monospilt della gamma EcoCool, fino ad arrivare alla collezione ComfortCool monosplit e dualsplit, e ai climatizzatori portatili CompactCool, alcuni dotati anche di pompa di calore. Della gamma EcoHeat fanno parte due distinti modelli, rispettivamente da 9.000 e 12.000 BTU/h, entrambi dotati di sistema “Winter Kit”, un sistema antigelo che garantisce il funzionamento ottimale anche a temperature esterne molto basse, fino a -20° C, sempre con consumi minimi. Per quanto riguarda la loro capacità raffreddante, invece, è assicurata fino a temperature di +48° C. Entrambi sono in classe A++, sia in modalità raffreddamento che in modalità riscaldamento. La gamma EcoCool si differenzia invece da quella precedente per la capacità di garantire il funzionamento fino a temperature esterne di -15° C, e si declina in tre differenti modelli: uno da 9.000 BTU/h, uno da 12.000 BTU/h e uno da 18.000 BTU/h. Anch’essi raffreddano con temperature esterne fino a +48° C e vengono classificati in classe A++ in modalità raffreddamento, e in classe A+ in modalità riscaldamento, con eccellenti livelli di Seer e di Scop. Si arriva così alla gamma ComfortCool, considerata per certi versi la gamma “centrale” di tutta l’offerta. Si tratta di una linea di condizionatori composta da 3 modelli, tutti in classe A+ in raffreddamento e classe A in modalità riscaldamento (di cui uno da 9.000

BTU/h, uno da 12.000 BTU/h, uno da 18.000 BTU/h ) e di un modello da 22.000 BTU/h in classe A A. Presentano una linea estetica differente dalle due precedenti famiglie e lavorano fino a temperature esterne di +43° C in raffreddamento e fino a -7° C in riscaldamento. Si aggiungono poi due modelli dualsplit, rappresentati da un 9.000 + 9.000 BTU/h, e da un 12.000 + 12.000 BTU/h. Oltre agli split, è disponibile anche una gamma dei climatizza-

grazie alla creazione di un’apposita business unit

Pier Andrea Parigi, Business Development Manager Home Comfort di Electrolux


cover story

“T

utti i centri assistenza

Electrolux sono preparati per offrire massimo supporto ai nostri clienti, anche in fase di installazione

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tori portatili, denominata CompactCool, dall’estetica raffinata e dalle dimensioni ergonomiche e antingombro composta da tre differenti modelli, di cui uno da 9.000 BTU/h solo raffreddamento e due modelli, rispettivamente da 9.000 e 12.000 BTU/h, dotati di pompa di calore per riscaldare in classe A+. I modelli portatili sono tutti dotati di funzione sleep, di timer on/off 24 h, di filtro antipolvere e di una copertura in tessuto per riporli in modo sicuro durante i periodi di inattività. “Abbiamo poi disponibili a richiesta anche due ulteriori modelli di climatizzatori portatili in classe A+ - sottolinea Pier Andrea Parigi - entrambi da 9.000 BTU/h, di cui uno dotato di pom-

pa di calore in classe A++ in riscaldamento”. A fianco dei climatizzatori, compaiono poi anche i due modelli di deumidificatori della linea EcoDry, da 15 e 25 litri, con maniglia a scomparsa e ruote piroettanti per poterli spostare agilmente e dotati di una tanica contenitiva da ben 5,6 litri, con la possibilità di scaricare comodamente l’acqua anche attraverso l’apposito tubo. Le dotazioni tecniche dei climatizzatori split sono davvero all’avanguardia e comprendono la presenza di un complesso sistema di filtraggio, composto da particolari filtri, come il filtro Bio-Hepa, con materiale depurante per un eccellente livello di sterilizzazione in grado di rendere inattivi bat-

teri, funghi e microbi; il filtro Cold Plasma che attraverso lo ionizzatore è in grado di neutralizzare il 95% delle micro particelle di polvere, fumo e polline; il filtro a carboni attivi, capace di eliminare tutti gli odori presenti nei locali adiacenti e ideale per tutti gli ambienti in cui fumo, vapore e gas comprometterebbero il comfort e la salute; il filtro elettrostatico antipolvere che con un generatore di campo elettrostatico riesce a catturare anche le particelle di polvere più sottili presenti nell’aria. A questi si aggiungono poi altre dotazioni degne di nota come l’autopulizia che, asciugando gli eventuali residui di acqua catturati nell’aria, protegge il climatizzatore da muffe e batteri; l’au-


todiagnosi che, in caso di guasti, visualizza sul display dell’apparecchiatura un codice relativo a una particolare anomalia di funzionamento, al fine di rendere più veloce e semplice l’intervento del tecnico. In più, grazie alla funzione “Follow-me” è possibile ottenere il clima desiderato nell’esatta posizione in cui viene posizionato il telecomando: un sensore integrato proprio nel telecomando, infatti, rileva la temperatura circostante, permettendo di regolare automaticamente il livello di raffreddamento o di riscaldamento ottimale. E non è tutto. Per raffreddare o riscaldare più velocemente l’ambiente, è presente la funzione “Turbo” che aumenta la velocità di rotazione del compres-

sore per 20 minuti per poi tornare all’impostazione precedente. La funzione “Sleep”, invece, regola in modo automatico la temperatura dell’ambiente durante le ore notturne al fine di assicurare il massimo benessere durante il sonno. La funzione “8 gradi” permette di mantenere automaticamente un livello di temperatura idoneo a preservare l’abitazione da eventuali danni da freddo umido o muffe ideale soprattutto nei periodi in cui la casa rimane disabitata. Per il controllo da remoto, poi, è disponibile un’apposita applicazione opzionale per smartphone (disponibile sia per sistemi Android che iOS), che consente di accendere, regolare e spegnere il climatizzatore all’ora

Non solo aria… c’è anche l’acqua “L’Home Comfort non si occupa solo del trattamento dell’aria, ma si occupa anche del trattamento dell’acqua”, precisa Pier Andrea Parigi. “Attualmente stiamo lavorando sul trattamento dell’aria con la nuova gamma di climatizzatori, ma dal prossimo mese di ottobre introdurremo anche una linea completa di scaldabagni a marchio Electrolux, sia nel segmento elettrici che in quello a gas istantaneo, declinandola in due differenti linee, una premium e una core”. “Nella sua totalità il mercato italiano degli scaldabagni è costituito da circa 1.430.000 pezzi, di cui oltre 300mila pezzi nei canali non professional, rappresentato dal Fai-da-te e dall’electrical retail”, continua Parigi. “Il nostro Gruppo crede molto in questo segmento di mercato e penso che anche i nostri clienti dell’electrical ratail dovrebbero riservare ad esso maggior attenzione, sfruttando anche le proprie aree espositive in modo intelligente e strategico, inserendo tali prodotti nei reparti del grande elettrodomestico, a fianco di lavatrici e asciugatrici, magari creando degli ambienti che riproducano i bagni o le lavanderie delle nostre abitazioni”.

desiderata, direttamente tramite la linea telefonica cellulare GSM. Anche sul piano della rumorosità, inoltre, i nuovi climatizzatori Electrolux si dimostrano all’altezza della situazione, presentando livelli di silenziosità che partono da 22 dB in pressione sonora, pari a 34 dB(A) in potenza sonora. Per quanto riguarda il design, infine, tutta la gamma è caratterizzata da linee moderne, sobrie e leggere ed è realizzata in una gradevole ed elegante tonalità di bianco adatta a qualsiasi ambiente. Nelle gamme EcoHeat ed EcoCool, in più, è anche presente un display retroilluminato con LED bianchi che risulta discreto e raffinato e che, all’occorrenza può essere nascosto agli occhi dell’utilizzatore . “Tutti i centri assistenza Electrolux sono preparati per offrire massimo supporto ai nostri clienti, anche in fase di installazione”,

precisa Parigi. “In tutti i casi in cui l’installazione viene fatta dai nostri centri assistenza, offriamo ben 5 anni di garanzia gratuita sul prodotto”. Anche se c’è da sottolineare il fatto che, proprio questi apparecchi, presentano una manutenzione veramente minima, essendo dotati di un sistema autopulente che asciuga gli eventuali residui di acqua generati dalla condensa d’aria anche in modalità off e che il compressore “Twin Rotary” presente all’interno della pompa di calore è in grado di garantire lunga durata e affidabilità nel tempo. Un indicatore di bassa pressione, inoltre, permette di rilevare tempestivamente eventuali perdite di gas spegnendo automaticamente l’unità evitando che il gas continui a fuoriuscire, e inviando nel frattempo il codice di errore alla centralina elettronica.


TRONY APRE A MONTAGNANA E MERCOGLIANO E RIAPRE AD ALBIGNASSEGO

news trade

È stato inaugurato giovedì 13 giugno scorso il nuovo punto vendita di Montagnana (Padova) a insegna Trony, affiliato al socio G.R.E. CO.VE Soc. Coop. Presso il nuovo negozio, di 800 mq di superficie espositiva, lavorano 7 addetti alla vendita, coordinati dai direttore Sandro Falamischia. Lo store è dotato di un parcheggio da 70 posti auto e possono contare su circa 3.000 referenze e un bacino di utenza stimato di 40mila potenziali clienti. Giovedì 21 febbraio è stata invece la volta del nuovo store di Mercogliano (Avellino) di Falco Spa, situato in via Nazionale Torrette, all’interno del Centro Commerciale Mercogliano. Presso il nuovo negozio lavorano 10 addetti alla vendita, coordinati dai direttori Graziano Falco e Daniele Fiorentino. Con 1.600 mq di superficie, una cassa e la disponibilità di un parcheggio da 400 posti auto, il nuovo negozio conta su circa 1.000 referenze e un bacino di utenza di 240mila potenziali clienti. Il 1° giugno ha invece riaperto i battenti, dopo un importante intervento di ristrutturazione, il punto vendita di Albignasego (Padova) di proprietà del socio DPS Group. Il negozio, situato sulla S.S. Battaglia 73, ospita 17 addetti alla vendita coordinati dal direttore Michele Monetti. Con 2.000 mq di superficie, 4 casse e la disponibilità di un parcheggio da 100 posti auto, il nuovo negozio può contare su 4.800 referenze e un bacino di utenza stimato di 80mila potenziali clienti.

BUYONZ GROUP: NEL Q1 FATTURATO A 2,2 MLN DI EURO MASSIMILIANO BRINI CATEGORY MANAGER IT DI ANDREOLI EURONICS Andreoli SpA, azienda associata al gruppo Euronics Italia, ha annunciato la nomina di Massimiliano Brini come Category Manager per l’IT dell’azienda, in sostituzione di Elio Giordani. Brini ha consolidato negli anni il suo rapporto con il gruppo Euronics: entrato in azienda nel 2008 come category manager per il canale e-commerce, è passato nel 2011 in Nova SpA, ricoprendo lo stesso ruolo nel comparto della telefonia. L’ingresso di Brini si inserisce nel recente piano di riorganizzazione aziendale di Andreoli, finalizzato al potenziamento della rete vendita, che ha previsto l’ampliamento del proprio organico con 5 junior category coordinati dal nuovo Retail Sales manager Cristian Cassinari.

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Buyonz Group ha chiuso il primo quadrimestre del 2013 con un fatturato di 2,2 milioni di euro; risultato positivo se confrontato con quello dell’intero 2012, equivalente a 2,6 milioni di euro, e con il fatturato del 2011 pari a 1,1 milioni di euro. Un trend che, insieme al piano di espansione dell’offerta, determina previsioni positive anche per tutto il 2013. In termini di organico, il Gruppo guidato da Fabrizio Albergati (nella foto) con le sue tre società specialistiche – AZ Distribution, Buyonz Service e Buyonz Retail – continua a crescere in modo strutturato, integrando nuovi profili e raggiungendo oggi 25 professionisti.

AL VIA IL NUOVO WEBSITE DI EURONICS

Euronics Italia ha presentato il nuovo sito web completamente rivisto nella grafica e nei contenuti, integrando servizi, e-commerce e informazioni dettagliate sui prodotti a catalogo. L’investimento è stato pari a un milione di euro. A caratterizzare il nuovo portale due leve principali: chiarezza delle informazioni e dei servizi disponibili e facilità di utilizzo, per una navigazione fluida e immediata, declinate in tutte le pagine. Fin dall’homepage sono infatti ben visibili tutte le sezioni disponibili: il campo di ricerca prodotto, posizionato in alto, consente di essere indirizzati direttamente alla scheda relativa che include le principali informazioni come il prezzo o le caratteristiche tecniche; le aree più visitate “sfoglia il volantino” e “acquista online” occupano invece il centro della pagina e sono state entrambe migliorate per garantire una maggiore semplicità.

NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO PER AIRES

Si è tenuta l’Assemblea Generale di AIRES che ha ridefinito la composizione del proprio Consiglio Direttivo nel quale entrano Maurizio Motta (Direttore Generale di Mediamarket) e Alessandro Butali (Amministratore Delegato di Butali Spa, Gruppo Euronics – nella foto sopra). Contestualmente, Alessandro Butali è stato eletto Presidente della Associazione succedendo ad Albino Sonato, Presidente di Euronics Italia e già Presidente di Aires dal 2005, anno della sua fondazione. Una VicePresidenza è andata a Riccardo Pasini (Presidente di ELITE), mentre si è deciso di rinviare la nomina di un secondo VicePresidente a una prossima sessione assembleare. Gli altri Consiglieri sono: Oscar Corio (Direttore Generale di DIXE), Mario Maiocchi (Amministratore Delegato di UniEuro), Giuliano Sbaraini (Presidente di GRE) e Giuseppe Silvestrini (Presidente di Expert).

ATTIVO IL CUSTOMER SERVICE DI CAGLIARI DI AMAZON

Amazon Italia Services ha aperto il nuovo Customer Service di Cagliari, dove sono già operativi i primi 60 dipendenti. Amazon prevede di avere fino a 500 posizioni, tra assunti a tempo indeterminato e temporanei, nell’arco dei prossimi 5 anni. Il nuovo centro di Customer Service, che occupa circa 2.700 metri quadri e sarà ampliato a oltre 8.500 metri quadri, sarà attivo 7 giorni la settimana, 365 giorni all’anno, per supportare i clienti di lingua italiana di Amazon.it via telefono, via chat e email, e dare supporto tecnico per Amazon Kindle e per i negozi digitali come MP3, App-Shop Amazon per Android e i servizi Cloud Player e Cloud Drive.


news italia

PANASONIC FORNITORE UFFICIALE DEI GIOCHI OLIMPICI INVERNALI DI SOCHI

Panasonic è stata nominata fornitore ufficiale dei Giochi Olimpici 2014 Invernali di Sochi, per la categoria “Elettrodomestici”. Come da contratto, in occasione di Sochi 2014, Panasonic fornirà circa 5.000 elettrodomestici alle sedi Olimpiche, ai Villaggi Olimpici e agli Uffici del Comitato Organizzativo. Gli elettrodomestici forniti da Panasonic comprenderanno bollitori, macchine da caffè, forni a micro-onde, ferri da stiro, frigoriferi, lavatrici e contenitori termici.

PRINCESS TORNA OLANDESE

NUOVO LOGO E NUOVO WEBSITE PER INTERPHONE BY CELLULAR LINE

Smartwares Home Essentials ha acquisito Princess dalla società tedesca WMF. Secondo gli accordi la società di Breda (Olanda) torna quindi di proprietà olandese e rafforzerà la posizione di Smartwares nel mercato del piccolo elettrodomestico. Princess continuerà a operare sotto i propri marchi PRINCESS, NOVA e Petra Electric, grazie alla sua rete di vendita e commerciale e la stretta collaborazione con la sua sussidiaria di Smartwares Tristar.

WHIRLPOOL ADERISCE A ENERGY@HOME

Whirlpool EMEA ha aderito a Energy@home, associazione no profit fondata nel 2012 che raccoglie aziende del settore elettrico, delle telecomunicazioni e dei prodotti domestici nonché produttori di chip. Energy@home ha come scopo di sviluppare e promuovere tecnologie e servizi per l’efficienza energetica nelle case intelligenti basati sull’interazione fra le apparecchiature domestiche e le infrastrutture elettriche e di telecomunicazione. Nel frattempo dalla sede francese di Whirlpool è arrivata la notizia della nomina di Andrea Paiusco alla carica di nuovo General Manager per la Francia di Whirlpool EMEA.

DUE NUOVI MANAGER IN MICROSOFT ITALIA PER LE GRANDI AZIENDE E LE PMI Microsoft Italia ha annunciato la nomina di Tiziana Olivieri quale Direttore della Divisione Enterprise & Partner Group e di Vincenzo Esposito (nelle foto) quale Direttore della Divisione Piccola e Media Impresa e Partner. Nel loro ruolo, a diretto riporto dell’Amministratore Delegato Carlo Purassanta, i due nuovi manager guideranno le divisioni volte a promuovere la competitività delle organizzazioni italiane, rispettivamente di grandi e di medio-piccole dimensioni, puntando sull’innovazione tecnologica e facendo leva su una rete di partner qualificati presenti sul territorio.

Inteprhone di Cellular Line cambia logo e rinnova il sito web. Da qualche giorno è infatti online il nuovo sito Interphone con grafica all’avanguardia, nuova organizzazione dei contenuti e potenziamento dell’area Customer care. Obiettivo del nuovo sito www.interphone.cellularline.com è quello di offrire in pochi click un’istantanea dei prodotti e della filosofia dell’azienda. Grafica rinnovata, layout intuitivo, contenuti aggiornati, queste le caratteristiche più evidenti del sito Interphone, mentre la facile reperibilità dei pulsanti ottimizza l’accesso ai contenuti. Contemporaneamente, Interphone ha anche presentato la nuova app, scaricabile gratuitamente dall’App Store.

ERRATA CORRIGE

Nel numero scorso abbiamo erroneamente accomunato i marchi Mitsubishi e Vaillant come appartenenti alla stessa azienda, all’interno dell’articolo “Il clima sta cambiando” (pagg. 30-33). In realtà i due marchi sono del tutto distinti e concorrenti. Ce ne scusiamo con le aziende interessate e con i lettori.


eventi

A soli tre mesi dall’importante kermesse berlinese, iniziano le aspettative per le innovazioni di prodotto e le nuove tendenze di mercato

Conto alla rovescia per IFA 2013 I

nizia il countdown per l’edizione 2013 dell’IFA di Berlino, la più importante manifestazione fieristica d’Europa dedicata ai settori della consumer electronics e dell’eldom. La kermesse brandeburghese, che dal 6 all’11 settembre prossimo invaderà come di consueto i saloni di Messe Berlin, sarà un punto di partenza per tutto il mercato dell’elettrodomestico e dell’elettronica di consumo che detterà il via allo sprint finale degli ultimi mesi dell’anno che, mai come in questo periodo, saranno di importanza vitale per industria e distribuzione. Proprio a Berlino, infatti, le maggiori aziende del settore si daranno appuntamento per mostrare i muscoli all’intero mercato e pre-

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sentare gli ultimi ritrovati in fatto di innovazione e design; dispositivi che, puntualmente, diventano i veri protagonisti del mercato natalizio e delle tendenze dei mesi a venire, se non addirittura, vere e proprie killer application in grado di influenzare le abitudini d’acquisto dei consumatori. “La ragione del successo di IFA sta soprattutto nel suo chiaro intento di portare gli interessi di industria e rivenditori sotto lo stesso tetto. Il suo crescente appeal a livello internazionale di questi ultimi anni ha infatti trasformato IFA in un vero e proprio leader a livello mondiale in questo settore”, ha voluto sottolineare il Dr. Christian Göke, COO di Messe Berlin, sottolineando la sempre più crescente im-

portanza dell’evento fieristico tedesco che, unitamente al CES di Las Vegas, rappresenta ormai una tappa obbligata per tutto il mercato dei settori bruno e bianco. “Gli espositori della prossima edizione di IFA saranno nuovamente chiamati a fornire una chiara dimostrazione del loro spirito innovativo, sia in termini di prodotto che di contenuti tecnologici. Avendo la possibilità di raccogliere in un unico luogo tutte le più importanti aziende del settore elettronica ed elettrodomestico, IFA è in questo senso in una posizione del tutto privilegiata e unica al mondo”, ha voluto poi aggiungere Hans-Joachim Kamp, Presidente del Consiglio di GFU Gesellschaft für Unterhaltungs-

und Kommunikationselektronik, l’organizzazione che, insieme a Messe Berlin, è la fautrice del successo di IFA. Un successo, ribadito – se ancora ce ne fosse bisogno – dalle cifre registrate lo scorso anno nei saloni della fiera berlinese: ben 1.439 espositori provenienti da 57 diversi Paesi per uno spazio espositivo totale di oltre 142mila mq (in crescita dell’1,4% rispetto alla precedente edizione), 240mila visitatori (+1% rispetto a IFA 2011), e oltre 3,8 miliardi di euro di giro d’affari.

Cifre e tendenze dal mercato La presentazione della prossima edizione di IFA è come al solito anche un’occasione per fa-


re il punto sul mercato europeo di elettrodomestici e consumer electronics; un mercato che, come ha spiegato Jürgen Boyny, Global Director di Consumer Electronics, GfK Retail and Technology, “nel corso del 2013 è destinato a crescere dell’1,5% in Europa e del 4% a livello mondiale”. Molte saranno i driver del mercato che verrà, primi tra tutti i TV intelligenti e Ultra HD, in grado di esprimere risoluzioni superiori a 8 milioni di pixel e polliciaggi sempre maggiori, fino a superare la considerevole misura di ben 80 pollici di diagonale. Sempre nel settore TV ampio spazio sarà deputato anche alle ultime evoluzioni delle tecnologie 3D e OLED; proprio quest’ultima, inoltre, potrebbe dare il via alle prime sperimentazioni di schermi flessibili, un “piccolo passo nel futuro” di cui si potrà già saggiare qualche anticipazione durante la prossima edizione di IFA. E se non bastasse, poi, in arrivo anche qualche “chicca” in materia di connettività e funzionalità multimediali e interattive, in grado di trasformare il Tv di casa in un vero e proprio cervello elettronico da salotto, governabile attraverso gesti e comandi vocali. A parte il mondo sempre affascinante dei Tv, i riflettori saranno puntati anche sui veri protagonisti hi-tech del momento, tablet e smartphone, con la perenne battaglia tra mondo iOS e mon-

do Android; battaglia che ha visto recentemente l’entrata del “terzo incomodo” Windows 8. Dalle mille sfaccettature del mondo tablet prendono forma anche i nuovi device ibridi, o convertibili, in grado di fungere sia da notebook che da tablet con avanzate funzioni touchscreen e interfacce tanto semplici da utilizzare quanto efficaci nel garantire un’operatività di tipo multitasking e funzionalità entertainment di elevata resa e livello. Per il resto, ampio spazio alla tecnologia wireless audio e alle grandi capacità di archiviazione dati, incluse quelle situate sulla “nuvola”, in grado di trasformare le abitazioni in ambienti iperfunzionali e iperconnessi. E, a far da collante a tutto l’ecosistema elettronico, la multicanalità, con la disponibilità di contenuti e informazioni in ogni luogo e in ogni momento, dentro e fuori dalle mura di uffici e abitazioni. Ambienti iperconnessi che, naturalmente, prevedono anche l’interfaccia con grandi e piccoli elettrodomestici, governabili tramite moderne piattaforme elettroniche che nulla hanno a che invidiare a quelle tradizionalmente in uso nel settore del bruno. Design, eco sostenibilità, efficienza e innovazione tecnologica saranno invece i temi portanti del settore bianco, unitamente a semplicità d’uso, praticità, multifunzionalità, durata nel tempo e

garanzia dei risultati: tutte qualità che un elettrodomestico, sia grande che piccolo, deve poter annoverare tra le sua principali caratteristiche per poter affrontare le sfide della nuova era digitale. Lo scorso anno IFA aveva davvero stupito in questo settore, regalando agli occhi – spesso attoniti e increduli di visitatori e addetti ai lavori – innovazioni davvero di tipo fantascientifico capaci di far dimenticare, o almeno far passare in secondo piano, quelle ammirate tra i padiglioni dedicati al settore dell’elettronica. Per quanto riguarda le aziende le attese sono naturalmente sia per i leader di settore sia per gli outsider che, puntualmente, non deludono con innovazioni davvero all’avanguardia o gadget tecnologici capaci di tenere banco per tutto il resto dell’anno o, addirittura, didare il via a nuove tendenze o nuove mode.

Dr. Christian Göke, COO di Messe Berlin

Per visualizzare il servizio fotografico


social

Il mercato degli accessori visto con gli occhi del consumatore multicanale

Quando l’accessorio diventa social

di Barbara Bianchi

C

olorati, con le orecchie, o tutti d’oro per chi ama farsi notare: gli accessori per i nostri device tecnologici spaziano nelle forme e nei colori, e proprio sui produttori di questo tipo di oggetti siamo andati a indagare, noi di The Fool, per vedere se il loro engagement funziona anche online. Sappiamo che con l’avvento degli smartphone e di altri device come ad esempio i tablet, molto più che con i telefonini di vecchia (ormai quasi preistorica) generazione, le case produttrici di accessori per device tecnologici si sono sempre più sbizzarrite per trovare nuovi gadget per vestire quegli oggetti che sono talmente entrati nell’uso comune da non poterne più fare a meno. E allora perché non vestire i nostri telefoni con colori sgargianti o cover pelose? Andando in giro ci si accorge di come la fantasia dei produttori sia quasi inesauribile, ma le loro fan page saranno altrettanto estrose? Abbiamo cercato di scoprirlo innanzitutto andando a cercare quali, tra i brand più in vista del settore, avessero una fan page ufficiale in italiano. Siamo quindi riusciti a stilare una classifica di 6 elementi di cui abbiamo analizzato l’engagement dal 1 marzo al 30 maggio. La più seguita, per numero di fan, è la pagina di Puro, che celebra il traguardo dei 15mila ringraziandoli dalla sua bacheca. La pagina totalizza 139 commenti e 134 post, e raccoglie 289 like: tali numeri, se spalmati sulle migliaia di fan, sono in grado di posizionare la pagina al sesto posto per MCI, ossia per indice di engagement diretto, e al quinto per indice indiretto MII. Segue, per estensione di fan base,

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la pagina di SBS Mobile, che vanta oltre 8mila fan. Alla fan page spettano posizioni invertite rispetto a quella di Puro per cui figura in sesta posizione per engagement indiretto MII, e quinta per quello diretto. In terza posizione per numero di seguaci troviamo Celly col numero ragguardevole di oltre 6mila fan. Fan che si rivelano discretamente attivi per cui la pagina ottiene il secondo posto sia per indice diretto MCI che per quello indiretto MII. La pagina totalizza infatti 1217 azioni di cui 183 commenti e 745 like. Cellular Line si staglia come quarta pagina grazie ai suoi oltre 2mila fan. Le azioni che riesce a collezionare nel periodo preso in esame sono 650 che si suddividono come segue: 86 post, 112 commenti e 376 like, mentre le persone che ne parlano (talking about) risultano essere 254, anche fuori dalle mura della bacheca virtuale. Con tali numeri la pagina ottiene il primo posto per entrambi gli indici: i community manager stimolano la curiosità dei fan pubblicando immagini del backstage dell’ultimo spot, o video con consigli utili su come utilizzare al meglio gli accessori e proteggere i nostri device. IHR, acronimo di Italian Hardware Research, con 1300 utenti, si posiziona al quinto posto della classifica per numero di fan. L’attività sulla pagina non pare molto alta rispetto ai numeri delle altre, ma proprio il ristretto numero di fan le permette di posizionarsi terza e quarta rispettivamente per indice di engagement diretto e indiretto. Il fatto di avere una posi-


gli accessori in facebook Ordinato per: MCI Name

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zione migliore per l’indice diretto indica che probabilmente il community management riesce ad esercitare una buona azione di fidelizzazione sui fan. Ultima, con i sui 199 fan, si fa valere in classifica di engagement la

pagina di G&BI. I suoi numeri non sono molto grandi, ma le azioni fatte dai sui fan sono abbastanza da incidere in modo positivo sugli indici: la pagina risulta infatti quarta per indice diretto e terza per quello indiretto. Speriamo che

la pagina riesca a crescere sui fan mantenendo performance di engagement pari a quelle di adesso, ma l’esperienza ci insegna che al crescere dei numeri la partita per la conquista dell’attenzione si fa sempre più difficile.


Come si comportano le aziende di accessori nei social? Come nel mercato: con gusto, inventiva e creatività

social

Accessori e social

di Roberto Zarriello

V

ince la creatività. Anche il mercato delle aziende di accessori per cellulari, smartphone e tablet punta sui social. Da Puro a Celly, da Cellular Line a SBS è una ricerca continua di fans e di azioni che possano incuriosire e coinvolgere. Immagini dei prodotti, video e link trovano spazio sulle varie bacheche. Puro punta molto sui social e vanta più fan di tutti (oltre 14mila) su Facebook. Senza dimenticare Twitter, Google +, YouTube e Pinterest. Promozioni e novità su prodotti e accessori vengono anticipate sui social. Circa 700 i Pin su Pinterest e 575 i follower su Twitter. SBS mobile, rivenditore di accessori per smartphone e tablet registra più di 8.100 “mi piace” su Facebook e un buon seguito anche su Twitter e sugli altri social. L’azienda punta sulla pubblicazione periodica di fotografie che ritraggono i suoi prodotti di punta e propone offerte speciali ed eventi che fanno il giro di migliaia di bacheche. Si serve del suo testimonial “Abbombazza” Vittorio Brumotti, personaggio reso celebre dal programma Striscia la notizia, per catturare l’attenzione degli utenti e diventa sponsor di eventi sportivi. Celly (Dibiottanta) è presente su tutti i social, Pinterest compreso, su cui conta più di 850 Pin, espo-

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l’importante è inventare e inventarsi nendo tantissime immagini di accessori all’ultimo grido per cellulari. Su YouTube, la stessa azienda mostra invece i video delle ultime cover degli smartphone del momento.

za alimentatori e carica batterie, con i suoi 200 “Mi piace” su Facebook, propone invece l’80% di sconto agli utenti che decidono di acquistare i propri prodotti sul popolare social network. Dal sito web aziendale, è anche possibile collegarsi anche a video su YouTube che mostrano l’utilizzo dei cavi e degli adattatori commercializzati.

Cellular Line, con i suoi oltre 2.200 “Mi piace” su Facebook, punta sull’interazione con l’utente. Pubblicato recentemente un video del backstage del suo ultimo spot, girato a Piscinas, in Sardegna. G&BL, azienda che commercializ-

Cosa fa invece IHR - Italian Hardware Research? Con 1.350 “Mi piace”, invita gli utenti a esprimere giudizi e consigli relativi agli accessori per MP3 già esistenti, con l’intenzione di migliorarsi e di “mettersi in discussione” in perfetta logica Web 2.0.

Belkin, azienda statunitense, con oltre 34.000 “Mi piace” su Facebook, non ha canali social italiani, ma solo una pagina ufficiale completamente in inglese, in cui espone i benefici dei suoi accessori tecnologici wireless sulla vita dell’uomo, orientando così le vendite verso le ultime novità. Case Logic, produttrice di custodie per iPad e tablet, conta su Twitter 883 Follower e 668 Tweet, mentre su YouTube, il numero degli utenti che ne ha visualizzato i video tocca le 434.686 visualizzazioni. L’azienda pubblica articoli in inglese riguardo l’ottimizzazione delle risorse tecnologiche, promuovendo così la sua mission. Tucano cerca di farsi strada anche su Flickr, nuova piattaforma di condivisione fotografica, mostrando circa 900 prodotti. Su Facebook, conta quasi 11.500 “Mi piace”, proponendo concorsi a premi marcati Tucano. Con poco meno di 50 “Mi piace” sulla pagina Facebook svizzera, Phoenix, propone accessori per iPhone, iPad e smartphone oltre ad offerte esclusive solo per utenti Facebook, spingendo così ad effettuare ordini 2.0.



focus ped

Aspirazioni ele

di Silvia Castoldi

L’aspirapolvere si fa automatico e senza filo: robot e scope cordless invadono il mercato dell’Homecare

P

er certi versi l’aspirapolvere è l’elettrodomestico per antonomasia, una presenza familiare praticamente in ogni casa. Anche questo mercato però non è stato immune dal cambiamento tecnologico, che ha fatto apparire di recente nuove tipologie di prodotti che hanno modificato un po’ lo scenario. Secondo i dati raccolti da GfK, il mercato dell’aspirazione ha risentito della crisi che ha colpito un po’ tutti i mercati, e in particolare quello dei piccoli elettrodomestici, ma ha reagito comunque in modo soddisfacente. Se il calo complessivo a volume è del -4,8%, quello a valore è solo del -1,8%, con un aumento dei prezzi del 3,2% che ha in gran parte compensato il calo degli acquisti.

I consumatori puntano alla qualità Secondo Marco Cibien, Trade Marketing Manager per De Longhi, “Il mercato dell’aspirazione, seppur in calo, rimane il segmento più importante all’interno del mercato dei piccoli elettrodomestici, con un peso del 20% (stabile rispetto l’anno precedente) sul totale; biso-

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gna sottolineare, che al netto della preparazione cibi (unico comparto in netta crescita), l’aspirazione è il settore che cala meno, indice di un comparto che rimane in testa alla “lista delle necessità” del consumatore anche in momenti di difficoltà economica: proprio in questi momenti il consumatore tende a privilegiare la qualità del prodotto, e l’aumento del prezzo medio evidenzia bene questa dinamica.” Per Michela Viaggi, Senior Product Manager di Ariete, “Il mercato dell’homecare non preoccupa, in quanto il calo è in linea con il mercato PED, e ci sono anche delle eccezioni come i prodotti a vapore che sono in crescita. Semplicemente in questo periodo gli ac-

quisti sono più mirati, cosa che fa scomparire i prodotti entry level e crescere invece il prezzo medio, dato che in consumatori badano essenzialmente al rapporto qualità/prezzo.

L’assalto dei robot Uno dei grandi cambiamenti recenti nel mercato dell’aspirazione è l’avvento dei robot, piccoli dispositivi automatici in grado di muoversi da soli evitando gli ostacoli e completando la pulizia del pavimento in modo del tutto automatico. Capostipite di questa categoria è il celebre Roomba di iRobot, ma ormai quasi tutti i marchi hanno in catalogo uno o più dispositivi di questo tipo. Secondo i dati GfK

le vendite a volume dei robot sono in crescita dell’1,2%, anche se il calo dei prezzi ha portato a un calo a valore del 2,3%. Per Veronica Bracca, Trade e Marketing Manager PED di Hoover, “Il settore dei robot aspirapolvere ha presentato negli ultimi anni dei dati di crescita evidenti. Oggi rimane un mercato comunque in crescita, ma con dei trend che andranno a stabilizzarsi sempre di più. Continuerà a crescere a volume, ma con una contestuale diminuzione del prezzo medio.” Secondo Marco Cibien, “Il mercato dei robot aspirapolvere è ancora in crescita perché il concept di prodotto e gli investimenti pubblicitari indubbiamente stanno funzionando bene sul consuma-


evate

tore, e perché si tratta di un segmento in cui sempre più aziende, anche non specialiste del settore, stanno entrando. Resta da verificare la capacità di crescita di questo particolare segmento anche in assenza di spinte di comunicazione.

Anche l’aspirapolvere è wireless La categoria di prodotto che ha però subito una vera impennata è quella delle “scope ricaricabili”, cioè degli aspirapolvere che funzionano senza filo. L’incremento è stato del 45,7% a volume, e ancora di più a valore, il 53,4%. Qual è il motivo di una crescita così impetuosa? Gli aspirapolvere del futuro saranno tutti senza filo? Secondo

Francesco Salza, Home Appliance Group Sales Director per LG Electronics, “Negli anni le esigenze dei consumatori sono cambiate, e così anche le priorità delle aziende: qualità della pulizia, affidabilità, praticità e design compatto sono le top priority al momento.” Per Simone Cazzaniga, Product Manager Home & Garden di Kärcher, “La scopa ricaricabile sta sicuramente iniziando a rivestire un ruolo preponderante grazie alla praticità d’uso, alla qualità delle batterie e, non in ultimo; alle dimensioni, che la rendono un prodotto davvero utile per il nostro mercato.” Anche per Michela Viaggi “robot e scope elettriche rispondo alle esigenze e ai ritmi di chi ha poco tempo a disposizione. Nascono altoposizionati, e a mano a mano che nuovi marchi entrano nel mercato arriveranno anche a una clientela più attenta al prezzo. Non credo però che la batteria potrà mai uguagliare le prestazioni del cavo, e penso che in futuro il mercato rimarrà tripartito tra cordless, robot e traino, prodotti che rispondono a diverse esigenze d’uso.” Infine per Veronica Bracca “Le ragioni del successo delle scope ricaricabili sono legate alla maggior attenzione che il consumatore comincia a dare a prodotti innovativi. La scopa ricaricabile offre estrema comodità e praticità nell’utilizzo. Tuttavia, nonostante il livello di performance delle scope ricaricabili sia cresciuto molto negli ultimi anni, non crediamo che il tradizionale aspirapolvere con filo sia destinato a scomparire.”

Ariete, la forza del vapore Come ci spiega Michela Viaggi, il marchio Ariete è entrato da cin-

Marco Cibien, Trade Marketing Manager per De Longhi

que anni nel mercato dell’aspirazione, portandoci la sua strategia di offrire al cliente un buon rapporto qualità/prezzo, cosa che gli ha permesso di guadagnare quote di mercato. In questi tempi di crisi ha reagito allestendo nei punti vendita dimostrazioni con personale specializzato, che includevano anche superfici con diversi tipi di pavimentazioni per permettere al pubblico di apprezzare la versatilità dei prodotti. Fiore all’occhiello di Ariete è la linea dei prodotti a vapore. In particolare, Floor Sweeper & Steam Mop è un prodotto molto versatile. È sufficiente una prima passata per aspirare polvere e briciole, che grazie alla turbo spazzola a setole dure vengono convogliate nell’apposito contenitore dello sporco, estraibile e facilmente pulibile. Grazie alla funzione vapore è infine possibile pulire in profondità, senza sforzi e senza detergenti, tutti i tipi di superficie.

Michela Viaggi, Senior Product Manager di Ariete

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l mercato dell’aspirazione,

seppur in calo, rimane il segmento più importante all’interno del mercato dei piccoli elettrodomestici


Tra gli altri prodotti il robot Briciola e la linea di aspirapolvere a traino EcoPower.

focus ped

Bosch, semplicità e praticità Il prodotto di punta di Bosch per quest’anno nel campo dell’home care è l’aspirapolvere a carrello senza sacco Run’n. Richiede pochissima manutenzione: il Sensor Control avvisa automaticamente quando occorre svuotare il cassetto della polvere, molto facile da estrarre e con quasi 2 litri di capacità. Permette di risparmiare fino al 50% di energia rispetto ai modelli precedenti. Materiali isolanti, flusso d’aria e accessori ottimizzati gli conferiscono una notevole silenziosità, e il tubo telescopico in acciaio con manicotto scorrevole a chiusura rapida garantisce un raggio di azione di dieci metri.

Il robot dal grembiule da colf La pulizia di casa mette i transistor: da iRobot, infatti, arriva il nuovo Braava Floor Mopping, l’ultimo arrivato fra i robot aspirapolvere della gamma campione di vendite. Si tratta di un robot domestico progettato appositamente per rimuovere rapidamente sporco, polvere e capelli dal pavimento. Grazie a due modalità di pulizia può pulire sia a secco che con acqua, basta applicare un panno asciutto oppure umido sulla piastra di pulizia magnetica, appoggiarlo per terra e premere il tasto “start”. Grazie al suo design sottile e contenuto (solo 1,8 kg) Braava riesce a passare in ogni angolo della casa e può essere facilmente trasportato senza alcuna fatica. Braava, inoltre, è molto silenzioso e può, pertanto, essere utilizzato nella stessa stanza dove si sta leggendo un libro, guardando la Tv, ascoltando la musica o riposando.

De’Longhi, comodità senza fili Marco Cibien ci ha descritto i migliori prodotti De’Longhi in campo homecare: “Tra le scope con filo la migliore è Colombina 2.0: grazie ai sistemi Eco Energy ed Eco Silence testati da SLG, assicura performance da 2.000 Watt con soli 1.200 Watt di consumo. Il nostro fiore all’occhiello è però la linea Colombina Cordless, e in particolare il modello XLR 24 LI. Si tratta di una

Samsung, il robot che impara a conoscere la casa Samsung Navibot S Pop-Out è un aspirapolvere robot che arriva in ogni angolo della casa. Veloce ed estremamente sottile - con soli 80 mm di spessore pulisce anche sotto il divano e i mobili - è dotato di spazzole laterali che fuoriescono automaticamente in prossimità di angoli o ostacoli e rientrano quando la polvere è stata rimossa, assicurando un’efficienza superiore del 18% a quella dei robot tradizionali. L’innovativo sistema Visionary Mapping Plus assicura una pulizia ancora più accurata, ricostruendo una mappa virtuale dell’abitazione, mentre i sensori ottici rilevano la concentrazione di sporco, regolando di conseguenza il tipo di programma più adatto e la velocità di aspirazione.

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scopa senza filo e senza sacco che unisce forme eleganti e tecnologia all’avanguardia. La sua batteria al litio è leggera, ricaricabile in tempi brevi e utilizzabile in ogni momento durante la giornata. Il sistema Quick Charge consente di utilizzare la scopa per spolverare tutta la casa e dopo solo mezz’ora di carica metterla di nuovo in funzione per raccogliere le briciole in cucina dopo aver pranzato. La scopa inoltre è dotata di spazzola multi-superficie, che permette di aspirare su pavimenti duri, parquet o tappeti senza doverla cambiare. Sulla serie Cordless è presente il sistema Easy Clean, che consente di svuotare in modo rapido la tanica senza toccare la polvere direttamente con le mani.”

Dyson, tecnologie all’avanguardia Il marchio Dyson è ben noto per una serie di prodotti tecnologici molto innovativi: dai fantascien-

tifici ventilatori senza pale visibili agli asciugamani “a lama d’aria”. Anche gli aspirapolvere Dyson vantano innovazioni, come la tecnologia brevettata “Root Cyclone” che con la forza centrifuga scaglia la polvere direttamente in un contenitore trasparente, rendendo superfluo il sacchetto, o il motore digitale Dyson, che utilizzando la tecnologia a impulso digitale gira fino a 104.000 rpm, cinque volte più veloce di quello di una macchina di Formula 1. Tra i modelli disponibili citiamo innanzitutto il DC45 Digital Slim, una scopa elettrica cordless del peso di soli 2,3 Kg. La batteria al litio le consente un funzionamento continuo per 20 minuti effettivi cin una carica, oppure 8 minuti in modalità Boost a potenza maggiorata. DC46 è invece un aspirapolvere a traino dal design molto particolare, dato che poggia su una sfera invece che su ruote. Il doppio ciclone gli consente di aspirare una quantità di polvere


maggiore. Infine DC51 è un modello di piccole dimensioni, ma le cui prestazioni sono pari a quelle di un modello normale.

Hoover, un doppio ciclone “Abbiamo lanciato da pochi mesi sul mercato una nuova gamma di scope ricaricabili, Athen, con performance molto elevate sia a livello di potenza che di autonomia (30 V di potenza e 60 minuti di autonomia nel modello top di gamma)”, ci spiega Veronica Bracca. “Nell’ambito delle scope con filo, è da poco sul mercato anche la nuova Synua Plus con tecnologia Airvolution, l’unica scopa elettrica multiciclonica presente ad oggi sul mercato.” La Synua Plus può vantare anche diversi accessori sempre a bordo: grazie ad essi e alla loro combinazione con il tubo flessibile ed estendibile può arrivare ovunque con grande versatilità.

Veronica Bracca, Trade e Marketing Manager PED di Hoover

Francesco Salza, Home Appliance Group Sales Director per LG Electronics

Simone Cazzaniga, Product Manager Home & Garden di Kärchner

LG, robot con visione notturna

spirazione “classica” ma in quella più moderna e pratica dei robot aspirapolvere è stata sicuramente vincente. LG si posiziona infatti come uno dei player più importanti di questo segmento, con l’obiettivo di arrivare a fine anno con fatturati e market share almeno duplicati nella categoria. Per il 2013 puntiamo su Hom-Bot Square, un robot che grazie alla sua forma quadrata garantisce una pulizia profonda anche negli angoli. È dotato di una doppia telecamera che gli permette di “vedere” anche al buio. Inoltre un programma per il setting dell’orario permette di programmare la pulizia, che può essere singola o ripetuta.

corso è Steam Plus, il nuovo sistema di pulizia per la casa che, attraverso l’utilizzo del vapore, non richiede l’utilizzo di detersivi e prodotti chimici: è sufficiente l’utilizzo di acqua per avere pavimenti scintillanti nel pieno rispetto dell’ambiente. È ideale anche per chi ha poco tempo a disposizione. La sua spazzola rimuove lo sporco, la polvere e le briciole mentre il vapore disinfetta grazie al suo potere igienizzante. E’ possibile utilizzare le due opzioni (spazzola e vapore) separatamente o in combinazione per pulire alla perfezione i pavimenti in una sola passata. Steam Plus, inoltre, lascia il pavimento perfettamente asciutto in tempi da record. La massima potenza del vapore, pari a 1.500 Watt, viene raggiunta in meno di 30 secondi.

A quanto ci ha detto Francesco Salza, “Da sempre uno dei focus principali di LG è l’innovazione tecnologica. La scelta di concentrarci non più nel settore dell’a-

Kärcher, aspira anche il liquido Kärcher è un’azienda che si occupa anche di prodotti da giardino, e ha una particolare specializzazione nei prodotti in grado di aspirare anche liquidi. Secondo Simone Cazzaniga, “La nostra quota di mercato, specialmente grazie agli aspiratori solido-liquido (W&D) e alla loro versalità, è in costante crescita anno su anno. Il nostro fiore all’occhiello dal punto di vista tecnologico, innovativo ed estetico è sicuramente il WV 50 Plus, aspiragocce cordless per la pulizia dei vetri, primo nel mercato e unico nelle sue funzioni.”

Philips, l’igiene del vapore Il prodotto di punta di Philips in campo Home Care per l’anno in

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-1,8

97

100

3,2

Traini

40,5%

39,0%

-8,3

42,1%

40,2%

-6,4

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103

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Scope ricaricabili

3,6%

5,5%

45,7

5,3%

8,3%

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151

5,3

Scope non ricaricabili

27,1%

26,6%

-6,5

25,2%

24,5%

-4,3

90

92

2,3

Robot

0,0%

8,9%

1,2

17,9%

17,8%

-2,3

209

201

-3,5

Aspirabriciole

8,3%

14,8%

-5,0

5,9%

5,9%

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39

40

2,6

Altri Aspirapolveri*

14,9%

5,2%

-12,5

3,5%

3,3%

-7,8

60

64

5,4

* Bidoni, Battitappeto - Dati: GfK


focus AV

I produttori puntano su soluzioni tecnologiche come l’altissima definizione e i contenuti Smart di nuova generazione, ma il mercato subisce la crisi e la distribuzione continua a puntare sulle offerte al ribasso erodendo i già minimi margini di Federico Cociancich

4K e funzioni Smart per rivitalizzare il mercato Tv “F

are Tv non è profittevole per nessuno”, sostengono i produttori. Eppure i prezzi continuano a scendere e, ciò nonostante, il trend di vendite segna un numero negativo a doppia cifra. Secondo gli ultimi dati GfK, il mercato dei televisori in Italia ha chiuso il 2012 con poco più di 6 milioni di Tv vendute, pari a un trend negativo del -12,2% a volume rispetto al 2011, che già era stato un anno difficile. I primi quattro mesi del 2013 confermano la tendenza negativa registrando un trend del -11,5% a

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volume, pari a poco meno di 1,6 milioni di Tv vendute nel mercato italiano. Se questo trend dovesse continuare, quest’anno le vendite saranno inferiori ai 5 milioni di pezzi. In realtà, questo dato rappresenta probabilmente il corretto equilibrio a regime per il mercato italiano senza contare eventi straordinari come lo switch-off o i mondiali di calcio. Per quanto concerne i segmenti tecnici, le Tv con tecnologia LED hanno abbondantemente superato il 90% del mercato totale. I televi-

sori al plasma sono invece praticamente spariti dagli scaffali e ora la loro quota di mercato è inferiore al 5%, mentre LCD, CRT (ancora si vendono!) e OLED si dividono la restante quota. Passando alle funzioni evolute, è estremamente positivo il trend delle Smart Tv, che nel primo quadrimestre del 2013 rappresentano circa il 25% a volume delle Tv vendute (dato che aumenta ulteriormente se si guarda il fatturato) con un trend positivo del 45% a unità (*). Il consumatore, lo sappiamo bene, non è sempre razionale e la conferma viene dal fatto che pur in tempo di crisi, stanno aumentando le vendite dei televisori di grandi dimensioni. Nei primi quattro mesi dell’anno le vendite dei Tv con diagonale maggiore di 37 pollici sono in forte crescita e siamo l’unico paese europeo che registra questa crescita. Il televisore è quindi probabilmente diventato un oggetto appagante. Con il perdurare della crisi, il consumatore è disposto a fare sacrifici sui beni primari ma investe sui beni voluttuari perché è


gratificante e funziona come una sorta di antidepressivo. In questo scenario di mercato la distribuzione però continua a soffrire e non sembra essere in grado di elaborare efficaci strategie di lungo periodo. La variabile più forte continua ad essere solo il prezzo e sui volantini della maggior parte delle insegne troviamo sconti fino al 30% sul listino, oppure vendite a rate a tasso zero, applicati anche ai nuovi modelli e persino ai top di gamma. Questo erode i margini ma si traduce, almeno all’apparenza, in un vantaggio per i consumatori: l costo di listino di un modello top di gamma si è dimezzato negli ultimi 5 anni; si è creato un mercato deflazionistico decisamente in controtendenza rispetto a qualunque altro bene di elettronica di consumo e rendendo quello dei TV un mercato a suo modo unico.

I produttori puntano sulla tecnologia La tecnologia OLED è ormai etichettata come “eterna promessa”; i televisori OLED “stanno per arrivare”

ormai da troppi anni, e anche se i primi modelli LG sono stati effettivamente commercializzati i numeri sono davvero bassi: nei primi tre mesi di commercializzazione LG ha venduto appena 200 pezzi del suo OLED Tv (55EM970V). Un numero troppo basso, anche se si considera che il prezzo a scaffare sfiora i 10.000 euro. Il produttore coreano però ci crede e rilancia con l’annuncio dei primi affascinanti Tv Oled di grandi dimensioni con schermo curvo. Il responsabile del segmen-

to Home Entertainment di LG, Hugo Shin, ha anche confermato che tra circa 3 anni si riusciranno ad avere Tv OLED a un prezzo pari a quello dei migliori TV LED di oggi. Altri produttori, in primis la cugina Samsung hanno annunciato i propri modelli, ma al momento sembrano essere riservati ai mercati asiatici, maggiormente entusiasti nell’adottare le nuove tecnologie. Molto interesse invece da parte dei maggiori produttori verso i nuovi schermi UHD ad altissima definizio-

I

l consumatore non è sempre razionale e la

conferma viene dal fatto che pur in tempo di crisi, stanno aumentando le vendite dei televisori di grandi dimensioni


focus AV

Più della metà dei consumatori oggi acquisterebbe una Smart TV

Michelangelo Amoruso, Head of marketing di Sony Italia

Seok-pil Kim, Presidente e CEO di Samsung Electronics Europe

ne con un numero impressionante di pixel: 3.840 × 2.160, quattro volte quelli di uno schermo Full HD. In questo caso la mancanza di contenuti, di player in grado di trasmettere ad una definizione adeguata e i prezzi proibitivi non sembrano scoraggiare le intenzioni d’acquisto degli utenti che percepiscono immediatamente la straordinaria qualità video. “La definizione dei Tv 4K è pari a quattro volte quella di uno scher-

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mo Full HD e il consumatore ne rimane profondamente impressionato, oltre ai video può infatti finalmente apprezzare al meglio la qualità delle proprie fotografie digitali. Abbiamo lanciato i nuovi televisori con questa tecnologia e stiamo lavorando molto anche in fase di produzione. Le nostre macchine da presa che sono già in grado di riprendere a 8K e sono molto apprezzate da tutti” ha affermato, durante una presentazione sulle tecnologie 4K, Michelangelo Amoruso Head of marketing di Sony Italia. Al design sempre elegante e all’eccellente qualità video si accompagna un audio potente, garantito dai diffusori con tecnologia d’avanguardia Magnetic Fluid, per una riproduzione cristallina e dettagliata di dialoghi e musica, ma i prezzi non sono certo per tutti: il nuovo televisore Bravia X9 4K Ultra HD è disponibile in due versioni, con schermo da 55 pollici a 4.500 euro oppure da 65 pollici a 7.000 euro.

Smart TV 2.0 Secondo una ricerca commissionata da Samsung, il 90% degli italiani è pronto a dire addio al vecchio Tv e il mercato Smart TV cresce del 50%. Il mondo degli Smart TV sta correndo a una velocità a doppia cifra tanto da aver raggiunto nel primo trimestre 2013 un trend di crescita pari al 50% (fonte: GfK) rispetto al medesimo periodo di ri-

ferimento dello scorso anno e un peso in termini di fatturato di quasi 1 miliardo di euro nell’ultimo anno. Questa l’attuale fotografia sull’andamento del mercato Smart Tv che rappresenta un fenomeno in fortissima espansione in Italia e nel mondo, confermata non solo dalla penetrazione tecnologica in aumento, ma anche dai comportamenti e desideri dei consumatori che si rivelano per il 73% fortemente interessati e attratti dall’universo Smart secondo una ricerca GfK Eurisko. Solo il 10% degli italiani oggi sceglierebbe di portare ancora nella propria casa un Tv tradizionale a conferma di come nel nostro Paese la rivoluzione Smart Tv sia già una realtà con un 90% di individui convinti che dire addio al vecchio Tv sia solo una questione di tempo, addirittura molto imminente per uno su tre degli intervistati.

“L’indagine che abbiamo condotto sul mercato Tv è un’interessante fotografia di come comportamenti e consumi siano fortemente influenzati dalla tecnologia, un ambito che oggi è davvero in grado di segnare nuove tendenze socio-culturali e di giocare un ruolo attivo nella vita delle persone.” - dichiara Edmondo Lucchi, Department Manager GfK Eurisko – “L’evidenza che la crescita del mercato Smart Tv stia andando di pari passo con una crescente percezione della popolazione italiana del valore reale di questa tecnologia apre un significativo orizzonte evoluzione e cambiamento della nostra società”.

La TV ti consiglia i programmi da guardare Modalità altamente interattive permettono ai consumatori di sco-


Smart TV: è tutto oro quello che luccica? Le Smart Tv sono prive di difetti? Purtroppo no. Innanzitutto è necessaria una buona connessione Adsl, altrimenti si rischia di passare ore ad aspettare di scaricare un film e la navigazione tra siti non ottimizzati risulta snervante. In secondo luogo non esiste uno standard: quasi ogni produttore ha un proprio sistema di applicazioni e l’ambiente degli sviluppatori è estremamente frammentato. Alcuni produttori (tra cui Panasonic, LG e Philips) si sono uniti alla Smart Tv Alliance, con l’intento di facilitare la creazione di un grande e produttivo ecosistema dedicato allo sviluppo di applicazioni Smart TV, basato su HTML. In questo modo, gli sviluppatori software potranno creare più facilmente applicazioni destinate a piattaforme differenti e gli utenti avranno a disposizione una sorgente più ricca di contenuti e servizi. Al momento Samsung, forte della sua posizione da leader di mercato, prosegue però per la propria solitaria strada. Fino alla definizione di uno standard comune, il risultato è che il consumatore rischia di acquistare un prodotto che sarà incompatibile con gli sviluppi futuri. Unica eccezione vale per le serie al top di gamma Samsung (a partire dalla serie ES7000 del 2012) che propone una sorta di Kit di aggiornamento (Evolution Kit) che si posiziona in un apposito slot sulla parte posteriore del televisore e, aggiornando software e hardware, rinnova il proprio Smart TV Samsung

prire esperienze e contenuti grazie al nuovo Smart Hub completamente riprogettato. Tra le funzioni innovative delle nuove Smart TV Samsung, la S-Recommendation è tra le più interessanti: riconosce le preferenze degli utenti e suggerisce quali contenuti guardare dal momento dell’accensione ai 90 minuti successivi. Non sarà più necessario fare zapping o consultare guide TV, cartacee o digitali che siano. “La crescita esponenziale di contenuti e app pone i consumatori europei di fronte alla sfida di trovare facilmente quello che davvero li interessa e di avere a disposizione una modalità veloce e intuitiva per accedere a contenuti convergenti” spiega Seok-pil Kim, Presidente e CEO di Samsung Electronics Europe. “Abbiamo per questo semplificato l’esperienza TV introducendo nuove funzionalità intuitive, connettività e contenuti senza limiti, schermi di grandi dimensioni e una qualità di immagine altamente realistica. Un suono avvolgente e funzioni di connettività avanzate degli innovativi prodotti audio video arricchiscono l’esperienza di intrattenimento dei consumatori, oggi ancora più interattiva e facile come mai prima”.

Panasonic punta sulla semplicità Viera Connect consente l’accesso tramite Internet ad un’ampia gamma di contenuti video-on-demand e di applicazioni, che coprono tutti i campi: dalle news al fitness, dai social network alla musica, dallo shopping online ai giochi. Le nuove serie puntano su uso ancora più intuitivo e personalizzabile della televisione: l’idea di base è quella di poter personalizzare la “my Home Screen”, così ciascuno potrà raggruppare i contenuti e le app che preferisce in un’unica schermata, configurata sul proprio profilo utente. Ciascun membro della famiglia potrà programmare il proprio Home Screen individuando con la massima facilità ciò che preferisce vedere o a cui vuole accedere. E se pensate che avere più account sul televisore possa essere scomodo, la funzione Face Recognition, sfrutta la telecamera incorporata per riconoscervi e visualizzare automaticamente la vostra schermata iniziale. * I dati si riferiscono a una stima del mercato totale Italia. Pertanto derivano dalle statistiche ufficiali GfK (dati a Panelmarket), rivalutate per il tasso di copertura stimato da GfK sui TV.


focus accessori di Raffaele Gomiero

A I Sulla SC degli smartphone Gode di ottima salute il segmento degli accessori per il mondo mobile, trainato dal momento di euforia del settore telefonia

D

a soli stanno trainando l’intero mercato dell’elettronica. Il 2012 degli smartphone si è infatti chiuso con un ottimo +17% (fonte GfK) rispetto a molti altri prodotti il cui segmento ha chiuso con un secco valore negativo. Se un prodotto va bene ovviamente tutto quello che gli ruota intorno gode degli stessi benefici di positività, e ne consegue che il mercato degli accessori per smartphone respiri preziosissimo ossigeno in termini di fatturato; fatto che consente a molte aziende di stare a galla pur risentendo della crisi economica. Le cuffie in particolar modo padroneggiano su tutto il settore portando via un buon 30,5% del mercato; seguono di qualche lunghezza, quasi a pari merito, i caricabatteria (12,8%), gli adattatori per auto (14,9%) e gli schermi protettivi con un inaspettato 18%.

Avenir Telecom Antonio Barbieri - Country Manager Avenir Telecom in Italia

Attualmente abbiamo in gestione lo sviluppo commerciale di due brand del gruppo francese Avenir Telecom: Beewi, marchio di accessori wireless per telefonia mobile

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e tablet, ed Energizer linea charger, segmento per il quale Avenir Telecom detiene l’esclusiva di commercializzazione e sviluppo da parte di Energzier. Entrambi i brand sono ancora nella fase di start up; il 2012 è stato un anno complesso dove il nostro focus è stato quello di aprire alcune realtà importanti dei canali GDS e GDO con risultati altalenanti. Per Energizer il prodotto di punta è sicuramente il caricabatterie HighTech per iPhone 5 che garantiscono una ricarica ultra rapida e sicura e sono dotati del particolare connettore lighting compatibile con iPhone 5. Due sono le soluzioni attualmente in commercio della linea HighTech di Energizer per la ricarica di iPhone 5: car charger e caricabatterie da rete elettrica. Energizer è stato tra i primi brand al mondo a ottenere la certificazione Apple per lo sviluppo e la commercializzazione di caricabatterie dedicati al nuovo iPhone 5. Invece per Beewi nella gamma toys Bluetooth per smartphone e tablet ci concentreremo su applicazioni e giochi per divertirsi a pilotare aerei, auto e piccoli robot in miniatura via wireless con il proprio smartphone o tablet.

Belkin Matteo Carrisi – Regional Director

Il 2012 è stato un anno positivo per Belkin. La società, che è una delle poche aziende produttrici al mondo di informatica che sviluppa e promuove ben 27 categorie di prodotto, ha visto nel corso dell’anno crescite differenti a seconda della tipologia di prodotto in questione. Il 2012 ha sicuramente conferma-

to la presenza di Belkin sul mercato degli accessori; tra questi quelli legati al mondo della telefonia ha visto un incremento, anno su anno, del 15% mentre gli accessori per tablet ha registrato una crescita del 600%. Il 2013 conferma in qualche modo la tendenza dell’anno precedente, eccezion fatta per il mercato degli accessori alla telefonia, a seguito della flessione delle vendite della nuova release dell’iPhone; buoni comunque i primi 5 mesi relativamente agli accessori Samsung. Per il proseguo dell’anno, GfK vede una contrazione dell’intero comparto del consumer electronics pa-


Cellularline Alessio Lasagni - Marketing & Communication Manager

ri a un 13% mentre per il mercato della telefonia il segno resta positivo con una crescita del 5%. Questi sono i valori che mi aspetto di conseguenza anche sui nostri volumi per questi mercati. Posso, inoltre, constatare che il mercato dei tablet continua a essere in ottima salute. Il 2013 vede per Belkin un focus sul networking, sia con marchio Belkin che Linksys, grazie alla recente acquisizione. Inoltre attendiamo i nuovi lanci sia lato telefonia che tablet da parte di Apple e Samsung. Le grosse novità per quest’anno sono rappresentate da Wemo Switch, un interruttore di luce che permette di controllare l’impianto d’illuminazione domestica a distanza con smartphone o tablet, ovunque ci si trovi, e Thunderbolt una docking station che permette agli utenti di collegare fino a 5 periferiche ad alta velocità, garantendo un accesso istantaneo ai diversi dispositivi tramite un unico cavo.

Celly Stefano Bonfanti – Amministratore Delegato

Nel corso del 2012 sono state inanellate una serie di mosse che ci hanno consentito di aumentare notevolmente il fatturato e anche per il 2013 ci siamo prefissati un obiettivo di sviluppo ambizioso puntando ai 32 milioni di euro. Deteniamo ad oggi circa il 20% del mercato degli accessori in Italia, un dato in crescita mese su mese,

che in alcuni canali arriva ben oltre il 50%. Tutta la squadra Celly sta lavorando duramente per incrementare questa nostra quota di gradimento verso il pubblico e ci auguriamo di poterla incrementare sempre più vestendo tutti i telefoni italiani. Non è un caso se abbiamo speso questi ultimi mesi concentrandoci sul design e sullo sviluppo dei nostri brand, ad esempio Twith, nuovo brand lanciato nel primo quadrimestre che sta riscuotendo molto interesse, e GLAMme by Celly, collezione totalmente disegnata dal nostro team, costituita da prodotti dedicati al pubblico femminile, esigente e fashion. Su quest’ultima abbiamo in serbo delle belle iniziative atte a incrementare l’interesse degli addetti ai lavori e degli utenti finali. In sintesi, la priorità di quest’anno Celly Spa è quella di distribuire i suoi marchi affiancando il servizio di distribuzione dei brand originali, per continuare a essere percepita come partner ideale da tutte le insegne che punteranno sempre di più sul settore accessori.

HAMA/M-Trading Flavio Tornelli – Product Manager

Il 2012 per noi ha rappresentato un anno di transizioni, con luci e ombre. Il 2013 è partito in modo abbastanza positivo, con volumi di vendita in leggero aumento e una tenuta del fatturato. Sicuramente per Mtrading ha rappresentato una

L’andamento del mercato degli accessori per la telefonia nel 2012 ha registrato una forte crescita, superiore al 30%, un trend confermato nei primi mesi del 2013. Questo è sicuramente dovuto allo switch dei volumi da mobilephones verso smartphone che ha portato a una maggiore domanda di accessori per la protezione, personalizzazione ed in generale per il completamento del proprio device. Riguardo le previsioni per l’anno in corso, crediamo che il mercato possa sviluppare una ulteriore crescita che si attesterà intorno al 30%- 40%, sostenuta anche dall’aumento della strategicità della categoria per il trade e conseguente aumento degli spazi dedicati. Per quanto concerne i prodotti di punta del 2013, quest’anno siamo focalizzati su un progetto che rivoluzionerà il mondo degli screen protector per smartphone e tablet. PERFETTO è un applicatore di pellicole protettive per smartphone brevettato in esclusiva Cellularline, la soluzione ideale per ridurre gli errori nell’applicazione dello screen protector e avere una centratura della pellicola a regola d’arte. Disponibile per iPhone 5, iPhone 4, Galaxy SIII e per il nuovissimo Galaxy S4, PERFETTO è riutilizzabile ed è compatibile con la gamma di pellicole con tecnologia anti-bolle OK Display di Cellularline, ideali per diverse esigenze di stile ed utilizzo. OK DISPLAY EASYFIX è costituito da una pellicola protettiva a cui è prefissata una struttura leggera di plastica per una centratura perfetta della pellicola sul tablet e un risultato impeccabile, centrato al millimetro e senza bolle. Le pellicole OK DISPLAY EASYFIX sono semplici da usare: confezionate già pronte sull’applicatore, basta alzare la pellicola proteggi display, inserire il device nell’apposito spazio e, aiutandosi con la spatola applicatrice in dotazione, far aderire la pellicola protettiva allo schermo.


focus accessori

buona opportunità di fatturato l’esplosione della famiglia di prodotto Tablet. Prodotti che portano con se una buona dose di richiesta di accessorio di terze parti. L’anno in corso sta procedendo in modo discreto, con una sostanziale tenuta delle vendite nelle nostre famiglie storiche e una buona performance delle vendite nel settore Accessori Tablet. In quanto distributore puro di ac-

Hi-Fun Guido Falck – Amministratore delegato

Per noi il 2012 ha segnato una svolta, prima con lo sviluppo della linea di cornette-speaker hi-Ring, nelle versioni mini e Bluetooth. Ma è stato hi-Call a consentirci di entrare trionfalmente in mercati ostici come quello statunitense e giapponese. Nel solo 2012 hi-Call ha venduto oltre 70mila pezzi nel mondo, ricevendo un’attenzione mediatica senza pari. In totale il gruppo ha chiuso il 2012 con oltre 400mila gadget venduti in tutto il mondo, una crescita del 20% e un fatturato di quasi 6 milioni di euro. Tale obiettivo è stato raggiunto anche grazie a una massiccia campagna di comunicazione, che ha incluso per la prima volta una pianificazione televisiva, oltre che dalla nascita dei primi punti vendita monomarca hi-Fun Store italiani. Ad oggi abbiamo inaugurato già 4 negozi, ma puntiamo molto sul franchising e prevediamo almeno 10 aperture entro settembre. Per quanto riguarda il mercato estero, i sorprendenti risultati ottenuti ci hanno portato ad aprire a inizio anno una filiale in Germania. Le vendite del primo quadrimestre 2013 sono cresciute del 15% rispetto allo stesso periodo del 2012, anche grazie alle basse temperature che hanno consentito di spingere più a lungo sia hi-Call, sia le diverse varianti dei guanti capacitivi hi-Glove. Continueremo a puntare sui guanti, con nuove versioni in pelle, per raggiungere un target più alto. Stiamo inoltre sviluppando il segmento delle cuffie professionali, con hi-Deejay e tra poco debutterà la prima sigaretta elettronica firmata hi-Fun.

Rollei è entrata recentemente nel mercato accessori per smartphone con la nuova cover WP-i20

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cessorio non abbiamo un prodotto di punta, poiché facciamo della gamma la nostra forza. Indubbiamente siamo molto focalizzati nel mondo tablet e continuiamo la manutenzione per tutte le gamme, cercando, per quanto possibile di avere una buona profondità in numero di codici e in ampiezza per quanto concerne le tipologie di prodotto toccate.

Italian Hardware Research Elio Eros Verdura - Fondatore e Presidente

Il 2012 è stato per noi un anno nel complesso positivo, che ha visto ancora una volta Italian Hardware Research tra i protagonisti del mercato consumer. Come nel 2011, anno in cui siamo stati i primi a presentare i cavi flat, nel 2012 abbiamo infatti introdotto alcuni prodotti pensati per anticipare le esigenze dei consumatori. Grazie a queste intuizioni il 2012 si è chiuso in linea con il 2011, nonostante la scelta di alcuni clienti strategici di concentrare l’attenzione sulle razionalizzazioni delle famiglie dei prodotti e dell’esposizione dei punti vendita, con una produzione del fatturato acquisti bilanciata dalla presenza dei prodotti IHR in nuove realtà commerciali. A inizio anno le previsioni per il 2013 non erano certamente felici, e purtroppo si stanno dimostrando tali: la forte contrazione dei consumi ha impattato anche sui nostri risultati commerciali e questo ci ha in qualche misura costretti ad anticipare i tempi che avevamo ipotizzato per l’introduzione di una nuova gamma di prodotti. Nei prossimi mesi introdurremo quindi alcune novità assolute per l’Italia, prodotti che saranno immessi sul mercato non appena i consumatori acquisteranno nuova fiducia nel futuro. Nei prossimi mesi razionalizzeremo inoltre la nostra offerta e ci concentreremo in particolare su prodotti di qualità e dal design innovativo. Nel corso del 2012 abbiamo introdotto diverse novità assolutamente interessanti, ma ciò di cui vado particolarmente fiero sono i nostri speaker Bluetooth, che ritengo di daranno grandi soddisfazioni anche nei prossimi mesi. In attesa delle novità che introdurremo quest’an-

no, punteremo quindi su questi prodotti.

PURO Aurelio Goldoni – Presidente

Il 2012 si è chiuso positivamente per PURO, con un fatturato di 40 milioni di euro e un incremento del 70% nelle vendite. Risultati ottenuti, non solo grazie all’andamento positivo delle vendite di dispositivi mobili ma soprattutto grazie alla nostra velocità di anticipare i nuovi trend e soddisfare così il mercato in tempi rapidissimi. Infatti, nel 2012 siamo riusciti ad arricchire ulteriormente la nostra produzione mediante partnership strategiche con brand di rilievo internazionale quali Just Cavalli e Swarovski. I grandi risultati del 2012 ci portano a essere positivi anche per l’anno in corso e a orientarci verso obiettivi di crescita e di business sempre più ambiziosi. Uno di questi è proprio l’attenzione al mondo della moda, che sta portando PURO allo sviluppo di nuove collezioni in linea con i trend attuali, mantenendo le caratteristiche di un brand giovane, all’avanguardia, e attento alle novità tecnologiche. Un altro importante obiettivo è quello di ampliare la nostra attività di distribuzione. Attualmente PURO è presente in oltre 50 Paesi nel mondo, e contiamo di aggiungere, entro la fine di quest’anno, anche Paesi quali Cina, Brasile, Stati Uniti e Canada. Ci focalizzeremo principalmente su cover e custodie a marchio Puro per i nuovi device mobili presenti sul mercato, come Samsung Galaxy S4, nuovo iPhone 5 e nuovo iPad Mini. Tuttavia non trascureremo i dispositivi di generazione precedente, ai quali regaleremo un’estate colorata a strisce, con la nuova Stripe Collection, dedicata ad iPhone 5, iPhone 4/4S e Samsung Galaxy S3.

SBS Luigi Viscomi - Direttore commerciale

Il 2012 è andato molto bene, l’azienda è cresciuta di più del 10% e ha cominciato uno sviluppo importante sul settore Telecom Specialist. Ha inoltre incrementato molto la propria presenza anche all’estero. Decisamente positivo l’inizio del 2013, sotto ogni punto di vista. Sia in Italia che oltre frontiera, infatti,


le strategie messe in atto ci stanno dando ragione, infatti le vendite di accessori per smartphone e tablet continuano a crescere. Altra categoria merceologica nella quale stiamo conquistando importanti quote di mercato è quella degli accessori per le connessioni audio video, telefonia fissa e informatica. Rispetto al 2012 le vendite segnano mediamente un +50%, numero che contiamo di incrementare entro la fine dell’anno, grazie all’acquisizione di nuovi e importanti clienti sia in Italia che all’estero. La nostra offerta è ricca di novità interessanti, volendo però individuare prodotti capaci di differenziarsi sul mercato, mi piace parlare della nostra custodia touch che permette di avere custodia e screen protector all’interno di un’unica protezione. È una particolare custodia realizzata in TPU dall’effetto di velata trasparenza che presenta una flip in plastica in grado di proteggere lo schermo da graffi e sporco.

Tucano Antonella Bosani - Direttore Commerciale

Contrariamente a tutti gli indicatori generali dello stato dell’economia in Italia e in Europa, noi di Tucano siamo molto soddisfatti di registrare un momento di crescita. Abbiamo potuto vedere, infatti,

un incremento rispetto al 2011 del 12% per l’Italia. La situazione per il mercato europeo è in linea: siamo contenti della progressione dell’8% che abbiamo registrato a livello continentale sull’anno precedente. Questo è stato possibile grazie ad alleanze e partnership strategiche sul versante commerciale e un’attenzione costante alle veloci evoluzioni del mercato sul lato dello sviluppo prodotti. Il 2013 è iniziato in linea con i nostri obiettivi di crescita facendo registrare finora un incremento dell’8% sui primi quattro mesi rispetto agli stessi dell’anno precedente. Questo ci rende fiduciosi nei confronti dei momenti caldi commercialmente, come il prossimo back-to-school sul quale abbiamo già cominciato a lavorare. Abbiamo vari prodotti di punta che vogliamo spingere per quest’anno nelle varie merceologie in cui Tucano è presente; come cover per smartphone abbiamo Libro per Samsung Galaxy S4, dalla texture esterna con effetto pelle e una curiosa tasca per portare con se una carta di credito o degli appunti e Delikatessen rivolta agli utenti iPhone 5. Ogni custodia ha una propria creatività e al tatto la grafica è a rilievo per un effetto 3D. Dedicate ai tablet avremo in catalogo le custodie Macro con all’esterno un

elegante effetto Metal Brush e in grado di trasformarsi in un comodo stand per scrivere, leggere e vedere video in tutta comodità e Palmo, resistentissime e iperprotettive integrano una cerniera innovativa che permette anche a loro di trasformarsi in uno stand di supporto. Come gadget più performanti integreremo in catalogo Powerbank, una batteria supplementare per smartphone studiata per diventare uno stand su cui appoggiare il telefono, e Stylus magnetica, una penna stylus capacitiva per utilizzare al meglio tablet e smartphone con touchscreen senza lasciare impronte.

Vaveliero Michele Bressi Tesa – Amministratore delegato

Nonostante le difficoltà di una situazione economica non felice, siamo riusciti a superare il milione di fatturato, grazie alla spinta di canali differenti rispetto alla grande distribuzione, riuscendo a posizionarci

anche in negozi di gadget e design. Il 2013 sta seguendo il trend del 2012, dove abbiamo avuto fino ad ora dei buoni mesi, ma come ogni anno aspettiamo il trimestre del Natale dove le richieste dei nostri prodotti aumentano esponenzialmente: a oggi è prevedibile una crescita del circa il 20% rispetto al 2012. I prodotti di punta di Vaveliero per il 2013 sono le Art Cover per iPhone5, una nuova collezione che consacra i grandi capolavori dell’arte di tutti i tempi. Queste cover sono realizzate a mano con una tecnica che riproduce fedelmente la tecnica di pittura a olio su tela. Attualmente sono disponibili tre modelli: “L’Urlo” di Munch, “Notte Stellata e Campo di Grano” di Van Gogh, mentre a breve sarà proposta una collezione speciale dedicata sempre a Van Gogh. Successivamente, vedremo Vaveliero proporsi anche nel mondo Galaxy S 4, con delle cover graficate e indirizzate a un target giovanile.

Meliconi Paolo Cipri – Product Manager Consumer Electronics

Il lancio dei nuovi auricolari MySound è appena stato fatto ed è presto per fare un bilancio. Quello che possiamo sicuramente affermare è che le reazioni dei clienti sono state molto positive ed è stato compreso il progetto di marketing MySound Meliconi. Un progetto che ci porta per la prima volta nel mercato degli accessori audio non solo con la linea di auricolari, ma anche con una gamma di cuffie che entrerà in commercio a breve. Grazie a queste nuove referenze contiamo di ritagliarci una fetta del mercato attualmente presidiato da brand importanti, già nostri competitor in altri mercati. Il nostro obbiettivo è quello di riuscire ad affermarci anche in questa categoria, consapevoli del fatto che presenta regole diverse da quelle che ben conosciamo. Innanzitutto con MySound vogliamo offrire un prodotto che piaccia a un target giovane e per questo abbiamo prestato molta attenzione al colore e all’estetica. Vogliamo dare ampia possibilità di scelta: dall’auricolare classico, a quelli In-ear o clip, alla cuffia con filo, differenziandoli a diversi livelli di prezzo e di qualità. Allo stesso tempo i MySound sono prodotti qualitativamente di pari livello rispetto alle referenze più vendute della concorrenza, sulla fascia di prezzo di riferimento. Per quanto riguarda gli auricolari, sappiamo che gli In-ear stanno diventando la tipologia di auricolare più venduta e più gradita dai giovani, pertanto crediamo molto nei nostri modelli.


trade marketing

Sono molteplici le iniziative di marketing a sostegno della vendita di borse, custodie e altri prodotti dedicati a smartphone e tablet

di Massimo Bolchi

Accessori, ma solo di nome A

nche le rilevazioni più recenti confermano l’andamento “inversamente relazionato”, all’interno dei prodotti informatici, delle due categorie dei notebook (calante) e dei tablet (crescente). Un andamento che il naturale calo prezzo sugli ultrabook e simili, accompagnato però dalla virtuale scomparsa dei netbook, non è valso a rallentare. Va da sé, di conseguenza, che in parallelo alle vendita dei device, anche il

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mercato delle relative borse e custodie evidenzi dinamiche analoghe. Va detto che in passato, per lo meno entro i confini italiani, le borse per i computer portatili, nonostante l’indubbio impegno delle case produttrici, sono state - tranne qualche eccezione - sostanzialmente un prodotto nobrand. Sarà perché nelle fasi iniziali della diffusione dei notebook, quando i prezzi al consumato-

re finale più alti lo consentivano, la borsa era quasi sempre inclusa nella confezione di vendita, o forse sarà perché in seguito non poche insegne della distribuzione hanno spinto prodotti entry level proponendo bundle economicamente vantaggiosi, ad esempio “borsa+mouse+memory stick (o moltiplicatore di porte USB)”. A scuotere questa situazione un po’ ingessata è arrivata Apple, i cui acquirenti, disposti a pagare un premium price anche in virtù del valore estetico del prodotto con la mela morsicata, non erano certo disposti a trasportarlo all’interno di goffi involucri da pochi euro. Ed ecco quindi apparire nei punti vendita espositori dedicati, dove lo stile e il colore sostenevano la proposta di accessori “all’altezza”. Se non altro per mero spirito di imitazione, e anche grazie alla “scoperta” che le borse per computer potevano essere scelte in base agli stessi criteri di piacevolezza e personalità utilizzati per gli accessori di abbigliamento, la scelta di borse “branded” si è quindi allargato anche al mondo Pc. Stesso percorso si è avuto con la diffusione dei tablet, dove il


dominio prolungato e assoluto dell’iPad ha senza dubbio contribuito a generare un mercato delle custodia dedicate - in confronto alle borse per computer portatili - di più alta fascia, che il ritardato arrivo dei più economici tablet Android ha di fatto “ereditato” nelle sue linee generali. In ogni caso, stanti il valore unitario nel complesso non elevato e la già citata propensione a un acquisto funzionale più che emozionale, le attività di marketing dei prodotti hanno visto ben poco ricorso alla comunicazione media, per concentrarsi invece sul punto vendita: in primo piano espositori a brand, spazio shelf dedicato e talora qualche corner. Fanno parziale eccezione ovviamente i marchi della valigeria, per i quali borse da Pc e custodie da tablet rappresentano un completamento di gamma e quindi vengono “comunicati” con le stesse modalità del resto dei prodotti. Ne è un esempio il product placement di Piquadro, azienda bolognese di accessori in pelle per il lavoro e il viaggio “dall’anima tech-design”, secondo la sua auto-presentazione, che ha scelto

come veicolo il film di Sergio Rubini “Mi rifaccio vivo”, il film italiano giudicato il più importante della prima edizione della Festa del Cinema, in cui la borsa porta computer della linea Blue Square è un elemento caratterizzante del protagonista del film interpretato da Emilio Solfrizzi: un amministratore delegato di successo, elegante, innovatore e attento all’ambiente, di cui il brand punta a mutuare le caratteristiche positive in termini di posizionamento. Su un piano diverso, e probabilmente meno impegnativo come budget, l’attività del marchio Puro, che ha scelto un comunicazione social, dando vita, in occasione del Festival di Sanremo 2013, a uno speciale “dietro le quinte” e raccontando - sulle pagine dei suoi principali social network - le curiosità, gli avvenimenti più importanti del Festival e gli artisti che hanno calcato il “Puro Music Carpet”. Una non trascurabile analogia con lo scenario sopra descritto si riscontra anche in un’altra categoria di prodotti dove il rischio commodizzazione, specie nella grandi superfici specializzate, è alto: quello della pulizia domestica. Ridotte ai minimi termini le lucidatrici per ragione extramercato, quali il predominio nelle abitazioni della monocottura (e di un po’ di parquet) a scapito dei pavimenti di marmo, tradizionale “terreno di battaglia” di tali elettrodomestici, mantengono un forte presidio aspirapolvere e pulitrici a vapore. Tuttavia, pur all’interno di una categoria, quella dei piccoli elettrodomestici, che - pur nella sua ampia diversificazione ha sostanzialmente “tenuto” in questo biennio di crisi, passando dai

1.290 milioni di euro di vendite del 2010 ai 1.219 milioni del 2012, anche nel caso della pulizia domestica si registrano ben poche attività di marketing dedicate. Una situazione ben diversa da quella dei grandi elettrodomestici, dove, benché il calo di vendite sia stato molto più rilevante, scendendo a 2.642 milioni dell’anno scorso dai 3.174 del 2010 (fonte: Findomestic), sono state ben più numerose le campagna, sia above sia below the line, complici anche una maggior velocità di innovazione tecnologica, una sensibilità diffusa al tema del risparmio economico garantito dai nuovi modelli, e curiosamente si se pensa alla diffusione di famiglie mononucleari e monoparentali - la buona accoglienza fatta ai superiori valori di carico. Non è quindi per caso che anche nell’ambito della pulizia casa l’attenzione del marketing delle aziende e della distribuzione si sia concentrato su ciò che viene ancora percepito dal consumatore come “rivoluzionario”: i robot aspirapolvere, la cui percezione oscilla tra il “vorrei ma non posso”, considerato il costo non trascurabile dei modelli più reputati, e un non del tutto scomparso scetticismo sulla loro reale efficacia. Proprio su questi due elementi si incardinano quindi le azioni di marketing. Ne è esempio l’operazione “Rottamatutto” di Euronics: un’attività sostenuta da un investimento rilevante, che prevede, oltre alla distribuzione di 14 milioni di volantini, anche la pianificazione su tv, radio e sui principali portali web. Ben una pagina del volantino è dedicata ai robot aspirapolvere iRobot, brand tra i più reputati, presentando modelli di caratteri-

stiche e funzionalità diversificate, ma sempre a un prezzo vantaggioso, per tentare di abbassare la soglia, - psicologica - all’acquisto. Diversa la meccanica ma analogo lo strumento - il vantaggio economico per l’acquirente - anche nella proposta Samsung relativa a diversi modelli dei suoi aspirapolvere robot Navibot: facendo leva sulla disponibilità di una gamma sterminata di tipologie di prodotto, il colosso coreano ha preferito, invece di scontare, abbinare all’acquisto di uno di tali robot l’omaggio, a seconda del modello prescelto, di un tablet Galaxy Tab 2 7.0 WiFi o di un player Galaxy Music.

I

n parallelo alle vendita dei device,

anche il mercato delle borse e custodie evidenzia dinamiche analoghe


green marketing

Trasporti ed ecologia, due mondi troppo distanti tra loro… un matrimonio che s’ha da fare…

Logistica in chiave sostenibile

di Alberto Sgheiz - Greensense alberto.sgheiz@greensense.it

È

come mangiare solo frutta fuori stagione … e per di più esotica. Un’assurdità, per molti; una figata, per molti altri. Tutti i beni che consumiamo o che utilizziamo quotidianamente, inclusi quindi gli elettrodomestici e i prodotti di elettronica, arrivano alle nostre case dopo aver viaggiato attorno al mondo, e con una incredibile facilità. La logistica, ormai strumento potentissimo e sofisticatissimo nelle mani di produttori e retailer, è il braccio armato della globalizzazione dei prodotti e dei consumi. Ma fino a quando ce lo potremo permettere? Non sto parlando di questioni economiche, ma ambientali. È noto che il contributo negativo dei trasporti delle merci a livello globale, per quanto riguarda le emissioni di CO2, sia attorno al 10 - 15% del totale. Il dato, sebbene apparentemente contenuto, non è irrilevante. Ormai non c’è più nulla di trascurabile quando si parla di inquinamento, perché ridurre le emissioni di CO2 è una priorità assoluta per tutti. Ciò non toglie che in nome della domanda proveniente dai mercati (inclusi gli emergenti), e della sopravvivenza delle aziende, queste ultime non prendano in considerazione tutti gli svantaggi ambientali nel de localizzare la produzione e vadano invece a ricercare imperativamente l’ottimizzazione dei costi. Ecco che la logistica diventa strategica. Sono abbastanza ricorrenti, nei

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settori industriali, i continui spostamenti di parti di prodotto non finite da un capo all’altro della Terra. Sembra cioè che la logistica non influisca più di tanto sul costo finale, o sicuramente meno di altri costi. Se poi ci mettiamo anche la lavorazione e il trasporto delle materie prime … i chilometri percorsi sono ancora di più. Non credo onestamente che questa situazione possa cambiare nel breve o nel medio, e quindi ci dobbiamo tenere il disagio di continuare ad inquinare il nostro mondo in nome di un progresso e di un benessere cui nessuno è disposto a rinunciare. Siamo come tante rane immerse in una pentola di acqua a temperatura ambiente. Il fuoco sotto è acceso, ma per il momento stiamo ancora bene e quindi non saltiamo fuori dalla pentola. Quando l’acqua sarà troppo calda, non ce ne accorgeremo, e avremo difficoltà a saltar fuori. Staremo a vedere. Nel frattempo godiamoci i vantaggi delle merci che viaggiano attorno al mondo con mezzi intermodali, ognuno dei quali più o meno responsabile di parte delle emissioni di CO2. Favorire l’utilizzo di un mezzo meno inquinante, qual è (teoricamente) il treno, può avere sicuramente senso, ma nel sistema globale influisce ancora poco. Più efficace è la localizzazione delle produzioni, nei rispettivi continenti, o macroregioni, an-


dando a cercare aree produttive che adottino politiche incentivanti per l’industrializzazione. Questo è molto buono, e mi risulta che già avvenga. Partendo da lì, l’uso continentale del treno è un fatto più concreto e realizzabile. Peccato che in Italia non siamo molto preparati a questo cambio di modalità logistica. Guardando ora ai consigli per favorire la riduzione dell’utilizzo di mezzi di trasporto nocivi per l’ambiente, con evidente particolare riferimento agli elettrodomestici, abbiamo pensato ad alcune possibili soluzioni. Può avere un valore di sostenibilità il fatto che il prodotto sia Made in Italy, o al più Made in Europe? Decisamente sì. Un valore di sostenibilità certo è che nei grandi centri urbani i prodotti vengano trasportati utilizzando mezzi elettrici, o comunque a basso impatto ambientale. Ha valore di sostenibilità anche il fatto che il prodotto, soprattutto se grande elettrodomestico, sia realizzato in parte con materiale riciclato, e che il prodotto sia completamente riciclabile a fine vita. Infine, può avere un valore di sostenibilità anche incentivare la vendita del prodotto usato, adeguatamente ricondizionato. A proposito, il momento di saltar fuori dalla pentola non è ancora arrivato… Alcuni autorevoli studiosi collocano attorno al 2050 questa (possibile) evenienza. Ma pensarci un po’ prima per evitarlo… No?

È

noto che il contributo negativo

dei trasporti delle merci a livello globale, per quanto riguarda le emissioni di CO2, sia attorno al 10 - 15% del totale


psicology

Come le obiezioni aiutano la vendita...

Dr. Paolo Zucconi, specialista in Psicoterapia comportamentale e psicoterapia cognitiva

Vendere meglio e con soddisfazione. Basta poco

V

endere è persuadere, non discutere: si discute per tanti motivi con le persone, ma in un negozio il venditore che desidera vendere ha il compito di persuadere il potenziale cliente. Se… discute il venditore non vende. Sfidare il cliente sul piano dialettico e impegnarsi in polemiche comporta solitamente una perdita secca: non interessa avere ragione, ma ottenere un ordine. E’ normale, non eccezionale incontrare obiezioni nel corso della trattativa di vendita. Sono queste gli ostacoli alla trattativa di vendita che comunque fanno parte delle regole del gioco tra chi vende e chi acquista. Se un cliente non intende comperare offrirà resistenza sollevando obiezioni sul prodotto. Ben venga quindi l’obiezione. La migliore disposizione mentale per affrontare le obiezioni trasformandole in un ulteriore occasione di vendita tiene conto di 6 considerazioni: 1. le obiezioni non sono un affronto personale 2. non sono sempre vere, tuttavia sempre utili per sapere come continuare 3. non necessariamente rappresentano un rifiuto completo 4. talvolta significano “ non capisco pertanto ho paura e mi oppongo 5. oppure significano “non capisco come posso fare” 6. spesso significano che il venditore non si è ben spiegato.

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Da quanto sopra si capisce che la maggior parte delle obiezioni ci dice che il cliente desidera avere ulteriori informazioni prima di comprare. Si tratta in tutti i casi di essere brevi, esaurienti e di ritornare subito alla tappa delle trattativa di vendita (v. AIDAC)

precedente l’obiezione. Il miglior metodi per superare le obiezioni è quello psicologico che fa riferimento all’acrostico CDRSC. Primo passo del metodo è quello di CONDIVIDERE. Condividere è la prima cosa da fare dopo avere ascoltato attentamente (e dimo-

strato interesse nell’ascoltare senza interrompere) l’obiezione del cliente nella misura in cui il venditore accetta per buone “le scuse” del cliente riferite alla proposta di vendita senza contraddire (“ciò è abbastanza comune..capisco che in passato abbia avuto esperienze negative… poche sono le persone veramente soddisfatte di quanto acquistato..mi rendo conto di quanto…ha ragione…sono d’accordo con lei…). Il passo successivo per affrontare una obbiezione è quello di DOMANDARE per comprendere le motivazioni profonde che stanno dietro l’obiezione. Si tratta di porre una domanda al cliente (che cosa significa?…Le piacerebbe?… Lei è in grado di?…come mai?…): ciò serve a cambiare il corso del pensiero. Il passo seguente che fa riferimento alla lettera R è: RIPROPORRE IL CASO cioè offrire qualcosa di nuovo e di costruttivo a cui pensare sempre con riferimento al prodotto visto sotto un’altra angolatura. Infine si tratta di SODDISFARE (rispondendo in maniera esauriente alle scuse e alle obiezioni): “ le prometto di… vorrei sentire la sua opinione su… lei ha anche il diritto…” . Infine: CONCLUDERE ritornando all’obiettivo principale. Se dunque l’obiezione diventa una opportunità in più per il venditore essa va ricercata e incoraggiata: solo così un incontro può diventare una ulteriore opportunità (“ la vedo perplessa: che cosa non la convince? Quali dubbi?).


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aziende

Design, contenuti tecnologici, distribuzione e brand-awareness, sono le ricette per costruire un marchio di successo. Il “nuovo corso” della multinazionale cinese raccontato da Enrico Ligabue

Haier: produzione sì, ma co

I

l robot: il simbolo per eccellenza del futuro e dell’innovazione tecnologica. Non si potrebbe affidare ad altri l’immagine del nuovo corso di Haier nel nostro mercato. Il “nuovo corso” della multinazionale cinese trova infatti nel design e nei contenuti tecnologici all’avanguardia i suoi veri valori portanti; valori che la pongono tra i protagonisti più giovani e innovatori dei settori bianco e bruno, così come sostiene il Boston Consulting Group. “Questo nuovo corso deriva da due differenti fattori”, sottolinea Enrico Ligabue, Market Director Italy & Greece di Haier. “Da una parte c’è il fatto che si sta maggiormente percependo la gestione a livello europeo del nostro headquarter francese che, da tre anni a questa parte, promuove tutto ciò che riguarda il prodotto, il design e le caratteristiche a livello continentale, indicando poi alla casa madre cinese la tipologia di prodotti più desiderati dagli utenti europei. Dall’altra, il cambio di strategia distributiva a livello locale, passando dalla maggior concentrazione nel Sud della Penisola degli scorsi anni a una presenza più diffusa e capillare sull’intero territorio nazionale”. La differenza rispetto al passato è evidente e si è potuta pregustare già durante l’ultima edizione dell’IFA di Berlino, quando Haier ha sorpreso tutti con prodotti davvero all’avanguardia, se non addirittura futuristici, e con una nuova strategia comunicativa e di marketing che ha sancito la sua trasformazione – o meglio dire, la sua evoluzione - da azienda prettamente produttiva ad azienda marketing-oriented. “Lavorare sulla brand-awareness è un processo che deve es-

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sere portato avanti in modo del tutto paritario alla creazione di prodotti all’avanguardia. Lavorare sul brand è fondamentale per un’azienda come la nostra. Haier è una marca non solo dal punto di vista del logo, ma anche dal punto di vista di tutto ciò che ci sta dietro”, spiega Ligabue. “Negli ultimi anni abbiamo infatti apportato una consistente accelerazione sul fronte della Ricerca e Sviluppo, sia nel settore del bruno che nel settore del bianco con la messa a punto di prodotti davvero performanti, rivolti a un consumatore molto più esigente, sia in termini di design che di caratteristiche tecnologiche. Tempo fa l’obiettivo prioritario dell’azienda era di fare grandi quantità di prodotto e immetterle sul mercato, mentre oggi, alla produzione, si affianca la vendita e il marketing dei prodotti a marchio proprio. Da qualche tempo a questa parte, infatti, Haier sta sempre più diminuendo l’attività di produzione in OEM per concentrarsi sempre di più sulle proprie produzioni”.

Enrico Ligabue, Market Director Italy & Greece di Haier


on stile e innovazione

tutte la sponsorizzazione della Lega di Pallavolo di Serie A femminile e le campagne su La7 e Sky, seguite da numerose attività sui punti vendita fatte insieme a qualche retailer nel settore dei congelatori (settore in cui Haier ha conquistato nello scorso mese di marzo la leadership di mercato secondo GfK, ndr) e dall’utilizzo del QR Code, nei materiali p.o.p. e nei cataloghi, che rimandavano ad appositi filmati esplicativi girati interamente in Italia.

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Di pari passo, l’azienda ha compiuto un importante cambiamento anche a livello commerciale, con un deciso interesse non più alle sole fasce più basse del mercato, ma allargandosi a target dalla maggiore capacità di spesa: “Fino a qualche anno fa Haier lavorava solo nella fascia più economica del mercato, mentre oggi iniziamo a lavorare anche nelle fasce di prezzo più elevate. Da qui, ad esempio la decisione di non lavorare, almeno per ora, con le grandi superfici despecializzate”, conferma infatti Ligabue. “Un altro aspetto importante a livello locale – continua Ligabue – è quello di aver portato in azienda figure professionali rilevanti, facendole arrivare da realtà importanti del mondo del bianco e del bruno”.

Nuova strategia, nuovi partner, nuovi prodotti La capacità innovativa di Haier pregustata un anno fa nei saloni dell’IFA, ha portato i suoi frutti anche nel nostro mercato, anticipando l’arrivo di prodotti futuristici come il frullatore a induzione wireless o il frigorifero touch con schermo trasparente interattivo ammirati in tutta la loro – incredibile – magnificenza, proprio

in occasione della fiera berlinese. Nell’ultimo anno il catalogo della multinazionale cinese si è arricchito di numerosi prodotti innovativi, dalle caratteristiche e dal design davvero all’avanguardia, come il dongle Android, capace di trasformare in un moderno Smart Tv qualsiasi apparecchio televisivo dotato di presa HDMI. “Stiamo lavorando per legare il mondo dei Tv con il mondo Android e alla prossima edizione dell’IFA presenteremo dei televisori che hanno questa caratteristica già integrata al loro interno”, spiega Ligabue. “Molte saranno anche le attività promozionali e di comunicazione in questo senso: ad esempio, stiamo valutando la vendita abbinata di Tv e tablet Android, prodotti che per ora vengono commercializzati solo in Francia, ma che nella seconda parte dell’anno potrebbero arrivare anche nel nostro Paese”. La stessa innovazione che ha coinvolto il settore bruno si è poi riversata anche nel settore del bianco, anche qui con soluzioni davvero all’avanguardia. “Recentemente abbiamo introdotto una lavatrice di fascia alta con motore SmartDrive innestato al cestello e con dotazioni software innovative, in grado di gesti-

re un touchscreen estremamente evoluto”, continua Ligabue. “Con questo genere di prodotti, inoltre, andremo a implementare in modo importante i servizi al consumatore: proprio sulla serie di lavatrici Intelius, infatti, offriamo un servizio di installazione, spiegazione del prodotto e di primo lavaggio direttamente al domicilio del cliente, incluso nel prezzo d’acquisto, Oltre a fornire una garanzia di ben 12 anni”. Molte sono anche le attività di comunicazione e di trade marketing che completano – e perfezionano - questa “seconda giovinezza” del brand cinese, prime tra

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Il vero volto di Haier Haier è una multinazionale cinese che opera in 70 Nazioni con un totale di 65.000 dipendenti, sviluppando un fatturato di circa 27 miliardi di dollari. Conta qualcosa come 24 centri di produzione, 21 parchi industriali e 10 centri di Ricerca e Sviluppo, due dei quali in Europa a Norimberga (Germania) e a Lione (Francia). Sempre in Europa conta anche due fabbriche, una in Italia in provincia di Padova, e una a Brno in Repubblica Ceca. Nel 2012 si è confermata, per il quarto anno consecutivo, come primo produttore al mondo di elettrodomestici bianchi (fonte Euromonitor International). Dagli inizi dello scorso mese di aprile è operativa la nuova sede milanese di via Carlo Farini, 41.


aziende

Whirlpool “riparte” dalla Sicilia È andata in onda a Sciacca (Agrigento) la convention annuale della filiale italiana della multinazionale americana, il tutto all’insegna di positività e pro-positività annunciata lo scorso 15 ottobre 2012

S

icilia, terra di arrivi e di ripartenze. Qui nel corso dei millenni sono giunte molte delle popolazioni che hanno fatto la storia della nostra Penisola, dai Greci nel 750 a.C. fino ai garibaldini nel 1860 e agli anglo-americani nel 1943. Ed è proprio questa terra così ricca di storia e tradizioni che è stata scelta da Whirlpool per la convention di quest’anno, come simbolo di “ripartenza dopo la crisi”, in un momento in cui “il 50% sta morendo e il 50% sta ripartendo”, così come ha sottolineato Lorenzo Paolini, VP & AD West & South Region Market Operations Whirlpool EMEA. Nella splendida cornice del Verdura Golf & SPA Resort di Sciacca (Agrigento) è andato in onda “Innovative Tradition Time to Conne-

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tion”, una vera e propria kermesse in cui non solo presentare alla stampa e ai partner della distribuzione le ultime novità della multinazionale americana nel settore del freddo, del lavaggio e della cottura degli alimenti, ma anche lo spirito di rinnovamento che anima lo staff e il management guidato da Paolini. “Nei prossimi 24-26 mesi effettueremo un importante riposizionamento a livello europeo”, ha sottolineato Paolini. “L’obiettivo è quello di fare davvero la differenza nel mondo del bianco, migliorando la comunicazione, il marketing, i rapporti con i nostri partner, il time to market e tutto ciò che serve per meglio distinguersi in questo mercato”.

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A sinistra: Lorenzo Paolini, VP & AD West & South Region Market Operations Whirlpool EMEA, dà il via alla convention

ifa-berlin.com Un’accelerazione nelle attività di marketing e comunicazione e della filiale italiana, testimoniata anche dal lancio di una fanpage Facebook (www.facebook.com/ WhirlpoolItalia.com) e di un canale YouTube (www.youtube.com/ WhirlpoolItalia) dedicati e dall’implementazione del website istituzionale in ottica 2.0.

Tecnologia e creatività nella nuova line-up di prodotti Molte le novità di prodotto presentate nel corso della convention siciliana, tra cui spicca la nuova lavatrice semi-professionale SPA (acronimo di Shower Professional Application), la cui presentazione è stata introdotta dall’esposizione dei risultati di un’interessante ricerca sulle abitudini di lavaggio nei principali Paesi europei, da parte della prof.ssa Patrizia Martello, CEO di Memethic Lab. La rivoluzione di questo nuovo modello di lavatrice è nel processo di

risciacquo del bucato attraverso la tecnologia Shower Technology, un nuovo sistema idraulico in grado di sostituire il tradizionale risciacquo con un sistema bifasico ad alta pressione direttamente nel cestello della lavatrice in due fasi separate, ciascuna delle quali prevede quattro cicli di getti. La lavatrice SPA, inoltre, vanta la tecnologia 6° Senso Infinite Care e un consumo d’acqua ridotto. La nuova line-up di prodotti si completa poi con nuovi frigoriferi, sia da incasso che free-standing, tra cui spicca il modello combi 70 Absolute Platinum, dotato della tecnologia 6° Senso Fresh Control, che permette di conservare cibi freschi quattro volte più a lungo, e nuovi congelatori, tra cui spicca il modello orizzontale Stop Frost, equipaggiato dell’innovativo sistema di organizzazione interna dello spazio “Fleximode”, che include una serie di elementi removibili e regolabili, in grado di creare tre differenti livelli di carico.

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gaming

Le aziende del gaming si preparano all’estate con novità dal sapore di mare e monti

di Raffaele Gomiero

Videogiochi sotto l’ombrellone E

state, periodo di vacanze certo ma anche vuol dire anche più tempo da dedicare all’intrattenimento videoludico, anche se i migliori titoli vengono tenuti in serbo per il periodo natalizio l’estate è sempre stata una fucina di ottimi prodotti e anche quest’anno non fa eccezioni. Abbiamo passato al setaccio le major del settore e gli abbiamo estratto con le pinze quali saranno le frecce del loro arco a cui affideranno il fatturato estivo. Ecco quali saranno.

Nintendo L’unico brand che ha già introdotto una console new generation sul mercato farà passare un’estate di fuoco ai possessori di Wii U e 3DS. L’ultimo capitolo di Animal Crossing è già disponibile per 3DS e sta riscuotendo un ottimo successo tra gli appassionati. A fine giugno arriverà, sempre per Wii U, anche Game & War, storica raccolta di minigiochi dedicati ai casual gamer con protagonista la nemesi di Mario. Ancora Mario e Luigi saranno protagonisti di Mario & Luigi: Dream

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Team Bros, titolo per Nintendo 3DS dall’approccio tutto RPG, in uscita il 12 luglio. A fine luglio sarà invece la volta di Pikmin 3, già visto girare sia in anteprima al Nintendo Direct di presentazione della console Wii U, sia all’E3 di Los Angeles, si tratta del primo titolo che spremerà un po’ l’avanzato hardware della console e la stessa giocabilità dei due precedenti titoli, più qualche appetitosa novità. Ultimo, ma non meno importante, New Super Luigi U, seconda avventura in solitaria per il fratello di Mario sempre alle prese con i fantasmi ma proposto sul mercato con un’iniziativa alquanto curiosa: il titolo sarà disponibile per il download dal 20 giugno, scaricandolo si avrà il file del gioco completo per sempre all’interno della console. Chi vorrà invece la tradizionale versione pacchettizzata dovrà aspettare il 26 luglio.

Sony Computer Entertainment Il gioco di punta di Sony per la PS3 è senza dubbio The Last of Us, titolo dall’ambientazione zombie, ma dotato intenzionalmente di un ritmo più lento e di un gameplay davvero particolare. Per i casual game e per i più

piccoli vi sarà il nuovo capitolo di Wonderbook: Diggs L’investigatarlo (PS3), mentre a giugno per PS3 arriverà la Collecotr’s Edition di Journey che conterrà tutti e tre i giochi della serie e una gran quantità di contenuti speciali tra cui soundtrack, mini giochi e dietro le quinte del loro svilup-


po. Ovviamente la console portatile della casa giapponese PS Vita non verrà dimenticata, al suo catalogo si aggiungeranno The Jack & Daxter Trilogy in arrivo a giugno e Disney Epic Mickey: L’avventura di Topolino e Oswald, versione in piccolo dell’avventura uscita per Wii U, Xbox 360 e PS3 qualche mese fa.

Namco Bandai I rombanti motori di Grid 2 (PC, PS3, Xbox 360) hanno aperto la strada estiva di Namco Bandai, il secondo capitolo del gioco di corse ha mantenuto fede alle promesse fatte, proponendo il giusto mix di giocabilità e adrenalina. Luglio scorrerà nel silenzio senza neanche un’uscita ma a inizio agosto arriverà Tales of Xillia (PS3), RPG tutto in stile giapponese che i fan del genere hanno aspettato per quasi un anno. Poco prima dell’inizio della scuola i più giovani si potranno sfogare con One Piece Pirate Warrior 2 (PS3, PS VITA), ispirato alla famosa serie manga ambientata nel mondo dei pirati in un contesto di picchiaduro a scorrimento.

Koch Media Nutrita anche la line-up del publisher tedesco, il 28 giugno uscirà Rided to Hell: Route 666 (PC,PS3, Xbox 360), quello che è stato presentato come il primo picchiadu-

ro tattico in tempo reale al mondo dove i giocatori dovranno potenziare il loro branco di guerrieri, equipaggiarlo con l’attrezzatura giusta e guidarlo per le strade in una lotta senza tregua alla conquista della leggendaria Route 66. Anche per Koch Media luglio e quasi tutto agosto trascorreranno in silenzio, visto per che vedere i successivi giochi si dovrà aspettare quasi la fine dell’estate. Killer is Dead (PS3, Xbox 360) Action Adventure dalla struttura ad episodi molto simile a Alan Wake e Alone in the Dark che molto probabilmente potrà essere esteso tramite DLC scaricando a pagamento una sorta di “seconda stagione” in stile telefilm. Il gioco più atteso del publisher uscirà il 23 agosto: si tratta di Saint Raw 4 (PC, PS3 Xbox 360), il gioco d’azione free-roaming in stile GTA di Deep Silver che ha preferito incentrare la campagna sulle scene d’azione tipiche degli action-movie.

Ubi Soft In concomitanza con l’uscita del film nelle sale cinematografiche Ubi Soft proporrà i Puffi 2 (PS3, Xbox, Wii, Wii U, DS), platform d’azione proposto su tutte le piattaforme che, specialmente sulle console Nintendo, godrà di un buon multiplayer a quattro (DS) o cinque giocatori (Wii U). Il 22 agosto sarà il turno di Splinter Cell Blacklist (PS3, Xbox 360, Wii U, PC), ultimo

episodio della serie partorita dalla mente di Tom Clancy. Gli sviluppatori hanno garantito un alto tasso di spettacolarità e di azione; questa volta non ci sarà un modo giusto o sbagliato di affrontare le missioni, ma soltanto tre differenti stili di infiltrazione chiamati Ghost, Panther e Assault. Sul filo di lana dell’estate il 29 agosto farà la sua comparsa sugli scaffali anche Rayman Legends (PS3, Xbox 360, Wii U, PS VITA).

Halifax A impegnare i giocatori potrebbe essere sufficiente già solo Final Fantasy XIV: a Realm Reborn (PC, PS3, PS4), release 2.0 del gioco Square nella sua versione online, ma le novità di Halifax per l’estate 213 sono molte. Iniziando proprio da FF XIV, saranno cinque le razze tra cui scegliere quello che sarà il protagonista del gioco. All’interno del gioco il gameplay sarà lo stesso dei Final Fantasy classici offline, vale a dire ambientazione suggestive, combattimento a turni e un numero incredibile di personaggi dallo spiccato carisma con cui interfacciarsi. Lo strategico Company of Heroes 2 (PC) è previsto per il 25 giugno. Tra i punti di forza, un cono visivo delle unità davvero realistico che varierà in tempo reale in base agli ostacoli presenti al suo interno, un sistema climatico dinamico e multiplayer uniti a una grafica d’eccellenza. Per giocare al terzo capitolo di Lost Planet (PC, PS3, Xbox 360) gli affezionati della serie dovranno invece aspettare fino al 30 agosto.

Activision Tutto il peso dell’estate sarà sulle spalle di Deadpool (PC, PS3, Xbox 360), l’action adventure ispirato alla nota serie a

fumetti della Marvel. Caratteristica del gioco è la scanzonata ironia del personaggio principale che si rivolgerà spesso al lettore/giocatore in prima persona.

FX Interactive Un solo titolo per FX Interactive con cui passare l’estate. Anche se è uscito a maggio FX Calcio (PC) contribuirà ad alleviare i mesi estivi degli appassionati di calcio che dovranno forzatamente fare a meno del loro sport preferito come ogni anno per un paio di mesi. in questa simulazione manageriale esclusivamente per PC si nota subito l’immediatezza ormai consolidata della serie. Purtroppo mancano le licenze ufficiali all’interno del gioco ma sicuramente per molti non sarà un problema fondamentale.


store specialist

Si è svolta in Calabria la convention di CEDI Nord Ovest in cui si è voluto fare il punto della situazione dell’unificazione tra le due piattaforme Coeco e General Service annunciata lo scorso 15 ottobre 2012 di Roberto Bonin

L

a fine della crisi. È questo il punto di arrivo che si prefiggono tutti, industria, retailer e consumatori, in questo momento particolarmente difficile. Appunto per questo motivo, Coeco-General’s (CEDI Nord Ovest) ha voluto scegliere un titolo d’impatto come “La speranza oltre al crisi” per la sua convention soci annuale, svoltasi a Squillace Lido (Catanzaro) dal 20 al 27 maggio scorso. E non si tratta di un riferimento dovuto solo all’attualità e alla sensazionalità degli eventi, ma a

una chiara relazione a tutte le iniziative che sta portando avanti il Gruppo guidato dal Presidente di General Service Armando Zucchinali e dal Presidente di Coeco Andrea Ferrazzi. Se è infatti vero che aggregazione, riduzione dei costi, miglioramento dell’efficienza e riorganizzazione interna sono tra le armi più efficaci per affrontare la recessione, è infatti altrettanto vero che proprio CEDI Nord Ovest ha imboccato la strada giusta e ha fatto di queste “ricette” i pilastri portanti del suo lavoro.

“Oltre la crisi c’è un mondo nuovo, fatto di una realtà diversa che premierà i retailer che sapranno cogliere il rinnovamento. Il consumatore sta cambiando e la crisi sta accelerando questo cambiamento”, ha sottolineato a tal proposito Carlo Alberto Lasagna, Direttore Generale di Expert Italy, intervenuto alla convention calabrese. Bisogna farsi trovare pronti a questo cambiamento: quello che conta di più in un momento così difficile è avere una filiera di costi estremamente ridotta, e la

Obiettivo unificazione

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concentrazione è quindi inevitabile, e deve interessare sia la distribuzione che l’industria”. A margine della convention anche un momento dedicato alla solidarietà con la relazione sulle attività intraprese dal Gruppo in favore della Fondazione Francesco Maria Inzitari (www.fondazionefrancescomariainzitari.it), nata per onorare e mantenere vivo il ricordo del diciottenne, ucciso dalla mafia il 5 dicembre 2009.

Fase 1 e Fase 2: a che punto siamo Sono passati più di sette mesi da quel fatidico 15 ottobre 2012 quando veniva annunciata alla stampa e al mercato italiano la volontà di Coeco e General Service di dar vita al progetto comune CEDI Nord Ovest; sette mesi in cui molto del lavoro annunciato in quell’occasione è stato compiuto, soprattutto per quanto riguarda


Da sinistra verso destra: Armando Zucchinali, Presidente di General Service, Carlo Alberto Lasagna, Direttore Generale Expert Italy, Andrea Ferrazzi, Presidente di Coeco

le prime due fasi che prevedevano, nell’ordine, l’ingegnerizzazione del progetto attorno alle aree commerciale, amministrativa, finanziaria, marketing, logistica ed Edp, per dare poi vita a una piattaforma congiunta Coeco-General Service. “Siamo a buon punto”, ha spiegato Teodoro Elio D’Angelo, Project leader di Coeco-General Service. “Le prime due fasi del nostro progetto sono praticamente ultimate e oggi possiamo tranquillamente affermare di avere a disposizione una piattaforma modulare in grado di attrarre partner in tutto il mercato”. La struttura organizzativa messa a punto dallo staff di CEDI Nord Ovest - che sarà definitivamente ultimata nel corso del prossimo anno - sarà quindi unica e caratterizzata da servizi pre-definiti con costi competitivi e predeterminabili. “Per portare a termine il progetto di unificazione, occorre cambiare il nostro metodo di lavoro”, ha continuato D’Angelo. “Dobbiamo innanzitutto dedicare maggiore professionalità nella gestione commerciale e finanziaria della piattaforma, e, in pratica, passare da una gestione prettamente commerciale a una gestione di

tipo finanziaria, dando vita a una struttura in grado di soddisfare precisi criteri di efficacia ed efficienza”. Per “efficacia” D’Angelo intende soprattutto venire incontro alle reali esigenze del consumatore, cercando di vendere un buon prodotto, nel posto giusto e al miglior prezzo, mentre nel concetto di “efficienza” ricade tutto ciò che fa riferimento alla risultante del rapporto costi/profitto, e in pratica alla vendita di quantità appropriate, nel giusto momento e alle migliori condizioni. “Occorre trattare i prodotti del nostro canale come avviene nel settore alimentare, ossia come se fosse vera e propria merce reperibile”, ha voluto sottolineare D’Angelo, indicando, per punti, i provvedimenti da applicare per migliorare il proprio rendimento: migliorare le performance di vendita delle varie categorie di prodotti, aumentare il cross-selling, attribuzione a ciascuna categoria di un ruolo e di un peso negli obiettivi generali di redditività, sfruttare appieno gli investimenti in promozioni e merchandising, e consentire di qualificare e meglio posizionare i punti vendita. Non solo. Nelle “direttive” sug-

gerite da D’Angelo ci sono anche quelle – che gli anglosassoni chiamerebbero “last but not least” – della promozione dei prodotti a maggiore rotazione e maggiore redditività e della maggior cura del mix di assortimento che deve essere necessariamente modulare al territorio presidiato, al fine di non avere eventuali sovrapposizioni. A livello di logistica, invece, sarà sempre più opportuno affermare il modello di “Cross-docking”, caratterizzato dalla combinazione dinamica e flessibile di tutte le funzioni utili e produttive. Al suo interno si dovranno poi evidenziare – e distinguere – due tipologie di intervento: di stoccaggio e di transito, ossia tra le merci che necessitano di una bassa rotazione e quelle che, viceversa, presentano una rotazione elevata. Anche a livello di marketing le strategie del Gruppo sono ben chiare e delineate, prevedendo per il prossimo anno una comunicazione istituzionale declinata in campagne promozionali, campagne volantini, campagne di visual merchandising e di multicanalità diretta con i punti vendita. A questa si affiancheranno poi attività di public relation e un’importante progetto di riqualificazione e restyling degli store, studiato secondo i nuovi paradigmi di comunicazione. Molta cura e attenzione sarà infine dedicata alla ricerca di nuovi soci e affiliati e alla promozione di nuove forme di business: a tal proposito, proprio l’evento calabrese è stata occasione per presentare il nuovo website formuledistributive.it, che ha proprio l’obiettivo di favorire l’ampliamento dell’attuale numerica dei soci e degli affiliati.

Proprio sulla questione del restyling degli store si è voluto soffermare anche Carlo Alberto Lasagna che ha sottolineato come “i punti vendita devono cambiare insieme al modo di proporre i prodotti e al modo di dialogare con il consumatore. I punti vendita non devono essere solo luoghi dove effettuare delle vendite, ma devono informare e intrattenere il cliente”.

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store specialist

EDOM + DML = MDE (100 + 100 = 250) L’

unione fa la forza. Niente di più vero in questo particolare momento di mercato, in cui “aggregazione” è una delle parole che sempre più spesso ricorre tra le aziende del settore retail: una delle tante ricette utili non solo per combattere la crisi economica in atto, ma per consolidare e sviluppare il proprio business e guardare al futuro con maggior fiducia. L’iniziativa dei due soci G.R.E. Edom e DML va proprio in questa direzione, nel dar vita a un gruppo forte e coeso al fine di portare avanti in modo congiunto e organizzato una propria visione del mercato. “MDE non è un consorzio finalizzato a strappare le condizioni migliori durante le trattative commerciali di inizio anno”, mette subito in chiaro Alessandro Febbraretti, Amministratore Unico di Edom e Presidente del Consorzio MDE. “La nostra iniziativa è qualcosa che va ben oltre e che riguarda griglie e acquisti comuni, e, soprattutto, attività di marketing da svolge-

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re insieme durante tutto il corso dell’anno. Bisogna pensare a noi non come due realtà che, unite assieme, fanno 100+100, ma come un’unica realtà che, da sola, è in grado di fare 250”. La collaborazione messa in atto tra le due realtà commerciali romana e romagnola ha infatti ben diversa natura da quella prettamente commerciale, intesa come mero potere d’acquisto nei confronti dell’industria. Le basi su cui si fonda il neonato Consorzio sono difatti molteplici e comprendono al loro interno, sì attività commerciali e d’acquisto congiunte, ma anche – e soprattutto – attività promozionali e di marketing e comunicazione “secondo un preciso piano studiato per coprire le attività di tutto l’anno lavorativo”. “La nostra è una collaborazione dal punto di vista commerciale, del marketing e della comunicazione”, continua Febbraretti. “La logistica e la fatturazione delle due aziende rimangono difatti separate e ognuno di noi continua a presidiare il proprio territorio secondo le


I due soci G.R.E. uniscono le forze per dar vita a un Consorzio basato su criteri di efficienza, velocità e dinamicità di Roberto Bonin

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a nostra iniziativa

proprie strategie e in base al tipo di realtà locale a cui fa riferimento”. In realtà, infatti, non esiste una vera e propria sede di MDE con del personale e un organigramma dedicato, ma, proprio secondo lo spirito collaborativo con cui è nata questa iniziativa, il tutto è deputato allo stesso personale interno alle due società che è organizzato in modo tale da portare avanti in modo sinergico le iniziative che si prefigge MDE e che accomuna le due realtà. Moderni strumenti informatici agevolano poi questo continuo scambio d’informazioni e di know-how tra le due sedi di Edom e DML lontane tra loro centinaia di chilometri. Da questa stretta collaborazione è nata la prima attività congiunta di marketing, rappresentata da un flyer promozionale, valido dal 2 al 19 maggio scorso, dal titolo veramente d’impatto: “Tablet lo voglio!”, un’iniziativa che ha dato “ottimi riscontri sia dal punto di vista delle vendite che di pedonabilità”. Il volantino, distribuito in 2 milioni di copie, proponeva la vendita in abbinata di un tablet o uno smartphone unitamente ad alcuni prodotti pre-selezionati. Grazie all’iniziativa “Compri oggi e paghi da settembre 2013” è stato poi possibile acquistare i prodotti pagandoli a rate, a partire proprio dal prossimo mese di settembre. “Il volantino che abbiamo lanciato non è il classico sottocosto, ma un’offerta di bundle più articolata finalizzata a far provare al consumatore nuove tecnologie”, tiene a precisare Febbraretti. “Ed è appunto questo che ci proponiamo di fare: presentare al mercato qualcosa di diverso e innovativo per il lancio di nuovi prodotti o per particolari iniziative promozionali”. “Lo scopo di MDE - aggiunge Ivo Amorino, Presidente di DML – è infatti quello di porci nei confronti dei fornitori in un modo alternativo, essendo in grado di pilotare determinati processi con modalità che altre realtà non sono ancora in

grado di fare e facendo della velocità, flessibilità e dinamicità le nostre armi più efficaci”. “Siamo una realtà aggregata in modo sinergico e diretto in grado di esprimere una distribuzione, per territorialità e per numero di contatti, sicuramente importante”, tiene ad aggiungere Febbraretti. “La nostra forza è quella di non essere una struttura pesante: pur essendo due realtà distinte, ragioniamo come un’unica azienda e, in termini di efficienza, ragioniamo come un’unica azienda”.

Come nasce MDE “L’idea di dar vita a un consorzio ci è venuta lo scorso anno in occasione dell’inaugurazione dello store Trony di Pescara”, racconta Ivo Amorino. “Le nostre aziende hanno molto in comune e l’affinità, sia a livello personale che professionale tra le persone che ci lavorano, è davvero elevata. A quel punto abbiamo deciso di condividere molto più a fondo le nostre esperienze e di fondare una nuova realtà che permetta a entrambi di fare business secondo una visione comune e di porci nei confronti dell’industria secondo una nuova veste, ma al tempo stesso di con-

tinuare a mantenere inalterate le nostre specifiche identità”. Entrambe le aziende, difatti, hanno una natura assai simile ed esprimono insieme ben 27 punti vendita di medio-grande superficie: entrambe si occupano solo di vendita al dettaglio e non effettuano ridistribuzione di prodotti, ed entrambe, seppur di grandi dimensioni, hanno una conduzione famigliare e con una struttura molto ben affiatata in cui i collaboratori hanno un filo diretto e costante con la proprietà. Non solo. I punti vendita di entrambe le aziende presentano delle soluzioni architettoniche assai simili (molte delle quali non presenti in altri punti vendita a insegna Trony di altre zone d’Italia), poiché si basano sulla consulenza dello stesso architetto; i monitor all’interno dei punti vendita trasferiscono gli stessi messaggi pubblicitari; e, come se non bastasse, iniziative promozionali identiche, ma disgiunte, fatte in passato hanno riportato gli stessi risultati a livello statistico pur interessando due zone della Penisola assai differenti tra loro, per abitudini, cultura e caratteristiche socio-demografiche.

è qualcosa

che va ben oltre e che riguarda griglie e acquisti comuni, e, soprattutto, attività di marketing da svolgere insieme durante tutto il corso dell’anno


inchiesta di Pino Scabia

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Colpo grosso

n fenomeno sempre attuale

e sempre di difficile soluzione

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O

gni anno, nel retail mondiale, vengono arrestati 6 milioni di persone, spesso appartenenti a bande criminali, a causa del taccheggio, un dato che rappresenta solo la punta dell’iceberg. Oltre il 78% delle cosiddette differenze inventariali - quando si fa l’inventario e si sottrae la merce venduta da quella entrata, quello che rimane dovrebbe essere solo lo stock di magazzino e invece c’è sempre qualcosa in meno e questo qualcosa è appunto la differenza inventariale – oltre il 78% dicevamo deriva da fenomeni di sottrazione di prodotti a opera di clienti abituali o dipendenti, quindi soggetti conosciuti che passano inosservati grazie alla fiducia dei gestori. Ad affermarlo è “Changing Retail,

Changing Loss Prevention”, un rapporto condotto dal Centro di Ricerca per il Retail di Notthingham e patrocinato da Checkpoint Systems, leader multinazionale nelle soluzioni per la prevenzione del fenomeno con 40 anni di esperienza e 5.600 dipendenti. Lo studio si basa sul Barometro annuale condotto dagli analisti britannici. Spiega Alberto Corradini, Sales Director di Checkpoint Systems: “La recessione che ha interessato gran parte del mondo Occidentale, a partire dal 2008, ha inciso notevolmente sui fenomeni di taccheggio, come dimostra il 35,9% dei retailer, che ha registrato, in un solo anno, un aumento considerevole dei furti tentati o andati a buon fine. Al fine

di contrastare questo fenomeno, si è reso necessario investire nello sviluppo di strategie per la prevenzione delle perdite e nell’implementazione di nuove soluzioni tecnologiche. A seguito quindi, di uno “shock economico iniziale”, il 95% degli intervistati ha incrementato la formazione, rivolta ai dipendenti, finalizzata a individuare e sventare i furti, mentre il 55% ha aumentato la spesa per l’installazione di sistemi antitaccheggio hardware e software, circa il 37,6% in più, rispetto al periodo pre-crisi. A fronte dei numeri emersi nell’indagine, possiamo sottolineare lo stretto rapporto causa-effetto che lega i fenomeni tra loro e che ha coinciso con un’attenzione sempre maggiore


piatto, i navigatori satellitari e le fotocamere digitali, ma anche gli articoli elettronici per la cura della persona e le cartucce per stampanti. La gdo generalista, invece, registra un aumento dei furti di alimentari e dei tradizionali articoli per la casa: dai formaggi come il Parmigiano Reggiano, alla carne, come costolette d’agnello e salumi, ma anche zafferano, pizze surgelate, latte in polvere e costosi accessori da cucina, quali bilance elettroniche e coltelli speciali”. Normalmente la sicurezza si distingue in due grandi aree: attiva, ossia condotta da polizie private e vigilantes, sia all’interno che all’esterno dei punti di vendita, e passiva, cioè attraverso dispositivi au-

portante per i responsabili e addetti alla prevenzione delle perdite, in quanto permette loro di intervenire tempestivamente, bloccando il potenziale taccheggiatore. Oltre a questo, va ribadita l’importanza che riveste la formazione del personale, nell’individuazione di potenziali taccheggiatori, politica che negli ultimi anni è stata incentivata, tanto da aumentare di circa 23,6 punti percentuali”.

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La sicurezza si integra

di persone, spesso

Un gigante nei sistemi che consentono di integrare la sorveglianza delle merci con le informazioni sulla logistica, le vendite, il trasporto, il comportamento del cliente, è il gruppo Tyco Integrated Fire &

gni anno, nel retail

mondiale, vengono arrestati 6 milioni

appartenenti a bande criminali, a causa del taccheggio

Il taccheggio fa la differenza: infatti i nuovi ladri, ben 6 milioni nel mondo, sono sempre più determinati e organizzati, a parte coloro che la crisi ha spinto alla disperazione e dunque al reato. Ma anche le soluzioni al problema diventano più efficaci, trasformandosi in componenti di un vero sistema nervoso digitale

tra gli scaffali nei confronti delle soluzioni volte a prevenire le perdite”.

Se le innovazioni vanno “a ruba” Quali sono i prodotti più a rischio nella gdo e nei grandi negozi specializzati nell’elettronica? “Il rapporto – risponde Corradini - sottolinea come il progresso tecnologico abbia portato a un graduale cambiamento nelle dinamiche del taccheggio: i ladri, tendono a rubare le novità lanciate sul mercato e i prodotti più all’avanguardia come mini iPad, iPhone5 o dispositivi blu-ray. Fra gli altri prodotti dei negozi di elettronica, restano nella top ten degli articoli più rubati, i cofanetti dvd delle serie tv più famose, le televisioni a schermo

tomatizzati, antifurti, telecamere e sistemi integrati. “I due volti della sicurezza, attiva e passiva, sono in realtà due approcci assolutamente complementari, che andrebbero concertati in maniera simultanea per garantire il massimo della protezione all’interno del punto vendita e migliorare l’esperienza d’acquisto per il cliente – sottolinea Corradini -. Esempio di come questa sinergia sia indispensabile è Metalpoint HyperGuard di Checkpoint, sistema concepito per contrastare il fenomeno della criminalità organizzata nel retail. Questa soluzione consente, infatti, di rilevare strumenti utilizzati per il taccheggio, come borse schermate o magneti e, in questo senso, rappresenta un ausilio im-

Security: 69.000 dipendenti, oltre 1.000 sedi, 50 Paesi presidiati, più di 3 milioni di clienti e un fatturato sopra la soglia dei 10 miliardi di dollari. La filiale nazionale è nata dall’integrazione di Wormald Italiana, Sensormatic E.C. e ADT Italia, ha 150 dipendenti e opera, come la casa madre, in molteplici campi, dalle navi da crociera, alle installazioni anti incendio e di sicurezza per infrastrutture pubbliche e private, ai trasporti e alle piattaforme on-shore e off-shore dell’oil & gas. Nel settore della distribuzione – dalle catene specializzate agli ipermercati - Tyco Integrated Fire & Security si avvale delle soluzioni della divisione Tyco Retail Solutions, con una quota di mercato

di oltre l’80% sulle 200 maggiori insegne mondiali. Quali sono oggi le principali sfide nella galassia del commercio? Arnd Grootz, marketing manager retail continental Europe spiega che “nella distribuzione i protagonisti devono fare fronte ad abitudini e aspettative di acquisto in evoluzione. Dunque le imprese cercano di dare vita a un’esperienza cliente più soddisfacente, migliorando al tempo stesso le prestazioni del punto di vendita. Non c’è dubbio che i consumatori siano sempre più avveduti e i retailer debbano adattarsi a soddisfare le loro aspettative”. Dunque i distributori investiranno in soluzioni di analisi che permetteranno loro di valutare il compor-


inchiesta

tamento dei clienti. Correlando in tempo reale le azioni del consumatore e del personale rispetto alle transazioni, al tempo, ai sistemi di servizio alla clientela e alle attività di marketing, le soluzioni di traffic intelligence forniranno ai distributori preziose informazioni che potranno essere utilizzate per orientare il business. Ma non è tutto. L’infrastruttura IT deve essere già in condizione di governare la multicanalità, specie per quanto riguarda il coordinamento fra la rete di vendita fisica e quella telematica, che oggi va ben oltre l’e-commerce, per abbracciare anche i social network, dove non si concludono transazioni ma

si scambiano opinioni spesso decisive su un certo prodotto o addirittura su tutta l’azienda. “Per soddisfare tutte queste esigenze, emergerà una piattaforma di integrazione quale elemento critico dell’infrastruttura IT di un retailer che dovrà offrire una vista unica sull’intera organizzazione. Questo approccio consentirà di effettuare la propria business intelligence in modo più agile, risparmiando denaro e rendendo l’esperienza di shopping più semplice e piacevole”, commenta Luca Cappellini, retail sales manager. Ma in tutto questo cosa c’entra la prevenzione dei furti? Alla base di tutto c’è la capacità crescente del-

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razie alla diffusione

della tecnologia cloud, sta diventando sempre più di uso comune la Videosurveillance as a Service (VsaaS)

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l’RFID nell’incorporare e rapportare informazioni. Tyco prevede dunque di commercializzare più di 750 milioni di etichette RFID a marchio Sensormatic (con la possibilità di essere messe in ricircolo) entro l’autunno 2013. Inoltre, si stima che le vendite di dispositivi RFID Tyco Sensormatic cresceranno del 250% entro la stessa data. Insomma la difesa delle merci, e il problema delle differenze inventariali, rientrano oggi in un discorso di store management, come dimostra la pluripremiata piattaforma TrueVUE, un vero sistema nervoso digitale. Con TrueVUE, Tyco offre ai commercianti sia uno strumento efficace che consente loro di abbandonare la tradizionale modalità operativa a compartimenti stagni e prendere decisioni ponderate su strategie e tattiche di business, sia un mezzo per ottimizzare le prestazioni. La soluzione di intelligence cross-store combina funzionalità e sistemi di sicurezza e retail differenti in un’unica applicazione. La piattaforma garantisce l’adattabilità e la scalabilità necessarie per soddisfare le singole esigenze. Ma il concetto di un’integrazione del problema della sicurezza in una vera piattaforma di gestione non presuppone costi troppo elevati in un momento difficile come questo? Abbiamo girato la domanda a Andrea Natale, marketing manager di Tyco. “Il budget a disposizione, le procedure e la sfida di integrare sistemi eterogenei pur mantenendo le attività operative aziendali affidabili e sicure sono le priorità fondamentali che i retailer devono valutare e a cui devono rispondere nel breve, medio e lungo termine. Oggi le aziende sono continuamente alla ricerca di stra-


tegie per ottenere migliori risultati con meno risorse e l’integrazione è una delle risposte a questa esigenza. Il costo da prendere in considerazione è quello legato all’intera gestione dei sistemi di sicurezza, dell’inventario, del punto vendita e di tutte le procedure necessarie alla propria attività, in cui la tecnologia rappresenta solo una componente”. Osservando concetti come quelli di TrueVUE si capisce che la distribuzione va verso una partnership vera e propria con il fornitore IT. “TrueVUE è una soluzione proprietaria del gruppo Tyco nata proprio per risolvere i problemi della dispersione tecnologica, generata dalla numerosità di impianti e fornitori all’interno dello stesso punto vendita. La potenzialità di TrueVUE – conclude Natale - è anche quella di poter lavorare con soluzioni già implementate da altri fornitori, in un contesto sia analogico/seriale che digitale/IT”.

Occhi elettronici per vederci chiaro La telecamera è senz’altro un congegno indispensabile nella sorveglianza e nella sicurezza anche nel retail, alla stregua degli antifurti basati su placche antitaccheggio. A questo prodotto si chiede molto: efficienza totale, basso costo, flessibilità, possibilità di funzionare in condizioni estreme e in mancanza di luce, semplicità di utilizzo, software adeguati a supporto, invisibilità agli occhi dei potenziali ladri. Fra i leader di mercato nel settore delle soluzioni di rete digitali spicca Axis Communications, attiva in 41 Paesi del mondo con proprie filiali e in 179 se si considerano anche le partnership. La sede è in Svezia e la società è quotata a

Alberto Corradini, Sales Director di Checkpoint Systems

Andrea Natale, marketing manager di Tyco

Alberto Alonso, responsabile sviluppo del mercato retail e gdo Sud Europa per Axis

Stoccolma. Nella vasta gamma offerta - che comprende molto hardware per registrazioni in condizioni estreme (buio, temperature bassissime o molto elevate, forte umidità) il gruppo vanta al suo attivo la recentissima telecamera di rete HDTV Bullet più piccola del mondo – è grande quanto un rossetto - ossia il modello M2014-E. Ovviamente le telecamere hanno bisogno di un software in grado di gestirle. AXIS propone Camera Companion, recentemente aggiornato alla realese 1.2. Contrariamente alle installazioni di videosorveglianza analogiche, Axis Camera Companion non richiede un dispositivo di registrazione centrale. Tutte le immagini sono salvate su una scheda di memoria SD standard in ogni telecamera, che continua a registrare anche se il network non funziona. Le telecamere sono alimentate tramite rete eliminando la necessità di cavi separati. Questo riduce i costi, semplifica l’installazio-

ne, rende il sistema più robusto in quanto manca un punto unico soggetto a guasti. Per proteggere ulteriormente gli investimenti dei clienti le attuali telecamere analogiche possono essere integrate mediante codificatori video. Puntare sulle nuove tecnologie digitali presenta chiari vantaggi in termini di servizi e prestazioni e la capacità di memorizzazione a bordo è - secondo Alberto Alonso, responsabile sviluppo del mercato retail e gdo Sud Europa uno dei fattori che sarà al centro dell’innovazione tecnologica dei prossimi 12 mesi. “Nell’immediato futuro sarà inoltre importante poter contare su processori più performanti di quelli attuali per consentire ulteriori sviluppi delle funzioni intelligenti, in grado di assolvere autonomamente a una sempre maggiore gamma di funzioni, non solamente nell’ambito della sicurezza ma anche del marketing. Le caratteristiche proprie della videosorveglianza rendono

però necessari processori dedicati ed è per questo che Axis ha sviluppato ARPTEC. Altri trend in corso sono la qualità delle immagini che ormai si appresta a superare quella fornita dall’occhio umano anche se le telecamere HDTV standard assolvono ampiamente alle necessità più comuni. Inoltre grazie alla diffusione della tecnologia cloud, sta diventando sempre più di uso comune la Videosurveillance as a Service (VsaaS) ovvero la videosorveglianza come servizio che offre anche alle realtà di dimensioni più contenute la possibilità di fruire di prestazioni di tipo professionale, ma a costi inferiori. La VsaaS elimina infatti la necessità di dover configurare una rete grazie all’outsourcing di gran parte dell’hardware e di tutto il software, permettendo consistenti economie visto che l’investimento viene limitato alla telecamera o al codificatore e a una connessione Internet”.

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Vendere green in un ambiente bello e accogliente è possibile. Vediamo come…

in-store

Interni di qualità

Arch. Olivia Carone Pres. Ass. Casaclima Network Milano e docente IED

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ome abbiamo già scritto, non è semplice identificare i criteri di una attività commerciale “verde” poiché mancano linee guida e norme chiare ed univoche, ma è possibile orientarci verso una serie di azioni adeguate a ottenere un “sistema” coerentemente e visibilmente Green, secondo le esigente di quella singola specifica attività. In linea di massima si può dire che un’attività commerciale che adotta il più alto numero possibile di soluzioni di sostenibilità ambientale nella struttura,nella gestione, nella scelta dei prodotti ad uso interno e di commercializzazione e nell’orientamento e supporto al consumatore può essere definita un’attività “sostenibile” che ottiene da ciò risparmio nei costi complessivi di gestione e contemporaneamente crea un elemento di attrattività per il pubblico. Il locale verde dovrebbe essere realizzato idealmente secondo una sinergia di fattori simultanei e coerenti: • il sistema-edificio dalle forti connotazioni di risparmio energetico reale dovuto alla struttura ed al benessere fisico percepito interno; • la scelta impiantistica complessivamente rivolta all’efficienza ed al risparmio energetico; • la scelta di utilizzare nella maggior quantità possibile energie rinnovabili, meglio se locali; • il sistema di finiture e arredi verdi certificati o certificabili o di provenienza dichiaratamente

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ecologica in massima parte di origine certa; • l’applicazione di sistemi per il risparmio dell’acqua potabile; • attestati e certificazioni a dimostrazione della reale effettiva sostenibilità attuata dell’intera struttura. Le scelte di dettaglio poi vanno valutate singolarmente da ciascun negozio, poiché una certa quota di discrezionalità occorre per l’inserimento di materiali e sistemi locali spesso difficilmente ripetibili in altri, essendo questo un aspetto della sostenibilità. Si hanno così possibili scelte diverse sulla tipologia di energie rinnovabili, sulla tipologia di materiali eco-riciclabili, sulle modalità impiantistiche, differenti sep-

pur ugualmente efficienti, sulle diverse modalità sulla raccolta differenziata,etc. Particolare attenzione va posta anche ai requisito ed alla formazione dei fornitori e dei manutentori che si trovano ad intervenire in edifici di una qualità complessiva più elevata rispetto a quelli più tradizionali: uno degli aspetti da non sottovalutare in un edificio di categoria ecologica, è costituito dalla qualità interna dell’aria e dalla percezione che abbiamo del suo spazio interno e del benessere che da ciò ne deriva. Spesso la presenza di impianti rumorosi con prese d’aria in luoghi sbagliati o insufficienti, scarsa pulizia dei filtri, delle bacinelle, de-

gli accumuli o dei condizionatori, pregiudica la qualità interna dell’aria che è un requisito indispensabile per un edificio ecologico con presenza di spore, funghi e batteri ridistribuiti in ambiente direttamente attraverso la rete di canalizzazioni. Da non sottovalutare infine l’aspetto gestionale e di rapporto con la clientela: l’impostazione degli aspetti strutturali ed impiantistici deve venire sostenuta da figure identificate tra il personale, una volta ricevuta l’adeguata formazione, con il compito di controllare la coerenza delle esposizioni e di fornire spiegazioni al cliente in modo da costituire un continuum coerente con le scelte attuate che devono essere illustrate al potenziale cliente.


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