Elettroradio informazioni L’innovazione di LG Electronics passa per l’OLED
Dalle fiere d’estate tutte le novità per i mercati d’autunno
Il Back to school tiene “banco” non solo nell’IT
Connettività e IoT, le nuove killer application
56dal
Anno
1960
periodico trade leader nel settore dell’elettronica e dell’informatica di consumo
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Il Web ha cambiato il modo di comunicare, sia tra persone, sia tra aziende. Nel nuovo marketing comunicare non è più sufficiente, è necessario coinvolgere, creare un dialogo tra l’azienda e i suoi potenziali clienti. È ovvio che l’obiettivo primo di un’azienda che ha una presenza sul Web sia quello di aumentare il numero dei contatti, ma il marketing 2.0 non si esaurisce con questo, anzi questo è soltanto il primo passo. È necessario costruire azioni che coinvolgano il pubblico online, che mettano i visitatori virtuali in contatto tra di loro, che li faccia interagire e che li trasformi in tanti brand ambassador. Più la vostra presenza online è profilata e vicina al vostro mondo, più il Web e i suoi meccanismi virtuosi si metteranno al servizio della vostra azienda, a prescindere dal numero dei click.
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Ei-Elettroradio Informazioni Periodico Trade per industrie e distribuzione • • • •
Audio • Video Elettrodomestici Informatica Telecomunicazioni
anno LVI chiuso in redazione il 30 settembre 2016 edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: lucia moradei - Milano (eigraph@tin.it) stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.
“Il mondo connesso”. Nel caso si voglia dare un titolo alla stagione che sta per iniziare, questo ci sembra proprio il più adatto. E non solo per quanto riguarda i prodotti e le nuove tecnologie appena approdate sul mercato, ma anche in fatto di retail marketing e tecniche di vendita. Ma andiamo per gradi. L’Internet delle Cose – come già ampiamente preannunciato e come era ovviamente prevedibile – è quello che, più di tutti, ha tenuto banco all’ultima edizione dell’I-
cessivo: l’incontro con il consumatore. Sì, perché se è vero che buona parte della clientela è ormai evoluta, iperconnessa e multicanale ed è altrettanto vero che anche il retail si sta pian piano adeguando, è gioco forza che entrambi i “fronti” si debbano incontrare in qualche modo. Anche perché le due evoluzioni sembrano aver preso involontariamente due strade differenti. E, si badi bene, si tratta di un incontro che non vuol dire assolutamente sovrapposizione o,
il mondo connesso FA di Berlino, affiancando e accompagnando i numerosi trend tecnologici del momento, come schermi video ultra definiti e di grandi dimensioni, impianti audio dal suono impeccabile, droni, stampa 3D, healthcare ed elettrodomestici intelligenti ed ecosostenibili. La voglia di connettività ha pervaso tutta la kermesse berlinese, invadendo anche settori apparentemente poco consoni alla sua integrazione, ma che, proprio in virtù della sua presenza, sembrano essere rinati e rinvigoriti. Di pari passo si stanno anche orientando i canali retail specializzato e despecializzato, con un approccio che va oltre all’ormai collaudato 2.0, verso un nuovo modello ibrido tra online e offline in cui tradizione e innovazione riescono ad amalgamarsi in modo efficace e sapiente, anche grazie a un po’ di care e vecchie “buone maniere” e, perché no, improvvisazione (quella sana e costruttiva, ovviamente!). Manca ancora però il passaggio suc-
peggio ancora, complicità, ma che deve assomigliare più a una vera e propria collaborazione tesa a migliorarsi in modo continuo e costante. Per quanto riguarda l’industria, invece, è forse anche inutile spendere ulteriori parole: abbiamo detto - e ci siamo detti – ormai di tutto, trainati – e sbalorditi – dall’incessante spinta innovativa proveniente dalle divisioni di Ricerca e Sviluppo di un po’ tutte le aziende in campo. Quello che forse manca ancora per fare quel “salto di qualità” di cui c’è veramente bisogno, è un maggiore impegno sul fronte della promozionalità: ancora troppo pressante, superficiale e a volte addirittura confusa. Cosa che, in un momento di recessione come questo in cui spese e investimenti vanno ottimizzati al massimo, non fa di certo bene. Ma siamo ottimisti (come sempre). Ci aspetta sicuramente un autunno interessante e ricco di sorprese La Redazione
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“Il mondo connessoâ€?. Nel caso si voglia dare un titolo alla stagione che sta per iniziare, questo ci sembra proprio il piĂš adatto. E non solo per quanto riguarda i prodotti e le nuove tecnologie appena approdate sul mercato, ma anche in fatto di retail marketing e tecniche di vendita. Ma andiamo per gradi. L’Internet delle Cose – come giĂ ampiamente preannunciato e come era ovviamente prevedibile – è quello che, piĂš di tutti, ha tenuto banco all’ultima edizione dell’I-
Periodico Trade per industrie e distribuzione • Audio • Video • Elettrodomestici • Informatica • Telecomunicazioni anno LVI chiuso in redazione il 30 settembre 2016 edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità : via matteo civitali, 51 20148 milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107
cessivo: l’incontro con il consumatore. SĂŹ, perchĂŠ se è vero che buona parte della clientela è ormai evoluta, iperconnessa e multicanale ed è altrettanto vero che anche il retail si sta pian piano adeguando, è gioco forza che entrambi i “frontiâ€? si debbano incontrare in qualche modo. Anche perchĂŠ le due evoluzioni sembrano aver preso involontariamente due strade differenti. E, si badi bene, si tratta di un incontro che non vuol dire assolutamente sovrapposizione o,
FA di Berlino, affiancando e accompagnando i numerosi trend tecnologici del momento, come schermi video ultra definiti e di grandi dimensioni, impianti audio dal suono impeccabile, droni, stampa 3D, healthcare ed elettrodomestici intelligenti ed ecosostenibili. La voglia di connettivitĂ ha pervaso tutta la kermesse berlinese, invadendo anche settori apparentemente poco consoni alla sua integrazione, ma che, proprio in virtĂš della sua presenza, sembrano essere rinati e rinvigoriti. Di pari passo si stanno anche orientando i canali retail specializzato e despecializzato, con un approccio che va oltre all’ormai collaudato 2.0, verso un nuovo modello ibrido tra online e offline in cui tradizione e innovazione riescono ad amalgamarsi in modo efficace e sapiente, anche grazie a un po’ di care e vecchie “buone maniereâ€? e, perchĂŠ no, improvvisazione (quella sana e costruttiva, ovviamente!). Manca ancora però il passaggio suc-
le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto nÊ la direzione nÊ la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.
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e school tien Il Back to non solo “banco� nell’IT
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Iniziamo questo percorso alla scoperta della casa smart, entrando a piccoli passi nelle stanze che abitiamo. Senza fare torto a nessuno e per una scelta puramente pratica partiamo dalla cucina, il luogo preferito di ogni donna, ma soprattutto il locale piÚ vissuto dalle famiglie italiane. Ed è il frigorifero l’elettrodomestico principe, che promette prestazioni eccezionali, quasi fantascientifiche. Si perchÊ stanno per entrare nelle nostre case frigoriferi connessi e intelligenti, come quelli presentati da LG Electronics, con grandi schermi touch che permettono una maggiore interazione e prestazioni senza precedenti, come controllare lo stato degli alimenti senza dover aprire il frigo, ma anche attività piÚ entertainment come ascoltare musica o leggere le notizie. Se parliamo, invece, in termini di prestazioni, la principale novità riguarda la maggiore capacità di conservazione dei cibi e la conseguente preservazione delle qualità nutritive e del sapore degli alimenti congelati. Ma non è tutto, i frigoriferi intelligenti, come quelli nati in casa Haier, sono in grado di gestire in maniera autonoma e in pochissimo tempo le variazio-
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ni di temperatura indesiderate e guidare la redistribuzione dell’aria fredda in aree specifiche del frigorifero, nonchÊ raffreddare le bevande istantaneamente. Infine un dettaglio di stile che non guasta. Da oggi è possibile scegliere il colore del proprio frigorifero e adattarlo in maniera piÚ personalizzata
all’immagine della propria cucina. Dal freddo al caldo dei forni, belli da guardare e da toccare, grazie a display touchscreen gestibili anche via smarphone, tablet o attraverso le app delle varie case madri. Anche in questo caso parliamo di forni piÚ grandi, come quelli presentati da Candy, con
Eventi IFA 2016
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L’azienda coreana lancia la nuova line-up
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e punta a consolidarsi nei segmenti piĂš alti del mercato
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La societĂ milanese è una delle prime a livello europeo a introdurre con successo prodotti alimentari “d’acquisto d’impulsoâ€? all’interno del canale eldom. Un successo che continua anche con il marchio di proprietĂ Gocce di caffè
SOEDIS: nuove opportunitĂ per nuovi business
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020 / eventi
Ăˆ facile capire perchĂŠ viene scelta da migliaia di aziende di tutto il mondo come base per la propria espansione verso oriente e ancor piĂš come punto di contatto con l’immensa capacitĂ produttiva cinese. Hong Kong è riconosciuta come uno dei piĂš importanti centri finanziari internazionali e, nonostante una popolazione e un territorio piuttosto ridotti, occupa un posto rilevante nella classifica delle principali economie mondiali. Ha una ricezione alberghiera adatta a tutti i budget, il costo della vita è allineato a quello delle grandi cittĂ europee, è ben collegata con tutta l’Asia e soprattutto ha una burocrazia piuttosto snella che favorisce gli scambi commerciali con l’estero. Qui l’inglese è parlato dovunque, le tasse non influiscono in maniera eccessiva e l’organizzazione è di stampo anglosassone: solo l’HKTDC organizza 40 fiere all’anno per promuovere il business di Hong Kong.
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LG TV: la leadership passa per l’OLED
una capienza da 78 litri e cinque livelli di cottura. Grazie alla costante connettivitĂ anche cucinare diventa easy, grazie alla possibilitĂ di monitorare lo stato di cottura dei cibi attraverso le immagini ricevute sul cellulare. Mai come in questo caso la parola intelligente è piĂš indicata per un elettrodomestico. I forni oggi insegnano a cucinare, con l’ausilio di video ricette e tutorial “live teachingâ€? per seguire passo dopo passo la preparazione del piatto. Per agevolare l’organizzare della cena basta inserire il numero di persone e il tipo di alimento desiderato per avere informazioni su temperatura e tempo di cottura. Chi invece vuole godersela può personalizzare i programmi e dettare le regole al forno, che fornirĂ costanti feedback visivi sullo stato della cottura. Una nuova frontiera nell’ambiente cucina è rappresentato dai forni a vapore, che consentono di aggiungere il vapore alla cottura, utile ad esempio per favorire la lievitazione di alcuni impasti. I forni Electrolux, nello specifico, sono dotati di un display touch che consente di regolare al meglio tutte le funzioni presenti.
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Gamescom 2016: Tutte le novitĂ dalla fiera di Colonia
1960
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di Monica Renna
Immaginate la casa del futuro. Se ne parla già da molto tempo, grazie alle continue evoluzioni tecnologiche di cui il mercato è protagonista, ma oggi piÚ che mai si può toccare con mano e viverlo il progresso. Le ultime novità che renderanno le nostre case totalmente smart sono state presentate in occasione della recente edizione di IFA Berlino, la manifestazione fieristica di riferimento in tutto il mondo dell’eldom e dell’elettronica di consumo. Noi donne, amanti dell’ambiente domestico, dobbiamo solo entrare in confidenza con queste meraviglie della tecnologia, di cui potremmo godere senza ombra di dubbio bellezza e perfomance.
numero
56dal
Anno
ivitĂ e Connett ve killer IoT, le nuo ion applicat
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La smart home e l’IoT sono stati tra i maggiori protagonisti dell’edizione 2016 dell’IFA di Berlino
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peggio ancora, complicitĂ , ma che deve assomigliare piĂš a una vera e propria collaborazione tesa a migliorarsi in modo continuo e costante. Per quanto riguarda l’industria, invece, è forse anche inutile spendere ulteriori parole: abbiamo detto - e ci siamo detti – ormai di tutto, trainati – e sbalorditi – dall’incessante spinta innovativa proveniente dalle divisioni di Ricerca e Sviluppo di un po’ tutte le aziende in campo. Quello che forse manca ancora per fare quel “salto di qualitĂ â€? di cui c’è veramente bisogno, è un maggiore impegno sul fronte della promozionalitĂ : ancora troppo pressante, superficiale e a volte addirittura confusa. Cosa che, in un momento di recessione come questo in cui spese e investimenti vanno ottimizzati al massimo, non fa di certo bene. Ma siamo ottimisti (come sempre). Ci aspetta sicuramente un autunno interessante e ricco di sorprese La Redazione
Editoriale
e d’estate Dalle fier ità per i nov tutte le no d’autun mercati
LG zione di L’innova passa per ics Electron l’OLED
IFA connessi e 2016 “intelligenti�
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di io a r o r t t n Ele informazio
Hong Kong electronics Fair: la Porta d’Oriente
“Realizzare progetti di distribuzione evoluti a integrazione delle reti e dei modelli tradizionaliâ€?: è quanto è riportato nella mission aziendale di SOEDIS, societĂ specializzata nello studio e nella realizzazione di soluzioni distributive innovative. Fin dalla sua nascita, difatti, l’azienda lombarda ha operato nel portare costantemente il suo know-how all’interno del settore retail, sia ampliando e sviluppando modelli distributivi giĂ consolidati sia studiandone e applicandone di totalmente nuovi. I casi di successo messi a segno dalla societĂ milanese sono molteplici e, alcuni dei quali, davvero importanti come ad esempio l’introduzione di prodotti del food all’interno del canale eldom. “Siamo nati nel 2008 con un approccio inizialmente consulenziale teso ad assistere le marche nella ricerca e nello sviluppo di nuovi canali e progetti di distribuzio-
Un “piccolo grande� aiuto per le pulizie di tutti i giorni iRobot lancia il nuovo robot compatto della serie Braava
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HKtDC Istituito nel 1966, l’Hong Kong Trade Development Council (HKTDC) è l’ente responsabile della promozione del commercio estero di Hong Kong. Si pone l’obiettivo di sviluppare gli scambi di beni e servizi in tutto il mondo, mediante la piattaforma commerciale di Hong Kong.
Pratico, compatto e facile da usare. Ăˆ l’identikit dell’ultimo arrivato in casa iRobot, un vero e proprio “piccolo grandeâ€? alleato per le pulizie di tutti i giorni, in special modo per tutti quegli ambienti - come la cucina e il bagno - che richiedono lavaggi frequenti. Il nuovo Braava jet, talmente piccolo da riuscire infilarsi anche nei punti piĂš difficili da raggiungere, si caratterizza per la presenza di una testina di pulitura basculante e per il comodissimo Precision Jet Spray, in grado di raccogliere e catturare polvere e briciole. Per eseguire le diverse di pulitura, utilizza i suoi panni di pulitura originali che, oltre a lavarli, è anche capace di pulirli inumidendoli o semplicemente di spolverarli a secco. Seguendo un efficiente percorso di pulizia, Braava jet si muove tra gli ostacoli che incontra man mano e pulisce lungo i mobili e le pareti, evitando i tappeti e i punti di caduta. Al termine delle pulizie, non è poi necessario toccare il panno sporco: basta sollevare il robot sopra un cestino della spazzatura e premere il pulsante di rila-
scio per far cadere il panno direttamente tra i rifiuti. Ma non è tutto. Il robot, tra l’altro, è molto semplice da usare: basta attaccare il panno desiderato e premere il pulsante CLEAN. A seconda del panno montato, Braava jet determinerĂ automaticamente la modalitĂ di pulizia da eseguire. Per impedire invece l’accesso del robot ad aree “off limitsâ€?, è possibile creare una barriera invisibile attivando la modalitĂ Virtual Wall, semplicemente, premendo sempre il pulsante CLEAN fino a quando non si illuminano due lineette blu sulla superficie superiore del robot. A questo punto, non rimane altro che premere nuovamente il pulsante CLEAN per avviare la sessione di lavoro: il robot pulirĂ il pavimento senza mai oltrepassare la barriera invisibile che ha appena creato. Nella dotazione di Braava jet è infine inclusa una batteria agli ioni di litio di lunga durata, un caricabatteria e due panni monouso di ciascun tipo (ad acqua, umido e secco). Acquistabili separatamente, viceversa, sono altresĂŹ disponibili panni riutilizzabili e lavabili.
Nuvole in viaggio
La tecnologia del cloud computing rende disponibili per ogni attivitĂ risorse informatiche potenzialmente illimitate di Marco Passarello
Anche quest’anno espositori e buyer sono pronti a incontrarsi all’Hong Kong electronics Fair (Autumn edition) ed electronicAsia, dal 13 al 16 ottobre, al Convention and exhibition Centre di Hong Kong.
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Eventi Gamescom
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L’Hong Kong Electronics Fair (Autumn Edition) è giunta ormai alla sua 36 edizione e rappresenta a tutti gli effetti la piÚ grande fiera al mondo di elettronica di consumo, raggruppando praticamente tutti i settori di mercato che compongono questo vasto e variegato mondo, dall’audio video agli elettrodomestici, dai videogiochi alla realtà virtuale, dalla fotografia al mondo Mobile. Organizzata dall’Hong Kong Trade Development Council, si tiene due volte l’anno e a edizioni alterne viene affiancata da electroni-
cAsia, la fiera gemella dedicata al mondo della componentistica, e dell’energia solare. Numeri impressionanti quelli espressi dalle due kermesse cinesi: basti pensare che la scorsa edizione ha registrato qualcosa come 3.600 espositori (a cui vanno sommati i 500 di electronicAsia) provenienti da 27 Paesi diversi con una significativa presenza europea. Una superficie complessiva di quasi 80.000 mq e un totale di 60.000 visitatori, che sommati a quelli della gemella electronicAsia superano i 96.000, provenien-
ti da Hong Kong, dalla Cina continentale e da tutto il mondo (circa il 16% dall’Europa). L’Electronic Fair è pensata per le aziende che vogliono fare business. Siamo infatti ben lontani dal modello di fiera europea o americana stile IFA o CES, dove i grandi marchi allestiscono imponenti stand per promuovere le loro novitĂ e dare una prova delle loro capacitĂ al mercato. Qui, salvo rare eccezioni, gli stand sono tutti piccoli e la parola d’ordine è “vendereâ€?: con estrema concretezza i produttori, per oltre l’80% provenienti da Hong Kong
Eventi Hong Kong Electronics Fair
e dai grandi distretti industriali del sud della Cina continentale, incontrano importatori e distributori di tutto il mondo per definire acquisti e forniture. Gli espositori presenteranno le proprie novità in tutti i segmenti di mercato dell’elettronica di consumo, dall’audio video alla fotografia, dagli elettrodomestici alle comunicazioni, dall’accessoristica per il mondo Mobile, presente in maniera massiccia, a quella per l’Automotive e dai dispositivi per l’Healthcare a quelli per la realtà virtuale. Significativa inoltre
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Back to school:
Il tweet è blu sopra BerlIno
Per buona parte dei quasi otto milioni di alunni italiani che quest’anno siedono tra i banchi di scuola, l’avvio delle lezioni resta traumatico, almeno questo emerge dai social. Su Facebook, Twitter, Snapchat e Instagram le parole piĂš gettonate dagli studenti sono “ansiaâ€?, “sonnoâ€?, “crisiâ€?. E i siti e le community di riferimento subito si adeguano al trend: “L’idea di tornare a #scuola ti stressa? Leggi i consigli per affrontare il rientroâ€?,scrive Studenti.it. Il “segretoâ€?, spiega il portale, “sta nell’abituarsi lentamente ai nuovi ritmi giĂ dalle ultime settimane di vacanza, non per questo privandoti del sacrosanto piacere del relaxâ€?. Altro consiglio offerto è quello di prepararsi“fisicamente, mentalmente e materialmente al rientro a scuolaâ€? oltre che “affrontare con positivitĂ i primi giorni, cercando di instaurare un buon rapporto con compagni e professoriâ€?. Ed ecco, invece, i consigli di Skuola.net per “riabituarsi alla svegliaâ€?: eliminare il pisolino pomeridiano, abituarsi ad alzarsi in orario scolastico giĂ qualche giorno prima
Questo mese l’analisi di The Fool rivolge la sua attenzione verso uno dei piÚ importanti eventi dedicati all’elettronica di consumo, l’IFA 2016 di Berlino. Monitorando Twitter dal 28 agosto al 10 settembre sono stati analizzati ben 11.826 tweet che hanno generato un potenziale di visualizzazioni pari a 141 milioni di impression. Analizzando gli utenti coinvolti possiamo rilevare come quelli piÚ popolari (calcolati secondo il numero di citazioni, siano esse mention o retweet) siano capitanati da @youtube che trova menzione in un totale di oltre 700 tweet, riferiti principalmente a condivisioni di video attraverso il canale, staccando il profilo di @hdblog fermo a oltre 300 citazioni.
Timeline volumi al giorno
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mandare in latinoâ€? è stata pubblicata da una studentessa su twitter: “Ecco a voi ‘Andiamo a comandare’ in latino, giusto perchĂŠ il prof voleva farci riprendere a tradurre con simpatiaâ€?, twitta la ragazza con il nickname Nonna Carry (twitter: @urnotmydream). Mentre un’altra studentessa rilancia sempre su twitter: “Ho appena finito di tradurre ‘Andiamo a Comandare’ dal latino all’italiano. Poi mi chiedono perchĂŠ adoro il mio professoreâ€?. Il post di Nonna Carry, condiviso dallo stesso Rovazzi sul suo profilo, ha sfiorato le mille condivisioni ed è diventato subito virale, mentre l’insegnante di latino è ormai il prof piĂš amato del web. Poteri di internet e soprattutto dei social.Â
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Settembre andiamo, è tempo di Back to School Il ritorno tra i banchi di scuola è sempre un’ottima occasione per fare “pushâ€?
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Una maggior consapevolezza è alla base di un buon uso delle nuove tecnologie
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â&#x20AC;&#x153;Ricomincia la scuola e si torna a parlare dellâ&#x20AC;&#x2122;annoso problema del peso delle cartelleâ&#x20AC;?. Questo è lâ&#x20AC;&#x2122;incipit di un articolo pubblicato sul sito internet di un Centro Medico milanese - e debitamente rilanciato sulla newsletter periodica dello stesso - dal titolo â&#x20AC;&#x153;Back to school: zaino in spalla e... mal di schienaâ&#x20AC;?, che tratta temi legati alle problematiche ortopediche dei bambini/ragazzi. Nel caso ce ne fosse stato ancora bisogno, questo ennesimo utilizzo del termine-mantra potrebbe essere visto come la conferma definitiva, e il definitivo sdoganamento, del â&#x20AC;&#x153;ritorno a scuolaâ&#x20AC;? in chiave di appuntamento di marketing che ha assunto un valore a se stante, declinabile trasversalmente a prescindere dalla categoria merceologica di riferimento. Il social media manager del Centro Medico citato (di cui non faremo il nome per ragioni intuibili) ha svolto diligentemente il suo compito di inserirsi nello spirito del tempo - o meglio, nei trend topic della cronaca spicciola (non andiamo a scomodare lo Zeitgeist, suvvia) - cavalcando in maniera legittima un tema oggi in-
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serito stabilmente nel calendario mentale del consumatore. Al riguardo, scendendo sul terreno piĂš prosaico del commercio, viene da riflettere sulla ormai pervasiva offerta di libri di testo, presente praticamente in tutte le insegne della distribuzione generalista, partire da quei regni del food e del grocery che sono tuttora i supermercati. Molto probabilmente non è il margine sui libri, ulteriormente ridotto dagli sconti quasi obbligatori, a spingere le catene allâ&#x20AC;&#x2122;imponente sforzo logistico di distribuire in tutti i punti vendita i pesanti colli dei volumi, ciascuno impacchettato per benino con il nome del cliente in bella evidenza. Certo, cosĂŹ si crea traffico nel punto vendita, e la consegna dei libri può diventare lâ&#x20AC;&#x2122;occasione per fare upselling e crosselling sulle famiglie degli studenti per quelle categorie di prodotto, dalla cancelleria agli zaini, che in questo periodo vedono lievitare le superfici ad essi dedicati. Ma câ&#x20AC;&#x2122;è anche - se non soprattutto - la necessitĂ di fidelizzare, di fornire un servizio tangibile, di non cedere terreno allâ&#x20AC;&#x2122;ecommerce che tutti i segnali indicano in
Processore IntelÂŽ 80Q701A2IX Coreâ&#x201E;˘ i7-6500U, Ram 8 GB, Hard Schermo 15,6â&#x20AC;? LED Disk 1 TB, HD dedicata, DVD SMulti, Ready, ATI R5 M330 con 2 GB di memoria Webcam, HDMI, Windows 10.
Psicology
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Trade Marketing
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Le soluzioni portatili sono quelle che faranno I numeri, ma ci si aspettano risultati anche dal mondo gaming di Raffaele Gomiero
Back to School: a tutto notebook Come ogni anno lâ&#x20AC;&#x2122;inizio della scuola coincide con il Back to School della tecnologia, periodo particolarmente â&#x20AC;&#x153;caldoâ&#x20AC;? per le principali aziende di settore ITe per la stessa distribuzione. Secondo una ricerca dellâ&#x20AC;&#x2122;Osservatorio Findomestic, infatti, in media le famiglie italiane spenderanno circa 580 euro per le spese scolastiche dei figli, o 700 euro se i figli sono due. Il 45% si aspetta delle spese superiori rispetto allo scorso anno, mentre un altro 44% spera di spendere piĂš o meno lo stesso importo del 2015. Focalizzandosi in particolar modo su poche categorie di prodotti,il Back to School non può ovviamente registrare le succulenti vendite del periodo natalizio, ma considerando che, in termini percentuali, in questo periodo le aziende si assicurano dal 10 al 25% del loro fatturato annuo, si tratta sicuramente di un periodo da tenere in debita considerazione.
Asus
Massimo Merici, Country Product Manager Notebook Italy & Greece
â&#x20AC;&#x153;Negli ultimi anni, il periodo del back to school ha determinato un grande impatto sul business. Guardando nello specifico il 2016, che ha fatto registrare al mercato una crescita a due cifre sia a valore che a volume, si registra un trend di crescita notevole proprio in questi ultimi mesi. La tendenza dimostrata fino ad ora lascia intravvedere un percorso analogo anche per lâ&#x20AC;&#x2122;intero periodo del back to school â&#x20AC;&#x201C; che si intende iniziato dalla fine Ago-
sto, ovvero da quando a tutti gli effetti è ripresa a pieno regime lâ&#x20AC;&#x2122;attivitĂ di business. Per quanto ci riguarda, la proposta di ASUS è la famiglia dei Transformer, la nuova, potente e versatile generazione di ultraportatili 2-in-1, costituita da tre nuovi modelli di trasformabili (T101, T302 e il T303) che assicurano la migliore esperienza di Windows 10. Questi modelli sono caratterizzati da un originale form factor e presentano una sottile tastiera staccabile che funge anche da cover protettiva. Infine, in questo momento dellâ&#x20AC;&#x2122;anno abbiamo deciso anche di introdurre sui dispositivi della fascia mainstream la tecnologia SSD con capacitĂ di storage da 512GB: siamo i primi vendor del settore ad averla introdotta, dal momento che la maggior parte del mercato offre una capacitĂ di storage pari a 128 GB o 256GB per la categoria di prodotti analoghi. Per quanto riguarda lâ&#x20AC;&#x2122;area dei notebook, ci attendiamo degli ottimi risultati dai dispositivi della serie N: questa famiglia di prodotti ha giĂ riscontrato il favore del mercato con i modelli precedentemente introdotti sia per-
chĂŠ caratterizzata dalla presenza di tecnologie allâ&#x20AC;&#x2122;avanguardia che da un design semplice, raffinato e dotato di materiali di pregio come alluminio. La brand awareness della serie N, dunque, è giĂ ben consolidata, come dimostrano anche gli stessi dati di mercato relativi a questa fascia. Parlando in termini di periodi dellâ&#x20AC;&#x2122;anno ha sicuramente un impatto molto considerevole sul fatturato complessivo: generalmente, si registra una percentuale che può anche arrivare fino a 25%. Si tratta perciò di un periodo strategico. Negli scaffali dei principali punti vendita di tutti i retailer abbiamo previsto la presenza dellâ&#x20AC;&#x2122;intera gamma, coadiuvata dalla presenza di desk ASUS che effettuano demo dei prodotti considerati top di gamma. Il tutto è supportato da promoter specificatamente formati per consigliare lâ&#x20AC;&#x2122;utente finale nella scelta del dispositivo piĂš indicato a soddisfare le specifiche esigenze. Inoltre, attivitĂ marketing mirate contribuiranno a valorizzare e ampliare la percezione del brand mediate la partecipazione ad eventi di massa grande impatto come, ad esempio, la main sponsorship di The Color Run e la presenza alla Games Week, entrambi appuntamenti che ci vedono protagonisti da numerose edizioniâ&#x20AC;?.
Aziende iRobot
Elettrodomestici connessi: vantaggi reali La connettivitĂ nel campo del â&#x20AC;&#x153;biancoâ&#x20AC;? affronta la sfida del passaggio da curiositĂ a benefit tangibile per il consumatore di Marco Passarello
Di elettrodomestici connessi si parla giĂ da qualche tempo, ma sembra ormai arrivato il momento in cui non sono piĂš una semplice curiositĂ tecnologica per appassionati, ma sono presenti in massa sul mercato, e devono attrarre il consumatore non per lâ&#x20AC;&#x2122;effetto novitĂ , ma per gli effettivi vantaggi che procurano. Allâ&#x20AC;&#x2122;IFA di Berlino questâ&#x20AC;&#x2122;anno lâ&#x20AC;&#x2122;elettrodomestico connesso era una delle grandi tendenze, e non câ&#x20AC;&#x2122;è categoria che ne sia rimasta esente: si sono visti, per esempio, vari food processor connessi, e persino un ferro da stiro. E gli elettrodomestici piĂš grandi si trasformano in smart TV o in tablet, come il frigorifero Smart Instaview presentato da LG, le cui porte semitrasparenti fungono anche da gigantesco touchscreen su cui gira Windows 10, completo di assistente vocale Cortana. Tutto questo prelude allâ&#x20AC;&#x2122;era dellâ&#x20AC;&#x2122;Internet delle Cose, in cui qualunque
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elettrodomestico sarĂ connesso alla rete e potrĂ , in linea di principio, dialogare con qualunque altro per garantire impensate sinergia. Per ora quellâ&#x20AC;&#x2122;obbiettivo è ancora abbastanza lontano: i grandi brand tendono a costruire ecosistemi in proprio, che gestiscono solo i propri prodotti e non altri. Allâ&#x20AC;&#x2122;IFA si sono però visti i primi embrioni di una collaborazione, come il sistema Home Connect creato da Bosch e Siemens e aperto
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Candy WTC - Watching Touching Cooking. Un forno il cui portello è anche uno schermo full touch da 19â&#x20AC;?, e si può gestire anche da remoto con smartphone e tablet. La telecamera integrata, abbinata allâ&#x20AC;&#x2122;illuminazione brevettata U-see (luci led laterali posizionate nella controporta del forno), consente una visione ottimale dellâ&#x20AC;&#x2122;interno, con primi piani delle pietanze in cottura. Sullo schermo si possono pfar apparire video ricette che spiegano in diretta le fasi della preparazione
34 allâ&#x20AC;&#x2122;uso da parte di altri brand. Ed è molto probabile che, una volta che il consumatore si sarĂ abituato a gestire gli elettrodomestici col proprio smartphone, chiederĂ a gran voce di poter creare un dialogo tra dispositivi di marche diverse, e bisognerĂ accontentarlo. Ma giĂ il presente offre cose molto interessanti: elettrodomestico connesso non è piĂš sinonimo di funzioni appariscenti ma non troppo utili, come poter avviare il forno mentre si è lontano da casa. Ora la connettivitĂ comincia a essere sfruttata per scopi piĂš interessanti come la gestione dei consumi e lâ&#x20AC;&#x2122;assistenza allâ&#x20AC;&#x2122;utente perchĂŠ sia in grado di sfruttare al meglio tutte le funzioni. Vediamo ora piĂš in dettaglio cosa hanno da offrire i due principali marchi di elettrodomestici connessi, Candy Hoover e Samsung.
candy Hoover: connettivitĂ per il grande pubblico â&#x20AC;&#x153;Siamo il primo gruppo al mondo a dotarsi di unâ&#x20AC;&#x2122;offerta completa di elettrodomestici connessiâ&#x20AC;?, afferma con orgoglio Piergiorgio Bonfiglioli, Group Connectivity Director per il gruppo Candy Hoover. â&#x20AC;&#x153;Copriamo il lavaggio, con lavatrici e lavastoviglie; la conservazione del cibo, con frigoriferi e combinati di varie dimensione, e la cottura, con cappe di aspirazione, piani cottura a induzione e forni. Il tutto ovviamente declinato in varie dimensioni e caratteristiche tecniche per coprire i vari segmenti di mercato. Siamo partiti due anni fa con prodotti altamente specificati, e siamo arrivati ad avere piĂš di 120 elettrodomestici connessi nel catalogo Candy. Il nostro obiettivo non è quello di vendere unicamente la â&#x20AC;&#x2DC;cremaâ&#x20AC;&#x2122; dellâ&#x20AC;&#x2122;offer-
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Speciale Ei Domotica
Senza rete Tutto quello che serve per allestire unâ&#x20AC;&#x2122;efficiente rete informatica casalinga Di Marco Passarello
Viviamo nellâ&#x20AC;&#x2122;era di Internet, e la diffusione della Rete è sempre piĂš pervasiva. Quasi ognuno di noi porta sempre con sĂŠ un dispositivo che vuole rimanere permanentemente connesso (e spesso anche piĂš di uno), e ormai anche gli elettrodomestici pretendono di collegarsi a Internet: hanno cominciato i televisori, che sono giĂ tutti â&#x20AC;&#x153;smartâ&#x20AC;?, ma allâ&#x20AC;&#x2122;orizzonte giĂ si presentano frigoriferi, forni, lavatrici e persino frullatori con la loro brava connessione che permette di pilotarli a distanza o scaricare programmi e ricette. Tuttavia, fatta eccezione per gli smartphone, quasi nessuno di questi apparecchi è dotato di una SIM in grado di ottenere una connessione attraverso la rete telefonica cellulare. Per collegarsi a Internet devono perciò servirsi di una rete informatica. Questo articolo si occuperĂ di spiegare di cosa ha bisogno che vuole allestire una rete in casa propria.
Al centro di ogni rete câ&#x20AC;&#x2122;è il modem-router, cioè lâ&#x20AC;&#x2122;apparecchio che funge da tramite con lâ&#x20AC;&#x2122;esterno, dialogando con la rete globale (modem), e si occupa di distribuire la connessione a tutti i dispositivi connessi (router). Modem e router possono anche essere due dispositivi separati. Spesso il provider che fornisce la connessio-
ne include nellâ&#x20AC;&#x2122;offerta anche un modem-router giĂ correttamente configurato. In caso contrario, o se volete sostituirlo, ricordatevi che serve un modem-router di tipo diverso a seconda che la vostra connessione viaggi attraverso una fibra ottica o invece utilizzi il comune doppino telefonico ADSL. Oggigiorno il router provvede a diffondere la connessione attraverso un segnale radio Wi-Fi, indispensabile per connettere alla rete i dispositivi mobili (anche gli smartphone, per non gravare troppo sul piano tariffario telefonico). Attualmente lo standard piĂš veloce è lâ&#x20AC;&#x2122;802.11ac, che sfrutta tre bande di frequenza in contemporanea. Tra i dispositivi di questo tipo, citiamo il router FRITZ!Box 7490 e il modem-router Netgear D6220, ottimizzati per consentire la pratica del videogioco online minimizzando i ritardi dovuti alla trasmissione; nonchĂŠ il router DLink DIR-8980L e il modem-router DSL-3590L, ch utilizzano una tecnologia â&#x20AC;&#x153;smart connectâ&#x20AC;? che differenzia la frequenze tra i vari dispositivi connessi per una maggiore chiarezza delle trasmissioni.
re il router in modo che il segnale raggiunga in modo efficace tutti i punti dellâ&#x20AC;&#x2122;abitazione. Una possibile soluzione di questo problema è il sistema Netgear Orbi, presentato di recente allâ&#x20AC;&#x2122;IFA 2016. Il kit base di Orbi è costituito da due dispositivi, uno dei quali funge da router, lâ&#x20AC;&#x2122;altro da â&#x20AC;&#x153;satelliteâ&#x20AC;?. Il satellite ripete il segnale che riceve dal router, utilizzando il sistema triband 802.11ac. Posizionando il satellite al centro della casa, questo garantisce una copertura su 370 metri quadri, sufficiente per la maggior parte delle abitazioni. In caso contrario, è sufficiente aggiungere altri satelliti.
estendere Il segnale Uno dei problemi delle reti wireless è che, sebbene gli standard siano sempre piÚ efficaci, non sempre è possibile posiziona-
Smart Home
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Ă&#x2C6; la storia di uno dei retailer piĂš noti del sud dellâ&#x20AC;&#x2122;Agro Pontino: una storia dâ&#x20AC;&#x2122;imprenditoria come tante, fatta di passione, sacrifici e spirito dâ&#x20AC;&#x2122;iniziativa
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Dallâ&#x20AC;&#x2122;elettronica agli elettrodomestici a passo di musica 046 / in store
La sua storia è una come tante di cui è ricca la nostra Italia: la classica storia del ragazzo di provincia che vuole emergere e mettere a frutto tutte le sue capacitĂ e il suo intuito, pur rimanendo nei pressi dei luoghi in cui è nato e cresciuto. Lâ&#x20AC;&#x2122;avventura imprenditoriale di Maurizio Di Vito, titolare del punto vendita Tacabanda di Fondi (Latina), rispecchia proprio la classica trama del â&#x20AC;&#x153;piccolo miracolo italianoâ&#x20AC;?, quella in cui da una semplice passione scaturisce una vera e propria opportunitĂ di lavoro e di carriera, in grado di creare business, posti di lavoro e indotto nel territorio. Il suo percorso inizia piĂš di 25 anni orsono, nel 1991, quando decide di continuare a coltivare il suo amore per la musica, sostituendo ai piatti dei giradischi un bancone di un moderno punto vendita di musica e dischi, e chiamandolo con il suo nome dâ&#x20AC;&#x2122;arte â&#x20AC;&#x153;Tacabandaâ&#x20AC;?, quello che lo aveva reso famoso tra i giovani della zona come promettente disc-jockey. La scelta ricade su un negozietto di appena 30 mq di superfi-
i primi negozi
cie collocato nel centro della cittadina laziale; negozio dove, qualche anno piĂš tardi, alla vendita di dischi e di impianti audio affiancherĂ anche quella di telefonini ed elettrodomestici, sviluppando anche servizi di assistenza. Fatto, questâ&#x20AC;&#x2122;ultimo, che lo fece divenire in poco tempo un autentico punto di riferimento nella zona per quanto riguarda i settori eldom ed elettronica di consumo. Nel 2005 arriva poi la svolta e quel salto di qualitĂ che forse Di Vito aspettava da tempo e, spinto dalla voglia di crescere e da contingenti motivi logistici, decide di lasciare lo storico bazar del centro cittadino per trasferirsi in una grande superficie di vendita situata alla periferia del centro abitato, subito a ridosso della via Appia che collega Fondi a Latina e alla Capitale, e corredato da un ampio parcheggio e da piĂš ampi spazi utili al carico/scarico delle merci. La sua clientela lo segue anche nella nuova location e, complice anche al traffico convogliato dalla grande arteria stradale, il giro dâ&#x20AC;&#x2122;affari continua a crescere, cosĂŹ come le categorie di prodotto trattate, il numero di referenze a catalogo e il mix di offerta. Nonostante lâ&#x20AC;&#x2122;avvento delle grandi insegne nazionali, Tacabanda continua a mantenere la sua insegna indipendente ancora per qualche anno, fino alla decisione di affliarsi al socio G.R.E. Falco. Prende cosĂŹ vita il progetto Trony Fondi, caratterizzato da un grande megastore di circa 2.000 mq di superficie espositiva, ricco di prodotti dei settori telefonia, informatica, elettronica, audio video, piccoli e grandi elettrodomestici, incasso, inciso, foto, libri, casalinghi e lista nozze. Dopo 5 anni arriva però unâ&#x20AC;&#x2122;altra svolta e, abbandonata lâ&#x20AC;&#x2122;esperienza di affiliato Trony, Tacabanda entra come socio nella compagine di Evoluzione, adottando lâ&#x20AC;&#x2122;insegna Dixe. Ma non finisce qui Tacabanda cresce ancora e oggi torna allâ&#x20AC;&#x2122;interno del Gruppo G.R.E., questa volta però come asso-
In Store
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Di tecnologia cloud si parla da parecchio tempo. Non è chiaro come il simbolo della nuvola (â&#x20AC;&#x153;cloudâ&#x20AC;? in inglese) sia stato adottato per simboleggiare le risorse informatiche accessibili attraverso una rete, ma è da metĂ degli anni â&#x20AC;&#x2122;90 che si parla di cloud computing per indicare un modello in cui storage, applicazioni e servizi vengono forniti al cliente da remoto, invece che risiedere in permanenza sui suoi computer. Tuttavia è solo in questo millennio, con la vertiginosa espansione della banda di trasmissione disponibile in rete e lâ&#x20AC;&#x2122;abbattimento dei costi delle memorie di massa e della capacitĂ di elaborazione, che questo modello si è esteso fino a diventare predominante. I vantaggi del cloud computing
Dal cloud il ritorno del telefono fisso A dimostrazione del fatto che la tecnologia cloud può potenzialmente trasformare attività di ogni genere, Google ha recentemente proposto una nuova versione di un servizio che si pensava in via di sparizione: la linea telefonica fissa. Il servizio si chiama Fiber Phone, ed è disponibile solo ai clienti del servizio di connettività Google Fiber, presente solo negli USA. In pratica gli utenti di Fiber Phone dispongono di una linea telefonica fissa che però, attraverso la cloud, offre un cospicuo numero di servizi, quale la trasferibilità della chiamata su un dispositivo mobile di propria scelta, il filtraggio delle chiamate, e addirittura la registrazione e la trascrizione del testo delle chiamate.
sono molteplici. Il principale è quello della scalabilitĂ : il cliente non è piĂš obbligato ad acquistare in anticipo unâ&#x20AC;&#x2122;infrastruttura informatica di dimensioni adeguate alle proprie attivitĂ , rischiando di sprecare denaro in caso di errata valutazione, ma può pagare di volta in volta solo la quantitĂ di risorse effettivamente usata. Inoltre la centralizzazione permette economie di scala e migliori controlli qualitativi.
Una nUvola, tanti modelli Il cloud computing può essere declinato secondo vari modelli. Il piĂš semplice è quello dellâ&#x20AC;&#x2122;Infrastructure as a Service (IaaS), in cui il provider si limita a fornire e manutenere una serie di computer remoti, macchine reali o virtuali che vengono affittate agli utenti che possono farne lâ&#x20AC;&#x2122;uso che preferiscono. Il modello opposto è quello del Software as a Service (SaaS), in cui lâ&#x20AC;&#x2122;utente può accedere da remoto a unâ&#x20AC;&#x2122;applicazione pagando un abbonamento. Il SaaS è un modello che molti produttori di software stanno adot-
Technology
tando, dato che permette loro di evitare i problemi di pirateria informatica, distribuzione e manutenzione che si verificavano quando il software andava installato sulle macchine dei clienti. Il modello piÚ sofisticato è quello del Platform as a Service (PaaS). In questo caso il provider fornisce una piattaforma, cioè un hardware su cui gira un sistema operativo specializzato con un ambiente per lo sviluppo di applicazioni dedicate. I clienti possono utilizzare la piattaforma remota per creare software su misura per le proprie necessità . Tra le piattaforme di questo tipo si annoverano Azure di Microsoft, App Engine di Google e Bluemix di IBM.
iBm Watson: Una scorta di intelligenza Lâ&#x20AC;&#x2122;aspetto forse piĂš interessante e â&#x20AC;&#x153;futuribileâ&#x20AC;? della tecnologia cloud è quello dellâ&#x20AC;&#x2122;intelligenza artificiale. Come ogni altro tipo di risorsa informatica, infatti, anche questa può essere condivisa online sotto forma di servizio. Non si tratta di una previsione, ma di una real-
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scenari smartphone Rispondono Cinzia Bianchi, Consumer Country Leader, e Alessandra Petti, Trade Marketing Manager della divisione Mobile di Lenovo Italia
tivitĂ e la creativitĂ , e non solo per la fruizione di contenuti. Noi di Lenovo puntiamo come sempre sui convertibili, categoria che abbiamo praticamente inventato noi, nel 2012, con lo Yoga.
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Cinzia Bianchi
Back to School
Il modem-router, centro della rete
di Massimo Bolchi
dall'8 al 25 settembre
mediaworld.it
Inside sono marchi
dine allâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo della comunicazione virtuale. Infatti clinicamente viene riconosciuto come patologicamente rilevante una durata maggiore di 2 ore continuative o di una frequenza di utilizzo maggiore di due volte alla settimana. Anche se allo stato attuale la dipendenza da telefonini o da altri prodotti elettronici di comunicazione virtuale non trova precisa collocazione diagnostica tra le classificazioni ufficiali della piĂš recente nosografia psichiatrica internazionale lâ&#x20AC;&#x2122;utilizzo eccessivo e ripetitivo della comunicazione virtuale sembra comparabile ai disturbi da dipendenze patologiche da sostanze tossiche. Lâ&#x20AC;&#x2122;uso massivo di prodotti elettronici, con notevole riduzione del-
Intel Core e Core
La comunicazione virtuale con computer, tablet, ma anche con i telefonini â&#x20AC;&#x153;intelligentiâ&#x20AC;? rappresenta, oggi, una modalitĂ in piĂš nellâ&#x20AC;&#x2122;ambito comunicativo accanto a quelle forme piĂš convenzionali come la comunicazione scritta, verbale, via telefonica e quella piĂš articolata a livello di incontro personale. Tuttavia, soprattutto tra le generazioni piĂš giovani, questo tipo di comunicazione rischia di venire privilegiata, spesso abusata. Una abitudine quindi che crea dipendenza, con conseguente ridotto utilizzo della comunicazione interpersonale tradizionale. E la dipendenza dal punto di vista psicopatologico fa riferimento alla durata e alla frequenza dellâ&#x20AC;&#x2122;abitu-
+ Office365 69,99â&#x201A;Ź con Pack Intel di sconto). Notebook 648â&#x201A;Ź 9,60% Vendita abbinata: Risparmi 68,99â&#x201A;Ź (pari al =717,99â&#x201A;Ź 649â&#x201A;Ź.
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028 / psicolo
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tro a #scuola si avvicina! Ripassa i Promessi Sposi con il nostro #riassuntoâ&#x20AC;?. Questo ed altri post invadono la rete. E se il Ministero della Pubblica Istruzione ha deciso di gratificare questâ&#x20AC;&#x2122;anno i migliori prof con il Premio Nazionale Insegnanti (italianteacherprize.it - la scadenza per le candidature è fissata al prossimo 18 ottobre), sono sicuramente i docenti piĂš creativi quelli maggiormente apprezzati in rete. Come il professore che per rendere meno pesante il rientro in classe ai suoi alunni ha tradotto in latino la hit estiva dello youtuber milanese Fabio Rovazzi trasformando â&#x20AC;&#x153;Andiamo a comandareâ&#x20AC;? in â&#x20AC;&#x153;Imperatumadeamusâ&#x20AC;?. La versione di â&#x20AC;&#x153;Andiamo a co-
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psicology dott. Paolo Zucconi, neuropsicologo clinico e psicoterapeuta comportamentale
dellâ&#x20AC;&#x2122;avvio delle lezioni, rendere ordinato e rilassante lo spazio della cameretta dove studiare e andare a letto, praticare sport e dormire tra le 7 e le 9 ore a notte. Tra le â&#x20AC;&#x153;paureâ&#x20AC;? che affliggono i nostri studenti allâ&#x20AC;&#x2122;avvio dellâ&#x20AC;&#x2122;anno scolastico câ&#x20AC;&#x2122;è anche quella di rapportarsi con il compagno o la compagna di banco. E la risposta per alleggerire lo stress arriva sempre dai social con post e video a tema, come quello di Skuolazoo: una clip che unisce scontri e combattimenti epocali presi in prestito da film di successo come â&#x20AC;&#x153;Captain America: Civil warâ&#x20AC;?, oppure lanciando concorsi riservati al â&#x20AC;&#x153;compagno di banco idealeâ&#x20AC;? con la candidatura dei vip televisivi del momento. Ma non mancano anche consigli su come recuperare il lavoro non svolto sui compiti delle vacanze o le risorse per scrivere un tema perfetto, oppure riassunti di letteratura.â&#x20AC;&#x153;Il rien-
Intel, Intel Inside,
Social
di Roberto Zarriello
Intel, il Logo
di Matteo Giovanni Paolo Flora
Il ritorno tra i banchi di scuola è unâ&#x20AC;&#x2122;ottima occasione per fare buzz in rete
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Maggiori informazioni volantino. all'interno del
Dalla rete, i cinguettii piĂš importanti della grande fiera tedesca dellâ&#x20AC;&#x2122;elettronica
con tablet e notebook â&#x20AC;&#x153;andiamo a comandareâ&#x20AC;?
Aziende Soedis
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Quali sono gli attuali trend del mercato dellâ&#x20AC;&#x2122;informatica e quali evoluzioni possiamo aspettarci nei prossimi mesi? In merito soprattutto ai segmenti di tablet e notebook? C.B. I trend di mercato sono in questo momento positivi, câ&#x20AC;&#x2122;è stata una ripresa in particolare del segmento dei notebook. Quello dei tablet è invece in calo, forse dopo tanto clamore ci si è resi conto che non sono sostitutivi, ma complementari al PC, specie per chi lo usa per la produt-
Lenovo è da poco entrata nel mercato degli smartphone, quali obiettivi vi siete dati per i mercati italiano ed europei? Quali evoluzioni si sapettano per il mercato smartphone per i prossimi mesi. A.P. Nel mercato degli smartphone Lenovo ha intenzione di riaffermare la leadership tecnologica di cui è sempre stata sinonimo anche in questo mercato. Gli ultimi prodotti lanciati anche sul nostro mercato, sia Lenovo sia Moto ne sono la dimostrazione. Ci aspettiamo che il mercato ci dia ragione di questa innovazione di fascia alta, che trasforma il telefono in un vero e proprio hub per lâ&#x20AC;&#x2122;intrattenimento e la creativitĂ . Quali previsioni per il mercato natalizio, soprattutto per quanto riguarda i segmenti informatica e telefonia?
C.B. Ci aspettiamo un Natale piĂš scoppiettante del solito, in termini di vendite, per la ripresa del mercato, che dĂ segni del +7-8%, specie per i nuovi form factor, notebook e i convertibili 2-in-1. A.P. Crediamo sia arrivato il momento di mostrare che ci si può distinguere anche nel mercato Android, con le tecnologie e il design giusto. Il Natale rimane infatti un periodo molto importante anche nella telefoniai, e la nostra offerta è oggi molto vasta: va dai top di gamma,  che rappresenta il nostro fiore allâ&#x20AC;&#x2122;occhiello in termini di innovazione tecnologica, e oggi il consumatore va alla ricerca della verĂ novitĂ in questo settore, a prodotti anche di fascia piĂš bassa in modo da poter proporre il giusto regalo di Natale, per tutti. Che implicazioni possono avere nuovi settori come smart home, virtual reality ed educational allâ&#x20AC;&#x2122;interno dei mercati informatica e telefonia? C.B. Sono tutti settori che vanno ad arricchire la scelta del consumatore, e Lenovo si impegna a
Scenari
Alessandra Petti
dare il meglio anche per queste esigenze particolari. Oggi sono mercati ancora piccoli, di nicchia â&#x20AC;&#x201C; con lâ&#x20AC;&#x2122;eccezione dellâ&#x20AC;&#x2122;education -, ma che possono rappresentare occasioni interessanti per distinguere la propria offerta e ottenere marginalitĂ migliori, sia per il vendor che per il retailer. A.P. Per quanto riguarda la telefonia, sono un grande volano per la crescita. in quanto gli smartphone di ultima generazione e il mondo delle app rappresentano il trait dâ&#x20AC;&#x2122;union di questi mondi. Questo porterĂ alla necessitĂ di utilizzo di uno smartphone per target sempre piĂš estesi.
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LG TV: la leadership passa per l’OLED L’azienda coreana lancia la nuova line-up e punta a consolidarsi nei segmenti più alti del mercato
“Nessun confronto è possibile”. È questa una delle tante frasi d’impatto che campeggiano sul nuovo catalogo Tv 2016 di LG Electronics. E, proprio questa affermazione è quella che meglio di tutte riesce a sintetizzare la vera natura di un Tv OLED: di fronte a un dispositivo di questa natura, difatti, è quasi impossibile non lasciarsi affascinare dalle immagini davvero realistiche e dalla brillantezza dei colori offerti. L’azienda coreana ha saputo far suoi tutti i plus offerti da questa tecnologia, lanciando un anno fa nel nostro Paese i primi prodotti basati su questa tecnologia innovativa, dando vita non solo a un nuovo segmento merceologi-
co, ma conquistandone anche la leadership e fungendo da vero e proprio trend-setter, sia sul fronte del prodotto che sul fronte del mercato. “Nel settembre dello scorso anno abbiamo fatto un lancio in grande stile di questa nuova tecnologia e abbiamo cercato di far capire al consumatore finale che questa tecnologia è l’unica che dà modo di poter apprezzare il contrasto infinito, e quindi nero e colori perfetti”, spiega Paolo Sandri, Consumer Electronics HE Director di LG Electronics Italia. “I nostri consumatori si sono resi subito conto, anche all’interno dei punti vendita, che qualitativamente i nostri prodotti sono davvero imbattibili.
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Paolo Sandri, LG Italia
Questo, insieme all’aiuto dei nostri partner della distribuzione, ha fatto sì che le vendite dei nostri Tv siano letteralmente esplose e siamo riusciti a vendere in un solo anno e mezzo qualcosa come circa 22mila Tv OLED. Si tratta di un grandissimo risultato se si conta che il modello più economico di questa gamma viene proposto a circa 3.000 euro al pubblico. Tutto ciò ci ha permesso di conquistare la leadership assoluta nel segmento più ricco della gamma Tv, un segmento che conta per circa 5-6 punti percentuali sulle vendite totali e che, grazie anche alla nostra proposta, è riuscita a crescere a 8-9 punti, con picchi anche di ben 11 punti negli ultimi mesi”. Dopo l’ottima chiusura del 2015, con oltre 11mila pezzi venduti a fronte dei 1.994 dell’anno precedente, è difatti proseguito senza sosta il successo dei TV OLED di LG che nel primo semestre di quest’anno hanno registrato una crescita del 600% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, raggiungendo il primato nella fascia di prezzo al di sopra dei 1.750 euro, quella dei TV top di gamma in grado di garantire la maggiore marginalità sia per il brand che per i retailer. “L’anno scorso LG nel settore Tv ha visto crescere la propria quota di mercato di circa 2-2,5 punti percentuali a valore e ha concluso l’anno a 19 punti cir-
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simo tempo, così come sottolinea lo stesso Sandri: “Dal lancio dello scorso settembre i nostri prodotti vengono ancora oggi consigliati allo stesso prezzo al pubblico e, quindi, per il consumatore è uno dei pochi prodotti che non hanno accusato cali di prezzo. Il fatto di non deprezzare i prodotti è una ‘sensibilità’ che abbiamo voluto avere proprio verso i nostri consumatori, poiché pensiamo che l’alto di gamma si rivolga soprattutto a quei consumatori che apprezzano in modo particolare mantenere il valore dei propri prodotti, evitando al contrario una perdita continua. Appunto per questo motivo abbiamo proposto questo tipo di approccio ai nostri clienti e partner che hanno subito colto e apprezzato questa nostra coraggiosa scelta che, per certi versi, appare del tutto in controtendenza”. E sul continuo successo del segmento OLED anche nei mesi a venire Sandri non ha alcun dubbio: “Il mercato dei Tv di quest’anno è un mer-
L’evoLuzione deL Lusso
ca”, continua Sandri. “Quest’anno abbiamo continuato a incrementare la quota di mercato a valore e in alcune settimane siamo riusciti anche a toccare oltre i 20 punti percentuali”. Un aspetto sicuramente determinante in questa crescita del marchio coreano è la conservazione del prezzo d’acquisto al consumatore finale, che non si è visto – come sempre più spesso accade – veder sminuire il valore del suo prodotto nel giro di pochisnero perfetto
pixel autoilluminanti
cato che sta pian piano riprendendo importanza: stanno crescendo molto i grandi schermi, soprattutto il segmento dei 55” e quelli al di sopra dei 60”. Anche l’Ultra HD è un segmento in continua crescita ed è ormai arrivato a toccare percentuali importanti a valore. E con questa tendenza è anche l’OLED, sempre in grandissima crescita. E sarà sicuramente una tendenza che continuerà anche nei prossimi mesi, soprattutto per quanto riguarda i grandi schermi e l’Ultra HD”.
“L’evoluzione del lusso” è un’altra frase che compare all’interno del nuovo catalogo Tv di LG Electronics, accompagnata dalla postilla “massima aspirazione di chi desidera il meglio sotto ogni aspetto”. E che la parola “lusso” faccia ormai parte del normale lessico utilizzato dall’offerta LG non è di certo un segreto per nessuno, trovando anche conferma nella recente partnership con Rimadesio, grazie alla quale i modelli della multinazionale coreana andranno ad arricchire gli allestimenti del flagship store di via Visconti di Modrone a Milano, a partire dalla Design Week. Ed è proprio in questa direzione che si muovono le innovazioni apportate da LG all’interno dei suoi modelli OLED, a iniziare dall’aspetto del design fino ad arrivare alla tecnologia audio e alle certificazioni. Solo sul versante video, difatti, i TV OLED di LG sono in grado di creare più di un miliardo
l’evoluzione del lusso
di combinazioni cromatiche diverse, grazie alla presenza di un pannello da 10-bit e una potenza di calcolo di altrettanti 10-bit. Sempre gli OLED Tv, inoltre, supportano la tecnologia High Dynamic Range, utilizzata per migliorare la qualità dei contenuti 4K, grazie a un maggior controllo della luminosità sia verso l’alto, guadagnando in brillantezza, sia verso il basso, migliorando i colori scuri: regolando così il contrasto tra le parti scure e le parti chiare, le immagini risultano più profonde e reali. Gli OLED TV LG sono in grado di supportare entrambi gli standard HDR 10 e HDR Dolby Vision presenti attualmente sul mercato, in modo da garantire il massimo della trasmissione nel formato 4K. “Tra settembre e ottobre lanciamo nei punti vendita italiani la nuova gamma supportando il lancio con un filmato molto particolare che evoca molto il mondo del lusso”, sottolinea Paolo Sandri (filmato visualizzabile all’indirizzo web https://www.youtube.com/ user/LGItalia, ndr). “Nei punti ven-
dita più importanti – circa 500 store in tutta Italia – posizioneremo isole dimostrative formate da quattro modelli OLED in modo da ‘far toccare con mano’ la qualità e la superiorità di questa nuova tecnologia”. La line-up, di cui si sono potuti apprezzare gli innumerevoli plus durante l’ultima edizione dell’IFA di Berlino, si compone dei quattro modelli G6V, E6V, C6V e B6V. I due modelli di punta G6V ed E6V sono i primi Tv creati dalla multinazionale coreana con un design davvero innovativo, e caratterizzato da un pannello ultra sottile applicato a un’elegante cornice in vetro, con spessori davvero ridotti che vanno dai 2,7 ai 3,3 mm. La serie flagship G6V Signature, dotata di un elegante design ultraslim e di una potente sound bar frontale harman/kardon con extra woofer orientabile per l’installazione a parete, oltre che di tecnologia Smart e 3D, viene proposta nel taglio da
77”. Soundbar che diviene invece fissa nella serie E6V, proposta nei polliciaggi 65” e 55”. Grazie al posizionamento frontale, il suono risulta privo di distorsioni, a differenza del sistema di speaker tradizionale. Completa poi la nuova gamma OLED la serie B6V, Smart Tv con schermo piatto e di fascia più bassa, proposta con schermi da 55” e 65” di diagonale. Per gli amanti invece dello schermo leggermente curvo, LG propone il modello C6V da 55”, basato anch’esso su tecnologia 3D e Smart. Ma non finisce qui. Le innovazioni arrivano anche dal versante delle certificazioni, così come conferma lo stesso Sandri: “Abbiamo voluto dare ai nostri consumatori un prodotto davvero completo, e che gli permettesse di vedere al meglio tutto ciò che è disponibile nell’offerta televisiva nazionale. Appunto per questo motivo, anche sul piano delle certificazioni, siamo veramente al completo e in grado di potersi collegare alle tre più importanti piattaforme: Internet, DTT e Satellitare. Abbiamo di fatto certificato con tutti i bollini più importanti, Tivùsat, TivùOn e Platinum del digitale terrestre, non solo gli OLED Tv ma tutti i nostri televisori, dai primi Smart in su. Per quanto riguarda Internet siamo in grado di offrire il massimo di quanto è attualmente disponibile, mentre per il digitale terrestre assicuriamo che il nostro prodotto sia già pronto per la nuova generazione in arrivo nel 2020. Sul fronte Sat, invece abbiamo ottenuto anche la certificazione TvSat che permette di poter visualizzare anche gli eventi in HD delle reti RAI”. Oltre al supporto del BT.2020, la nuova generazione di standard per la trasmissione e la distribuzione di contenuti, difatti, tutta la gamma LG può vantare la certificazione TivùOn che consente di accedere ai servizi on demand dei più importanti provider internazionali, come Chili, Infinity, Netflix, Google Play Movie e Wauki, nonché alle replay Tv gratuite di RAI, Mediaset e La7. Grazie invece alla certificazione Tivùsat è possibile non solo captare il segnale Tv dove non è presente una copertura ottimale del digitale terrestre, ma anche ricevere gli 11 canali in alta definizione della RAI.
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La smart home e l’IoT sono stati tra i maggiori protagonisti dell’edizione 2016 dell’IFA di Berlino di Monica Renna
IFA connessi e 2016 “intelligenti” Immaginate la casa del futuro. Se ne parla già da molto tempo, grazie alle continue evoluzioni tecnologiche di cui il mercato è protagonista, ma oggi più che mai si può toccare con mano e viverlo il progresso. Le ultime novità che renderanno le nostre case totalmente smart sono state presentate in occasione della recente edizione di IFA Berlino, la manifestazione fieristica di riferimento in tutto il mondo dell’eldom e dell’elettronica di consumo. Noi donne, amanti dell’ambiente domestico, dobbiamo solo entrare in confidenza con queste meraviglie della tecnologia, di cui potremmo godere senza ombra di dubbio bellezza e perfomance.
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Iniziamo questo percorso alla scoperta della casa smart, entrando a piccoli passi nelle stanze che abitiamo. Senza fare torto a nessuno e per una scelta puramente pratica partiamo dalla cucina, il luogo preferito di ogni donna, ma soprattutto il locale più vissuto dalle famiglie italiane. Ed è il frigorifero l’elettrodomestico principe, che promette prestazioni eccezionali, quasi fantascientifiche. Si perché stanno per entrare nelle nostre case frigoriferi connessi e intelligenti, come quelli presentati da LG Electronics, con grandi schermi touch che permettono una maggiore interazione e prestazioni senza precedenti, come controllare lo stato degli alimenti senza dover aprire il frigo, ma anche attività più entertainment come ascoltare musica o leggere le notizie. Se parliamo, invece, in termini di prestazioni, la principale novità riguarda la maggiore capacità di conservazione dei cibi e la conseguente preservazione delle qualità nutritive e del sapore degli alimenti congelati. Ma non è tutto, i frigoriferi intelligenti, come quelli nati in casa Haier, sono in grado di gestire in maniera autonoma e in pochissimo tempo le variazio-
ni di temperatura indesiderate e guidare la redistribuzione dell’aria fredda in aree specifiche del frigorifero, nonché raffreddare le bevande istantaneamente. Infine un dettaglio di stile che non guasta. Da oggi è possibile scegliere il colore del proprio frigorifero e adattarlo in maniera più personalizzata
all’immagine della propria cucina. Dal freddo al caldo dei forni, belli da guardare e da toccare, grazie a display touchscreen gestibili anche via smarphone, tablet o attraverso le app delle varie case madri. Anche in questo caso parliamo di forni più grandi, come quelli presentati da Candy, con
una capienza da 78 litri e cinque livelli di cottura. Grazie alla costante connettività anche cucinare diventa easy, grazie alla possibilità di monitorare lo stato di cottura dei cibi attraverso le immagini ricevute sul cellulare. Mai come in questo caso la parola intelligente è più indicata per un elettrodomestico. I forni oggi insegnano a cucinare, con l’ausilio di video ricette e tutorial “live teaching” per seguire passo dopo passo la preparazione del piatto. Per agevolare l’organizzare della cena basta inserire il numero di persone e il tipo di alimento desiderato per avere informazioni su temperatura e tempo di cottura. Chi invece vuole godersela può personalizzare i programmi e dettare le regole al forno, che fornirà costanti feedback visivi sullo stato della cottura. Una nuova frontiera nell’ambiente cucina è rappresentato dai forni a vapore, che consentono di aggiungere il vapore alla cottura, utile ad esempio per favorire la lievitazione di alcuni impasti. I forni Electrolux, nello specifico, sono dotati di un display touch che consente di regolare al meglio tutte le funzioni presenti.
con all’interno due apparecchi. L’anno scorso erano due lavatrici indipendenti, per poter fare due lavaggi diversi in contemporanea; oggi quella inferiore è diventata una lavasciuga, aumentando non poco le occasioni di utilizzo e la versatilità del sistema.
Abbandoniamo la cucina per entrare il soggiorno, il luogo dove generalmente l’italiano medio è abituato a rilassarsi davanti alla televisione. Se pensiamo a pochi decenni fa, quando per cambiare canale ci si doveva alzare dal divano, sembra passata un’eternità. Oggi i televisori offrono un intrattenimento a 360°, grazie a piattaforme per le funzionalità “smart”, dotate del consueto novero di applicazioni e servizi. I TV Lcd Ultra Hd, come quelli proposti da Changhong, offrono connettività Ethernet e Wi-Fi con supporto a DLNA e Miracast. Grazie alla presenza di doppie porte USB è possibile registrare programmi televisivi su hard disk esterni. Per coloro che amano la megalomania, spazio in casa permettendo, la scelta è vasta ed arriva fino a Tv da 88 pollici, con maggiori performance in termini di qualità di immagine e luminosità oltre a un video in grado di riprodurre fino a un miliardo di colori. Per aziende come Samsung, tema importante è anche l’eco-sostenibilità, grazie all’impiego di materiali più affidabili, stabili e duraturi nel tempo. OLED è la parola chiave. Sì perché l’attenzione è rivolta alla nuo-
va tecnologia che offre una qualità d’immagine senza precedenti. con un display su entrambi i lati dallo spessore ridottissimo, lo speaker posto nella parte inferiore e dai contenuti in HDR. L’innovazione arriva, sotto diverse forme, anche nelle lavatrici. Anche qui torna, come nei televisori, il discorso del risparmio energetico. Con le norme attuali, oramai, la classe A+++ non basta più e si
passa alla nomenclatura non ufficiale che indica anche un ulteriore abbattimento in percentuale. Pertanto parliamo di apparecchi in grado di prevedere un risparmio energetico pari al 70% rispetto alle attuali macchine in classe A+++, la migliore prevista dalla normativa.Tra le novità più interessanti proposte nell’ultima edizione IFA è il modello Haier Duo Dry: si tratta di un corpo unico
Anche le lavatrici sono sempre più connesse, soprattutto nella scelta dei programmi di lavaggio più adeguati. Un altro valore aggiunto per molti modelli presenti e in arrivo sul mercato è la silenziosità. Quindi meno rumori, stessa capacità di lavaggio e possibilità di programmare in remoto tempi e modalità di lavaggio, per un risultato, ovviamente, impeccabile. Terminiamo questo viaggio nelle novità “smart” con Laundroid, una macchina super intelligente ideata da Seven Dreamers in collaborazione con Panasonic,
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che si occuperà autonomamente di prelevare la biancheria dal cassetto del “pulito”, identificarla otticamente valutando anche quale possa essere dalla misura e dallo stile il componente della famiglia proprietario dei diversi capi, e quindi provvedere a stirarla e a piegarla, per poi riporla nel cassetto giusto. Ma la prossima generazione dovrebbe essere a ciclo continuo, ovvero occuparsi di gestire tutta la catena autonomamente, dal lavaggio fino al cassetto. Da rumors provenienti dalla stessa Seven Dreamers si dice che l’ingombro sarà ridotto in maniera importante, tanto da rendere attuabile l’installazione in una casa “normale”. Cosa ora impossibile, visto che l’apparecchio occuperebbe una parete intera. A parte qualche eccezione, comunque la casa del futuro è qui.
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Caratterizzato dall’innovativo sistema di navigazione con visual localization, app control e wi-fi® connectivity, il nuovo robot aspirapolvere Roomba 980 è in grado di pulire da solo un intero appartamento*.
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Accessori sempre protagonisti Ancora protagonisti a IFA gli smartphone e il mondo che li circonda. Siamo di fronte ad apparecchi dalle dimensioni maggiori (soprattutto tra i 5 e i 6 pollici) e fotocamere sempre più potenti. Lo smartphone si configura sempre più come mezzo per attività diverse dalla semplice telefonata: sono in crescita, infatti, gli utenti che vedono video, condividono foto e ascoltano musica tramite il proprio dispositivo. Tra le innovazioni più importanti per Wiko ad esempio, il sensore per le impronte digitali, che oltre a sbloccare il telefono, consente di dare comandi veloci attraverso l’utilizzo di tutti i polpastrelli della mano. Anche il mondo delle App si arricchisce, come quelle lanciate da Doro per monitorare la sicurezza dei senior. Si tratta essenzialmente di un tutor “nascosto” in grado di fornire assistenza a 360 gradi, anche da remoto, come configurare i numeri in rubrica e selezionare i contatti da chiamare in caso di necessità, aumentare o diminuire la suoneria e ancora controllare il livello di batteria del telefono. Tra gli altri accessori per la sicurezza dello smartphone, le custodie giocano un ruolo fondamentale. Cellularline e Puro sono tra le aziende in prima linea in questo settore. Grazie alla tecnologia Tetra Force, basate sul sistema IDS, i nostri telefoni oggi non corrono nessun rischio e sono al sicuro da eventuali graffi, ammaccature o danni derivanti da cadute. Il design di queste speciali custodie prevede la totale protezione degli angoli e dei bordi con forme ergonomiche studiate per una presa salda anti-scivolo. Possiamo chiamarle anche super custodie perché composte da uno strato in silicone, uno in policarbonato e una banda in gomma termoplastica innestata sui bordi.
Quest’ultimo livello ha il compito di assorbire lo shock dell’impatto, quello in silicone di disperderlo, mentre quello in policarbonato protegge l’intera struttura da graffi e contusioni. Il profilo rialzato permette di evitare il contatto con le superfici, proteggendo la fotocamera e il flash led. Se da un lato i nostri cellulari sembrano al sicuro, dall’altro se vogliamo ascoltare della buona musica dobbiamo affidarsi a dispositivi in grado di riprodurre al meglio il suono. Sony in questo senso ha presentato a IFA un walkman, che promette grandi performance. Il prezzo, 3.300 euro, la dice tutta sulle sue peculiarità: cuffie wireless con un sistema di cancellazione del rumore davvero notevole; cinque diverse modalità di riproduzione in base alla musica selezionata. Inoltre è caratterizzato da memoria interna da 256 GB, a cui aggiungere una scheda microSD. Completano la sinfonia Bluetooth, NFC, doppia uscita jack da 3,5 mm per le cuffie e la possibilità di collegarlo all’amplificatore con un’uscita dedicata. George Clooney direbbe: What else? Una piccola parentesi dedicata al mondo business e delle conference call. Aiino ha pensato di realizzare un prodotto davvero innovativo, una lente per i portatili iMac, utilizzabile con qualsiasi applicazione web, in grado di ampliare il campo visivo della lente. Torniamo in ultima battuta nel mondo delle donne. Mai come oggi, la pulizia si fa col sorriso. Questo è reso possibile dalla presenza di piccoli strumenti in grado di gestire le faccende domestiche in poco tempo, poca fatica e risparmiando sempre più in consumi energetici, grazie all’utilizzo di sistemi a vapore, come quelli ideati da Polti, sempre più performanti, potenti e silenziosi, ma anche leggeri e pertanto più facili da impugnare. Molto apprezzati dal popolo delle casalinghe felici sono i sistemi multifunzione in grado di igienizzare, aspirare e asciugare tutte le superfici. Ma non è tutto, oltre a filtrare l’aria questi gioielli del pulito possono anche profumare l’ambiente, grazie a un deodorante inserito all’interno del sistema pulente.
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Come di consueto, la grande fiera estiva tedesca del gaming di Raffaele Gomiero
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Anche quest’anno il mondo dei videogiochi si è dato appuntamento a Colonia e, come ampiamente preannunciato, è stato un successo, come sempre. Dal 17 al 21 agosto , infatti, Gamescom ha riaperto i suoi “colorati” battenti, ospitando tra i suoi stand i più importanti publisher, intenti sia a “rafforzare” quanto di buono è stato fatto nei mesi scorsi sia a sbalordire il proprio pubblico con grandi e strabilianti novità. Sono stati ben 345mila i visitatori provenienti da 97 Paesi che hanno invaso i 193mila metri quadri della fiera, di cui 30.500 addetti ai lavori. Con 877 aziende provenienti da 54 diversi Paesi, il numero di espositori della grande fiera tedesca ha toccato un nuovo record, circa il 9% in più dello scorso anno.
Le novità Come sempre le novità in termini di prodotto non sono state moltissime, complice anche il fatto che Sony, Microsoft e Nin-
tendo non hanno organizzato conferenze di presentazione. La line-up di Sony è stata per gran parte rivolta al Playstation VR: il visore di Sony di imminente uscita si è infatti aggiudicato senz’ombra di dubbio il premio di miglior hardware della fiera. Erano ben 17 le demo giocabili tra cui “DriveClub VR” e “Batman: Arkham VR” che saranno disponibili al lancio del visore previsto per il 13 ottobre. Sempre in occasione del lancio del visore sarà anche della partita “Battlezone VR”, frenetico shooter dove il giocatore sarà in prima persona al comando di un carro armato futuristico, e “Star Trek: Bridge Crew” , dove si potrà impersonare in tutto e per tutto il leggendario Capitano J. T. Kirk. Microsoft è tornata invece a parlare dell’Xbox Scorpio (che però non vedrà la luce prima della fine del 2017), sostenendo fermamente che questa sarà l’ultima generazione intesa come la conosciamo: il futuro si chiama integrazione e il rinnovo dell’hardware
sarà decisamente più frequente. Anche Microsoft supporterà in pieno la realtà virtual, e anche se non si sa ancora molto dei titoli previsti. Allo stand Microsoft è stato possibile provare molti titoli previsti in uscita da settembre a dicembre: “Forza Horizon 3” (già disponibile nei negozi, ndr) è stato il titolo che ha riscosso più successo e, molto probabilmente, sarà anche quello che venderà di più, anche se è forse ancora troppo presto per dirlo. “Gears of War 4” si è invece mostrato in versione 4K, mentre è stato finalmente possibile provare “ReCore” e “Halo Wars 2”. Si è registrata anche la presenza di Nintendo, che, però, come da previsioni, è stata assai discreta. “The Legend of Zelda: Breath of theWild” ha ottenuto facilmente il premio di miglior gioco della fiera e, demo giocabili a parte, l’unica notizia degna di nota è stato l’annuncio di “Dragon Quest XI” su Nintendo NX previsto per maggio 2017.
Gamescom 2016: Tutte le novitĂ dalla fiera di Colonia
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tokyo Game Show Per i mercati occidentali il Tokyo Game Show è un appuntamento videoludico che sta ai margini di E3 e Gamescom, ma per i mercati orientali si tratta di una delle principali fiere di riferimento, soprattutto perché loro – fortunati – possono mettere le mani su titoli che difficilmente vedremo in Europa. Koei ha portato “Toukiden 2”, “Dead Or Alive Last Round” e “NiHo di Team Ninja”, videogioco d’azione in stile “NinJa Gaiden”. Capcom non è rimasta di certo a guardare mostrando “Resident Evil 7”, “Monster Hunter Spirits” e “Monster Hunter Stories”, titolo che su Nintendo DS ha registrato un vero e proprio record di vendita. Sega e Atlus hanno invece mostrato lo stretto indispensabile: “Yakuza 6”, “Persona 5” e “Valkyria: Azure Revolution”. Un po’ come dire: pochi ma molto, molto buoni.
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Electronic Arts è stata forse l’unica ad aver organizzato un vero e proprio evento (un “Grand Opening”, così come è stato ribattezzato), dove ha rilanciato nuovamente i titoli presentati all’ultima edizione dell’E3, attraverso nuovi trailer e nuove demo giocabili. Davvero ampia la line-up di UbiSoft: oltre a confermare la presenza dei suoi “pezzi da 90” come “Ghost Recon: Wildlands”, “Watch Dogs 2” e “South Park”, la software house ha messo in mostra le nuove demo giocabili di “Eagle Flight” (per VR), “Steel” e “For Honor”. L’unica a mostrare una nuova IP è stata Namco con “Little Nightmares”, titolo sviluppato da Tarsier Studios che verrà distribuito solamente in versione digitale su
Xbox One, PS4 e PC nel 2017. Il titolo catapulterà il giocatore in un’avventura dall’atmosfera cupa e profonda dove il giocatore dovrà fare di tutto per aiutare un personaggio di nome Six a sfuggire a The Maw, un enorme vascello pieno di anime corrotte. Per la nuova IP di Namco sono previste una trama interattiva, un sonoro di altissimo livello e un gameplay che sarà un mix tra sogno e incubo. Da tenere d’occhio. Anche “Final fantasy XV” si guadagna la sua meritata fetta di popolarità: come di consueto Square svela il suo titolo di punta un poco alla volta, approfittando proprio delle più importanti fiere di settore e, anche a Colonia, la software house si è fatta trovare puntualissima all’appuntamento.
Nella nuova demo mostrata in anteprima a Gamescom si è potuto infatti finalmente vedere quanto sarà amplia la mappa del gioco e come funzioneranno i vari menu di equipaggiamento e le statistiche di gioco, oltre a scorgere dal vivo nuovi nemici e nuove animazioni dei personaggi. Nuove demo anche per “Mafia 3”, che si prospetta il più bell’episodio in assoluto della serie, mentre “Prey” di Bethesda ha sfoggiato probabilmente la sequenza di gameplay più elaborata della fiera che ha trasmesso ulteriormente la validità del prodotto. Insomma, la Gamescom come ogni anno ha avuto il compito di rafforzare lo spirito dei giochi presentati all’E3, e come ogni anno lo ha svolto in maniera egregia.
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022 / event
Perché Hong Kong È facile capire perché viene scelta da migliaia di aziende di tutto il mondo come base per la propria espansione verso oriente e ancor più come punto di contatto con l’immensa capacità produttiva cinese. Hong Kong è riconosciuta come uno dei più importanti centri finanziari internazionali e, nonostante una popolazione e un territorio piuttosto ridotti, occupa un posto rilevante nella classifica delle principali economie mondiali. Ha una ricezione alberghiera adatta a tutti i budget, il costo della vita è allineato a quello delle grandi città europee, è ben collegata con tutta l’Asia e soprattutto ha una burocrazia piuttosto snella che favorisce gli scambi commerciali con l’estero. Qui l’inglese è parlato dovunque, le tasse non influiscono in maniera eccessiva e l’organizzazione è di stampo anglosassone: solo l’HKTDC organizza 40 fiere all’anno per promuovere il business di Hong Kong.
Hong Kong la Porta
HKtDC Istituito nel 1966, l’Hong Kong Trade Development Council (HKTDC) è l’ente responsabile della promozione del commercio estero di Hong Kong. Si pone l’obiettivo di sviluppare gli scambi di beni e servizi in tutto il mondo, mediante la piattaforma commerciale di Hong Kong.
Anche quest’anno espositori e buyer sono pronti a incontrarsi all’Hong Kong electronics Fair (Autumn edition) ed electronicAsia, dal 13 al 16 ottobre, al Convention and exhibition Centre di Hong Kong. L’Hong Kong Electronics Fair (Autumn Edition) è giunta ormai alla sua 36 edizione e rappresenta a tutti gli effetti la più grande fiera al mondo di elettronica di consumo, raggruppando praticamente tutti i settori di mercato che compongono questo vasto e variegato mondo, dall’audio video agli elettrodomestici, dai videogiochi alla realtà virtuale, dalla fotografia al mondo Mobile. Organizzata dall’Hong Kong Trade Development Council, si tiene due volte l’anno e a edizioni alterne viene affiancata da electroni-
cAsia, la fiera gemella dedicata al mondo della componentistica, e dell’energia solare. Numeri impressionanti quelli espressi dalle due kermesse cinesi: basti pensare che la scorsa edizione ha registrato qualcosa come 3.600 espositori (a cui vanno sommati i 500 di electronicAsia) provenienti da 27 Paesi diversi con una significativa presenza europea. Una superficie complessiva di quasi 80.000 mq e un totale di 60.000 visitatori, che sommati a quelli della gemella electronicAsia superano i 96.000, provenien-
ti da Hong Kong, dalla Cina continentale e da tutto il mondo (circa il 16% dall’Europa). L’Electronic Fair è pensata per le aziende che vogliono fare business. Siamo infatti ben lontani dal modello di fiera europea o americana stile IFA o CES, dove i grandi marchi allestiscono imponenti stand per promuovere le loro novità e dare una prova delle loro capacità al mercato. Qui, salvo rare eccezioni, gli stand sono tutti piccoli e la parola d’ordine è “vendere”: con estrema concretezza i produttori, per oltre l’80% provenienti da Hong Kong
e dai grandi distretti industriali del sud della Cina continentale, incontrano importatori e distributori di tutto il mondo per definire acquisti e forniture. Gli espositori presenteranno le proprie novità in tutti i segmenti di mercato dell’elettronica di consumo, dall’audio video alla fotografia, dagli elettrodomestici alle comunicazioni, dall’accessoristica per il mondo Mobile, presente in maniera massiccia, a quella per l’Automotive e dai dispositivi per l’Healthcare a quelli per la realtà virtuale. Significativa inoltre
electronics Fair: d’Oriente
informazioni pratiche Hong Kong Electronics Fair (Autumn Edition) ed electronicAsia Quando: dal 13 al 16 ottobre 2016 Dove: Hong Kong Convention and Exhibition Centre, 1 Expo Drive, Wan Chai, Hong Kong Orari: 9.30 – 18.30 (il 16 fino alle 17.00) Ingresso: riservato ai professionisti, ingresso 100 HK$ (circa 12 euro) Organizzazione: Hong Kong Trade Development Council
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la presenza di prodotti di robotica e tecnologia senza intervento umano (unmanned), con droni, hoverboard e umanoidi, che ha giustificato la creazione di un’area dedicata. A corollario della fiera ci sarà un nutrito calendario di workshop e seminari, oltre a dimostrazioni live e premi per l’innovazione. Le sessioni dimostrative sono un importante elemento finalizzato non solo al lancio e alla spiegazione dei prodotti di nuova concezione, ma anche a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta
e tra produttori e distributori, con particolare riguardo agli scambi internazionali. I seminari vedono la partecipazione di prestigiosi oratori provenienti dalle grandi aziende internazionali (lo scorso anno aziende del calibro di Microsoft, Texas Instruments, Intel, Samsung, Philips e HP), oltre a offrire interessanti approfondimenti tecnologici e scientifici, rappresentano un momento di incontro tra le aziende e le università, molto attive sul piano della ricerca in questa zona del mondo.
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Il tweet è blu sopra BerlIno Dalla rete, i cinguettii più importanti della grande fiera tedesca dell’elettronica di Matteo Giovanni Paolo Flora
Timeline volumi al giorno
Questo mese l’analisi di The Fool rivolge la sua attenzione verso uno dei più importanti eventi dedicati all’elettronica di consumo, l’IFA 2016 di Berlino. Monitorando Twitter dal 28 agosto al 10 settembre sono stati analizzati ben 11.826 tweet che hanno generato un potenziale di visualizzazioni pari a 141 milioni di impression. Analizzando gli utenti coinvolti possiamo rilevare come quelli più popolari (calcolati secondo il numero di citazioni, siano esse mention o retweet) siano capitanati da @youtube che trova menzione in un totale di oltre 700 tweet, riferiti principalmente a condivisioni di video attraverso il canale, staccando il profilo di @hdblog fermo a oltre 300 citazioni.
025 / social Timeline volumi
Seguono l’aggregatore di notizie del mondo hi-tech, @timtom_it, con 150 tweet, il rivenditore online @glistockisti e il profilo ufficiale della rivista @wireditalia. Solo oltre metà classifica riscontriamo i primi due brand, @lenovoitalia e @aceritalia che precedono il blog dedicato al mondo Android, @ androidiani, il profilo corporate @ IFA_Berlin e @huaweimobileit che chiude la classifica. Se tra i più popolari troviamo molti profili ufficiali, discorso opposto per quanto riguarda gli utenti più attivi nelle conversazioni, ossia i più prolifici di Twitter. Infatti, la classifica è dominata da aggregatori di news che hanno seguito con fervore la kermesse tedesca come @digitamessina, forte dei suoi 400 tweet, @francenet_ geek e @24h_tecnologia, staccati con, rispettivamente, 309 e 278 messaggi. Sotto i 200 “cinguettii” vi sono altri portali di informazione tecnologica, come @
tuttosulinux (191) e @techonlinenews (162). L’analisi statistica delle parole e degli hashtag più utilizzati nelle conversazioni mette in evidenza i marchi protagonisti della manifestazione. Infatti, subito dopo l’hashtag istituzionale #ifa2016, tra i brand più citati troviamo Samsung, Huawei e Acer mentre tra i modelli più chiacchierati spiccano le serie Xperia e Gear. Interessante notare la presenza di Apple tra le parole più citate: nonostante la Casa di Cupertino abitualmente scelga di presentare le sue novità nel corso di eventi privati, la keyword “iPhone” fa capolino anche in Ifa, segno che lo smartphone della mela resta sempre un confronto importante per il mercato della tecnologia. Spostandoci sul fronte dei tweet più popolari, spicca il profilo @ intel_italia che, come un anno fa, ha rubato la scena dei messaggi con più retweet. In particolare, il
post che ha avuto più share, totalizzando 25 condivisioni, è stato quello relativo al notebook Yoga 910 di Lenovo, con processori Intel Core di settima generazione: “#YOGA910 di @lenovoitalia con processore #Intel #Core di settima generazione: sottilissimo e bellissimo #IFA2016”.
Autori più prolifici
Back to school:
con tablet e notebook “andiamo a comandare” Il ritorno tra i banchi di scuola è un’ottima occasione per fare buzz in rete
026/ web 2.0
Per buona parte dei quasi otto milioni di alunni italiani che quest’anno siedono tra i banchi di scuola, l’avvio delle lezioni resta traumatico, almeno questo emerge dai social. Su Facebook, Twitter, Snapchat e Instagram le parole più gettonate dagli studenti sono “ansia”, “sonno”, “crisi”. E i siti e le community di riferimento subito si adeguano al trend: “L’idea di tornare a #scuola ti stressa? Leggi i consigli per affrontare il rientro”,scrive Studenti.it. Il “segreto”, spiega il portale, “sta nell’abituarsi lentamente ai nuovi ritmi già dalle ultime settimane di vacanza, non per questo privandoti del sacrosanto piacere del relax”. Altro consiglio offerto è quello di prepararsi“fisicamente, mentalmente e materialmente al rientro a scuola” oltre che “affrontare con positività i primi giorni, cercando di instaurare un buon rapporto con compagni e professori”. Ed ecco, invece, i consigli di Skuola.net per “riabituarsi alla sveglia”: eliminare il pisolino pomeridiano, abituarsi ad alzarsi in orario scolastico già qualche giorno prima
di Roberto Zarriello
dell’avvio delle lezioni, rendere ordinato e rilassante lo spazio della cameretta dove studiare e andare a letto, praticare sport e dormire tra le 7 e le 9 ore a notte. Tra le “paure” che affliggono i nostri studenti all’avvio dell’anno scolastico c’è anche quella di rapportarsi con il compagno o la compagna di banco. E la risposta per alleggerire lo stress arriva sempre dai social con post e video a tema, come quello di Skuolazoo: una clip che unisce scontri e combattimenti epocali presi in prestito da film di successo come “Captain America: Civil war”, oppure lanciando concorsi riservati al “compagno di banco ideale” con la candidatura dei vip televisivi del momento. Ma non mancano anche consigli su come recuperare il lavoro non svolto sui compiti delle vacanze o le risorse per scrivere un tema perfetto, oppure riassunti di letteratura.“Il rien-
tro a #scuola si avvicina! Ripassa i Promessi Sposi con il nostro #riassunto”. Questo ed altri post invadono la rete. E se il Ministero della Pubblica Istruzione ha deciso di gratificare quest’anno i migliori prof con il Premio Nazionale Insegnanti (italianteacherprize.it - la scadenza per le candidature è fissata al prossimo 18 ottobre), sono sicuramente i docenti più creativi quelli maggiormente apprezzati in rete. Come il professore che per rendere meno pesante il rientro in classe ai suoi alunni ha tradotto in latino la hit estiva dello youtuber milanese Fabio Rovazzi trasformando “Andiamo a comandare” in “Imperatumadeamus”. La versione di “Andiamo a co-
mandare in latino” è stata pubblicata da una studentessa su twitter: “Ecco a voi ‘Andiamo a comandare’ in latino, giusto perché il prof voleva farci riprendere a tradurre con simpatia”, twitta la ragazza con il nickname Nonna Carry (twitter: @urnotmydream). Mentre un’altra studentessa rilancia sempre su twitter: “Ho appena finito di tradurre ‘Andiamo a Comandare’ dal latino all’italiano. Poi mi chiedono perché adoro il mio professore”. Il post di Nonna Carry, condiviso dallo stesso Rovazzi sul suo profilo, ha sfiorato le mille condivisioni ed è diventato subito virale, mentre l’insegnante di latino è ormai il prof più amato del web. Poteri di internet e soprattutto dei social.
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La comunicazione virtuale con computer, tablet, ma anche con i telefonini “intelligenti” rappresenta, oggi, una modalità in più nell’ambito comunicativo accanto a quelle forme più convenzionali come la comunicazione scritta, verbale, via telefonica e quella più articolata a livello di incontro personale. Tuttavia, soprattutto tra le generazioni più giovani, questo tipo di comunicazione rischia di venire privilegiata, spesso abusata. Una abitudine quindi che crea dipendenza, con conseguente ridotto utilizzo della comunicazione interpersonale tradizionale. E la dipendenza dal punto di vista psicopatologico fa riferimento alla durata e alla frequenza dell’abitu-
dine all’utilizzo della comunicazione virtuale. Infatti clinicamente viene riconosciuto come patologicamente rilevante una durata maggiore di 2 ore continuative o di una frequenza di utilizzo maggiore di due volte alla settimana. Anche se allo stato attuale la dipendenza da telefonini o da altri prodotti elettronici di comunicazione virtuale non trova precisa collocazione diagnostica tra le classificazioni ufficiali della più recente nosografia psichiatrica internazionale l’utilizzo eccessivo e ripetitivo della comunicazione virtuale sembra comparabile ai disturbi da dipendenze patologiche da sostanze tossiche. L’uso massivo di prodotti elettronici, con notevole riduzione del-
Una maggior consapevolezza è alla base di un buon uso delle nuove tecnologie
IL MONDO DEL ViRTUAlE: I PRODOTTI ElETTRoNici DI “DipENDENZA”
la comunicazione tradizionale, rischia di creare dei veri e propri condizionamenti, che si distinguono in base al tipo di utilizzo e in relazione alle gratificazioni ricevute. Tra queste sembrano più frequenti quelle derivanti da certe peculiarità che fanno di internet un mondo molto diverso da quello realmente vissuto: La caratteristica pervasiva per cui quasi tutto è gratuito, come nel “paese dei balocchi” porta ad una pretesa gratuità, mentre nella vita reale si qualsiasi servizio ha un suo preciso costo, anche se non tutto viene “monetizzato”, la caratteristica per cui in internet non ci sono i limiti del mon-
do reale legati prevalentemente alle convenzioni sociali porta ad una serie di comportamenti trasgressivi e disinibiti durante la navigazione on line, infrequenti nella realtà quotidiana italiana, come trattare con il tu qualunque interlocutore, chattare con facilità con sconosciuti, esibirsi eroticamente, usare frequenti sproloqui, vedere e agire con immagini di sesso esplicito. L’assenza delle regole presenti nei modi di internet e la copertura dell’anonimato portano spesso la trasgressione virtuale, alla truffa disinvolta e alla molestia sessuale che possono anche debordare dai confini virtuali.
Ricadute più evidenti dell’ utilizzo eccessivo di internet possono portare ad attuare anche nel mondo fatto di persone reali condotte tipiche del virtuale, per cui eventuali truffe iniziate in internet si possono concludere realmente, come pure perdurano condotte di molestie sessuali fino alle violenze sessuali quando le pretese, alimentate dal “tutto è possibile”, si scontrano con un rifiuto. Infine emozioni intense suscitate in siti, filmati, giochi e situazioni interattive virtuali rischiano di squilibrare il sistema emotivo e portano facilmente all’emulazione di quei modelli di rischio sperimentati virtualmente.
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Tuttavia non tutte le persone che sperimentano una comunicazione on line anche prolungata per durata ed intensità vivono la realtà con squilibri emotivi e fuori dalle regole convenzionali. Prevalentemente succede a persone particolarmente sensibili e patologicamente predisposte: I clinici parlano a questo proposito di vulnerabilità biopsichica, la stessa che conduce certe persone a indebitarsi in internet, a giocare patologicamente d’azzardo o ad agiti sessuali abnormi.
Settembre andiamo, è tempo di Back to School Il ritorno tra i banchi di scuola è sempre unâ&#x20AC;&#x2122;ottima occasione per fare â&#x20AC;&#x153;pushâ&#x20AC;? di Massimo Bolchi
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â&#x20AC;&#x153;Ricomincia la scuola e si torna a parlare dellâ&#x20AC;&#x2122;annoso problema del peso delle cartelleâ&#x20AC;?. Questo è lâ&#x20AC;&#x2122;incipit di un articolo pubblicato sul sito internet di un Centro Medico milanese - e debitamente rilanciato sulla newsletter periodica dello stesso - dal titolo â&#x20AC;&#x153;Back to school: zaino in spalla e... mal di schienaâ&#x20AC;?, che tratta temi legati alle problematiche ortopediche dei bambini/ragazzi. Nel caso ce ne fosse stato ancora bisogno, questo ennesimo utilizzo del termine-mantra potrebbe essere visto come la conferma definitiva, e il definitivo sdoganamento, del â&#x20AC;&#x153;ritorno a scuolaâ&#x20AC;? in chiave di appuntamento di marketing che ha assunto un valore a se stante, declinabile trasversalmente a prescindere dalla categoria merceologica di riferimento. Il social media manager del Centro Medico citato (di cui non faremo il nome per ragioni intuibili) ha svolto diligentemente il suo compito di inserirsi nello spirito del tempo - o meglio, nei trend topic della cronaca spicciola (non andiamo a scomodare lo Zeitgeist, suvvia) - cavalcando in maniera legittima un tema oggi in-
serito stabilmente nel calendario mentale del consumatore. Al riguardo, scendendo sul terreno piĂš prosaico del commercio, viene da riflettere sulla ormai pervasiva offerta di libri di testo, presente praticamente in tutte le insegne della distribuzione generalista, partire da quei regni del food e del grocery che sono tuttora i supermercati. Molto probabilmente non è il margine sui libri, ulteriormente ridotto dagli sconti quasi obbligatori, a spingere le catene allâ&#x20AC;&#x2122;imponente sforzo logistico di distribuire in tutti i punti vendita i pesanti colli dei volumi, ciascuno impacchettato per benino con il nome del cliente in bella evidenza. Certo, cosĂŹ si crea traffico nel punto vendita, e la consegna dei libri può diventare lâ&#x20AC;&#x2122;occasione per fare upselling e crosselling sulle famiglie degli studenti per quelle categorie di prodotto, dalla cancelleria agli zaini, che in questo periodo vedono lievitare le superfici ad essi dedicati. Ma câ&#x20AC;&#x2122;è anche - se non soprattutto - la necessitĂ di fidelizzare, di fornire un servizio tangibile, di non cedere terreno allâ&#x20AC;&#x2122;ecommerce che tutti i segnali indicano in
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costante crescita: nel giro di cinque anni gli italiani che acquistano online sono passati da meno di meno di nove milioni a oltre diciannove. Una necessità che spinge i player più differenziati tra loro a vedere nel back to school il momento per riprendere a pieno ritmo le proprie attività di marketing: da Original Marines a Saponello (Paglieri), da un brand in tema come Smemoranda a un altro HomeAway - che richiede un po’ di acrobazia mentale per farlo rientrare nella tematica comune. Per tutti, il Back to School ha l’effetto della pistola dello starter per il centometrista. Ovviamente, in attesa dell’arrivo in forze di Alibaba anche nei mercati occidentali, non poteva mancare sul nastro di partenza Amazon, che a fine luglio ha “inaugurato” il proprio negozio “Back To School”, proponendo fino a ottobre una selezione di circa 80.000 prodotti disponibili per completare il necessaire per affrontare lezioni e compiti a casa. La selezione comprende: 500 tipi di zaino, 5.000 modelli di quaderni, 235 varietà di mappamondi, 76 tipi di compasso, 28.000 dizionari ed enciclopedie, 400 atlanti, svariati astucci e agende. Dal 5 all’11 settembre poi, prima del fatidico suono della campanella, Amazon.it ha offerto ai suoi clienti una settimana di sconti. A tale assortimento di è aggiunta l’operazione “15 e lode” che fino all’11 settembre consentiva di acquistare online, con il 15% di sconto (massimo ammissibile per legge), tutti i testi adottati nelle 360.000 classi elementari, medie inferiori e superiori d’Italia, pubbliche e private. Sempre rimando in tema online,
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va segnalata anche l’operazione di HP, che ha visto nel ritorno in classe il momento per lanciare la propria promozione “Bundle Back to School”, che garantiva, per gli acquisti fatti entro il 18 settembre, uno sconto aggiuntiva del 10% sui prezzi del proprio online store su una selezione di prodotti, quattro tra notebook e netbook. Passando invece ai retailer tradizionali, o per i quali si può affermare che il “brick” continui a prevalere largamente sul “click”, iniziamo da Unieuro, che all’inizio di settembre ha lanciato l’abbinata carta-elettronica. Fino al 15 settembre, a fronte di un acquisto minimo di 399 euro i clienti hanno ricevuto in regalo un esclusivo box Zanichelli, che comprendeva il vocabolario della lingua Italiana e il dizionario di Inglese-Italiano, nelle nuove edizioni 2017. L’omaggio, valore complessivo dichiarato di 162 euro, prevedeva anche i formati digitali dei due dizionari per smartphone, tablet e Pc. Ma la proposta non include solo “cultura”, ma anche sconti: un altro protagonista del volantino era il nuovo TV OLED LG 4K ULTRA HD da 55” al prezzo di 1.980 euro, invece dei 2.999 di listino, acquistabile anche in 20 rate da 99 Euro, a tasso zero. Lavorano invece sul solo versante economico altre catene, prima fra tutte Media World, che a cavallo dell’inizio delle lezioni, presenta due volantini. Il primo “Tasso 0 in 25 Rate” (9-25 settembre) confermava la volontà dell’azienda di “spalmare” lungo tutto il 2016 il leitmotiv del venticinquesimo anniversario della propria presenza in Italia. L’altro, Accessori Smart”, valido dall’8 al 25 settembre, sembrava quasi voler sorvolare sull’evento “luttuoso” (per gli studenti) del ritorno in aula e si focalizza invece su articoli dall’immagine più ludica: dalle fitness band agli smartwatch, al gaming, alla musica. Fa il verso invece al Back to School la promozione “Back to Tech” di Trony, in cui al ritorno a scuola si associa il ritorno in ufficio. Che si studi o si lavori - è il messaggio implicito – la tecnologia è indispensabile. Anche per il relax, visto che in copertina campeggia una smart
Tv Samsung da 55 pollici, mentre l’interno si apre con le quattro pagine dello Speciale Informatica. Si torna a sparare con i grossi calibri, puntando sui prezzi, nel due volantini “Sconti oggi e paghi da gennaio” di Expert, e “Svuotanegozio a Tasso Zero” di Euronics. Molto simili tra loro. Il primo, valido dall’1 al 14 settembre, puntava sulla rateazione a tasso zero fino a 30 mesi, e sulla sconto secco, a cifra tonda, variabile da 20 a 200 euro, in funzione del prodotto acquistato. Il secondo, anch’esso piuttosto lontano dal classico Back to School, valido dal 27 agosto al 14 settembre, prevedeva rateazione a tasso zero (limitata però a 20 mesi) e, come il precedente, sconti secchi sul prezzo di cartellino. Un meccanismo di sicuro impatto, grazie alla percezione immediata del “taglio”, nonostante il rischio sempre presente di indurre uno spostamento dell’attenzione del consumatore dal prodotto (e dalle sue caratteri che) al mero prezzo.
Enrico Grecchi
La società milanese è una delle prime a livello europeo a introdurre con successo prodotti alimentari “d’acquisto d’impulso” all’interno del canale eldom. Un successo che continua anche con il marchio di proprietà Gocce di caffè
SOEDIS: nuove opportunità per nuovi business
“Realizzare progetti di distribuzione evoluti a integrazione delle reti e dei modelli tradizionali”: è quanto è riportato nella mission aziendale di SOEDIS, società specializzata nello studio e nella realizzazione di soluzioni distributive innovative. Fin dalla sua nascita, difatti, l’azienda lombarda ha operato nel portare costantemente il suo know-how all’interno del settore retail, sia ampliando e sviluppando modelli distributivi già consolidati sia studiandone e applicandone di totalmente nuovi. I casi di successo messi a segno dalla società milanese sono molteplici e, alcuni dei quali, davvero importanti come ad esempio l’introduzione di prodotti del food all’interno del canale eldom. “Siamo nati nel 2008 con un approccio inizialmente consulenziale teso ad assistere le marche nella ricerca e nello sviluppo di nuovi canali e progetti di distribuzio-
e
033 / aziend
ne retail nel mercato tradizionale”, spiega a tal proposito Enrico Grecchi, Amministratore Delegato di SOEDIS. “Fino al 2011 abbiamo infatti sviluppato reti e progetti soprattutto nei canali farmaceutici, ma a partire dal 2012 abbiamo sviluppato il nostro modello di business facendolo evolvere anche in senso operativo”. Proprio nel 2012, infatti, è iniziata questa nuova fase di SOEDIS che, una volta individuato nel retail specializzato in elettrodomestici ed elettronica di consumo, un possibile canale dove poter introdurre delle nuove categorie merceologiche ha iniziato con dei primi test (tra i primi a livello europeo, ndr) scegliendo tra prodotti di più facile gestione, come snack dolci e salati, caramelle, chewing-gum e bibite. “Il lavoro è stato davvero immenso”, conferma Grecchi. “Dopo aver individuato i prodotti che meglio si potevano prestare a un’operazione di questo tipo, ossia quelli appartenenti alla categoria degli acquisti d’impulso, con una più elevata rotazione, con una più agevole modalità di inserimento all’interno di un canale completamente nuovo e, soprattutto, non direttamente concorrenti alle categorie merceologiche già trattate, siamo passati alla fase prettamente operativa, approcciando le maggiori insegne presenti sul territorio italiano”. Il resto si può dire che “è storia”. I risultati sono infatti sotto gli occhi di tutti e, se in caso di sete
allestimenti sul punto vendita
o fame improvvisa durante lo shopping all’interno di uno store di elettronica si ha la possibilità di acquistare una bibita fresca o di sgranocchiare una succulenta merendina, lo si deve proprio al lavoro dei professionisti di SOEDIS. Che, come conferma lo stesso Grecchi, non è stato propriamente semplice: se da un lato si è dovuto difatti superare il primo scoglio della diffidenza dei retailer verso dei prodotti non propriamente in target con il proprio core business e della difficoltà di approccio con le centrali o i singoli soci (non esistono ad esempio buyer dedicati, ndr), si è dovuto anche supplire a tutta una complessa serie di procedure gestionali e amministrative, quali ad esempio l’inserimento di nuovi codici nei sistemi informatici dei retailer, l’avviamento della logistica di magazzino e della rotazione degli stock, o la gestione
dei permessi e delle licenze per la vendita di prodotti alimentari, nonché tutte le incombenze burocratiche ad esse legate. O ancora, la complicata gestione dei codici a barre, delle differenti aliquote Iva o la diversa gestione del post vendita (a differenza dei prodotti di elettronica, i prodotti del food hanno difatti una scadenza). Procedure, tutte queste, gestite interamente dal personale interno di SOEDIS.
Gocce di caffè I successi messi a segno da SOEDIS non si fermano alla sola introduzione dei prodotti alimentari all’interno del canale eldom, ma si continua con un altro “fiore all’occhiello”: quello delle capsule compatibili per le macchine da caffè Nespresso, Lavazza A Modo Mio e Dolce Gusto. Sempre nell’ottica di apportare nuove e innovative opportunità ai
canali retail tradizionali, la società milanese ha dato vita al marchio di proprietà Gocce di caffè (www.goccedicaffe.it), capace di offrire una delle più complete gamme di aromi presenti attualmente sul mercato del porzionato, e tutto interamente Made in Italy. Oltre difatti a numerose varianti di caffè, cappucci e cioccolate, vi è la possibilità di poter scegliere tra altrettanti tipi di the e tisane, alcune delle quali particolarmente indicate per il benessere dell’organismo, tanto da essere veicolate anche nel canale farmacie. Anche in questo caso, il lavoro di SOEDIS ha dato i suoi frutti, tanto che, in base a una ricerca GFK dello scorso anno, il marchio Gocce di caffè aveva già raggiunto una quota del 19,5% a valore all’interno del mercato delle capsule compatibili Nespresso nel canale elettronica di consumo.
Un “piccolo grande” aiuto per le pulizie di tutti i giorni iRobot lancia il nuovo robot compatto della serie Braava
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Pratico, compatto e facile da usare. È l’identikit dell’ultimo arrivato in casa iRobot, un vero e proprio “piccolo grande” alleato per le pulizie di tutti i giorni, in special modo per tutti quegli ambienti - come la cucina e il bagno - che richiedono lavaggi frequenti. Il nuovo Braava jet, talmente piccolo da riuscire infilarsi anche nei punti più difficili da raggiungere, si caratterizza per la presenza di una testina di pulitura basculante e per il comodissimo Precision Jet Spray, in grado di raccogliere e catturare polvere e briciole. Per eseguire le diverse di pulitura, utilizza i suoi panni di pulitura originali che, oltre a lavarli, è anche capace di pulirli inumidendoli o semplicemente di spolverarli a secco. Seguendo un efficiente percorso di pulizia, Braava jet si muove tra gli ostacoli che incontra man mano e pulisce lungo i mobili e le pareti, evitando i tappeti e i punti di caduta. Al termine delle pulizie, non è poi necessario toccare il panno sporco: basta sollevare il robot sopra un cestino della spazzatura e premere il pulsante di rila-
scio per far cadere il panno direttamente tra i rifiuti. Ma non è tutto. Il robot, tra l’altro, è molto semplice da usare: basta attaccare il panno desiderato e premere il pulsante CLEAN. A seconda del panno montato, Braava jet determinerà automaticamente la modalità di pulizia da eseguire. Per impedire invece l’accesso del robot ad aree “off limits”, è possibile creare una barriera invisibile attivando la modalità Virtual Wall, semplicemente, premendo sempre il pulsante CLEAN fino a quando non si illuminano due lineette blu sulla superficie superiore del robot. A questo punto, non rimane altro che premere nuovamente il pulsante CLEAN per avviare la sessione di lavoro: il robot pulirà il pavimento senza mai oltrepassare la barriera invisibile che ha appena creato. Nella dotazione di Braava jet è infine inclusa una batteria agli ioni di litio di lunga durata, un caricabatteria e due panni monouso di ciascun tipo (ad acqua, umido e secco). Acquistabili separatamente, viceversa, sono altresì disponibili panni riutilizzabili e lavabili.
IL GUARDIANO DELLE TUE CAMICIE DELICATE OGNI FIBRA Ã&#x2C6; PROTETTA
Le soluzioni portatili sono quelle che faranno I numeri, ma ci si aspettano risultati anche dal mondo gaming di Raffaele Gomiero
Back to School: a tutto notebook Come ogni anno l’inizio della scuola coincide con il Back to School della tecnologia, periodo particolarmente “caldo” per le principali aziende di settore ITe per la stessa distribuzione. Secondo una ricerca dell’Osservatorio Findomestic, infatti, in media le famiglie italiane spenderanno circa 580 euro per le spese scolastiche dei figli, o 700 euro se i figli sono due. Il 45% si aspetta delle spese superiori rispetto allo scorso anno, mentre un altro 44% spera di spendere più o meno lo stesso importo del 2015. Focalizzandosi in particolar modo su poche categorie di prodotti,il Back to School non può ovviamente registrare le succulenti vendite del periodo natalizio, ma considerando che, in termini percentuali, in questo periodo le aziende si assicurano dal 10 al 25% del loro fatturato annuo, si tratta sicuramente di un periodo da tenere in debita considerazione.
Asus
Massimo Merici, Country Product Manager Notebook Italy & Greece
“Negli ultimi anni, il periodo del back to school ha determinato un grande impatto sul business. Guardando nello specifico il 2016, che ha fatto registrare al mercato una crescita a due cifre sia a valore che a volume, si registra un trend di crescita notevole proprio in questi ultimi mesi. La tendenza dimostrata fino ad ora lascia intravvedere un percorso analogo anche per l’intero periodo del back to school – che si intende iniziato dalla fine Ago-
sto, ovvero da quando a tutti gli effetti è ripresa a pieno regime l’attività di business. Per quanto ci riguarda, la proposta di ASUS è la famiglia dei Transformer, la nuova, potente e versatile generazione di ultraportatili 2-in-1, costituita da tre nuovi modelli di trasformabili (T101, T302 e il T303) che assicurano la migliore esperienza di Windows 10. Questi modelli sono caratterizzati da un originale form factor e presentano una sottile tastiera staccabile che funge anche da cover protettiva. Infine, in questo momento dell’anno abbiamo deciso anche di introdurre sui dispositivi della fascia mainstream la tecnologia SSD con capacità di storage da 512GB: siamo i primi vendor del settore ad averla introdotta, dal momento che la maggior parte del mercato offre una capacità di storage pari a 128 GB o 256GB per la categoria di prodotti analoghi. Per quanto riguarda l’area dei notebook, ci attendiamo degli ottimi risultati dai dispositivi della serie N: questa famiglia di prodotti ha già riscontrato il favore del mercato con i modelli precedentemente introdotti sia per-
ché caratterizzata dalla presenza di tecnologie all’avanguardia che da un design semplice, raffinato e dotato di materiali di pregio come alluminio. La brand awareness della serie N, dunque, è già ben consolidata, come dimostrano anche gli stessi dati di mercato relativi a questa fascia. Parlando in termini di periodi dell’anno ha sicuramente un impatto molto considerevole sul fatturato complessivo: generalmente, si registra una percentuale che può anche arrivare fino a 25%. Si tratta perciò di un periodo strategico. Negli scaffali dei principali punti vendita di tutti i retailer abbiamo previsto la presenza dell’intera gamma, coadiuvata dalla presenza di desk ASUS che effettuano demo dei prodotti considerati top di gamma. Il tutto è supportato da promoter specificatamente formati per consigliare l’utente finale nella scelta del dispositivo più indicato a soddisfare le specifiche esigenze. Inoltre, attività marketing mirate contribuiranno a valorizzare e ampliare la percezione del brand mediate la partecipazione ad eventi di massa grande impatto come, ad esempio, la main sponsorship di The Color Run e la presenza alla Games Week, entrambi appuntamenti che ci vedono protagonisti da numerose edizioni”.
HP
Giampiero Savorelli, Personal System Business Group Director
“Sicuramente è un periodo importante dal punto di vista dei volumi perché rappresenta un secondo ciclo per cui ci aspettiamo dei numeri importanti. C’è molto interesse soprattutto per quanto riguarda i prodotti 2-in-1. e ibridi di cui abbiamo ampliato considerevolmente la gamma. Ma abbiamo avuto un ottimo riscontro anche da prodotti di fascia alta come ad esempio notebook sopra i 1.000 euro. Se dobbiamo fare un confronto con gli anni precedenti posso dire che siamo vedendo una crescita costante. La nostra strategia per il back to school è di concentrarci fondamentalmente su 3 linee di prodotto: il grosso del volume la fanno i prodotti a volume sotto i 499 € che appartiene ai notebook da 15”e 17”, successivamente abbiamo la serie HP Stream composta da notebook con display da 11” e 12” e infine la nostra storica linea Pavillion con modelli da 15” e 17”. Indubbiamente faremo molto HP Stream, sono prodotti sottili e leggeri che puntano molto sul de-
sign e sul prezzo (299 €), perfetti per vuole un notebook economico che supporta soluzioni cloud. Gli ibridi con fascia di prezzo da 349 € poi sono molto importanti per noi quindi abbiamo anche per loro molte aspettative, ma non dimentichiamo la linea Spectre, di cui abbiamo in programma un importante piano di crescita. Il back to school nel fatturato annuo pesa per circa al 25-26%. Faremo molta attività nei punti vendita, soprattutto dove abbiamo i nostri tavoli e punteremo ai prodotti di fascia medio alta con il pieno supporto dei promoter. Naturalmente saremo presenti sui volantini con prodotti di fascia bassa per fare volume, ma spingeremo anche dei prodotti gaming come il nuovo Omen X, anche se è un prodotto prettamente natalizio essendo stato lanciato ad agosto. Riguardo alla linea Spectre invece contiamo di essere presenti nei punti vendita che hanno aree dedicate al gaming”.
Lenovo
Cinzia Bianchi, Consumer Country Manager
“Insieme alla stagione natalizia, il back to school è uno dei momenti in cui anche Lenovo porta nuovi prodotti sul mercato, e in cui molti decidono i propri acquisti in vista della ripresa degli studi o del lavoro dopo le ferie estive. Noi lo stiamo affrontando con un mix di prodotti, PC e tablet, adatti a tutte
le esigenze. Dal nuovo Yoga Tab 3 Pro dove il suo punto di forza è l’elevato livello multimediale con tanto di proiettore integrato, al versatile Yoga 900, un dispositivo 2-in-1 che grazie ad un meccanismo a cerniera può essere utilizzato come Laptop, Stand, Tent e Tablet. Pensiamo che il classico notebook da 15” farà ancora la parte del leone, anche se si vedono trend positivi anche per i nuovi convertibili e 2-in-1, che vedono Lenovo in prima linea, rispettivamente, con le serie Yoga e Miix. Difficile dire, quanto conta il back to school nel fatturato annuo: varia a seconda degli anni, ma in media potremmo quantificarlo in un 15-20% circa”.
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epson: la stampa diventa “itinerante” Come le “cugine” del mondo dell’IT, anche per le aziende del printing il back to school è un momento particolarmente intenso. Molte sono le novità che Epson presenta all’inizio di quest’anno scolastico, prima tra tutte la nuova gamma di multifunzione Expression Home, con i modelli XP-445, XP-442, XP-345, XP-342, XP-247 e XP-245. Grazie alla connettività Wi-Fi integrata, con questi nuovi dispositivi è possibile inviare documenti per stampare in modalità wireless da qualunque ambiente della casa. Le serie XP-340 e XP-440 offrono in più anche il Wi-Fi Direct per stampare in modalità wireless senza dover utilizzare un router. Le app di Epson Connect scaricabili gratuitamente offrono inoltre ulteriore versatilità: Epson iPrint consente agli utenti di stampare ed eseguire scansioni in modalità wireless, mentre l’app Epson Creative Print1 permette loro di stampare foto direttamente da Facebook, creare biglietti di auguri personalizzati, trasformare le foto in template da colorare e molto altro.
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Daniele Patisso, Visual Display Business Unit Manager
“Per quanto riguarda la categoria di prodotti di cui mi occupo, i vendor si stanno muovendo tanto sull’online, e su tale piattaforma la date delle promozioni si stanno spostando verso la fine di ottobre/novembre, quindi un po’ più in là rispetto al periodo Back to School tradizionale. Per questo motivo il mercato del monitor tradizionale da scrivania ha un po’ perso, mentre il settore monitor TV è rimasto abbastanza stabile, questo perché il mercato è maturo per cui non ci sono grossi picchi di vendita, ma per fortuna neanche cali eccessivi. Sicuramente con una massicci presenza di monitor tv, mentre per quanto riguarda i monitor PC abbiamo lanciato sia prodotti entry level di piccolo formato della serie S e F 390, sia prodotti top di gamma come la serie F 591. I nostri attuali risultati confermano ottimi risultato dei modelli da 17” e 22” che faranno senz’altro i grossi numeri. In ogni caso l’obiettivo di Samsung è quello di convincere gli utenti a convertire i loro modelli da flat a curvo,
quindi riteniamo che saranno sicuramente i modelli curvi da 24” e 27” quelli che avranno più importanza e numeri nelle vendite. il Back to School per noi è sempre un periodo importante, come percentuali la mia divisione conta circa il 10-15% del fatturato annuo. Questo perché il monitor tv lo metti nella stanza dei bambini o altro, quindi è un utilizzo più massivo del prodotto rispetto al monitor PC. Scuramente sì, andremo a sviluppare deli contenuti a livello di comunicazione come abbiamo già fatto, in aggiunta ci saranno materiali personalizzati per lo scaffale, tavoli all’interno degli store e sho-in-shop. Siccome i nostri monitor si prestano molto al gaming saremo presenti presso alcuni rivenditori che dispongono di una buona area dedicata al gaming”.
e-tab Pro: versatilità, potenza e praticità d’uso Parola d’ordine: “innovazione”. Il nuovo e-Tab Pro di Microtech può essere riassunto in questo modo. Si tratta di una moderna soluzione 2-in-1 che combina le prestazioni di un notebook e la versatilità di un tablet in un unico, elegante e ultrasottile dispositivo. Utilizza diversi sistemi operativi: Windows 10, Android Lollipop 5.1 e Remix OS 2.0 in lingua italiana, singolarmente o combinati fra di loro grazie alla tecnologia Dual OS. e-tab Pro, evoluzione di e-tab 3G lanciato lo scorso anno, è dotato di una sottile penna stilo e-note per la firma digitale, il disegno e gli appunti con supporto fino a 512 livelli di pressione e touch screen realizzato con tecnologia Glass on Glass. Lo schermo è da 10.1” con tecnologia IPS e risoluzione da 1.920 x 1.200 FHD, una brillantezza da 300 Lumen e rivestimento protettivo e oleofobico anti ditate e anti graffio. Il device è dotato di un processore Intel Cherry Trail Z8300 Quad Core 64 bit operante fino a 1.84 GHz, affiancato da 4 GB di memoria DDR3. La batteria ai polimeri di litio da 8.000 mAh permette di lavorare fino a sette ore consecutive.
sanDisk: gadget tecnologici per studenti e professori Back to school è anche comodità. Appunto per questo SanDisk ha inserito a catalogo l’unità flash iXpand, il dispositivo di archiviazione mobile dal design innovativo progettato per aiutare a liberare spazio dai propri iPhone e iPad in modo semplice e rapido. D’ora in poi i docenti potranno gestire le loro presentazioni da mostrare in aula direttamente dal proprio iPad o iPhone, anche in viaggio, visto che l’unità flash iXpand dispone di un connettore flessibile Lightning e di un connettore USB 3.0 che permette di trasferire rapidamente e con facilità foto, video e documenti tra il proprio iPhone e iPad e Mac o PC. E gli studenti? Avranno la possibilità di mostrare tutte le foto e i video delle vacanze ai loro compagni oltre che salvare programmi di studio e appunti organizzando in modo semplice i loro impegni scolastici o universitari.
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Elettrodomestici connessi: vantaggi reali La connettività nel campo del “bianco” affronta la sfida del passaggio da curiosità a benefit tangibile per il consumatore di Marco Passarello
Di elettrodomestici connessi si parla già da qualche tempo, ma sembra ormai arrivato il momento in cui non sono più una semplice curiosità tecnologica per appassionati, ma sono presenti in massa sul mercato, e devono attrarre il consumatore non per l’effetto novità, ma per gli effettivi vantaggi che procurano. All’IFA di Berlino quest’anno l’elettrodomestico connesso era una delle grandi tendenze, e non c’è categoria che ne sia rimasta esente: si sono visti, per esempio, vari food processor connessi, e persino un ferro da stiro. E gli elettrodomestici più grandi si trasformano in smart TV o in tablet, come il frigorifero Smart Instaview presentato da LG, le cui porte semitrasparenti fungono anche da gigantesco touchscreen su cui gira Windows 10, completo di assistente vocale Cortana. Tutto questo prelude all’era dell’Internet delle Cose, in cui qualunque
e eldom
040/special Candy WTC - Watching Touching Cooking. Un forno il cui portello è anche uno schermo full touch da 19”, e si può gestire anche da remoto con smartphone e tablet. La telecamera integrata, abbinata all’illuminazione brevettata U-see (luci led laterali posizionate nella controporta del forno), consente una visione ottimale dell’interno, con primi piani delle pietanze in cottura. Sullo schermo si possono pfar apparire video ricette che spiegano in diretta le fasi della preparazione
elettrodomestico sarà connesso alla rete e potrà, in linea di principio, dialogare con qualunque altro per garantire impensate sinergia. Per ora quell’obbiettivo è ancora abbastanza lontano: i grandi brand tendono a costruire ecosistemi in proprio, che gestiscono solo i propri prodotti e non altri. All’IFA si sono però visti i primi embrioni di una collaborazione, come il sistema Home Connect creato da Bosch e Siemens e aperto
all’uso da parte di altri brand. Ed è molto probabile che, una volta che il consumatore si sarà abituato a gestire gli elettrodomestici col proprio smartphone, chiederà a gran voce di poter creare un dialogo tra dispositivi di marche diverse, e bisognerà accontentarlo. Ma già il presente offre cose molto interessanti: elettrodomestico connesso non è più sinonimo di funzioni appariscenti ma non troppo utili, come poter avviare il forno mentre si è lontano da casa. Ora la connettività comincia a essere sfruttata per scopi più interessanti come la gestione dei consumi e l’assistenza all’utente perché sia in grado di sfruttare al meglio tutte le funzioni. Vediamo ora più in dettaglio cosa hanno da offrire i due principali marchi di elettrodomestici connessi, Candy Hoover e Samsung.
candy Hoover: connettività per il grande pubblico “Siamo il primo gruppo al mondo a dotarsi di un’offerta completa di elettrodomestici connessi”, afferma con orgoglio Piergiorgio Bonfiglioli, Group Connectivity Director per il gruppo Candy Hoover. “Copriamo il lavaggio, con lavatrici e lavastoviglie; la conservazione del cibo, con frigoriferi e combinati di varie dimensione, e la cottura, con cappe di aspirazione, piani cottura a induzione e forni. Il tutto ovviamente declinato in varie dimensioni e caratteristiche tecniche per coprire i vari segmenti di mercato. Siamo partiti due anni fa con prodotti altamente specificati, e siamo arrivati ad avere più di 120 elettrodomestici connessi nel catalogo Candy. Il nostro obiettivo non è quello di vendere unicamente la ‘crema’ dell’offer-
Emanuele De Longhi, Home Appliances Business Unit Manager per Samsung
Piergiorgio Bonfiglioli, Group Connectivity Director per il gruppo Candy Hoover
ta, ma rendere fruibile al grande pubblico la tecnologia connessa. Il nostro AD è stato molto chiaro: entro due anni il gruppo Candy avrà solo prodotti connessi. Tutto il comparto di lavaggio lo sarà interamente già entro la fine del prossimo anno”. “Abbiamo cominciato prima degli altri, e questo vantaggio ci ha permesso di imparare, anche a nostre spese, che il consumatore non compra un elettrodomestico perché è connesso: vuole vedere dei vantaggi tangibili, ed è questo che dobbiamo comunicare. Nei punti vendita diffondiamo materiali che illustra sia i benefici del prodotto singolo, sia quelli dovuti alla connettività in sé. Per esempio l’energy management: la possibilità di monitorare i consumi energetici e verificare se un uso differente permetterebbe di diminuirli, magari utilizzando il sistema Mix Power System Plus, che permette di ottimizzare i lavaggi in termini di breve durata e massima efficienza. Nel prossimo futuro avremo un dialogo sempre maggiore tra elettrodomestici. Per esempio, la cappa si coordinerà col piano cottu-
ra per minimizzare la produzione di fumo e cattivi odori. E la lavatrice si coordinerà con l’asciugatrice, trasmettendole le caratteristiche del bucato appena concluso in modo che possa preparare il programma più adatto”. All’IFA quest’anno Candy Hoover ha presentato due prodotti di punta: la lavatrice “The” Hoover with TED, che attraverso un dispositivo mobile è in grado di identificare un tessuto e suggerire il programma di lavaggio più adatto: e il forno Candy WTC, dotato di telecamere interne per osservare il piatto in cottura senza dover aprire il portello, e con un grande touchscreen che, oltre a visualizzare l’output delle telecamere, consente di seguire ricette scaricate dalla rete. Ma la grande innovazione fatta da Candy è l’uso generalizzato, nei nuovi modelli, della tecnologia NFC, quella che permette lo scambio di informazioni a distanza ravvicinata con i dispositivi mobili, come gli smartphone. Questa consente di dotare gli elettrodomestici di funzioni basate sulla connettività senza necessariamente usare la costosa tecno-
041/ speciale
eldom Samsung Family Hub. Il frigorifero supertecnologico di Samsung, dopo le presentazioni del CES e dell’IFA, verrà davvero messo in vendita in Italia all’inizio del prossimo anno. Due le caratteristiche notevoli: un touchscreen sul pannello frontale, che grazie al sistema operativo Android può fungere da bacheca o da pannello di controllo per altri elettrodomestici connessi, e tre videocamere interne per ispezionare il contenuto anche mentre si sta facendo la spesa
logia Wi-Fi. Per esempio, usando un’app sullo smartphone è possibile dichiarare a voce il tipo di indumenti caricati nella lavatrice; l’app usa le informazioni per scegliere il programma più adatto (o consigliare di caricare il bucato in modo differente), dopodiché basta avvicinare lo smartphone all’elettrodomestico per far partire il lavaggio correttamente programmato. La comunicazione NFC con il cellulare può avere molti altri usi, per esempio la lavatrice può usarla per passare all’utente il numero corretto da chiamare per avere assistenza e tutti i dati da comunicare riguardo al tipo di avaria. Oppure si possono scaricare da Internet nuovi programmi da passare via NFC all’elettrodomestico.
samsung: vogliamo essere pionieri Difficilmente Samsung, leader mondiale per quanto riguarda gli smartphone Android, non poteva certamente rimanere indietro nel settore degli elettrodomestici connessi. Infatti sono già due anni che l’azienda coreana propone un’ampia gamma di prodotti dotati di connettività. “Andiamo dalla lavatrice al condizionatore, al frigorifero, al robot aspirapolvere, ai televisori e così via” ci ha spiegato Emanuele De Longhi, Home Appliances Business Unit Manager per Samsung, “e nel corso dei prossimi anni andremo sicuramente a esplorare ancora di più questo l’aspetto della connettività. È un trend che sta crescendo, e in cui vogliamo essere pionieri”. “Partiamo sempre dal presupposto che il prodotto debba in primo luogo essere eccellente nella sua funzione primaria. Le innovazioni che apportiamo, come la connettività, non sono mai fini a loro stes-
La cappa Candy Simply-Fi è connessa tramite Wi-Fi. La funzione Rilevamento fumo avverte se viene percepita la presenza di fumo in cucina, ed è possibile attivare, da remoto, la funzione di ricircolo d’aria prima di rientrare a casa.
I climatizzatori Samsung serie AR9000 utilizzano la tecnologia Smart Wi-Fi, che consente di attivare e spegnere, impostare la temperatura e selezionare la modalità preferita anche da fuori casa, tramite un’applicazione scaricabile sul proprio dispositivo mobile Android o su PC.
“The” Hoover Washing Machine è una lavatrice che utilizza TED (Textile Expert Detector), un pratico dispositivo mobile in grado di riconoscere il tessuto e consigliare il miglior programma per ottenere un risultato senza errori: basta accostarlo all’indumento per ricevere la notifica
se, ma devono dare qualcosa in più che faciliti il consumatore nella vita quotidiana. Infatti il primo prodotto con connettività che abbiamo lanciato in Italia è stato il condizionatore, perché è il prodotto che più facilmente può sfruttare questa funzione. Quando fa caldo, poter accendere il condizionatore prima di arrivare in casa è molto utile: infatti molti altri brand hanno fatto lo stesso. Il prossimo anno (uscita prevista intorno a febbraio-marzo) il prodotto di punta tra gli elettrodomestici connessi Samsung sarà Family Hub,
un frigorifero dotato di touchscreen Full HD da 21,5” sul portello. Lo schermo è utilizzabile per molte funzioni, gestite attraverso il sistema operativo Android: per fare il mirroring di ciò che trasmette la TV, per selezionare musica da riprodurre attraverso gli altoparlanti integrati, ma anche e anche per fare la spesa senza muoversi dalla cucina. Samsung sta infatti avviando varie collaborazioni a livello europeo con aziende che offrono servizi di spesa online, come Eataly e Supermercato24. “Il frigorifero è il centro della vita familiare. Il fatto di renderlo connesso, e di permettere di usarlo per collegarsi a Internet e ascoltare la radio e vedere la TV lo rende ancora più importante per la vita della casa”, afferma De Longhi. L’elettrodomestico è dotato anche di tre fotocamere integrate che scattano fotografie all’interno del vano frigo a ogni chiusura delle porte; in questo modo, anche da remoto attraverso lo smartphone, è sempre possibile sapere che ingredienti sono a disposizione e tenere traccia della scadenza dei prodotti. Inserendo infatti il numero di giorni mancanti alla scadenza si avvia il conto alla rovescia, disponibile sia sul touchscreen della porta del frigorifero, che a distanza, con la funzione Food Reminder integrata nell’app Smart Home. “Il display di Family Hub permette di utilizzare in modo molto userfriendly anche la nostra app SmartHome. che può gestire frigorifero, lavatrice, condizionatore, forno e robot aspirapolvere. Per il consumatore questi sono benefici importanti. Ovviamente lo sono in particolare per chi ama questo tipo di caratteristiche, ma diventeranno rapidamente dei bonus di uso comune”.
HOTPOINT, PROTEZIONE E PULIZIA SENZA CONFRONTI Igiene e consumi ridotti con la innovativa gamma Power di Hotpoint: una collezione di aspirapolvere a traino e scope elettriche con tecnologia multiciclonica
Power Move HSMR2AZUB Performance fino alla quadrupla classe A con i nuovi aspirapolvere a traino Energy Power Hotpoint: risultati quattro volte top in tutte le categorie dell’etichetta energetica. Più risparmio, inoltre, grazie all’effcienza del motore da 700 W. La tecnologia multiciclonica assicura una potenza di aspirazione costante, per prestazioni di pulizia in classe A su pavimenti duri e tappeti. La silenziosità di 68 dB(A) del modello SL M07 A4H B (a destra) si sposa alla praticità del remote Power Control e a quella del raggio d’azione di 13 metri. Tra gli accessori spiccano la innovativa spazzola multisuperficie motorizzata, la spazzola turbo e quella per parquet.
Energy Power 4 SL M07 A4 HB Ergonomiche e senza filo, le nuove scope elettriche Power Move offrono una piena libertà di movimento per pulire facilmente ogni angolo della casa. La ricarica super veloce garantisce ridotti consumi di energia senza lunghe attese prima dell’uso. Il modello HS MR 2A ZU B (foto a destra) vanta un’autonomia fino a 60’, tre livelli di potenza e una rumorosità di 75 dB(A). Facilità di utilizzo grazie al remote power control e al tubo flessibile dalla lunghezza di 2 metri. In dotazione una spazzola multisuperficie motorizzata, una bocchetta per imbottiti e una lancia di precisione.
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Senza rete Tutto quello che serve per allestire un’efficiente rete informatica casalinga Di Marco Passarello
Viviamo nell’era di Internet, e la diffusione della Rete è sempre più pervasiva. Quasi ognuno di noi porta sempre con sé un dispositivo che vuole rimanere permanentemente connesso (e spesso anche più di uno), e ormai anche gli elettrodomestici pretendono di collegarsi a Internet: hanno cominciato i televisori, che sono già tutti “smart”, ma all’orizzonte già si presentano frigoriferi, forni, lavatrici e persino frullatori con la loro brava connessione che permette di pilotarli a distanza o scaricare programmi e ricette. Tuttavia, fatta eccezione per gli smartphone, quasi nessuno di questi apparecchi è dotato di una SIM in grado di ottenere una connessione attraverso la rete telefonica cellulare. Per collegarsi a Internet devono perciò servirsi di una rete informatica. Questo articolo si occuperà di spiegare di cosa ha bisogno che vuole allestire una rete in casa propria.
Il modem-router, centro della rete Al centro di ogni rete c’è il modem-router, cioè l’apparecchio che funge da tramite con l’esterno, dialogando con la rete globale (modem), e si occupa di distribuire la connessione a tutti i dispositivi connessi (router). Modem e router possono anche essere due dispositivi separati. Spesso il provider che fornisce la connessio-
ne include nell’offerta anche un modem-router già correttamente configurato. In caso contrario, o se volete sostituirlo, ricordatevi che serve un modem-router di tipo diverso a seconda che la vostra connessione viaggi attraverso una fibra ottica o invece utilizzi il comune doppino telefonico ADSL. Oggigiorno il router provvede a diffondere la connessione attraverso un segnale radio Wi-Fi, indispensabile per connettere alla rete i dispositivi mobili (anche gli smartphone, per non gravare troppo sul piano tariffario telefonico). Attualmente lo standard più veloce è l’802.11ac, che sfrutta tre bande di frequenza in contemporanea. Tra i dispositivi di questo tipo, citiamo il router FRITZ!Box 7490 e il modem-router Netgear D6220, ottimizzati per consentire la pratica del videogioco online minimizzando i ritardi dovuti alla trasmissione; nonché il router DLink DIR-8980L e il modem-router DSL-3590L, ch utilizzano una tecnologia “smart connect” che differenzia la frequenze tra i vari dispositivi connessi per una maggiore chiarezza delle trasmissioni.
estendere Il segnale Uno dei problemi delle reti wireless è che, sebbene gli standard siano sempre più efficaci, non sempre è possibile posiziona-
re il router in modo che il segnale raggiunga in modo efficace tutti i punti dell’abitazione. Una possibile soluzione di questo problema è il sistema Netgear Orbi, presentato di recente all’IFA 2016. Il kit base di Orbi è costituito da due dispositivi, uno dei quali funge da router, l’altro da “satellite”. Il satellite ripete il segnale che riceve dal router, utilizzando il sistema triband 802.11ac. Posizionando il satellite al centro della casa, questo garantisce una copertura su 370 metri quadri, sufficiente per la maggior parte delle abitazioni. In caso contrario, è sufficiente aggiungere altri satelliti.
HD Passthrough Mini Starter Kit. O altri che riproducono via Wi-Fi la connessione ricevuta, come il Netgear PLW1000.
nas: Il serbatoIo deI datI
Sullo stesso principio si basano molti altri “estensori di segnale” che captano le trasmissioni del router, le amplificano e le ritrasmettono per raggiungere gli angoli della casa rimasti scoperti. Un dispositivo di questo genere è l’AVM Fritz!WLAN Repeater 1160, in grado di funzionare anche con il veloce standard 802.11ac.
ethernet o powerlIne? Una rete completa dovrebbe essere in grado di far viaggiare il segnale anche via cavo, che per i dispositivi fissi è più affidabile, dato che non risente di interferenze o di zone d’ombra del segnale. Per le connessioni via cavo la soluzione ideale è il cavo Ethernet,
ma in un’abitazione non è estetico avere in giro cavi visibili. È opportuno perciò che la posa dei cavi avvenga durante la costruzione o la ristrutturazione dell’appartamento. Se non avete questa fortuna, l’alternativa è usare un sistema powerline, che sfrutta dei dispositivi che si inseriscono nelle prese elettriche e trasmettono il segnale sfruttando i cavi della rete elettrica. Attualmente si riescono a raggiungere velocità di trasmissione molto elevate: per esempio, l’AVM FRITZ!Powerline 1000E riesce a raggiungere i 1.200 Mbit al secondo. Esistono anche dispositivi “passtrough” che consentono comunque l’uso della presa elettrica, come quelli inclusi nel D-Link PowerLine AV 500
Una volta creata una rete, si crea la necessità di avere un luogo in cui mantenere i dati in modo che siano facilmente accessibili da tutti i dispositivi. Per esempio, la vostra collezione di musica e film, in modo tale che sia accessibile sia dal televisore del soggiorno, sia dal tablet quando siete a letto, sia dal computer sulla vostra scrivania. Ovviamente è possibile serbarli nel disco rigido di un computer connesso alla rete, ma questo obbliga a mantenerlo sempre acceso, il che può non essere opportuno, a causa del consumo, del rumore e del fatto che l’accesso di molti dispositivi ai dati può rallentare le prestazioni del computer stesso. La soluzione ideale è usare un NAS (Network Access Server, server con accesso di rete), cioè un apparecchio che rende dei dischi rigidi accessibili a tutti i dispositivi della rete.I NAS sono disponibili in varie capacità a seconda della quantità di dati che si vuole mantenere a disposizione. Tra i modelli a disposizione citiamo: il D-Link DNS-340L, con 4 slot per dischi rigidi con fino a 6 TB di capienza, e funzione hot-swap che consente di sostituire un disco difettoso ripristinando automaticamente i dati e senza interrompere il funzionamento; e il Netgear ReadyNAS 212, dotato della funzione transcodifica, in grado cioè di decodificare file video e trasmettere le immagini in streaming.
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È la storia di uno dei retailer più noti del sud dell’Agro Pontino: una storia d’imprenditoria come tante, fatta di passione, sacrifici e spirito d’iniziativa
Dall’elettronica agli elettrodomestici a passo di musica re
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La sua storia è una come tante di cui è ricca la nostra Italia: la classica storia del ragazzo di provincia che vuole emergere e mettere a frutto tutte le sue capacità e il suo intuito, pur rimanendo nei pressi dei luoghi in cui è nato e cresciuto. L’avventura imprenditoriale di Maurizio Di Vito, titolare del punto vendita Tacabanda di Fondi (Latina), rispecchia proprio la classica trama del “piccolo miracolo italiano”, quella in cui da una semplice passione scaturisce una vera e propria opportunità di lavoro e di carriera, in grado di creare business, posti di lavoro e indotto nel territorio. Il suo percorso inizia più di 25 anni orsono, nel 1991, quando decide di continuare a coltivare il suo amore per la musica, sostituendo ai piatti dei giradischi un bancone di un moderno punto vendita di musica e dischi, e chiamandolo con il suo nome d’arte “Tacabanda”, quello che lo aveva reso famoso tra i giovani della zona come promettente disc-jockey. La scelta ricade su un negozietto di appena 30 mq di superfi-
i primi negozi
cie collocato nel centro della cittadina laziale; negozio dove, qualche anno più tardi, alla vendita di dischi e di impianti audio affiancherà anche quella di telefonini ed elettrodomestici, sviluppando anche servizi di assistenza. Fatto, quest’ultimo, che lo fece divenire in poco tempo un autentico punto di riferimento nella zona per quanto riguarda i settori eldom ed elettronica di consumo. Nel 2005 arriva poi la svolta e quel salto di qualità che forse Di Vito aspettava da tempo e, spinto dalla voglia di crescere e da contingenti motivi logistici, decide di lasciare lo storico bazar del centro cittadino per trasferirsi in una grande superficie di vendita situata alla periferia del centro abitato, subito a ridosso della via Appia che collega Fondi a Latina e alla Capitale, e corredato da un ampio parcheggio e da più ampi spazi utili al carico/scarico delle merci. La sua clientela lo segue anche nella nuova location e, complice anche al traffico convogliato dalla grande arteria stradale, il giro d’affari continua a crescere, così come le categorie di prodotto trattate, il numero di referenze a catalogo e il mix di offerta. Nonostante l’avvento delle grandi insegne nazionali, Tacabanda continua a mantenere la sua insegna indipendente ancora per qualche anno, fino alla decisione di affliarsi al socio G.R.E. Falco. Prende così vita il progetto Trony Fondi, caratterizzato da un grande megastore di circa 2.000 mq di superficie espositiva, ricco di prodotti dei settori telefonia, informatica, elettronica, audio video, piccoli e grandi elettrodomestici, incasso, inciso, foto, libri, casalinghi e lista nozze. Dopo 5 anni arriva però un’altra svolta e, abbandonata l’esperienza di affiliato Trony, Tacabanda entra come socio nella compagine di Evoluzione, adottando l’insegna Dixe. Ma non finisce qui Tacabanda cresce ancora e oggi torna all’interno del Gruppo G.R.E., questa volta però come asso-
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sempre “avanti” ciato alla Cooperativa CO.PRE. Sotto l’egida dell’insegna Trony, infine, arriva la giusta consacrazione del grande lavoro svolto in tutti questi anni da Di Vito e il suo staff: l’apertura di un secondo punto vendita. Nel novembre dello scorso anno, difatti, apre i battenti un nuovo megastore da 1.000 mq di superficie situato all’interno del centro commerciale Arene di Terracina (Latina).
La storia di Tacabanda non è solo costellata da un continuo crescendo sia del business sia delle dimensioni aziendali, ma anche di vere e proprie innovazioni sul fronte del servizio, dell’approccio alla vendita e del retail marketing. Non a caso, l’azienda pontina è stata una delle prime a utilizzare in modo sapiente e metodico tutti i più moderni mezzi di comunicazione digitale, come i social network e il sito web, nonché una delle prime a instaurare un efficiente canale di ecommerce. All’interno dello store di Fondi, inoltre, lo staff di Tacabanda si è anche reso pioniere nell’utilizzo di moderni tablet durante le operazioni di vendita e di assistenza alla clientela. Ma non finisce qui. Nel 2014, uno dei primissimi a livello nazionale, Di Vito ha dato vita all’interno del punto vendita di via Appia un moderno shop-in-shop interamente dedicato al mondo del caffè di ben 40 mq di superficie, inserendo al suo interno anche un proprio marchio di cialde e capsule compatibili: “Caffe BU – Spaventosamente Buono”.
“Ciliegina sulla torta”, infine, l’organizzazione e la realizzazione di numerosi eventi in store, come ad esempio il grande concorso social-gastronomico YuChef: un grande evento - giunto alla sua seconda edizione - che ha come mission (dal gergo fondano “Ju Chef”, ovvero “lo chef”) quella di “dimostrare che si può fare cucina di qualità ai tempi di oggi senza perdere il gusto di ieri” e che la scorsa estate ha visto la partecipazione dei volti noti della trasmissione di Rai 2 “Made in Sud” Gigi e Ross.
Nuvole in viaggio
La tecnologia del cloud computing rende disponibili per ogni attività risorse informatiche potenzialmente illimitate di Marco Passarello
Di tecnologia cloud si parla da parecchio tempo. Non è chiaro come il simbolo della nuvola (“cloud” in inglese) sia stato adottato per simboleggiare le risorse informatiche accessibili attraverso una rete, ma è da metà degli anni ’90 che si parla di cloud computing per indicare un modello in cui storage, applicazioni e servizi vengono forniti al cliente da remoto, invece che risiedere in permanenza sui suoi computer. Tuttavia è solo in questo millennio, con la vertiginosa espansione della banda di trasmissione disponibile in rete e l’abbattimento dei costi delle memorie di massa e della capacità di elaborazione, che questo modello si è esteso fino a diventare predominante. I vantaggi del cloud computing
Dal cloud il ritorno del telefono fisso A dimostrazione del fatto che la tecnologia cloud può potenzialmente trasformare attività di ogni genere, Google ha recentemente proposto una nuova versione di un servizio che si pensava in via di sparizione: la linea telefonica fissa. Il servizio si chiama Fiber Phone, ed è disponibile solo ai clienti del servizio di connettività Google Fiber, presente solo negli USA. In pratica gli utenti di Fiber Phone dispongono di una linea telefonica fissa che però, attraverso la cloud, offre un cospicuo numero di servizi, quale la trasferibilità della chiamata su un dispositivo mobile di propria scelta, il filtraggio delle chiamate, e addirittura la registrazione e la trascrizione del testo delle chiamate.
sono molteplici. Il principale è quello della scalabilità: il cliente non è più obbligato ad acquistare in anticipo un’infrastruttura informatica di dimensioni adeguate alle proprie attività, rischiando di sprecare denaro in caso di errata valutazione, ma può pagare di volta in volta solo la quantità di risorse effettivamente usata. Inoltre la centralizzazione permette economie di scala e migliori controlli qualitativi.
Una nUvola, tanti modelli Il cloud computing può essere declinato secondo vari modelli. Il più semplice è quello dell’Infrastructure as a Service (IaaS), in cui il provider si limita a fornire e manutenere una serie di computer remoti, macchine reali o virtuali che vengono affittate agli utenti che possono farne l’uso che preferiscono. Il modello opposto è quello del Software as a Service (SaaS), in cui l’utente può accedere da remoto a un’applicazione pagando un abbonamento. Il SaaS è un modello che molti produttori di software stanno adot-
tando, dato che permette loro di evitare i problemi di pirateria informatica, distribuzione e manutenzione che si verificavano quando il software andava installato sulle macchine dei clienti. Il modello più sofisticato è quello del Platform as a Service (PaaS). In questo caso il provider fornisce una piattaforma, cioè un hardware su cui gira un sistema operativo specializzato con un ambiente per lo sviluppo di applicazioni dedicate. I clienti possono utilizzare la piattaforma remota per creare software su misura per le proprie necessità. Tra le piattaforme di questo tipo si annoverano Azure di Microsoft, App Engine di Google e Bluemix di IBM.
iBm Watson: Una scorta di intelligenza L’aspetto forse più interessante e “futuribile” della tecnologia cloud è quello dell’intelligenza artificiale. Come ogni altro tipo di risorsa informatica, infatti, anche questa può essere condivisa online sotto forma di servizio. Non si tratta di una previsione, ma di una real-
tà già in essere, messa in pratica da IBM attraverso la piattaforma Bluemix di cui abbiamo parlato sopra. L’intelligenza in questione è IBM Watson, sistema in grado di rispondere a domande formulate in linguaggio naturale, diventato celebre dopo aver vittoriosamente partecipato a una puntata del quiz televisivo statunitense Jeopardy! Watson è in grado di “informarsi” acquisendo una serie di testi su un determinato argomento, e poi rispondere a domande in proposito come farebbe un operatore umano. Questa funzione, denominata “Ask Watson”, viene già impiegata, per esempio, per consigliare i militari sul modo migliore per affrontare il congedo e il rientro alla vita civile.
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dalla cUcina alla medicina alla finanza Ma Watson è in grado di occuparsi anche di compiti più creativi. Per esempio, dopo che gli sono state messe in memoria migliaia di ricette di cucina, è in grado non solo di suggerire una ricetta adatta in base a un elenco di ingredienti che gli viene fornito, ma addirittura di inventare ricette nuove, ricombinando gli elementi di quelle che già conosce in modo sensato e non casuale. Le sue capacità vengono però utilizzate anche per compiti molto più sensibili. Per esempio, il gruppo tecnologico britannico Arria sfrutta l’intelligenza di Watson per migliorare la gestione delle perdite nelle raffinerie petrolifere, mentre 14 centri medici statunitensi la usano per sviluppare trattamenti anticancro personalizzati sulla base della genetica del paziente, e svariati gruppi finanziari chiedo-
no a Watson aiuto nella valutazione degli investimenti.
Piccoli disPositivi, grande intelligenza Tutto questo ovviamente avviene attraverso la cloud, dato che l’hardware di Watson è un costoso supercomputer che ben pochi potrebbero permettersi. Ora la nuova frontiera è quella di mettere la sua intelligenza a disposizione non solo di grandi aziende e istituzione, ma anche di piccoli dispositivi. In occasione dello scorso CES di Las Vegas IBM ha annunciato un accordo con Under Armour, azienda produttrice di abbigliamento sportivo che ha recentemente cominciato a produrre dispositivi elettronici indossabili per il fitness. Insieme,
le due aziende creeranno un sistema che si baserà sui dati raccolti dai sensori indossabili per fornire consigli su come allenarsi e cosa mangiare per rimanere in forma e in perfetta salute,
elaborati dall’intelligenza artificiale via cloud. Un’altra iniziativa di questo tipo che sta riscuotendo un grande successo è quella dei CogniToys, pupazzi giocattolo che, collegati a Watson via cloud, saranno in grado di rispondere in modo intelligente alle domande dei bambini. Il progetto, finanziato in crowdfunding attraverso Kickstarter, ha già raggiunto i propri obiettivi e sta per iniziare la produzione. Tra breve, quindi, potrebbe diventare normale avere piccoli elettrodomestici in grado, se necessario, di rispondere a tono alle nostre domande, sfruttando un’intelligenza che risiede nel cloud e viene loro “prestata” quando necessario. Scenari che potevano sembrare da fantascienza e già oggi cominciano ad apparire realistici.
scenari n e r o h p t sma Rispondono Cinzia Bianchi, Consumer Country Leader, e Alessandra Petti, Trade Marketing Manager della divisione Mobile di Lenovo Italia
tività e la creatività, e non solo per la fruizione di contenuti. Noi di Lenovo puntiamo come sempre sui convertibili, categoria che abbiamo praticamente inventato noi, nel 2012, con lo Yoga.
Q
Cinzia Bianchi
Quali sono gli attuali trend del mercato dell’informatica e quali evoluzioni possiamo aspettarci nei prossimi mesi? In merito soprattutto ai segmenti di tablet e notebook? C.B. I trend di mercato sono in questo momento positivi, c’è stata una ripresa in particolare del segmento dei notebook. Quello dei tablet è invece in calo, forse dopo tanto clamore ci si è resi conto che non sono sostitutivi, ma complementari al PC, specie per chi lo usa per la produt-
Lenovo è da poco entrata nel mercato degli smartphone, quali obiettivi vi siete dati per i mercati italiano ed europei? Quali evoluzioni si sapettano per il mercato smartphone per i prossimi mesi. A.P. Nel mercato degli smartphone Lenovo ha intenzione di riaffermare la leadership tecnologica di cui è sempre stata sinonimo anche in questo mercato. Gli ultimi prodotti lanciati anche sul nostro mercato, sia Lenovo sia Moto ne sono la dimostrazione. Ci aspettiamo che il mercato ci dia ragione di questa innovazione di fascia alta, che trasforma il telefono in un vero e proprio hub per l’intrattenimento e la creatività. Quali previsioni per il mercato natalizio, soprattutto per quanto riguarda i segmenti informatica e telefonia?
C.B. Ci aspettiamo un Natale più scoppiettante del solito, in termini di vendite, per la ripresa del mercato, che dà segni del +7-8%, specie per i nuovi form factor, notebook e i convertibili 2-in-1. A.P. Crediamo sia arrivato il momento di mostrare che ci si può distinguere anche nel mercato Android, con le tecnologie e il design giusto. Il Natale rimane infatti un periodo molto importante anche nella telefoniai, e la nostra offerta è oggi molto vasta: va dai top di gamma, che rappresenta il nostro fiore all’occhiello in termini di innovazione tecnologica, e oggi il consumatore va alla ricerca della verà novità in questo settore, a prodotti anche di fascia più bassa in modo da poter proporre il giusto regalo di Natale, per tutti. Che implicazioni possono avere nuovi settori come smart home, virtual reality ed educational all’interno dei mercati informatica e telefonia? C.B. Sono tutti settori che vanno ad arricchire la scelta del consumatore, e Lenovo si impegna a
Alessandra Petti
dare il meglio anche per queste esigenze particolari. Oggi sono mercati ancora piccoli, di nicchia – con l’eccezione dell’education -, ma che possono rappresentare occasioni interessanti per distinguere la propria offerta e ottenere marginalità migliori, sia per il vendor che per il retailer. A.P. Per quanto riguarda la telefonia, sono un grande volano per la crescita. in quanto gli smartphone di ultima generazione e il mondo delle app rappresentano il trait d’union di questi mondi. Questo porterà alla necessità di utilizzo di uno smartphone per target sempre più estesi.
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