Elettroradio Informazioni - Maggio 2014

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elettroradio informazioni elettroradio informazioni

PERIODICO TRADE LEADER NEI SETTORI ELETTRONICA DI CONSUMO ED ELETTRODOMESTICI * ANNO 54 *

Tv Philips: novità in chiave Ultra HD e design

Lo show business della consumer electronics infiamma Taipei e Berlino

Dall’eldom all’accessoristica: tutti i prodotti in formato Mondiale

Il mercato italiano degli smartphone visto da vicino

Lavastoviglie: si riparte da innovazione e semplicità d’uso

TV Philips Ultra HD Immagini quattro volte più definite

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editoriale

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Cambiamenti all’Orizzonte

utto si crea, tutto si distrugge e tutto si trasforma. Niente di meglio di questa inusuale “variante” al celebre postulato del chimico francese Lavoiseir può riassumere gli ultimi accadimenti nel mondo del trade e della consumer electronics. Archiviati i più recenti cambi di insegna, infatti, ecco due ulteriori scossoni – per la verità già ampiamente annunciati – a sconvolgere nuovamente il mercato italiano della distribuzione specializzata, tutti in tema di concentrazione. Ecco quindi giungere il definitivo passaggio alla nuova insegna Trony degli ex punti vendita FNAC, attorno ai quali sembrano esserci importanti piani di sviluppo e di marketing, soprattutto per quanto riguarda quello della centralissima via Torino a Milano che, dalle parole del Direttore Generale di DPS Group Yves Di Benedetto, dovrebbe diventare “il più importante dell’intera rete di store DPS”. Passaggio a cui si aggiunge un altro storico cambio di casacca che vede protagonista la locomotiva del Gruppo Expert SGM Distribuzione, ormai conquistata dall’indiscutibile fascino della nuova insegna Unieuro. Un nuovo logo, un nuovo concept e nuove strategie, tutte in tema di multicanalità, efficienza e nuovi approcci al consumatore, che dovranno traghettare la società romagnola al definitivo sbarco a Piazza Affari entro i prossimi tre anni. Illustri cambi al vertice si registrano invece a carico di Mediamarket Spa e della sua casa madre Media-Saturn-Holding e della filiale italiana del gigante francese Auchan: cambi di poltrona che, sicuramente, faranno sentire il loro “peso” sull’intero panorama distributivo nazionale. Non si fermano inoltre le nuove aperture, in barba a crisi e riduzione dei costi,

ma soprattutto in barba a tutti coloro che non vogliono sentir parlare di ripresa o di crescita: sarà forse ancora lontana quella famosa “luce in fondo al tunnel” di cui si parla da tempo, ma, per lo meno, crederci è già qualcosa. Anche se, per dovere di cronaca e dati finanziari e produttivi alla mano, c’è – almeno per ora – da stare poco allegri. Ma la voglia di ripresa c’è, eccome. Situazione socio-politica a parte, infatti, qualcosa “eppur si muove”. Oltre ai dati confortanti provenienti dalla globalità del sistema economico europeo, infatti, c’è da segnalare la costante e instancabile propositività dell’industria. E non solo sotto il profilo dei prodotti innovativi e delle iniziative di marketing e comunicazione (che, proprio in questo periodo di Mundial, stanno vivendo uno dei periodi più floridi degli ultimi tempi), ma anche sotto il profilo della voglia di riscatto, così come dimostrato dal nuovo “Progetto Orizzonte”, presentato qualche giorno fa a Roma da Confindustria CECED Italia alla presenza del Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Un progetto che va al di là del classico “mettiamoci una toppa”, ma che, al contrario, mira alla creazione di un vero e proprio sistema nazionale basato su efficienza e redditività che, stando alle premesse e ai suoi pilastri portanti, dovrebbe durare nel tempo evolvendosi verso nuovi e più moderni processi di business. Non ci resta dunque che stare a guardare le immediate evoluzioni di questi ultimi fatti e, per citare un claim del compianto Tonino Guerra, pensare sempre “all’ottimismo come sale della vita”. Ad Maiora.

La Redazione



Ei-Elettroradio Informazioni Periodico Trade per industrie e distribuzione • Audio • Video • Elettrodomestici • Informatica • Telecomunicazioni

anno LIII maggio 2014 edito da: la publiedim s.r.l. direzione, amministrazione e pubblicità: via matteo civitali, 51 20148 Milano telefono: 02 48.70.32.01 r.a. fax: 02 48.70.36.14 e-mail: eired@tin.it (redazione) eigraph@tin.it (grafica) testata iscritta nel registro della stampa presso il tribunale di milano il 18-06-2007 con il n. 385 - iscritta nel registro degli operatori di comunicazione con il n. 6107 - direttore responsabile: fiorenza moradei coordinamento redazionale: roberto bonin (eired@tin.it) Social media manager: roberto zarriello impaginazione: adm studio - cologno monzese stampa: ingraph s.r.l. via bologna 104/106, 20038 seregno (mb) telefono: 0362 24.00.69 le opinioni espresse dai singoli autori non impegnano la direzione - le norme sulla pubblicità prevedono l’obbligo di ospitare qualsiasi messaggio di ditte regolarmente costituite e registrate; pertanto né la direzione né la casa editrice sono responsabili di quanto pubblicato su annunci pubblicitari a pagamento, in quanto ogni ditta firmataria è chiamata a rispondere in proprio spedizione in abbonamento postale 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - filiale di milano i dati forniti dai sottoscrittori dell’abbonamento vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e non vengono ceduti a terzi per nessun motivo.

A.N.E.S. Periodico associato a:

ASSOCIAZIONE NAZIONALE EDITORIA PERIODICA SPECIALIZZATA

in questo numero: 6

Cover Story

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Le ricette di Philips per il rilancio nel mercato Tv

10

L’in-store marketing dal palato sopraffino di Sara Romito

Appunti di vista

50

News

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Aziende, Trade

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Eventi

Focus Smartphone

Continua l’espansione di IFA Promozioni mondiali

di Federico Cociancich

38

Focus GED Lavastoviglie: il meglio deve ancora venire

Social Il lato social di Eurocucina e FTK Design in rete: quando l’immagine è tutto di Roberto Zarriello

24

32

Il (fantastico) mondo degli smartphone

di Barbara Bianchi

22

Il post-selling

di Marco Passarello

di Marco Passarello

20

Psicology di Dott. Paolo Zucconi

Computex 2014

18 28

Il centro commerciale sulla via dell’ecologia di Arch. Olivia Carone

Intervista a Luca Colombo

12

In-store

di Marco Passarello

42

Aziende Un “Orizzonte” per tornare a crescere

44

Technology Organic LED

Trade Marketing All’ombra del design di Massimo Bolchi

di Marco Passarello

46

Gaming Videogiochi: l’importanza del target kids di Raffaele Gomiero


Le ricette di

cover story

Philips

per il rilancio nel m È

uno dei brand più conosciuti al mondo nel campo dei Tv, uno dei marchi che ha fatto davvero la storia dell’elettronica di consumo e che ora sta vivendo una sorta di “seconda giovinezza”, sotto la nuova veste di TP Vision, la joint venture nata dall’unione con il colosso cinese TPV Technology. Oltre che un nome che ben tutti hanno in mente, appassionati o meno di hi-tech, Philips è infatti, da sempre, sinonimo di innovazione e di ricerca nel campo tecnologico, oltre che un marchio che ha sempre abituato i suoi consumatori a prodotti dalle prestazioni all’avanguardia, pensate sulle loro reali esigenze. Ed è appunto da questi tradizionali asset su cui si fonda il nuovo corso della multinazionale olandese nel nostro Paese: prodotti innovativi in grado di assicurare prestazioni elevate, e caratterizzati da design di tendenza e da facilità di utilizzo. Il tutto, condito dall’indiscutibile notorietà del marchio Philips. Ma non basta. A guidare questo nuovo rilancio nel campo dei Tv, vi è infatti uno dei manager meglio noti a tutto il mondo della consumer electronics italiana, la cui esperienza e conoscenza del mercato è davvero invidiabile: dall’ottobre dello scorso anno, infatti, nel ruolo di Managing Director del cluster Italia, Grecia, Cipro e Malta

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di TP Vision c’è Paolo Sandri, una scelta fortemente voluta a livello internazionale grazie al suo percorso professionale costellato di importanti affermazioni e scelte dimostratesi particolarmente vincenti e innovative, sia dal lato industria che distribuzione. “Philips è un brand che vuole rilanciarsi e riconquistare quote di mercato”, sottolinea a tal proposito lo stesso Sandri. “Attualmente rappresentiamo la terza quota di mercato in Europa e qui in Italia stiamo appunto lavorando per andare a riprendere posizioni tramite soprattutto un cambiamento in termini di line-up di prodotto: il mix su cui si orientava l’azienda fino a qualche tempo fa, difatti, era medio-basso mentre adesso riusciamo a proporre anche prodotti di gamma medio-alta”.

Un Tv in ogni casa Portare un Tv in ogni casa dei consumatori italiani. Sembra essere questa la nuova strategia di TP Vision. Grazie all’innovazione apportata dalla tecnologia Philips Ultra HD, infatti, si ha la possibilità di portare un Tv di grande polliciaggio anche in appartamenti di piccole dimensioni, trasformando così il salotto di casa in una piccola sala cinematografica. Con il Tv Philips Ultra HD le immagini sono quattro volte più definite rispetto a un normale Tv Full HD. In più,

Paolo Sandri, Managing Director del cluster Italia, Grecia, Cipro e Malta di TP Vision


i Paolo Sandri, Managing Director di TP Vision, illustra i 4 pilastri della strategia del brand olandese: Ultra HD, Powered by Android, Luce d’Ambiente Integrata e Interazione Smart

l mercato Tv

Identikit di TPV Technology Fatturato 2013: 12 mld di dollari Quotato alla Borsa di Hong Kong e Singapore N. 1 al mondo nella produzione di monitor; 4° nei Tv N. dipendenti: 35.000 in tutto il mondo

La forza di TP Vision Presente in 93 Paesi Philips 40° nella classifica Interbrand mondiale e in crescita Headquarter: Amsterdam (Paesi Bassi) Siti produttivi: Gorzow (Polonia); San Pietroburgo (Russia); Beijing (Cina); Qingdao (Cina); Xiamen (Cina); Fuqing (Cina); Tijuana (Messico); Manaus (Brasile); Székesfehérvár (Ungheria); Tierra del Fuego (Argentina) Siti R&D: Ghent (Belgio); Taipei (Taiwan); Bangalore (India)

grazie all’upscaling integrato, è possibile usufruire di immagini in Ultra HD, anche se la fonte del segnale non è in tale formato. Risultato: un Tv 55” di cui prima veniva consigliata la visione ad almeno 5 metri di distanza, adesso è possibile vederlo a una distanza minima di 2 metri, e con la garanzia di immagini a una risoluzione sempre ultradefinita. “Cerchiamo di proporre dei nuovi prodotti soprattutto in quelle aree di mercato destinate a crescere nel corso del 2014 e dei prossimi anni”, precisa Paolo Sandri. “Stiamo per cui parlando dei

grandi schermi, dai 46 pollici in su, e dei Tv basati su tecnologia UltraHD. Proprio quest’ultimo sarà il segmento di mercato destinato a crescere in modo esponenziale: per quest’anno sono previste vendite per un totale di circa 40mila pezzi, ma per l’anno prossimo c’è da aspettarsi valori addirittura quadruplicati o quintuplicati grazie all’entrata nel mercato di numerose gamme, sia nelle fasce più elevate che più basse”. I Tv Philips godono inoltre della presenza anche dell’upscaling, grazie al quale, anche senza fonti in alta definizione, sono in grado

di riprodurre immagini molto vicina a quelle offerte dall’UltraHD e, quindi, quattro volte più definite.

Design e innovazione tecnologica Elevati contenuti tecnologici e di design sono stati da sempre uno dei fiori all’occhiello del brand Philips: appunto per questo, per continuare proprio su questa linea, la nuova strategia del marchio olandese sembra basarsi su questi importanti aspetti. I nuovi Tv sono basati infatti sulla tecnologia Ambilight, o “Luce d’Ambiente Integrata”. Oltre a re-

La nuova line-up di Tv Philips


cover story

«C

erchiamo di proporre

dei nuovi prodotti soprattutto in quelle aree di mercato destinate a crescere nel corso del 2014 e dei prossimi anni»

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galare un vero e proprio effetto cinematografico, questa tecnologia è anche in grado di mettere a disposizione degli utenti i benefici della cromoterapia, poiché le sfumature di colore che circondano il Tv durante la proiezione delle immagini sono in grado di rilassare gli occhi e la vista anche dopo tante ore passate davanti allo schermo. Alone di luce i cui benefici posso-

no essere apprezzati anche a televisore spento, utilizzando l’apparecchio televisivo come una vera e propria lampada o, ancora meglio, come un moderno e funzionale complemento d’arredo, avendo a disposizione tre differenti sfumature (verde prato, rosso lava e blu mare) nella modalità “Light lounge”. Sempre sul fronte dell’innovazione, inoltre, Philips è tra le prime

aziende a lanciare sul mercato europeo un Tv con sistema operativo Android integrato e dotato di processori di elevata potenza HexCore, in grado di garantire fluidità e velocità di risposta. Grazie ad Android è così possibile poter accedere, direttamente dal Tv di casa, a Google Play Store e scaricare tutte le applicazioni desiderate, per ascoltare musica, guardare video e fotografie, nonché giocare con i più recenti videogiochi. E non finisce qui. Il nuovo Tv Philips Powered by Android offre anche la possibilità di utilizzare un telecomando di ultimissima generazione, dotato di tastiera, puntatore e comandi vocali, che rende più semplice e veloce le interazioni con le funzionalità del Tv. Anche l’intera gamma di Smart Tv Philips è in grado di offrire funzionalità all’avanguardia, oltre a rendere possibile la massima interazione con tutti i più moderni smartphone e tablet, sia iOS che Android, in modo da poter navigare in rete, condividere contenuti e comandare il proprio Tv di casa direttamente dal proprio dispositivo mobile. Oltre che guardare sul proprio device i contenuti visualizzati in contemporanea sul Tv, anche se si è in un’altra stanza o ambiente della casa, o vicever-


sa, condividere ciò che appare sul display del proprio smartphone o tablet sul grande schermo del televisore. In più, grazie ai servizi Cloud Explorer e Cloud Tv è poi possibile accedere al proprio cloud personale e condividere in rete documenti, foto, video, brani musicali direttamente dal Tv e accedere all’ampia selezione di canali televisivi offerti dal mondo web. “In termini di contenuti tecnologici i nostri prodotti sono ricchi delle più recenti funzionalità e possono vantare anche un design estremamente curato, oltre che un rapporto qualità/prezzo particolarmente competitivo”, tiene a sottolineare Paolo Sandri. “Ma non ci fermeremo di certo qui e, ben presto, saremo presenti anche con prodotti dotati delle più recenti tecnologie, come ad esempio OLED e schermi curvi”.

ad esempio a punto degli speciali moduli in grado di illuminarsi e cambiare di colore in modo da compensare le condizioni di luce non particolarmente favorevoli, tipiche di alcuni punti vendita. Moduli che, nella loro parte superiore, ospiteranno, come di consueto, le principali informative e peculiarità del prodotto in esposizione. Oltre a questo, l’azienda ha messo a punto anche un nuovo packaging particolarmente accattivante, in grado – al pari dei nuovi moduli – di attrarre il consumatore all’interno degli spazi espositivi.

“In questa nuova avventura, credo di giocarmi un po’ della mia credibilità. Ho lavorato tanti anni in questo settore e credo di conoscerlo molto bene”, tiene a precisare Sandri. “Dobbiamo cercare di curare molto bene il guadagno dei nostri partner, cercando di non svilire i prodotti nella corsa sfrenata alla conquista o al mantenimento delle quote di mercato. Cercheremo quindi di utilizzare la leva promozionale in modo molto oculato al fine di mantenere elevata la marginalità dei nostri clienti e di rilanciare in modo più efficace possibile il nostro brand”.

Brand-awareness e punto vendita Rilanciare il brand verso un posizionamento più elevato e dare maggior valore aggiunto al punto vendita. Sembrano essere queste due delle più importanti linee guida della strategia di TP Vision nel nostro mercato. “Curare l’immagine del marchio è di fondamentale importanza per riuscire a convogliare le vendite verso prodotti di fascia medio-alta”, conferma a tal proposito Paolo Sandri. “Bisogna saper parlare direttamente al consumatore finale cercando di trasmettergli i reali vantaggi offerti da questo tipo di prodotti e l’unicità delle proprie offerte. E proprio per questo, curare al massimo la presentazione dei prodotti nei punti vendita rappresenta un fattore di importanza cruciale soprattutto per far leva sulla fase finale d’acquisto del consumatore”. Proprio in tal senso vanno infatti le nuove attività in-store dell’azienda, che li vedranno arrivare presto nei punti vendita con delle aree brandizzate totalmente rinnovate in grado di trasmettere un’immagine più pulita e di più facile e immediata lettura per i consumatori. Per far meglio risaltare la luce d’ambiente integrata dei televisori sono stati messi

La nuova collezione 2014 Della nuova collezione 2014 di Philips fanno parte numerosi televisori di nuova concezione, caratterizzati da contenuti tecnologici e di design davvero all’avanguardia, a iniziare dal modello 7809, il Tv Philips ULTRA HD dotato di processore quad core e upscaling con Ultra Resolution. Sempre all’insegna dell’innovazione, la serie 8000, il primo Smart TV con sistema operativo Android ad approdare in Italia, con cui è possibile accedere ai servizi e alle funzioni Google, tra cui il browser Google Chrome, YouTube, Google Movies, Google Music e Google Search.

Si continua poi con gli schermi ultra-sottili delle serie 7100 e 7500 contraddistinti anch’essi dalla qualità d’immagine, da un design senza cornice fatto in vetro e metallo e da caratteristiche TV avanzate, tra le quali tecnologia 3D Luce d’Ambiente Integrata, facile accesso all’offerta Philips Smart TV e interazione aperta con tutti i device mobili. Per arrivare poi agli Smart Tv delle serie 6100, 6300, 6600 e 6700, dotati di numerose feature degne di nota e in linea con l’offerta tecnologica del marchio olandese.


Intervista a:

appunti di vista

Luca Colombo Country Manager di Facebook Italia

Q

ual è il suo personale rapporto con la tecnologia nella vita di tutti i giorni, sia nel privato che nella sua professione? Da sempre ho avuto una grande passione per la tecnologia e i new media che mi ha portato a seguire un percorso professionale in cui l’innovazione ha sempre rivestito un ruolo centrale. Nella mia vita di tutti i giorni, così come vediamo dalle persone che popolano la nostra piattaforma, la tecnologia è un elemento imprescindibile. Nel privato come nel professionale è fondamentale per gestire al meglio le mie attività lavorative, soprattutto da smartphone quando sono fuori ufficio come strumento di produttività, e le mie relazioni con le persone care, oltre a consentirmi di tenermi sempre aggiornato e di condividere le esperienze per me più rilevanti. Internet e social network: come vede l’evoluzione 2.0 della comunicazione. Il loro uso corretto potrebbe fungere da volano per lo sviluppo di alcuni settori professionali? C’è ancora molta strada da fare e il 2014 rappresenta per il nostro Paese un anno decisivo poiché sarà l’opportunità che attendiamo da tempo di far ripartire l’economia e i consumi, ritornando auspicabilmente a essere un bacino interessante per i mercati esteri e per i consumatori di tutto il mondo, come è stato a lungo in passato. In Europa la maggior parte dei Paesi si stanno lentamente rialzando e anche l’Italia sta cominciando a dare alcuni segnali di cambiamento che speriamo nel breve si concretizzeranno verso un approccio che faccia sistema tra i diversi attori. In questa direzione di cambiamento

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le imprese hanno un ruolo chiave attraverso l’investimento sulla propria competitività e sulla volontà di evolvere e crescere, offrendo uno stimolo alle nuove generazioni e ai talenti emergenti, e allo stesso tempo il digitale avrà certamente un ruolo strategico quale abilitatore e facilitatore della ripresa in grado di contribuire attivamente alla creazione di un ecosistema capace di dare valore all’Italia. Il mondo social nello specifico potrà adempiere al meglio a questo compito di ridare linfa al sistema, diventando ancora di più una leva di business per imprese e istituzioni. Quanta strada c’è ancora da fare nel nostro Paese per combattere il digital divide? In questo scenario quale ruolo possono avere i social network? Il nostro impegno per il 2014 è di contribuire in modo importante a questa ripresa attraverso la continua innovazione e sviluppo che si traducono nella capacità di accelerare la diffusione della mobilità e della connettività e di promuovere l’accessibilità alla rete grazie a un’intensa collaborazione con altre realtà - da produttori di hardware come dispositivi mobili e infrastrut-

ture a fornitori di soluzioni e servizi software - che condividono una visione comune sullo sviluppo del settore e della “knowledge economy”, una strategia globale basata sul concetto di massima accessibilità alle informazioni e condivisione della conoscenza e delle idee in grado di supportare la crescita in tutti i suoi aspetti. In parallelo continueremo a investire nello sviluppo tecnologico per far evolvere la nostra piattaforma al fine di garantire la migliore esperienza di condivisione e connettività, in particolare attraverso i nuovi dispositivi mobili, e al tessuto imprenditoriale italiano di accrescere la propria competitività e promuovere il Made In Italy, valorizzando l’indotto generato dal social in termini di nuove occupazioni e contributo alla crescita del PIL nazionale. Facebook è uno dei maggiori simboli della new economy: quale contributo possono dare le aziende come la vostra, soprattutto in termini di cultura e modello imprenditoriale, alle aziende ancora basate su tradizionali modelli di business? Da una ricerca condotta da Deloitte è emerso che nel 2011 Facebook ha generato valore per 15,3 miliardi di euro in tutta l’Unione Europea più la Svizzera, contribuendo alla creazione di 232mila posti di lavoro. In Italia ne ha generati 2,5 miliardi, con la conseguente nascita di 33.000 posti. Pubblicità, fan page, applicazioni, eventi organizzati su Facebook e l’utilizzo da parte degli utenti di linee fissa o mobile per collegarsi incrementano di 15,3 miliardi di euro il giro d’affari delle aziende europee e contribuiscono a

generare circa 232mila posti di lavoro. La quota dell’Italia è del 16%. Lo studio dimostra come Facebook sia un fenomeno che va ben oltre il condividere foto o restare in contatto con gli amici; il mondo dei social significa sempre di più crescita e lavoro. Come sottolinea la ricerca di Deloitte, i social media si stanno dimostrando validi per le piccole e medie imprese che formano la struttura portante dell’economia europea. L’impatto dei social media è davvero una sorpresa positiva di questi tempi, ma la crescita non avviene da sola. Dobbiamo investire in formazione, tecnologia e reti in modo che i social media possano continuare a guidare l’innovazione e la crescita economica. Il contributo economico di Facebook significa in primis un impatto diretto attraverso nuovi posti di lavoro, ovvero entrate che si traducono in stipendi, edifici, attrezzature e fornitori, in seconda istanza la partecipazione al business ovvero il contributo alla crescita del fatturato delle aziende e dei brand attraverso la pubblicità e le iniziative di marketing sul social network, in terzo luogo l’impatto sulla piattaforma, ovvero l’opportunità di nuovi posti di lavoro generata dallo sviluppo di applicazioni per Facebook, e infine l’impatto sulle vendite di tecnologia che vedono Facebook rivestire un ruolo decisivo nelle scelte di acquisto dei consumatori. Saranno dunque certamente le PMI che costituiscono la spina dorsale della nostra economia a poter usufruire dei vantaggi offerti dalla nostra piattaforma ma saranno anche le grandi aziende appartenenti ai tutti i settori industriali, con particolare attenzione per largo consumo e grande distribuzione che stanno già sfruttando le potenzialità del digitale.


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news aziende

BERTRAND NEUSHWANDER NUOVO DIRETTORE GENERALE DI GROUPE SEB

MICROSOFT COMPLETA L’ACQUISIZIONE DELLA DIVISIONE DEVICES AND SERVICES DI NOKIA

Microsoft Corp. ha annunciato di aver completato l’acquisizione della divisione Devices and Services di Nokia. L’operazione è stata approvata dagli azionisti di Nokia e dagli enti regolatori a livello mondiale. La chiusura dell’acquisizione rappresenta il primo passo nell’integrazione delle due organizzazioni aziendali in un unico team. Al CEO di Microsoft Satya Nadella riporterà direttamente Stephen Elop, ex Presidente e CEO di Nokia, nel nuovo ruolo di Vice Presidente Esecutivo di Microsoft Devices Group, guidando la divisione che si occupa di device e include gli smarthphone Lumia e i Tablet, i telefoni Nokia, l’hardware Xbox, Surface oltre ai prodotti e accessori Perceptive Pixel. Nell’ambito dell’accordo di acquisizione, Microsoft adempirà agli obblighi di garanzia verso i clienti Nokia per i dispositivi già esistenti. In Italia Nokia continuerà a operare come sede secondaria di Nokia Sales International, sussidiaria posseduta da Microsoft Mobile OY.

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Il Consiglio di Amministrazione di Groupe SEB, su proposta del Presidente Thierry de La Tour d’ Artaise, ha nominato Bertrand Neuschwander (nella foto) nuovo Direttore Generale di Groupe SEB. Nel suo nuovo ruolo, Neuschwander si occuperà della gestione operativa del Gruppo, sotto la supervisione del Presidente e Amministratore Delegato Thierry de La Tour d’ Artaise. Bertrand Neuschwander è stato CEO di Devanlay / LACOSTE. Ha iniziato la sua carriera nel 1987 presso Arthur Andersen prima di entrare in Apax Partners & Cie nel 1991. Nel 2010, è entrato in Groupe SEB, prima come Vice Direttore Generale incaricato delle attività e dal 2012 come Vice Direttore Generale responsabile della strategia e delle attività Nel frattempo Groupe SEB ha annunciato anche l’acquisizione dell’intero pacchetto societario di Maharaja Whiteline grazie a un accordo che prevede il passaggio del restante 45% della società indiana specializzata nella produzione di piccoli elettrodomestici, dopo la precedente acquisizione del 55% avvenuta nel dicembre del 2011. Responsabile della gestione operativa di Maharaja Whiteline sarà Sunil Wadhwa, già Direttore Generale di Usha International Ltd.

WHIRLPOOL EMEA PUNTA SUI GIOVANI Tre nuove nomine in Whirlpool EMEA. Luca Cardani (prima foto) è il nuovo direttore Whirlpool Selling Way ed European Key Accounts. Cardani è entrato in Whirlpool nel 1999 e, nel corso degli ultimi 15 anni, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in area marketing. Nel suo nuovo ruolo, Cardani si occuperà anche di coordinare il progetto globale per l’attuazione del Go-To-Market, riportando al Vice Presidente Centro Europa Whirlpool EMEA, Paolo Conte. Alessandro Carloni (seconda foto) è stato invece nominato Direttore Finance Industrial Operations Whirlpool EMEA. Carloni è entrato in Whirlpool dopo aver ricoperto ruoli di crescente responsabilità e complessità in Honeywell fino a diventare direttore finance automotive industry. In precedenza ha maturato esperienze per Deloitte e Unicredit. Carloni riporterà a Sidnei Sanches. A Stefano Tiziani (terza foto) è stato infine affidato l’incarico di nuovo direttore acquisti fabric care (lavatrici e asciugatrici) Whirlpool EMEA. Entrato in Whirlpool nel 2005, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, prima nel settore del tooling & equipment, poi del procurement, dove è attualmente manager direct materials washing. Tiziani, all’interno dell’organizzazione Global Strategic Sourcing, riporterà ad Alessandro Lombardi, Vice President Procurement and Cost Leadership, Whirlpool EMEA.

SONY ITALIA: NUOVO DIRETTORE VENDITE CONSUMER

A partire dal 1° aprile scorso, la struttura commerciale di Sony in Italia si è rafforzata con l’inserimento di Stéphane Labrousse nel ruolo di Direttore Vendite Consumer. Entrato in Sony nel 1995, Stéphane vanta 18 anni di esperienza in diversi ruoli e nazioni, in ambito professionale e consumer. Dal 2007, ha ricoperto incarichi manageriali in Francia, prima come Direttore Professional Solutions e poi come Marketing Head Consumer. A livello organizzativo, Stéphane Labrousse risponderà a Richard Fairest, Country Head di Sony in Italia, mentre a lui riporteranno i Responsabili della struttura Vendite Consumer, Recording Media & Energy e Channel Development.

ESPRINET ACQUISISCE IL 60% DI CELLY SPA

Esprinet S.p.A. ha comunicato di aver stipulato un accordo vincolante finalizzato al l’ingresso nel capitale sociale di Celly S.p.A., con una quota del 60%. Tale investimento verrà realizzato attraverso l’acquisto di azioni dai soci pre-esistenti, oltre che di azioni proprie in portafoglio della società, e la sottoscrizione di un aumento di capitale con rinuncia al diritto di opzione. Il controvalore complessivo dell’operazione per Esprinet è pari a 7,944 milioni di euro, cui corrisponde una valutazione ante aumento di capitale per il 100% del capitale azionario pari a 13 milioni di euro. Gli accordi di investimento prevedono anche la sottoscrizione di patti parasociali con i detentori del 40% del capitale sociale, Stefano Bonfanti (20%) e Claudio Gottero (20%, tramite GIR S.r.l.), diretti a stabilire le modalità di governo societario lungo l’orizzonte di investimento nel quale i soci di minoranza co-gestiranno le attività aziendali assieme ad Esprinet.

P N E D D

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news trade PATRICK ESPASA NUOVO PRESIDENTE E AMMINISTRATORE DELEGATO DI AUCHAN ITALIA

Patrick Espasa è il nuovo Presidente e Amministratore Delegato di Auchan Spa e Presidente di Auchan Romania, che conta 31 ipermercati. Espasa ha trascorso 10 anni alla guida degli ipermercati in Italia, diventando nel 2003 Direttore Generale di Auchan Spa. Nel 2009 è nominato Direttore Generale di Auchan in Romania, rappresentando uno dei principali artefici dell’insediamento e del suo successo, fino alla recente acquisizione di Real e al cambio d’insegna di 20 negozi. Nei nuovi incarichi Espasa sostituisce Philippe Le Grignou, che lascia la Presidenza di Auchan Spa e di Auchan Romania, e Christian Iperti che lascia la Direzione Generale di Auchan Spa. Entrambi vanno a ricoprire incarichi internazionali in seno al Groupe Auchan: Philippe Le Grignou assume la posizione di Direttore Sviluppo Internazionale e Christian Iperti di Direttore Supply Chain Internazionale.

FNAC DIVENTA TRONY

DPS Group, socio del Gruppo GRE-Trony, ha annunciato la conversione all’insegna Trony dei punti vendita di Milano Verona e Napoli. Il primo negozio interessato è stato il flagship store di Milano in via Torino (nella foto) che, dopo i lavori di ristrutturazione interna, ha riaperto i battenti con il nuovo marchio il 14 maggio scorso, con il completo restyling del piano strada. Il 22 maggio è stata poi la volta degli altri due negozi interessati, sempre per i piani strada. Il termine dei lavori di ristrutturazione è previsto entro l’estate 2014, per un investimento totale, comprese le spese di rilancio, che supera i 3 milioni di euro. Resta per ora sospeso il restyling del punto venditta di Torino, a causa di una vertenza legale in corso tra la proprietà dell’immobile e il retailer. A inizio 2014 il Gruppo contava 66 negozi, con un totale di 1.064 collaboratori e con due piattaforme logistiche dislocate a Piacenza e Bari. In totale verranno chiusi 12 negozi, di cui 7 ex Darty e 5 ex DPS Trony per arrivare alla fine del mese di giugno a un totale di 54 negozi.

NASCE LA NUOVA UNIEURO

E’ stata presentata ufficialmente la nuova Unieuro, insegna acquisita dalla società romagnola SGM Distribuzione il 29 novembre scorso. Dopo i primi mesi di percorso congiunto il Gruppo è ora pronto a presentarsi con 173 punti vendita diretti e oltre 230 affiliati, uniti da un brand con un nuovo posizionamento e una nuova veste grafica, che saranno ufficialmente visibili da fine giugno. Proprio dal nuovo logo Unieuro si riparte con un percorso di rinnovamento di tutti i punti vendita, che inizierà dalla Lombardia il 25 giugno per continuare poi con il 27 luglio in altre sei regioni italiane, il 27 agosto in altre 7, e l’8 settembre nelle restanti sei, fino il lancio televisivo sulle Tv nazionali a ottobre. Per il prossimo 30 settembre è invece previsto lo sbarco in rete del nuovo sito web rebrandizzato. La scelta del nuovo brand, rivisitato dai creativi di Brandforum, è stata dettata dalla necessità di avere un marchio di proprietà per raggiungere l’obiettivo a medio termine (2-3 anni circa) di quotazione in Borsa e dalla forte notorietà di Unieuro.

JOACHIM RÖSGES NUOVO CEO DELLA FILIALE ITALIANA DI MEDIAMARKET SPA

Joachim Rösges (nella foto), COO di Media-Saturn-Holding GmbH, ha assunto la carica di CEO della filiale italiana Mediamarket SpA, in aggiunta alle sue altre responsabilità. Succede così a Pierluigi Bernasconi, fondatore di Media World e per lungo tempo Amministratore Delegato della filiale italiana. Joachim Rösges è entrato a far parte del gruppo Media-Saturn nel 1997 e ricopre il ruolo di COO; dal 2011 fa parte del consiglio direttivo di Media-SaturnHolding GmbH. E’ stato anche CEO della filiale Spagnola dal 2009 al 2012. Nel frattempo, Horst Norberg, Presidente del Consiglio di Amministrazione di MediaSaturn-Holding, ha annunciato le dimissioni dal suo incarico.

DICAL TRONY APRE A VENA DI IONADI E ROSSANO

Due nuovi store a insegna Trony hanno aperto i battenti a Vena di Ionadi (Vibo Valentia) e Rossano (Cosenza), entrambi appartenenti al Gruppo Dical S.r.l. Inaugurato lo scorso 10 aprile il nuovo punto vendita di via Orazio Falduti 63 a Vena di Ionadi (nella foto), conta 10 addetti alla vendita coordinati dal Direttore Caterina Pugliese. Con 710 mq di superficie, 3 casse e un parcheggio da 100 posti auto, il nuovo negozio conterà su 1.800 referenze e un bacino d’utenza stimato in oltre 140mila potenziali clienti. Situato all’interno dello Shopping Center Sant’Angelo, invece, il nuovo store di Rossano può contare su una superficie espositiva di 945 mq e su 12 addetti coordinati dal Direttore Franco Russo. Il nuovo negozio è dotato di 3 casse e un parcheggio da 400 posti auto e conterà su 4.000 referenze e un bacino d’utenza stimato in oltre 120mila potenziali clienti.


eventi

Computex 2014

dal nostro inviato Marco Passarello

La grande fiera asiatica dell’elettronica di consumo è arrivata alla trentaquattresima edizione. Eccovi le anticipazioni su cosa si prepara

L

o scorso aprile è stata presentata ufficialmente alla stampa estera la trentaquattresima edizione di Computex, la più grande fiera asiatica (e la seconda al mondo, dopo il CES di Las Vegas) dedicata all’elettronica di consumo. Noi c‘eravamo, e vi racconteremo cos’hanno in serbo per quest’anno Taitra, l’ente organizzatore della fiera, e alcune delle principali aziende locali. Computex si svolge a Taipei, capitale della Repubblica di Cina, da noi nota anche come Taiwan dal nome dell’isola che costituisce la quasi totalità del suo territorio (ma la sua Costituzione rivendica

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come proprio anche il territorio della Cina continentale). Grande una volta e mezzo la Sardegna, Taiwan ospita una popolazione di oltre 23 milioni di abitanti, nonché una delle economie più dinamiche del mondo. L’industria e il terziario taiwanesi sono i primi al mondo in numerosi settori, con percentuali così elevate da essere quasi imbarazzanti. Qui si produce il 49,9% dei tablet, il 66,5% dei monitor LCD, l’81% delle schede madri per computer, l’83,8% dei notebook, e la quasi totalità di alcuni dispositivi più specialistici (per esempio il 93,6% delle centraline telefoniche cable CPE).


4 Non è un caso perciò che ospiti una fiera di questa importanza. Computex è davvero vasto: quest’anno ospiterà 1.700 espositori e 5.000 stand, e si prevede che attragga 38.000 buyer da tutto il mondo. I visitatori dovrebbero essere più di 130.000, inclusi 38.000 provenienti dall’estero. La posizione geografica di Taiwan costituisce un ostacolo all’arrivo di visitatori dall’esterno, ma negli ultimi anni il miglioramento dei rapporti con la Cina continentale ha fatto sì che aumentasse il flusso di visitatori dall’incombente vicino. La manifestazione si divide su tre luoghi della città: l’enorme padiglione 1 del centro fieristico di Nangang, il World Trade Center in pieno centro cittadino, e il centro congressi internazionale. Un nuovo padiglione è e in costruzione a Nangang e ospiterà nuovi stand nel 2015. Questa edizione vede il debutto di tre nuove aree espositive (portando il totale a 14): una a Nangang dedicata ai touchscreen e alle tecnologie relative; e due al World Trade Center, dedicate alle tecnologie ”smart” e domotiche e all’eccellenza nei dispositivi mobili. I temi portanti della manifestazione saranno cinque: le applicazioni per schermi sensibili al tocco; le tecnologie “smart”; i dispositivi mobili; i dispositivi indossabili e i servizi cloud. È previsto il lancio di almeno 40 nuovi prodotti, e lo svolgimento di un centinaio di seminari e forum e di un miglia-

io di incontri “a due” tra aziende sui temi sopra descritti. I partecipanti riceveranno un “super badge” che darà diritto all’uso di vari servizi come il trasporto dei bagagli dall’aeroporto all’albergo, l’uso di shuttle per raggiungere i luoghi della manifestazione, e addirittura la connessione Wi-Fi gratuita in tutta l’area cittadina. L’app ufficiale del Computex sarà dotata anche di un sistema di localizzazione all’interno degli edifici. Insomma, lo sforzo di impressionare il visitatore con sfoggio di efficienza sarà anche maggiore del solito. Vediamo ora cosa hanno in serbo per il Computex quattro delle principali aziende espositrici.

XYZprinting È molto probabile che abbiate in casa un prodotto uscito dagli stabilimenti del gruppo taiwanese New Kinpo, ma senza saperlo: nonostante esista da più di 40 anni e abbia dimensioni che, viste dall’Italia, appaiono colossali (un totale di oltre72.000 dipendenti!), ha finora operato principalmente come OEM, mettendo la propria capacità progettuale e produttiva al servizio di quasi tutti i maggiori marchi dell’elettronica di consumo (la lista è lunghissima e comprende Sony, Casio, Asus, Epson e moltissimi altri). Ora però New Kinpo ha deciso di impegnarsi in prima persona lanciando un proprio marchio, XYZprinting, nel campo delle stampanti 3D. Il motivo è presto detto: si tratta di un’enorme opportunità. Quel-

lo delle stampanti 3D è infatti un mercato per cui è prevista una crescita impetuosa. Gli analisti ritengono che il mercato continuerà a crescere del 40-50% all’anno nel corso del prossimo decennio, raggiungendo già nel 2016 un volume di vendita globale pari a 510.000 unità. L’obiettivo di XYZprinting è di diventare leader di tale mercato, proponendo al pubblico prodotti con un elevato rapporto qualità/prezzo, accompagnati da una rete contenente decine di migliaia di modelli 3D, per consentire agli utenti, sia privati che business, di stampare senza sforzo tutto ciò di cui hanno bisogno. Il primo passo di questa strategia è la stampante Da Vinci 1.0: il primo modello commerciale 3D a essere davvero alla portata di tutti, visto che il prezzo di vendita è di 499 dollari (che purtroppo da noi diventano 599 euro). Presentata quest’anno al CES di Los Angeles, dove è stata premiata con l’Editors’ Choice Award, è ora già in vendita anche negli USA e in Europa. Non richiede montaggio, è “plug and play”, e viene alimentata con cartucce di filamento plastico (tecnologia FFF: fabbricazione a filamento fuso), pratiche come quelle delle stampanti cartacee. È in grado di stampare oggetti contenuti in un volume di 20x20x20 cm, più grande rispetto alla media della sua categoria. Il tutto è supportato da un software, “XYZware”, concepito per rendere la stampa 3D accessibile anche ai

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eventi

C

omputex 2014 ospiterà

1.700 espositori e 5.000 stand, e si prevede che attragga 38.000 buyer e più di 130.000 visitatori, di cui 38.000 provenienti dall’estero

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principianti, e da una piattaforma online da cui è possibile scaricare migliaia di modelli da stampare, e in cui è anche possibile condividere le proprie creazioni. La linea di stampanti XYZprinting viene completata da due modelli più grandi. La Da Vinci 2.0 duo, in vendita a 649 dollari, è caratterizzata dal doppio ugello che permette di applicare materiali di due colori in contemporanea. Una funzione presente anche nel modello Da Vinci 2.1 Duo Plus, in

vendita a 849 dollari, che in più vanta una connessione Wi-Fi che permette di stampare anche da un’app Android.

Gigabyte Fondata nel 1986, Gigabyte è nota soprattutto come leader nel settore delle schede madri. Ha uno share del 14%: una su sette delle schede intorno a cui sono costruiti i computer di tutto il pianeta porta il suo marchio. Meno nota (anche perché finora i prodotti non sono stati distribuiti in Italia) è l’attività di Gigabyte come produttrice di notebook, sulla quale però ultimamente sta puntando molto. Quest’anno infatti ha annunciato l’uscita di una serie di portatili costruiti intorno alla scheda grafi-

ca Nvidia GTX 800M. Si tratta dunque di notebook adatti per il gioco, il cui target sono principalmente giovani professionisti che vogliono una macchina con cui sia possibile alternare il lavoro (con buone prestazioni di grafica e video) e il videogioco. Un esempio di questa gamma è il P35v2. È dotato di un display Full HD con angolo di visione di 178° e gamma colore estesa. Sottile e leggero (20,9 mm di spessore per 2,16 Kg), oltre ad avere un quadruplo sistema di memoria di massa (supporta fino a due SSD da 512 MB e fino a due HDD da 1,5 TB, utilizzabili con struttura RAID 0 per raddoppiare la memoria di massa) è dotato anche di uno slot in grado di accogliere sia un drive ottico, sia un ulteriore HDD o SSD, con la possibilità di effettuare l’hot-swap (il cambio a computer acceso). La connessione video Mini Display Port permette di collegarsi senza problemi anche a un televisore 4K. Insomma un gioiellino, che per ora verrà importato solo in Germania, Francia e Gran Bretagna tra i Paesi europei, con prezzo variabile tra 1.899 e 2.399 dollari a seconda della configurazione. Ma non è tutto: Gigabyte pensa anche ai gamer duri e puri, e per loro sta lanciando un nuovo marchio dedicato ai professionisti del videogame: Aorus. Ottenuto stor-


piando il nome del dio della guerra egizio Horus, designerà una linea completa di prodotti per il gioco. I primi arrivi sono il mouse Thunder M7, la tastiera Thunder K7 e le cuffie audio 5.1 Thunder H7. Ma il prodotto di punta è il notebook X7, davvero innovativo: è spesso appena 23 mm, nonostante contenga ben due schede grafiche GTX 765M. La doppia scheda gli permette di ottenere prestazioni paragonabili a quelli di laptop molto più pesanti (pesa 2,9 Kg, batteria compresa). Il sistema di raffreddamento Thermal+, con quattro ventole e cinque tubi termici, garantisce il buon funzionamento anche in caso di uso continuato. Il tutto a partire da 2.099 dollari, anche in questo caso per il momento non sul mercato italiano. Il lancio è previsto proprio durante il Computex 2014.

Thermaltake Thermaltake è una delle aziende preferite dei “modders”, gli appassionati che personalizzano il computer potenziandolo al limite delle sue possibilità e decorandolo nei modi più bizzarri. La sua “specialità” è in effetti il raffreddamento del PC, ma la sua gamma di prodotti è in effetti molto articolata, facendo perno su più marchi. Oltre alle componenti per il computer fai da te vendute col

marchio Thermaltake vero e proprio, c’è una linea di periferiche per videogiocatori esperti marchiata TT eSports. Inoltre periferiche audio e storage che combinano un design esteticamente molto curato con prezzi medi vengono commercializzate con il marchio Luxa2. Il Computex vedrà come protagonisti i nuovi case progettati da Thermaltake per soddisfare le esigenze dei più pignoli tra i modders. Per esempio il nuovo case Urban T81, con apertura laterale a due ante per consentire un accesso molto più facile del normale alle componenti del PC. Arriva già dotato di tre ventole da 200 mm e di una da 140 mm, ma la possibilità, per la prima volta sul mercato, è di arrivare fino a dieci ventole, con una capacità di raffreddamento sneza precedenti. Ovviamente è prevista anche la possibilità di adottare invece un raffreddamento a liquido.

Asus Asus è un’azienda che non ha bisogno di presentazioni. È il primo produttore al mondo di schede madri, il terzo di tablet, il quinto di PC. Ha rivoluzionato il mondo dei portatili proponendo quello che è stato il capostipite dei netbook, l’eeePC. E negli ultimi tempi ha proposto prodotti inno-

vativi come il Padfone, un dispositivo ibrido che può fungere da telefono cellulare o da tablet senza soluzione di continuità. Il merito di tanta innovazione va all’Asus Design Center, un centro ricerche che si distingue per la sua originalità di pensiero. “Ufficialmente siamo una squadra interna di progettisti, ma in pratica siamo più simili a un’agenzia di consulenza indipendente”, spie-

gano i membri del Design Center, un gruppo che unisce le competenze più svariate, mettendo insieme scienza e arte in ogni possibile declinazione. “Touch of Life”, il tocco della vita, è il tema che è stato scelto per il design dei prodotti Asus 2014. Il concetto vuole sintetizzare l’immediatezza e l’integrazione della tecnologia nelle nostre vite, cercando un equilibrio tra design e funzionalità. Quindi prodotti con linee morbide e curve, che hanno come elemento distintivo il cerchio, presente in molti prodotti ASUS di successo, per esempio nella finitura metallica a cerchi concentrici che ritroviamo visibile nel portatile Zenbook NX500 o nella nuova linea di smartphone ZenFone. Proprio gli ZenFone quest’anno si sono aggiudicati il prestigioso premio RedDot Award per il miglior design, prova evidente che le idee innovative di Asus hanno colto ancora nel segno. MErtito non solo dell’hardware, ma anche della nuova interfaccia ZenUI che riesce a trasmettere in modo gradevole e funzionale un gran numero di informazioni. Bocche cucite su cosa Asus presenterà al Computex. Difficile non attendersi il lancio di nuovi prodotti, ma per sapere di che si tratta dovremo aspettare.


eventi

Il più importante evento continentale di consumer electronics ed eldom si evolve e guarda al futuro

Continua l’espansione

L’

appuntamento è fissato per il prossimo 5 settembre presso il Quartiere Fieristico di Berlino (Expo Center City). L’evento in questione non ha di certo bisogno di presentazioni: l’edizione 2014 di IFA, uno dei principali eventi fieristici a livello mondiale riguardante il mondo degli elettrodomestici e dell’elettronica di consumo, organizzati, come di consueto, da GFU e Messe Berlin. Per la presentazione ufficiale della kermesse tedesca, quest’anno la scelta è ricaduta su una location un po’ inusuale come BelekAntalya in Turchia, primo Paese non europeo a ospitare la Global Press Conference. Una scelta che sa di “nuovo” e di “futuro”, per una Nazione che geograficamente si divide fra Europa e Asia e che sta dimostrando pienamente la forza delle sue imprese manifatturiere, anche nel settore della consumer electronics. Settore che, secondo le previsioni degli

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Christian Göke, CEO di Messe Berlin

analisti, ampiamente illustrati durante la Convention di presentazione, si svilupperà sulla base del megatrend della connettività domestica che, fra i principali protagonisti, vede sempre il televisore: smart interactive 3.0, UHD Led e Double Vision. I dati forniti da GfK ancora una volta confermano come le aree del Sud America, dell’Asia e dell’Africa siano in grande sviluppo e come le aree dell’Occidente – Europa in primis – siano tristemente in default. La speranza è naturalmente posta nelle nuove tecnologie ma anche nel soverchiare pesi e situazioni finora conosciuti. A tal proposito, Juergen Boyny, Global Director Consumer Electronics di GfK Retail and Technology, ha tenuto a sottolineare:

“Dopo la stagnazione nel 2013 ci sarà un ritorno alla crescita dei mercati dell’elettronica di consumo a livello mondiale nel 2014 (+1%) e nel 2015 (+5%). Ciò sarà dovuto al miglioramento della situazione economica mondiale, nonché a un incremento delle vendite nei settori Tv e Pc. Questa crescita arriverà principalmente nel Medio Oriente, in Africa, nel Sud America e nei mercati emergenti dell’Asia. L’Europa darà solo un minor contributo alla crescita, mentre i mercati del Nord America e le economie più avanzate dell’Asia conosceranno una decrescita”.


ne di Le novità della fiera L’IFA continua quindi nella sua fase di crescita e di innovazione anche nel 2014, confermata dall’aumento delle richieste degli espositori. Christian Göke, CEO di Messe Berlin ha infatti tenu-

Hans-Joachim Kamp, Chairman of the Supervisory Board di GFU – Gesellschaft für Unterhaltungs – und Kommunikationselektronik con Miss IFA

to a sottolineare: “Siamo già in trepidante attesa di IFA 2014, e per la prima volta siamo in grado di offrire uno spazio maggiore in risposta al persistente aumento della domanda da parte degli

espositori. Con il CityCube Berlino abbiamo acquisito non solo 6mila metri quadrati di spazio espositivo subito disponibile, ma anche nuove opportunità per soddisfare ulteriori esigenze da parte degli stessi espositori”. Gli organizzatori stanno difatti progettando un nuovo concept per il Congresso IFA del 2014. Un congresso internazionale in chiave moderna, dal titolo “IFA + Summit”, riunirà i leader e il top management del mondo della tecnologia e dei servizi. Oltre ad affrontare temi di attualità, questo evento fornirà anche un’opportunità di discussione e confronto circa il futuro del digitale, così come la creazione di nuove tendenze e lo sviluppo di nuove idee. Göke ha poi continuato: “Così come abbiamo sempre perseguito nello sviluppo di IFA, vogliamo anche ampliare continuamente IFA + Summit, rendendolo un forum leader a livello mondiale”. L’IFA International Keynotes sono invece rappresentati da una serie di eventi che sono stati riconosciuti a livello globale come uno dei migliori palcoscenici per i più importanti manager al mondo, nonché un importante momento

per presentare i principali protagonisti intervenuti a IFA. “Per tutti i partecipanti appartenenti al mondo dell’industria o del commercio, i consumatori e i media, IFA rimane il momento più importante del mercato in vista della stagione natalizia, quando le vendite toccano il loro massimo livello. L’evento fornirà nuovamente ai mercati un grande impulso. Con il suo nuovo congresso e il gran numero di nuovi prodotti in esposizione, insieme alle soluzioni innovative e novità che faranno il loro debutto a livello mondiale, IFA 2014 rappresenterà ancora una volta un nuovo punto di fireimento”, ha ggiunto invece Hans-Joachim Kamp, Chairman of the Supervisory Board di GFU – Gesellschaft für Unterhaltungs – und Kommunikationselektronik. Nel settore dell’elettronica di consumo il principale focus sarà sugli schermi di sempre più grande polliciaggio a ultra definizione, in grado di riprodurre immagini sorprendentemente nitide e qualità di immagine eccezionali, in alcuni casi con formato cinematografico 21:9, TV curve e smartphone, televisori intelligenti e altri dispositivi intelligenti capaci di offrire numerose fuinzionalità e capacità di networking. Le tendenze nel settore elettrodomestici, sia grandi che piccoli, possono essere invece riassunte dalle parole intelligente, sostenibile ed eleganti. Un’indicazione delle novità presentate in questo settore a IFA è fornita dagli elettrodomestici e dispositivi per la preparazione di cibi sani e salutari, per la cura della persona e per il benessere personale, realizzati con materiali di alta qualità e con design elegante, e con elevati livelli di efficienza energetica.

Anno

Visitatori

Espositori

Superficie espositiva (mq)

Business sviluppato (mld di euro)

2010

235.000

1.423

134.400

3,5

2011

239.500

1.441

140.200

3,7

2012

240.000

1.439

142.200

3,8

2013

240.000

1.500

145.000

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social

Un evento di richiamo internazionale come il Salone del Mobile non può certo passare inosservato ai cinguettii attenti di Twitter

di Barbara Bianchi

Il lato social di Eurocucina e FTK

A

seguito della chiusura del Salone del Mobile di Milano, abbiamo deciso di andare a fare un’analisi di quanto sia stato chiacchierato su Twitter l’evento di Eurocucina assieme a FTK, acronimo di Technology For The Kitchen. Le sorprese sono state molte e vediamo che durante la settimana del Salone (dal 7 al 14 aprile, per cogliere anche la scia pre e post evento) sono stati raccolti 1251 tweet in italiano e provenienti dall’Italia. Questi sono stati generati da 854 utenti unici che sono stati capaci di oltre un milione e mezzo di visualizzazioni potenziali. Nel minuto di maggior picco sono stati pubblicati ben 200 tweet. Andando ad analizzare più da vici-

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no gli utenti che hanno preso parte, con i loro messaggi, all’esposizione di Eurocucina, troviamo che l’utente che si è rivelato più attivo è stato il profilo della tedesca Neff @neffchannel con 30 tweet effettuati, a pari merito con @arredigallina, negozio di mobili di alta gamma di Acireale; a questi due seguono @bosch_tweets profilo ufficiale e @itdreamdesign, profilo del sito specializzato in interior design, rispettivamente con 25 e 19 tweet inviati. Sul podio degli utenti più popolari troviamo invece @monnyblog, blogger di cucina che ha sponsorizzato Candy nei suoi tweet, e che trova menzione in un totale di 606 messaggi, subito seguita da @isaloniofficial con un totale di

25 tweet che lo menzionano e da @chefsebastiano - noto volto della tv (grazie al programma di La7 fuorimenu) con 21 menzioni. In classifica anche altri volti tv come Chiara Maci, il cuoco tv, nonché figlio di Barbara Bouchet, Alessandro Borghese (alias @borgheseale), e il giudice di Masterchef @ barbierichef; mentre incontriamo anche alcuni profili di brand di settore: @electrolux e @valcucine. Sul fronte della capacità di generare Impression, troviamo che tra gli utenti più ‘potenti’ dal punto di vista delle Opportunities to see sono Alessandro Borghese e Chiara Maci, ma è interessante trovare in classifica anche @slow_food_italy. Una particolarità: solitamente a farla da padrone tra gli utenti con maggiore capacità di generare impression sono i profili di News, mentre in questo caso i primi della classe sono stati i personaggi protagonisti di eventi e happening culinari, o profili di riviste o blog specializzati. Affascinante l’analisi delle parole e hashtag emersi dal testo dei tweet. Troviamo infatti che, oltre al consueto nome della manifestazione, ci sono alcuni brand che emergono: Franke e Neff; ma vediamo come sia evidente il nome di Candy che campeggia su tutti


Nei tre grafici, dall’alto in basso: la timeline degi orari, gli utenti attivi e quelli popolari

assieme al suo pianocottura Elite: forse i tweet e retweet ottenuti dalla blogger @monnyblog hanno contribuito al successo e sicuramente alla visibilità. Se consideriamo la classifica dei tweet più popolari, ossia che hanno ottenuto più retweet, vediamo infatti come il profilo della foodblogger occupi le prime

due posizioni ottenendo 513 e 88 retweet di due messaggi tutti focalizzati su Candy. Aspetteremo l’anno prossimo per scoprire se anche altri brand attueranno strategie come quella di Candy per darsi battaglia non solo a suon di cucine ed elettrodomestici all’avanguardia, ma anche a suon di tweet.


social

Il web come fonte di ispirazione e mezzo di diffusione di creatività

di Roberto Zarriello

Design in rete: quando l’immagine è tutto

D

imentichiamo i tempi in cui un prodotto veniva acquistato esclusivamente per la sua funzione. Da qualche anno, anzi decennio, a questa parte, durante il processo di acquisto l’aspetto ha preso il sopravvento sulla praticità. Pensiamo a brand come Apple, che hanno fatto dell’aspetto il loro punto di forza. Oppure ai tanti ristoranti che ancor prima di scegliere lo chef si rivolgono ad un designer d’interni che arredi il locale. La moda, che diventa sempre più arte e design che produzione di capi di abbigliamento. E ancora alle tante startup che si specializzano in design, con una netta predisposizione per l’handmade e l’eco-friendly. Per tutte le aziende che si occupano di design, naturalmente, l’immagine è tutto e con l’introduzione dei social network come strumento promozionale, raccontarsi e promuoversi è diventato più semplice.

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La crescita del visual web Nato come una piattaforma basata su testi, il web oggi predilige un design fondato sulle immagini. In rete e in modo particolare sui visual social media le immagini diventano il veicolo di comunicazione più diretto ed efficace, in grado di raggiungere facilmente la sfera emotiva dell’utente e di convertire la visita in acquisto. Le immagini attirano più facilmente gli utenti. Basti pensare che in pochissimo tempo Pinterest è diventato il quarto sito al mondo per traffico generato o che le foto condivise su Facebook generano il

• 53% di like in più di un post di tipo testuale. Cosa è cambiato? L’orientamento all’immagine può essere considerato una conseguenza dell’introduzione di una piattaforma di navigazione diversa, il mobile, e di un tipo di fruizione onthe-go contrapposta a quella da scrivania. Da uno schermo più piccolo come quello degli smartphone o dei tablet è senza dubbio più difficile leggere un testo piuttosto che un’immagine. Come possono le aziende che si occupano di design sfruttare il potere dei visual social media? • Le immagini permettono di raccontare senza dire, ovvero di

veicolare un concetto o una storia solo attraverso una foto, un video o un’infografica. Si tratta di mezzi molto più immediati rispetto ad un testo di 300 battute. Per questo è molto importante creare contenuti originali e di qualità, che si prestino alla condivisione. L’80% dei pin su Pinterest sono repin, ovvero contenuti ricondivisi da quel 20% degli utenti più attivo. Perché non far parte di quel creativo 20%? Usare le immagini per raccontare le storie è il modo più semplice per emozionare e connettersi con i potenziali clienti. Non dimenticare il testo, però. La descrizione di ciò che si sta mostrando e una call to action non possono mancare. Incoraggiare la condivisione: perché non chiedere ai propri clienti di mostrare il prodotto acquistato e portato a casa? In questo modo si avrà un punto di vista molto più personale che risulta anche più autentico. Il discorso vale anche per le immagini sul blog, che dovrebbero essere curate con attenzione e facilmente condivisibili.

Designer all’ascolto, come utilizzare il web ed in particolare i social media per promuovere i vostri lavori?


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trade marketing

All’ombra del

di Massimo Bolchi

Design

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all’8 al 13 aprile si è tenuto a Milano il Salone Internazionale del Mobile, l’appuntamento mondiale che negli anni è cresciuto per rilevanza, numero di visitatori e prestigio, dando vita negli anni alla Milan Design Week e quindi al fenomeno del FuoriSalone. Centinaia di eventi sul territorio urbano, grandi e piccoli, che portano prodotti, marche e aziende a contatto con una folla eterogenea di professionisti, consumatori, acquirenti o prospect, e anche semplici curiosi. E in cui il tema del “design” si amplia concettualmente e si ibrida, distribuendosi nella città in centinaia di possibili e audaci declinazioni. Un mix dinamico di audience, di esperienze, di momenti di contatto e di coinvolgimento che ovviamente neanche l’elettronica di consumo e i comparti del bianco o del bruno si sono lasciati sfuggire, attraverso le iniziative dei grandi brand. Tra i maggiori protagonista spiccava Samsung, che ha “messo in vetrina” una nuova famiglia di elettrodomestici Ultra Premium, interprete della casa intelligente. È stato lo stesso Presidente e CEO di Samsung Electronics, Boo-keun Yoon, ad aprire le porte della “casa del futuro”. Samsung era infatti presente presso lo Spazio Zegna per condividere la propria idea di Design quale elemento chiave per semplificare e migliorare la vita quotidiana delle persone, attraverso due esposizioni: l’installazione visionaria “Flows: a Journey to the Future” - viaggio nel design e nell’innovazione Samsung, che dal presente s’inserisce nella rap-

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Le aziende del bianco e del bruno mettono in mostra il loro lato glamour nel più importante evento mondiale dedicato allo stile presentazione artistica di un futuro non ancora scritto - e la “Samsung Premium House” - ricostruzione di una casa straordinaria, dove ogni prodotto è interconnesso agli altri attraverso applicazioni innovative e sperimentabili in prima persona dai visitatori. Né è mancato, a testimoniare la qualità degli elettrodomestici, uno Show Cooking, tenuto dal cuoco francese Michele Troisgros e dal famoso inventore della cucina POP Davide Oldani che hanno realizzato in tempo reale le loro originali ricette. Sempre rimanendo in ambito elettrodomestici, anche lo spazio di Whirlpool era incentrato sulla propria linea 6TH SENSE Live Techno-

logy, dove lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie e frigocongelatori davano concreta dimostrazione del significato di “smart device”, comunicando tra loro attraverso una piattaforme comune per ottimizzare le reciproche sinergie. I presenti potevano quindi interagire con esse mediante una App dedicata, personalizzandone il funzionamente al di là di quanto previsto dallo standard “di fabbrica” di questi prodotti, che verranno commercializzati nel primo trimestre del 2015. Sempre “in famiglia”, anche KitchenAid ha scelto il FuoriSalone come occasione di visibilità per il proprio Forno a Vapore Twelix Ar-

tisan, con il quale centinaia di foodlovers hanno potuto cucinare il proprio piatto davanti ad una platea di centinaia di appassionati e curiosi. Diversa la scelta di Nescafé Dolce Gusto, che ha puntato sulla ispirazioni artistica anticonvenzionale di Billy The Artist, talento della pittura “on the road” che si è esibito in una straordinaria perfomance live all’interno del Temporary Museum for New Design, in zona Tortona, creando in diretta uno dei suoi celebri graffiti. Ispirandosi alle sue realizzazioni, inoltre, Nescafè Dolce Gusto ha presentato la limited edition di Genio 2 by Billy The Artist, che da macchina da caffè pra-


ria Design Week” di Sony Mobile, che ha coinvolto una selezione di studenti dell’Accademia, invitati a diventare reporter d’eccezione per raccontare attraverso immagini e video la loro idea della Design Week, sperimentando le potenzialità del nuovo top di gamma Sony Xperia Z2. A conclusione dell’attività, Sony Mobile ha premiato gli autori i contenuti migliori, mentre il momento centrale della collaborazione si è rivelato essere lo speciale Opening Party in cui è stato presentato, in anteprima esclusiva per l’Italia, il nuovo top di gamma Sony. Il brand di cellulari di lusso Vertu ha invece puntato sulla valorizzazione del proprio flagship store nella centralissima Via Montenapoleone, realizzando un elegante allestimento, in collaborazione con Poliform, marchio leader del mercato internazionale dell’arredamento, per offrire una vetrina di eccezione a Constellation Monogram , il nuovo servizio di personalizzazione offerto da Vertu. Ha una doppia anima, parte installazione visiva e parte display tecnologico, l’evento “Our Touch of Life”, l’allestimento interattivo di Asus nel cuore di via Tortona. Un’e-

tica, funzionale e multibevanda, si è trasformata in un vero e proprio oggetto d’arte contemporanea da collezione, disponibile in prevendita esclusivamente su eBay. Passando, invece, al comparto della telefonia, si segnalava l’alleanza tra NABA, Domus Academy e Sony Mobile, uniti dal comune ruolo di guida nell’evoluzione del design e dal costante impegno nell’innovazione. All’interno della serie di mostre “Come Abiteremo”, sviluppata con il contributo di Italo Rota, Direttore Scientifico NABA e Domus Academy, in collaborazione con designer di fama internazionale come Patricia Urquiola, si è inserito organicamente il progetto “Xpe-

sibizione dinamica che esprimeva la filosofia del brand, volta a infondere un tocco di vita nelle creazioni. I prodotti erano esposti in nicchie circolari con un effetto quasi magico di sospensione e, all’avvicinarsi dello spettatore, gli elementi proiettati sulle pareti reagivano in tempo reale alla sua presenza, generando ogni volta animazioni, effetti e suoni differenti. Esternamente dominava l’Asus Wall, video proiezione ipnotica e suggestiva. Scelta infine inconsueta, quanto originale, e perfettamente in linea con il proprio claim “explore behind limits”, quella di Acer, che ha scelto la storica location milanese dell’Istituto dei Ciechi di via Vivaio, offrendo ai partecipanti la singolare esperienza dell’esplorazione dei propri sensi, attraverso la mostra “Percorso al buio” che l’istituzione milanese propone con grande successo ormai da diversi anni. Tutta votata al fashion design, infine, la proposta di Brother che, nella myOwnGallery di Superstudio Più, ha messo in scena “Print-àporter”, progetto sviluppato in collaborazione con POLI.design in cui un gruppo selezionato di studenti ha sviluppato abiti e accessori di design realizzati con la carta.

I

l tema del “design” si amplia

concettualmente e si ibrida, distribuendosi nella città in centinaia di possibili e audaci declinazioni


Anche le attività all’interno dei punti vendita cedono al fascino dei chef stellati e del cake design

in-store

L’in-store marketing dal palato sopraffino

di Sara Romito

U

na celebre citazione del Masterchef Carlo Cracco recita: “La cucina ha bisogno di audacia”. Quale migliore possibilità abbiamo a nostra disposizione per esprimere questa ardita necessità se non attraverso mirate operazioni di instore marketing? In un contesto sociale in cui sempre di più prevalgono stati emotivi quali ansia, insicurezza e desiderio di evasione, eventi che hanno come protagonista uno dei più grandi piaceri della vita, il sapore e il gusto della buona cucina, hanno una forte ca-

www.in-store.it

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pacità di attrazione, soprattutto se indirizzati verso tematiche legate alla salute e al benessere personale. Le catene della Distribuzione Moderna, così come le gallerie commerciali, offrono interessanti e nuove opportunità di creare attività promozionali in ambito culinario supportate dall’utilizzo di piccoli e grandi elettrodomestici. Gli eventi devono essere strutturati in modalità “live”, in modo da massimizzare l’interazione e la partecipazione dei clienti alle dimostrazioni e verificare concretamente le potenzialità legate all’utilizzo dei device. Per garantire i massimi ritorni in termini di visibilità e ritorno sulle vendite, è fondamentale inoltre trovare la giusta “reason why”, cioè quella motivazione che spinga i consumatori a pensare “E’ proprio quello di cui oggi avevo biso-

gno”. Un’idea originale legata alla corrente stagionalità, potrebbe essere quella di organizzare corsi di cucina “light” a cadenza settimanale, per suggerire ricette semplici, gustose e a basso contenuto calorico in previsione della ormai vicina prova-costume. In questo caso si potrebbero utilizzare robot da cucina, multicooker, forni elettrici o a microonde per supportare la creazione di piatti di facile e veloce realizzazione. I corsi, presieduti da cuochi professionisti in possesso di elevate capacità comunicative, possono essere organizzati in modalità open o su prenotazione e possono prevedere un vantaggioso prezzo di acquisto degli elettrodomestici riservato esclusivamente ai partecipanti. Un’alternativa potrebbe essere quella di creare un “Wellness Day”, una in-

tera giornata promozionale dedicata alla salute e al benessere, attraverso cui dimostrare l’utilizzo di frullatori, centrifughe e yogurtiere per la preparazione di succhi e yogurt a integrazione di una sana ed equilibrata dieta estiva. La presenza di testimonial, quali dietisti, nutrizionisti o sportivi, arricchirebbe la percezione di utilità e preziosità dell’evento, moltiplicandone gli effetti positivi in termini di presenze e vendite. Il ritorno sugli investimenti per attività di questo tipo, infatti, è decisamente interessante in quanto stimola gli acquisti di impulso e aumenta la fidelizzazione della clientela generando maggiore interesse, maggiore fiducia e di conseguenza un maggiore guadagno. E’ importante considerare che tutte le attività di in-store marketing in ambito alimentare devono essere supportate da personale di vendita qualificato e in possesso di un attestato HACCP, necessario per lavorare a contatto con il cibo e le bevande. Devono inoltre essere rispettate tutte le disposizione igienico-sanitarie richieste dalle catene ospitanti e, in alcuni casi, i progetti devono prima essere approvati dalla Direzione (soprattutto nella GDS dove non vengono già venduti prodotti alimentari). Per questo è necessario pianificare le azioni con la dovuta cura e il dovuto anticipo, affidandosi ad agenzie specializzate per l’ideazione e la gestione degli eventi in grado di assicurare una approfondita esperienza nel campo e, di conseguenza, capaci di ideare soluzioni creative studiate sulle specifiche necessità dei singoli Vendor, anche in base al proprio ambito locale e alla clientela di riferimento.


Mantenere la clientela è più difficile di vendere

P

er un venditore il vero successo non è tanto riuscire a vendere un prodotto o un servizio, ma mantenere un cliente in modo che ritorni ancora a comperare e che, dopo l’acquisto, possa par-

lare bene del venditore e di ciò che ha comperato. Mantenere la clientela è più difficile di vendere. Ecco quindi l’importanza dell’effetto del “dopo vendita”. Quando la persona dopo aver comprato sta per uscire dal negozio allora il venditore che desidera rivedere ancora nel suo negozio l’acquirente attiva l’effetto del dopo vendita. Di solito dopo aver comperato qualcosa la maggior parte di noi sente un certo rimorso, generalmente causato dal timore di avere preso una decisione sbagliata per essersi sprovveduto di qualcosa di importante come effettivamente lo è il proprio danaro. Senza l’effetto “post selling” chiunque altro potrebbe mettere in discussione l’opportunità dell’acquisto rinforzando l’impressione dell’acquirente e le sue conseguenti emozioni, soprattutto se viene considerato solo il costo del servizio (o del prodotto) appena acquistato, senza prendere in considerazione la bontà dell’acquisto (solitamente soggettiva) l’eventuale dimostrazione fatta dal venditore unitamente alle argomentazioni di vendita. Si tratta quindi di convincere il cliente sulla opportunità dell’acquisto fatto, prima che esca dal negozio, attraverso la spiegazione del perché dell’acquisto e dei vantaggi concreti che tale acquisto riserverà prossimamente all’acquirente. In pratica il venditore che desidera non solo un acquirente in più, ma un cliente soddisfatto che ritorna ad acquistare ancora sa che tenersi un vecchio cliente costa meno che doverne rincorrerne uno. Pertanto la fidelizzazione della clientela inizia subito dopo la conclusione

psicology

Il post-selling

Dr. Paolo Zucconi, specialista in Psicoterapia comportamentale e psicoterapia cognitiva contributor@eimag.it

della vendita, attraverso l’effetto post selling, quando il cliente si trova ancora nel negozio. lo scopo dell’effetto post selling è che il cliente dopo l’acquisto esca convinto di aver fatto un affare (con un soddisfacente rapporto tra qualità, prezzo e vantaggi) in modo tale da poter difendere il suo acquisto davanti ad obiezioni di chicchessia. Quindi compito del venditore non è tanto ringraziare (di avere guadagnato soldi?), quanto complimentarsi per l’acquisto fatto dal cliente, successivamente ricordare al cliente le sue motivazioni di acquisto e, assieme, individuare un elenco di vantaggi immediati, fruibili da subito, che il cliente potrà verificare di persona sul prodotto acquistato, sin da quando esce dal negozio. Alcuni vantaggi da verificarsi ed eventuali dubbi su quanto acquistato saranno oggetto di un contatto telefonico personale che verrà, al più presto, attivato dall’acquirente. La oculata gestione del contatto telefonico da parte del venditore, che riceverà la prima telefonata dell’acquirente, costituirà la seconda fase del post selling, per rafforzare maggiormente le motivazioni di acquisto del nuovo cliente, mantenendo così un contatto anche fuori dal negozio, tramite l’attivazione di una telefonata personale.


eventi

Tutto quello che le aziende si sono inventate in occasione della Coppa del Mondo di calcio in Brasile di Marco Passarello

Promozioni

MONDIALI C

ome ogni quattro anni è in arrivo la Coppa del Mondo, l’evento sportivo che per l’Italia conta ancora più delle Olimpiadi, quello che riunisce di fronte al televisore tutta la famiglia. E che di conseguenza fornisce una grande occasione alle aziende per tentare di piazzare prodotti di ogni tipo legandoli in qualche modo alla manifestazione. In questa panoramica vedremo tutto quello che sono riuscite a inventarsi per sfruttare le partite di calcio brasiliane in funzione delle vendite.

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Anche il prodotto fa il tifo Basta qualche tocco azzurro o tricolore per trasformare un oggetto qualsiasi in un’edizione speciale dedicata ai Mondiali. Come stiamo per vedere, funziona con qualsiasi tipo di prodotto. L’accostamento più insolito tra prodotti e Mondiali di calcio è indubbiamente quello proposto da Whirlpool, che per l’occasione presenta un’edizione limitata del suo forno a microonde Max. Max Whirlpool Sport si presenta con un’inedita colorazione bianca e con l’aggiunta di un grande magnete tricolore da applicare alla parte superiore, che serve anche come protezione per l’appoggio di piatti caldi. Dotato di comandi sensibili al tocco e di funzioni speciali per cottura Grill e Crisp, vi permetterà di sfornare spuntini caldi per i vostri amici mentre fanno il tifo di fronte alla TV, rendendo anche l’elettrodomestico partecipe dell’atmosfera. Se poi la nazionale non dovesse andare così bene, c’è sempre la possibilità di far sparire il magnete perché non evochi brutti ricordi…

Se il forno vi sembra un oggetto un po’ ingombrante per personalizzarlo con i colori della nazionale, potete accontentarvi di qualcosa di più piccolo. Per esempio di un paio di auricolari in-ear, per ascoltare in perfetto isolamento le telecronache delle partite dal vostro smartphone. SBS ha ideato a questo scopo la collezione di auricolari Carioca, con jack da 3,5”, cavi piatti per evitare i grovigli, tasto per rispondere alle chiamate, e soprattutto una scelta di colorazioni legate all’evento calcistico. Potete scegliere tra la versione tricolore o quella azzurra, o tra le maglie di Brasile, Germania, Inghilterra, Croazia, Spagna e Portogallo.. Se invece seguirete le partite in streaming sul computer, potete mostrare il vostro animo di tifoso usando un mouse con i colori della nazionale. Ha provveduto Logitech, che ha messo in vendita il Wireless Mouse M235 con la possibilità di scegliere tra le livree di ben 13 nazionali, inclusa ovviamente quella italiana. Il mouse è di tipo ottico, compatto, senza filo, e costa solo 19,99 euro. Oltre alla


forse spinta dalle preghiere di tutti gli acquirenti. Chi vuole legare i goal della nazionale a un guadagno pratico deve accontentarsi di una promozione più modesta ma comunque interessante: quella di Panda Antivirus, che garantisce un mese di attivazione in più dei propri prodotti (Antivirus Pro, Internet Security, Global Protection, Gold Protection, Mobile Security o Antivirus per Mac) per ogni gol che verrà segnato dalla squadra scelta dall’acquirente. La promozione è attiva fino all’11 giugno per chi si registra su www.pandaworldcup.com. Certo, chi la sceglie deve sperare non solo che l’Italia vinca, ma che lo faccia con una goleada e non praticando il catenaccio! A parte questa, esistono molte altre promozioni basate sul più comune meccanismo del concorso a premi e relative ai prodotti più direttamente legati alla fruizione delle partite, e cioè i televisori. Cominciamo con quella legata ai mouse Logitech M235 visti sopra. Fino al 31 luglio è sufficiente inviare un SMS con il codice riportato sulla confezione per sapere immediatamente se si ha vinto un Varta Mini Powerpack, cioè un dispositivo in grado di ricaricare velocemente il cellulare per darvi un’ora di chiamate extra (o per arrivare alla fine dei tempi supplementari nel caso in cui il telefono vi voglia lasciare a terra prima della fine della telecronaca). I partecipanti concorrono anche all’estrazione di un viaggio

livrea italiana, potete scegliere tra quelle di Argentina, Belgio, Brasile, Inghilterra, Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Russia, Spagna, Svizzera e Stati Uniti. Potete considerare perciò anche di acquistare quelli coi colori delle squadre avversarie per maltrattarli durante la partita. Acquistando il mouse su tifoshop.it è possibile anche comprare la maglia con la stessa livrea.

Promozioni, che passione! L’altro modo di promuovere i prodotti è di utilizzare concorsi e omaggi limitati al periodo del campionato, sperando di dare così un’ulteriore spintarella alla già aumentata propensione all’acquisto dovuta all’occasione speciale. Le promozioni preferite dal pubblico sono quelle in qualche modo legate ai risultati della squadra: in questo modo, comprando il prodotto, si fa in qualche modo professione di fiducia sul risultato,

e si ha l’impressione di sostenere la squadra col proprio acquisto. Se poi la vittoria arriva, c’è un motivo in più per festeggiare. Da questo punto di vista fece epoca la celebre promozione di Media World, che nel 2006 garantì ai tifosi il rimborso totale dei televisori acquistati nel periodo dei Mondiali nel caso in cui l’Italia avesse vinto. Fu un successo e, guarda caso, l’Italia raggiunse un’improbabile vittoria,

B

asta qualche tocco

azzurro o tricolore per trasformare un oggetto qualsiasi in un’edizione speciale dedicata ai mondiali


eventi

I

l prodotto da acquistare

in occasione dei mondiali è comunque soprattutto il televisore

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per due persone in Brasile. La promozione bandita da Meliconi, e intitolata “Attacca la TV al muro e difendi il Made In Italy”. Chi ha acquistato un televisore nuovo e vuole appenderlo al muro del soggiorno, quindi, sappia che fino al 31 agosto, acquistando un supporto a muro per televisore di marca Meliconi o CME, concorrerà all’estrazione di di una vacanza per 2 persone con formula all inclusive (volo più soggiorno) in un villaggio Eden Village, con destinazione a scelta tra Cuba, Mar Rosso, Grecia o Spagna. Altri cento estratti vinceranno un cofanetto “Emozione3 Meraviglie d’Italia”, che darà diritto a un weekend per 2 persone a scelta in prestigiose località italiane.

Tutto ruota intorno alla TV Il prodotto da acquistare in occasione dei mondiali è comunque soprattutto il televisore: quello che, a parte la ristretta minoranza che si recherà in Brasile a seguire le partite dal vero, fungerà da tramite tra gli spettatori e le partite. È il momento di sfruttare il desiderio di tutti di poter vedere i goal con il massimo del realismo. A Samsung è riuscito il “colpaccio” di legare i propri televisori all’evento calcistico nel modo più

diretto possibile: la promozione “Entra in campo con Samsung e Sky” garantisce a chi compra uno dei modelli promossi un anno di abbonamento gratuito a Sky TV, inclusiva dell’opzione ad alta definizione e soprattutto del “Pass Mondiali” che permette di vedere tutte le partite del Campionato del Mondo (per chi è già abbonato a Sky sono previsti premi alternativi di ampliamento dell’offerta televisiva). È l’occasione per poter guardare la nazionale su uno schermo enorme e ad altissima risoluzione, dato che tra i modelli inclusi nell’offerta ce ne sono anche di tipo 4K, cioè a risoluzione quadrupla rispetto al Full HD, come il Samsung HU7500. Dal canto suo LG promette invece di rendere i suoi acquirenti “Campioni nel mondo”: a tutti, ma proprio tutti coloro che acquisteranno uno dei modelli in promozione fino al prossimo 15 luglio verrà offerta in regalo una vacanza per una famiglia di quattro persone, della durata di una settimana con la possibilità di scegliere tra ben 200 località sparse per i cinque continenti. C’è qualche clausola da rispettare (il mese di agosto è

escluso, e occorre specificare due destinazioni alternative nel caso in cui la prima scelta fosse troppo gettonata), ma una vacanza del genere può ben valere l’acquisto di un televisore (e può essere anche una buona occasione per disintossicarsi un po’ dal calcio, dopo tante partite). La promozione non vale solo per i televisori OLED curvi EA98 e EA97, ma anche per altri modelli delle gamme Ultra HDTV (televisori con schermo 4K) e Cinema Screen. Allettante anche il meccanismo allestito da Sony, che però non riguarda tutti gli acquirenti ma solo gli estratti a sorte: chiunque acquisti fino al 13 luglio un televisore Bravia dai 42 pollici in su potrà concorrere all’estrazione di 1.000 console per videogiochi Sony PlayStation 4. È sufficiente registrarsi sull’apposito sito, specificando anche il codice del televisore, per sapere immediatamente se si ha vinto. Così chi ha acquistato un televisore della serie W95 con il nuovo display Triluminos potrà utilizzarlo per videogiocare tra una partita e l’altra, per vedere se riesce a segnare più goal dei giocatori autentici.


Non dimentichiamo il proiettore Oggi che con una spesa accessibile a quasi tutte le famiglie si può acquistare un televisore da 40”, e spendendo un po’ di più si possono superare i 50”, i videoproiettori stanno tornando a essere un prodotto di nicchia. E tuttavia, per chi vuole vedere la partita su uno schermo veramente grande, magari insieme a decine di amici e in modo che tutti vedano bene, il videoproiettore può essere una soluzione interessante. A questo pensa Optoma, che in occasione dei mondiali fornisce una promozione per acquistare un kit con tutto il necessario per allestire una sala di proiezione. Quindi non solo il proiettore, un modello EH415 con luminosità pari a 4.500 AMSIU lumen, in grado perciò di consentire la visione anche senza oscuramento, e dotato anche di un sistema audio da 10 Watt per ascoltare la telecronaca senza necessità di casse aggiuntive. Ma anche di uno schermo di proiezione con base di due metri (equivalente perciò a uno schermo televisivo da novanta pollici!), e di un sistema di trasmissione WHD200, in grado di collegare il proiettore senza fili al decoder televisivo, evitando il pericolo che il nonno interrompa la visione inciampando nei cavi.

Anche tu calciatore Come abbiamo già detto, i televisori non servono solo per vedere le partite, ma anche per riviverle grazie al vi-

deogioco. In particolare, Electronic Arts, detentrice dei diritti per trasporre in videogioco il calcio mondiale, ha messo in vendita un’edizione speciale del suo videogioco calcistico FIFA 2014, battezzata FIFA Brasile 2014. Rispetto al gioco originale è dotato di alcune novità come i colpi di testa in appoggio, il dribbling reattivo e i passaggi di precisione, e riproduce in modo realistico gli stadi brasiliani e persino la reattività del nuovo pallone Adidas creato per il campionato 2014. Disponibile solo per le console Sony Playstation e Microsoft Xbox, vi consentirà di prendere la guida della nazionale italiana, e non solo: sono disponibili tutte le rappresentative nazionali, ben 207 (con la possibilità quindi di giocare anche i turni di qualificazione), tutti con i nomi e i volti dei veri giocatori. Guardare le partite vere potrebbe sembrare persino superfluo (ma ne dubitiamo).


focus smartphone

Il (fantastico) mercato degli smartphone I

l mercato smartphone ha iniziato il 2014 segnando una riduzione rispetto al quarto trimestre dello scorso anno, ma con un significativo aumento anno su anno. Secondo IDC nel primo trimestre 2014 sono stati venduti nel mondo 281,5 milioni di smartphone, con un incremento del 28,6% rispetto al primo trimestre 2013, ma segnando un -2.8% rispetto ai 289,6 milioni di unità vendute nel quarto trimestre 2013, quello degli acquisti di Natale. Il mercato globale della telefonia ha venduto qualcosa come 448,6 milioni di pezzi, segnando un +3,9% rispetto ai 431,8 milioni di pezzi del primo trimestre 2013 e la percentuale degli smartphone è passata dal 50,7% (Q1-2013) al 62,7% (Q1-2014).

32 - 33

Molto simili i dati nell’ultimo rapporto preparato dagli analisti di Canalys, cinque dei primi 10 produttori di smartphone sono cinesi. I dati relativi al primo trimestre di quest’anno, inoltre, dicono che il 35% dei prodotti venduti nel mondo sono stati acquistati da consumatori cinesi, seguono gli americani con il 12%. Parlando di produttori, Samsung e Apple si confermano al primo e secondo posto, seguiti da Huawei, Lenovo, Xiaomi, Yulong e ZTE al nono. Secondo IDC nel primo trimestre 2014 Samsung ha venduto 69,7 milioni di pezzi. Seppur perdendo quota rispetto a 1° trimestre 2013, Samsung e Apple insieme occupano il 46% del mercato mondiale. L’81% dei device venduti sono An-


Il mercato degli smartphone è uno dei pochi che va a gonfie vele, addirittura con una crescita a doppia cifra. Questo ha attirato diversi nuovi interpreti, ma ci sarà spazio, e soprattutto margine, per tutti? Abbiamo chiesto ai principali player di raccontarci il loro punto di vista e le loro strategie, per affrontare questo mercato così dinamico di Federico Cociancich

droid, il 16% iOS e il 3% Windows Phone. Samsung, come detto, è primo con il 31% di share, Apple ha il 16% e a seguire il plotone di cinesi. Il mercato italiano, unico in Europa al momento, vede invece il sorpasso di Windows Phone (16%) rispetto ad iOS (11%), mentre il sistema operativo Android appare al momento imprendibile con una quota vicina al 70%.

Le scelte del leader: Samsung Risponde Carlo Carollo, Sales & Marketing Director della Divisione Telefonia Mobile di Samsung Italia. La nostra impressione è che Samsung si stia concentrando sulla fascia medio-alta del seg-

mento smartphone lasciando ad altri contendenti l’arena dei prodotti low cost. “Oggi gli unici segmenti di mercato in cui i produttori realizzano profitti sono la fascia media e la fascia alta. Nella fascia bassa del mercato non si realizzano profitti ma si fanno grandi volumi. Allo stesso tempo chi si può permettere di vendere nella fascia alta di mercato sono pochissimi brand. Altro aspetto: chiunque voglia entrare nel mercato degli smartphone deve farlo dal basso e man mano salire; entrare direttamente dall’alto è estremamente oneroso e rischioso. Oggi stiamo assistendo a due fenomeni: il primo sono produttori che vengono dall’Est con grosse capacità produttive, grossa fame di fatturati e

di volumi. Sfruttano le proprie capacità produttive e la propria capacità di investimento per aggredire il mercato con dei prodotti a basso prezzo, di qualità media, rinunciando ai profitti in un breve periodo e immaginando un futuro più roseo. Il secondo fenomeno è la calata dall’alto: una serie di prodotti lanciati dai nostri concorrenti su fasce di prezzo superiori, che non hanno venduto quanto si aspettavano e che subiscono un’erosione dei prezzi rapida. Il mercato è molto rapido e a tratti anche convulso, e tenere prodotti che non vendono è oneroso per tutti, sia per le aziende produttrici sia per i retailer. Per cui si assiste, soprattutto per alcuni prodotti che non sono stati posizionati al giusto punto prezzo all’inizio, a un’erosione del valore rapidissima, che li porta in breve tempo al punto prezzo a cui vendono. È vero che noi abbiamo meno focus sul quel tipo di segmenti, perché il prezzo da pagare è quello di perdere dei soldi e di farne perdere ai nostri clienti. Perché quando si lancia un prodotto a un punto prezzo e questo scende, vuol dire che il retailer non sta facendo il margine che si aspettava e che gli era stato promesso di fare. L’investimento c’è da parte di tutti, e il gioco al ribasso non conviene assolutamente a nessuno: non ci interessa quel tipo di gioco né ci interessano prodotti di fascia bassa a dei punti prezzo a cui nessuno crea valore sul mercato. Un altro aspetto da tenere in considerazione è che oggi il brand Samsung vale qualche decina di euro sul mercato, e questo ce lo dicono i numeri. Significa che anche sulla fascia bassa, a parità di specifiche, noi riusciamo a stare con un prezzo maggiore di qualche decina di euro e a garantire ai nostri partner margini maggiori.

L’open market viaggia su percentuali intorno al 50% del mercato. Come mai secondo voi? Il mercato italiano è sempre stato un mercato atipico, per una serie di ragioni legate anche alla dinamica interna degli operatori, legato al sistema degli investimenti sulle reti, che in Italia è sempre stato un tema estremamente sof-

«S

amsung ha una politica

commerciale vincente perché rispetta la specificità dei partner» Carlo Carollo, Samsung Italia


focus smartphone

«L’

importanza degli

operatori risiede nelle tariffe agevolate e nei prezzi rateizzati, che permettono ai consumatori di avvicinarsi ai prodotti premium, su cui LG scommette fortemente» Omar Laruccia, LG italia

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ferto e in qualche modo non ha permesso agli operatori di sussidiare l’hardware, gli smartphone, ma anche i tablet, con lo stesso livello degli operatori europei. Dato che comunque i consumatori desiderano i prodotti, questo ha portato a un mercato open market che si attesta intorno al 50%. D’altra parte il mercato italiano è anche il mercato delle ricaricabili, in cui i consumatori non sono vincolati all’operatore su un periodo lungo ma sono estremamente flessibili nella scelta del proprio piano tariffario. In realtà questo ci ha costretto, da un certo numero di anni, a saper interpretare questa dualità del mercato italiano e oggi pensiamo di avere un approccio equilibrato al mercato retail, così come al mercato dei telecom specialist, che seguiamo tramite la distribuzione, così come al mercato degli operatori. “Equilibrato” significa che c’è una ragion d’essere specifica dei due canali, che c’è una modalità specifica con cui i consumatori si avvicinano ai due canali, ai prodotti presenti nei due canali e alle politiche commerciali e di prezzo dei due canali. Ci approcciamo in una maniera sana e abbiamo delle relazioni commerciali sane e da leader sia con principali attori del retailer, sia con i principali operatori.

Innovazione e rapporto qualità prezzo per LG Electronics Risponde Omar Laruccia, Marketing and MC Business Unit Director di LG Electronics Italia. Quali segmenti di mercato stanno avendo più successo e con che modalità? Nei primi mesi del 2014 il mercato italiano ha dato ottimi segni, ed è stato sostenuto dalla crescita degli smartphone. È proprio in virtù di questo segmento in continua espansione che il mercato, a livello totale, sperimenta una crescita a valore di circa il 3%. Quello degli smartphone è anche il segmento di maggior successo: nel primo trimestre è cresciuto di quasi il 15% rispetto all’anno scorso, confermando un costante interesse da parte degli utenti per i dispositivi evoluti.

Parliamo di prodotti… A livello hardware, le feature più apprezzate dai consumatori nei prodotti LG sono display e batteria. Grazie alla tecnologia IPS, i display LG sono luminosi, definiti e di grande qualità, oltre ad avere dimensioni notevoli, nonostante siano contenuti in un form factor ridotto. Il secondo elemento è la batteria: la tecnologia sviluppata da LG permette di immagazzinare maggior energia in una batteria di dimensioni standard, offrendo quindi maggior capacità rispetto ai prodotti della stessa fascia di prezzo. Ciò si traduce nella possibilità di utilizzare lo smartphone senza problemi per una giornata intera. Per quanto riguarda il software, una delle funzionalità più apprezzate è sicuramente KnockOn; introdotto con G2, ha ricevuto un riscontro così positivo che è stato esteso anche nel resto della gamma grazie a degli aggiornamenti software o nella sua versione evoluta, Knock Code. Nei mesi a venire LG punterà sicuramente sui prodotti di fascia alta, in quanto l’obiettivo dell’azienda è quello di conquistare quote di mercato importanti nella fascia premium, grazie a prodotti ad altissimo contenuto tecnologico e caratterizzati da innovazioni particolari, come quelli della Serie G. Le caratteristiche di maggior importanza saranno sicuramente il design, con elementi di differenziazione hardware come i tasti posteriori introdotti con G2, ma anche l’innovazione tecnologica, con particolare attenzione a batteria e display, per

Elvira Carzaniga, Nokia Italy subsidiary of Microsoft Mobile

offrire agli utenti la miglior esperienza visiva e la massima durabilità. Ultimo ma non meno importante le funzionalità, grazie alle quali differenziare ulteriormente i nostri prodotti. Avete in progetto nuove forme di comunicazione o di promozione legate ai vostri prodotti e qualche particolare attività sui punti vendita o in collaborazione con il trade e la GDO? In ambito di comunicazione, le parole chiave per LG sono esperienza e web. Per quanto riguarda il trade, la priorità dell’azienda è quella di predisporre all’interno dei punti vendita aree in cui provare e toccare con mano i prodotti, per apprezzarne i benefici reali che un brand come LG può dare. L’altro elemento


via introdotte anche sui dispositivi con fasce di prezzo più “democratiche”. Un altro fenomeno interessante è certamente il successo degli smartphone dotati di schermi di grandi dimensioni.

Daniele De Grandis, Huawei Device Italia

strategico è invece la comunicazione online, dal momento che sono sempre di più gli utenti che prima di effettuare un acquisto si rivolgono alla rete in cerca di opinioni e consigli.

Microsoft, il terzo incomodo Risponde Elvira Carzaniga, marketing director Nokia Italy subsidiary of Microsoft Mobile Un vostro parere sull’attuale situazione di mercato italiana e previsioni per i prossimi mesi. Quali segmenti di mercato stanno avendo più successo e con che modalità? Il nostro è un mercato maturo ma costantemente vivo e dinamico e i consumatori italiani sono sempre pronti a seguire le novità e i trend del settore. Certamente dopo una fase di grandissima attenzione verso i top di gamma, da un po’ di tempo si assiste a un crescente interesse veramente generalizzato, quindi non solo da parte di chi ha sempre tenuto il costo come prioritario parametro di scelta, verso dispositivi altamente performanti con un price point contenuto e interessante. Per noi questo rappresenta una conferma della lungimiranza del nostro approccio, perché non ci siamo mai limitati allo sviluppo di nuove tecnologie e funzionalità per innalzare i confini dei top di gamma ma parallelamente abbiamo anche lavorato per portare quelle stesse innovazioni via

L’acquisizione di Nokia da parte di Microsoft è stata completata. Ci saranno novità nella strategia sulle linee di prodotto? Il 2014 è l’anno che ha visto finalizzare il passaggio della divisione Devices and Services di Nokia a Microsoft e che vedrà, quindi, intensificare ancora di più il grande lavoro fatto dalle due realtà, adesso anche formalmente unite, per portare ai consumatori il meglio della tecnologia mobile e dell’esperienza Windows Phone, questo a prescindere dai brand e dai nomi delle linee esistenti che resteranno e di quelle future.

Huawei punta a grandi volumi Risponde Daniele De Grandis, direttore esecutivo di Huawei Device Italia. Come vedete l’attuale situazione di mercato? Quello degli smartphone è un mercato in salute che continua a crescere con tassi importanti e Huawei sta continuando a costruire un percorso di crescita parallelo a quello del mercato. Oggi in termini di quote di mercato ci siamo allontanati dalle retrovie, dalla media che vede altri brand piuttosto fermi. Huawei si posiziona al quinto posto come produttore in Italia con una quota di mercato intorno al 6%, con delle prospettive di crescita importanti che sono legate al lancio dei nuovi smartphone, non

solo l’Ascend P7, ma tutto il nuovo portafoglio che include diversi modelli con una fascia di prezzo sotto i € 200. Questa è la fascia di prezzo che traina la crescita degli smartphone. Più che avere un portafoglio molto ampio, è necessario averne uno particolarmente incentrato su quelle fasce di prezzo che rappresentano i compromessi più interessanti dove la tecnologia riesce a garantire una fruizione e un utilizzo del device importante, a un prezzo competitivo. È vero che abbiamo meno con prodotti dei competitor ma abbiamo prodotti che sono tecnologicamente performanti a prezzi piuttosto contenuti. Avere un corretto rapporto qualità prezzo è di fatto permette di avere dei risultati di sell-out importanti. Al di là del fattore prezzo credo che l’utente italiano si sia ormai evoluto e che al di là del marchio cerchi la funzionalità del device.

Credo che Huawei abbia parecchie cose da raccontare, perché questa azienda ha una leadership tecnologica. Stiamo inoltre colmando il gap che ci vedeva piuttosto lontani dai nostri competitori in termini di conoscenza del marchio, oggi un italiano su due conosce il marchio Huawei, e questo è anche il frutto delle attività di marketing che abbiamo messo in essere negli ultimi due anni. Quale canale avete intenzione di presidiare? Tutti i canali sono di importanza fondamentale perché stiamo lavorando per far sì che altri prodotti siano presenti in più punti vendita possibile e quindi l’optimun lo si ottiene quando si riesce a coprire tutti gli operatori e il canale open market. Quello che stiamo vedendo è una crescita piuttosto significativa delle vendite sul canale

1Q14 Shipment columes

1Q14 Market Share

1Q13 Shipment columes

1Q13 Market Share

Year-OverYear-Change

Samsung

85,0

30,2%

69,7

31,9%

22,0%

Vendor

Apple

43,7

15,5%

37,4

17,1%

16,8%

Huawei

13,7

4,9%

9,3

4,3%

47,3%

Lenovo

12,9

4,6%

7,9

3,6%

63,3%

LG

12,3

4,4%

10,3

4,7%

19,4%

Altri

113,9

40,5%

84,2

38,5%

35,2%

Totale

281,5

100,0%

218,8

100,0%

28,6%


focus smartphone

lizziamo e quindi cerchiamo il consumatore corrispondente. Un device colorato, con funzioni particolari come la Magic Camera, i video in Full HD e altre connotano ad esempio un prodotto per i più giovani. In questo modo non sovrapponiamo i prodotti anche se la differenza tra l’uno all’altro è di 20 euro. Nel momento in cui si propone con una gamma così ampia si ha la possibilità di attrarre più consumatori, ognuno con esigenze differenti.

open market, sul quale la nostra posizione di mercato è diventata rilevante. È un canale più complesso, un po’ più difficile, perché si ha di fronte il consumatore finale che entra in un punto vendita di grande superficie e si trova davanti a decine e decine di modelli. I nostri investimenti di marketing sono tesi a mantenere la centralità del punto vendita nel processo di acquisto del dispositivo da parte dell’utente. Di conseguenza tutti gli investimenti che facciamo sono tesi a essere presenti in maniera adeguata nei punti vendita più importanti.

L’outsider francese: Wiko Risponde Petra Ventura, Marketing Manager di Wiko Italy.

«È

un mercato difficile ma

noi non ci tiriamo indietro. Se vuoi avere un ruolo tra gli attori principali di questo mercato non puoi cercare la via facile» Petra Ventura, Wiko Italy

36 - 37

In un mercato come questo è davvero difficile entrare e fare subito risultati come i vostri. Sono diversi i produttori che nel tempo ci hanno provato senza successo, qual è il vostro segreto? In effetti ci sono marchi anche più blasonati che non hanno il riscontro che stiamo avendo noi in questo momento, l’aspetto fondamentale è sicuramente la qualità del prodotto: non si può aggredire un mercato solo con il prezzo perché il prodotto smartphone ha comunque un carattere aspirazionale. Il consumatore italiano non ama svi-

lire il proprio smartphone pur di risparmiare, quindi non ci siamo proposti come un brand low cost puro e semplice. Abbiamo in mente una costruzione di brand molto precisa che si sta sviluppando piano piano, ma soprattutto puntiamo sulla qualità dei prodotti che è stata riconosciuta all’unanimità sia dai consumatori, sia dalla stampa specializzata. Devo infatti dire che tutte le recensioni sono state sempre ottime finora. La nostra forza è avere una gamma completa: un Wiko per tutti. Sulla fascia entry è importante la proposizione di colore. Noi partiamo dall’utilizzo di un prodotto, lo rea-

Avete in progetto nuove forme di comunicazione o di promozione legate ai vostri prodotti? In particolare c’è qualche attività sui punti vendita o in collaborazione con il trade e la GDO? L’obiettivo per il 2014 è la copertura del 100% della distribuzione, dobbiamo entrare ancora in un paio di grosse insegne che ci mancano. Per quanto riguarda la GDS, SGM Distribuzione ha creduto molto in noi, e questa è stata la chiave vincente per il nostro ingresso sul mercato. Nel momento in cui il principale attore della distribuzione specializzata ha creduto in noi, abbiamo fatto un passo fondamentale. Abbiamo ampliato partner distributivi in particolare su Carrefour abbiamo iniziato a installare dei tavoli display dei prodotti perché fondamentale che i consumatori possano toccare con mano i nostri prodotti. Specialmente chi ancora non ha avuto modo di convincersi attraverso la Rete, che adesso rappresenta il primo canale d’informazione: l’utente che ha iniziato a seguirci è colui che va sui forum e guarda le video recensioni. Ma non vogliamo essere un marchio di nicchia, non vogliamo essere solo per utenza molto specializzata, vogliamo essere di massa. Di conseguenza consideriamo il punto vendita un canale fondamentale, un luogo in cui puoi toccare il prodotto e questo, tra l’altro, vale anche per il buyer. I nostri tavoli da esposizione mettono in evidenza il brand, le specifiche tecniche e consentono consumatore di un’esperienza reale del prodotto. Con Carrefour abbiamo iniziato questo tipo di esposizione e arriveremo ad avere 25 tavoli in altrettanti punti vendita e questa forma di promozione verrà estesa ad altre due insegne prima dell’estate.


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focus GED di Marco Passarello

Dati di segno positivo per un comparto che in passato aveva sofferto. Grazie anche a nuove tecnologie che aumentano efficienza ed economicità

Lavastoviglie: il meglio deve ancora venire L

a crisi è davvero finita? I dati GfK relativi alla vendita di lavastoviglie rilevati a febbraio 2014 inducono a un certo ottimismo: c’è un’inversione di tendenza, con vendite di segno positivo sia a volume (+2,6%) sia a valore (2,8%), da confrontarsi col dato negativo dell’identico periodo dell’anno precedente (rispettivamente -1,8% e -2,7%). Ce lo conferma Michela Lucchesini, marketing manager di Beko Italy: “Fortunatamente vediamo un trend positivo su questa famiglia di prodotto dopo un paio d’anni di forte contrazione. Nel 2013 ha sofferto maggiormente la famiglia delle lavastoviglie da incasso, trainata dalla crisi del settore immobiliare e di conseguenza quello dei mobili, nel 2014 vediamo un’inversione di tendenza più decisa proprio su questo comparto”.

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La crisi è finita? Ci sono quindi buone prospettive per il futuro? Per Carlo Busolin, senior product specialist manager di Miele, “La lavastoviglie rappresenta un elettrodomestico con un alto potenziale, avendo una penetrazione “solo” del 50% nelle abitazioni italiane. La crescita significa che sempre più consumatori stanno capendo l’importanza di affidarsi al lavaggio automatico delle stoviglie, specie quando i consumi sono ridotti. La prospettiva è dunque favorevole: anche con un mercato immobiliare stagnante, c’è da aspettarsi un aumento della penetrazione in abitazioni soggette a riqualificazioni”. Più prudente Maria Pompea Tamburrino, trade & marketing manager di Candy: “Affermare che la crisi è ormai alle spalle è sicuramente prematuro. Continua la pressione promozionale, molto forte su diverse catego-

rie di prodotto e, anche se il prezzo medio sembra essere abbastanza stabile, si conferma la tendenza a proporre sul mercato prodotti con caratteristiche superiori a prezzi sempre più bassi”. Anche per Smeg “Non è possibile affermare in assoluto che la crisi sia alle spalle, ma certamente ci sono dei buoni segnali di ripresa”. Ludovico Antonio Marsiletti, brand manager laundry & DC per l’Italia di AristonHotpoint-Indesit, ribadisce: “Non possiamo sicuramente affermare che la crisi sia stata superata. È vero comunque che, da alcuni mesi a questa parte, il mercato sembra mostrare parziali segnali di recupero rispetto al trend di crescita negativo degli ultimi anni, anche se per le lavastoviglie avviene con più lentezza. In generale, soprattutto considerando il tasso di penetrazione ancora non elevato, possiamo aspettarci nei prossimi mesi ri-


o

delli da incasso sono diventati facilmente installabili anche da neofiti, e la differenza di prezzo con le macchine da libera installazione si sta gradualmente riducendo.” Smeg, in controtendenza, sostiene di non aver rilevato un calo dei modelli a libera installazione a favore di quelli a incasso.

Incentivi poco incentivanti

sultati senz’altro migliori per le lavastoviglie”.

Solo l’incasso incassa Il dato di vendita positivo è dovuto essenzialmente a un’impennata delle vendite dei modelli da incasso (+4,5% a volume e +4,0% a valore), mentre per i modelli a libera installazione la tendenza rimane negativa: “ancora molto al di sotto della media del mercato del bianco” per Michela Lucchesini. Per quale ragione? “Le lavastoviglie a libera installazione in Italia hanno una funzione principalmente di “sostituzione” di un modello divenuto obsoleto; mentre quelle da incasso entrano come prima scelta nelle cucine nuove. Le prestazioni sono le stesse, pertanto la scelta è squisitamente estetica. La lavastoviglie a libera installazione, per quanto gradevole e curata nel design, non riesce a prendere una valenza di “protagonista” in cucina al pari del frigorifero a libera installazione, che ormai va considerato come uno degli elementi di design distintivo in cucina”. Carlo Busolin aggiunge che “I mo-

Le lavastoviglie sono anche tra i prodotti che hanno beneficiato di incentivi governativi, ma il provvedimento è stato accolto tiepidamente. Per Busolin “Assistiamo alla crescita d’ acquisto nel canale del retail, solitamente scelto per sostituzioni o per riqualificazioni. L’influsso perciò è stato positivo, ma le previsioni erano più rosee.” Conferma Tamburrano: “La nostra percezione è che gli ecoincentivi abbiano avuto un impatto relativo, viste le restrizioni legate al tema della ristrutturazione. Riteniamo che maggiore stimolo lo abbiano dato al mondo del mobile e conseguentemente ai prodotti ad incasso.” Poco convinta anche Smeg: “L’effetto degli ecoincentivi attualmente in vigore ha sicuramente avuto un valido effetto, ma è difficile misurarne l’entità”. Decisamente negativa, invece, Lucchesini: “Gli incentivi non hanno assolutamente funzionato e non sono stati presi in considerazione nell’ultima parte del 2013 quando sono stati reintrodotti. Il prolungamento anche al 2014 invece ha permesso alle persone di prendersi il tempo e lo spazio per considerare l’acquisto di nuovi elettrodomestici. Sicuramente non c’è e non vedremo la corsa all’acquisto che ha portato ai tassi di crescita a 2 cifre di qualche anno fa. Lo spazio di crescita non manca a questa categoria, ma numerose sono ancora le barriere fisiche e psicologiche all’acquisto”. Per Marsiletti “Gli ecoincentivi sono stati senz’altro una leva significativa, anche se dobbiamo ricordare che non sono legati al puro e semplice acquisto di elettrodomestici ma ad attività piuttosto complesse quali le ristrutturazioni immobiliari. Sicuramente hanno comunque aiutato a movimentare il mercato a partire dagli ultimi mesi del 2013. Non dobbiamo in ogni caso aspet-

tarci un ruolo fondamentale degli ecoincentivi per guidare la ripresa del settore”.

L’importanza dell’ecologia Nella generale tendenza degli elettrodomestici alla ricerca di una sempre maggiore efficienza energetica, le lavastoviglie stanno tenendo il passo? Come ci spiega Michela Lucchesini, “La lavastoviglie, che da sempre spaventa il consumatore per un ipotetico elevato consumo di elettricità, è in realtà uno degli elettrodomestici che consuma di meno in assoluto. Ma non essendo ancora ritenuta indispensabile ha bisogno, più degli altri, di dimostrare bassi consumi e rispetto per l’ambiente. Tutti i produttori hanno lavorato in questa direzione negli ultimi anni, per proporre lavastoviglie sempre più capienti al minor consumo. L’etichetta energetica attuale è ancora efficace

nell’esprimere l’efficienza energetica perché il passaggio da A+ ad una categoria superlativa (A++ e A+++) non è scontato come avviene in altre categorie di prodotto. Difficilissimo invece comprendere la dichiarazione annua di kWh e litri d’acqua consumati. È molto più comprensibile il dato del consumo d’acqua per ciclo, che nel caso delle lavastoviglie è sceso in molti casi sotto il 10 litri”. Passiamo ora a esaminare quali nuovi modelli propongono i principali marchi.

Beko: consumi d’acqua da record La gamma Beko si estende fino alla classe A+++ con il modello da incasso DIN 6830 FX30: tre cestelli per provvedere a fino a 13 coperti nel massimo rispetto dell’ambiente. La prestazione record in termini di consumo d’acqua invece è raggiunta col modello DIN 5931 FX6, che consuma soltanto 6 litri per ciclo di lavaggio (dato certificato TÜV LGA). La tecnologia Auto GlassShield effettua il controllo automatico della durezza dell’acqua. Associato ad una pressione più delicata dell’acqua in fase di lavaggio previene la corrosione dei cristalli: anche i bicchieri più delicati splenderanno 20 volte più a lungo rispetto a una lavastoviglie tradizionale.

Bosch: oltre la tripla A Anche il marchio tedesco propone una lavastoviglie che riesce a risparmiare ancora il 10% in più di energia rispetto alla classe A+++: è il modello SMS69U88EU “Active

Michela Lucchesini, Beko Italy

Carlo Busolin, Miele


focus GED

Water Eco², che sfrutta le peculiarità del minerale zeolite per ridurre il consumo in fase di asciugatura..” La lavastoviglie è molto curata anche all’esterno, con portello in acciaio inox anti-impronta e pannello di controllo con display LCD, consuma solo 7 litri d’acqua per lavaggio ed è molto silenziosa (44 dB). I cestelli sono ad altezza regolabile con possibilità di uso di un terzo cestello, per la massima flessibilità d’uso. Per ottenere il massimo dell’igiene, l’ultimo risciacquo viene effettuato ad alta temperatura.

Candy: controllate dallo smartphone

L

a lavastoviglie rappresenta un

elettrodomestico con un alto potenziale, avendo una penetrazione “solo” del 50% nelle abitazioni italiane

I nuovi modelli Candy raggiungono un primato: quello dei 16 coperti, ottenuto anche grazie alla flessibilità del sistema Maxi Plates, che dà la possibilità di caricare e lavare perfettamente anche gli oggetti più grandi: fino a 8 maxi piatti da 34,5 cm, le leccarde del forno, le griglie dei piani cottura ecc. Altra importante novità è il sistema Perfect Rapid Zone: due bracci lavanti supplementari vengono attivati automaticamente durante i lavaggi rapidi, per garantire una migliore prestazione di lavaggio, e nei cicli intensivi per la rimozione dello sporco più ostinato. Entro la fine dell’anno Candy lancerà il nuovo sistema SimplyFI: la lavastoviglie, costantemente online, dialogherà con l’utente attraverso un’applicazione dedicata, scaricabile su smartphone e PC. Basterà un clic per gestire il funzionamento, anche a distanza. Il sistema permette inoltre un monitoraggio intelligente del consumo

Maria Pompea Tamburrino, Candy

Ludovico Antonio Marsiletti, Ariston-Hotpoint-Indesit

di elettricità, suggerendo il migliore utilizzo della lavastoviglie.

ingombranti , grazie al ciclo Extra che consente il lavaggio di stoviglie di grandi dimensioni nel tempo record di 1 ora, grazie all’azione combinata del motore Inverter e dell’innovativo sistema idraulico. Tutta la gamma Indesit da incasso e libera installazione è in classe A+ e A++, per garantire un risparmio energetico fino al 16% rispetto alla classe A.

Haier: argento vivo Haier propone il nuovo modello DW14-GFE7ME da 14 coperti in classe energetica A+, caratterizzato dall’elegante livrea “silver”. Dotato di sei programmi di funzionamento (Auto 45°-70° C, Economico 55°C, Intensivo 70° C, Party 30 min, Mix 90 min, e Prelavaggio), effettua anche la partenza ritardata.

Hotpoint-Ariston: bando ai cattivi odori La nuova gamma di lavastoviglie “Elexia” di Hotpoint-Ariston presenta la nuova tecnologia di lavaggio localizzato “Zone Wash” che rimuove lo sporco più ostinato, fino al 30 % più efficace rispetto ad un ciclo a pieno carico. Un’altra novità è la tecnologia “Active Oxygen”, che permette di rimuovere in modo naturale fino al 70% di cattivi odori generati dai residui sulle stoviglie. La massima flessibilità nello spazio è garantita dal sistema “Flexiload”, dove ogni configurazione è dotata di elementi mobili per una corretta ed efficace disposizione delle stoviglie. Le nuove lavastoviglie hanno raggiunto la classe A+++, garantendo un consumo di energia ridotto al minimo: il 25% in meno rispetto ad una classe A.

Indesit: senza limiti di dimensione Le lavastoviglie “Extra” di Indesit lavano e asciugano efficacemente anche le stoviglie più sporche e

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Miele: discrete fino a scomparire Le lavastoviglie Miele cercano di non farsi notare: nei modelli a incasso, la parte frontale e il pannello comandi possono essere mascherati in linea con il design della cucina per garantire un aspetto armonico, mentre nelle lavastoviglie a scomparsa totale la parte frontale scompare dietro a un pannello decorativo in linea col design della cucina o in acciaio inossidabile. Nei nuovi modelli 2014 ci sono novità come l’ Eco Feedback, ovvero la stima dei consumi per il successivo lavaggio, e il programma “Solar Save”, esplicitamente studiato per l’utilizzo dell’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici. Una particolare novità delle lavastoviglie a scomparsa totale è il sistema di apertura Knock2open: lo sportello si apre automaticamente bussandoci due volte e si richiude da sé in modo motorizzato. Tra i modelli citiamo la G 6900 Sci e la G6990 K20, ambedue in classe energetica A+++, con soli 6,5 litri d’acqua consumati a lavaggio, e soli 38 dB di rumorosità.


Rex: protegge i bicchieri 15 coperti è la capienza raggiunta dalla lavastoviglie Rex TT 1003 R5 Real Life, in classe energetica A++, raggiunta anche grazie al terzo cestello removibile. I supporti soft grip e soft spikes permettono di lavare i bicchieri salvaguardandoli dalle rotture, mentre il sistema PureCrystal ne evita l’opacizzazione. È possibile ritardare la partenza fino a 24 ore, con spegnimento automatico. Citiamo anche il modello TT 2003 R3 Real Life, con capienza leggermente inferiore (13 coperti) ma che in compenso raggiunge la classe di efficienza A+++.

Smeg: ultrarapide Le nuove lavastoviglie Smeg vantano una serie di innovazioni: in particolare il sistema di lavaggio planetario, con irroratori ubicati in due distinte posizioni, che permettono la massima copertura di tutta la vasca, una consistente riduzione dei consumi di acqua e di energia e una maggiore silenziosità. Questo sistema viene applicato nella nuova gamma di lavastoviglie a scomparsa con classe energetica A+++ e soli 6,5 litri di consumo d’acqua a lavaggio. Il sistema di cestelli FlexiDuo garantisce la massima flessibilità nella sistemazione delle stoviglie. Citiamo inoltre la nuova linea Domestic Pro-Line, lavastoviglie semiprofessionali in classe energetica A++, dotate di programmi ultrara-

pidi che consentono di ultimare un lavaggio in soli 16 minuti. E non dimentichiamo il modello STA4526, largo soli 45 cm ma con prestazioni paragonabili ai modelli da 60 cm.

Whirlpool: asciugatura rapida La lavastavoglie Whirlpool Senso PowerClean con tecnologia PowerDry è in grado di lavare stoviglie e pentole, lasciandole perfettamente asciutte in un’ora soltanto, anche quelle in plastica. Attraverso speciali sensori rileva lo sporco e, oltre a regolare la quantità d’acqua, la temperatura e la durata del ciclo di lavaggio, regola la pressione dei getti d’acqua posteriori garantendo un risultato di lavaggio delle stoviglie sempre eccellente, liberando dall’incombenza del prelavaggio. Un sistema a circuito chiuso cattura il vapore che si è formato all’interno, favorendone la rapida trasformazione in acqua, senza fuoriuscite. In questo modo è possibile risparmiare energia, acqua e tempo (la classe energetica è A+++). La flessibilità dei cestelli è molto elevata, con numerose griglie abbattibili per organizzare il carico e possibilità di aggiungere un terzo cestello. L’opzione Multizona permette di utilizzare separatamente il cestello superiore o inferiore, con risparmio di energia e riducendo fino a 40 minuti il tempo di lavaggio. È disponibile sia in versione da incasso, sia da libera installazione.

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aziende

Presentato il documento di politica industriale di Confindustria CECED Italia che propone il possibile assetto del settore degli Apparecchi Domestici e Professionali per i prossimi decenni

Un “Orizzonte” per tornare a crescere “I

nsieme delle prospettive che si aprono all’azione umana o all’evolversi di una situazione”: è questa una della tante definizioni che il vocabolario della lingua italiana dà della parola “Orizzonte”. Ed è appunto questo che, sicuramente, ha ispirato Confindustria CECED Italia (Associazione Nazionale Produttori di Apparecchi Domestici e Professionali) a mettere a punto l’omonimo progetto, presentato a Roma nei giorni scorsi, con il chiaro intento di fronteggiare il grave momento di crisi che stiamo attraversando. “E’ importante agire, e agire subito, se si vuol mantenere la produzione in Italia”, ha tenuto infatti a sottolineare Franco Secchi, Presidente di Confindustria CECED Italia. “Il settore ha già perso quasi il 50% del suo potenziale in questi ultimi anni e vi è il rischio concreto di perdere anche il restante 50% se non si prendono adeguate contromisure”. I dati provenienti dal settore degli Apparecchi Domestici e Professionali sono difatti davvero allarmanti, con una diminuzione del

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40% dei volumi produttivi a fine 2013 rispetto al 2007, e di ben il 55% rispetto al picco di 30 milioni di pezzi prodotti nel 2002. Un andamento che, come conseguenza, ha fatto calare drasticamente i volumi occupazionali, oggi stimati in circa 100mila addetti, tra diretti e indiretti, contro gli oltre 130mila di sei anni fa. Meno marcata è stata invece la riduzione a valore (-30%) tra il 2007 e il 2013 grazie agli investimenti, interamente autofinanziati dai produttori, in prodotti sempre più performanti ed ecologici, focalizzati soprattutto alla sostenibilità ambientale. “La competizione è globale”, ha continuato Secchi. “In Italia le produzioni a basso valore aggiunto non sono più competitive. Bisogna agire subito per preservare e dare un futuro quantomeno alla produzione dei modelli nell’alto di gamma, cioè ad alta innovazione ed elevato contenuto tecnologico, destinati alle fasce più qualificate della domanda del mercato europeo. Bisogna sostenere la R&S e i centri di competenza, anche delle multinazionali: sarebbe oltremo-

do miope non coglierne l’importanza e lasciarli al loro destino”.

Il Progetto “L’industria dell’elettrodomestico è uno dei settori più importanti per il nostro Paese, un vero e proprio simbolo del Made-in nel mondo e questo Progetto indica le giuste traiettorie necessarie per tornare a crescere”: il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi non ha alcun dubbio nell’individuare nel Progetto Orizzonte un passo importante per la costruzione di una politica industriale lungimirante che, non solo possa fronteggiare la crisi, ma che possa anche porre le basi per una crescita a lungo termine dell’intero settore. Il documento, illustrato nelle sue principali linee guida dalla VicePresidente di Ceced Italia con delega alle politiche industriali e all’innovazione Manuela Soffientini, rappresenta una proposta di piattaforma industriale della filiera nazionale che si aggancia a linee guida definite su base comunitaria: più nello specifico, si tratta del risultato di un’ampia collaborazione


B

isogna agire subito per

preservare e dare un futuro quantomeno alla produzione dei modelli nell’alto di gamma, cioè ad alta innovazione all’interno del Sistema Confindustria a cui hanno partecipato l’Area Politiche Territoriali, Innovazione, Education e l’Area Politiche Industriali, l’associazione di categoria Ceced Italia, le strutture territoriali di Ancona, Caserta, Marche, Modena, Monza Brianza, Pavia, Pordenone, Reggio Emilia, Trento, Treviso e Varese, ossia tutte quelle aree in cui sono presenti siti industriali del settore. Non solo. Il progetto ha anche raccolto i contributi delle filiere contigue (come Federlegno Arredo e Anie), di Università e centri di ricerca, di eccellenze italiane e ha allargato la vision all’Europa grazie alla collaborazione delle associazioni europee di settore. Nell’ambito di questo progetto, le richieste avanzate dai produttori italiani sono quindi ben precise, e tutte finalizzate a dar vita a una politica industriale basata su innovazione di prodotto, processo, modelli di business e driver di sviluppo. Per la fase di emergenza, sono stati infatti individuati degli interventi prioritari, come strumenti flessibili per gestire il right-sizing delle imprese e l’utilizzo delle risorse disponibili (Fondi europei nell’ambito di Horizon 2020 o Smart Specialization Strategy, Fondi regionali per le ristrutturazioni, ecc), oggi frenate da vincoli burocratici e regolamentari. Tra le imprese del Sistema Confindustria sono infatti già operative iniziative di allargamento delle Reti di Impresa, attivazione di piattaforme e consorzi per l’innovazione e l’internazionalizzazione, collaborazioni nella filiera lunga, continua-

Da destra verso sinistra, Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria, Franco Secchi, Presidente di Confindustria CECED Italia, e Manuela Soffientini, Vice-Presidente di Ceced Italia con delega alle politiche industriali e all’innovazione

zione dell’innovazione di prodotto e processo. In sintesi, le principali misure per il rilancio del settore sono per cui indicate in: promozione dell’Italian Lifestyle; incentivi di lunga durata alle industrie e ai consumatori per l’ulteriore trasformazione della produzione e del mercato verso l’alto di gamma legato al risparmio energetico e ai valori

ecologici; sorveglianza efficace di mercato a salvaguardia dei prodotti eccellenti: strumento imprescindibile dalle incentivazioni alle industrie e ai consumatori; sostegno a innovazione di prodotto, automazione industriale, modelli di business attraverso misure fiscali a supporto della partnership tra imprese e centri di ricerca pubblici e privati; finanziamento di programmi di filiera, reti di impresa, innovazione e internazionalizzazione di sistema, processi di crescita delle PMI. Infine, un piano nazionale di formazione nell’ambito della filiera per innalzare e omogeneizzare competenze e conoscenze tecnologiche, industriali, gestionali e un programma di comunicazione di portata nazionale per valorizzare l’alto di gamma.

ed elevato contenuto tecnologico

Gli strumenti di rilancio • Promozione dell’Italian Lifestyle. • Incentivi di lunga durata alle industrie e ai consumatori per l’ulteriore trasformazione della produzione e del mercato verso l’Alto di Gamma legato al risparmio energetico e ai valori ecologici; • Sorveglianza efficace di mercato a salvaguardia dei prodotti eccellenti; • Condivisione e sostegno in sede comunitaria delle posizioni dell’industria nazionale riguardo le policies europee sull’efficienza energetica; • Sblocco dell’iniziativa dei Certificati Bianchi da destinare, in particolare, alle associazioni dei produttori per investimenti a supporto della trasformazione del mercato;

• Sostegno all’innovazione di prodotto, automazione industriale, modelli di business attraverso misure fi scali a sostegno della partnership tra imprese e centri di ricerca pubblici e privati; • Finanziamento di programmi di filiera, reti di impresa, innovazione e internazionalizzazione di sistema, processi di crescita delle PMI; • Piano nazionale di formazione nell’ambito della filiera per innalzare e omogeneizzare competenze e conoscenze tecnologiche, industriali, gestionali; • Programma di comunicazione di portata nazionale per valorizzare l’Alto di Gamma.


technology

È la tecnologia perfetta per produrre display brillanti, luminosi, leggeri e flessibili. Ma c’è ancora qualche difficoltà…

tivi per cui gli OLED sono considerati superiori ai LED:

di Marco Passarello

Una tecnologia piena di vantaggi

• Gli schermi televisivi OLED emettono luce direttamente dalla loro superficie, e non hanno bisogno di retroilluminazione. Questo ha due vantaggi. In primo luogo, permette di consumare molta meno energia. In secondo luogo, le zone nere dell’immagine sono veramente nere, a differenza di quanto avviene negli schermi retroilluminati, in cui una parte di luce filtra sempre anche nelle zone che dovrebbero essere opache. Si dice che gli schermi OLED hanno “contrasto infinito”, con grande beneficio per la qualità dell’immagine. • Gli schermi OLED hanno anche colori più brillanti e luminosi rispetto alle altre tecnologie, grazie al loro minore spessore. Inoltre un OLED può essere acceso e spento con rapidità molto maggiore rispetto ai cristalli liquidi, il che permette di eliminare qualunque difetto dell’immagine dovuto ai ritardi nell’aggiornamento dello schermo. • Gli OLED hanno un’ottima visibilità laterale, l’ampiezza del campo di visione è di circa 170°. • Gli OLED possono essere stampati direttamente su quasi qualunque superficie. Questo permette di avere schermi molto più leggeri (non serve avere un vetro di protezione), e anche di crearne di forma curva, o flessibile. Potenzialmente si può inserire un display OLED ovunque. È inoltre più facile creare schermi di grandi dimensioni. • Si possono creare OLED con una trasparenza fino all’85%, quindi si possono usare per far apparire immagini o scritte su superfici trasparenti, come la vetrina di un negozio o il parabrezza di un’auto.

La tecnologia OLED è da tempo considerata molto promettente, in quanto ha diversi vantaggi rispetto a quella LED, anche se solo di recente si è riusciti ad abbassare i costi a sufficienza da poterla applicare all’interno di prodotti commerciali. Ecco i principali mo-

Ovviamente gli OLED hanno anche alcuni difetti. Sono delicati, e facilmente danneggiabili, per esempio dall’umidità. E sono anche costosi, ragione per cui attualmente sono presenti solo su un ristretto numero di prodotti di

Organic rganic LED O

LED è una sigla che sta per Organic Light-Emitting Diode, ossia “diodo luminoso organico”. Il concetto è simile a quello dei LED, i diodi luminosi presenti ovunque nell’elettronica di consumo e ormai anche nella tecnologia dell’illuminazione: sono componenti che emettono luce se attraversati da corrente elettrica. La principale differenza tra gli OLED e i LED sta appunto nella “O” di “Organic”: la luminescenza è dovuta a sostanze organiche

44 - 45

invece che ai semiconduttori non organici (come il silicio e il germanio) usati nei comuni LED.


fascia alta. Inoltre gli OLED di colore blu (e quindi tutti gli schermi a colori) hanno attualmente una durata piuttosto limitata nel tempo.

Come funziona un OLED Un OLED è un sandwich di vari materiali. Alle due estremità troviamo due strati che fungono da catodo e da anodo: sono cioè i due strati tra cui, attraverso una batteria o un’altra fonte di alimentazione, si genera una tensione elettrica. L’anodo di solito è trasparente, per consentire alla luce prodotta di uscire, ed è applicato su un substrato, a sua volta trasparente, che funge da sostegno. Tra catodo e anodo troviamo, nella versione più semplice dell’OLED, due strati di molecole o polimeri organici, detti strato emissivo e strato conduttivo. Quando viene applicata una tensione elettrica, elettroni sfuggono dal catodo attraversando lo strato emissivo, mentre allo stesso modo nello strato conduttivo si muovono “buchi” (assenze di elettroni) a partire dall’anodo. Al confine tra strato conduttivo e strato emissivo gli elettroni vanno a riempire i “buchi”, e scaricano l’energia in eccesso sotto forma di fotoni di luce, il cui colore dipende dal materiale usato. La quantità di luce emessa è proporzionale alla tensione applicata. Nella pratica gli strati possono essere in numero maggiore per ottenere un migliore sfruttamento dell’energia o determinati effetti di colore. I primi OLED creati utilizzavano

molecole organiche semplici. Per produrli si usava una costosa tecnica di sublimazione sotto vuoto che ne limitava l’utilizzabilità pratica. Successivamente è stato trovato il modo di utilizzare polimeri organici. Questi si possono stampare su un supporto utilizzando stampanti a getto di inchiostro, una tecnica molto più economica. Per dividere un OLED in pixel usabili per creare un’immagine esistono varie tecniche. La più economica è quella a matrice passiva: il catodo a l’anodo sono divisi in strisce, perpendicolari tra loro. Applicando tensione selettivamente solo ad alcune strisce si riesce ad accendere e spegnere selettivamente i vari pixel dell’OLED. È una tecnica costruttivamente semplice ma che consuma più energia, ed è applicabile soprattutto a display piccoli come quelli dei dispositivi mobili. Per monitor è televisori è consigliabile invece usare OLED a matrice attiva (AMOLED), in cui la tensione viene applicata da una matrice di sottili transistor (TFT) in modo analogo a quanto accade negli schermi LCD.

Televisori e smartphone Nonostante svariate aziende abbiano presentato prototipi di dispositivi con tecnologia OLED, i prodotti commerciali effettivamente disponibili sono pochi. Nel campo dei televisori, solo LG ha rotto gli indugi presentando in tutto il mondo una linea di televisori OLED. Le rivali Samsung e

Sony invece, dopo aver presentato dei modelli OLED sul mercato coreano e giapponese, sembrano procedere con molta cautela e non essere ancora intenzionate a impegnarsi in questa tecnologia su vasta scala. I nuovi apparecchi sono a schermo curvo, caratteristica che viene presentata come in grado di dare un’immagine più avvolgente e realistica a causa dell’equidistanza dagli occhi di ogni parte dello schermo. I reali benefici sono però dubbi, ed è probabile che l’adozione di schermi curvi abbia soprattutto la funzione di sottolineare la differenza della nuova tecnologia. Anche nel campo degli smartphone le aziende hanno voluto stupire presentando modelli con display OLED curvo e flessibile: l’LG G Flex e il Samsung Galaxy Round. Samsung ha però adottato un display AMOLED anche nel suo nuovo smartphone-ammiraglia Galaxy S5, e sembra che anche Apple sia intenzionata a fare questa scelta con l’imminente iPhone 6.

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a luminescenza è dovuta a

sostanze organiche invece che ai semiconduttori non organici, come il silicio e il germanio, usati nei comuni LED


gaming

Videogiochi: l’import di Raffaele Gomiero

Spesso posti in secondo piano da altri target, hard gamer soprattutto, i bambini rappresentano una fetta di mercato capace di generare mercato

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uando si parla di titoli campioni di vendita del mercato videoludico vengono subito alla mente giochi dedicati a un pubblico prettamente adolescente/adulto che hanno richiesto anni di sviluppo, ingenti investimenti e un’elevata fase di elaborazione sotto il profilo grafico. Niente di più falso. Non sono solamente quelli i titoli che contribuiscono in maniera importante al fatturato annuo dei publisher di videogiochi: non va infatti dimenticato che buona parte dei gamer sono soprattutto i bambini, che, anche se costretti a dipendere dai genitori per ogni genere di acquisto, possiedono più tempo per giocare rispetto alle fasce di età più elevate, cosa che li porta spesso all’acquisto di almeno uno o due titoli

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ogni mese. Un fenomeno, questo, ben conosciuto dai publisher che, consapevoli di questa importante fetta di mercato, sono soliti mantenere a catalogo titoli adatti ai più piccoli in quantità sempre maggiore. Basta ad esempio pensare alla sola Nintendo con i suoi Wii e Wii U: il primo ha sfondato la barriera dell’interazione con genitori proponendo titoli non solo per bambini, ma per tutto il nucleo famigliare. Il risultato e’ stato un boom di vendite e un installato davvero elevato.

Microsoft “In questo momento abbiamo sul mercato due console, Xbox 360 e Xbox One” ci ha detto Stefania Duico, Direttore Marketing Xbox di Microsoft Italia. “Xbox 360 è la nostra piattaforma storica, attualmente disponibile a un prezzo di mercato molto accessibile e con una gamma di titoli, inclusi quelli per i più piccoli, molto estesa, che include un gioco che ci ha dato grandi soddisfazioni come Minecraft - costantemente presente nella top ten

dei giochi più venduti su console 360 in Italia nell’ultimo anno, consente, grazie a creatività e ingegno, di costruire mondi immaginari. Ci attendiamo grandi soddisfazioni da questo titolo anche quando sarà disponibile su Xbox One, la nostra console di nuova generazione, pensata per andare incontro alle richieste dei videogiocatori più accaniti e della famiglia più esigenti, per la quale abbiamo voluto prevedere sin dal lancio un titolo pensato per i più piccoli come Zoo Tycoon: si tratta di un titolo che consente a bambini di ogni età di costruire, dirigere e mantenere in funzione lo zoo dei propri sogni scegliendo tra animali graficamente straordinari e avendo a disposizione una gamma di scenari vasta e dettagliata, da soli o con fino a quattro altri giocatori su Xbox Live. Recentemente, inoltre, abbiamo lanciato Kinect Sports Rivals, con il quale è possibi-


rtanza del target kids

le essere catapultati in un mondo in cui divertirsi, fare sport e competere con i propri amici. La tecnologia di Kinect esegue una scansione immediata, cattura le sembianze del giocatore e crea il suo avatarcampione con una precisione mai vista in precedenza nei titoli di questo apprezzato franchise. Molto importanti per completare l’offerta di Xbox One per la famiglia e i più piccoli sono poi alcuni titoli lanciati dai nostri partner come Plants vs Zombie Garden Warfare di Electronic Arts o il nuovo LEGO Marvel Super Heroes di Warner, nel quale i giocatori possono prendere il controllo di Iron Man, Spider-Man, Hulk, Capitan America, Wolverine e molti altri personaggi Marvel che si uniscono per impedire a Loki e a un’armata di altri cattivi Marvel di assemblare una super arma in grado di distruggere il mondo intero. Xbox One ha venduto più di 5 mi-

lioni di console in 13 Paesi e gli utilizzatori di Xbox hanno speso oltre 1 miliardo di ore giocando e utilizzando le applicazioni di intrattenimento dal lancio di novembre ad oggi. Sia Zoo Tycoon che Kinect Sport Rivals hanno fatto registrare performance interessanti e la risposta dei consumatori, in particolare delle famiglie, nei confronti di questi titoli è stata positiva, soprattutto perché un titolo come Kinect Sport Rivals ha reso finalmente concrete le potenzialità offerte dal nuovo sensore Kinect. I primi acquirenti di Xbox One sono stati i videogiocatori più esigenti che prediligono titoli più “hardcore”, mano a mano che la diffusione di Xbox One aumenterà cresceranno anche i titoli dedicati a famiglie e ai più piccoli. Dai nostri dati storici comunque sappiamo che circa il 20% della popolazione di Xbox 360 è fatta da ragazzini fra i 10 e i 14 anni. Xbox One è una console pensata per tutta la famiglia e nei prossimi mesi prevediamo di arricchire ulteriormente la gamma di contenuti di gioco e intrattenimento per grandi e piccini”.

Nintendo Simona Portigliotti, Brand Manager Console Portatili Nintendo Italia: “In questo momento siamo focalizzati sul lancio di Kirby Triple Deluxe che uscirà sugli scaffali il prossimo venerdì 16 maggio. Si tratta di una bellissima avventura a scorrimento laterale che vede come protagonista la simpatica pallina rosa aspiratutto. Tante trasformazioni e diverse modalità di gioco, battaglie in multiplayer, emozionanti scene d’azione, ambienti super colorati e una storia ma-

I titoli sugli scaffali Mario Kart 8 Uno dei titoli Nintendo più attesi dell’anno è finalmente in griglia di partenza! In questo ottavo episodio il divertentissimo titolo di corsa che porta il nome del baffuto idraulico oltre a contare su una coloratissima grafica HD porta il multiplayer (vero punto di forza del gioco) fino a 12 giocatori, con quattro modalità dedicate alla ricerca degli avversari; globale, regionale, amici e rivali e infine torneo. Tra circuiti antigravitazionali, nuovissimi armi/oggetti da utilizzare con precisione e strategia, sui loro bolidi arriveranno anche due nuovi personaggi Peach Oro Rosa e Baby Rosalinda, che fanno salire il numero dei piloti selezionabili a 30, ognuno con le proprie abilità speciali. Giocato con i proprio amici online poi è davvero il massimo! Uscita: Disponibile Piattaforma: Nintendo Wii U

Wolfenstein: The New Order Titolo d’azione dal brand storico, diversamente dai titoli precedenti questa volta sarà necessario affrontare ogni livello in maniera più ragionata piuttosto che buttarsi a capofitto sparando come dannati. La fusione tra azione e stealth potrebbe far storcere il naso agli affezionati della serie, ma una volta nel gioco non si potrà fare altro che apprezzarla. Uscita: Disponibile Piattaforma: PC, PS3, PS4, Xbox One, Xbox 360


Kirby Triple Deluxe Anche se è tra le saghe Nintendo meno conosciute sono ben 22 anni che Kirby è onnipresente su console Nintendo. La struttura è sempre quella del plattform game per eccellenza, dove si dovrà aiutare Kirby a salvare il suo amico King Dedede per oltre cento diversi dove si dovrà impiegare molta abilità per superarli incolumi. Uscita: Disponibile Piattaforma: Nintendo 3DS

EA Sports UFC Titolo EA dedicato ai combattimenti sportivi corpo a corpo ha sempre goduto di una grafica molto particolareggiata a livello di dettagli della muscolatura umana. Come sempre tantissimi stili di combattimento da scegliere per gli atleti compreso il nuovissimo Jeet Kune Do, quello di Bruce Lee per intenderci. Uscita: Disponibile Piattaforma: PC, PS4, Xbox One

Grid Autosport Nuova release della serie Grid il tuitolo è sviluppato come sempre da Codemaster, veri esperti del genere corse in auto. Moltissime gare tra il classico e il moderno durante la campagna si salirà su moltissime tipolige d’auto differenti come le touring car, le perfomantissime Hypercars (Pagani, Bugatti, Lamborghini etc.), prototipi e molti altri. Pìoltre 100 tracciati divisi in 22 scenari spattacolari e come sempre la grafica è da urlo. Uscita: Disponibile Piattaforma: PC, PS3, Xbox 360

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gica... Questo gioco possiede tutti gli elementi per diventare un must have per tutti i bimbi e ripetere le ottime performance di vendita che abbiamo raggiunto in passato con la versione di Kirby per Wii. La riconoscibilità del gioco sarà anche sostenuta dal successo che sta avendo al momento il cartone animato di Kirby in onda tutti i giorni sul canale televisivo K2. In occasione del lancio di Kirby verrà anche messa sul mercato una nuova versione colore della nostra ultima console portatile Nintendo 2DS, ovvero la versione rosa e bianca. Perfetta per completare la gamma di colori già presenti e per soddisfare i gusti anche del sempre crescente pubblico femminile in questo periodo di buona stagionalità. Ai primi di luglio lanceremo un altro gioco molto interessante, dedicato ai più piccini ma decisamente apprezzato anche da mamme e papà: Pokémon Art Academy, un vero e proprio corso in cui un simpatico tutor insegna passo dopo passo ai bambini (o a chiunque voglia cimentarsi con l’apprendimento del disegno) come disegnare i loro personaggi Pokemon preferiti. I disegni possono essere salvati sulla scheda di memoria della console e condivisi poi con amici e parenti. Oltre alle lezioni di base il gioco offre anche molte mini lezioni aggiuntive scaricabili direttamente sulla console. Insomma un buon mix di insegnamento e divertimento e... un perfetto regalo da portare con sè in vacanza dopo la fine della scuola.

Buttando lo sguardo più in là verso i mesi invernali abbiamo appena annunciato il clamoroso arrivo di un remake attesissimo sia dai gamer che dai fan Pokémon in generale, ovvero Pokémon Rubino Omega e Pokémon Zaffiro Alpha. Saranno i nostri best seller del prossimo Natale.

Sony Il publisher giapponese non può contare su un ampio catalogo di titoli dedicati, ma probabilmente ha quello più interattivo anche se richiede una certa manualità. si tratta di Wonderbook, realizzato con la collaborazione della scrittrice che ha creato la saga di Harry Potter J.K. Rowling, consiste in un libro interattivo che si interfaccia con il PS Move, la periferica di Sony che tramite i movimenti della mano stile bacchetta magica permette ai bambini di trasformarsi in piccoli maghi e vedere le proprie magie materializzarsi su schermo durante una storia interattiva. Namco Bandai Games Namco Bandai è il leader incontrastato sul territorio italiano delle licenze di famosissimi cartoni animati e fumetti, ultra-conosciuti dai giovanissimi e quindi in grado di attirare tantissimi acquirenti anche quando il titolo non brilla per realizzazione, visto che fa tutto la fama del o dei protagonisti. I titoli in questione sono Naruto, One Piece, Dragonball, I Cavalieri dello Zodiaco, Power Ranger, JoJo e svariati altri. Nella maggior parte dei casi si tratta di giochi di combattimento mol-


spetto a quelli dei lungometraggi Disney, e con i film che imperversano continuamente nelle sale e’ facile prevedere un boom di vendite all’uscita del gioco prevista in autunno. All’interno del set base Gli Avengers con Iron Man, La Vedova Nera, Thor, Capitan America, Hulk e Occhio di Falco.

to spettacolari ma evidentemente inferiori rispetto a titoli decennali come Tekken e Street Fighter, ma che alla fine complessivamente vendono moltissimo.

Activision La serie di Skylander e’ senza dubbio il cavallo di battaglia di Activision per il target kids. Tra i primi titoli ad arrivare sulle console next gen Skylanders SWAP Force e’ il terzo capitolo del franchise di videogiochi per bambini piu’ venduto del 2013 e ben accolto anche dalle famiglie. Pioniere della categoria dei “giocattoli che prendono vita” con il debutto nel 2011 di Skylanders Spyro’s Adventure, la serie ha originato un nuovo schema di gioco che coinvolge dei pupazzetti di pochi centimetri acquistabili in qualsiasi negozio giocattoli che attraverso un accessorio collegato alla console prendono vita all’interno di un mondo a loro dedicato, lasciando al giocatore il compito di controllarne abilita’ e poteri vari. Dal 2011 le cose si sono ovviamente evolute con l’aggiunta di nuovi mondi da esplorare e soprattutto di nuovi personaggi da collezionare. L’ultima evoluzione e’ SWAP Force, dove e’ possibile trasfomare i 16 personaggi SWAP Force in 250 personaggi unici intercambiando tra loro le parti superiori e inferiori della miniatura. Come si puo’ intuire dalla descrizione il punto di forza e’ la componente collezionistica, arrivata ad oggi a 100 personaggi e che in pratica potrebbe non finire mai visto il proseguire del successo della saga. Ad ottobre uscira’ Trap Team che consentirà ai bambini non solo di portare in vita i loro Skylanders, ma anche di catturare magicamente i

Warner

Stefania Duico, Direttore Marketing Xbox di Microsoft Italia

Simona Portigliotti, Brand Manager Console Portatili Nintendo Italia

cattivi utilizzando le nuove trappole. Qualche numero? Ne basta uno: due milardi di dollari, ecco il valore del franchise Skylanders.

spetto a Skylanders i personaggi disponibili sono pochi ma a livello di giocabilita’ non e’ stato un problema, io titolo si e’ rivelato comunque valido. La vera rivoluzione arrivera’ nel 2014 con la versione 2.0 che porta nel titolo la dicitura Marvel Super Heroes. Sfruttando la licenza Marvel di proprieta’ della Disney. Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes offre oltre 20 nuovi personaggi interattivi tratti dall’universo Marvel, storie originali realizzate dal premiato scrittore di fumetti Marvel Brian Michael Bendis, e una nuova modalità “Scatola dei Giochi” che permette ai giocatori di creare e condividere più facilmente con la famiglia e gli amici livelli e minigiochi. Inoltre, tutti i personaggi e i gettoni Disney Infinity attualmente disponibili saranno compatibili con la Scatola dei Giochi di Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes. “Abbiamo lavorato a stretto contatto con il team di Disney per offrire sia un incredibile line-up dei personaggi Marvel sia una grande narrazione dedicati al prossimo capitolo di Disney Infinity”, afferma Peter Phillips, EVP e General Manager, Interactive & Digital Distribution di Marvel Entertainment. “La 2.0 Edition consentirà agli appassionati di interagire con i supereroi Marvel preferiti in modi completamente nuovi, fra cui una modalità di gioco avvincente e una nuova linea di personaggi interattivi da collezione”. Sicuramente il brand Marvel di questi tempi e’ molto piu’ ri-

Disney Infinity Sulla linea di Skylanders Disney ha pubblicato Disney Infinity, medesimo concetto ma anziche’ personaggi di fantasia il titolo puo’ contare sull’enorme appeal dei personaggi Disney che sicuramente non hanno bisogno di presentazioni. Il gioco base uscito nel 2013 includeva la presenza dei personaggi tratti da Gli Incredibili, Cars, Pirati dei Caraibi e Monster & Co, anche loro con abilita’ e poteri personalizzati e con missioni da compiere all’interno di un mondo creato ad hoc apposta per loro. Esattamente come Skylanders c’era (e c’e’) la possibilita’ di incrementare il numero dei personaggi acquistando le apposite bustine nei vari negozi di giocattoli. Purtroppo pero’ ri-

La strategia di Warner e’ molto semplice e si basa tutta su un solo concetto: il LEGO. Infatti il publisher e’ il maggior produttore di titoli che riprendono i maggiori successi cinematografici e li ripresentano o in chiave LEGO riproponendo tutte le scene e i momenti epici in un mondo di mattoncini. Semplicita’, giocabilita’ e soprattutto tanto umorismo sono i fattori che hanno portato al successo tutti i titoli della serie, apprezzatissimi non solo dai bambini ma anche dal pubblico piu’ adulto. Della serie fanno parte il capostipite LEGO Star Wars che ha dato il via a tutto, LEGO Indiana Jones, LEGO Batman, LEGO Signore degli Anelli e gli ultimissimi LEGO Marvel Super Heroes e LEGO lo Hobbit.


in-store

In Europa rappresentano il 7% delle costruzioni e sono tra i servizi più energivori in grado di consumare sino a cinque volte più energia per metro quadro di un edificio residenziale

Arch. Olivia Carone Pres. Ass. Casaclima Network Milano e docente IED contributor@eimag.it

Il centro commerciale sulla via dell’ecologia

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bbiamo spesso accennato i concetti che ci indirizzano verso la realizzazione di un edificio ecosostenibile secondo i criteri di efficienza energetica e, meglio ancora, di ecologia della costruzione. Qualcosa si muove anche sullo scacchiere internazionale, riferendoci a quell’area di mondo che sinora non ha sottoscritto il protocollo di Kyoto e si è dimostrata sorda a tutti i richiami, gli Stati Uniti, che hanno prodotto il programma americano in sostegno alla Green Economy attraverso un Piano del Presidente Obama per ridurre le emissioni di carbonio: “Agire per i nostri figli“. Esso mira a ridurre le emissioni di carbonio che causano i cambiamenti climatici e minacciano la salute pubblica; in sintesi considera un obbligo morale consegnare ai figli un pianeta che non sia inquinato e danneggiato in modo da lasciare un ambiente più pulito, più stabile, mantenendo pulite l’aria e l’acqua, proteggendo le foreste e i paesaggi, sviluppando energie pulite di fabbricazione americana e tagliando la dipendenza dal petrolio straniero, ovvero affrontando questa sfida in modo da far progredire contemporaneamente sia l’economia sia l’ambiente che la salute pubblica. Questo avverrà nelle intenzioni del programma, aumentando l’efficienza delle auto e degli elettrodomestici, riducendo gli sprechi energetici, abbassando i costi delle bollette e aiutando edifici commerciali, industriali e plurifamiliari a ridurre gli sprechi e diventare almeno il 20 per cento più efficienti entro il 2020 per un obiettivo di ri-

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duzione delle emissioni di carbonio di almeno tre miliardi di tonnellate entro il 2030 per mezzo di standard di efficienza. Quest’aspetto, indipendentemente dal ventilato accordo di libero scambio tra USA e UE, ci coinvolge direttamente come partner atlantici se non altro per la primogenitura europea sull’argomento e sulle possibilità che nostre tecnologie applicate e materiali ed esempi costruttivi testati in anni di applicazione possano invece essere esportati e replicati con successo oltreoceano. In Europa i centri commerciali rappresentano il 7% delle costruzioni e sono tra i servizi più energivori in grado di consumare sino a cinque volte più energia per metro quadro di un edificio residenziale, senza considerare l’impatto ambientale territoriale e paesaggistico. Il loro isolamento potrebbe tagliare il 4% dei consumi e delle emissioni dell’industria europea, che rappresenta una somma del valore 3.500.000.000 di euro l’anno, come segnala la relazione non pubblicata di Ecofys mentre il rapporto tra costo ed efficacia del potenziale di risparmio energetico

raggiungerebbe i 37 milioni di tonnellate di emissioni di CO2, configurandosi come un’azione di protezione del clima con rapido payback. Ma, come spesso abbiamo segnalato anche in queste pagine, in Italia non abbiamo ancora ben sviluppato una cultura olistica (dal greco ολος, “totalità”) sul tema dell’ecologia dell’ambiente costruito all’interno del quale svetta per importanza l’aspetto energetico. Si tratta cioè di accostarsi al tema della progettazione ecologica dell’edificio e del suo intorno con un approccio metodologico ‘continuum’, avendo consapevolezza che l’efficacia ambientale delle singole azioni è maggiore della somma delle singole prestazioni. Dunque non sono sufficienti i soli interventi sugli impianti, sebbene sia di estrema importanza la loro efficienza per la quale ci affidiamo agli istituti di ricerca e alle aziende sensibili al tema: elettricità, climatizzazione, ventilazione, refrigerazione nelle varie sinergie e accezioni. Occorre anche l’involucro edilizio che è a sua volta un impianto com-

plesso, e che prevede scelte oculate e talvolta sperimentali sui materiali da utilizzare sia per la struttura, che per la finitura, che per l’arredo. Occorre quindi una visione più ampia e non superficiale dei reali effetti delle azioni progettuali anche dal punto di vista dell’energia grigia e della possibilità di recupero delle componenti costruttive in caso di migliorie, sostituzioni o demolizioni poiché saranno voci sempre più integrate nei criteri valutativi dei costi d’investimento, di rendimento finanziario e d’implicazioni ambientali. Senza contare l’aumentata sensibilità del pubblico rispetto a questi temi che può svolgere un ruolo diretto e premiante per l’imprenditorialità illuminata. Tuttavia, per citare Andreas Gürtler, direttore della Fondazione europea d’isolamento industriale, “La mancanza di consapevolezza del potenziale di risparmio energetico d’isolamento industriale è sorprendente”, aggiungendo che “Per sfruttare questo grande potenziale economico erogando un vantaggio competitivo in combinazione con l’energia e il risparmio di CO2, una specifica di esecuzione dell’articolo 8 della Direttiva sull’efficienza energetica sugli audit energetici è inevitabile”. Approfondiremo l’argomento in un prossimo articolo, ben consapevoli che in Italia abbiamo un tasso di dipendenza energetica di quasi l’81% e che le indicazioni europee ci porteranno a dover di dover ridurre il nostro consumo energetico complessivo di energia primaria da1.680 Mtoe nel 2012 a 1.474 Mtoe nel 2020.


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